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Mente umana di Manuel Triguero: Lo spazio dove tutto ha inizio. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nell’inconscio con Manuel Triguero “Mente umana: Lo spazio dove tutto ha inizio” è un’opera di Manuel Triguero, pubblicata il 4 maggio 2023. In questo libro, l’autore esplora la complessità della mente umana, analizzando come i pensieri influenzino le nostre azioni quotidiane e, di conseguenza, la qualità della nostra vita. Triguero affronta temi quali la struttura mentale, i circoli…
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LE PIANTE PARLANO TRA LORO: LA SCOPERTA GIAPPONESE
Un team di scienziati giapponesi ha scoperto un sistema di comunicazione tra le piante ed è riuscito per la prima volta a registrare foglie che “parlano” tra loro attraverso un linguaggio biologico mai individuato in precedenza.
I ricercatori della Saitama University hanno catturato un processo in cui le piante danneggiate da insetti, predatori o per altri motivi, comunicano con piante non danneggiate fornendo loro segnali di pericolo. Il linguaggio si attiva dopo aver rilevato composti organici volatili che vengono prodotti dalle piante in risposta a danni meccanici o alterazioni improvvise della propria struttura. Questa comunicazione tra le piante avviene attraverso gli stomi, cellule di guardia le cui variazioni di turgore determinano l’apertura e la chiusura dello strato epidermico delle foglie e che protegge le specie limitrofe dalle minacce ambientali, creando comunità che condividono e si scambiano le risposte di difesa. “Abbiamo finalmente svelato l’intricata storia di quando, dove e come le piante rispondono ai ‘messaggi di avvertimento’ aerei dei loro vicini minacciati”, ha detto M. Toyota nello studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature. “Questa eterea rete di comunicazione, nascosta alla nostra vista, svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia delle piante vicine da minacce imminenti, in modo tempestivo”.
Le piante comunicano le minacce, aiutando i loro vicini a prepararsi a pericoli simili, non solo utilizzando segnali chimici ma anche segnali elettrici e una rete di radici e funghi sotterranei. Questo complesso sistema permette loro di condividere nutrienti e informazioni, dimostrando una sofisticata forma di interazione e cooperazione nel mondo vegetale.
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Fonte: Nature; Science alert; foto di Johannes Plenio
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Esposizione di Scienze di Confine della Svizzera italiana.
Lugano ospiterà la prima esposizione di scienze di confine della Svizzera italiana. Questa fiera abbraccia molte tradizioni e filosofie tra cui : Astrogeomanzia | Astrologia | Caffeomanzia | Cartomanzia | Chiromanzia | Costellazioni familiari e sistemiche | Cristalloterapia | Esanimai Dei Ching | Geomanzia |Lettura Delle Rune | Letture Dell’Aura | Numerologia |Oroscopo Solare | Psicologia Esoterica | Radioestesia | Regressioni | Sciamanesimo | Scrittura Automatica Lugano sarà per quattro giorni, dall'11 al 14 aprila 2024, il faro d’Europa della medianità e di tutte le Scienze Esoteriche. Lo scopo primario della fiera è quello di valutare e considerare l’esperienza di altre dimensioni oltre la realtà fisica conosciuta. L'evento verrà inserito nella ormai storica fiera Tisana - www.tisana.com che prevede per l'edizione 2024 un'affluenza di oltre 20.000 visitatori. Per maggiori informazioni su come partecipare contatti [email protected] oppure chiami il numero +41787593223 Scienze di confine offre per quattro giorni la possibilità di esplorare le dimensioni spirituali e misteriose dell’esistenza umana entrando in un mondo vasto e diversificato che offre molte prospettive e tecniche diverse per tutti coloro che sono alla ricerca di una connessione con qualcosa più grande di loro stessi. Per quattro giorni, Lugano sarà il centro dell’insegnamento intimo e segreto che gli antichi filosofi donavano a un ristretto gruppo di discepoli iniziati. Stiamo parlando dell’ermetico incomprensibile, di quel mondo che si basa sui concetti spirituali, mistici, sempre legati alla ricerca della verità ultima, alla conoscenza nascosta e all’esperienza di dimensioni oltre la realtà fisica. Contatti: E: [email protected] T: +41787593223 Per maggiori informazione consultare il sito Tisana all'indirizzo www.tisana.com/scienze-di-confine-2024 Read the full article
#Astrogeomanzia#astrologia#Caffeomanzia#cartomanzia#Chiromanzia#Esposizione#Lugano#Radioestesia#Svizzera
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Il Giornalismo d'Inchiesta: Alla Ricerca della Verità Nascosta
Il giornalismo d'inchiesta è una forma di giornalismo investigativo che mira a scoprire e rivelare informazioni nascoste o segrete che sono di interesse pubblico. Questa pratica giornalistica è un pilastro della democrazia e svolge un ruolo fondamentale nel controllo del potere, nella promozione della trasparenza e nell'esposizione della corruzione. In questo articolo, esploreremo l'importanza del giornalismo d'inchiesta, il suo ruolo nella società e alcuni dei suoi esempi più noti. La Missione del Giornalismo d'Inchiesta Il giornalismo d'inchiesta è spesso definito come "il quarto potere" nella società, poiché svolge un ruolo di controllo sui tre poteri tradizionali: l'esecutivo, il legislativo e il giudiziario. Questo genere di giornalismo è impegnato nella ricerca della verità, nel mettere sotto accusa l'ingiustizia, nell'esporre la corruzione e nel garantire che i poteri costituiti siano tenuti responsabili delle loro azioni. Un buon giornalista d'inchiesta deve essere curioso, tenace e disposto a scavare in profondità per scoprire informazioni. Questo può comportare mesi o addirittura anni di ricerca, interviste e indagini. Il giornalista d'inchiesta non accetta le risposte superficiali o le spiegazioni evasive, ma cerca sempre la verità dietro i fatti. Il Ruolo del Giornalismo d'Inchiesta nella Società Il giornalismo d'inchiesta svolge diversi ruoli chiave nella società: - Controllo del Potere: È responsabile del controllo dei poteri costituiti, compresi i governi, le aziende e le istituzioni. Rivelando cattiva amministrazione, corruzione o abusi, il giornalismo d'inchiesta tiene i responsabili delle decisioni pubbliche e private sotto osservazione. - Promozione della Trasparenza: Mette in luce informazioni che spesso sono tenute nascoste o segrete, contribuendo alla promozione della trasparenza e della responsabilità. Questo incoraggia una maggiore apertura e onestà nell'operato delle istituzioni. - Informazione del Pubblico: Fornisce