#melodia and cantata
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Konečně pride projekt 🏳️🌈. Tento týden se dočkat nejen mé opravdové top 5 shipů, ale zároveň i Elsy, jak se v rámci těchto pentadrabblů rozhodne, zda půjde na pride. Snad se vám to bude líbit 😉.
#wattpad#czech stuff#wattpad update#movies#lgbtq+#dagcup#dagur the deranged#rayaari#dreamworks#how to train your dragon#httyd#hiccup horrendous haddock iii#raya and the last dragon#ratld#arcane league of legends#jayvik#jayce talis#viktor arcane#elsamaren#lesbian elsa#elsa#honeymaren#frozen 2#frozen#melodata#melodia and cantata#rescue riders#secrets of the songwing#pentadrabbles#give elsa a girlfriend
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C'era un ragazzo / There was a boy / Havia um garoto / Υπήρχε ένα αγόρι / Был один парень...
Pare che Franco Migliacci abbia scritto in pochi minuti il testo di "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" davanti al compositore della musica, il batterista Mauro Lusini, e al suo primo interprete, l'eterno Gianni Morandi.
"Quando [...] lessi che i ragazzi americani strappavano le cartoline precetto rifiutandosi di partire per il Vietnam scrissi di getto, sulla musica di Mauro Lusini, C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Non volevo e non potevo ragionarci sopra per il semplice fatto che in una guerra la ragione non esiste. Ho scritto spietatamente una realtà illogica, che non ha senso, raccontando il susseguirsi drammatico di fatti assurdi che tolgono il respiro, la vita."
(Da un'intervista a Franco Migliacci)
A me ha sempre colpito il fatto che l'incipit del testo di Migliacci è lo stesso del capolavoro di eden ahbez, "there was a boy...".
Fatto sta che in pochi anni questa canzone, che ha la mia stessa età (siamo entrambi del '66), è diventata un successo internazionale (anche se in un primo momento fu censurata dalla RAI per il suo contenuto sgradito agli alleati statunitensi).
È stata cantata, sempre nei leggendari anni '60, da Joan Baez; dagli Os Incríveis (in brasiliano portoghese); da Demis Roussos, in greco, col suo gruppo di allora, i We Five; in bulgaro da tale Boris Godjunov e, in russo, nel 1968, dai Поющие Гитары (Pojuščie Gitary, che vuol dire una cosa come le Chitarre Cantanti), col titolo: Был Один Парень (Byl odin paren).
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Il gruppo Поющие Гитары (Poyushchie Gitary) era il più noto "complesso" beat dell’ex Unione Sovietica e si era formato un paio di anni prima (sempre in quel mitico 1966) a Pietroburgo.
Come sentite, la versione russa ha mantenuto la melodia e l’essenza del brano (arrangiato in Italia da Ennio Morricone per la RCA).
Per il resto, chi vuole intendere, intenda.
Questi sono sempre #cantiantimilitaristi; #antiwarsongs che trascendono frontiere, steccati e barriere per gridare al mondo lo schifo e lo scandalo di ogni conflitto armato.
#morandi#migliacci#musini#c'era un ragazzo#nature boy#music#cantiantimilitaristi#antiwarsongs#Youtube
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UN CORO DI PACE ATTRAVERSA L’ITALIA
Un inno alla pace, alla fratellanza e all’armonia, dedicato dai bambini agli insegnanti, alle famiglie e a tutte le persone, si è diffuso nel nostro Paese durante le feste come un dono condiviso che, in questo periodo storico così difficile, viene dalle voci sincere di tante scuole elementari italiane.
Centinaia di voci riunite in un grande coro virtuale, attraverso il canale youtube Maestra e Amica nel progetto ‘Un coro di pace attraversa l’Italia’ dell’Associazione Modenese Four; l’Italia è stata attraversata da nord a sud dalla canzone inedita “I colori del Natale”, cantata all’unisono da alluni e alunne, distanti ma uniti da una sola melodia e da un solo sogno di pace.
“Gli anni recenti sono stati di grandi difficoltà e hanno compresso entusiasmo e passione in molte persone; anni che hanno indebolito anche le nostre speranze di miglioramento” racconta l’insegnante e scrittrice Laura Polato, autrice della canzone. “Ma il 2023 può essere una rinascita se decidiamo tutti di vincere la sfida con creatività, coraggio e determinazione”.
