#latis-ali
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spell-cleaver · 7 months ago
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🌹
"No one is only one thing. No one.” Hondo looked at Luke. “Something to remember.” When Luke gave him a flat stare, he cleared his throat. “Anyway. We can do it. We are an excellent team—Dakellan hired us for a reason!”
For every 🌹I receive in my inbox I’ll post one sentence from a current WIP of mine!
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untuffonelpassato · 29 days ago
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Se queste ali saranno come due remi,
remando controcorrente
precipito perché un vento incoerente cambia il livello,
chi spinge verso l'oceano
chi resta nel suo torrente,
chi ha fatto un biglietto aereo,
chi parte con il cervello, e se hai coraggio
apri gli occhi adagio quando ti infrangi,
qui è un macello
qui c'è un buio lancinante e ti lanci
qui c'è un acqua allucinante, pioggia pisci o piangi,
stanotte gli angeli daranno i calci
E se la libertà porta fuori
tu ci incarceri nei paraggi
ci imprigioni come piccioni,
viaggiatori senza messaggi,
quando il sole sta taciturno
quando ruzzola coi suoi raggi
ma che lusso il cielo notturno quando
è bussola dei miei viaggi
Ora le stelle vanno a slalom, tutti attenti
tutti agitati tanto che ho imparato a volare
e sono sempre tutti girati,
prima toglierai con un camion le foglie secche dagli isolati,
dopo si sta come d'autunno sopra quegli alberi quei soldati
E gli equipaggi del pacifico lo dicono già da un'era
che chi regna incontrastato in cielo in terra non si rivela,
e per un albatro se il vento tira ai lati è già primavera,
perché sull'albero della nave è già fiorita la prima vela.
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jazzluca · 26 days ago
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STARSCREAM ( Voyager ) Movie Studio Series GAMER EDITION 06
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Immancabilissimo ecco anche STARSCREAM unirsi agli Studio Series Gamer Edition, e con lui di seguito si aggiungeranno anche i suoi colleghi Seeker, ma personalmente sono contento di questa versione Voyager del personaggio di War for Cybertron, dato che ai tempi ho adorato il Deluxe uscito come Generations Fall of Cybertron per come reinterpretava il design classico di Astrum.
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Il JET SPAZIALE infatti si ispirava un po' agli iconici tetrajet del primo episodio dei cartoni G1, ma con l'aggiunta delle ali puntate in avanti, e questo SS è assai fedele ai concept design… pure troppo, però!
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Il velivolo del gioco infatti risulta più aerodinamico, con il muso più sottile ed allungato e le ali più grandi, il contrario di questo modellino, purtroppo, cui si crede sia la versione "hoover mode" del mezzo, ovvero quella non in movimento, per via delle ali corte e dei motori posteriori più allargati, ma dovrebbe avere anche le due pinne posteriori abbassate, quindi diciamo che è una sorta di ibrido, al limite.
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Come vedremo poi, il jet soffre di gigantismo del cockpit ed invidia delle ali perchè poi ALMENO ne favorirà l'aspetto del robot, ma intanto è un peccato che l'aereo risulti così goffo, anche se vale sempre la regola che in quanto mezzo cybertroniano ed alieno possa prendersi tutte le libertà estetiche che vuole, e che, ripeto, alla fine è fedele ad un concept design, solo che purtroppo è quello meno riuscito! ^^'
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E' un peccato perchè poi il modello viene sminuito dal suo precedente Deluxe, che era decisamente più armonioso alla vista, ma è comunque ricco di particolari scolpiti e dipinti, con un ottimo rosso / bordeau e blu scuro metallici, tocchi di argento e violetto, e pure i simboli di fazione sugli alettoni ed entrambe le facce delle ali.
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Ecco, se magari dipingevano pure i bordi del pezzo di plastica arancione che funge da vetro della carlinga, magari questa sembrava più affusolata e si evitava l'effetto "carotone". ^^'
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Anche perchè non è così grossa per nulla, poichè contiene la testa del robot ed è quindi funzionale alla TRASFORMAZIONE, la quale è davvero bella elaborata partendo da quella più semplice dell'incarnazione Deluxe precedente, con però ora le braccia che sono incastrate nella parte anteriore inferiore e non posteriore, con i reattori che si allungano per diventar le gambe, il muso che al solito si abbassa e da cui appunto spunta il capo, mentre la parte superiore posteriore si ripiega, ognuno dei 3 moduli di cui è formata, e si adagia sulla schiena.
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Il sacrificio estetico dell'aereo viene perlomeno ripagato dalla bella modalità di ROBOT, che mantiene quell'estetica bizzarra del personaggio dei videogiochi, mutuata vagamente dalla versione cinematografica a mio avviso, con le gambe con degli "artiglioni" al posto dei piedi, le anche larghe e le braccia un po' più lunghe della norma.
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Purtroppo anche qui il carotone sul torso è fuori luogo, ma diciamo che col tempo l'occhio si abitua, mentre ora le ali corte hanno senso, MA forse era meglio magari farle accorciabili, dato che il jet ne è penalizzato, come abbiamo visto prima…
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Ottima la testa sempre blu scuro metallico e la faccia argento scolpita perfettamente, così come carini i due modulini mobili ai lati della stessa ( "accessori" a parte non montati subito nella figura per via delle finestre aperte delle scatole... ), ma ancor meglio gli alettoni verticali ruotati di 180° verso l'alto, in modo da imitare al meglio i dettagli della schiena come si vedeva nel videogioco.
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Ancora, davvero belli gli stinchi in rosso metalizzato, e ottimo anche come posabilità, potento ruotare il bacino, i pugni oltre al solito corredo standard, così come la testa puà anche abbassarsi e alzarsi per bene, e le ali possono "sbattere" su e giù tranquillamente.
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A parte il summenzionato carotone sul petto, come altri eventuali inestetismi abbiamo un paio di vuoti nell'interno coscia, ma poi basta, mentre come accessori abbiamo le armi che sfoggiava nel videogioco, ovvero il fucile da cecchino chiamato per tutti Null-Ray in onore dell'arma storica sin dalla G1 di Starscream ed una mazza ferrata bella grande col manico separabile, che possono appendersi a riposo nei fori dietro la schiena.
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Il Raggio-Zero, da buona tradizione dei WfC SS, può sostituirsi al solo avambraccio destro, con questo che però non trova poi posto per nascondersi nel robot, MA per fortuna almeno hanno messo anche un'impugnatura standard tonda al fucile, in modo da essere impugnato anche normalmente dalle mani. Peccato che il foro posteriore per agganciarlo al gomito sia esagonale e non compatibile con la spina della mazza, sennò si poteva creare un'unica armona.
