#incontro conoscitivo
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Cagliari: Primo incontro informativo sul servizio di refezione scolastica alla MEM
Aperto al pubblico l'appuntamento è fissato per mercoledì 23 ottobre alle ore 17 alla Mediateca di via Mameli n. 164.
Aperto al pubblico l’appuntamento è fissato per mercoledì 23 ottobre alle ore 17 alla Mediateca di via Mameli n. 164. È in programma per mercoledì 23 ottobre 2024, alle ore 17 nei locali della MEM – Mediateca del Mediterraneo di via Goffredo Mameli n. 164 a Cagliari, l’incontro informativo sul servizio di Refezione scolastica organizzato dall’Assessorato alla Pubblica istruzione, sostegno allo…
#Ambito territoriale Cagliari#Assessorato Cagliari#Assessorato Pubblica Istruzione#Cagliari#comunità scolastica#criticità refezione#criticità servizio#dialogo famiglie#direttore esecuzione contratto#educazione Cagliari#evento Cagliari#funzionamento refezione#gestione servizio scolastico#Giulia Andreozzi#incontro conoscitivo#incontro famiglie#Incontro informativo#incontro partecipativo.#Incontro pubblico#incontro pubblico MEM#informazione scolastica#linee di indirizzo#Mediateca del Mediterraneo#MEM Cagliari#miglioramento servizio#operatori economici#operatori scolastici#organici scolastici#partecipazione scolastica#presentazione servizio
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ho avuto nelle settimane passate la vaga e brillante idea che forse avrei dovuto cambiare terapista (spoiler non accadrà), così ieri decido di avere questo primo incontro conoscitivo con uno nuovo.
arrivo in ritardo, e questo punto voglio pensare sia stata la divina provvidenza, questo riceve in casa sua tra la cucina e un mezzo soggiorno. secondo me avrebbe più bisogno lui di me. racconto in breve, mi guarda imbambolato, poi mi fa vabbè “questo me lo dici la prossima volta ora il tempo è scaduto. prima di capire se possiamo procedere o meno dobbiamo fare 3 incontri conoscitivi tutti dal costo di 70 euro, niente carta puoi pagare direttamente con bonifico se vuoi tracciabilità altrimenti contanti non tracciabili”. ma voi state fuori, ma che roba è. ma non è una professione è lucro in certi casi.
ci credo che poi c’è gente che desiste e non ci va e continua a star male e far danni. come ti puoi fidare di gente simile? sto bene con chi sto.
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PROGETTO SALTA IL MURO - LABORATORIO I MISTERI DEL CINEMA
Il Comune di Solbiate Olona e la Piccolo Principe Società Coop. Sociale Onlus con il contributo di Regione Lombardia organizzano un corso gratuito rivolto ai giovani tra i 15 e i 20 anni con il seguente calendario
Progetto: Salta il Muro: Laboratorio I misteri del cinema
Mercoledì 29 marzo: dalle 17:00 alle 18:00 – Presentazione laboratorio i mestieri del cinema, incontro conoscitivo con i ragazzi
Venerdì 31 marzo: dalle 15:30 alle 18:00 – Laboratorio i mestieri del cinema
Mercoledì 5 aprile: dalle 17:00 alle 18:00 – Laboratorio i mestieri del cinema
Mercoledì 19 aprile: dalle 15:30 alle 17:30 – Il cineforum, educazione al linguaggio cinematografico
Mercoledì 3 maggio: dalle 15:30 alle 17:30 - Il cineforum, educazione al linguaggio cinematografico per informazioni iscrizione: [email protected]
Piccolo Principe Onlus: "Continueremo a credere nei nostri ragazzi. Insieme salteremo il muro dell’indifferenza, della paura, della solitudine. Dietro il muro il futuro".
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Nasce il Gruppo di Lettura della Biblioteca comunale di Sassari
Sassari. L’avvio del Gruppo di Lettura della Biblioteca Comunale di Sassari si inserisce fra le numerose azioni di promozione della lettura dell’Amministrazione comunale. Gli incontri si terranno nella biblioteca comunale di piazza Tola ogni primo martedì del mese. In occasione del primo incontro conoscitivo, fissato per il 7 maggio alle 17,30, saranno illustrati il funzionamento del gruppo e…
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COMUNICATO N°29
Risvegliate/i, salve!!! 👋
Se ne è andato un mese particolare: con gennaio il vostro admin e una persona stanno per organizzare un incontro informativo/conoscitivo presso l'Accademia della Salute di Bergamo che si terrà il 22 febbraio. In realtà avrebbe dovuto tenersi il 5 febbraio, ma tra alcune problematiche legate alla scelta del periodo, e numerosi appuntamenti di altre realtà (movimenti, gruppi, associazioni, ecc…) è stato deciso di creare per il 22 febbraio e diffondere ufficialmente questo evento man mano che ci si avvicina alla data per meglio rammentare questo incontro che verte sul tema "Onde elettromagnetiche" e aggiungo "come proteggersi dalle radiazioni e come schermare alcuni oggetti/luoghi delle nostre case", dal momento che -come sapete- tra qualche mese in Italia verranno innalzati da 6 a 15 v/m con punte anche di oltre 60 l'irraggiamento di tali radiazioni.
