#impatto bolletta
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pier-carlo-universe · 22 days ago
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Incremento delle Tariffe per il Servizio Idrico Integrato: Aumento del 7,5% nelle Bollette del 2024. AMAG Reti Idriche annuncia l’entrata in vigore delle nuove tariffe con un incremento previsto anche per il 2025
A partire da novembre 2024, entrano ufficialmente in vigore le nuove tariffe per il Servizio Idrico Integrato, con un aumento del 7,5% rispetto all'anno precedente.
A partire da novembre 2024, entrano ufficialmente in vigore le nuove tariffe per il Servizio Idrico Integrato, con un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. Questa modifica influenzerà le bollette degli utenti, i quali noteranno un incremento medio di circa 50 euro nel 2024, dovuto al conguaglio dei primi dieci mesi dell’anno. Questo aggiustamento è frutto delle deliberazioni di Egato6,…
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oraultima · 1 month ago
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ORA ULTIMA: Manovra shock: canone Rai al rialzo e web tax allargata! La Rai trema, le imprese digitali protestano. LEGGI SUBITO L'ARTICOLO COMPLETO: VISITA IMMEDIATAMENTE IL SITO ORA ULTIMA ➡️ https://www.oraultima.com/canone-rai-90-euro/
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cinquecolonnemagazine · 6 months ago
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Tende da sole per balconi dei condomini, sì o no?
Le tende da sole per balconi possono essere installate anche nei condomini? Se guardandoci intorno nelle nostre città la domanda potrebbe sembrare pleonastica, dobbiamo dire che la risposta non è scontata. L'installazione di tende da sole è, infatti, subordinata a una serie di regolamenti e disposizioni. Ombra e privacy Il primo motivo che ci spinge a montare delle tende da sole sugli spazi esterni delle nostre abitazioni è prima di tutto il bisogno di ripararsi dal sole nella stagione estiva. La tenda, infatti, respinge i raggi solari impedendo loro di entrare nei diversi ambienti. L'ombra che si viene a formare, oltre a creare una piacevole atmosfera in casa, contribuisce ad abbassare la temperatura interna dell'abitazione. Ciò offre sollievo ma ha anche risvolti economici ed ecologici. Se la temperatura della casa è più bassa, infatti, si ricorrerà meno ai condizionatori che ormai abbiamo tutti in casa. Meno tempo con i condizionatori accesi equivale a un considerevole risparmio sulla bolletta e a un minore impatto ambientale. Il secondo motivo per il quale è piacevole avere una tenda da sole in casa è la privacy. Durante la stagione estiva è piacevole vivere gli spazi esterni a disposizione soprattutto in occasione dei pasti. Una cena in famiglia con gli occhi del dirimpettaio puntati, però, non è il massimo del relax. Le tende da sole per balconi nei condomini: quali regole Da un punto di vista strettamente giuridico, l'installazione delle tende da sole non è soggetto ad alcun divieto. La normativa sull'edilizia entrata in vigore nel 2022 stabilisce che installare tende da sole rientra in quelle pratiche di edilizia libera. Se un condomino desidera usufruire dei suoi vantaggi potrà dotare i suoi spazi esterni di tende senza per questo infrangere la legge. Il regolamento condominiale Tuttavia ci sono altre regole alle quali questo tipo di iniziativa deve sottostare. Le norme dettate dal regolamento comunale e di condominio. In alcune zone, come i centri storici, o per determinati edifici di particolare interesse storico o artistico, i Comuni possono vietare l'installazione di tende ai balconi. In alternativa possono dettare delle regole che rispettino canoni estetici e architettonici. Un discorso simile è previsto anche con il regolamento condominiale. Nel caso di nuove costruzioni, il regolamento condominiale di tipo contrattuale è stilato dal costruttore e approvato all'unanimità da tutti i condomini. Un regolamento di questa tipologia può prevedere il divieto di installazione di tende da sole. Può anche prevedere l'installazione delle tende ma a determinate condizioni. In genere il costruttore impone che a tutti i balconi e terrazzi vengano installate tende dello stesso modello e colore in modo da dare una certa uniformità architettonica all'edificio. Nel caso di edifici un po' più datati per i quali il regolamento condominiale sia stato approvato dalla maggioranza, non si può vietare la posa di tende esterne ma si può imporre il rispetto del decoro architettonico. Si possono stabilire, cioè, le caratteristiche e il colore che le tende dovranno avere. In ogni caso vale la regola che le tende posate non devono ledere il diritto degli altri condomini di godere delle loro proprietà e degli spazi comuni. Se tale diritto dovesse essere leso, l'assemblea può stabilire la rimozione delle tende. In copertina foto di PIRO da Pixabay Read the full article
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tecnowiz · 1 year ago
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Risparmia energia elettrica: scopri quanto consuma un PC
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Il consumo energetico dei dispositivi elettronici è un argomento sempre più rilevante nell'era digitale. Tra questi, il computer, sia esso portatile o desktop, è uno dei dispositivi più comuni nelle case di oggi. Ci concentreremo su quanto consuma un PC e come poter ridurre questo consumo.
