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brivido
XVII - CALOSFRÍO La luna viene con nosotros, grande, redonda, pura. En los prados soñolientos se ven, vagamente, no sé qué cabras negras, entre las zarzamoras... Alguien se esconde, tácito, á nuestro pasar... Sobre el valiado, un almendro inmenso, níveo de flor y de luna, revuelta la copa con una nube blanca, cobija el camino asaeteado de estrellas de Marzo... Un olor penetrante á naranjas..., humedad y silencio... La cañada de las Brujas... - ¡Platero, qué... frío! Platero, no sé si con su miedo ó con el mío, trota, entra en el arroyo, pisa la luna y la hace pedazos. Es como si un enjambre de claras rosas de cristal se enredara, queriendo retenerlo, á su trote... Y trota Platero, cuesta arriba, encogida la grupa cual si alguien le fuese á alcanzar, sintiendo ya la tibieza suave del pueblo que se acerca... da J. R. Jiménez, Platero y yo
Brivido - La luna viene con noi, grande, rotonda, pura. Nei prati addormentati vediamo, vagamente, non so che capre nere, tra le more... Qualcuno si nasconde, tacitamente, al nostro passaggio... Sopra la valle, un immenso mandorlo, innevato di fiori e di luna, con la chioma coperta da una nuvola bianca, ripara il sentiero, striato dalle stelle di marzo... Un odore penetrante di arance..., umidità e silenzio... La radura delle Streghe... - Platero, che... freddo! Platero, non so se con la sua paura o con la mia, trotta, entra nel ruscello, calpesta la luna e la fa a pezzi. È come se un nugolo di rose di cristallo chiaro fosse impigliato, cercando di trattenerlo, al suo trotto... E Platero trotta in salita, con la schiena che si contrae come se qualcuno lo raggiungesse, sentendo già il morbido calore del villaggio che si avvicina... Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
#citazioni#jiménez#juan ramón jiménez#platero y yo#brivido#calosfrío#luna#mandorlo#nube#traduzione#deepL
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Dresden Dolls - War Pigs (Black Sabbath) (Live in Sydney) | Moshcam
I generali si sono riuniti in massa Proprio come le streghe per le messe nere Menti malvagie che pianificano distruzione Stregoni della costruzione della morte Nei campi bruciano i corpi Mentre la macchina da guerra avanza Morte e odio per la razza umana, Avvelenando le menti già plagiate Oh Dio yeah!
I politici si nascondono Hanno solamente iniziato la guerra Perché dovrebbero andare là fuori a combattere? Lasciano questo ruolo al povero
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Nella piazza del mercato
stanno ammucchiando le fascine.
Un folto d’ombra è un misero mantello.
Io abito l’immagine di cera di me stessa,
Un corpo di bambola.
Comincia qui la malattia:
Sono un bersaglio per streghe.
Solo il diavolo può divorare il diavolo.
Nel mese delle foglie rosse salgo su un letto di fuoco.
È facile dare la colpa al buio:
La bocca di una porta,
Il ventre di una cantina.
Hanno spento la mia stellina filante.
Una signora dalle elitre nere mi tiene in una gabbia di pappagallo.
[…]
Volute di fumo escono dal becco di questa brocca vuota.
Se sono piccina, non posso fare alcun male.
Se non mi muovo, non farò cadere niente.
Così ho detto, seduta sotto il coperchio di una pentola,
Minima e inerte come un chicco di riso.
Ora girano le manopole, un fornello dopo l’altro.
Siamo pieni di amido, piccoli amici bianchi.
All’inizio fa male.
Le rosse lingue mi insegneranno la verità.
Madre degli scarabei,
disserra solo un poco la tua mano:
Volerò attraverso la bocca della candela
come falena illesa.
Ridammi la mia forma.
Sono pronta a interpretare i giorni
In cui mi accoppiavo con la polvere
All’ombra di una pietra.
Le mie caviglie si accendono.
Il fulgore sale lungo le cosce.
Sono perduta,
Perduta,
Nelle vesti di tutta questa luce.
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17 marzo, memoria di san Patrizio
:"Io sorgo oggi
grazie a una forza possente,
l’invocazione della Trinità,
alla fede nell’Essere Uno e Trino,
alla confessione dell’unità del Creatore del Creato.
Io sorgo oggi
grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo,
alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura,
alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa,
alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale.
Io sorgo oggi
grazie alla forza dell’amore dei cherubini,
in obbedienza agli angeli,
al servizio degli arcangeli,
nella speranza della resurrezione e della ricompensa,
nelle preghiere dei patriarchi,
nelle predizioni dei profeti,
nella predicazione degli Apostoli,
nella fede dei confessori,
nell’innocenza delle sante vergini,
nelle imprese degli uomini giusti.
Io sorgo oggi
grazie alla forza del cielo:
luce del sole,
fulgore della luna,
splendore del fuoco,
velocità del lampo,
rapidità del vento,
profondità del mare,
stabilità della terra,
saldezza della roccia.
