#jimmy presto
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Tina & Jimmy Jr. | “Presto Tina-o”
#haven’t giffed in a minute#I was having trouble with a fic for this prompt so have them being goobers in canon instead <3#tinimmyweek24#tinimmy#tina belcher#jimmy pesto jr#jimmy jr#bob's burgers#bobs burgers#gifset#my gifs
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Fairly Oddparents Season Five Title Cards (Part Two)
Timmy TV
The Masked Magician
The Big Bash
Crash Nebula
Mooooving Day
Big Wanda
Oh, Brother!
What's the Difference?
Smart Attack!
Operation F.U.N.
Something's Fishy!
Presto Change-o
The "Good Old Days!"
Future Lost
Jimmy Timmy Power Hour: When Nerds Collide!
Timmy the Barbarian!
No Substitute for Crazy!
Fairy Idol
Jimmy Timmy Power Hour: The Jerkinators!
#fairly oddparents#the fairly oddparents#fop#fop cosmo#fop wanda#timmy turner#remy buxaplenty#crash nebula#mark chang#denzel crocker#fop crocker#jimmy neutron#fop norm
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me, watching presto tina-o : they're soooo married in this episode :)
zeke, when tina and jimmy jr. are arguing :
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Jagged Jimmy - Vision 08
That's what Nate uses those body parts for, infuse with a bit of magic, then bind it to the new hosts's Odkraft. Just the blood type and size have to be right, and presto! Magical prosthesis surgery. I don't think any of Jimmy's teeth are still his own. Well, Jag probably fixed that eventually, grew him a brand new set of choppers.
My Socials/Galleries - See new art early on Patreon! - Leave a tip via Ko-Fi! - Leave a tip via Paypal!
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Two for Tina and Presto Tina O are such top tier Jimmy Jr episodes like why is he so middle school boy 😭
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Day in Fandom History: January 12…
Tina enters a young magician’s contest in hopes of getting close to Jimmy Jr as his assistant but him not staying focused and having Tammy as his assistant causes Tina to compete against and sabotage him in the competition. “Presto Tina-o” premiered on this day, 10 Years Ago.
#Day in Fandom History#10 Years Ago#Bob's Burgers#Bobs Burgers#Bob’s Burgers#Season 4#Episode 10#Presto Tina O#Cartoon#Animation
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griffin 🦇🐿🐈⬛🐺🦨🦝🩸🎀🍓
🎀🍓 my art/edits: #griffinkittenart
🎀🍓 my oc stuff: #griffs ocs
🎀🍓 my blogs/headcanons/aus: #griffin speaks
favs below
(some of these link to my side blogs, others link to tags on this main blog)
series: 100% wolf , nWave movies , elena of avalor / sofia the first , the future is wild (2007 animated) , jwcc/jwct , time warp trio , shasha & milo , tangled , big hero 6 (side blog and tags) , bless the harts , presto! school of magic , turning red , the sea beast , sing (side blog) , the incredibles (side blog) , disney fairies , despicable me , tlk/tlg , jane and the dragon , care bears , tales of arcadia , httyd , zombies , wizart movies , home , my dad the bounty hunter , pixar monsters , bolt , cleopatra in space , warrior cats (design blog and tags) , scream street , the hollow , magic school bus , littlest pet shop , monsters vs aliens , om shanti om , kuch kuch hota hai , dilwale dulhania le jayenge , wordgirl , TOTS , kipo , mlp , boss baby , mcsm , little shop of horrors , don bluth , bluey , scott pilgrim , peep and the big wide world , pound puppies , jimmy neutron , xavier riddle , fresh beat band
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ciao monica. cosa pensi stia succedendo a js in questi giorni? cosa stanno facendo a Chiang Mai? e ' per il canale yt di jimmy? stanno girando una sorta di video per i viaggiatori? o un episodio di arm sher? perché arm e sing sono lì? o è solo un viaggio di natale? sto impazzendo per la curiosità!
ciao anon!!!!! 💜
vorrei saperti rispondere ma anche io sto impazzendo in questi giorni nel tentativo di capire cosa stanno combinando jimmysea in chiang mai. la mia migliore ipotesi, come quella di moltə altrə nomnoms, è che stiano filmando dei contenuti per un episodio di arm share, soprattutto considerando che anche namtan e p'aof sono con loro. pure settimana scorsa erano con arm, namtan e mark, il che è un po' sospetto
ma forse sto solo tentando di autoconvincermi della cosa perché voglio talmente tanto vederli in qualche evento o reality show che ormai mi aggrappo a tutto ;;;;;;; mi sembra strano che qualcosa non bolli in pentola, peró, visto che di solito bisogna pregare tutti i santi del paradiso che si ricordino la password dei loro social e che condividano almeno una foto, mentre in questi giorni ci stanno inondando di immagini e video come non ci fosse un domani
quindi sí, spero proprio che li vedremo presto in arm share, ma anche se stessero solo facendo una gita di piacere con degli amici, è bello saperli insieme a condividere questi momenti!!!!!
#for non-italian speakers: we're wondering what jimmysea are up to in chiang mai#like maybe it's just a trip with friends but i want them to be filming an episode of arm share so badly#anyway!!! grazie del messaggio anon è sempre bello trovare altre persone fan di jimmysea che parlano italiano!!!!!#m: ask
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Quella faccia da bravo ragazzo: la mia esperienza con Jimmy Cenedella
Buonasera a tutti .Sono qui per raccontarvi la mia esperienza all’interno dell’accademia RCA di Jimmy Cenedella ,quella dei remote closer per intenderci .
AGGANCIO
Dopo aver visto parecchie sponsorizzazioni da parte di diversi influencer su Instagram in particolare di Deianira Marzano e Amedeo Venza, sono rimasta colpita dalla faccia da bravo ragazzo di Jimmy Cenedella. Il 10 luglio 2023 ho commentato un post di Jimmy C. su Instagram e in men che non si dica sono stata contattata in direct dalla sua pagina tramite un suo collaboratore. Questo collaboratore mi ha seguita fino all’onboarding nell’azienda RCA ACCADEMY e successivamente su whatsapp come supporto in caso di dubbi o richieste.
SPINTA ALLA CHIUSURA
I messaggi costanti ( 4/5 al giorno ) mi invitavano insistentemente a vedere video riguardanti la formazione nella loro accademia nel minor tempo possibile, così da decidere di prendere un appuntamento con il venditore al più presto in quanto erano oberati di richieste. Dopo aver visto una presentazione di Jimmy C., inviatami privatamente, nella quale veniva presentata l’offerta in maniera dettagliata, ho compilato un questionario riguardante quello che avrei potuto spendere e quello che sarebbe stato il mio obiettivo economico da raggiungere.
APPUNTAMENTO CHIUSURA
Quindi il giorno 14 luglio attraverso la piattaforma Calendly fisso l’appuntamento per il 19 luglio 2023 alle ore 11.
Il giorno prima mi viene comunicato dall’assistente di Jimmy Cenedella, tramite whatsapp, che avrei dovuto decidere direttamente in chiamata se accettare o meno e pagare nel medesimo momento perché i posti in accademia stavano finendo. Dopo essersi raccomandati serietà e puntualità, all’ appuntamento in video call il venditore di RCA a nome di Jimmy C. arriva quasi venti minuti dopo.
Mi trovo di fronte un ragazzo fisicamente simile a Jimmy: stessa faccia pulita e una parete bianca e spoglia alle sue spalle. La cosa che fin dal principio mi ha rassicurata è che mi avevano chiesto di portare con me chiunque potesse essermi d’aiuto in fase decisionale, quindi ho pensato che per fare questo dovevano essere per forza seri e trasparenti. Chi rischia di avere un testimone se vuole fregarti? Io quindi sono diventata in un attimo la lead ideale. Sin da subito ero accompagnata da mia sorella più grande (ci tengo solo a precisare che entrambe abbiamo avuto una discreta carriera in Carrefour e non siamo delle sprovvedute).