Scopri quanto consuma un PC: dalla potenza energetica necessaria per alimentare i componenti interni alle strategie per ridurre l'impatto ambientale
Se usi spesso il tuo PC, sia per lavoro che per svago, ti sarai sicuramente chiesto quanto consuma e come puoi fare per ridurre il tuo impatto ambientale e la tua bolletta elettrica. In questo articolo ti spiegheremo come calcolare il consumo di un PC, quali sono le differenze tra un portatile e un fisso, e quali accorgimenti puoi adottare per risparmiare energia.
L'importanza di comprendere i consumi del PC
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Prima di entrare nel vivo del discorso, è fondamentale comprendere l'importanza di conoscere il consumo energetico del proprio PC. Questa conoscenza ci permette non solo di risparmiare sulla bolletta elettrica, ma anche di fare un gesto in favore dell'ambiente.
Quanto consuma un PC: i fattori chiave
Il consumo energetico del tuo PC dipende da vari fattori, tra cui: Tipo di PC I computer desktop, con la loro alimentazione diretta dalla rete elettrica e l'assenza di restrizioni di spazio per i componenti, tendono a consumare più energia rispetto ai portatili. Questi ultimi, progettati per l'efficienza energetica per estendere la durata della batteria, consumano generalmente meno. Componenti hardware Ogni componente del tuo PC ha un impatto sul consumo energetico totale. La CPU e la scheda grafica, in particolare, sono tra i maggiori responsabili del consumo energetico, soprattutto se si utilizzano versioni ad alte prestazioni.
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Uso del PC Il modo in cui utilizzi il tuo PC ha un grande impatto sul consumo energetico. Un PC utilizzato per il gaming o il rendering video, per esempio, consuma molto più energia rispetto a un PC utilizzato per navigare in internet o per scrivere documenti.
Come ridurre il consumo del PC
Se stai cercando di ridurre il consumo energetico del tuo PC, ecco alcuni suggerimenti: - Regola le impostazioni di risparmio energetico: La maggior parte dei sistemi operativi offre opzioni per ridurre il consumo energetico. - Limita l'uso di applicazioni ad alta intensità: Se possibile, limita l'uso di applicazioni che richiedono molte risorse, come i giochi o le applicazioni di rendering video. - Mantieni il tuo PC pulito e aggiornato: Una manutenzione regolare e l'aggiornamento dei driver possono aiutare a mantenere l'efficienza energetica del tuo PC. - Spegne il PC quando non lo utilizzi: Se non prevedi di utilizzare il tuo PC per un periodo di tempo prolungato, spegnilo invece di lasciarlo in standby.
Come calcolare il consumo di un PC
Il consumo di energia elettrica di un PC dipende da vari fattori, come la marca, il modello, la forma e il tipo di monitor. In generale, il consumo medio di un PC fisso va da un minimo di 65 Watt ad un massimo di 300 Watt all’ora. Il consumo medio di un PC portatile può variare da 20 a 130 Watt all’ora, a seconda delle dimensioni e delle prestazioni2. Il consumo può aumentare quando il computer lavora a pieno regime o durante le sessioni di gaming. Per calcolare il consumo di un PC, bisogna conoscere la potenza dell’unità di alimentazione interna (PSU), espressa in Watt (W), e il tempo di utilizzo, espresso in ore (h). Il consumo si misura in kilowattora (kWh), che è l’unità di misura usata anche nelle bollette elettriche. Per convertire i Watt in kilowatt, basta dividere per 1000. Per esempio, se il tuo PC ha una potenza di 250 W e lo usi per 4 ore al giorno, il consumo sarà: 250 W / 1000 = 0,25 kW 0,25 kW x 4 h = 1 kWh A questo dato bisogna aggiungere il consumo del monitor, che può variare da 15 a 70 W per uno schermo LCD standard1. Per esempio, se il tuo monitor ha una potenza di 40 W e lo usi per le stesse 4 ore al giorno, il consumo sarà: 40 W / 1000 = 0,04 kW 0,04 kW x 4 h = 0,16 kWh Il consumo totale del tuo PC sarà quindi la somma dei due valori: 1 kWh + 0,16 kWh = 1,16 kWh Per sapere quanto spendi in bolletta per il tuo PC, devi moltiplicare il consumo per il costo del kWh, che dipende dal tuo fornitore e dalla tua tariffa. Se consideriamo il prezzo tutelato del kWh per un cliente domestico nel secondo trimestre del 2023 (19,89 centesimi di euro), la spesa sarà: 1,16 kWh x 0,1989 euro = 0,23 euro Questo è il costo giornaliero del tuo PC. Per calcolare il costo mensile o annuale, devi moltiplicare per i giorni di utilizzo. Se usi il tuo PC tutti i giorni del mese (30 giorni), la spesa mensile sarà: 0,23 euro x 30 = 6,9 euro Se usi il tuo PC tutti i giorni dell’anno (365 giorni), la spesa annuale sarà: 0,23 euro x 365 = 83,95 euro Per facilitare i calcoli puoi usare questo calcolatore inserendo tutte le caratteristiche del tuo PC fisso o portatile per calcolare il consumo.
