#la scrittrice del mistero
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persa-tra-i-miei-pensieri · 2 years ago
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I commessi della Giunti si staranno ancora chiedendo che strano genere mi piace ahah ma è difficile spiegarmi e poi chissà se gli è rimasta la curiosità di che libro cercavo di descrivergli al commesso che era convinto di aver capito i miei gusti e ha tentato di consigliarmi un libro che non ci azzeccava nulla ahah
Tutto è iniziato con mamma che ha voluto chiedere del terzo libro della saga di Tilly che cercavo tra gli scaffali inutilmente, dopodiché questo commesso mi si avvicina e cerca di sbirciare i libri che ho in mano: due fantasy per ragazzi, però mi ha raggiunta nel settore narrativa per adulti, quindi già lì era curioso di capire perché mi trovassi in quel settore con quel genere di libri in mano ahah e quindi mi chiede "che libri leggi?" E io oddio mo cosa gli rispondo, quindi con voce nasale perché raffreddata cerco di dire "spazio tra ragazzi e adulti" per non dire spazio tra bambini-ragazzi e adulti ahah, e mi sorride incuriosito per poi lasciarmi finire di guardare gli scaffali prima quello a parete in cui mi aveva colpita una ennesima copertina cute con dei libri disegnati e nel titolo la parola libreria, è diventata una fissa ultimamente e soprattutto ne sono davvero un sacco di questo genere, ma mi ritrovo a poggiarlo quasi subito per via della sintesi nella pagina interna della copertina, penso "ah l'ennesimo libro che inizia con un lutto, un locale lasciato in eredità o problemi vari stavolta un'amicizia molto particolare che non ha età ma comunque non di mio gusto o almeno credo, fatt'é che l'ho poggiato. Ho continuato a guardare lo scaffale spuntando mentalmente: quello lì l'avevo già scartato, quello l'ho in eBook e gli altri uffa tema guerra e drammi vari, mi resta solo lo scaffale basso dei romanzi rosa, mah non penso di trovare nulla qui ma non si sa mai. Sempre gli stessi e poi mi colpisce un titolo diverso finalmente! Oh stile libreria ma un magazzino dei sogni, molto interessante, uh scrittrice coreana sempre più interessante, "ti prego che non inizi con qualche disgrazia anche questo" penso mentre apro la copertina alla sinossi, leggo e esclamo a voce abbastanza alta da attirare l'attenzione di mamma "finalmente qualcosa di originale! Diverso dagli altri! Va bene questo come terzo libro da farmi regalare dalla nonna per la laurea al posto di Tilly"
Andiamo in fila per pagare quando quel commesso mi fa "vieni che ho visto che libro ti interessa e penso di sapere quale altro libro può essere di tuo interesse" io lo seguo incuriosita ed emozionata wow si è proprio così tanto interessato, lo so che vuole semplicemente vendermi un altro libro ma ero comunque adrenalinica, ci ritroviamo di nuovo nel settore ragazzi e io gli faccio ah penso di aver capito a che libro ti riferisci! E lui un po' ridendo mi guarda e dice "no mi leggi anche nel pensiero ora!" Spoiler a quanto pare no ahah visto che pensavamo a due libri lontani anni luce dall'essere lo stesso genere ahah, quindi gli spiego che l'illustratrice del libro a cui alludevo è la stessa di quelli di Tilly e che prima l'avevo visto lì solo soletto e avevo pensato "ecco a te devo ancora leggere!" E lui mi dice "ora me lo devi mostrare che sono troppo curioso", niente non lo sono riuscita a ritrovare e non ricordandomi il titolo ma solo copertina fucsia-viola, una ragazza dietro un tavolo con delle pozioni magiche e una V da qualche parte nel titolo e non ritrovandolo nemmeno su internet o nella mia lista di quelli da leggere è rimasto un mistero per il commesso curioso ahah
Nel frattempo gli avevo mollato i 3 libri già sicuri dell'acquisto per continuare a cercare quella benedetta copertina fucsia, quindi lui li va a portare in cassa perché naturalmente non fa il fattorino ahah e mentre cercavo ancora sul telefono arriva la commessa donna, che non aveva capito che la ricerca la stavo facendo per il collega e non per me e poi una volta capito ciò cerca in tutti i modi di convincermi a leggere dei fantasy proprio tanto fantasy dicendomi che lei ama i fantasy e che se è un fantasy lei sicuramente l'ha letto, ma io cerco di farle capire che si amo i fantasy ma non del genere di Harry Potter, al che naturalmente mi guarda perplessa e mi chiede delucidazioni. Io con pazienza cerco di spiegarmi: "mi piacciono fantasy realistici", altro sguardo corrucciato e perplesso, "storie di persone normali in una vita normale