#italia strana
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No ma per capire: ma questi di Tik Tok che a 20 anni hanno già sul conto in banca quanto io lavorando avrò nel duemilaemai, sono tassati in qualche modo?
O come funziona sto paese? Cosí per curiosità chiedo.
#amarezza#italia strana#mondo strano#brutto lavoro#tik tok#tiktok#guadagnare#guadagno#evasione#evasione fiscale
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Ma quando sei in viaggio la mente è leggera, le speranze sono tante.....
#mood#me#italia#love#life#good#pensieri#self love#ragazzo#domenica strana#dicembre#freddo#primo dicembre#2024#vibes#sea#train#travel#dream
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youtube
Vi ho presentato la mia famiglia
Non si trucca non si imbroglia
È la più disgraziata d'Italia
Il Bel Paese sorridente
Dove si specula allegramente
Sulle disgrazie della gente
Genio!
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ERA UNA FAMIGLIA NORMALE DI GRAN LAVORATORI
E tutte le volte mi viene da dire 'E allora pensa se era una famiglia strana di gente che non aveva voglia di fare un cazzo'... ma poi correggo i miei pensieri ingiusti e mi risovviene quella frase di Bocca con cui commentava la visita a un'operosa cittadina del Nord Italia:
«Fare soldi, per fare soldi, per fare soldi: se esistono altre prospettive, chiedo scusa, non le ho viste»
E penso a quelle migliaia di persone giovani, di cui ogni tanto qualcuna 'normale' sbrocca e fa una strage in famiglia, senza saper dare un perché che accontenti una società normale di gran lavoratori.
'I genitori gli hanno dato tutto e loro li hanno uccisi!'
Da genitore posso dire che già è difficile fare qualcosa di giusto per i propri figli, figuriamoci dar loro TUTTO... o forse si riferiscono ai bisogni basilari - casa, cibo, riscaldamento, soldi - moltiplicati all'eccesso per poi poter dire 'Non gli ho fatto mancare nulla!'
E no... se ti ritrovi la parte sbagliata di un coltello nel fegato e all'altra estremità c'è quello a cui non hai mai fatto mancare nulla, forse due domandine te le dovevi fare per tempo e non ora che ti si annebbia la vista per lo shock da ipovolemia emorragica.
A distanza di decine di anni ricordo ancora le parole di un docente che davanti a noi studenti disse ai suoi colleghi 'Ok il programma che deve andare avanti ma tutte le volte che ci voltiamo per non ascoltare i loro bisogni è un calcio in culo con cui li facciamo crescere soli e rabbiosi'.
Fu in quel momento che decisi quale tipo di adulto sarei voluto diventare.
E ora sono una persona abbastanza vecchia, le mie figlie sono grandi e se non mi hanno accoltellato prima non credo che oramai lo faranno adesso, sono dolente per la solitudine a cui molti sono condannati pur seduti al caldo con molti parenti davanti a una tavola imbandita e vorrei fare qualcosa di più che non incazzarmi per la furba tendenziosità dei titoli di giornale con cui ci si chiede 'Ma cosa gli sarà preso a quel figlio? Cosa sarà passato in mente a quella figlia?'
Nulla.
E a volte è proprio il nulla che ti divora da dentro.
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Vi penso... e per quanto possa valere, vi voglio bene.
