#mi sento malissimo
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GUYS
so context in this video the girl paid for the dinner and the guy imagined to be the girl cause she paid for him as if it was his man
BEZZ PRINCESS TREATMENT MUCH?
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i tifosi della roma ieri sera durante la sigla di europa league hanno cantato la famosa versione trend di tiktok con bestemmia inclusa allora non me lo sono immaginato STAVANO VERAMENTE CANTANDO QUELLA VERSIONE
#ASUHFDUSG#Chi come la curva sud olimpico vi pregooooooooooooo#geni#mi sento malissimo#si sentiva dalla tv ma pensavo di averla nelle orecchie per colpa dei tiktok#saudhigsugsid#ma che poi comunque e' molto meglio della versione originale e si adatta piu al caso
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Dling-Dlong.
Io (apro la porta): SII??? Tizio: resto qui perché ho il Corona ... EEEEHH COUGH COUGH ... AAAHH... PTU' ... EEEE ... COUGH ... chiedo scusa ... ETCIU' ... EEEE ... COUGH COUGH ... Io (nella mia testa): ... (chellafessesor't) ... Tizio: SI' ... EEEE ... COUGH COUGH ... AAAA ... vuole fare una donazione? Io: No, la ringrazio, buona giornata. Tizio: A lei ... ETCIU'!
#cioè questo sta andando in giro ad appestare mezza Baden Württemberg#E LO DICE PURE!#già mi sento le placche#mo' mi scendo 3 litri di tachifludec#ma tu devi schiattare male ma non malissimo
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help girl help n’altra crisi is coming help girl help
#help#lil rant#non penso di presentarmi all’esame domani#is that THAT bad?#è il mio primo anno e non nascondo che l’ho gestita MALISSIMO#ma ora non ha senso presentarmi#perderò un tentativo#ma ne ho ancora due comunque…#non sono stupida questo lo so (if I can have a little audacity)#se riuscissi a concentrarmi e ad impegnarmi asfalterei tutti (se solo riuscissi ecco)#il mio problema è la concentrazione#anche se prima ero un master della disciplina#poi ho finito il liceo e ora faccio così pena. ma così pena.#non penso sia la fine del mondo se non mi presento#l’unica cosa è che è già successo lunedì#però che devo fare: ho sbagliato. ho sbagliato tutto. e non posso cambiare il passato#che questo palo in testa mi risvegli or i don’t know what will.#mi sento così scema e inutile girl#manco lo studente so fare#che pena madonnaaaa#personal#text post
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MI SENTO MALISSIMO
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È finita. Era quello che volevo ma non doveva finire così. Mi sento malissimo. Una merda che cammina. Non me lo perdonerò mai. Ho il cuore in mille pezzi.
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Se prima odiavo la domanda "come stai?", ora la odio ancora di più.. come vogliono che gli risponda??
Sto malissimo da 15 anni, soffro di ansia e attacchi di panico che a volte mi sembra di morire. Ho mille paranoie.. tutti che mi dicono cosa devo e non devo fare, e in tutto ciò vorrei solo urlare "HO 27 ANNI CAZZO SCOLLATEVI CHE CAZZO VOLETE TUTTI DA ME?? MA NON VEDETE CHE NON SONO PIÙ QUELLA CHE ERO ?? STO MALE E NON VE NE ACCORGETE, STO URLANDO MA NON MI SENTITE. È UN DOLORE CHE SENTO SOLO IO"
Quando vorrei urlare tutto il dolore che mi porto dentro.. ma poi alla fine rispondo "sto bene" Mentre dentro trattengo tutte le lacrime.