Io sorgo oggi
grazie alla forza del Signore che mi guida:
il potere di Dio per sollevarmi,
la saggezza di Dio per guidarmi,
l’occhio di Dio per guardare davanti a me,
l’orecchio di Dio per udirmi,
la parola di Dio a parlare per me,
la mano di Dio a difendermi,
la via di Dio che si apre davanti a me,
lo scudo di Dio che mi protegge,
l’esercito di Dio che mi salva
dai tranelli dei diavoli,
dalle tentazioni del vizio,
da chiunque mi voglia del male, vicino e lontano,
solo e nella moltitudine.
Io invoco oggi tutte queste forze tra me e questi mali,
contro ogni crudele e impietoso potere che si opponga al mio corpo e alla mia anima,
contro le stregonerie di falsi profeti,
contro le leggi nere del paganesimo,
contro le leggi false degli eretici,
contro la pratica dell’idolatria,
contro i sortilegi di streghe, druidi e maghi,
contro ogni conoscenza che corrompe il corpo e l’anima dell’uomo.
Cristo fammi da scudo oggi
contro il veleno,
contro il fuoco,
Contro l’annegamento,
contro ogni ferita,
Così che io possa avere un’abbondanza di ricompense,
Cristo con me,
Cristo davanti a me,
Cristo dietro di me,
Cristo in me,
Cristo sotto di me,
Cristo sopra di me,
Cristo alla mia destra,
Cristo alla mia sinistra,
Cristo quando mi corico,
Cristo quando mi siedo,
Cristo quando mi alzo,
Cristo nel cuore di ogni uomo che mi pensa,
Cristo sulle labbra di tutti coloro che parlano di me,
Cristo in ogni occhio che mi guarda,
Cristo in ogni orecchio che mi ascolta.
Io sorgo oggi
grazie a una forza possente,
l’invocazione della Trinità,
alla fede nell’Essere Uno e Trino,
alla confessione dell’unità del Creatore del Creato."
---Corazza di San Patrizio
Saint Patrick
390 - 460 Feast Day: March 17 Patronage: Ireland, engineers, paralegals. Invoked against snakes, sins, and witchcraft.
St. Patrick was born in Scotland. As a boy of fourteen or so, he was captured during a raiding party and taken to Ireland as a slave to tend sheep. During his captivity, he turned to God. Patrick's captivity lasted until he was twenty, when he escaped after having a dream from God in which he was told to leave Ireland. Patrick was ordained a priest and eventually a bishop and returned to Ireland where he preached the gospel for over 40 years converting many.
Prints, plaques & holy cards available for purchase here: (website)
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IL GINEPRO
Diffusissimo anche nel nostro paese, il ginepro ci offre delle bacche che non sono note solo per l'uso che ne facciamo in cucina. Sin da epoche remote, infatti, questa pianta era conosciuta per le sue proprietà medicamentose, per esempio per infusi contro tosse e raucedine.
L'acquavite era un potente elisir digestivo e l'arbusto spinoso era considerato simbolo di tutto quanto "respinge." Ecco che il ginepro veniva piantato nei giardini per tenere lontane le negatività, oppure se ne sistemavano delle fascine nei pressi delle porte d'ingresso.
Le streghe moderne considerano le bacche di ginepro un ottimo rimedio contro le fatture nere e le ritengono capaci di tenere lontane le visite indesiderate. Le bacche (talvolta anche i rami) vengono bruciate con l'incenso per purificare gli ambienti, ma si possono pure inserire nei sacchettini profumati portafortuna, insieme ad altre piante dell'erboristeria magica.
#tarotschoolfenix #lestreghedifenixwitchtcraft
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1973
Le Streghe NERE
Also Known As (AKA)
(original title) Hexen – geschändet und zu Tode gequält
Denmark Heksejægeren går amok
France La Torture
France (video title) La marque du Diable II
Italy Le streghe nere / Mark of the Devil II
USA (poster title) Mark of the Devil Part II
USA Mark of the Devil Part II
Greece (transliterated) Mavres magisses
Witches: Violated and Tortured to Death
Directed by Adrian Hoven
Music by Coriolano Gori
Writing Credits
Michael Armstrong ... (as Sergio Casstner)
Fred Denger ... (writer)
Adrian Hoven ... (writer)
Release Dates
West Germany 26 January 1973
USA 15 May 1974 (Los Angeles, California)
USA 17 May 1974 (Chicago, Illinois)
USA 29 May 1974 (San Francisco, California)
Denmark 24 February 1975
France 17 July 1975
Filming Locations
Residenz zu Salzburg
(Castle)
Castle Finstergruen, Lungau, Salzburg, Austria
Castle Moosham, Salzburg, Austria
Mauterndorf, Salzburg, Austria
technical specifications
Runtime 1 hr 30 min (90 min) (UK)
1 hr 37 min (97 min) (USA)
Cast
Erika Blanc ...Elisabeth von Salmenau
Anton Diffring ... Balthasar von Ross
Percy Hoven ... Alexander von Salmenau
Lukas Ammann ... Eminence
Jean-Pierre Zola ... Nicholas
Astrid Kilian ... Clementine
Ellen Umlauf ... Abbess
Rosemarie Heinikel... Pompanne (as Rosy Rosy)
Dietrich Kerky ... Father Melchior
Johannes Buzalski ... Advocate
Reggie Nalder ... Natas
Karl Ferth... Torture - Master (uncredited)
Joachim Hackethal ... The Torture-Master (uncredited)
Adrian Hoven ... Count Alexander von Salmenau (uncredited)
Herbert Kersten... Judge (uncredited)
Hans Neubacher ... Judge (uncredited)
#le messe nere#mark of the devil#mark of the devil part II#erika blanc#adrian hoven#giallo fever#italian giallo#giallofever#giallo#italian cult#cinema cult#italian sexy comedy#international cult#cult#gialli#le streghe nere
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"War pigs" Black sabbath
MAIALI DELLA GUERRA
Generali si riunirono in massa
Proprio come streghe alle messe nere
Menti malvagie che tramano distruzione
Stregone per la costruzione della morte
Nei campi bruciano i corpi
Mentre la macchina da guerra continua a portare
Morte e odio all’umanità,
Avvelenando le menti già plagiate
Oh Si Signore!
