#imprudenza
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La grazia "gratum faciens"
La grazia gratum faciens, o santificante, è la grazia che ci rende graditi a Dio. Il suo effetto è quello di unirci alla comunione dei santi. La differenza con la grazia gratis data. Grazia operante e grazia cooperante. Grazia preveniente e susseguente. Continue reading La grazia “gratum faciens”
#antropologia#beatitudine#concupiscenza#creature#creazione#Dio#Dio Creatore#donna#falsa prudenza#fortezza#giustizia#grazia#ignoranza#imprudenza#intelletto#logos#male morale#natura#negligenza#ordinatio rationis#passioni#peccato attuale#peccato mortale#peccato originale#peccato veniale#prudenza#temperanza#uomo#virtù cardinali#volontà
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IL 25 Gennaio del 1939 nasce a Milano Giorgio Gaber.
Non insegnate ai bambini
Non insegnate la vostra morale
È così stanca e malata
Potrebbe far male
Forse una grave imprudenza
È lasciarli in balia
Di una falsa coscienza
Non elogiate il pensiero
Che è sempre più raro
Non indicate per loro
Una via conosciuta
Ma se proprio volete
Insegnate soltanto
La magia della vita
Giro giro tondo cambia il mondo
Non insegnate ai bambini
Non divulgate illusioni sociali
Non gli riempite il futuro
Di vecchi ideali
L’unica cosa sicura
È tenerli lontano
Dalla nostra cultura
Non esaltate il talento
Che è sempre più spento
Non li avviate al bel canto
Al teatro alla danza
Ma se proprio volete
Raccontategli il sogno
Di un’antica speranza
Non insegnate ai bambini
Ma coltivate voi stessi
Il cuore e la mente
Stategli sempre vicini
Date fiducia all’amore
Il resto è niente
Giro giro tondo cambia il mondo
Giorgio Gaber
Faber Nostrum
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Non avrei voluto, ma forse ho scoperto, ho il sospetto, che una ragazza che esibiva le sue pile di libri letti in un mese, in realtà ne legga solo l'inizio. Scriveva, in una storia su Instagram, che avrebbe voluto, sotto l'albero di Natale, Leopardi e Pavese (in forma umana, non di libri). Stavo cominciando a leccarmi i baffi. Invece, adesso, per la mia imprudenza, ho raccolto gli elementi che nutrono questo desolante sospetto. Non avrei voluto.
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Grazie del tuo amore
è il mio ultimo miracolo
passato il tempo dei prodigi.
Grazie del tuo amore…
mi ha insegnato a leggere, a scrivere
mi ha regalato meravigliose parole
è quel che ha annullato le altre donne…in un momento
catturando i miei più bei ricordi.
Grazie dal profondo
a te che sei apparsa dai libri del culto e della preghiera.
Grazie del tuo abbraccio che ha esteso per me sogni e immagini
e del tuo viso che si è insinuato come un uccellino
tra i miei quaderni e appunti.
Grazie perché vivi nelle mie poesie,
Grazie…
perché regni tra le mie dita
Grazie perché sei nella mia vita.
Grazie del tuo amore
mi ha dato la buona novella prima di tutti i credenti
e mi ha fatto re…
mi ha incoronato
mi ha battezzato con l’acqua del gelsomino
Grazie del tuo amore,
mi ha onorato, educato ed insegnato la scienza degli avi
mi ha concesso la felicità del Paradiso dinnanzi agli uomini.
Grazie…
dei giorni incerti sotto le volte delle nubi e l’acqua triste d’Ottobre,
degli attimi di smarrimento e di certezza.
Grazie dei tuoi occhi che viaggiano soli
verso le isole delle violette e della nostalgia.
Grazie…
di tutti gli anni trascorsi
perché sono gli anni più dolci.
Grazie del tuo amore
è il più caro e leale degli amici
è quello che piange sul mio petto
quando piange il cielo.
Grazie del tuo amore, è un’elica,
un pavone…menta…acqua,
una nuvola rosa che è passata per caso all’equatore,
è la sorpresa che disorienta i profeti.
Grazie dei tuoi capelli…distrazione del mondo,
ladri di ogni foresta di palme.
Grazie per ogni minuto…
i tuoi occhi ne sono stati generosi in un’epoca avara.
Grazie delle ore di imprudenza e di sfida
e della ricerca dell’impossibile…
Grazie di tutti gli anni del tuo amore
del loro autunno e del loro inverno,
delle nuvole e del sereno,
del reciproco contrasto del loro cielo.
