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"La Mano dell'Orologiaio": Il Nuovo Capitolo Avvincente di Jeffery Deaver con Lincoln Rhyme. Recensione di Alessandria today
Un thriller mozzafiato che riporta in scena l'astuto Orologiaio, minacciando Manhattan con una serie di sabotaggi mortali.
Un thriller mozzafiato che riporta in scena l’astuto Orologiaio, minacciando Manhattan con una serie di sabotaggi mortali. Jeffery Deaver torna a conquistare i lettori con “La Mano dell’Orologiaio”, un thriller che segna il ritorno del celebre criminologo Lincoln Rhyme e della sua compagna Amelia Sachs. Questa volta, la coppia si trova a fronteggiare una minaccia senza precedenti: un gruppo…
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[TRAD ITA] 240628 AVVISO WEVERSE SULLE PROCEDURE LEGALI CONTRO LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEGLI ARTISTI:
"Salve,
Questa è la BIGHIT MUSIC.
Intraprendiamo regolarmente azioni legali contro gli autori di post dannosi riguardanti i BTS per reati tra cui diffamazione, attacchi personali, molestie sessuali, diffusione di informazioni false e critiche mal intenzionate. Desideriamo fornire un aggiornamento sui nostri progressi.
In questo trimestre abbiamo continuato a raccogliere prove di attività che violano i diritti degli artisti, inclusi attacchi personali e diffamazione, attraverso le segnalazioni dei fan e il nostro sistema di monitoraggio interno. Di conseguenza, abbiamo presentato diverse denunce all'agenzia investigativa.
Come abbiamo chiarito in annunci separati di aprile e maggio, varie voci dannose sull'artista sono false e infondate. Abbiamo continuamente raccolto prove su coloro che hanno partecipato agli sforzi organizzati di diffusione di voci e li abbiamo inclusi nelle denunce.
Vogliamo chiarire ancora una volta che non esiste alcun collegamento tra BIGHIT MUSIC e BTS, e Body & Brain. Le voci circolanti secondo cui l'artista o i testi dell'artista sarebbero associati a Body & Brain sono fittizie. Dopo aver scoperto l'uso illegale dei diritti di proprietà intellettuale dei BTS da parte di Body & Brain, abbiamo prontamente richiesto la rimozione del contenuto in questione e abbiamo ricevuto l'impegno a prevenire qualsiasi avvenimento futuro. Se in futuro dovessero verificarsi problemi simili, intraprenderemo azioni legali decisive per sostenere e proteggere i diritti di proprietà intellettuale degli artisti in linea con il nostro principio. Allo stesso modo, a febbraio, abbiamo comunicato una richiesta di cessazione e desistenza alla Global Cyber University per fermare l'uso non autorizzato dei diritti di proprietà intellettuale dei BTS. Vogliamo anche chiarire che le voci sulla manipolazione clandestina delle classifiche e sul marketing non etico sono un prodotto di invenzione e completamente estraneo all'artista.
A parte gli autori dei post dannosi, stiamo intraprendendo azioni legali separate contro coloro che hanno violato la privacy dell’artista. Stiamo inoltre perseguendo cause civili e penali contro i cosiddetti 'cyber demolitori', compreso il canale YouTube 'Sojang'.
Nel 2022 abbiamo intentato una causa contro Sojang per diffamazione e ostruzione agli affari e l’agenzia investigativa aveva precedentemente deciso di sospendere le indagini. Tuttavia, con la nostra persistente richiesta di autorizzazione alla ripresa delle indagini e la fornitura di informazioni personali riguardanti Sojang all'agenzia investigativa, il caso è stato riaperto ed è attualmente oggetto di indagine. All'inizio di quest'anno è stata intentata un'ulteriore causa civile per chiedere danni per diffamazione e altri atti illegali commessi da Sojang e si prevede che presto andrà in tribunale.
Come per le precedenti denunce presentate, diversi casi sono stati inoltrati alla Procura e gli indagati sono in attesa di essere pronunciati. Faremo il possibile per garantire che i sospettati siano ritenuti responsabili indipendentemente da quanto tempo ciò potrebbe richiedere.
Continuiamo a raccogliere, segnalare e intraprendere azioni legali contro post dannosi sui membri dei BTS, che attualmente stanno svolgendo il servizio militare obbligatorio. I nostri sforzi legali continueranno durante il loro posto vacante e intraprenderemo azioni severe contro i sospettati. Non ci sarà clemenza o accordo in nessuna circostanza.
Non esitate a contattare la linea ufficiale di risposta legale della BIGHIT MUSIC tramite e-mail all'indirizzo [email protected].
Apprezziamo profondamente il vostro incrollabile amore e supporto per i BTS. La BIGHIT MUSIC continuerà a lavorare per garantire che i diritti dei nostri artisti siano pienamente protetti.
Grazie."
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©ImVali)
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Eyes on the world #217
1° novembre, giorno di festa. Ma è anche venerdì, quindi giorno di news.
Evviva? Diciamo, visto che la settimana non è stata proprio tranquillissima, anzi. Stavolta partiamo da una grossa inchiesta in campo digitale che potrebbe avere parecchie ripercussioni, per poi fare un salto in USA e capire com’è la situazione a pochissimo dal voto. Poi al solito check su Israele e chiudiamo con ciò che sta accadendo in Georgia, Spagna e Belgio.
Intro troppo lunga? Probabile, quindi iniziamo 👇
🗂️ ACCESSO ILLEGALE A BANCHE DATI STATALI E NON: L’INCHIESTA SI ALLARGA. ECCO I DETTAGLI DELLE OPERAZIONI
1) La Procura di Milano ha svelato i dettagli di un’inchiesta su un sistema illegale di accesso a banche dati statali per ottenere informazioni riservate su imprenditori, finanziari e politici, con lo scopo di venderle per spionaggio industriale e personale. Quattro persone sono agli arresti domiciliari. La vicenda evidenzia vulnerabilità nella sicurezza delle banche dati italiane e coinvolge nomi noti tra chi è stato spiato e chi ha acquistato le informazioni. Secondo il pubblico ministero Francesco De Tommasi, gli indagati sarebbero “pericolosissimi”, in grado di ricattare cittadini e istituzioni grazie a banche dati parallele. L’indagine, che coinvolge la Direzione distrettuale antimafia, si concentra su società accusate di vendere informazioni su persone sorvegliate tramite l’accesso illegale a dati penali, fiscali, sanitari, telefonici e di localizzazione. L’ipotesi principale è di associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici, con oltre 60 persone indagate. Tra le società sotto sequestro figurano Equalize, Develop and Go e Mercury Advisor. Equalize, nota società investigativa milanese, avrebbe avuto un ruolo centrale nel sistema, posseduta da Enrico Pazzali e Carmine Gallo, ex poliziotto. Gallo, agli arresti domiciliari, avrebbe gestito l’accesso alle banche dati tramite membri delle forze dell’ordine. Equalize avrebbe usato anche sistemi di hackeraggio come il trojan RAT per accedere ai dati del Ministero dell’Interno, ma anche al Sistema Di Indagine (SDI), INPS, Agenzia delle Entrate, e altri. Pazzali, indagato, sembra avesse una funzione di rappresentanza, sfruttando le informazioni per favorire la politica e l’imprenditoria, mentre Calamucci, cofondatore di Mercury Advisor, avrebbe ideato il sistema “Beyond” per accedere ai database senza intermediari, hackerando dispositivi di persone sorvegliate. L’inchiesta cita episodi di spionaggio su vari personaggi pubblici e manager aziendali. Tra i clienti di Equalize figurano anche manager di Erg , Heineken e Barilla, che avrebbero richiesto informazioni su dipendenti previo pagamento. Tra gli indagati figura Leonardo Del Vecchio, che avrebbe richiesto l’accesso al telefono di una sua conoscente. Finora, i magistrati non hanno rilevato collegamenti con una precedente inchiesta della Procura di Perugia su accessi abusivi alle banche dati della procura nazionale antimafia, ma hanno comunque manifestato preoccupazioni sulla vulnerabilità dei sistemi di sicurezza dello Stato, evidenziando il rischio di abusi e di diffusione di dati riservati.
Nel corso della settimana sono emersi particolari riguardo l’utilizzo che le aziende facevano di tali pratiche. Un caso rilevante è quello di ERG, che ha commissionato a Equalize uno spionaggio per verificare sospetti di insider trading tra i dipendenti, effettuato con un trojan chiamato Teramind, modificato per eludere i sistemi di sicurezza. Simili operazioni sono state condotte anche su richiesta di Heineken, dove lo spionaggio è stato scoperto solo a seguito di un alert interno. Un software spia è stato proposto anche a Number1 per monitorare un dirigente sospettato di accordi illeciti con fornitori. Barilla ha richiesto l’intervento di Equalize per individuare la fonte di un giornalista che aveva pubblicato notizie interne, mentre Eni ha commissionato indagini su persone coinvolte in processi legali riguardanti la società. In risposta alle accuse, Eni ha affermato che nessuna informazione riservata è stata sottratta e che le attività di Equalize erano a supporto della strategia legale della compagnia.