Differenze tra portatile e PC fisso
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Come abbiamo visto, il consumo di un PC dipende dalla sua potenza e dal suo tempo di utilizzo. In generale, un PC portatile consuma meno di un fisso, perché ha una potenza inferiore e una batteria integrata che gli permette di funzionare anche senza essere collegato alla corrente. Inoltre, un portatile ha uno schermo più piccolo e meno luminoso di un fisso. Tuttavia, ci sono anche dei fattori che possono aumentare il consumo di un portatile rispetto a un fisso. Ad esempio: - La frequenza di ricarica della batteria: se ricarichi spesso la batteria del tuo portatile anche quando non è completamente scarica, ne riduci la durata e ne aumenti il consumo. - La modalità di spegnimento: se lasci il tuo portatile in standby invece che spegnerlo completamente quando non lo usi, continui a consumare energia anche se in misura ridotta. - L’uso di accessori esterni: se colleghi al tuo portatile dispositivi come mouse, tastiera, stampante, hard disk, ecc., aumenti il suo carico di lavoro e il suo consumo.
Come risparmiare energia con il PC
Per ridurre il consumo di energia del tuo PC e la tua bolletta elettrica, puoi seguire alcuni semplici consigli: - Scegli un PC adeguato alle tue esigenze: se non hai bisogno di prestazioni elevate, opta per un modello con una potenza inferiore e un monitor più piccolo. - Regola la luminosità dello schermo: riduci la luminosità del tuo monitor quando non ne hai bisogno, per esempio quando lavori in ambienti ben illuminati o quando guardi contenuti scuri. - Usa le impostazioni di risparmio energetico: attiva le modalità di risparmio energetico del tuo PC, che riducono il consumo di CPU, RAM, disco e monitor quando non sono in uso. Puoi anche impostare un tempo limite per lo spegnimento automatico dello schermo e del PC quando non li usi. - Stacca la spina: quando non usi il tuo PC, stacca la spina dalla presa o usa una ciabatta con interruttore. In questo modo eviti i consumi in standby, che possono arrivare fino al 10% del consumo totale. - Ricarica la batteria in modo intelligente: se usi un portatile, ricarica la batteria solo quando è quasi scarica e stacca il caricabatterie quando è piena. In questo modo eviti di danneggiare la batteria e di consumare energia inutilmente.
Conclusione
Seguendo questi consigli, potrai risparmiare energia elettrica e scoprire quanto consuma un PC in modo più preciso. Ricorda che ogni piccolo gesto può fare la differenza per il tuo portafoglio e per l’ambiente.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Risparmia energia elettrica: scopri quanto consuma un PC. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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enkeynetwork · 2 years ago
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notiziariofinanziario · 2 years ago
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La bolletta aumenta? Ci pensa l’azienda
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Un imprenditore dell'Emilia Romagna si è fatto dare le bollette di tutti i 9 dipendenti, da marzo a dicembre 2022, e le ha pagate. Questo, in estrema sintesi, quanto è avvenuto in casa Nanoprom Chemicals, azienda chimica di Sant’Antonino di Casalgrande fondata e presieduta dall’imprenditore sassolese Gian Luca Falleti. Un gesto molto più che simbolico in un momento di crisi economica in cui le famiglie faticano a far fronte alle spese quotidiane: tra l’altro Falleti ha pensato ad agevolazioni anche per chi non paga direttamente le bollette. Coloro che non sono intestatari di utenze hanno infatti ricevuto il rimborso per le spese del carburante (relative sempre agli ultimi 10 mesi) che, tra l’altro, è al centro in questi giorni di nuovi rincari. Un regalo di Natale particolarmente gradito dai dipendenti. "Per far fronte agli aumenti dei costi energetici che ci sono stati nell’ultimo anno, abbiamo deciso di intervenire direttamente per contrastare il caro bollette dei dipendenti della nostra azienda – spiega Falleti – . A tredicesima e stipendio, abbiamo aggiunto anche le spese sostenute per la bolletta. C’è anche chi era arrivato a 4.900 euro in bolletta". E il tema bollette e risparmio ricorre anche nelle scelte dell’azienda che, nel corso del 2023, diventerà completamente indipendente sotto il profilo energetico, grazie all’installazione di pannelli solare. Le novità sono state annunciate ieri nell’ambito di una nota aziendale che annuncia altri importanti traguardi, in primis il fatto che proprio Nanoprom Chemicals ha finalizzato la propria conversione in società Benefit.  Spiega infatti Falleti: "Proprio in questi giorni abbiamo finalizzato la conversione in Società Benefit, uno stato giuridico ammesso in Italia dal 2016 e pensato per aziende che vogliano andare oltre l’obiettivo del profitto, massimizzando il loro impatto positivo verso la società e l’ambiente. Questo è l’esito di un percorso che abbiamo intrapreso già cinque anni fa, quando abbiamo iniziato ad auto produrci l’acqua necessaria alle nostre lavorazioni. Nel corso del 2023 – conferma – diventeremo completamente indipendenti anche sotto il profilo energetico, con l’installazione di pannelli solari. Grazie a questi progetti è ormai imminente la qualificazione, da parte della Regione, alla Rete Alta Tecnologia, come laboratorio di ricerca e centro d’innovazione". Poi, appunto, emerge l’aspetto "sociale" in cui si inserisce l’aiuto ai dipendenti per pagare le bollette. Ma c’è molto altro. "Dopo le decine di migliaia di mascherine di nostra produzione, donate in emergenza Covid – continua Falleti – e dopo le applicazioni gratuite di BV-Stop (un brevetto Nanoprom che assicura l’abbattimento di virus e batteri del 99,99% sulle superfici dopo 30 minuti dall’applicazione e per una durata fino a cinque anni, ndr) in edifici pubblici e ambulanze, abbiamo finanziato dal 2019 ad oggi la costruzione di un pozzo e l’installazione di un impianto fotovoltaico in Guinea Bissau, oltre al mantenimento di 500 bambini presso la missione Omi a Cacine di padre Carlo Andolfi". Read the full article
