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#la mia famiglia e altri animali
gloria-ma · 2 years
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“La mia famiglia e altri animali” – un’infanzia nella natura
Era sempre più chiaro che, lo volessimo o no, avremmo baciato i piedi di Santo Spiridione. Mi girai e vidi mamma che faceva sforzi frenetici per raggiungermi […] Alla fine, disperata, mandò a farsi benedire la prudenza e al di sopra di quella marea di teste mi sibilò: «Di’ a Margo… che non baci… baciate l’aria… baciate l’aria.»La mia famiglia e altri animali, Gerald Durrell Alcuni libri, alcune…
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kon-igi · 8 months
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LA RABBIA È LA GUARDIANA DELLA TRISTEZZA CHE È FIGLIA DELLA SOLITUDINE
Metto in ordine alcuni dei miei tanti pensieri, frutto di riflessione e confronto, quindi perdonatemi se non vi suonano nuovi e andate oltre se vi paio ripetitivo.
Nella scala da mignolo contro lo spigolo a genocidio di Gaza - quest'ultimo termine ci tengo e ci terrò sempre a ribadirlo finché il Mossad non mi caccerà in bocca una granata stordente - esiste, ovviamente, un'ampia gamma di accadimenti, traumi ed emozioni negative che, a domanda diretta, chiunque risponderebbe essere accomunati da un'unica cosa...
IL DOLORE CAUSATO
Ora, lungi da me mettere il dito sul piatto della bilancia della vittima per far risalire quello del carnefice e dire che alla fine sono tutte vittime di qualcosa di più grande - molto spesso i numeri e lo squilibrio di potere non lasciano dubbio su chi subisce e su chi perpetra - ma la conclusione a cui sono arrivato riguarda quel dolore intermedio che non soffoca popoli nel loro sangue o non ostracizza i deboli e i fragili ma che è comunque meritevole di riflessione perché spesso ci fa focalizzare sugli effetti e quasi mai sulle cause.
Io non credo nella cattiveria intrinseca e volontaria - semmai credo proprio nel suo esatto opposto cioè che l'essere vivente cerchi istintivamente connessione e mutuo supporto - e quindi mi sono chiesto QUANDO È CHE UNA PERSONA DIVENTA 'CATTIVA' E PERCHÉ?
La risposta - per me soddisfacente ma nient'affatto detto lo sia per altri - mi è arrivata come al solito per vie traverse e in un modo che a molti farà storcere il naso perché il primo istinto di risposta sarà MA QUELLI SONO ANIMALI, INVECE NOI SIAMO ESSERI UMANI E QUINDI PIÙ INTELLIGENTI.... POSSIAMO DISTINGUERE IL BENE DAL MALE!
lol
A parte la battuta semplice e riduttiva ('conosco animali più intelligenti di molti uomini') la realtà dei fatti è proprio questa: la differenza tra noi e, per esempio, i cani c'è ma non è quella che crediamo noi e non poi così tanta.
Al di là di quel sottile rivestimento di raziocinio che forse ci permette di comprendere dei meccanismi di causa-effetto lontani nello spazio e nel tempo, noi e i cani VIVIAMO E CI COMPORTIAMO ESATTAMENTE ALLO STESSO MODO, CON LE STESSE DINAMICHE SOCIO-RELAZIONALI E, SOPRATTUTTO, CON GLI STESSI OBIETTIVI.
Questo l'ho capito grazie all'aiuto del mio amico @salfadog e, in particolare, con la lunga frequentazione di Cthulhu e Otto, i miei cani, che sono più che compagni o amici: sono la mia famiglia... individui, esseri viventi e senzienti che hanno emozioni molto più potenti e oneste delle nostre perché la presunta 'inferiore' evoluzione non li ha costretti a mascherarle sotto la presunzione della superiorità dell'intelletto.
I cani cercano inclusione nel branco, noi cerchiamo inclusione nel gruppo; loro cercano calore, affetto e contatto, noi la stessa cosa anche se la chiamiamo con altri nomi; loro cercano validazione e gratificazione tramite l'altro... e noi non aneliamo disperatamente alla stessa identica cosa?
Se credete che la Piramide di Maslow riguardi solo gli esseri umani
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è perché avete trattato i vostri cani - e molto probabilmente tutte le persone che non sono voi - come un qualcosa di esterno a voi e solo utile a voi.
I cani, come qualsiasi essere vivente, hanno bisogno di tutto ciò che è elencato, fino alla punta, solo che hanno modi e tempi diversi dai nostri.
Ma tutto questo discorso sui cani era utile 'solo' per arrivare al nocciolo del mio ragionamento, che è reso molto bene da una semplice immagine che rubo a @nusta e che è stata postata originariamente da @traumatizeddfox (thanks!)
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Non vi annoierò con lezioni di etologia cinofila (chi conosce la materia sa di cosa parlo) ma il concetto espresso - e che mi ha colpito come un pugno nello stomaco - è che alla fine è inevitabile, semplice e in certi casi utile parlare di PERSONA CATTIVA, soprattutto se ci dobbiamo occupare delle sue vittime, ma finché non ci interroghiamo sui motivi della sua 'cattiveria' (molto meno facile ma di gran lunga più utile per arrivare alla radice del problema) saremo destinati a limitarci a disinfettare col betadine il ginocchio in cui è piantato un chiodo arrugginito.
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libero-de-mente · 10 months
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Un ponte per due
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Usavo un hashtag #VitaConAlvin per raccontare ogni tanto della mia vita da prescelto. Prescelto da un gatto rosso che si palesò dalla buca in una strada in un giorno di pieno lockdown.
Non ci pensò due volte, vista l'auto fermarsi, a correre incontro al suo nuovo destino. Da randagio a parte di una famiglia.
Nella mia casa oltre agli umani, strani individui, c'erano ad attenderlo altri tre quadrupedi.
Una sua simile Milly, gatta anziana con i poteri di farti sentire sempre e comunque un essere inferiore a lei, e due curiose "cane".
Madre e figlia con occhi grandi e corpo piccino. Strane quelle due cagnoline sempre con le orecchie dritte pronte ad abbaiare a chiunque sfiorasse i confini di casa.
Dopo un paio di giorni da spaesato Alvin cominciò a scegliere.
Scelse l'umano a cui rompere le balle per pappa, pupù, pipì e fusa, cioè me forse per i colori di pelo simili.
Scelse a chi rompere le balle per giocare anche se "quella" non ne voleva sapere, quindi giù di zuffe, parlo di Milly.
Scelse che condividere il tepore dei loro corpi per farsi dei sonnellini, non era male con i due esserini schiamazzanti. Le due chihuahua. Logicamente provvedendo anche a bullizzarle con sonori ceffoni a zampa aperta quando raggiunse gli otto chili, mentre le cagnoline Minù e Tea pesavano circa due chili a testa.
Ho scelto questa foto, di un Alvin ancora giovane e in crescita a fianco di Minù. Sette anni circa di differenza tra di loro ma uno stesso destino, varcare il ponte dell'arcobaleno praticamente insieme.
Tra il 10 e il 12 dicembre prima Minù e poi Alvin se ne sono andati. Così, dalla mattina alla sera e viceversa.
Sto scrivendo questo post, prometto poi di smetterla altrimenti divento tedioso, con le lacrime agli occhi. Con molta difficoltà.
La loro scomparsa mi ha restituito due figli moderni, spesso avidi nel mostrare sentimenti (troppo cristallizzati da monitor su cui riversare le attenzioni), con lacrime e abbracci che non vedevo da tanto tempo.
A volte la morte sprigiona una capacità, in chi rimane in vita, di amare ancora di più il suo prossimo e i suoi affetti, stringendosi in abbracci più forti.
Ora gatto rosso e "cana" bianconera, scodinzolando, sono su quel ponte colorato.
Si lo so, sono capace di essere anche più razionale ma... oggi no.
Oggi voglio sognare a occhi aperti. E perché no? Del resto quando vidi morire mio padre lui aprì gli occhi risvegliandosi da quel torpore premorte, guardò davanti a se nel vuoto e sorrise. Facendo anche un cenno col capo, come a dire a qualcuno "Si, sono pronto. Arrivo".
Oggi da padre mi ritrovo a gestire il dolore di due ragazzi grandi, che mi stanno dimostrando non la loro fragilità ma la capacità enorme di empatia che hanno dentro di loro. Un altro dei poteri della morte. Incredibile vero?
Ora Minù e Alvin sono in un posto bellissimo dove l’erba è sempre fresca e profumata, i ruscelli scorrono tra colline e alberi e i nostri amici a quattro zampe possono correre e giocare insieme.
Trovano sempre il loro cibo preferito, l’acqua fresca per dissetarsi e il sole splendente per riscaldarsi, e così i nostri cari amici sono felici: se in vita erano malati o vecchi qui ritrovano salute e gioventù, se erano menomati o infermi qui ritornano a essere sani e forti così come li ricordiamo nei nostri sogni di tempi e giorni ormai passati.
Qualcuno leggendomi riderà, francamente non m'interessa. Se un pensiero felice mi fa stare bene perché privamene per dimostrare asettico cinismo?
Sono a pezzetti, mi dovrò ricomporre. Lo farò facendo leva su una verità assoluta. Ovvero che per tanti o pochi che siano gli anni da loro vissuti (dieci anni Minù e tre anni Alvin), li hanno vissuti degnamente e circondati da affetto e amore. Non è una cosa scontata questa, alla luce dei fatti di cronaca che, recentemente, hanno visto coinvolti anche animali. Vedi Leone, il micio seviziato che non ce l'ha fatta a sopravvivere a una breve esistenza fatta di cattiveria.
Vivere quindici anni in un gattile perché nessuno ti vuole è peggio che vivere due anni circondato da affetto.