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Fonte: Maestra e Amica; Il Giornale delle buone notizie; foto Scuola A. Gabelli Grosseto
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" Músicos, Sim..., e Guerreiros ...,
Também Prokofiev na Obra Magistral sobre a Revolução de Outubro, Mescla o Bravo Canto expresso como Kantaten -: Cantata ao Som de Tiros e Bombas ..., ainda com a Orquestra...,
Já após William Ricard Wagner contatar Bakunin , o Nobre Wagner foi Injustiçado pela Alemanha e Exilado de Dresden por Nove Anos, Wagner disse -:
Não Há Melhor Teatro que a Explosão Fagulhante de Chamas...,
Wagner em sua Música Sublime Desce ao Precipício, e no Segundo Seguinte está no Alto dos Céus , Ricocheteando a Terra , no Oscilar de Tempestades e de Bonanças, O Som do Turbilhão Musical Infernal e Divino no mesmo Simultâneo, e o Mais Indizível...,
Já de Wagner seu Amigo Lizst Copiou em Muito do Estilo Wagneriano , em Exemplo -: na Valsa Mephistho , a Balada de Satan , que tem a Valsa Mephistho em Várias Numerações, aqui Cito a que Não se é Tocada em Piano , Aquela Orquestral que Começa com Música Sinistra e Retrata o Turbilhão Rodopiante , o Tempestuoso e o Vislumbre da Bonança,
a Paz se Conquista com a Espada !!!...,
e a Ênfase Dramática e da Música Monumental...,
Franz Liszt Copiou o Estilo de Wagner...,
na Outra Música de Liszt, a Sinfonia Faust...,
e a Outra -: Prometeu...,
Músicas Excelentes , estas Três Mencionadas de Liszt, Sem Falar na Sinfonia Dante , Embora a Divina- Aspas Comédia que foi deixada para a Posteridade desde ter saído do Index próprio da Igreja de Roma, comete o Crime Contra o Sábio e Verdadeiro Profeta Maomé...,
Sim dita Obra Literária por isto é Condenável, mas nada tem a Ver com a Sublime Música de Liszt , que Copiou o Estilo Wagneriano...,
Sim -: para Entregar de Volta os Cadáveres dos Inimigos Neo Nazistas, que são Patrocinados pelos Estados Unidos da América que Rege as Regências da OTAN e se Acham Donos do Mundo, com Objetivos Secretos e Ânsia de Controle e Domínio Mundiais com a Absurda Expansão da Tal NASA ao Espaço...,
Salve a Solene e Russa Roscosmos (...)!!!...,
Assim é a Guerra , ante Melodia Silente Mais que Orquestral...,
a Velha Ordem Mundial de Predomínio Americano que Turva este Mundo e Gera Turbulência em Ataque as Nobres Nações que Detectaram o Problema que é Tal Regência Imposta -: Rebatida Americana...,
Tal Velha Ordem Mundial Deve Morrer...,
para que Surja o Advir da Instauração de uma NOVA ORDEM MUNDIAL...,
com o Predomínio do Triunfo da Gloriosa Federação Rússia, ao Lado da Valorosa China , da Honrada Coréia do Norte, do Esplendoroso Irã com a Síria, a Líbia e Nações Árabes Específica Outras...,
com os Verdadeiros Aliados Russos (...)!!! "
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ART ENSEMBLE CHICAGO_THE SISTH DECADE: “FROM PARIS TO PARIS” (parte I)
All’Art Ensemble of Chicago mi legano alcune circostanze che potrebbero annoiare il lettore, ma non il sottoscritto e allora mi permetto di ricordarle lo stesso. La prima è che lo straordinario ensemble registrò a Parigi (la mia città dell’anima), il primo disco: “A Jackson in Your House”. La seconda circostanza è ancora legata a Parigi, poiché il mio primo disco jazz fu proprio “A Jackson in Your House” e lo acquistai a Parigi nella neonata FNAC, circa dieci anni dopo. E' quindi sempre con grande gioia che accolgo una nuova uscita dell'AEOC, anche se, naturalmente, l'ensemble è molto cambiato, non solo nella sua composizione, ma anche nella sua musica. A dire il vero è cambiato in molto, ma non certo nello spirito di ricerca, sempre costante ed indomito. Che lo spirito non sia affatto cambiato lo dice anche il titolo di quest'ultimo lavoro: "The Sisth Decade: From Paris to Paris". Due i "sopravvissuti" del vecchio AEOC ovvero i co-fondatori Roscoe Mitchell (sax e flauto) e Famoudou Don Moye (batteria e percussioni e attrezzi vari). Il disco in uscita il prossimo 20 gennaio presso Bandcamp (e anche su vinile in edizione limitata), è il risultato di una registrazione effettuata nel febbraio del 2020 presso la “Maison des Arts” di Créteil, periferia di Parigi, nell’ambito del prestigioso “Festival Sons d’Hiver”. Si tratta di un disco doppio per un totale di diciassette brani, dei quali il primo “Leola” insieme a “Odwalla” e “Funky AECO”, appartengono alla produzione originaria dell’AEOC. E allora “…Make your choice, trust your voice…” e immergiamoci nell’ascolto in questo ventre di balena che è “The Sisth Decade: From Paris to Paris”. Un lavoro che, come allude il titolo contiene il punto di partenza e quello di arrivo, la scaturigine e la foce, o forse sarebbe meglio dire il delta, in considerazione delle tante mutevoli e variegate sonorità che ha prodotto lo straordinario ensemble. Molto di ricerca i primi brani del primo “disco”, anche se nel caso dell’AECO” tutti i termini, i generi, le influenze, le contaminazioni, vanno usati o con estrema parsimonia oppure, all’opposto, nella