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forzaitaliatoscana · 2 years ago
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abr · 3 years ago
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TAP STORY, OVVERO DELLA SCEMENZA DEGLI AMBIENTALISTI DI PROVINCIA E DEGLI ARRUFFAPOPOLAZZO LOCALI, NON SOVRANISTHI, DEL PD  - Era il 31 dicembre di un anno fa quando il gas estratto dai giacimenti di Shah Deniz II arrivava per la prima volta al terminale di San Foca (...) sulla costa adriatica del Salento. Dopo una polemica furibonda iniziata molto prima.Erano gli anni dei No Tap (...), gli anni delle inchieste. Come quella (contro) il Ministero dell’Ambiente per il rilascio della Valutazione di impatto ambientale o quella per una presunta truffa (...)  di non seguire le indicazioni di una direttiva per la prevenzione dei grandi rischi.  TUTTA FUFFA PER FAR PERDERE TEMPO, ndr.  Da quel giorno sono 6,5 i miliardi di metri cubi di gas trasportati attraverso il gasdotto (...).  Considerando che il consumo di gas in Italia quest’anno è stato di 70 miliardi di metri cubi si evince che i 7,5 miliardi garantiti dal Tap riguardano circa il 10% del totale.  (...).  L’entrata in esercizio del gasdotto (...) ha annullato il differenziale storico di circa il 10% che l’Italia paga sul prezzo all’ingrosso del gas naturale rispetto agli altri Paesi del Centro e Nord Europa. In alcuni casi (...) lo spread è stato anche invertito nel corso dell’anno. (...) Lo spread favorevole ha reso possibile non solo trasportare 6,5 miliardi di metri cubi di gas in Italia, ma anche esportarlo verso il Nord Europa. Il 9 ottobre (...) l’export ha raggiunto i 13,96 milioni di metri cubi. E gli alberi di ulivo espiantati? Gli 828 ulivi originari, tra cui alcuni monumentali, erano stati custoditi e ora sono tornati al loro posto. Quelli abbattuti perché affetti da Xylella sono stati sostituiti con 930 nuove piante resistenti al batterio. Quelli dell’area di lavoro del microtunnel sono stati i primi ulivi ad essere stati espiantati, nell’aprile del 2017, e sono stati gli ultimi a tornare nella loro posizione originaria. Si sono conservati meglio di tutti perché essendo stati rimossi per primi non sono stati intaccati dalla Xylella. (...) Per ogni arbusto che interferiva con il gasdotto ne sono stati messi a dimora tre.
adoro quando ill sito dei sapientoni riporta i fatti e così facendo bastona senza pietà gli arretratisti ambientalishti 1.0 de’provincia alla Tozzi, i piddini in cui si incistano e i sudgrullini decrescisti per invidia residui (anche se non mi piace picchiare i moribondi), su https://www.huffingtonpost.it/entry/il-gasdotto-tap-un-anno-dopo-in-bolletta-un-memento-per-i-no-tutto_it_61cd852de4b04b42ab719ad4?ncid=other_trending_qeesnbnu0l8&utm_campaign=trending
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minimoimpatto · 3 years ago
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Efficienza energetica: i consigli per risparmiare in bolletta
Efficienza energetica: i consigli per risparmiare in bolletta
Quello dell’Efficienza Energetica deve essere un obiettivo importante e ambizioso per ognuno di noi. Spesso grandi risultati infatti possono avere origine dai nostri comportamenti, scelte quotidiane, piccole e decisive allo stesso tempo. Per questo su Minimo Impatto abbiamo una sezione dedicata a piccole grandi soluzioni che consentono di risparmiare elettricità e…
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comeleortiche · 6 years ago
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Inizio Giugno [e comunque ho un lavoro]
Mi chiamo Francesco, ho 28 anni e vivo a Milano.
In questo paese vivono milioni di persone e molte di loro si presentano in maniera differente. Magari dicendo “sono italiano”, prima di dire dove vivono. Altre magari descrivono il lavoro che fanno o altre caratteristiche fisiche.
In questi giorni in cui si è discusso molto di politica - a mio avviso non nel modo migliore - mi viene da chiedermi chi siamo. Ma soprattutto chi sono gli italiani che hanno deciso di dare il proprio voto a persone che hanno da sempre promulgato ideali conservatori, al limite del fascismo, o che non hanno espresso un’idea chiara - ma soprattutto definitiva - su molti temi di carattere sociale e politico. Chi sono gli elettori che hanno fatto sì che ora il neo governo trovi al suo interno persone che credono che solamente fare figli (come le pagnotte la domenica mattina) possa risolvere molti problemi di carattere sociale ed economico, o che non hanno ancora capito il reale funzionamento (e il suo relativo impatto sulla bolletta) di un condizionatore durante l’estate.