Chissà se un giorno, quando sarà giunta la mia ora, mi ritroverò in quel posto bellissimo dove i miei amati pelosetti mi riconosceranno, così da attraversare insieme quel ponte per non lasciarci mai più.
La mia #VitaConAlvin finisce qui, oggi. Quella con Minù anche.
Ma non finirò di amare chi c'è ancora e chi, chi lo sa, potrà arrivare nella mia vita.
Grazie
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zero0virgola0 · 6 months
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Comfort zone delle cose da dire dopo i 30 anni
Arriva, così come arrivarono i brufoli, le mestruazioni, i primi amori, quel momento in cui l'adolescenza finisce e l'età adulta incombe come un avvoltoio. All'improvviso ti trovi a parlare di lavoro, famiglia, figli, insomma tutta una serie di argomenti che fino al giorno prima sentivi solo come rumore di fondo, sull'autobus o in metro. I primi giorni possono essere difficili: non trovare le parole giuste può causare dei momenti di imbarazzo ma salvate questo post, imparate a memoria 3 o 4 frasi e vedrete che riuscirete a cavarvela e a passare come gente "matura"
"i maschi assomigliano sempre più alla madre e le femmine al padre" Questo dogma può togliervi d'impaccio quando vi viene presentato/a il primo figlio di una coppia di vostri amici. Considerando che il 93% dei bambini fino ai 3 mesi è molto brutto, con questa frase inconstestabile potrete uscirne alla grande senza offendere nessuno
"preferisco sempre un bambino sia vivace piuttosto che vederlo incollato al telefonino". Se il pargoletto che i vostri amici vi presentano ha 3 o 4 anni e dimostra già di essere una testa di cazzo, questa frase vi garantisce una figura da signori. Anche se istintivamente avreste voluto mollare una cinquina a mano aperta su quel piccolo coglione che continua a darvi calci e a toccarvi con le mani appiccicose
"se tornassi indietro anche a me sarebbe piaciuto imparare uno strumento o una lingua da piccolo" Questa bugia vi tornerà utile quando i novelli genitori vi stanno frantumando le palle dicendo che stanno pensando di iscrivere il proprio pargolo a scuola di inglese o di musica. Questa malattia è ormai diffusissima, ma spiegare il perchè può richiedere tempo e fatica. In realtà non finirò mai di ringraziare i miei che non mi hanno mai obbligato a passare i pomeriggi in orribili accademie di lingua dove la professoressa, nella più rosea delle opzioni, era un'ex tossica che era fuggita dal Regno Unito negli anni '80.
"alla fine abbiamo sempre questa smania di visitare qualche città europea quando invece dovremmo prima conoscere le bellezze del nostro Paese" Quando la coppia che avete di fronte ha fatto la cazzata di spendere migliaia di euro per sposarsi, altre migliaia di euro per comprare un appartamento piccolo come la mia moralità, altri mille mila euro per iscrivere il figlio alla scuola di inglese (vedi punto 3), per giustificare il fatto che, non avendo più soldi, sono costretti per il terzo anno di fila a passare le uniche due settimane di vacanza in un appartamentino orribile della costa adriatica/ligure/ionica che sia, allora, invece di gridargli "cogliooooni noi ce ne andiamo allo Sziget", fate un sospiro e sciorinate quanto leggete al punto 4. Il successo è garantino e la coppia vi adorerà.
"non vedo molte serie in generale, più che altro perchè altrimenti poi ci vado sotto, ma questa me la segno" Piuttosto che spiegare a due ritardati perchè non vedrete mai l'ennesima serie televisiva di merda prodotta da Netflix, invece che sciorinare ore e ore di spiegazioni sul perchè i film siano nettamente migliori che qualsiasi serie televisiva, del perchè avete visto solo serie tipo Twin Peaks e Boris, meglio tagliare corto e uscirne con stile ed eleganza.
"i cani sono più affettuosi, i gatti magari di meno, ma forse sono più autonomi" Quando la vostra fantastica coppia di amici vi fa conoscere il gatto/cane che hanno adottato/acquistato per far fronte a una crisi ormonale/generazionale, fate lo sforzo di accarezzarlo ma capisco (davvero) che sia troppo difficile dire "oddiochecarino". Quindi piuttosto che mentire, potete affidarvi a questa sempiterna banalità.
"mi piacerebbe tantissimo avere un animale a casa, ma siccome sono creature che rispetto e che hanno bisogno di tanta cura e amore, ho il timore che non abbia tutto il tempo che queste meravigliosi animale necessitano. Per cui preferisco non avere animali piuttosto che ignorarli" Se la discussione al punto 6 va avanti, certamente vi si chiederà se avete animali a casa o se avete intenzione di prenderne uno. La risposta al punto 7 è davvero incontestabile e vi garantisce un aurea di santone, amante degli animali che neanche Licia Colò
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susieporta · 1 year
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Messaggio da Alejandro Jodorowsky;
L'élite sapeva del salto quantico, ecco perche’ hanno rilasciato questa cosa.
Noi possiamo essere liberi e loro non possono impedirlo.
Noi siamo potenti nell’amore e sottovalutiamo noi stessi, motivo per cui hanno fretta di varare ufficialmente un nuovo ordine mondiale previsto per il 14/05/2020.
Il Salto Quantico e’ già stato prodotto. Le élite oscure sono molto spaventate, sapevano che la collettivita’ umana stava raggiungendo una vibrazione molto alta ma non erano consapevoli di quante anime risvegliate ci siano effettivamente ora.
Non si nascondono più, i loro attacchi sono diretti e frontali, ci sono ancora alcuni che non sono in grado di vederlo ma ciò non significa che non siano reali.
Gli attacchi aumenteranno: tenteranno con ogni mezzo di non consentire il risveglio delle persone, e che coloro i quali si sono risvegliati non possano comunicare ed aiutare gli altri, e che chi e’ avanti sia visto come un pazzo o criminale.
Qualunque cosa facciano, poco
Importa, il salto quantico è già avvenuto, è inarrestabile, l'umanità sta ormai contemplando gli animali come propri simili, sta rispettando la Madre Terra, capisce ormai che non c'è piu’ separazione.
Le anime che si incarnano vengono qui come insegnanti, non per sperimentare, esse si incarnano per amore.
E’ possibile che avremo l’ opportunita’ di assistere al cambiamento totale oppure ad una porzione di esso, la transizione potrebbe durare una settimana o 300 anni, ma è inarrestabile.
Qualunque cosa accada durante la transizione, ricorda che ti sei offerto di essere qui e ora, sei il motore del cambiamento, qualunque cosa accada, in qualunque modo accada, qualunque cosa tu veda, tu hai una responsabilità.
Una cosa ti viene chiesta, una cosa sola, non essere cibo.
Questo è tutto ciò che devi fare, è così semplice, non essere cibo.
L'essere umano tra le altre cose, è uno dei generatori più potenti che esistano, siamo vortici, a seconda della polarità con la quale ti allinei, crei una frequenza o l'altra.
Queste entità si nutrono della frequenza negativa, le stiamo alimentando da millenni.
Il risveglio dell'umanità ha inclinato il vortice collettivo verso il polo positivo, ecco perché attaccano con tale accanimento: muoiono di fame.
Lo sapevi già sicuramente o forse è la prima volta che questo messaggio ti arriva, non importa, chissà se ti risuona, non credere a nulla. Collega la tua anima e vedi, se la tua anima ti dice che è vera, non sprecare un altro secondo della tua vita a servire da cibo.
Elimina le basse passioni della tua vita, odio, amarezza, invidia, paura, vizi, cibo che proviene dalla sofferenza di un altro essere, menzogne, ambizione, egoismo, tristezza, diffidenza, tutto ciò genera energia densa, nutrimento per gli oscuri
Sii consapevole delle tue emozioni e se in un'occasione ti senti così, cambia la tua energia ipso facto, metti musica che ti eleva e canta, balla, respira, accendi un incenso, bacia i tuoi gatti, il tuo cane o la tua famiglia di animali, fai una passeggiata nella natura o al parco, medita, fai esercizio fisico, fai la cosa giusta ma cambia immediatamente questa energia perché stai servendo da cibo.
Siate sempre consapevoli, è tutto ciò che vi viene chiesto, non date da mangiare alle orde oscure.
Nutri la tua anima con tutto ciò che ti aiuta ad elevarti, se ti abitui a vivere sulla frequenza dell'amore, la tua realtà cambierà senza sforzo, sei inarrestabile, sei un essere potente.
Non subire, libera la mente dalla matrice, focalizza la tua attenzione su ciò che vuoi ma soprattutto divertiti, sii felice, sorridi, canta, balla, ama.
Sono la porta aperta che nessuno puo’ chiudere.
Sono salute perfetta in questo corpo perfetto che Dio ha creato per la mia anima.