ma con magia". A quel punto si illumina e mi porta nel settore fantasy e horror per adulti. Io penso ok mo che ci facciamo qui, c'è solo la trilogia delle gemme qui che ho letto e mi è piaciuta, il resto tutto non dei miei gusti ma sono curiosa e quindi la lascio fare. Prende un librone dopo avermi chiesto se sono veramente una lettrice, ora capisco la domanda era riferita alla quantità di pagine, e legge il titolo mah già l'avrei scartato però dai sentiamo perché proprio questo pensa possa essere il mio genere, mi descrive la storia e se non fosse stato per l'ambientazione di un Inghilterra vittoriana e storia di ragazzi mutanti avrei detto ah hanno copiato l'Accademia del bene e del male che purtroppo non mi è piaciuto come romanzo e quindi ho abbandonato la saga già a fine primo libro, finisce di narrarmi la sinossi lasciandomi con un quesito perché giustamente no spoiler, al che penso poverina il genere non è di mio gusto ma lei è stata così gentile a narrarmi sta sinossi che dire "no, lo scarto" mi pare brutto, quindi mentendo mi limito a dire "ci penso su" lei sorride, mamma tira un sospiro di sollievo perché sentendo la trama sapeva benissimo non essere di mio gusto e andiamo a pagare, saluto e una volta uscita dal negozio mi rigiro e rileggo l'annuncio attaccato su un foglietto "cercasi libraio" forse sono stata troppo precipitosa a dire no a mamma quando me l'ha fatto notare, ci penserò su.
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pier-carlo-universe · 17 days ago
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Giovanna Caprotti: Un viaggio nel mistero con il suo libro Destino Zero. La scrittrice si prepara a raccontare in esclusiva per Alessandria today e italianewsmedia.com
Giovanna Caprotti, autrice emergente nel panorama letterario italiano, conquista l'attenzione del pubblico con il suo avvincente romanzo Destino Zero.
Giovanna Caprotti, autrice emergente nel panorama letterario italiano, conquista l’attenzione del pubblico con il suo avvincente romanzo Destino Zero. Con un sottotitolo enigmatico come “Niente è come sembra”, Caprotti ci trascina in un mondo intriso di mistero, dove nulla appare come dovrebbe e ogni pagina è un tassello verso la scoperta di una verità sfuggente. La trama cattura, coinvolge e…
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agrpress-blog · 2 months ago
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Agatha Christie e il sapore del mistero Si è da poco celebrato il 134esimo anni... #agathachristie #Assassiniosull’OrientExpress #missmarple #Poirot #romanzigialli https://agrpress.it/agatha-christie-e-il-sapore-del-mistero/?feed_id=6995&_unique_id=66f3c12bd4806
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micro961 · 3 months ago
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Marta Brioschi - Il nuovo romanzo “Ballo in fa minore”
L’uscita del libro è curata da Be Strong Edizioni
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La scrittrice Marta Brioschi pubblica, il 29 luglio 2024, il suo nuovo libro “Ballo in fa minore” con Be Strong Edizioni. La protagonista Chantal si ritrova in difficoltà dopo la misteriosa morte di un uomo al Teatro dell’Opera, nell’inverno di Budapest. È accusata di colpevolezza e cerca qualcuno che possa dimostrare la sua innocenza. Una vecchia conoscenza della donna, Mae Son-Jun, si offre di aiutarla: egli è uno scrittore di gialli ed un investigatore a tempo perso, in grado di indagare su questo mistero e scovare il vero omicida. Delitti, furti e tentati omicidi si alternano nel corso della storia e, pian piano, il puzzle inizia a combaciare, facendo venire a galla un oscuro passato. Mae Son-Jun si trova ad analizzare non solo le vicende, ma anche le zone più profonde del proprio animo, attraverso un vero e proprio turbinio di emozioni. Il libro è in grado di creare curiosità e suspence, tenendo il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
«Per quanto possa sembrare esagerato, io credo che in realtà ci siano molti più misteri di quanti ne vengano rivelati…»
Acquista il libro
https://bestrongedizioni.it/prodotto/ballo-in-fa-minore/
Storia della scrittrice
Marta Brioschi è nata a Milano nel 1967 e, attualmente, abita a Bolzano. Ha da sempre amato i libri, soprattutto i classici e quelli di Topolino, grazie ai quali ha imparato a leggere. È appassionata del mondo orientale, tanto da aver imparato le lingue asiatiche e tradurre i sottotitoli delle sue serie TV preferite. Per Be Strong Edizioni ha già scritto altri tre romanzi gialli.