Grazie per il tempo del pianto e le stagioni della lunga insonnia
Grazie per questa dolce tristezza…
Grazie per questa dolce tristezza…
Nizzar Qabbani
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Globi terracquei
La catastrofe umanitaria della conferenza stampa del governo a Cutro entra di diritto fra i classici della comicità noir (per i 73 morti e la danza macabra delle bare fra Crotone e Bologna). C’è la Meloni che non ha idea di ciò di cui parla. E, alla sua destra e alla sua sinistra, ci sono i vice Tajani e Salvini: quello sa leggere, infatti corregge sottovoce una delle sue scempiaggini; questo sa scrivere, ma solo sul cellulare mentre fa sì sì con la testa e gongola a ogni gaffe dell’odiata. I giornalisti, ritrovata finalmente coscienza di sé dopo 20 mesi di letargo draghiano, la smentiscono continuamente. E una vocetta fuori campo con inflessione sarda tenta di silenziarli: “Non è un dibattito”, “Non potete”, “Non è professionale”. È Mario Sechi, neo- portavoce e soprattutto portafortuna, già noto perché nella sua modestia crede di aver inventato il giornalismo e tiene a farlo sapere. Solo che non riesce a uscire dalle vite precedenti di montiano, renziano e draghiano e non si dà pace per questi cronisti che fanno domande (“Non è professionale”). Come se il problema fossero le domande e non le risposte.
Eravamo rimasti a Piantedosi che incolpava i morti di scarso patriottismo per non essere rimasti a Kabul o ad Aleppo a “contribuire al riscatto dei loro Paesi” e di somma imprudenza per aver scelto un barcone pericolante invece di una più confortevole nave da crociera; e poi rimediava con l’imperitura minaccia: “Fermatevi lì, veniamo noi a prendervi”, come dicono le segretarie dei Vip agli scocciatori che chiedono un appuntamento: “Ci facciamo vivi noi”. Ora la Meloni chiarisce che non intende andare a prendere nessuno: “Siamo abituati a un’Italia che va a cercare migranti nel Mediterraneo, ma questo governo vuole andare a cercare scafisti in tutto il globo terracqueo”. Dicesi globo terracqueo l’insieme di terre e acque del pianeta. E, se è ragionevole cercare lo scafista in acqua (salvo in quelle territoriali altrui), siamo curiosi di vedere come lo riconoscono sulla terraferma, dove può mimetizzarsi con qualunque altra figura professionale. A meno che non si faccia trovare in uniforme da scafista, con targhetta appuntata al petto, dicitura sulla carta d’identità e tessera del sindacato, nel qual caso chapeau. Ora potete facilmente immaginare il terrore seminato nella categoria scafistica dalla duplice minaccia meloniana: cercarli in tutto il globo terracqueo e condannarli fino a 30 anni di galera. Cioè la stessa pena che rischiano già oggi, anzi la rischierebbero se li prendessero. Ma non li prendono quasi mai perché i migranti, indagati per clandestinità, hanno la facoltà di non rispondere e quasi sempre la esercitano. Cioè perché le teste dei nostri sgovernanti sono globi terracquei. Anzi, solo acquei.
Marco Travaglio (definitivo)
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Non insegnate ai bambini non insegnate la vostra morale è così stanca e malata potrebbe far male forse una grave imprudenza è lasciarli in balia di una falsa coscienza. Non elogiate il pensiero che è sempre più raro non indicate per loro una via conosciuta ma se proprio volete insegnate soltanto la magia della vita. Giro giro tondo cambia il mondo. Non insegnate ai bambini non divulgate illusioni sociali non gli riempite il futuro di vecchi ideali l’unica cosa sicura è tenerli lontano dalla nostra cultura. Non esaltate il talento che è sempre più spento non li avviate al bel canto, al teatro alla danza ma se proprio volete raccontategli il sogno di un’antica speranza. Non insegnate ai bambini ma coltivate voi stessi il cuore e la mente stategli sempre vicini date fiducia all'amore il resto è niente. Giro giro tondo cambia il mondo.
Giorgio Gaber
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Onore a te!
Dr Andrea Stramezzi
“Ho appena deciso con i miei legali, di presentarmi (domani), da solo, davanti a 15 colleghi Giudici per controbattere alle 12 gravi accuse addebitatemi dalla Commissione Disciplinare dell’Ordine per radiarmi.
Perché farò questa imprudenza?