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sono in treno e mi sto truccando, in realtà sto facendo proprio tutte le fasi della skincare perché così contribuisco a mantenere le aziende che producono cosmetici, vedi mai non riuscissero a pagare le facoltose rette dei rampolli di famiglia, l’istruzione è importante
comunque niente sono lì che faccio questa roba che sui mezzi faccio da sempre, quando mi sento addosso uno sguardo pesante e pieno di giudizio, sollevo gli occhi e una suora mi sta guardando malissimo
fortissima la voglia di dirle: “Sore’ l’ultima volta che uno dei vostri mi ha guardato così ho diviso il Paradiso e fondato un nuovo rigoglioso impero, come i fatti dimostrano, questo secolo è mio. Quindi sta’ buona, rimettite a sede.”
poi mi sono ricordata che sto gioco Devi/Devil è vecchio come il mondo e quindi non fa più ridere, ho abbozzato l’espressione più simile ad un sorriso di cortesia e la suora s’è girata velocemente dall’altro lato (chissà come mai).
#devilslife
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Oggi c'è stata una breve parentesi durante l'appuntamento con la psicologa in cui ho accennato al peggior periodo di depressione degli ultimi anni. Le ho raccontato che l'unica cosa buona che riuscivo a fare, a volte, era cucinare e uscire per fare la spesa (era letteralmente così). Proprio oggi mi sono trattata malissimo, poi però stasera ho cucinato, perché per recuperare il tempo perso volevo almeno prepararmi i prossimi pasti da portare via + le lenticchie per averle pronte. Ecco, dopo aver cucinato sento finalmente di aver fatto qualcosa di buono, sono finalmente a posto, un'altra persona, più leggera. Non sono una chef, parlo proprio di preparare cose basiche. E il paragone con quel periodo lì alla giornata di oggi non regge proprio, per fortuna. Ma il punto è che sono contenta di essere tornata a questa forma di terapia
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leandro quella è l'arena di verona leandroooooo per favoreee
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Blue (Brown) Monday 2025
Oggi è il blue monday 2025, il terzo lunedì del mese di gennaio, ritenuto essere il giorno dell'anno più triste per gli abitanti dell'emisfero boreale. Oggi è il giorno in cui Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, corona un suo sogno: diventare un pilota Ferrari. Oggi 20 gennaio 2025 è il giorno dell'inauguration day, negli Stati Uniti, in cui il 47° presidente neo eletto si "riprende" la Casa Bianca.
Una giornata ricca di eventi quindi. Il mio 20 gennaio comincia presto, ore 6:30 del mattino il momento in cui mi sono seduto davanti al computer con un mega caffè. Ho tanto lavoro e mi devo muovere in anticipo.
La mia performance da nerd al "cervello elettronico" è performante. Che cacchio ho messo nel caffè? Sicuro che fosse zucchero? Finisco la serie di documenti in anticipo, a tal punto che riesco a muovermi per una commissione che rinviavo da un po' di tempo.
Sono cotto e ho fame, è quasi mezzogiorno, rientro a casa e sulla strada di ritorno posso fermarmi al supermercato per acquistare un paio di cose che mancano nella dispensa.
Oramai conosco le corsie come le mie tasche, potrei superare anche la prova della confezione di assorbenti "quelli che uso sempre, ma si quelli nella scatola viola", saprei dove trovarla quella maledetta scatola viola.
La cassiera mi conosce, sa come pago, sa che il sacchetto biodegradabile che le chiedo me lo dovrà aprire lei, se non vuole un cliente impacciato che le ferma la cassa per un'ora e tre quarti intento ad aprire il sacchetto biodegradabile.
Pago, tac! Saluto, tac! Esco, tac! Punto la mia auto, tac! Premo il pulsante di apertura sulla chiave, tac! Non si apre, tac...ci sua!
Niente non si apre. Provo a inserire la chiave direttamente nella serratura delle portiere gira, male ma gira, ma male anzi malissimo non si apre l'auto. Appoggio la testa sull'auto sconsolato.
A quel punto, si proprio a quel punto noto lei. Una donna che mi guarda, con sguardo stranito. Faccio finta di nulla, non so chi sia e in questo momento ho altro a cui pensare.
Ok, i pomeriggi passati davanti la TV a guardare MacGyver procrastinando i piani bellici per conquistare la gnagna, negli anni '80, forse mi tornano utili. Il portellone del bagagliaio. Se riesco ad aprirlo, è una serratura che ho sempre usato spesso, mi darà la possibilità di spianare i sedili posteriori e raggiungere il comando di apertura delle portiere.