Facebook: https://www.facebook.com/MaeSonJunMysteries
Instagram: https://www.instagram.com/marta.brioschi_official/
Blog: unpodiraplapla.blogspot.com
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cinquecolonnemagazine · 7 months ago
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“Ho chiuso con te”, il nuovo romanzo di Emanuela Esposito Amato
“Ho chiuso con te” edito Guida porta la firma della scrittrice Emanuela Esposito Amato. Narrato attraverso tre punti di vista che si alternano, ovvero quello di Lola, quello di Alessandro, quello della voce narrante del tempo di Caivano che s’intromette a raccontare il passato delle gemelle, il libro ha per protagoniste Lola, che non ha memoria della tragedia familiare, e Nina che invece ne ha, e forse è questo il motivo che l’ha spinta a diventare la donna che è adesso. Un romanzo che va a esplorare e ad affrontare i temi legati all’ambiente familiare e la ricerca della propria identità. Un libro che attrae e incuriosisce i lettori sin dalle prime pagine, un romanzo che va ad avvicinarsi anche al mondo del thriller e del giallo grazie alla tensione e al pathos che trasmette. L’ambientazione è quella di Caivano, una zona di Napoli vittima di degrado e di abbandono. Le protagoniste sono Lola e Nina, due gemelle che a causa di un evento traumatico si vedranno costrette a dividersi. Lola andrà a Parigi perché vuole diventare importante nel mondo della moda, mentre Nina decide di restare qui a Napoli e di dedicarsi all’arte. La vita di Nina verrà stravolta da un incontro. Cosa succederà a entrambe? Un romanzo introspettivo che va a scavare non soltanto nella vita delle protagoniste ma anche in quella degli stessi lettori. Il passato e il presente vanno a intrecciarsi in questa lettura creando curiosità nel lettore e soprattutto spingerà a chiedergli sempre: “Cos’è che ora accadrà”? Uno stile fluido, coinvolgente che viene caratterizzato da un ritmo veloce e soprattutto carico di tensione e adrenalina, quel tocco in più che servirà proprio per affrontare il rush finale della lettura e restare coinvolti e colpiti dal finale. Non soltanto quindi il racconto della vita delle due protagoniste, di Napoli, la figura di Alessandro e la tematica del narcisismo, presente all’interno del romanzo anche segreti legati alla sfera della famiglia.  “Quando ci hai chiamati a raccolta, con quella voce impostata di chi ha qualcosa di fondamentale da dire, ho pensato al peggio. E non sbagliavo. Gli zii sono andati in estasi. Complimenti, promesse di sostegno, strette orgogliose”. Ho chiuso con te, è un romanzo dalla struttura narrativa ben articolata che richiama alla mente L’amica geniale di Elena Ferrante, le sue due protagoniste, ma qui non c’è nessun mistero legato all’identità dell’autrice. Read the full article
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emilianobertelli · 9 months ago
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cerentari · 10 months ago
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Una poesia di Nelly Sachs
Nelly Sachs (1891 – 1970) è stata una poetessa e scrittrice tedesca naturalizzata svedese, insignita nel 1966 del Premio Nobel per la letteratura. Creature di nebbia andiamo di sogno in sogno sprofondiamo attraverso mura di luce dai sette colori  . Ma infine scoloriti, muti, elemento di morte nella conca cristallina dell’eternità spogliati dalle ali notturne di ogni mistero… *
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mariaceciliacamozzi · 1 year ago
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Pollice verde...
La scrittrice e regina degli editor (ha curato i libri di Philip Roth, Naipaul, Margaret Atwood, ecc.) Diana Athill, scomparsa a 101 anni nel 2019, cominciò a praticare il giardinaggio presso l'appezzamento di terreno di sua cugina, dopo i sessant'anni e partendo da zero; al medesimo tempo in cui intraprese anche una seconda carriera come memorialista. Grazie a questa passione per il verde, rimase giardiniera attiva anche dopo gli ottanta anni.
Per lei, le due principali gioie del giardinaggio erano far accadere qualcosa e trascorrere il tempo in compagnia delle piante, "piene del mistero della vita, proprio come noi".
