#minori su internet
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MOIGE: ad Asti il tour per contrastare il bullismo e i pericoli della rete. Dal 19 marzo diversi istituti della provincia di Asti saranno sede di uno giornata formativa per il contrasto al fenomeno
MOIGE – Movimento Italiano GenitoriParte dalla Primaria Baldichieri il tour del progetto “Educyber Generations” l’iniziativa promossa dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori, realizzata nell’ambito del Progetto Diderot di Fondazione CRT, per contrastare il bullismo e i pericoli della rete, un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti nella società e nelle scuole…
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COSE UTILI CHE HO IMPARATO PIÙ O MENO RECENTEMENTE
Se tieni voltato il cartellino appeso al camice puoi rispondere in modo divertente a domande che non ti competono.
Se torci in un certo modo quei tappi di merda che rimangono attaccati alla bottiglia, questi si incastrano e ti permettono di riempire il bicchiere senza allagare il Nord Italia.
Gli hacker hanno paura di me perché uso la stessa password da anni ma ogni volta che la devo cambiare ci aggiungo sempre un punto esclamativo in più.
Deve far male essere una nonna statunitense che cerca su internet la ricetta per la torta alla crema.
Quando passeggio in una grande città, tengo sempre il telefono a portata di mano e quando una persona sospetta mi si avvicina per chiedermi una donazione contro la droga/per la pace nel mondo/problema vario, io me lo porto subito all'orecchio urlando SCOMMETTO CHE HAI SBAGLIATO IL DOSAGGIO DELL'ISOCANFOPROPANACETILFENOFTALATO E HAI UCCISO IL MIO PAZIENTE!
Non lancio più coltelli ai miei nemici perché dopo un breve calcolo balistico e fisiologico mi sono reso conto che non si conficcano per più di due centimetri.
Il sidro per sfumare il risotto è un no deciso.
L'effetto placebo mi è stato confermato quando all'università a dei tizi che mi stavano sul culo ho venduto una dado per il brodo impastato col nesquik e questi, dopo esserselo fumato, mi hanno ringraziato perché non avevano mai provato roba così buona.
Se vuoi fare un manico di coltello con corno di cervo non è necessario che quest'ultimo sia morto; di montone invece sì.
Se sei costretto a stare per lungo tempo in mezzo a un gruppo di sconosciuti sgradevoli, quando ti rivolgono la parola basta iniziare ogni frase con 'Da dove vengo io…' o 'Voi esseri umani...' e nel giro di poco il silenzio è assicurato.
Dopo aver provato il kit da scassinare serrature di Figlia Grande, mi chiedo perché le persone non lascino direttamente la porta di casa aperta e risparmino ai ladri i 5 secondi necessari per scassinarla.
Ascoltando i notiziari sul genocidio a Gaza ho imparato un sacco di sinonimi della parola 'bambino' perché 'minori coinvolti in esplosioni' è un po' più family friendly, dai.
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In short: I decided to come back and if anything happens I will quickly take my posts down
You know, I'm pretty tired of spending these weeks just scared and anxious
If Kosa gets passed I'll have enough time to delete my posts and say goodbye, and since I'm mexican, the only risk for me will be getting sued or censored for posting content they don't like
I said it, I don't think it will get passed, not this year at least, and if it does, all the people that didn't knew about Kosa or didn't care will se HOW it affects THEM and they will actually get mad and try to take it down, most people will do about anything to take the bill down, even those who agreed with it at first will change their mind once they see what it actually does to the internet and they realize they have to gice their IDs as well or don't get to do their political commentary on the internet
Again, I don't think it will get passed or stay for too long
STOP KOSA, PROTECT MINORS AND MINORIES IN THE INTERNET
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Una legge per controllare "gli algoritmi aggressivi”

Ancora una volta noi di Vortici.it vi proponiamo un approfondimento AIDR riguardante vari temi connessi ai rischi delle nuove tecnologie: "algoritmi aggressivi", intelligenza Artificiale (IA), social network, poichè è divenuta prepotentemente la nuova frontiera del nostro tempo a cui adeguarsi(in fondo lo stiamo già facendo in maniera inconsapevole). "Proteggere i bambini dai contenuti dannosi": i pericoli legati agli algoritmi aggressivi, all'intelligenza artificiale e azioni genitoriali di controllo di Monica Constantin giornalista e Fulvio Oscar Benussi giornalista e socio Fondazione AIDR La diffusione in Rete di contenuti diseducativi e perciò inaccettabili ci interroga sulle azioni da svolgere per proteggere i bambini dai contenuti dannosi. In questo articolo presenteremo un'interessante iniziativa legislativa tesa a mettere sotto controllo gli algoritmi aggressivi. Parallelamente parleremo delle azioni genitoriali che possono favorire/ridurre il rafforzamento delle autodifese dei bambini nei confronti degli "agguati" che possono aver luogo nei contesti digitali. Infine prenderemo in considerazione la presenza sempre più estesa dell’intelligenza artificiale in Rete e i connessi rischi di inquinamento cognitivo che essa