Altri aspetti sono da considerare per scelte politiche non certo a favore dei cittadini: il riferimento è all'introduzione nei nostri supermercati di alimenti contenenti farine a base di insetti; alle proposte fatte ai nostri agricoltori di 1500 euro a ettaro per non coltivare i loro terreni per circa 20anni; al tratto pandemico dell'OMS che potrebbe venire approvato dal Parlamento italiano; dalla probabile entrata in "guerra" dell'Italia nel canale di Suez (conflitto "Houthi/USA") e relativo coinvolgimento dei militari italiani che comporterebbe ulteriore aggravio economico per le famiglie già vessate da aumenti delle bollette; per non dimenticare poi dei blocchi "ZTL", delle "zone30"
sempre più numerose e qui a Bergamo e in Lombardia dei blocchi di quasi tutte le auto alimentate a diesel…Insomma, le problematiche sono numerosissime, ma noi non ci scoraggiamo di certo, e anzi saremo sempre più determinati a difenderci e tutelarci con una Costituzione sempre dalla nostra parte e soprattutto a disubbidire (ovviamente in massa, giusto? 😉 ) senza farci impaurire da decreti, normative, circolari ingiuste e illegittime. Per il resto…che dire? Il blog nel mese di gennaio ha ripreso un buon "andamento" e…seguitelo!
Un abbraccio a tutte/i alle belle anime di questo gruppo…e non solo! 🌈☀️🙏❤️😘
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La magia e l’alchimia nel secolo dei Lumi
In questo articolo ci interesseremo della importanza della magia e dell’alchimia nel secolo dei Lumi. Può sembrare strano che anche in un secolo dominato dalla razionalità e dalla scienza trovarono posto la magia e l’alchimia. Questo però non ci deve sorprendere troppo se ha ragione Popper ad affermare che anche nella scienza moderna è presente con forza la tendenza a spiegare il mondo visibile mediante un presupposto invisibile. Se teniamo presente ciò non ci dobbiamo sorprendere se un grande scienziato come Newton ha scritto una mole notevole di manoscritti di alchimia. Tali manoscritti rimasero però ignorati fino al 1940. Dobbiamo mettere in evidenza che non si tratta di semplici studi giovanili che lo scienziato avrebbe abbandonato per dedicarsi alla ben più razionale chimica. È vero il contrario. Avendo iniziato con la chimica Newton si rese sempre più conto dell’importanza dell’alchimia quale forma di sapere in grado di darci un’immagine “in scala” delle attrazioni che governano il macrocosmo. Possiamo dire che la ricerca alchemica faceva davvero parte di quella che potremmo chiamare l’officina segreta di Newton. Newton il padre della scienza moderna rovescia se così si può dire il percorso che Comte avrebbe poi indicato al tempo del positivismo della conoscenza occidentale. Secondo Comte la scienza occidentale seguiva un percorso ben determinato partendo dalla teologia passando per la metafisica sino a giungere alla scienza positiva. Newton segue un percorso che è l’esatto opposto di quello che comte indica nella famosa legge dei tre stadi. Infatti Newton parte da una rigorosa analisi dei fatti empirici per avvicinarsi progressivamente poi con sempre maggiore convinzione a forme di spiegazione occulta in grado di eliminare problemi e difficoltà incontrati nel corso della ricerca. Per dirla in altro modo lo scienziato non può fare a meno di accedere a una dimensione oscura. Tale dimensione non va quindi considerata in contraddizione con la centralità della matematica e con il suo procedimento rigorosamente logico. Non abbiamo allora ragione di stupirci se uno scienziato come Newton mostrò di interessarsi non solo alla teologia ebraico-cristiano ma anche alle conoscenze alchemiche e alla magia naturale. Ormai la stessa fisica e l’astronomia impongono nozioni come quella di universo infinito di entità non osservabili chiamate forze proprio mentre la filosofia corpuscolare si confonde con la matematica. In breve possiamo dire che nella prospettiva di Newton scienza e alchimia rappresentano due diversi livelli di un medesimo percorso conoscitivo che dalla superficie è costretto a spingersi sempre più in profondità per svelare le arcane verità che fanno del mondo la meravigliosa creazione di Dio. Proprio in questo senso Newton definiva Dio stesso “Il Grande Alchimista”. Ma il pensiero di uno studioso per quanto importante non sempre coincide con quello di tutto un secolo. Pertanto dobbiamo dire che nonostante Newton nel suo complesso il settecento vide un progressivo abbandono degli studi magico-alchemici. Ma nonostante tutto ciò anche nell’Illuministico settecentesco si aprirono vuoti che lasciarono filtrare elementi riconducibili a concetti magici. Per fare un esempio nel settecento persistono credenze di tipo gnostico che considerano l’uomo caduto da uno stato divino e spirituale a uno materiale da cui avrebbe il compito di liberarsi per ritrovare le proprie condizioni originarie. Inoltre si diffonde lo spiritismo come possibilità di incontro con i morti. Nello spiritismo credeva anche l’emblema del razionalismo settecentesco ovvero Voltaire. Accanto all’illuminismo razionalista e laico cresce nel corso del secolo la convinzione che non sia impossibile comunicare con le grandi anime dei morti. Ancora una volta la curiosità che caratterizza la natura umana cerca di spingere avanti il carro della conoscenza talvolta riuscendo a far vivere in una stessa persona la via razionalistica e quella magico-iniziatico. Proseguendo nella ricerca di altre testimonianze del coesistere di due tendenze opposte tra loro troviamo all’inizio del secolo la pubblicazione della “bibliotheca chenica curiosa” nella quale si segnava l’immutata vitalità della tradizione alchemica. Nella prefazione all’opera il medico Manget ricorda quando avvenne nel 1685 nel laboratorio di Boyle uno sconosciuto poveramente vestito riuscì a produrre oro e Boyle dovette ammettere che era vero oro della ricerca di laboratorio. D’altro