#ingiusta
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lospalatoredinuvole · 2 years ago
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Creano problemi per la gioia di vederti soffrire.
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Il Giorno di Oggi mercoledì, 27 novembre 2024
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talithamaisa · 1 year ago
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(verità)
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iinvisiblegirlword · 6 months ago
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Terza serata con crush e dopo due giravolte mentre si balla è andato a limonare con una tedesca.
Bene ma non benissimo
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romyy999 · 2 years ago
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Lo sento nelle vene, lo sento nei brividi che mi vengono sulla pelle, lo sento nel peso del dolore delle lacrime versate che sta arrivando uno di quei periodi difficili da affrontare, uno di quei periodi che ti distrugge dall'interno, senza che gli altri se ne accorgano, uno di quei periodi che ti lascia a terra senza più fiato, nel dolore, nel vuoto, nella solitudine, nella disperazione, senza speranza, senza più voglia di lottare, di vivere questa vita che non fa altro che deluderti e ferirti non appena ti distrai un attimo.
- romyy999
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faceglitchsworld · 2 years ago
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Puppy 🐶
Bonus one under the cut
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buscandoelparaiso · 2 years ago
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colachampagne3 · 2 years ago
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Non sono nemmeno a metà
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falcemartello · 1 month ago
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La pandemia Covid è stata gestita con norme non eque e razionali ma etiche e volutamente divisive. Addirittura punitive.
Lo stesso Ministro aveva messo nero su bianco che fosse “una nuova possibilità per ricostruire un’egemonia culturale”.
C’è poco da discutere su questo, e gli esiti si sono visti.
Quelli che adesso strepitano per l’annullamento delle multe, vedevano nelle misure di restrizione una giusta (secondo loro) punizione per una società che a loro modo di vedere è ingiusta ed empia.
E più le restrizioni erano dure e inutilmente vessatorie, più erano ritenute necessarie ed efficaci. Confondendo la battaglia contro il virus con l’espiazione dei peccati.
Avevano individuato nei “no-vax” i nemici della società, il freno al progresso, all’agognato mondo nuovo, tanto da arrivare a usare quell’etichetta per infamare qualunque persona avesse un’idea diversa dalla loro non sui vaccini, ma ad esempio sul green pass o qualunque altra restrizione ingiustificata.
Un po’ come fanno con l’epiteto “fascista” ormai buono per qualsiasi cosa non vada loro a genio.
Ora quel mondo gli è improvvisamente crollato addosso, la divinità che hanno venerato si è girata dall’altra parte.
Lasciamoli strepitare, anche se non so se servirà a farli rinsavire.
@maurorizzi_mr (su Twitter X)
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ilpianistasultetto · 3 months ago
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- Ciao Robbe', come va?
-Io bene, Fra' . Tu, tutto bene?
- Lasciame sta, sto a combattere con "l'in-sanita'". La ASL non tiene conto delle urgenze verso persone allettate e gravemente malate, bisognose di cure e presidi sanitari. Elena (la compagna) si aggrava ogni giorno di più e nonostante le mie preghiere per anticipare una visita domiciliare, e solo quella pubblica le può consentire i presidi di cui ha bisogno e le cure del caso, altrimenti costosissimi in ambito privato, mi sono sentito dire che il direttore non ha firmato l'anticipo della visita, che resta fissata per il 16 Gennaio 2025.
Nessuna possibilita' prima, anche se la ricetta medica indicava una priorità di 10 giorni, vista l'urgenza del caso e l'evoluzione veloce della malattia. Robbe' la devi vedere Elena, la devi sentire mentre si lamenta tutto il giorno. Lei si lamenta, io non dormo piu'. Siamo una famiglia distutta Robbe', una famiglia distrutta.
Sentire queste storie mi stranisce. Migliaia di gente in vacanza in paesi esotici, centinaia di feste private organizzate tutti i giorni tra caviale e champagne. Trasmissioni tv che regalano milioni solo perche' indovini un pacco o se uno e' il cugino di qualcuno. Mi rattrista una societa' cosi, una societa' opulenta per tanti ma ingiusta per altrettanti. Perche' quando le storie ti arrivano alle orecchie da lontano, rattristano ma vai anche avanti ma quando sono storie di gente che conosci, che vivi, che frequenti, allora quella tristezza diventa diversa. Ti tocca, ti ferisce.. le ferite le vedi, le tocchi , le vivi e vi assicuro che e' tutto molto diverso da un "sentito dire".. @ilpianistasultetto
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francescosatanassi · 3 months ago
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COSA CI SIAMO VENUTI A FARE?
