#incontro partecipativo.
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Cagliari: Primo incontro informativo sul servizio di refezione scolastica alla MEM
Aperto al pubblico l'appuntamento è fissato per mercoledì 23 ottobre alle ore 17 alla Mediateca di via Mameli n. 164.
Aperto al pubblico l’appuntamento è fissato per mercoledì 23 ottobre alle ore 17 alla Mediateca di via Mameli n. 164. È in programma per mercoledì 23 ottobre 2024, alle ore 17 nei locali della MEM – Mediateca del Mediterraneo di via Goffredo Mameli n. 164 a Cagliari, l’incontro informativo sul servizio di Refezione scolastica organizzato dall’Assessorato alla Pubblica istruzione, sostegno allo…
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[ph. Mirco Lorenzi]
Si è conclusa domenica 5 marzo la residenza creativa di Catinca Draganescu con una prima presentazione di alcuni dei materiali di ricerca che sta sviluppando intono al progetto The future belongs to those who hope. Nel contesto del progetto europeo Stronger Peripheries, Catinca e il suo team hanno lavorato attorno alla tematica Right to the future declinandola attorno ai concetti di comunità e utopie di futuri possibili.
In questa primissima fase di lavoro il dispositivo che hanno individuato per coinvolgere spettatori e spettatrici di Mondaino nel loro processo di ricerca si rifà al teatro partecipativo alla Roger Bernát: si tratta di un gioco socio-interattivo che prova a riflettere sulle dinamiche che si creano in una comunità temporanea di spettatori-attivi e sulle reazioni che si innescano nella platea di spettatori-osservatori.
Il pubblico entra e viene accolto sul palcoscenico da tre performer che guideranno il gioco; lo spazio è inizialmente vuoto e circondato da sedie sui lati. L’interazione si apre con una serie di domande che invitano alla partecipazione e conducono all’autoselezione dei partecipanti: chi desidera essere attivo nel gioco si alza in piedi e chi desidera esserne il testimone resta seduto.
L’architettura drammaturgica progettata per gli spettatori si sviluppa all’interno di un preciso frame di istruzioni e domande utili ad orientare le azioni e le riflessioni del pubblico. Come proprio del paradigma partecipativo di Bernát anche qui è nei bivi, nelle biforcazioni che «si inserisce l'azione dello spet-atore, spesso alle prese con domande che contemplano risposte diferenti, senza approdare a una conclusione certa» (Pedullà 2015, p. 40). L’espediente d’innesco è la fine della Terra, devastata da disastri naturali, riscaldamento globale e guerre e il trasferimento di alcuni esseri umani in un pianeta sconosciuto. Sbarcano in nove dall’astronave alveare e, dopo esercizi fisici e di immaginazione, iniziano a costruire il nuovo pianeta con piante e frutti tropicali, aria sana e acqua potabile.
Poi si presentano, alcuni con nomi reali altri con nomi immaginari e ognuno di loro porta dalla Terra precisi desideri da conservare: fratellanza, pace, autogestione, creatività, equità, tranquillità, simbiosi, tutela per cambiamenti individuali.
Attraverso sfide sia fisiche che dialogiche si crea una sorta di comunità temporanea che mette in moto per renderli visibili e così disinnescarli, in maniera ludica e ironica, gli stessi meccanismi che si attivano nella realtà: nel momento in cui vengono date precise regole che limitano la sopravvivenza del gruppo sul pianeta si creano alleanze, si autoproclamano leader, si solidarizza provando a portare l’attenzione sulle proprie opinioni...
Chi resta vivo? Chi è disposto a sacrificarsi per mantenere intatto il numero dei 15 possibili abitanti umani del nuovo pianeta? Tornare indietro o restare? Discutere per trovare una soluzione ottimale e condivisa o votare “democraticamente” per arrivare alla soluzione finale? Queste sono solo alcune delle questioni che si aprono durante le quasi due ore di incontro che hanno colpito e appassionato gli spettatori e le spettatrici che hanno partecipato anche all’incontro successivo con la compagnia, durante il quale sono state dipanate le tematiche del lavoro e non sono mancati i feedback sia da parte dei partecipanti attivi che soprattutto dai testimoni che hanno condiviso con gli artisti le loro impressioni, la loro “invidia” nel guardare da fuori e il loro parteggiare per alcune delle decisioni prese o al contrario suggerire possibilità che non erano state immaginate nel corso del gioco.
*Pedullà, C. (2015). Lo spett-attore: il teatro partecipato di Roger Bernat. Antropologia E Teatro. Rivista Di Studi, 6(6).
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Catinca Draganescu's creative residency ended on Sunday, March 5, with a first presentation of the research materials. The project The future belongs to those who hope is developping in the context of the European project Stronger Peripheries; Catinca and her team have been working around the theme Right to the future by declining it around the concepts of community and utopias of possible futures.
At this very early stage of their work, the device they have identified to involve spectators of Mondaino in their research process is based on Roger Bernát-style participatory theater: it is a socio-interactive game that tries to reflect on the dynamics that are created in a temporary community of spectator-activists and the reactions that are triggered in the audience of spectator-observers.
The audience enters and is welcomed to the stage by three performers who will lead the play; the space is initially empty and surrounded by chairs on the sides. The interaction opens with a series of questions that invite participation and lead to self-selection of participants: those who wish to be active in the game stand up and those who wish to be the witness remain seated.