I politici si nascondono
Hanno solo fatto iniziare la guerra
Perché dovrebbero andare a combattere?
Lasciano questo ruolo al povero, si.
Il tempo denuncerà le loro menti di potere,
A fare la guerra solo per divertimento
Trattare le persone come i pedoni degli scacchi,
Aspetta che venga il giorno del giudizio, si.
Ora nell’oscurità il mondo smette di girare,
Ceneri dove bruciano i corpi
I Maiali della Guerra non hanno più il potere,
E dato che Dio ha spaccato il secondo:
Il giorno del giudizio, Dio chiama
I maiali della guerra strisciano sulle ginocchia,
Implorando pietà per i loro peccati
Satana, ridendo, spiega le ali
Oh Si Signore!
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Ieri sera tante aspettative, travestimenti da streghe di vario genere ed età, con ragni e stelle nere pitturati in faccia, tanti mostri e scheletri in giro per le strade, un po' di delusione per le poche caramelle raccolte dai negozi aperti (evidentemente invece della notte di Halloween hanno festeggiato il pomeriggio di Halloween u_u), varie produzioni artistiche con diverse tecniche e straordinaria partecipazione dello Zio con il gufo Bah, cena cinese fuori orario con assaggi inediti e gran finale con la rottura dell'uovo di Halloween, mitico e ormai anche un po' mistico superstite dai tempi dell'altra festa dedicata al sovrannaturale, alla morte e al ritorno dall'oltretomba. Spero che un po' di magia sia rimasta incastrata nello smalto da strega delle foglie ^_^
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Una Storia Messinese: il caso della strega Pellegrina Vitello, scampata al rogo dell'Inquisizione nel XVI secolo. 12 maggio del 1555. La Corte di Messina del Tribunale dell'Inquisizione di Sicilia, presieduta dal Vescovo di Patti, l'austero Inquisitore Monsignor Bartholomeo Sebastian, condanna al rogo la trentenne Pellegrina Vitello, dopo averla sottoposta alla tortura della corda, la giovane di origini napoletane, con l'accusa di "magarìa" (stregoneria, termine ancora oggi in uso nel dialetto siculo/messinese accanto a "magara" o "mavara"), nel corso della solenne "autodafè" (letteralmente "atto di fede", solenne processo dell'Inquisizione Spagnola) tenutosi nella Piazza della Cattedrale di Messina. L'accusa mossa dal Sebastian a Pellegrina è quella di essere una strega in combutta con il demonio, capace di invocare entità malefiche attraverso l'uso di strani oggetti o calici di acqua e olio. L'accusa fa leva soprattutto sulle testimonianze di alcuni interrogati (ben dodici oltre le sufficienti sei) che affermano come Pellegrina sia in grado di prevedere il futuro o eventi sconosciuti osservando, in trance, una caraffa d'acqua da dove emergerebbero strane forme nere, simili a demoni. Lo stesso giorno la pena è però dal Tribunale commutata in una processione e fustigazione pubblica che Pellegrina deve subire "per li istrati di quista città", come castigo per lei e monito per gli altri cittadini, affinché non praticassero magarìa o eresie. La vicenda di Pellegrina e delle sue presunte doti divinatorie, è significativa per essere testimonianza di una città nella quale pratiche rituali legate a tradizioni o superstizioni popolari sopravvivono e sono anzi intersecate con l'attività della produzione e del commercio della seta: non raramente i lavoratori di questa materia prima e i commercianti si rivolgevano a magare o, più raramente, a "nigromanti" (maghi, di sesso maschile) per avere una sorta di "protezione" sulla produzione del prodotto e sulla mercanzia finita da esportare. #magari #magaria #magare #mağara #magara #messina #streghe #stregoneria #strega #nigromante #nigomaru #storiadimessina #inquisizionesiciliana #tribunaledellinquisizione #autodafé (presso Messina, Italy) https://www.instagram.com/p/CQzjYlalP4vnY9yqlJ_iCcRlrW-K-fLEVPg_Sc0/?utm_medium=tumblr
#magari#magaria#magare#mağara#magara#messina#streghe#stregoneria#strega#nigromante#nigomaru#storiadimessina#inquisizionesiciliana#tribunaledellinquisizione#autodafé
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*Lucifero prende in giro suo fratello maggiore Michael dimostrando a lui che è molto debole insieme al suo Dio e ride molto divertito per tutto quello che ha fatto e gli dimostra anche che ha molti seguaci
– La particola alla mano, così posso calpestare il vostro Dio, quel Dio che io ho ucciso; e posso celebrare le mie messe (le messe nere) con i miei Sacerdoti che ho strappato a Lui…
– I Preti vestiti come netturbini, camuffati; così li porto dove voglio io, negli alberghi e nelle case private, in cerca di donne e di omosessuali e faccio commettere tanti sacrilegi e li porto nel mio regno! Quanti, quanti Preti mimetizzati sono nel mio regno! E non mi scapperanno più (risate forti…).