canto verso la fine del secolo si compie il passaggio definitivo dall’alchimia alla chimica grazie all’opera di Lavoisier che contribuì in modo determinante a definire la separazione tra aspetto simbolico-produttivo e aspetto sperimentale- cognitivo. Dobbiamo dire che la svolta operata da Lavoisier si produsse in forza della sua avversione accanita nei confronti della teoria ancora intrisa di spirito magico-alchemico enunciata da Stahl. Proprio a partire dal disaccordo su la teoria di Stahl in seguito all’urto tra lo spirito magico-alchemico e lo spirito scientifico la chimica in senso proprio cominciò a separarsi nettamente dall’alchimia. Separazione sancita dalla-enciclopedia che presentava le due dimensioni (scienza sperimentale e sapienza magico-alchemica) sotto due voci ben distinte: ”alchimia “ e “chimica”. Tuttavia l’enciclopedia assegnava all’alchimia un ruolo di tutto rispetto: veri alchimisti venivano infatti definiti quanti dopo essersi applicati alla chimica ordinaria si erano spinti più lontano verso l’ignoto. Quando si parla di magia alchimia e credenze gnostiche presenti nel settecento un nome soprattutto si affaccia alla mente ovvero quello del mitico Cagliostro. Cagliostro era figlio anche lui di una tradizione che evitando di rivolgersi nettamente a Dio faceva riferimento alla divinità presenti in ogni essere viventi così da rendere possibile la riconquista della perfezione originaria. Questo modo di pensare è senza dubbio prettamente gnostico. Siciliano d’origine Giuseppe Balsamo passato alla storia come Cagliostro è davvero una delle grandi figure dell’occultismo settecentesco. Iniziato alla massoneria in Inghilterra soggiornò verso il 1783 a Napoli e a Lione fondando a quanto pare in entrambe le città un rito massonico noto come “Alta Massoneria Egiziana”. Percorse quindi l’Europa esercitando ovunque le sue doti di guaritore e aprendo logge massoniche in numerose città. Condannato a morte dal Sant’Uffizio venne rinchiuso nella Rocca di San Leo avendo avuto commutata in carcere a vita la condanna a morte. Dobbiamo dire che sulla sua prigionia si svilupparono molte leggende. Una di queste narra di una sua fuga negli stati uniti d’America dove avrebbe infine condotto una vera e propria esistenza immortale. Tale leggenda sembra quasi voler dire che alchimisti e maghi cercavano di impadronirsi di un potere quasi divino e inoltre cercavano di mettersi in rapporto con vari tipi di entità soprannaturali. Detto ciò riteniamo concluso il nostro discorso sulla Magia e Alchimia nel secolo dei Lumi. Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
#alchimia#dimensioneoscura#Illuminismo#macrocosmo#magianaturale#massoneria#positivismo#scienzamoderna#spiritismo
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Viaggi artistici (#viaggimentali n. 6)
Viaggi artistici (#viaggimentali n. 6)
“Nei giorni scorsi una rappresentanza ridotta, causa covid, del Comitato Smart Land è stata ospitata in sala consiliare in Comune a Volpedo per un incontro conoscitivo finalizzato alla realizzazione del percorso ciclabile protetto da Viguzzolo a Volpedo, che raddoppierebbe la lunghezza del tratto in realizzazione tra Tortona e Viguzzolo. Presenti per il comitato Enrico Pertusi, Martina Lo Jacono…
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Il tempo ritrovato di Eliana Bozzi
di Terry Peterle
-- Eliana Bozzi ed io ci conosciamo da alcuni anni. Un incontro importante per me, in cui vi è stata la costruzione della sua mostra fotografica di debutto “Sottotitoli a seguire”, nell’ottobre 2015, vicino a Portogruaro (Venezia).
Vi anticipo che questo scritto può dare l'idea di essere un palese gesto d'affetto piuttosto che di critica fotografica, lo dichiaro con onestà, ma al più presto capirete che così non è.
Bozzi ha una predisposizione innata all’indagine visiva contemporanea che lei esprime utilizzando la fotografia come medium. Sebbene Bozzi si approccia all’arte figurativa durante la sua infanzia dipingendo quotidianamente, inizierà a esprimersi con la fotografia in età adulta.
Nella vita di tutti i giorni svolge un lavoro che la induce ad una obbligata razionalità, quello di contabile. Razionalità. Un ambiente mentale che inizia a starle stretto e che la porterà ad esprimersi in tonalità emotive differenti. Questo accumulare e incubare per anni, mi era diventato chiaro davanti a quel considerevole numero di immagini, in cui ha sviluppato l'osservazione, e sì certamente ha anche svolto l'atto del fotografare, privilegiando soggetti e atmosfere che sono il racconto del suo immaginario “fuori ufficio”. Ma questo fare inconsapevole, queste due azioni (con una terza di cui parlerò in seguito) inevitabilmente interdipendenti - osservare e fotografare - l'hanno portata ad archiviare, a mettere via, quelle immagini che oggi con questo compulsivo scattare, noi lasciamo sedimentare nei nostri archivi portatili senza riguardarle e men che meno restituirne un ordine di racconto.
Il tempo ritrovato
Osservare la realtà, direi “il tempo ritrovato” di Eliana Bozzi che è il titolo di un suo racconto fotografico molto sensibile, sinonimo ora di quel tempo di cui ha preso realmente possesso e dedica con serietà alla forma espressiva che la rendono come persona, autentica. È stato questo l’impulso inconscio che l'hanno indirizzata verso quel gesto che Duchamp, in un’azione del 1917 semplice e geniale, aveva concepito e definito dando il LA all’arte contemporanea ma che la fotografia, prima di tutte le arti visive, superandole, riusciva già interpretare fin dalla sua prima immagine Nicéphore Niépce nel 1839. E dunque Bozzi, come chi è capace di osservare con senso, con introspezione e oltre il semplice “vedere”, riesce a restituire in uno scatto un significato atavico: inquadrare un pezzo di normalità, scattare una fotografia e farla diventare arte visiva. Un ready-made.
