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"Mindhunter" (2017) Created by Joe Penhall (Crime/Drama/Thriller)
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the time Joe knew what he was talking about
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Alright, this special really is one of the best episodes in the series, if only because it has such gems as:
Sally Tishell realizing that her orthopedic collar also symbolizes her crush towards Doc Martin, therefore her discarding it means she finally let go of her infatuation with him,
local Santa turning out to be a local Christmas-hater who started to appreciate it once his Christmas-loving wife died and he started to see that what he did was bringing children joy,
said former Christmas-hating Santa accurately deduced that Doc Martin doesn't want to leave him to see the lampoon parade, because he feels like his presence might ruin his family's Christmas; but since Santa isn't going to put up with his doctor's BS, he gives him a lecture and insists on driving him to the parade;
Doc Martin himself being confronted with his fear of James hating him in adolescence (a fear that was possibly triggered by his mother's death),
to the lesser extend - the subplots of Penhale and Janice getting engaged again and Al and Morwenna having a baby.
Amazning episode. If not for the fact that we've already had a finale, this special would serve as a decent one.
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TJ MIKELOGAN’S HALLOWEEN 2023 EVENT ↳ Day 25: A movie/show that isn't horror but still scared you
Mindhunter (2017-2019) created by Joe Penhall
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@pscentral members’ choice — event 33: underrated tv & film ➝ Minhunter (2017 - 2019), creator Joe Penhall
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MINDHUNTER (2017-2019) created by Joe Penhall
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This is the first in a series of streaming lists about true crime films, shows and podcasts. And while I won’t dwell on these types of murderers in this in the future, the topic does feel like the appropriate place to start. Here are picks across television, documentary and podcast that offer more than the usual glorification of madness.
TELEVISION
“Mindhunter”
This gripping and moody Netflix drama — executive-produced by its creator, Joe Penhall, along with David Fincher and Charlize Theron — sadly won’t see a third season, Fincher confirmed this year, but the first two are more than worth the price of admission (that being a slice of your sense of security). Based on the memoir “Mindhunter: Inside the F.B.I.’s Elite Serial Crime Unit,” the show dramatizes the creation of the F.B.I.’s real Behavioral Science Unit, where the concept of a serial killer began. And while the central trio of characters — Holden Ford (Jonathan Groff), an F.B.I. hostage negotiator increasingly unsettled by the emergence of a disturbing theme; the behavioral-science specialist Bill Tench (Holt McCallany); and the psychologist Wendy Carr (Anna Torv) — are fictional, the serial killers that appear are all based on real people, with casting that is eerily true to life.
It starts in 1977, with David Berkowitz (Oliver Cooper), who was known as the “Son of Sam,” and moves on to, among others, Ed Kemper, the “Coed Killer” (Cameron Britton, who won an Emmy for the role) and Dennis “B.T.K.” Rader (Sonny Valicenti, still only listed as an A.D.T. serviceman in the credits). The genius of “Mindhunter,” though, is that it’s — as The Times’s TV critic James Poniewozik put it when the first season was released in 2017 — “more academic than sensationalistic,” with the stomach-turning events rarely spelled out in blood, but instead explored through hushed conversations.
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Mindhunter (2017-2019)
Created by Joe Penhall
Cinematography by Christopher Probst and Erik Messerschmidt
Starring Jonathan Groff, Holt McCallany, Hannah Gross, Stacey Roca and Michael Cerveris
"How do we get ahead of crazy if we don’t know how crazy thinks?"
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Dentro la Mente del Crimine: Mindhunter e l’Arte di Raccontare il Male
Il mondo delle serie TV poliziesche e crime è vasto e variegato, ma poche opere riescono a distinguersi e a lasciare un segno indelebile come "Mindhunter". Questa produzione targata Netflix, ideata da Joe Penhall e basata sul libro "Mindhunter: Inside the FBI's Elite Serial Crime Unit" di John E. Douglas e Mark Olshaker, ha catturato l'attenzione del pubblico grazie alla sua intensità psicologica, all'accuratezza storica e a un cast di attori straordinari. In questo articolo, esploreremo gli elementi che rendono "Mindhunter" una delle serie più affascinanti e inquietanti degli ultimi anni.