maniera più spregiudicata, poiché l’universo musicale dell’AECO è letteralmente incontenibile, forse incommensurabile. Piluccando nel possente lavoro, ecco la track n. 2, “Introduction to cards”, con la tromba torturata con grande maestria da Hugh Ragin e, a tale proposito, ricordo che nel gruppo originario la tromba la suonava un certo Lester Bowie. “Great Black Music” è un certificato di nascita sonoro, una rivendicazione orgogliosa delle origini della musica dell’ensemble, tutta sussurrata da percussioni colte e minimali, con un recitativo esplicito e diretto che, come la voce di un predicatore, assegna all’AEOC il posto che gli spetta nelle origini del jazz. Il pezzo che segue, “Kumpa” sembra voler andare ancora più in profondità e l’Africa qui non è solo una allusione lontana, ma è profondamente presente nel ritmo nella melodia e nella lingua cantata, pezzo di strabiliante bellezza e solo leggermente sfiorato e cullato dal pianoforte. Il brano trascolora e prosegue nel seguente “Stormy Weather” che pian piano sembra voler dissolvere le sonorità etniche, per inglobare la musica colta e di ricerca. Un doppio brano insomma che assomiglia ad una voce enciclopedica dei generi musicali. (continua)
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A Magia do Natal em Curitiba Programação e Eventos Imperdíveis
Quando o final do ano chega, Curitiba se transforma em um verdadeiro cenário de magia e encantamento. A cidade, conhecida por sua beleza e organização, ganha um charme especial durante o Natal, com uma programação cheia de eventos culturais, luzes brilhantes e atrações para toda a família. Se você está planejando visitar a capital paranaense nesta época, prepare-se para ser envolvido pela atmosfera natalina e para viver momentos inesquecíveis.
1. Iluminação de Natal no Centro de Curitiba
Uma das atrações mais esperadas da cidade durante o Natal é a Iluminação de Natal no Centro de Curitiba. As principais ruas e praças da cidade, como a Rua XV de Novembro e a Praça Tiradentes, são decoradas com milhares de luzes, transformando o cenário urbano em um espetáculo de cores e brilho. A Rua das Flores, famosa por ser a rua mais charmosa da cidade, também recebe uma decoração especial, com árvores de Natal iluminadas e apresentações musicais ao ar livre, criando uma atmosfera acolhedora e festiva.
2. Natal no Museu Oscar Niemeyer
O Museu Oscar Niemeyer, um dos maiores ícones culturais de Curitiba, também entra no clima natalino. Durante o mês de dezembro, o museu recebe exposições temporárias com temas de Natal, além de eventos e workshops para crianças e adultos. A grande atração é a Árvore de Natal do Museu, que é montada na área externa e é uma das maiores e mais bonitas da cidade. As visitas noturnas são recomendadas, pois as luzes da árvore e do entorno tornam o ambiente ainda mais encantador.
3. A Parada de Natal de Curitiba
A Parada de Natal de Curitiba é um evento que traz à cidade a magia dos desfiles de Natal típicos de outras cidades do mundo. A parada acontece todos os anos no Jardim Botânico, e reúne carros alegóricos, músicos, dançarinos e personagens natalinos. Este evento é ideal para famílias e crianças, pois traz a alegria do Natal com muita música, cores e movimento. Além disso, o Jardim Botânico, sempre lindo, é o cenário perfeito para fotos inesquecíveis.
4. Concertos e Corais de Natal
A música é uma das grandes atrações do Natal em Curitiba. Durante o mês de dezembro, diversos corais se apresentam nas igrejas e praças da cidade. O Coral do Palácio Avenida, que realiza suas apresentações tradicionais de Natal na Rua XV de Novembro, é um dos mais famosos, atraindo turistas e moradores para ouvir canções natalinas e outras melodias clássicas. Outros espaços, como a Catedral de Curitiba e o Teatro Guaíra, também recebem concertos especiais de Natal, proporcionando aos visitantes uma verdadeira imersão cultural.
5. Feira de Natal no Parque Barigui
O Parque Barigui se transforma em um ponto de encontro para quem quer fazer compras de Natal ou simplesmente aproveitar o clima festivo. A Feira de Natal oferece produtos artesanais, comidas típicas de Natal e presentes exclusivos para todos os gostos e bolsos. É um excelente lugar para passeios em família, com a possibilidade de comprar itens únicos e, ao mesmo tempo, desfrutar da natureza do parque. Além disso, o espaço é muito visitado por quem deseja ver a decoração de Natal e tirar fotos.
6. Cantata de Natal na Praça Rui Barbosa
A Cantata de Natal é uma das apresentações mais tradicionais de Curitiba e acontece na Praça Rui Barbosa, localizada no centro da cidade. Durante a cantata, corais de escolas e grupos locais se apresentam ao ar livre, interpretando canções natalinas e clássicos da música brasileira. A praça é decorada especialmente para o evento, e a programação gratuita atrai tanto os curitibanos quanto os turistas. É uma excelente oportunidade para vivenciar a cultura natalina de Curitiba de forma gratuita e ao ar livre.