al pubblico informazioni che possono avere un impatto diretto sulle loro vite e sulle loro comunità. Questo consente alle persone di prendere decisioni informate e partecipare attivamente alla vita pubblica. - Sensibilizzazione sui Problemi Sociali: Rivela e mette in evidenza problemi sociali critici, come le disuguaglianze, gli abusi sui diritti umani e l'ingiustizia. Questa sensibilizzazione può contribuire a promuovere il cambiamento sociale. Esempi di Giornalismo d'Inchiesta Il giornalismo d'inchiesta ha portato alla luce numerosi scandali e questioni rilevanti nel corso della storia. Alcuni esempi noti includono: - Lo scandalo Watergate: I giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein del Washington Post hanno scoperto e rivelato il coinvolgimento del presidente Richard Nixon nel tentativo di coprire il furto di documenti dall'edificio del Comitato Nazionale Democratico. Questa indagine ha portato alle dimissioni di Nixon nel 1974. - Lo scandalo dei Panama Papers: Nel 2016, una vasta indagine giornalistica coordinata ha rivelato migliaia di documenti riguardanti aziende offshore e off-shore che coinvolgevano politici, uomini d'affari e celebrità in tutto il mondo. Questa indagine ha messo in luce l'uso di tali aziende per evitare tasse e nascondere attività illecite. - La serie "Spotlight" del Boston Globe: Questa indagine ha portato alla scoperta di un vasto sistema di copertura da parte della Chiesa Cattolica di abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti. La relazione ha scosso l'opinione pubblica e ha portato a un maggiore impegno per affrontare il problema degli abusi sessuali nella Chiesa. Conclusioni Il giornalismo d'inchiesta gioca un ruolo insostituibile nel garantire la responsabilità, la trasparenza e il controllo del potere. I giornalisti d'inchiesta dedicano il loro tempo e la loro energia a esporre la verità, a svelare le ingiustizie e a informare il pubblico. Nell'era dell'informazione, il giornalismo d'inchiesta è più importante che mai per garantire una società aperta, giusta e responsabile. Foto di Krzysztof Pluta da Pixabay Read the full article
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Bomba atomica, e pure sporca
Bomba atomica sporca negli aerei di linea, forse anche kamikaze con bagaglio a mano
Sembra si stia chiarendo in che modo pensano di colpire l’Europa ( e non solo l’Europa, probabilmente anche le Americhe) con l’atomica senza che si possa fare niente per fermarli: “Lac-Mégantic” Si, hanno intenzione di rifarlo, ma non con un treno, come a Lac-Mégantic, dove oltretutto mancò la carica radioattiva perché il contrabbandiere di uranio non si trovava più sul treno al momento dell’incendio Questa volta useranno degli aerei, aerei di linea e privati per il loro attacco atomico a tradimento, quindi voi capite che non sarebbe possibile intervenire in nessuna maniera, quindi allarme rosso fuoco per tutti gli aereoporti del mondo, controlli massicci soprattutto per gli aerei dei privati, soprattutto quelli che volano a bassa quota o che volano in addestramento (sopra casa mia ne volano sempre tanti), allarme rosso fuoco anche per l’aeronautica e gli aerei super veloci, non dimenticate mai che il sabotaggio di veicoli è un classico di ogni guerra sporca Controllate accuratamente cosa trasportano gli aerei perché una bomba sporca non ha la forma di una normale bomba atomica, può essere molto più piccola e più leggera e può essere nascosta ovunque, anche dentro un bagaglio, una cassa, qualunque cosa che possa per diritto essere trasportata su un aereo di linea o su un aereo che trasporti merce Non sottovalutate questa informazione perché potrebbe essere quella esatta L’altra possibilità sarebbe il lancio da una piattaforma in mezzo al mare, oppure una portaerei o una nave da crociera sequestrata da dirottatori, ma in questo caso si tratterebbe di missili
Mi arriva adesso una nuova informazione: potrebbero essere dei kamikaze e la bomba potrebbe essere nel bagaglio a mano oppure essere della gente che si porta dietro una bomba nel bagaglio a mano e non sa di averla Fate controlli accurati e non trascurate nulla
Il mondo é nelle vostre mani, se fallirete moriremo tutti
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Varese, la divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti è la vincitrice dell'edizione 2022 del premio all’ecologia
Varese, la divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti è la vincitrice dell'edizione 2022 del premio all’ecologia. Venerdì 25 novembre appuntamento con la giornata dedicata alla memoria di Salvatore Furia, con la consegna del riconoscimento intitolato a chi si è distinto nell'ambito della divulgazione e comunicazione di contenuti scientifici in tema di tutela dell'ambiente e di ecologia: l'edizione 2022 del Premio Furia va a Barbara Gallavotti, biologa, divulgatrice scientifica e autrice. Nella giornata di venerdì saranno tre i momenti dedicati al premio, che fu ideato nel 1973 dal Professor Furia. Alle ore 15.00 verrà messo a dimora un albero da frutto, un melo autoctono di una varietà antica. La piantumazione sarà nel Parco di Villa Baragiola, in prossimità della Dacia, alla presenza della vincitrice a cui è dedicato il premio. Questo sarà il primo albero con l'intento di creare un frutteto di piante autoctone antiche da dedicare alla memoria di Salvatore Furia. Alle ore 18.00 in Salone Estense ci sarà una conferenza realizzata in collaborazione con La Varese Nascosta dal titolo "Illuminare meglio e risparmiare: una scelta possibile!" a cura di Diego Bonata e con la moderazione del giornalista Maurizio Melis. Infine, alle ore 21.00 in Salone Estense ci sarà la Cerimonia di premiazione del Premio Ecologia Città di Varese Salvatore Furia: verrà premiata la giornalista scientifica Barbara Gallavotti, scrittrice e divulgatrice scientifica, coautrice da oltre vent’anni di trasmissioni televisive di informazione e approfondimento come Superquark e Ulisse. E' stata inoltre responsabile della comunicazione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Durante la serata di premiazione verrà consegnato anche il Premio “Mario Pavan”, una borsa di studio intitolata ad un grande professore universitario unito a un rapporto di amicizia e collaborazione con Furia: si tratta di un premio che ha l'intento di supportare l'attività di ricerca dei giovani ricercatori. Il premio Pavan 2022 va al dottor Navarro Ferronato, che ha svolto la tesi dal titolo “Verso l'economia circolare nelle città in via di sviluppo. Un approccio integrato per la pianificazione di progetti di cooperazione internazionale”. “Per l'edizione 2022 del Premio Furia viene premiata per