🇺🇸 GLI STATI UNITI PRONTI A VOTARE, TRA ULTIMI COMIZI, POLEMICHE, STATI IN BILICO. COSA C’È DA SAPERE
2) Mancano solo pochi giorni alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e siamo arrivati alle ultime battute prima del voto. I due sfidanti, Kamala Harris per i Democratici e Donald Trump per i Repubblicani si sono sfidati a colpi di comizi e non solo. Domenica sera, Trump ne ha tenuto uno al Madison Square Garden, caratterizzato da una retorica particolarmente violenta e offensiva, indirizzata verso la sfidante democratica e le minoranze afroamericane e latinoamericane. Tra i discorsi più discussi, quello del comico Tony Hinchcliffe, che ha insultato Porto Rico, perpetuando stereotipi razziali e culturali sugli afroamericani e sui latinos. Questo intervento ha scatenato forti reazioni e ha spinto personaggi famosi latinoamericani, come Bad Bunny e Ricky Martin, a schierarsi apertamente con Kamala Harris. Anche altri ospiti sul palco hanno espresso posizioni contro Harris. Grant Cardone ha fatto un commento offensivo paragonandola a una prostituta, mentre David Rem l’ha definita "diavolo" e "anticristo". L’ex presentatore di Fox News, Tucker Carlson, ha ironizzato sulle sue origini etniche. Hanno partecipato al comizio anche J.D. Vance, Elon Musk, Hulk Hogan e Melania Trump. L’ex presidente, infine, ha rincarato la dose con attacchi verso i media e definendo gli immigrati come un’occupazione del paese, mentre ha chiamato i suoi oppositori "nemici interni", facendo preoccupare molti. La campagna di Harris ha risposto prontamente, condividendo online video di condanna per i toni razzisti e misogini del comizio. Tuttavia, anche il comitato stesso di Trump ha tentato di prendere le distanze dagli interventi più razzisti e misogini fatti durante il comizio di NY, al fine di non perdere voti in un contesto elettorale molto competitivo. Lunedì il comitato di Trump ha dichiarato che tali dichiarazioni non rappresentano le posizioni del candidato. La comunità portoricana, numerosa negli Stati Uniti, è stata particolarmente colpita dai commenti, e un eventuale spostamento dei voti in stati decisivi come la Pennsylvania potrebbe compromettere la candidatura di Trump. Alcuni esponenti repubblicani, come i parlamentari della Florida, hanno criticato Hinchcliffe, mentre JD Vance, candidato vicepresidente di Trump, ha minimizzato l’incidente, sostenendo che le condizioni economiche siano più rilevanti per gli elettori latinoamericani.
Al momento Kamala Harris e Donald Trump sono testa a testa nei sondaggi, sia a livello nazionale che nei sette stati chiave. Gli elettori indecisi, divisi tra “persuadibili” (che voterebbero, ma non sanno per chi) e “irregolari” (incerti sul votare o meno), potrebbero risultare determinanti. Secondo il New York Times/Siena College, gli indecisi negli stati in bilico rappresentano il 3,7% dell’elettorato, ossia circa 1,2 milioni di persone, perlopiù giovani, non bianchi e senza una laurea. Tra gli indecisi, molti sono attratti da Trump per la gestione economica passata, nonostante dubbi sulla sua personalità. Altri, incluse donne ex-repubblicane, sono critici verso le idee di Trump, in particolare sull’aborto. Le campagne di Harris e Trump si stanno intensificando per raggiungere questo elettorato, utilizzando podcast e media alternativi. Harris ha partecipato a show come *Call Her Daddy* e *The Breakfast Club*, mentre Trump è apparso su *The Joe Rogan Experience* e Univision, cercando di convincere anche il pubblico latinoamericano.
Martedì sera a Washington, Kamala Harris ha tenuto il suo discorso più importante della campagna elettorale, un “closing argument” davanti a 75 mila persone all’Ellissi, il grande parco vicino alla Casa Bianca. In questo discorso, Harris ha riassunto i valori della sua candidatura e delineato una visione unitaria per gli Stati Uniti, sottolineando l’importanza di ascoltare non solo i sostenitori, ma anche coloro che dissentono. Ha ricordato le sue origini nella classe media, il suo lavoro come procuratrice per proteggere i più deboli e l’influenza di sua madre nella sua formazione. Harris ha attaccato duramente Donald Trump, definendolo un «tiranno capriccioso» e sottolineando i rischi che la sua rielezione rappresenterebbe per il Paese. Ha evocato una visione di leadership opposta a quella di Trump, affermando che, a differenza di lui, non considera i dissidenti come nemici, ma come persone da ascoltare. Anche la scelta del luogo è stata simbolica: all’Ellissi, Trump tenne un discorso il 6 gennaio 2021, poco prima dell’assalto al Congresso, episodio richiamato da Harris come esempio di quanto fosse divisiva la sua presidenza. Va ricordato come il sistema elettorale degli Stati Uniti preveda che un candidato presidenziale ottenga almeno 270 grandi elettori, distribuiti per stato in base alla popolazione. I candidati si concentrano sugli stati in bilico dove la competizione è più serrata, come Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Arizona, Nevada, Georgia e North Carolina. Questi stati sono decisivi perché anche un piccolo margine di voti può fare la differenza nel risultato elettorale. In Pennsylvania, dove Harris e Trump sono vicinissimi nei sondaggi, i Democratici contano sul sostegno delle aree urbane, mentre Trump è forte nelle zone rurali. In North Carolina e Georgia, Trump ha un leggero vantaggio, ma l'elettorato si sta gradualmente spostando a sinistra. Michigan e Wisconsin, ex roccaforti Democratiche, vedono i Repubblicani guadagnare terreno, grazie anche al malcontento tra gli operai e le comunità musulmane. In Arizona, lo spostamento demografico verso i Democratici si scontra con la forte presenza Repubblicana, mentre in Nevada, lo stato con la disoccupazione più alta, i Repubblicani puntano sul malessere economico. Tra una settimana, con il risultato ufficiale in mano, tireremo le somme di quanto accaduto.
🇮🇱 ISRAELE: COLPITO PER LA PRIMA VOLTA L’IRAN. INTANTO ALL’UNRWA SARÀ VIETATO OPERARE SUL TERRITORIO
3) Torniamo al conflitto israelo-palestinese. Nella notte di sabato, intorno all'una (ora italiana), Israele ha lanciato un attacco contro basi militari iraniane situate nelle province di Teheran, Ilam e Khuzestan, quest'ultima vicina al confine con l'Iraq. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver eseguito "bombardamenti precisi" su obiettivi militari in risposta a oltre un anno di attacchi provenienti dall'Iran e dai suoi alleati. L'Agenzia di stampa della Repubblica dell'Iran (IRNA) ha riportato la morte di quattro soldati, indicando danni limitati, anche se non è chiaro se ciò sia per minimizzare l’entità reale dei danni. L'operazione, durata fino alle 5 del mattino, ha coinvolto più di cento aerei, tra cui droni, e ha inizialmente colpito le difese aeree e i radar in Siria e Iraq, paesi alleati dell'Iran, per poi attaccare le difese iraniane e alcuni siti di produzione di missili a lungo raggio. Questo attacco rappresenta il primo bombardamento straniero in Iran dai tempi della guerra Iran-Iraq degli anni Ottanta. Il raid è avvenuto 24 giorni dopo un attacco missilistico iraniano su Israele, in risposta all’uccisione di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. Israele ha dichiarato di aver pianificato una risposta prudente, senza colpire obiettivi civili o strategici, in linea con le raccomandazioni degli Stati Uniti. Secondo Axios, Israele avrebbe anche avvisato l'Iran dell’attacco imminente, chiedendo di non rispondere. Gli Stati Uniti hanno manifestato sostegno a Israele, pur auspicando la fine delle ostilità dirette tra i due paesi. Nel frattempo, lunedì sera, il parlamento israeliano ha approvato due leggi che vietano all'agenzia dell'ONU per i profughi palestinesi, UNRWA, di operare in Israele e di accedere ai benefici riservati agli enti ONU. Le leggi sono state approvate con 92 voti favorevoli e 10 contrari, inclusi voti dell'opposizione. Nonostante le pressioni di alcuni alleati occidentali di Israele, tra cui gli Stati Uniti, il governo Netanyahu non ha bloccato le leggi. Israele accusa l'UNRWA di legami con gruppi radicali palestinesi, accuse che però non sono state dimostrate. Una legge impedirà all'agenzia di svolgere attività umanitarie e di avere uffici in Israele, mentre l'altra rimuoverà alcune tutele legali per i dipendenti UNRWA e vieterà collaborazioni con funzionari israeliani. Philippe Lazzarini, commissario generale dell’UNRWA, ha criticato le leggi definendole un "pericoloso precedente" e un attacco all'agenzia. L'UNRWA, fondata nel 1949, offre assistenza ai rifugiati palestinesi soprattutto a Gaza, Cisgiordania, Siria, Giordania e Libano, gestendo scuole e ospedali con circa 30mila dipendenti, principalmente rifugiati palestinesi.
🇬🇪 GEORGIA: SOGNO GEORGIANO RESTA AL POTERE, MA FIOCCANO LE ACCUSE DI BROGLI ELETTORALI
4) Domenica mattina, la commissione elettorale centrale della Georgia ha annunciato che il partito populista e filorusso Sogno Georgiano ha vinto le elezioni legislative con il 54% dei voti, con oltre il 99% delle schede scrutinate. La coalizione di opposizione filoeuropea, sostenuta dalla presidente Salome Zourabichvili, ha ottenuto il 37,5%. Entrambi gli schieramenti avevano dichiarato vittoria in base a exit poll contraddittori, ma i leader dell’opposizione hanno poi contestato i risultati, denunciando presunti brogli e intimidazioni durante il voto. Tina Bokuchava, esponente di spicco del Movimento Nazionale Unito, ha accusato Sogno Georgiano di violazioni gravi, come il riempimento delle urne con voti falsi e maltrattamenti agli osservatori. Anche l'ONG ISFED ha segnalato numerose irregolarità. A Marneuli, un video ha mostrato individui riempire un’urna con schede precompilate, suscitando un'indagine ministeriale e l'annullamento dei voti del seggio. Altre segnalazioni di irregolarità, come aggressioni e intimidazioni, sono emerse in diverse città. Sogno Georgiano, al potere dal 2012, è stato fondato dal miliardario filorusso Bidzina Ivanishvili e ha recentemente adottato posizioni più autoritarie, allineandosi a Mosca. Nel maggio scorso, il partito ha approvato una controversa “legge sugli agenti stranieri”, osteggiata dalla popolazione. Nonostante la Georgia sia candidata a entrare nell'Unione Europea, Sogno Georgiano si oppone sempre più a questa prospettiva, accusando le istituzioni europee di sostenere un "partito globale della guerra". Durante la campagna, il partito ha promosso una posizione di neutralità rispetto al conflitto in Ucraina, con manifesti a Tbilisi che incoraggiano a “scegliere la pace”.