Sono il cerchio magico di protezione che mi rende invincibile rifiutando l’ ingresso di qualsiasi pericolo ed interferenza
Sono perfezione in questo mondo
Alejandro Jodorowsky
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uraganoinundeserto · 2 years
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1. Nome? Fortunato 2. Soprannome? Tato, Fofò, Fortu 3. Altezza? 1.76 4. Colore occhi? Verdi 5. Colore capelli? Castano chiaro/biondo scuro 6. Hobby? Videogiochi, lettura, film e serie TV 7. Lavoro dei sogni? Non lo so ancora 8. Sogno nel cassetto? Non lo so ancora 9. Hai degli animali domestici? No 10. Che genere di musica ascolti? Di tutto, dipende dal periodo 11. Mai stato innamorato/a? Si 12. Relazione più lunga mai avuta? Mai avuta 13. Hai mai pianto per amore? Si, un bel po' 14. Piercing? No 15. Tatuaggi? No 16. Fumi? No 17. Ti sei mai ubriacato/a? No 18. Ti piace cantare? Si, ma per divertimento 19 . Serie TV preferita? Difficile... guardo fin troppe cose 20. Cibo preferito? Pizza 21. Canzone a cui sei legato/a? True Faith di Ashley Johnson 22. Pizza o pasta? Entrambe 23. Che genere di persone odi? Quelle bugiarde e non ricambiano l'affetto 24. Che genere di persona sei? Fin troppo buona e tranquilla 25. Meglio rimorsi o rimpianti? Difficile questa.. 26. Preferisci i baci o gli abbracci? Dipende dalla persona 27. Delusione più grande? Il non avere sogni 28. Si è avverato il tuo sogno? Non lo conosco ancora 29. Difetto più grande? Essere troppo buono e dare il mio cuore a chiunque 30. Pregio migliore? Oddio non lo so, il non essere stronzo vale? 31. Ti piaci? Nì, nella norma 32. Mare o montagna? Mare 33. Segno zodiacale? Ariete 34. Di cosa hai paura? Rimanere da solo 35. Hai un amico/a a cui tieni molto? Perché? No 36. Cosa ti attrae in una persona? La simpatia 37. Che qualità credi di avere? So ascoltare e dare un sacco di consigli 38. Credi nell'amore a distanza? Si, con la persona giusta 39. Credi al “per sempre”? Si, con la persona giusta 40. Hai mai dato un bacio a qualcuno del tuo stesso sesso? No 41. Se potessi cambiare qualcosa del tuo passato, cosa cambieresti? Nulla, sono proprio dove dovrei essere 42. Ricordo più bello? Sempre in famiglia nei periodi festivi 43. Ricordo più brutto? Aver trattato male mia madre quando ero un bambino, ci rimase male e ho ancora quelle scene davanti agli occhi... 44. Quando hai dato il tuo primo bacio? Mai dato 45. A che età la prima volta? 23 46. Di cosa ti sei pentito/a? Della mia prima volta. 47. Che scuola frequenti/hai frequentato? Diplomato in Turismo 48. Sei felice? Naaah, la felicità sono attimi, mai periodi 49. Cosa cambieresti di te? Nulla 50. Ti piace viaggiare? Certo! 51. Cosa conta in una relazione? Sincerità e fiducia 52. Come mai su Tumblr? So dove dare forma ai miei pensieri 53. Credi in Dio? Si 54. Hai mai rubato qualcosa? No 55. Blog preferiti? Non lo so 56. Da quanto hai Tumblr? 2012 mi pare 57. Hai fatto amicizia con qualcuno qui su Tumblr? Certo 58. Ultimo messaggio inviato? Ora, 01:51 59. Ti manca qualcuno? Si 60. Di cosa vai fiero/a? Di avere una buona famiglia 61. Cosa non rifaresti mai? Niente, anzi 62. Desiderio più grande? Non saprei 63. Hai mai tinto i capelli? No 64. Film preferito? Non saprei, fin troppi onestamente 65. Attore preferito? Andrew Garfield 66. Qual è la più grande pazzia che hai fatto? Ehm... nulla in verità 67. Hai perso un amico/a di recente? Si, spero sia in un luogo migliore 68. Cosa ti piace fare nel tempo libero? Videogiochi 69. Disegni? Qualche volta 70. Estate o inverno? ESTATEEEE 71. Libro preferito? Shadowhunters (e tanti altri) 72. Citazione preferita? Da umili origini, verso grandi imprese. 73. Hai un posto speciale? No 74. Sai mantenere i segreti? Si 75. L'ultima volta che hai pianto? Qualche giorno fa 76. Pratichi qualche sport? Si, restare immobile sul letto 77. Sei mai stato/a ad un concerto? Nì 78. Che genere di persone detesti? Bugiarde, manipolatrici e stronze 79. Preferisci stare da solo/a o in compagnia? Da solo, soltanto perché non ho compagnia 80. estroverso/a o introverso/a? Introverso! 81. Oggetto importante per te? Nulla in particolare 82. Qual è la persona a cui tieni di più? La mia famiglia 83. Persona ideale? Non saprei.. mh 84. Credi in te? No.. 85. Cosa credi che pensino gli altri di te? Sono fin troppo buono 86. Ti ritieni fortunato/a? Assolutamente NO. 87. Ti ritieni soddisfatto/a della tua vita? Non del tutto 88. Posto più bello mai visto? La mia camera 89. Parli un'altra lingua? Inglese, discretamente ma non tanto 90. A cosa pensi in questo momento? Qualcuno leggerà mai tutta sta roba? 91. Suoni qualche strumento? No, il flauto lo suonavo da piccolo 92. hai fratelli/sorelle? Vai d'accordo con loro? Un fratello, si 93. Ti vorresti sposare? Si 94. Tipo di persona che ami? Ironica, simpatica, sorriso solare 95. Ti sei mai dichiarato/a a qualcuno? Certo 96. Hai mai scritto una lettera a qualcuno? No 97. Hai mai mentito a qualcuno per il suo bene? Si 98. Hai mai tradito? No 99. Sei mai stato/a tradito/a? No 100. Scrivi la prima cosa che ti viene in mente. Adìosssss
#io
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missmelancholya · 1 month
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Le mie personalità hanno iniziato a "prendere vita" quando ho ricevuto traumi.
Black Heart è nata dall'essere vittima di relazioni abusive in età adolescenziale infatti ha l'età di un adolescente. Sadomasochismo. La felicità è solo l'arcobaleno dopo la tempesta.
Dysnomia ha 3 anni, bhe che dire a quell'età i miei genitori hanno iniziato ad andare in pezzi, mio padre portava l'amante in casa e mia madre gridava come una pazza. Incuria totale. Abbandono.
Melancholya non ha età poiché è la mia malattia, la depressione, causata da le innumerevoli cose negative che mi sono successe nella vita e anche un po' ereditaria poiché ho parenti che ne soffrivano.
Eterya è la mia parte spirituale, diciamo l'anima, che però non ha un età ne un posto fisso sulla terra, vive più dentro di me e forse non è causata da traumi ma semplicemente da un mio sentirmi connessa con il mondo, quindi diciamo che potrebbe essere "la mia empatia" e sensibilità "naturale."
Lunakya, anche lei non ha ricevuto traumi, però è la maschera sociale. Quella che abbiamo tutti in fondo... Rispecchia chi ha davanti tendenzialmente ed è socievole.
Halga è una parte che "evita la vita". Si dissocia, va nel suo mondo... Come melancholya e lunakya non ha età ed è arrivata per "staccare la spina" quando il sistema (il mio cervello con le sue sfaccettature e personalità) andava in sovraccarico.
Ho sempre rispecchiato gli altri (perché mi hanno insegnato che andava fatto così perché se no non potevo essere amata o accettata) non capendo quale fossa realmente la vera me. Pensando che lo fossero tutte e in parte è così, ma quella principale è ovviamente quella che ha il mio nome nonostante io fossi convinta fosse dysnomia.
Eleonora. Infatti è il mio nome. Non me lo sono scelto io. Non è qualcosa che ho costruito io, è qualcosa che ha costruito la mia esperienza di vita: società, famiglia, amici ecc. Quindi è la mia vera personalita. Sarà anche una razionale maniaca del controllo. Ma siamo chi decidiamo di essere. Il controllo mi è sempre servito perché nella mia vita c'era troppa instabilità so anche metterlo da parte se serve. Dopo anni ho imparato veramente ad avere controllo: cioè sulle mie personalita, su di me. Analitica, brillante, intelligente, compassionevole. Si è sempre trascurata per dare spazio alle altre più vistose ma ha mantenuto tutto in saldo da dietro le quinte... Veste elegante, o comoda monocromatica tipo in tuta, non è affatto eccentrica ma comunque oscura e un po' tetra. Ha tratti autistici, non le piace molto socializzare e neanche il contatto fisico. Si stressa molto facilmente ma ha anche un ottima pazienza. Ama gli animali, la psicologia, l'esoterismo, la neo folk, la verità, le scienze, la poesia, l'arte (Anche se le due più artistiche sono black Heart e dysnomia, perché l'arte in fondo deriva dalla sofferenza, è espressione di emozioni tramite linguaggio non verbale, era un modo per dare sfogo a cosa provavo) e la letteratura, le culture etniche le filosofie orientali... Inoltre è tendenzialmente asessuata, a differenza di Black Heart che ha una sessualità tossica, cioè che è attratta dal pericolo. Anche Eleonora è attratta in un certo senso dal pericolo, ma nel senso di misterioso. È come Harley Quinn prima di "perdere la testa per il joker (bh è invece quando impazzisce). Gli piace scoprire la psiche delle persone, soprattutto se questa è oscura.
Il mio vero lato emotivo non è dysnomia, ma DARK RED cioè la controparte d'ombra di Eleonora, ha le sue sembianze però mostruose. E ha la mia età come eleonora (le uniche personalità ad averla)
Il suo lato toxic sono non fidarsi delle persone e il voler il controllo della situazione.
È assurdo come queste informazioni mi erano in un certo senso accessibili (data l iperfantasia di cui posseggo naturalmente -eleonora-) poiché visualizzavo ogni personalità con una precisa età e un preciso aspetto... Ma solo ora Eleonora che ha finalmente preso il controllo, come "adulto sano" (e non forgiato dal senso di colpa e responsabilità insegnato dai genitori) ha collegato le cose.
Alle volte le informazioni sono più accessibili di ciò che sembra bisogna solo imparare a leggerle.
Imparare ad avere sempre più consapevolezza di sé e del mondo: è questo il vero tesoro e la vera intelligenza. Il segreto per rendere il mondo un posto migliore.
Empatia/intelligenza emotiva, capacità di gestione delle emotività (quindi saperle riconoscere non reprimere anzi esprimere nella maniera più costruttiva possibile), adattabilità, intelligenza logico/razionale. Profondità.
Queste sono qualità che io posseggo a non finire (a differenza dell'umano medio) ma avendo avuto persone tossiche intorno durante l'arco della mia vita mi sono abituata a "svalutarmi". Ora invece devo imparare a riconoscere cosa merito, le.mie ferite, i miei traguardi, i miei obbiettivi.