può rappresentare nello sviluppo dei bambini. Quindi valuteremo i possibili rimedi tecnologici utili alla difesa dei minori dalle insidie della Rete Online Safety Act, una legge per "mettere sotto controllo gli algoritmi aggressivi" Per tutelare i minori dalle insidie delle Rete il 26 ottobre 2023 in Inghilterra è stato approvato l'Online Safety Act. La norma prevede che OFCOM, l'Autorità di Regolamentazione dei Servizi di Comunicazione, abbia il potere di individuare e di far rimuovere un'ampia gamma di post e media ritenuti "dannosi" per i bambini. L'Online Safety Act consente ad OFCOM di stabilire nuove e rigide regole per i servizi presenti in Internet relativamente al modo in cui interagiscono con i bambini. Essa crea un dovere di diligenza per le piattaforme online, imponendo loro di prevenire la diffusione di contenuti illegali oppure legali ma "dannosi" per gli utenti più giovani. Questo perché i contenuti e i messaggi veicolati, se fuori controllo, possono danneggiare questo segmento di utenza. Alle piattaforme e ai social network che non rispetteranno questo dovere potranno essere comminate multe fino a 18 milioni di sterline (21.240.000 euro) o corrispondenti al 10% del loro fatturato annuo. Nel caso le società presenti in Internet non seguissero le rigide regole indicate ne conseguirà l'intervento di OFCOM che potrà anche bloccare l'accesso ai siti e servizi Web inadempienti. La norma prevede obblighi anche a tutela di altre categorie di utenti: in particolare le piattaforme tecnologiche sono tenute a introdurre sistemi che consentano a tali utenti di filtrare, eliminandoli dalla possibile visione, quei contenuti da loro ritenuti inappropriati e che perciò non vogliono incontrare nelle loro navigazione in Rete. Strategie a tutela dei bambini I gestori di piattaforme online: • dovranno rafforzare le Linee guida dei contenuti accettabili all’interno del servizio offerto stabilendo regole chiare su quali contenuti siano indesiderabili; • dovranno garantire un monitoraggio continuo impiegando team di revisione umani affiancati da strumenti automatici per monitorare e rimuovere i contenuti inappropriati; • saranno tenuti ad aggiornare costantemente gli algoritmi di controllo per riconoscere ed eliminare nuove minacce. • saranno tenuti a implementare filtri di contenuto che rendano non raggiungibili dai minorenni i contenuti inappropriati per la loro età; • dovranno essere resi disponibili per i genitori strumenti che permettano il controllo parentale di ciò che i loro bambini possono, oppure non devono, vedere; • dovranno prevedere una accurata verifica dell’età per limitare l'accesso a determinati contenuti ai minori. • per trasparenza dovranno essere periodicamente pubblicati report che descrivono come vengono gestiti i contenuti inopportuni per gli utenti minorenni; • andranno previste anche restrizioni, gestite dalla tecnologia, che blocchino l'accesso a chi non deve poter vedere i post dei minori. Per incrementare la resilienza degli utenti, soprattutto se minori, si dovranno realizzare campagne per educarli sui rischi associati alla navigazione in Internet e alla visione e consultazione di contenuti dannosi. Andranno anche fornite risorse educative ai genitori e agli educatori sulle strategie da seguire per proteggere online i lori bambini. Azioni genitoriali che favoriscono/riducono le autodifese dei bambini nei confronti degli agguati digitali In un mondo sempre più digitalizzato ed interconnesso risulta molto difficile negare l’accesso e l’utilizzo dei social media ai minori. E cedere alle richieste in tal senso è quasi inevitabile a patto di riuscire a mantenere sotto controllo la situazione, ufficialmente per tutelarli dai pericoli della rete, verosimilmente per assicurarsi la vigilanza costante sui movimenti dei nostri figli, che da tempo immemorabile tendiamo ad iperproteggere, con tutto quello che ne può conseguire. E se fino a qualche decennio fa l’esercizio del controllo consisteva nella “repressione” di alcune libertà, oggi è diventato tutto più complicato. Proteggere i nostri figli dai contenuti dannosi della rete esercitando un eccessivo controllo implica alcune problematiche da non sottovalutare. Innanzitutto, ciò può limitare la loro creatività e lo sviluppo di un pensiero critico ed indipendente, con la conseguente incapacità di pensare al di fuori degli schemi. Se sperimentare e commettere errori sono tappe fondamentali per un sano e naturale processo di crescita, limitare o incanalare la loro conoscenza impedirà loro di sviluppare un proprio pensiero autonomo. Prendere una decisione, manifestare una libera opinione, argomentare con logica, difendere una posizione ingenereranno ansia, senso di incapacità ed inadeguatezza, financo frustrazione, bassa autostima, incapacità di affrontare le sfide che la vita presenta. Indagare la vita multimediale dei propri figli, geolocalizzarne la posizione, sorvegliare il videogame a cui giocano, le chat in cui scrivono pretendendo di farne parte, conoscere il chi, il come, il quando di ogni secondo della loro vita rischia di generare futuri adulti insicuri, incapaci di confrontarsi e di scontrarsi, di trovare una propria collocazione in un mondo sempre più interdipendente. Le azioni genitoriali che