Come definire, dunque, la fotografia di Eliana Bozzi? Bozzi è una fotografa emergente, tuttavia ha una capacità di evoluzione dinamica. È un continuo divenire verso una visione sempre più matura. Un desiderio di osservazione che continua a lavorare all’interno della sua concezione e la porta con lucidità ad un livello di indagine sempre più ancestrale.
Dalla prima mostra esposta solo pochi anni fa, la strada non si è fatta attendere e lei ha continuato a osservare e soprattutto a riflettere su nuovi orizzonti. Ha impugnato la sua macchina fotografica e la sua motivazione con consapevolezza, per mettere in mostra finalmente la poesia che può donare a chiunque osservi le sue immagini. Cammina e fotografa, ma prima di tutto guarda, un insieme di gesti che le fanno compiere un’azione performativa del camminare, che Hamish Fulton definisce per primo come “Walking Art”: la concezione che il solo camminare possa essere espressione artistica così come lo è la pittura, la fotografia di paesaggio e la Land Art. Il camminare come messa in atto antropologica oltre che artistica che con il proprio corpo, porta alla conoscenza di ciò che lo circonda. Bozzi trasforma i suoi istinti in realtà vissute, la realtà che si trasforma in esperienza, da vivere camminando, quindi attraverso il proprio corpo e osservando attraverso la macchina fotografica, coglie e lascia traccia di questo processo conoscitivo nelle sue fotografie. Il momento perfetto espresso in fotografia è per Bozzi prima di tutto, un’esperienza intima, fatta sulla propria persona in relazione a tutto e prima di tutto al paesaggio e al mondo che la circonda. È una chiara dichiarazione del proprio stare al mondo. Nella prefazione di “Sottotitoli a Seguire” ella stessa dichiara “non vi è assolutamente nulla di scontato, nemmeno in un'azione semplice, ordinaria, ripetitiva come un cammino lungo una strada qualunque. Per molti anni ho subito il fascino delle case, dei palazzi, di ogni costruzione che cela oltre il diaframma di porte, muri e finestre il vissuto, l'anima che nel quotidiano vi giace”.
Sottotitoli a seguire
Ecco dunque i soggetti di Eliana a centinaia e centinaia di scatti - mi ricordo su quel tavolo lungo per la selezione di mostra - che ha fermato nel suo camminare. Finestre al centro di tutto, una vera e propria ossessione. Finestre di luoghi meravigliosamente scelti, con dettagli sorprendenti e illuminati da una luce lì pronta a essere colta. L’accumulo della vita in panni coloratissimi stesi. La quotidianità in bellezza, l’abbandonato riconsiderato, atmosfere realmente incontrate “incorniciate” in un fuori contesto atemporale che raccontano. Finestre che si esprimono: cavi elettrici che ci ricordano che lì sì la vita c’è, magari in un circuito visivo indipendente, come quelle relazioni rimaste sospese. Un immaginario reale ma che si amplia da solo. Una mappatura di finestre, in commistione con paesaggio e architettura. E poi palazzi, muri a cui Eliana restituisce la sua estetica d’immagine in una vita che si ferma per un attimo ma che potrebbe continuare nel fuori cornice. Elementi del folclore, segni quotidiani, luoghi disabitati, la natura che rinasce. La fotografia della Bozzi è misurare il paesaggio nella sfera sociale degli abitanti che lì compiono le loro esistenze o che le hanno trascorse. Finestre concrete e nel contempo finestre sul mondo. Una vastità di immagini a cui pian piano è stato restituito un racconto semantico in otto storie divenute sezioni della mostra.
E con questo stile ha realizzato subito dopo “La Forza del Silenzio”: un silenzio che la Bozzi ha cercato concretamente, per restituire all’osservatore il primordio della vita, migliaia di anni in un silenzio che oggi è quasi una risorsa in via di estinzione. Dunque “Il tempo ritrovato” nel racconto fotografico di un luogo - il Lido di Venezia - che rimanda a ricordi d’infanzia, rivissuti e ritrovati in immagine grazie anche alla presenza della bambina che è stata. Dolcezza e nostalgia, tonalità tenui e minimalismo. Elementi estetici che caratterizzano lo stile fotografico della Bozzi.
La forza del silenzio
È certo che il paesaggio ideale e gli elementi architettonici a cui riportano queste immagini, rimandano ad un maestro della fotografia iniziatore di quella che è definita la Scuola del Paesaggio italiano anni ’70-’80, Luigi Ghirri che assieme a Gabriele Basilico, Gian Paolo Barbieri, Mario Cresci e Guido Guidi portano quel ready-made fotografico italiano all’attenzione della fotografia contemporanea internazionale. Scuola del Paesaggio, non inteso solo come paesaggio naturale culturale perché risultato dell’impatto dell’uomo, ma come unione tra il paesaggio stesso e l’essere umano che ci vive e ci abita. Per cui la fotografia e il paesaggio da un lato come mezzo di indagine e dall’altro il paesaggio come riflesso e come specchio della società e della cultura. Ghirri era già interessato alla perlustrazione del paesaggio italiano. Ferma in porzioni di fotografia, un’idea prospettica di paesaggio per dare un’idea di profondità e vastità, per aiutare anche l’occhio in una certa direzione. A metà degli anni ’80, Ghirri costruisce una delle sue serie fotografiche più conosciute “Viaggio in Italia”, che diventerà libro. L’autore percorre il nostro Paese e soprattutto la sua Emilia Romagna, cercando di approfondire i mutamenti successi nella cultura e società italiana attraverso il paesaggio stesso. Nell’indagine estetica del paesaggio che effettua, riporta alla sua attenzione elementi che ferma, non solo perché piacciono a lui, ma anche perché restituiscono una qualità estetica al suo valore, e su questi segni verterà la sua attenzione in questo studio culturale e sociale del paesaggio italiano. Ghirri riconosce questi elementi che caratterizzano il Bel Paese nella radice culturale, istituzione nel mondo per la nascita della prospettiva centrale nel Rinascimento, un approfondimento che si può trovare in Lezioni di Fotografia (Ed. Quodlibet 2009).