7. Natal na Ópera de Arame
Um dos cenários mais impressionantes de Curitiba, a Ópera de Arame, também recebe eventos de Natal que encantam os visitantes. Durante a temporada natalina, a Ópera realiza concertos e apresentações de teatro, além de receber um público apaixonado por música clássica e apresentações culturais. A arquitetura única do local, com sua estrutura de aço e vidro, torna qualquer evento ainda mais especial, criando um ambiente mágico para a celebração.
8. Ballet de Natal e Espetáculos Teatrais
O Teatro Guaíra, um dos principais centros culturais de Curitiba, oferece uma programação especial de Natal com apresentações de ballet e espetáculos teatrais. Entre os eventos mais aguardados está a apresentação do clássico "O Quebra-Nozes", uma história encantadora que mistura ballet, música e magia. As peças infantis e os espetáculos familiares também são uma ótima pedida para quem deseja uma experiência de Natal com a família.
9. Mercado Municipal e Gastronomia Natalina
O Mercado Municipal de Curitiba é outro local que ganha um toque especial durante o Natal. Além de ser o lugar perfeito para conhecer os sabores da cidade, o mercado oferece produtos típicos da temporada, como panetones, biscoitos natalinos e queijos especiais. Se você está buscando uma experiência gastronômica completa, aproveite para visitar o mercado e provar as delícias da época, além de levar um presente gourmet para os amigos e familiares.
Conclusão
O Natal em Curitiba é uma verdadeira festa para os olhos e para o coração. A cidade se enche de luzes, cores e sons que encantam moradores e turistas. Para quem está buscando uma hospedagem confortável e bem localizada, o Hotel Victoria Villa Curitiba é uma excelente opção, oferecendo acomodações aconchegantes e serviços de qualidade para uma experiência única durante sua estadia. Aproveite a programação natalina e faça de sua visita a Curitiba uma lembrança inesquecível!
Mais informações sobre hospedagem: https://www.nacionalinn.com.br/hoteis/hotel-victoria-villa-curitiba Confira mais dicas sobre o que fazer em Curitiba no blog: https://blog.nacionalinn.com.br
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Die Zauberflöte (A Flauta Mágica) (Mozart) - Jundiaí/SP, 26/outubro/2024
Ópera cantada em português: link.
A única ópera composta por Mozart especificamente para um público popular é deliciosa e complexa. Pode ser apreciada como conto de fadas, com os sinos e a flauta mágica, os animais, o palhaço e o casal romântico. Mas também traz símbolos da maçonaria, apregoando a virtude, o amor e a sabedoria. É mais conhecida por suas melodias irresistíveis, como as duas espetaculares árias da Rainha da Noite, com seus impressionantes fás agudos. Mozart a compôs simultaneamente a “La clemenza di Tito” e a boa parte de seu Réquiem, o que o deixou exaurido. Morreu nove semanas após a estreia.
Wagner considerava Die Zauberflote a pedra angular da ópera alemã, e a descreveu como “obra-prima de perfeição quase insuperável, que virtualmente eliminou qualquer expansão do gênero”.
Mozart entrou para a maçonaria em 1784 e escreveu várias cantatas para suas cerimônias. Die Zauberflote é uma magnífica homenagem operística aos ideais de sabedoria, amizade, natureza e sacrifício do movimento. No libreto (de outro maçom, Emanuel Schikaneder), a seita mística de Sarastro representa uma loja maçônica e se guia pelos símbolos e rituais da irmandade.
- Sinopse - Palestra “Para gostar de A Flauta Mágica” - Resumo da ópera: A Flauta Mágica - Falando sobre a ópera “A Flauta Mágica” - Simbologia e curiosidades: A Flauta Mágica - Palestra “Os simbolismos em A Flauta Mágica”
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Seis Cantate Da Camera é um produto musical que oferece uma experiência única aos amantes da música. Com suas seis cantatas, o produto destaca-se por sua qualidade sonora excepcional e pela interpretação apaixonada dos artistas. Os benefícios incluem a oportunidade de desfrutar de uma variedade de estilos musicais, desde o barroco até o clássico, e a capacidade de se envolver emocionalmente com as letras e melodias cativantes. Seis Cantate Da Camera é um item indispensável para aqueles que buscam uma experiência musical enriquecedora e memorável. Ver Produto com Desconto! Six Cantate Da Camera é um conjunto de seis cantatas de câmara compostas por Johann Sebastian Bach. Essas cantatas foram escritas entre 1714 e 1715 e são consideradas obras-primas do período barroco. Cada cantata é composta para um pequeno grupo de instrumentos, incluindo flauta, oboé, violino, viola e baixo contínuo. As cantatas são compostas por várias partes, como recitativos, árias e corais, e apresentam textos baseados em temas religiosos. A música de Bach é conhecida por sua complexidade e profundidade emocional, e essas cantatas não são exceção. Elas são repletas de harmonias ricas, melodias cativantes e contrapontos intricados. Six Cantate Da Camera é uma coleção que oferece uma visão fascinante da genialidade de Bach como compositor. Cada cantata é uma obra-prima individual, mas juntas elas formam um conjunto coeso e harmonioso. Essas cantatas são frequentemente executadas em concertos e recitais, e são apreciadas tanto por músicos profissionais quanto por amantes da música clássica. Se você é um apreciador da música barroca ou está interessado em explorar a obra de Bach, Six Cantate Da Camera é uma escolha excelente. Essas cantatas são um testemunho do talento incomparável de Bach como compositor e certamente irão encantar e emocionar qualquer ouvinte. Ver Produto com Desconto!
