#l'uomo in nero
Explore tagged Tumblr posts
isolaideale · 1 year ago
Text
0 notes
Text
The long-awaited film that Claudia Cardinale hoped to play:
Tumblr media
Did you know that Claudia was going to star in the role of "Carmen"?
Tumblr media Tumblr media
It was going to be made in 1962 under the direction of Luchino Visconti and the film would be called "Carmen".
Tumblr media
It was Claudia's dream (it was said that perhaps Alain Delon was going to be the protagonist alongside Claudia) but finally and sadly it could not be made.
Tumblr media
And the director Luigi Bazzoni opted for the idea and finally it starred beautiful Tina Aumont as Carmen and handsome Franco Nero as Don José under the title "L'uomo, l'orgoglio e la vendetta", released in 1967 (Italy).
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Here photos we can see Claudia Cardinale as Carmen:
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
I would have also loved to see Claudia as a gypsy, there are other movie titles that Claudia was going to star in but finally for production reasons it was not made.
Tumblr media
Dance, lady, dance! Here we see my other favorite Tina Aumont dancing in: 🎥 Tina Aumont in "L'uomo, l'orgoglio e la vendetta", 1967.
248 notes · View notes
tina-aumont · 4 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media
Two "L'Uomo, L'Orgoglio, Las Vendetta" (Luigi Bazzoni, 1967) lobby cards showing Franco Nero as Don José and Tina Aumont as Carmen.
Ebay.
14 notes · View notes
falcemartello · 4 months ago
Text
Tumblr media
-----
Il capitalismo abbisogna di consumatori.
La spirale discendente capitalista e consumista è sempre più evidente:
1- materia
2- informazioni
3- coscienza
(1) Prima la materia era usata per creare prodotti di consumo.
Questo segnò l'inizio dell'era industriale.
Oggi invece oltre alla materia, (2) le informazioni diventano fattori di produzione: azioni, relazioni, transazioni. Il comportamento umano, usato per creare prodotti e servizi digitali profilati e talvolta predittivi.
Nel prossimo futuro sarà la volta della (3) coscienza umana, fagocitata dalle IA. Materia, intelletto e spirito insieme in un perfetto sistema dove l'uomo diventa al tempo stesso fattore di produzione e bene di consumo.
Questa sarà la singolarità: implosione del sistema; un buco nero.
-Matte Galt
58 notes · View notes
paprikaries · 8 months ago
Text
Tumblr media
"Fear & Death" Fanart: Pitch Blach / The Death (Rise of the Guardians / Puss in Boots 2 - The Last Wish) _ DreamWorks Pictures. Ok, so... Pitch Black is inspired by "The Dark Man" (l'uomo nero), a creature from Italian folklore that resembles a man covered in black and kidnaps misbehaving children at night. The story was used to scare children into behaving well and staying home for their protection. In "Rise of the Guardians," Pitch Black is portrayed as the guardian of fear, using fear to motivate people to escape from danger and ultimately protect them. Overall, it is a very accurate representation. That said, I'd like to see the guardians in Shrek movies! XD They're "fables characters", after all! 😁
128 notes · View notes
ilpianistasultetto · 5 months ago
Text
Ma voi tumbleri, abitanti di ogni dove in Italia, da quanto tempo non vedete immigrati o rom nelle vostre citta'? Sembrano tutti spariti, niente piu' sbarchi, niente piu' accampamenti di zingari, niente piu' tensioni con la cittadinanza. Roma sembra diventata Budapest. Che le cose vanno bene e che certi fenomeni sono solo un ricordo si capisce da tg, giornali e social. Nemmeno un accenno, nemmeno un trafiletto, niente twitter di politici, niente post e quei pochi casi che raramente affiorano e' retaggio di un passato lassismo comunista. Sinceramente, ero molto scettico su certe promesse ma poi, giorno dopo giorno ho visto come e' cambiata la mia citta'. In giro vedo solo gente dai tratti somatici cari a Vannacci. I rom sono stati fatti "nomadare" e quelli che prima bivaccavano per strade, piazze e giardinetti, probabilmente sono stati presi per un orecchio e rinchiusi in qualche CPR o rimpatriati. Finalmente i bimbi sono tornati in strada a giocare gioiosi senza l'assillo di madri che ne controllavano ogni mossa dalle finestre perche' in giro c'era l'uomo nero. Adesso giro per Trastevere ed e' un piacere farlo, niente spacciatori, niente ubriaconi. E' tutto un rispetto, un inchino continuo e un tripudio di "prego Robbe' , grazie Robbe' , scusi Robbe', buongiorno Robbe', omaggi alla sua signora Robbe'.. Non so da dove iniziare con i ringraziamenti ma abbraccio tutti, Premier, governo, prefetto, polizia, carabinieri, finanzieri, esercito e pompieri e tutti gli italiani che hanno sempre creduto in certe proposte su cui io ero molto, parecchio scettico. Non ci avrei scommesso un euro bucato e invece..
@ilpianistasultetto
36 notes · View notes
raccontidialiantis · 3 months ago
Text
Tenere assieme una famiglia
Tumblr media
Anna: bellissima mora trentaseienne, madre di due bambini e moglie di Alfredo, lavorava con Michele nell'aziendina di quest'ultimo. Era la sua efficiente e fidata segretaria. Michele, leggermente più basso di Anna, aveva quasi sessant'anni ed era un uomo energico, positivo, in ottima salute, un po’ sovrappeso.
Tumblr media
Tutto sommato, era comunque un uomo che aveva un suo innegabile fascino e dei sani appetiti. Sempre gentile e sorridente. Lavorando quotidianamente gomito a gomito, Michele inevitabilmente finì per sentirsi molto attratto da Anna, ma non andava mai oltre qualche garbato apprezzamento.
Tumblr media
A un certo punto, la famiglia di Anna subì uno scossone, a causa della inattesa, improvvisa e pesantissima cassa integrazione a metà ore di Alfredo. Budget ridotto all'osso e, più spesso che non, insufficiente ad affrontare le spese di famiglia. Risparmi intaccati: per il mutuo, la scuola e il resto. Certo, Alfredo ogni tanto trovava dei lavoretti in nero, ma nulla di sostanzioso e continuativo. Frustrazione era ciò che sentiva maggiormente.