possono ridurre la curiosità dei bambini includono una vigilanza ossessiva e un controllo soffocante. Quando ogni passo e ogni azione vengono monitorati e regolamentati, si priva il bambino della possibilità di esplorare autonomamente il mondo che lo circonda. Tale sorveglianza asfissiante riduce il desiderio di scoprire e sperimentare, poiché ogni tentativo di avventurarsi fuori dai confini imposti viene rapidamente soffocato. Un esempio lampante di controllo eccessivo è rappresentato dall'uso del registro elettronico nelle scuole. Questo strumento, pur utile per monitorare l'andamento scolastico, limita totalmente la possibilità di marinare la scuola, privando i ragazzi della possibilità di disubbidire e quindi di provare l'ebrezza della trasgressione. Sebbene ciò possa sembrare positivo, la disubbidienza e le conseguenti sgridate e punizioni da parte dei genitori giocano un ruolo fondamentale nel processo di crescita. Attraverso l’esperienza della trasgressione e dei suoi esiti i ragazzi imparano a comprendere le conseguenze delle proprie azioni e a sviluppare un senso di autonomia e responsabilità. È essenziale trovare un equilibrio tra protezione e libertà, consentendo ai bambini e ai ragazzi di esplorare, soddisfare la loro curiosità, imparare e crescere attraverso le proprie esperienze e i propri sbagli. Solo attraverso un sano equilibrio tra guida e autonomia i giovani possono sviluppare le competenze necessarie per muoversi in un mondo sempre più complesso e interconnesso, diventando adulti consapevoli, sicuri di sé e capaci di affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione. Inquinamento cognitivo: e se in Rete si nascondesse anche un Genio maligno? Anche l'avvento dell'intelligenza artificiale oltre ai benefici comporta dei rischi. L'inquinamento cognitivo è un fenomeno sempre più preoccupante operato dagli algoritmi di apprendimento automatico e dai bot dei social media che diffondono informazioni fuorvianti e intrappolano gli individui in bolle ideologiche. La costante esposizione a contenuti di bassa qualità e a notizie false mina la capacità di concentrazione e di elaborazione delle informazioni. L'attenzione, risorsa fondamentale per l'apprendimento e il ragionamento, viene continuamente ostacolata. Questo porta a una diminuzione delle capacità cognitive, influenzando negativamente la memoria e la capacità di risolvere problemi complessi. Una delle sfide sociologiche più pressanti è capire perché le persone affidano sempre più decisioni personali all'intelligenza artificiale. Gli algoritmi predittivi e i sistemi di raccomandazione promettono una vita facile e veloce, ma c'è il rischio che gli individui perdano il contatto con il proprio processo decisionale. Nella nostra cultura, in costante confronto coi dati, molte persone si sentono sopraffatte. Gli algoritmi predittivi intelligenti dettano incessantemente ciò che presumono essere i nostri desideri veri, creando una sorta di profezia che si autoavvera. Le previsioni elaborate dagli algoritmi diventano surrogati dell'autonomia personale limitando l'apprendimento di competenze utili a sviluppare la capacità di agire in modo autonomo. Questo processo, definito "esternalizzazione decisionale" (decision outsourcing), comporta quindi rischi significativi per lo sviluppo dell'autonomia personale. La sovrabbondanza di informazioni digitali rende difficile discernere tra dati rilevanti e irrilevanti, aumentando il rischio di prendere decisioni basate su bias cognitivi e percezioni distorte della realtà. Gli studi di Kahneman e Tversky mostrano come le persone, in condizioni di incertezza e rischio, tendano a fare affidamento su scorciatoie mentali, o euristiche, che spesso enfatizzano i pregiudizi nelle scelte. I bambini, in particolare, sono vulnerabili agli effetti dell'inquinamento cognitivo. La loro capacità di concentrazione e il loro sviluppo cognitivo possono essere seriamente compromessi dalla sovraesposizione a schermi e informazioni digitali non filtrate. L'uso eccessivo di dispositivi digitali può interferire con lo sviluppo delle capacità di lettura, scrittura e calcolo, oltre a limitare le interazioni sociali necessarie per un sano sviluppo emotivo e comportamentale Nel giugno 2024, Papa Francesco parteciperà al vertice del G7. Egli, nei suoi discorsi, ha espresso sia dubbi che ottimismo riguardo alle tecnologie emergenti. Pur incoraggiando a evitare visioni pessimistiche, ha costantemente evidenziato i rischi drammatici associati all'intelligenza artificiale(nel seguito A.I.), mettendo in guardia contro l'inquinamento cognitivo. Un esempio significativo di come gli algoritmi influenzino la nostra vita quotidiana risale al 2004, quando Google ha iniziato a personalizzare i risultati delle ricerche in base alle preferenze degli utenti con la funzione "Search History". Un altro momento cruciale è stato il lancio di ChatGPT il 30 novembre 2022 e delle altre A.I. (Gemini, Dall E3, Claude, Meta Lama, Astra, ecc.). Tra le applicazioni di A.I. segnaliamo:• motori di ricerca e assistenti virtuali: essi forniscono informazioni e risposte rapide, ma possono anche creare bolle informative che evitano l'accesso a punti di vista diversi; • algoritmi di raccomandazione: utilizzati da piattaforme di