Molte domande mi girano ancora per la testa e mi piacerebbe avere un confronto, oltre che con persone che la pensano come me e sono propositive per una soluzione, per una “resistenza”, anche e soprattutto con coloro i quali hanno votato questo governo, che hanno deciso di non far progredire il paese in cui viviamo e nel quale io non mi sento assolutamente orgoglioso di appartenere.
È inizio giugno. E comunque ho trovato un lavoro. Da Prada.  
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Aumento della bolletta del gas: una nuova stangata per le famiglie italiane
L'aumento della bolletta del gas è una delle principali preoccupazioni delle famiglie italiane. Dopo l'aumento del 12% di ottobre, l'Arera ha comunicato che, a partire dal 1° gennaio 2024, i prezzi del gas naturale per i clienti domestici del mercato tutelato aumenteranno del 22,4%. Aumento della bolletta del gas, nuovi aumenti in arrivo? Questo aumento è dovuto a un incremento del prezzo del gas naturale all'ingrosso. Il prezzo del gas naturale, infatti, è salito in modo significativo negli ultimi mesi, a causa di una serie di fattori, tra cui la guerra in Ucraina, il calo della produzione di gas in Europa e la riduzione delle importazioni di gas russo. L'aumento del 22,4% si tradurrà in un aumento della spesa annua per la bolletta del gas per una famiglia tipo di circa 400 euro. In particolare, la spesa annua per la bolletta del gas per una famiglia tipo di 3 persone che consuma 800 smc di gas sarà di circa 1.872 euro, contro i 1.472 euro di oggi. Questo aumento è una nuova stangata per le famiglie italiane, che già stanno facendo i conti con l'aumento dei prezzi di luce, gas e carburanti. Il governo ha già messo in campo una serie di misure per mitigare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia, ma queste misure non sono sufficienti a evitare un aumento significativo della spesa per le famiglie. Le cause dell'aumento dei prezzi del gas Le cause dell'aumento dei prezzi del gas sono molteplici. In primo luogo, la guerra in Ucraina ha portato a una riduzione significativa delle importazioni di gas russo. La Russia è il principale fornitore di gas naturale per l'Europa, e la sua guerra contro l'Ucraina ha portato a un aumento dell'incertezza e dei rischi geopolitici. In secondo luogo, la produzione di gas in Europa è in calo. I principali produttori di gas naturale europei, come Norvegia e Regno Unito, stanno riducendo la produzione per concentrarsi sulla produzione di petrolio. In terzo luogo, la domanda di gas naturale è in aumento. La ripresa economica globale sta portando a un aumento della domanda di energia, e il gas naturale è un combustibile essenziale per la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento degli edifici. Le conseguenze dell'aumento dei prezzi del gas L'aumento dei prezzi del gas avrà conseguenze significative per l'economia italiana. Le famiglie dovranno affrontare un aumento significativo della spesa per la bolletta del gas, che potrebbe portare a una riduzione del loro potere d'acquisto. Le imprese, invece, dovranno affrontare un aumento dei costi di produzione, che potrebbe portare a un aumento dei prezzi dei beni e dei servizi. L'aumento dei prezzi del gas potrebbe anche avere un impatto negativo sull'ambiente. L'aumento della spesa per la bolletta del gas potrebbe portare a un aumento dell'uso di combustibili fossili meno efficienti, come il carbone. Le misure del governo per mitigare l'impatto dell'aumento dei prezzi del gas Il governo ha già messo in campo una serie di misure per mitigare l'impatto dell'aumento dei prezzi del gas. In particolare, il governo ha: - Esteso il bonus sociale per le famiglie in difficoltà: il bonus sociale è una misura che prevede un contributo economico per le famiglie con un ISEE inferiore a 8.265 euro. - Ridotto l'IVA sulla bolletta del gas: l'IVA sulla bolletta del gas è stata ridotta dal 22% al 5%. - Annunciato un piano per diversificare le fonti di approvvigionamento di gas naturale: il piano prevede l'aumento delle importazioni di gas naturale da paesi diversi dalla Russia e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Tuttavia, queste misure non sono sufficienti a evitare un aumento significativo della spesa per le famiglie. Il governo potrebbe prendere in considerazione ulteriori misure, come ad esempio: - Un aumento del bonus sociale: il bonus sociale potrebbe essere aumentato per fornire un sostegno maggiore alle famiglie in difficoltà. - Un taglio delle accise sulla benzina e sul gasolio: il taglio delle accise ridurrebbe i costi di trasporto e riscaldamento, e quindi l'impatto dell'aumento dei prezzi del gas. - Un aumento dell'efficienza energetica: l'aumento dell'efficienza energetica ridurrebbe la domanda di gas naturale, e quindi i prezzi del gas. Foto di copertina: https://pixabay.com/it/photos/fiamma-stufa-a-gas-cucinando-blu-871136/ Read the full article
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levysoft · 4 years ago
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Il report ambientale compilato da Apple è una sorta di bibbia [...]