Lunedì sera decine di migliaia di persone si sono radunate davanti al parlamento a Tbilisi, in Georgia, per protestare contro la vittoria del partito. Durante la protesta, con molte bandiere europee, la presidente Zourabichvili ha accusato il governo di aver "rubato" il voto e promesso di continuare a sostenere l’ingresso della Georgia nell’UE. Il leader centrista Giorgi Vashadze ha dichiarato che l’opposizione non dialogherà con il governo e chiederà un nuovo voto sotto supervisione internazionale. Tuttavia, la Commissione elettorale della Georgia ha confermato, tramite un riconteggio parziale, la vittoria di Sogno Georgiano, nonostante le polemiche e le accuse di irregolarità. Dopo le manifestazioni a Tbilisi, è iniziato un riconteggio che ha interessato il 14% delle schede, con risultati leggermente diversi in circa il 9% dei seggi. Anche l'opposizione, ONG locali e l'OSCE hanno segnalato irregolarità, e la procura georgiana ha aperto un'indagine per brogli elettorali.
🇪🇦 OLTRE 140 MORTI È IL BILANCIO DI GRAVISSIME ALLUVIONI IN CORSO IN SPAGNA. VALENCIA LA PIÙ COLPITA
5) Forti alluvioni stanno colpendo il sud-est della Spagna, in particolare le comunità autonome di Valencia e Castiglia-La Mancia. A causa delle intense piogge, che sono iniziate lunedì ma si sono intensificate martedì, molte persone sono rimaste bloccate e costrette a cercare rifugio su camion e tetti. Le piogge hanno provocato gravi danni alle infrastrutture, lasciando oltre 155mila case senza elettricità. Un treno ad alta velocità è deragliato a Malaga, senza feriti. L’agenzia meteorologica spagnola ha emesso un’allerta rossa per la Comunità Valenciana, dove le zone più colpite sono quelle attorno ai fiumi Magro e Poyo. Nella città di Valencia, il fiume Turia è esondato, allagando diversi quartieri e causando la chiusura di treni e metropolitane. Il governo ha istituito un’unità di crisi e inviato unità dell’esercito per supportare i soccorsi, mentre il Congresso spagnolo ha sospeso le attività parlamentari. Le alluvioni sono legate a un fenomeno meteorologico noto come DANA, che provoca forti precipitazioni quando una massa d'aria fredda si sovrappone a quella calda del Mediterraneo. Meteorologi avvertono che tali eventi stanno diventando più intensi a causa del riscaldamento delle acque del Mediterraneo. Mercoledì mattina, il sistema temporalesco si è spostato verso il nord della Comunità Valenciana, con un’allerta meteo di livello arancione estesa anche a Barcellona. Si stanno tuttavia sollevando interrogativi riguardo al sistema di allerta alla popolazione, che è stato attivato solo la sera di martedì, dopo ore di forti piogge, quando molte persone si trovavano già in situazioni di emergenza. Il sistema di allerta Es-Alert ha inviato un messaggio solo dopo le 20, più di dodici ore dopo l'allerta rossa emessa dall'agenzia meteorologica Aemet. La cronologia degli eventi mostra che l'allerta rossa era stata annunciata già dalle 7:30 di martedì, ma il centro di coordinamento per le emergenze aveva informato sui social della situazione solo attorno alle 10. Diverse comunicazioni sui social erano state fatte nel corso della giornata, ma nessun avviso diretto era stato inviato alla popolazione. Il presidente della comunità valenciana, Carlos Mazón, ha affermato che i temporali avrebbero diminuito la loro intensità nel pomeriggio, mentre il numero di emergenza 112 ha ricevuto un gran numero di chiamate, portando alla creazione di una linea dedicata ai familiari dei dispersi. Nonostante le critiche per la gestione della crisi, le fonti governative hanno difeso i tempi di risposta, indicando che gli allerta sono stati emessi progressivamente in base ai dati disponibili. Tuttavia, è stata sollevata una controversia riguardo alla chiusura dell'Unità valenciana di emergenza, che era responsabile della risposta rapida alle calamità. Un esperto ha sottolineato che, sebbene non sia possibile fermare le inondazioni, è possibile ridurre il rischio per la popolazione. In ogni caso, le gravi alluvioni hanno causato oltre 140 morti, rendendo questo disastro naturale uno dei peggiori nella storia del paese. Nella sola Comunità Valenciana si contano 92 vittime, mentre altre morti sono state registrate in Castiglia-La Mancia e Andalusia. L’associazione di agricoltori valenciani ha segnalato gravi danni all’agricoltura. Questo disastro è stato paragonato a tragedie passate come l'alluvione del Vallès nel 1962.
🇧🇪 BELGIO: 119 PERSONE SONO STATE CONDANNATE IN UNO STORICO PROCESSO PER TRAFFICO DI DROGA
6) Martedì, un tribunale di Bruxelles ha condannato 119 persone in uno storico processo per traffico internazionale di droga, definito “processo Sky Ecc”. Le condanne, che ammontano a 750 anni di carcere, riguardano l'importazione e lo spaccio di cocaina e cannabis dall'America Latina e dal Nord Africa in vari paesi europei. Il processo, durato cinque mesi, è scaturito dalla decriptazione della piattaforma di messaggistica Sky Ecc, utilizzata da organizzazioni criminali per comunicare. Nel 2021, le forze di polizia europee erano riuscite a infiltrarsi in tale piattaforma, portando a numerosi arresti, tra cui oltre cento in Belgio, considerato un hub per il traffico di droga. Le pene inflitte variano da 14 mesi a 17 anni e riguardano reati come traffico di droga, riciclaggio di denaro, traffico di armi e rapimento. Abdelwahab Guerni, un algerino, ha ricevuto la pena più severa per aver importato droghe attraverso il porto di Anversa. Altri imputati includono Eridan Munoz Guerrero, condannato a 14 anni per gestire laboratori di cocaina, e un ex agente di polizia, condannato a cinque anni per aver fornito informazioni a un'organizzazione criminale. Il Belgio, in particolare il porto di Anversa, è stato identificato come un importante punto d'ingresso della cocaina in Europa. Le autorità hanno sequestrato sempre più droga negli ultimi anni, con un incremento del 5% nel 2023 rispetto all'anno precedente. La ministra dell'Interno ha dichiarato che le condanne rappresentano un punto di svolta nella lotta contro il crimine organizzato. Tuttavia, gli avvocati della difesa hanno contestato la legalità delle operazioni di decriptaggio, mentre Europol ha evidenziato il valore delle informazioni ottenute. Altri processi in Francia e nei Paesi Bassi si basano su prove simili.
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Concludiamo con delle interessanti brevi 👇
⚽ Il ventottenne centrocampista spagnolo del Manchester City, Rodri Hernández Cascante, ha vinto il Pallone d’Oro maschile per la stagione 2023-2024, mentre Aitana Bonmatí, ventiseienne trequartista del Barcellona, ha ottenuto il Pallone d’Oro femminile per il secondo anno consecutivo. Rodri è fondamentale per il Manchester City, che ha vinto gli ultimi quattro campionati inglesi e la Champions League nel 2023, e per la nazionale spagnola, vincitrice degli Europei. Sebbene meno appariscente rispetto agli attaccanti, ha segnato gol decisivi e ha ricevuto riconoscimenti come miglior giocatore agli Europei. La sua vittoria è stata in parte sorprendente, dato che il favorito era Vinícius Júnior del Real Madrid, il quale, insieme ai dirigenti del club, ha disertato la cerimonia in segno di protesta. Rodri, considerato il miglior centrocampista del mondo dai suoi allenatori, ha avuto una carriera significativa, giocando anche per Villarreal e Atlético Madrid. Tuttavia, attualmente è infortunato e potrebbe mancare per tutta la stagione. Aitana Bonmatí ha confermato la sua posizione di top player, vincendo diversi trofei con il Barcellona, compresi campionato e Champions League. Negli ultimi due anni, il Pallone d’Oro femminile è sempre andato a calciatrici spagnole del Barcellona, e sul podio di quest'anno ci sono state tre giocatrici del club. Manuela Giugliano, della Roma, si è piazzata ventisettesima, diventando la prima italiana candidata dal 2018.
📱 Nell'ultima settimana, il quotidiano francese *Le Monde* ha pubblicato tre inchieste sull'uso dell'app Strava da parte delle guardie del corpo di leader mondiali come Emmanuel Macron, Joe Biden, Donald Trump e Vladimir Putin. Nonostante l'app offra la possibilità di utilizzare modalità privata, è emerso che molti membri delle guardie del corpo mantengono profili pubblici, consentendo l'accesso a informazioni sensibili, come le sedi degli incontri ufficiali dei capi di Stato. L'indagine ha dimostrato che monitorando le attività di questi agenti, è possibile risalire ai luoghi in cui alloggiano durante le visite ufficiali. In precedenza, nel 2018, Strava aveva già rivelato posizioni di basi militari statunitensi, scatenando preoccupazioni per la sicurezza. Le inchieste di *Le Monde* hanno identificato percorsi di guardie del corpo francesi, statunitensi e russi che corrispondevano a spostamenti ufficiali, facilitando l'individuazione di hotel e altre location riservate. I giornalisti hanno contattato i governi interessati prima della pubblicazione, sottolineando i rischi di sicurezza, ma molti profili sono rimasti pubblici anche dopo l'avviso. In particolare, per il presidente russo, l'analisi dei profili ha suggerito potenziali presenze in località segrete, nonostante non ci siano prove definitive della sua presenza in quei luoghi.
Alla prossima 👋
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Le tecniche investigative dell'avvocato
Un approfondimento sulle più moderne attività di indagine del difensore
L’acquisizione della prova scientifica nelle indagini difensive
Gli artt. 391-bis c.p.p. consentono ai difensori di compiere atti di indagine a favore del proprio assistito.
Prima di tutto occorre che, in questa attività investigativa, il difensore non incorra nella “tagliola” dell’art. 191 c.p.p., ciò che comporterebbe l’inutilizzabilità delle acquisizioni probatorie in quanto, come recita tale norma: «Le prove acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge non possono essere utilizzate».
Una volta aggirato questo primo ostacolo, restano delle altre insidie a cui prestare attenzione, soprattutto quando la prova da acquisire presenta i caratteri di una elevata complessità scientifica o tecnologica.