la prima volta una donna, una divulgatrice scientifica che fa del mezzo televisivo lo strumento privilegiato per raggiungere anche giovani e bambini, per avvicinarli alle tematiche ambientali. I libri di Barbara Gallavotti si focalizzano sui fenomeni in campi che vanno dalla fisica, alla medicina, all’ambiente e alla storia della scienza, utilizzando mezzi di comunicazione adatti ad ogni pubblico – spiega l'assessora Nicoletta San Martino - La scelta dell'albero da frutto, di una varietà antica e autoctona, ha inoltre l'obiettivo di creare un frutteto speciale intorno alla Dacia, per rinnovare la memoria del professor Furia con il premio a lui dedicato nel luogo in cui hanno sede i laboratori del Centro Geofisico Prealpino”. Il premio Furia, tra i primi riconoscimenti di calibro internazionale a tema ambiente ed ecologia, è promosso dal Comune di Varese in partenariato con la Società Astronomica Schiaparelli, e con la collaborazione di Università degli Studi dell'Insubria, ARPA Lombardia e il JRC di Ispra, e ogni anno conferisce il riconoscimento ad una personalità che si sia distinta per meriti in ambito naturalistico, in particolare nella diffusione e comunicazione di contenuti scientifici sul tema ambientale. Tra i premiati dal 2017 ad oggi ci sono Stefano Mancuso, Michele Lanzinger, Salvatore Settis e Franco Arminio. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito. E' consigliata la prenotazione per la cerimonia di premiazione al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-premio-ecologia-citta-di-varese-salvatore-furia-465576310277... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Le chat anonime del Dark Web: come funzionano e cosa si può trovare
Il Dark Web è una parte del World Wide Web che non è indicizzata dai normali motori di ricerca e richiede software specifici per accedervi. Questo lato nascosto della rete offre una vasta gamma di siti e servizi, tra cui chat anonime che permettono agli utenti di comunicare in modo sicuro e privato. In questo articolo, esploreremo come funzionano queste chat anonime del Dark Web e cosa si può trovare all'interno di queste stanze virtuali.
Le chat anonime del Dark Web sono uno strumento utilizzato da coloro che desiderano mantenere l'anonimato online. Queste chat permettono di comunicare in modo criptato e senza rivelare l'identità degli utenti.
Esistono diverse piattaforme di chat anonime sul dark web, ognuna con le proprie regole e funzionalità. Tuttavia, in generale, tutte le chat anonime del dark web funzionano in modo simile. Ma senza perdere altro tempo andiamo avanti e vediamo cosa sono e come funzionano. Importante: qualsiasi informazione o consiglio presente in questi paragrafi è fornito a scopo puramente informativo e non costituisce una consulenza professionale. L'autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali danni o conseguenze derivanti dall'uso delle informazioni contenute in questo articolo.
Come funzionano le chat anonime del Dark Web
Le chat anonime del web nero si basano su protocolli di comunicazione criptati e software specifici per garantire l'anonimato degli utenti. Uno dei software più popolari utilizzati per accedere al Dark Web è Tor (The Onion Router), che permette di navigare in modo anonimo e sicuro all'interno di questa rete nascosta. Tor funziona attraverso una serie di server volontari, chiamati nodi, che fanno rimbalzare il traffico Internet dell'utente in modo casuale, rendendo difficile tracciare la sua posizione e identità. Quando si utilizza una chat anonima del Dark Web, le conversazioni vengono criptate e fatte passare attraverso diversi strati di sicurezza per garantire che le informazioni scambiate rimangano private e accessibili solo ai partecipanti della chat.
Cosa si può trovare nelle chat anonime del Dark Web
Le chat anonime del Dark Web ospitano una vasta gamma di discussioni e argomenti. Alcune delle chat più comuni sono quelle legate a temi come la sicurezza informatica, il giornalismo investigativo, la libertà di espressione e la privacy online. Tuttavia, ci sono anche chat che trattano argomenti illegali o immorali, come il commercio di droga, armi e materiale illecito. Ecco alcuni esempi di ciò che si può trovare nelle chat anonime del Dark Web: - Supporto tecnico e consigli sulla sicurezza informatica: Molti utenti del Dark Web sono esperti di sicurezza informatica e offrono consigli e supporto per proteggere la propria privacy online. Queste chat sono spesso utilizzate per discutere di nuove vulnerabilità, attacchi informatici e metodi di protezione. - Whistleblowing e giornalismo investigativo: Le chat anonime del Dark Web offrono una piattaforma sicura per gli informatori e i giornalisti investigativi che desiderano condividere informazioni sensibili senza rivelare la propria identità. - Discussioni politiche e sociali: Alcune chat anonime del Dark Web sono dedicate a dibattiti e discussioni su temi politici, sociali e attuali. Questi forum offrono un luogo sicuro per esprimere opinioni e idee senza timore di censura o persecuzione. - Attività illegali: Purtroppo, il Dark Web è anche noto per ospitare chat e forum dedicati a attività illegali, come il commercio di droga, armi e materiale illecito. Questi luoghi sono spesso utilizzati dai criminali per organizzare e coordinare le loro attività.
Conclusione
Le chat anonime di internet nera offrono un rifugio sicuro per coloro che desiderano comunicare in modo anonimo e protetto. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi associati all'utilizzo di queste piattaforme, poiché possono anche essere utilizzate per scopi illegali e immorali. Se si decide di esplorare il Dark Web, è fondamentale adottare misure di sicurezza appropriate e agire con cautela per proteggere la propria identità e privacy.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluti. Read the full article
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Giornale multimediale Agenzia Stampa Italia, Venerdì 23 Luglio 2021 - ore 12:38:51
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Tiboni (MIC): “Corte Europea, votata la risoluzione 2361: la vaccinazione non è obbligatoria, vietate pressioni e discriminazioni"
Scritto da Redazione ASICategoria: Politica NazionalePubblicato: 24 Febbraio 2021
tibonicovid(ASI) "Una notizia questa di rilevante importanza, tenuta nascosta sia dal Governo italiano e Ministero della Salute, che dai nostri Parlamentari seduti sullo scranno del Parlamento Europeo. In data 27 gennaio 2021 l’Assemblea Permanente del Consiglio d’Europa ha votato la risoluzione 2361 (di cui alleghiamo il documento*) che vieta di rendere obbligatoria la vaccinazione anti covid-19.