– I Preti e i Vescovi iscritti alla massoneria e alle mie sette…oh quanti, oh quanti ce ne porto col denaro e con le donne…quanti, quanti diventano miei amici fedeli…col denaro e con le donne…ne prendo quanti ne voglio, li porto nel mio regno.
– Le gonne corte, con le quali accalappio uomini e donne e riempio il mio regno (risate lunghe…sganasciate); che contento…che gioia…che contento…
– La televisione…uh, la televisione…è il mio apparecchio, l’ho inventato io…, per distruggere le singole anime e le famiglie…le separo, le disgrego con programmi miei, sottilissimi e penetranti…uh, la televisione è il centro di attrazione dove attiro anche tanti Preti, frati e suore, specialmente nelle ore piccole e poi non li faccio più pregare: ahahahahahah…In un attimo mi presento in tutto il mondo…mi ascoltano e mi vedono tutti…mi aiutano assai bene i miei fedeli servi, i maghi, le streghe, cartomanti, chiromanti, astrologi…ahahah ahahah…!
– Le discoteche…che bello…sono i miei palazzi d’oro dove attiro le migliori speranze della società, che io faccio mie, distruggendo le loro anime e i loro corpi…quante migliaia e migliaia ne porto con me con l’alcool, con la droga e col sesso…oh, che continua mietitura…Le ho affidate a tanti politici, i miei fedeli servi, e consacrati…lo sono il vero re del mondo, e non già il vostro Dio, che io ho crocifisso.
– Il divorzio…la separazione degli sposi, sono stati inventati da me; ne rivendico la proprietà…E’ una delle mie più intelligenti scoperte…così distraggo la famiglia e distruggo la società, dove io sono adorato come vero re del mondo…Il sesso…il sesso…non ascoltate quell’uomo impiccato in croce che non vi dà niente, il vero piacere…il vero piacere ve lo do soltanto col sesso libero…il mio regno è soprattutto libertà del piacere sessuale, con cui regno sulla terra.
– L’aborto…l’uccisione degli innocenti…oh…urrah! urrah! È stata la mia trovata più bella e più gustosa! Ammazzare gli innocenti invece dei colpevoli e degli omicidi della mafia! Distruggo l’umanità e così finiscono, prima di nascere, gli adoratori del vostro falso Dio…urrah…urrah…
– La droga…è il cibo più gustoso che io faccio mangiare ai giovani per renderli pazzi…e così ne faccio quello che voglio…ladri…assassini…lussuriosi…feroci come me…dominatori del mondo…miei ministri.
– Ma soprattutto mi piacciono e mi rallegrano quegli ecclesiastici che negano la mia esistenza e la mia opera nel mondo…e sono tantissimi…oh, che gioia, che gioia per me…lavoro tranquillo e sicuro…persino i teologi oggi non credono nella mia esistenza…che bello…che gioia…e così negano anche quel loro Dio che era venuto per distruggermi…invece l’ho vinto…l’ho inchiodato io sulla Croce…ahahahah…!
Bravi questi Preti…bravissimi questi Vescovi…bravissimi questi teologi sono tutti i miei fedeli servi torelli…ne faccio quello che voglio ahahahaha…! Ormai sono miei…li porto dove voglio…vestiti da beccamorti…con la sigaretta sempre in bocca…profumati come gagà…in cerca di donnicciole facili…con auto di ultima moda…pieni di danaro…si ribellano ai dogmi del loro falso Dio…e della falsa Chiesa di quel Crocifisso mia vittima…sono i miei soldati più sicuri del mio regno, pieno pieno di loro…Con essi metto confusione e smarrimento nel popolo, che allontano sempre più dal falso Dio…e porto nel mio regno di odio e di disperazione eterna…per sempre con me, con me…hahahahaha!