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Noi italiani siamo gente strana. Ogni volta che andiamo all'estero, torniamo in italia e decantiamo le bellezze che abbiamo visto e apprezzato: centinaia di zone pedonali, citta' con poche auto e piene zeppe di biciclette; tanta gente seduta fuori da locali a godersi quella tranquillita', gente che parla a bassa voce. Spiagge libere, pulite, ordinate e con servizi di ogni tipo curati dalle amministrazioni comunali del posto. Battiamo le mani ai servizi taxi, alla presenza di controlli della polizia, ai dossi sulle strade, ai limiti di velocita', alle file ordinate alle fermate dei bus. Una volta tornati, poi... ecco il problema..una volta tornati si maledice chiunque voglia togliere un' auto dalle citta', chiunque voglia rendere pedonale una via, si sale sui bus anche dai finestrini, si parcheggia in terza fila e si applaude chi protegge la casta dei tassisti e dei balneari. Si potra' dire: "Vabbe', in vacanza e' un conto ma la vita quotidiana e' altra cosa. Si va di corsa, si lavora, bisogna andare a prendere i figli a scuola, c'e' tanta frenesia che ogni intralcio ci crea un problema. Ah, ho capito! Certe cose vanno bene solo dove andiamo in vacanza. Pero' dimentichiamo che in quei posti che ci accolgono come turisti ci sono comunita' che ci vivono tutto l'anno, comunita' che quel modo di vivere lo hanno scelto o approvato. Scemi loro? @ilpianistasultetto
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La patente è arrivata in un momento in cui io consideravo morta e sepolta la possibilità di prendere una macchina, di guidare: sebbene avessi sognato più volte di guidare (ovviamente male, perché per me sono sempre esistiti solo freno e acceleratore e nello specifico solo acceleratore e forza frenante del motore, maldetta frizione!) non mi interessava più, anzi mi dicevo che sarebbe stato bello riuscire a spostarsi coi mezzi pubblici, treni autobus, camminare a piedi. Vivevo in un paese campano che rimarrà forse il mio unico rimpianto del sud italia perché era ben strutturato: a piedi raggiungevo e facevo tutto, avevo il centro storico, il centro commerciale, farmacie a volontà, dottoressa vicino casa, un sacco di supermercati, un partito comunista, manifestazioni in piazza: tutto raggiungibile a piedi. Rimpianto perché in quanto sud non puoi campare e la gente è molesta per natura e dunque sono dovuta scappare anche da lì. Della patente, insomma, a me non me ne fregava niente, non ci pensavo affatto. Mentalmente ero ancora abbastanza inguaiata, andava meglio ma non andava bene: ero tesa come una corda di violino, il mio corpo era un fascio di nervi e questo si ripercuoteva sulla guida: l'istruttrice fece una grandissima fatica, sudava appresso a me che ero grondante di sudore terrorizzato. Iniziare a guidare è stato un trauma: ero terrorizzata dal fatto che quell'abitacolo, quell'aggeggio enorme non solo era "comandato" da me, ma mi toglieva letteralmente il terreno sotto i piedi (a questo proposito aggiungo che io ho avuto problemi anche col tapis roulant perché appunto c'era questa passerella che si muoveva in maniera "autonoma" ed io avevo paura di non riuscire a controllarla. Cosa c'entra con la guida di un auto? Beh, è la stessa identica cosa dato che ho paura di perdere il controllo). Poi io ho bisogno di capire quello che sto facendo, devo farmi uno schema in testa, non riesco a buttarmi e capire dopo, io devo sapere prima. Beh, io non riuscivo a capire cosa stavo facendo e dunque non riuscivo a rilassarmi. Comunque, alla fine sono riuscita a prendere questa benedetta patente. L'ho presa per grazia divina perché appunto l'esame fu terribile ed infatti io non ero nemmeno felice di quella patente perché non era "meritata", cioè io non riuscivo ancora a guidare, ero insicurissima ed immaginavo violentemente ancora un incidente ad ogni minimo incrocio (non riuscivo nemmeno a stare dritta nella mia carreggiata). Infatti presa la patente non ho più guidato.
La macchina invece è arrivata in un momento in cui non doveva arrivare e cioè circa un mese fa: senza lavoro, a soldi prestati (come d'altronde anche la patente), lontana da tutti, in un posto che nemmeno conosco perché chi cazzo c'è mai stata in provincia di bergamo. Sapevo che mi sarei dovuta prendere una macchina prima o poi, perché qua è tutto scomodo come in sicilia, ma avevo progettato di acquistarla in un altro momento. Reiniziare a guidare è stato semplice e soprattutto divertente: è cambiata la testa, le medicine sono servite a qualcosa. Ho fatto qualche guida assieme ad una istruttrice della zona e mi sono divertita un sacco, la sua guida è stata preziosa e lei una persona veramente gentile (oltre che strana, come tutte le persone della zona: io a tutta questa educazione non ci sono abituata e soprattutto non sono abituata a chi dice "Un quarto alle 9") ed esaltata, ovviamente pure lei di discendenza siciliana ma ormai lo so che la sicilia me la ritroverò ovunque: d'altronde i pomodori che ho comprato venivano proprio dalla città dove sono nata. Io adesso comunque guido: la macchina mi odia perché la faccio singhiozzare sempre e perché non cambio adeguatamente le marce, per non parlare di tutte le volte che la faccio spegnere o che resto appesa in una salita perché non so bilanciare bene frizione e acceleratore; la frizione mi deride perché sa che ho un odio e una repulsione spontanei nei suoi confronti; la gente quando mi guida dietro si mette a ridere quando proprio non mi bestemmia ma qua nessuno mi ha mai suonato, al massimo mi sorpassano. A volte penso che guidare è una gran bella cosa, che spero di avere i soldi prima o poi per farmi un bel pieno, pagarmi i pedaggi e andare che ne so a milano o robe simili. Penso che dovrei approfittarne del fatto di potermi spostare tranquillamente, per poter andare in posti dove ho sempre voluto andare, mi dico: wow, ma qua ho tutto così vicino! Persino voi tumbleri siete così vicini, se ci penso! A tutta questa libertà di movimento è difficile abituarsi, per una che ha sempre vissuto entro i confini di un'isola e della miseria. Certo, se arrivasse un lavoro sarebbe pure cosa gradita (mi correggo: se arrivasse un'entrata mensile, che poi si debba passare per il lavoro è solo una triste parentesi disumanizzante) ma poi penso che male che vada ho un tetto sotto il quale poter dormire: la mia auto.
