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Moderni mezzi tecnici di insegnamento: un nuovo approccio per un’istruzione innovativa
Come le tecnologie educative stanno rivoluzionando il processo educativo con strumenti digitali e multimediali
Come le tecnologie educative stanno rivoluzionando il processo educativo con strumenti digitali e multimediali. Nell’era della globalizzazione e del progresso tecnologico, il settore educativo si trova a un punto di svolta. L’introduzione di moderni mezzi tecnici, come lavagne interattive, piattaforme digitali, sistemi di apprendimento a distanza e tecnologie di realtà aumentata, sta…
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Molti dei Millennial sono cresciuti sotto l’effetto di strategie fallimentari di educazione famigliare.
Per esempio, è sempre stato detto loro che erano speciali, che potevano avere tutto quello che volevano dalla vita solo perché lo volevano.
Quindi qualcuno ha avuto un posto nella squadra dei pulcini non perché fosse un talento, ma solo perché i genitori hanno insistito con l’allenatore.
Oppure sono entrati in classi avanzate non perché se lo meritassero ma perché i genitori si erano lamentati con la scuola, per non parlare di coloro che hanno passato gli esami non perché se lo meritassero ma perché gli insegnanti erano stanchi di avere rogne dai genitori.
Ad alcuni hanno dato medaglie di partecipazione per essere arrivati ultimi, una bella medaglia affinché nessuno si dispiaccia.
La scienza comportamentale non ha dubbi: è una svalutazione della medaglia e dei riconoscimenti di chi lavora duramente per ottenere un buon risultato, inoltre fa sentire anche in imbarazzo chi arriva ultimo perché, se ha un minimo di dignità, sa che non se l’è davvero meritata quella medaglia.
Così queste persone sono cresciute con l’illusione che, anche senza sforzarsi troppo, è possibile farcela in qualunque settore.
Allora finiscono l’università, magari a pieni voti e pretendono immediatamente che un tappeto rosso si srotoli sotto i loro piedi, invece sono gettati nel mondo reale e in un istante scoprono che non sono per niente speciali voto o non voto, che i genitori non gli possono fare avere un buon posto di lavoro e figuriamoci una promozione, che se arrivi ultimo non ti danno niente, anzi rischi il licenziamento e, guarda un po’, non ottieni qualcosa solo perché semplicemente lo vuoi.
Non voglio fare ironia, credetemi, né tanto meno sorridere, la faccenda è davvero delicata poiché quando questa persona prende coscienza reale dalla situazione in cui si trova è un momento cruciale perché in un attimo, nell’istante preciso in cui concepisce la verità, l’idea che ha di se stessa va letteralmente in frantumi.
È questo anche il momento in cui si attacca alla sua fonte primaria di dopamina: i social network.
Ciò ci porta ad un altro problema : la tecnologia.
I Millennial sono cresciuti in un mondo fatto di Tik Tok, di Instagram ed altri social, dove siamo bravi a mettere filtri alle cose.
In cui siamo un po’ tutti fuoriclasse a mostrare alla gente che la nostra vita è magnifica: tutti in viaggio ad Ibiza, tutti al ristorante stellato, tutti felici e pimpanti anche se invece siamo tristi e depressi.
Ho letto un’interessante ricerca scientifica, che in sintesi dice che ogni qual volta che riceviamo una notifica sullo smartphone, un messaggio o quant’altro, nel nostro cervello viene rilasciata una bella scarica di dopamina (una sostanza che dà piacere).
Ecco perché quando riceviamo un messaggio è una bella sensazione oppure se da qualche ora non si illumina il cellulare, alcuna notifica, né un messaggio, iniziamo a vedere se per caso non è accaduto qualcosa di catastrofico.
Allo stesso modo andiamo tutti in stress se sentiamo il suono di una notifica e passano più di tre minuti senza che riusciamo a vedere di cosa si tratta.
È successo a tutti, ti senti un po’ giù, un po’ solo, e allora mandi messaggi a gente che forse nemmeno sapevi di avere in rubrica.
Perché è una bella sensazione quando ti rispondono, vero?
È per questo che amiamo così tanto i like, i fan, i follower.
Ho conosciuto un ragazzo che aveva sui 15 anni che mi spiegava quanto tra loro si discriminassero le persone in base ai follower su Instagram!
Così se il tuo Instagram cresce poco vai nel panico e ti chiedi: “Cosa è successo, ho fatto qualcosa di sbagliato?
Non piaccio più?”
Pensa che trauma per questi ragazzi quando qualcuno gli toglie l’amicizia o smette di seguirli!
La verità, e questa cosa riguarda tutti noi, è che quando arriva un messaggio/notifica riceviamo una bella botta di dopamina.
Ecco perché, come dicono le statistiche, ognuno di noi consulta più di 200 volte al giorno il proprio cellulare.
La dopamina è la stessa identica sostanza che ci fa stare bene e crea dipendenza quando si fuma, quando si beve o quando si scommette.
Il paradosso è che abbiamo veri limiti di età per fumare, per scommettere e per bere alcolici, ma niente limiti di età per i cellulari che regaliamo a ragazzini di pochi anni di età (già a 7 o 8 anni se non a meno).
È come aprire lo scaffale dei liquori e dire ai nostri figli adolescenti: “Ehi, se ti senti giù per questo tuo essere adolescente, fatti un bel sorso di vodka!
In sostanza, se ci pensate, è proprio questo che succede: un’intera generazione che ha accesso, durante un periodo di alto stress come l’adolescenza, ad un intorpidimento che crea dipendenza da sostanze chimiche attraverso i cellulari.
I cellulari, da cosa utile, diventano facilmente, con i social network, una vera e propria dipendenza, così forte che non riguarda solo i Millennials ma ormai tutti noi.
Quando si è molto giovani l’unica approvazione che serve è quella dei genitori, ma durante l’adolescenza passiamo ad aver bisogno dell’approvazione dei nostri pari.
Molto frustrante per i nostri genitori, molto importante per noi, perché ci permette di acculturarci fuori dal circolo famigliare e in un contesto più ampio.
È un periodo molto stressante e ansioso e dovremmo imparare a fidarci dei nostri amici.
È proprio in questo delicato periodo che alcuni scoprono l’alcol o il fumo o peggio le droghe, e sono queste botte di dopamina che li aiutano ad affrontare lo stress e l’ansia dell’adolescenza.
Purtroppo questo crea un condizionamento nel loro cervello e per il resto della loro vita quando saranno sottoposti a stress, non si rivolgeranno ad una persona, ma alla bottiglia, alla sigaretta o peggio, alle droghe.
Ciò che sta succedendo è che lasciando ai ragazzi, anche più piccoli, accesso incontrollato a smartphone e social network, spacciatori tecnologici di dopamina, il loro cervello rimane condizionato, ed invecchiando troppi di essi non sanno come creare relazioni profonde e significative.
In diverse interviste questi ragazzi hanno apertamente dichiarato che molte delle loro amicizie sono solo superficiali, ammettendo di non fidarsi abbastanza dei loro amici.
Ci si divertono, ma sanno che i loro amici spariranno se arriva qualcosa di meglio.
Per questo non ci sono vere e proprie relazioni profonde poiché queste persone non allenano le capacità necessarie, e ancora peggio, non hanno i meccanismi di difesa dallo stress.
Questo è il problema più grave perché quando nelle loro vite sono sottoposti a stress non si rivolgono a delle persone ma ad un dispositivo.
Ora, attenzione, non voglio minimamente demonizzare né gli smartphone né tantomeno i social network, che ritengo essere una grande opportunità, ma queste cose vanno bilanciate.
D’altro canto un bicchiere di vino non fa male a nessuno, troppo alcol invece sì.
Anche scommettere è divertente, ma scommettere troppo è pericoloso.
Allo stesso modo non c’è niente di male nei social media e nei cellulari, il problema è sempre nello squilibrio.
Cosa vuol dire squilibrio?