Quanti di essi ne ho fatti iscrivere alle sette mie allettati dalla mia carriera e dal mio denaro…li compro con facilità perché finalmente sono riuscito a non far amare più, quel falso loro Dio; né quella Donna che pretende di avermi vinto…”.*
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Con le lune dei suoi amori Con il vento delle sue estati Ballando si allontana Coi suoi racconti e i suoi segreti In silenzio per sembrare Una musica distante Come l’orchestra di una nave Che scompare all’orizzonte Con i suoi giorni tutti uguali E quelli un po’ speciali Che sono diventati anniversari Con le sue poesie d’amore Quelle solo sussurrate Quelle che non son state scritte mai Novecento Aufwiedersehen, goodbye Novecento Aufwiedersehen, goodbye Col sorriso dei quindici anni Delle ragazze del mio quartiere Che tutte le primavere Si vestivano come fiori Con il lavoro di mio padre All’ombra di ciminiere Che una volta erano nere E ora sembrano cattedrali Con le serate eccezionali E il rock dei nuovi eroi Al ballo delle ultime regine E con quelli come noi Che nei bar e le cantine Suonavano per streghe e marinai Novecento Aufwiedersehen, goodbye Novecento Aufwiedersehen, goodbye Così volando così se ne va Novecento goodbye E una musica diventerà Novecento Fino all’ultimo momento Come fosse un grande sogno E non dovesse terminare mai Novecento Aufwiedersehen, goodbye Novecento Aufwiedersehen Così volando così se ne va Novecento goodbye E una musica diventerà Novecento Dreaming the song of your sky Of your stars Novecento Goodbye Avec toutes tes chansons au revoir Novecento Dreaming the song of your sky Of your stars Novecento Goodbye Avec toutes tes chansons au revoir Novecento. (Eugenio Bennato, Tony Esposito e Carlo D'Angiò) #sanremo #sanremo40 #sanremo90 #sanremo1990 #festivaldisanremo Brano: Novecento Aufwiedersehen Immagine: Giochi d'acqua (Nidiata) - Ettore Tito - 1935 https://www.instagram.com/p/B-uXWftFYJM/?igshid=1ornx6a9e6n9q
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La letteratura È un mondo che è nato con l’uomo, si è sviluppato con l’uomo, ma che non ha sempre seguito la strada dell’uomo.
Mentre noi nviaggiavamo su un’autostrada semplice e lineare, la letteratura ha preso vicoli, strade di campagna, sottopassaggi. La letteratura ha scoperto luoghi che noi non potermo mai vedere con i nostri occhi. È capitata in mondi magici, in lontani universi, in paesi bizzarri con abitanti ancor più bizzarri. La letteratura ha conosciuto imbattibili eroi con enormi archi che nessuno riusciva a tendere[1], streghe malvagie con corna nere che ferite nell’orgoglio maledicevano neonati[2], ha conosciuto enormi creature di roccia che si deliziavano nel mangiare roccia[3]. Però non è mai stata egoista e con i suoi viaggi ha riempito taccuini. Pagine su pagine di parole, di disegni, di viaggi che ha voluto raccontare a noi, che dall’autostrada potevamo vedere solo il fioco focolare tremolante di una lontana capanna in cui un valoroso cavaliere cristiano stava impazzendo d’amore[4].
Ricordo quando un giorno sostai ad un autogrill per poter riposare dal lungo viaggio. Incontrai la letteratura, seduta sola ad un tavolino mentre beveva un caffè fumante mi sembrò turbata. Un po’ preoccupata decisi di andare a parlarle. Le chiesi come stava e lei, senza rispondere, mi domand`p se avessi voglia e tempo di ascoltare una storia un po’ strana, di un uomo spregevole, ma che non sarei riuscita a odiare. Annuii incuriosita.
Iniziò a raccontare di esser appena arrivata da una città come tante altre. Aveva gironzolato un po’ tra i palazzi, ma non aveva trovato nulla che la colpisse, così era entrata in un bar e aveva ordinato un bicchiere d’acqua. Non aveva intenuione di rimanere a lungo. Mentre distratta vagava tra le figure attorno a lei, notò un uomo molto trasandato, che beveva scotch e fumava una sigaretta dopo l’altra. Non sembrava pericoloso, così si avvicinò. Gli chiese di raccontarle la sua storia e lui rise. Una risata grave e malinconica, di qualcuno che si piange addosso e che crede di non avere nulla da raccontare. Parlò comunque. Era un investigatore, guadagnava poco e viveva con ancor meno. Era alla ricerca di qualcosa, ma non aveva saputo spiegarle altro; sembrava che neanche lui lo sapesse. Disse che per sopravvivere alla sua triste vita beveva, fumava, qualche volta mangiava, e scopava. Amava le donne, le sfruttava, le consumava, alcuna volta addirittura le picchiava, ma le amava. Erano tutte belle e sensuali, anche quelle che non lo erano. Andavano tutte bene per riempire il letto per una notte. Alcune duravano qualche giorno, altre qualche mese, ma comunque lui non gli era fedele e dopo poco loro se ne andavano, o addirittura, le cacciava.
