#Narrativa Italiana.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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"Domino" di Riccardo Bruni: un intricato mistero tra affari loschi e segreti inconfessabili. Recensione di Alessandria today
Dante Baldini, tra investigazioni private e loschi intrighi nella Rocca Tirrenica
Dante Baldini, tra investigazioni private e loschi intrighi nella Rocca Tirrenica. Nel terzo capitolo della serie dedicata all’investigatore privato Dante Baldini, Riccardo Bruni ci porta in un giallo dai contorni oscuri, ambientato nel suggestivo scenario della Rocca Tirrenica. Il romanzo “Domino” prende il via con un mistero legato a una somma di denaro trovata dalla vedova Cristina Serpieri,…
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abatelunare · 6 months ago
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Io conoscevo molta gente ma non amavo nessuno perché credevo di avere abbastanza esperienza per non illudermi sull'amore degli altri (Grazia Deledda, Il sigillo d'amore).
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gregor-samsung · 3 months ago
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" «Tu, vieni con me!», intimò una guardia di sicurezza in borghese a mia madre. «Perché?». «Lo sai benissimo perché!». La trascinò per il braccio facendola sfilare lungo la coda infinita delle casse, i pantaloni di tre taglie più grandi, su cui inciampava a ripetizione per tenere il passo dell'uomo. Ci spintonò dentro a quello che sembrava più uno sgabuzzino che un ufficio. Il capo della sicurezza era già lì a darci il benvenuto, le sue lenti da vista appoggiate pigramente sulla testa grassa e pelata. «Mia mamma non ha fatto nulla. Perché ci avete portato qui?». La guardia che ci aveva trascinato nel cubicolo strappò la borsa dalle mani di mia madre. Lei oppose resistenza, ma lui la lanciò immediatamente al capo. Senza mai toglierci lo sguardo di dosso, il ciccione ne estrasse un tubetto di fondotinta già parzialmente rimosso dalla confezione di plastica. Ce lo sventolò sotto gli occhi con fare derisorio e schioccò la lingua per esprimere disapprovazione. La donna che mi aveva predicato l’onestà fino a vomitare, a quanto pare era una ladra. Peggio, aveva scelto di rubare il fondotinta più economico del negozio, neanche lontanamente vicino al suo colore, perché in Italia cosmetici per neri non esistevano. Ma i veri ladri erano loro.
Il nuovo centro commerciale aveva già risucchiato la vita delle maggiori attività indipendenti della valle. Ci erano riusciti esibendo la crème de la crème della cucina italiana: risotti scotti e patate troppo unte, verdure bagnate di sale e spruzzate di pesticidi insieme a banane più verdi delle lattughe. La rete di consegna del pane caldo fatto a mano collassò quasi subito. Per risparmiare pochi spiccioli, papà fu uno dei primi traditori a surgelare lotti di pane dal centro commerciale, per poi scongelarli giorno per giorno. Prima ci avventuravamo fino a Celadina per comprare la carne direttamente dal macellaio di fiducia, col grembiule sempre macchiato di sangue. Adesso caricavamo nel carrello polpette ibride e bistecche impanate precotte. Fu poi il turno della pizza. Quella calda e filante sfornata dal forno a legna del nostro pizzaiolo fu sostituita da quella congelata e smunta di una nota marca. E quel poco che avevamo risparmiato nell'affare del diabolico centro commerciale, lo perdevamo ogni volta che c’impilavamo mozzarella e prosciutto, nel tentativo di imbellire la pizza precotta e di renderla mangiabile. Il colosso aziendale aveva fatto piazza pulita, distruggendo quei piccoli riti quotidiani che tessevano la rete di un’intera comunità. Famiglie che facevano giornalmente avanti e indietro dalla lattaia, dal panettiere, in merceria, dal sarto, dal ciabattino. Scambiando due chiacchiere con Giulio, mentre suo figlio ci metteva una vita a tagliarti una fetta di salame. O facendo gossip con Marino, il sarto che non osava sollevare un ago prima di metterti un bel bricco di caffè sul fornello. Adesso se n’erano andati tutti, un’intera generazione di disoccupati. Le strade del centro divennero un deserto. Al loro posto, estranei monitoravano il nuovo centro commerciale attraverso telecamere di sicurezza. "
Marilena Umuhoza Delli, Negretta. Baci razzisti, Red Star Press (collana Tutte le strade), 2020. [ Libro elettronico ]
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princessofmistake · 10 months ago
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Ti ho amato al punto di non poter sopportare l’idea di ferirti pur essendo ferita, e amandoti ho amato i tuoi difetti, i tuoi errori, le tue bugie, le tue bruttezze, le tue contraddizioni, il tuo corpo. E forse il tuo carattere non mi piaceva, né il tuo modo di comportarti, però ti ho amato di un amore più forte del desiderio, più cieco della gelosia: a tal punto implacabile, a tal punto inguaribile, che ormai non potevo più concepire la vita senza te. Ne hai fatto parte quanto il mio respiro, le mie mani, il mio cervello e rinunciare a te è stato come rinunciare a me stessa, ai miei sogni, alle mie illusioni, alle mie speranze, alla vita.