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Che cos’è “Il Mare Dove non Tocchi”?
Quando un gruppo di amici decide di organizzare una vacanza bisogna sempre aspettarsi qualche strana avventura. Soprattutto se la vacanza è mezza improvvisata. Soprattutto se è in Italia. Soprattutto se la vacanza l’ha improvvisata Courfeyrac.
Il Mare Dove non Tocchi è un esperimento che il trio di autrici RumentaRivoluzionaria è orgoglioso di presentarvi: una fanfiction? Un blog? Una follia, forse. Proveremo a raccontarvi questa storia in un modo diverso, ovvero con una fic multimediale. Una volta alla settimana troverete un link al nuovo capitolo delle avventure degli Amis de l’ABC pubblicato sulla nostra pagina AO3, ma nel frattempo potrete seguire gli aggiornamenti di questo sgangherato gruppo di amici vacanzieri qui sul blog, attraverso le loro chat, le foto che scatteranno durante la vacanza, i loro post sui social e molto altro ancora.
Per godervi appieno l’esperienza, quindi, non vi resta che seguire @ilmaredovenontocchi e attendere assieme a noi i Capitoli del Venerdì. Qui tutto è pronto per partire, vi aspettiamo!
Con affetto,
RumentaRivoluzionaria
#RumentaRivoluzionaria Parla#Il mare dove non tocchi#les miserables#les mis#les amis de l'abc#fanfiction#les mis fanfic#enjoltaire
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Berlino: reprise
Tornare è stato ancora uno strappo, ma mi è piaciuto comunque. Non è come prima, ma è ancora giusto, in un modo che mi fa quasi tenerezza: come il fruttivendolo turco di Wedding dove una volta ho comprato le castagne che mi vede passare e mi saluta stupito, come l’impressione di esistere ed essere in un posto che forse non capisco fino in fondo, ma col quale vibro ad una frequenza comune. Mi fa tenerezza non usare il navigatore nonostante la mia scarsa memoria e le mie pessime abilità di orientamento. Mi fa tenerezza pure lanciarmi fuori dal vagone della metro all’ultimo momento, perché ero soprappensiero - queste cose non mi succedono in Italia, dove sono spesso fin troppo consapevole di me e di ciò che mi circonda. Poi forse la realizzazione più grande, in questo marasma di riflessioni ed impressioni principalmente zuccherose, è legata al fatto che in questa città ho fatto la turista da una posizione privilegiata, ossia quella di qualcuno che ha comunque uno scopo, che partecipa seppure in una misura strana alla vita economica e sociale della collettività. Domani alle 10:30 ho il mio primo appuntamento per la firma di un contratto. Arrivo qui che non so spiccicare una parola della lingua locale, ma non c’è niente di disperato in me mentre mi aggiro per le strade, acquisto nei negozi, mangio tutta sola nei ristoranti. A torto o a ragione, sento di avere uno spazietto mio qui, una mia ragion d’essere - mia come di questa nuova e coerente versione di me, col cappotto lunghissimo di cashmere verde ed i capelli rosso fuoco, lo sguardo gentile e sicuro. Non posso dire di essermi sentita spesso così legittimata ad essere, altrove.