Ecco un esempio: se sei a cena con i tuoi amici e stai inviando messaggi a qualcuno, stai controllando le notifiche Instagram, hai un problema, questo è un palese sintomo di una dipendenza, e come tutte le dipendenze col tempo può farti male peggiorare la tua vita.
Il problema è che lotti contro l’impazienza di sapere se là fuori è successo qualcosa e questa cosa ci porta inevitabilmente ad un altro problema.
Siamo cresciuti in un mondo di gratificazioni istantanee.
Vuoi comprare qualcosa?
Vai su Amazon e il giorno dopo arriva.
Vuoi vedere un film?
Ti logghi e lo guardi, non devi aspettare la sera o un giorno preciso.
Tutto ciò che vuoi lo puoi avere subito, ma di certo non puoi avere subito cose come le gratificazioni sul lavoro o la stabilità di una relazione, per queste non c’è una bella App, anche se alcune delle più gettonate te lo fanno pensare!
Sono invece processi lenti, a volte oscuri ed incasinati.
Anche io ho spesso a che fare con questi coetanei idealisti, volenterosi ed intelligenti, magari da poco laureati, sono al lavoro, mi avvicino e chiedo:
“Come va?”
e loro: “Credo che mi licenzierò!”
ed io: “E perché mai?”
e loro: “Non sto lasciando un segno…”
ed io: “Ma sei qui da soli otto mesi!”
È come se fossero ai piedi di una montagna, concentrati così tanto sulla cima da non vedere la montagna stessa!
Quello che questa generazione deve imparare è la pazienza, che le cose che sono davvero importanti come l’amore, la gratificazione sul lavoro, la felicità, le relazioni, la sicurezza in se stessi, per tutte queste cose ci vuole tempo, il percorso completo è arduo e lungo.
Qualche volta devi imparare a chiedere aiuto per poi imparare quelle abilità fondamentali affinché tu possa farcela, altrimenti inevitabilmente cadrai dalla montagna.
Per questo sempre più ragazzi lasciano la scuola o la abbandonano per depressione, oppure, come vedo spesso accadere, si accontenteranno di una mediocre sufficienza.
Come va il tuo lavoro? Abbastanza bene…
Come va con la ragazza? Abbastanza bene.
Ad aggravare tutto questo ci si mette anche l’ambiente, di cui tutti noi ne facciamo parte.
Prendiamo questo gruppo di giovani ragazzi i cui genitori, la tecnologia e l’impazienza li hanno illusi che la vita fosse banalmente semplice e di conseguenza gliel’hanno resa inutilmente difficile!
Prendiamoli e mettiamoli in un ambiente di lavoro nel quale si dà più importanza ai numeri che alle persone, alle performance invece che alle relazioni interpersonali.
Ambienti aziendali che non aiutano questi ragazzi a sviluppare e migliorare la fiducia in se stessi e la capacità di cooperazione, che non li aiuta a superare le sfide.
Un ambiente che non li aiuta neanche a superare il bisogno di gratificazione immediata poiché, spesso, sono proprio i datori di lavoro a volere risultati immediati da chi ha appena iniziato.
Nessuno insegna loro la gioia per la soddisfazione che ottieni quando lavori duramente e non per un mese o due, ma per un lungo periodo di tempo per raggiungere il tuo obiettivo.
Questi ragazzi hanno avuto sfortuna ad avere genitori troppo accondiscendenti, la sfortuna di non capire che c’è il tempo della semina e poi quello del raccolto.
Ragazzi che sono cresciuti con l’aberrazione delle gratificazioni immediate, e quando vanno all’università e si laureano continuano a pensare che tutto gli sia loro dovuto solo perché si sono laureati a pieni voti.
Cosicché quando entrano nel mondo del lavoro dopo poco dobbiamo raccoglierne i cocci.
In tutta questa storia, sono convinto che tutti abbiamo una colpa, ma che soprattutto tutti noi possiamo fare qualcosa di più impegnandoci a capire come aiutare queste persone a costruire oggi la loro sicurezza e le loro abilità sociali, la cui mancanza rende la vita di questi giovani inutilmente infelice e inutilmente complicata.
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Pensavo, in questa sera di fine anno, alla meravigliosa complessità della vita. Pensavo a quanto sia difficile raccontarla. Che siamo fatti delle persone che abbiamo incontrato e che incontreremo. Di quelle che abbiamo perso, di quelle che stimiamo e amiamo e di quelle che nemmeno si accorgono della nostra esistenza. Di quelle che a cui ci affezioniamo, di quelle che dimentichiamo in un nulla, e quelle che salutiamo solo per educazione o circostanza. Siamo fatti di libri e delle storie che ci sono rimaste dentro e che sono diventate parte di noi. Siamo fatti di canzoni e musica, di circo e di balli. Di film e attori, di sport e di campioni. Siamo fatti dell’arte di Velasquez, di Caravaggio, di Klimt, di Rothko, Botticelli, Gauguin, Van Gogh, Monet, Picasso, Vermeer.. Siamo fatti di scuola, di studio e di insegnanti, di lavoro, di viaggi, di paesaggi e di ritorni. Siamo fatti di mare, cielo, nuvole, pioggia e sole. Di sere e mattini e lune calanti. Di madri e padri e figli e nipoti e nonni e amici. Di cene, colazioni, caffè, vino, regali Di eventi politici, tecnologia, religione, proverbi e miti lontani. Di follie quotidiane, di malattie e paure, di cattiverie e violenza e di gesti bellissimi. E poi siamo fatti di sogni, di aspirazioni e fallimenti, di traguardi raggiunti e di quelli mancati per un soffio. Siamo fatti di speranze, di consolazioni, di lacrime e risate. E siamo fatti di tempo, di tempo che passa e di tempo sospeso. E di tempo che verrà.
Tanti auguri allora, per questo nuovo pezzo di vita. Tanti auguri per un anno che porti nuove speranze e meno paure. Un tempo con più dubbi e curiosità e meno certezze. Che faccia guardare e sognare e pensare e provare ancora meraviglia. Tanti auguri per un anno che sia un po’ da raccontare e molto da ascoltare. Perché, per usare le parole di Danny Boodmann T.D. Novecento, “non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”. Buon anno.
V. Buccino. (immagine di Janine Niepce)
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IL CONSERVATORIO DI TRIESTE DIVENTA IL PRIMO ACCESSIBILE AI NON VEDENTI
Il Conservatorio Tartini di Trieste è il primo in Italia a dotarsi di una tecnologia che permette alle persone con disabilità visiva di muoversi e di operare autonomamente all’interno della sua sede, senza la necessità di un accompagnatore.
L’accademia musicale triestina è la prima ad installare la nuova tecnologia LETIsmart che rende possibile la piena accessibilità dell’intero istituto di alta formazione musicale ai non vedenti e agli ipovedenti, studenti, insegnanti e pubblico. Il sistema permette l’utilizzo totalmente inclusivo di tutti i servizi, dagli spazi di studio, alle biblioteche, le sale di musica e per i concerti, i servizi igienici e i locali per il ristoro. Il sistema LETIsmart funziona grazie a un sistema di radiofari localizzatori installati in diversi punti dell’edificio. Questi segnalatori sono in grado di comunicate con il bastone bianco degli ipovedenti e fornire loro indicazioni in tempo reale sull’ambiente circostante, attraverso messaggi vocali o sensoriali.
Trieste è la prima città ad aver sperimentato il sistema LETIsmart su tutti i mezzi pubblici, gli attraversamenti semaforici sonori, i punti di interesse e le informazioni urbane e commerciali. 17 città altre città italiane hanno adottato questo sistema, tra cui Torino, Novara, Milano, Udine, Como, Bologna, Bari, Matera e Alghero. Il sistema è facilmente espandibile con un modello a rete di segnalatori che possono essere attivati da un dispositivo personale portatile, piccolo, leggero e facile da usare anche da persone anziane e senza una preparazione specifica che rende indipendenti i disabili visivi.