La letteratura aveva glio cchi lucidi e la voce roca. Mi disse che non aveva avuto paura di lui, ma solo una grande pietà e anche un forte ribrezzo. Continò poi con il racconto.
L’uomo aveva incontrato degli alieni ed una donna che gli fece perdere la testa, molto più di altre. Aveva ucciso molte persone, aveva bevuto e aveva fumato e poi aveva rigettato fuori lo schifo che aveva nel cuore e nello stomaco. “La routinne”, aveva commentato.[5]
Ero sconcertata, non mi sentivo tranquilla neanche io. Era come se l’odio per la vita di quell’uomo mi avesse contagiata, si fosse attaccato akla mia pelle in modo talmente indelebile che neanche una doccia mi avrebbe calmata. Ordinai due amari, sia io che la letteratura avevamo bisogno di berci su. Arrivati i nostri drink, le chiesi se aveva incontrato qualcun altro prima dell’investigatore, nel suo ultimo viaggio. Ci pensò un attimo e poi la vidi sorridere dolcemente e poi guardò il suo orologio. Mi disse che, anche se non aveva abbastanza tempo per raccontarmi un’altra storia voleva comunque accennarmi a un fatto, che mi avrebbe spiegato meglio al prossimo incontro.
Iniziò a raccontarmi di un ragazzo che andava in una scuola di magia. Era riuscito a scappare dalla casa degli zii, i quali erano capaci solo di trattarlo con disprezzo e con cui soffriva terribilmente la mancanza dei genitori. A questa scuola aveva incontrato due ragazzini che immediatamente erano diventati sui amici. Insieme alla magia imparò a tirare fuori le sue capacità, diventò forte e sempre più buono. Era altruista e coraggiosos e, nonstante tutte le orrende vicende che gli erano capitate, lui amava la sua vitae si svegiava ogni giorno con l’entusiasmo tipico dei bambini, pur essendo ormai un adulto.[6]
Detto ciò, la letteratura rigurdò l’ora. Si scusò perché doveva scappare, si era fatto tardi, ma mi promise che ogni volra che ci saremmo incontrate mi avrebbe raccontato qualcosa; e che ovviamente mi avrebbe spiegato meglio la vicenda del mago, che era una storia lungo e aveva bisogno di tempo, forse addirittura più di un incontro sarebbe bastato per concludere il racconto.
Ripartì per le sue avventure e io imboccai, come ogni volta, la monotona autostrada. Il timore e il disprezzo di prima erano svaniti come per magia. Con un tocco di bacchetta il mago era riuscito a tranquillizzarmi. Se un bambino tanto sfortunato era riuscito ad affrontare la sua vita con tanta gioia, perché non ce l’avrei fatta io? Mi sentivo migliore, mi sentivo più forte. Accelerai lasciandomi alle spalle l’ubriacone, convincendomi che avrei poturo prendere il peggio di me, i miei difetti e tutto ciò che mi faceva soffrire e renderlo migliore. Vedere un lato positivo anche quando non sembrava esserci. Proprio come aveva fatto il mago.
Alzai il volume della musica e inizia a rifletter su cò che avrei potuto migliorare di me, e su come sarebbe stato bello rincontrare la letteratura e avere finalmente qualcosa anche io da raccontare.
[1]Odissea, Omero
[2]La bella addormentata nel bosco, Charles Perrault
[3]La storia infinita, Michael Ende
[4]Orlando Furioso, Ludovico Ariosto
[5]Pulp, Charles Bukowski
[6]Harry Potter, J.K. Rowling
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Restiamo in tema Coven con un altro repost del #Writober2019 dedicato a Nerys, direi a pieno titolo coprotagonista nella saga di Ophelia. Il pezzo non è una parte del romanzo. [Day 5] [Fantasma + Fantasy] [Of Ice and Silence] ... Nerys non avrebbe mai scordato la prima volta in cui aveva visto un vero fantasma nella sua intera essenza. Non un'informe ombra nera, non un cigolio nel buio della notte o un sonaglio invisibile smosso dal vento, ma un vero e proprio spettro intrappolato tra il velo della vita ed il velo della morte. Un'anima errante, divorata dal rancore, un'anima disperata in cerca della redenzione, consapevole però che non l'avrebbe raggiunta mai. Raccapricciante sarebbe stato il giusto aggettivo per descriverlo, ma la giovane possedeva troppo buon cuore e troppa empatia per apostrofare a quel modo un'anima sofferente. Lo vide lì, fuori dal lago ghiacciato. O meglio la vide: una giovane in una veste blu cobalto, sfilacciata e strappata sull'orlo della gonna e sulle lunghe maniche che le coprivano le braccia scarne. I lunghi capelli biondi, spenti come ogni cosa di lei, grondanti d'acqua, gli occhi incavati in nere occhiaie che quasi inghiottivano le altrettanto scure pupille. Le guance smunte con la pelle tanto tirata da mostrare chiaramente la punta degli zigomi. L'odore di putrefazione. Le mani scheletriche con le falangi stortate in posizioni innaturali, i piedi... i piedi nudi e con le dita mancanti, probabilmente mangiate dai pesci. Le si era presentata così come forse giaceva tra le acque... #estratto #Writober #horror #ghost #Wattpad #wattpaditalia #scrittoridiwattpad #scrittoridiinstagram #instadaily #estrattodelgiorno #picoftheday #picofgoogle #creativevibes #horrorvibes #streghe #negromate #originalacharacter https://www.instagram.com/p/CCk6YG6noSP/?igshid=18mwbkjci9k2i
#writober2019#estratto#writober#horror#ghost#wattpad#wattpaditalia#scrittoridiwattpad#scrittoridiinstagram#instadaily#estrattodelgiorno#picoftheday#picofgoogle#creativevibes#horrorvibes#streghe#negromate#originalacharacter
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Dopo essermi ripresa dal colpo al cuore che è stato un film insensato come L'ascesa di Skywalker che mi ha fatto chiedere più volte chi viene pagato per scrivere certe sceneggiature....eccomi a recensirvi i primi due episodi di The Witcher la nuova serie di Netflix tratta dai libri di Andrzej Sapkowski. In particolare la prima stagione formata da otto episodi è tratta dal libro The last wish in Italia diventato Il guardiano degli innocenti (non so perchè), che è una raccolta di sette racconti brevi che ho letto da poco tra l'altro.