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Insomma, davvero un buon modello che non raggiunge la perfezione per colpa di un paio di dettagli minori ma significativi, ovvero le summenzionate ali piccole ed il cockpit spropositato, cui magari poi ci si abitua ma che ad una prima occhiata potrebbe smorzare gli entusiasmi, laddove invece il giocattolo ha parecchio da offrire ma al solito in fase di progettazione ci si perde in un bicchier d'acqua che potrebbe invece annegare quanto di buono c'è in questo Astrum videoludico.
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-Videorecensione
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poesiablog60 · 2 years ago
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Io ti volevo vicino
come un ginocchio ha l’altro
il sangue, la vena
io volevo te.
Ma vicino è sbagliato, io
ti volevo attorno
come il bianco al tuorlo
il guanto alle dita.
Io ti volevo dentro.
Come il cuore dell’insalata è al centro
io lì volevo stare.
E ti volevo ai lati
come agli uccelli, le ali
quando spiccano il volo.
E ti volevo sopra
come le nuvole lo sono
quando benedicono con l’acqua la terra.
Sotto, come la terra ai miei passi.
Ti volevo pieno
come di aria una stanza,
del noema, ogni cosa.
E piccola, come un errore di distrazione
continuare in te:
come la curva con l’altra strada
le mie braccia con la tua schiena.
Ersilia Riccitelli
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faiezsworld · 2 years ago
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When 'Oscar Wilde' said, "I shall write it in my diary to-night,
What?
That a burnt child loves the fire."
And 'Agha shahid ali' said, "Your bones refused to burn
when we set fire to the flesh.
Who would have guessed
You'd be stubborn in death?"
And 'Abdul Wahaab' said, "Yaar doad naar khoti zaalan koh ti wan talai lati yaras wan".
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scenariopubblico · 1 year ago
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Un Altro Scenario: la prima rubrica di Humus
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Siamo felici di fare spazio alla penna degli studenti del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania – Donato Gabriele Cassone, Giulia Celeste, Laura Raneri, facenti parte del corso di Scienze e Tecniche psicologiche.
L’iniziativa prevede il lancio di una rubrica chiamata Un ALTRO SCENARIO. Danza e psiche, dove, Eine andere Schauplatz (per l’appunto, Un’Altra Scena) è l’espressione che Freud prende a prestito da Fechner per il suo celebre saggio L’interpretazione dei sogni, indicando così l’inconscio.
Nella rubrica che verrà ospitata in queste pagine, la psiche è osservata a tutto tondo: dalla sua dimensione storica sino ai processi formativi che la modificano nel corso dell’esistenza, dagli aspetti mitici e filosofici fino alla dimensione “somatica” di psiche incarnata in un corpo con cui è in costante contrappunto. È una archeologia della psiche quella che si propone, certamente in debito con la clinica della psicologia ma ancor di più in volo ad ali spiegate verso le aperture di un orizzonte che cela lati insospettati di noi.
La rubrica si svilupperà in una serie di articoli redatti dagli studenti e dalle studentesse, originati dalla visione di cinque diversi spettacoli della stagione Sp*rt! di Scenario Pubblico. I loro sguardi, posizionati in prossimità di discipline come psicologia, pedagogia, filosofia, andranno a penetrare gli spettacoli, i processi creativi, gli incontri con gli artisti durante le open door per riflettere e rintracciare tematiche altre.
«I sogni molto frequentemente esprimono ricordi e conoscenze che il soggetto da sveglio è ignaro di possedere»;
scriveva Freud e la danza, un po’ come il sogno, ha la capacità di far riemergere, sollecitare e rilevare sentimenti, desideri, paure personali e, soprattutto, riflessioni, dubbi, contraddizioni collettive. Tutti argomenti che potranno essere approfonditi e che potremo leggere qui, per cinque mercoledì tra novembre e gennaio.
L’iniziativa è promossa dal prof. Emanuele Coco e Roberto Zappalà con il contributo di Maurizio Leonardi e la supervisione dei testi di Sofia Bordieri.
A mercoledì con il primo testo su Sport di Salvo Lombardo | Chiasma.
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fancypatrosublime · 2 years ago
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Flatid planthopper nymph ✨🐝💛
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I 𝑓𝑙𝑎𝑡𝑖𝑑𝑖 sono una famiglia di 𝑐𝑖𝑐𝑎𝑙𝑖𝑛𝑒 𝑓𝑢𝑙𝑔𝑜𝑟𝑜𝑖𝑑𝑖; si distinguono dagli altri per una combinazione di caratteri.
Come tutte le altre cicaline, succhiano la linfa del floema delle piante; è noto che alcune specie comunicano con le vibrazioni attraverso gli steli delle piante.
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I Flatidi sono insetti dall'aspetto simile a quello di piccole farfalle: la testa è provvista di due ocelli disposti sotto gli occhi e lateralmente rispetto alle carene laterali; le antenne hanno flagello filiforme e non segmentato e i due articoli prossimali ingrossati; il rostro ha il segmento terminale più lungo che largo.
Le ali anteriori presentano i caratteri morfologici più evidenti di questa famiglia: molto ampie, di forma trapezoidale, con superficie del clavo marcatamente granulosa alla base; la costa è fortemente curvata nella parte anteriore e presenta numerose nervature trasversali. In fase di riposo, sono ripiegate a tetto ma tenute quasi verticalmente ai lati dell'addome, conferendo all'insetto l'aspetto di una farfalla. La morfologia delle ali permette di distinguere questa famiglia da quella degli Acanaloniidae, che sono privi di nervature trasversali nella regione costale e della granulazione del clavo.
Gli individui giovani emettono secrezioni cerose che ricoprono l'intero corpo e si prolungano in ciuffi dietro l'addome.