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Fonte: Conservatorio Tartini Trieste; LETIsmart; foto di Ivan Samkov
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TOKYO MEW MEW REWATCH - EP 36
Non so chi sia il team di animazione per questo episodio, ma di sicuro sanno come si fa una sequenza di apertura.
Devo dire che mi piace questo contrasto tra Ryou e Ichigo. Ryou sembra che si rifiuti di prendere in considerazione i problemi che l'alterazione genetica sta dando alla vita delle ragazze, anche se sappiamo che gli importa molto di loro; potrebbe essere letto come un evitamento del senso di colpa o, molto più probabilmente, come una difficoltà nel comprendere i problemi di un adolescente normale, visto che lui ha passato e sta tuttora passando questa particolare fase formativa quasi del tutto isolato, a sventare un piano alieno di conquista globale tramite tecnologia innovativa.
Dal canto suo, Ichigo ha le sue ragioni sacrosante - realisticamente parlando, modificandola senza il suo consenso e senza spiegarle gli effetti collaterali finché non si sono manifestati, Ryou starebbe violando tanti principi etici e deontologici. Ichigo non ha chiesto questa trasformazione ed è andata incontro a difficoltà ulteriori che le impediscono di vivere liberamente la propria vita anche fuori dalle battaglie. Ha ragione ad essere arrabbiata, e ha ragione a incazzarsi ancora di più quando il responsabile rifiuta di ascoltarla.
Che poi il problema non è tanto che lei vorrebbe baciare Masaya ma non ci riesce, è che si trova baciata per sbaglio da mezzo universo.
Il bamboccio che corre lanciando un'iguana che tu vedi la coincidenza le atterra sulle labbra ogni singola volta è di una pigrizia narrativa che sfiora la genialità.
Ichigo è diventata esperta cacciatrice ... e non si fa il minimo problema a limonare con femmine pur di tornare alla forma umana. Fan dello yuri prendete nota.
Un sexy Ryou vestito solo del proprio pelo ci mostra il suo lato b.
A parte questo, non si spiega come al tornare umana Ichigo non capisca più Art, sentendolo solo miagolare. Lei è quella che capisce i gatti, c'è un intero episodio dedicato!
Va be' che in quello stesso episodio anche Retasu a un certo punto capiva Asano, quindi potremmo dire che questo aspetto - del tutto originale alla vecchia serie - del worldbuilding segue il principio canis mentulae.
Bello Keiichiro che appena vede Ichigo un poco pensierosa spiega tutto il retroscena di Ryou per filo e per segno. A' faccia de culo, sarebbe bastato un semplice 'Ryou ha questa trasformazione perché ha usato sè stesso come cavia'.
- Se continui a tornare pieno di lividi diventerò infermiera senza seguire un corso.
- E io che cosa c'entro? Sono stati loro a picchiarmi!
E c'ha ragione! Seriamente, dovrebbe essere 'carina' questa scena con la mamma di Ryou? Il figlio le arriva a casa gonfio di botte, lei sa benissimo che è stato aggredito da altri bambini, e ... 'massì che bello che la vita con te non è mai monotona'. Signora, ma una telefonata alle insegnanti per il problema bullismo? Alle madri degli altri bambini?
Differenze culturali, immagino che in Giappone il bullismo sia molto più socialmente accettato che da noi (e non siamo esattamente messi benissimo), specie vent'anni fa. Però vederne la dimostrazione a livello mediatico, questa nonchalance da una che dovremmo vedere come mammina buona e amorevole ... fa un certo effetto.
Devo dire, apprezzo più questa versione della morte dei genitori di Ryou rispetto a quella del manga o di New, più che altro perché è l'unica che offra una spiegazione concreta nel lungo termine.
Nel manga, mi pare che si vedano solo delle luci. In New, si vedono direttamente chimeri che attaccano. Possiamo immaginare che il padre di Ryou stesse scoprendo troppo e quindi fosse stato messo a tacere. E fin qui tutto bene, anzi sarebbe stato molto più interessante, se solo la spiegazione fosse continuata.
Come hanno fatto gli alieni a sapere cosa stesse facendo il professor Shirogane? Perché hanno lasciato dei sopravvissuti? Perché non hanno preso di mira Ryou stesso, che stava continuando il progetto?
L'argomento cade nel vuoto dopo il capitolo/episodio in questione, e pur avendo degli alieni presenti fisicamente che potrebbero dare una risposta, nessuno di loro ha una qualche conversazione con Ryou.
(Ora che ci penso: in Re-Turn gli alieni sono lì che vivono in casa di Ryou. Quanto sarebbe stato bello un capitolo extra in cui lui, desideroso di risposte, li prende da parte e chiede cosa sia successo? Possibilità di discutere della passata inimicizia, dei suoi effetti concretamente tragici, e della tregua attuale da entrambe le parti ... qualcuno ci deve scrivere una fanfiction).
Nel vecchio anime, il chimero fossile e poi il chimero vivente identico lasciano supporre una cosa alla - avete visto Fantasia 2000? L'uccello di fuoco?
Il professore avrà svolto una ricerca che in qualche modo ha riattivato la creatura. Una spiegazione più banale e non confermata apertamente, ma che non lascia aperte domande a cui non verrà data risposta.
Di grande effetto la scena in cui Ryou giura di dedicarsi alla ricostruzione del progetto Mew, usando solo la sua impressionante memoria. Per poi crollare a piangere come, in effetti, un bambino che ha appena perso i genitori.
Certo da nessuna parte viene spiegato come facessero a sapere dell'attacco imminente ... aspe', mi devo riguardare l'episodio 2. Nel manga e in New si dice che varie creature mitologiche e leggende urbane siano in realtà chimeri, e in effetti inizialmente le Mew Mew combattevano solo quelli, Kisshu si è presentato alla fine del 3.
Magari il progetto Mew è nato solo come 'metodo di contrasto' a queste creature leggendarie che minacciavano le persone normali, e Ryou e Keiichiro hanno scoperto insieme a Ichigo degli alieni che li controllavano e che progettavano il proprio ritorno.
Non lo so. Il worldbuilding di questa serie non è esattamente a livello Tolkien (e lo dico da persona che ha dovuto sospendere una storia originale perché il worldbuilding continuava a non stare in piedi).
Altra bella scena ... peccato che da un punto di vista prettamente scientifico non stia in piedi, perché ha verificato l'assenza di 'effetti dannosi' su una popolazione non corrispondente a quella che riceverà il trattamento (persona non compatibile coi geni animali vs persona compatibile). Per non parlare del fatto che a volte gli effetti dannosi si manifestano a distanza di anni, oppure addirittura sui figli del soggetto. (Ho letto un paio di fanfiction dark molto interessanti al proposito).
Ma questo anime non si è mai proposto di essere perfettamente accurato dal punto di vista scientifico, quindi vabbè, il punto della scena è il coraggio e il senso di responsabilità di Ryou verso le ragazze, mascherate dalla sua apparente noncuranza, al punto da spingerlo al sacrificio personale ritrovarselo spinato non è uno scherzo no dai, un sacco di cose potevano andare storte e Ryou si è comunque assunto il rischio.
Devo dire, il finale mi è piaciuto. Lei si commuove e si sente in colpa per tutte le volte che se l'è (a ragione) presa con lui; lui le fa un dispetto per sventare il terribile rischio di essere compatito; lei si incazza di nuovo mandandolo a quel paese ... ma invece della tanto temuta pietà, gli offre il suo supporto.
Una bella conclusione per questo episodio, e un bel passo avanti nel legame tra questi due personaggi, sia che uno li veda da un punto di vista sentimentale o platonico.
Soprattutto, hanno avuto il tempo di dedicare l'intero episodio alla vicenda, senza altri avvenimenti a fare da distrazione come invece è successo in New, permettendo un focus quasi esclusivo su Ryou e il suo rapporto con il progetto Mew e le ragazze coinvolte.
Adattamento che si prende qualche libertà dal corrispettivo del manga, ma un gran bel lavoro preso per conto suo.