Invero, il rischio, quando si devono acquisire prove di questo tipo, è quello di non riuscire a preservarne la genuinità ed autenticità.
Il nostro ordinamento processual-penalistico si informa, in tema di prove, al principio di atipicità delle stesse, come si ricava dal disposto dell’art. 189 c.p.p. (prove non disciplinate dalla legge). Nel processo penale, nell’intento di tendere il più possibile verso l’accertamento della verità, non si preclude l’ingresso, in esso, di prove che non trovino una compiuta disciplina codicistica, purché idonee alla ricostruzione storica dei fatti.
Tutte le prove, dunque, avranno una loro valenza e, a seconda del loro grado di affidabilità ed attendibilità, avranno anche un maggiore o minore peso specifico.
Tutte, però, anche quelle meno convincenti, anche quelle solo meramente indiziarie, saranno rimesse al prudente apprezzamento del Giudice.
Di sicuro, però, ci si attende dal difensore, nell’acquisizione delle prove, anche di quelle digitali o comunque di quelle che presentano un progredito avanzamento tecnologico, lo stesso rigore che si pretende dalla Procura della Repubblica quando la stessa ricerca prove a carico dell’imputato o dell’indagato ed è sempre auspicabile il massimo rispetto di criteri, metodi e canoni di acquisizione che salvaguardino la genuinità e la autenticità della prova in modo che essa non sia fuorviante e rispecchi in modo veritiero i fatti che è rivolta a dimostrare.
Questo concetto potrà essere più comprensibile richiamando una casistica assai frequente nella realtà processuale: l’introduzione, come prove, degli screenshot, ossia quelle fotografie che catturano l’immagine che appare sul display di un dispositivo elettronico (come smartphone, tablet, computer o altro).
Il più delle volte queste immagini raffigurano messaggi di testo inviati o ricevuti dal dispositivo da quale sono estratte.
Queste fotografie vengono di frequente prodotte in giudizio e sono tenute in considerazione dall’organo giudicante che arriva anche fondarvi la sentenza che definisce il procedimento.
Tuttavia il modo più rigoroso, completo e ortodosso di acquisire il testo di queste chat o conversazioni intrattenute attraverso qualsivoglia servizio di messaggistica, non è quello che si estrinseca in una riproduzione visiva come quella fotografica, bensì consiste nella integrale estrapolazione dello scambio di comunicazioni procurandosene una copia forense.
Ebbene, questa operazione dovrebbe essere affidata a specialisti tecnici in modo da avere la certezza che la prova non sia stata alterata, nel pieno rispetto dell’impronta digitale (il codice hash).
L’impronta hash di un testo o di un file, senza entrare troppo nello specifico, è una sequenza di lettere e di cifre, ottenuta applicando un particolare algoritmo di calcolo alla sequenza di bit che formano il testo o il file. Questo algoritmo, peraltro, non è invertibile: questo significa che da un file o da un gruppo di file sarà possibile generare una ed una sola impronta (dunque univoca), ma da questa stringa non è possibile ricavare l’origine con un procedimento inverso.
Queste operazioni devono essere eseguite avvalendosi di appositi programmi che assicurano la genuinità dell’acquisizione. Non tutti i software garantiscono questo risultato.
Qualora, invece, la conversazione o lo scambio di messaggi venga prodotto in forma meramente fotografica, l’integrità del loro contenuto non sarà salvaguardato per almeno due ordini di motivi.
Innanzi tutto una fotografia, con qualsiasi banale programma di ritocco fotografico, può essere modificata, alterando così il contenuto dei messaggi.
Inoltre, la produzione in giudizio di singoli messaggi, estrapolati da una più ampia conversazione, avulsi dunque dal loro contesto, può condurre a valutazioni distorte circa il reale significato delle comunicazioni che gli interlocutori si sono scambiati.
Tutte le prove che confluiscono nel processo, insomma, all’esito del contraddittorio delle parti, vengono assoggettate al sindacato del Giudice, tuttavia in forza del disposto di cui all’art. 192 c.p.p. ogni apporto probatorio sarà oggetto del suo apprezzamento e, in diversa misura, potrà fondare il suo convincimento.
Ebbene, una conversazione integrale estrapolata da un dispositivo con metodi tali da garantirne la genuinità avrà senz’altro un’efficacia probatoria maggiore di singoli messaggi offerti alla cognizione del Giudicante attraverso semplici screenshot.
Vi sono poi altre moderne tecniche di ricerca della prova, alcune delle quali costituiscono una trasposizione digitale di tecniche investigative tradizionali. Una di queste è il pedinamento elettronico.
Si tratta di quella operazione investigativa volta a tracciare gli spostamenti di una persona fisica attraverso l’impiego di strumenti tecnologici estremamente avanzati. Nella gran parte dei casi, il pedinamento elettronico si effettua installando in maniera occulta un rilevatore GPS su un bene mobile, precipuamente le autovetture. A prescindere dalla tecnologia adoperata, l’elemento distintivo del pedinamento elettronico è che consente, parimenti a quello effettuato fisicamente da un investigatore, di localizzare una persona senza seguirla fisicamente. Da un certo punto di vista, si potrebbe anche affermare che esso rappresenti una modalità di tracciamento meno invasiva e discreta di quella consistente nel seguire fisicamente la persona nei suoi movimenti.
Si pone però, al riguardo, una questione giuridica dalla cui risoluzione dipende la liceità o meno di tale tecnica di indagine.
Ci si deve chiedere, in particolare, se il pedinamento elettronico sia equiparabile ad un’attività di intercettazione. In caso di soluzione affermativa, invero, lo stesso non sarebbe lecitamente effettuabile dagli investigatori privati autorizzati, in quanto lederebbe il diritto alla riservatezza della persona.
La Corte di Cassazione però ha affermato che il pedinamento elettronico è un’operazione investigativa non assimilabile alle intercettazioni dal momento che non è finalizzata alla captazione occulta di messaggi o comunicazioni, ma alla verifica della presenza di una persona in un determinato luogo in uno specifico momento. Di conseguenza, argomenta il giudice di legittimità, il tracciamento elettronico è ontologicamente equiparabile al pedinamento fisico (Cass., sez. II, 13 febbraio 2013, B., in ced Cass., rv. 255542 e altre conformi).
Si può, quindi, concludere che il pedinamento da remoto con mezzi tecnologici è un atto di indagine non vietato dalla legge e dunque le sue risultanze saranno processualmente utilizzabili.
Altro problema che può prestarsi a diverse interpretazioni ermeneutiche attiene alla liceità del prelievo di materiale biologico all’insaputa dell’interessato.
Al riguardo, il Tribunale di Milano, Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, 22 settembre 2020 - Giudice Dott.ssa Anna Calabi, in un caso del genere, ha disposto l’archiviazione.
In tema di investigazioni difensive, con questo provvedimento, il Tribunale di Milano, in merito all’ipotesi di prelievo di materiale biologico ai fini della determinazione del DNA senza il consenso dell’interessato (nel caso di specie, il materiale era stato raccolto da una tazzina di caffè, da un cucchiaino e da una bottiglietta di plastica), ha ritenuto lecite le investigazioni difensive – disponendo conseguentemente l’archiviazione degli indagati – ritenendo che le operazioni di raccolta del materiale biologico, poste in essere accedendo a luoghi pubblici o aperti al pubblico, si fossero realizzate «nel pieno rispetto della libertà personale e della dignità del soggetto», sebbene a sua insaputa.
La raccolta di materiale biologico – si legge nel provvedimento – «ha in concreto riguardato oggetti utilizzati ed in seguito abbandonati dal soggetto: il materiale prelevato, pertanto, non faceva più parte della persona dell’interessato e non ha comportato alcun atto coercitivo o forzoso nei suoi confronti». Copiosa giurisprudenza – continua il provvedimento – «afferma che quando il materiale biologico sia ormai separato dalla persona e sia ricavabile da oggetti come bicchieri, mozziconi di sigaretta o bottiglie abbandonate, diventando res derelicta, l’attivitàdi prelievo non richiede alcun intervento coattivo/manipolativo sul soggetto e deve considerarsi, pertanto, legittima anche senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria».
Le indagini difensive pongono anche delicati profili deontologici per l’avvocato e quanto più tecnologicamente progredite sono le prove da acquisire, tanto più il medesimo dovrà prestare attenzione al loro grado di genuinità ed autenticità.
Il difensore dovrà sempre tenere ben presente che, nelle sue investigazioni e nella successiva produzione in giudizio di prove raccolte in questa sua attività di indagine, sarà tenuto al rispetto dell’art. art. 50 del Codice deontologico che impone il dovere di verità: «L’avvocato non deve introdurre nel procedimento prove, elementi di prova o documenti che sappia essere falsi».
Sarà necessario, soprattutto, filtrare e vagliare con estremo rigore, tutto il materiale probatorio che non abbia formato personalmente e direttamente, ma che provenga dal suo assistito: qualora abbia il sospetto che una prova, fornita da quest’ultimo, sia stata oggetto di una qualsivoglia alterazione, dovrà astenersi dal versarla in atti fino a quando non abbia provveduto alle verifiche necessarie ad appurarne l’integrità.
Una riflessione conclusiva investe comunque il problema della effettiva realizzabilità di certe attività di indagine, considerato l’elevato costo delle stesse, che non tutti possono permettersi.
Per procedere ad atti di indagine come quelli sopra ricordati occorre rivolgersi ad investigatori, ad esperti di informatica forense e a personale altamente qualificato e le operazioni stesse da costoro eseguite sono estremamente costose.
Se, dunque, era già accentuato il divario di mezzi, di personale e di capacità economica di spesa tra la Procura e i privati cittadini, ora, in presenza di un sempre più avanzato progresso tecnologico delle prove da acquisire, questo scarto si prospetta ancora più rilevante.
Le indagini difensive sono orientate, in definitiva, al raggiungimento di una tendenziale parità nella raccolta di prove tra accusa e difesa, ma di fatto il continuo avanzamento tecnico dei moderni apporti probatori ha l’effetto di accrescere questa disparità originaria tra le parti nel processo penale.