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the-lotus-adventure · 2 years ago
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Bumi Series Characthers X BMS songs
Raib: Altersist - void
Seli: The World Of Cyber - DJ Lati
Ali: Sparkles New Life - rider
Selena: Aleph-0 - Leaf
Ily: Vezzelix - Reku Mochizuki
Batozar: Ark - Kanoryo
Gill: Rainshower - Silentroom
Tamus: Now It Is The Time, DO IT - Roy Mikelate
Si Tanpa Mahkota: Nhelv - Silentroom
Lumpu: PUPA - Morimori Atsushi
Fala-Tara-Tana: Jack-the-Ripper - UK rampage
Hana: Infinity Heaven - Hyun
Av: One Way Street - Siqlo
N-Ou: Sakura Fubuki - Street
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mariozepponiarte · 5 days ago
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Bernardo Daddi Madonna delle Grazie, 1347 Pannello dipinto della pala d'altare Orsanmichele, Firenze L'immagine raffigura un dipinto della Madonna col Bambino circondato da angeli. La Madonna è seduta su un trono, con il Bambino Gesù tra le braccia. Indossa una tunica blu scuro con una fascia rossa, mentre il Bambino Gesù indossa una tunica bianca. L'aureola della Madonna è ornata d'oro, evidenziando la sua natura divina. Gli angeli sono disposti a coppie su entrambi i lati della Madonna, con le ali spiegate. Sono tutti vestiti con lunghe e fluenti vesti e alcuni tengono in mano strumenti musicali. Il dipinto è incorniciato da una cornice di legno riccamente intagliata, che aggiunge un senso di grandiosità e riverenza. Lo sfondo è di un rosso vibrante, creando un sorprendente contrasto con le figure e le loro vesti bianche e blu. Questo dipinto è una testimonianza dell'abilità artistica e della devozione dell'artista, che cattura l'essenza della Madonna col Bambino in modo bello e commovente. L'immagine è un potente promemoria del ruolo centrale della Vergine Maria nella fede cristiana.
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444namesplus · 3 months ago
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Abjy Adshy Ady Afglabi Afle Afly Afrynthu Afste Aglansh Agre Agwanshi Ahaz Ahshy Aja Ajadi Ajeso Ajynth Ake Akshyrni Ala Alab Alang Aledo Ales Aly Alygi Amshyst Anggja Angnreb Angththaski Angththysku Anjynsh Anshwe Anskyd Ansta Anthrat Anthvyv Apra Apyfi Are Arehi Aresh Artly Ary Aryb Asha Ashabu Ashesi Ashlep Ashtha Ashy Aska Askas Aske Askeng Askja Asknled Asksty Asky Asta Astabo Aststamo Asty Astyho Atha Athaki Athe Athyvo Atshab Atshy Atthy Aventhi Avjeg Avleg Avsha Awe Awength Awy Aza Azrybu Azshangu
Bastthalt Blara Dleskthesk Eble Ebrah Ebsjy Edneng Edry Edrynthu Edsky Efry Egska Egwek Ehda Ehsha Ehthy Eja Ejysk Ekka Eksha Ekshy Ela Elaf Elango Elesk Elyngtho Emlyg Emra Emshysi Emyk Engthstyg Engthwa Enja Enleg Enshepu Enshstyzi Enska Epje Epwyst Eran Eranthu Ery Eryfi Eryv Eshab Eshag Eshamu Eshe Eshefo Eshrash Eshysho Eskaski Eske Eskske Eskwadu Eskybi Esly Esre Esstensh Estja Estshask Estskask Estwy Estypi Estys Etha Ethangtho Ethe Ethy Ethyng Etly Etsty Ettha Evje Evly Evwyngth Ewa Ewanth Ewe Ewemi Ezjyku Fasty Geskzry Hjalyk Hlasty Hrytha Jaba Jafry Jajagi Jajash Jakjyh Jare Jaske Jatha Jera Jeska Jeskybu Jetref Jydlenth Jygthag Jyladi Jylag Jynthle Jysksre Jytha Jywy Jyzskyvo Katthago Kjekkesh Kjyvlynshi Kleste Lafjyho Lafwesho Lagthe Laja Lala Lalensh Larezu Lashshast Lashy Laty Lawa Lefthe Legshefi Lejy Lemze Lenshjyrt Lydjy Lydwy Lygshy Lylbstano Lyryb Lyshe Lyststyv Lythy Lywe Mylensh Nejantho Neshy Nwadrav Rabty Rajangtho Rangththy Ranshyng Ranthly Ranthskyv Rasam Rashesh Raske Rasta Razske Rejad Rejy Renshra Repfyng Reshe Reske Resky Resta Reste Retshy Ryhla Ryhska Ryly Ryngrym Ryshak Ryska Ryskyngo Rysten Rystet Rystjy Rysty Ryzska Sapeto Shafste Shajeb Shajysk Shanthsty Share Shashe Shavy Shawansho Shazja Shazwyng Shefwasko Sherag Sherysho Sheshy Shevthysu Shybjensho Shypshy Shyry Shysha Shyska Shystska Shystys Skakthansh Skangjag Skangthwanthu Skanthske Skaravi Skaskef Skawep Skebshy Skehstanthi Skejego Skejegu Skezsteg Skydjem Skygranshi Skyjego Skynryn Skyzje Stangthsta Stastskako Stasty Stathyg Stawe Stegzlepu Stehshepi Steky Stelano Stely Stenshtha Stenthjygu Stesty Stybra Stydja Stylsjy Styngthtasku Stynskym Styrav Swegske Synshy Tanwako Tara Thaja Thajed Thare Thary Thatle Thebjyvu Thegskynu Thehle Thela Thenshla Theska Thevy Thydle Thydsa Thydska Thyfske Thyja Thyshypu Thyska Thyskskasti Thysrysk Thystlesh Thytha Thythensh Thythra Thyzra Twyshledo Tythe Vjeled Wadtha Wafshe Wakre Wanthja Washweg Waskthe Wasrynsh Weja Weje Wengjy Wenthje Wenththa Wewyst Wezjyku Wyfla Wyfshysk Wyly Wynra Wynthskaz Wynththa Wyrbwa Wyshshasku Wythyski Wythyvu Wytwa Wyzly Yble Ybthylt Yby Yde Ydre Yfengthu Yfresh Yfsta Yfwedu Yfy Ygdjag Ygshe Yhhradu Yhlyshu Yhtha Yhyrpu Yjash Yje Yklypu Ylan Ylnstysho Yly Ylyf Ylynth Ymja Ymrydu Yngly Yngstyt Yngthmry Yngththa Yngwatu Ynsheki Ynshjentho Ynshrybo Yntha Ynthshyntho Ynwy Yplystu Ypshe Yras Yre Yry Yse Ysha Yshed Yshgyb Yshshyt Yshtha Yshtheh Ysjysho Yskagu Yskah Yskes Yskthe Yskysti Yskyv Ysta Ystervi Ysthensh Ysty Ytheb Ytshyto Ytste Yvsjy Yvsteki Ywa Ywat Ywe Ywed Ywyh Ywyz Zraste
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a/e/y
[t/n/s/h/d/m/f/g/p/b/v/k/z](r/l/w/j)/r/l/w/j/th/sh/st/sk
nth/nsh/t/n/s/h/d/m/f/g/p/b/v/k/z/ng/ngth/sh/st/sk/(r/l/)[t/n/s/h/d/m/f/g/p/b/v/k/z]
o/u/i
(C)V(N)CV(N(W))
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vecchiorovere · 4 months ago
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LA FELICITÀ DELLE PICCOLE COSE
Ricordo con nostalgia le mie domeniche a vicolo Savelli. Ci si svegliava con le campane a festa di san Lorenzo, si faceva colazione tutti insieme e non si litigava per il bagno.