social media, streaming e e-commerce per suggerire contenuti e prodotti, che influenzano le nostre scelte e abitudini; • analisi dei dati e pubblicità mirata: raccolgono e analizzano grandi quantità di dati per creare profili dettagliati degli utenti, spesso senza la loro piena consapevolezza. Queste tecnologie, sebbene utili, possono contribuire all'inquinamento cognitivo in quanto favoriscono la diffusione di informazioni manipolate e l'amplificazione di pregiudizi cognitivi. È allora fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza ed alfabetizzazione digitale, soprattutto tra i più giovani, per poter sfruttare al meglio le potenzialità dell'A.I. e contenerne gli effetti negativi. Modalità che permettono di ridurre l’eventualità di ritrovarsi “rinchiusi” in bolle ideologiche Gli algoritmi utilizzano i cookie per profilare gli utenti, presumere i loro desideri e assecondarli creando una sorta di “profezia ideologica che si autoconferma”. Ecco i link dove poter agire per rimuovere i cookie collegati ai seguenti servizi Internet (operazione che consigliamo di svolgere periodicamente): • Browser: https://www.aranzulla.it/come-eliminare-i-cookie-78137.html • Meta: https://it-it.facebook.com/help/336858938174917 • Instagram (per farlo bisogna cancellare la cache di Instagram): https://www.aranzulla.it/come-pulire-la-cache-di-instagram-1390883.html#:~:text=Innanzituttoavvial'appImpostazioni,Facilevero • TikTok: https://www.tiktok.com/legal/page/eea/privacy-policy/it L'intelligenza artificiale, come si comprende è un argomento vastissimo e noi di Vortici.it, di seguito vi ricordiamo alcuni dei nostri contenuti: - Valutazioni su Chat IA e cyber sicurezza - L’intelligenza artificiale - Fiabe e IA: un confronto - Codice dell’innovazione tecnologica Immagine di Copertina: AIDR Read the full article
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Conferenza CEI; nulla di nuovo e dati di analisi meno ampi. Esclusi anche quelli della Giustizia italiana
ROMA-ADISTA. Il tema degli abusi sui minori nella Chiesa diluito nel mare degli abusi sui minori nella società, su internet, nello sport; un elogio delle iniziative della Chiesa italiana e del Vaticano per contrastarli, iniziative parziali, lente, astratte, farraginose, che nascono già vecchie. E l’ennesimo no a una commissione indipendente d’inchiesta. Può essere sintetizzato così il senso del…

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L’Ue apre indagine su TikTok: sospetta violazione trasparenza e obblighi tutela minori
Ascolta la versione audio dell’articolo «Oggi apriamo un’indagine su TikTok per sospetta violazione della trasparenza e degli obblighi di tutela dei minori». Lo annuncia il commissario europeo al mercato interno Thierry Breton su X. «Applicare la Dsa per un Internet più sicuro per i giovani», dice riferendosi alla legge europea sui servii digitali. L’indagine sul social network di proprietà di…
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Ho visto spesso sui social campagne pubblicitarie, soprattutto per quanto riguarda la sensibilizzazione sui comportamenti sessuali, dall'uso del preservativo alla restrizione dei contenuti pornografici (se dipendesse da me nessun minorenne in nessun caso avrebbe accesso a questi contenuti) notando una forma di censura "nuova" molto sottile e forse per questo molto pericolosa. Sto parlando della sostituzione della "s" di sesso e simili, con un numero o altro simbolo dalla forma molto simile, come in "S3sso" o persino "S3ss0". Premetto la mia ignoranza in tema di AI perchè non la uso nel mio lavoro. Non so minimamente come funziona l'algoritmo di instagram e di Facebook. Ma torniamo alla censura. Uno scarabocchio del genere come quello di cui sopra secondo me si commenta da solo. Ma evidentemente io vivo sulla luna, e spesso mi trovo a fare domande su cose cui nessuno mai riflette o che ad altri sembrano ovvie, scontate e banali ma che invece non lo sono. Ma, se non vuoi dire sesso, perchè lo scrivi? E se lo scrivi, perchè lo scrivi male? Tutti sappiamo che le applicazioni di AI, per quanto sofisticate, sono programmate e scritte in linguaggio informatico da persone, programmatori, copywriters, social media manager in team spesso giovani. Non sempre i giovani hanno la mente aperta e la maturità per capire che scrivere S3sso è una forma di censura e quindi progettare AI che non censurino i contenuti espliciti.
Oppure come dissi in un altro post su facebook piuttosto si crei una rete internet diversa, solo per adulti davvero inaccessibile ai minori o una rete internet separata solo per minori con accesso solo su autorizzazione degli adulti ai figli, minori, alunni, ecc. che è la stessa cosa.
In alternativa si potrebbero eliminare ma davvero, i contenuti espliciti dal web. Sono soluzioni complesse perchè i problemi che andrebbero a cercare di arginare, dalla pedopornografia, alla dipendenza dal web, sono complessi.
In questo contesto l'intelligenza artificiale non può essere la panacea per ogni male, ma utilizzata male si sta rilevando solo l'ennesimo passo indietro in direzione di un analfabetismo funzionale che, pare, non avere alcun limite
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Safer Internet Day 2024: un'infanzia sempre più connessa?
