#luca calvi
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A Fiasco of EVIL When Jobs Collide! "Punto Rojo" reviewed! (MVD Visual / Blu-ray)
“Punto Rojo” on MVD Visual Blu-ray! Diego, an imperial member of a hooligan gang dedicated to a fútbol club, sits and waits in a car in the middle of nowhere and listening in on a radio quiz show about his club’s sport where contestants can win $200,000 if they answer the questions correctly. Having more knowledge than any run-of-the-mill caller, Diego rings up the radio station and passes…

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#Argentina#blu-ray#Boitkot Films#Damian Loreti#David Fincher#Demián Salomón#Fernando Calvi#Fight Club#Guy Ritchie#INCAA#Joe Canrnahan#Juan Paolomino#Lock Stock and Two Smoking Barrels#Lucas Accardo#Mariana Anghileri#Mariano Suárez#Matías Lértora#MVD#MVDVisual#Necrophobia 3D#Nic loreti#On the 3rd Day#Orlana Castro#Otto Films#Pablo Sala#Pinball#Punto Rojo#Red Point#Satanic Hispanics#Smokin&039; Aces
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Milano violenta, da Casalegno a Sainz: tutti i casi denunciati dai vip
(Adnkronos) - Elenoire Casalegno è solo l'ultima vittima di una scia di aggressioni, rapine, furti e scippi messi a segno nei mesi scorsi a Milano nei confronti di volti più o meno noti, da parte di bande o da singoli malviventi nel quadrilatero della moda, nelle zone della movida o in centro città. Milano violenta? Casalegno, in un video postato ieri sui social in cui ha taggato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha raccontato di essere stata "inseguita e assalita da uno squilibrato", in pieno giorno, in corso di Porta Nuova, nel cuore di Milano. "Per fortuna - ha osservato la conduttrice e attrice - è intervenuto un uomo che ha iniziato a urlargli contro". Prima di lei, a finire nel mirino dei rapinatori era stato, nel settembre scorso, il pilota di Formula Uno Carlos Sainz, mentre si trovava a Milano per il Gran Premio di Monza. Una banda si è avvicinata al pilota che si trovava in centro assieme al manager e uno di loro gli ha strappato dal polso il prezioso orologio Richard Mille da mezzo milione di euro. Sainz non ci ha pensato su un attimo e dopo aver inseguito i rapinatori, grazie anche all'aiuto di alcuni passanti, è riuscito a bloccarli e a recuperare l’orologio. I primi di settembre anche l'ex calciatore Christian Vieri, è riuscito a sventare un furto mentre si trovava con la moglie Costanza Caracciolo in un ristorante milanese. Il calciatore ha raccontato che una ladra stava per mettere in pratica il tentativo di furto usando il trucco del foglio che copre l’oggetto da derubare. Il giorno seguente Vieri ha raccontato sui social l'accaduto, cercando di avvertire i suoi follower: "A Milano bisogna stare attenti". I "casi" Nel luglio scorso, a vivere una disavventura simile è stato Saturnino Celani, il bassista di Jovanotti, derubato del suo portafogli mentre si recava in metro da piazza Missori in stazione Centrale. Il bottino, come aveva raccontato lo stesso Saturnino sui social, era stato "un porta carte di credito, 15 euro e 5 'pezzi di plastica'". "Caro borseggiatore tra te e Arsenio Lupin ci sono mondi - aveva scritto Saturnino in un lungo post sui social -. Hai lo stesso Qi dei rapinatori che forzano il caveau di una banca per rapinarla e non trovando niente mangiano quelli che pensavano essere yogurt, era la banca del seme!". Ad essere colpito da una banda di ladri di orologi di lusso, nel marzo scorso, era stato anche il noto ristoratore dei vip Giuseppe Cummo, titolare del ristorante 'Le specialità' di via Calvi, derubato di 95mila euro in contanti nella sua abitazione milanese e della collezione di oltre 30 orologi di lusso, tra cui molti Rolex e Patek Philippe, per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Una vicenda simile a quella vissuta a febbraio dal dentista dei vip, Luca Macaluso, vittima di una banda di trasfertisti, arrivati da Napoli per mettere a segno una serie di colpi. Macaluso era riuscito a sventare la rapina del Rolex Daytona che aveva al polso, ricevendo due colpi di pistola a salve. Lo stesso copione aveva riguardato anche un giocatore svizzero 20enne di serie B, accerchiato in corso Como da una banda di ragazzini che nel maggio scorso gli hanno sottratto il suo orologio Cartier, una collana, gli orecchini, il telefono e le scarpe che aveva addosso. Gli appelli social Da parte dei volti noti gli appelli si sprecano. A giugno l'influencer Giulia Salemi ha definito "una vergogna quello che continua a succedere a Milano, in centro alle 5 del pomeriggio" postando il video di un'aggressione. "Qualcuno vuole fare qualcosa o andiamo avanti così?" aveva lamentato Salemi. L'anno scorso anche Chiara Ferragni era intervenuta sul tema sicurezza in un video dicendosi "angosciata e amareggiata dalla violenza che continua esserci a Milano" e raccontando di "conoscenti e cari che vengono rapinati in casa". Dal canto suo, il sindaco Sala è intervenuto oggi con un post su Facebook nel quale sottolinea come da parte dell'amministrazione comunale non ci sia mai stata "nessuna sottovalutazione o inconsapevolezza del problema" sicurezza e ricordando di essere al lavoro, assieme all'ex capo della polizia, Franco Gabrielli e al Comitato Strategico per la Sicurezza Urbana e la Coesione Sociale, per agire con determinazione. [email protected] (Web Info) Read the full article
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C41 proudly presents a wonderful integrated communication project. On the occasion of the prestigious launch of the new Arco Limited Edition, Achille and Pier Giacomo Castiglioni’s historic lamp, which has been reinterpreted in only 2022 pieces. A sort of project event that brings together the entire history of international design.