Il primo ad uscire era mio papà: aveva l'appuntamento fisso con porta Portese, sempre alla ricerca di grandi affari mentre la mamma era convinta che prendesse delle solenni fregature. Abbiamo avuto il periodo degli orologi, delle macchine fotografiche e in ultimo
- quello più terribile - dei soprammobili. La nostra casa si riempì di cose orrende. Un vero incubo era un'aquila argentata con le ali aperte sopra un cippo di legno che troneggiava sulla credenza in sala e sembrava che ti seguisse con lo sguardo.
Mio padre cercava di vendere questi oggetti a parenti ed amici che, un po'per amicizia, un po' perchè era molto persuasivo, compravano qualcosa, ma dopo un po' sparivano all'orizzonte.
La mamma preparava iĺ pollo al forno con le patate. Io lo portavo a cuocere nella panetteria di via del
Governo Vecchio (in casa non avevamo il forno).
Verso mezzogiorno andavo a ritirarlo e mi facevo tutta la stradà fino a casa con questo odorino inebriante che quasi mi faceva svenire. Non so perchè quel pollo fosse così buono , non ho mai più ritrovato quel gusto così appagante , forse perchè la carne si mangiava solo la domenica.....forse che i polli fossero ruspanti e non allevati in batteria.....
Il pomeriggio si andava a fare una passeggiata. La nostra meta preferita era via Giulia e siccome via Giulia era considerata la via dei signori, ci si vestiva con l'abito "buono" della domenica. Non è che fosse migliore degli altri che si mettevano durante la settimana, era solo diverso. Il mio era scozzese, non so da quale cugina lo avessi ereditato (ne avevo tantissime) ed era "pizzicoso".
Così, tutti in "chicchere e piattini", nei sonnolenti pomeriggi domenicali, percorrevamo via del Pellegrino, Campo dei fiori, piazza Farnese, via del Mascherone ed eravamo all'inizio di via Giulia, la prima e più lunha strada di Roma, molto diversa dal groviglio di vicoli e vicoletti che di solito frequentavo: una strada adatta a far correre cavalli e carrozze,con ai lati lussuosi palazzi.
Si raccontava che, in occasione delle feste della famiglia Farnese, dalla fontana del Mascherone uscisse vino anzichè acqua.
Ritornavamo a casa facendo un tratto del lungotevere dei Fiorentini e poi si imboccava corso Vittorio.Alla chiesa Nuova ci si fermava a prendere "fusaie" e brustolini.
Con il cartoccio in mano si riprendeva ĺa strada di casa, ma piano piano, non c'era fretta di arrivare: le ombre si allungavano e la dolce aria della sera rallentava i nostri passi.......
Gigliola Gangi
Via Giulia ho lasciato i
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daimonclub · 5 months ago
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Pensieri e riflessioni sul mare
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Pensieri e riflessioni sul mare Pensieri e riflessioni sul mare, idee e meditazioni varie di autori famosi sul mare, espressioni poetiche, letterarie e psicologiche sul significato simbolico, metaforico e naturale del mare e degli oceani. Il suono delle onde del mare è spesso considerato rilassante e rassicurante per molte persone, e ci sono varie spiegazioni sul perché questo accada. In primo luogo il suono delle onde potrebbe richiamare alla mente i primi rumori che abbiamo udito nel grembo materno, come il battito del cuore della madre e il flusso del sangue, entrambi filtrati attraverso il liquido amniotico. Questi suoni, essendo tra i primi che il nostro cervello apprende a riconoscere, potrebbero aver creato un'associazione con la sicurezza e la protezione del grembo materno. Un'altra spiegazione si basa sulla natura ritmica e prevedibile delle onde del mare, che può avere un effetto calmante sul nostro sistema nervoso. I suoni ripetitivi e prevedibili tendono a ridurre lo stress e a promuovere il rilassamento, perché non attivano la risposta di "lotta o fuga" che il nostro cervello potrebbe avere di fronte a suoni improvvisi o minacciosi. Infine, ci sono anche teorie evolutive che suggeriscono che l'attrazione per il suono dell'acqua potrebbe essere legata alla nostra storia evolutiva, dove l'acqua rappresentava una risorsa vitale e la vicinanza ad essa era essenziale per la sopravvivenza. Carl William Brown Cosa mi piace del mare? mi piace l’assoluta semplicità. Ecco cosa mi piace. Quando sei in mare la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione, sei concentrato. A un tratto la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita. George Byron Abbiamo salpato! Le trinche e le vele di gabbia sono spiegate; l’ancora incrostata di corallo penzola dalla prua: e insieme le tre vele di parrocchetto vengono mollate alla brezza, che si segue in alto mare come il latrato di un segugio. Le vele si gonfiano – in basso, in alto – tenute tese da ambo i lati, finché, come un falco ad ali spiegate, ombreggiamo le acque con le nostre vele, e rollando fendiamo i flutti. H. Melville Il mare è un elemento capitale per la conoscenza dei popoli. Modella i costumi, così come plasma le proprie coste. Tutti i popoli marinari hanno avuto nell'anima un capriccio, se non follia. André Suarès Il mare. Oh, quando uno è nato in riva al mare come me, come fa senza il mare? Quelli che son nati in riva al mare ci manca un lato. Hanno il didietro, i due difianchi e il davanti niente. Ti manca il davanti. E hai la testa aperta. Il mare. Paolo Cevoli
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Pensieri e riflessioni sul mare Non si sa ancora se, supponendo che esso sia un animale, come ammettono taluni dotti, ciò avvenga per la respirazione del mondo che così attira l’acqua di tutti i punti e poi la rigetta; oppure se nel fondo dei mari vi siano alcune caverne, che assorbano e successivamente rigettano le acque; oppure, infine, se è la luna, che abbia influenza su movimenti così straordinari. Sta di fatto che queste maree variano con le ore nelle quali essa si leva o tramonta. Pomponio Mela Cosa mi piace del mare? mi piace l’assoluta semplicità. Ecco cosa mi piace. Quando sei in mare la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione, sei concentrato. A un tratto la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita. George Byron Il mondo non è che un grande circo, dove un'immensa marea di animali addomesticati recitano il loro triste ruolo, fenomeni da stupido baraccone, controllati e sfruttati dalle bestie più feroci, inconsapevoli domatrici, schiave a loro volta della grande imbecillità della vanità. Carl William Brown In effetti la credenza nella terra sferica era in circolazione