L'iPhone 12, vedi foto sotto, ha un impatto complessivo di 70 kg CO2e: questa la stima di Apple per ogni iPhone 12 nel suo intero ciclo di vita.
Apple ha spiegato che la scelta di togliere il caricatore e gli auricolari ha permesso di ridurre la dimensione del packaging. Un packaging più piccolo richiede meno carta e soprattutto si possono spedire due iPhone nello spazio richiesto prima per un solo smartphone. [...] ma dice anche che c'è stato un aumento dell'impatto della produzione. La produzione include ovviamente componenti, fornitori, assemblaggio e altri parametri.
[...] Apple è stata onesta: quando scrive nel suo report che sia iPhone 11 che iPhone 12 hanno un impatto ambientale di 70 CO2e, ha preso come riferimento l'iPhone 11 nella versione che vende ora nei suoi negozi, quella priva di caricatore e di auricolari [...] nella versione con auricolari e caricatore l'impatto era di 72 kg CO2e. Togliendo il caricatore e gli auricolari Apple ottiene una riduzione effettiva di 2 Kg di CO2e, e questo è il risultato della combinazione di due elementi: logistica, le scatole sono più piccole, e produzione, vengono prodotti un caricatore e un auricolare in meno per ogni unità.
[...] sul fronte della componentistica ci sono stati miglioramenti: i magneti al neodimio del MagSafe e tutti i magneti degli stabilizzatori arrivano da terre rate riciclate. Una differenza netta da quanto accadeva su iPhone 11 dove solo il magnete dell'haptic engine sfruttava neodimio green. [...] ma ci sono state anche zone dove l'impatto è aumentato. Non possiamo sapere se sia colpa del vetro Ceramic Shield, del 5G con le sue antenne, della produzione a 5 nanometri del SoC A14 o del MagSafe, quello che è certo è che nella fase di produzione di un iPhone 12 ci sono elementi che hanno neutralizzato l'impatto positivo derivato dalla mancata produzione degli auricolari e del caricatore.
[...] la sostanza è che produrre un iPhone 12 è meno environmental friendly che produrre un iPhone 11.
L’utilizzo: un iPhone 12 in questo parametro di misura impatta decisamente meno di un iPhone 11.
L'iPhone 11 ha un impatto ambientale maggiore nei 3/4 anni di utilizzo perché il caricatore da 5 watt, che Apple ha sempre dato in dotazione con gli iPhone, se usato con prese a 230V ha una efficienza del 73.1%.
Il nuovo iPhone 12 è stato misurato calcolando sempre un ciclo di vita di 3/4 anni ma usando il nuovo caricatore da 20 Watt USB Type C, quello che Apple non ha messo nella confezione ma che vende come optional. Questo caricatore ha un’efficienza del 87.8%, decisamente più alta: la ricarica spreca meno energia.
Questo fa capire che impatto possano avere sull'ambiente caricatori vecchi.
CONCLUSIONI
La rimozione dei caricatori e dell'auricolare, e quindi anche la loro produzione, ha effettivamente portato un beneficio ambientale. Il confronto possiamo farlo con i dati relativi all'iPhone 11, dove si passa dai 72 kg di CO2e a 70 kg CO2e. Il beneficio più grande si otterrebbe tuttavia se tutti utilizzassero un caricatore più efficiente: ricaricare un iPhone per 3/4 anni con il caricatore da 5 watt storico impatta per 12,24 kg di CO2e, usando il nuovo caricatore (che però va acquistato a parte) l'impatto è di 9,8 kg di CO2e, e grazie ad una efficienza migliore c'è anche un risparmio (irrisorio) sulla bolletta elettrica.
Se sia iPhone 11 che iPhone 12, senza caricatori o auricolari, impattano sull'ambiente allo stesso modo, in un intero anno non c'è stato un miglioramento tangibile. Ricordiamo che Apple si è impegnata a raggiungere il traguardo dell’impatto zero per la sua filiera e i suoi prodotti, e la scadenza è un 2030 che anno dopo anno è sempre più vicino.
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dpcmproject · 4 years ago
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“𝐂𝐢𝐚𝐨, 𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐦𝐢𝐨. 𝐌𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐯𝐚 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐚, 𝐜𝐢 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨”.