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personal-reporter · 1 year ago
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Torino Spiritualità 2023
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Per la sua 19 edizione Torino Spiritualità dedica cinque giorni Agli assenti. Della morte ovvero della vita, che saranno un’opportunità per scrittori, pensatrici, filosofi, artisti e per il pubblico di provare a riflettere sul rapporto con la morte, dove sono il mistero del dopo e la memoria degli assenti a rendere enigmatica la fine, ma nella sua certezza è possibile trovare il senso della presenza, di quel cammino che è la vita. Il festival, ideato e organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori, si terrà da mercoledì 27 settembre a domenica 1 ottobre tra il Circolo dei lettori, teatri, cinema e luoghi della cultura di Torino, per un’occasione d’incontro con la fragilità umana, tanto necessaria quanto scomoda e arricchente. Tra le voci dell’evento ci saranno Björn Larsson, Éric-Emmanuel Schmitt, Stefano Massini, Chiara Valerio, François Jullien, Chandra Livia Candiani, Vito Mancuso, Guidalberto Bormolini, Massimo Recalcati, Ilaria Gaspari, Jón Kalman Stefánsson, Massimo Mantellini, Chiara Alessi, Cristiano Godano, Gabriella Caramore, Paolo Nori, Vittorio Lingiardi e Emanuele Trevi. L’inaugurazione della 19 edizione, in programma mercoledì 27 settembre, trasformerà  la chiesa di San Filippo Neri, la più grande di Torino, in un Death Café, con il nome di The biggest Death Café ever. A introdurre il Death Café di apertura di Torino Spiritualità sarà il monaco e tanatologo Guidalberto Bormolini e dopo il suo intervento, il pubblico della chiesa di San Filippo Neri verrà  diviso in 60 gruppi: 600 potenziali persone, 10 per ogni tavolo, guidate da un facilitatore, per una discussione comune sul perché la morte faccia parte della vita. L’evento è stata realizzato con la collaborazione di Fondazione Fabretti Onlus, Fondazione FARO, Ordine Psicologi Piemonte, Scuola Capitale Sociale. Main sponsor SOCREM – Società per la Cremazione Torino. Dopo l’inaugurazione, alle 21 al Cinema Massimo, Guidalberto Bormolini incontrerà l’attore e artista Alessandro Bergonzoni; moderati dall’antropologa Cristina Vargas, per l’incontro Difficile non morire tutti quando muore qualcuno e sempre alle 21, al Circolo dei lettori, lo storico della scienza Francesco Paolo de Ceglia converserà con la scrittrice Chiara Valerio sul mito dell’immortalità nel dialogo Vampyr. La vita per sempre e nella sala Gioco del Circolo il sacerdote, scrittore e cappellano del carcere di Padova Marco Pozza rifletterà sull’esperienza dell’uccidere in  La mia anima è triste fino alla morte. Inoltre il Circolo dei lettori ospiterà altre sessioni di Death Café, giovedì 28 settembre con la tanatologa Marina Sozzi, venerdì 29 con lo psicologo Andrea Bovero, sabato 30 con il tanatologo Davide Sisto e domenica 1 ottobre con Natalia Pazzaglia, fondatrice di una piattaforma online di sostegno al lutto. Read the full article
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assassinio-a-venezia-ita · 1 year ago
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-Assassinio a Venezia (2023)
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:: Trama Assassinio a Venezia :: Il celebre Hercule Poirot ha detto basta. Nonostante i clienti non smettano di inseguirlo anche a Venezia, dove si è ritirato in pensione, il suo è soprattutto un esilio volontario, un addio alle armi. La vecchia amica Ariadne Oliver, scrittrice di gialli, non vuole però credere che Poirot possa stare lontano da un mistero da risolvere più del tempo di un capriccio, e per questo lo invita, la notte di Halloween, a prendere parte ad una seduta spiritica nel palazzo della cantante d'opera Rowena Drake, convincendolo che sarà divertente, per lui, poter sfatare davanti a tutti il mito della medium Joyce Reynolds. Naturalmente l'occasione si arricchisce di un omicidio e Poirot è costretto, nonostante tutto, a rimettersi al lavoro.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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Assassinio a Venezia
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:: Trama Assassinio a Venezia :: Il celebre Hercule Poirot ha detto basta. Nonostante i clienti non smettano di inseguirlo anche a Venezia, dove si è ritirato in pensione, il suo è soprattutto un esilio volontario, un addio alle armi. La vecchia amica Ariadne Oliver, scrittrice di gialli, non vuole però credere che Poirot possa stare lontano da un mistero da risolvere più del tempo di un capriccio, e per questo lo invita, la notte di Halloween, a prendere parte ad una seduta spiritica nel palazzo della cantante d'opera Rowena Drake, convincendolo che sarà divertente, per lui, poter sfatare davanti a tutti il mito della medium Joyce Reynolds. Naturalmente l'occasione si arricchisce di un omicidio e Poirot è costretto, nonostante tutto, a rimettersi al lavoro.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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L'ultimo racconto di Janice Price" di K. Wendice: Il secondo capitolo delle indagini di Anna Richmond. Recensione di Alessandria today