da più di un secolo prima del famoso viaggio di Colombo. Per questo motivo gli uomini possono ben percepire che la terra e il mare hanno forma e forma rotonde, perché la porzione del firmamento che si mostra in un paese non si mostra in un altro paese. E gli uomini possono ben dimostrare con l'esperienza e l'esercizio sottile dell'ingegno che se un uomo dovesse trovare delle rotte via nave che andassero a esplorare il mondo, gli uomini potrebbero andare via nave in tutto il mondo, attorno e sotto di esso.... Sir John Mandeville L'interesse per la circumnavigazione globale è più antico del cristianesimo stesso. Infatti, se si deve dare credito alla seguente citazione, alcuni tentativi di circumnavigazione sono antecedenti alla nascita di Cristo: Per quanto riguarda il resto della distanza attorno alla terra abitata che non è stata visitata da noi fino ad oggi (per il fatto che i navigatori che navigavano in direzioni opposte non si sono mai incontrati), non è di grande estensione se calcoliamo dalle distanze parallele che sono state attraversate da noi... Per coloro che hanno intrapreso la circumnavigazione e sono tornati indietro senza aver raggiunto il loro scopo, dicono che sono stati costretti a tornare indietro non a causa di un continente che si trovava sul loro cammino e ostacolava il loro ulteriore avanzamento, poiché il mare continuava ancora ad essere aperto come prima, ma a causa della loro miseria e solitudine. Strabone Come possiamo agitarci e rimuginare sub specie aeternitatis - sotto lo sguardo calmo dell'antico Tao? Il sale del mare è nel nostro sangue; il calcio delle rocce è nelle nostre ossa; i geni di diecimila generazioni di progenitori coraggiosi sono nelle nostre cellule. Il sole splende e noi sorridiamo. I venti infuriano e noi ci pieghiamo davanti a loro. I fiori si aprono e noi esultiamo. La Terra è la nostra lunga casa. Stewart W. Holmes
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Idee e riflessioni sul mare Improvvisamente da dietro il bordo della luna, in lunghi momenti al rallentatore di immensa maestosità, emerge un gioiello blu e bianco scintillante, una sfera celeste delicata e leggera, intrecciata con veli bianchi che si muovono lentamente, che si alza gradualmente come una piccola perla in un mare spesso di mistero nero. Ci vuole più di un momento per realizzare appieno che questa è la Terra... casa. Edgar Mitchell Guardiamo la nave in lontananza scivolare Fuori dalle acque riparate della baia Nelle braccia della vastità conquistata dell'oceano. Avvolti nell'infinità della marea La perdiamo e l'ultima debole linea di fumo grigia Si fonde nel tramonto e se ne va. Scomparso dalla vista e perduto sei tu in mare Inghiottito nell'immensità blu dell'oceano? Ah no. Sebbene senza tracce siano il profondo e l'ampio Il tuo pilota ti porterà trionfante Nel porto dall'altra parte. Edith E. McGee Le colline sono state alte per la salita dell'uomo, i boschi sono stati fitti per la sua ascia, le stelle sono state fitte per il suo conteggio, le sabbie sono state ampie per le sue tracce, il mare è stato profondo per le sue immersioni, i pali sono stati ampi per il suo dominio, ma coraggiosamente ha dimostrato nel suo impegno che dove c'è una volontà c'è una via. Eliza Cook Le società capitalistiche prima riducono in povertà una marea di persone e poi incaricano i sociologi ed i professori di statistica di fare delle ricerche sulla povertà ed è così che si scopre che i poveri in genere non hanno molti soldi, sono numerosi, sono di solito poco istruiti, anche se non sempre, provengono in genere dalle zone povere del territorio e così via dicendo, spendono poco, vanno poco a teatro, non vanno in ferie al mare, sono volgari, si lavano poco, e chi più ne ha, più ne metta. Carl William Brown Il mare non fa altro, in fondo, che questo: chiamare. Non smette mai, ti entra dentro, ce l’hai addosso, è te che vuole. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti. Questo mare che vedi e tutti gli altri che non vedrai, ma che ci saranno, sempre, in agguato, pazienti, un passo oltre la tua vita. Instancabilmente, li sentirai chiamare. Succede in questo purgatorio di sabbia. Succederebbe in qualsiasi paradiso, e in qualsiasi inferno. Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà. Alessandro Baricco Perché gli antichi persiani consideravano sacro il mare? Perché i greci gli attribuirono un dio a sé, un fratello di Giove? Certo tutto questo ha un suo significato. Ancora più profondo è il senso della favola di Narciso, che non potendo afferrare la tormentosa, dolce immagine riflessa nella fonte, vi si immerse e annegò. Ma quella stessa immagine noi anche la scorgiamo in tutti i fiumi e in tutti gli oceani. È l’immagine dell’inafferrabile fantasma della vita, e questa è la chiave di tutto. H. Melville Dopo l'istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima. Cosa mi successe? Tante cose nello stesso tempo e che non ho ancora finito di analizzare. Il mio corpo, liberato da ogni peso, fluttuava nello spazio, l'acqua prendeva possesso della mia pelle, le forme degli esseri marini erano puri fino alla impudicizia, l'abbandono dei gesti assumeva un valore morale. Il peso, lo comprendevo in quel momento, era il peccato originale e la redenzione non avverrà fin quando non torneremoal mare. Jaques Cousteau Mi accade spesso di pensare al mare. Penso al mare quando è calmo. Ecco, il mare calmo mi sembra l'immagine stessa dell'esistenza, cioè di quella vita immutabile che è sempre stato il mio vano sogno. Carlo Cassola