FLOS DECIDED TO ENTRUST OUR STUDIO WITH THE DEVELOPMENT AND LAUNCH OF THE PROJECT AT A DIGITAL AND PRINT LEVEL, AS WELL AS GIVING IT SHAPE IN THE SPACE OF “FLOS OROBIA 15” ON THE OCCASION OF MILAN DESIGN WEEK 2022.
FLOS reconfirms itself as a brand of the highest creative value, and once again renews its trust in the C41 team.
Special thanks to Barbara Corti Produced by C41 Client: Flos Creative Directors: LEONE + Luca A. Caizzi Producer: Riccardo Calvi Creative: Francesco D’Errico, Simona Gentile Set designer: Patrizia Gatto Director: Filippo Raineri DOP: Marco Biotto Photographer: Mattia Balsamini Assistants: Teo Zanin and Andrea Re Props man: Daniele Antonietti
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Anna Calvi on why Jeff Buckley’s Grace feels like falling in love for the first time
Anna Calvi first heard Buckley’s one and only record on cassette aged 17. In our weekly celebration of albums, the Mercury Prize-nominated singer-songwriter explains how it has inspired her ever since
Thursday 16 April 2020
I still feel it’s important to hear an album in its entirety. Once you know it, of course it’s fine to skip to the songs you like. But at first, I want to hear that sequence of songs. That’s how I listened to Jeff Buckley’s only studio album, Grace.
A friend gave me Grace on cassette when I was 17, and they told me: “If you like Radiohead, you’ll like this.” I listened, and I was so amazed by this voice I’d never heard before that I stayed up all night listening again and again. It altered the course of my life. I became obsessed, trying to find out everything I could about him, writing his lyrics on my bag. I read all the biographies, watched all of his performances on YouTube.
I learnt that he died aged 30, after walking fully clothed into the Wolf River in Memphis, Tennessee, so I would never get the chance to see him perform live. His father, the singer-songwriter Tim Buckley, had also died young. Buckley never knew him – but the late producer Hal Willner invited him to perform at a tribute concert in New York in 1991. It was the first time he’d ever performed live. “It bothered me that I hadn’t been to his funeral, that I’d never been able to tell him anything,” Buckley told Rolling Stone in 1994, when Grace was released. “I used that show to pay my last respects.”
Buckley performed “I Never Asked to Be Your Mountain” from his father’s 1967 album Goodbye and Hello. The song is about Tim leaving his wife and infant son, and Buckley’s rendition sent chills through the audience: “Here was this skinny kid with this unearthly voice, just wailing,” former Captain Beefheart guitarist Gary Lucas told NME in 1998. “I was next to him playing guitar but I was really just watching the audience, who were really turned on by it... It was electric.”
From there, Buckley’s life changed – music industry folk and fellow artists rushed to hand him their business cards. “In a way, I sacrificed my anonymity for my father, whereas he sacrificed me for his fame,” he later told The Philadelphia Inquirer. “So I guess I made a mistake.” Weeks later, he moved to New York permanently, and spent brief stints in Lucas’s band Gods and Monsters, and playing a regular Monday night gig at Sin-é, a café in the East Village. The buzz around his performances drew music executives hoping to sign him. Columbia Records won, and Buckley signed to the Sony imprint in 1992.
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Palazzo della Meridiana
Eccoci giunti all’ultima visita del primo giorno di Rolli Days a Genova. Si tratta del Palazzo Gerolamo Grimaldi meglio conosciuto come Palazzo della Meridiana.

Il palazzo venne fatto edificare circa a metà del ‘500 da Gerolamo Grimaldi Oliva, banchiere e mercante genovese, che lo lasciò poi a suo figlio il quale portò a compimento la decorazione interna con opere del Bergamasco, di Luca Cambiaso, di Battista Perolli e di Lazzaro Calvi.


Nell’800 e nel primo ‘900 vi furono diversi passaggi di proprietà che comportarono alcune modifiche al palazzo: tra le più rilevanti quelle fatte nella sala decorata dal Cambiaso e quelle del cortile che venne chiuso con una copertura in stile liberty ad opera di Gino Coppedé.

Vi aspetto nei prossimi giorni per proseguire la visita in altri 5 palazzi appartenenti al sistema dei Rolli di Genova.