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La Titan Submersible Investigation dichiara che la spaventosa trascrizione è falsa La Titan Submersible Investigation smaschera la falsa trascrizione L’anno scorso, una trascrizione falsa delle comunicazioni tra il sommergibile Titan e la nave madre ha circolato su Internet, suggerendo un drammatico incidente durante un’immersione nel luogo di riposo del Titanic. Indagine federale smentisce la trascrizione Il capo della squadra investigativa governativa ha dichiarato che dopo un anno di indagini non esistono prove che i cinque viaggiatori a bordo del Titano fossero a conoscenza dell’implosione imminente che li ha uccisi. Il Capitano Jason D. Neubauer ha affermato che la trascrizione è completamente inventata e che la sua squadra ha avuto accesso alle
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Agenzia Investigativa Massimiliano Altobelli Investigazioni
Investigazioni in ambito Civile e Penale.
Agenzia Investigativa a Roma: autorizzata dalla Prefettura dal 1995.
L’Agenzia Investigativa Massimiliano Altobelli Investigazioni è l’Agenzia Investigativa di Roma al tuo servizio, regolarmente autorizzata dalla Prefettura, con il nostro ufficio sito in zona “Ponte Milvio”, in Via della Farnesina n. 15.
Specializzati in casi di Tradimenti ed Infedeltà Coniugali, operiamo in ogni ambito che riguarda il Diritto di Famiglia (accertamenti per lavoro non dichiarato per aumento/diminuzione assegno di mantenimento, accertamenti sul reale tenore di vita, reale domicilio, ecc.), controllo minori (cattive compagnie, uso stupefacenti, ecc.).
L'esperienza ultra ventennale specifica nel settore delle investigazioni private ci permette di svolgere un'ampia gamma di altri servizi investigativi , altamente specializzati, per una varietà di Clienti, tra cui: privati, avvocati e studi legali, aziende e società, organizzazioni e agenzie assicurative, sia a Roma che in tutto il territorio italiano.
Sappiamo benissimo che ogni indagine è diversa, ogni situazione è unica.
Affidarsi a noi, significa affidarsi ad una Agenzia Investigativa autorizzata dalla Prefettura di Roma, che grazie al know-how acquisito con l’esperienza ultra ventennale che ci contraddistingue, farà sì che l’esigenza di ogni nostro cliente venga valutata individualmente, in funzione del contesto e della specifica situazione, al fine di formulare la migliore soluzione per aiutare, risolvere e soddisfare ogni esigenza del cliente. Tale approccio con il Cliente e la nostra esperienza specifica ci permette di fornire risultati certi, il tutto a livello competitivo con i costi ed incarichi studiati per adattarsi al tuo budget.
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Tutte le nostre indagini e i nostri servizi di investigazione sono gestiti in modo tempestivo, professionale e con la massima riservatezza.
Massimiliano Altobelli - Investigatore Privato a Roma
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Traffico di rifiuti tra Italia e Tunisia, ai domiciliari un funzionario della regione Campania
Da questa mattina, nelle province di Napoli, Salerno, Potenza, Catanzaro, il personale della Direzione Investigativa Antimafia e del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli, stanno dando esecuzione a provvedimenti cautelari personali e reali, nell’ambito di una indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, su un traffico internazionale di…
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Seguici sul:https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/01/chiara-ferragni-e-le-indagini-sulla.html Chiara Ferragni e le indagini sulla bambola realizzata con Trudi La celebre influencer si trova sotto i riflettori delle indagini giudiziarie per le sue attività benefiche, dopo che il caso Balocco ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e la destinazione dei ricavi derivanti dalle sue iniziative di beneficenza, come i pandori e le uova di Pasqua personalizzate a suo nome. Indagini anche sulle bambole La recente attenzione investigativa, secondo quanto riportato, si è spostata ora verso un’altra iniziativa di Chiara Ferragni come testimonial, legata alle bambole Trudi. Queste bambole, il cui ricavato era stato destinato a un’associazione impegnata nella lotta all’omofobia, sembrano essere oggetto di indagine. I pubblici ministeri di Milano e la Guardia di Finanza stanno esaminando attentamente la donazione effettiva dei proventi generati dalla vendita di una edizione limitata di bambole a immagine e somiglianza dell’influencer. L’edizione speciale della bambola, presentata con l’assunto che i profitti sarebbero andati a favore dell’associazione Stomp out bullying, suscita dubbi sul reale trasferimento dei fondi. L’associazione benefica in questione è conosciuta per il suo impegno nella lotta contro il cyberbullismo e l’omofobia, un tema strettamente legato alla sensibilità dell’influencer. Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco sembra valutare la possibilità di iscrivere nel registro degli indagati l’influencer e coloro che hanno collaborato agli altri progetti di beneficienza, come quelli legati ai pandori e alle uova di Pasqua. Le indagini hanno spalancato un’analisi approfondita di tutte le iniziative benefiche di Chiara Ferragni, compresa la presunta donazione del cachet di Sanremo a favore di Di.Re. (Donne in Rete contro la vio.lenza).
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Chi è www.fminvestigazioni.com?
Fminvestigazioni è un’agenzia investigativa che opera a Roma e offre servizi di sicurezza, protezione, indagini e consulenza a privati, aziende e studi legali. L’agenzia è stata fondata nel 1989 da Franco Malatesta, un professionista con esperienza nel settore delle investigazioni e della sicurezza. L’agenzia dispone di personale qualificato, attrezzature all’avanguardia e prove valide in sede giudiziaria.
Fminvestigazioni: un’agenzia affidabile e competente Se cerchi un’agenzia investigativa a Roma, fminvestigazioni è una scelta eccellente. L’agenzia offre una vasta gamma di servizi, tra cui: Investigazioni private: per risolvere problemi legati alla vita familiare, matrimoniale, patrimoniale o alla ricerca di persone scomparse. Investigazioni aziendali: per tutelare il valore dell’impresa, verificare la fedeltà dei dipendenti, prevenire frodi, concorrenza sleale e spionaggio industriale. Servizi a supporto di studi legali: per fornire informazioni, dati e prove utili in ambito civile e penale. Vigilanza e servizi fiduciari: per garantire la sicurezza di persone ed eventi, con servizi di protezione ravvicinata, mobilità esclusiva e controllo dei locali pubblici. L’agenzia si distingue per la sua professionalità, serietà e riservatezza. Offre una consulenza preliminare gratuita e personalizzata, in base alle esigenze del cliente. Lavora con efficienza e rapidità, operando su tutto il territorio nazionale 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Utilizza attrezzature tecnologicamente avanzate e nel rispetto delle normative vigenti. Fornisce relazioni dettagliate e documentate, con filmati e fotografie che possono essere usati in sede giudiziaria. Fminvestigazioni ha una lunga esperienza nel settore delle investigazioni e della sicurezza, che le ha permesso di acquisire competenze e fiducia da parte dei suoi clienti. L’agenzia ha ottenuto le autorizzazioni necessarie dalla Prefettura della Provincia di Roma per svolgere le sue attività. Ha anche uno studio legale in sede, che offre assistenza legale ai clienti. In conclusione, fminvestigazioni è un’agenzia investigativa che merita la tua fiducia. Se hai bisogno di un servizio di sicurezza o di indagine a Roma, contattala senza esitare. Troverai professionalità, competenza e discrezione.
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28 lug 2023 14:17
“CON PURGATORI LAVORAVAMO A UN DOCUFILM D’INCHIESTA SULLA MAFIA, CI SENTIVAMO PEDINATI” – IL REGISTA MARCO TULLIO GIORDANA RACCONTA L’ULTIMO PROGETTO AL QUALE STAVA LAVORANDO CON IL GIORNALISTA SCOMPARSO: “AVVERTIVAMO SPESSO UNA IMPALPABILE SORVEGLIANZA, L’AGGIRARSI DI FIGURE STRANE. MALGRADO LA POPOLARITÀ, PURGATORI ERA ANCHE MOLTO ODIATO. LE SUE INCHIESTE ERANO DISTURBANTI PER I MANOVRATORI…" -
Estratto dell'articolo di Marco Tullio Giordana per “la Repubblica”
Non entrerò nella questione se siano state ben fatte le diagnosi di Andrea Purgatori e conseguentemente prescritte le cure adeguate. È materia al momento sub judice e, dolore a parte, non mi sento in diritto di metterci bocca. Tutta la tenerezza possibile invece ai suoi figlioli, che per amore di verità hanno raddoppiato il peso della loro croce. Negli ultimi tre anni l’ho molto frequentato per via di un progetto che volevamo fare assieme.
(...)
Anche perché il nostro materiale si basava su atti processuali e sentenze passate in giudicato, inoppugnabili perfino per il plotone di avvocati incaricati di verificare. Questa serie, che inizialmente doveva chiamarsi “La zona grigia”, si trasformò abbastanza rapidamente in un’altra idea: non più il lungo film che avrebbe dovuto inevitabilmente misurarsi con le convenzioni romanzesche, ma una miscela di finzione e indagine giornalistica per la quale Andrea Purgatori era adattissimo grazie alla formidabile presenza scenica (faccia da Dick Tracy, voce profonda e autorevole, come quella del grande Sergio Zavoli o degli eroici baritoni verdiani) e alla credibilità delle sue trasmissioni, una su tutte quella “Atlandide” che lo hanno reso così popolare e benvoluto.
Facemmo anche diversi sopralluoghi in Sicilia raccogliendo molte testimonianze – di magistrati, giornalisti, investigatori e anche di gente comune – per venire a capo di una scaletta stringente e inappellabile.
L’uscita e il grande successo di “Vatican Girl”, dove Purgatori era voce narrante e carismatica presenza investigativa, ci convinse di essere sulla strada giusta e aumentò la nostra voglia di realizzare il progetto. Cominciarono subito alcune stranezze. Intanto la sensazione di essere intercettati, addirittura seguiti. Si trattasse di me ci sarebbe da ridere, ma trattandosi di Purgatori e delle sue inchieste sempre fastidiose e rivelatrici (Da Ustica a Pecorelli, da Pasolini a Moro, da Giovanni Paolo I a Emanuela Orlandi, per non dire che di queste) l’ipotesi non era peregrina.