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Il primo “pilastro” riguarda la trasformazione fisica degli ambienti di apprendimento (100.000 aule) grazie a una forzata iniezione di tecnologia di ultima generazione: device informatici personalizzati, schermi multifunzione, intelligenza artificiale, realtà aumentata, stampanti 3D, ecc. È il cespite più consistente dell’iniziativa: circa i ¾ degli investimenti previsti. Entro Natale 2022 tutte le scuole sono state “caldamente invitate” dal Ministero a fare incetta di strumentazioni high tech per il massimo degli stanziamenti virtuali disponibili (cioè a contribuire sconsideratamente al Debito pubblico), indipendentemente dalle dotazioni pregresse, dalla reale capacità di fruizione delle nuove, dalla loro utilità per il tipo di scuola, ecc. Il resto dei finanziamenti servirà per “smontare” le aule tradizionali e riqualificarne l’apertura al mondo attraverso banchi a rotelle, aule-laboratorio, ambienti virtuali, ecc. L’approccio generale sarà work based learning e gli spazi scolastici dovranno essere disegnati “come un continuum fra la scuola e il mondo del lavoro”.
la Scuola sarà svilita a componente della riforma del lavoro, sollevando le aziende dall’onere di selezionare e formare il proprio personale. La riforma introduce infatti nella Scuola superiore di primo e secondo grado due nuove figure di insegnanti (la seconda grande novità): il docente Orientatore e il docente Tutor. Con compiti, l’uno, di aiutare lo studente nella scelta precoce della futura professione e, l’altro, di consigliarlo nei percorsi di apprendimento liberi ad essa più adeguati. Nella nuova Scuola, infatti, non tutti studieranno ancora le stesse materie o nello stesso modo, ma ciascuno studente seguirà un iter di apprendimento personalizzato volto a fargli conseguire le conoscenze e le abilità specifiche per la sua futura professione.
La difesa del merito – di studenti e insegnanti – è in effetti il terzo pilastro della riforma, come del resto propagandisticamente annunciato dal Governo Meloni fin dal nuovo nome del Ministero dell’Istruzione, divenuto pure “del Merito”. Si tratta della pretesa non nuova di misurare la capacità didattica dei docenti, fingendo di non sapere che ad insegnare si arriva vincendo concorsi per titoli ed esami. In realtà, è fin troppo chiaro quale siano le vere finalità di questo sbandierato progetto di valorizzazione del merito. In primo luogo, acquisire un’arma di ricatto contro quella libertà professionale dei docenti (art. 33 Cost.), che nel quadro attuale costituisce un ostacolo insormontabile alla rimodulazione indotta del loro insegnamento. Alla condizione di assoggettamento etico e professionale degli insegnanti cui mira la riforma si arriverà probabilmente correlando al merito lo stipendio, il punteggio interno alla scuola e quello esterno per i trasferimenti. In secondo luogo, spingere gli insegnanti a divenire organici alla riforma stessa: con quelli “contrastivi” relegati in fondo alla graduatoria, essere docenti “meritevoli” significherà né più né meno che assecondare in modo acritico la visione sociopedagogica che essa sottende.
Le finalità umanistiche e “liberali” dei tradizionali curricoli scolastici lasceranno il posto a quelle utilitaristiche della formazione tecnologica, funzionale alla creazione di un vasto proletariato di nuova concezione. Anche gli insegnanti dovranno adeguarsi ai tempi, adattando la loro didattica agli strumenti e alle finalità delle nuove onnipresenti tecnologie informatiche, secondo i voleri insindacabili dell’UE (vedi Quadro di riferimento europeo per le competenze digitali dei docenti, il “DigCompEdu”). Inseriti in un sistema europeo di riconoscimento delle competenze digitali, saranno valutati (e domani stipendiati) secondo una precisa scala di bravura, con tanto di titolo distintivo: A1) Novizio; A2) Esploratore; B1) Sperimentatore; B2) Esperto; C1) Leader; C2) Pioniere. In altre parole, non saranno più riconosciuti come professionisti tutti ugualmente “sapienti” nelle loro rispettive materie, ma incardinati in una gerarchia di valore (e di diritti) di natura prettamente tecnica, che confonde i fini del loro lavoro con gli strumenti utilizzati per conseguirli. Ci chiediamo: valeva la pena percorrere tutto il cerchio dell’ideale democratico per tornare al “MinCulPop”, ai Balilla e ai Lupetti da cui proveniamo? – E allora vogliamo pure i Colonnelli!
-Marco Bonsanto, insegnante di Storia e Filosofia
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p.s: testata che si dichiara "ostinatamente laica, dissidente e di sinistra". Lo sconquasso basilare, eppure silenzio.
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Da tabù a tema accettato da tutti, il viaggio delle idee secondo Overton
Quali metodi usano politici e pubblicisti per influenzare l'opinione pubblica? Tutti quanti assumiamo un atteggamento scettico verso le idee politiche create artificialmente nei diversi uffici dei think tank, come mai?
Queste tecnologie però sembrano un gioco da bambini rispetto alla metodologia chiamata a rendere accettabile dalla società perfino ciò che in passato era stato assolutamente inaccettabile e impensabile.
Si tratta di un modello d'ingegneria sociale denominato The Overton Window. Questo modello è stato elaborato negli anni '90 da Joseph P. Overton (1960-2003), l'ex vice-presidente del centro d'analsi americano Mackinac Center for Public Policy. La sua teoria è un intervallo di idee che possono essere recepite dalla società in un determinato momento e che possono essere apertemente enunciate dai politici che non vogliono passare per estremisti.
Le idee attraversano le seguenti fasi:
impensabili (inaccettabile, vietato);
radicali (vietato ma con delle eccezioni);
accettabili
sensate (razionali)
diffuse (socialmente accettabili)
legalizzate (consacrazione nella politica statale)
La tecnologia di manipolazione della coscienza della società per una graduale accettazione da essa delle idee considerate in precedenza aliene, ad esempio la revoca di un tabù, si basa sull'utilizzo di The Overton Window. La sostanza di questa tecnologia consiste nella divisione di un desiderato spostamento delle opinioni in alcuni step, ciascuno dei quali sposta l'accettazione delle idee di una fase, e una norma universalmente accettabile verso il suo margine. Ciò causa il successivo spostamento della "finestra" cosicché la posizione raggiunta si trova di nuovo al centro, il che dà una possibilità di compiere un ulteriore passo verso la fase successiva.
I think tank producono e diffondono le opinioni oltre The Overton Window allo scopo di rendere la società più ricettiva a diverse idee. Quando un simile centro vuole introdurre un'idea che la società ritiene inaccettabile usa gradualmente il modello della "finestra".
Prendiamo a d'esempio, il tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, e spieghiamo come si può far cambiare gradualmente l'opinione pubblica. Per molti anni nel sistema The Overton Window l'idea del matrimonio tra le persone dello stesso sesso si trovava all'interno della zona vietata poiché la società non poteva accettare l'idea di matrimonio tra le persone dello stesso sesso. I mass media però hanno influenzato in continuazione l'opinione pubblica, sostenendo le minoranze sessuali. I matrimoni tra persone dello stesso sesso sono diventati prima accettabili, ma con deroghe, poi come accettabili e infine come neutrali. Ora sono recepiti come "accettabili, ma con deroghe". Tra poco, probabilmente, diventeranno totalmente accettabili.
Un enorme quantità di specialisti per la manipolazione dell'opinione pubblica assicura il funzionamento dell' Overton Window: esperti in tecnologie politiche, scienziati, giornalisti, esperti in relazioni pubbliche, personalità, insegnanti. E' curioso che i temi come matrimoni tra le persone dello stesso sesso oppure eutanasia non ci sembrano più strani. Hanno semplicemente percorso l'intero processo "tecnologico" di trasformazione da "inaccettabili" fino alla "legalizzazione".
Il regista russo Nikita Mihalkov nel suo videoblog Besogon.TV propone lo schema di questo processo sull'esempio di un fenomeno finora impensabile nella società: il cannibalismo. Lo spostamento di The Overton Window può attraversare le sequenti fasi:
Fase 0 – è lo stato attuale, il problema è inaccettabile, non si discute sulla stampa e non si ammette tra gli esseri umani.