#viaggi#palazzo della meridiana#palazzo gerolamo grimaldi#rolli#rolli di genova#rolli genovesi#affreschi#luca cambiaso
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MBTI Typing Index: INFP
Other types: INFP INFJ ENFP ENFJ INTP INTJ ENTP ENTJ ISTJ ISFJ ESTJ ESFJ ISTP ISFP ESTP ESFP
Amy ADAMS
Ryan ADAMS
Isabelle ADJANI
Andre AGASSI
Armande ALTAÏ
Tori AMOS
Fiona APPLE
Aurora / Aurora AKSNES
Julien BAKER
James BALDWIN
Bat for Lashes / Natasha KHAN
Rostam BATMANGLIJ
Noah BAUMBACH
Chester BENNINGTON
Björk / Björk GUÐMUNDSDÓTTIR
James BLAKE
Cameron BRITTON
Jeff BUCKLEY
Tim BURTON
Kate BUSH
Judith BUTLER
Anna CALVI
Nick CAVE
Damien CHAZELLE
Christine and the Queens / Héloïse LETISSIER
Kurt COBAIN
Brie CODE
Graham COXON
Emma D’ARCY
Guillermo DEL TORO
Caire DENIS
Ani DIFRANCO
Peter DOHERTY
Arthur DREYFUS
Mia FARROW
Craig FOSTER
Brendan FRASER
John FRUSCIANTE
Bryan FULLER
Neil GAIMAN
Deniz GAMZE ERGÜVEN
Andrew GARFIELD
Tavi GEVINSON
Domhnall GLEESON
Michel GONDRY
Jane GOODALL
Laura Janes GRACE
Cameron GRANT
John GRANT
Eva GREEN
John GREEN
Jonny GREENWOOD
Hildur GUÐNADÓTTIR
Mike HADREAS
Lisa HANAWALT
Aldous HARDING
Keith HARING
PJ HARVEY
Sally HAWKINS
Imogen HEAP
Charlie HEATON
Lucas HEDGES
Isaac HEMPSTEAD-WRIGHT
Keaton HENSON
Kate HERRON
Russ HUDSON
Christopher ISHERWOOD
Angelina JOLIE
Felicity JONES
Spike JONZE
Tyler JOSEPH
Miranda JULY
Charlie KAUFMAN
Søren KIERKEGAARD
T. R. KNIGHT
Amanda KNOX
Alex LAWTHER
Adrianne LENKER
Sam LEVINSON
Lorde / Ella YELICH-O'CONNOR
Brigette LUNDY-PAINE
Lykke Li / Lil Lykke ZACHRISSON
Tamara LINDEMAN
David LYNCH
Evanna LYNCH
Chris MARTIN
Charlie MCDONNELL
Ben MENDELSOHN
Chanel MILLER
Mike MILLS
David MITCHELL
Hayao MIYAZAKI
May-Britt MOSER
Aparna NANCHERLA
Shirin NESHAT
Anaïs NIN
Amélie NOTHOMB
Sinéad O'CONNOR
Georgia O’KEEFFE
Joyce Carol OATES
Victoria PEDRETTI
Sean PENN
Joaquin PHOENIX
River PHOENIX
Sylvia PLATH
Michel POLNAREFF
Zoë QUINN
Damien RICE
Ransom RIGGS
Eddie REDMAYNE
Trent REZNOR
Fred ROGERS
Maggie ROGERS
Winona RYDER
Mark RYLANCE
Oliver SACKS
Andrew SCOTT
Elif SHAFAK
Paul SIMON
Nina SIMONE
Kiki SMITH
Patti SMITH
Salvador SOBRAL
Rebecca SOLNIT
Regina SPEKTOR
Steven SPIELBERG
Amandla STENBERG
Michael STIPE
Jeremy STRONG
Michael STUHLBARG
Tom STURRIDGE
Meg TILLY
Jeff TWEEDY
Liv ULLMAN
Laura VAN DEN BERG
Sharon VAN ETTEN
Vincent VAN GOGH
Lana WACHOWSKI
Simone WEIL
Florence WELCH
Ben WHISHAW
Forest WHITAKER
Gene WILDER
Michelle WILLIAMS
Brian WILSON
Chelsea WOLFE
Virginia WOOLF
Mithuna YOGANATHAN
Thom YORKE
Other types: INFP INFJ ENFP ENFJ INTP INTJ ENTP ENTJ ISTJ ISFJ ESTJ ESFJ ISTP ISFP ESTP ESFP
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Ambiente e cammino lento, tra i temi del 67° Trento Film Festival
Ambiente e cammino lento, tra i temi del 67° Trento Film Festival
“Il futuro della montagna è il futuro dell’uomo”.
Ambiente e cammino lento saranno al centro del 67° Trento Film Festival. Dal 27 aprile al 5 maggio la più storica rassegna internazionale di cinema e culture di montagna, dopo le devastazioni avvenute lo scorso novembre nelle Dolomiti ad opera della tempesta Vaia, sarà dedicata al dibattito e alla cinematografia legata ai temi ambientali, del…
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#Alessandro De Bertolini#ambiente#clima#film#Genziane d’Oro#hervé barmasse#klaus dell&039;orto#luca calvi#mirko sotgiu#opencircle#paolo cognetti#pietro bagnara#reinhold messner#tamara lungher#trento#trento film festival#vito mancuso
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Chat Noir - Hyperuranion (with Nils Petter Molvaer) (RareNoiseRecords)
In Plato’s vision of the universe, the Hyperuranion is a realm of ideal forms where the soul waits before entering the body, inspiring humanity’s search for truth and beauty on Earth. On their seventh release and third for London-based RareNoise Records, the exploratory trio Chat Noir conjures their own Hyperuranion, a transcendent space beyond genre where electronica, rock, jazz, and ambient music meld into a rapturous hybrid.
For this latest manifestation of their ever-evolving sound, Chat Noir’s co-founders, keyboardist Michele Cavallari and bassist Luca Fogagnolo, are joined full-time by guitarist Daniel Calvi, who contributed his distinctive voice as a guest on the group’s previous release, Nine Thoughts For One Word. The trio is also graced on four tracks by the ethereal trumpet of Norwegian jazz great Nils Petter Molvaer, further enriching the tapestry of electric and acoustic sounds that mesh so vibrantly throughout Hyperuranion.
Michele CavallarI – keyboards Luca Fogagnolo – bass Daniel Calvi – guitar & synths Moritz Baumgartner - drums
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Ventotene “Porta D’Europa ,Isola della Pace’ Carmine Caputo è il nuovo sindaco.

Si è votato domenica 12 giugno per le elezioni amministrative. Sono 686 gli elettori per quello che è il più piccolo comune pontino al voto in questa tornata, di nuovo alle urne dopo alcuni mesi di commissariamento in seguito alla caduta anzitempo dell’Amministrazione guidata da Gerardo Santomauro. Nella giornata di ieri i cittadini si sono espressi, quindi, per scegliere il sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale. L’affluenza al termine delle operazioni di voto è stat del 73,91%, il dato più alto dei sette comuni pontini al voto. In sfida per la carica di sindaco ci sono ben quattro i candidati: Mario Adinolfi, in corsa per il Popolo della Famiglia, Carmine Caputo sostenuto dalla lista Insieme per Ventotene, Luca Vittori per il Partito Gay Lgbt + e Gerardo Santomauro con la lista Uniti per il Bene di Ventotene.