Non ho memoria di cosa fosse il lockdown prima dell’arrivo di Río, il mio coinquilino. Forse un susseguirsi di momenti vuoti o forse no.Ricordo solo videochiamate, sigarette, qualche bicchiere di vino a pranzo e a cena. Disordine. Ricordo un’irrefrenabile voglia di contatto, di accudimento, di presa a carico. Non parlo di un partner, per l’amor di dio. Ho iniziato la mia esperienza di donna trentenne, single, libera professionista in partita iva, spostandomi di qualche chilometro (e di un Comune limitrofo) dalla casa dei miei genitori, che –periodo universitario a parte- mi ha cullata amorevolmente fino a gennaio 2020.Ho deciso di non aspettare tempi migliori, ma di devolvere tutti i miei risparmi nella buona causa della mia indipendenza, “Tanto il lavoro procede”, pensavo, “Si tratta di qualche sacrificio iniziale”. Avevo finalmente realizzato, dopo mesi, che il bisogno di andare a vivere da sola non era solo la ripicca verso l’ultimo stronzo che alla richiesta di venire a vivere con me mi rispose “Mh, non so” sparendo improvvisamente dai radar che neanche i servizi segreti sovietici. Stava ancora con la sua ex, forse lui non se lo ricordava, ma lei sì. Beh dunque, era assolutamente altro rispetto alla rivincita personale di questo fattaccio da “tutto mondo è paese”. Era il mio modo per dire a me stessa che il mio lavoro h24 avrebbe acquistato dignità e valore. Mi sarei stancata sì, ma la sera mi sarei sdraiata sul divano, guardando i documentari che mi piacciono e facendomi una doccia alle undici di sera. In casa dei miei genitori la doccia alle undici di sera era qualcosa di fortemente non condiviso. Un taboo. No alla doccia dopo cena e neanche alle banane e alle arance che si mangiano solo la mattina perché sono frutti “pesanti” e non ti fanno dormire bene. Bah. Dunque il 7 gennaio 2020 festeggio il mio meraviglioso compleanno da trentenne circondata da amici, affetto, gioia e musica, nella mia prima piccola casetta in affitto.Esattamente due mesi dopo mi ci ritrovo dentro, barricata e sola. Che poi sola è il termine sbagliato perché a me la solitudine, quella che somiglia più all’autonomia che alla tristezza, piace molto. Ricordo vagamente che mi trovavo ancora sdraiata sul divano ad alternare didattica online, lezioni di zumba ballata con i calzini antiscivolo –che ovviamente seguivo da discepola- e pasta fatta in casa. Avevo così tanta voglia di vedere il Porto Antico, Boccadasse e Via San Lorenzo che imparai a fare le trofie a mano. Senza stecchino. Tié. Fare le trofie a mano è un’esperienza che si misura tra il pigiare troppo forte e il pigiare troppo piano il tocchetto di pasta che si deve far scivolare sotto le mani. Solo alla pressione perfetta la trofia si arriccia e non si disfa più. Rimane soda e attorcigliata. Proprio quando finii di allenare il tatto e mi vennero quelle diecibarraventi trofie quasi perfette, mi resi conto di aver finito la pasta. “Scegliessi io, vorrei un gatto rosso e maschio”. Mi disse una voce che non pronuncia la “c” prima di una o fra due vocali e che dice “codesto” per dire “questo”, “tocco” per dire “l’una”, “costì” per dire “lì”.E che combina anche le stesse parole in frasi incomprensibili.“Ciao Ilenia. Abbiamo questo gattino in cerca di casa. La proprietaria abita nel tuo stesso Comune. Facci sapere se sei interessata”. Premetto che io non avessi gusti particolari in merito al gatto che avrei voluto accarezzare. Mi sarebbe andato bene in qualsiasi modo, di qualunque colore, razza e genere. Purché fosse gratis. Gli animali non si pagano e non si vendono. Scusate.Il mio futuro gatto, però, sarebbe stato maschio e rosso. La sera stessa avrebbe dormito con me. Era il 26 marzo e il gatto era nato il 2 febbraio mentre io mi trovavo a vedere i fenicotteri nella laguna Wwf di Orbetello con “codesto costì”. Una giornata già incredibile di per sé, ma che la diventò ancora di più quando, un mese e mezzo dopo scoprii della nascita di Río, il mio coinquilino. Nel 2011 l'alluvione mi portò Kengah, il mio primo grande amore, quello che così è e che per sempre sarà, quello che non si dimentica né si sostituisce (che tra l'altro fa sempre la bambina viziata a casa dei miei genitori, con mia sorella, baracche e burattini). Il 2020 mi ha portato Río (modalità consegna a domicilio express) in un periodo triste e complesso, facendomi una solenne promessa di salvezza emotiva e psicologica. Río è un fiume in piena (di quelli che non fanno male a nessuno) ed è grazie alla fertilità di pensiero che ha portato tra queste mura che oggi ho memoria di alcune riflessioni che mi hanno accompagnata in queste lunghe settimane di isolamento e che elenco, di seguito, senza la pretesa di essere capita. Ma chi l’ha detto che il senso di appartenenza è qualcosa di positivo? Io credo che il senso di appartenenza sia come la monogamia, realmente, non esiste e se esiste è crudele.Mi hanno detto che gli affetti veri non sono esclusivi. C’hanno ragione.Ho sofferto molto quando il 25 aprile mi sono svegliata e ho cantato “Bella ciao” senza le mura di Fosdinovo, l’odore di birra e i bambini che ballano le canzoni della Resistenza. Mio figlio andrà alla festa della Resistenza a Fosdinovo e ascolterà i musicisti