Il testo approvato dall’Assemblea chiarisce ai Paesi aderenti quali siano gli obblighi nella gestione della campagna di vaccinazione. Riportiamo a seguirei i contenuti che riteniamo fondamentali ai fini della tutela dei diritti umani: (punto 7.3.1) assicurarsi che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno è politicamente, socialmente o altrimenti sottoposto a pressioni per farsi vaccinare, se non lo desiderano farlo da soli; (punto 7.3.2) garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, a causa di possibili rischi per la salute o per non voler essere vaccinato; (punto 7.3.4) distribuire informazioni trasparenti sulla sicurezza e sui possibili effetti collaterali dei vaccini, collaborando e regolamentando le piattaforme di social media per prevenire la diffusione di disinformazione; La risoluzione 2361 chiarisce inequivocabilmente 4 aspetti fondanti:
1. La vaccinazione NON è obbligatoria;
2. Non ci possono essere pressioni alla vaccinazione;
3. Deve essere garantito che nessuno sia discriminato;
4. Devono essere fornite informazioni trasparenti sugli effetti collaterali.
Contrariamente a quanto deliberato dall’Assemblea Permanente del Consiglio d’Europa, nulla di tutto questo viene tenuto in considerazione dai nostri governanti. In Italia è in atto una pressione vera e propria all’obbligo vaccinale e, più volte abbiamo riportato articoli nel merito.
Ricordiamo il recente Tweet di Claudio Borghi, il quale scriveva: “Eppure non dovrebbe essere difficile capire il ragionamento: vaccinazioni = sparisce il virus = si allentano le restrizioni = turismo”. L’azione mediatica e quotidiana di dispensare, come un bollettino di guerra i valori dei positivi al tampone per il Covid-19, non è altro che un messaggio mediatico che volge al pensiero che l'unica alternativa sia la vaccinazione.
I continui lockdown, messi in atto nonostante i posti letto in Terapia Intensiva (occupati da Pazienti Covid−19) rientrano nella soglia minima, non fanno altro che fortificare tale pensiero. Nessun messaggio è mai apparso sui media in ordine al non obbligo vaccinale, né nessun messaggio è mia apparso al fine di fornire dati esatti e dettagliati sugli effetti collaterali dei vaccini.
Le uniche informazioni che si possono apprendere in rete (quando non vengono censurate) sono quelle dalle testate giornaliste e blogger indipendenti nonché medici liberi nel pensiero. Inviamo pertanto il Governo Italiano ed il Ministero della Salute nella persona del Ministro Roberto Speranza, alla stretta osservanza di quanto stabilito dall'Assemblea Permanente del Consiglio d’Europa.
Nonché a mettere in atto una campagna mediatica di informazione trasparente (su larga scala) secondo quanto stabilito dall'Assemblea Permanente del Consiglio d’Europa con la risoluzione 2361/2021.
Invitiamo tutti a stampare il documento, averlo sempre con sé, ed esibirlo in caso di necessità." Lo dichiara in esclusiva ad Agenzia Stampa Italia in una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC).
Note:non c' è nessun obbligo.
Ragioniamo con la testa.
Hanno milioni di vaccini in scadenza ad agosto !!!
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Praticamente sono usciti fuori documenti dove si scopre che Coco Chanel era una spia nazista, ora c'è un sacco di gente arrabbiata che vuole boicottare il brand. Ora riflettiamo un po': è giusto fare informazione, fare luce sulla figura di una donna che è stata venerata, che è considerata quella che ha cambiato il modo di vestirsi delle donne - anche su questo ci sarebbe da parlare, ma in un altro momento-, è giusto ricordare chi fosse veramente, ma di qui a boicottare un brand nel 2021 ce ne passa, non è nemmeno suo perché prima cosa è morta da un bel po', seconda cosa è stato acquistato da una famiglia ebrea. "All0Ra doVREbbERo cAMBIargLI noME", il nome Chanel prende il nome da Coco Chanel, ma è altro il brand ora, è proprio altra cosa, oltre a essere un nome registrato, oltre a essere una questione di marketing e soldi. Un sacco di case di moda hanno una storia passata che va affrontata, non cancellata, che va raccontata e non nascosta, ma non da boicottare il brand per cose che appartenevano ai suoi creatori che non sono più vivi, perché i brand non sono più allineati con quelle idee, dovranno fare i conti con il passato, ma non sono più quel passato, sono altro. Altrimenti dovremmo fare fuori: Vuitton che lavorava per i nazisti, Hugo Boss che cuciva le divise per i nazisti e tantx altrx.
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MAG117 - Caso #0170208 A-F - “Testamento”
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ARCHIVISTA
Dichiarazione di Jonathan Sim, Capo Archivista all’Istituto Magnus, Londra, riguardo all’imminente, um… operazione. 2 agosto 2017. Registrato direttamente dal soggetto.
I-io volevo mettere giù qualche pensiero prima di, um… tutto. Dovremmo farlo tutti, a dire il vero. Forse, forse lo dirò agli altri.
Sembra che sia deciso. Io, Daisy, Basira, e, uh, Tim andremo tutti a questa Casa delle Cere. Ci intrufoleremo come possibile. Daisy piazzerà le cariche mentre noi, qual è la frase che ha usato, “creeremo un diversivo”. Poi le attiveremo tutte quando comincerà il rituale. Gli appunti di Gertrude erano abbastanza chiari. A meno che il rituale non sia già in atto, ogni danno che facciamo potrebbe essere facilmente riparato. Ma se calcoliamo bene i tempi, ci vorranno secoli, forse, prima che possano riprovarci. Certo, se li calcoliamo male…
Daisy è stata molto chiara sul fatto che pensa che avremmo maggiori possibilità di successo se lei entrasse da sola, e, onestamente, fatico a non concordare. Ma Tim non se ne starà seduto in casa ad aspettare, ed Elias sembra insistere molto affinché vada anch’io. Parte di me pensa che sia perché così potrà vedere se qualunque “preparazione” stia cercando di fare su di me funzioni. Sai cosa? Quella stessa piccola parte di me spera quasi che non funzioni. Che tutto questo tempo, tutte le sue criptiche spinte e la sua attitudine da “imparare a volare cadendo”, finisca per essere un completo spreco di tempo. Giusto per fargliela vedere. Anche così, io, io… non sarebbe giusto non andare.