Luigi Sportiello- 79 voti primo in classifica.
VENTOTENE – Una lista che unisce tutti i componenti: legati dall’amore viscerale per Ventotene ed i suoi abitanti. E’ sceso in campo lo schieramento capeggiato da Carmine Caputo, ex segretario comunale dell’isola pontina, uomo perbene e di grande esperienza nella pubblica amministrazione. Sarà lui, insieme ai dieci aspiranti consiglieri Gioacchino Aiello, Marcella Alleati, Vincenzo Assenso, Giorgio Calvi, Umberto Langella, Cataldo Matrone, Stefany Pennacchio, Giuseppe Pepe, Luigi Sportiello e Francesco Verde, a rappresentare ‘Insieme per Ventotene’ e cercare di riconquistare quel consiglio comunale che oramai da troppo tempo è in balìa di se stesso.

Marcella Alleati -24 voti.
“Il sindaco ‘a distanza’ – si legge in una nota – non si addice all’isola ed ai ventotenesi che hanno trascorso mesi di difficili, pieni di insidie e con una pandemia mondiale in corso, senza un sostegno, una guida. Un popolo fiero e onesto che ha dovuto ancora una volta rimboccarsi le maniche ed affrontare da solo la tempesta, come nelle migliori storie di isole e di pescatori. La buriana è passata ma l’amore per Ventotene ha rafforzato ancor di più quel radicato senso civico che ha spinto dieci persone ad unire le proprie forze, mettendo da parte ambiziosi e progetti costruiti nel tempo. Una squadra quella capeggiata da Carmine Caputo che unisce il passato al futuro e che vede la comunità pronta ad una Nuova Era”.“Una lista – conclude la nota – nata dall’unione di due menti eccelse quella di Geppino Assenso e di Modesto Sportiello: due ventotenesi veraci che pur non candidandosi hanno lavorato per il bene comune e per rilanciare le sorti dell’isola. Due uomini prima che politici che hanno saputo ascoltare le esigenze della collettività e non quelle dettate dal tornaconto personale. La nuova era di ‘Insieme Per Ventotene’ sarà una rivoluzione che porterà beneficio e soprattutto serenità nelle acque agitate del nostro cristallino mare”.

Il nuovo consiglio comunale di Ventotene sono: Luigi Sportiello -79 voti, Assenso Vincenzo -50 voti, Giuseppe Pepe -35 voti, Pennacchio Stefany- 29 voti, Marcella Alleati- 24 voti, Umberto Langella -22 voti, Francesco Verdi- 12 voti, Cataldo Matrone -5 voti, Giorgio Calvi -5 voti, Gioacchino Aiello-4 voti.
Intervista al nuovo sindaco di Ventotene Dott.Carmine Caputo.

Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog presto a Ventotene.
#lezione#comune#ventotene#cittadini#isolani#voto#articolo#byelenarotaru#fashionbloggerstylebloggerofinstagram♥️♥️♥️♥️#ınstagood#instagrambloggers❤️#political#europa
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¡¡Y Cooper gritó Campeón!!

En la uruguaya tarde de ayer el C. S. y D. Cooper se consagró campeón de la Segunda División Amateur, la “D”, o Cuarta División de Uruguay al derrotar, en la final del torneo y por un contundente e inapelable 4-0, al C. S. y D. Paso de la Arena.
El AreA contó con prensa propia, debidamente acreditada ante la A.U.F., que se acercó al Estadio Olímpico para registrar lo acontecido. Las fotos que acompañan este artículo fueron tomadas por Carlos García Prado y los comentarios fueron escritos por Daniel “El Bombardero de la Villa” Yermolayew:
Es Daniel quien comentó lo que ya se venía diciendo en la previa. Superior de principio a fin, Cooper jugó a voluntad. Superó física y futbolísticamente a un Paso de la Arena que padeció el partido.
El verde demostró que tiene un plantel para pelear a otro nivel. . .
Cooper 4-0 Paso de la Arena
Viernes 17 de diciembre, 16:30 hs. Estadio Olímpico Arbitros: Esteban Guerra, A1 Luis Lassaga, A2 Mauricio Hernandez. 4to.Martín Grecco
Cooper: Franco Dominguez; Maximiliano Silvera, Martin Rodriguez, Andy La Luz, Mauro Moreira (69' Sebastian Alvez); Franco Polacchini (69' Martín Hernandez), Bruno Barreto, Mauro Vila (63' Benjamin Alvarez), Santiago Antonini (63' Brian De Souza); Jorge Zambrana, Juan P. Pereira (45' Daniel Cabrera).
DT: Jorge Calvi.
Paso de la Arena: Eduardo Rivero; Carlos Bordagorria (45' Lucas Machado), Maximiliano Ferreira, Leandro Clavijo, Mario Fernandez (45' Christian Bautista); Adrian Irigoyen, Nicolas Piñeiro (75' Marcos Coimbra), Maximiliano Valdez, Pablo Curbelo (45' Luciano Gonzalez); Facundo Rodriguez (69' Martín Hernandez); Facundo Ferro.
DT: Rodrigo Cabrera.
Goles: 15' Bruno Barreto (Cooper), 39' Mauro Vila (Cooper), 53' Franco Polacchini (Cooper), 88' Daniel Cabrera (Cooper).