Performance da Brivido: Il Cast di Mindhunter Lascia il Segno
Uno degli aspetti più impressionanti di "Mindhunter" è la straordinaria performance del suo cast principale. Jonathan Groff, nel ruolo dell'agente Holden Ford, offre una rappresentazione complessa e sfaccettata di un uomo che diventa sempre più ossessionato dai serial killer che studia. Groff riesce a trasmettere la lotta interiore di Ford tra il suo desiderio di comprendere i criminali e il rischio di perdere la propria umanità nel processo.
Holt McCallany, che interpreta l'agente Bill Tench, è altrettanto notevole. Il suo personaggio rappresenta il bilanciamento tra il pragmatismo e la sensibilità umana. McCallany dona a Tench una profondità emotiva che emerge soprattutto nelle scene familiari, offrendo un contrappunto alle cupe interviste con i criminali.
Anna Torv, nei panni della psicologa Wendy Carr, completa il trio principale con una performance di grande intelligenza e rigore. La sua presenza sullo schermo è magnetica, e il suo personaggio rappresenta la voce della scienza e della razionalità in un mondo dominato dalla violenza e dall'irrazionalità.
Atmosfere Oscure: L'Arte delle Riprese e della Fotografia
"Mindhunter" si distingue anche per la sua eccezionale fotografia e per l'attenzione ai dettagli visivi. La serie è diretta da registi del calibro di David Fincher, che ha anche contribuito come produttore esecutivo. Fincher è noto per il suo stile visivo distintivo e per la sua capacità di creare atmosfere inquietanti e claustrofobiche.
Le riprese sono caratterizzate da un uso sapiente delle luci e delle ombre, che amplifica il senso di tensione e di mistero. Le inquadrature sono spesso statiche e composte con precisione, riflettendo la natura metodica delle indagini condotte dai protagonisti. Questa attenzione al dettaglio visivo contribuisce a immergere lo spettatore nel mondo oscuro e disturbante della psicologia criminale.
Il Rasoio del Montaggio: Una Tensione Costante in Mindhunter
Il montaggio di "Mindhunter" gioca un ruolo fondamentale nel creare un'atmosfera di costante inquietudine. Le scene si alternano tra interviste con serial killer, momenti personali dei protagonisti e flashback che gettano luce su eventi passati. Questo ritmo narrativo non lineare contribuisce a mantenere alta la tensione e a creare un senso di disorientamento che rispecchia l'esperienza dei personaggi.
Le interviste con i serial killer sono particolarmente potenti grazie a un montaggio serrato che mette in evidenza le reazioni degli agenti e le inquietanti confessioni dei criminali. Queste sequenze sono spesso accompagnate da un sound design minimale ma efficace, che amplifica il senso di disagio.
Misteri Non Risolti: Il Fascino delle Scene Enigmatiche
Un elemento distintivo di "Mindhunter" è l'inserimento di scene che non vengono spiegate fino alla fine della stagione, se non addirittura lasciate in sospeso. Questo approccio narrativo stimola la curiosità dello spettatore e lo invita a riflettere su ciò che ha visto. Un esempio emblematico è rappresentato dalle brevi sequenze che mostrano un uomo misterioso, apparentemente scollegato dalla trama principale, che si rivelano essere indizi su Dennis Rader, noto come il BTK Killer.
Questi momenti enigmatici contribuiscono a creare un'atmosfera di perenne incertezza e a suggerire che il mondo del crimine seriale è complesso e spesso incomprensibile. La decisione di non spiegare immediatamente ogni dettaglio permette alla serie di mantenere un alone di mistero e di coinvolgere lo spettatore in un gioco di deduzione e scoperta.