Perché se essere un Medico che ha curato e guarito oltre 6000 pazienti, gratuitamente, rischiando la vita, lavorando 14 ore al giorno per oltre due anni, subendo perquisizioni, indagini, interrogatori, vessazioni e insulti non è considerato dall’Ordine essere un buon Medico, fedele al Giuramento di Ippocrate, fanno molto bene a radiarmi. Ma non per punirmi. Per proteggermi dal loro concetto di “nuovo” Medico. E perché io non mi riconosco più nell’Ordine, che diventa un braccio del potere, invece che ricordarsi cosa dovrebbe essere un Medico. Perché senza i legali? Perché essi stessi mi hanno detto che loro non sarebbero mai in grado di trasmettere la mia passione, il mio spirito di sacrificio e la mia umanità.
Vogliono che i colleghi si guardino allo specchio, ascoltando le mie parole. È l’unica possibilità che ho di salvarmi e continuare a curare. Toccare le loro coscienze e i loro cuori"
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L’essenza della grazia
La grazia non è una semplice benevolenza da parte di Dio, ma è creatrice di una qualità nuova nell’anima. In san Tommaso è chiaro che la grazia rende possibile la deificazione, cioè l’elevazione dell’uomo alla vita divina. Una realtà negata da Lutero. Continue reading L’essenza della grazia
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IL 25 Gennaio del 1939 nasce a Milano Giorgio Gaber.
Non insegnate ai bambini
Non insegnate la vostra morale
È così stanca e malata
Potrebbe far male
Forse una grave imprudenza
È lasciarli in balia
Di una falsa coscienza
Non elogiate il pensiero
Che è sempre più raro
Non indicate per loro
Una via conosciuta
Ma se proprio volete
Insegnate soltanto
La magia della vita
Giro giro tondo cambia il mondo
Non insegnate ai bambini
Non divulgate illusioni sociali
Non gli riempite il futuro
Di vecchi ideali
L’unica cosa sicura
È tenerli lontano
Dalla nostra cultura
Non esaltate il talento
Che è sempre più spento
Non li avviate al bel canto
Al teatro alla danza
Ma se proprio volete
Raccontategli il sogno
Di un’antica speranza
Non insegnate ai bambini
Ma coltivate voi stessi
Il cuore e la mente
Stategli sempre vicini
Date fiducia all’amore
Il resto è niente
Giro giro tondo cambia il mondo
Giorgio Gaber
Faber Nostrum
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Lecce, 'un tir sbanda e si ribalta', ovviamente non si sa perché [Lecce Prima]
Immagine da LeccePrima all’1 ottobre 2024 I giornalisti di cronaca, quando parlano di incidenti stradali, tendono a mantenere le cause avvolte nel mistero, forse perché in questo modo i lettori non si spaventano nello scoprire che la maggior parte degli incidenti sono causati da velocità eccessiva per le condizioni della strada, infrazioni, imprudenza, distrazione. Qui un articolo con doppio…
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I dispersi nel Natisone, la ricostruzione (e gli errori): il divieto di balneazione, la ragazza che non sapeva nuotare, l'allerta e il video girato dal ponte Non sapeva nuotare. Una delle ragazze travolte dal fiume Natisone non aveva le conoscenze adatte per guadare il corso d'acqua in piena. «È questo quanto ci risulta», rivela il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, al Quotidiano Nazionale. La tragedia, forse, si sarebbe potuta evitare. Alcuni errori sarebbero stati fatali. Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar: chi sono i giovani travolti dal fiume Natisone. «Una passeggiata dopo l'esame» Il divieto di balneazione e l'allerta Una prima imprudenza riguarda il divieto assoluto di balneazione. Nella zona in cui i tre ragazzi sono stati travolti dalle acque in piena c'è pericolo di annegamento. I cartelli sono affissi in tutta l'area. I rischi principali sono legati proprio a piene improvvise del fiume. Non solo. Appena dopo il ponte Romano il corso d'acqua attraversa delle forre (sostanzialmente dei canyon) molto insidiose in cui la velocità della corrente si impenna improvvisamente. L'allerta meteo La seconda disattenzione riguarda l'allerta meteo. Il giorno in cui i tre giovani sono stata travolti dal fiume c'era un bollettino delle protezione civile che avvisava di possibili allagamenti e disagi in tutto il Friuli Venezia Giulia (soprattutto a Lignano, ma anche in tutto il Nordest). Chi ha girato il video I tre sono avvistati da un passante che ha lanciato l'allarme. Numerose altre persone si sono fermate sul ponte e hanno assistito impotenti alla drammatica scena in