#ma il cielo è sempre più blu
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Rino Gaetano (Crotone, 29 October 1950 – Rome, 2 June 1981) was an Italian musician and singer-songwriter who was born in Crotone, Calabria.
In March 1960, at the age of ten, his family moved to Rome, where he would spend the rest of his life.
He is famous for his satirical songs and oblique yet incisive political commentary. He is remembered for his raspy voice, for the heavily ironic lyrics of his songs and his social protests. He died in a car accident at age 30. He was a popular and influential figure, widely re-evaluated by the following teen generations.
Success for Gaetano came the following year with the 45 rpm hit record Ma il cielo è sempre più blu ("But the sky is always bluer"), perhaps now the most famous and instantly recognisable of his songs. Unusually, the 45 contained only one song, but it was split into two. In this song Gaetano offers several pictures of everyday life, with irony, clichés and contradictions, citing also his hometown Calabria.
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#rino gaetano#musica italiana#music#italian#ma il cielo è sempre più blu#vintage#1970s#1970's#70s#italian music#singer songwriter#crotone#calabria#italia#italy#south italy#southern italy
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"Chi vive in baracca, chi suda il salario
Chi ama l'amore e i sogni di gloria
Chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
Chi vuole l'aumento, chi gioca a Sanremo
Chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno
Chi ama la zia, chi va a Porta Pia
Chi trova scontato, chi come ha trovato
Na na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu!!!"
.«C’è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio. Io non li temo. Non ci riusciranno. Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno che cosa voglio dire questa sera. Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale, e si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta.»
Rino Gaetano, all'anagrafe Salvatore Antonio Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981), è stato un cantautore italiano.
Incompreso fra gli incompresi, specie per i suoi contemporanei. Definito un “autore di canzoncine ironiche, scherzose e scanzonate” da Maurizio Costanzo, presentatore televisivo iscritto alla P2, da altri liquidato come un paladino del non-sense e marchiato come cantastorie di infimo valore. Criticato, deriso, maledetto. continua:
https://www.kulturjam.it/arte-musica-e-spettacolo/rino-gaetano-genio-buffone/
La canzone profezia di Rino Gaetano, “La ballata di Renzo” anticipò la sua morte:
https://www.ilriformista.it/la-canzone-profezia-di-rino-gaetano-la-ballata-di-renzo-anticipo-la-sua-morte-109071/
Quel giorno Renzo uscì,
Andò lungo quella strada
Quando un auto veloce lo investì
Quell'uomo lo aiutò e Renzo allora partì
Per un ospedale che lo curasse,
Per guarir
Quando renzo morì, io ero al bar
Bevevo un caffè
Quando Renzo morì, io ero al bar,
Al bar con gli amici
Quando Renzo morì, io ero al bar
La strada molto lunga
S'andò al san Camillo
E lì non lo vollero per l'orario.
La strada tutta scura
S'andò al san Giovanni
E li non lo accettarono per lo sciopero.
Quando renzo morì, io ero al bar
Bevevo un caffè
Quando Renzo morì, io ero al bar,
Al bar con gli amici
Quando Renzo morì, io ero al bar
Con l'alba,
Le prime luci
S'andò al Policlinico
Ma lo respinsero perché mancava il vice Capo
In alto,
C'era il sole
Si disse che Renzo era morto
Ma neanche al cimitero c'era posto.
Quando renzo morì, io ero al bar
Bevevo un caffè
Quando Renzo morì, io ero al bar,
Al bar con gli amici
Quando Renzo morì, io ero al bar
La Ballata Di Renzo
https://www.youtube.com/watch?v=872Yrl2wB8c
Rino Gaetani la sera del 2 giugno del 1981 la passa nei locali della sua Roma. Due sere prima l’ultima apparizione televisiva, a Crazy Bus, dove canta E io ci sto e Scusa Mary, estratti dall’ultimo suo album. Tornando a casa perde il controllo della sua Volvo 343 grigio metallizzato. Si schianta contro un camion sulla Nomentana, all’altezza dell’incrocio con via Carlo Fea. Quando arrivano i soccorsi è già in coma. Viene trasportato al Policlinico Umberto I dove vengono riscontrate fratture e ferite gravi. Una grave alla base cranica. L’istituto non ha un reparto attrezzato per le urgenze. Il medico di turno prova a contattare altri ospedali: il San Giovanni, il San Camillo, il CTO della Garbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri – e quindi tutti i tre della canzone di dieci anni prima. Nessun posto disponibile.