The dramaturgical architecture designed for the spectators is developed within a precise frame of instructions and questions useful for guiding the audience's actions and reflections. As proper to Bernát's participatory paradigm, here too it is in the forks, the bifurcations that "the action of the spectator-viewer is inserted, often grappling with questions that contemplate diferent answers, without landing at a certain conclusion" (Pedullà 2015, p. 40). The trigger device is the end of Earth, devastated by natural disasters, global warming and wars, and the relocation of some humans to an unknown planet. Nine of them disembark from the hive ship and, after physical and imaginative exercises, begin to build the new planet with tropical plants and fruits, healthy air and clean water.
Then they introduce themselves, some with real names others with imaginary names, and each of them brings from Earth precise desires to preserve: brotherhood, peace, self-management, creativity, equity, tranquility, symbiosis, and protection for individual changes.
Through both physical and dialogical challenges, a kind of temporary community is created that sets in motion to make them visible and thus defuse, in a playful and ironic way, the same mechanisms that are activated in reality: the moment precise rules are given that limit the group's survival on the planet, alliances are created, self-proclaimed leaders are made, solidarity is established by trying to bring attention to one's own opinions...
Who stays alive? Who is willing to sacrifice themselves to keep the number of the 15 possible human inhabitants of the new planet intact? Go back or stay? Discuss to find an optimal and shared solution or vote "democratically" to arrive at the final solution? These are just a few of the questions that opened up during the nearly two-hour meeting that impressed and impassioned the spectators and viewers who also participated in the subsequent meeting with the company, during which the themes of the work were unraveled and there was no shortage of feedback both from active participants and especially from the witnesses who shared with the artists their impressions, their "envy" in watching from the outside and their siding with some of the decisions made or on the contrary suggesting possibilities that had not been imagined in the course of the play.
*Pedullà, C. (2015). Lo spett-attore: il teatro partecipato di Roger Bernat. Antropologia E Teatro. Rivista Di Studi, 6(6).
#catinca draganescu#stronger peripheries#right to the future#the future belongs to those who hope#performing arts#teatro partecipativo#roger bernat#pane quotidiano
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ⓉⒽⒺ ⓈⓄⒸⒾⒶⓁ ⒼⒶⓁⓁⒺⓇⓎ Associazione Culturale Labor - V-Art Quartu Exposition - 2024 in collaborazione con The Social Gallery Regione Autonoma della Sardegna Comune di Quartu Sant'Elena Fondazione di Sardegna Fondazione Sardegna Film Commission V-art Festival Internazionale Immagine d'Autore (29 ed) presentano ◎ Sabato 9 novembre 2024 h. 18.00 - The Social Gallery via Eligio Porcu 43 - Quartu Sant'Elena
❃ The First Collection ❃
Espongono Alessia Anchisi ❃ Antonio Pillitu ❃ Bibi Elle ❃ Davide Gratziu ❃ Emanuela Puddu ❃ Gianluca Chiai ❃ Giusy Calia ❃ NostraSanctissima ❃ Matteo Piccioni ❃ Matteo Sabino ❃ Paola Pintus ❃ Roberto Meloni ❃ Rugiada Cadoni
a cura di Giovanni Coda - Allestimenti Davide Gratziu
La Social Gallery di Quartu Sant'Elena celebra il suo secondo anniversario di attività, un traguardo importante per uno spazio dedicato all'arte contemporanea e all'incontro tra artisti e i cittadini. In questa occasione, tredici artisti avranno l'opportunità di riproporre le loro opere concesse all’archivio, contribuendo ad arricchire l'offerta culturale della galleria. L'auspicio per questi artisti è che possano trovare in questa esposizione non solo un momento di visibilità, ma anche un’occasione di crescita artistica e di confronto con altri creativi, così come con il pubblico. Eventi come questi rafforzano il tessuto culturale della città e offrono spazi per esprimersi e per essere apprezzati, in un contesto dove l'arte può diventare un punto di incontro e dialogo.