Penso che per Basira sia lo stesso. Verrà per fare da supporto a Daisy, o così dice. Non capisco proprio quelle due. Immagino che quello che hanno fatto, vedere quello che hanno visto… è un gran bel legame. Il genere di cosa che io ho fatto principalmente da solo. In ogni caso, questo a volte fa sì che sia difficile fidarsi completamente di loro…
Sai, sai cosa, no. Ho, ho chiuso con quello. Basta con la paranoia. Mi ha quasi fatto uccidere più di una volta, e Georgie aveva ragione. Se sto, um, scivolando allora ho bisogno di persone di cui mi possa fidare. E io... io non penso che ormai questo possa più accadere naturalmente per me, quindi prendo una decisione. Mi fido di loro. Di tutti loro.
A-a parte Elias, ovviamente, questo non è - voglio dire - ho ascoltato i nastri. Ho ascoltato i nastri, e so quello che dicono alle mie spalle, quanto hanno… sofferto a causa di questo posto. A causa mia. Dio. Povera Melanie.
E… a parte qualche, uh, uh, pettegolezzo da ufficio che non, non sono sicuro sia necessario o, uh, consono a un luogo di lavoro che… hey, è, è, è naturale, è, è normale. Non, non c’è, non c’è nessuna subdola motivazione nascosta o… va bene così. Va, va bene così.
Quindi, immagino… Entro i prossimi giorni andrò in missione speciale per far esplodere un museo delle cere. Non è esattamente quello che mi sarei aspettato da un lavoro di archivio. Mi preoccupo per Martin e Melanie, e di lasciarli indietro con… Immagino che faccia parte del fidarsi di qualcuno, no? Lasciare che aiuti come può.
Oh, già, ho trovato qualcosa sull’altro corpo che il circo ha rubato [ride], questo “George Icarus”. A quanto pare era stato sepolto all’inizio di quest’anno. Ho [ride] scavato più a fondo, e sembra che il lotto e la lapide siano stati pagati da… l’Istituto Magnus! E mi viene in mente solo un uomo morto negli ultimi mesi che l’Istituto potrebbe voler seppellire sotto pseudonimo. Solo uno che ha passato la vita così vicino alla paura che la sua pelle sarebbe utile in un rituale come questo. Non so cosa effettivamente fare con questa informazione, ma… dio. Jurgen Leitner. Non riesco proprio a liberarmene.
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BASIRA
Dichiarazione di Basira Hussain, 2 agosto 2017, come richiesto da Jonathan Sims.
Non, non so davvero perché sono qui. Voglio dire, so come ci sono arrivata. Tutte le decisioni che ho preso, finché improvvisamente: sì, questa è la mia vita! Ma non il perché. Non proprio. Ha senso?
[sospira] Non voglio essere qui. Ma alla fine, non volevo neanche essere in polizia, quindi, immagino che non faccio proprio quello che voglio. Il che… forse va bene lo stesso. Le mie opzioni… si sono ristrette molto negli ultimi anni. Non so, mi sento un po’ male. Tutti sembrano passarsela molto meglio di me, ma sarei dovuta essere io l’ostaggio. È fantastico quanto si possa ignorare tenendo la testa in un libro.
Mio padre odierebbe sentirmi parlare così. Lui non sopportava la gente che si lamentava passivamente dei suoi problemi. Diceva sempre, se non ti piace qualcosa, o lo accetti e ti adatti, o lotti e lo cambi. Piagnucolare non aiuta. Ho sempre cercato di vivere in quel modo. Ma penso che a volte ti sembra di adattarti, ma è solo negazione.
Ma non più. Ho intenzione di lottare e cambiarlo. Spero solo di non entrare nella battaglia sbagliata. Immagino che se Jon incasina le cose, agli altri non guasterebbe avere un paio di mani addestrate per aiutare. Quindi, cere siano. Vorrei solo non sentirmi così tanto come ste stessimo abbandonando Melanie. E Martin.
Ma almeno Daisy verrà. Voglio dire. So che lei è… difficile. Tutto quello che dicono su di lei, è vero, è giusto. Ma, è affidabile. Lei è un… un punto fisso, e se c’è lei so esattamente da che parte stare, esattamente cosa sto facendo, in relazione a lei. Lei non ha alcun dubbio. Entriamo, piazziamo le bombe, usciamo e li mandiamo tutti all’inferno con un’esplosione. O moriamo. Non penso avrò mai una chiarezza del genere. Nonostante tutto quello che ha fatto, lei, lei è comunque la migliore partner che abbia mai avuto.
[sospira] Spero solo che Jon riesca a mantenere il controllo. E Tim… santo cielo, Tim. So che ne hanno passate molte, ma non hanno mai affrontato una cosa del genere prima. E se è in qualche modo simile a quando abbiamo dato la caccia a Rayner, le cose si faranno brutte. Il genere di brutto che si può superare solo rimanendo concentrati e mantenendo la mente lucida. Si manda giù la paura - e non perché sta nutrendo giù qualche strano orribile dio, come pensa Jon, ma perché è così che si va avanti.
Immagino, immagino che tutti dovremo solo fare ciò che saremo in grado di fare, e vedere cosa ne viene fuori. [sospira]
Come diavolo mi sono ritrovata a dover salvare il mondo?
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MELANIE
Melanie King, 2 agosto 2017. 23:23.
È tardi. Non so a che ora gli altri partano. Potrebbe essere domani mattina, immagino. Non mi dicono davvero quel genere di cose. Faranno sapere a me e Martin quando sono pronti, quando tutto sta effettivamente per partire. Probabilmente dovrei augurare loro fortuna, e sperare che non ci sarà un qualche tipo di terrificante apocalisse, ma è abbastanza difficile sperare qualcosa del genere al momento. La speranza non serve davvero a molto, è sempre stata l’azione per me. È, è sempre stato fare cose che aiutano. Non ho mai davvero visto l’utilità della speranza.
So perché non sono parte di questa azione. Ho, ho anche io le mie cose di cui occuparmi. Pensano che così mi stiano dando un’opportunità di affrontare i miei demoni aiutando a eliminare Elias. Non capiscono che l’unico modo di occuparsi di qualcosa come lui è guardare i suoi occhi spegnersi con le tue mani intorno alla sua gola. Oh, facciamo a modo loro, per ora, ma quando sarà il momento, voglio vederlo morto.