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LA FESTA DEL PAPÀ È DIVISIVA
Ma oramai non credo che esistano argomenti di condivisione comune sui quali poter fare affermazioni nette e aspettarsi che tutti siano d'accordo.
Il cielo è blu? Ma va'... il cielo è celeste! No, guarda che è nero ed è un fenomeno di rifrazione dei raggi solari sull'atmosfera. Ti sbagli, è giallo! Sì, però togliti quel sacchetto dell'Esselunga dalla testa. Basta! Il cielo è marrone con radici che penzolano. Zitto tu che sei morto!
La scelta del giorno della festa del papà, poi, coincide con quel santo del calendario che credo abbia avuto il peggiore martirio fra tutti, cornuto, mazziato e ringrazia pure. Cioè, come papà sfigato il primo posto se lo prende di sicuro Darth Vader ma perlomeno aveva una spada laser e il suo arco di redenzione è stato più appassionante.
Insomma, la festa del papà è divisiva per due ragioni, una sociale e l'altra personale.
Da una parte, è una ghiotta occasione perché alcuni frignino che non esistono più i papà di una volta, tutti pipa e cinghiate, e che anzi, se andiamo avanti così non esisterano più nemmeno gli uomini, dall'altra è che al netto di tutto, i padri molte volte più che festeggiati spesso vanno perdonati.
Adesso come adesso, i papà sul mercato sono figli o nipoti del patriarcato, nel senso che difficilmente non avranno assorbito per osmosi familiare e sociale l'idea di quello che deve essere il ruolo di un genitore maschio all'interno della famiglia.
In sintesi il pater familias.
[maledetto genitivo ellenico ma sono cose mie]
Quando io e la mia compagna dobbiamo fare cose importanti che implichini decisioni tecniche, burocratiche, meccaniche, matematiche o notarili, il mio gesto preferito è questo
perché tutte le volte il venditore di auto parla rivolgendosi a me che distinguo le macchine solo per il colore, l'avvocato quando io risolverei tutto con il trial by combat e la commercialista dove io opterei per il baratto.
Io sarei il pater familias, quindi automaticamente il detentore delle decisioni familiari e è invece è la mia compagna quella che prende le migliori, senza spargimenti di sangue o una pila di conchiglie che l'enel non accetta come forma di pagamento.
Sì, vabbè... non sa accendere la motosega o da che parte si impugna un coltello da lanciare e se proprio dobbiamo dirla tutta non riesce neanche ad accendere il fuoco nel camino (cosa che le rimprovero sempre ricordandole che erano le vestali ad accudire il Fuoco Sacro del focolare domestico). Poi però c'è quell'altra che disegna tubi e motori idraulici usando termini strani tipo 'valvola di massima' o 'dislocamento positivo' e quell'altra ancora che snocciola a memoria le caratteristiche di ogni macchina o moto e parla per due ore di maderizzazione e di vendemmia in neve carbonica.
Questo per dire che i ruoli sono solo ruoli ed è solo questione di abitudine... le abitudini cambiano e ci si abitua al nuovo.
Quindi buona festa a quella persona alla quale dovrebbe essere solo chiesto, dopo la fornitura di migliaia di gameti scodinzolanti, di amare in modo vasto e profondo chi non ha mai chiesto di essere portato su questa spaventosa e bella terra, ricordando che amore non è mai possesso, conferma od orgoglio.
L'amore per i propri figli è essere partecipe della gioia che abbiamo insegnato loro a conquistarsi da soli.
E per concludere, si può essere padre amorevole pure senza aver mai partecipato con un singolo spermatozoo.
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Ma il cielo è sempre più BLU! (una porzione di cielo mica da ridere)
I.S.A.
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In questo periodo dell'anno (venti giorni circa) tornare a casa dal lavoro mi offre spesso uno dei miei tre scenari preferiti su quel percorso (insieme alle nuvole di ottobre alla Will Cotton e a quei tre giorni di autunno ancora attaccato ai rami).
