#interruzione di pubblico servizio
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Tortona. Botte e insulti al personale sanitario: i Carabinieri denunciano una donna
Tortona - Ancora botte e insulti al personale sanitario
Tortona – Ancora botte e insulti al personale sanitario. Nella giornata di ieri, i Carabinieri sono intervenuti presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile per una donna in evidente stato di alterazione che rifiutava di abbandonare la struttura dopo avere ricevuto le cure mediche, ritenendo di dovere essere sottoposta a ulteriori procedure tuttavia non ritenute opportune dai medici. Per avere…
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in uno Stato che si rispetti, un pubblico ministero competente per territorio che sente “abbiamo fatto passare l’ambulanza per correttezza” e “avevamo avvisato il 118 che non passasse di qua”, intraprende contro (il capataz degli Ultima Generazione milanesi in strada, ndr) procedimento per l’interdizione legale causa incapacità d’intendere e volere.
via https://twitter.com/RoccoTodero/status/1704541905416008170
Mi accontenterei dell’apertura di procedimento per interruzione di pubblico servizio.
Ma questo è sempre più un "Paese normale", quindi in degrado come piace ai collettivisti. Dove LE CAMIONETTE CON GLI IDRANTI sono riservati ai pericolosissimi Negazionisti della Scenza.
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La procura di Caltanissetta apre indagine sulla crisi idrica
L'inchiesta è stata formalmente aperta dopo una denuncia presentata dal consigliere comunale Roberto Gambino per "interruzione di pubblico servizio".
La Procura di Caltanissetta ha ufficialmente aperto un’inchiesta per far luce sulla gestione della crisi idrica che ha paralizzato la provincia negli ultimi mesi. Sotto la guida del procuratore Salvatore De Luca, sono stati avviati due principali filoni investigativi. Come riportato nel Giornale di Sicilia, il primo riguardante la gestione della risorsa idrica, in questi mesi di crisi, il…
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Truffa e interruzione di pubblico servizio, processo agli autisti della Tua: chieste 5 condanne e 5 assoluzioni
Truffa e interruzione di pubblico servizio, processo agli autisti della Tua: chieste 5 condanne e 5 assoluzioni La Procura di Agrigento ha avanzato cinque richieste di condanna e altrettante di assoluzione a... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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Donna tira il freno d'emergenza, infrange il vetro e fugge dal treno: follia sulla linea Cesano-Roma, la scena ripresa in video Tira il freno del treno, infrange il vetro e scappa. Paura in banchina, nella notte tra lunedì e martedì. Protagonista una donna, 51enne romana, che dopo aver bloccato il convoglio con il freno di sicurezza ha infranto il vetro di una porta della carrozza con il martello di emergenza ed e' uscita dal convoglio attraverso il buco. Con un salto è piombata sulla banchina e si è data alla fuga. I fatti sono avvenuti alla stazione di Cesano quando il treno regionale, della linea per Roma Ostiense, era in banchina in attesa di ripartire. Alcuni ragazzi hanno anche ripreso con il telefonino diversi momenti della situazione e hanno avvisato il capotreno, il quale ha allertato le forze dell'ordine. Il video non riprende il momento esatto della distruzione della porta, ma sono visibili i pezzi di vetro frantumati e alcune gocce di sangue all'interno del treno. Il filmato è stato consegnato ai carabinieri della stazione La Storta, che si sono messi alla ricerca della donna sulla base della descrizione fornita dai giovani e l'hanno rintracciata poco distante, in via Braccianese. Una volta identificata la 51enne è stata denunciata per interruzione di servizio pubblico e danneggiamento. La donna ha rifiutato le cure, nonostante le ferite riportate alle mani mentre danneggiava la porta di vetro.
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Interruzione di pubblico servizio?
I tabelloni degli orari dei treni sono stati invasi da una misteriosa scritta, di cui poi è stato spiegato il significato Source: Siete insetti, la scritta nelle stazioni di Roma e Milano | Radio Deejay A me sembra un pochino interruzione di pubblico servizio. Motivo in più per evitare Netflix come la peste. Il problema dei tre corpi meglio leggerlo.
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Palermo, dà una testata alla porta del pronto soccorso: denunciato
Un palermitano di 37 anni è stato denunciato dai carabinieri per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Il giovane è andato in escandescenza e ha protestato al pronto soccorso dell’ospedale Buccheri La Ferla. Prima le urla contro il personale sanitario poi l’uomo ha dato una testata alla porta dell’area di emergenza danneggiandola. Sono dovuti intervenire i carabinieri del…
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Un bel clima
Negli ultimi tempi ogni azione di protesta si trasforma in azione penale anche quando non c’è nessun tipo di danneggiamento o interruzione di servizio pubblico. Nelle ultime settimane oltre 100 persone sono state raggiunte da notifiche o fogli di via (cioè divieto di residenza nel comune citato). A quanto pare anche protestare è diventato difficile.