Un nuovo mistero per Anna Richmond: tra verità e finzione
Un nuovo mistero per Anna Richmond: tra verità e finzione Nel seguito di Morte di un’apparente sconosciuta, K. Wendice ci trasporta nuovamente nella vita della giornalista Anna Richmond con L’ultimo racconto di Janice Price, un avvincente thriller psicologico che si sviluppa tra il mondo della letteratura e quello del crimine. Quando la celebre scrittrice di gialli Janice Price viene trovata…
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agrpress-blog · 11 months ago
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Si svolgerà sabato 9 dicembre 2023 alle ore 15.30  presso la Sala Vega alla Nuvola dell’Eur a Roma, nell’ambito di “Più Libri più Liberi” (6-10 dicembre 2023) - la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria - l’incontro “Incubi e Paura: scrivere il perturbante” , nel corso del quale verrà presentato il libro di Giorgia Tribuiani Scrivere il perturbante (Dino Audino editore, 2023).  Con l’autrice interverranno Luca Briasco, Giovanna Guidoni e Giulio Mozzi. «L’abitudine, la fiducia che abbiamo imparato a nutrire nei confronti delle leggi del mondo, ci permette di abitare quest’ultimo con una certa dose di tranquillità: il tipo di paura che affronteremo in questo manuale in cui ci rendiamo conto che il nostro mondo è fallito» (Giorgia Tribuiani, Scrivere il perturbante. Modelli, tecniche, strategie, Dino Audino editore, Roma, 2023). Bambole che prendono vita, distorsioni temporali, case dotate di un’anima, corpi che non si riflettono negli specchi: come raccontare il brivido che proviamo quando, scrutando fra le pieghe della realtà, scopriamo che ciò che ci era familiare assume un volto inquietante e terrorizzante? La narrativa perturbante fa leva sulle paure più ataviche ed esistenziali di ognuno di noi e mette in discussione la visione del mondo che abitiamo. Giorgia Tribuiani, affermata scrittrice di questo topos letterario, nel manuale parte dalle teorizzazioni di Sigmund Freud e dalle principali caratteristiche del perturbante, per affrontarle in chiave narrativa: l’invenzione dell’incipit, la costruzione dei luoghi e delle scene, i meccanismi di svelamento, l’affidabilità o meno del narratore. Quindi la “soglia”, la “crepa” nelle leggi di natura e il labile confine fra reale e fantastico. Ad una prima parte teorica, corredata di esempi e modelli, segue una di stampo laboratoriale, in cui autori come E.T.A. Hoffmann, Edgar Allan Poe, H.P. Lovecraft, David Lynch e Roman Polanski diventano compagni di un percorso privilegiato per creare testi che lascino il pubblico con il fiato sospeso. Scrivere il perturbante è il primo di tre titoli dedicati alla costruzione dei generi fantastici e del mistero. Giorgia Tribuiani dirige con Giulio Mozzi la Bottega di narrazione, scuola di scrittura creativa per la quale ha ideato e conduce annualmente il “Laboratorio del mistero” dedicato alla narrativa perturbante e fantastica. È autrice dei romanzi Guasti (Voland, 2018), Blu (Fazi Editore, 2021) e Padri (Fazi Editore, 2022) e dei racconti lunghi Binari (Hopefulmonster, 2022 - collana Pennisole, diretta da Dario Voltolini) e Superstar (Tetra, 2022). Scrivere il perturbante. Modelli, tecniche, strategie di Giorgia Tribuiani, pubblicato da Dino Audino editore (Roma) nella collana “Manuali” e disponibile in libreria e online da giugno 2023, verrà presentato alla Nuvola dell’Eur nel corso di “Più Libri più Liberi” sabato 9 dicembre 2023.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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"Maremoto a Varigotti". Un mistero lungo cinquant'anni corre da Milano alla Riviera di Laura Marinaro