Non piove ma sta per, il cielo è incazzato nero. O meglio incazzato grigio nero con del blu violaceo ed è basso ma allo stesso tempo alto, e quando faccio quella determinata curva, che si apre su quella determinata collina, il cielo sta lì a fare da sfondo ad un doppio filare di faggi dietro un campo di ulivi. Quindi c'è l'argento verde degli ulivi, poi il verde dei faggi e dietro questo velluto grigio blu viola nero. E la luce, aaaaaa la luce, li fa brillare quei verdi e fa incupire di più il cielo.
Quello scorcio, così, in questi rari dieci venti giorni l'anno con la luce prima della tempesta, mi cachimollizza* sempre.
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il sole è un puntino in discesa, bianco, giallo, sempre più scuro. lo guardo seduta sul molo in silenzio, le mie mideosopsie a contrasto. sbatto le palpebre ripetutamente perché è impossibile tenere fisso lo guardo: decine di piccolissime pennellate verde acceso che a occhi chiusi vedo stagliarsi sul marrone arancio scuro; se riapro gli occhi permangono di un blu violaceo sul cielo multicolore che cambia, cambia, sempre più tendente al rosa tenue. sono in silenzio, lui in piedi alle mie spalle poco più dietro. siamo insieme ma non siamo insieme in questo momento: siamo nei paradossi della nostra esistenza comune. va bene così: parleremo più tardi, gli darò i miei consigli, ascolterò la sua percezione per forza di cose complicata della situazione. mi chiederà se mi sono innamorata, in questi mesi, e gli risponderó che non lo so ma con un piccolo sorriso interiore che devo mascherare, che voglio mascherare. vorrei che tu fossi qui, penso mentre scende il sole e la bella giornata finisce come tutte le belle giornate. almeno ne ho fissati i colori
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Tutto si compra: l’amore, l’arte, il pianeta Terra, voi, io. Scrivo questo libro per farmi licenziare. Se mi dimettessi, non beccherei l’indennità. Mi tocca segare il confortevole ramo su cui sto appollaiato…Preferisco essere sbattuto fuori da un’impresa che dalla vita. (…) Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. La vostra sofferenza dopa il commercio. Nel nostro gergo l’abbiamo battezzata “frustrazione post-acquisto”. Non potete stare senza un prodotto, ma non appena lo possedete, dovete averne un altro. L’edonismo non è un umanismo: è un cash-flow. Il suo motto? “Spendo dunque sono”. Ma per creare bisogni si devono stimolare la gelosia, il dolore, l’insoddisfazione: sono queste le mie munizioni. E il mio bersaglio siete voi. […] Siete di fronte a individui che disprezzano il pubblico, che vogliono mantenerlo in un atto d’acquisto stupido e condizionato. Nel loro animo si rivolgono alla “rincoglionita sotto i cinquant’anni”. Voi cercate di proporre qualcosa di divertente, che rispetti un po' la gente, che tenti di tirarla verso l’alto, perché è una questione di buona creanza quando s’interrompe un film in tv. E vi viene impedito. […] Idealmente, in democrazia, l’intento dovrebbe essere quello di utilizzare il formidabile potere della comunicazione per smuovere le menti anziché annientarle. Questo non succede mai perché le persone che dispongono di questo potere preferiscono non correre rischi. […] Vedrete che un giorno vi tatueranno un codice a barre sul polso. Sanno che il vostro unico potere risiede nella vostra carta di credito. Hanno bisogno di impedirvi di scegliere. Devono trasformare i vostri atti gratuiti in atti d’acquisto. […] Gli uomini politici non controllano più nulla; è l’economia che governa. Il marketing è una perversione della democrazia: è l’orchestra a dirigere il direttore. Sono i sondaggi che fanno la politica, i test che fanno la pubblicità, i panel che scelgono la programmazione musicale alla radio, le “sneak preview” che determinano il finale del film, l’auditel che fa la televisione. […] Creativo non è un mestiere in cui devi giustificare il tuo salario; è il salario a giustificare il tuo lavoro. Come per gli autori di programmi televisivi, la carriera è effimera. Ecco perché un creativo prende in pochi anni quello che una persona normale guadagna in una vita intera. […] La pubblicità si è messa a dettare legge su tutto. Un’attività che era partita quasi per scherzo domina ormai le nostre vite: finanzia la televisione, condiziona la stampa, regna sullo sport [...], modella la società, influenza la sessualità, sostiene la crescita economica.