Buon anniversario alla Social Gallery e in bocca al lupo agli artisti in mostra! Graziano Milia Sindaco di Quartu Sant’Elena
[...]Decodificare il linguaggio dell’artista rispettandone intenzioni e pensiero. Porsi in condizione di ascolto per un rapporto intimo di confronto e scambio. Presentare le opere dando loro lo spazio necessario per essere fruite nel modo più semplice dallo spettatore. Il tutto con passione, curiosità e sete di conoscenza per interpretare la complessità del nostro tempo. In definitiva saper ascoltare, sapersi prendere cura e saper restituire al pubblico la giusta interpretazione, con un complesso lavoro di orchestrazione, sono il cardine del mio approccio ai progetti curatoriali d’arte contemporanea a cui mi dedico da un quarto di secolo ed è quello che ho cercato di svolgere collaborando con Giovanni Coda al progetto The Social Gallery"[...] Roberta Vanali - Curatrice
[...] La Social Gallery, che taglia un traguardo importante con la mostra intitolata The First Collection, ha rappresentato sin dall'inizio uno spazio unico e innovativo nel panorama espositivo contemporaneo. Fondata a Quartu Sant’Elena, nella centralissima Via Eligio Porcu, con l'obiettivo di creare un luogo di incontro e scambio tra artisti, curatori e pubblico, la galleria è diventata un punto di riferimento per la promozione di talenti emergenti e di voci affermate, favorendo un dialogo culturale stimolante e inclusivo. In questi due anni di attività, la Social Gallery ha organizzato una serie di mostre personali e collettive, riuscendo a creare un ambiente accogliente e aperto, dove le diverse espressioni artistiche si intrecciano e convivono. Attraverso il suo approccio partecipativo, ha incoraggiato gli artisti a esplorare nuove modalità di condivisione delle loro opere, sfruttando sia le potenzialità della presenza fisica che quelle del digitale, riuscendo a costruire una community attiva e partecipe [...] Giovanni Coda Direttore della Galleria
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MOST: a Napoli si progetta il futuro della mobilità sostenibile
Quali sono le opportunità da cogliere e le sfide da affrontare per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, decongestione e sicurezza che consentano di realizzare una mobilità del futuro sostenibile ed efficiente? Come garantire una mobilità più equa e accessibile per tutti? A questi e ad altri importanti quesiti cercheranno di rispondere i numerosi ricercatori, provenienti da tutta Italia, riuniti venerdì 28 giugno dalle ore 10 presso il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa in occasione di "Inspiration Day - MOST People are Moving". MOST, cos'è? Il MOST, finanziato dal MUR (ministero dell'Università e della Ricerca) tramite la missione 4.2 del PNRR, è una piattaforma strategica per affrontare alcune delle sfide più stringenti nel settore dei trasporti. La giornata in programma si configura come un'opportunità per costruire solide alleanze e fare rete, riconoscendo che il futuro della mobilità dipende da competenze e conoscenze condivise, e soprattutto da una cultura della mobilità alimentata dall'intelligenza collettiva. L'iniziativa, riservata soprattutto ai professionisti invitati da MOST, ha l'obiettivo di stimolare una partecipazione attiva dei presenti ed elaborare un documento strategico condiviso che possa guidare le future iniziative. "L'Inspiration Day è uno speciale evento pensato per creare una community solida e coesa che rafforzi la collaborazione tra il mondo accademico e l'industria. Crediamo fermamente nel valore del coinvolgimento di ricercatori provenienti da tutta Italia, e siamo convinti che solo attraverso un impegno collettivo e una partecipazione sinergica possiamo affrontare con successo le sfide che ci attendono". - Afferma Gianmarco Montanari Direttore Generale MOST. -��"Questo incontro è un'opportunità unica per stimolare nuove idee e collaborazioni, confrontare opinioni e partecipare attivamente a un dialogo costruttivo, con l'obiettivo di tracciare un percorso verso un futuro della mobilità più sostenibile ed efficiente. Nel MOST sono oggi coinvolti oltre 400 ricercatori provenienti da 49 grandi organizzazioni presenti in tutta la penisola, che avranno per la prima volta l'occasione di incontrarsi face to face e rafforzare un network di "giovani cervelli" senza precedenti". Partecipazione e condivisione Prossimità, collaborazione, partecipazione ed anche condivisione sono i driver abilitanti per una mobilità a emissioni zero e per l'efficienza dei servizi. "C'è la necessità di un veloce cambio di paradigma verso una maggiore "democrazia" per ridurre i conflitti tra le persone e le merci che si spostano lungo le stesse infrastrutture - sostiene Paola Cossu C.E.O. FIT Consulting srl. - "Occorre superare ogni meccanismo che prevede barriere o confini, verso una visione virtuosa sistemica di nodi e reti. È necessario abilitare sistemi di condivisione dei dati e una maggiore consapevolezza sugli impatti dell'eCommerce. I cittadini devono essere coinvolti in un approccio partecipativo, responsabile, sostenibile e trasparente, con informazioni sugli impatti della "Logistica del capriccio". Foto di copertina: MOST Read the full article
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Is Arrèxinis, Giornate di rimboschimento partecipativo, 2 e 3 marzo 2024
`“Is Arrèxinis“` *Giornate di rimboschimento partecipativo* Sabato 2 e domenica 3 marzo – Località Monteporceddus (San Vito). Incontro di voci su tecnica e poesia del bosco. Il nido di sughere nomadi mette radici – e noi con loro. Dalle 8 del mattino sino all’imbrunire, gruppi di lavoro per la piantumazione: portiamoci i guanti, attrezzi se ne abbiamo, abiti comodi per lavorare. La sera di…
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Lecce, piano strategico del Turismo e della Cultura