Tarjetas Amarillas: 73' Benjamín Alvarez (Cooper)











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La Plus Belle est Philippe Starck. Flos Flagship Store Corso Monforte, 9 Milano - 9-14 April Concept Design Calvi Brambilla Actors Philippe Starck, Ginevra Production Agency C41 Studio Director Leone Backstage photos Luca Caizzi Video Post-Production eXchangesVfx Hair & Make up Diana De Vita Flos Flagship Store installation during Milan Design Week 2019
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Wie viel Geld kostet eine - Espressomaschine Mit Siebträger Test
Vor allem was die Qualität des Kaffees betrifft hat die Siebträgermaschine weiterhin ihre Nase vorn. Es soll keinen Cappuccino oder andere Spezialitäten herstellen können, nur gut riechenden und schmeckenden Kaffee bzw. In der Schweiz gibt es schon lange Kaffeevollautomaten. Sie ermöglichen bewussten, individuellen Genuss und Unabhängigkeit beim Zubereiten von Espresso oder Kaffee nach italienischer Art.
Gerne beraten wir Sie auch ausführlich wenn Sie sich für den Kauf einer unserer Espressomaschinen interessieren. Der untere Teil der Espressokanne wird dabei mit Wasser gefüllt, der obere Teil mit Espressopulver. Espressomaschinen: Stiftung Warentest Ergebnisse 2012. Außerdem solltet ihr immer Luft nach oben haben, die meisten Menschen mit einer guten Espressomaschine kaufen sich irgendwann einen sehr guten Siebträger. Espresso legt, spricht auch nichts dagegen sich die beste Siebträgermaschine für Zuhause zuzulegen!

Kaffeemaschine Günstig
TIPP Espressomaschine Brasilia
TIPP Espressomaschine Conrad
Kaffeemaschine Pulver Und Bohnen
Besonders für Camper ohne Stromanschluss ist dieses handliche Gerät eine spannende Investition. Damals stand man ihr zunächst recht skeptisch gegenüber und vermutete chemische Zusätze im Espresso. Als ersters schrauben Sie Ihre Espressomaschine mit Mahlwerk (Bezzera, ECM, Saeco, Coffema, Mil oder Allvendo) vorsichtig und sorgfälltig auf. Welche Ansprüche stellst du an deine künftige Espressomaschine hinsichtlich Benutzerfreundlichkeit, Langlebigkeit und Perfektionismus? Jede der zwei Gruppen der Halbautomatik wurde mit einem digitalen Thermostat ausgestattet. Die italienischen Gerätemaestros von SMEG haben ihr von den 50er Jahren inspiriertes Design auf die Espressomaschine umgestellt - und das Ergebnis ist die SMEG ECF01 Espresso Kaffeemaschine Während es eine manuelle Kaffeemaschine ist, die alle Hardcore-Baristas ansprechen wird, gibt es auch clevere Technik unter diesem kurvenreichen Körper, der an einen Cadillac erinnert. Eine Siebträgermaschine bietet hier die Möglichkeit, schnell das Kaffeepulver auszutauschen und auch ein wenig am Druck zu drehen. Mit der Espressomaschine KRUPS Calvi werden Sie zum Barista in Ihren eigenen vier Wänden!
Dass diese Vorgehensweise eine bestimmte Anzahl potenzieller Käufer ausschließt, kann und will ich weder verhehlen noch verhindern. In automatischen Espressomaschinen gelangt das Kaffeepulver direkt vom Mahlwerk in die Brühkammer, das heißt, die Brühgruppe nimmt den Kaffee bzw. Das Pulver wird nicht wie bei Siebträger-Espressomaschinen üblich mit einem Stampfer komprimiert. Schreibt die Verkäufer oder Verkäuferinnen auf Ebay oder anderen Kleinanzeigenseiten an. Meine Erfahrung ist, dass die Menschen, die sich gut in Espressomaschinen auskennen auch gerne über sie reden und sie vorbildlich behandelt haben. Llll Aktueller und unabhängiger Espressomaschine Test bzw... wie zu starker Kaffee aus Kaffeemaschinen. Sie arbeiten mit Vibrationspumpen - der Brühdruck kann in diesen Geräten jedoch nicht eingestellt werden. Ein guter Espresso ist zudem an seiner leicht schaumigen Crema zu erkennen, die in zartem Braun bis Beige oben auf der Flüssigkeit prangt.
Das Onlinemagazin „Technik zu Hause hat die Espressomaschine Gastroback Design Espresso Advanced Barista Edition als „überragend beurteilt. Du kannst auf Nummer sicher gehen, wenn du dich für eine Espressomaschine entscheidest, die sich bei Wassermangel im Tank automatisch abschaltet. Noch heute gilt allerdings, dass diejenigen modernen Espressomaschinen, welche sich durch das beste Preis-Leistungs-Verhältnis am Markt auszeichnen, ausschließlich in Italien produziert werden. 1970: La Marzocco bringt die erste Espressomaschine mit Dualboiler und gesättigter Brühgruppe heraus: Die La Marzocco GS. Bei One Kitchen gibt es göttliche Kaffeemaschinen online zu kaufen. Es gibt sie nämlich in verschiedenen Preisklassen. Die Qualität des zubereiteten Milchschaums, der mit Hilfe einer Espressomaschine und seiner Dampflanze. Manuell, automatisch oder handbetrieben.
Die Tassen müssen warm sein. Prinzipiell werden ja für den eigentlichen Brühvorgang und für den Wasserdampf zum Erhitzen der Milch zwei unterschiedliche Temperaturen benötigt. https://en.gravatar.com/siebland Die Espressomaschine ist das glänzende Herzstück jeder gut ausgerüsteten Küche. Einfache Filtermaschinen starten ab ca. 15 € und dazwischen liegt der Spielraum, den du je nach Budget zur Verfügung hast.