Tumblr media
Quando ormai sempre più di rado egli faceva l'amore con Anna, l'uomo era brusco e sgarbato; quasi a voler ribadire il suo ruolo di maschio, qualora ce ne fosse stato bisogno. Lei si sentiva umiliata per questo. Eppure, solo poco tempo prima lui era un marito gentile e la trattava con i guanti bianchi. La giovane madre, frustrata ma sempre donna assetata di attenzioni, aveva quindi preso ad apprezzare molto i puntuali complimenti di Michele al mattino in ufficio: “come sei bella, oggi; profumi di primavera. Con te qui entra un raggio di sole..." e così via.
Tumblr media
Il suo datore di lavoro, avendo appreso dello stato di estrema difficoltà della donna, aveva iniziato a darle un aiuto economico concreto. Ella per orgoglio, seppur debolmente, si era inizialmente opposta ma aveva finito con l'accettare. Quei cinquecento euro al mese che lui le passava in nero erano una sostanziosa boccata d'ossigeno, per il bilancio familiare. E Alfredo era roso dalla gelosia, immaginando chissà cosa. Anna era ferita dalle sue insinuazioni.
Tumblr media
In lacrime, si confidò un pomeriggio a fine giornata con Michele, il quale non poté esimersi dall'abbracciarla e stringerla a sé. L'uomo fu letteralmente e inaspettatamente stordito dal profumo e dal contatto col corpo sensuale di quella donna stupenda. Gli venne quindi spontaneo perdere il controllo e baciarla sul collo: lei si staccò subito e gli diede uno schiaffo. Michele, rosso in viso, abbassò il capo e le chiese scusa. Ma oramai in lui era divampato il fuoco del desiderio.
Tumblr media
Il giorno dopo ci fu un po’ di imbarazzo, subito dissipato dall'ampio sorriso di Anna: in ufficio ella gli fece una carezza e gli disse che certamente capiva il suo desiderio, ma che era pur sempre una donna sposata. Il fatto vero era che comunque anche in lei iniziava a svilupparsi inesorabile una certa attrazione verso quel bell'uomo, sicuro di sé e solido, che la riempiva di cortesie e che la trattava come ogni donna desidera essere trattata.
Tumblr media
Michele, folle di desiderio, un giorno ruppe gli indugi e arrivò ad offrirle trecento euro per un'ora d'amore. Glielo disse in modo delicato e dolce, per non imbarazzarla: “per favore non equivocare. Hai capito che ti desidero da morire e sai che capisco il tuo momento di difficoltà; però io sono qui anche per offrirti un aiuto sostanzioso. Non avrei mai immaginato di fare questa cosa, di dirti ciò che sto per dire, ma l'amore compie miracoli."
Tumblr media
"Perciò ti dico solo che vorrei che tu fossi in mia compagnia per un'ora in una stanza. Non sentirti offesa: mi basta la tua semplice presenza fisica in un albergo; ben lontani da questo ufficio. Se vorrai concedermi solo un bacio, io capirò. E mi accontenterò: te lo giuro.”
Tumblr media
Lei, contrariamente alle aspettative, dopo qualche esitazione, gli disse di sì e invece di farlo attendere lo baciò subito furtivamente sulla bocca. Poi gli mise le braccia al collo e gli disse: “ti ringrazio per ciò che stai facendo e ti anticipo che avrai ben più di un bacio. Anche perché ultimamente mio marito mi mortifica molto. Sono esasperata e non lo sopporto più. In ogni caso, anche se proprio non dovrei farlo, ti confesso di sentirmi molto attratta da te a mia volta.”
Tumblr media
Quello stesso giorno staccarono un po' prima e, per non dare nell'occhio, uscirono ciascuno per conto suo. Andarono in un alberghetto discreto: non appena soli nella camera, lei gli slacciò i pantaloni e inginocchiatasi gli prese in bocca l'uccello. Gli regalò una mezz'ora di vero paradiso. Per il resto del tempo, quella prima volta in massima parte parlarono, mentre lui le baciava e accarezzava il seno e la passera. Lui le confessò che ciò che gli piaceva di quella relazione era il fatto di scopare proprio con lei; con una donna da tutti a ragione considerata moglie e madre esemplare, virtuosa e morigerata.
Tumblr media
Le disse che pagando avrebbe potuto avere, senza offesa, donne ben più giovani e forse fisicamente perfette. Che non aveva mai tradito sua moglie. Che il suo oramai era un matrimonio appesantito dalla routine e dalla palese mancanza di interesse da parte della moglie per qualsiasi cosa che riguardasse il sesso. Ma disse anche che lei era ormai la sua droga; che invece di altre donne preferiva comunque invece dare a lei, proprio a lei, un aiuto concreto.
Tumblr media
E toccare con un dito il cielo quando lei avesse acconsentito a farsi amare. Anna, dopo gli ovvii scrupoli iniziali, aveva iniziato a provare gusto nel sentirsi scopata ogni giovedì a pagamento; anche perché oramai anche lei non vedeva l'ora di farsi sfondare il culo e riempire la fica e la bocca da quell'uomo che moriva di brama per lei. Che la colmava di regali, complimenti e roventi dichiarazioni d'amore e desiderio: una vera droga per qualsiasi donna.
Tumblr media
La storia sarebbe potuta finire qui, se non fosse per il fatto che Alfredo, sospettoso, un giorno pazientemente la aspettò all'uscita dal lavoro sin dalle due di pomeriggio. La seguì, la vide entrare in albergo con Michele. Quando lei tornò a casa da quell'ennesimo appuntamento, la costrinse a dire la verità, ad ammettere la sua relazione, facendola entrare in tutti i dettagli, soprattutto i più intimi. Lei tra le lacrime gli confessò come fosse iniziata. Lo fece anche riflettere su quanto quei soldi in più fossero utili, ovviamente e che non cadevano dal cielo.
Tumblr media
Quando vide che il marito ascoltava con interesse estremo, iniziò ad aprirsi, piena di sottile malizia. Si sentiva gran puttana rivelata e scoprì che le piaceva molto umiliarlo, dopo che lui l'aveva trascurata sessualmente e quindi fatta soffrire a lungo. Gli rivelò perciò tutti i particolari dei suoi incontri: quello che piaceva a Michele e quello che lei stessa gli chiedeva di farle. Cose che suo marito neppure immaginave sua moglie potesse neppure pensare! Giochi di sborra, trattenimento del pene ovunque, uso di sex toys, farsi inculare dopo essersi fatta prendere a scudisciate sul culo e a schiaffi sulla fregna, pompini appassionatissimi con ingoio totale.