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Meditazioni e pensieri sul mare In pieno oceano una nave da crociera, carica di turisti, incomincia ad affondare. "Gettarsi in mare!" ordina il comandante. Ma nessuno si muove. Il comandante, allora, chiama il suo vice e gli dice : "Cerca di convincerli". Dopo un po’ questi ritorna e dice al comandante: "Si sono buttati tutti in mare". "Come sei riuscito a convincerli?". "Con la psicologia. Ho detto agli inglesi che sarebbe stato un gesto sportivo e si sono buttati. Ho detto ai francesi che era una cosa chic; ai tedeschi che era un ordine; agli italiani che era proibito; ai russi che era rivoluzionario". "Ma come hai convinto gli americani?". "Facilissimo. Ho detto che erano assicurati". Anonimo Perché lo spettacolo del mare è così infinitamente e così eternamente gradevole? Perché il mare offre contemporaneamente l’idea dell’immensità e del movimento. Sei o sette leghe rappresentano per l’uomo la ragione dell’infinito. Ecco un infinito diminutivo. Che importa, se è sufficiente a suggerire l’idea dell’infinito totale? Dodici o quattordici leghe di liquido in movimento bastano per dare la più alta idea di bellezza che sia offerta all'uomo sul suo abitacolo transitorio. Charles Baudelaire All'uomo piacciono le cose facili e comode; perciò cosa c'è di più allettante di una marea di fesserie che vengono somministrate ogni giorno dai mass media mentre si è comodamente seduti in poltrona, praticamente si può approfondire l'imbecillità senza muoversi da casa. E poi dicono che non c'è progresso. Carl William Brown La ragazza tagliava l’acqua mandando le braccia come remi. Con consumata abilità manteneva la testa asciutta, sollevandola sopra la schiuma e immergendo il collo solo fino all’altezza dei capelli. Aprendo il petto verso le onde, mandava indietro l’acqua con spinte ritmiche dei piedi. Anonimo latino, III sec. Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto: il mare chiama. Alessandro Baricco L'oceano, le cui maree rispondono, come le mestruazioni delle donne, all'attrazione della luna, l'oceano che corrisponde al liquido amniotico in cui inizia la vita umana, l'oceano sulla cui superficie possono navigare le imbarcazioni (personificate come donne) ma nella cui profondità i marinai incontrano la morte e i mostri si nascondono... è instabile e minaccioso come la terra non lo è; genera nuova vita ogni giorno, ma inghiotte vite; è mutevole come la luna, non regolato, ma indistruttibile ed eterno. Adrienne Rich Da riva appare solo leggiadria / di screziati fiocchi rigonfi / e beccheggianti, e li spumeggia il mare. / Invece è un groppo d’impeti violenti / di torsioni d’attriti e di rumori: / le vele avventano la chiglia / e la deriva ara il continuo d’acqua; / schiumose turbolenze / all’abisso ricadono impotenti. E. Rambaldi Dove inizia la fine del mare? O addirittura: cosa diciamo quando diciamo: mare? Diciamo l’immenso mostro capace di divorarsi qualsiasi cosa, o quell'onda che ci schiuma intorno ai piedi? L’acqua che puoi tenere nel cavo della mano o l’abisso che nessuno può vedere? Diciamo tutto in una parola sola o in un sola parola tutto nascondiamo? Alessandro Baricco
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Pensieri e testi brevi sul mare Ho sempre voluto tenere un mare in me. / Da bambina, questo mare / sarebbe stato il regalo perfetto. / Tante volte l’ho sognato mio, sotto il letto, / avvolto in riflessi bagnati, / pieno di grazia e di schiuma salmastra, / tutto per me! / La vita mi ha aiutato a costruirlo. / Basta che chiuda gli occhi, / e mi sta aspettando lì, / Liquido, dolce, vago, / come un sogno infantile / che all'improvviso / mi salta tra le mani. Julieta Dobles Non avevo mai veduto il mare. Molte altre cose avevo visto, forse troppe. Uomini avevo visto, forse troppi. Ma il mare mai. E perciò non avevo ancora compreso nulla, non avevo capito assolutamente nulla. Come si può capire qualcosa della vita, e capire a fondo se stessi, se non lo si è imparato dal mare? Come si può comprendere gli uomini e la loro vita, il loro vano sforzarsi e il loro inseguire mete bizzarre, prima di aver spaziato con lo sguardo sul mare, che è sconfinato e basta a sé stesso? Federico García Lorca Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre. Il suo respiro è puro e sano. È l'immenso deserto dove l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza soprannaturale e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente. Jules Verne Ad una ad una come vergini alla danza / entrano scivolando le barche nel mare; si dispiega la vela come un'ala nel sole, / e per cammini che esse sole scorgono / se ne vanno in alto mare. / O cielo azzurro! Oh mare azzurro spiaggia deserta / gialla di sole! D'accosto il mare ti canta / mentre aspetti il ritorno magnifico, / al calare del sole, della prima barca / che uscirà dalle acque tutta odorosa. J. Maragall y Gorina Su tematiche affini potete leggere: Citazioni e battute divertenti sulle vacanze Citazioni e battute divertenti sul mare Aforismi e citazioni sul mare Pensieri e riflessioni sulle vacanze Un estate al lago Citazioni e pensierio sul lago Quotes on vacation Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Saggi e aforismi Read the full article
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jazzluca · 5 months ago
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STEELJAW ( Core ) Movie Studio Series 86
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Sdoganata ormai la nuova tendenza di far uscire i vari Cassettebot singolarmente come Core Class, ecco arrivare il buon STEELJAW, il leone giallo di Blaster ed esordito col resto dei colleghi nel film del 1986, e quindi di conseguenza nella linea Studio Series 86.
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Come MICROCASSETTA non si presenta però benissimo, con un disguise non così efficace nell'unico lato che di solito dovrebbe richiamare la modalità alternativa, come accade sin dai cassettebot G1 originali, dato che si vedono abbastanza bene le due armi che finiranno sulle cosce del leone robotico e pure le due metà della testa, ma questo direi che è anche il minimo.
Quello che davvero rovina la magia, nonostante il dettaglio centrale che simula il vetrino cui si intravede il nastro interno della cassetta, sono i due fori, che non sono proprio tali ma appena scavati, di cui UNO SOLO è colorato di grigio e l'altro no!
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Da quel che ne so, ci sono parti di plastica che non è possibile dipingere, da cui deduco l'eventuale motivo per cui un foro non sia dipinto, sito evidentemente in tal tipo di plastica, MA l'effetto così è davvero brutto, e quasi quasi tanto valeva non dipingere di grigio l'altro, per non creare questa asimmetria.
Però, perlomeno, messo adeguatamente all'interno del vano del petto di Blaster, il "foro" grigio s'intravede attraverso il vetro e fa la sua figura, dai. ^^'
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La TRASFORMAZIONE è completamente diversa dal Fender originale del 1986, non più con la cassetta in in piedi ma ora sdraiata, cosa già vista nei vari Ravage Generations e Masterpiece negli ultimi anni, con le due metà del muso che spuntano dai lati a sinistra per poi ripiegarsi ed unirsi, formando così testa e criniera, che si solleva, mentre le zampe posteriori e quindi le anteriori si abbassano prendendo posizione.