Lecce, piano strategico del Turismo e della Cultura Giovedì 1 febbraio, nella sala Open Space di Palazzo Carafa, prenderà avvio il ciclo di incontri del programma organizzato dal Comune di Lecce in collaborazione con l'Associazione delle Città d'Arte e Cultura (CIDAC), per la costruzione e condivisione di indicazioni, obiettivi e strategie da inserire nel Piano Strategico del Turismo e della Cultura della città di Lecce relativamente alla parte che concerne più propriamente l'aspetto culturale. L'Amministrazione comunale, infatti, intende co-progettare con gli operatori, le associazioni di categoria, i portatori di interesse e i cittadini i contenuti del Piano Strategico, al fine di dotare la città di questo importante strumento. Il calendario prevede 6 incontri pubblici che avranno luogo all'Open Space: - incontro per le istituzioni: giovedì 1 febbraio, ore 16.30 – 19.30 e sabato 10 febbraio, ore 10.00 - 13.00 - incontro per gli operatori: venerdì 23 febbraio, ore 16.30 – 19.30, sabato 24 febbraio, ore 10.00 - 13.00 e lunedì 26 febbraio, ore 16.30 - 19.30 - incontro per i testimonial: sabato 2 marzo, ore 10.00 - 13.00 Agli incontri è propedeutica la compilazione di un questionario accessibile tramite un link inviato per mail ai partecipanti che sarà la base per l'avvio del confronto. Gli incontri hanno lo scopo di condividere l'esperienza di tutti gli attori coinvolti e attivi in città al fine di monitorare la situazione attuale e calibrare i nuovi obiettivi da porsi, per definire e migliorare la posizione strategica della città di Lecce come destinazione turistica e culturale di riferimento per la Puglia e il Salento. La partecipazione agli incontri del programma del processo partecipativo è aperta a tutti. Qualsiasi cittadino intenda contribuire con le sue idee ad alimentare lo sviluppo delle future strategie culturali della città di Lecce, può inviare una mail a [email protected] per essere inserito nelle liste degli invitati agli incontri. «Nell'ambito del piano strategico del turismo e della cultura, in via di redazione, dopo i focus group dedicati agli operatori turistici, promuoviamo – dichiara l'assessora alla Cultura Fabiana Cicirillo – questi incontri di ascolto e condivisione con gli operatori culturali per raccogliere spunti, suggerimenti, criticità e costruire insieme una strategia condivisa di promozione culturale della città, dei suoi beni monumentali, dei suoi straordinari talenti».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Consigli di Zona, lunedì 19 dicembre ore 17.00 incontro a Villa Fabbricotti
Livorno 18 dicembre 2022 – Consigli di Zona, lunedì 19 dicembre ore 17.00 incontro a Villa Fabbricotti Lunedì 19 dicembre ore 17.00 ultimo incontro del 2022, a Villa Fabbricotti, per informare la cittadinanza sul percorso partecipativo volto alla creazione dei Consigli di Zona, nuovi organismi istituzionali che possano facilitare il contatto e il confronto tra l’Amministrazione e la…
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A volte si tratta di riscoprire prima di tutto la gioia e la ricchezza del camminare insieme: in questo frastagliato orizzonte la Rete di Cooperazione Educativa “C’è speranza se accade @” (nata intorno al pensiero e all’amicizia di Mario Lodi e Gianfranco Zavalloni, ma anche alla pedagogia critica, tra gli altri, di don Lorenzo Milani, Maria Montessori, Célestin Freinet…), la redazione di Comune e l’Asilo Bosco Caffarella promuovono due giorni a Roma (sabato 6 e domenica 7 ottobre) di scambio e approfondimento all’interno di “Fabbrica di Roma ReAct”, festival multidisciplinare promosso dall’associazione Comunitaria all’ex Cartiera Latina (Via Appia antica 42). A questa iniziativa, parteciperà anche Lunaria, con un laboratorio sul
“Come possiamo creare un mondo nuovo dal basso nei territori dove viviamo e nelle scuole che frequentiamo ogni giorno? La scuola e più in generale l’educazione sono destinati soltanto a imitare il proprio tempo? È evidente: abbiamo bisogno di un apprendimento diverso e diffuso oltre le pareti delle classi, aperto al territorio e al mondo, per creare prima di tutto comunità di ricerca e sperimentare pedagogie interculturali. Esperienze, reti e libri dimostrano che, nonostante gli ostacoli, è comunque possibile e che non serve per forza attendere interventi dall’alto”. Qui di seguito il programma delle iniziative organizzate da Rete di Cooperazione Educativa, la redazione di Comune e Bosco Caffarella, nell’ambito di “Miraggi migranti”, alcuni laboratori e momenti di approfondimento rivolti a insegnanti, educatori e genitori dedicati ai nessi che legano accoglienza, condivisione ed educazione.
All’interno di Miraggi Migranti, domenica 7 ottobre, sarà promossa anche la videoproiezione del film “La mia classe” (di Daniele Gaglianone con Valerio Mastandrea nelle parti del maestro di una classe di immigrati, un viaggio tra finzione cinematografica e realtà). Interverrà Gino Clemente, sceneggiatore del film. La partecipazione a questa seconda iniziativa, fortemente legata ai temi di Miraggi migranti, sarà libera e gratuita.
SABATO 6
1) Lunaria. Prevenzione del razzismo (sab 6, ore 15/18) Alcuni casi esemplari (maturati dall’esperienza del Libro bianco sul razzismo e da Cronachediordinariorazzismo.org
2) Cemea. Le forme del gioco dal singolare al plurale (sab 6, ore 15/18) La lingua come contesto educativo
3) Asinitas. Fare scuola, fare pensiero, fare anima (sab 6, ore 15/18) La narrazione come strumento educativo
4) Ass. Altramente. Io leggo, dunque sono (sab 6, ore 15/18) Pezzettini (festa della lettura) tutto l’anno
5) Caritas di Roma (…) (sab 6, ore 15/18)
DOMENICA 7
6) Lìscìa Sulle tracce di Tik (dom 7, ore 10/13) Laboratorio di ludopedagogia “Tik” è un’assemblea politica, una ricerca e una sperimentazione che dal 2016 Liscìa porta avanti sul tema delle migrazioni con il metodo della ludopedagogia (giocare per conoscere conoscere per trasformare)
7) Ass. Matura Infanzia/Circ. G. Rodari La radio-scuola (dom 7, ore 10/13) Una radio per fare scuola fra oralità, tecnologia e scrittura Inventare, produrre, comunicare i saperi attraverso centri d’interesse, apprendimento cooperativo e grammatiche fantastiche. La radio-scuola fra oralità, tecnologia e scrittura
8) ZaLab. Flying Roots. Video partecipativo (dom 7, ore 10/13) La percezione delle identità, l’altro, lo straniero Videoproiezione dedicata a un progetto di cinema sociale che si è svolto nel quartiere Esquilino, dedicato ad adolescenti per lo più di seconda generazione.