Fase 1 – Il tema si modifica da "totalmente inaccettabile" a "vietato, ma con deroghe". Si afferma che non ci deve essere alcun tabù, il tema comincia a essere dibattuto in piccoli convegni dove stimati scienziati fanno delle dichiarazioni sotto forma di discussioni "scientifiche". Nello stesso tempo, in sintonia con il dibattito pseudoscientifico si costituisce l'"Associazione dei cannibali oltranzisti", le cui dichiarazioni a volte sono citate dai mass media. L'argomento cessa di essere un tabù e si introduce nello spazio d'informazione. Conclusione: il tema intoccabile è inserito nella circolazione, il tabù è desacralizzato, è avvenuta la distruzione dell'univocità del problema, sono create le sue diverse gradazioni.
Fase 2 – Il tema del cannibalismo passa da "oltranzista" all'accettabile. Come prima sono citati gli scienziati e sono coniati termini eleganti: non esiste più il cannibalismo, che può essere però chiamato, ad esempio, "antropofagia". Questo termine, come un sinonimo temporaneamente sostitutivo, sarà sostituito con una parola scientifica più bella "antropofilia". Più tardi da questo "termine" potranno essere coniati i derivati, ad esempio, "antropofili" - "amanti del genere umano". Lo scopo – è di staccare nella coscienza collettiva la forma della parola dal suo contenuto. Nello stesso tempo per avvalorare il concetto si crea un precedente storico. Probabilmente è un fatto mitico, reale o semplicemente inventato ma, principalmente, ciò contribuisce alla legittimazione di un'idea inaccettabile. Lo scopo principale di questa tappa è di rimuovere parzialmente dall'"antropofagia" la sua illegittimità, almeno in un periodo storico.
Fase 3 – The Overton Window si sposta, trasferendo il tema dal campo "inaccettabile" a quello "ponderato/razionale", ciò che giustifica con la "necessità biologica". Si afferma che il desiderio di mangiare la carne umana può essere dovuto a una predisposizione genetica. Anche in caso di una carestia, "insuperabili circostanze", un essere umano deve avere il diritto di fare la scelta. Non c'è bisogno di nascondere le informazioni in modo che ciascuno possa scegliere tra "antropofilia" e "antropofobia".
Fase 4 – "Da sensato a diffuso (socialmente accettabile).Si crea la polemica non solo basata su figure storiche o mitiche, ma anche su quelle reali mediatiche. L' antropofilia comincia a essere dibattuta in massa nei notiziari, nei talk-show, nel cinema, nella musica pop, negli spot. Uno dei metodi di diffusione è il trucco "guardati intorno!". Chi lo sapeva che un famoso compositore fosse antropofilo?
Fase 5 – "Da socialmente accettabile alla legalizzazione". Il tema si lancia nel top delle notizie d'attualità, si riproduce automaticamente nei mass media, nel mondo dello spettacolo e...acquisisce un'importanza politica. In questa fase per giustificare la legalizzazione si utilizza l'"umanizzazione" dei seguaci del cannibalismo. Per modo di dire, sono delle "persone creative", vittime di un'educazione sbagliata e, "chi siamo noi per giudicare?".
Fase 6 – Cannibalismo da un "tema diffuso" passa sul piano delle "legalizzazione, ossia consacrazione nella politica di uno stato". Si crea la base legislativa, spuntano gruppi di lobbismo, si pubblicano ricerche sociologiche che sostengono i sostenitori delle legalizzazioni di cannibalismo. Spunta un nuovo dogma: "Non si deve vietare antropofilia". Si approva la legge, l'argomento arriva nelle scuole e negli asili nido e una nuova generazione non sa già che si può pensare diversamente.
Per ora l'esempio del cineasta Nikita Mihalkov è ipotetico. Tuttavia molte idee contemporanee decenni fa sembravano del tutto impensabili. Sono diventate invece totalmente accettabili sia per legge sia per la società.
Se continua cosi' si arrivera' ad accettare come normale la violenza, la pedofilia e ogni sorta di crimine?
Scomparsa la religione scompare la ragione, con la laicita' arriva la licenza per ogni sorta di abuso e di manipolazione della natura.
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Le migliori 14 app per risolvere problemi di matematica su Android
Se sei uno studente, un insegnante o semplicemente una persona appassionata di matematica, sai quanto possa essere frustrante affrontare problemi complessi. Fortunatamente, grazie all'avanzamento della tecnologia, puoi contare su un'ampia gamma di app disponibili su Android che ti aiuteranno a risolvere i problemi di matematica in modo rapido ed efficiente. In questo articolo, esploreremo le migliori 10 app per risolvere problemi di matematica su Android,
Scopri le migliori 14 app per risolvere problemi di matematica su Android e semplifica il tuo apprendimento con soluzioni rapide e dettagliate.
La matematica è una materia che spesso mette in difficoltà gli studenti di ogni ordine e grado. Che si tratti di espressioni, equazioni, geometria o calcolo, non sempre è facile trovare la soluzione giusta ai problemi proposti. Per fortuna, esistono delle app per risolvere problemi di matematica su Android che possono aiutare a capire meglio i concetti e a verificare i propri risultati.
14 app per risolvere problemi di matematica su Android
Queste app sono in grado di risolvere vari tipi di problemi matematici, mostrando anche i passaggi e le spiegazioni. Alcune di queste app funzionano anche offline, mentre altre richiedono una connessione a Internet. Vediamole nel dettaglio. Mathway
Mathway è un'app di riferimento per la risoluzione di problemi matematici su Android. Questa app ti consente di inserire un problema matematico e ti fornisce una soluzione dettagliata passo dopo passo. Mathway copre una vasta gamma di argomenti matematici, inclusi l'algebra, il calcolo, la geometria e molto altro ancora. È uno strumento estremamente utile per gli studenti di ogni livello e offre anche una versione premium con funzionalità avanzate. Photomath
Photomath è un'app incredibilmente intuitiva che ti permette di risolvere problemi di matematica semplicemente scattando una foto del problema stesso. L'app utilizzerà la sua tecnologia di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) per analizzare il problema e fornirti una soluzione immediata. Photomath supporta una vasta gamma di argomenti matematici, ed è una scelta ideale per gli studenti che desiderano risolvere rapidamente problemi di algebra, geometria, trigonometria e altro ancora. Khan Academy
Khan Academy è un'app che va oltre la semplice risoluzione dei problemi matematici. Questa piattaforma offre videolezioni interattive, esercizi e quiz per aiutarti a comprendere i concetti matematici in modo approfondito. Khan Academy copre tutti gli argomenti matematici, dalla matematica di base all'algebra, al calcolo e oltre. È un'app estremamente completa che ti guiderà passo dopo passo nel processo di apprendimento della matematica. Wolfram Alpha
Wolfram Alpha è un'app di calcolo potente che può essere utilizzata per risolvere una vasta gamma di problemi matematici. Questa app utilizza una vasta base di conoscenze per fornire risposte accurate e dettagliate alle tue domande matematiche. Wolfram Alpha è in grado di risolvere equazioni, calcolare integrali, fornire grafici e molto altro ancora. È uno strumento estremamente utile per gli studenti, gli insegnanti e i professionisti che si occupano di matematica. Microsoft Math Solver
Microsoft Math Solver è un'app sviluppata da Microsoft che ti aiuta a risolvere problemi matematici complessi. Basta scattare una foto del problema o digitare l'espressione matematica, e l'app ti fornirà una soluzione dettagliata. Microsoft Math Solver supporta una vasta gamma di argomenti matematici, inclusi l'algebra, la geometria, il calcolo e altro ancora. È un'app affidabile e facile da usare che può essere un valido aiuto per gli studenti di tutte le età. Cymath