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In teoria potrebbe anche bastare così, dato che il LEONE robotico è grossomodo bello che formato, con una criniera bella ampia che ricorda il settei del cartone e con tanto di laser sulle cosce già annessi e pure direzionabili, ma effettivamente mancherebbe ALMENO una cosa, ovvero la coda, che potevano anche mettercela, piccina e ripiegabile, ma invece c'è sul… sedere di Steeljaw un'articolazione un po' inutile che forse serve per fargli divaricare un po' le zampe posteriori.
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Ed a proposito di articolazioni il nostro ha appunto le armi mobili e le zampine che si muovono solo frontalmente a livello di spalle ed anche, così come la testa può abbassarsi, ma appunto a venire incontro all'estetica del leone robotico ci pensa un apposito modulo con un po' di schiena, la coda e le due ali ( queste due separabili ) che nel G1 erano parti delle due armi staccabili.
Da una parte quindi abbiamo il leone alato ora completo, dall'altra però abbiamo un accessorio partformer che nella cassettina in se' non troverebbe posto, ma qui diciamo viene in soccorso Blaster stesso, che in quanto Generations WfC e Legacy contemporaneamente, ha parecchi fori per armi sparsi nel corpo e quindi vi si può alloggiare il modulo alato quando Fender magari è nel vano cassette di Radiorobot.
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Ma "per fortuna" S.J. seppur piccino come cassettebot nella classe Core, come già i suoi colleghi Decepticon Rumble e compagnia, ha un accessorio in più, ovvero un'ALTOPARLANTE che serve più che altro al suo padrone Blaster per sistemarglielo su una mano, citando così una scena dei cartoni dove Radiorobot esibiva questa funzionalità per espletare i suoi poteri sonori.
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Ma, facendo finta che questo accessorio possa essere usato anche da Steeljaw stesso, ecco che abbiamo un ulteriore apposito modulino che va a sostituire quello alato della schiena e che serve da tramite per potervi sistemare l'altoparlante sul nostro leone robotico.
Visto che sostituisce le ali, si può credere che questi si "trasformino" nell'altoparlante, e ok, ma più che altro è il modulino in se' che è ridondante, dato che è un altro cosino che va nascosto su Blaster, quindi tanto valeva mettere un perno direttamente sulla schiena alata e amen.
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Certo, visto il prezzo da Core e la piccolezza del cassettebot, meglio un po' di massa in più che no, ma a sto punto potevano invece recuperare, ad esempio, le due armi di Eject e Rewind, che non metterci il modulino per l'altoparlante.
Infine, belli i dettagli degli occhietti azzurri e dell'interno della bocca rossa, così come i "fori" farlocchi sulla criniera grigio scuri, e se da una parte ali e fucili sono dorati come nel settei, peccato che il corpo del leone sia tutto giallo ma senza gli stinchi delle zampe grigie come nel giocattolo originale che nel settei del cartone.
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Insomma, ovviamente acquisto doveroso per chi vuol completare la famigliola di Blaster, anche se fa un po' storcere naso il discorso del partforming, sopratutto quello del succitato modulino, ma più che altro speriamo che non salti fuori in un altro eventuale pack con altre migliorie o che, visto che è da Siege che sti cassettebot li stanno aggiornando un po' troppo frettolosamente, e quindi magari per avere Ramhorn o altre versioni dei suoi colleghi ci faranno ricomprare lui o Blaster per l'ennesima volta. Speriamo bene! ^^'
-Videorecensione
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multiverseofseries · 1 year ago
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Ms. Marvel: l'alba di una nuova supereroina al di là della maschera
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Ms. Marvel è una delle tante sfaccettature seriali della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe: la serie, ideata e scritta da Bisha K. Ali, con la regia di Adil El Arbi e Bilall Fallah. L’opera nasconde un efficace e interessante bilanciamento tra due istanze apparentemente lontane ovvero il teen drama e la componente supereroistica tipica dell'MCU che riesce ad avvicinare anche altri target, oltre quello dei giovanissimi. Accolta positivamente sia dal pubblico sia dalla critica, il segreto del suo successo sembra essere riconducibile proprio alla caratterizzazione e al background della protagonista Kamala Khan (interpretata da Iman Vellani) chiamata a gestire due aspetti della sua vita, rappresentati dai generi che abbiamo citato qui sopra: riuscirà la supereroina a trovare il giusto equilibrio?
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Dopo le prime tre fasi, il mondo cinematografico (ed ora anche seriale) de La Casa delle Idee ha bisogno di nuovi stimoli, sperimentazioni e soprattutto volti inediti che possano realmente svecchiare l'universo: d'altronde, si sa, The Show Must Go On. La giovane Kamala Khan rientra perfettamente in questo piano: è una figura fresca e dinamica, che tra l'altro viene introdotta nel modo più naturale e spontaneo possibile. Ciò garantisce una maggiore immedesimazione con la teenager, che all'inizio ci viene presentata come una semplice adolescente cresciuta con il mito dei supereroi e che vive in un mondo tutto suo, per sfuggire dalla caotica e complicata normalità che le sta sempre più stretta. Una premessa molto tradizionale, ma strutturata in maniera tale che ci sia spazio sia per la sua evoluzione come studentessa sia come supereroina.
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Come già accaduto in precedenza con Kate Bishop (Hailee Steinfeld) che in Hawkeye vede Clint Barton come suo modello supereroistico, anche Kamala Khan ha una sua figura di riferimento ovvero Carol Danvers in arte Captain Marvel. Non è un caso che proprio la supereroina spaziale sia la sua beniamina: una donna decisa che ha tenuto testa a Thanos e che è temuta e rispettata da tutti. Ma il suo sogno di diventare una suoereroina si infrange però ogni giorno, quando la sua fantasia e creatività si spezzano contro i muri dell'ordinario. Questa particolare connessione tra la protagonista e l'universo de La Casa delle Idee non è solo utile a dare un respiro più ampio a Ms. Marvel ma contribuisce in modo attivo a rendere il background dell'adolescente verosimile e di conseguenza più efficace nella ricezione da parte del pubblico.