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"TEMPO", nuovo singolo per Pino(T)
Dal 17 maggio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica "TEMPO", il nuovo singolo di Pino(T). "Tempo" è il secondo brano che Pino(T) ha scritto e nasce mentre incontrava le prime difficoltà in amore ai tempi delle scuole superiori.
Commenta l'artista a proposito del brano: "Il pianoforte non era mio strumento, ma, usandolo per accompagnarmi, provavo a cantare la melodia che volevo fosse suonata. Alla fine l'ho cantata così tanto che è rimasto l'elemento distintivo e principale della canzone. Rimane una delle mie canzoni che le persone che mi seguono e ascoltano preferiscono e per me forse la migliore da suonare."
Biografia
Giacomo Polato, in arte Pino(t), è un cantautore di 24 anni originario di Piove di Sacco (PD). Fin dall'infanzia, la sua curiosità per la musica si è manifestata quando, a soli 8 anni, ha chiesto di imparare a suonare la tromba presso il corso pomeridiano della scuola. I suoi genitori, anche se non erano musicisti, hanno sostenuto la sua passione, consentendogli di iniziare con il clarinetto.
Dopo quattro anni e un cambio di scuola, ha conosciuto il Maestro Mattia, un sassofonista appassionato di jazz. Nonostante l'iniziale resistenza da parte dell'artista, il Maestro ha lasciato un'impronta fondamentale quando gli ha fatto provare il sassofono per la prima volta. Da quel momento è diventato il suo strumento principale, regalatogli a Natale.
Pur desiderando di frequentare il liceo musicale, ha scelto il liceo linguistico, reputandolo "il meno peggio". Tuttavia, la passione per la musica non lo ha abbandonato. Anni dopo, ha iniziato a suonare la chitarra acustica di suo fratello e ha scoperto il piacere di cantare le sue canzoni preferite in solitudine.
L'artista ha continuato a suonare e cantare, anche se i suoi genitori hanno cercato di frenare la sua passione chiudendo a chiave sassofono e chitarra. La sua determinazione lo ha portato a imparare a scassinare i lucchetti.
Dopo il diploma, Pino ha affrontato una scelta cruciale: continuare sulla strada tradizionale o dedicarsi completamente alla musica. La sua vocazione ha prevalso, portandolo a cambiare direzione e a dedicarsi completamente alla musica.
Il suo percorso artistico non è stato privo di sfide, ma ora si trova soddisfatto di ciò che fa e della persona in cui si è trasformato. Anche se continua a cantare a squarciagola nella sua cameretta, ora le canzoni sono le sue creazioni personali. Pino, come ama dire di sé stesso, ha ancora molto da raccontare.
"Tempo" è il nuovo singolo di Pino(t) disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica dal 17 maggio 2024.
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První týden prázdninové výzvy. Jde o pokračování Heastrid povídky z mého shipového adventního kalendáře.
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"TEMPO", nuovo singolo per Pino(T)
Dal 17 maggio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica "TEMPO", il nuovo singolo di Pino(T). "Tempo" è il secondo brano che Pino(T) ha scritto e nasce mentre incontrava le prime difficoltà in amore ai tempi delle scuole superiori.
Commenta l'artista a proposito del brano: "Il pianoforte non era mio strumento, ma, usandolo per accompagnarmi, provavo a cantare la melodia che volevo fosse suonata. Alla fine l'ho cantata così tanto che è rimasto l'elemento distintivo e principale della canzone. Rimane una delle mie canzoni che le persone che mi seguono e ascoltano preferiscono e per me forse la migliore da suonare."
Biografia
Giacomo Polato, in arte Pino(t), è un cantautore di 24 anni originario di Piove di Sacco (PD). Fin dall'infanzia, la sua curiosità per la musica si è manifestata quando, a soli 8 anni, ha chiesto di imparare a suonare la tromba presso il corso pomeridiano della scuola. I suoi genitori, anche se non erano musicisti, hanno sostenuto la sua passione, consentendogli di iniziare con il clarinetto.
Dopo quattro anni e un cambio di scuola, ha conosciuto il Maestro Mattia, un sassofonista appassionato di jazz. Nonostante l'iniziale resistenza da parte dell'artista, il Maestro ha lasciato un'impronta fondamentale quando gli ha fatto provare il sassofono per la prima volta. Da quel momento è diventato il suo strumento principale, regalatogli a Natale.