9) Movimento di Cooperazione Educativa Il nome (dom 7, ore 10/13) Un buon avvio d’accoglienza di una persona è fare spazio nella testa al suo nome Il nome porta una confidenza e la confidenza porta a sentirsi a casa, anche quando la tua casa è lontana. Nel nostro nome rileggiamo storie familiari, gli affetti più intimi, l’infanzia. Ma ogni nome rimanda anche a una “cultura” e a una storia collettiva. Un viaggio tra gestualità, narrazioni, manipolazione di materiali e uso di linguaggi teatrali
10) Roberta Ventura. Alfabetizzazione al conflitto (dom 7, ore 10/13) Sperimentiamo la gestione nonviolenta del conflitto (interpersonale e sociale) Cosa si intende per “conflitto”? Da cosa nasce e a quali conseguenze può portare? Laboratorio/training con attività e giochi di simulazione sul conflitto a livello micro (relazioni interpersonali) e macro (quello che J. Galtung definisce “violenza strutturale”) e sulla gestione nonviolenta del conflitto secondo D. Dolci (laboratori di maieutica)
11) Anna Maria Bruni. L’altro di me (dom 7, ore 10/13) Tre ore di laboratorio teatrale per scoprire se stessi attraverso gli altri Siamo tutti connessi. Di più, ognuno è parte dell’altro. Dentro lo specchio io posso vedere una moltiplicazione esponenziale di me, che come cerchi nell’acqua appartengono al mio centro come io appartengo a loro. Posso lasciarmi incantare dal mio aspetto, preoccuparmene e occuparmene, e posso guardare oltre. Lo specchio è lì… Un laboratorio teatrale per scoprire se stessi attraverso giochi di relazione
12) Sabrina D’Orsi. Vivere semplice (dom 7, ore 10/13) Un incontro con l’autrice del libro “Vivere semplice. Con i figli, con se stessi” Un momento di confronto sulla necessità che i genitori facciano la loro parte a proposito di educazione interculturale, accoglienza, inclusione sociale, solidarietà con le scelte degli insegnanti.
13) Liberi Nantes. Pietralata open, giochi in campo (dom 7, pomeriggio) Giochi, sport, divertimento per tutti e tutte, migranti e non, grandi e piccoli Al campo Campo Sportivo XXV Aprile, Pietralata: un pomeriggio di giochi in campo. Una giornata all’insegna del gioco e del divertimento per tutte e tutti, bambini compresi. Palla in campo e giochi a sorpresa. Nel corso dell’iniziativa saranno presentati i risultati del nostro progetto Erasmus+ S(up)port Refugees Integration interamente dedicato alle donne migranti coinvolte con diverse discipline sportive
Per partecipare è necessario prenotarsi in anticipo (proposta quota/donazione di 10 euro a laboratorio-incontro, 15 euro per due laboratori-incontri, uno il sabato e uno la domenica). È possibile prenotare – a partire da martedì 11 settembre – con PAYPAL oppure con un BONIFICO (l’IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; nella causale bisognerà indicare il numero di laboratorio-incontro scelto). Subito dopo occorre inviare una email a [email protected] segnalando nome, cognome, numero e titolo del laboratorio-incontro (per l’evento numero “13” promosso da Liberi Nantes, l’unico non ospitato all’ex Cartiera Latina di Via Appia antica, non occorre la prenotazione ma molta voglia di mettersi in gioco).
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silvia petronici. arte pubblica e pratiche artistiche site specific
Arte Bonifica Campagna mirando a generare un itinerario tracciato con l’arte contemporanea nel paesaggio di bonifica della Venezia Orientale impiega un determinato metodo per giungere alla produzione delle opere d’arte che consentono la creazione dell’itinerario.
Il mio lavoro nell’ambito dell’arte pubblica passa attraverso l’elaborazione di questo metodo di ricerca che si fonda sulla pratica artistica site and audience specific. Le opere emergono dall’incontro degli artisti con i luoghi, le persone e le circostanze che li caratterizzano e li animano. Tale incontro si è reso possibile grazie al tempo che ad esso è stato dedicato nel corso di due residenze artistiche, una di ricerca e una di produzione, svolte a diretto contatto con le aziende coinvolte nel progetto.
Il modello di pratica artistica site and audience specific a cui mi riferisco è stato messo a punto negli anni con il ciclo di residenze senseOFcommunity. lo spirito comunitario dell’arte nella società 2.0 dedicato alla ricerca su questo approccio alla pratica artistica nell’ambito dell’arte pubblica, delle pratiche di partecipazione e dei progetti di matrice socially engaged.
A partire dalla considerazione del valore sociale dell’arte e della sua capacità di alimentare lo spirito di condivisione, di scoperta e di comunità, questa formula di lavoro collettivo permette ad artisti e curatori di operare nelle sedi che li ospitano sollevando in esse il coinvolgimento delle persone e delle comunità con criteri rigorosi di ricerca e studio site specific.
Questo metodo punta l’attenzione sul tema della relazione, lavora sull’arte pubblica come mezzo di rigenerazione e privilegia l’approccio partecipativo.