LE PROMESSE
Ascoltiamo rapite le promesse che vengono fatte. Accesso al corso online RCA con lezioni preregistrate così da poterle rivedere più volte. Tre live settimanali con il coach specializzato nella formazione studenti (con orari concordati in base alle esigenze dei partecipanti), la possibilità di confrontarsi con gli altri studenti e ancora: spiegazioni e role play, diversi coach a disposizione tramite whatsapp a qualsiasi ora ma, soprattutto, un gruppo telegram dove gli studenti possono confrontarsi e accordarsi per allenarsi anche in privato (tenete bene a mente questo gruppo telegram). E non era finita: possibilità di vedere su YouTube, con l’utilizzo di un link specifico, testimonianze di studenti che in brevissimo tempo guadagnano 5000 euro al mese lavorando solo tre/quattro ore al giorno (da casa).
Poi arriviamo al momento garanzie/promesse: Inserimento in azienda dopo circa 2 mesi ( tempo medio per diventare un remote closer), ricevendo, dopo aver passato l’esame con il coach, l’attestato ufficiale da remote closer professionista rilasciato dalla RCA. Le aziende con cui collaborano vendono solo prodotti/servizi hight ticket che pagano il 10% di commisione netta.
Quindi mi viene fatto un rapido calcolo di quanto poco avrei dovuto lavorare per guadagnare cifre enormi e soprattutto rientrare del mio investimento in pochissimo tempo. Ma ,soprattutto, se il guadagno non fosse arrivato nei tempi standard di cui sopra (due/tre mesi) loro mi avrebbero seguita fino al raggiungimento della cifra per rientrare dell’investimento (magari mettendoci anche un anno).
Inoltre abbiamo chiesto se la mia età (44 anni) potesse pregiudicare l’ingresso nelle aziende con cui loro collaborano e mi è stato garantito che non sarebbe stato un limite.
LA GARANZIA
Al momento del pagamento noi chiediamo in che modo possiamo avere la garanzia che tutto quello che ci è stato detto fosse vero. A quel punto, il venditore, ci dice che non appena effettuato il pagamento avrei ricevuto oltre al link di accesso al corso anche il contratto con tutto ciò che mi era stato offerto e le relative garanzie. Il valore dell’investimento è di 2000 euro ma, dato che io sono esattamente la studentessa tipo che loro cercano, solo per me, in quel preciso istante, il prezzo sarebbe stato di soli 1000 euro.
E che fai? Con tutte queste premesse e promesse non paghi? E poi con il 50% di sconto, per giunta!
Mi sono fidata, ho fatto il bonifico immediato su un conto Belga e il gioco ( il loro ) è stato fatto.
LEZIONI DA SETTER
Da qui inizia la vera e propria esperienza all’interno dell’Accademia .
Il giorno 19 luglio 2023 sono ufficialmente dentro il percorso. Dal momento in cui per me era un vero e proprio investimento sul futuro, ho preso sin da subito la cosa molto seriamente e ho fatto presente che svolgendo un lavoro estivo da lì a settembre avrei potuto essere non presente al 100%.
I miei coach di riferimento hanno sempre sottolineato con molta tranquillità che la responsabilità nel raggiungere prima o dopo i miei obiettivi, e quindi essere inserita in azienda, era solo mia.
QUALITÀ LEZIONI
I primi campanelli d’allarme arrivano pochi giorni dopo l’acquisto, quando chiedo al referente di whatsapp come mai non mi stessero arrivando i documenti richiesti durante la call di vendita. Nessuna fattura, nessun contratto e niente che avvalorasse ciò che era stato garantito. La risposta è stata molto vaga. In principio era un problema di internet, successivamente un problema del sistema. Alla fine non mi è mai arrivato nulla.
Nel servizio con le live dei coach, stabilivano loro gli orari e spesso (dal primo giorno a metà settembre) 2 volte su 3 saltavano senza preavviso.
Ho chiesto spiegazioni al referente su whatsapp che con molta semplicità mi ha sempre risposto che se dopo 10 minuti di attesa non avessi visto il coach collegarsi sulla piattaforma zoom, significava che non ci sarebbe stata la live (ho gli screenshot)
L’OFFERTA DI JIMMY
Il 22 agosto 2023 Jimmy C interviene sul gruppo telegram per offrire un regalo agli studenti, offrendo una consulenza gratuita con il primo coach che lavoro’ con lui in azienda, definendolo esperto di mindset. Dopo la prima consulenza in caso si fosse voluto proseguire un percorso breve con lui, il costo sarebbe stato di 2000 euro. Anche qui Jimmy C ha messo fretta in quanto i posti disponibili erano pochi.
EXTRA VENDITA
Decido di prenotare la consulenza gratuita con M.M, presunto esperto di mindset, su meet e lo faccio attraverso la piattaforma calendly per il giorno 29 agosto 2023 alle ore 16:30. Per farlo, prendo un permesso a lavoro.
Mi collego puntuale ma non si presenta nessuno. Alle ore 16:50 chiedo spiegazioni al mio referente su whatsapp che mi risponde in questo modo ( testuali parole riprese dal messaggio che ho tutt’ora ) “Ciao Aurelia, sì: se Michele non ti ha fatto sapere nulla è perché dev’essere che ha già trovato le persone che poteva seguire”.
In quel frangente mi sono arrabbiata molto e il mio riferente ha detto che purtroppo più che scusarsi non poteva fare, in quanto l’accaduto non dipendeva direttamente da lui .
STUDENTI SCONTENTI: PRIME RISPOSTE
Il giorno 26 settembre una ragazza si è lamentata sul gruppo telegram del fatto che le cose non stessero andando come da accordi, lamentando il fatto di aver pagato per qualcosa di diverso.
Immediatamente il coach esperto di mindset M.M è intervenuto sul gruppo telegram, spiegando che la colpa era solo degli studenti non in grado di cambiare atteggiamento e che con le lamentele non si sarebbe arrivati da nessuna parte. Aggiunse inoltre che, in caso di altre lamentele, avrebbero chiuso il gruppo.
ALTRA OFFERTA DI JIMMY
Il 6 settembre 2023m Jimmy C interviene sul gruppo telegram dicendo di mandare delle video candidature ad un certo Francesco Asso, che era in cerca di closer.
Ho fatto la candidatura video e l’ho inoltrata al signor Asso su Telegram, ma non è mai stata neppure visualizzata, come si evince dalla singola spunta di ricezione. Questo è valso anche per altri 4/5 studenti che lo hanno scritto sul gruppo Telegram.
Nel frattempo continuavo lo studio e i role play ( 3 settimanali) che erano sempre uguali e simulavano la vendita del loro stesso corso.
È stato in quel lento percorso che è avvenuta in me una certa presa di coscienza. Le cose che mi insegnavano e che dovevo dire, erano in realtà le stesse che erano state dette a me in fase di acquisto e la spiegazione lasciava intendere che il lead andava obbligato a comprare a prescindere dalla sua situazione economica o mentale ( purtroppo non ho role play registrate, ma sono gli stessi concetti spiegati nelle lezioni del corso di Jimmy C )
IL CORSO PER VENDERE IL CORSO
Quello che era successo a me avrei dovuto farlo agli altri, questa è la loro idea di ‘closer’. Spingevano per non fermarsi davanti a nulla; io ormai ero dentro e ho continuato con impegno fino a prepararmi al mio esame, anche se sentivo che qualcosa non stava andando nel verso giusto.