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"Maremoto a Varigotti". Un mistero lungo cinquant'anni corre da Milano alla Riviera di Laura Marinaro. "Maremoto a Varigotti" è il nuovo giallo di Laura Marinaro. Laura Marinaro è giornalista professionista ed esperta in cronaca nera e giudiziaria. Inviata del settimanale «Giallo», coordinatore del «Cittadino Lecco», conduce su Twitch e YouTube con Roberta Bruzzone il programma Viaggio nel Movente e su Radio Libertà il programma Gialloradioclub. È scrittrice e organizzatrice di eventi legati al crime e al giallo letterario. Il Giallo "Maremoto a Varigotti". Un mistero lungo cinquant'anni corre da Milano alla Riviera. Gennaio 2021. Il colonnello Alina Acerbi, 47 anni, in servizio presso il reparto operativo di Milano Moscova, sta indagando su un presunto serial killer di escort di alto bordo nella metropoli meneghina. Le donne morte sono per ora due. Una è stata ritrovata a metà gennaio nel giardino della Villa Necchi Campiglio, nella zona Liberty della città, la seconda nella piscina di De Chirico al Giardino della Triennale. Entrambe sono state ammazzate nello stesso modo, un colpo in testa, poi asfissiate e finite con un tentativo di rogo del cadavere. Un vero e proprio rompicapo. Ultimamente Alina è molto stressata a causa dell’indagine sul serial killer e sta frequentando una psicoterapeuta.Visto il momento difficile che sta vivendo, il comandante provinciale di Milano la invia a Savona come Comandante Provinciale ad interim. Sarà il suo ultimo incarico prima della pensione. Alina è molto indecisa sul da farsi. Ma a Varigotti, vicino a Savona, c’è un cold case da risolvere da cinquant’anni almeno e lei, che trascorreva lì le vacanze estive con i genitori, in una grande villa a Le Manie, decide di andarci per risolverlo insieme all’ex capitano Ruffini oggi in pensione. Dal 1971 emergono dunque i segreti del borgo saraceno di Varigotti e la storia della povera Lena Ionescu, cameriera, uccisa in circostanze oscure in una notte di mistero. La notte dell’allerta maremoto. Tra presente e passato, i fantasmi di ieri e di oggi faranno di tutto per distruggere il rapporto tra Alina e Carlo. Così, dopo aver capito la verità sull’omicidio della bella Lena, Alina torna a Milano e svelerà ogni mistero. Intorno a questi protagonisti, si muovono altri personaggi, vittime e carnefici insieme di amori e dolori mai sopiti, in un continuo rimpallo tra realtà e finzione. INCONTRO CON L’AUTORE Giovedì 13 Luglio 2023 alle 18:45 VILLA GHIRLANDA SILVA . VIA FROVA 10 | Cinisello Balsamo (Milano) Dialogo tra due giornalisti e giallisti, autori di altrettanti romanzi recentemente pubblicati da Mursia nella collana “Giungla Gialla”. Fabrizio CarcanoIl killer dell’Apocalisse Estate 1976. Milano è scossa da un clima di violenza malavitosa e politica, in cui un misterioso assassino firma una serie di omicidi rivendicandoli con passi estratti dal libro dell’Apocalisse. Laura MarinaroMaremoto a Varigotti L’indagine del colonnello Alina Acerbi per risolvere un caso irrisolto da decenni: la morte di Lena Ionescu, uccisa a Varigotti la notte dell’allerta maremoto. Ingresso libero e gratuito  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 11 months ago
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Pennellate di bugie di Pamela Luidelli
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La realtà supera la fantasia Pennellate di bugie di Pamela Luidelli edito da Horti di Giano è il quarto romanzo dell’autrice dopo Un caffè per la vittima (2021), Un caffè per l’assassino (2022), e Diretto all’inferno (2023). Il libro è ricco di intrighi e mistero, situazioni pericolose e segreti da non svelare. L’autrice è riuscita a dare a questa storia il giusto pathos con una sapiente miscela di mistero e sensibilitàche coinvolgono il lettore fino all’ultima pagina. Una storia come tante, che si apre con un lutto che cambia la vita e che a sua volta verrà trasformata da un evento che metterà a dura prova la protagonista. Siamo negli Stati Uniti e la signora Müller è una nota scrittrice. L’arrivo forzato della nipote Felicia la costringerà a superare il torpore in cui è caduta, riacuendo i suoi sensi e sprigionando le sue forze vitali. Pamela Luidelli è un’appassionata viaggiatrice. Ama la scrittura e la lettura e quando può scappa alla ricerca dei suoi amati castelli con fantasmi. Gestisce l’interessante canale YouTube PAMLive in cui intervista artisti di vario genere e il blog www.iviaggilowcostdipamela.com, in cui parla di città visitate ma anche di fantasmi, leggende, libri e cucina. Ringraziamo Pamela per questa bella intervista e ne approfittiamo per parlare con lei non solo del suo libro ma anche di scrittura e lettura. Pennellate di bugie di Pamela Luidelli Salve Pamela, lei è nuova ai lettori di Cinquecolonne Magazine. Ci racconta brevemente cosa fa nella vita, di cosa si occupa? Desidero esprimere la mia gratitudine a Cinquecolonne Magazine per avermi concesso la possibilità di presentarmi. Risiedo insieme alla mia famiglia sul Lago Maggiore, sorgente d'ispirazione per i miei romanzi. Nonostante gli imprevisti che la vita riserva, trovo comunque il tempo di viaggiare alla ricerca di castelli europei e dei fantasmi che li abitano. Peccato che non mi accada mai di incontrarli, ma pazienza: la speranza è l'ultima a morire! La routine quotidiana invece prevede lunghe ore trascorse