Il titolo stesso del progetto complessivo, “sense OF community”, ha la funzione di dichiarare l’interesse per una riflessione sulla dimensione comunitaria dell’arte, sulla sua capacità di riattivare e rivitalizzare connessioni perdute tra le persone e tra le comunità e il loro territorio. Ciò che, a mio parere, esprime al massimo grado il potenziale simbolico dell’arte pubblica.
Le quattro aziende agricole coinvolte hanno ospitato per circa due settimane il lavoro di ricerca e produzione degli artisti.
Il lavoro degli artisti nella prima residenza è passato da una iniziale fase di incontro e ascolto che ha coinvolto tutti i proprietari delle aziende e coloro che vi lavorano, alle successive fasi di ideazione delle prime ipotesi, fino alla formalizzazione finale degli interventi. Nel tempo tra la prima residenza di ricerca e la seconda di produzione, i progetti artistici sono stati sottoposti ad un percorso di analisi che ne ha considerato l’adeguatezza ai parametri del progetto complessivo, l’accoglienza da parte dei proprietari delle aziende e, infine, la materiale fattibilità in anticipo sulla fase produttiva. In questa, dunque, con la collaborazione delle aziende stesse, le opere sono state installate in situ e consegnate.
Le opere sono qui presentate nella sequenza che inizia dall’opera permanente, segue con l’opera, o le opere, temporanea/e e si conclude con l’opera progetto. Opere, queste ultime, formalizzate fin nei minimi dettagli produttivi e consegnate come “render”, cioè come progetti non ancora materialmente prodotti.
(Nei testi che seguono la tipologia delle opere è segnalata dalla presenza dell’iniziale P per le opere permanenti, T per le opere temporanee e R per le opere render)
(Tutti i testi che seguono sono miei, #silviapetronici, si prega di utilizzarli citando correttamente la fonte e previa autorizzazione da parte mia e degli artisti)
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Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente sviluppo di tecniche e tecnologie idonee a raggiungere la sostenibilità tanto auspicata anche nel settore edilizio. In molti casi concreti però si stenta a trovare sul mercato immobiliare un prodotto, la casa, che raccolga pienamente al suo interno l’integrazione più evoluta di diversi sistemi a basso consumo energetico e sia capace allo stesso tempo di rilasciare condizioni elevate di salute e benessere ai futuri proprietari.L’evento mira ad illustrare le soluzioni adottate dalle ditte Edilpepe Srl e Lusseri nell’ambito urbano del Comune di Altamura dove è stato costruito un immobile pluripiano e multifamiliare in Classe Energetica A4 con una facciata verde, certificato BeS.La giornata seminariale vuole essere un momento di partecipazione e condivisione delle tematiche di sostenibilità su priorità e strategie comuni al fine di costruire un futuro migliore per tutti, e di diffondere un mindset migliore quando si acquista casa: valutare una casa non più solamente in base a superficie, prezzo, suddivisione ma soprattutto in base al benessere e tutela della salute che questa genera, in modo tale da tutelare ogni fruitore (attraverso l’impiego di materiali naturali e tecnologie di ultima generazione rientranti nel Certificato BeS (Benessere e Salute) di cui Oro Bianco è disposto.)L’innovazione continua portata innanzi dalla ventenale ditta Edilpepe Srl, e dalla Lusseri, vuole divenire testimone principe della nuova transizione economica locale del territorio altamurano nel comparto dell’edilizia.Negli incontri prefissati verranno favoriti approfondimenti e risposte rivolte ai tecnici relatori del seminario con un momento partecipativo e colloquiale dove si entrerà a stretto contatto con i progettisti e l’azienda Edilpepe e Lusseri.Saranno presenti all’incontro:- Arch Nicola Simone (progettista archiettonico),- Ing. Francesco Paolo Lamacchia (ingegnere consulente energetico),- l’Ing. Sante Loporcaro (progettista termotecnico), - Arch. Saverio Napoletano (responsabile di cantiere), - Avv. Francesco Greco (Presidente Nazionale Fare Verde)L'evento poi terminerà con il Glowing Garden, l'accensione ufficiale del giardino verticale, che creerà nell'ambiente circostante uno scenario a dir poco surreale.Evento organizzato dalle aziende Edilpepe Srl e Lusseri in cooperazione con il Primo Network Nazionale Edifici a Consumo Zero.Programma della giornata:I incontro ore 17:30-18,30 II incontro ore 18,30-19,30 III incontro ore 19,30-20,30Glowing Garden: illuminazione ufficiale del primo giardino verticale in Puglia 20,30Ulteriori dettagli e programma :
https://www.facebook.com/events/3233272103375340
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Il Festival d'Autunno si interroga sulle nuove frontiere del giornalismo
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Il Festival d'Autunno si interroga sulle nuove frontiere del giornalismo
Appuntamento il prossimo sabato 19 ottobre nella “Casa delle Culture” della Provincia di Catanzaro
Come evolve il giornalismo, stretto tra la crisi epocale dell’industria tradizionale e i nuovi spazi di espressione offerti dai network digitali? E quali sono le competenze che deve possedere un professionista dell’informazione in questo momento storico in cui, alle fonti tradizionali, si sono aggiunti molteplici possibilità di reperire notizie?
Sono alcuni interrogativi ai quali cercheranno di rispondere i giornalisti che animeranno il prossimo evento del Festival d’Autunno, fissato per sabato 19 ottobre, alle ore 18, nella sala conferenze della “Casa delle culture” della Provincia di Catanzaro.