Espressomaschine mit Stil. Bei professionellen Espressomaschinen sind die Brühgruppen massiv und aus Metall. Home Bezzera Bz10 S Pm Siebträgermaschine Test & Vergleich 2018 Gute Espressomaschine 2018. Wer sich hier für eine Maschine entscheidet, die den eigenen, optischen Ansprüchen nicht gerecht wird, der ärgert sich im Nachhinein. Der Venus Esspressokocher der ideale Begleiter. Hier bekommst du eine Espressomaschine, die mit ordentlich Druck arbeitet und dir perfekte Crema bietet.
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Espressomaschine Chrom Polieren
Kaffeetemperatur und Wassertemperatur lassen sich individuell einstellen. Bei der Auswahl der ECM Siebträger Kaffeemaschinen wird Wert auf deren hohe Qualität und den weitest gehenden Verzicht von Kunststoff gelegt. Wenn Du die Espressomaschine dem Design Deiner Küche anpassen möchtest, hast Du mit diesem Modell die besten Chancen. Anderes als bislang vom italienischen Hersteller gewohnt, liegt der Siebträger DeLonghi ECOV 310 im Preissegment von unter 200 Euro. Design von Luca Trazzi. Für alle anderen haben wir hier sechs Espressomaschinen mit Siebträgertechnik zusammengestellt, die zwischen 100 Euro und 500 Euro teuer sind, angefangen bei der hochwertigsten Maschine. Die beste Siebträgermaschine zu finden ist leider nicht ganz einfach.
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Come promesso ecco il post serio sul #modenaplay appena trascorso. Instagram mi impone di accorciare quindi sarò più sintetico rispetto a fb, scusatemi se non riesco ad inserire tutti. Quest'anno ho deciso di chiedere uno spazio dedicato a Major Push nella sezione giochi astratti, oltre al solito tavolo per i prototipi di Indipendence Play. Cosa ha comportato tutto ciò? Che ho dovuto cercare collaboratori per darmi una mano a gestire le due aree che erano anche in padiglioni diversi. Oltre alla sempreverde Lucrezia Ginevra Lulli che mi supporta dagli albori di ogni progetto, si è aggiunto Ignazio Panades che mi segue attivamente dall'uscita di Major Push, Lorenzo Crocetti che ho conosciuto sempre a PLAY lo scorso anno come playtester di Lottinspiaggia (prima o poi vedrà la luce 😉 ), Kaled Abou e Elia Carli che ho conosciuto anni fa andando per ludoteche. Sì, avete capito bene, in questi 3 giorni mi hanno fatto compagnia a dimostrare i miei giochi da tavolo e a promuovere Major Push altre 5 persone oltre me! Non posso far altro che ringraziarli ancora per tutto quello che hanno fatto per me e dargli il benvenuto all'interno del team della Giova Games Arts! Dato che sono andato a ritroso ne approfitto per ringraziare anche Davide Franceschi e Andrea Sbragia che mi hanno dato la spinta iniziale per lanciarmi in questo fantastico mondo, è sempre un piacere rivedervi con #rockopolis! Tornando alla fiera ringrazio anche Dario Massa, che non esita mai a provare i miei prototipi e a darmi molti consigli utili, insieme anche a tutti gli amici autori che sono passati al banco, Enrico Gandolfo, Francesco Calvi e Maurizio Giacometti, Paolo Mori giusto per nominarne qualcuno. Tra i nuovi amici annovero Luca Cerrato per i giochi astratti, Daniele Ferri, @mensaitalia, proverò il test come promesso 😉 @ceisformazione che hanno confermato la teoria che i videogiochi ti accendono @ludusiovisdiei che hanno gestito l'area indipendence play Di fiere ce ne saranno tante ma noi saremo preparati! 💪 Mi raccomando mantenete in tendenza #MajorPush sul #playstore scaricando, recensendo e condividendo: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.gf.major.push https://www.instagram.com/p/BwAy7V7Ffi-/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1fg1l7t8n5oiz
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8th April >> (@Zenitenglish) #PopeFrancis #Pope Francis to Visit Central Italy Areas Recovering from Earthquakes. Diocese of Camerino-San Severino Marche.
The Vatican announced on 6th April 2019, that Pope Francis will visit the earthquake-affected areas of the diocese of Camerino-San Severino Marche, Italy.
The August 24, 2016, earthquake that struck near the Italian hill town of Amatrice claimed nearly 300 lives. About two months later, various quakes hit the same region, including a 6.6-magnitude earthquake on Oct. 30, the largest to have hit Italy in more than 30 years. While only two died in the October quakes, a number of towns, including Norcia, the birthplace of Sts. Benedict and Scholastica suffered serious damage.
Following is the Pope’s Schedule for the visit:
8.00 Departure by helicopter from the Vatican heliport.
8.45 Landing at the sports centre of the University of Camerino, in the Calvie area.
The Holy Father will be received by:
– H.E. Msgr. Francesco Massara, archbishop of Camerino-San Severino Marche;
– Dr. Luca Ceriscioli, president of the Marches Region;
– Dr. Iolanda Rolli, prefect of Macerata;
– Dr. Antonio Pettinari, president of the province of Macerata;
– Dr. Gianluca Pasqui, mayor of Camerino;
– Professor Claudio Pettinari, rector of the University of Camerino.
9.00 Visit to the Emergency Housing Structures (Strutture Abitative Emergenziali – SAE) with the families domiciled there, in the Cortine area.
To be followed by:
– visit to the Cathedral
– meeting with the mayors of the municipalities of the diocese.
10.30 In Piazza Cavour:
– Celebration of Holy Mass.
12.00 Angelus
13.00 At the Saint Paul Community Centre:
– lunch with priests of the diocese.
15.00 Before departing from the sports centre of the University of Camerino, the Holy Father will take leave of those who received him upon arrival.