Sono, sono così arrabbiata che a volte, quando Jon blatera riguardo a una delle sue ultime intuizioni, è tanto se riesco a non tirargli un pugno sui denti. Mi sembra di avere sempre lottato. Nessuno fa spazio per gente come me. Ti devi fare strada a gomitate tra gli idioti comodi, e poi salire con gli artigli e i denti stretti. Ho dovuto faticare per tutto.
So che suona stupido chiamare una lotta l’aprire un canale di caccia ai fantasmi, ma l’ho fatto con le unghie e con i denti, e ho vinto. E poi sono andata in quell’ospedale, e ho incontrato Jon, ed è andato tutto a rotoli, ma sto ancora lottando. Per quanto mi sia stato utile. Sono ancora bloccata, ancora miserabile, ancora arrabbiata. Nuovi traumi, ma fanno male tanto quanto quelli vecchi. Elias pensa di avere questo modo ingegnoso per ferire le persone, ma è sempre solo la stessa storia in una nuova confezione inquietante. Dio, voglio solo strappargli-
Quando ho cominciato a perdere le parti di me che non erano solo rabbia? Hmm. Allora, se ascolti questo, Jon - se sopravvivi - so che volevi una dichiarazione riguardo al mio viaggio in India. Quindi,ecco.
Nel 1919, le truppe britanniche massacrarono quasi mille civili disarmati ad Amritsar. Sai che stavo indagando sugli spettri di guerra e violenza, e ho trovato delle segnalazioni secondo cui i fantasmi di questi soldati continuavano a manifestarsi. Ho fatto le mie ricerche, e ho capito dove e quando pensavo sarebbe accaduto di nuovo.
Ti ho detto cosa avrei fatto, e poi sono andata a vedere di persona. Avevo ragione. Si sono manifestati, ma non erano come mi aspettavo sarebbero stati. Erano fusi, in qualche modo, mescolati gli uni agli altri, una enorme massa arrabbiata di carne morta e armi. Sono scappata, ovviamente. Sono scappata. Non è che poteva inseguirmi. Ma è venuto fuori che i loro proiettili erano più solidi di quando mi sarei aspettata da delle antichità fantasma, e uno mi ha colpita. Mi sono fatta ricucire la ferita all’ospedale. Ho detto che ero stata derubata, anche se i raggi non mostravano niente là dentro.
E poi, sono venuta a casa. Quindi, sì, è tutto qui, questo è tutto quello che avrai. Perché ha fatto dannatamente male viverlo, e non l’ho fatto perché tu potessi grattarti il mento e dire che è affascinante.
Buona fortuna, Jon. Spero davvero che tu vinca. Ma spero anche che faccia male.
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MARTIN
Um, dichiarazione di Martin Blackwood, nella notte della partenza dei suoi colleghi. Dichiarazione rilasciata direttamente, 3 agosto 2017. Inizio della dichiarazione.
Ho, ho paura, immagino. No,aspetta. No, no, voglio dire, aww, non voglio che quello sia il mio ultimo messaggio, la cosa che mi definisce. “Martin Blackwood, aveva sempre paura, poi è morto. Fine.” Non voglio questo.
Ma è vero, no? Voglio dire, se ci sono delle cose là fuori che mangiano la nostra paura, io sono un buffet di lusso, immagino. Ho solo continuamente paura.
Lo so, lo so, io non morirò, non andrò neanche nella missione incredibilmente pericolosa. Io e Melanie, beh… non penso che la morte sia davvero la preoccupazione. È solo, questa sembra una fine? O, qualcosa? Come se niente potrà tornare alla normalità dopo di questo. Hey, hey, voglio dire, cos’è normale, giusto? Vivere in un vecchio magazzino di documenti è normale? Perdere un’amica e neanche accorgersene è normale? Corridoi, malvagi manager onniscienti… Immagino che ci si possa abituare a tutto.
Ma… questo sembra diverso. Ho bisogno che siano al sicuro. Ho bisogno che lui stia bene. Scu-scusa, umm. Non ho paura per me, però. Non è strano? Voglio dire, non è che io sarò al sicuro, che il mio piano non sia pericoloso, ma è, è mio. Quest’ultimo paio d’anni, sono sempre stato a scappare, sempre a nascondermi, preso nella trappola di qualcun altro, ma, ma ora è la mia trappola, e, beh, penso che funzionerà. Lo so, so che non è esattamente intricata, ma è stato bello tessere la mia piccola tela personale.
Oh, oh, Cristo, spero che Jon non ascolti davvero questi. “Buon Dio, Martin sta diventando una qualche sorta di persona ragno?” No, Jon, è un modo di dire, rilassati! E poi i ragni sono a posto. Voglio dire, sì, la gente ne ha paura, ovvio, ma i veri ragni, quelli vogliono solo aiutarti con le mosche.
In ogni caso, immagino di essere solo stufo di restarmene con le mani in mano a bere tè e sperare che tutti stiano bene. Così, finalmente posso fare qualcosa. Farà male, ma sono pronto. E voglio farlo. E poi avrò la possibilità di bruciare qualcosa, il che è forte! Davvero spero solo che ritornino tutti.
Non voglio vincere da solo.
Oh, e spero che il mondo non finisca. Ovviamente. Solo… solo non morire, Jon. O, o Tim, Basira, o… Daisy? Immagino? Solo… potete per favore tornare tutti a casa?
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[Sospiro, suono di oggetti spostati]
DAISY
Okay.
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TIM
Va bene. Non so cosa tu sia, non so neanche se tu stia ascoltando. Non mi importa. Solo, se ci sei, voglio che tu sappia che ti odio. Ti odio per, per avere assistito a quello che ci è successo.
Incolpavo mio fratello per essersene andato da solo e aver ficcato il naso dove non era voluto. Incolpavo me stesso per non averlo aiutato. Ma ora… ora non importa. Ho letto abbastanza di queste cose da sapere che non importa. L’unica cosa che devi avere perché la tua vita sia distrutta da questa roba è solo sfortuna. Parli con la persona sbagliata, prendi il treno sbagliato, apri la porta sbagliata, ed è fatta!
Farò loro del male, però. Farò del male alla cosa che ha rubato mio fratello e rovinato la mia vita. Io sono la distrazione. Se sembrerà che uno qualsiasi dei tizi del circo, i manichini, qualunque cosa siano, stia per vedere gli altri, farò il più grande casino possibile, li attirerò via, li terrò occupati. [ride] So cosa significa. L’hanno dato a me perché pensano che mi arrabbierò e farò comunque qualcosa di stupido. E probabilmente hanno ragione. Quindi forse è meglio così.