Pur desiderando di frequentare il liceo musicale, ha scelto il liceo linguistico, reputandolo "il meno peggio". Tuttavia, la passione per la musica non lo ha abbandonato. Anni dopo, ha iniziato a suonare la chitarra acustica di suo fratello e ha scoperto il piacere di cantare le sue canzoni preferite in solitudine.
L'artista ha continuato a suonare e cantare, anche se i suoi genitori hanno cercato di frenare la sua passione chiudendo a chiave sassofono e chitarra. La sua determinazione lo ha portato a imparare a scassinare i lucchetti.
Dopo il diploma, Pino ha affrontato una scelta cruciale: continuare sulla strada tradizionale o dedicarsi completamente alla musica. La sua vocazione ha prevalso, portandolo a cambiare direzione e a dedicarsi completamente alla musica.
Il suo percorso artistico non è stato privo di sfide, ma ora si trova soddisfatto di ciò che fa e della persona in cui si è trasformato. Anche se continua a cantare a squarciagola nella sua cameretta, ora le canzoni sono le sue creazioni personali. Pino, come ama dire di sé stesso, ha ancora molto da raccontare.
"Tempo" è il nuovo singolo di Pino(t) disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica dal 17 maggio 2024.
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Coral de Libras da Semusa apresenta Cantata de Natal
Cerca de 11 profissionais participaram da apresentação que aconteceu na sede da secretaria O Coral de Libras da Secretaria Municipal de Saúde (Semusa) apresentou, na manhã da última sexta-feira (15), uma cantata natalina. Cerca de 11 profissionais da saúde integraram a equipe com performance realizada na sede da secretaria. A apresentação contou com a participação das secretárias titular e adjunta, Eliana Pasini e Marilene Penati, além de servidores de diversos departamentos da rede municipal de saúde. Ao todo, foram três performances natalinas. Este é o segundo ano consecutivo de atuação do Coral de Libras da Semusa. A secretaria tem buscado, cada vez mais, ampliar a comunicação e capacitar seus servidores na Língua Brasileira de Sinais (Libras). O objetivo é facilitar o diálogo com a comunidade surda, promover acessibilidade e inclusão dessa população. Segundo a coordenadora do coral e pós-graduada em Libras, Zeni Silva, o intuito da iniciativa é promover a inclusão da comunidade surda e o direito de participação em eventos. “O maior objetivo do Coral de Libras é proporcionar à comunidade surda um momento alegre e confortável dentro da sua primeira língua e mostrar para este grupo que eles não estão excluídos. A partir do momento em que se realizam ações como esta, eles se sentem lembrados e representados”, frisa a coordenadora. A iniciativa do Coral de Libras conta com o apoio incondicional da secretária Eliana Pasini. “O Coral de Libras é uma ação muito bonita que promove uma comunicação inclusiva e acessível dentro da rede municipal de saúde. Meu desejo é de que o projeto continue e que ano que vem tenhamos mais participantes”, declarou. Para Sandra de Araújo Cunha Marques, que é uma das integrantes do grupo, fazer parte do projeto é uma honra. “Quando vi a apresentação e dedicação das outras participantes, me emocionei e pensei, quero participar e passar essa mesma emoção para quem assistir o coral. É uma sensação sensacional, estou amando apresentar melodias em libras”, relata Sandra. Edilene Regina Reis, atua há mais de dez anos no Departamento de Regulação, Avaliação e Controle (DRAC) da Semusa. Ainda emocionada, ela conta que foi gratificante prestigiar a apresentação. “Eu amei, foi tudo muito lindo, me emocionei bastante. Às vezes chega um paciente para falar conosco em sinais e precisamos estar atentos e capacitados para isso. A Libras é muito importante e as secretárias estão de parabéns por apoiar esse projeto”, narra Edilene. CANTATA NATAL PORTO LUZ No dia 25 de dezembro, às 19h, o Coral de Libras realiza a sua tradicional Cantata de Natal em Libras no Parque da Cidade, como parte da programação do Natal Porto Luz. Este é o segundo ano consecutivo que o Coral de Libras se apresenta no local mais visitado da Capital. CORAL DE LIBRAS Cerca de 15 servidores da saúde da rede municipal de Porto Velho participam do Coral de Libras da Semusa, com objetivo de promover a inclusão para a comunidade surda e uma comunicação humanizada dentro da rede municipal de saúde. Integram o Coral de Libras servidores das Unidades de Saúde da Família (USF) Caladinho, Castanheira, José Adelino, Agenor de Carvalho, Unidade de Pronto Atendimento (UPA) Sul, Maternidade Municipal Mãe Esperança (MMME) e da administração da Semusa. Além disso, o curso de Libras é uma atividade constante, desde 2021. A Semusa, através da Divisão Gestora de Educação Permanente (DGEP), investe em diversas capacitações com foco no aperfeiçoamento dos profissionais da rede municipal de saúde. Até o momento, mais de 208 servidores realizaram a formação de Noções Básicas em Libras e já atuam na facilitação do diálogo com a comunidade surda nas unidades de saúde de atenção básica, média e alta complexidade de Porto Velho. Texto: Jainni Victória Foto: Jainni Victória Superintendência Municipal de Comunicação (SMC) Fonte: Prefeitura de Porto Velho - RO Read the full article