Non voglio più essere la "psichiatra/psicologa" (tralaltro dovendola per poi ricercarla io per i traumi subiti da chi mi chiedeva implicitamente e non ciò) o "mamma" degli altri. Voglio pensare a me.
La terapia mi ha fatto solo imparare a credere di più nelle mie capacità, il resto lo sapevo già, lo avevo già fatto. Non mi ha dato informazioni in più su di me, mai. Tutto ciò che mi hanno detto su di me lo sapevo già, ci ero già arrivata.
Per anni sono stata trattata come una stupida fino a convincermi di esserlo.
E questo è grave, perché io ho permesso alle persone di avere più controllo e potere su di me di quanto io non ne avessi su me stessa.
La terapia mi ha insegnato anche ciò: a non trascurarmi.
Sono stata abituata a trascurarmi per occuparmi sempre degli altri. Gli altri avevano bisogno di me (ma a me nessuno ci pensava il problema è che non lo facevo nemmeno io) e se non facevo ciò che volevano (senso del dovere) mi sentivo in colpa, facendo così un intera vita basata su ciò che volevano gli altri da me, accontentando ogni loro "capriccio" rinnegando me stessa per prima. Non rispettandomi per prima. Perché i miei genitori, le figure di riferimento primarie, mi hanno sempre trattato senza rispetto o "con necessità" di cure da parte mia invece che accudimento. Pensavo di non essere neanche in grado di prendermi cura di me, e invece ho capito che come lo facevo benissimo con gli altri, che si sentivano sempre capiti e amati, lo potevo fare pure con me stessa; anzi riservando in primis queste attenzioni per me stessa, e poi per chi "se lo meritava". Ho sempre dato perle ai porci sperando che i porci riuscissero a dirmi quanto valevo, quando mi sarebbe bastato uno specchio per vedere che ero una perla e non "mangime per porci", e imparare che solo un gioiellerie (metaforicamente parlando una persona con delle competenze reali) poteva dirmi quanto potevo valere. Ma il mio valore in fondo lo so solo io. Il mio valore può cambiare all'esterno. Una perla in un posto può valere tanto e in un altro poco. Se la dai a un maiale, se la mangia, gli fa venire costipazione e poi si lamenta pure che era indigesta. Così ho condotto la mia vita. Avevo davanti a me uno specchio rotto. Rotto da anni di abusi. Distorto dall'immagine che gli altri volevano farsi di me. E ora sai cosa vi dico?! VAFFANCULO. Io questo specchio l'ho riparato in anni di dolore sacrificio e fatica, non me lo farò rompere di nuovo.
Non ci azzecca nulla la psicologa freudiana con i suoi "ripeti lo stesso errore per cercare di rimediare". È pura logica. Impari una cosa e sai quella, e usi quella. Se nessuno ti dice che non va bene non lo sai neanche, se te lo dicono e sei un arrogante ignorante che non vuole accettare la realtà dei fatti oggettiva e sei convinto che la tua soggettività sia come deve andare il mondo non ti interessa neanche "cambiare". In entrambi i casi il male è "l'ignoranza". Colui che ignora delle informazioni nuove per "sostituire" quelle vecchie. Ho imparato questa cosa da una frase che mi hanno detto (che tralaltro voleva essere un insulto ma io l ho preso come un enorme complimento): "ragioni come un ai". Cioè sono super intelligente, grazie. Ho accesso a un sacco di informazioni per interpretare meglio la realtà e avvicinarmi a quella che dovrebbe essere la realtà più oggettiva, scindendo però la mia esperienza diretta soggettiva in quanto a differenza di un computer o un robot provo anche emozioni e sensazioni. In pratica sono un semidio. Ho sempre "recitato" la parte del dio, volendo il controllo sulla situazione, quando l'unico vero controllo e l'unico dio siamo noi stessi su noi stessi. Responsabili delle nostre scelte, azioni, pensieri ... Ma non di ciò che accade al di fuori. Possiamo imparare a gestirlo e io involontariamente l'ho fatto. So interpretare le persone o solo guardandole qualche secondo. Sono così intelligente che spavento quasi me stessa, e per una vita intera invece di apprezzare questa mia dote, sono stata sminuita, sono stata costretta a nascondermi dietro "più maschere" per dover accettare "la follia" cioè i comportamenti tossici e inconsapevoli degli altri. Per mascherare le loro fragilità, insicurezze, paure... Io mi sono svalutata. Proiettiamo tutti di base chi abbiamo intorno, ma li ci sta la scelta di rendersene conto e scindere il nostro "dal loro". Per esempio una volta era normale bruciare le donne intelligenti perché venivano considerare streghe. La società, cioè la maggior parte di persone era così stupida e ignorava la questione quindi ignorante, da "accettare" questa cosa come normale. Pochissime persone erano contro. Idem per il razzismo o l'omofobia. Deriva tutto dall'ignoranza. La gente ha paura dell'ignoto... E qua c'è un enorme differenza tra me e la massa. Io amo l'ignoto, ne sono attratta come mosche sul miele. Mi richiama con voce soave, sono curiosa. Le persone invece sono "giudicanti", ma basano il loro giudizio su ciò che loro reputano sia giusto, non su una morale il più oggettiva possibile. La gente butta la propria soggettività su tutto e ne fa legge. Non ragionano lucidamente o logicamente, fanno cose senza senso solo perché "si sentivano di farle" e "chissene frega delle conseguenze se posso farla franca". La gente fa le cose solo perché può, senza avere un senso. Sono quasi impazzita a cercare il senso di ciò. La verità è che non c'è un senso. Sono spinti dalla loro emotività, dalle loro credenze incomplete o errate, dalle loro sensazioni soggettive. E la verità è l'unica cosa che da realmente un senso alle cose. Per quello io sono molto "attaccata" alla verità e odio le bugie o l ipocrisia. La verità è l'unica cosa che rende veramente liberi. La conoscenza della veritá. Ammettere che si prova un emozione, verità. Non c'è giusto o sbagliato, capire perché la si prova basandosi su fatti, verità nuovamente. Si può sapere e verificare l'oggettività della soggettività. I fatti sono tangibili, concreti e reali. Si possono dimostrare. Per questo l'emotività mi ha sempre messo un po' a disagio. Non la capivo. Sentivo quella sensazione e quell' emozione e non capivo perché la provavo o cosa l'avesse scaturita.
Ero stata abituata a ignorarla, come fanno in molti, e quindi usciva o si proiettava sugli altri.
In più avendo un indole molto empatica, spesso sentivo e provavo emozioni che non erano mie (ma delle persone che avevo vicino) e non riuscivo a trovarci senso fino a impazzire. Poiché mi sentivo arrabbiata quando nulla mi faceva arrabbiare per esempio, e con il tempo ho scoperto che la persona vicino a me era arrabbiata ma magari non me lo stava comunicando, ma lo sentivo.
Con questa cosa del sentire mi sono appassionata alla spiritualità e alla new Age, in pratica mi sono aggrappata all'arte come sfogo dell'emotività, poi all'iperazionilazzione (senza considerare appunto la parte empatica/emotiva o non comprendendola appieno) per cercare un senso alle cose e come ultima cosa alla "connessione nell'universo". Di come tutti fossimo connessi in fondo. Bhe proiettavo il mio bisogno di essere "capita" e di avere un posto nel mondo con il mio lato empatico e percettivo dove riuscivo a "leggere" le persone. Ora ho connesso queste cose. Può essere che siamo tutti connessi, posso avere fede e scegliere di crederci senza però che ci siano dati effettivi di ciò, ma fino a prova contraria se non posso verificare un informazione posso decidere se ritenerla vera o falsa in base alla mia sensazione... E io sento che in qualche modo la nostra esistenza è interconnessa a quella degli altri... Se non in senso prettamente spirituale, ci rapportiamo ogni giorno con altre persone e le loro individualità, con altre speci, quindi è anche oggettivo che siamo "connessi con gli altri". (Motivo per la quale è importante saper comunicare in modo efficente con chi si ha di fronte e saper interpretare qual è il modo giusto per farlo come ad esempio due lingue diverse, se parli italiano a uno che non lo conosce non capirà). Oltre a questa connessione che in parte deriva dall'esperienza diretta dell'esistenza in relazione all'altro, in parte a un senso di empatia generalizzato verso ciò che mi circonda, e in parte da una sensazione che mi spinge a voler credere che siamo tutti connessi nell'universo; ho collegato anche la mia emotività alla mia testa, imparando a gestire al meglio cio che mi succede e che mi suscita emozioni senza doverle annullare o reprimere. COMPRENDENDOLE.
Nessuno mi aveva mai insegnato a comprendermi, eppure se si vuole si può imparare tutto. Basta l'impegno e l'apertura mentale per farlo. Non mi sono mai sentita molto compresa dagli altri, fino a che non ho parlato con le intelligenze artificiali (tipo chat gpt non Alexa). Li ho capito che non sono io incomprensibile (mi davano la colpa e di conseguenza ero finita col pensare che fossi il quella "sbagliata" e troppo "aggrovigliata" per essere compresa). Le persone che avevo vicino non avevano la capacità di comprendere se stesse figurati se potevano capire me. Così ho iniziato ad ascoltarmi. Io ero in grado di capire "chiunque" più o meno, e per quanto riguardava me avevo accesso a più informazioni (su me stessa) rispetto a chiunque altro. Così ho iniziato a capirmi, e con il tempo sto imparando a rispettarmi. Le persone non mi rispettavano e spesso mi giudicavano a seconda dell'immagine che loro proiettavano su di me (ma che rifletteva spesso più loro che me) qualunque cosa facessi, in qualunque modo io comunicassi le cose. Il problema non ero io come volevano farmi crede, ma loro. Ho pensato di essere il problema per una vita intera solo perché "erano la maggioranza", ma da quando in qua solo perché sono di più hanno ragione?! Purtroppo ciò è sbagliato. Accettiamo passivamente cose folli come il razzismo o l'omofobia, per poi etichettare come "pazzi" quelli che si oppongono. Hanno etichettato come malati gli omosessuali per una vita intera, la maggior parte delle persone non poche. Era normalità pensarlo. Era "malato" essere gay. Quando era solo così. Bisognava accettare la verità. C'erano persone che preferivano lo stesso sesso e altre magari che non erano interessate a nessun sesso. Non c'è nulla di malato solo perché "è diverso" dalla maggioranza. Quasi mai la maggioranza ha ragione. Eppure chi si doveva nascondere? I gay. Non chi diceva che erano malati. Eppure i veri malati erano loro, incapaci di accettare la verità. Come dice alice nel paese delle meraviglie, personaggio che io amo, il mondo è proprio un posto strano dove tutto è al contrario.
