#marco primavera
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Ogni notte Guardo il cielo Che si abbatte Come un quadro devastante su di me Mi rasserena Mi prende in mano E mi distrugge Che bello è
La notte arriva Sul divano Il posacenere Raccoglie gli ultimi pensieri dentro me Non so se piangere O se scrivere Che cosa sono O come sto
È una questione così senza senso Magari forse un giorno arriverà Qualcuno che mi dica cosa fare Qualcuno che sa già come si fa Ma adesso proprio stai perdendo tempo Continuo a vivere come mi va Sbagliare a vivere mi piace un sacco Se vuoi ti spiego io come si fa
La notte arriva Su quel treno Di cantanti Ballerine, attrici e amanti come te Ti chiedo scusa Per ogni volta Che ho detto il falso Vicino a te
È una questione così senza senso Magari forse un giorno arriverà Qualcuno che mi dica cosa fare Qualcuno che sa già come si fa Ma adesso proprio stai perdendo tempo Continuo a vivere come mi va Sbagliare a vivere mi piace un sacco Se vuoi ti spiego io come si fa
E non correggermi davanti a tutti E non correggermi neanche qua Tu mica c'hai la verità Tu mica c'hai la verità Ti ho sempre detto che mi piace così Non ho intenzione di cambiare di là Questa è la mia felicità La triste mia felicità
#thegiornalisti#tommaso paradiso#marco rissa#marco primavera#sbagliare a vivere#completamente sold out#Spotify
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“Rosa di macchia, che dall’irta rama ridi non vista a quella montanina, che stornellando passa e che ti chiama rosa canina; se sottil mano i fiori tuoi non coglie, non ti dolere della tua fortuna: le invidïate rose centofoglie colgano a una a una: al freddo sibilar del vento che l’arse foglie a una a una stacca, irto il rosaio dondolerà lento senza una bacca; ma tu di bacche brillerai nel lutto del grigio inverno; al rifiorir dell’anno i fiori nuovi a qualche vizzo frutto sorrideranno: e te, col tempo, stupirà cresciuta quella che all’alba svolta già leggiera col suo stornello, e risalirà muta, forse, una sera.” Giovanni Pascoli
Photo by ©️ Marco Gagnoni
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Gudrum, reina de los hechiceros del hielo e hija mimada retratada en un cuadro que está colgado del laboratorio de papi
#Gudrum#TB#The Balance#rpg character#rpg#not my OC#my edit#edit#mine#by me#Alexis Bledel#este cuadro lo tiene Vexen colgado del cuarto#también digo#que le he metido el marco porque me daba pereza recortar la imagen akjsdbaksjdas#el unicornio lo trajeron en barco volador desde la Primavera#pobrecito#en este el pelo es original de la modelo#por las sombras era imposible hacerlo rubio decente#el modelito lo burló del Invierno
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Giornata mondiale della poesia: alla fine ho fatto l'iniziativa che non ho fatto
Per la Giornata mondiale della poesia 2023, avevo previsto una presentazione del mio primo libro, «Cianfrusaglia» (END 2013), di cui quest’anno ricorrerà il decennale. Siccome sono in attesa di una ristampa e, per il momento, mi sono rimaste solo 5 copie, avevo intitolato l’evento Pochissima Cianfrusaglia! La lettura di oggi avrebbe dovuto svolgersi nel bosco Baden-Powell di Mesagne (Brindisi),…
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#Cianfrusaglia#Edizioni END#Giornata internazionale delle foreste#Giornata mondiale della poesia 2023#Marco Pisani#Mario Badino#Mesagne#Pochissima Cianfrusaglia!#Poesie#primavera
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CONVERSATORIO REGIONAL DE JUVENTUDES AYACUCHO 2022 - INTERVENCIONES.
CONVERSATORIO REGIONAL DE JUVENTUDES AYACUCHO 2022 – INTERVENCIONES.