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Note di poesia: le canzoni italiane più poetiche di sempre
Oggi vogliamo ricordare le canzoni italiane più poetiche di sempre. Il panorama della musica italiana, nella sua ricchezza, offre canzoni per tutti i gusti. Canzoni d'amore, d'impegno politico e sociale, capaci di farci divagare ma anche di riflettere. Alcune canzoni si ergono come vere e proprie opere poetiche, capaci di toccare le corde dell'anima. Immergiamoci, allora, nella bellezza della lingua e delle emozioni che solo la musica può suscitare. Il Cielo in Una Stanza Con "Il Cielo in Una Stanza", Gino Paoli cattura l'essenza dell'amore in un modo delicato e suggestivo. La canzone è un dipinto poetico che esplora la profondità delle emozioni amorose, utilizzando metafore evocative. La dolcezza della melodia completa l'atmosfera romantica e malinconica che caratterizza questo classico senza tempo. Quando Pino Daniele, maestro del blues partenopeo, ci offre una canzone intrisa di poesia e vitalità con "Quando". Il testo riflette sulla vita e sull'amore in un modo fresco e appassionato, mentre la melodia, arricchita dalla maestria chitarristica di Daniele, trasporta l'ascoltatore in un viaggio emozionale intenso e coinvolgente. La canzone, in ultimo, è la colonna sonora di uno dei film più iconici di Massimo Troisi: "Credevo fosse amore invece era una calesse". Rimmel Francesco De Gregori, noto per la sua abilità nelle tessere racconti, ha dato al mondo "Rimmel". La canzone è un dialogo intimo e poetico tra il cantautore e la vita stessa. Le parole, dense di significato, sono accompagnate da una melodia che cattura l'essenza delle esperienze umane. La Canzone del Sole "La Canzone del Sole" è una delle canzoni più rappresentative cantate da Lucio Battisti. La melodia soave e lirica si intreccia con versi che descrivono il ciclo della vita, trasportando l'ascoltatore in un viaggio tra le stagioni e gli stati d'animo. La magia di questa canzone risiede nella sua capacità di dipingere immagini poetiche che si fondono con le note, creando un sole luminoso di emozioni. Chi, da ragazzo non l'ha strimpellata almeno una volta con la chitarra? La Canzone di Marinella Fabrizio De André, maestro della canzone d'autore, crea un capolavoro poetico con "La Canzone di Marinella". La canzone narra, rigorosamente in rima, la storia di Marinella, una donna dal destino difficile. La prosa di De André offre un'immersione profonda nella vita di Marinella, con una combinazione di empatia e delicatezza che trasforma la canzone in una poesia cantata. L'Anima Vola Con la sua voce eterea e il testo evocativo, Elisa ci porta in un viaggio emozionale con "L'Anima Vola". Le parole affrontano temi di libertà interiore e di espansione dell'anima, rendendo la canzone un inno all'essenza umana. La melodia, delicata ma potente, si fonde perfettamente con il contenuto poetico del brano. Canzoni poetiche italiane: emozioni che arrivano a tutti noi Con questi esempi non possiamo esaurire il panorama delle canzoni poetiche della musica italiana; ne abbiamo dato solo un piccolo assaggio. Perché le consideriamo così poetiche? I testi trattano temi universali come l'amore, la libertà e la vita, toccando corde emotive con le quali chiunque può identificarsi. Inoltre, la scelta accurata delle parole e delle immagini crea dipinti vividi nella mente dell'ascoltatore, trasportandolo in un viaggio emotivo. Infine, la combinazione di melodia e testo crea un'esperienza completa, in cui la poesia della lingua si fonde armoniosamente con la bellezza della musica. In copertina foto di Ri Butov da Pixabay Read the full article
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TERRA MIA, PERDONA!
Ti ho sognata stanotte Terra mia adorata,
bella come un diamante raro e prezioso,
incastonata nel turchese e smeraldo del mare,
nelle trasparenze del cielo stellato,
la tua luna cullata tra le braccia dei Faraglioni.
Eri bellissima e lussureggiante,
una stella in mezzo al mare,
una melodia cantata dalle Sirene.
Era un sogno nato dai ricordi…
Ti vedo adesso aggredita,
violata ogni giorno da abusi di potere,
orde di barbari,
mercificata e venduta da chi dovrebbe
amarti e proteggerti,
schiaffeggiata e sbeffeggiata in nome
del vile denaro e del protagonismo.
Voglio sognarti ancora com'eri prima,
Terra mia adorata,
tra profumi di ginestre e rosmarino,
lo scintillio delle tue acque trasparenti,
il sapore antico che ti distingueva,
che ha incantato Poeti e Artisti
e in un accorato silenzio
chiederti… PERDONO!