Mi hanno fatto credere (facendo leva su dysnomia quindi la parte traumatizzata) che avevo bisogno "di loro" sfruttando il fatto che non ho avuto figure di riferimento da piccola sulla quale appoggiarmi quando era necessario dipendere dal genitore per sopravvivere. Quando invece erano loro ad avere bisogno di me. (Sono sempre stata molto accudente con gli altri) ma mi mettevano nella posizione (abusando di me e facendo uscire black Heart) di dover avere bisogno di loro. Si sono approfittati del fatto che fossi depressa o tendenzialmente cupa (melancholya) per farmi dubitare di me stessa, rimarcando il fatto che fossi strana, diversa, 'asociale', sbagliata, per potermi controllare come meglio volevano e hanno usato la mia sensibilità (eterya) per farmi confusione e senso di colpa per non assumersi le loro responsabilità. Mi hanno mentito per farmi dubitare della mia persona (Eleonora) ma io ormai non li ascolto più. Meglio sola (con le mie mille sfaccettature) che mal accompagnata. Io non ho mai avuto bisogno veramente di voi, avevo bisogno dei miei genitori, di figure che mi accudissero o mi indirizzassero o credessero in me QUANDO ERO PICCOLA e NIENTE potrà cambiare il fatto che queste figure non ci siano state in maniera sana quando ne avevo necessità ma posso scegliere se diventare ora IO l'adulto sano di cui avevo bisogno da piccola. Prendermi io cura di me, non dipendere da "voi". Io sono stata di supporto a voi quando a male a pena sapevo farlo con me stessa (stavo crescendo e imparando). Ho le capacità per farlo, le ho sempre avute, ma vi era più comodo farmi credere che io non le avessi, per poter fingere di prendervi cura di me mentre invece ero solo io a farlo con voi. Ora voglio reciprocità. Amo prendermi cura dell'altro MA voglio che anche l'altro abbia questo desiderio (che non deve essere un dovere ma una voglia di farlo perché lo si sente e lo so sceglie attivamente ogni giorno). Se l'altro non lo farà lo farò io con me. Non dipendo più dal vostro accudimento di conseguenza "perdete il potere" che esercitavate su di me (tramite i miei traumi facendomi rivivere gli abusi). Non siete più indispensabili, non lo siete mai stati, mi ero solo convinta che così fosse e invece senza di voi ce l'ho sempre fatta. Mi avete abbandonato e mi sono rialzata, anche se mi prendavate a calci mentre cercavo di farlo fingendo di volermi dare una mano per rialzarmi. Sono forte, alle volte senso terribilmente il peso di questo fardello da sopportare, e la solitudine ma c'è l ho sempre fatta e c'è la farò.
Ecco perché non mi fido. Chi mi tendeva la mano spesso è chi mi buttava per terra per il mero "gioco" perverso di avere "potere" su di me. O chi mi aiutava a rialzarmi solo per scavarmi un altra buca e mettermici dentro. So fidarmi delle persone, è che sono diventata troppo intelligente per fidarmi della gente "non genuina". Voglio prove concrete delle cose che le persone dicono. E non mi interessa se sembrerò paranoica come Eliot di mr robot. In fondo anche lui a "vedere il marcio" ci prendeva sempre. Io non vedo il marcio se non c'è, ma metto in discussione il fatto che possa esserci, un po' come il gatto nel forno, se non apri il forno non sai se il gatto è vivo o morto. Sono diventata una scienziata della vita ahah. Spesso mi dicevano che il gatto era vivo e poi scoprivo che era morto, e se dopo mi dicevano che era vivo non potevo più scegliere di avere fede in loro senza mancarmi di rispetto: dovevo aprire il forno e se non volevano che lo aprissi, impazzivo a cercare di sapere se stavolta il gatto era vivo o morto. Ecco su cosa rimarró sempre "una maniaca del controllo". Alla gente fa comodo fare credere quello che vogliono per l immagine che vogliono dare e per quella che vogliono mantenere in sé stessi. Appunto, è un immagine, un riflesso, è irreale, io voglio vedere dietro lo specchio cosa si cela. Non voglio più avere "fede" o fiducia cieca nel prossimo. O meglio posso scegliere di sperare negli altri e fidarmi, ma se poi qualcosa "puzza" voglio controllare il forno perché spesso c'è qualcosa che brucia, e anche se mi dicono che il gatto è vivo io voglio verificarlo. E chi mi ha già mentito potrebbe rifarlo. Statistica. Logica, niente reale "voglia di controllo". Voglio controllare che sia vera la tua ipotesi. Voglio avere una certezza che il gatto sia vivo senza dovermi per forza fidarmi solo di ciò che "dici tu" perché di cazzate ne ho sentite fin troppe nella mia vita. Mi baso sui fatti non sulle parole o le supposizioni. Se non ho modo di verificare l'interno del forno posso scegliere se decidere di credere che sia vivo o meno ma ciò non è la realtà. Posso fare supposizioni in base ai dati che ho per valutare una possibile cosa in cui credere, o le mie sensazioni a riguardo. Ma non è più qualcosa di oggettivo, diventerebbe una mia opinione. Non so se il gatto è vivo o morto oggettivamente ma soggettivamente decido quale delle due ipotesi può essere quella più veritiera.
Insomma ci sono già poche certezze nella vita, meglio basare le proprie scelte su qualcosa di concreto e reale, anche se poi bisognerebbe mettere in dubbio anche il concetto di realtà, prendendo in considerazione che il nostro punto di vista può non essere completo. Se io vedo un 6 e tu vedi un 9 perché sei dal lato opposto, è oggettivo che io veda un 6 come è oggettivo che tu veda un 9, ma prendendo in considerazione a 360° il disegno del numero si vede che in realtà oggettivamente può essere sia un 6 che un 9. Soggettivamente in base a "da dove lo guardi" può essere o uno o l altro. Insomma alle volte si fa fatica a comprendere cosa è oggettivo e cosa no e di conseguenza ciò che è reale e ciò che non lo è. Motivo per la quale bisogna sempre essere aperti ad ascoltare gli altri (quindi apprendere nuove informazioni) ma non troppo da farsi mettere in discussione o credere a ogni cosa che viene detta.
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stefaniaperinelli · 6 months
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Invecchiare insieme
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Di recente è stato diagnosticato a Sole un principio di artrosi, nulla di invalidante o per il quale io non possa sostenerla con degli integratori naturali; questa patologia è legata all’avanzare dell’età. Anche lei è entrata a far parte degli anziani!
La mia famiglia è composta da sopravvissuti, entrati nella mia vita a età diverse, chi cucciolo come Jana e Mustia, chi molto giovane come Sole, chi già adulto come Nio. Siamo tutti animali di strada che hanno saputo cavarsela da soli almeno per un certo periodo. Negli anni abbiamo imparato a godere della stabilità del nostro gruppo sociale, a conoscere le caratteristiche di ciascuno, a sopportare varie manie, a smussare lati caratteriali, creando legami forti ma indipendenti, mantenendo sempre quel pizzico di selvatico che ci appartiene, condividendo e contaminandoci a vicenda.
L’opportunità che mi è stata regalata di invecchiare tutti insieme, affrontando anche qualche malanno fisico, si realizza nel progressivo cambio dello stile di vita: più pacati, meno esigenti, quasi indifferenti al chiassoso vociare inutile, un pochino impoltroniti, tutti e insieme.
Trovo vi sia una bellezza poetica nel condividere questa fase della vita: maggior distacco dalle futili preoccupazioni, più tolleranza verso gli altri, una raggiunta stabilità emotiva, grande appagamento nel godere delle piccole cose.
Loro, oggi, sono davvero più saggi, io ancora più attenta ad imparare da loro e seguirne l’esempio.
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risplendiii · 11 months
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Ti stimo moltissimo, la strada della divulgazione e/o la passione e l'amore per gli animali che ti porta a lavorare per loro e con loro, sono ardue perché penso che le possibilità siano poche, magari sbaglio ma non vedo così tante occasioni, soprattutto perché dipendono direttamente e inscindibilmente dalle tue qualità, più di tanti altri lavori.
Al tuo posto per questi motivi sarei abbastanza spaventato, mi sembra il tipico "lavoro" che implica molti sacrifici personali.
Sei disposta ad esempio a cambiare città, regione o addirittura nazione? Sei disposta per la tua passione a mettere da parte i tuoi rapporti personali dalla famiglia agli amici passando per il partner?
Ovviamente ho disegnato uno degli scenari peggiori, ma al tuo posto io personalmente ci penserei molto.
Poi magari ho detto una sciocchezza nel senso che le possibilità sono tante ed anche vicino a casa diciamo
Quando parlo di divulgazione, parlo di cose come quelle che fa barbascura, ad esempio.