Tumblr media
Si avvide immediatamente che a suo marito sorprendentemente la cosa piaceva da morire. Al punto che lui già quella prima volta a sorpresa e non resistendo più, tirò fuori l'uccello, le si inginocchò davanti, cominciò a masturbarsi piangendo e chiamandola sottovoce: 'puttana, maledetta troia.' E dicendole: 'oramai io per te sono solo un gran cornuto'. Umiliato ma felice, le sborrò sulle caviglie, con grande godimento di lui e un sentimento di pace ritrovata per lei, che lo accarezzò. Erano entrambi in lacrime. Poi Alfredo la portò subito in camera da letto: la desiderava come mai prima. Le leccò immediatamente la fregna a lungo: voleva sentire il sapore e l'odore del seme di Michele direttamente dalla fregna di sua moglie.
Tumblr media
A tutt'oggi ormai, ogni volta che Anna torna a casa dall'incontro in albergo, dopo la descrizione minuziosa di tutto ciò che sua moglie ha appena fatto col suo capo, egli desidera subito leccarle la fregna, come antipasto d'amore. Da bravo cornuto, vuole con tutta l'anima assaggiare, ingoiare il seme fresco del maschio che ha scopato la sua donna. Perciò chiudono a chiave i figli piccoli nella cameretta, raccomandando loro di stare buoni per soli cinque minuti davanti alla tv e lui mugolando di piacere la pulisce minuziosamente, ingoiando tutto. Lei viene, tenendogli la testa ben premuta contro la fregna e lo umilia dicendogli cose del tipo: 'oh, come inghiotte bene la sborra del mio capo, il mio marito cornuto! Lui si che è un vero maschio.'
Tumblr media
Poi comunque la notte scopano a lungo. Egli ormai la spinge a prostituirsi a Michele, la incita continuamente a intensificare gli appuntamenti, spesso dandole consigli e precise indicazioni su cosa fare e come farlo godere. Anna oggi si trova quindi di nuovo piena di amore e passione per Alfredo, suo marito. Ma anche di voglia di fare del sano e soddisfacente sesso, prendendo ovunque il grosso cazzo di Michele. Il quale è ben felice di godere della giovane madre di famiglia ogni qual volta lo voglia. Pagando, ovviamente. Lei è contentissima come una pasqua, di fare la puttana di un solo uomo in assoluta riservatezza. E di avere a casa un marito che la aspetta, cornuto e contento di esserlo. Non saprebbe dire cosa le piace di più: se il cazzo adorato del suo capo o farsi pulire la fregna, appena surriscaldata e farcita, dalla bocca e dalla lingua di suo marito.
Tumblr media
RDA
20 notes · View notes
jadarnr · 23 days ago
Text
Tumblr media
TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol. 1 - From the Empire
FROM THE EMPIRE - CAPITOLO DUE
Traduzione italiana di jadarnr dai volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il suo prezioso contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
Tumblr media
Se Piazza San Marco, che ospita Palazzo Ducale e la Basilica Cattedrale, era considerata il volto di Venezia, l'area intorno al Ponte di Rialto era senza dubbio il suo cuore, il luogo che si faceva carico dei consumi e dei desideri della città.
Ai piedi dell'enorme ponte ad arco che attraversava il Canal Grande, file di negozi allineati vendevano i prodotti più disparati, mentre il canale - dove locali, ristoranti, casinò e bordelli facevano a gara tra di loro per eleganza e splendore - era illuminato come se fosse pieno giorno, nonostante fosse ancora l'alba.
“Il vero volto é la maschera più raffinata ha scritto Crébillon Fils. Quindi, staremmo indossando una maschera sopra un'altra maschera…?”
In quel momento, dal canale, da una delle gondole, scendeva mano nella mano una coppia che indossava le maschere splendidamente decorate dell'“Innamorata” e del “Medico”, con il caratteristico becco lungo come quello di un uccello.
Mentre osservava i due amanti, l'uomo alla finestra si mise in bocca un sigaro sottile come un ago.
Lui stesso indossava una maschera che gli copriva metà del volto, la maschera dello “Stratega Arlecchino”. Il suo abito nero ben confezionato e i suoi capelli neri lunghi fino alla vita erano messi ancora più in risalto dalla maschera bianca.
“Se non nascondessimo la nostra esistenza con tanta cura, non saremmo in grado nemmeno di toccare questo mondo... Che creature meravigliose che siamo.”
“Ciò che vi piace è affar vostro, ma per piacere non includetemi in quel noi, signor stratega.”
La voce che aveva risposto all'osservazione di 'Arlecchino', simile al suono di una campana, era quella dell'altra persona presente nell’ufficio della direzione: una piccola figura seduta a gambe incrociate al tavolo di palissandro.
Si trattava, a occhio, di un ragazzo molto bello. Anche nella penombra, il suo viso angelico brillava. Tuttavia, anche se il suo viso giovane non dimostrava più di dieci anni, allora perché i suoi occhi erano vagamente ingialliti come l'ottone, torbidi e viscidi come quelli di un serpente vissuto per mille anni?
“Che ne dite, volete bere qualcosa anche voi?”
“Mi spiace, ma quando viaggio per lavoro, scelgo solo vino locale.”
“È un peccato... Beh, in ogni cado voi terran dalla vita breve probabilmente non sareste in grado di apprezzare questo sapore.”
Il ragazzo, il Conte di Zagabria Endre Kourza, storse il labbro superiore in un sorriso e sollevò il decanter sul tavolo. Versò lentamente il liquido rosso nel bicchiere di cristallo e lo bevve in un sorso.
“Delizioso... Oh, a proposito, anche questo è stato prodotto a Venezia.”
“E' la figlia di quell'artigiano?”
“Insisteva tanto nel voler rivedere la sua famiglia, così ho deciso di riunirla a loro.”
Leccandosi il rosso delle labbra, il ragazzo emise un suono soddisfatto in gola. Proprio perché la sua bellezza poteva essere paragonata a quella di un angelo, la sua mostruosa risata da uccello era incomparabilmente sinistra.
Tuttavia, lo stratega dai capelli lunghi non ebbe apparentemente alcuna reazione particolare. Si limitò a scrollare leggermente le spalle.