Gli Anni '70 Rivisitati: Un'Ambientazione Curata nei Minimi Dettagli
Un altro aspetto che rende "Mindhunter" una serie straordinaria è la sua capacità di trasportare lo spettatore negli anni '70. La serie si svolge in un'epoca in cui il concetto di criminal profiling era ancora agli albori, e questa ambientazione è resa con una cura maniacale per i dettagli.
Dai costumi ai set, ogni elemento visivo è studiato per riflettere fedelmente l'epoca. Le auto, le abitazioni, gli uffici dell'FBI e persino gli accessori quotidiani contribuiscono a creare un'atmosfera autentica. Questa precisione storica non solo arricchisce la narrazione, ma immerge lo spettatore in un periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali, facendo da sfondo perfetto alle complesse vicende dei personaggi.
Conclusione
"Mindhunter" non è solo una serie poliziesca; è un'esperienza psicologica intensa e coinvolgente. Grazie alle straordinarie performance degli attori, alla maestria delle riprese e della fotografia, a un montaggio inquietante e a una narrazione che lascia spazio al mistero, questa serie ha saputo conquistare il cuore di molti appassionati del genere crime. Se siete alla ricerca di una serie che vada oltre i semplici cliché del genere poliziesco e che offra uno sguardo profondo e disturbante nella mente dei criminali, "Mindhunter" è una scelta imperdibile.
Se volete altri articoli qui trovale il link. Sempre vostra, EasyTears!
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Caroline Catz in Doc Martin (2004) City Slickers
S3E3
Martin and Louisa are still trying to develop something of relationship, but their plan for dinner is again disrupted this time by Louisa's quirky new neighbors. Martin is particularly perturbed by their approach to child rearing especially when he learns that the child has been vandalizing cars. Martin also learns that in addition to being narcoleptic, Constable Joe Penhale is also agoraphobic. He feels he has no choice but to report him but aunt Joan reminds Martin that many individuals have phobias but are still able to work in their chosen profession.
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Dr Martin Ellingham: [after informing Mrs. Averill she may have lung cancer] Why are smokers always surprised when they're ill? Why do they think they're going to be the lucky ones who live to be a hundred? Did you think you'd make it to seventy?
Mrs Averill: I'm seventy-five.
Dr Martin Ellingham: Eighty?
Mrs Averill: My mother smoked a pipe until she was ninety-three.
Dr Martin Ellingham: And then she died.
Mrs Averill: No. She lost her pipe.
#Doc Martin#2004#tv series#City Slickers#S3E3#Caroline Catz#Port Wenn#relationships#new neighbors#old lady#agoraphobia#tuberculosis#psychology#bad behaviour#doctor#teacher#comedy#drama#romance#british tv#2007 episode#just watched
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King of Thieves (2018) Movie Review
King of Thieves – ABC Film Challenge – Set in England – K – King of Thieves – Movie Review Director: James Marsh Writer: Joe Penhall (Screenplay) Cast Michael Caine (The Italian Job) Jim Broadbent (The Duke) Tom Courtenay (45 Years) Michael Gambon (Gosford Park) Ray Winstone (Sexy Beast) Plot: A true crime movie about a crew of retired crooks who pull off a major heist in London’s…
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The Constituent- review
Review added of THE CONSTITUENT by Joe Penhall (follow the link). This is currently playing at The Old Vic in London and stars James Corden and Anna Maxwell Martin. Yes THE James Corden. The acting is great, the play relevant. It has an Afghan vet confronting an MP. Still running.
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Echo: Theatre-News.com First Look at James Corden and Anna Maxwell Martin in Joe Penhall's The Constituent - #JamesCorden #oldvictheatre @oldvictheatre #OVConstituent http://dlvr.it/T7HgbH
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Theatre-News.com First Look at James Corden and Anna Maxwell Martin in Joe Penhall's The Constituent - #JamesCorden #oldvictheatre @oldvictheatre #OVConstituent http://dlvr.it/T7DdpR
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James Corden And Anna Maxwell Martin To Lead Stage Play ‘The Constituent’ From ‘Mindhunter’ Creator Joe Penhall http://dlvr.it/T4KKtS
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