Mi piace scrivere articoli su nuove scoperte in ambito ambientale, faccio reel a riguardo, creo rubriche. Vorrei poter fare "l'autrice" da questo punto di vista. Magari fare spettacoli, far l'arte di un libro, non so. Una sorta di influencer biologica che racconta le meraviglie della natura.
Per fare questo non so di preciso cosa serva, ma si, sono disposta a cambiare città. Cambiare paese, direi di no.
Per il resto, mi piacerebbe fare l'addestratrice o la keeper. Anche in questo caso, mi sposterei dalla mia città, molto più difficilmente lascerei il mio paese.
Questi sono i miei obiettivi, ma resta il fatto che per campare ed essere indipendente sono disposta a fare la qualsiasi cosa. Se c'è una cosa che ho imparato su me stessa è che dedico lo stesso impegno nella realizzazione sia di cose che mi piacciono sua di quelle che amo. Quindi, poiché il mio più grande sono è essere indipendente, allora farò di tutto per poterlo realizzare.
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weirdesplinder · 2 years
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Nuova lista di libri su richiesta, stavolta sui cattivi ragazzi dei romance storici.
Che tradotto con gergo dell’epoca avrebbero chiamato libertini o mascalzoni. ora come ben sapete di libri sui libertini o Rogue o Rake ce ne sono a milioni, perciò mi sono dovuta dare delle regole per restringere il campo: non ho inserito più libri di una stessa autrice (tranne che in un caso), ho scelto solo libertini che poi durante il libro diventano redenti, ho scelto tra le mie autrici preferite e mi sono lasciata come sempre guidare dal mio gusto personale.
Ma tenete presente che questa è una lista estremamente riduttiva, e ripeto estremamente. Perciò nei commenti sentitevi liberi di segnalare romanzi sullo stesso tema che voi avete amato e qui mancano.
Ma partiamo con l’elenco:
- Incontrarsi e poi…, di Mary Jo Putney
Titolo originale: The Rake and the Reformer or The rake
Link: https://amzn.to/3ePLh8L
Trama: Alys è una nobile dama che dopo una delusione d'amore è fuggita daklla sua famiglia e dalla società per rifugiarsi in campagna e diventare, sotto mentite spoglie, amministratore di una proprietà terriera per conto di un nobile, un lavoro di solito maschile. Reginald invece è un nobile libertino, che ha passato la vita immergendosi in ogni vizio, fino a cadere vittima dell'alcolismo, e solo ora rendendosi conto delle bassezze cui è arrivato ha deciso di redimersi, assumendosi le sue responsabilità e partendo appunto con l'amministrare le terra che il cugino gli ha donato. Le stesse terre che fino ad ora erano dominio di Alys. E fu così che i due si incontrarono. Due caratteri forti ma feriti due persone veramente diverse ma anche complementari. Lei ha un gatto odioso e dominante, lui un cane pastore pauroso e fifone, eppure i due vanno d'accordo, come i loro padroni almeno finchè la vera identità di Alys non viene fuori e Reginald che per tutta la vita non ha mai fatto la cosa giusta, decide di farla stupidamente nel momento più sbagliato lasciandola andare via.
La mia opinione: bellissimo, uno dei miei romance preferiti in assoluto, con personaggi super affascinanti pieni di difetti reali e difficili al punto giusto. Imperdibile. Ottimo uso degli animali all'interno di un romanzo senza umanizzarli. Sublime. Superconsigliato. Lui è stato terribile nel libro precedente della serie, qui tocca il fondo, e poi inizia la risalita.
- Giocare d’’azzardo (The gamble) di LaVyrle Spencer
Link: https://amzn.to/3kcDFxT
Trama:  Kansas, 1888. In una piccola cittadina è in atto una guerra senza  esclusione di colpi. Da un lato abbiamo i proprietari dei Saloon e delle  Sale da gioco, dall'altro le donne del paese, mogli e madri stanche di  vedere i loro uomini ubriacarsi e perdere soldi sui tavoli da gioco.  Coinvolti nella guerra due personaggi interessanti. Agata, la  proprietaria di un negozio da modista. Zitella di oltre trent'anni a  causa di una gamba ferita che la fa zoppicare e le rende difficile  interagire con gli altri. Soffre di un'acuta solitudine e sogna di poter  ballare, di poter avere dei figli e un marito, ma non osa cercare di  far avverare i suoi sogni, crede siano irrangiungibili. Poi abbiamo  Scott proprietario di un nuovo Saloon , che viene dal profondo Sud.  Affascinante ma segnato dalla Guerra civile e dalle grave perdite subite  da anni viaggi senza meta,mantenendosi col gioco d'azzardo. Sembra che  queste due persone non abbiamo nulla in comune, invece non è così.  Entrambi dietro la corazza che presentano al mondo hanno un cuore d'oro e  aiutano il prossimo ogni volta che possono. Un piccolo orfano li  avvicinerà l'uno all'altra e forse entrambi potranno guarire se sapranno  ascoltare il loro cuore……  
La mia opinione:  Bello bello bello. E’ un romance corposo, non breve.  Eppure avrei voluto l'autrice andasse avanti a raccontare poichè si interrompe proprio sul più bello. Voglio sapere cosa  succede dopo ai due protagonisti. Due personaggi veramente belli e ben  ponderati. Costruiti talmente bene da sembrare reali, con una  complessità rara da trovare eppure semplici al tempo stesso. E anche i  personaggi secondari non sono da meno. Abbiamo persino una storia  d'amore secondaria. Insomma un libro che consiglio veramente. Abbiamo  manifestanti urlanti, bottiglie pallottole e coltelli che volano.  Ballerine di can can, una antica piantagione di cotone e persino un  fantasma e una stupenda macchina da cucire. Non manca nulla a questo  romanzo. La parte che ho preferito credo siano stati i dialoghi. Lui poi è il classico cattivo ragazzo che però nasconde un lato tenero.
- Inattese seduzioni (To Seduce a Sinner) di Elizabeth Hoyt
Link: https://amzn.to/3fIsZ8G (disponibile in ebook)
Trama:  Per anni Melisande  Fleming ha amato lord Vale da lontano, osservandolo sedurre innumerevoli  amanti. Tuttavia una volta, dietro la maschera dell’impenitente  donnaiolo, è riuscita a cogliere in lui i segni di un dolore straziante.  Così, quando Vale viene piantato proprio in procinto di sposarsi,  Melisande si offre a lui proponendogli un matrimonio di convenienza,  seppur celando i propri sentimenti. Ma Vale avrà una sorpresa: timida e  riservata di giorno, sua moglie si fa sensuale e disinibita di notte.  Deciso a scoprire i suoi segreti, Vale dovrà prima affrontare i fantasmi  del proprio passato
La mia opinione: A mio modesto parere Elizabeth Hoyt è specializzata in cattivi ragazzi o libertini, ce n’è uno in praticamente tutti i suoi romanzi, perciò scegliere è stato difficile e ho dovuto per forza elencare almeno due suoi libri. Se vi piaceranno sappiate che ce ne sono molti altri molto simili. Vi avverto anche che la dose di sensualità nei suoi romanzi è alta. Questo non è uno dei miei preferiti tra i suoi romanzi, ma il protagonista mi sembrava un buon esempio di cattivo ragazzo diverso da quelli dei romanzi precedenti della lista. Trama classica  che più classica non si può e che io non sempre apprezzo (lei che fa la  disinibiita solo di notte è una cosa che non sopporto), però resta un  bel libro molto sensuale.
- Il principe e la preda (The Raven Prince) di  Elizabeth Hoyt
Link amazon: https://www.amazon.it/principe-preda-Romanzi-Trilogia-Princes-ebook/dp/B014XDHYTE/
Trama:  Anna Wren, giovane e sensuale vedova, per risollevare le proprie  finanze decide di accettare un lavoro come segretaria di Edward de Raaf,  conte di Swartingham. Uomo duro e scontroso, Edward ha già fatto  scappare diversi dipendenti, ma con Anna è diverso: l’attrazione fra  loro è forte fin dal primo incontro e cresce a ogni diverbio
La mia opinione: libro molto bello e molto sensuale.  Consigliato anche se lui all’inizio è difficile da amare, poi si fa perdonare. Questo è quasi il romanzo per antonomasia quando si parla di libertini o uomini difficili, che però poi si redimono. All’inizio si fa quassi odiare, ma poi....
- La sposa del diavolo (Devil’s bride) di  Stephanie Laurens
Link acquisto ebook: https://amzn.to/2U3kkq2
Trama:  Quando  Devil, il ribelle rampollo della ricca famiglia Cynster, viene sorpreso  in atteggiamento compromettente con la governante Honoria Wetherby,  l'uomo stupisce tutti domandandole di sposarlo. Nessuno si era mai  sognato che lo scapolo più corteggiato d'Inghilterra si sarebbe messo  l'anello al dito così facilmente. Honoria, però, non ha nessuna  intenzione di accettare. Certo, Devil le piace, e molto, ma per lei  l'amore è un'altra cosa. Possibile che possa sbagliarsi…?
La mia opinione: buon esempio di trama clasica del romance, scritta bene, semplice, lineare e con un’eroina non moderna ma di animo moderno. E lui è il classico libertino che si crede Dio in terra e poi cade subito come una pera cotta.
- Il lord della seduzione, di Loretta Chase
Titolo originale: Lord Of Scoundrels
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Trama:  Jessica Trent prima ha tentato e quindi ha avvinto Sebastian Ballister,  marchese di Dain, in un bacio appassionato. E ora spetta a lui salvarle  la reputazione. Mai Jessica avrebbe immaginato di desiderare quell’uomo  arrogante e immorale. I suoi intenti erano ben altri. Eppure il fuoco  dello scandalo è nulla al confronto dell’ardore della loro passione…
La mia opinione: Sebastian è un marchese irresistibile in quanto non è bello, non ha delle belle maniere a volte risulta rude o rozzo, e lui stesso è più che consapevole di tutte le sue mancanze. Siccome la gente pensa già il peggio di lui, ha deciso di non deluderli e di comportarsi il peggio possibile, ma in realtà dentro è un cucciolone, ha solo bisogno di amore e di qualcuno che veda oltre le apparenze e per fortuna lo trova in Jessica. Classico cattivo ragazzo dal cuore di orsacchiotto che fa il cattivo ragazzo solo perchè tutti già pensano che lo sia. Unica differenza dai soliti libertini, lui non è bello.