“Vorrei che evitasse mosse troppo vistose, Conte. Ieri sera sono venuto a sapere che un'amica del vostro paese é arrivata qui... Conoscete una signora di nome Astharoshe?”
“Astharoshe?”
Le sopracciglia di Endre si alzarono. Lo sguardo diretto allo stratega si fece leggermente più rigido.
“Astharoshe Asran? Pensano forse che io, Endre, sia una persona da sottovalutare?! Hanno mandato una ragazza che ha appena assaggiato il sangue... Oppure la carenza di personale nel Paese di Tsala ha raggiunto il suo limite?”
“Il problema non è lei di per sé. Il problema è che è stato il Vaticano ad invitarla. Infatti, Eccellenza...”
Gli occhi di Arlecchino si fissarono intensamente sulla bellezza dell'angelo.
“Eccellenza, lei ha deliberatamente reso nota la sua presenza nelle ultime settimane... lo ha fatto per attirare quella ragazza?”
Sono stato scoperto? Con quell'espressione, Endre tirò fuori rapidamente la lingua. Si grattò la testa, con aria un po' imbarazzata.
“No, in realtà ho un vecchio legame con quella donna. Ho pensato di mostrarle la conclusione del mio piano.”
“Per una cosa del genere? Eccellenza, conosce la Sezione Speciale della Segreteria di Stato del Vaticano ── il gruppo chiamato Ax? Sono loro che l'hanno convocata.”
“Non ne ho mai sentito parlare.” Endre rispose senza mostrare alcun interesse.
“È un'agenzia speciale creata dal Vaticano per combatterci. E al momento è l'unica organizzazione che ha i mezzi per opporsi al nostro Ordine. Da quando hanno scoperto l'esistenza di Vostra Eccellenza, al suo piano si è aggiunto un notevole grattacapo ──”
“Signor Kämpfer.”
“Sì...?”
La voce di Endre non era molto forte. Tuttavia, Kämpfer, lo stratega dai capelli lunghi, raddrizzò subito la schiena e rimase in silenzio, come se ascoltasse attentamente le parole del ragazzo.
“Signor Kämpfer, sta cercando di muovermi una critica?”
“Nein. Niente affatto.”
“Allora stia zitto. Non credo che voi spregevoli primati possiate capire l'orgoglio e la dignità di noi nobili Boiardi.”
Le sue labbra sottili si digrignarono mostrando denti simili a perle. Emise un lamento segnato da un odio velenoso.
“Quei pazzi nel mio paese, quegli idioti che mi hanno dato del pazzo solo perché ho ucciso trecento esseri umani dalla vita breve! Dobbiamo mostrare loro chiaramente cos'è la giustizia! Dobbiamo farlo! Altrimenti questo piano sarà inutile!”
“Jawohl... Mi scuso. Sono andato oltre il necessario.”
“... Se ha capito, va bene.”
Accarezzandosi il viso arrossato, Endre espirò profondamente. Portò il secondo bicchiere alle labbra, questa volta assaporandolo lentamente.
“In generale sono soddisfatto dell'Ordine. Il fatto di essere arrivato fin qui dopo essere stato esiliato dal mio regno è certamente merito del vostro aiuto. Beh, d'ora in poi cercherò di limitarmi. Anche lei però, cerchi di non essere così nervoso.”
“Sì mio signore.”
“Rinnoveremo il mondo con il fuoco ── Igne Natura Renovatur Integra ── Danzate, danzate! Sia l'Impero che il Vaticano sono in definitiva nel palmo della mia mano. Lasciate che versino quanto più sangue possibile con i loro artigli e le loro spade. E poi, tra il sangue e le fiamme, costruirò un potere che supererà sia l'Impero che il Vaticano... un grande potere!”
Sembrava che si stesse gradualmente inebriando delle sue stesse parole e del profumo del sangue. C'era una misteriosa nebbia negli occhi dell'antico vampiro che recitava oscure maledizioni. Voltando le spalle, l'Arlecchino dai lunghi capelli si inchinò rispettosamente.
Tumblr media
L' ‘Innamorata’, scesa dalla gondola, sembrava sussurrare appassionatamente qualcosa al suo amante che le tendeva la mano ──
“Ehi, non continuare a toccarmi! Stammi lontano!”
“Anche se continui a dirmelo, è inutile! Qui sono ammesse solo coppie.” Brontolò il ‘Medico’, strofinandosi la mano schiaffeggiata. Sembrava fargli molto male. Gli occhi del colore di un lago invernale che scrutavano attraverso la maschera erano persino un po' acquosi.
“Benvenuti al Club INRI. È la prima volta che venite qui, vero? Avete una lettera di presentazione?”
L'uomo all’ingresso, vestito di nero e con una maschera bianca, si fece avanti ed aprì con eleganza la lettera di presentazione che gli veniva presentata, mentre allo stesso tempo scrutava la coppia con occhio attento. Si soffermò sull'uomo mascherato. Prima guardò il lungo becco, gli occhiali rotondi e poi la lunga veste nera del ‘Medico’.
Quel tizio... beh, chiaramente non era nessuno di importante. Sembrava che stesse cercando, nel migliore dei casi, di farsi passare per un dandy, ma continuava a calpestarsi il lungo orlo dell'abito e ad inciamparci sopra, mentre si riempiva allegramente le mani di spuntini, come panini e gamberetti pilaf, senza mostrare alcuna vergogna.
Invece l' ‘Innamorata’ che lo stava accompagnando, era qualcosa di così impressionante che persino lui, normalmente abituato a vedere l'aspetto elegante delle signore dell'alta società e delle cortigiane di lusso, deglutì involontariamente.
I suoi capelli bianco avorio erano ornati da vari gioielli in una pettinatura all'insù, mentre i numerosi braccialetti che ornavano le sue braccia sottili, che sembravano così fragili da rompersi, si toccavano producendo una bellissima serenata. Il candore della nuca, ornata da un diadema di diamanti, era come una scultura di ghiaccio vivente. E per finire, l'abito da sera rosso vivo - Rosso Veneziano - con un'audace scollatura, era un gioiello a sé stante, splendido, quasi aggressivo...
“Accidenti, mi fanno male i piedi! Come fanno queste persone a indossare queste cose e a camminare ancora... E che odore orribile! E' nicotina o qualcosa del genere? Questi Terrestri sono proprio tutti degli idioti?!”