Gli ultimi due giorni, a dirla tutta, hanno avuto un che di cinematografico, con l’aereo quasi perso a Roma, il girovagare in aeroporto, una volta arrivata, il nuovo ingresso in questa casa ancora un po’ meno mia ma sempre senza segreti. Le foto di Valerio recuperate la sera prima della partenza, a casa degli zii alla Garbatella, e appese alle pareti della mia nuova stanzetta qui a Rigaer Strasse. Tutto il mio caos, il ritorno in ufficio ed istantaneamente in azione, e poi i passanti: chissà cosa vedono, chissà se per loro ha senso quanto ne ha quello che vedo io, per me. Ha tutto senso, se non fosse che Valerio è ancora un fantasma, sono ancora convinta che tutto questo finirà e ci sentiremo ancora, magari ci abbracceremo nel suo lettino reclinabile. Ovviamente no: non è questo un sogno, lui è morto davvero, adesso sono nella nuova normalità. Vorrei dire che mi manca, ma non so nemmeno più bene cosa dovrebbe significare. Berlino, comunque, riesce ancora ad incantarmi benissimo.
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MY 2024 IN BOOKS 📚, MOVIES 📺 AND TV SHOWS 💻
JANUARY
💻 Blackbird (2022)
📚 Heartstopper: Volume Five (2023)
📺 Bottoms (2023)
📚 If We Were Villains (2017)
📺 Maestro (2023)
📺 Luca (2021)
📚 Circe (2018)
📺 Firebird (2021)
📚 On A Quiet Street (2022)
📺 The Good Nurse (2021)
📚 The Five People You Meet in Heaven (2003)
📺 The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes (2023)
📚 I Feel Bad About My Neck (2005)
📺 Gifted (2017)
📺 To Catch a Killer (2023)
📚 First Lie Wins (2024)
💻 Skam Italia: Season 6 (2024)
📺 Wonka (2023)
📺 Joy Ride (2023)
💻 Queer Eye: Season 8 (2024)
📺 All Of Us Strangers (2024)
💻 Fleishman Is In Trouble (2022)
📺 Encanto (2021)
FEBRUARY
📚 The Mothers (2020)
📺 Past Lives (2023)
📺 Le Otto Montagne (2022)
📚 The American Roommate Experiment (2022)
📺 I, Tonya (2017)
📺 Midsommar (2019)
📺 Tenet (2020)
📚 The One (2016)
📺 Mean Girls (2024)
📺 The Holdovers (2023)
💻 True Detective: Season 4 (2024)
📺 Like Father (2018)
📚 The Quarry Girls (2022)
📺 Anatomy of A Fall (2023)
📺 Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe (2022)
📚 Everyone On This Train Is A Suspect (2023)
MARCH
💻 Bad Sisters (2022)
📺 Poor Things (2023)
📚 None of This Is True (2023)
💻 Blood & Water: Season 4 (2024)
📺 Do Revenge (2022)
📚 The Last Time I Lied (2018)
📺 Lady Bird (2017)
📚 Final Girls (2017)
📺 Society of The Snow (2023)
📚 A Gentle Reminder (2021)
💻 Young Royals: Season 3 (2024)
💻 The Night Manager (2016)
APRIL
📚 Adelaide (2023)
📺 Dune: Part One (2021)
📺 Dune: Part Two (2024)
📚 The Good Samaritan (2017)
MAY
📚 What Lies Between Us (2020)
💻 Baby Reindeer (2024)
📚 La strana morte di Sir Lawrence Linwood (2022)
📚 Heracles' Bow (2012)
📺 Challengers (2024)
📚 A History of Wild Places (2021)
📺 The Idea of You (2024)
💻 Dead Boy Detectives (2024)
📺 Good Grief (2023)
💻 Abbott Elementary: Season 3 (2024)
📚 The Quiet Tenant (2023)
📚 Happy Place (2023)
JUNE
📚 The Pact (2021)
📺 American Fiction (2023)
💻 Prisma (2022)
📺 Dream Scenario (2023)
📚 The Teacher (2024)
💻 Bridgerton (2020)
📺 The Fall Guy (2024)
📚 The Passenger (2019)
📺 Fire Island (2021)
📺 My Policeman (2022)
💻 The Bear: Season 3 (2024)
JULY
💻 Crashing (2016)
📚 How To Solve Your Own Murder (2024)