A moderare il dibattito, intitolato “Le parole dell’informazione”, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, il quale chiederà ai professionisti presenti di esprimere la propria opinione su alcune parole chiave che caratterizzano quest’epoca della comunicazione, sia sui media tradizionali che su quelli che popolano la Rete.
«In un Festival dedicato alla parola – afferma il direttore artistico Antonietta Santacroce – non potevamo che occuparci di informazione cercando di mettere a confronto i pareri di chi, giornalmente, si occupa di raccontare i fatti che accadono intorno a noi.
Una professione, quella del giornalista, che negli anni si è profondamente modificata. Sentiamo sempre più spesso parlare di “citizen journalism”, di giornalismo partecipativo.
Credo, tuttavia, che le regole di base perché questo mestiere, fondamentale per la crescita culturale e sociale di ogni comunità, sia esercitato con correttezza, siano sempre le stesse: attenersi a quei dettami deontologici, scritti e non, che differenziano il prodotto giornalistico da quello che si può trovare, per esempio, sui social o su siti privi di professionisti.
In questo appuntamento cercheremo di capire anche come si sono riorganizzate le redazioni dei giornali cartacei per affrontare la sfida del web.
E, d’altro canto – prosegue Santacroce – come le testate “native digitali” conducono la loro attività proponendo ai lettori un costante flusso di notizie».
Un tema di grande attualità che sarà sviluppato prendendo in esame argomenti quali le fake news e la verifica delle fonti, il rapporto tra notizie e social, lo sfruttamento di quei mezzi che rendono il prodotto giornalistico sempre più multimediale.
«In un mondo in cui moltissime informazioni sono a disposizione di un numero sempre più crescente di persone – prosegue Santacroce – è evidente che il giornalista di quest’epoca deve essere una figura che possiede adeguati strumenti, non solo tecnici ma soprattutto culturali, per fare sintesi .
Sono certa – conclude il direttore – che da questo incontro usciremo tutti più consapevoli su quanto sia complesso, oggi come ieri, il lavoro del cronista ma anche di come la formazione resti, anche in questo settore, l’unica strada percorribile per contare su un giornalismo scrupoloso e affidabile».
Per quanto riguarda i concerti, prosegue a gonfie vele lo sbigliettamento per il concerto “Cristiano De André canta De André”, previsto per il 31 ottobre, alle ore 21, al Teatro Politeama di Catanzaro.
Biglietti e informazioni sul sito www.festivaldautunno.com
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Pesaro: giovanissimi al cinema con Move The Movie.
Pesaro: giovanissimi al cinema con Move The Movie. Dopo il grande successo della prima edizione, dal 16 ottobre torna 'Move the Movie', il progetto del Cinema Solaris che vuole avvicinare il pubblico più giovane alla sala cinematografica e al cinema europeo ma anche una proposta didattica per le classi della scuola primaria e secondaria di primo grado. Da qui l'idea del titolo che evoca il cinema non solo come luogo fisico ma come realtà in continuo movimento che entra nelle scuole e coinvolge territorio, soggetti e associazioni diversi: una modalità perfettamente in linea con il metodo di lavoro partecipativo adottato da Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024. Coordinato da Silvia Ortolani del Cinema Solaris, il progetto è realizzato con il patrocinio dell'Assessorato alla Bellezza del Comune di Pesaro, in collaborazione con il Quartiere 12 - Pantano. Dal 16 ottobre al 30 aprile, in orario mattutino, il Solaris propone una serie di film di animazione da scegliere a seconda del mese e della fascia d'età degli alunni. Ogni visione sarà aperta e chiusa da un piccolo dibattito curato da esperti del settore. Ad ogni allievo che partecipa verrà chiesto di realizzare un disegno che andrà a far parte di un collage collettivo da esporre e digitalizzare. I ragazzi partecipano alla visione di un film e successivamente sono invitati a rappresentare ciò che li ha colpiti attraverso un disegno. Quest'anno gli elaborati prodotti entreranno a far parte dell'installazione di Ricardo Venturi, artista scelto dal Quartiere 12 – Pantano come protagonista del suo evento all'interno del palinsesto di Pesaro 2024. Per le scuole, il costo a persona è di 5,00 euro a proiezione, gratuito per i docenti accompagnatori. Per info e adesioni, Silvia Ortolani: [email protected], 328 5786745. L'edizione che presentiamo di 'Move the Movie' è il risultato della scommessa vinta l'anno scorso con la prima edizione, una scommessa che ha messo in movimento tante classi di diverse fasce di età: così ha esordito Daniele Vimini. Quindi si è centrato il primo obiettivo anche solo per il fatto di aumentare il pubblico che frequenta le sale. L'avere messo al centro le nuove generazioni ha generato un effetto moltiplicatore molto importante e ha ribadito ancora una volta il ruolo del Solaris come luogo di incontro forte per la comunità e motore di tante iniziative a favore del cinema. Dunque questa nuova edizione consente il consolidamento di un progetto già vincente, contribuisce a portare un messaggio di cinema per tutti ma soprattutto sancisce il valore dell'esperienza unica di visione in una sala, unica perché supera la dimensione di isolamento di vedere un film al telefono ad esempio e poi per la qualità tecnica indubitabile che difficilmente si riproduce in casa. Così Silvia Ortolani: sono già