Non appena raggiunse la sala principale, le delicate labbra dell' 'Innamorata' Astha iniziarono a sparare lamentele e insulti come una mitragliatrice. Né l'arredamento in stile neoclassico né il gruppo di gentiluomini e gentildonne che chiacchieravano allegramente ai tavoli della roulette e del baccarat sembravano incontrare il suo gusto.
“Sei di pessimo umore, non è vero, signorina Astha?”
“... E chi pensi sia il colpevole?”
Lei aveva insistito per entrare di nascosto dal retro, mentre il suo accompagnatore aveva proposto di entrare dall'entrata principale. Alla fine aveva acconsentito. Ma perché, lei che era un nobile e orgoglioso Boiardo dell'Impero, doveva andare in giro con un abbigliamento così assurdo?
“Dannazione, è così imbarazzante... Se fallisco la missione per questo motivo, ti strangolo a morte sul posto!”
“Ah, è freddo qua dentro? Ho sentito improvvisamente un brivido... signorina Astha hai detto qualcosa per caso?”
“Non ho detto niente! E poi, chi è l'uomo che stiamo cercando? Finiamola con questa storia. Mi sta venendo il mal di testa.”
“Si chiama Giorgio Russo. Sembra che sia il croupier della roulette... Ah, potrebbe essere quello laggiù?”
Una splendida maschera dorata da ‘Casanova’ si trovava al centro della sala, accanto alla ruota della roulette. Appena lo vide, Astha iniziò a muoversi velocemente in quella direzione, ma Abel le afferrò frettolosamente il braccio.
“Ehi, che fai, vai così?”
“È ovvio. Lo prenderò per la collottola e lo farò confessare. Basta trascinarlo nell'ombra...”
“Non è uno scherzo, non si fa così da queste parti! Lascia fare a me. E poi...”
Di fronte all'espressione insoddisfatta di Astha, Abel alzò rapidamente il dito.
“Ho una richiesta da fare.”
“Di che cosa si tratta questa volta?”
“Questo solo nell'improbabile caso in cui trovassimo subito l'obiettivo, ma... per oggi, per favore, astieniti dall'arrestarlo.”
“Che cosa?”
Astha stava quasi per staccare la testa a quell'idiota che parlava a vanvera, ma riuscì a fermarsi. Alcuni uomini in nero, che sembravano guardie del corpo, li stavano guardando con sospetto. Lei aprì il ventaglio che teneva in mano e avvicinò le sue labbra rosso perla all'orecchio del ‘Medico’. Resistendo ferocemente all'impulso di mordergli il lobo, sussurrò con voce profonda e minacciosa.
“L'hai visto anche tu! Se lasciamo libero quel tizio, il numero delle vittime non potrà che aumentare!”
“Oggi è l'ultimo giorno di Carnevale... Se l'obiettivo ci sfuggisse, avremo un grosso problema. Cosa pensi che accadrebbe se voi Metuselah iniziaste a combattere seriamente tra la folla?”
Il potere di combattimento di un singolo Metuselah equivaleva a quello di un intero battaglione di Terrestri. Se avessero iniziato a combattere tra loro nel bel mezzo di quella folla, i danni sarebbero inevitabili, quasi come in un una guerra civile.
“Se riusciamo a localizzare il nascondiglio, chiameremo i rinforzi. Perciò stasera, per favore, limitati a fare la ricognizione.... Va bene?”
“......”
“Signorina Astha?”
Astha distolse improvvisamente il viso e continuò a guardare il gruppo di uomini mascherati che ridevano e chiacchieravano animatamente con un'espressione severa sul volto, ma presto tornò la sua voce tonante.
“...Molto bene. Lo prometto. Per ora, stasera, ci limiteremo a cercarlo.”
“Bene. Allora andiamo.”
Con un sospiro di sollievo, Abel annuì e si diresse malfermo verso il tavolo della roulette.
“Mi scusi. Lei è il capo croupier, Signor Russo, giusto? Vorrei chiederle una cosa...”
L'uomo che si voltò verso di loro sembrò per un attimo abbagliato dalla bellezza di Astha, ma poi sorrise e si inchinò.
“Benvenuti. Cosa posso fare per voi?”
“Ehm... in realtà... eeeh!?”
"Toglietevi di mezzo, devo interrogare questo tizio... Allora, dov'è questa ragazzina chiamata Foscarina?”
Infilandogli il gomito nello stomaco e spingendo Abel da parte, Astha iniziò a parlare direttamente al croupier.
“Ho sentito dire che hai una relazione sentimentale con lei. Non ti servirà a nulla nasconderlo, capito? Dimmi la verità.”
“... Siete una poliziotta?”
“No, non lo siamo. Siamo...”
“Siamo cittadini comuni! Sì, gente comune, tutto qui. Oh, e lei è la sorella maggiore di Foscarina... Beh, è un po' disperata perché la sua sorellina è scomparsa.” Cercò di intromettersi Abel.
“La sorella di Foscarina? Aveva una sorella maggiore?”
“Eh? Ah, sì, in effetti ce l'aveva. Di recente è scesa dalle montagne per vedere la sorella... Ma lei sa dove si trova ora Foscarina?”
“Ho già detto alla polizia tutto quello che so.”
Con un sorriso educato - ma che sembrava guardarli dall'alto in basso - Russo si inchinò.
“Dopo tutto, Foscarina e io non eravamo fidanzati o cose del genere. Ho giocato un po' con lei e si è lasciata trasportare. Infatti, solo perché una volta abbiamo siamo stati a letto insieme, ha cominciato a comportarsi come se fosse la mia ragazza. Il che era una vera seccatura per me... Ma scusatemi, ora ho del lavoro da fare.”
“... Ehi, aspetta un attimo.”
Anche se Astha non sapeva molto delle relazioni amorose dei Terrestri, il tono di voce dell'altro uomo era stato sufficiente a irritarla. Con l'intenzione di dire qualcosa, allungò la mano verso il colletto di quel ‘Casanova’…
Tuttavia, le dita di Astha mancarono il bersaglio. Un istante prima, un pugno proveniente dal lato aveva già colpito il suo avversario sulla guancia.
“......Padre?”
“Oh, cosa?”