Candidarsi per l’esame era diventato difficile, in quanto dal giorno del mio ingresso il numero degli studenti entrati in azienda era aumentato in maniera esponenziale (almeno una trentina di studenti in più). Così, riuscire a parlare con il coach presente alle live, significava ricevere una risposta dopo almeno 3/4 giorni. Ho fatto leva sul fatto che, essendo entrata in accademia il 19 luglio 2023, avevo la priorità rispetto ai nuovi arrivati e sono riuscita a prenotare il mio esame che era semplicemente fatto durante una delle solite sessioni di role play di allenamento per il 6 ottobre 2023, alle ore 14.00
A quell’ora mi viene detto che c’è una ragazza che ha fretta e quindi il mio esame viene posticipato di un’ora.
L’esame consisteva in un role play dove si doveva vendere il corso di Jimmy C a un altro studente a caso simulando una video call. Alla fine ho passato questo esame, con anche molti complimenti del coach.
Seguendo quanto promesso all’inizio del corso, da quel momento inizia il sogno dell’inserimento nell’azienda che mi cambierà la vita.
ESAME: FATTO!
Finito l’esame vengo subito contattata tramite vocale su whatsapp dal coach che aveva suapervisionato il mio esame. Mi chiede quanti anni ho, se sono disponibile full time e situazione familiare.
Mi dice che ha intenzione di inserirmi in un’azienda, senza fare nomi. Sostiene poi che tale azienda faccia grandi numeri, senza specificarne il fatturato. Anche se loro cercano persone più giovani, farà di tutto per convincerli che io sono comunque quella giusta.
COLLOQUIO (?)
Vengo chiamata sabato pomeriggio 7 ottobre 2023 da un consulente dell’azienda Fenice Accademy, che mi fa un po’ di domande riguardanti curriculum, vita privata, partita iva che avrei dovuto aprire per lavorare con loro e disponibilità full time. Dopodiché fanno presente che stanno facendo altri colloqui e mi faranno sapere dopo qualche giorno.
Non sentendoli per oltre una settimana li richiamo io (non ricordo il giorno preciso). Mi dicono che la sessione dei colloqui non è ancora terminata.
Alla fine non li ho mai più sentiti.
Chiedo spiegazioni anche al coach, che mi risponde semplicemente con un laconico:“Ti passo ad un’altra azienda“.
MODULI PER COLLOQUI (!)
Mi viene inoltrato dal mio coach un modulo da compilare online (di cui ho ancora il link), dal quale non si evince né di che azienda si tratti, né tantomeno la mansione ricercata.
Lo compilo, ma ovviamente anche questa candidatura cade nel vuoto (premesso che non mi era stato detto né quando né se sarebbe arrivata risposta).
Ennesima richiesta di spiegazioni, ennesimo “ti passo ad un’altra azienda”. Questo senza ulteriori spiegazioni. Nel mentre erano passati 10gg totali dal primo colloquio andato a vuoto.
VIDEOCALL CONOSCITIVA
Il 18 ottobre 2023 vengo contattata da un certo Chady (braccio destro di Danilo Calabrese) che mi fissa una video call conoscitiva su zoom. A suo parere mi dice che faccio al caso loro e che avremmo avuto altri due incontri. Anche lui sparisce senza dare spiegazioni.
Il 21 ottobre 2023 mi scrive direttamente Danilo Calabrese, chiedendo a me come fossi rimasta d’accordo col suo braccio destro. Dal momento in cui ho fatto presente che non avevo più ricevuto sue notizie, mi fissa una video call con lui per il giorno 24 ottobre 2023 alle ore 18.00
Alle ore 18:17, dal momento in cui non si era presentato nessuno, mando un messaggio chiedendo se per caso avessi sbagliato orario. La risposta arriva alle 18:42 con il Sig.Calabrese che mi scrive un secco:“Ho finito adesso” (non mi dice cosa) e che dobbiamo rimandare a data da destinarsi.
CI SI PARLA!
Il 26 ottobre 2023, non avendolo più sentito, gli mando un messaggio. Mi fissa una videocall su zoom alle 18.00 del giorno stesso.
Ci vediamo e il colloquio a detta sua va benissimo e mi dice che mi avrebbe fatto sapere le specifiche per poter iniziare a lavorare con loro. Senza specificare dettagli riguardanti mansioni specifiche, il giorno seguente venerdì 27 ottobre 2023 o al più tardi il lunedì successivo 30 ottobre 2023.
Da quel momento sparisce anche lui.
COLLOQUI & SPARIZIONI
nota: questo stesso iter colloqui/sparizioni è accaduto ad un’altra ragazza (della quale non farò il nome perché essendosi creati dei legami di amicizia non voglio creare loro dei problemi) .
Lo stesso giorno ( 26 ottobre 2023) scrivo al coach di riferimento che il colloquio era andato bene e provo anche a chiedere se per caso ci fosse la possibilità di lavorare con loro nella RCA accademy. Non ho ricevuto alcun tipo di risposta.
SCAMBIO NOMI TRA GURU
Nei giorni seguenti inizio ad avere uno scambio di informazioni con altri studenti tramite chat private.
Le aziende che venivano proposte, quelle con cui ti facevano fare i colloqui erano sempre le stesse e prendendo informazioni mi sono resa conto non fossero molto affidabili. Erano quasi sempre:
Fenice accademy
Bea la setter
Luke Marani
Cristian Messinese
-Danilo calabrese
TESTIMONIAL (?)
Sempre in quei giorni vedo sponsorizzata una testimonianza di un*studente dell’Accademia RCA accademy che stava guadagnando cifre importanti in pochissimo tempo.
Peccato che io e questa persona eravamo, e siamo tutt’ora, in contatto personale e la testimonianza era palesemente falsa.
Nel silenzio più totale dal mio ultimo colloquio con Danilo Calabrese, sia da quest’ ultimo che da parte del mio coach di riferimento, il giorno 6 novembre 2023 scrivo un messaggio al mio coach di riferimento dove faccio presente che mi ero rivolta ad un legale per ottenere il rimborso, in quanto ciò che mi era stato detto in fase di acquisto non si era rivelato tale e non avevo più intenzione di perdere tempo, visto anche che avevo bisogno di lavorare.
Da qui inizio ad avere difficoltà a spiegare, perché bisognerebbe leggere e ascoltare i messaggi tra me, il mio coach di riferimento, il coach che mi aveva accompagnato all’onboarding in azienda, lo stesso Jimmy Cenedella ed infine M.M, ovvero il presunto esperto di mindset (io ho quasi tutto il materiale a sostegno di quello che affermo dal 19 luglio 2023 ), ma cercherò di essere più chiara possibile .
DI CHI È LA COLPA?
Il mio coach di riferimento mi dice che se non era andato bene il colloquio non poteva farci nulla (il colloquio a detta di Danilo Calabrese però era andato bene) e che lui non era responsabile di come si comportassero le aziende da loro proposte.
Seguono una serie di messaggi dove i toni si scaldano e si concludono con un “vuoi iniziare con un’altra azienda oppure no?”. Senza però propormi nulla perché io ho detto che non ero più interessata alle loro aziende poco serie.
LA RICHIESTA DI RIMBORSO
A quel punto decido di scrivere direttamente a Jimmy C su Instagram per chiedere il rimborso!
In prima battuta non risponde lui, ma il coach che mi aveva contattata a luglio dopo il mio interessamento al percorso.
Le argomentazioni sono sempre le stesse.: loro danno supporto fino a che non si trova l’azienda giusta e non abbandonano i loro studenti. Io rimango ferma sul fatto che mi sento ingannata, poiché non ho ricevuto feedback dai colloqui fatti, alcuni non sono mai avvenuti e che loro avevano promesso di avere relazioni con aziende già avviate, pronte ad assumere, dove potevi lavorare anche 4 ore al giorno e dove l’età’ non era un problema. Aggiungo che non ho mai ricevuto ne contratto, né fattura né attestato e ribadisco ancora una volta che voglio il rimborso.
RIAPPARE JIMMY
Il 9 novembre 2023 si palesa Jimmy C. in direct su Instagram. La nostra conversazione va avanti fino al 4 dicembre 2023 (I messaggi audio non sono più ascoltabili, non so perché).