Un'infanzia sempre più connessa: l'allarme lanciato da Save the Children in occasione del Safer Internet Day 2024 evidenzia come l'utilizzo dei social media tra i preadolescenti italiani sia in preoccupante aumento. Lo studio rivela che il 40,7% degli 11-13enni, fascia d'età benché sotto il limite minimo di 13 anni previsto per l'accesso ai social, è già attivo su queste piattaforme. Safer Internet Day 2024: il rapporto tra infanzia e social Le bambine le più coinvolte: il dato emerge con ancora più evidenza se si analizzano le singole fasce di genere. Le bambine, infatti, rappresentano il 47,1% degli utenti preadolescenti, contro il 34,5% dei bambini. Le cause di un fenomeno dilagante: diverse concause concorrono all'abuso di social media in età preadolescenziale: - Mancanza di controlli adeguati: i ragazzi aggirano le restrizioni d'età creando profili falsi o utilizzando account di genitori o fratelli. - Pressione sociale: il desiderio di omologarsi ai coetanei e di sentirsi "parte del gruppo" spinge molti preadolescenti ad utilizzare i social anche in giovane età. - Mancanza di consapevolezza dei rischi: i preadolescenti non sono ancora in grado di comprendere appieno i pericoli legati all'utilizzo dei social media, come cyberbullismo, adescamento online e contenuti inappropriati. Conseguenze Le conseguenze di un accesso precoce: i rischi per la salute mentale e fisica dei ragazzi sono molteplici: - Disturbi del sonno e dell'alimentazione - Ansia e depressione - Dipendenza da internet - Scarso rendimento scolastico - Esposizione a cyberbullismo e contenuti inappropriati Un impegno collettivo per la sicurezza dei ragazzi: contrastare questo fenomeno richiede un'azione congiunta da parte di diverse figure: - Genitori: fondamentale è il dialogo con i figli per educarli ai rischi e alle opportunità del web. - Educatori: la scuola può svolgere un ruolo chiave nella promozione di un uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali. - Istituzioni: il legislatore può intervenire con normative più stringenti a tutela dei minori. Promuovere un uso sano della tecnologia Educare i ragazzi a un utilizzo responsabile e consapevole del web è fondamentale per il loro benessere. Incoraggiare attività offline e limitare il tempo trascorso davanti a uno schermo sono solo alcuni accorgimenti che possono fare la differenza. Il Safer Internet Day 2024 ci invita a riflettere su un fenomeno in crescita che richiede un impegno comune per la sicurezza dei nostri ragazzi. Solo attraverso un'azione sinergica di tutti gli attori coinvolti potremo creare un ambiente digitale più sicuro e responsabile per le nuove generazioni. Oltre alle misure sopra citate, è importante ricordare l'esistenza di strumenti e risorse utili a supporto di genitori e ragazzi: - Linee guida e tutorial per l'utilizzo sicuro dei social media - Sportelli di ascolto e supporto psicologico - Campagne di sensibilizzazione sui rischi del web In un mondo sempre più interconnesso, la tutela dei minori online rappresenta una sfida collettiva che richiede il coinvolgimento di tutti. Foto di Gerd Altmann da Pixabay Read the full article
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Previsioni MillionDay 6 novembre 2023

Le Previsioni MillionDay 6 novembre 2023, pronostico con due proposte di gioco, valide per sei colpi.

Le previsioni Millionday sono composte da due proposte, la prima mette in gioco due colonne per l'estrazione classica, la seconda per l'estrazione extra. Previsioni MillionDay 6 novembre 2023 - By GiGi LoTTo © Pronostico Millionday classico con due colonne, valida per 6 colpi. ColonneCombinazioni1 205.17.24.25.26 05.27.28.48.49 Esiti: Pronostico Millionday extra con due colonne , valida per 6 colpi. ColonneCombinazioni1 2 13.25.26.28.43 13.45.46.48.50 Esiti: Entrambe le previsoni si possono giocare sia per 'estrazione classica che extra. GiGi Lotto propone anche un sistema MillionDay di 10 numeri a garanzia del 3 valido per tutta la settimana. Si consiglia di giocare le previsioni per cinque colpi, in caso di vincita con due punti al 1 colpo proseguire la giocata fino al 3 colpo, se vengo totalizzate vincite con punti 3, 4 e 5 sospendere il gioco. La probabilità di centrare una cinquina è di 1 su 3.478.761 volte, si vince anche se fai 2, 3, 4 punti, ovviamente la vincita è proporzionale hai numeri centrati. Previsioni MillionDay Premium Proposte in abbonamento con tre e cinque colonne in gioco per scoprire tutti i dettagli delle proposte clicca sui link sottostanti: - Millionday 3 Stelle - Millionday 5 stelle - Millionday + Extra Altre informazioni sul MillionDAY. - Estrazioni MillionDay – Ultima estrazioni del MillionDAY. - Archivio MillionDay - Tutte le estrazioni del mese in corso e degli anni precedenti. - Previsioni MillionDay - Proposte di gioco. - Previsioni Private MillionDay – Proposte di gioco in abbonamento. - Statistiche MillionDay Frequenza e ritardo numeri, ambi, terni e quaterne più frequenti in assoluto. - Sistemi MillionDay – Sistemi e Matrici. - Informazioni MillionDay – Come si gioca, quanto si vince e probabilità di vincita. Social Media Se desideri rimanere aggiornato sulle estrazioni del MillionDAY, ti consiglio di seguire le pubblicazioni sul sito, nei seguenti modi: – Aggiungi il sito GiGi Lotto tra i preferiti del tuo browser (Google, Internet Explorer, Microsoft Edge, Firefox) Iscriviti sui Social di GiGi Lotto FacebookTwitterYouTubeTelegram oppure: Iscriviti alla Newsletter di GiGi Lotto, inserisci la tua e-mail qui sotto: Nota Informativa L’utilizzo dei dati e delle informazioni su questo sito, come sostegno di scelte di gioco è a completo rischio dell’utente e non costituiscono un servizio di consulenza, non si garantisce nessuna certezza di vincita. Il gioco è vietato ai minori di anni 18. By GiGi LoTTo © Read the full article
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viaggi organizzati santiago de compostela da torino
Camino de Santiago con bambini: organizzare il percorso Il Cammino di Santiago ha la reputazione di essere difficile, ma il grado di durezza e difficoltà può essere adattato. Il criterio che deve prevalere quando si pianifica un percorso in montagna con i bambini è che esso debba essere adeguato alle capacità e alla resistenza dei più piccoli. Il Cammino di Santiago può essere percorso in compagnia dei bambini, ma è consigliabile l'utilizzo dei mountain cart per bambini. Gli specialisti dell'associazione El Camino de Santiago En Familia consigliano di iniziare dai bambini di età superiore ai tre anni, anche se fino ai sei consigliano di portare con sé un passeggino di sostegno per i trasferimenti, utile in caso di stanchezza e sonnolenza nei minori.