Mi limito a parlarvi dei primi due episodi perchè non ho ancora visto i seguenti per mancanza di tempo e sonno, ma rimedierò presto e vi recensirò anche quelli..
Iniziano col dire che in generale la serie mi sta piacendo, non sono stupefatta, ma nemmeno delusa, anzi, se mai mi ha sopreso per la buona sceneggiatura e i buoni interpreti, soprattutto le attrici che interpretano Ciri e Yannefer, peccato invece che Henry Cavill, che interpretta proprio il protagonista Geralt benchè visivamente d'impatto, sia l'unico un poco rgido nel ruolo....Ora non so se è colpa dell'armatura in pelle che gli hanno dato come costume che era un poco stretta o pesante, ma fatto sta quando si muove sembra un poco imbalsamato, invece da fermo, va benissimo, fantastico.
Detta questa stupidata, arriviamo al sodo, Il telefilm è fedele al libro? Sì e no. Ho visto solo due episodi per ora ma hanno molto ridotto le trame dei due racconti che hanno usato come base dei primi due episodi e che vedevano protagonista solo Geralt, per introdurci sia Ciri e Yannefer con scene del tutto create a tavolino non presenti nel libro, poichè cronologicamente Ciri all'epoca dei fatti di quei racconti non era nata, solo concepita, e Yannefer non conosceva Geralt se non nell'ultimo racconto dove si incontrano per la prima volta.
Ma a me questa non fedeltà non ha dato fastidio, ci sta che gli sceneggiatori vogliano presentarci bene e ampliamente Ciri e Yannefer visto come saranno poi centrali nella storia di Geralt, questo crea empatia nello spettatore. Conoscerle bene ci poterà ad amarle e a tifare per loro e saremo più coivolti nella serie.
L'unica cosa che mi è spiaciuta, è che, per ora (magari poi invece verrà introdotta) si è persa una caratteristica importante del mondo in cui è ambientata la serie: la parte fiabesca.
La saga di The witcher, i libri, non sono semplici fantasy, si tratta di una fiaba epica. La storia di Renfri nella serie tv non si è capito ma è quella di Biancaneve pari pari, o meglio della Biancaneve di Biancaneve e il cacciatore, ma ancora più dark. Non si è capito perchè hanno tagliato troppo ciò che raccontano Stregobor e Renfri a Geralt. E anche gli altri racconti del libro hanno punti fiabeschi. Il mondo di Geralt si basa non semplicemente sulla magia degli elfi, o faeries, ma sulla stessa delle fiabe, che qui sono la stessa cosa.
Ci sono maledizioni che vengono spezzate dal vero amore, principesse morte per una puntura di un arcolaio, fanciulle intrappolate in alte torri....E ci sono re morenti curati da mostri magici che si ritrovano a promettere a tali mostri ciò che di inaspettato troveranno al loro ritorno...tipo una figlia nata in loro assenza che il mostro poi reclamerà e per la legge della magia tali promesse sono realmente vincolanti (vedi Tremotino e Once upon a time).
Stregobor racconta chiaramente a Geralt nel libro che Renfri era la principessa del regno dove lui era mago di corte, ed era figlia della prima moglie del re che poi si era risposato con una saggia regina di nome Aridea che possedeva uno specchio magico... al che Geralt lo interrompe e scherza 'E scommetto che gli chiedeva la solita domanda. Chi è la più bella del reame?’ Stregobor prosegue e dice che lo specchio aveva rivelato ad Aridea che lei e suo figlio sarebbero morti per mano di Renfri che allora non si chiamava così, e che la principessa in realtà era un mostro, era nata poco dopo l'eclissi era una delle neonate mutanti predette dal famoso mago che fece imprigionare e uccidere centinaia di fanciulle causando la nascita della moda dei principi che salvavano le ragazze dalle torri e che aveva causato nella gente normale un certo odio verso i maghi...ma giusto un cicinino. Stregobor al soldo di Aridea che in realtà semplicemente voleva liberarsi della figliastra per far succedere al trono suo figlio, coorroborò le sue teorie e l'aiutò a tentare di uccidere Renfri, tramite un cacciatore. Ma Renfri sopravvisse sia a questo che poi al veleno....fu salvata da sette nani e creò con loro una banda sotto un nuovo nome, uccise Aridea e il figlio, conquistò un principe e un regno....ma ormai ciò non le bastava più non era più una principessa era una bandita una cacciatrice un mostro creato da dei mostri sottoforma umana....e non avrebbe avuto pace finchè non avesse ucciso anche Stregobor...ed è lì che Geralt l'incontra....