L’unica cosa che riesco a ottenere è una fattura del pagamento avvenuto. Per quanto riguarda il resto, lui ha fatto ricadere la colpa su di me e sul fatto che loro avessero fatto quanto promesso.
Come ultima cosa chiedo l’attestato (in fase di vendita era stato detto che dopo l’esame avrei ricevuto l’attestato da remote closer professionista) in quanto mi spettava.
Mi viene scritto di rivolgermi a M.M (l’esperto di mindset ) perché mi avrebbe fatto avere tutto lui.
RIPARTIRE DA ZERO (!)
Il 6 dicembre 2023 mi rivolgo a a M.M e, tramite whatsapp, mi viene detto che da quel momento sarebbe stato lui a valutare gli esami e che quindi avrei dovuto ripeterlo con lui. Praticamente si ripartire dall’inizio. L’esame precedente è stato uno scherzo.
A quel punto perdo le staffe (ricominciare da capo dopo mesi è frustrante, oltre ad essere stata messa in difetto io e mai il servizio pagato) e. come risposta, mi sento dire che è per quello che non trovo lavoro, perché ho una testa che non va bene neanche per lavorare in fabbrica (ho le prove di tutto ciò che sto dicendo). In pratica sono passati al farmi sentire in colpa e inadeguata in modo diretto.
All’ultimo suo vocale, nel quale nega che a me sia stato detto che avrei ricevuto un contratto dopo il bonifico (assolutamente falso) non rispondo neanche. Resto in attesa valutando il da farsi.
IL COMMENTO SU FUFFLIX: PASSANO ALLE MINACCE
Il 17 dicembre 2023 vedo sul gruppo FB di Fufflix un post che parla di loro e decido di commentare, raccontando la mia esperienza.
Quello che ne scaturisce qualche ora dopo è assurdo (prova del fatto che leggono Fufflix costantamente!).
Inizio a ricevere messaggi su whatsapp da M.M, che mi accusa di diffamazione e mi invita con toni concitati a ritirare quello che ho detto, in quanto procederà per vie legali nei miei confronti.
ALTRI ATTACCHI PERSONALI
Negli audio mandati a me personalmente vengo messa in discussione come persona, in quanto dalla mia foto profilo Facebook non sembrerei seria e sarebbe quello il motivo per cui non sarei stata presa dalle aziende. Più altre cose riguardanti la mia persona che per ora preferirei non scrivere.
BULLISMO DI GRUPPO
La stessa dinamica, ovvero attaccarmi come persona incapace di usare i loro servizi ed essere accusata di diffamare persone che lavorano seriamente, la rivivo sul gruppo studenti telegram (circa 100 persone iscritte), dove vengo menzionata e taggata come diffamatrice, problematica e invitata a partecipare ad una live su zoom il giorno seguente,per essere smentita platealmente dagli studenti che, a differenza mia, ce l’hanno fatta (quasi un processo in piazza con tutti contro).
Ovviamente non ho partecipato, ma mi è stato riferito da fonti attendibili (persone presenti in questa live zoom) che lui, in lacrime, ha parlato di me incolpandomi di aver fatto un atto gravissimo nei loro confronti, rovinando il lavoro di persone serie che si impegnano e lavorano seriamente.
Il giorno 19 dicembre 2023 mi viene mandato un ultimo messaggio da M.M, dove mi viene detto di dimostrare con delle prove quello che ho detto, altrimenti procederanno con dei provvedimenti legali nei miei confronti per diffamazione e calunnia. Senza una mia risposta loro procederanno.
Ad oggi non ho ancora risposto, soprattutto come cliente insoddisfatta dei loro servizi per avere un rimborso. Quello che ho ottenuto sono stati solo attacchi personali per farmi sentire inadeguata e minacce legali. Non avevo chiesto formazione, ma avevo comprato l’idea di inserimento al lavoro come remote closer
CONCLUSIONI: L’immagine rispetto alle adv
Tutto questo li qualifica al di là delle parole e delle loro adv, se leggessero qui come ha funzionato per me il loro servizio, la cosa più semplice e corretta sarebbe “scusa, ci spiace che non abbia funzionato il nostro servizio nell’accademia RCA, ecco il tuo rimborso.”
Ed ecco perché sono qui su Fufflix, grazie per l’ascolto e sono certa saranno riflessioni utili a chi pensa di rivolgersi a questi personaggi
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—"Credo di non essere invecchiato con eleganza"
—"Sono un Dio dorato!"
—"Amo Jimmy Page, ma i Led Zeppelin non torneranno mai più."
—"Le donne dalle gambe lunghe non hanno anima."
—"Presto avrò bisogno di aiuto per attraversare la strada."
—"Non ho mai pensato di essere gay."
—"Noi vecchi lo facciamo meglio. Non siamo così sensibili in certe aree."
—"La vita è solo una fiamma che si spegne poco a poco."
—"Lascia che il sole colpisca il mio viso e che le stelle riempiano i miei sogni."
—ROBERT PLANT
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Season 4, Episode 10: Presto Tina-o.
A magical episode where Tina becomes Jimmy Jr's assistant. Only to find Jimmy Jr sucks at magic and just dances around. So she tries to help. But it backfires and she's fired. Tina is replaced by Tammy. And she gets vengeful, which is fun to watch. But she soon regrets her actions. Watching her almost boyfriend being humiliated.
A fun but slightly awkward episode. The magic shop owner, Horace, is amazing and this is sadly his only appearance. We also learn Tina's middle name, Ruth.
My Rating: 7/10.
My Favourite Line: Ooh, I'm gonna stick a quarter in my ear, so they have something to pull out.
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Di quando mio padre mi presentò Giovanni Galeone
Vent’anni fa esistevano ancora le vacanze aziendali. Nel senso, le grandi ditte davano la possibilità ai propri dipendenti di poter usufruire di prezzi speciali in villaggi turistici che normalmente sarebbero stati fuori dalla portata dei loro portafogli. Solitamente il periodo era da scegliersi durante la bassa stagione, ma poco importava. Si trattatavi di luoghi che, altrimenti, in pochi si sarebbero potuti permettere. Anzi, era persino meglio: niente turisti che affollavano spiagge, musei o ristoranti, clima ancora sopportabile e prezzi, in generale, nettamente più coerenti.
Così, nel giugno del 1996, grazie all’offerta riservata ai dipendenti ENI, andammo per due settimane a Stintino, in provincia di Sassari. Mare azzurro come non lo avevo mai visto, da cartolina, spiagge bianche, gente che si divertiva, famiglie intere a spasso tra le case basse. Prendemmo il traghetto e stavo leggendo, in quei giorni, “Per chi suona la campana”. Le pagine erano sgualcite, ma chiudendo gli occhi e pensandoci intensamente riesco, tutt’oggi, a ricordare il loro profumo. Mi misi nella mia cuccetta dopo cena per leggere qualche pagina, ma mi addormentai quasi subito, che la nave bianca e blu della Tirrenia aveva appena abbandonato il porto di Genova. Mi risvegliai la mattina seguente con il sole che entrava dall’oblò e un gran viavai tra i corridoi. I rumori delle valigie che venivano appoggiate sulla moquette e le corse dei bambini. Eravamo arrivati.
Partimmo veramente presto, quel giugno, perché mi ricordo che dovetti chiamare un mio compagno di classe da una cabina telefonica per sapere i risultati finali degli scrutini: promosso senza nemmeno una materia da recuperare. Quell’anno scolastico era trascorso veramente liscio, tra le prime libertà di orari al sabato sera, i primi concerti, il Novara Calcio retrocesso in C2 per colpa di un gol di Jimmy Fialdini nel pareggio di Pistoia ai playout, i primi dischi e le magliette di Pearl Jam, Smashing Pumpkins e NoFX indossate sopra improbabili felpe col cappuccio.