Anche vedendosi privatamente da me o nella sua nuova abitazione piena di piante e quadri o in qualche ristorante deciso all’ultimo (e dove, cittadino del mondo, Andrea Purgatori si divertiva ad apostrofare in hindi, singalese o swahili i vari gestori), avvertivamo spesso una impalpabile sorveglianza, l’aggirarsi di figure strane. Con una certa incoscienza ne prendevamo atto senza osservare precauzioni, addirittura ridendone.
In fondo le nostre informazioni provenivano da carte accessibili a chiunque, nulla era segreto o scandaloso o “coperto”, tutto era di dominio pubblico. La storia d’Italia sarebbe perfettamente leggibile solo ad aver voglia di raccontarla (e soprattutto di ascoltarla). Dunque? Dunque niente, soltanto una minuscola osservazione.
Malgrado la popolarità (bastava andare in giro con lui per rendersi conto da quanta stima e riconoscenza fosse circondato) Purgatori era anche molto odiato. Le sue inchieste, nella miglior tradizione del giornalismo di strada anziché di scrivania, erano immensamente disturbanti per i manovratori.
Che parlassero di trattativa, di politici collusi, di delitti e mattanze eccellenti, prelati ambigui, giudici “avvicinati” e corrotti, le sue trasmissioni avevano sempre fatto centro e creato quel sentimento di appartenenza civile oggi sommamente detestato da chi non vuole né controllo né opposizione. Che a nessuno venga in mente di citare Anna Politkovskaja, o Alexander Litvinenko o Jamal Ahmad Khashoggi. Casomai a qualche stupido complottista, giusto per poterlo dileggiare.
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"Domino" di Riccardo Bruni: un intricato mistero tra affari loschi e segreti inconfessabili. Recensione di Alessandria today
Dante Baldini, tra investigazioni private e loschi intrighi nella Rocca Tirrenica
Dante Baldini, tra investigazioni private e loschi intrighi nella Rocca Tirrenica. Nel terzo capitolo della serie dedicata all’investigatore privato Dante Baldini, Riccardo Bruni ci porta in un giallo dai contorni oscuri, ambientato nel suggestivo scenario della Rocca Tirrenica. Il romanzo “Domino” prende il via con un mistero legato a una somma di denaro trovata dalla vedova Cristina Serpieri,…
#affari illeciti#Alfa 159#architetto Serpieri#Colpi di scena#complotti politici#costa toscana#Dante Baldini#Domino#filmati compromettenti#gialli italiani#giallo contemporaneo#Giallo Italiano#indagine investigativa#indagini calcistiche#indagini private#investigatore Dante Baldini#investigatore ex poliziotto#Investigatore privato#investigazioni criminali#investigazioni private#mistero#mistero nella costa toscana#narrativa contemporanea#Narrativa Italiana.#narrativa noir#noir italiano#ottobre caldo#Pedro Ramos Navarro#Riccardo Bruni#Rocca Tirrenica
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SERIE TV di NETFLIX che vi consiglio di guardare:
Naturalmente questi consigli sono del tutto soggettivi e guidati dal mio gusto eterogeneo, ma dato il vasto catalogo Netflix, magari questi suggerimenti potrebbero esservi d’aiuto:
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ALICE IN BORDERLAND
Tratto da un famoso manga giapponese.
Trama: Un appassionato di videogiochi e i suoi due migliori amici si ritrovano improvvisamente catapultati in una Tokyo parallela – se in un altro mondo o in una realtà virtuale aumentata non è dato saperlo – desolata e vuota. Per sopravvivere a questo strano mondo, Arisu deve affrontare le difficili prove di un pericoloso survival game. Se vinci guadagni giorni di vita, se perdi o scegli di non giocare muori. Ben presto i ragazzi si rendono conto di quanto sono disposti a fare e sacrificare pur di sopravvivere. Ma Arisu è deciso a scoprire chi è il gamemaster dietro a questo diabolico gioco. Che significato hanno le carte da gioco che i vincitori delle prove guadagnano? Quante persone come lui sono intrappolate in quell’incubo?
Perchè guardarla: La prima stagione mi è piaciuta un sacco, mi ha ricordato un poco Battle royale e The Hunger games, ma con un tocco di Ready player one e Matrix nel mezzo. I giochi non sono ripetitivi e il tutto scorre in modo molto veloce e avvincente. Certo è un poco cruento, siete avvertiti e come in Games of thrones non è il caso di affezionarsi troppo ai personaggi.
I BRIDGERTON
Serie tv tratta dalla serie omonima di otto libri romance dell’autrice Julia Quinn dedicata ad una grande e simpatica famiglia formata da una madre, quattro figli maschi e quattro figlie femmine, tutti da maritare. La serie è ambientata a Londra, a partire dall'anno 1813 e ogni libro vede come protagonista uno dei figli che trova l’amore. La prima stagione del telefilm prende spunto da primo libro della serie, Il duca ed io (Titolo originale: The Duke and I).
Trama: Implacabilmente perseguitato dalle madri della buona società indaffarate a combinare matrimoni per la loro prole, Simon Bassett, il bel duca di Hastings, è stanco di essere cacciato. E altrettanto stanca è anche Daphne Bridgerton, la cui madre è assolutamente decisa a trovare alla figlia il marito perfetto. Né Simon né Daphne sono felici di questa sgradevole situazione, ed entrambi darebbero qualunque cosa per un po’ di pace e di tranquillità. Il loro desiderio di prendersi una tregua dal mercato matrimoniale del ton li porta a fingere di fidanzarsi - ma il loro piano è minacciato dal sospettoso fratello maggiore di Daphne, che guarda caso sa molto bene quanto Simon ci sappia fare con le donne. I due non hanno però previsto che l’attrazione reciproca li porterà proprio a quello che avevano deciso di evitare - e cioè al matrimonio. Ma Simon teme che il suo doloroso passato possa impedirgli di riuscire ad amare davvero. E Daphne, benché lo ami profondamente, è decisa a non accettare niente di meno del suo cuore…
Perché guardarla: se avete voglia di romanticismo e passione (attenzione contine scene hot sieteavvertiti), unito a ironia e bei costumi. Io personalmente l’ho guardato perchè amo i libri da cui è tratto e il genere romance storico. Non è una serie esente da difetti (in primis certe acconciature), ma se non vi infastidisce l’inesattezza storica sarà piacevole guardarla.
THE WITCHER
Serie di Netflix tratta dai libri di Andrzej Sapkowski. In particolare, la prima stagione formata da otto episodi è tratta dal libro The last wish in Italia diventato Il guardiano degli innocenti, che è una raccolta di sette racconti brevi.
Trama: Geralt è un witcher, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, e si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi… Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia.
Perchè guardarla: se amate il fantasy e cercate qualcosa di avvincente e pieno di azione, magia, intrighi e mostri questo fa senza dubbio per voi. Inoltre è stata costruita molto bene, intreccia tre linee temporali diverse contemporaneamente per poi riunirle in uno stupendo finale. E il protagonista è assai attraente.
STRANGER THINGS
Trama: Anni ’80, la scomparsa di un ragazzino in una cittadina americana porta alla luce un mistero in cui si mescolano esperimenti segreti, spaventose forze soprannaturali e una strana bambina.
Perchè guardarla: perchè è una serie stupenda con una sceneggiatura stupenda, cosa rarissima di questi tempi. Se siete nostalgici degli anni ‘80 non potete perdervela, come anche se siete fan del film Goonies (a cui si ispira molto) o di Indiana Jones. Ironica, fresca, innovativa e mai banale. Assolutamente da guardare.
DIRK GENTLY’S AGENZIA INVESTIGATIVA OLISTICA
Liberamente tratta dalla serie omonima di libri di Douglas Adams, già autore della Guida galattica per gli autostoppisti.
Trama: Il protagonista è Dirk Gently, che insieme con altre persone dotate di strani poteri (vedi xmen o simili) in passato era stato catturato da un’agenzia governativa che aveva cercato di sfruttare i loro poteri ma erano poteri così strani che non ci erano riusciti neppure loro… (ma questo viene sviscerato meglio nella seconda stagione). Il suo potere se così lo possiamo chiamare è il fatto di trovarsi sempre nel posto giusto per essere coinvolto in questi strani accadimenti soprannaturali o non normali, non per capirli intendiamoci o risolverli, ma vi partecipa, è come se li attirasse a sè, e ha imparato a capire che tutto è collegato.
Perchè guardarla: perchè non è uguale a nessun altra serie. I livelli di assurdo che raggiunge sono alti siete avvertiti, eppure alla fine tutto torna. Se non vi spaventano le cose strane e inspiegabili e amate i rompicapi in stile Sherlock Holmes credo l’amerete, ma solo se non cercherete logica in tutto questo. Perchè non c’è. Da guardare se amate l’ionia ma quella senza senso apparente, e vi piacciono le cose alternative ed innovative.
SANTA CLARITA DIET
Trama: Joel e Sheila Hammond coppia sposata da ventanni ed entrambi agenti immobiliari, conducono una vita quasi noiosa in un quartiere bene di Los Angeles con la figlia adolescente Abby, fino a quando Sheila non diventa uno zombie a causa di alcune vongole che ha mangiato. Questa stravolge le loro esistenze, ma nonostante tutto la famiglia è decisa a rimanere unita e a superare gli ostacoli che le si parano davanti, dalla dieta umana di Sheila, agli omicidi, ai vicini poliziotti troppo curiosi… Perchè nonostante tutto si vogliono bene come prima.
Perchè guardarla: per ridere a crepapelle, seppure si tatti a volte di humor nero, ma sempre sfumato di rosa, perchè l’amore è sempre presente, amore per il proprio coniuge e per la propria famiglia. L’ho trovata fresca e innovativa, finalmente degli zonbie che non spaventano più di tanto e sono molto umani.. Immaginate Desperate housewives che incontra The walking dead, per intenderci, e gli attori sono tutti molto bravi.