cui i tre, vinti dalla corrente, si lasciano andare nel tentativo di agganciare la fune protesa dai vigili del fuoco (ma mancano la presa). C'è chi si è scagliato contro l'autore del filmato (poi diventato in breve tempo virale). Ma nessuno sarebbe potuto intervenire senza rischiare la vita. Scarsa conoscenza del fiume? L'altro aspetto controverso è la mancata preparazione dei giovani. «I ragazzi sono entrati in "spiaggia" senza acqua e con il sole - scrive su Facebook il sindaco di Premariacco -. Da lì a pochi minuti sono rimasti sorpresi e accerchiati dalle acque, se conoscevano il fiume e il posto sarebbero scappati. Purtroppo, non sapendo, hanno perso l'attimo alcuni secondi e l'acqua ha preso velocità tale da non permettere di poter trovare il contatto né ai 2 volontari scesi a dare una mano né a Cristian (che si è tuffato e subito tornato indietro dalle ragazze) né al pompiere che nell'ultimo tentativo disperato si è tuffato in direzione dei ragazzi». «Sembra di poter concludere che avevano una scarsa conoscenza del fiume - dice il sindaco di Premariacco al QN -. Le piene del Natisone si ripetono 5 volte all’anno. Logico che quando piove al nord l’invaso si riempie in un attimo. Per 360 giorni nel fiume si fa balneazione, io stesso abito qua. Il problema è che quei ragazzi non sapevano nulla di questo». «Non sapeva nuotare» L'errore più grande sarebbe quello di avventurarsi per una gita nel fiume senza saper nuotare. Cosa è successo da quando i ragazzi arrivano fino al momento in cui intervengono i soccorsi? "L’acqua è alta meno di un metro, sui 50 centimetri - dice il sindaco -. Ma la corrente è fortissima. Il ragazzo avrebbe provato ad attraversarla, ma poi torna indietro e desiste, il vortice è troppo violento. Così decidono di aspettare i soccorsi. Una delle ragazze a quanto risulta non sapeva nuotare. Sono a 10 metri da riva. Si trovano di fatto su un isolotto, perché ora il fiume scorre anche a destra rispetto alla lingua di terra. Si abbracciano, tentano di resistere alla corrente”. I soccorsi "disperati" Quando arrivano i soccorritori si prova a recuperare i tre con le corde. "Lo fanno per tre volte - prosegue il sindaco -. Ma non solo. Un vigile del fuoco si butta, in un tentativo disperato di salvataggio. Rischia la vita, lo recuperano a stento. La furia della corrente non permette altri interventi, nemmeno con la barca. Chi era sul ponte ha capito che non c’era più nulla da fare”.
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"Sarà una settimana e mezza che faccio l'amore, di quello finto però, mentre il vero è sempre per Mariuccia, e sento continuo rimorso, ma la primavera m'ha vinto. Non ho potuto far a meno di dare un oggetto alle mie passeggiate. Essa è la figlia del signor Venanzio Gentili, quel bocconotto notturno che tu devi aver conosciuto: va via dopo Pasqua. Ho una libertà grande, e t'assicuro che imparo molte cose. Essa cerca, come puoi credere, di gabbarmi, ma un'altra cosa che puoi credere è che il meglio che gli possa accadere, sarà di non restar gabbata: ciò che, fanfaronade à part, finora non ti garantisco. In quanto al grado che occupa nel termometro del puttanesimo, ho stentato un poco ad accertarmene, e la mia opinione era che stasse più in alto, ma ora mi sembra di aver conosciuto che non stia più avanti di C. S.: grande imprudenza, gran civetteria."
(Carlo Leopardi al fratello Giacomo)
#epistolario#carlo leopardi#amore#amor di sogno#caro ex carne mea#una cosa sola#amor fraterno#leopardi#bella famiglia
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Nel migliore dei casi la fiducia é un atto di imprudenza, nel peggiore un modo per farsi ammazzare
Lauren Kate
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Volo nei palazzi increspati del mare, le turbine di una nave in lontananza muovono le onde.
Violenta mi infrango su un padiglione scuro e macchiato dal tempo. Le alghe si sono impossessate delle fondamenta e i rampicanti cercano l'aria su in alto, tesi al sole pallido.
Mi ritrovo avvinghiata ad un ramo fragile e delicato e provo ad aggrapparmi alla rientranza di una finestra. Ci riesco, con tutto stupore, e mi arrampico a fatica.
Le saracinesche abbassate, una cortina di ferro a proteggere ogni spiraglio d'entrata, ma proprio quella finestra a cui devo la vita ha una crepa e tento di aprire una fessura tale da guardarci dentro.
La scosto, senza romperla. Non voglio turbare il proprietario di quella bizzarra dimora.