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#Anthony James Ramos Vargas#Ayacucho#Comisión de Educación Juventud y Deporte del Congreso de la República#Congresista Alex Flores Ramírez#Congreso de la República del Perú#Consejo Provincial de la Juventud de Huamanga#Conversatorio de Juventudes#Día Nacional de la Juventud y la Primavera 2022#Huamanga#Marco de Ley de Juventud#organizaciones juveniles#Participación Ciudadana#Política Nacional de Juventud#Política Pública de Juventud#Proyecto de Ley N° 970/2021-CR “QUE PROPONE LA CREACIÓN DE LA LEY GENERAL DE JUVENTUDES”#Red Nacional de Juventudes del Perú - RENAJUV#Universidad San Cristobal de Huamanga#Youtube
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Trump - "Ho detto a Zelensky che dobbiamo porre fine a questa guerra. La Russia è una macchina da guerra. Ti trovi di fronte a un veicolo militare. Questo è quello che fanno: vincono guerre.
Hanno sconfitto Hitler, hanno sconfitto Napoleone. E la controffensiva di primavera non ha mai avuto luogo. Gli ho detto che i russi hanno milioni di mine e migliaia di carri armati. Gli ho detto che dobbiamo porre fine a questa guerra.
Molti russi sono stati uccisi, molti ucraini sono stati uccisi. È un disastro completo. Questo non sarebbe dovuto succedere. Biden non avrebbe dovuto permettere che ciò accadesse".
Cosa è il buon senso? Di cosa dovrebbe esser intrisa la politica?
Marco Rizzo
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NOI SIAMO VITTIME E NON CARNEFICI
Lisa, Marco e il cane Lino. Dalla primavera vivono in questo angolo di Cinecitta', fermata Lucio Sestio della metro. Il muretto e' il loro letto, la panchina di marmo il loro salotto. Quell'angolo a cielo aperto e' la loro casa in tutto e per tutto. Una valigia con qualche straccio di ricambio, le colonnine telecom a fare da mensola per saponi, deodoranti, zucchero, sale, qualche barattolo di vetro pieno di detersivo e un marciapiede- pavimemento sempre lindo e pinto da poterci mangiare sopra. E poi c'e' la loro storia. Buttati fuori dalla loro casa popolare da delinquenti mafiosi che poi quelle case le rivendono. Nessun aiuto, nessuna giustizia. Lisa si e' tagliata i capelli a zero per avere una testa piu' pulita. Cardiopatica, diabetica e altre mille complicanze. Marco, il giorno se ne sta spesso vicino al mercato con il suo bastardino nella speranza di rimediare qualche elemosina o qualcosa da mangiare, regalata da persone di cuore che tirano fuori cose dai loro carrelli della spesa per sostenere tutta quella pena comunicativa. Quando ci parli racconta poco di se' stesso. Tutto il suo fiume di parole lo regala per quella sua compagna cosi sfortunata e malconcia. Pero' non ne parla mai con rassegnazione. No! Sempre con spirito fiero, come avesse accanto una combattente nata. Lei dorme, ricoperta da un sacco a pelo, lui racconta e le carezza continuamente la testa, come a volerle dire: "dai, vedrai che insieme ce la faremo anche questa volta. Ce la caveremo come abbiamo fatto sempre". Quel "ce la caveremo" non pretende molto, anzi, quasi niente. Questa e' gente disperata dalla nascita, gente abituata a lottare ogni giorno con le unghie e con i denti. Gente che se riesce a mangiare e' come vincere una lotteria. Gente comunque fiera, dignitosa. Ci parli e sembra sempre vogliano scusarsi per il fastidio che potrebbero dare a chi ce l'ha fatta, scusarsi per quelle loro mani tese che chiedono aiuto: qualche spicciolo o una semplice mela. Quando passo davanti quella loro casa sotto le stelle mi fermo sempre. Chiedo come se la stanno passando. A volte do a lui qualche 20 o 50 euro. Li do sempre con un po' di vergogna, forse perche' non e' solo quello che a loro serve. Stamattina Marco m'ha commosso. M'ha chiesto se conoscevo qualche B&B in zona che potesse accettarli per un paio di giorni. Ha detto che Lisa doveva riposare, farsi una doccia perche' non puoi lavarti sempre alla fontanella. Questa estate e' stata durissima sotto quel sole cocente, quel caldo asfissiante. Lisa doveva riposare, ne aveva bisogno estremo e lui voleva accontentarla. Voleva solo vedere la sua Lisa almeno una notte dormire sopra un letto vero. Voleva farle almeno questo regalo. Un regalo enorme, come chi regala un brillante enorme alla sua donna.