15.45 Arrival at the Vatican heliport.
8th APRIL 2019 08:49NATURAL AND HUMAN DISASTERS
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Tredici giovani cantanti coratini al Festival Internazionale di Maiori
Tredici giovani cantanti coratini al Festival Internazionale di Maiori #AntonellaMasciavè #cantanticoratini #Corato
I ragazzi coratini a Maiori
Ben 13 giovani cantanti coratini, appartenenti alla classe di canto del maestro Marilia Papaleo fra i 30 concorrenti, provenienti da Italia, Bulgaria, Turchia e Polonia, dell’Euro Kids Winter 2017, organizzato da Rossoarancio Music, tenutosi a Maiori nei giorni 3-4-5 gennaio.
sono i cantanti coratini che hanno vissuto un’esperienza di crescita umana e professionale…
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“Scrivo contro i libri sfrontatamente consumistici, i libri inventati dall’industria, insomma le monete false”. Sulla salutare ferocia di Giovanni Raboni
«Una stroncatura, pur che abbia un minimo di fondamento, serve alla buona salute della letteratura cento volte di più, non solo del silenzio, ma anche di un elogio infondato». Così scriveva Giovanni Raboni sul Corriere della sera il 25 luglio 1998, e questa convinzione ha guidato anche Luca Daino nel confezionare l’antologia di stroncature raboniane, pubblicata da Mondadori con il titolo Meglio star zitti? – Scritti militanti su letteratura cinema teatro (Milano 2019). Giovanni Raboni poeta (1932-2004) è monumentalizzato nel Meridiano Mondadori del 2006 e in Tutte le poesie 1949-2004 (Einaudi 2014), ma non era soltanto un grande e talora grandissimo poeta: sommo traduttore dell’intera Recherce proustiana, è un esemplare forse irripetibile di critico militante, ed era giusto rendere accessibile anche questo versante della sua multiforme attività.
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L’orizzonte culturale di Raboni è segnato dalla scuola fenomenologica milanese di Enzo Paci, dove ha appreso, come dice Daino, «l’attitudine a “far apparire l’oggetto”, cioè ad ascoltare i testi, a interrogare l’incontro con essi muovendo da una vigorosa attenzione osservatrice e descrittiva». E il criterio di Raboni critico è di distinguere il vero dal falso: nel caso, i libri autenticamente originali dalla profluvie cartacea immessa dall’industria culturale e sollecitata dalle mode. Per esempio, a proposito del bestseller La Compagnia dei Celestini di Stefano Benni, «annoverato fra gli autori che una parte non irrilevante della critica si ostina a considerare barocchi o neogaddiani», a Raboni tali autori «sembrano soltanto mediocri falsari che tentano di dissimulare sotto roselline di stucco, incrostazioni di finta madreperla e glasse colorate la superficie di una scrittura non meno piatta e desolata del retro di un casamento popolare».
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Mi trovo quasi sempre d’accordo con le valutazioni di Raboni, con due eccezioni importanti. La prima riguarda Milan Kundera, del quale Raboni giustamente considera capolavoro Lo scherzo, ma poi avrebbe «abbandonato la strada maestra dell’implicito cioè della metafora narrativa, per il viottolo asfaltato dell’esplicito, cioè dell’aforisma e della struttura a vista». L’insostenibile leggerezza dell’essere segnerebbe poi «la sua resa definitiva alla confezione di lusso, all’esibizione del paradosso, allo smercio dell’intelligenza in pillole». Troppo severo. E dire che Raboni era amico di Kundera fin da quando era ostracizzato a Praga: ma succede di essere più esigenti con gli amici che con gli estranei. L’altra eccezione riguarda nientemeno che Jorge Luis Borges. Raboni ritiene capolavori Finzioni e L’Aleph, ma poi «la produzione di Borges si è fatta smisurata e ripetitiva e, da ultimo, decisamente insignificante». Al punto che «il nostro tempo verrà ricordato, con grave e (speriamo) compassionevole stupore, come quello in cui si è potuto credere che Jorge Luis Borges fosse un grande scrittore». Eh, no. Personalmente, continuerò a rileggere Borges fino alla (lontanissima) fine dei miei giorni, e, del resto, uno che ha saputo definire la guerra tra Gran Bretagna e Argentina per il possesso delle isole Falkland (o Malvinas, 1982) «la lotta di due calvi per un pettine», merita comunque il Nobel. Pienamente d’accordo, invece, con il drastico ridimensionamento di Italo Calvino e di Stefano D’Arrigo, di Gibran e anche di Guareschi. Doveroso (e divertente) lo smantellamento di Umberto Eco romanziere: «Il nome della rosa è l’ingegnosa imitazione in legno di balsa o in polistirolo dei grandi romanzi che una volta si costruivano in pietra e mattoni»; e «un’autentica patacca è l’ultimo romanzo di Eco» (la stroncatura è del 24 febbraio 1990, quindi è da riferirsi a Il pendolo di Foucault).
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Quanto al cinema, «lo stile registico di Alberto Bevilacqua [nella Califfa] appartiene (come d’altronde la sua prosa) al peggior dilettantismo, quello di chi non ha il coraggio d’essere un dilettante e cerca di nascondere la propria insipienza linguistica fingendo ambizioni che non ha». E non si salva neppure le musica di Morricone, che «sembra tolta di peso da un documentario sulla pesca delle anguille». In Aprile, di Nanni Moretti, oltre a «qualche banalità antidiluviana sull’omologazione della stampa, nient’altro che la più trita liturgia della delusione e del disimpegno, la più scontata celebrazione dell’impotenza (il documentario “civile” che si vorrebbe fare e non si riesce a fare), il più infantile, dispettoso, insignificante rifugiarsi nelle delizie del privato». Nella recensione al Satyricon di Federico Fellini, Raboni esprime una sentenza che vale per tutto il lavoro del grande regista: «Un poeta può anche ignorare il significato e la portata della propria visione del mondo; ma non può “impedirsi” di averne una. Mentre con questo film si direbbe che Fellini abbia cercato, più o meno consciamente, proprio questo: “impedirsi” di avere una visione del mondo. Di qui la sua scelta di oscurità, il suo optare per una rappresentazione ciecamente materica, priva di qualsiasi “chiave” e di qualsiasi possibilità di decifrazione».