Partenze
Nel 2019, Bozzi presenta al pubblico, “Partenze”. Un luogo privato, oggetti quotidiani e i ricordi di una storia famigliare. Immagini che riportano al suo stile fotografico: nostalgia, memoria e minimalismo. L’autobiografico e la ricerca di una storia famigliare. Un approfondimento privato che descrive la propria “pelle”, la propria storia. Concetto che riporta - in parte - ad una mappatura di sé, vicino ad un racconto autobiografico di Sol LeWitt o ad una mappatura degli altri attraverso gli oggetti del quotidiano come l’ideologia che ha caratterizzato l’arte di Hans Peter-Feldmann.
Da poco ultimato, Bozzi realizza “Taliare”. Una serie fotografica che inizia da un verbo siciliano che mette in moto la concezione visiva dell’autrice. Come afferma lei stessa: “Durante i tristi mesi di chiusura sociale, a causa del Covid-19, mi sono soffermata a lungo sulla bellezza di un verbo siciliano a me sconosciuto [...]. Il suo significato più superficiale è guardare, osservare, ma per chi si vuole spingere oltre si aggiungono le sfumature scavare, penetrare, spiare”. Il frammento di un territorio alla ricerca di quei ready-made fotografici che riportano al concetto estetico da lei cercato. Le immagini sono prive di un contesto preciso e quindi possiamo dire che in questo momento Bozzi sta in parte indagando una dimensione astratta.
Taliare
È sempre un modo per studiare il paesaggio. Le porzioni di fotografie che si vedono in questo progetto sono altresì la restituzione di uno stato d��animo, in un cromatismo en-plen air a seconda della luce e del tempo reale che incontra Bozzi nel camminare alla ricerca del suo “taliare”. Un modo personale ed emotivamente riuscito come furono il cielo di Stieglitz in “Equivalenti” o in “Infinito” di Ghirri. Un continuum fotografico per esprimere sé stessi senza riserve.
Eliana Bozzi è sul web al seguente indirizzo: https://www.elianabozzi.it/
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Italia U18 Femminile in raduno a Parma, ecco le convocate
Italia U18 Femminile in raduno a Parma, ecco le convocate
Primo momento di incontro della stagione sportiva 2022/23 per la Nazionale U18 femminile, che si radunerà presso la Cittadella del Rugby di Parma da venerdì 19 a domenica 21 novembre. Secondo il responsabile tecnico Diego Saccà si tratta di ‘un punto di partenza che rimarca però una forte continuità con il cammino intrapreso nei mesi scorsi. Sarà il primo incontro, conoscitivo, con le ragazze…
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Sicilia e Calabria. Opportunità per le aziende dell’Agroalimentare, del Turismo, dei Trasporti e della Logistica
Un piano industriale intersettoriale, per lo sviluppo dei trasporti, del turismo, dell’agroalimentare, della logistica in un’ottica internazionale. E’ il Progetto di Sviluppo Intersettoriale Internazionale che sarà concretizzato attraverso un accordo, già in fase di definizione, che vede coinvolte le regioni Sicilia e Calabria per l’Italia e lo Stato della Virginia, negli Stati Uniti. Un’iniziativa innovativa, dalle prospettive concrete, messa in campo da FederTerziario Logistica e Servizi, attraverso il suo Presidente, Enzo Rindinella, che ha incontrato il Console Onorario d’Italia a Norfolk, proprio in Virginia, Gianmarco Bellini, già Generale dell’Aeronautica Italiana. Un incontro conoscitivo, a cui seguiranno riunioni operative per definire il piano industriale che prevede la creazione di una rete internazionale di imprese per avviare scambi tra i territori coinvolti. Attraverso il contratto di rete continua - ha dichiarato Rindinella - potrà essere attivato uno modello di aggregazione fra imprese per approdare nel mercato degli Stati Uniti d’America, in cui i prodotti siciliani e calabresi sono notoriamente molto apprezzati e ricercati”. Si tratta di un'importante - ha detto il Console Bellini - che avvicinerà l’Italia con i suoi prodotti e sue imprese di vari settori allo stato della Virginia, uno stato popolato da moltissimi italiani.” Per tale ambizioso progetto sono stati individuati tre Hub strategici di Palermo, Catania e Reggio Calabria, che possono contare su aeroporti e sulle Autorità di Sistema Portuali). Altri hub da coinvolgere nel progetto potrebbero essere, Trapani, Comiso e Lamezia Terme Bellini. La fase sperimentale partirà con alcune imprese aderenti a FederTerziario Palermo, Catania e Reggio Calabria dei settori agroalimentare, turistico e servizi di logistica e trasporti. L’incontro è stato l’occasione per gettare le basi su un'altra iniziativa che mira specificatamente ad attuare nuove strategie di sviluppo imprenditoriale nel settore dei servizi e dei trasporti in ambito turistico. Read the full article
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Iscrivetevi al nostro primo corso di fotografia aperto a tutti.
Martedì 22 gennaio ci sarà il primo incontro conoscitivo per presentarvi l’offerta formativa, vi aspettiamo numerosi!