Noi siamo abituati a vedere storie come queste in tv o a leggerle sui giornali. Abbiamo uno schermo che racconta, che fa vedere ma non tocchiamo mai con mano e invece le cose, per capirle, per capirle veramente le devi toccare, ci devi stare dentro. Per capire, come e' scritto in quel cartello che Marco ha messo in un angolo di quella sua casa, che loro sono vittime e non carnefici. @ilpianistasultetto
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🥀 23 de Setembro...🥀
Me abalas ainda mais, pois me feres junto de toda sua contradição tão imprevisível, tornas-te tudo indiferente ao que outrora já fora-me tão amargo, puxando-me ao declínio.
Primavera monocromática, cujo o jardim desabrocha suas flores de papel, do odor reciclado, das promessas vazias e amassadas, das pétalas de papelão e o cheiro de tinta que de tanto mal me tonteava.
Setembro, que mês tão miserável, aah Setembro já não me fizestes o suficiente tão mal?
Tão perto e tão longe estava de mim, um jardim com centenas de roseiras entre suas folhas verdes em cada canteiro sem fim...é lindo de longe, mas deixa teus espinhos sempre para mim.
Aonde nem o calor ou o frio pode alcançar, aonde o odor há sempre de se ausentar, aonde apenas chove para as outras roseiras de outras primaveras revitalizar. Com tantas flores assim? Com o cheiro misto á árvores de dama d'noite? Setembro, um marco primaveril aonde desabrocha sempre meus sentimentos e memórias de raiz tão hostil.
Aah Setembro...
September 23rd...
You shake me even more, for you wound me with all your unpredictable contradictions, making everything indifferent that once was so bitter to me, pulling me into decline.
Monochromatic spring, where the garden blossoms with paper flowers, with recycled scents, empty and crumpled promises, petals made of cardboard, and the dizzying smell of ink that made me so ill.
September, what a wretched month, ah September, haven’t you already done me enough harm?
So close and yet so far from me, a garden with hundreds of rosebushes, their green leaves filling endless flowerbeds... it’s beautiful from afar, but you always leave your thorns for me.
Where neither heat nor cold can reach, where the scent always fades away, where it only rains to revive the rosebushes of other springs. With so many flowers? With the mixed scent of lady-of-the-night trees? September, a springtime mark where my feelings and memories with hostile roots always bloom.
Ah, September...
To me...
- Nyxx.
#goth#aesthetic#manuscript#desabafo#poesia#desabafei#desabafar#meu texto#desabafando#meustextos#poetry#alice madness returns#alice liddell#alice in wonderland#gotica#gothic subculture#alice american mcgee#goticgirl
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È un processo doloroso, l'autunno. Gli alberi si spogliano e lasciano cadere un anno di lavoro, un anno di colori, di sentimenti, di dedizione. Un anno di preparativi per un volo di pochi secondi. Eppure, se le foglie morte non cadessero dai rami, l'albero morirebbe insieme a loro. Non ci sarebbe spazio per la vita nuova, per un nuovo ciclo. Non ci sarebbe alcun ritorno alla primavera.
L’autunno esiste per insegnarci che le cose ormai appassite vanno lasciate andare, se si vuole prima o poi ricominciare a fiorire.
Marco Cavaliere
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... ¡A aquello que invisiblemente te fortalece! <3 <3
"Mantente cerca de aquellos que te recuerdan quién eres.