Il seducente ‘Casanova’ si accasciò pateticamente, emettendo un gemito, mentre l'alto ‘Medico’ fissava, perplesso, il proprio pugno serrato, come se lo vedesse per la prima volta.
“Ah, ehm, sono stato io per caso?”
“Figlio di puttana!” Un uomo vestito di nero, che sembrava essere una guardia del corpo, afferrò Abel.
Con le mani torte dietro la schiena, il prete emise un grido pietoso mentre veniva costretto a terra nel tentativo di venire sottomesso.
Come se non bastasse, qualcun altro gli diede uno spietato calcio nello stomaco ──
“Ugh!”
Tuttavia, l'autore dell'urlo, che sembrava quello di una rana, non era il prete. L'uomo in nero, che stava per prenderlo a calci, si stava ora contorcendo dal dolore, tenendosi il pomo d'Adamo che era stato colpito da un dito sottile.
“... Mi piace.”
Anche se non era sicuro di cosa ── o di chi ─ gli fosse piaciuto, Astha arricciò le labbra in segno di soddisfazione. Poi sollevò l'orlo dei suoi vestiti e alzò una delle sue lunghe gambe verso il soffitto e, un attimo dopo, un tacco affilato si abbatté sulla nuca dell'uomo in nero.
“Bastardo...!”
“Stronza!”
Un altro uomo in nero afferrò rudemente la spalla della giovane donna, ma in un attimo fu scaraventato in aria come se fosse privo di peso. Un grido stridulo si levò tra le signore impegnate nei loro pettegolezzi.
Poi, mentre un altro uomo della sicurezza vestito di nero lanciava un gancio sinistro insieme a un colpo vigoroso, il corpo dell’ ‘Innamorata’ si abbassò schivandolo. Il suo palmo si alzò come un fulmine, colpendo e spezzando il mento del gigante che si muoveva davanti a lei, e poi con una vigorosa ginocchiata colpì con precisione il plesso solare.
Ma in quel momento apparve improvvisamente un altro gruppo di una decina di uomini della sicurezza vestiti di nero.
“Ah! Un branco di terrestri! Ma non finirà mai così.”
Vedendo con la coda dell'occhio il seducente ‘Casanova’ che si era frettolosamente rialzato in piedi, sparire nel fondo della sala, Astha sfoderò le sue zanne bianche. Abbattere una decina di Terran non era difficile. Ma evitare di ucciderli ed andarci piano era un lavoro duro, e se ci fosse voluto troppo tempo, il bersaglio principale sarebbe potuto scappare. E poi, soprattutto... era tutto troppo complicato!
“Ok, è il tuo turno, padre. Vai!”
“Ah?”
Astha lo raccolse come se fosse un oggetto, poi, come se fosse un gattino, gli diede una leggera spinta.
L'alto sacerdote inciampò e finì tra gli astanti, cadendo su una ragazza.
“Ahh! Cosa stai facendo? Sei un pervertito!”
“Mi scusi, ehm, ma come si dice? Ama il tuo prossimo... Ugh!”
Dopo aver ricevuto uno schiaffo sulla guancia destra, il prete cadde di faccia su un vicino tavolo da gioco. La fortuna volle che gli uomini dall'aspetto sgradevole che giocavano a poker si fossero già alzati. Il gruppo di uomini di sicurezza vestiti di nero arrivò appena in tempo e iniziò a spingere via gli uomini arrabbiati. Ma non passò molto tempo prima che il confronto tra i due gruppi si trasformasse in una rissa che finì per coinvolgere tutti i presenti.
“Ehi, calmatevi, per favore! Per favore, calmatevi tutti! Ah, il Signore ha detto: Amate i vostri nemici... Oh! Ah, mi sanguina il naso! Il mio naso sta sanguinando...”
In un attimo il casinò si trasformò in un calderone di caos e confusione, e nessuno si accorse che la figura dell' ‘Innamorata’ un certo punto era scomparsa.
“Dannazione, chi diavolo è quella donna...?” Il ‘Casanova’ si guardò indietro mentre scappava, il fiato corto per la corsa. Nel corridoio buio non c'era nessuno. Il quarto piano era un'esclusiva del proprietario e, a parte lui, nemmeno il personale era autorizzato ad entrare.
Dopo essersi accertato che nessuno lo avesse seguito, Russo bussò alla porta di quercia rivestita di legno.
“Mi scusi, signore. Sono Russo. Vorrei informarla di una cosa, se possibile...”
"Si accomodi."
La porta si aprì con uno scricchiolio.
“C'è parecchio rumore laggiù. È successo qualcosa?”
L'interno della stanza era immerso nel buio più totale. Per quanto ne sapeva Russo, era sempre così. Sembrava che il proprietario di quel posto non avesse bisogno di luce.
“In realtà, è arrivato uno strano cliente... che ha chiesto della ragazza.”
“Uno strano cliente? Non era per caso una giovane donna?”
“Lo sapeva già?”
“'E dimmi, quella donna, indossava un vestito rosso e la maschera dell' ‘Innamorata’ per caso?"
“Sì! Come fa a saperlo?”
“Perché è proprio dietro di te... idiota! Sei caduto in un trucco da bambini!”
“Come?”
Russo non riuscì nemmeno a voltarsi: in quel momento, una piccola mano emersa dalle profondità dell'oscurità gli aveva già schiacciato la gola.
“Sinceramente sono stanco della stupidità dei Terrestri... Ma comunque, ne è passato di tempo, non è vero, Astharoshe?”
“Endre... Finalmente ti ho trovato...”
L' ‘Innamorata’ rispose con voce roca al ragazzo, che le sorrideva maliziosamente. La mano di Astha scomparve per un attimo. Quando riapparve, teneva in mano un lungo oggetto d'argento, che era stato nascosto nelle pieghe della sua gonna.
“Oh, quella è la Lancia di Gae Bolg, vero? Quegli idioti del mio paese d'origine ti hanno persino costretto a portare una cosa del genere... Non possono pensare seriamente che una ragazzina come te possa fare qualcosa contro di me, vero?” Mormorò Endre, per metà impressionato e per metà sdegnato. In quel momento, una luce rossa intensa cominciò a emanare dalla punta dell'oggetto che Astha teneva in mano. La luce si concentrò, assumendo la forma di una lunga spada nelle sue mani pallide.
“Endreeeeeeeeeeeee!”