Per quanto riguarda la lunghezza delle tappe, dovranno essere più o meno lunghe a seconda dell'età, ma mai superare i 15 o 20 chilometri.
La Guida completa al Cammino di Santiago di EROSKI CONSUMER è uno strumento di supporto per chi decide di intraprendere il cammino con i bambini, con le risorse per scegliere il percorso e i percorsi più adatti alle capacità dei più piccoli.
Bambini sul Cammino di Santiago: preparazione preliminare I bambini, come gli adulti, devono prepararsi ad affrontare il viaggio. Questi sono alcuni dei consigli degli esperti.
Durante i mesi precedenti al viaggio, partecipa a fughe ed escursioni su terreni simili a quelli che troverai durante il tour. Bisogna iniziare con escursioni brevi e aumentare gradualmente la lunghezza, per verificare la resistenza dei più piccoli. L'adattamento dei bambini alle calzature che utilizzeranno è fondamentale per evitare vesciche e sfregamenti che impediscano loro di proseguire il viaggio. Si consiglia di acquistare stivali o scarpe da ginnastica con largo anticipo in modo che il bambino si abitui a camminare con loro. Se il bambino porterà con sé il proprio zaino, si consiglia di iniziare a portarlo con sé durante le escursioni prima del viaggio.
Camino de Santiago: motivare i bambini Le calzature del bambino durante il Cammino di Santiago devono essere state indossate nei mesi precedenti Cos'è il Cammino di Santiago? Quali sono i tuoi percorsi? Più cose il piccolo conosce dell'esperienza che vivrà, più si divertirà. Pertanto, nei mesi precedenti, gli adulti potranno condividere le proprie conoscenze sul viaggio con i minori. Inoltre, su Internet sono disponibili risorse pensate per i bambini. Tra questi, El Camino in Castilla y León digital, un'applicazione della Junta de Castilla y León in cui i bambini possono conoscere le origini, i percorsi e i personaggi legati al percorso, nonché le unità educative per minori offerte da questa comunità autonoma. Clicca qui su viaggi organizzati santiago de compostela da torino
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L’EUROPA VARA LA STRATEGIA PER PROTEGGERE I BAMBINI ONLINE

La Commissione europea ha adottato una nuova “Strategia europea per un Internet migliore per i bambini”, per migliorare i servizi digitali adeguati alle età e garantire che ogni bambino sia protetto, autorizzato e rispettato online.
“Negli ultimi dieci anni le tecnologie digitali e il modo in cui i bambini le utilizzano sono cambiati radicalmente e la maggior parte dei bambini usa lo smartphone ogni giorno, quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. I dispositivi elettronici offrono oggi nuove opportunità e vantaggi ma contengono rischi da regolare, come i pericoli della disinformazione, il cyberbullismo, i contenuti dannosi e illegali. La nuova strategia europea BIK+ mira a regolamentare contenuti e servizi online accessibili, adatti all’età e che siano nell’interesse dei bambini” dichiara il comunicato stampa della CE. L’obiettivo è regolamentare i contenuti per i minori perchè essi non diventino oggetto di speculazioni o di manipolazioni.
La Commissione ha avviato l’adozione di un codice di condotta valido in tutta l’Unione sulla progettazione adeguata all’età, per garantire la privacy, la sicurezza e la protezione dei bambini durante l’utilizzo di prodotti e servizi digitali. Questo processo coinvolge l’industria, i responsabili politici, la società civile e i bambini. La Strategia segue il recente storico accordo sul Digital Services Act che vieta alle piattaforme online di mostrare pubblicità mirata basata sulla profilazione ai minori.