nello studio, in compagnia del fedele amico a quattro zampe Artù, immersa tra le pagine dei libri, sorseggiando talvolta davvero troppe tazze di latte e tè, alla continua ricerca di una nuova storia da raccontare. Pennellate di bugie è la sua ultima fatica letteraria. Rispetto ai suoi romanzi precedenti questo non è un vero e proprio giallo. Cosa l’ha spinta a cambiare genere? Come accennato in precedenza, questo è il quarto mio romanzo pubblicato. Tuttavia, desidero sottolineare che si tratta del mio primogenito, quello che ho voluto sottoporre ad una maturazione accurata. Il genere di appartenenza è il romanzo giallo e per la prima volta ho deciso di adottare un approccio soft nell'ambito investigativo, pur preservando intatta l'emozione tipica del genere. La complessità delle relazioni familiari tra madre, figlia e nipote è stata affrontata con realistica sensibilità, sottolineando la crudele realtà della violenza sulle donne. In questo modo, il mio lavoro si differenzia nettamente dai miei scritti precedenti, mettendo in luce uno stile nascosto che mi appartiene. Soffermiamoci sul titolo del romanzo. Perché lo ha scelto? Che ruolo hanno le bugie nella storia della protagonista? Inizialmente il titolo era diverso: "La vita è un viaggio". Tuttavia, alla luce della trama, ho preferito optare per un nome diverso, in grado di catturare l'essenza delle bugie, quelle raccontate per il bene degli altri, quelle per evitare conflitti e, soprattutto, quelle che raccontiamo a noi stessi per allontanare la realtà. Ma, come ben sappiamo, le bugie sono e rimangono bugie: la verità finisce sempre per emergere, apportando una torrenziale quantità di problemi. Non scordiamoci mai di questo. Alla fine la protagonista e tutta la sua famiglia attingerà da questa saggezza, conservandola come un gioiello prezioso. Quando è entrata la scrittura nella sua vita? Potrei redigere un saggio sulla mia passione per la scrittura, tuttavia mi preme confessare che è giunta in ritardo nella mia vita, solo sei anni fa. Devo ringraziare mio marito che mi ha spinto a provare.  Prima di cimentarmi in questo campo, mi sono dedicata alla lettura, divenendo presto una lettrice accanita. A tal punto che non esiterei a leggere anche venti libri al mese per la soddisfazione delle mie ricerche. In effetti, la mia mente è costantemente in fermento. Quando si dedica alla scrittura dei romanzi? Durante i suoi viaggi oppure ha bisogno di momenti di tranquillità e solitudine per dare vita al suo processo creativo? Sono convinta che lo scrittore debba essere considerato un artista a tutti gli effetti, in grado di sperimentare, studiare e commettere errori. In passato, scrivevo solo nel tempo libero, ma ho presto capito che non era abbastanza: necessitavo di dedicarmici a tempo pieno e così ho fatto. Ci sono giorni in cui leggo di più e scrivo meno, ma ciò fa parte del processo creativo. Ogni volta che mi è concesso di viaggiare, devo ammettere che l'effetto benefico è impareggiabile. L'esperienza di scoprire nuovi luoghi e culture mi eleva anima e spirito, offrendomi un nutrimento emotivo senza eguali. Mi è stata donata la fortuna di avere il mio studio personale dove poter trovare rifugio e concentrazione, accanto alla mia amata collezione di libri. La tranquillità che tanto desidero mi attende tra quelle pareti. Ringrazio di cuore per questa opportunità Read the full article
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tempi-dispari · 2 years ago
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Città Possibili: alla scoperta della periferia di Roma
Prosegue LE CITTA’ POSSIBILI – Invasioni artistiche Sulle orme di Vittorio Emanuele III, Plinio il Vecchio, Margherita Sarfatti visite teatralizzate nei luoghi meno conosciuti di Roma, nella periferia della periferia tra recenti ritrovamenti e la storia del Novecento
26/11, ex Colonia Vittoria Emanuele, il sogno di Ostia Moderna, tra Paolo Orlando e Pasolini. Ore 10.30 e 15.00, Cortile Biblioteca Elsa Morante, via A. Cozza 7 (Lido di Ostia)
3/12, Le antiche origini di Acilia e la misteriosa fondazione di Ostia, declino e rinascita di una città leggenda – Ore 10.30 e 15.00, Via Monti di San Paolo (Acilia)
10/12, “Margherita Sarfatti: l’amore per il Duce e l’amicizia con i pescatori di Ostia” – Ore 10.30 e 15.00, Chiesetta di San Nicola, Borghetto dei Pescatori (Lido di Ostia)
Dal centro città alla periferia della periferia, dal 26 novembre al 10 dicembre 2022, con “A spasso nella storia”, Le Città Possibili porteranno visitatori e curiosi attraverso inedite visite teatralizzate alla scoperta dei luoghi meno conosciuti della storia di Roma, in cui si snodano la cultura, le tradizioni e il ricordo di personaggi che hanno contribuito a lasciare un segno indelebile nel passato. 