📺 Everything Everywhere All At Once (2022)
📺 Marriage Story (2019)
📺 Black Swan (2010)
📺 Foe (2023)
📺 Argylle (2024)
📺 I Am: Celine Dion (2024)
💻 After Life (2019)
📺 The Adam Project (2022)
📺 A Star Is Born (2018)
📚 The Reading List (2021)
📺 Guardians of The Galaxy Vol. 3 (2023)
📺 I Am Legend (2007)
📚 Funny Story (2024)
📚 Listen For The Lie (2024)
AUGUST
📺 Deadpool & Wolverine (2024)
💻 Eric (2024)
📚 Tear Me Apart (2018)
💻 The Umbrella Academy: Season 4 (2024)
💻 Elite: Season 8 (2024)
💻 Interview With The Vampire (2022)
📚 Ask for Andrea (2022)
📚 Il Castello Dei Destini Incrociati (1973)
💻 Mary & George (2024)
📺 Matt Rife: Lucid (2024)
📺 Kevin Hart: Zero F**ks Given (2020)
📺 Damsel (2024)
📺 Nobody (2021)
💻 Queen Charlotte (2023)
SEPTEMBER
📚 The Pairing (2024)
💻 Dear Child (2023)
📚 The Only One Left (2023)
📺 Twisters (2024)
📺 Am I Ok? (2024)
💻 Our Flag Means Death (2022)
📚 Hemlock (2023)
📺 A Quiet Place: Day One (2024)
📚 The Guest (2024)
💻 The Queen's Gambit (2020)
💻 Big Mood (2024)
💻 Anthracite (2024)
📚 Keep It In The Family (2022)
💻 Nobody Wants This (2024)
📚 The Family Experiment (2024)
💻 Presumed Innocent (2024)
💻 Monster: Season 2 (2024)
OCTOBER
📚 Once There Were Wolves (2021)
💻 Heartstopper: Season 3 (2024)
📚 Look Closer (2022)
💻 Red Eye (2024)
📚 The God of The Woods (2024)
📚 Daughter of Mine (2024)
📚 The Only Survivors (2023)
📺 His Three Daughters (2024)
📚 The Push (2021)
💻 Sweetpea (2024)
📚 Never Lie (2022)
📚 Seeds Planted in Concrete (2015)
📚 The Butterfly Garden (2016)
📚 No Exit (2017)
📺 The Substance (2024)
📺 It's What's Inside (2024)
📺 King Richard (2021)
📺 Venom (2018)
📺 Woman Of The Hour (2024)
💻 Only Murders In The Building: Season 4
💻 Agatha All Along (2024)
NOVEMBER
📚 All The Colors Of The Dark (2024)
📺 Nightcrawler (2014)
💻 Dispatches From Elsewhere (2020)
📚 Hidden Pictures (2022)
💻 Outer Banks: Season 4 (2024)
📚 Jar of Hearts (2018)
📺 Speak No Evil (2024)
📚 Paperweight (2015)
💻 Hanno Ucciso L'uomo Ragno (2024)
📚 The Last Party (2024)
📚 The Drowning Woman (2023)
📚 House of Hollow (2021)
📺 We Live In Time (2024)
📺 Caddo Lake (2024)
DECEMBER
📚 Beneath Cruel Waters (2022)
📚 The Wedding People (2024)
💻 Queer Eye: Season 9 (2024)
📚 Goodnight Beautiful (2020)
📺 Carry-On (2024)
📺 Red One (2024)
📺 Last Christmas (2019)
CURRENTLY:
💻 Westworld (2016) dnf
💻 Abbott Elementary: Season 4 (2024)
💻 911 Lone Star: Season 5 (2024)
💻 The Sex Lives of College Girls: Season 3 (2024)
💻 Bad Sisters: Season 2 (2024)
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“Case occupate? Ho visto gente piangere”. Una Rita Dalla Chiesa affranta e arrabbiata al tempo stesso commenta le parole di Ilaria Salis e degli ospiuti in studio da Nicola Porro a “Quarta Repubblica”. La discussione sulla rivendicazione dell’occupare abitazioni popolari come lotta politica sta scatenando polemiche ogni giorno di più. “Non sempre quel che è giusto è legale”, è stata una delle prime dichiarazioni dell’ europarlamentare di Avs. In studio ra gli ospiti del talk del lunedì sera di Rete 4 c’è Annamaria Addante, presidente dell’associazione inquilini e proprietari Ater Roma, che incalza: “La legalità non significa prendere qualcosa a un altro che ha più diritto di te ad averla. Questa è rapina!”.