Riesco a scorgere finalmente un bagliore proveniente dall'interno, ci ficco l'occhio, curiosa e spaventata al contempo. E là lo vedo, c'è un uomo riccio circondato da ricchezze scintillanti. E pure lui è scintillante. Seduto su una sedia di legno, al chiarore di...
Scorgo meglio e vi son fiori colorati, piante tropicali e la luce è quella del sole di mezzogiorno. Inonda la stanza e viene da lui.
Si gira a osservare da dove viene il rumore del mio respiro strozzato. Si accorge di me. Temo, in quel momento, per la mia imprudenza. Mi ritraggo un poco e mi appresto a cercare una via per fuggire, ancora. Non c'è nulla intorno.
Lui scosta un po' la palizzata che protegge il suo luogo segreto e mi guarda. Mi fissa, come a scrutarmi l'anima.
Rimaniamo pochi istanti in quella condivisione di battiti. L'uno curioso dell'altra. L'altra curiosa dell'uno.
Una raffica di vento improvvisa mi brucia gli occhi, sono costretta a serrarli. Sento un tonfo pesante, poi un martellare violento.
Non sento più il vento, riapro gli occhi e ritrovo la palizzata. La crepa e lo scorcio da cui prima sbirciavo non ci sono più. Nessun rumore da dentro, se non quel martellare incessante.
Mi guardo intorno, disorientata. Non c'è via che porti su, alla scogliera. Sotto le onde sbattono incessantemente creando una cacofonia aritmica che rimbomba nell'aria. Mi siedo al poggiolo della finestra, i piedi penzolanti che sbattono sulla pietra grezza di quella prigione.
Guardo giù, i capelli mossi dall'aria.
E aspetto.
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In tangenziale a 150 km all'ora: ritirate le patenti ad un 59enne recidivo e ad un neopatentato
In tangenziale a 150 km all'ora: ritirate le patenti ad un 59enne recidivo e ad un neopatentato. Forlì, prosegue l’impegno della Polizia di Stato nel contrasto all’eccesso di velocità, uno dei fattori che più incidono sul verificarsi degli incidenti stradali e sulla loro gravità. Premere troppo sull’acceleratore e superare, anche se di poco, i limiti di velocità può fare la differenza tra una frenata in tempo utile e un grave tamponamento. Se a questo si aggiunge anche uno sguardo allo smartphone per controllare chi ci ha chiamato o leggere un messaggio, anche solo per qualche secondo, le conseguenze possono essere drammatiche per sé e per gli altri: la distrazione infatti è nemica della guida sicura. Per questo motivo la Polizia Stradale di Forlì marca stretto i conducenti che vedono nelle strade e autostrade della provincia dei circuiti di gara, mettendo a serio pericolo l’incolumità degli altri utenti, di ciclisti e pedoni. Solo negli ultimi giorni, infatti, sono stati stoppati due piloti intenti a sfrecciare lungo la Tangenziale di Forlì: grazie al Trucam (il dispositivo che consente di verificare in tempo reale il rispetto dei limiti di velocità), le pattuglie hanno fermato un 59enne e un 21enne sorpresi rispettivamente a 150 e 144 km all’ora, lungo una strada che ha un limite di 90. Il più anziano dei due, peraltro, è un accanito amante della velocità: lo scorso giugno, infatti, era già incappato nella sospensione della patente per un mese per aver commesso un’infrazione analoga nel foggiano, dove il sistema Tutor lo aveva sorpreso a sfrecciare in autostrada A/14 alla folle velocità media di quasi 180 km orari. A causa della sua ennesima imprudenza, oltre alla sanzione di oltre 500 euro e al taglio di 6 punti dalla patente, l’uomo andrà incontro ad una sosta forzata ai box molto più lunga: in caso di recidiva per eccesso di velocità superiore ai 40 km orari, infatti, la Prefettura può decretare la sospensione della patente da 8 a 18 mesi. Anche per il 21enne sono scattati ritiro della patente e taglio dei punti, oltre a un conto molto più salato. In quanto neopatentato, infatti, non avrebbe dovuto superare in nessun caso i 100 km/h in autostrada e i 90 km/h sulle strade extraurbane principali (come la Tangenziale di Forlì): per lui quindi sono scattate sanzioni per oltre 700 euro. Da inizio anno la Polizia Stradale di Forlì ha individuato oltre 550 tra automobilisti e camionisti intenti a sfrecciare a tutto gas sulle strade e autostrade della provincia, decurtando quasi 1.110 punti dalle loro patenti, 15 delle quali sono state ritirate perché sono stati rilevati eccessi di velocità superiori a 40 km all’ora rispetto al limite consentito.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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