Dall’antichità fino alle porte dell’età contemporanea, i percorsi in collaborazione con Visit Ostia racconteranno volti e storie mai dimenticate, che riemergeranno attraverso lo spettacolo e le interpretazioni attoriali. Vittorio Emanuele III, Plinio il Vecchio, Margherita Sarfatti, sono solo alcuni dei grandi nomi della storia che hanno volto lo sguardo alla periferia e che saranno rievocati in questo tour di sensazioni, storia e cultura.
“A spasso nella storia” è un programma di tre itinerari di edutainment che associano la performance attoriale alla narrazione della storia dei luoghi: gli insediamenti romani recentemente scoperti ad Acilia, la Colonia Vittorio Emanuele e il Borghetto dei Pescatori, in collaborazione con Visit Ostia Antica.
Si comincia il 26 novembre alle ore 10:30 e alle 15 presso il Cortile ex Colonia Vittoria Emanuele con la storia dell’ex- colonia Vittorio Emanuele III, rievocando il sogno di Ostia Moderna, quando ancora sul lido non esisteva nulla e le possibilità erano infinite. Emergono la dolorosa bellezza e le irresistibili miserie di una periferia abbandonata, attraverso le figure dell’Ing. Paolo Orlando, fondatore e presidente del “Comitato Pro Roma Marittima” e Pasolini, il “profeta delle borgate”.
Il 3 dicembre si prosegue con gli stessi orari presso il Pianoro oggetto di scavo e di indagine scientifica Monti S.Paolo Acilia, con la visita guidata “Le antiche origini di Acilia e la misteriosa fondazione di Ostia, declino e rinascita di una città leggenda”. Nel corso della visita si seguirà il racconto attraverso i secoli di una storia ancora da ricostruire: quella della scomparsa città di Ficana, narrata da Plinio il Vecchio e ritrovata grazie ad un’epigrafe celebrante Marte Ficano.
Una città che affonda le sue radici nell’età del bronzo medio di cui ancora sappiamo poco, ma che avvolge nel suo mistero la storia della fondazione della prima colonia romana voluta dal Re Anco Marzio, Ostia.
Si conclude il 10 dicembre presso il Borghetto dei pescatori con una visita che si allontana dalle misteriose origini antiche e si avvicina ai tempi moderni. “Margherita Sarfatti: l’amore per il Duce e l’amicizia con i pescatori di Ostia” vede protagonista un personaggio eclettico del primo Novecento, giornalista, scrittrice, critica d’arte e femminista: Margherita Sarfatti, una donna dai mille volti.” Quando il Lido di Ostia cominciò a prendere forma, negli anni ’20 del ‘900, Margherita Sarfatti ebbe un ruolo decisivo nell’impedire che i pescatori insediati in una sorta di baraccopoli alla foce dell’attuale Canale dei Pescatori fossero sgomberati. È opinione diffusa, infatti, che fu proprio Margerita a convincere Mussolini, di cui era diventata amante, a costruire delle casette per ospitare questa comunità. Così nasce nel 1931 il “Borghetto dei Pescatori”, uno dei luoghi più caratteristici di Ostia.
Multi-artistiche e multi-disciplinari, fino al 18 dicembre si svolgerà “Le Città Possibili”, prima edizione del festival diffuso nella periferia della periferia di Roma, in quelle aree urbane che si snodano tra Ostia, Acilia, Dragona e il Borghetto dei Pescatori, seguendo il format inclusivo, accessibile e sostenibile di scoperta e valorizzazione del territorio già collaudato da Valdrada Teatro con Ri-gener-azioni Contemp-humanity e Le parole hanno le ali.
Una rassegna di teatro ragazzi, una di danza urbana, tre visite guidate drammatizzate e tre parate performative per un totale di 29 eventi completamente gratuiti, in 7 differenti location: il Teatro del Lido di Ostia, il cortile della Colonia Vittorio Emanuele, l’area urbana tra The Spot – lo skate park più grande d’Europa, nell’area di Ostia Ponente – e il Teatro del Lido, il tratto tra via di Acilia e via di Saponara (Acilia), il tratto tra via Donato Bartolomeo e Parco Donne Vittime del Femminicidio a Dragona, Ficana (antico nome di Acilia) e il Borghetto dei Pescatori. 
Realizzato su vari spazi, urbani e non, del Municipio X, “Le città possibili – invasioni artistiche” vuole raccontare e valorizzare il territorio e le sue anime con tutte le arti possibili, attraverso una narrazione performativa multidisciplinare, trasversale e innovativa della sua storia, del suo fermento artistico, del suo patrimonio immateriale e delle sue anime multiculturali, invadendo artisticamente il contesto urbano.
“Le città possibili – invasioni artistiche” si sviluppa lungo quattro diversi percorsi, ognuno orientato a diversi obiettivi, contesti e target. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali Prenotazione obbligatoria su [email protected], www.valdradateatro.it
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