Frédéric Beigbeder
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I want to discover more italian songs, so give me a song that needs to be played LOUD
Okay I'm not that good at choosing so... have a bunch of songs :)
-Cenere by Lazza -90min by Salmo -Dove si balla by Dargen D'Amico -Regina di cuori by Litfiba -Veleno by Subsonica -Magnolia by Negrita -Urlando contro il cielo by Ligabue -Siamo soli by Vasco Rossi (but anything by him tbh -raga ho menzionato tutti e due) -Ma il cielo è sempre più blu by Rino Gaetano (this is basically the "winning" song for Italy, we play itanytime any of our teams win something) -Mamma Maria by I Ricchi e Poveri -Un'estate italiana by Edoardo Bennato & Gianna Nannini (another "hymn") -Pensiero by I Pooh -Questo folle sentimento by Formula 3
#music asks#it#italian#ask thing#ask stuff#languages#italian music#musica italiana#grazie per l'ask!
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E poi, affacciato al balcone, con i pensieri immersi in tutto qul mare, ti accorgi che il cielo è sempre più blu...
e con una lacrima al passato e un sorriso pensi che ogni giorno è sempre un nuovo inizio…
un bellissimo inizio...
e che la vita è sempre un bellissimo dono…
Un dono che non va sciupato...
ma accarezzato...
..Web..
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Mi manchi
Mi manchi Nell'ora più buia la notte non sa consolarmi Sospiro di più ma è lo stesso se sto in mezzo agli altri Nessun buon consiglio per smettere di tormentarmi Non prendo più sonno, potessi mi cucirei gli occhi Il cielo ha inghiottito le stelle, la luna ha i suoi drammi La luce è lontana dal letto, hai letto, "Mi manchi"? Nessuna risposta, è già la risposta che è tardi Che è tardi
Campi di gioia e i limoni fioriscono Dalla bocca del giorno straripano grandi promesse tra i fiumi di baci Di più, di più, di più, di più, di più Anni di voli pindarici fanno il nido sui rami degli alberi Alti fino a portarci la testa tra nuvole E blu, e blu, e blu, e blu, e blu
Mi manchi Mi farei qualcosa di forte pur di non pensarti Se fumo, se bevo è lo stesso, ti ho sempre davanti Che assurdo potere è mai questo che hai, di rattristarmi Mi manchi
-Levante-
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Ma il cielo è sempre più blu
I.S.A.
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Come un fiore che schiude i suoi petali al sole del mattino, come un piccolo d’aquila che spalanca il becco per ricevere nutrimento dalla sua regale madre, come un innamorato che apre le braccia per accogliere e stringere a sé l’amata, diventando uno, come terra arida che assorbe avidamente ogni singola goccia di una fresca e tanto attesa pioggia, con la quale poi si mescola, divenendo indistinguibile, ma mutata nel colore, nell’odore, nel sapore e persino nella consistenza… Così in me, nel profondo del mio cuore, percepisco e riconosco un movimento verso una Fonte che ha in sé Vita, che è Essa stessa Vita, che rinnova e rigenera tutta la Vita. E quanta Bellezza, quanta Gratitudine, quanta Gioia, quanta Pace ed accoglienza nel ritrovarsi a Casa… Ho ripercorso a ritroso la strada lungo la quale mi ero allontanato, ho versato lacrime su lacrime per ripulire gli occhi dalla polvere e dalla sabbia da cui erano offuscati, ho ascoltato il battito del cuore per sentirmi meno solo ed impaurito nelle notti senza luna, ho ritrovato gli angoli, le svolte, gli incroci e i bivi che un tempo mi avevano disorientato e fatto smarrire… Dietro di me, a terra, ho lasciato una pesante catena spezzata, troppo corta, sia per la Libertà, sia per la Vita… Ora sono qui, oltre quella soglia che non riuscivo a varcare, oltre quella porta di cui non trovavo mai la chiave, oltre quella paura, quella rabbia e quella colpa che non riuscivo a confessare, oltre il tradimento che non riuscivo a perdonare… Casa mia… il luogo più piccino che conosco, così minuscola da stare tutta dentro il cuore, le cui pareti sono a tal punto impercettibili, che arrivano a confondersi con la più remota profondità dell’Universo, dove il sole sorge e non tramonta, dove brillano le stelle in un cielo sempre blu… Sorrido, canto e ballo insieme all’alba che nasce, dopo una lunga notte buia… Tu sei in me… Tu sei la Luce, la Bellezza e la Grazia che avevo abbandonato, Tu sei