Avete presente l’azione che si è svolta a Venezia con la colorazione di verde del Canal Grande? Oppure quel centinaio di persone che si sono travestite da Pinocchio sui gradini del Ministero delle infrastrutture e poi rimosse dalla Polizia? Erano proteste per l’inazione climatica ma quello che colpisce è il tipo di misure di repressione notificate a questi giovani. Non cè un bel clima.
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Il sindaco Bandecchi è indagato per minacce dopo la rissa in Consiglio comunale a Terni
DIRETTA TV 31 Agosto 2023 Il sindaco di Terni risulta indagato per minacce, oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, dopo la tentata rissa di lunedì scorso in Consiglio comunale: Bandecchi ha cercato di aggredire fisicamente alcuni esponenti dell’opposizione. 0 CONDIVISIONI Stefano Bandecchi è indagato, ma già ci scherza su “non è la prima volta“. Il sindaco di…
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Emergenza rifiuti a Roma, indaga la Procura: “Interruzione di pubblico servizio”
L’inchiesta dopo la denuncia presentata dai residenti di Torpignattara contro Ama e il Comune (di Riccardo Caponetti, Valentina Lupia – repubblica.it) – La spazzatura di Torpignattara arriva in procura. Dopo la denuncia per interruzione di pubblico servizio presentata dai residenti contro Ama e il Comune, il pm Rosalia Affinito dovrà procedere con le indagini. Ma facciamo un passo indietro. A…
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🔴 Prendere il figlio a scuola interrompendo la lezione è reato. ⚖️ [👆 Leggi l'articolo - LINK IN BIO] ➡️ Ti è capitato di andare a prendere tuo figlio a scuola prima dell’orario di uscita per via di una visita medica o per qualsivoglia altro motivo, senza avvisare e interrompendo bruscamente la lezione anche per pochissimi minuti? Sebbene possa apparire una cosa normale e senza conseguenze, devi sapere che hai invece commesso il reato di interruzione di pubblico servizio e rischi di finire in carcere. Per prendere un figlio a scuola, soprattutto se minore, vi sono delle regole da rispettare e non è possibile piombare all’improvviso in cla...
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Arresto in stazione ad Alessandria: la Polizia ferma un cittadino camerunense per minacce e resistenza
Un episodio di tensione che ha causato ritardi e preoccupazione tra i passeggeri della stazione di Alessandria. La tempestiva azione della Polizia ha riportato la calma.
Un episodio di tensione che ha causato ritardi e preoccupazione tra i passeggeri della stazione di Alessandria. La tempestiva azione della Polizia ha riportato la calma. Il fatto Alle prime luci dell’alba di venerdì 15 novembre 2024, intorno alle 6:40, il Compartimento di Polizia Ferroviaria di Torino ha contattato la Sala Operativa della Questura di Alessandria per segnalare un episodio…
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Da "Il Messaggero" del 7 febbraio 2009
Il pestaggio in Piazza Matteotti a Marino. Prima di essere arrestati, i due teppisti hanno picchiato anche i poliziotti.
BOTTE ALL’AUTISTA PER SCAPPARE COL PULLMAN.
Il conducente tenta di dissuaderli: lo aggrediscono a pugni e calci.
Originale in foto
Di KAREN LEONARDI (la sgrammaticata)
Commento tra parentesi di STEFANO INCOLLA’
<<Volevamo solo fare un giro qui intorno>>. Così si sono giustificati davanti agli agenti di polizia i due malviventi che l’altro l’altra sera, (tanto è inutile Karen fare la correzione automatica: lo strumento non segnala errori di battitura; devi rileggerlo almeno!) in pieno centro, a Marino hanno picchiato l’autista di un pullman Cotral in sosta, nel tentativo di rubargli il mezzo. (Certo, se lo avessero picchiato solo per sfregio, avremmo tutti preferito. Mah! Andiamo avanti.)
L’impresa non è andata in porto (chissà perché?!) e il conducente, 36 anni di Roma, è stato colpito a pugni in faccia; (e dove sennò?!) il referto dell’ospedale di Marino parla di trauma cranico inferiore e di contusioni varie. (Certo, il pugno in faccia ha colpito la mascella e il poveraccio ha sbattuto contro il finestrino o lo sterzo)
L’aggressione è avvenuta intorno alle 20 (anche sul presto, eh?! “Perché non andiamo a farci un aperitivo?” “Ma, no! Picchiamo uno del Cotral che c’è più gusto!”) nella centralissima Piazza Matteotti e i due autori sono stati subito individuati, grazie all’arrivo della volante “Marino uno” (Ma che è, un radiotaxi?!) che è riuscita a bloccare i balordi (Così come è scritto si direbbe l’abbia fatto la macchina. Era forse Supercar? C’era KITT nella volante?), C.A. di 36 anni e A.S. di 30, entrambi di Marino e con numerosi precedenti. (Penali o di tentativi di rubare bus o magari moto?)