GOOD GIRLS
Trama: Tre madri di provincia organizzano una rapina in un supermercato per sfuggire ai problemi economici e conquistare insieme l'indipendenza. Tuttavia, non sanno ancora che anche il mondo del crimine ha le sue regole.
Perchè guardarla: se avete amato Desperate housewives non potrete non apprezzzarla. Ironica e dissacrante questa serie pur avendo anche azione e passione al suo interno, ha al centro il concetto di cosa significa essere buoni o essere cattivi. Essere onesti è prova di bontà? Quali limiti si è disposti a superare per i propri cari? Le protagoniste se lo chiedereanno spesso e dovranno imparare a pagare le conseguenze delle loro azioni, perchè non si può entrare nel mondo del crimine mantenendo le mani pulite.
ORPHAN BLACK (CON RISERVE)
Trama: Dopo aver assistito al suicidio di una donna che le somiglia come una goccia d'acqua, Sarah ne assume l'identità e scopre un mondo di segreti.
Perchè guardarla: se siete in cerca di una serie scifi che merita di essere guardata, questa lo è. L’idea di partenza, la clonazione umana, non è trattata da molti telefilm, e inoltre l’atttrice protagonista che ricopre il ruolo di tutti i cloni femminili è molto brava. Unica riserva, dopo un po’ la serie tende a ripetersi, ma non è così lunga da annoiare.
ALTERED CARBON (CON RISERVE)
Il telefilm è tratto dal libro omonimo di Richard Morgan.
Trama: In un futuro tecnologicamente avanzato ma moralmente corrotto, e assai simile al nostro presente, dato che le pulsioni degli esseri umani attraversano, immutate, anche i cambiamenti più radicali, è stata creata una tecnologia per digitalizzare la propria coscienza e trasferirla in un altro corpo, come avviene per Takeshi Kovacs, un ex soldato che si ritrova suo malgrado in un corpo «nuovo» a Bay City – una metropoli in piena decadenza, in mano a politici arroganti e spacciatori di droghe sintetiche – per far luce su un omicidio. Le indagini lo trascinano nei meccanismi perversi di una società che ha snaturato il senso della vita e della morte, una società per cui gli individui sono solo pedine in un gioco condotto da chi si può permettere l'immortalità…
Perchè guardarla: per l’ambientazione futuristica senza dubbio, è veramente ben realizzata, e gli attori sono molto bravi, inoltre la prima stagione è volutamente costruita come un indagine gialla classica e ho apprezzato la dicotomia tra la figura del vecchio investigatore privato, e di un futuro così estremo e buio. L a seconda stagione invece non mi ha convinto.
STAR TREK DISCOVERY (CON RISERVE)
Trama: ambientata nell’universo di star Trek dieci anni prima degli eventi della serie originale del 1966 questa serie narra le avventure della nave spaziale della Federazione USS Discovery e del suo equipaggio che si troverà nel bel mezzo di una guerra fredda tra la bellicosa razza Klingon e la Federazione Unita dei Pianeti, innescata dopo un secolo di inattività.
Perchè guardarla: se siete fan di Star trek come me non potete non guardarla, anche se credo contenga la protagonista più antipatica di tutti i telefilm di Star trek. Ma se riuscirete a superare il fatto che la nave spaziale protagonista non è l’Enterprise, i Klingon non sembrano i Klingon, e una prima metà della prima stagione alquanto confusa e spiazzante, la seconda metà è molto intrigante e con colpi di scena, grazie a un capitano che salva la mediocrità della protagonista. La seconda stagione poi viene salvata dal fatto di non avere quasi una trama dall’attore che interpreta il capitano Pike e dalla comparsa di Spock. La terza stagione è insalvabile non guardatela.
Onorevole menzione:
Non essendo una serie, ma solo una miniserie, non l’ho potuta mettere nei consigli sopra, ma devo citarla.
LA REGINA DEGLI SCACCHI
Tratta dall’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis.
Trama: La serie esplora la vita di una bambina prodigio degli scacchi, orfana, di nome Beth Harmon, seguendo le sue vicissitudini dall'età di otto ai ventidue anni, mentre lotta contro la dipendenza da alcol e psicofarmaci nel tentativo di diventare grande maestro di scacchi.
Perchè guardarla: Perchè è sceneggiata benissimo, e sono riusciti a rendere avvincenti anche le partite a scacchi.
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Voglia di un po' di mistero e suspense? Allora oggi ci caliamo in una lettura che possiede entrambe queste caratteristiche e che farà scatenare la vostra curiosità alla ricerca del vero colpevole. Allacciate le cinture, perché il viaggio sarà bello lungo e con un finale letteralmente col botto. Il romanzo ha come protagonista una giovane adolescente, Aurora Ríos che è anche la vittima di un crimine che avviene nell’Istituto scolastico Rubén Darío di una piccola cittadina spagnola. Aurora è la “ragazza invisibile” della scuola, perché da quando il padre ha abbandonato lei e sua madre, i pettegolezzi nel piccolo paesino non hanno fatto che fioccare e la ragazza è al centro di queste male lingue. I suoi compagni, come chiunque in paese, pretendono di conoscere la verità sulla sua famiglia e non si fanno scrupoli a raccontare frottole che feriscono molto la giovane Aurora.
"«Perché spesso la verità è meno credibile e affascinante delle bugie."
Per questo, la ragazza ha assunto un atteggiamento difensivo decidendo di allontanarsi da tutti e non parlare più con nessuno; di conseguenza appare sempre isolata e non ha nessun tipo di contatto umano. Ma ora con la sua morte, la “ragazza invisibile” non è più tale.
Un giorno di maggio, quando le lezioni stanno quasi per terminare e gli esami di fine anno sono alle porte, Aurora Ríos viene trovata morta nello spogliatoio della palestra con accanto solo una bussola. La terribile notizia non tarda a diffondersi e una delle prime ad apprenderla è Julia Plaza, anche lei alunna del Rubén Darío e compagna di Aurora. Sebbene non conoscesse bene Aurora, Julia rimane scossa dalla notizia della morte improvvisa della sua compagna e nasce subito l’esigenza di risolvere questo caso. Figlia di un medico legale e di un ispettore della polizia, Julia possiede le informazioni necessarie per poter risolvere questo omicidio e poi non ne può fare a meno da amante di Agatha Christie quale è. "Non sei tu l’amante di Agatha Christie?» «Questa è la vita reale, non è un giallo.» «Ancora più interessante. Lo scrittore non ti può ingannare con piste false messe apposta per non farti risolvere il crimine fino all’ultima pagina.»"
In questa caccia al colpevole, Julia oltre alla benevolenza dei genitori che la rendono partecipe dei passi avanti nel caso, ha dalla sua parte anche Emilio, suo grande amico e complice che come la ragazza ha un’innata vena investigativa. I due formeranno un vero team alla Sherlock – Watson pronti a tutto per scoprire chi ha ucciso Aurora. Man mano che la ricerca della verità prosegue, diventa sempre più evidente a tutti che il sospettato potrebbe essere chiunque, dai compagni di classe di Aurora fino ad arrivare ai suoi professori. Ognuno ha avuto a che fare con la vittima, seppure lei non dava confidenza a nessuno. Ma chi aveva veramente motivo per ucciderla? Julia si troverà a sospettare di tutti, anche di persone vicine a lei e con mille domande che affollano la sua mente. Gli indizi non mancano, anzi, sono numerosi come i probabili sospettati e allora a Julia non basterà che mettere insieme tutti i pezzi di questo puzzle. Una lettura bella coinvolgente che farà girare al massimo le rotelline del vostro cervello. Vi sentirete direttamente coinvolti cercando di capire chi è il colpevole e sarà veramente difficile capirlo fino alla fine, perché ognuno dei personaggi del romanzo, i cui particolari ci verranno svelati pian piano durante la narrazione, ha un possibile movente. Quindi vi ritroverete perennemente con un pugno di mosche in mano, perché le vostre deduzioni non saranno mai esatte al cento per cento. Il libro possiede un range di personaggi molto ampio, ma sono tutti facilmente identificabili, non vi confonderete insomma. Il personaggio che naturalmente mi è piaciuto di più è Julia Plaza. Una ragazza superiore ai suoi compagni per intelligenza che possiede uno spiccato spirito di osservazione e che dimostra una grande determinazione e anche coraggio nel portare avanti la sua personale indagine. Julia è una super chicca, come la ama chiamare il suo migliore amico Emilio: è in grado di risolvere in soli 55 minuti il cubo di Rubik e poi è una super giocatrice di scacchi, in grado di prevedere le mosse del suo avversario. Lei è proprio quel personaggio che in questo genere di libri non puoi non amare e con cui non puoi non identificarti. Una personalità forte e decisa che troviamo nel corpo di una diciasettenne. Mi è piaciuto anche il personaggio di Emilio, anche se è leggermente in secondo piano rispetto a Julia. Lui è proprio l’aiutante perfetto, il Watson della nostra Sherlock. Sebbene possa sembrare timido e un po' insicuro, Emilio dà quando occorre la spinta nella giusta direzione a Julia. Il suo è un personaggio fondamentale, senza il quale la storia non sarebbe la stessa. "Holmes e Watson ritornano al caso dell’Assassino della bussola. Due giovani e intrepidi investigatori in cerca della verità. Emilio sorride: è di nuovo in squadra con la ragazza più intelligente del pianeta. Anche se sa che, d’ora in poi, le cose saranno necessariamente diverse. Deve trovare una soluzione, il suo cuore gliene sarà grato."