Lei è sempre lì, elegante nel suo cappotto color cammello indossando un delizioso cappello intonato, che mi guarda con uno sguardo spaesato. Ma non ora, devo aprire il bagagliaio e fare una sorta di percorso di guerra per raggiungere l'obiettivo.
La chiave non apre il portellone.
- Calma Rino - mi ripeto a bassa voce - stai calmo.
- Non ci riuscirà mai - sento dire con tono glaciale dalla donna.
- Mi scusi? - le chiedo rivolgendomi con lo sguardo verso di lei.
- Le stavo dicendo che lei non ci riuscirà mai - mi ribadisce, quasi infastidita - Vuole provare con queste? - mi chiede facendomi vedere delle chiavi.
- No grazie, ho le mie vede? - faccio tintinnare le chiavi e il portachiavi - queste sono le mie chiavi.
- Vero, ma quella è la mia auto e non la sua.
Un dubbio, come un lampo. Un brivido lungo la schiena che diventa subito una goccia di sudore che scende sempre sulla schiena. Guardo la targa... qualcosa non torna. Guardo l'auto di fianco alla destra dell'auto oggetto di contenzioso e... sì le lettere e i numeri mi tornano giusti.
Cerco di sfoggiare un sorriso di circostanza, ma credo di aver assunto un'espressione alla Igor quando vede il Dott. Frankenstein (si dice Franchenstiin). Alzo le mani in segno di resa. Mi muovo come se fossi un cavallo sulla scacchiera. Due passi avanti e poi uno di lato.
Apro l'auto, gemella per modello e colore di quella al suo fianco, deposito il sacchetto della spesa al suo interno. Senza proferire parola apro una scatola appena acquistata e poi ritorno dalla donna.
- Mi permette? - le chiedo con aria dismessa - mi scuso del mio macroscopico errore, la prego di accettare questo.
- Un Bacio Perugina? - mi chiede quasi incredula.
Ritorno su i miei passi, mi ripiego nell'auto e mi ripresento a lei.
- Si, ha ragione "solo" un Bacio? Mi permetta di donarle anche questo - nelle mani le porgo un altro Bacio Perugina.
- Perché due - mi chiede incredula.
- Perché la cazzata che ho fatto ha generato degli interessi da usuraio, pari al 100%, quindi le ripago anche gli interessi.
Alza gli occhi al cielo e prende anche il secondo cioccolatino - Le auguro una buona giornata - mi dice frettolosamente mentre sale sulla SUA auto.
Mi siedo in auto, la MIA auto, aspettando che lei se ne vada, uscendo dal parcheggio. Anzi aspetto qualche minuto per avere la certezza che tra noi due si crei uno spazio temporale così grande da evitare possibilità matematiche di rincontrarci, anche se per una sola volta, nel corso delle nostre esistenze.
Sono sicuro, vedendola contrarre le labbra in auto mentre si allontanava, che si sarà messa a ridere di me. Avrebbe potuto farlo davanti a me, un sorriso o una risata rincuora se ben fatta, se nasce da un sentimento di ilarità.
Un sorriso può illuminare una situazione iniziata male. In alternativa fermarsi alla prima gastronomia di fiducia, comprando dei supplì da mangiare in auto, mentre si scuote la testa per la figura di merd4 appena fatta, non sarà la stessa cosa ma un pochino aiuta. Credo.
Blue Monday, ci rivediamo l'anno prossimo. Non mi troverai impreparato, comincia a preoccuparti.
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22 aprile 2024
È successo di nuovo. Stamattina mi sono di nuovo sentita male nel treno: tra lo svenimento e l'istinto di voler vomitare. Ho cercato di dire a me stessa che mi stavo impressionando e che non era vero, quindi non sono scesa. Ma quando si sono richiuse le porte ho sentito la disperazione che saliva. Non appena si sono riaperte sono corsa fuori a sedermi perché non ce la facevo più.