La villetta a schiera dove alloggiavamo faceva parte di un residence molto elegante, con tante palme, tre bar, due negozi che ti vendevano di tutto, due piscine, i campi da tennis e tre ristoranti. Occupava praticamente tutta la dorsale est della collina che sovrastava il paese. La nostra, era una piccola casa gialla con il balconcino in mattoni e una scalinata ripida. Dal balconcino potevamo scorgere l’Asinara, dove stavano i brigatisti. Si vedevano il carcere e le luci, di sera, delle imbarcazioni che vi portavano i secondini. Prima di cena, tornati dalla spiaggia (riservata alle famiglie dei dipendenti anche quella) mi mettevo ad ascoltare musica e a guardare le navi che, in lontananza, attraccavano al porto di Sassari. Altri vacanzieri, altre macchine, altro divertimento al quale non ero abituato.
Mio padre si alzava sempre prima di tutti, di mattina. Non è mai stato un amante del mare, e la sua vacanza ideale in una località marittima come quella consisteva unicamente in passeggiate col cane, partite a tennis e qualche ristorante di pesce. Spiaggia, poca. Andava a piedi sino all’ingresso del complesso e comprava il giornale, portandoci dei dolci da uno dei bar.
Una mattina, mentre facevamo colazione, mi ragguagliò sui suoi giri mattutini.
Eravamo circa a metà della vacanza, era già passata una settimana e avevo nostalgia di casa. Mi mancavano i miei amici su in città. I giorni immediatamente successivi alla fine delle scuole erano, per noi del cortile, i più divertenti e spensierati di tutto l’anno. Senza impegni e senza scuola, passavamo il nostro tempo, dilatatissimo, giocando a pallone per tutti i campi del vicinato, parchetti o prati che fossero, uscendo di casa appena dopo pranzo e facendovi ritorno giusto prima di cena, sfruttando le giornate più lunghe dell’anno per fare, essenzialmente, ciò che più ci faceva fare. Erano giorni infiniti, ma che duravano poco: a fine giugno, infatti, c’era già chi partiva per le vacanze, chi si spostava al Sud per raggiungere i parenti al mare, chi andava in vacanza studio obbligato dai genitori. Tornati a settembre, sarebbe ricominciato di nuovo tutto da capo. Non trascorrere con gli altri quel periodo mi metteva angoscia, era come se mi stessi perdendo qualcosa di fondamentale per la mia vita.
<< Sai chi ho incontrato giù, all’edicola? Galeone, l’allenatore, lo conosci? >>
Mi ero appena svegliato. Il sole, in direzione del mare, era già alto. Volevo andare in spiaggia.
Certo che lo conoscevo, Giovanni Galeone. Nella stagione appena terminata aveva allenato il Perugia ed era stato esonerato prima di Natale, sebbene la squadra fosse saldamente al di sopra della zona retrocessione. Il presidente Gaucci, d’altronde, lo conoscevano già tutti. Nevio Scala ne prese il posto da gennaio e i Grifoni, a fine stagione, retrocessero in Serie B. Il Perugia era una di quelle squadre che mi erano sin da subito state simpatiche non appena salite nella massima serie. Andavo già allo stadio a tifare il Novara in quegli anni, ma ovviamente il campionato di Serie A, tra i miei coetanei, la faceva da padrone. Eravamo dei veri e propri nerds in materia.
<< Sì, l’allenatore? Cosa ci fa qui? >>
<< È qui in vacanza. Secondo te cosa ci fa uno, in un villaggio turistico?! >>
In effetti.
<< Non credevo fosse davvero lui, così gliel’ho chiesto. Abbiamo fatto due chiacchiere sul cane. Gentilissimo, tra l’altro. >>
Il cane in questione era il nostro, un incredibile meticcio giallognolo che stava simpatico a qualsiasi essere umano vi si avvicinasse.
Ci pensai su un attimo, alle parole di mio padre, perché ero sempre stato affascinato dalla persona, percepita attraverso uno schermo, di Giovanni Galeone. La sigaretta e il cappotto lungo, sembrava un attore di un film noir. Le maniere burbere e diametralmente opposte ai suoi colleghi, sempre azzimati e cordiali, anche nelle situazioni più difficili e critiche. Tutti ne parlavano come un innovatore, come uno Zeman di casa nostra, che non aveva paura ad attaccare ma che fondava il suo gioco sul fiato e le gambe dei due mediani, che aveva sempre avuto a disposizione e sempre preteso. Aveva riportato il Perugia nella massima serie dopo vent’anni e aveva forgiato la squadra in modo da creare un ambiente sano e duraturo. Avevo persino comprato Roberto Goretti e Federico Giunti al Fantacalcio, quell’anno, i due fari del suo centrocampo: arrivai secondo di un punto dietro un mio compagno che aveva praticamente tutta la Juventus. Me lo ricordavo a Pescara, ovviamente, e mi ricordavo anche della squalifica di un anno in cui incappò cinque anni prima per delle cose poco chiare riguardo a una partita, dicevano, inutile.
Il giorno dopo, mio padre, questa volta a pranzo, mi disse che aveva ancora incontrato Galeone, sempre all’edicola del villaggio, a far scorta di giornali. Lui comprava sempre “L’Unità” e ci tenne a sottolineare, con fare ironico, la diversità di vedute politiche con il mister. Avevano parlato del fatto che fosse senza squadra, e che fosse lì a Stintino in vacanza con sua moglie per un paio di settimane, a campionato chiuso e a ritiri non ancora iniziati. Aspettava una chiamata per ritornare in panchina.
<< Spero lo chiamino! >>, dissi. Ma non ne ero molto convinto. Più che altro mi sentivo abbattuto per a situazione di quel signore, che non avevo ancora conosciuto ma che aveva avuto modo di incontrare mio padre.
<< Guarda che non so quanto rimarrà qui ancora, se vuoi domani mattina te lo presento >>.
Erano diventati amici quindi, se si trovavano a fare due chiacchere ogni mattina. Mio padre amico di un allenatore di Serie A.
Avrei potuto seguirlo durante le sue passeggiate mattutine sin dall’inizio del nostro soggiorno, ma la pigrizia aveva sino a quel momento vinto in maniera preponderante sull’orario da rispettare. Decisi così che una levataccia mattutina poteva valere la candela.
Arrivammo al bar accanto all’edicola e in effetti Giovanni Galeone era lì, shorts bianchi e felpa in acetato, a parlare con il barista, all’ombra della tettoia del chiosco. Il sole picchiava già forte e non era nemmeno un orario così impossibile da sopportare.
<< Buongiorno, lui è mio figlio, Andrea! >> erano davvero entrati in confidenza, sembrava che mio padre mi stesse presentando a un suo amico di vecchia data. L’allenatore si girò verso di noi e salutò prima il cane, che stava scodinzolando già diversi metri prima. Ero stato derubricato anche dal quadrupede.
<< Buongiorno, Andrea. >> E gli strinsi la mano.
<< Giovanni, ciao. Finalmente hai accompagnato tuo papà a fare una passeggiata, lo vedo sempre in giro da solo! Ora che parto domani mi raccomando, accompagnalo tu! >>
Sorridemmo tutti e tre, lui ordinò un caffè appoggiando al bancone in marmo rosa la pila di quotidiani, sportivi e no, che aveva sottobraccio. Capii le dissonanze politiche dai nomi delle testate che aveva comprato, ma non importava. Io ordinai una bottiglietta di acqua frizzante e lo guardai più attentamente: non sembrava nemmeno uno di quei tanti allenatori di calcio italiani che si vedevano in televisione. Capello, Lippi, Trapattoni. La carnagione scurissima e quel modo, sicuro e metodico, di afferrare gli oggetti. Mi aspettavo si accendesse una sigaretta da un momento all’altro ma niente, non riuscii a scorgere nemmeno il pacchetto nelle tasche della felpa rossa e nera che indossava. Sembrava, in ogni suo movimento, a suo agio e non lasciava trasparire la malinconia che ero abituato a percepire quando mi capitava di vederlo in televisione, la domenica sera, intervistato.