Los que no te pondrán en marcos y no te expulsarán si eres diferente a ellos.
A los que disfrutarán que cantes, entiendan tu canción o no.
Además de aquel en el que te sientes valioso y apreciado.
Aparte de personas que no te convertirán en otro.
Aférrate a cualquier cosa que alimente tu camino.
A lo que invisible te fortalece.
Mantente cerca de la fuente que te da agua, porque habrá momentos en los que solo ella te alimentará.
Esa primavera que te recuerda que estás aquí por tu propio camino, no el de otra persona.
Quédate cerca de las personas que disparan tu visión y lado a lado caminas,
y no a los que cambian en tu contra como cambian las estaciones.
Todos tenemos una pareja en la vida y ella es la que parece un rebaño.
En el que cada uno extiende sus alas de manera diferente, pero todos permanecen en un rebaño.
Encuentra tu rebaño y vuela con él.
Cada uno tiene su propio lugar. " <3
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La fine dell'estate E delle chiacchiere nel bar E delle occhiate dentro il bar Il profumo dei capelli suoi Mamma, che fitta allo stomaco Non riesco a muovermi bene
La mia malinconia È tutta colpa tua La mia malinconia È tutta colpa tua È solo tua, la colpa è tutta tua E di qualche film anni ottanta
Via, via questo settembre Voglio tornare a adorarti là Mentre mordevi il Cornetto La tua bici rossa Atala Che pedalavi solo a piedi scalzi Con le dita piene di sabbia
La mia malinconia È tutta colpa tua La mia malinconia È tutta colpa tua È solo tua, la colpa è tutta tua E di qualche film anni ottanta
La mia malinconia È tutta colpa tua È tutta colpa tua
#mood dell'1 settembre#thegiornalisti#tommaso paradiso#marco rissa#marco primavera#fine dell'estate#fuoricampo#Spotify
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Zelensky il Dentone
Con tutto il rispetto che si deve al leader di un Paese invaso dai russi da due anni, dilaniato dalla guerra civile da nove, infestato di nazisti, corrotto fino al midollo ed economicamente fallito, Zelensky ricorda Guglielmo il Dentone: il personaggio di Alberto Sordi che, nel film I complessi, si presenta al concorso Rai per il nuovo lettore del telegiornale e nessuno osa dirgli in faccia che con quelle zanne non può andare in video. In 21 mesi e rotti di guerra il mediocre comico ucraino si è trasformato in attore consumato, calandosi alla perfezione nella parte e nel copione che gl’impresari e gli sceneggiatori angloamericani gli hanno assegnato: l’eroico condottiero che guida il suo popolo (o quel che ne resta) alla resistenza armata da una controffensiva trionfale all’altra fino alla vittoria dell’Impero del Bene, cioè alla sconfitta della Russia, alla riconquista delle cinque regioni perse e alla caduta di Putin. Purtroppo, come sapeva fin dall’inizio chiunque fosse dotato dei minimi rudimenti di storia, economia, geopolitica e strategia, nessuno di quegli obiettivi è stato mai alla portata: era pura propaganda, del tutto sconnessa dalla realtà.