Ieri sera mi è venuto il ciclo, quindi oggi non ero proprio in forma, ma figuriamoci se mi è passato per il cervello di stare a casa (con le ferie già ormai prenotate per il viaggio). Ed è la seconda volta che mi succede in concomitanza col primo giorno di ciclo. L'altra volta era vero, avevo anche i brividi di freddo (e quindi chiaramente la febbre), ma stavolta no e quindi volevo assolutamente arrivarci in ufficio. Tornare a casa mi avrebbe allungato il viaggio, dato che ero quasi arrivata e, in più, non mi serviva nient'altro se non una sedia e un ambiente spazioso e arieggiato. Cosa che i treni giapponesi di prima mattina non hanno manco per il cazzo.
Sono stata circa 10 minuti seduta piegata in due tra il mal di pancia e la nausea. Poi mi sono decisa a rientrare nel treno successivo. Entro e dopo pochi minuti qualcuno aveva premuto il bottone di emergenza quindi siamo rimasti fermi nel nulla in attesa dei controlli. Panico. Mi stavo sentendo male ancora.
Raggiungiamo la fermata e riesco fuori e mi siedo. Sto malissimo e rimango piegata con la faccia dolorante. Voglio e devo andare in ufficio, perché una volta arrivata sarà tutta in discesa: dovrò solo stare seduta. Scrivo al mio leader spiegando la situazione: i treni sono troppo pieni e mi sento male quindi farò ritardo. Mi risponde di fare attenzione e di arrivare sana e salva.
Questa volta mi prendo una buona mezz'ora per riprendermi. A un tratto mi addormento persino (ieri notte dopo la pizza non riuscivo a prendere sonno e mi rigiravo continuamente). Finalmente mi sembra di star meglio. Riprovo a prendere sto benedetto treno. Mancano poche fermate, ce la posso fare.
Arrivo finalmente in ufficio con 30min di ritardo. Buona giornata.
#my life in tokyo#dovrebbe esserci pure il congedo mestruale nella mia azienda#poi leggi i dettagli: non retribuito#questo è come ti prende per il culo questo paese#lavoro#pensieri#ovaie#odio le mie ovaie#da sempre e per sempre
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mi sento malissimo
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Sono settimane se non mesi che non aggiorno piu questa pagina. Cosa posso dire? Finalmente penso di aver trovato casa, sono state settimane difficili e lo sono ancora. Di notte dormo malissimo o meglio non dormo poi mi ritrovo ad addormentarmi sulla scrivania, capite anche voi che è una cosa rischiosa. Spero di riprendere un po' di sonno in questo week end, visto che la cosa più complessa l'ho scelta e decisa, in modo tale da non rischiare più nessun sonno improvviso al lavoro. Per il resto io sono uno zombie che cammina, piena di pensieri. Mangio moltissimi dolci e sono ingrassata ancora e mi faccio veramente schifo. Non mi entra più nulla e tutte le volte in ufficio mi sento ancora di più una zingara, devo fare shopping ma con la faccenda del mutuo che mi terrorizza non voglio spendere troppo ma ho bisogno di alcune cose per andare almeno in ufficio ma non voglio spendere quindi è un cane che si morde la coda in continuazione. Mi sento sempre più sola, alla fine davvero non so cosa sia cambiato rispetto a prima, spero solo che una volta che entro nella nuova casa mi senta più libera e tranquilla rispetto ad adesso che vivo ancora in casa sua. Oggi andrò a fare un giro all'Ikea giusto per capire a livello estetico cosa voglio poi una volta che avrò la casa penserò alle misure, almeno ho scelto i mobili che mi piacciono. Alla fine anche lo stare da sola non è come me lo immaginavo. Il mio cuore è sempre più a minuscoli pezzettini, avrei bisogno di un week end i follia che non avverrà mai e resterà l'ennesimo sogno nel cassetto.
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E' finita.