Parlammo del luogo dove ci trovavamo, delle vacanze degli operai come lo era mio padre, di come fossero belle le spiagge e del fatto che erano ormai più di tre settimane che non buttasse una goccia di pioggia, in quelle zone. Non mi fece domande, non mi chiese come andassi a scuola o se giocassi a calcio: ascoltava e parlava con noi delle cose di cui parlano tutti gli esseri umani in vacanza.
Tre mesi dopo, io ero sui banchi di scuola ad affrontare una difficilissima seconda mentre lui, purtroppo, non aveva ancora ricevuto nessuna chiamata. A novembre arrivò a Napoli ma venne ulteriormente esonerato, ancora una volta con la squadra collocata ben lontana dai pericoli della retrocessione.
Ripensando a quei momenti, crescendo, non mi ero perso granché di quei giorni di giugno in città. Le vie del mio quartiere erano e sarebbero rimaste sempre le stesse anche senza di me, anche negli anni a venire. Mi accorsi che la mia presenza non fosse così fondamentale, anzi. Qualche palazzo nuovo, qualche lavoro di rifacimento dei marciapiedi, qualche targa commemorativa messa a caso nei parchetti dove giocavamo a pallone. Ancora oggi, però, quando vado a trovare i miei genitori, dopo essermi spostato da anni, avverto un senso di inadeguatezza, come se fossi in un paese straniero, o che abbia tradito. È come se quei luoghi fossero andati avanti correndo al doppio della velocità rispetto a me e rispetto ad altre zone della città. Come se mi rifiutassero, se mi ostracizzassero. Quando incrocio per caso qualcuno che conoscevo in quegli anni, qualche mio coetaneo con cui abbia condiviso dei momenti di gioco, l’unica emozione che riesca a provare è un misto di tranquillità e sollievo nel constatare che stia ancora bene, che abbia trovato una moglie, che abbia dei vestiti puliti e che si viva la sua vita in una casa accogliente. Non sono mosso dall’istinto di chiedergli che lavoro faccia, come stia di salute, dove abiti.
Quella mattina d’estate in Sardegna, io, mio padre e Giovanni Galeone non discutemmo di calcio, anche se la sera prima di incontrarlo mi ero ripromesso di chiedergli, ad ogni costo, se secondo lui Carmine Gautieri fosse più forte di Francesco Moriero, o se gli mancasse il suo pupillo Milan Rapaìc.
Non ne sarebbe valsa la pena.
Tornammo a casa che giugno si avviava ad attraversare le sue giornate più calde e sarei rimasto da solo. avvertii questa sensazione strana appena saliti sul traghetto del ritorno, nella pancia della nave bianca e blu, parcheggiando l'auto nel caos e nel rumore di altre centinaia di automobili. Settembre sarebbe arrivato come ogni volta velocissimo, portandosi dietro gli strascichi di mesi di speranze e sogni da adolescente. Sarebbero tornati presto i pullman di linea affollati, la spesa del sabato, i compiti in classe, la pioggia che ti appiccica le foglie morte sotto la suola delle scarpe pesanti.
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i know a lot of people think that presto tina-o is jimmy jr.’s worst episode but i’m gonna be honest…..that’s like a top 3 tinimmy episode for me
#i’m watching it on tik tok rn with one of those shitty mobile game videos playing underneath at the same time#this episode is just peak they’re both so dumb that they’re perfect for each other#and that they really are the same brand of weird 😭#tinimmy#tina belcher x jimmy jr pesto
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Da Jurassic Park a Jurassic World: I 15 momenti migliori della saga
"Possiedo un'isola, al largo del Costa Rica." Con queste parole, John Hammond (Richard Attenborough) diede il via ad un viaggio indimenticabile, nell'estate del 1993. Destinazione: Jurassic Park, il più spettacolare parco divertimenti mai costruito, ma anche il più pericoloso. Il film di Steven Spielberg, basato sull'omonimo romanzo di Michael Crichton, fu un autentico fenomeno al box office mondiale, incassando quasi un miliardo di dollari (somma poi raggiunta nel 2013 con la riedizione in 3D), e vinse tre Oscar per gli effetti speciali e sonori.
Una scena di Jurassic Park
Seguì poi Il mondo perduto: Jurassic park, diretto ancora una volta da Spielberg, e poi Jurassic Park III, con Joe Johnston in cabina di regia. La morte di Crichton nel 2008 aveva teoricamente congelato qualsiasi piano per un quarto episodio, ma alcuni anni dopo il progetto venne riavviato e nel 2015, ventidue anni dopo l'inizio della saga cinematografica, è uscito Jurassic World, inizio di una nuova serie di avventure, seguito da Jurassic World 2: Fallen Kingdom del 2018 e Jurassic World 3: Dominion nel 2022, ma molto presto un altro film si aggiungerà alla saga anche se per ora non si hanno molti dettagli sulla trama e la partecipazione di Scarlett Johansson. Questa è la nostra lista dei quindici momenti più memorabili della saga ideata da Crichton e Spielberg. Ovviamente si sconsiglia la lettura a chi non abbia ancora visto i film, poiché la classifica contiene qualche piccolo spoiler…
15. L'attacco dei volatili
Jurassic World: l'attacco dei rettili alati
I fan degli pterodattili dovettero attendere la fine de Il mondo perduto: Jurassic park per vederli in un breve cameo, dato che per motivi tecnici e finanziari non fu possibile utilizzarli nel primo episodio. I dinosauri volanti furono poi ripescati ed utilizzati come si deve nel terzo capitolo, con una sequenza d'azione situata in una voliera su Isla Sorna. Al di là di qualche buco di logica (a che serve una voliera sull'isola che non era destinata al pubblico?), questo scontro fra i volatili e il gruppo capitanato da Alan Grant (Sam Neill) funziona per un motivo molto semplice: nel contesto di un terzo episodio piuttosto deludente che non fa altro che riprendere stancamente gli elementi più riusciti dei capitoli precedenti, tale sequenza rappresenta l'unico vero lampo di originalità. Da non dimenticare neanche la versione "aggiornata" che si vede nel quarto film, sorta di rielaborazione preistorica de Gli uccelli di Alfred Hitchcock.
Jurassic Park III: lo Pteranodonte
14. Il cameo di Jimmy Fallon
Chris Pratt ospite da Jimmy Fallon per parlare di Jurassic World
Nel primo episodio John Hammond si vantava di non aver badato a spese, arrivando persino a convincere il noto attore teatrale Richard Kiley a prestare la sua voce alla narrazione della visita guidata del parco. In Jurassic World, l'idea di una celebrità coinvolta nelle attrazioni del parco è portata al livello successivo, nella sequenza in cui i fratelli Zach e Gray Mitchell (Nick Robinson e Ty Simpkins) percorrono una zona dell'isola all'interno di una girosfera. Le istruzioni di sicurezza del veicolo fanno parte di uno sketch comico di Jimmy Fallon, noto soprattutto in America in quanto veterano di Saturday Night Live e attuale conduttore del celeberrimo Tonight Show. Il suo cameo avrà più senso per il pubblico americano, ma rimane una bella frecciatina alla mentalità industriale dell'entertainment statunitense.
13. "Non andate nell'erba alta!"