CORSO BREVE MA INTENSO DI TEORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA
Il corso è rivolto a chiunque desideri imparare a utilizzare al meglio non solo la propria fotocamera ma soprattutto educare il proprio universo visuale, stimolando così la creatività.
1 incontro conoscitivo,
5 lezioni teoriche (3 delle quali saranno sviluppate in collaborazione con autori affermati della fotografia contemporanea affiancati dai docenti resident di Rumore Studio),
2 lezioni tecniche in studio,
1 mese per l'avvio alla produzione di un progetto autoriale apprendendo mediante il confronto in aula le basi della tecnica e della composizione fotografica.
Al termine di ogni incontro verranno rilasciate le dispense con i contenuti della lezione in formato digitale.
DURATA: 13 incontri, di cui 1 uscita in gruppo
QUANDO: il martedì sera, h 19:30–21:30 (l’uscita sarà il sabato mattina)
DOCENTI RESIDENT: Domenico d'Alessandro e Maria Palmieri
DOCENTI GUEST: Andrea Botto, Alessandro Calabrese, Michela Frontino
COSTO: 200 €
DOVE: Rumore Studio, via Michelantonio Fini 17, Foggia
Primo appuntamento conoscitivo: 22 gennaio 2019
INFO E ISCRIZIONI: [email protected]
PROGRAMMA: INCONTRO CONOSCITIVO - 22 gennaio 2019 Presentazione del corso, dei docenti e dei partecipanti
LEZIONE 1 – IL PROCESSO FOTOGRAFICO - 29 gennaio 2019 Lezione teorica introduttiva dei linguaggi della fotografia contemporanea e brevi cenni di tecnica mediante proiezioni di lavori fotografici, visione di libri d'artista ed esempi pratici
LEZIONE 2 – Full Immersion “Fotografia Documentaria” - 5 febbraio 2019 Lezione teorica con la visione critica dei grandi maestri della fotografia documentaria italiana ed americana e non solo. Introduzione a cura di Domenico d'Alessandro e Maria Palmieri seguita da video lezione in diretta Skype con Andrea Botto
LEZIONE 3 – Full Immersion “Fotografia d'archivio” 12 febbraio 2019 Lezione teorica con la visione critica degli autori della fotografia d'archivio e delle tecniche di recupero ed editing delle immagini. Introduzione a cura di Domenico d'Alessandro e Maria Palmieri seguita da video lezione in diretta Skype con Michela Frontino
LEZIONE 4 – Full Immersion “Post Fotografia” 19 febbraio 2019 Lezione teorica con la visione critica dei nuovi autori dell'ibridazione fotografica contemporanea. Introduzione a cura di Domenico d'Alessandro e Maria Palmieri seguita da video lezione in diretta Skype con Alessandro Calabrese
LEZIONE 5 – Lezione teorica conclusiva - 26 febbraio 2019 I ragazzi condivideranno le nozioni apprese attraverso una lezione partecipata nella quale comunicheranno il tema che hanno scelto di sviluppare nelle lezioni successive
LEZIONE 6 – USCITA FOTOGRAFICA SULLA TECNICA DI RIPRESA – 5 marzo 2019 (da decidere con i partecipanti) Uscita fotografica del corso per mettere in pratica i concetti trattati durante le prime lezioni con la coordinazione e l’aiuto dei docenti.
LEZIONE 7 – RITRATTO ED AUTORITRATTO IN STUDIO - 12 marzo 2019 I ragazzi utilizzeranno la sala posa di Rumore Studio per una lezione pratica di ritratto. Fotografarsi ed essere fotografati, con l'ausilio tecnico dei docenti. Proiezione e critica delle immagini prodotte dagli allievi. La lezione tratta le regole di composizione, l’analisi dell’inquadratura e i consigli per una fotografia più creativa e personale
LEZIONE 8 – STILL-LIFE E FOTOGRAFIA DI PRODOTTO - 19 marzo 2019 I ragazzi utilizzeranno la sala posa di Rumore Studio per una lezione pratica di still-life autoriale e fotografia di prodotto, con l'ausilio tecnico dei docenti. Proiezione e critica delle immagini prodotte dagli allievi. La lezione tratta le regole di composizione, l’analisi dell’inquadratura e i consigli per una fotografia più creativa e personale
DA LEZIONE 9 A LEZIONE 13 - 26 marzo 2019/23 aprile 2019
I ragazzi saranno invitatati ad iniziare un progetto personale che a scadenza settimanale sarà di volta in volta mostrato ai docenti i quali con consigli pratici, di metodo o teorici, indirizzeranno il lavoro personale. I ragazzi saranno invitati a produrre giudizi critici dei propri e degli altrui lavori.
Bio teachers:
Domenico d'Alessandro Conseguita la laurea in Relazioni Internazionali a Napoli nel 2013, Domenico si forma come fotografo conseguendo il Master in Fotografia Documentaria e Fotogiornalismo a Roma e in workshop intensivi con fotografi di fama internazionale. Fotografo rappresentato Luz, è tra i vincitori del LensCulture Talent Award 2014 e shortlisted in alcuni premi internazionali. In duo con il collettivo Rumore Pair nel 2016 vince il Prix de Public del Prix Levallois e la open-call del Gibellina Photoroad. Nel 2017 realizza con Rumore Studio un corso di fotografia terapeutica per pazienti psichiatrici. Attualmente divide la sua attività professionale tra reportage di eventi/advertising e progetti personali.