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Se c'è una cosa che El Alamein ha insegnato è proprio l'opposto di ciò che viene celebrato dall'attuale governo: i soldati italiani combatterono una guerra da sconfitti sapendo di uscirne sconfitti, e scoprendo le menzogne del fascismo proprio al fronte, partecipando a guerre coloniali, di aggressione e di invasione scatenate per scaldare l'ego di un dittatore. Trasformare una sconfitta militare del fascismo in una vittoria, facendo leva su altro, come la dimostrazione di orgoglio del soldato italiano che continua a combattere nonostante la sconfitta o la nostra libertà raggiunta grazie al loro sacrificio (??), è un'operazione revisionista molto pericolosa per come la storia viene ribaltata e per come verrà raccontata e percepita tra alcuni anni. Alberto Bardi, il comandante Falco che in Romagna guidò la 28° Brigata e fu vice della Brigata Garibaldi Romagnola, prima di entrare nella Resistenza partecipò alla campagna di Russia ricordandola così: "Noi soldati ci chiedevamo 'Ma cosa ci siamo venuti a fare qui?' Vedemmo da vicino, con i nostri occhi, tutto il marcio del fascismo, che eravamo destinati a essere sconfitti, che si combatteva per una causa ingiusta." Queste sono le persone e i valori da ricordare e celebrare, non chi portò l'Italia al baratro con guerre, tradimenti e menzogne.
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Il Fatto Quotidiano di Oggi lunedì, 11 novembre 2024
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al-sapore-di-sigarette · 7 months ago
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"Le cose brutte accadono. Non avete bisogno di dirmi che la vita è ingiusta. Siete qui perché sapete che è così. Alla vita non interessa ciò che desideriamo; sta a noi lottare per quello che vogliamo con tutte le nostre forze."
All for the game (The Raven King) — Nora Sakavic
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apropositodime · 6 months ago
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Esattamente undici anni fa, mi svegliavo con un sogno. Pazzesco.
Sognavo mia madre, in piedi vestita,come nei giorni normali della sua vita, era davanti al suo armadio metteva a posto . A fianco a lei c'era quel letto, quello ospedaliero, attrezzato, vuoto.
In quel sogno percepivo, serenità.
Mi sono svegliata e ho pensato: che strano sogno,non mi ha turbata, non mi ha spaventata, avevo capito chiaramente...
In quegli anni vivevo i nella stessa palazzina dove vivevano i miei.
Ale aveva 6 anni e Andre 9.
Ci prepariamo e scendiamo dai nonni.
Mio padre è preoccupato e mi dice: stamattina non va.
Solo questo.
Lei è nel letto ospedaliero, con il respiratore e tutto il resto, dimostra duecento anni, mio padre è stato il miglior infermiere che io abbia mai conosciuto.
Maledetta malattia.
Andiamo via, fa caldo, conosco mio padre, porto i bambini fuori, anche se loro sono davvero bravi.
Andiamo nel bar del loro padre, io a giugno ho chiuso la nostra storia, il nostro matrimonio, e stato un anno assurdo,tra una cosa e l'altra.
Intorno alle undici mi chiama mia sorella, piange e non capisco cosa dice, ma capisco cos'è successo
Mamma è volata via.
Ho dovuto sempre dire io da sola, le cose ai miei figli, anche quando il loro padre se ne è andato,sempre io.
Va be, chi se no!
In quel sogno, mi ha salutata.
Non lo dimenticherò mai.
In questi anni non l'ho sognata molte volte, ma solo in momenti miei particolari.
"non lo so dove vanno le persone quando ci lasciano, ma so dove rimangono"
L'unico volta in cui ho pianto è stato quando mia sorella mi ha detto : la mamma ha la Sla.
Chi vuole stare in corpo che non sente più, chi? Sapendo che non c'è nulla da fare.
Quando se n'è andata, ho respirato, lei non respirava più in autonomia, e sapete una cosa, la sua paura più grande era quella , la mancanza del respiro, il suo punto debole era la gola, tantissimo anni fa le era stata tolta la tiroide .
La sua malattia l'ho trovata ingiusta. Non che ci siano malattie giuste...
Quindi io sapevo che non ce la faceva più, in quel saluto ho percepito la sua serenità.
E niente, dopo questo ricordo buttato su questo muro, mi scuso se vi ho trasmesso tristezza, non era questa l'intenzione.
Giovedì.
Ciao Ma😊
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fatticurare · 9 months ago
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Firenze, 15 aprile 1944.
Assassinio di Giovanni Gentile.
Fuori dalla sua abitazione a Firenze un gruppo di “eroi” partigiani, fingendosi studenti, si avvicinò al veicolo con Gentile a bordo.
Lui, che era un uomo umile e generoso, abbassò il finestrino per ascoltarli. Uno dei vili gli sparò in pieno petto, morì poco dopo in ospedale.
«L’assassinio di Giovanni Gentile fu una carognata ingiusta e vigliacca. Gli antifascisti furono dei cacasotto perché uccisero un grande e inerme filosofo mentre non ebbero il coraggio di sminare i ponti di Firenze che i tedeschi avevano minato»
Così parlava in una lettera ritrovata anni dopo la sua morte e resa pubblica nel 2010 Oriana Fallaci.
#25aprile #FestadellaLiberazione
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frasinontroppocelebri · 4 months ago
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La cosa più ingiusta in questo mondo è che i cani non vivono quanto noi.
-Silas House
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