Un attimo dopo, Astha spiccò un balzo e un urlo penetrante le esplose dalla gola.
9 notes · View notes
giallofever2 · 2 years ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Happy Birthday/Buon Compleanno Barbara Bouchet
Nata: Barbara Goutscher
Data di nascita: 15 agosto 1943
Paese: Liberec, Repubblica Ceca
Da ballerina, a modella, a attrice, Barbara Bouchet è stata una forza da non sottovalutare nel cinema di culto italiano degli anni '70, di indiscutibile bellezza e intelligenza.
Di seguito una piccola lista dei suoi Film Giallo/Thriller più CULT!
Non si sevizia un paperino (1972)
La dama rossa uccide sette volte (1972)
Casa d'appuntamento [The French Sex Murders] (1972)
Alla ricerca del piacere [Amuck] (1972)
Milano calibro 9 [Calibro 9] (1972)
La tarantola dal ventre nero (1971)
L'uomo dagli occhi di ghiaccio (1971)
Colpo rovente [Red Hot Shot] (1970)
Percorso del pericolo (1967)
#barbarabouchet #barbara80 #bouchet80 #ladamaroja #ladamarossa #ladamarossauccidesettevolte #ladamarossauccide7volte #ladamarossa❤️ #ladamarossaucciesettevolte #ladamarossauccidesetevolte
140 notes · View notes
libero-de-mente · 1 year ago
Text
Questa è una storia vera.
Credo che fosse una notte estiva di circa diciassette, o forse diciotto, anni fa.
Avevo finito di lavorare abbastanza presto per gli standard a cui ero abituato in quel periodo. A mezzanotte chiusi il ristorante e a bordo della mia auto feci la strada per tornare a casa.
Non avevo cenato e i morsi della fame si facevano sentire, così decisi di fare sosta da Majd, un bravissimo e onesto kebabbaro che sapevo essere l'unico, in una città che chiude i propri locali sempre presto, che potesse darmi da mangiare. E poi il suo panino kebab "sensa salsa picante", come diceva lui, era buonissimo.
Una volta consegnatomi il "malloppo" caldo racchiuso con cura nella carta stagnola ci salutammo, uscii dal suo locale. Preferivo mangiarmelo a casa, non abitavo molto lontano da lui, con comodità e in relax. Mentre il resto della famiglia dormiva.
Appena uscito dal "Kebab di Aladino" sul marciapiede noto una ragazza, uno sguardo di sfuggita per non essere invadente ma che mi era bastato per notare il suo nei miei confronti.
La mia auto era a sette od otto metri da lei, appena oltre le linee gialle che delimitavano la fermala dell'autobus. Un autobus che lei stava aspettando.
Passandole vicino sento la sua voce chiedermi: - Disculpe, el autobús a Borgo Palazzo pasa por aquí?
- No - le risposi con il mio italspagnol - "Por aquí passa l'autobus por la Valle de Seriana Tu tienes la dirección al contrarios" (al contrarios, le dissi proprio così, vi rendete conto?)
Incredibile ma vero mi capì e mi guardò come se fosse terrorizzata per il suo errore.
- ¿Dónde está Via Borgo Palazzo? - mi chiese supplichevole.
Io con il dito le indicai la direzione. Puntando l'indice un po' in alto, visto che davanti a noi a un centinaio di metri passava un cavalcavia.
La ragazza rimase in silenzio e cominciò a guardarsi intorno stringendosi con le braccia incrociate davanti al petto. Avevo compreso che si era smarrita.
- Si quieres te porto io - le dissi.
Mi guardò con uno sguardo che sinceramente non saprei come definire ancora oggi, davanti a lei questo uomo buffo con un kebab fumante nella stagnola le stava proponendo un passaggio. Ed era quasi l'una di notte.
Le chiesi di getto - Come ti chiami? - al diavolo l'italspagnolo
- Maria - mi rispose
- Como mi madre - così d'istinto mi usci di dirle "come mia madre".
Credo che fu quella frase detta senza tanto pensarci, uscita con sincerità che la convinse ad accettare un passaggio da uno sconosciuto, vestito con un completo da uomo nero e una camicia grigia cangiante, con un kebab avvolto nella stagnola in mano.
In auto, mentre la portavo a destinazione, lei seduta al mio fianco stava con il suo corpo pigiata contro la portiera. Come per aumentare la distanza tra di noi.
Era bellissima, davvero. Mi raccontò che veniva dalla Bolivia e che era giunta in Italia da pochi giorni.
Non mi ricordo bene quali parole usai in auto per rassicurarla, per accennare una conversazione con lei. Il lavoro che faceva e perché aveva fatto tardi quella sera.
Mi ricordo bene invece quello che successe quando lei vide che l'avevo portata proprio sotto il palazzo dove abitava. I suoi occhi si illuminarono, si sentì sicura a quel punto. A quel punto, già proprio a quel punto, quello dove mi fermai lei evidentemente capì che l'uomo con la camicia cangiante non era cattivo.
Così prima di scendere e dopo avermi detto "Gracias", fece un gesto che mai mi sarei aspettato. Mai. Mi baciò sulla guancia destra. Un bacio rapido, come rapido fu il suo dileguarsi verso il portone. Però io nel momento del contatto con le sue labbra, allora non avevo la barba, sentii tanto calore e la sua paura che svaniva.
Ogni volta che sento di un femminicidio mi ricordo di questo mio aneddoto, perché mi diventa sempre più chiaro il rischio che Maria corse, la paura che Maria aveva e che io trovavo esagerata.
Perché Maria ha avuto buona sorte quella volta con uno sconosciuto, mentre Giulia ha avuto sfortuna con uno che conosceva molto bene. O pensava di conoscere bene. Ma che, come spesso è accaduto a tante altre sventurate come lei, non si conosce mai bene fino a quando non esce la bestia che vive in quella persona.
Per via di un "no" o di un "è finita".
Quello che posso fare io da uomo, da padre, è educare i miei due figli maschi a essere come quell'uomo goffo e impacciato, con un kebab in mano, che voleva essere d'aiuto verso una ragazza. Non lasciandola sola nel buio in una notte d'estate di diciassette, o forse diciotto, anni fa.
40 notes · View notes
donaruz · 1 year ago
Text
Tumblr media
il menestrello del country
"Il successo è doversi preoccupare di ogni maledetta cosa al mondo, tranne che del denaro".