Cymath è un'app che semplifica la risoluzione dei problemi matematici. Basta inserire l'espressione matematica e Cymath fornirà una soluzione passo dopo passo, guidandoti lungo il processo di risoluzione. Questa app è particolarmente utile per gli studenti che desiderano imparare i passaggi necessari per risolvere un problema matematico in modo autonomo. Cymath copre argomenti come l'algebra, la trigonometria, il calcolo e altro ancora. GeoGebra
GeoGebra è un'app che combina la geometria, l'algebra e il calcolo in un'unica piattaforma. Questa app è particolarmente utile per gli studenti che stanno studiando la geometria, in quanto fornisce strumenti interattivi per esplorare concetti geometrici e risolvere problemi complessi. GeoGebra offre anche funzionalità per l'algebra e il calcolo, rendendola un'app completa per gli studenti di matematica di ogni livello. MyScript Calculator
MyScript Calculator è un'app unica che ti consente di scrivere a mano libera le espressioni matematiche sullo schermo del tuo dispositivo Android. L'app utilizzerà la tecnologia di riconoscimento della scrittura per convertire le tue formule scritte in modo leggibile in calcoli matematici. MyScript Calculator può essere utilizzato per risolvere problemi di matematica di base e fornisce risultati istantanei in modo intuitivo. MalMath
MalMath è un'app specializzata nella risoluzione di problemi di matematica avanzata. Questa app ti aiuta a risolvere equazioni, integrali, derivate e altro ancora. MalMath fornisce soluzioni passo dopo passo e offre spiegazioni dettagliate per aiutarti a capire il processo di risoluzione. È un'app ideale per gli studenti di calcolo e matematica avanzata. Brainly
Brainly è un'app che ti consente di ottenere aiuto dalla comunità per risolvere problemi di matematica. Puoi porre domande specifiche e ricevere risposte dagli altri utenti della piattaforma. Brainly è una risorsa utile per gli studenti che desiderano una spiegazione o una soluzione a un problema specifico. È un modo interattivo per imparare e condividere conoscenze matematiche. Risolvi Espressioni
Risolvi Espressioni è un’altra app per risolvere problemi di matematica su Android che si concentra sulle espressioni numeriche e letterali. Questa app permette di inserire manualmente l’espressione da risolvere o di scriverla a mano libera sullo schermo del proprio dispositivo. L’app restituisce la soluzione dell’espressione, con i passaggi e le regole applicate. Risolvi Espressioni supporta anche le frazioni, le potenze, le radici e le parentesi. L’app funziona offline e non contiene pubblicità. Symbolab
Symbolab è un’app per risolvere problemi di matematica su Android che si focalizza sull’algebra e sul calcolo. Questa app permette di inserire il problema da risolvere con la tastiera o di inquadrarlo con la fotocamera. L’app restituisce la soluzione del problema, con i passaggi e le spiegazioni. Symbolab supporta diversi tipi di problemi, come equazioni lineari e quadratiche, sistemi di equazioni, funzioni, logaritmi, trigonometria, limiti, derivata, integrale e molto altro. Symbolab funziona anche offline e contiene pubblicità. Per rimuovere la pubblicità e accedere a funzioni avanzate è necessario sottoscrivere un abbonamento a partire da 6,99 euro al mese. Maple Calculator
Maple Calculator è un’app per risolvere problemi di matematica su Android che si basa sul potente software matematico Maple. Questa app permette di inserire il problema da risolvere con la tastiera o di scriverlo a mano libera. L’app fornisce la soluzione del problema, con i passaggi e le spiegazioni. Maple Calculator supporta vari tipi di problemi, come aritmetica, algebra, geometria, trigonometria, statistica, calcolo e grafici. L’app offre anche una modalità per creare documenti matematici interattivi. L’app richiede una connessione a Internet e non contiene pubblicità. Socratic by Google
Socratic by Google è un’app per risolvere problemi di matematica su Android che sfrutta l’intelligenza artificiale di Google. Questa app permette di inquadrare il problema con la fotocamera o di inserirlo con la voce o la tastiera. L’app restituisce la soluzione del problema, con i passaggi e le spiegazioni. Socratic by Google supporta diversi tipi di problemi, come aritmetica, algebra, geometria, trigonometria, statistica e calcolo. L’app offre anche una sezione dedicata all’apprendimento della matematica, con video lezioni e articoli. L’app richiede una connessione a Internet e non contiene pubblicità.
Conclusione
Queste sono solo alcune delle migliori app disponibili su Android per risolvere problemi di matematica. Sia che tu sia uno studente che cerca aiuto con gli esercizi, un insegnante che desidera strumenti didattici o semplicemente un'appassionato di matematica, queste app possono essere un valido supporto per migliorare le tue competenze matematiche e risolvere problemi in modo efficiente. Scegli l'app che meglio si adatta alle tue esigenze e inizia a sfruttare il potere della tecnologia per rendere la matematica un compito più semplice e divertente!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Le migliori 14 app per risolvere problemi di matematica su Android. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Corsi Erasmus+ per Insegnanti a Dublino
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Violenza di genere online, l'Unicef lancia l'app Play safe
Per minorenni, genitori e insegnanti indicazioni per reagire Read More Per minorenni, genitori e insegnanti indicazioni per reagire RSS di Tecnologia – ANSA.it
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ChatGPT Italiano: Trasformazione nell'Istruzione
Introduzione
Nel contesto dell'istruzione, ChatGPT Italiano emerge come una risorsa innovativa che sta rivoluzionando l'apprendimento e la didattica. Questo avanzato sistema di intelligenza artificiale non solo facilita l'accesso a informazioni cruciali, ma anche stimola la creatività e l'efficacia nell'apprendimento. Questo saggio esplorerà in dettaglio i notevoli vantaggi che ChatGPT Italiano offre agli utenti nel campo dell'istruzione, evidenziando come questa tecnologia stia ridefinendo il modo in cui studenti, insegnanti e ricercatori interagiscono con le conoscenze.
Per informazioni dettagliate, consultare: ChatGPT Gratis
Accesso Istantaneo alla Conoscenza
Uno dei principali benefici di ChatGPT Italiano nell'istruzione è la sua capacità di fornire un accesso immediato a una vasta gamma di informazioni. Gli studenti possono utilizzare questa piattaforma per ottenere risposte dettagliate e accurate alle loro domande, senza dover navigare tra numerosi testi o risorse. Questo non solo risparmia tempo prezioso, ma permette anche agli studenti di approfondire argomenti specifici in modo autonomo. Ad esempio, uno studente di storia potrebbe interrogare ChatGPT Italiano su dettagli poco noti di un evento storico, ottenendo risposte dettagliate che arricchiscono la comprensione e stimolano l'interesse.
Supporto Personalizzato e Tutoraggio Virtuale
ChatGPT Italiano funge anche da strumento di supporto personalizzato per gli studenti. Attraverso la sua capacità di comprendere il contesto e adattare le risposte alle esigenze specifiche dell'utente, questa tecnologia offre un tutoraggio virtuale che può essere personalizzato in base al livello di apprendimento e alle necessità individuali degli studenti. Ad esempio, durante la preparazione agli esami, gli studenti possono utilizzare ChatGPT Italiano per esercitarsi su problemi di matematica complessi o per ricevere spiegazioni dettagliate su concetti scientifici difficili da comprendere.
Potenziamento della Creatività e dell'Innovazione
Oltre a supportare l'apprendimento convenzionale, ChatGPT Italiano stimola anche la creatività e l'innovazione tra gli studenti. La sua capacità di generare testi originali e idee creative in risposta a domande aperte o stimoli è particolarmente preziosa in contesti educativi come corsi di scrittura creativa o progetti di ricerca. Gli insegnanti possono utilizzare questa funzionalità per incoraggiare gli studenti a esplorare nuove idee e approcci, promuovendo così una mentalità innovativa e critica.