Maria Palmieri Conseguita la laurea in Giurisprudenza nel 2013, si forma come fotografa lavorando in camera oscura e in workshop intensivi con fotografi di fama internazionale, in particolare seguendo il corso tenuto da Taiyo Onorato alla ISSP in Lettonia e il Laboratorio Liberio di Mario Spada a Napoli, dove realizza un lavoro esposto a Salerno al Complesso Monumentale di Santa Sofia nell'ambito del progetto Officina Reporter. In duo con il collettivo Rumore Pair nel 2016 vince il Prix de Public del Prix Levallois e la open-call del Gibellina Photoroad. Nel 2017 realizza con Rumore Studio un corso di fotografia terapeutica per pazienti psichiatrici. Nel 2018 realizza una mostra al Museo Civico di Foggia dal titolo Kali Yuga. Attualmente divide la sua attività professionale tra reportage di eventi/advertising e progetti personali e collettivi, tra cui un nuovo progetto di Scuola Itinerante di Fotografia.
Andrea Botto link Alessandro Calabrese link Michela Frontino link 1, link 2
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Il Personal Weed Grower online è un servizio rivolto a tutte quelle persone che vivono in zone distanti dalla mia o che non possono usufruire dei miei servizi di personal Weed Grower (a domicilio) ma che comunque desiderano avvalersi dei miei programmi di coltivazione personalizzati.
Consiste nella formulazione di programmi di germinazione, crescita ed essiccazione a distanza, di durata variabile a seconda degli obiettivi prefissati.
Come si svolge il servizio di Personal Weed Grower Online?
1)Raccolta informazioni.
2)Preparazione del programma di germinazione, coltivazione ed essiccazione.
3)Consulenza Via whatsapp, mail,o video call Online.
4)Aggiornamenti e cambi di programma a secondo della crescita,fioritura ed essiccazione.
5) Costi 120,00€ BASIC per privati
Per aziende info in privato
Come si svolge il servizio di Personal Weed Grower Online
Il WG Online si sviluppa in 4 fasi:
1. Raccolta informazioni
Se sei di Parma e puoi raggiungermi nel mio store potrai fissere un incontro conoscitivo dove mi potrai spiegare il tuo progetto. Se sei distante potrai contattarmi via whatsapp o con una video call e spiegarmi il tuo progetto.
anamnesi per conoscere il tuo punto di vista e tutti gli aspetti relativi alla germinazione e del programma di coltivazione.
analisi dello spazio a nostra disposizione per la valutazione degli accessori da usare per la coltivazione.
test specifici su tuoi eventuali terreni e falde acquifere ad uso della coltivazione.
livello di attività svolta pregressa e attuale;
definizione degli obiettivi che vuoi raggiungere.
Oltre a rispondere a qualsiasi tuo quesito ti chiederò di inviarmi foto della tua coltivazione ed informazioni opzionali.
2. Preparazione del programma coltivazione
Dopo aver esaminato le informazioni ricevute, preparerò un programma di coltivazione dettagliato, corredato da informazioni, spiegazioni e immagini indispensabili affinché la distanza non rappresenti un problema o un limite al raggiungimento del risultato e tu possa essere seguito al meglio.
Scheda di coltivazione personalizzata in base ai tuoi obiettivi
Coltivazione online personalizzata con
Manuale degli accessori con lista, immagini e descrizioni tecniche.
3. Consulenza Weed Grower Online
Nei giorni successivi all’invio del piano di coltivazione ed ai semi certificati inclusi sarò disponibile via whatsapp,mail o telefonicamente per chiarire ogni eventuale dubbio.
Il Weed Grower sarà disponibile in ogni momento per tutta la durata del programma.
4. Aggiornamenti e cambi del programma di germinazione,coltivazione ed essiccazione
Normalmente un programma di coltivazione va aggiornato o cambiato solo in alcuni casi, per continuare a dare i giusti stimoli alla piantagione e consentirgli di sviluppare miglioramenti costanti e crescenti.
Verificherò i risultati ottenuti chiedendoti di inviare nuove foto durante la crescita delle varie piante.
Quindi solo se ci sia realmente bisogno effettueremo una revisione con cambio del programma di coltivazione.
Costi per privati BASIC
La preparazione del programma più 10 semi certificati ha un costo di 120 euro iva compresa.
PER AZIENDE INFO IN PRIVATO.
Disponibilità per mail o telefonicamente durante il percorso per fornire supporto e chiarimenti
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Il messaggio
Ieri ho fatto un colloquio conoscitivo con una psicologa perché avevo trovato un sito a caso su una story a caso di un influencer a caso e mi sono sentita ispirata. Il colloquio era gratis, il resto delle sedute ovviamente no, quindi scriverò alla dottoressa che il nostro primo incontro è stato già così illuminante che non ho bisogno di altro o qualche altra stronzata per nascondere il fatto che non ho i soldi e non ho nessuna intenzione di dirlo ai miei. Però che sia stato un colloquio illuminante è vero perché alla fine sempre nello stesso modo è andata a finire. La psicologa mi ha chiesto “Ti piaci?”. Questo tipo di terapia lo sto già facendo con i miei amici. L’amicizia non mi curerà, ma è un passo avanti, e soprattutto è gratis.
Tra i tanti problemi che ho, ho parlato solo di quello che al momento mi sembra più invalidante: la paura delle persone che se ne vanno. Ma porca troia, alla morte preferisco mille volte il ghosting. Fabio lo odio, ma almeno so che sta bene. Serena invece non c’è più e che sarebbe andata a finire così lo avevo già capito due giorni fa quando, durante una delle mie tante notti insonni. sono andata a stalkerare tutte le sue amiche perché la vedevo poco attiva sui social e mi sono preoccupata. Avevo ragione.