Salis e le case da occupare: la rabbia di Rita Dalla Chiesa
A difendere la Salis c’è un agguerrito Piero Sansonetti: “Vai a denunciare la Salis – la provoca il direttore dell’Unità -. Perché ce l’hanno con lei? Sai quanti deputati hanno una condanna definitiva? Non ha carichi pendenti in Italia, non ha denunce né condanne. Se mi porti la prova che ha commesso una illegalità ne discutiamo”. Una posizione che che fa perdere la calma al conduttore e non solo. Rita Dalla Chiesa è incredula: “Io credo sia sbagliato anche stare qui a parlarne. Per molti anni ho parlato di case abusive: ho sentito storie, visto lacrime di gente che aveva impiegato tutta la vita per mettere in piedi una casa. E poi gli è stata occupata e nessuno ha fatto nulla”. La parlamentare di FI e popolare conduttrice ha poi fatto notare una strana coincidenza che ha riguardato Ilaria Salis.
Secondo lei l’ex insegnante avrebbe portato alla luce il tema delle case libere solamente dopo che si è saputo della sua occupazione abusiva. “La Salis non ha puntato i fari sul problema delle case. Siamo venuti a scoprire che lei aveva occupato abusivamente una casa e da allora ha tirato fuori questa cosa delle case libere”. In trasmissione ci sono molti nervi scoperti, in primis quelli di Amedeo Ciaccheri di Alleanza Verdi Sinistra che zittisce in malo modo la Addante: la presidente dell’associazione inquilini e proprietari Ater Roma non avrà il tempo di intervenire in quanto blocccata da Ciaccheri. Il tutto mentre Porro mandava in onda un reportage inequivocabile sul modus operandi della Salis.
Il reportage di “Quarta Repubblica” sulle case occupate da Ilaria Salis
Concetta, storica residente del palazzo in zona Navigli in cui ha abitato l’attuale esponente di Alleanza Verdi e Sinistra ha rilasciato dichiarazioni agli inviati di “Quarta Repubblica”: L’ex vicina ha affermato che in quello stabile la Salis avrebbe abitato in due diversi appartamenti in due scale differenti: uno al secondo piano della Scala E e poi al piano terra nella scala A. “Lei era qui già quando sono arrivata io nel 2010”, racconta, e nella seconda casa “è stata per tutto il tempo direi”. E dal servizio si ricava che non è l’unica a ricordarla. “Un conto è essere in ritardo con gli affitti. Un’altra è che tu, scientemente, tra l’altro pur essendo di famiglia benestante, mi vai ad occupare una casa”. Il rappresentante di Avs perde il senso dell’equilibrio e aggredisce Vannacci, ospite in collegamento: il generale aveva affermato banalmente che le leggi vanno rispettate, mentre Ciaccheri gli ha dato dell’antidemocratico. In questo delirio anche Porro ha perso la pazienza.
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Questa cosa della domenica e del pranzo ciccione proprio faccio fatica a sostenerla.....sacrifici !!!🤣🤣
#mood#me#italia#love#life#self love#pensieri#ragazzo#napoli#domenica strana#domenica italia#domenica
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Lunedì 23 ottobre comincio un nuovo lavoro, a due anni dall'ultimo cambiamento. Sarò sempre nella stessa azienda, multinazionale malvagia che fattura principalmente grazie a Big Oil e altri conglomerati del male. Ma mollerò il supporto tecnico e tornerò a fare lo sviluppatore, che è quello che speravo di fare fin da quando avevo cambiato due anni fa. Come sono stati questi due anni? Un po' di cose in ordine sparso.
Ho imparato a parlare e scrivere in inglese, almeno al livello lavorativo. Ho sempre voluto fare un'esperienza internazionale e adesso posso dire di averla fatta, sebbene lavorando da casa. Ho parlato con gente di tutto il mondo, ho imparato a scrivere mail e a farmi capire anche spiegando robe complesse.
Fare supporto ad un certo livello è un lavoro molto complesso, a volte frustrante. Da un lato il cliente che vuole che il problema sia risolto. Dall'altro, gli sviluppatori hanno poca stima delle tue conoscenze, e spesso pensano che tu non sia in grado di distinguere un difetto dal prodotto da un errore di configurazione del cliente. D'altra parte, le tue conoscenze sono effettivamente limitate, perchè non hai accesso al codice o perchè non sai i dettagli di progettazione del prodotto. Quindi passi molto tempo a cercare indizi, raccogliere documentazione, unire i puntini.
D'altra parte, relazionarsi con tante persone diverse tutti i giorni e risolvere i loro problemi è gratificante dal punto di vista umano. Soprattutto perché la maggior parte delle volte le persone apprezzava i tuoi sforzi e ti ringraziava molto. Da questo punto di vista, ho trovato un'umanità molto positiva. La maggior parte dello stress è arrivato più dal mio capo che dai clienti.