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queerographies · 2 months ago
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[Gli anni di Mara][Marco Barbieri Bottoni]
Scopri la verità nascosta dietro le pagine di un diario apparentemente innocuo. Una storia familiare che si trasforma in un thriller inaspettato, tra le pagine di un'agenda che rivela segreti inconfessabili
Una scoperta sconvolgente: il diario della madre svela una verità inaspettata Titolo: Gli anni di MaraScritto da: Marco Barbieri BottoniEdito da: PendragonAnno: 2024Pagine: 285ISBN: 9788833647241 La trama di Gli anni di Mara di Marco Barbieri Bottoni Leggere il diario della propria madre è come leggere una fiaba prima di addormentarsi e poi scoprire in sogno che era un thriller. È ciò che…
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valentina-lauricella · 5 months ago
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(Da La bella estate)
Quando vide Guido l'ultima volta, la sera prima che partisse, Ginia sentí di colpo che far l'amore come piaceva a lui, era una cosa da morire, e rimase istupidita, tanto che Guido scostò la tenda per vederle la faccia, ma Ginia gli tenne le mani e non volle. Quando poi venne Rodrigues, e Ginia li lasciò a chiacchierare, allora capí che cosa voglia dire non essere sposati e non poter passare insieme giorno e notte. Scese la scala, sbalordita, e stavolta era convinta di non essere piú lei e che tutti se ne accorgessero. «È per questo», pensava, «che far l'amore è proibito, è per questo». E si chiedeva se anche Amelia, se anche Rosa, c'erano passate. Si vide nelle vetrine camminare come ubriaca, sentiva di essere un'altra da quell'immagine molle che passava come un'ombra. Adesso capiva perché tutte le attrici avevano quegli occhi sbattuti. Ma non doveva esser questo che lasciava incinte, perché le attrici non hanno bambini.
Appena Severino fu uscito, Ginia chiuse la porta e si spogliò davanti allo specchio. Si trovò sempre la stessa e le parve impossibile. Si sentiva la pelle come staccata dal corpo e ancora un resto di brividi freschi la correvano. Ma non era cambiata, era pallida e bianca come sempre. «Ci fosse Guido, mi vedrebbe», pensò in fretta, «lascerei che mi guardi. Gli direi che adesso sono davvero una donna».
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cloudsbooks · 11 months ago
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ciao amici e amiche, cerco blog di scrittura e lettura e, se ci sono, anche dei gruppi di lettura - scrivetemi pure a riguardo, sarei felice di fare conoscenza 🪷🌈
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riflussi · 9 months ago
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A ciascuno il suo - L. Sciascia
Da qualche parte avevo letto che per riprendere a leggere consigliavano dei gialli. Casualmente un libro breve che avevo già in casa era proprio A ciascuno il suo.
Per quanto abbia apprezzato la storia e la prosa, non ho potuto fare altro che storcere il naso per quanto riguarda passaggi piuttosto frequenti che riguardano la descrizione delle donne. Alla fine del libro si comprende che la prospettiva è esclusivamente quella del protagonista (a mo' di Humbert Humbert), però rimane il fatto che sono piuttosto fastidiose e pesanti da leggere.
Del resto, esattamente come per L'affaire Moro, è molto interessante leggere la capacità analitiche dell'autore. Nulla è scontato, tutto è legato all'ambiente, alla situazione storica e, non da meno, alle propensioni dell'individuo. La prosa mi è piaciuta particolarmente perché non solo tende a riprendere il parlato, ma spesso riesce a sorprendere: a noi lettori capita spesso di anticipare la fine di una frase perché sappiamo già come si conclude. Con Sciascia succede pochissimo. E, ovviamente, questo è un punto a suo favore. Molto carino, a suo modo leggero e semplice da leggere.
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Una ferita per riaprirsi prima si deve chiudere.
Antonio Manzini, Gli ultimi giorni di quiete
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el-elux · 2 years ago
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A dirla tutta, ho un cassetto ancora più angosciante, pieno di vestitini per neonati che mia madre compra per la mia futura prole, pur sapendo che non voglio avere figli.
-Non lo faccio per te, - mi dice, - lo faccio per i miei nipoti.
In compenso il corredo che mia nonna mi aveva messo da parte per il giorno in cui mi sarei sposata [...] e a cui mia madre si era fieramente ribellata ("Mia figlia si sceglierà da sola la biancheria che vuole!") è finito nelle sue mani, e così mentre lei dorme nelle lenzuola di lino ricamate con le mie iniziali, io mi crogiolo in un'indipendenza mai rivendicata fatta di cotone Ikea.
Mia madre tratta il proprio amore filiale come una conquista, l'affrancamento da una brutalità cieca e disperata. Mia nonna aveva provato ad abortirla ficcandosi una stampella nell'utero. Nei racconti di famiglia non ci sono altri dettagli sull'evento, a parte la tacita evidenza che qualcosa deve essere andato storto visto che mia madre è nata.