Supporto per la Ricerca e lo Sviluppo Accademico
Per i ricercatori e gli accademici, ChatGPT Italiano rappresenta un potente strumento di supporto nella conduzione di ricerche e nello sviluppo di nuovi studi. La sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e di proporre connessioni significative può accelerare il processo di ricerca, consentendo agli studiosi di concentrarsi più intensamente sull'analisi dei risultati e sull'elaborazione di nuove ipotesi. Inoltre, ChatGPT Italiano può fungere da collaboratore virtuale, aiutando a raffinare le idee e a formulare argomentazioni più solide e ben strutturate.
Conclusioni
In conclusione, ChatGPT Italiano rappresenta un catalizzatore per l'innovazione educativa, offrendo agli studenti, agli insegnanti e ai ricercatori strumenti avanzati per migliorare l'apprendimento, stimolare la creatività e accrescere la produttività. Con la sua capacità di fornire accesso istantaneo alla conoscenza, supporto personalizzato e stimolo alla creatività, questa tecnologia si afferma come una risorsa indispensabile nel panorama educativo contemporaneo. Guardando al futuro, il potenziale di ChatGPT Italiano nel trasformare ulteriormente l'istruzione appare promettente, suggerendo sviluppi e applicazioni ancora più rivoluzionari nel campo dell'apprendimento assistito dall'intelligenza artificiale.
Contatto: Azienda: ChatGPT Italiano Strada: Via Scipione Crisanzio, 119 Stato completo: Bari BA Città : Bari Paese : Italy Codice postale : 70122 Telefono :+39 376 180475 3 Sito web : https://chatgptitaliano.com/ E-mail : [email protected] Google Map : Via Scipione Crisanzio, 119, 70122 Bari BA, Italia
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Al mio piccolo Biologo:
I buoni consigli li da l esperienza e l esperienza si prende con le facciate e gli errori.
Se segui quelli che ritieni migliori, ne prenderai altre, ma andrai avanti perché avrai evitato quelle di chi ti ha preceduto.
pensando con la tua testa in un mondo dove tutti hanno bisogno di sentirsi dire cosa fare e pensare altrimenti sono nel caos.
Viviamo in un mondo che mostra più argomenti che addormentano la testa (stupidi e vuoti) invece dei tanti d interesse.
a causa del fatto che le persone (gli utenti di tv e internet) non sono abituati a usare il cervello e guardare oltre la distanza occhi - schermo (e questo piace a chi vuole arricchirsi mangiando nelle loro tasche o comandarli come un padrone")
Persino la scuola, portata avanti da insegnanti di un epoca pre tecnologia, portano i giovani a usare gli schermi più degli occhi, dei piedi nel laghetto e le mani nel fango. Senza sapere quanto li impoveriscono di scoperta, passione, sapere, esperienza... Togliendo gli la possibilità di andare avanti nella vita, di far andare avanti il mondo.
Ecco perché ai dice molto che si sta tornando indietro.
Se saprai pensare al tuo futuro da ora, seguendo con impegno e dedizione le tue passioni, un domani non sarà stato importante un brutto voto, una bocciatura, un lavoro non accettato.... Perché quello che ti serve sapere saprai dove trovarlo, perché un mestiere lo avrai e ti piacerà per tua natura affrontarlo ogni giorno con il sorriso. E invece di essere sotto gli ordini di qualcuno potrai vivere come e dove vuoi dando tu sapere ed esperienze agli altri, dicendo tu agli altri cosa fare e pensare e non potranno darti torto se le tue parole saranno accompagnate da fatti, dalla dimostrazione del tuo impegno.
Non farti distrarre, tieni duro, fatti un piano a tappe per il futuro, progetta, dedicati a conoscere il mondo con i tuoi occhi, fattene le tue idee, impara come si sopravvive offline e dove si cercano le informazioni.
Impara che uno scienziato conosce perché sta zitto e tiene occhi e orecchie aperti senza giudizio e dopo aver conosciuto formula ipotesi e idee che in seguito si dedicherà a confermare o smentire (quindi serve anche agire attivamente). Se questo approccio lo metti in ogni ambito della vita saprai sempre cosa fare.
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Elon Musk dice che l'intelligenza artificiale prenderà tutti i nostri lavori e non è necessariamente una cosa negativa.
"Probabilmente nessuno di noi avrà un lavoro", ha detto Musk sull'IA in una conferenza tecnologica giovedì.
Mentre parlava da remoto via webcam al VivaTech 2024 di Parigi, Musk ha descritto un futuro in cui i lavori sarebbero stati "facoltativi".
"Se vuoi fare un lavoro che è un po' come un hobby, puoi fare un lavoro", ha detto Musk. "Ma per il resto, l'IA e i robot forniranno tutti i beni e servizi che desideri".
Perché questo scenario funzioni, ha detto, ci dovrebbe essere un "alto reddito universale" - da non confondere con il reddito di base universale, anche se non ha condiviso come potrebbe essere. (UBI si riferisce al governo che dà una certa quantità di denaro a tutti indipendentemente da quanto guadagnano.)
"Non mancherebbero beni o servizi", ha detto.
Le capacità di intelligenza artificiale sono aumentate negli ultimi anni, abbastanza velocemente che i regolatori, le aziende e i consumatori stanno ancora cercando di capire come utilizzare la tecnologia in modo responsabile. Anche le preoccupazioni continuano ad aumentare su come varie industrie e posti di lavoro cambieranno man mano che l'IA prolifera nel mercato.
A gennaio, i ricercatori dell'Computer Science and Artificial Intelligence Lab del MIT hanno scoperto che i luoghi di lavoro stanno adottando l'IA molto più lentamente di quanto alcuni si aspettassero e temessero. Il rapporto ha anche affermato che la maggior parte dei lavori precedentemente identificati come vulnerabili all'IA non erano economicamente vantaggiosi per i datori di lavoro da automatizzare in quel momento.
Gli esperti credono anche in gran parte che molti lavori che richiedono un'elevata intelligenza emotiva e interazione umana non dovranno essere sostituiti, come i professionisti della salute mentale, i creativi e gli insegnanti.
Musk è stato esplicito sulle sue preoccupazioni sull'IA. Durante il keynote di giovedì, ha definito la tecnologia la sua più grande paura. Ha citato la "Culture Book Series" di Ian Banks, uno sguardo utopico romanzato su una società gestita dalla tecnologia avanzata, come la più realistica e "la migliore visione di una futura intelligenza artificiale".
In un futuro senza lavoro, tuttavia, Musk si è chiesto se le persone si sarebbero sentite emotivamente soddisfatte.
"La domanda sarà davvero di significato: se il computer e i robot possono fare tutto meglio di te, la tua vita ha un significato?" ha detto. "Penso che ci sia forse ancora un ruolo per gli esseri umani in questo - in quanto potremmo dare un significato all'IA".
Ha anche usato il suo tempo sul palco per esortare i genitori a limitare la quantità di social media che i bambini possono vedere perché "sono programmati da un'IA che massimizza la dopamina".
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Clarice Phelps
Clarice Phelps, chimica nucleare, è la prima donna afroamericana coinvolta nella scoperta di un elemento chimico, la tennessina o elemento 117.
Sostenitrice della diversità, importante è il suo contributo alla divulgazione scientifica e alla sensibilizzazione nelle nuove generazioni.
Nata col nome di Clarice Evone Salone nel 1981 a Minneapolis, nel Minnesota, è cresciuta, con tre sorelle e una madre single a Nashville, in Tennessee.
Ha iniziato a interessarsi alla scienza da bambina, guardando un programma televisivo sulle discipline STEM. Una passione sostenuta anche dai suoi insegnanti del Tennessee Aquatic Project and Development Group, organizzazione senza scopo di lucro per giovani a rischio.
Nel 2003 si è laureata in chimica all’Università di Nashville e, non riuscendo a trovare un’occupazione, si è arruolata nella Marina degli Stati Uniti dove ha prestato servizio come sottufficiale nel programma per l’energia nucleare.
Ha trascorso quattro anni a bordo della portaerei USS Ronald Reagan, dove ha gestito i controlli chimici del reattore nucleare e del generatore di vapore. Unica donna nera nella sua divisione sulla nave, per il suo lavoro si è aggiudicata il Military Excellence Award.