Per i due è scattata anche l’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio; il conducente infatti era in partenza per Roma, ma la corsa è saltata. (Certo, perché l’autista era stato colpito a pugni in faccia e non era andato come suo solito al bar.) L’intervento della polizia di Marino, diretta dal dirigente Maria Martino, (ma chi ha scritto questa merda, Diego Abatantuono?! “So’ dirigente…Dirigo!) è scattata su segnalazione dell’autista che poco prima era stato affrontato (non preso a pugni in faccia?) dai due uomini scesi da un’Opel Corsa, (non da una Uno bianca, strano…) lasciata posteggiata davanti alla porta anteriore del bus. I due hanno dapprima tentato di forzare le porte del pullman e poi si sono diretti dal lato del conducente, colpendo con pugni il finestrino nel tentativo di infrangerne i vetri per introdursi all’interno. Le porte erano bloccate perché, per una questione di sicurezza, vengono aperte soltanto una decina di minuti prima della partenza. (Espediente quanto mai inutile vista la probabile presenza di due o più balordi che ti prendono a pugni in faccia. Potevano aspettare anche che aprisse, così faticavano meno!)
Non riuscendo ad entrare, se la sono presa con l’autista, che, ferito, (La sa usare la virgola?) si è allontanato con la propria auto per raggiungere il deposito Cotral, distante non più di un chilometro da piazza Matteotti e ha chiamato il 113. (E io che pensavo avesse dato loro il tempo di scappare! Non esistono i cellulari?)
Subito sono state attivate le ricerche. I poliziotti, immediatamente partiti dal commissariato, (e non da casa loro che è già buona cosa) hanno consigliato all’uomo di tornare sul posto in modo da agevolare l’identificazione dei responsabili (e magari farsi dare altri pugni in faccia) e grazie alla descrizione degli aggressori, seppur approssimativa, fornita dalla vittima, (doveva essere un po’ difficile guardarli bene, mentre lo prendevano a pugni in faccia) gli agenti sono riusciti a individuarli in una zona vicina a quella teatro dell’aggressione. (Magari cercavano qualcun altro a cui dare i pugni? Dei calci ancora non se n’è parlato).
Rintracciati in una via parallela a piazza Matteotti, (come stramaledizione fa una via a essere parallela ad una piazza?!) i due hanno ingaggiato con gli agenti di polizia (cosa hanno ingaggiato? Prima va il complemento oggetto, poi gli altri, bestia!) una colluttazione piuttosto violenta e nonostante il tentativo di fuga, sono stati comunque bloccati ed arrestati. I poliziotti, per le ferite riportate durante la colluttazione, sono dovuti ricorrere alle cure dei medici e sono stati accompagnati al Pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Marino, dove i sanitari li hanno giudicati guaribili in alcuni giorni. Anche l’autista è stato portato al nosocomio di Marino e sottoposto ad accertamenti: (tanto si capisce che è stato preso a pugni in faccia) la prognosi per il trauma cranico riportato è stata di qualche giorno. (Non meglio specificato. Poteva scrivere svariati giorni per tutti e buona notte al secchio)
L’episodio è analogo a uno avvenuto a Roma lo scorso agosto (analogo a uno? Casomai sarà analogo a un altro ma la sintassi è latitante. Bastava scrivere: un episodio analogo avvenne a Roma…) lo scorso agosto quando alcuni studenti dai 16 ai 22 anni andarono al capolinea della stazione Monte Mario dov’era parcheggiato un mezzo pubblico incustodito. (Già a lasciarlo così…) I quattro forzano una porta (i tempi verbali sono optional?) e cercano di metterlo in moto spaccando il cruscotto per collegare i fili dell’accensione, riescono a far funzionare le luci ma l’autobus non parte. (Per forza, mica è un film d’azione di quarta categoria!).
Allora prendono il martelletto per le emergenze e spaccano i vetri, devastano tutto quello che capita a tiro e anche le porte (forse erano meno a tiro…) prima di essere bloccati dai carabinieri.
I fatti non sembrano per niente analoghi. Del resto, a parte la devastazione, lì nessuno fu preso…Immaginate voi…..A pugni in faccia…
La cosa più grave a mio avviso, tralasciando l’esplosione gratuita di violenza, è tenere una “giornalista” simile alla cronaca locale.
“IL MESSAGGERO” da un po’ di tempo a questa parte sembra avvicinarsi molto al “GIORNALE DELLE SERVE” ma non credo che tenere in redazione gente indegna anche della licenza elementare, giochi a suo favore.