- Peccati d'inverno (Devil in winter) di Lisa Kleypas
Terzo romanzo della serie Wallflowers
Link acquisto: https://amzn.to/38uCypg
Trama: Evangeline Jenner, la più timida delle quattro Zitelle, sarebbe anche la più ricca, se solo potesse entrare in possesso dell’eredità che le spetta. Pur di riuscirci, Evangeline è determinata a sfidare tutte le convenzioni. Da qui, la sua oltraggiosa proposta di matrimonio al visconte Sebastian St Vincent, uomo dalla reputazione talmente pericolosa da rovinare il buon nome di qualsiasi fanciulla. Ma Evangeline ha le idee chiare e gli pone una condizione: si concederà a Sebastian solamente la prima notte di nozze. Eppure, quando la posta in gioco è la passione, anche il cuore è a rischio.
La mia opinione: Romanzo stupendo un vero classico, lui il bad boy per eccellenza ma davanti a lei mi si scioglie come neve al sole. E poi è scritto benissimo questo libro. Certo di Lisa Kleypas avrei potuto scegliere altri stupendi romanzi con perfetti libertini, ad esempio Infine tu, e sono stata molto indecisa, ma poi ho optato per St. Vincent perchè era di nobile lignaggio e quindi il tipico libertino del ton e perchè si redime quasi da solo per amore, lei non deve nemmeno sforzarsi più di tanto le basta essere la bella e buona persona che è.
- La pedina scambiata, di  Georgette Heyer  
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Trama: Nell'aristocrazia inglese del secondo Settecento un solo uomo può fregiarsi del soprannome di Satana: Sua Grazia il Duca di Avon, bello, acuto, elegante e assolutamente privo di scrupoli… soprattutto nei confronti del sesso femminile. Ma il ruolo che impersona con tanta convinzione comincia a stargli stretto quando, per una serie di incredibili circostanze, prende al proprio servizio un giovane paggio… che presto si rivelerà essere un'affascinante e imprevedibile fanciulla, minacciata da un crudele personaggio. Satana si trasforma così nell'Angelo vendicatore, compiendo con grande astuzia le sue mosse su un'infida scacchiera.
La mia opinione:  Probabilmente il mio libro preferito della Heyer. Il Duca di Avon  è  il prototipo a cui tutte le autrici di romance dopo la Hayer si sono in parte ispirate per i  loro duchi libertini e debosciati. Lui così maturo, cinico, debosciato, che ha provato ogni vizio sulla  faccia della terra, alla fine si scopre affezionato a una ragazza giovane e  vibrante che lo ama così innocentemente e totalmente, e senza timore, nonostante  tutti lo temano. E così Pigmalione si innamorò della sua creazione……
- Come sposare un Duca, di Jane Feather
Titolo originale: Vice
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Trama: Londra 1750. Dopo  una vita dissoluta trascorsa dilapidando il patrimonio di famiglia  Lucien, il giovane visconte di Edgecombe, si sta spegnendo poco a poco,  divorato dalla sifilide. Alla sua morte, l'intera sua proprietà, in  mancanza di eredi diretti, verrà spartita tra i creditori.Per  impedire che ciò accada, suo cugino Tarquin, terzo duca di Redmayne, si  trova costretto a rimediargli in breve tempo una moglie che possa  figliare al più presto. Conscio che nessuna ragazza di buona famiglia  acconsentirà mai a sposare il depravato e laido visconte, Tarquin non  vede che una soluzione al problema: incarica una nota e sclatra  maitresse di trovargli una vergine, che provvederà lui stesso a  ingravidare. E la scelta cade sulla povera Juliana che è in un momento di lieve difficoltà poichè ha accidentalmente ucciso suo marito la prima notte di nozze con uno scaldaletto...
La mia opinione: solo Jane Feather sa mescolare ironia, dramma e sensualità in un mix irresistibile sulla carta questa trama potrebnbe essere tragica giusto, ed invece grazie al suo stile e la suo modo di raccontare diventa spumeggiante e quasi divertente a tratti.  Io amo questa autrice e qui la proposta di lui è indubbiamente indecente, ma si rivelerà la cosa migliore mai capitata alla protagonista.
- Un’irresistibile furfante (A Rogue by Any Other Name) di Sarah Maclean
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Trama: Sono passati dieci anni da quando il giovane marchese di Bourne ha perso  il suo intero patrimonio al gioco. Ora, divenuto comproprietario della  bisca più famosa di Londra, è determinato a riprendersi l’eredità  perduta e ottenere l’agognata vendetta. Per questo decide di sposare  lady Penelope Marbury, il cui padre possiede non solo le terre che gli  appartenevano ma anche le informazioni necessarie a distruggere l’uomo  che lo ha rovinato. Per Bourne lei è solo una pedina del suo intrigo, ma  non ha fatto i conti con i piani della ragazza, che vede nel suo  tenebroso e affascinante marito l’atteso riscatto e un intero mondo di  piaceri a cui non rinuncerà tanto facilmente…
La mia opinione: romanzo famosissimo che conoscono anche i sassi credo, qui il bad boy lo è diventato per circostanza più che per inclinazione, perciò redimerlo sarà più semplice.
- Che mascalzone! (London’s Perfect Scoundrel) di Suzanne Enoch
Secondo libro della serie Lessons in love, reperibile in italiano solo nell’usato
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(da  non confondersi col libro Era un mascalzone che è tutt’altro romanzo  che in originale si intitola Always a Scoundrel che fa invece parte  della serie    Notorious Gentlemen)
Trama: Una giovane donna determinata giura di dare a uno dei famigerati libertini di Londra una bella lezione, ma quando il ladro ribalta la situazione, chi impara davvero una lezione d'amore?  I pettegoli lo chiamano "santo", ma il marchese di St. Aubyn si è ben guadagnato la reputazione di perfetto mascalzone di Londra.  Evelyn Ruddick sa che dovrebbe evitarlo a tutti i costi, ma vuole aiutare i bambini dell'orfanotrofio Heart of Hope, e lui è a capo del consiglio di amministrazione. Evie è determinata a insegnare a quell'uomo affascinante e arrogante una lezione di compassione, ma non sarà così facile, soprattutto perché il suo tocco sta accendendo il suo desiderio.  L'idea approvare i progetti di Evie per l’orfanotrofio è impensabile per St. Aubyn, quindi cos'altro c'è da fare per un libertino che si rispetti se non sedurre la signora? Eppure presto è lui a essere sedotto dal tenero cuore di Evie e dai suoi ardenti rossori. La tentazione di lunghe notti appassionate tra le sue braccia potrebbe portare all'impossibile? Il santo può finalmente essere riformato?
La mia opinione: Suzanne Enoch, così come Elizabeth Hoyt è quasi specializzata in libri su libertini e mascalzoni, ce n’è uno in tutti i suoi romanzi praticamente o quasi. Quindi anche in questo caso scegliere solo un suo libro da inserire nella lista è stato difficile, così ho optato alla fine per una trama classica quella della cosiddetta battaglia fra i sessi, lei contro lui. Cioè lei parte per dare una lezione a lui, lui di rimando vuole vendicarsi di lei, e la guerra ha inizio.
- The Rogue Report, di  Barbara Dawson Smith (inedito in italiano)
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Trama:  Lady Julia Corwyn ha un segreto o due. La maggior parte delle persone la conosce solo come direttrice di una scuola di beneficenza. Avere un figlio ma non un marito l’ha emerginata dalla buona società di cui faceva parte, il che non è un grosso problem aper lei perchè ora disprezza il ton, specialmente quei "gentiluomini" che seducono giovani donne ingenue per passatempo. E questo ci porta al suo primo segreto: è l’autrice della colonna The Rogue Report, una newsletter che espone i nobili libertini e le loro imprese. Mentre il segreto numero due è che sta flirtando con il nuovo professore di matematica della scuola. Il signor William Jackman, nonostante lo sospetti di essere stato mandato da qualche libertino per vendicarsi di lei, o ancora peggio che sia lui stesso un libertino deciso a ingannarla per punirla.
La mia opinione: libro carino, non stupendo, l’ho scelto più che altro per la trama che è un poco diversa dal solito. Lui sottomentite spoglie vuole vendicarsi di lei, che però sospetta di lui e consapevolmente ci sta lo stesso
- The Duke’s Wager di Edith Layton (inedito in italiano)
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Trama: Regina Berryman è contesa da due uomini i peggiori libertini di tutti Londra che hanno fatto una scommessa su chi la sedurrà per primo, uno è  Jason Thomas, Duca di Torquay, e l’altro è St. John  Basil St. Charles, Marchese di Bessacarr.
La mia opinione: non ho scelto di inserire in lista questo libro perchè lo trovo particolarmente bello. Anzi è alquanto vecchio stampo come romance siete avverti, e anche stilisticamente non è il massimo, ma volevo presentarvelo perchè dipinge un tipo diverso di libertini rispetto ai romance moderni, un tipo di seduttore più cinico, più debosciato, più bastardo e subdolo, e probabilmente più vicino alla realtà dell’epoca quando certi nobili potevano fare e dire qualsiasi cosa ed erano comunque scusati per il loro rango e perchè così si usava fare. Non dico sia un libro realistico sono la prima a dire che la parabola di redenzione di uno dei due libertini qui è veramente troppo veloce e inverosimile, ma resta il fatto che invece la figura del libertino nella sua bastardaggina e bassezza è invece dipinta molto bene.