Oggi mi ha scritto Kiara. Data la mia mentalità catastrofista, avevo già immaginato tante volte questo momento. Immaginavo di essere in compagnia, non so perché, magari a casa di qualcuno pronto a sostenermi alla ricezione della notizia. Invece ero da sola, come sempre, in uno stanco venerdì che sembrava normale. Mezza vestita, seduta sul letto. Ho preso il telefono e ho visto la notifica. Pensavo che avrei avuto paura. Quando Marco ha risposto alla mia dichiarazione ci ho messo due ore per aprire l’email perché mi era venuta l’ansia (ragionevolmente, visto che avevo fatto una stronzata). Invece ho aperto il messaggio di Kiara subito, con una sicurezza quasi disarmante forse proprio perché sapevo già cosa avrei letto.
Ne avevo la certezza perché io non conosco Kiara quindi l’unico motivo che aveva per scrivermi era questo. L’avevo vista tante volte nelle foto di Serena quindi ho contattato lei quando l’anno scorso ho pensato di farle una piccola sorpresa. Le ho inviato un messaggio per chiederle il suo indirizzo di casa per spedirle una cartolina con un’illustrazione personalizzata che le avevo fatto fare da Federica. Non so se Kiara si è ricordata di me per questo piccolo favore che le ho chiesto quasi un anno fa o se mi ha visto nelle visualizzazioni delle sue stories due giorni fa, in ogni caso è stata molto carina. E io sono stata rapida nel risponderle, non ho avuto paura, sono stata lucida, perché avevo immaginato questo momento un casino di volte. Sapevo anche già che fare. Ho contattato le ragazze con cui gestisco il fanclub di Noemi e mi hanno aiutato nel compito che mi era stato affidato: spargere la voce. Perché Sere parlava con un sacco di gente e Kiara non conosceva tutti. Io mai più nella vita voglio essere la persona che scrive alla gente per annunciare una morte. Mi serve un segretario. Comunque l’ho fatto, e mentre Alessandra mandava vocal in lacrime, io sono rimasta professionale, mi tremavano solo un po’ le mani.
Mi tremavano le mani anche quando nel 2013 Serena passò davanti a me e a mio padre seduti a un bar di Giffoni. Lui mi chiese come si chiamava questa mia amica perché voleva chiamarla e chiederle come aveva iniziato la sua carriera da giornalista perché io dovevo seguire le sue orme. Mi vergognavo. Lei per fortuna non sentì il richiamo di mio padre e passò oltre velocemente. Ma il 24 luglio di quell’anno io decisi che volevo essere come Serena, che volevo fare quello che faceva lei. Dodici mesi più tardi lo facevo davvero. Il giorno in cui ho capito qualcosa in più sul mio futuro grazie a lei era lo stesso giorno in cui Naya Rivera è stata ospite al Giffoni. Se tanto mi dà tanto, la prossima a morire sono io… Anche se con i Cereali Sottomarca oggi abbiamo parlato di testamenti biologici e di ceneri ma con loro anche certi discorsi di merda diventano divertenti. Comunque lasciando da parte considerazioni macabre che non dovrei fare (ma che, data la situazione ridicola, mi escono spontanee), quello è stato anche il giorno in cui ho incontrato Levante per la prima volta. E lei, per fortuna, sta per dare alla luce una bambina. Mi piacerebbe pensare che tutto si compensa così, sono le leggi dell’Universo e così via, ma al momento mi sembra lo stesso che il mondo faccia schifo.
Ho passato due giornate di merda perché ho fatto crashare il mio sito (nb: ho fatto il backup e conosco almeno 5 informatici che possono farmi il lavoro gratis, ma mi sono comunque preoccupata in modo allucinante) ed ero pronta a pensare che adesso le cose dovevano migliorare per forza. Che non mi sarei più svegliata nel cuore della notte pensando al fatto di aver buttato nel cesso gli ultimi 5 anni della mia vita regalati a quella piattaforma. Che le cose si sarebbero sistemate. Perché non può piovere per sempre e stronzate varie. E invece ecco come ho vissuto una giornata ancora più di merda. Il sito me lo aggiusta Attilio, quando troverà un’ora di tempo per fare un favore a me nonostante debba lavorare. Tutto il resto, però, non si può sistemare.
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COMUNICATO N°28
Cari "risvegliati"...ci siamo!!! Il vostro "admin" sta organizzando un dibattito, o meglio...Un incontro informativo/conoscitivo che si terrà il 5 febbraio all'Accademia della Salute. Nel frattempo vi rimando a un link attraverso il quale potere prenotarvi per un incontro che si terrà a Brescia il 26 gennaio e al quale dovrei essere presente come ospite.
A breve (settimana prossima?) dovrebbe essere pronta la locandina per il 5 febbraio!
PS: nel caso doveste decidere di venire a Brescia, specificate che siete ospiti di Donatella Milesi, grazie!!!
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Grazie mille per il contatto, appena ho un attimo cerco su Google e mi informo bene! Ora ahimè sono in sessione 🥲 Dovrei pure chiamare un'associazione che si occupa di bambini e ragazzi autistici per fissare un incontro conoscitivo prima dell'inizio del Servizio Civile dato che vorrei candidarmi lì, e volevo conoscere un po' la struttura prima, ma non ho il tempo neppure di fare quello aaah rip. Immagino sia anche tu in sessione e quindi possa capire la disperazione ahahah. A che anno sei? Sei all'UniTo tu?
Eh sì, la sessione risucchia anima e corpo e anche lo scorrere del tempo cambia 😅
Nono, io mi sono laureata a novembre 2020 e sto finendo il tirocinio, prossimo step esame di stato a giugno :) comunque si, ho fatto sia triennale che magistrale a UniTo!
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Incontro conoscitivo con l'addestratrice, siamo molto soddisfatte e non vediamo l'ora di incominciare questo nuovo percorso
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