Johnny Cash, alla nascita John Ray Cash
Kingsland, 26 febbraio 1932 – Nashville, 12 settembre 2003
"The Man in Black"
"Ti chiedi perché mi vesto sempre di nero,
perché non mi vedi mai colori addosso,
e perché il mio aspetto sembra cupo.
Beh, c'è una ragione per le cose che indosso.
Indosso il nero per i poveri e gli sconfitti,
per i disperati, che vivono nei quartieri malfamati.
Lo indosso per il detenuto che ha pagato per il suo crimine, ma è lì, perché è lui stesso vittima di questi tempi.
Indosso il nero, per chi non ha mai letto, o ascoltato le parole di Gesù sulla felicità che si ottiene attraverso l'amore e la carità, sai, dovresti sapere che sta parlando direttamente a quelli come me e te.
Beh, so che sarei piu' "fico" su fiammanti automobili e vestito sgargiante
Ma vestito così non dimentico tutti quelli che stanno indietro, alla loro testa ci dovrebbe essere un uomo in nero.
Lo indosso per i malati e i vecchi lasciati soli,
Per i più temerari il cui bad-trip li ha stecchiti,
Indosso il nero ogni mattina per la vita che avrebbe potuto essere, perchè ogni settimana perdiamo un centinaio di bravi giovani.
Lo indosso per le migliaia che sono morti,
credendo che il Signore era dalla loro parte.
Lo indosso per un altro centinaio di migliaia di morti, che credevano che tutti fossero dalla loro parte.
Beh, ci sono cose che non saranno mai giuste lo so, e le cose hanno bisogno di cambiamenti ovunque.
Ma finchè le cose non inizieranno a cambiare,
non mi vedrai mai vestito di bianco.
Mi piacerebbe indossare un arcobaleno ogni giorno, e dire al mondo che tutto è ok,
certo cercherò di portare via un po 'di oscurità addosso, ma fin quando le cose non saranno ancora più luminose, sono l'uomo in nero."
Atlantide
18 notes · View notes
gwensparlour · 1 year ago
Text
Italian song "Pescatore" (Fisherman), not to be confused with another Italian song "Il Pescatore" (The Fisherman) is OdyPen coded, I'm sorry I don't make the rules I mean "Dimmi, dimmi mio Signore Dimmi che tornerà L'uomo mio difendi dal mare Dai pericoli che troverà Tanto giovane, son io Ed il nero è un triste colore La mia pelle bianca e profumata Ha bisogno di carezze ancora Ha bisogno di carezze ora" Trans. "Tell me, tell me, my Lord Tell me he'll return Please defend my man from the sea From the dangers he'll find I'm so young And black is such a sad colour My white and perfumed skin still needs caresses needs caresses now"
20 notes · View notes
Text
And here I found proof that Claudia was already prepared for the film "Carmen" and "Il Gattopardo" both movies directed by Luchino Visconti and here it is confirmed by the Italian magazine "Epoca" on February 19, 1961.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
📷 Carlo Bavagnoli.
The long-awaited film that Claudia Cardinale hoped to play:
Tumblr media
Did you know that Claudia was going to star in the role of "Carmen"?
Tumblr media Tumblr media
It was going to be made in 1962 under the direction of Luchino Visconti and the film would be called "Carmen".
Tumblr media
It was Claudia's dream (it was said that perhaps Alain Delon was going to be the protagonist alongside Claudia) but finally and sadly it could not be made.
Tumblr media
And the director Luigi Bazzoni opted for the idea and finally it starred beautiful Tina Aumont as Carmen and handsome Franco Nero as Don José under the title "L'uomo, l'orgoglio e la vendetta", released in 1967 (Italy).
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Here photos we can see Claudia Cardinale as Carmen:
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
I would have also loved to see Claudia as a gypsy, there are other movie titles that Claudia was going to star in but finally for production reasons it was not made.
Tumblr media
Dance, lady, dance! Here we see my other favorite Tina Aumont dancing in: 🎥 Tina Aumont in "L'uomo, l'orgoglio e la vendetta", 1967.
248 notes · View notes
tina-aumont · 1 year ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
"L'Uomo L'Orgloglio la Vendetta" (Luigi Bazzoni, 1967) screencaps part 34
21 notes · View notes
sciamaria · 9 months ago
Text
La mafia sbanda,
la mafia scolora
la mafia scommette,
la mafia giura
che l'esistenza non esiste,
che la cultura non c'è,
che l'uomo non è amico dell'uomo.
La mafia è il cavallo nero
dell'apocalisse che porta in sella
un relitto mortale,
la mafia accusa i suoi morti.
La mafia li commemora
con ciclopici funerali:
così è stato per te, Giovanni,
trasportato a braccia da quelli
che ti avevano ucciso.
Alda Merini, "Per Giovanni Falcone" in Ipotenusa d'amore
11 notes · View notes
bicheco · 1 year ago
Text
Idea per il film più comico dell'universo
Suonano alla porta di un tipo, un trentenne, mezzo bifolco dello Utah. L'uomo apre e di fronte a lui c'è un mostro alieno (sul tipo di E.T) che tiene in braccio un fagottino.
"Ciao terrestre, ti ricordi di me?". L'uomo è talmente scioccato che non ha paura. "Ma veramente direi di n....". "Tre anni fa, quando fosti rapito da una navicella aliena?!" "Ah sì certo, quel sogno stranissimo, inquietante, eppure così vivido e rea...". "Non era un sogno: sei stato rapito per davvero. Abbiamo fatto molti esperimenti su di te. Questo è tuo figlio! Fino ad ora ce lo siamo sbolognato noi, adesso però non ce la facciamo più, la sua parte terrestre gli impedisce di continuare a vivere nel nostro pianeta. Qui da voi invece starà una meraviglia! Buona fortuna". Il mostro gli consegna il fagottino, saluta abbozzando un hi-five a cui l'uomo non risponde e poi si solleva in aria risucchiato da un'enorme astronave.
L'uomo è paralizzato. Guarda il fagottino che lentamente si muove tra le sue braccia. Scosta la coperta per vederne le fattezze e quindi nero e titoli di testa.
Il film racconta le comiche, vagamente surreali nonché grottesche avventure di un giovane semi-alieno nella società americana.
Come lo intitolereste questo film?
Rispondete bastardi, vediamo se avete fantasia.
17 notes · View notes