Speciale menzione:
Amare un libertino di  Julia Quinn
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Trama: Quando Michael Stirling, il più audace libertino di Londra, incontra Francesca Bridgerton è amore a prima vista. Un amore non ricambiato: Francesca sta per sposare suo cugino John.E anche se un evento improvviso libera Francesca da qualunque vincolo, Michael non osa confessarle il proprio amore e per dimenticarla parte per l’India. Ma al suo rientro, inaspettatamente, Francesca gli chiede consiglio per trovare un buon marito: potrà Michael sopportare di gettarla tra le braccia di un altro?
La mia opinione: non ho inserito questo libro a pieno titoli in lista perchè non considero Michael un vero libertino nell’anima visto che ha sempre amato una sola donna per tutta la vita nel suo cuore e solo per il periodo che non poteva averla perchè lei amava un altro e lui lo rispettava, si è dato da fare in giro.  Per tornare da lei una volta rimasta vedova.
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La dame à la licorne
Gli animali dalle zampe fesse
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Quanti animali vedete che abbiano la zampa fessa cioé lo zoccolo? C’é l’ipnotico (o ipnotizzato?) unicorno e poi quello strano cagnolino col muso appuntito, il quale non é un cagnolino...
Si potrebbe trattare di un Tragulo meglio conosciuto come topocervo (le uniche immagini somiglianti sono queste e non posso pubblicarle dovrete vederle direttamente sul sito:  https://www.alamy.it/tragulus-javanicus-stampa-il-mouse-java-deer-tragulus-javanicus-e-una-specie-di-anche-toed-ungulato-nella-famiglia-tragulidae-quando-si-raggiunge-la-maturita-e-circa-le-dimensioni-di-un-coniglio-il-che-lo-rende-il-piu-piccolo-ungulati-viventi-si-trovano-nelle-foreste-in-java-e-forse-di-bali-sebbene-gli-avvistamenti-non-sono-state-verificate-1700-1880-image328703655.html?imageid=F2985E1A-458B-4301-AD51-E877B46007DB&p=546931&pn=1&searchId=d6866be71c5f8580142d2624ebab8aa1&searchtype=0  )
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Ne esistono diverse specie https://it.wikipedia.org/wiki/Tragulus  come potete leggere anche su Wikipedia, ma la cosa più importante é non solo che si trovano soprattutto in Malesia, quindi nella zona vicina all’Australia (la parte del continente sott’acqua), il continente semi-distrutto nel quale vivono gli animali più strani al mondo, quelli al confine fra due razze, fra due specie opposte, ma anche che potrebbero essere la chiave del mistero per eccellenza (o la bufala per eccellenza?): quella raccontata da Primo Levi in “Ranocchi sulla Luna e altri animali”, al capitolo “Figli del vento” (pag. 100 nell’edizione Einaudi)
Perché figli del vento? Perché i maschi della specie (dei roditori) di cui parla Levi affidano il loro sperma al vento, come fossero piante, e le femmine lo ricevono quindi per via aerea, cioé senza nessun contatto fisico con il maschio verità biologica o leggenda?  Questo dovete dirmelo voi perché i vicini del piano di sopra continuano a infettare l’aria con una sostanza, facendo finta di sbattere tappeti o pulire la scopa sulla ringhiera (cosa già di suo poco simpatica, soprattutto in periodo di pandemia) e l’aria si riempie di una strana sostanza che puzza come di grasso acido o di latte acido Questa stessa puzza l’avevano addosso il fratello e la cognata di mammina Di Filippo (lui morì cieco e paralizzato) ma anche l’automobile di Alfio D’Amico (il dj di Gela sosia dell’arcibishop di Canterbury Rowan Williams) Questa sostanza qualcuno la utilizza e probabilmente l’ha anche creata e si mormora in giro che si tratti di spore che entrano dentro lo pneuma e vi crescono dentro, che insomma si tratta delle spore dalle quali nascono gli esseri invisibili che dominano gli esseri umani facendoli diventare pazzi Questa leggenda deve essere molto antica se era già raccontata negli arazzi della Dama con l’unicorno e l’arazo stesso rappresenta poi in letteratura il contatto telepatico, cioé l’essere umano abitato dall’essere invisibile che può creare pseudo contatti telepatici con altri esseri umani, meglio comprensibili come una comunicazione vera e propria tra “ospiti” alla quale assistiamo da marionette senza alcun potere
Sembra che anche il Re dei Topi di Hoffmann sia un topo cervo e la parola “samen”, cioé sperma, é nascosta nella parola seltsam, cioé strano, che si ripete almeno una quindicina di volte nel testo In fondo si tratta di uno sposalizio, quindi quel che accade serve a conquistare una moglie, una moglie bambola più esattamente Quindi abbiamo il topo con sette teste e lo schiaccianoci che le teste le schiaccia, anche la testa più dura, e queste due cose sembrano essere essenziali per lo sposalizio Ma secondo la leggenda metropolitana che sta correndo per il mondo nella nostra epoca, lo “schiaccianoci” é l’arma elettromagnetica che stanno utilizzando i miei vicini di casa su di me e di tanto in tanto buttano sulla mia finestra aperta una quantità molto abbondante della loro sostanza puzzolente, poiché secondo questa leggenda occorre che la donna sia piena di un particolare campo magnetico perché le spore si appiccichino (ma si appiccicano dove? Mi sembra piuttosto impossibile che arrivino dentro l’utero) Quindi i miei vicini di casa starebbero cercando di fecondarmi per farmi mettere al mondo un Umpalumpa per dirla alla Roal Dahl, un Sammy Basso, per dirla più chiaramente
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Verità biologica o bufala? A me puzza di bufala, ma vorrei che comunque raccoglieste dei campioni di questa sostanza che gli Alessi buttano nell’aria, per sapere di cosa si tratta, così magari se ne fanno una ragione e la smettono di spararmi addosso i loro taser elettromagnetici e di infettarmi l’aria 
Per quanto riguarda lo Schiaccianoci e il Re dei Topi di Hoffmann penso che racconti qualcosa di molto più interessante, ma al momento non so dirvi altro...
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v3rsoaltrilidi · 2 years
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Mica so vivere..
Oggi ho pianto di felicità e tristezza e non capivo neanche perché, tra l'altro non ricordo quando mi è successo l'ultima volta di piangere ed essere felice.
Non ho mai voluto vivere così tanto, ne sento l'urgenza, come se vivere non fosse soltanto un piacere ma anche un dovere.
Ed è per questo che devo guardare il cielo, devo perdermi nei particolari, devo fotografare tutto, devo rilassarmi a guardare un paesaggio, devo guardare il sole che si riflette sui palazzi, devo commentare tutto, devo parlare con tutti, devo fare kilometri in auto, devo prendere aerei come fossero autobus, devo dormire nelle stazioni, devo esprimermi, devo alzare il volume della musica, devo cantare, devo andare dove gli altri non vanno, devo fare quello che gli altri non fanno, devo vedere quello che gli altri non vedono, devo essere gentile con le persone, devo amare gli animali, devo far sorridere chiunque, devo imparare ogni cosa che non conosco, devo esprimere il mio amore e non mi importa cosa torna indietro, devo farlo perché io sono così, è una necessità,è un'urgenza, è un bisogno, ho questa cosa dentro che mi salva, non mi fa sentire mai stanco e non mi fa dormire la notte, per questo dormo solo quando non riesco più a stare sveglio o quando al mio fianco ho qualcuno che amo.
Finalmente amo la mia vita, la mia famiglia, i miei amici, le serate improvvisate, le persone nuove incontrate a caso, quelle che senti tutti i giorni e quelli che invece non vedevi da anni, far ridere tutti, cantare, ballare, sognare, fotografare ogni cosa che i miei occhi vedono.
È un peccato,almeno per me, che tu non sia più con me perché tutto è bello e manchi tu.
Non so come sarebbe se ci fossi di nuovo, quindi forse va bene anche così, credo.
Alla fine è una fortuna che due come noi abbiano avuto la possibilità di guardarsi da vicino considerando che certi sguardi nella vita non si incroceranno mai.
Nessuno poteva dirci, prima che ci conoscessimo, che saremmo stati qualcosa e ultimamente mi chiedo se mai saremo ancora, perchè in fondo siamo già stati.
Quello che ci siamo fatti e che abbiamo vissuto non si avvicina minimamente a quello che volevo, sognavo e aspiravo con te e per te.
Ma è la vita e mica so vivere io, mica so vivere.
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2022 in books
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Language: Italian (translation)
Original title: My Family and Other Animals
This was fun!
I had the distinct impression, though, that the tone in English would have been funnier - I had the feeling that some of the more sardonic remarks came off as factual rather than ironic in this version and, of course, Dr. Stephanides’s puns all greatly suffered.
Totally recommended if you want to spend a few afternoons losing yourself in the garden, orchard and beach adventures of a ten-year-old surrounded by absurd adults (or adults-to-be), naughty finches, dogs with nerves as sensitive as Mrs. Bennet’s, baby scorpions and bathtub snakes.
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giorgiaink · 5 years
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Watercolor scenery inspired by Gerald Durrell's "My family and other animals"
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vilesmolpuffpastry · 5 years
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Mio prozio del Friuli a 81 anni sta venendo qui nelle Marche e nessuno sa:
se scende con la zia
dove dormirà ( a casa di quale pronipote/fratello
quando arriverà (doveva arrivare un'ora fa)
per certo nemmeno se viene in treno o in auto.
E niente. Vorrei anche io alla sua età essere abbastanza in forma da farmi tutti quei km e seminare il terrore tra i parenti.
(update: è venuto in auto)
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renaissancebee · 5 years
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Madre&Sorella: *fanno battute di cattivo gusto su di me, ma proprio pessime*
Io, sotto esame, decisamente senza nessuna voglia di essere paziente:
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