la Vita che mi anima, Tu sei l’Amore che mi nutre… Tu sei… Casa mia. Con Gratitudine e Amore. Sid Atma ********************************* Like a flower that opens its petals in the morning sun, like a baby eagle opening its beak to receive nourishment from its royal mother, like a lover who opens his arms to welcome and embrace her beloved, becoming one, like arid land that greedily absorbs every single drop of a fresh and long-awaited rain, with which it then mixes, becoming indistinguishable, but changed in colour, smell, taste and even in consistency… Thus in me, in the depths of my heart, I perceive and recognize a movement towards a Source which has Life in itself, which is itself Life, which renews and regenerates all Life. And how much Beauty, how much Gratitude, how much Joy, how much Peace and welcome in being at Home… I retraced the road along which I had left, I shed tears upon tears to cleanse my eyes of the dust and sand that clouded them, I listened to the heartbeat to feel less alone and scared on moonless nights, I rediscovered the corners, turns, crossroads and crossroads that had once disoriented me and led me astray… Behind me on the ground I left a heavy broken chain, too short, both for Liberty and for Life… Now I'm here, beyond that threshold that I could not cross, beyond that door whose key I never found, beyond that fear, that anger and that guilt that I could not confess, beyond the betrayal that I could not forgive… My home… the smallest place I know, so tiny that it fits entirely inside the heart, whose walls are so imperceptible that they get confused with the most remote depths of the Universe, where the sun rises and doesn't set, where the stars shine in an ever blue sky… I smile, sing and dance together with the dawn that is born, after a long dark night… You are in me… You are the Light, the Beauty and the Grace that I had abandoned, You are the Life that animates me, You are the Love that feeds me… You are… My home. With Gratitude and Love. Sid Atma
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chi prende gli ormoni chi si veste da ballo chi va a fare le seghe chi va al circolo arci chi ama le donne e chi ama i ragazzi nananananana ma il cielo è sempre più blu
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Fremo, in nottate come questa, dal desiderio di una lunga chiacchierata con te.
È probabile invece che tu stia dormendo. Giustamente, tra lavoro, altri affaracci...
Avrei voglia di sapere tante cose, e credimi se ti dico che detesto parlarne pubblicamente e mi mantengo dal parlarne troppo. Quanti anni hai? 31?
Dove ti piacerebbe passeggiare per parlare con una persona di cose private? A me in un bosco, immagino gli alberi spogli e il rumore delle foglie secche sotto i nostri passi che scrocchiano e intorno nient'altro che alberi spogli, un cielo blu da tetto e la tua voce a raccontare...
Immagino un sorriso ogni tanto, qualche battuta idiota... frivolezze, parole leggere perché è di questo che si ha più bisogno, a lungo andare, credimi... all'improvviso io con domande del tutto fuori luogo perché sono fatta così...
E il bosco all'improvviso che diventa nostro alleato, perché saremmo solo noi..
Con questo mio pensiero notturno ti lascio ai tuoi sogni d'oro e un buongiorno per quando leggerai. Cosa ti piace per colazione?
🌹
Buongiorno cara Rose🌹
Anche se dietro una faccina grigia trovi comunque il modo di avere una conversazione con me.
Purtroppo si, non ero sveglio Morfeo mi aveva già chiamato nel mondo dei sogni.
Di cosa mi vorresti parlare che in pubblico non potresti chiedermi?
Mi piacerebbe molto passeggiare in montagna, tra la neve d'inverno e al riparo dal sole sotto le chiome d'estate. Dove è la tranquillità a farla da padrone, solo rumori sfumati in lontananza e parole pacate di una conversazione amabile.
Perdona ma il mio animo curioso non può esimersi dal farti questa domanda. Quali sarebbero queste domande scomode di cui parli?
Per colazione non so dirti precisamente cosa mi piacerebbe, di solito è sempre una sorpresa. A te?
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cmq non vorrei dire ma il prato è verde più verde più verde sempre più verde e il cielo è blu blu blu molto più blu
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