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L'altro aspetto della vita di Kamala che emerge già all'inizio della serie, e che è fondamentale per capire al meglio il personaggio, è la dimensione scolastica e in generale il carico emotivo adolescenziale che ciò comporta. La componente teen-drama è centrale all'interno dell'opera, sia perché è l'elemento di conflitto con la componente supereroistica dello show Marvel, sia perché arricchisce il personaggio, dandole maggiore spessore e, soprattutto, consente di variare il contenuto proposto nella serie. È interessante da notare che, se nel primo episodio i due lati del progetto sono totalmente indipendenti e separati l'uno dall'altro, già al termine del primo episodio ci si rende conto che la convivenza tra normalità ed anormalità è il punto nevralgico dei vari episodi. La protagonista, infatti, scopre di avere dei poteri straordinari che però non la rendono estranea ai problemi della vita quotidiana, trovandosi quindi di fronte ad una scelta difficile.
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"Da un grande potere derivano grandi responsabilità": così Ben Parker, lo zio di Peter Parker alias Spiderman, descrive cosa dovrà affrontare il nipote dopo aver accettato i suoi poteri. Anche con Ms. Marvel si torna nuovamente a quel passaggio, fondamentale, nella storia dei cinecomic. Anche Kamala deve comprendere che diventare una paladina richiede non solo tanti sacrifici, ma sopratutto uno sforzo di maturità: rinunciare a una parte della propria normalità per dedicarsi interamente ai più deboli, rischiando la vita, cosa dura da accettare, specialmente per un'adolescente che deve ancora trovare il suo posto nel mondo. Ed è proprio il dilemma dell’accogliere i propri poteri e iniziare un nuovo percorso o rifiutare queste capacità per lavorare meglio sul personale è il centro della serie e che la rende così affascinante.
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In fin dei conti, scorporando da Ms. Marvel tutto il lato connesso al mondo supereroistico, ci rimane una giovane con i problemi di tutti i giorni, un filone che potrebbe funzionare indipendentemente da tutto il resto, ma che è parte integrante del personaggio principale. Ma lo stesso processo non può essere applicato a tutti gli altri prodotti seriali del MCU (Marvel Cinematic Universe), visto che molti di essi puntano quasi interamente sul contenuto che va al là dell'ordinario, ricercando solo l'ambizione e non la linearità. Invece, opere come Ms. Marvel e Hawkeye fanno centro proprio perché, nel raccontare gli aspetti più quotidiani e semplici dei personaggi, li descrivono nella loro umanità e ciò permette di creare una profonda connessione con il pubblico. Da anni sul piccolo e grande schermo siamo testimoni della nascita di eroi ed eroine di ogni tipo, conosciamo le loro origini, ma non la loro psicologia, le loro motivazioni più profonde. Quindi forse alla fine quello che ci preme di più è finalmente incontrare le persone dietro i costumi da supereroi.
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trojerucica-blr · 1 year ago
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KOJEG SE ORUZJA LATIS,OD TOG ORUZJA CES I POGINUTI!!!NEK IMAJU TIRANI TO U VIDU I DZELATI.TKO SE DRZNE DA DIGNE RUKU NA PRAVDU-PRAVDA JE SPORA,ALI DOSTIZNA,KAD-TAD.
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KOJEG SE ORUZJA LATIS,OD TOG ORUZJA CES I POGINUTI!!!NEK IMAJU TIRANI TO U VIDU I DZELATI.TKO SE DRZNE DA DIGNE RUKU NA PRAVDU-PRAVDA JE SPORA,ALI DOSTIZNA,KAD-TAD.
OVOG PRVOG SU UBILI OVI DANAS KOJI TIRANISU I CIJE SU RUKE KRVAVE DO GUSE,A OVAJ DRUGI JE MOJ KOLEGA PO STRUCI,BIT PUBLICISTA I KRITICAR VLASTI I OSNIVAC POKRETA PRIDE, JE POKRETNA META PARAZITA I HOHSTAPLERA NA POZICIJI,DA BI PRODUZILI UZIVANJE SVOJIH PRIVILEGIJA I AGONIJU ZRTAVA TIRANA BEZ RAZLIKE,ISTI SU-OKRUTNI I GRAMZIVI DO ZLA BOGA I JOS GORE P.MATERE!!!
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Dokumentirao ‘korupciju’ i bogatstvo ‘lopova’
Navaljni je postao poznat prije više od deset godina dokumentirajući i ismijavajući ono za što je rekao da je ogromna korupcija i bogatstvo “prevaranata i lopova” koji vode Putinovu Rusiju.
U trenutku smrti služio je zatvorsku kaznu u ukupnom trajanju od više od 30 godina pod optužbama za ekstremizam i prevaru, koje je negirao i rekao da su politički motivirane.
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evolia7 · 5 months ago
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Se non è di disturbo, vi vorrei presentare un'umile preghiera "artigianale" per invocare l'aiuto di San Michele Arcangelo col fine di purificare noi e l'ambiente dove viviamo dall'influenza del maligno.
🪽
“Io, (vostro nome), chiedo che tutto l'operato di spiriti negatori del Bene Supremo, aggressori della Pace, e di qualsiasi altra entità non proveniente dalla luce del Regno Celeste, rivolto alla mia persona o a qualsiasi membro della mia famiglia, della mia casa, dei miei affari, sia trasmutato qui e ora nel fuoco divino di Dio, per la sua definitiva distruzione.
Liberaci, o' Signore, da tutto ciò che ci può allontanare dal Tuo sommo bene!
Chiedo anche dal profondo del mio cuore che i celesti soldati alleati dell'Arcangelo Michele custodiscano la mia casa, la mia anima e quella delle persone che amo ovunque nel mondo.
Che la mia anima possa essere il luogo sacro dove accogliere Dio in me, e dal centro di essa chiedo all'amato Arcangelo Michele e al suo santo esercito di angeli protettori di avvolgere fra le loro ali la mia vita e quella dei miei affetti più cari.
Liberateci, o' santi angeli di Dio, da ogni situazione nefasta!
Dolce e forte Michele, posiziona i tuoi fedeli angeli sopra, sotto e ai lati della mia casa.
Che la potente luce dorata del Signore elimini tutti gli ostacoli che mi impediscono di raggiungere la santità.
Che i miei sogni possano avverarsi nel Signore!
Grazie per la vostra meravigliosa protezione, amici celesti di Dio e quindi nostri.
Così sia, qui, ora e per sempre nella Divina Volontà.
Amen”
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Happy Feast Day
St. Michael St. Gabriel & St. Raphael
Pray for us! Archangels are messengers of God sent to direct, guide, defend, & protect us.
Prints, plaques & holy cards available for purchase. (Website)
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