Il mondo perduto - Jurassic Park: i raptor attaccano nell'erba alta
Una delle scene più cariche di tensione de Il mondo perduto: Jurassic park, e il grande ritorno in scena dei velociraptor, anche se si vedono poco. Dopo essere scampati all'ennesimo incontro con i tirannosauri, i cacciatori ingaggiati da Roland Tembo (Pete Postlethwaite) decidono di attraversare un campo d'erba alta per mettersi al riparo. Un errore che si rivela letale per la maggior parte di loro: mentre avanzano, vediamo cinque predatori avvicinarsi. E poi urla, ruggiti e la vista fugace della coda del raptor mentre questi divora la sua preda. Un ottimo esempio di ciò che Spielberg è in grado di fare quando non è costretto a ripetersi (cosa che accade durante lo scontro successivo con i velociraptor, ma quello è un altro discorso).
12. La morte di Dieter Stark
Il mondo perduto - Jurassic Park: Peter Stormare in una scena
Abbiamo già "visto" i procompsognati in azione all'inizio de Il mondo perduto quando aggrediscono una bambina, rendendo parzialmente pubblica l'esistenza di Isla Sorna e dei dinosauri (ma in realtà l'aggressione non viene mostrata, ne udiamo solo le conseguenze). Perciò è facile immaginare cosa succederà a Dieter Stark (Peter Stormare) quando questi si perde nella foresta e incontra uno di questi dinosauri piccoli ed in apparenza innocui. Ebbene sì, il sadico cacciatore fa una brutta fine: inciampa dopo aver cercato di scavalcare un ramo, al che i procompsognati gli saltano addosso e lo divorano vivo, mentre la macchina da presa si allontana mostrandoci il sangue di Stark che scorre nell'acqua. Una sequenza al contempo spaventosa e divertente, grazie alle doti comiche di Stormare.
11. Il T-Rex a San Diego
La più grande differenza fra il secondo episodio della saga e tutti gli altri è la presenza dei dinosauri nel nostro mondo. Nello specifico, un Tyrannosaurus Rex a San Diego, merito del bieco Peter Ludlow (Arliss Howard), nipote di John Hammond, il quale vuole aprire un Jurassic Park in California. Ovviamente, il rettile gigante decide di seminare panico e distruzione, radendo al suolo anche un negozio dell'ormai defunta catena Blockbuster. Da notare che fra le persone che fuggono alla vista del T-Rex vi sono anche dei turisti giapponesi, allusione evidente al franchise di Godzilla (il primo episodio, invece, citava apertamente King Kong).
Il mondo perduto - Jurassic Park: il T-Rex a San Diego
10. La morte di Dennis Nedry
Jurassic Park: un'immagine del dilofosauro
Difficile piangere il decesso di Dennis (Wayne Knight), un informatico della InGen che, per questioni pecuniarie, decide di tradire Hammond e mettere a repentaglio la vita di tutte le persone presenti su Isla Nublar. Una scelta che si rivela fatale per lui quando si perde e si imbatte in un dilofosauro, che prima lo acceca sputandogli negli occhi e poi lo azzanna quando cerca di fuggire in macchina. Non è la morte più spassosa per un personaggio odioso (quella è riservata all'avvocato Donald Gennaro, divorato dal T-Rex mentre è seduto sulla tazza di un gabinetto pubblico), ma certamente la più meritata, anche perché Knight, noto ai più come Newman, la nemesi di Jerry Seinfeld, dà a Nedry quell'aura viscida necessaria per renderlo simpaticamente detestabile. L'attore, fra l'altro, avrebbe espresso un parziale rimpianto per quanto riguarda la sua morte sullo schermo: per questioni di censura (Jurassic Park in America è PG-13), l'uccisione è stata attenuata rispetto al romanzo, dove Nedry viene addirittura decapitato.
9. I raptor "addomesticati"
Jurassic World: Chris Pratt tiene a bada i dinosauri in una scena del film
Aveva fatto alzare più di un sopracciglio l'idea di vedere nel quarto film un personaggio capace di addestrare e controllare i velociraptor. E invece l'idea funziona grazie a due elementi essenziali, entrambi evidenti nella sequenza in cui ci viene presentato questo strambo rapporto fra uomo e rettile: innanzitutto, il carisma e la bravura recitativa di Chris Pratt, il cui Owen Grady è allegro e al contempo serissimo, consapevole del pericolo cui va incontro ogni giorno; in secondo luogo, la rivelazione che i raptor, pur dandogli retta, rimangono dei predatori e potrebbero facilmente cercare di divorarlo un giorno o l'altro. Come scopre lo stesso Owen verso la fine del film, quando i raptor decidono di ubbidire a qualcun altro…
8. La metafora del canarino
Jurassic World: BD Wong è il dottor Wu
L'avevamo già visto nel primo episodio, dove spiegava che tutti i dinosauri di Jurassic Park erano femmine, e quindi teoricamente non in grado di riprodursi. Dopo ventidue anni, ritroviamo in Jurassic World l'attore BD Wong, sempre nei panni del Dr. Wu, scienziato al serivizio della InGen. A lui spetta una delle battute più memorabili del film, quando gli viene rinfacciata la creazione del "mostro" Indominus Rex. La sua risposta: "Il termine 'mostro' è relativo. Per un canarino, un gatto è un mostro. Noi siamo solo abituati ad essere il gatto." Un riassunto abbastanza autoironico in merito all'arroganza dell'uomo in tutta la saga, pronunciato da un personaggio intrigante che potremmo rivedere in un eventuale quinto film.
7. Mr. DNA
Jurassic Park: Mr DNA
Come ridurre al minimo tutte le spiegazioni scientifiche circa la creazione dei dinosauri residenti a Jurassic Park? La risposta: Mr. DNA, un simpatico personaggio animato - talmente popolare da avere diritto ad un cameo anche in Jurassic World - che in pochi minuti chiarisce i vari discorsi su zanzare, resina, frammenti di DNA ed uso di materiale genetico delle rane per resuscitare il T-Rex e compagnia bella. Oltre ad essere uno strumento narrativo efficace e memorabile, la sequenza permette anche a Spielberg di rendere omaggio a uno dei pionieri dell'animazione, Winsor McCay, noto per il cortometraggio Gertie the Dinosaur, realizzato nel 1914.
6. L'evoluzione secondo Ian Malcolm
Jurassic Park: Malcolm, Hammond, la dottoressa Sattler e Gennaro in una scena
Passato alla storia come un film d'avventura intriso di horror, il primo Jurassic Park è memorabile anche per la sua forte componente comica, grazie soprattutto a Jeff Goldblum nei panni di Ian Malcolm. Tra i suoi tanti momenti di gloria non possiamo non menzionare il suo brillante riassunto di quanto sta vedendo: "Dio crea i dinosauri. Dio distrugge i dinosauri. Dio crea l'uomo. L'uomo distrugge Dio. L'uomo crea i dinosauri." E l'impagabile commento di Ellie Sattler (Laura Dern): "I dinosauri mangiano l'uomo. La donna eredita la Terra."
5. T-Rex vs. Indominus
Jurassic World: L'Indominus Rex sbircia tra i cespugli
Per tutta la durata di Jurassic World, il dinosauro denominato Indominus Rex ci è stato venduto come il rettile più temibile in tutta la storia del parco ("Più grande, più spaventoso, più fico", come direbbe il nostro "amico" Wu): gigantesco, capace di mimetizzarsi e rimanere invisibile ai sensori termici… Insomma, un bel problema. Ragion per cui, per sconfiggerlo, Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) fa l'unica cosa logica: liberare il T-Rex. Il vecchio si scontra con il nuovo (con un aiutino da parte dei velociraptor e del mosasauro, che dà il colpo di grazia all'Indominus), dimostrando la propria superiorità. A rendere ancora più emozionante la situazione per i fan di vecchia data è un dettaglio piccolo ma fondamdentale: il T-Rex in questione è lo stesso che ci terrorizzò nel primo episodio. Invecchiato, ma ancora re indiscusso della giungla (come ci conferma l'inquadratura finale del film).