La realtà sono centinaia di migliaia di vittime (oltre 100 mila fra morti e mutilati ucraini solo nella “controffensiva di primavera” partita in estate e finita in autunno senza lasciare traccia), mandate al macello senz’alcuna speranza dai criminali della Nato, che ne conoscevano l’assoluta inutilità: il comandante Usa Mark Milley aveva previsto il fallimento 13 mesi fa e proposto di sfruttare lo stallo per negoziare un compromesso e salvare il salvabile. Invano. La realtà sono i circa 250 miliardi di dollari buttati dall’Occidente per armare e finanziare l’Ucraina: 132 dai Paesi Ue, 69 dagli Usa, 36,5 da Gran Bretagna e altri Stati. E i mille miliardi di dollari che serviranno per ricostruirla: cifra spaventosa e destinata a lievitare, visto che nessuno fa nulla per fermare la distruzione, anzi tutti s’impegnano a prolungarla in attesa di non si sa bene cosa. Intanto ogni mese di guerra costa all’Occidente 25 miliardi di dollari e altrettanti alla Russia, che però reagisce meno peggio di noi perché, mentre noi ne annunciavamo il default, si riconvertiva all’economia bellica. Anche le braccia aperte dell’Ue a Kiev si sono rivelate promesse da marinaio: sia perché si scopre che l’Ucraina ha ben poco di democratico, sia perché quel buco nero potrebbe inghiottire la già agonizzante economia europea. Perciò ora, con le elezioni in Usa e in Ue, nessuno vuole buttare altri soldi (le vite umane per il cattivo Putin e i buoni occidentali non sono un problema) in una guerra ormai persa. Resta da trovare qualcuno che prenda da parte Zelensky il Dentone e gli spieghi la triste realtà, magari con un disegnino.
Marco Travaglio
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ㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤ IV/VIII
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He visto flamas de fuego.
He visto como sopla el viento.
He visto yo, yo he visto en ti.
Armonía habita en tus notas,
Música eres, belleza y forma.
Eres la escultura rebosante,
Colores en mi marco brillante.
Quién escribe y narra tu virtud.
Quién te compara con el cielo azul.
He visto alma de acero,
Oro tu lucero corazón,
Puro mi sentimiento de amor.
Quién siente esta intensa excitación.
Quién más con mi emoción.
Sé que soy pala en millón de tierra.
Sé que amo plantar proezas
Aunque deba sacrificar el reloj de arena.
Y sé que eres buen esperador
Y yo te prometo que te entregaré
Con amor una grata colección.
No eres secundario del cuento,
Porque protagonista yo te tengo.
Mi canción elocuente,
La indicada, la permanente.
Quién te viste con preciosos rubís.
Quién te nombra primavera en abril.
Quién dirá lo que eres para mí.
¿Quién logra realmente percibir
Todo lo bello que habita en ti?
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ㅤㅤㅤSegunda Edición. ✪
ㅤㅤㅤPrimera Edición: 2022
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Un anno fa in questo mese avevo un numero imprecisato di schede costantemente aperte su reperti naturalistici che mi servivano da reference alla lavorazione di "Le 60 avventure da vivere nella natura". È sugli scaffali delle librerie dallo scorso giugno, ma lo ritiro fuori ora che si sta affacciando la primavera perché è tornato il periodo migliore per rimettersi l'uniforme da esplorator* e andare in giro a caccia di tesori. Mi piacciono i manuali, non sai mai quando ti può tornare utile saper costruire una bottiglia filtrafango, oppure può capitare che qualcuno ti chieda di disegnare una cacca e tu ne conosci almeno venti tipi diversi e da uno scherzo iniziate a parlare dei regimi alimentari degli animali selvatici dei colli bolognesi. Ho guadagnato un badge per questo. Questa e altre avventure meravigliose sono il frutto del lavoro incredibile di Marco Priori e Alice Centioni, che ringrazio moltissimo per avermi dato fiducia nella realizzazione delle illustrazioni. La veste grafica è di Sara Signorini <3 e il libro è edito da Il battello a vapore 🌱
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O ENTERRO DOS VIVOS
(Para T.S. ELIOT)
Agosto o mais cruel dos meses ... Floresce ipês amarelos, roxos Folhas caem ao vento Poeira nos olhos Portas batendo “Lilases da terra morta, mistura Memória e desejo, aviva Agônicas raízes com a chuva da primavera.” Uivos de cachorro louco Uivos do lobo-guará Quarto vazio Queda no poço Cruel Moloch que esmaga meu celebro Ser que vaga pela seca de meu corpo Espinhos crescem em meu coro e a grossa saliva da salamandra escorre pelo boxe do banheiro malcheiroso.
Marcos Antonio de Menezes
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