Lo so sono stato poco presente in questo periodo perché mi sono concentrato a risolvere il problema inter coppia che si è venuto a creare da, diciamo, almeno un anno. Ma Domenica la doccia fredda è arrivata comunque. "Non voglio stare più con te". Già, l'ha detta. Non sto a scrivere motivazioni e tentativi potrei essere ancora qua per capodanno, ma nella sua bontà e visto che la casa è la sua, non mi sta sbattendo fuori di casa, oggi completo la sistemazione della stanza degli ospiti, aka ex ufficio twitter, c'è un divano che ho faticato 77 camicie per portarlo sopra e rimontarlo in quello spazio così stretto, ma va bè è già stato utile una volta a quanto pare abbiamo un destino incrociato.
Un paio di settimane fa ho parlato con mio cugino lo psicologo, mi aveva rassicurato, è il suo lavoro, ma ora ho scritto ad uno locale che mi è stato fornito dalla dottoressa e che non è a pagamento, attendo risposta. Spock aveva già intuito tutto quello che stava accadendo dai miei racconti, giustamente lui ha un punto di vista esterno, mi aveva già fatto un audio di diversi minuti dove mi diceva che per lui, o per come la vedeva lui, il rapporto è finito, l'amico vero si vede anche in questo.
Come sto? Dopo 25 anni di tribolazione, rinuncie, dedizione a lei alla famiglia al nostro cercare di vivere la vita ecc ecc, mi sento malissimo. Oggi ho bigiato il lavoro, è successo la settimana scorsa che per lo stress accumulato a casa e a lavoro mi è venuto un attacco di panico e ho iniziato a piange a fare cose sconnesse, sti poveri cristi che non mi conoscono non sapevano che pesci prendere, allora gli ho spiegato la situazione. Ad oggi non mi va di andare al lavoro, spesso in questa settimana ho finito il turno anzi tempo, fondamentalmente mi basta lo stress di questa situazione, andrei a lavoro per stare sereno non per aggiungere altro stress, mi serve un'altra tipologia di lavoro, innanzitutto meno ore 12/13 ( all'impiedi ) non riesco a farle più, quindi se mi mettono parttime mi fanno un favore, però guadagnerei di meno. Stando ad oggi Maarja, adesso posso scrivere il suo nome dopo anni che l'ho sempre mensionata come "lei", Maarja, visto anche il mio ruolo nella sua vita, mi concede un pò di tempo per riprendermi. Qua mi viene in mente una frase che mi ha ripetuto spesso in questi mesi dopo il mio ritorno dalla Trinacria "Io ti voglio aiutare", la capisco. Mi ha ripetuto anche un concetto che mi disse quando stavo a Londra, che io qua ho sempre un posto e che lei mi vorrà bene sempre qualsiasi cosa succeda, mi rincuora anche perché in questo esatto momento della mia vita oltre a Spock non ho amici con cui mi relaziono giornalmente, e Maarja è l'altra amica, quindi totale 2, i colleghi di lavoro non sono amici sono colleghi, appunto.
Per concludere vi riporto una battuta che mi ha fatto mentre parlavamo della mia carriera musicale, a lei piacerebbe molto che ritornassi sul palco, le piace quello che mi sta venendo adesso, anche se io lo trovo a tratti melodrammatico, mi ha detto "Vedi ora che stai male stai scrivendo bella musica", non è il mio modus operandi fare il chitarrista con problemi per creare, preferisco di gran lunga un equilibrio e una stabilità che mi aiutano a pensare, aspetti che in questo momento non ho. Finisco con il barlume di speranza, un pò lo stesso che mi ha riportato qua dalla Trinacria, che se le cose cambiano è possibile che lei, Maarja, ci ripensi e magari chissà, ma so che è un'illusione e lei me l'ha confermato con l'espressione del viso, la conosco non sa mentire. Spock mi dice che non mi posso rimproverare nulla ho fatto il mio dovere fino in fondo e che ora mi meriterei di vivere la mia vita serenamente, suonare, viaggiare, conoscere persone nuove ecc ecc, ma questo potrei anche farlo benissimo stando con lei.
Dal baratro in cui sono caduto è tutto ci sentiamo prossimamente.
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