Jurassic World: l'Indominus Rex in una scena del trailer
4. L'entrata in scena del tirannosauro
Presagito per gran parte del film, l'ingresso del Tyrannosaurus Rex non poteva che essere trionfale: mescolando abilmente immagini e suoni per mostrarci solo una parte del rettile prima che la minaccia si riveli in tutto il suo splendore, Spielberg costruisce una sequenza magistrale e carica di tensione, alleviata solo parzialmente dall'uscita di scena di Donald Gennaro. Grazie anche a questo debutto, il T-Rex è divenuto uno dei personaggi più amati della saga, ragion per cui continua ad apparire nei seguiti, anche se l'originale rimane imbattibile.
Jurassic Park: il T-Rex in azione sotto la pioggia
3. T-Rex vs. Raptor
Potevamo ritrovarci con un finale molto diverso: nella prima stesura del copione di Jurassic Park, lo scontro fra umani e velociraptor si concludeva con Alan Grant che si serviva dello scheletro appeso al soffitto dell'edificio principale per sconfiggere i predatori. Questa soluzione narrativa non convinse particolarmente Spielberg, il quale decise di dare un ultimo momento di gloria al vero eroe del film: il T-Rex. Eccolo quindi all'apice della gloria, al centro della stanza e circondato da ciò che rimane del sogno di John Hammond, a dimostrazione di quanto affermato precedentemente da Ian Malcolm: la vita ha trionfato.
Jurassic Park: il T-Rex irrompe nel Centro visitatori
2. I raptor in cucina
Jurassic Park: Raptors a caccia
Anche qui abbiamo a che fare con una figura annunciata a lungo - fin dalla sequenza d'apertura - ma sostanzialmente invisibile per gran parte della durata della pellicola: il velociraptor. E come il T-Rex, questo predatore spietato, che caccia in branco, ha diritto ad un momento da antologia, ossia la famosa sequenza della cucina. Un grandissimo gioco di ombre e suoni, quasi interamente realizzato senza trucchi digitali (i raptor erano degli uomini in costume nella maggior parte delle inquadrature) e impreziosito dalla bravura dei giovani Joseph Mazzello e Ariana Richards. Anche a distanza di ventidue anni, rimane un piccolo capolavoro del brivido.
1. "Benvenuti a Jurassic Park"
Jurassic Park: la prima apparizione del Brachiosauro
Impossibile dimenticare l'emozione provata la prima volta che si è assistiti a questa sequenza, sulla quale si regge gran parte dell'efficacia del primo film della saga. Eh sì, perché il punto di non ritorno, per quanto riguarda la sospensione dell'incredulità, era la prima apparizione in carne ed ossa - si fa per dire, ovviamente - della fauna di Isla Nublar, all'epoca una vera rivoluzione nel campo degli effetti speciali (una combinazione di CGI ed animatronics). Spielberg era consapevole dell'importanza di questo momento, e fa in modo che tutto funzioni esattamente come deve: la bellezza impareggiabile dei dinosauri, le facce stupite di Sam Neill e Laura Dern (bravissimi a recitare davanti al nulla), la musica trionfale di John Williams (inspiegabilmente ignorata in fase di nomination agli Oscar) e l'entusiasmo paterno di John Hammond, che parla con i due archeologi ma in realtà si rivolge al pubblico: "Benvenuti a Jurassic Park!"
#jurassic series#jurassic park#jurassic world#jurassic park 3#jurassic park 2#jurassic world 2#jurassic world: dominion#ian malcolm#alan grant#ellie sattler#john hammond
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Rumble of Ancient Times 18650 Mod
So first this happened...
Feckin went and caught covid again, this time I guess it was the latest strain. Walk in the park compared to when I caught the Omicron variant, that sucked balls. But I had a high fever that lasted for four and a half freakin days, peaking at 39.9ºC, that would go down to 38ºC when I took the fever reducer meds, then shoot right back up to over 39º once the meds stopped working. It's already almost two weeks later and I'm still wrecked, feel like I've been steamrollered. Oof. But before that was going on I obtained this:
The Rumble of Ancient Times. But hold on a sec, something looks different, and not just the groovy colored knob caps from Thonk (those are the shit by the way, they work on the Aira compact and Korg Volca series too). What's that peeking out at the lower left? A USB-C PORT? What mischief is this?! Mwuhahahaha. Yeah so originally it's powered by four triple-A batteries in a holder that has no lid, just exposed to the elements on the bottom side, and I dunno, something about that didn't sit well with me. I was thinking I could power it off a small USB-C smartphone battery brick, but no matter what I did I couldn't get it to power on, then I remembered that those only put out +5V, d'oh! So I had a peep around Jamazon, and found this:
SUPER feckin small thing, that. Like the size of my thumbnail plus a few mm. So what the thing is, is a Li-ion Li-po charger PLUS a step-up transformer in a wee package there. I think it will actually go all the way up to +24V. As it was, I soldered it up according to the diagram there on Jamazon, and after charging an 18650 successfully, feckin A right skippy this shit just might work man! I wired it up to a multimeter to test output voltage, then tweaked the wee trimmer to get +6V output. Then I jimmied the power leads onto the RoAT and crossed my fingers and said three Hail Satans and threw the switch and presto! it feckin worked! SO stoked. 18650s are cheap as balls, and this whole setup is taller but not so much larger than the original configuration, have a look:
I used rather thick 3M VHB super super extra strong double-sided tape to hold the two down, then obtained 25mm hexagonal brass M3 standoff leggiwegs and put it all together, as you can see in the photo second from top. Jamazon again. Well it's either them or order from Kyohritsu and pay almost the same amount but with Jamazon the stuff arrives the next day (or same day depending on the time I place the order). Anyway...
This is what it originally looked like. The battery holder is pretty sturdy and has a goddam good grip on the batteries but still... Hmmmm.
This is the schleprock special in place. I coulda trimmed the wiring a bit but at this point I was like let's just be done with this already. And the awesomesauceiest thing about it is NO NOISE from the battery. This is something that I was super worried about, given that I was going to power the thing with a non-standard power source, but in the end it all worked out fine and YAY ME! Oh I suppose I should mention cost. The batteries were the most expensive part at about ¥2000 for two, because I chose the made in Japan option. For five of the wee USB-C charging slash step up boards plus battery socket/holders it was ¥1399. So to me it felt like $34 even though the exchange rate is ridiculous and the yen is getting its arse beaten senseless right now. Feck. Yeah so if there's anyone out there with one of these thinking ya know I dunno about those batteries... this is an easy to do mod. I don't know how long the battery will hold out for between charges, but seeing as the circuit on the RoAT probably doesn't eat current, I imagine I could go a month or so between charges. This will also work with the flat 3.7V Li-Po batteries by the way. That would yield a lower profile and give a smaller overall device to mess with. Just have to watch out for the mAh value and make sure it's above 3000. Might mess with that in the future. Hmmmm. Something else I did...
Barely visible.. The LED frequency and the shutter speed were not playing nicely with each other. I changed out the Solo and Mute LEDs on a Korg Nanokontrol, to white and yellow respectively, just because. I got a 1010music blue box digital mixer and found out you can use class compliant USB control surfaces and was like well shit. So there you go. The LEDs were SMD but since getting that SMD desolderer thingy off AliExpress, doing work like this has become quite easy. It's still a pain to solder LEDs the size of dust motes though. Jeeezus those things are feckin small.
Hope all is well with you and yours.
#synth diy#aaaargh#fucktrump#путін хуйло#слава україні#smd led#synth repair#dork#Rumble of Ancient Times
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Day in Fandom History: January 12…
Tina enters a young magician’s contest in hopes of getting close to Jimmy Jr as his assistant but him not staying focused and having Tammy as his assistant causes Tina to compete against and sabotage him in the competition. “Presto Tina-o” premiered on this day, 11 Years Ago.
#Day in Fandom History#11 Years Ago#Bob's Burgers#Bobs Burgers#Bob’s Burgers#Season 4#Episode 10#Presto Tina o#Cartoon#Animation
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