Dopo essersi congedata, nel 2009, ha iniziato a lavorare all’Oak Ridge National Laboratory, dapprima come tecnica per poi diventare ricercatrice associata, fino a diventare la responsabile dei programmi che hanno prodotto gli isotopi nichel-63 e selenio-75. È stato qui che ha scoperto un nuovo elemento, il 117.
Nel 2017 è stata premiata con il YWCA Tribute to Women di Knoxville nella categoria Tecnologia, ricerca e innovazione.
Nel 2019 è stata inclusa nella tavola periodica dei giovani chimici dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata “per i suoi contributi alla ricerca e all’impegno pubblico come importante sostenitrice della diversità“.
Nel 2021 ha conseguito un Master in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Austin in Texas e successivamente il dottorato in filosofia nel programma di ingegneria nucleare presso l’Università di Knoxville, inTennessee.
Fa parte dell’American Chemical Society, continua a gestire l’uso industriale degli isotopi per la divisione Isotope & Fuel Cycle Technology di Oak Ridge ed è nel comitato di sensibilizzazione educativa per le scuole della contea di Knox.
La sua carriera non è stata priva di mortificazioni, pur avendo avuto un ruolo importante nella scoperta della Tennessina, il suo nome è stato escluso dalla lista degli ospiti al gala di presentazione e dalla targa da appendere nel laboratorio. Ha dovuto imporsi affinché il suo nome venisse aggiunto insieme a quelli delle altre persone dello staff.
Nel settembre 2018, la fisica britannica Jessica Wade, che si occupa di scrivere le storie delle scienziate su Wikipedia, aveva pubblicato un articolo su di lei che è stato cancellato l’11 febbraio 2019.
Dopo varie sollecitazioni da parte di stampa e riviste del settore, nel 2020 la voce che riporta la sua storia e l’importante scoperta a cui ha contribuito è stata ripristinata e il suo nome appare finalmente nei media mainstream.
Ancora una volta bisogna ringraziare Jessica Wade, che col suo incessante lavoro, dona visibilità a scienziate a cui, ancora oggi, viene negata.
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Istruzione e apprendimento personalizzato: come l'IA sta trasformando l'educazione
L'istruzione e l'apprendimento sono due pilastri fondamentali per lo sviluppo individuale e sociale di ogni individuo. Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) ha iniziato a trasformare il modo in cui apprendiamo e insegniamo, aprendo nuove possibilità per un'istruzione personalizzata e su misura per le esigenze di ciascun studente.
Personalizzazione dell'apprendimento
Uno dei principali vantaggi dell'IA nell'ambito dell'istruzione è la sua capacità di personalizzare l'apprendimento. Grazie all'analisi dei dati e all'apprendimento automatico, i sistemi basati su IA possono adattare i materiali didattici e le attività di apprendimento in base alle abilità, agli interessi e al ritmo di apprendimento di ciascun studente. Questo significa che gli studenti possono ricevere un'istruzione su misura per le proprie esigenze, migliorando notevolmente il loro coinvolgimento e la loro efficacia nell'apprendimento.
Supporto all'insegnamento
L'IA può anche offrire un sostegno prezioso agli insegnanti, aiutandoli a identificare le aree in cui gli studenti potrebbero avere bisogno di ulteriore assistenza e fornendo suggerimenti su come migliorare i processi di insegnamento. I sistemi basati su IA possono analizzare i dati provenienti dalle prestazioni degli studenti e fornire agli insegnanti informazioni dettagliate sulle aree in cui i loro studenti stanno lottando, consentendo loro di adattare il proprio insegnamento in modo più efficace.
Apprendimento basato sull'evidenza
Con l'aiuto dell'IA, le istituzioni educative possono raccogliere e analizzare grandi quantità di dati sull'apprendimento degli studenti, consentendo loro di basare le decisioni sull'istruzione su evidenze concrete. Questo approccio basato sull'evidenza può portare a migliori risultati di apprendimento, in quanto le decisioni sull'istruzione sono informate da dati accurati e attendibili.
Apprendimento personalizzato
Uno dei modi in cui l'IA sta trasformando l'educazione è attraverso l'offerta di programmi di apprendimento personalizzati. Piattaforme di apprendimento basate su IA possono analizzare il comportamento e le prestazioni degli studenti per fornire raccomandazioni su quali argomenti studiare, quali attività svolgere e come migliorare l'apprendimento. Questo approccio personalizzato può aiutare gli studenti a sviluppare le proprie abilità in modo più efficace e a raggiungere risultati migliori.
Apprendimento collaborativo
Anche se l'IA può offrire un supporto prezioso all'apprendimento individuale, può anche essere utilizzata per favorire l'apprendimento collaborativo. I sistemi basati su IA possono consentire agli studenti di collaborare su progetti, condividere risorse e fornirsi reciproco supporto, aprendo nuove possibilità per l'apprendimento sociale e collaborativo.
Sfide e considerazioni etiche
Anche se l'IA offre molteplici vantaggi per l'istruzione, è importante considerare anche le sfide e le considerazioni etiche associate al suo utilizzo. Ad esempio, la raccolta e l'analisi dei dati degli studenti potrebbero sollevare preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza. È essenziale garantire che i dati degli studenti siano protetti e utilizzati in modo responsabile per evitare abusi e discriminazioni.
Conclusione
In conclusione, l'IA sta trasformando l'educazione aprendo nuove possibilità per un'istruzione personalizzata, su misura per le esigenze di ciascun studente. La capacità dell'IA di adattare i materiali didattici, supportare gli insegnanti e promuovere l'apprendimento collaborativo offre nuove prospettive per migliorare l'efficacia e l'equità dell'istruzione. Tuttavia, è importante considerare attentamente le sfide e le considerazioni etiche associate all'uso dell'IA nell'istruzione al fine di garantire un utilizzo responsabile e etico di questa tecnologia. Read the full article
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Scuola, svolta dalla Svezia: tolti i tablet dai banchi. Daniele Novara: “Penna e carta migliorano lettura e scrittura”
Scuola, svolta dalla Svezia: tolti i tablet dai banchi. Daniele Novara: “Penna e carta migliorano lettura e scrittura”. Il noto pedagogista piacentino è intervenuto a Radio Sound nel giorno dell’apertura dell’anno scolastico a Piacenza commentando una delle notizie più dibattute della settimana.
Secondo il Governo svedese un eccessivo uso della tecnologia potrebbe provocare problemi di apprendimento, anziché migliorare la capacità di studio dei ragazzi. Sicuramente la notizia di togliere i tablet dalle scuole ha sorpreso un po’ tutto il mondo perché la Svezia è considerata una Nazione all’avanguardia quando si parla di nuove tecnologie. Nonostante questo ha preso una decisione in controtendenza tornando a implementare l’uso del cartaceo nelle scuole.
Troppa tastiera – spiega Novara – rende i processi di scrittura e lettura difficoltosi, al limite dell’inceppamento. Le ricerche sono chiare e dicono questo. Quindi è necessario usare le tecnologie, ma nella giusta misura. La tastiera non può sostituire la penna! Questo è pericoloso per la crescita in primis dei bambini, ma è pericoloso fino ai 14 anni.
Perché è pericoloso?
Perché il cervello si sta formando. Invece la penna garantisce quelle connessioni neurocerebrali, mentre l’uso esclusivo della tastiera, che va benissimo per gli adulti, non è adeguata per i giovani.
In Italia si punta molto invece sulla tecnologia
La Svezia getta un sasso in uno stagno un po’ troppo gestito dal marketing. Il Governo italiano ha già investito 1 miliardo di euro nelle tecnologie digitali a scuola. Con i fondi del PNRR si parla di un altro miliardo, ma io penso sia prioritaria la formazione degli insegnanti e la capacità di offrire agli alunni progetti educativi basati soprattutto sulle risorse umane anziché quelle tecnologiche.
Fonte: https://www.piacenza24.eu/scuola-svezia-tablet-daniele-novara/amp/
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