Nel giro di un anno il mio capo mi ha reso "l'esperto" di riferimento, perchè avevo il background più tecnico. Da un lato questa cosa mi ha dato il privilegio di risparmiarmi tutto il lavoro banale, dall'altro mi sono accollato tutte le rogne a volte impossibili da sbrogliare.
Non ho mai visto di persona i membri del mio team e probabilmente mai li vedrò, e questo mi dispiace un po', perchè ad alcuni mi ero affezionato. Questa roba è abbastanza strana. Il mio nuovo team è tutto in Italia e dovrebbe essere più facile vederci ogni tanto. Forse andrò un po' in giro per il mondo ogni tanto.
Discorso a parte da fare per il mio capo, uno dei motivi per cui cambio. Per lui ci vuole un post a parte. Non si può dire che sia una cattiva persona, mi ha insegnato tanto e mi ha trattato con molta deferenza, di fatto.
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SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO
Ieri ho pulito la macchina della mia compagna e nella tasca dietro al sedile ho trovato questo
E oggi, andando a lavorare, ho provato la stessa sensazione di libertà...
TUTTO CHIUSO E UN CAZZO DI GENTE PER STRADA
Qualche sera fa un pornbot ha messo il like a un mio vecchio post di Febbraio 2020 e scorrendo la mia dash da quel punto in poi ho fatto una carrellata di tutti i post che avevo scritto durante il primo periodo della pandemia, dai primi focolai nel Nord Italia fino alle prime somministrazioni di vaccino.
Boh... la sensazione è stata strana, un po' come quando giravo per strada a Marzo 2020 e sembrava di essere durante uno zombie outbreak ma senza zombie: c'era qualche sopravvissuto che puzzava di gel idroalcolico e che indossando guanti e mascherina osservava con sospetto misto a odio qualsiasi cosa si muovesse, mentre elicotteri e macchine della polizia pattugliavano le strade.
Una volta qualcuno qua su tumblr mi ha detto che secondo lui ero tra i pochi a non avere paura perché avevo due cose che gli altri non possedevano:
CONOSCENZA ed ESPERIENZA
che poi erano concetti un po' troppo grossi rispetto a quello che in realtà avevo ma oltre alla capacità di codificare a livello sanitario quello che stava succedendo (cioè chi stava correndo un reale rischio) e un bagaglio di conoscenze della gestione dell'emergenza (cioè come ridurre realmente il rischio) in realtà possedevo una terza cosa, forse la più utile:
PROVAVO GIA' DISINTERESSE VERSO LA FRAGILE STRUTTURA SOCIO-ECONOMICA CHE TUTTI DAVANO PER SCONTATA E SULLA PRESUNTA ROBUSTEZZA DELLA QUALE TUTTI FACEVANO CIECO AFFIDAMENTO.
Oramai la nostra società è tarata come un perfetto ingranaggio di produzione-consumo che si autosostenta grazie alla sincronia dei due fattori o, usando una metafora aulica, mangiamo la merda che caghiamo senza avere più contezza della fragilità di questo equilibrio.
Gli ospedali curano sempre di più chi sta meno peggio, i servizi sociali seguono solo chi ha tangibili possibilità di recupero, le scuole pubbliche hanno abiurato alla loro missione formativa e il sistema giudiziario ha più colpevoli di quanto possa giudicare.
Un fragile equilibrio eroso lentamente che non può reggere a grandi shock sistemici o che dà l'illusione di reggerli - vedi Covid 19 - ma che si assesta a un gradino più basso della scala di umanità.
Certe volte mi viene da pensare che se si deve sopravvivere a queste condizioni e a tutti i costi allora forse il sogno che ho fatto stanotte dovrebbe diventare realtà: un rifugio alpino in cemento armato, gente che corre al riparo mentre luci rosse lampeggiano e io che mi attardo su una balconata con un fucile da cecchino in mano e sussurro - Non so cosa stia per succedere ma non ho mai avuto la senzazione della mia vita sotto controllo come adesso.
So di essere stronzo ad augurarmi queste cose ma sono uno stronzo stanco.