La storia si alterna tra passato e presente, fornendo al lettore le informazioni giuste per fare le proprie deduzioni. Oltre a questo, la narrazione è intervallata anche da capitoli dove alcuni personaggi chiave del racconto ci vengono svelati in momenti ad hoc, dando così modo di conoscere meglio i nostri personaggi e mettendo nelle nostre mani indizi utili per capire. Il romanzo ha una vena prettamente investigativa, ma l’autore non tralascia di toccare argomenti seri dal bullismo fino a quello forse più spinoso dell’orientamento sessuale. Ho apprezzato molto il voler parlare di argomenti così difficili e importanti ma senza appesantire la narrazione, anzi, trattandoli con naturalezza e in maniera diretta. La storia non manca anche di un po’ di drama adolescenziale, ma non si poteva farne a meno data l'età dei personaggi. Viene anche messo il luce il rapporto genitori- figli e anche adulti- ragazzi che anche se non è centrale come tema, riesce comunque ad essere trattato come si deve. Il linguaggio utilizzato è molto semplice e rende molto scorrevole la narrazione. Forse l’unico aspetto della storia che non mi ha convinto fino in fondo è stata la facilità con cui i genitori di Julia le forniscano informazioni mettendola anche in pericolo. Sarebbe stato più convincente e anche intrigante se Julia avesse otte le informazioni da sé. Il finale è inaspettato e parecchio d’effetto lasciandoci forse già pregustare come inizierà il prossimo libro. Ho già l’acquolina in bocca nel voler leggere il seguito. La ragazza invisibile è un buon libro che sa come prendere il lettore lasciandolo brancolare nel buio ma sempre con una torcia in mano.
Recensione "La ragazza invisibile" di Blue Jeans
https://tuttacolpadeilibri.blogspot.com/2019/02/recensione-in-anteprima-la-ragazza.html
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Imparo a scrivere - Dello stesso autore: UNA LAVAGNA DI CANDIDA PELLE - Romanzo - (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1308836697-imparo-a-scrivere-dello-stesso-autore-una-lavagna? Liberi pensieri intorno allo scrivere.
Sirio è un giovane docente, insegna Criminologia e psicologia investigativa presso una delle più qualificate università italiane. Nel momento in cui apprende che sua sorella è stata vittima di un folle che l’ha ridotta in fin di vita, non può che decidere di avviare una propria indagine per smascherarlo. Ma Sirio non dispone dei mezzi della Polizia di Stato, non ha una Sezione della Scientifica, né la possibilità di rilevare impronte digitali o DNA; non può accedere al cellulare di sua sorella né visionare la scena del crimine e nemmeno può procedere all’interrogatorio di sospettati o testimoni; non gli rimane che affidarsi alle proprie competenze professionali e a quella che è una sua peculiarità: la percezione dei dettagli.
La sua inchiesta, peraltro avversata dagli organi di polizia addetti alle indagini, lo porterà a trovarsi faccia a faccia col criminale psicopatico che ha fatto di sua sorella una lavagna di candida pelle.
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La denuncia di Salvatore Morando agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Bicocca a Catania
Presunte vessazioni e sfruttamento nel carcere catanese di Bicocca, ferie e riposi non concessi ai detenuti lavoranti, in particolar modo nei confronti degli stranieri. Addirittura i detenuti sarebbero stati costretti a svolgere mansioni diverse rispetto al lavoro per cui erano pagati e, in particolare, venivano mandati a pulire le camere del comandante. Questo e altro ancora si può leggere nel dossier consegnato a Rita Bernardini del Partito Radicale e Sergio D’Elia, presidente di Nessuno Tocchi Caino.
A compiere questa coraggiosa denuncia è Salvatore Morando, un agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Bicocca. «Li facevano lavorare quasi sempre in nero – spiega l’agente penitenziario a Il Dubbio, – senza riposo e addirittura non potevano neppure avere il tempo di lavarsi gli abiti». Morando dice di averlo appreso parlando con loro. «Ho controllato i registri per scrupolo racconta l’agente -, e ho visto che effettivamente avevano ragione». Morando prontamente aveva fatto un rapporto al Direttore del carcere. «Il comandante però non era d’accordo, – spiega l’agente -, contestandomi di fare l’avvocato dei detenuti». Lui non ci sta e reagisce a questa affermazione: «Io sono pagato dallo Stato, non dal comandante e mi sento di difendere chi non può farlo da solo e chi non ha voce: indosso una divisa per dare garanzie a chi è dentro e a chi è fuori, proteggendoli».
In seguito al suo esposto alla Procura di Catania c’è stato un procedimento giudiziario, ma ora rischia l’archiviazione.
Lo scorso 6 dicembre, infatti, si è svolta l’udienza davanti il Gip di Catania che doveva decidere sulla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura in relazione all’esposto presentato il 9 maggio dell’anno scorso nei confronti del Comandante dell’Istituto e del suo Vice. La motivazione dell’esposto riguardava, appunto, condotte che gli indagati avrebbero tenuto nei confronti di alcuni detenuti per essere stati irregolarmente impiegati nelle mansioni di pulizia e manutenzione dell’Istituto, al di fuori dei termini dell’ordine di servizio, e in particolare, senza il rispetto del loro diritto di fruire dei giorni di riposo garantitegli dall’art. 20 dell’ordinamento penitenziario. Il Pm, ricevuta la notizia di reato, aveva iscritto il procedimento e rinvenuto i reati di abuso d’ufficio, omissione d’atti ufficio, ma anche maltrattamenti e abuso di autorità contro i detenuti: gli episodi che l’Assistente Capo Morandi ha elencato sono riassunti non solo nella sua denuncia, che fece a sua firma, ma anche nelle sommarie informazioni di testimone che rese innanzi al Pm il successivo 25 gennaio 2018, quando segnalava che i detenuti cosiddetti “sconsegnati” – nel gergo carcerario ci si riferisce a coloro che possono occuparsi dei lavori di ordinaria manutenzione del carcere senza essere controllati dagli agenti – , spesso, anziché come doveva essereprevisto dall’ordine di servizio, erano invece impiegati per mansioni ulteriori e diverse da quelle che avrebbero dovuto svolgere. Morandi precisa nel suo esposto che i detenuti in questione erano praticamente quasi tutti extracomunitari.
Attraverso le sommarie informazioni rese nel corso delle indagini agli inquirenti, l’agente penitenziario denuncia tra le altre cose: «Ho assistito a diversi episodi in cui l’Ispettore Capo, all’epoca Vice Comandante, e Comandante facente funzioni, urlava contro i detenuti extracomunitari impartendo disposizioni inerenti al lavoro che stavano facendo, a mio avviso senza motivo e in modo del tutto sproporzionato rispetto a quelle che potevano essere le eventuali mancanze. Devo dire che non ho mai assistito ad episodi analoghi nei confronti di detenuti in regime di Alta Sicurezza».
All’udienza del 6 dicembre, Morando con il suo legale, l’avvocato Salvatore Napoli di Enna, ha quindi rappresentato le sue argomentazioni a sostegno dell’opposizione presentata contro la richiesta di archiviazione che la Pm Tasciotti ha trasmesso al Gip. Così scrive l’accusa a sostegno della sua valutazione di non perseguire i denunciati: «Veniva disposta l’acquisizione dei registri relativi alle giornate di lavoro dei detenuti ammessi a tale regime, da cui emergeva che effettivamente alcuni di essi non avevano fruito del riposo settimanale per periodi di tempo di durata variabile ( da 10 giorni a circa due mesi)», con ciò confermando le denunce di Morando in merito alle violazioni delle norme che impongono il rispetto del diritto al riposo e di quello alla adeguata retribuzione del detenuto. Non solo, lo stesso Pubblico ministero conferma che, dalla visione dei registri acquisiti agli atti, emergevano senza dubbio delle correzioni a penna effettuate in un secondo momento sull’ordine di servizio, ciò a riprova di episodi che aveva denunciato Morando.
Dopo aver riportato le dichiarazioni testimoniali del denunciante e le prove documentali, la Procura giunge ad una conclusione: i fatti non sono sufficienti a provare l’accusa in giudizio perché a fronte di una condotta – che riconosce violazione di legge -, «non si rinviene la volontà di procurarsi l’ingiusto profitto né quella di recare il danno ingiusto altrui». Il Pubblico ministero, nell’argomentare la sua ritenuta assenza della penale rilevanza dei fatti, specifica che il vantaggio sarebbe della struttura carceraria e che comunque non ci sarebbe la prova della vessazione laddove i detenuti starebbero solo provvedendo alle necessità di manutenzione.Sempre l’accusa aggiunge che non c’è la prova che la mancanza di fruizione dei riposi settimanali non sia non occasionale ma continuativa, osservando che la normativa consentirebbe che il riposo venga recuperato con l’astensione dal lavoro per più giorni continuativi.
Il Pm. sul fatto che l’Assistente Capo Morando, dopo la sua denuncia, avesse ricevuto un procedimento disciplinare si limita a osservare, tra l’altro, che «l’irrogazione della sanzione nei suoi confronti appare frutto di un clima di contrasto venutosi a creare sul luogo di lavoro». Morando e il suo legale però si oppongono a queste argomentazioni. In udienza hanno ribadito le motivazioni dell’opposizione precisando che l’assenza del dolo nel reato di abuso d’ufficio si possa anche «presumere dalla macroscopica violazione di un dovere giuridico» – scrive la difesa di Morando nell’atto di opposizione – e che «l’intenzionalità del comportamento contra ius degli indagati risulta ancora più pregnante, esacerbato e pervicace ove si consideri che gli stessi non hanno tenuto conto delle segnalazioni dell’opponente, reiterando il comportamento e pervenendo financo ad alterare i registri di transito ( commettendo falso ideologico) al fine di non incorrere in sanzioni specie quando sono venuti a conoscenza dell’indagine».
Sempre l’avvocato Napoli aggiunge che «sugli altri reati non è stata svolta alcuna indagine», in particolare riferendosi al reato di maltrattamenti con riguardo alle condotte vessatorie illustrate da Morando. Per questo che al Giudice per le indagini preliminari è stato chiesto di procedere ad un supplemento di indagini, assumendo a sommarie informazioni i detenuti indicati nella denuncia – attività investigativa non effettuata come oggetto delle violazioni, considerato che agli atti della Procura, che chiedeva l’archiviazione, oltre alla denuncia dell’agente Morando, c’erano delle «indagini che forniscono un quadro probatorio inequivocabile» ovvero le testimonianze di altri due colleghi di Morando e le registrazioni ambientali che proverebbero quanto esposto.
Ora starà al giudice valutare se sia necessario approfondire con altre attività investigativa. Diversamente, se dovesse sposare la tesi della Procura, il Gip disporrà l’archiviazione.
Damiano Aliprandi
da il dubbio
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