tantissime le iscrizioni delle scuole che hanno aderito, c'è anche la prima scuola media, la Manzoni. Il progetto riparte non solo in Italia – accanto al Solaris altri 4 cinema – ma anche in Europa in tanti destinazioni. Quindi si crea un movimento che quest'anno avrà un finale diverso: tutti i disegni realizzati verranno digitalizzati e proiettati sull'installazione di Ricardo Venturi, artista protagonista del progetto che il Quartiere 12 mette a punto per prendere parte al calendario di Pesaro 2024. Sarà una bella lista di film di animazione ma c'è anche il film con la regia di Claudio Bisio, molto delicato che tutti possono vedere. Nei momenti di confronto prima e dopo la proiezione si racconterà ai più piccoli anche i mestieri del cinema, che sono tanti. Ha concluso Ezio Bracco: questa è una collaborazione nata due anni fa, questa è la terza stagione perché sono coinvolto come presidente di quartiere ma anche come presidente di Auser Pantano che con il Solaris ha attivato un cineforum per riflettere su alcuni temi. Sono orgoglioso di essere un partner di 'Move the Movie' che coinvolge l'artista Venturi, giovane ma molto intraprendente, con cui rientriamo nel calendario di Pesaro 2024: Venturi dedicherà un percorso itinerante che utilizzerà anche i disegni dei piccoli e che vedrà anche una parte visiva in cui si potrà fare anche cinema all'aperto. Dunque tanti collegamenti e sinergie preziose. I film vengono proiettati anche 2 weekend al mese in modo che possano partecipare anche i ragazzi che non frequentano le scuole aderenti all'iniziativa: per tutti quelli che nel weekend assisteranno ad una proiezione di un film di 'Move the Movie', il biglietto varrà come partecipazione al progetto. Il disegno andrà consegnato poi direttamente al Solaris. Ecco i 12 titoli da ottobre 2023 ad aprile 2024: Dililì a Parigi; Mummie a spasso nel tempo; L'ultima volta che siamo stati bambini; Titina; Mary e lo spirito di mezzanotte; Manodopera; Mavka e la foresta incantata; Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa; Maurice, un topolino al museo; Blu e Flippy amici per le pinne; Robot Dreams; Prendi il volo. 'Move The Movie' nasce nel 2022 a quattro mani: 4 cinema italiani – con il Solaris di Pesaro il Verdi di Candelo (Biella), il Teatro Monterosa di Torino, l'Elios di Carmagnola (TO) - si incontrano e creano un contenitore da presentare alle scuole primarie e secondarie di primo grado delle rispettive citta': con questo vincono il progetto "Europa Innovation".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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*WildBoar Mountain Bike Day 1⃣3⃣ ottobre 2⃣0⃣1⃣9⃣* Salve a tutti....il *13 ottobre* sta per arrivare e i preparativi per il *WildBoar Mountain Bike Day* procedono spediti.... Vi accompagneremo su di un percorso che sarà di circa 33/35 km con un dislivello di 800 metri di media difficoltà (non adattatto a chi non esce mai in MTB) la pedalata si concluderà con una degustazione organizzata da noi grazie ed in collaborazione con i nostri sponsor Contributo partecipativo: 10€ *Compila il form online ( se non l'hai già fatto ) per fare la preregistrazione e dare la tua adesione :* https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfqYj0DzYW-Y7cUQU4KrwVtY9_pBWlijmXscJZeMBKCKK-0ww/viewform?usp=send_form *E poi entra nel gruppo WhatsApp dedicato* ( no spam ) per ricevere tutti gli aggiornamenti sul WildBoar Mountain Bike Day https://chat.whatsapp.com/HBwrgf2vyn30PNVtinKxn9 Telegram https://t.me/joinchat/CFcL5RGRdUogzoDKorZYwA Il luogo di incontro alle 8:00 di mattina il centro sportivo *" Gargano Sport "* e si trova qui: https://maps.app.goo.gl/czdE4vt2FbnkpWk17 Ampio parcheggio *Per tutte le altre informazioni* wa.me/393333123936 Giovanni _NB: i minori devono essere accompagnati dai genitori o chi ne fa le veci...obbligatorio l'uso del casco ed il rispetto delle regole del codice della strada per tutti_ #gargano #mtb #raduno #trail #enduro https://www.instagram.com/p/B3IazFFFckF/?igshid=5j8davm8bqt3
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Al via il percorso che porterà a Livorno alla nascita dei Consigli di Quartiere
Al via il percorso che porterà a Livorno alla nascita dei Consigli di Quartiere. Dopo la fine delle Circoscrizioni un confronto sulle nuove forme di partecipazione
Livorno 5 novembre 2021 L’Amministrazione comunale di Livorno ha avviato un percorso partecipativo che porterà, entro la fine del 2022, alla creazione di Consigli di Quartiere, a elezione diretta, con funzione consultiva e propositiva. Lo hanno annunciato il sindaco Luca Salvetti e la vicesindaca Libera Camici nel corso di un incontro/confronto tra diverse realtà italiane sulle nuove forme di…
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Como: Cittadella della salute: il futuro dell’area dell'ex s. Anna, documentazione sul progetto partecipativo al 19 ottobre 2017
Como: Cittadella della salute: il futuro dell’area dell’ex s. Anna, documentazione sul progetto partecipativo al 19 ottobre 2017
Abbiamo pensato di consegnare al primo cittadino i nostri progetti, quello socio-sanitario e quello urbanistico, in modo che possa essere aggiornato sul lavoro svolto.
Riteniamo che gli argomenti sui quali concentrarsi possano essere gli stessi contenuti nelle domande che avevamo posto ai candidati sindaci nella fase pre-elettorale in un incontro al quale l’attuale sindaco non aveva partecipato.
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