La nuova Strategia europea definisce la visione basata su tre pilastri chiave: esperienze digitali sicure, empowerment digitale per far sì che i bambini acquisiscano le abilità e le competenze e partecipazione attiva dando loro voce nell’ambiente digitale.
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Fonte: Commissione europea
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Il mondo della produzione offre un numero di oggetti sempre crescente, a costi sempre minori. Di frequente, il nuovo problema non è più potersi permettere un acquisto, ma sapere cosa si vuole comprare. Il desiderio – la cosa più immediata, che si riteneva da sempre conosciuta – si offusca e diviene sconosciuta. La mente deve valutare opzioni sempre crescenti in tempi sempre minori. La crescita delle possibilità scivola nell’insicurezza, e questa nella paralisi. Un problema psicologico sempre più generale. Ma nelle semplificazioni della mentalità corrente e dei mezzi di comunicazione (stampa, televisione o internet) un problema psicologico appartiene per definizione a un individuo, non a tutti; è eccezionale, non generale. Le risposte alle “nuove paralisi” sono due. L’approfondimento, che è sempre esistito. Oppure il panico, rivestito di negazione: che, nello stato odierno di fragilità collettiva, dilaga. Ma negare le evidenze non è solo anti-funzionale: una società in cui troppi soggetti rifiutano la realtà è una società in cui questa minoranza danneggia non solo la maggioranza ma la sopravvivenza della coesione sociale. Un processo degenerativo rinforzato dalla continua velocizzazione. Infatti, per includere la dimensione morale nelle dinamiche mentali ci vuole tempo: le chat e i social, invece, abituano a risposte sempre più istantanee, rendendo sempre più arduo valutare a fondo se sono etiche. Certo, anche la negazione è sempre esistita. Freud l’aveva discussa (il termine che usa è Verneinung): ma di nuovo quale eccezione, patologica e individuale: una scissione parziale della mente fragile, che non riesce a integrare nella consapevolezza quelle realtà che le fanno troppa paura. In seguito, Jung aveva studiato l’importanza della psiche collettiva e delle sue patologie. Non troppo diversamente dall’individuo, durante un impoverimento economico o culturale (per esempio nella Germania della Grande Depressione che portò al potere Hitler) la massa si fa trasportare da veri e propri stati psicotici, durante i quali crede ad affermazioni che ognuno – seduto individualmente al proprio tavolino, in condizioni di ordinaria ragionevolezza – riconoscerebbe subito come false. In stati simili, una parte rilevante della società agisce contro il proprio interesse: non nega solo fatti specifici, ma i paradigmi conoscitivi su cui ogni discorso si fonda.
Perché dicono di no
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La male....... A stelle e strisce.
Vi raccontano che hanno invaso l'Afghanistan per insegnare a quei selvaggi di finirla con le spose bambine. Scommetto che non sapevate che le spose bambine sono una cosa normale in Usa.
Ve lo ripeto: vi hanno preso per il culo. Vi stanno prendendo per il culo.
Spose bambine, anche negli Usa è legale sposarsi a 11 anni
di MARINA MASTROLUCA *
Tra il 2000 e il 2015 ci sono stati circa 250mila casi di matrimoni di minori, secondo le stime di Unchained at Last. Un fenomeno legato prevalentemente alla povertà. In 25 Stati non sono esplicitati limiti d’età per le nozze
30 OTTOBRE 2017
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ROMA - Sherry Johnson - si legge sul blog Strisciarossa - aveva 11 anni quando sua madre le chiese se avrebbe voluto sposarsi. Non che la risposta importasse, la decisione era già stata presa.
Sherry doveva sposarsi, lo avevano deciso gli anziani della chiesa Pentecostale che la sua famiglia frequentava. Il suo stupratore, di nove anni maggiore di lei, sarebbe diventato suo marito ed ogni cosa sarebbe tornata al suo posto. Nessuno avrebbe più indagato, sua figlia - nata quando Sherry aveva appena 10 anni - avrebbe avuto il nome del padre. Tutto sarebbe tornato a posto. Tranne la sua vita.
NEGLI USA SONO UN FENOMENO LEGALE
La sua storia non arriva dalle lande più oscure del pianeta. È accaduta negli Stati Uniti, paese che pure difende nei consessi internazionali il diritto delle bambine ad essere tali, e non spose prima del tempo. Sherry è una delle tante. Tra il 2000 e il 2015 ci sono stati circa 250mila casi di matrimoni di minori, secondo le stime di Unchained at Last, l'organizzazione che si batte perché vengano introdotte leggi specifiche. Oggi negli Usa le spose bambine sono di fatto un fenomeno legale.
In 25 Stati non sono esplicitati limiti d'età per le nozze. In quasi tutti gli altri è possibile a 13-14 anni e sono previste alcune condizioni, come il consenso dei genitori o in caso di gravidanza. Solo l'anno scorso la Virginia - dove era possibile sposarsi anche a meno di 13 anni - ha alzato il limite a 16 e prevede il consenso del minore, verificato da un giudice. Anche il Connecticut, il Texas e lo stato di New York hanno introdotto norme più restrittive. Ma ci sono ancora grandi resistenze. In New Jersey, il governatore Chris Christie ha respinto una legge che avrebbe bandito il matrimonio di minori sostenendo che sarebbe andato contro le consuetudini religiose. In New Hampshire è accaduto lo stesso, quando su iniziativa di una ragazzina degli scout è stata avanzata una proposta analoga.