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Tra le recensioni teatrali, ecco che cosa Raboni pensava di Zitti! Stiamo precipitando: «L’ultima commedia di e con Dario Fo in scena al Nuovo, mi è parsa così sconclusionata, così priva di senso e di mordente da risultare, alla fin fine, persino indescrivibile (…) Va da sé che qualche momento mimico di Fo (affiancato come di consueto da Franca Rame) è comunque godibile; ma è davvero poca cosa in oltre due ore e mezzo di approssimative, farraginose e innocue scempiaggini». La stroncatura di Raboni è del 3 dicembre 1990. Il 9 ottobre 1997 Dario Fo ricevette dal Re di Svezia il Premio Nobel per la letteratura, con la seguente motivazione: «Perché, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi».
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Ma non si deve immaginare che Raboni abbia scritto solo stroncature: Luca Daino, che ne ha scelte 170, nelle pagine finali dell’antologia ha compilato una corposa bibliografia dei testi critici raboniani. Quando nacque il quotidiano Avvenire – dalla fusione del bolognese Avvenire d’Italia con il milanese L’Italia – Raffaele Crovi, che curava il coordinamento culturale del nuovo giornale fortemente voluto da Paolo VI, decise che Giovanni Raboni fosse il critico cinematografico, e io il critico televisivo, mansione che mantenni per oltre quindici anni, cioè fin quando ci fu la televisione, non l’amalgama di immagini, notizie e pubblicità che a tutt’oggi scorre sui teleschermi. Il primo numero di Avvenire uscì il 4 dicembre 1968 e Raboni oltre che di cinema, si occupò di letteratura e di altri argomenti culturali. Daino ha antologizzato diversi articoli extra-cinematografici di Raboni pubblicati su Avvenire, e mi piace ricordarne due sull’industria culturale e sull’editoria di poesia. Il 22 febbraio 1969 aveva scritto: «I libri da stroncare – ammesso che la stroncatura sia l’arma giusta e sufficiente – non sono i bei libri che non ci piacciono, i bei libri diversi da quelli che scriviamo o vorremmo scrivere; ma i libri sfrontatamente e starei per dire scientificamente consumistici, i libri “inventati” dall’industria, insomma le monete false – gli Arpino, i Bevilacqua, i Castellaneta, tanto per citare le prime tre lettere dell’alfabeto – che l’industria vuole imporci (e di fatto, con il prezzolato e colpevole avallo della critica, ci impone) per vere e sonanti». Tornò sull’argomento il 25 luglio 1971, sempre su Avvenire. A proposito della riluttanza degli editori a pubblicare libri di poesia, accampando motivi e/o scuse come la scarsa vendibilità, la ristrettezza del mercato eccetera, Raboni osservava: «Francamente, credo che i motivi siano più profondi, e ideologicamente più pregnanti. La poesia è, da sempre, uno strumento di conoscenza “oppositiva”, di messa in discussione della realtà costituita, insomma (se mi si vuol perdonare l’uso di una parola così logorata dall’uso) di “dissenso”. Ebbene, le industrie editoriali, che evidentemente fanno parte integrante, come strutture, di un sistema che rispecchia e tende a conservare l’esistente, non hanno certo interesse a favorire la diffusione di ciò che può essere portatore di anticorpi, di dubbi, di elementi non epidermici di discussione. Meglio insomma, dal loro punto di vista, un tranquillo, solido romanzo – magari “di sinistra”, magari “sulla contestazione – che non un libro di poesia dove può darsi che la contestazione sia presente, invece, “all’interno”, come progetto linguistico e come visione del mondo».
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La collaborazione di Raboni con Avvenire si interruppe nell’autunno del 1971, quando il poeta e critico cinematografico, inviato alla Mostra di Venezia recensì con entusiasmo il film I diavoli, di Ken Russell, film profondamente anticristiano, inadatto al pubblico del quotidiano della CEI. Fu una decisione credo consensuale, e comunque inevitabile. Nell’Antologia curata da Luca Daino c’è anche l’intervento di Raboni, sul Corriere del 6 marzo 1994, in mia difesa nella polemica che divampò dopo una mia stroncatura dell’ultima stesura dei Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino. Scrisse Raboni: «Sebbene (l’ho letta e posso testimoniare) la sua [cioè mia] stroncatura palesasse intenzioni e motivazioni esclusivamente letterarie, è probabile che in Cavalleri non si sia visto il critico del quale si mette in dubbio la competenza o non si condividono le opinioni, ma il censore cattolico del quale bisogna respingere l’invadenza: equivoco che, se fosse vero, la direbbe lunga sui complessi di superiorità e insieme di inferiorità di cui la cosiddetta cultura laica continua ad essere alquanto comicamente infarcita». Ho ricordato quel lontano episodio, anche se direttamente mi riguarda, perché dimostra la libertà di spirito di Raboni e denuncia un andazzo della «cosiddetta cultura laica», a tutt’oggi non tramontato.
Cesare Cavalleri
*L’articolo qui pubblicato è edito sull’ultimo numero di “Studi Cattolici” (Febbraio 2020, n.708) come “Giovanni Raboni: non solo stroncature”
L'articolo “Scrivo contro i libri sfrontatamente consumistici, i libri inventati dall’industria, insomma le monete false”. Sulla salutare ferocia di Giovanni Raboni proviene da Pangea.
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