Sai, per tantissimo tempo, ho pensato che il segreto stesse nell’equilibrio. Nella simmetria del lavoro di qualche vecchio polveroso architetto. Ma lui ha fallito, non è vero? E cosa stava mai cercando di ottenere? Ha vissuto come chiunque altro, è morto come chiunque altro. Qualunque cosa stesse cercando nel suo “equilibrio e paura”, non penso l’abbia trovato. Per come la vedo io, c’è solo una persona che sia mai riuscita a far loro del male, a far loro davvero del male. E quella è Gertrude Robinson. Era fredda, spietata, e li ha colpiti quando erano vulnerabili, e ha sacrificato molte persone per farlo.
Onestamente, spero che Jon abbia imparato qualcosa da lei perché, perché non mi aspetto di ritornare da questa cosa. Non so se voglio farlo. E se lui avrà bisogno di tirare il grilletto, di usarmi per fermarlo… beh, sarà meglio che abbia il fegato di farlo.
Timothy Stoker, 4 agosto 2017. [ride] Fine della dichiarazione.
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ARCHIVISTA
Questo è tutto, allora. Credo. A parte, uh… io, uh, io non l’ho bruciata.
La pagina di Gerard… Gerry. I-io so che c’è dell’altro che potrebbe dirmi - lui, lui non vorrebbe, ce-certo, lo, lo so. ma lui lui… lui continuerebbe a esserci, qu-quella, quella conoscenza, co-continuerebbe a esistere…
N-n-non posso… Voglio aiutare, i-io voglio farlo… ma ho, ho paura…
Sto registrando, fallo e basta! Fallo!!!
[Suoni di annaspamenti di dolore]
[Suono di combustione]
...m-me ne devi una, Gerry. Riposa in, uh… solo riposa.
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[Traduzione di: SIlvia]
[Episodio successivo]
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Nel tardo pomeriggio di oggi, come accade da un anno a questa parte, verrà pubblicato sui siti di informazione il bollettino con le cifre relative alla pandemia.
Quanti trovati positivi, quanti morti, quanti ricoverati, eccetera.
Tra le pieghe di quelle tabelle e di quei grafici sarà nascosta una informazione estremamente preziosa per me: ieri mia madre è risultata negativa al tampone, dopo aver avuto la polmonite ed essere stata ricoverata. È totalmente autosufficiente e porta bene i suoi anni, però ne ha ormai 84 ed ero seriamente preoccupato.
Questo we si festeggerà intensamente.
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LA FORZA DELLA TERRA: HENGIFOSS
La Hengifoss fall è una cascata alta più di 120 metri che buca una profonda gola nei pressi di Hallomormsstaður nell’Islanda orientale. È una delle cascate più alte dell’isola e uno degli esempi più sorprendenti della forza della natura.
La parete rocciosa dalla quale scende la cascata è composta da formazioni basaltiche intercalate da sedimenti argillosi e fossili di colore rosso acceso. Tronchi fossili di conifere, sensibili al freddo e lignite, che raffigurano climi più caldi durante l'ultima parte del Terziario, hanno creato una combinazione unica in natura. Questi strati di pigmento diverso danno alla gola di Hengifoss un caratteristico aspetto a strisce orizzontali, simili agli strati di una torta di marmellata di ciliegie e cioccolato.
La cascata è uno dei luoghi più spettacolari e ambiti dagli escursionisti che la visitano facendo delle lunghe passeggiate per raggiungerla on tutte le stagioni. I più arditi riescono anche ad arrampicarsi dietro alla cascata per raggiungere una piccola grotta nascosta dall’acqua e da una tendina composta da migliaia di litri di gocce nebulizzate.
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Fonte: Hengifoss - 3 ottobre 2020
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In un tempo di rassegnata decadenza serpeggia la paura nascosta dall'indifferenza. In un tempo così caotico e corrotto in cui da un giorno all'altro ci può succedere di tutto. In un tempo esasperato e incongruente con tanta, tanta informazione che alla fine uno non sa niente. In un tempo tremendo in ogni parte del mondo. In un tempo dove il mito occidentale nel momento in cui stravince è nella crisi più totale. In un tempo che è forse peggio di una guerra dove gli ordigni nucleari pian piano invadono la terra. In un tempo dove milioni di persone si massacrano tra loro e non sappiamo la ragione. Io come persona io come persona io come persona, completamente fuori dalla scena io come donna o uomo che non avverte più nessun richiamo io che non capisco e che non riesco a valutare e a credere io che osservo il tutto con il sospetto di non sceglier mai, di non sceglier mai, di non sceglier mai… In un tempo sempre più ostile allo straniero tutti i popoli del mondo stanno premendo sull'Impero. In un tempo indaffarato e inconcludente si alza minaccioso il sole rosso dell’oriente. In un tempo senza ideali né utopia dove l'unica salvezza è un'onorevole follia. In un tempo tremendo in ogni parte del mondo. In un tempo dove tutto ti sovrasta e qualsiasi decisione passa sopra la tua testa. In un tempo dove il nostro contributo la nostra vera colpa è solamente un voto. In un tempo che non ti lascia via d'uscita dove il destino o qualcuno ha nelle mani la tua vita… Io come persona, io come persona io coi miei sentimenti coi miei traguardi quasi mai raggiunti io con la mia fede che si disperde in infinite strade io, stordito e spento, con lo sgomento di dover assistere io, confuso e vuoto, e rassegnato a non schierarmi mai a non schierarmi mai, a non schierarmi mai In un tempo tremendo piano piano ti allontani dal mondo, ma con fatica, senza arroganza, come un uomo sconfitto che riesce a vivere solo rifugiandosi nel suo piccolo mondo. Ma la salvezza personale non basta a nessuno. E la sconfitta è proprio quella di avere ancora la voglia di fare qualcosa e di sapere con chiarezza che non puoi fare niente. È lì che si muore, fuori e dentro di noi. Sei come un individuo innocuo, senza giudizi e senza idee. E se non ti si ferma il cuore è perché il cuore non ha mai avuto la pretesa di pensare. Sei come un individuo impoverito e trasportato al capolinea, un individuo sempre più smarrito e più impotente, un uomo al termine del mondo, ai confini del più niente. Ma io ci sono, io ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono ancora io coi miei sentimenti ci sono, io coi miei sentimenti ci sono ancora io con la mia rabbia ci sono, io con la mia rabbia ci sono ancora io con la mia voglia di cambiare ci sono, io con la mia voglia di cambiare ci sono ancora. Io ci sono, io ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono ancora io con le mie forze ci sono, io con le mie forze ci sono ancora io con la mia fede, io con la mia fede ancora io come donna o uomo ci sono, io come donna o uomo ci sono ancora. Io ci sono, io ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono ci sono, ci sono, ci sono. (Giorgio Gaber : "Io come persona" testo di Sandro Luporini)
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“In un tempo di rassegnata decadenza serpeggia la paura nascosta dall’indifferenza. In un tempo così caotico e corrotto, in cui da un giorno all’altro ci può succedere di tutto. In un tempo esasperato e incongruente con tanta, tanta informazione che alla fine uno non sa niente… Ma io ci sono, io ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono ancora io coi miei sentimenti ci sono, io coi miei sentimenti ci sono ancora io con la mia rabbia ci sono, io con la mia rabbia ci sono ancora io con la mia voglia di cambiare ci sono”
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Riesci a sentirmi? - Giorno 137
La mia giornata è stata un continuo controllare l’orologio. Non vedevo l’ora di uscire dall’ufficio. Alle 18 in punto schizzo fuori sperando di vedere un uomo con la barba folta, visto che Niccolò mi ha confidato di essere sprofondato nuovamente nella depressione in seguito al troncamento dei nostri contatti. Setaccio e scruto ogni passante dalla posizione in cui mi trovo, ma rimango delusa. Non mi resta che attuare il piano B: prendo l'auto e sfreccio verso la sua serra. Giunta sul posto vengo fermata all'entrata del capannone da due cartelli, uno con la scritta “Cessata attività” e un altro con “Vendesi”.