IL DENOMINATORE COMUNE: LA POVERTA'
Le spose bambine sono un fenomeno trasversale alle diverse fedi religiose e con una costante comune: la povertà. Non solo economica, ma anche culturale. Sono nella gran parte dei casi ragazzine stuprate, date in spose per evitare i rigori della legge là dove questa vieta il sesso con i minori. Le nozze sono persino un modo per mascherare la tratta delle minorenni, quando dovesse cadere sotto la lente degli investigatori. O per evitare lo scandalo, come è accaduto a Sherry Johnson, che oggi è un'attivista che si batte per evitare ad altre quello che ha subito. Nove figli e l'impossibilità di uscire dal suo personale incubo proprio perché minorenne: costretta alle nozze, ma non grande abbastanza per chiedere il divorzio dal suo stupratore. "Hanno preso le manette che avrebbero dovuto mettere ai suoi polsi per metterle a me", racconta. Niente più scuola, niente futuro, una bimba che cresce altri bambini.
L'INCIDENZA MAGGIORE IN ARKANSAS, KENTUCKY E IDAHO
Solo il 14 per cento dei matrimoni al di sotto dei 18 anni negli Usa avviene tra minori. Nella maggior parte dei casi le bambine sposano uomini di età compresa tra i 18 e 29 anni. E poi ci sono i mostri. Una ragazzina di 14 anni sposata con un 74enne in Alabama e una 17enne con un uomo di 65 in Idaho. La maggioranza delle giovani spose ha tra i 16 e i 17 anni. Ma ci sono casi record. Nel 2001 si sono registrati tre matrimoni con altrettante ragazzine di 10 anni, gli sposi avevano invece 24, 25 e 31 anni. In Alaska, Louisiana e South Carolina sono state concesse licenze matrimoniali a bambine di 12. Insieme all'Arkansas e il Kentucky, l'Idaho è lo stato con la maggiore incidenza di matrimoni di minori (oltre 20 ogni 10.000 abitanti). E' qua che vive Angel, che oggi ha 26 anni e cinque figli, due dalle seconde nozze. Gli occhi le si riempiono di lacrime davanti alle telecamere della Bbc, quando pensa a come poteva essere e non è stato.
IL VESTITO DA SPOSA COMPRATO SU INTERNET
Del suo matrimonio ricorda il brutto vestito di pizzo comprato da sua madre su internet, lei nel soggiorno di casa dove si celebravano le nozze, una foto dove sembra una bambina che fa la prima comunione. Aveva 13 anni, sposava il suo ragazzo per decisione di sua madre, che voleva evitare che si mettesse nei guai. E che, subito dopo il matrimonio, cominciò a farle pressione perché mettesse al mondo un figlio. Ricorda le liti e le botte, i bambini nati uno dietro l'altro. "Mi sentivo una schiava. Della casa, di mia madre". Poi se n'è tirata fuori, all'età in cui di solito si pensa ancora a cosa farò da grande aveva già una famiglia numerosa. E il rimpianto di tutto quello che avrebbe potuto fare, di cosa sarebbe potuta diventare.
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MESSAGGIO DISPERATO DELLA REGISTA #SahraaKarimi
Prima della caduta di Kabul aveva diffuso questo comunicato:
“A tutte le comunità cinematografiche del mondo e a chi ama il #cinema!
Vi scrivo con il cuore spezzato e la speranza che possiate unirvi a me nel proteggere la mia bella gente, specialmente chi fa cinema. Nelle ultime settimane hanno preso il controllo di così tante province. Hanno massacrato il nostro popolo, hanno rapito molti bambini, hanno venduto #bambine come spose minori ai loro uomini, hanno assassinato una donna per il suo abbigliamento, hanno misurato gli occhi di una donna, hanno torturato e assassinato uno dei nostri amati comici, hanno assassinato uno dei nostri poeti storici, hanno assassinato il capo della cultura e dei media per il governo… hanno sfollato centinaia di migliaia di famiglie…
I media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali tacciono come se questo ‘accordo di pace’ con i talebani fosse legittimo. Non è mai stato legittimo… Se i talebani prenderanno il sopravvento vieteranno ogni arte… Spoglieranno i diritti delle #donne, saremo spinti nell'ombra delle nostre case e delle nostre voci, la nostra espressione sarà soffocata nel silenzio…
Non capisco questo mondo. Non capisco questo silenzio. Io resterò a combattere per il mio paese, ma da sola non ce la faccio. Ho bisogno di alleati/e. Per favore aiutateci a far sì che questo mondo si preoccupi di quello che ci sta succedendo…
Siate le nostre voci fuori dall'Afghanistan. Se i talebani prendono il sopravvento su Kabul, potremmo non avere accesso a internet o a nessun strumento di comunicazione… Per favore per quanto potete condividere questo fatto con i vostri media e scrivete di noi sui vostri social. Il mondo non dovrebbe voltarci le spalle… Aiutateci prima che i talebani prendano il sopravvento su Kabul. Abbiamo così poco tempo, forse giorni.
Grazie mille. Apprezzo così tanto il vostro cuore puro e vero.
Sahraa Karimi, صحرا كريمي”
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