Capirete che saltando tutto questo discorso, l'episodio perde molto purtroppo. Non che sia essenziale ai fini della trama generale che resta nel finale uguale al libro, ma gli toglie un certo non so che, non credete?
Così come nel secondo episodio vediamo il re degli Elfi cambiare idea e non uccidere Geralt perchè colpito dalle sue parole. Nel libro non avviene così, cambia idea grazie all'intervento di una specie di divinità elfica che ora cammina tra gli uomini e gli dice di risparmiare gli umani. Tipo una dività faeries della luce o della prosperità, qualcosa di molto folkloristico. Anche qui la trama in fondo non cambia Geralt sopravvive viene risparmiato, ma togliere quel particolare toglie magia alla serie tv. A mio avviso.
Ma ho visto solo due episodi per ora. Perciò vedremo se questa parte fiabesca apparirà. Intanto ne approfitto per dire che invece il concetto della magia degli stregoni e delle streghe è stato spiegato molto bene grazie all'addestramento di Yennefer. E spiega anche perchè siano visti spesso male dal popolo, streghe e stregoni così come nella serie di Mercy di Patricia Briggs devono sacrificare qualcosa per poter usare la magia o meglio il caos, non sono come i faeries che invece possono incanalarla in altro modo ripettandone la natura. E spesso sacrificano altro, non certo loro stessi. Nel mondo di Mercy le streghe bianche coloro che non sacrficano altro che si tratti di animali o umani è indifferente sono rare....le streghe grigie o nere sono molto più potenti e crudeli e anche gli stregoni del mondo di geralt tendono più verso il male che il bene spesso, proprio per la natura dei loro poteri. Questo viene mostrato egregiamente. Per ora invece non è stata approfondita la differenza tra druidi e stregoni. Saccoditopi, il mago della nonna di Ciri visto nel primo episodio è un druido, non uno stregone e i druidi spendono se stessi per fare magia, come si è visto in quella puntata appunto.Sono spesso più buoni degli stregoni, e più rispettosi della natura del caos.ma non sempre...
Ma sono certa che questo lo spiegheranno quando vedremo un importante episodio del passato di Geralt, quando appunto conobbe la nonna di Ciri e fu fondamentale nell'aiutare i suoi genitori a sposarsi.....Che poi è la trama di uno dei sette racconti del libro e che è molto fiabesco, molto La bella e la bestia....
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mi ero promesso di stare bene, di trovare qualcuno, ma le giornate sono nere e scrivo testi che non leggerà nessuno. e allora vaffanculo, mi prendo spazio, qui, dove posso fare l'amore e vivere facendo questo. scrivere vivendo questo è ciò che voglio, non credo che sarei felice, neanche con il portafoglio gonfio. qualunque sbaglio, qualunque torto, io non lo scordo, cambio umore ogni secondo, prima sono vivo e dopo sono morto. se andassi via, non lascerei molto, solo qualche buffo ricordo e quel cazzo di cuore rotto. nel mio cammino mille streghe, brave ad amare, ma solo con addosso le calze a rete, sì, perché belle da strappare. cucimi le ferite, puliscimi dal male, so che sei magica, sì, so che lo puoi fare. non sei come le altre, tu forse sei speciale, qualcosa dentro l'hai saputo svegliare. ti prego ricordami come amare, ricordami come amare, senza il desiderio di scopare. è da un po' che faccio incubi, sono i demoni che mi vogliono lì. sì a volte pranzo con i lupi e mi sembra sempre lunedì, e non c'è bisogno di parlarmi, guarda ce la faccio da solo, come ho sempre fatto, ti prendo dalla vita e inizia il gioco.
#m
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Con le mani sporche fai le macchie nere
Vola sulle scope come fan le streghe
Devi fare ciò che ti fa stare
Devi fare ciò che ti fa stare bene
Soffia nelle bolle con le guance piene
E disegna smorfie sulle facce serie
Devi fare ciò che ti fa stare
Devi fare ciò che ti fa stare bene
Vuoi stare bene, stare bene
Vuoi stare bene, stare bene
Vuoi stare bene, stare bene
Vuoi stare bene, stare bene
Risparmiare metà della fatica
Cancellare metà della rubrica
Respirare soltanto aria pulita
Camminare verso la via d'uscita
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