Non posso arrendermi al primo intoppo, pertanto inizio la mia investigazione cercando di reperire qualche informazione dai vicini che, con mia enorme incredulità, mi rendono edotta riguardo al suicidio di Niccolò, avvenuto qualche mese prima. La notizia mi sconvolge, tanto che sono costretta ad andare via in fretta trattenendo a stento le lacrime.
Torno mestamente alla mia abitazione in religioso silenzio. Come varco la soglia di casa afferro il libro per leggere l'esperienza avuta invece da Niccolò. Lui racconta di essersi recato fuori dal mio ufficio e di avermi identificata in base alla descrizione da me fornitagli. Ha riscontrato però alcune differenze. Per cominciare, l’adulatore mi ha scritto un sacco di complimenti sul mio aspetto, facendomi arrossire. Ha poi sottolineato che il particolare che differiva maggiormente rispetto a come mi ero dipinta era la forma fisica. Siccome ho messo su peso negli ultimi mesi, gli ho accennato di cercare una donna quantomeno un po’ in carne, mentre lui ha rilevato tutto il contrario, definendomi decisamente snella. Oltretutto, ha concluso dicendo che ad attendermi all’uscita c’era un ragazzo in moto che mi ha fatto salire in sella per poi dileguarci nel traffico urbano.
Le nostre narrazioni ci aiutano a comprendere che il Niccolò del mio mondo è stato lasciato dalla sua compagna, ma non reggendo l’immenso dolore, si è purtroppo tolto la vita. La mia controparte invece pare non abbia mai scoperto il tradimento del mio ex fidanzato e quindi non ci sono state conseguenze né sulla nostra coppia, né sulla mia linea.
Dopo le nostre riflessioni partoriamo un’idea, che è più un desiderio in realtà. Niccolò scrive: «Io voglio incontrarti, voglio conoscere la vera Camilla». Inutile dire quanto io nutra la medesima speranza. Ecco che allora, con un pizzico di follia, decidiamo che forse possiamo avere un contatto nella sua serra, perché nonostante nel mio mondo essa sia ormai dismessa, lui può spiegarmi come entrare di nascosto. Mi confida infatti il modo per intrufolarmi dal retro, sfruttando una chiave da sempre accuratamente nascosta sotto una piastrella. Concordiamo di sederci entrambi al tavolo che troverò nella cucina di casa sua, uno di fronte all’altra. Tutto ciò entro la prossima ora.
Mi imbelletto come se fosse un appuntamento vero e proprio e salgo subito in macchina. Seguo le istruzioni nei minimi dettagli e in poco tempo mi ritrovo nella sua cucina. Qualcuno verosimilmente si impegna a tenere pulito, forse qualche parente, per non far cadere tutto in malora visto che stanno cercando di vendere lo stabile. Accendo perciò la luce e mi siedo nel posto prestabilito. Apro il libro viola e scrivo: «Sono qui».
La risposta di Niccolò non tarda ad arrivare. Sostiene di essere presente anche lui. Facciamo alcune prove, passando diversi minuti a darci istruzioni su come toccarci la mano, su come accarezzarci la pelle, su come abbracciarci, ma niente sembra funzionare, non sento la benché minima sensazione tattile.
Più il tempo passa, più il morale si abbassa. Ogni tentativo sembra inutile. L’ansia inizia a prendere il sopravvento insieme allo sconforto. Smetto di scrivere e scoppio a piangere. Continua a correre l’orologio e permane il silenzio, intervallato solo dal mio singhiozzare. In preda alla rabbia commetto poi un gesto di frustrazione e inizio a strappare le pagine lasciandone solo una manciata. Infine, prendo il libro e lo scaravento contro il muro. Cadendo a terra, si apre sui pochi fogli rimasti e noto che sono pieni di frasi. Mi alzo e mi avvicino per leggerle: «Io ti vedo! Riesci a sentirmi? Camilla riesci a sentirmi? Riesci a sentirmi?» ed è tutto un susseguirsi delle stesse frasi.
Mi sento persa. La mia speranza si è smarrita. Satura di sofferenza, stringo il libro forte al mio petto, piangendo ormai silenziosamente, senza più un filo di voce.
«Voglio sentirti… Voglio sentirti…» farfuglio sommessamente. Ansimo, e ripeto queste frasi in preda alla disperazione.
«Voglio sentirti… Voglio sentirti…»
Proprio allora comincio a udire dei rumori bassissimi che piano piano divengono sempre più nitidi. Un’ovattata voce maschile continua a ripetere: «Riesci a sentirmi? Riesci a sentirmi?»
Mi giro di scatto e vedo un uomo alto, atletico con una lunga barba incolta. Ci fissiamo negli occhi e lui smette di parlare mentre un sorriso gli si disegna in volto. Non servono parole perché entrambi abbiamo già sentito tutto.
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