Autore Anonimo
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Bluombre feat. Seventy - “Tequila y Amor”
Il singolo sui principali stores digitali e nelle radio
Questo brano segue la versione italiana pubblicata il 05 maggio dal titolo “Tequila e amor” cantata da Safil. Questa versione invece è stata affidata a Seventy. Un brano che si avvicina molto allo stile reggaeton che ben si sposa con la lingua spagnola. È l’evoluzione giusta rispetto alla versione italiana con Safil (un bel mix tra pop, rap e dance). Seventy, artista rap del panorama argentino garantisce al brano la giusta dinamica e freschezza. Il brano è stato scritto a quattro mani, testo di Bluombre (Giuseppe Tumolo) e musica di Safil (Filippo Salonia) con l’intento di creare un “qualcosa di forte da poter essere ascoltato tutto l’anno”.
Di cosa parla il testo? Sostanzialmente è una canzone che vuole richiamare idealmente i ricordi dell'estate precedente e di quell’amore che inizialmente non si credeva tale, ma che, con il passare del tempo si palesa e che si cerca di recuperare. Di solito l'estate e le vacanze portano sempre la sensazione di libertà ma spesso lascia ricordi che si vuol recuperare ma bisogna poi attendere l’estate successiva. L’idea è stata proprio quella di fare un pezzo che ben si prestava ad avere differenti vesti armoniche ed ovviamente differenti arrangiamenti. Pensiamo di esserci riusciti soprattutto a fare in modo che, chi lo ascolta possa trovare la versione di suo gradimento e di non poter fare a meno di muoversi durante l’ascolto.
Storia di Bluombre
Partiamo subito mettendo le cose in chiaro: Bluombre non è il nome di una band o di un cantante solista ma è un progetto musicale. L’idea è di Giuseppe Tumolo il quale è anche autore e compositore.
“Mi sono ritrovato (questo avveniva verso fine anni 90) a sentire la passione per la musica e la voglia di scrivere. Passione che mi accompagna tutt’oggi e sempre più forte. Suono la chitarra ma come autodidatta ma alla fine riesco anche a creare la melodia per le mie canzoni. Sono oltre 120 di cui 80% già con la linea melodica di canto. Tutto spontaneo e sentito, figlio del vissuto e di tempi decisamente più belli di quelli di oggi. La vita artistica la possiamo dividere in 2 parti, visto che, dopo il 2006, avevo praticamente abbandonato il tutto. Siamo oggi al Bluombre 2.0.
L’obbiettivo è quello di condividere e diffondere la propria musica e i propri testi con interpreti di differenti nazioni e lingue. Oggi ci sono i social ed il web ormai è dappertutto. Diffondersi a vicenda e promuoversi sfruttando la forza del web e mettendo a disposizione la propria fans-base per farsi conoscere uno con l’altro. Non c’è un interprete fisso e non necessariamente maschile. L’idea è quella di sfruttare al massimo una canzone, far in modo che, attraverso modifiche dell’arrangiamento, con voci e lingue differenti, inevitabilmente ognuno possa trovare la versione che più gli piace.” Bluombre
Spotify: https://open.spotify.com/track/5EI0UYj5X1jz293SyG0nvO?si=8f07caa413cc463e
Instagram: https://www.instagram.com/bluombre_musica/
Facebook: https://www.facebook.com/bluombre
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Note
Ma perché tutti gasati per la canzone di Alessandra Mele? Solo a me non piace? La voce non è chiara perché è coperta dalla musica, il testo è banale e alquanto ripetitivo, una canzone semplicissima che narra una storia che però tutti credono sia femminista perché dice Queen of Kings
(ma tralaltro, femminismo non era la parità tra uomini e donne? Con Queen of Kings non si intenderebbe una donna superiore agli uomini? Vedendola al contrario, se si fosse chiamata King of Queens dopo quanto tempo sarebbe stata dichiarata canzone maschilista?)
E poi sbaglio o sostanzialmente la melodia è un plagio di Thunder di Gabry Ponte? 🤔
Non sapevo neanche chi fosse Alessandra Mele prima di questo ask 😂 sembra la classica canzone da Eurovision. Le melodie sono sempre un po' scopiazzate da altre canzoni, non ti stupire più di tanto.
Ho letto il testo, banale, sì. Non ho letto i commenti, ma se si gasano e funziona, ottimo per lei e la Norvegia, immagino. Queste trashate piacciono sempre. Questi momenti da "potere alle donne" mandano in delirio i fans. Fa parte dello show, non ci vedere del marcio.
Sicuramente, come dici tu, se l'avesse cantata un uomo col titolo king of Queens sarebbe esplosa una polemica infinita e noiosa🥱🥱 ma avrebbe fatto parlar si sé e puntato l'attenzione sulla sua esibizione, che è l'obiettivo principale, stesso obiettivo che ha la ragazza. Dai, queste cose gasano sempre.
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