Se invece il direttore vuole seguire questa linea, ho io la persona che fa per lui: Antonio Di Pietro e suo figlio detto “’o zappatore”, firme di gran lustro!
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45enne arrestata per aggressione al pronto soccorso del Policlinico di Catania
45enne arrestata per aggressione al pronto soccorso del Policlinico di Catania.
Infastidita per l’attesa al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico di Catania, una 45enne catanese, ha inveito contro il personale sanitario, ma la sua azione è stata bloccata prontamente dalla Polizia di Stato che l’ha arrestata per lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio. La donna si è presentata alle prime ore del mattino in pronto soccorso in codice azzurro. Una volta fatta…
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“Minaccia i medici che non visitano subito il figlio”: denunciata una donna
“Minaccia i medici che non visitano subito il figlio”: denunciata una donna Minaccia a Pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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“Minacce e sputi al controllore per viaggiare senza pagare”: Borghezio imputato chiede l’immunità a Bruxelles. “Persecuzione giudiziaria” È a processo per aver insultato, minacciato, intimidito e sputato addosso a un controllore del treno, colpevole di avergli chiesto il biglietto che non aveva. E per salvarsi invoca (da più di tre anni) l’immunità da ex parlamentare europeo “per le opinioni o i voti espressi dell’esercizio delle funzioni”. Di chi parliamo? Di Mario Borghezio, leghista noto per i flirt con i neofascisti di Lealtà e Azione, per le sparate razziste e xenofobe e per l’accusa di aver rubato documenti storici dall’Archivio di Stato di Torino. C’è però un suo ennesimo guaio giudiziario che nessuno – o quasi – conosce, su cui l’Aula di Bruxelles dovrà esprimersi lunedì 14 febbraio: Borghezio è imputato davanti al Tribunale di Imperia di minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, per un episodio del 13 giugno 2015 a bordo del treno italo-francese “Thello”, nel tratto tra Ventimiglia e Nizza. Su cui l’allora eurodeputato, si legge nell’atto di citazione a giudizio, “pretendeva di poter viaggiare senza acquistare il relativo biglietto di trasporto, in quanto riteneva che ciò gli fosse consentito poiché ricopriva le cariche di deputato presso il Parlamento italiano e il Parlamento europeo”. Le accuse – Quando l’agente di bordo, il 37enne Enzo C., gli spiega con cortesia che non si può (“in relazione alla tipologia di treno e alla tratta”), Borghezio non la prende bene. “Lei non sa chi sono io. Le faccio rapporto alle alte sfere e poi vedremo, voglio parlare con il suo superiore“, sbraita, “facendo così capire al predetto che avrebbe rischiato il posto di lavoro se avesse insistito nella richiesta di pagamento”. E davanti al rifiuto perde del tutto le staffe: “Intanto io salgo a bordo, poi vedremo, intanto io posso pagare tutte le ammende del mondo“, si pavoneggia, forse con riferimento ai novemila euro al mese circa della sua retribuzione. “Vedremo se pago. Io le faccio rapporto”. Poi, per gradire, gli sputa addosso. E anche dopo essere salito di forza sul convoglio “insisteva in tale sua illegittima pretesa, tanto da costringere il capotreno, Michaele K., a chiedere l’intervento della polizia francese, che lo costringeva a scendere a terra alla successiva stazione ferroviaria di Mentone”, da cui l’accusa di interruzione di pubblico servizio. (...) La richiesta di immunità – Tant’è, una volta scoperto di essere sotto indagine, il leghista chiama in soccorso l’allora presidente dell’Eurocamera, Antonio Tajani. Sostiene “che la fattispecie integri in maniera inoppugnabile un caso di persecuzione politico-giudiziaria” e “vi sia stata violazione dei privilegi e immunità del sottoscritto Deputato”, perché il controllore, scrive, “nonostante avessi dichiarato la mia qualità, mi aveva opposto un immotivato rifiuto, che ho inteso e percepito come discriminatorio”. E chiede di essere protetto dai magistrati in base all’articolo 8 del Protocollo sui privilegi e le immunità, secondo cui “i membri del Parlamento europeo non possono essere ricercati, detenuti o perseguiti a motivo delle opinioni o dei voti espressi nell’esercizio delle loro funzioni“, senza però chiarire – nonostante le numerose richieste di Tajani – in che modo aggredire un agente ferroviario costituisse esercizio di funzioni parlamentari. (...) A grandissima maggioranza – 24 voti contro 2 – l’organo ha proposto “di non difendere i privilegi e le immunità di Mario Borghezio”, perché, “nella sua audizione dinanzi alla commissione giuridica”, il politico “non ha dichiarato nulla che permetta di concludere che l’alterco in questione riguardasse l’espressione di un’opinione politica dell’ex deputato”.(...) di Paolo Frosina
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