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Ti spiego il Superbonus. Al 31 agosto u.s 23.647 edifici unifamiliari hanno cumulato detrazioni per 26.992.283.416,43€ (ventisette miliardi di onere per lo Stato). Fa 114.145€ a unifamiliare. Poi ci sono 6 castelli che hanno cumulato detrazioni per 839.532,17€ . Fa 139.922€ a castello ... (differenza minima rispetto alla media, ergo i responsabili del disastro NON SONO i castelli o, come pensa il povero Barisoni, non aver limitato il Superbonus ai pezzenti, ndr). Comunque. Il valore medio catastale per abitazione in Italia è di 82.000€ scarsi circa, calcolato come (rendita catastale media+5%)*160. E qui la cosa diventa MOLTO strana: gli investimenti ammessi a detrazione superano del 40% circa il valore medio del sottostante. Domanda: @marattin (PD), non si poteva prevedere un limite LOGICO, ovvero una soglia (...) max=valore catastale? Che ci siamo rincoglioniti?
via https://twitter.com/SignorErnesto/status/1704014073162047817
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Che dire... della Ferragni mi importa il giusto, ovvero molto poco. Fino a due, tre anni fa non sapevo neppure chi fosse. Se mi avessero chiesto qualcosa su di lei, avrei risposto con un sontuoso boh. E, confesso, anche oggi, mentre sto scrivendo, avrei serie difficoltà a evidenziarne talenti e difetti. Francamente non so. Mi intriga il fatto che questa persona possa influenzare comportamenti, usi, gesta e perfino acquisti di milioni di persone. Non riesco a capirne i motivi. Frutti di stagione, forse. Di questa stagione piena di greggi e di pastori imperatori. Mi si dirà: è sempre stato così. Non sono d'accordo. Se mi è consentito, senza passare per un boomer nostalgico, i giovani di oggi sono molto più ignoranti e consumatori di quanto lo fossimo noi. Quindi: forse anche no.
Una cosa è certa: Ferragni è un'azienda. Lo è diventata. Nella sua immagine pubblica, quella patinata e piena di pubblicità, di umano ha ben poco. Sarà umana in privato, certamente. Pertanto mi sembra strana, anche un poco eccessiva l'attenzione che le si sta dedicando. Perchè odiare o amare la Ferragni equivale ad amare o odiare la Barilla, la Nestlè o la Pasta del Capitano. Le richiedono etica. Una parola grande. La stessa etica non viene richiesta ai politici, per esempio. Abbiamo il parlamento pieno di gentaglia che con l'etica ha un rapporto quanto meno problematico, eppure... Tutti se ne fregano, non interessa a nessuno. Ma neppure si chiede etica alla Barilla, alla Nestlè o alla Pasta del Capitano. La Barilla ci ha avvelenati per anni con il glifosato, cosa è successo?
Ha sbagliato, ok. Lo ha ammesso lei stessa. Ha sbagliato a mischiare marketing, business e aiuto. Ha mischiato vendite con sofferenza. Un errore tragico. Però: 50.000 euro in beneficienza sono stati donati e la grande responsabilità è da attribuire al cinismo della Balocco, ma alla Balocco nessuno reclama nulla. Donerà un milione di euro. Benissimo. Mi pare che molti altri ne abbia donati in passato e la cosa, da parte di chi oggi la attacca, non è stata evidenziata con la stessa passione dedicatale adesso. E, comunque, non mi pare che ci siano molti in Italia che brillino di generosità. Sicuramente non sono stati, nè sono altrettanto sensibili o generosi gli attuali detrattori. Tanto per dire: quanta beneficienza ha fatto nella sua dorata vita la signora Meloni? eppure di soldi ne ha guadagnati tanti, vero?
Ma c'è da dire un'ultima cosa: è vergognoso che un presidente del consiglio in carica, con il solo intento di sviare l'attenzione dai problemi che sta causando al paese, attacchi in una maniera così violenta e becera un privato cittadino. E' rivoltante che, invece di parlare del peggioramento della qualità di vita degli italiani e delle misure che intende adottare per migliorarla, se la prenda con Saviano e con la Ferragni. Nessuno dei due ha rubato nulla, anzi. Mentre gli oltre due miliardi tolti ai pensionati, ai cittadini, alla salute, al welfare, alle famiglie, per regalarli a un ipotetico costruttore di un immaginifico ponte, sono un vero e proprio furto fatto al paese. E di quale etica può parlare la presidento, di quella che le ha impedito di prelevare dalle banche una giusta tassa, ma non le ha impedito di gettare in mezzo a una strada centinaia di migliaia di famiglie italiane, o di azzerare il fondo per le non autosufficienze? Se dovessimo dare un voto alla cattiveria, la presidento uscirebbe con un bel 10.
Dovrebbe vergognarsi lei, solo dopo, ma molto dopo, la Ferragni.
Giancarlo Selmi
condivido parola per parola...
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