Veronica Raimo, Niente di vero
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cinemastin0 · 2 years ago
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My favorite things va letto con più attenzione perché è pieno di riflessioni, metafore, similitudini e pensieri profondi attraverso i quali passa la definizione di ogni personaggio. E non piacerà a tutti, sia perché è difficile che qualcosa piaccia davvero a tutti sia perché quando un autore dà un ruolo così centrale ai suoi gusti musicali – spacciandoli per quelli del protagonista, forse – non vuole neanche piacere a tutti.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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"Fumana" di Paolo MalagutiUn viaggio tra nebbia, magia e tradizioni nella bassa del Po. Recensione di Alessandria today
"Fumana", pubblicato il 3 settembre 2024, è il nuovo romanzo di Paolo Malaguti che ci trasporta nel cuore della pianura padana, in un mondo perduto tra la nebbia e la magia contadina.
“Fumana“, pubblicato il 3 settembre 2024, è il nuovo romanzo di Paolo Malaguti che ci trasporta nel cuore della pianura padana, in un mondo perduto tra la nebbia e la magia contadina. La protagonista, chiamata Fumana per il legame con la nebbia che avvolge le terre del Po, è una giovane ragazza che cresce libera e selvaggia, allevata dal rude nonno Petrolio. Insieme pescano anguille nelle paludi,…
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abatelunare · 24 days ago
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- I ricchi sono come le pentole, che vanno usate con cautela. Se ci stai troppo vicino ti sporchi; se stai troppo lontano non mangi. (Francesco Jovine, Le terre del Sacramento).
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gregor-samsung · 7 days ago
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“ Marta lo guardò e sorrise. So che lei è stato un grande appoggio per Monteiro Rossi e suo cugino, disse Marta, dottor Pereira lei è stato veramente magnifico, dovrebbe essere dei nostri. Pereira sentì una lieve irritazione, sostiene, e si tolse la giacca. Senta signorina, replicò, io non sono né dei vostri né dei loro, preferisco fare per conto mio, del resto non so chi sono i vostri e non voglio saperlo, io sono un giornalista e mi occupo di cultura, ho appena finito di tradurre un racconto di Balzac, delle vostre storie preferisco non essere al corrente, non sono un cronista. Marta bevve un sorso di Porto e disse: noi non facciamo la cronaca, dottor Pereira, e questo che mi piacerebbe che lei capisse, noi viviamo la Storia. Pereira bevve a sua volta il suo bicchiere di Porto e replicò: senta signorina, Storia è una parola grossa, anch'io ho letto Vico e Hegel, a suo tempo, non è una bestia che si può addomesticare. Ma forse lei non ha letto Marx, obiettò Marta. Non l'ho letto, disse Pereira, e non mi interessa, di scuole hegeliane sono stufo, e poi senta, lasci che le ripeta una cosa che le ho già detto prima, io penso a me soltanto e alla cultura, è questo il mio mondo. Anarchico individualista?, chiese Marta, è questo che mi piacerebbe sapere. Cosa vuole intendere con ciò?, chiese Pereira. Oh, disse Marta, non mi dica che non sa cosa vuoi dire anarchico individualista, la Spagna ne è piena, gli anarchici individualisti fanno molto parlare di sé in questi tempi e si sono anche comportati eroicamente, anche se forse un po' più di disciplina ci vorrebbe, questo almeno è quello che penso. “
Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, Feltrinelli, 1994 [Libro elettronico]
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princessofmistake · 8 months ago
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Secondo me le persone non si siedono a caso sul treno. C’è chi cerca di sedersi sempre verso la destinazione e chi verso il punto di partenza. Chi guarda scorrere il paesaggio in avanti, chi indietro. Il primo è qualcuno che vuole andare dritto verso la sua meta, qualcuno che ha grandi sogni e progetti, qualcuno che non ha un passato in mezzo ai piedi che ancora lo trattiene, qualcuno che ha fretta di crescere e diventare grande; il secondo è qualcuno che ha qualcosa, là dietro, che ancora non si è messo a posto, qualcuno che vuole sempre capire tutto per bene e non si lascia mai scivolare addosso le cose, qualcuno che ha ricordi disseminati dietro di sé con cui ama crogiolarsi e tenersi compagnia.
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queerographies · 7 months ago
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[Tre notti][Vinicio Marchioni]
Tre notti: viaggio di un’adolescenza ribelle alla scoperta di sé e di un padre sconosciuto Titolo: Tre nottiScritto da: Vinicio MarchioniEdito da: RizzoliAnno: 2024Pagine: 288ISBN: 9788817188289 La trama di Tre notti di Vinicio Marchioni Periferia di Roma, venerdì 29 novembre 1991. Andrea ha quindici anni e sua madre lo accompagna per l’ultima volta a vedere il padre, o meglio ciò che resta di…
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