comunisti. Sarà sporco di polvere da pavimento primaverile. Crescerà nella fascia intorno alla mamma, senza culla e avrà i piedi scalzi tutto l’anno. Sarà un donatore di abbracci, verso tutti, senza paura. Userà giochi di seconda mano, oppure nuovi, ma di legno. Sarà accarezzato da una zampa di pelo e avrà un nome semplice e pulito e limpido. A basso impatto anagrafico e ambientale. Avrà un orticello e una passione folle per i nonni. Ascolterà De André e percussioni africane da dentro la pancia della mamma ancora prima di assaggiare i ghiaccioli di frutta fresca che gli verranno offerti come merenda in estate.Non sopporto le etichette di carta adesiva appiccicate sopra qualsiasi oggetto dal quale non si staccheranno mai senza lasciare la colla, o peggio, pezzi di carta irregolare e colla.Esiste l’ora più bella, ne parlano tutti, è solo estiva e varia dalle 19 alle 20, vicino al mare.Bibi dice che dovremmo andare in una malga, pare che sia una specie di casa in montagna dove si vive di ciò che si produce. Senza sprechi. Vorrei dire a Bibi che ci sono delle malghe che fanno girare i miliardi e che sembrano resorts di Tenerife.Mi piacerebbe vedere, così solo per un saluto, il mio fidanzato storico che in bicicletta viene a salutare me e i miei genitori a casa nostra. Una domenica mattina. Peccato che io abbia cambiato casa. La natura è bella quando offre sentieri pari e all’ombra.Il sole è caldo, ma l’aria è fredda.Lo sapete che togliere il mare ai liguri vuol dire offenderli, violentarli, privarli della loro linfa vitale più nutriente di sempre? Che si fa senza orizzonte? Senza salmastro, senza la sabbia sotto i piedi. Non me lo dite “ma se vuoi ci puoi andare lo stesso, solo che..” perché con il mare questa storia non vale. Basta. Ci siamo stufati. Chi sceglie di chiudere il libero accesso al mare decide per la malattia fisica e psichica dei suoi concittadini. Peggio del Covid-19 e senza sintomi evidenti.Un nuovo vicino che arriva inaspettatamente e dopo averti salutata per la prima volta, ti chiede di condividere il wifi e la bolletta, va bene sì, ma anche meno.Ogni volta che compro il cibo per il mio coinquilino scelgo quello che piacerebbe a me: tonnetto e mango, pollo e papaya, orata e ananas, pesce azzurro con aloe, manzo e zucca, tacchino con verdure al vapore. Non mi pare che fino ad ora gli abbia fatto schifo.Vi prego, operatori Acam acque, ma se vi dico che la matricola del contatore non si legge più non mi rispondete “provi a pulire con un panno umido”.Meet, classroom, zoom, gmail nel 2030 saranno parole semiobsolete come “cellulare”, “playstation”, “posta elettronica” oggi. E nel frattempo io non voglio più sentirle uscire dalle vostre bocche.La didattica a distanza boh, ma è quasi finita la scuola.La maturità mah, ma tanto vanno all’università.I problemi famigliari boh, ma tanto mio marito riprende a lavorare full-time. La sanità, i ponti che crollano, mah, non sono stato io. Le aziende che falliscono, le commesse senza mascherina, la debolezza emotiva, le famiglie separate, i congiunti.Non sapete l’invasione di campo che ho provato quando ci hanno detto che “i congiunti” avrebbero potuto fare x cose. Mai nella mia vita ho etichettato le mie relazioni, di qualsiasi natura. Adesso una forza maggiore insinua che dovrei chiedermi se e con chi io sia congiunta. Río non sa rispondermi e “codesto costì” dice che queste domande fanno male. Fa male al cuore chiedersi chi sono i congiunti. Avanti, siamo nel 2020.Se voglio che vieni a trovarmi, te lo chiedo io.Ho concesso le chiavi di casa, ma mi sono state restituite.Se è domenica mattina, dormo.Siamo tutti innamorati di qualcuno, se non vi sentite appagati è perché siete un piano b.Ma noi, nella vita, abbiamo più bisogno di un partner o di veri momenti d’amore anche discontinui? Perché se la risposta giusta fosse la prima forse saremmo nati piccioni.Chi mi vuole bene senza seguire regole di buona condotta di solito mi piace di più.I giovani non hanno colpe, voi avete smesso di ascoltarli molto tempo fa.Ieri alla Coop misuravano a tutti la febbre, all’ingresso, con una specie di pistola giocattolo che ti mettevano proprio al centro della fronte. Ti ci abitui, ma la prima volta sembra un’esercitazione alla fucilazione di massa. Che schifo.Sto bene a casa mia. Da sola. Col gatto.“Quando hai tempo per me?” “Mai. Sennò te l’avrei già detto”.Vorrei anche un cane. Ma devo aspettare.Odio fare la spesa. Ma è l’unica cosa ci hanno lasciato fare. Sono carica anche oggi di borse, di consumismo e ho dimenticato di comprare le risposte.“Ciao Amore mio. Mi sei mancato tanto! Tutto bene a casa da solo?”. E Río aspetta i miei baci a pancia in su.
Grazie Ilenia !
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notiziariofinanziario · 3 years ago
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Energia: la spesa in bolletta sale a 1.820 euro all’anno
Energia: la spesa in bolletta sale a 1.820 euro all’anno
Per effetto dell’aumento delle tariffe la spesa annuale nella bolletta di luce e gas delle famiglie italiane potrebbe arrivare a 1820 euro con un impatto sui conti, ma anche sui costi delle imprese, rendendo più onerosa la produzione in un momento difficile per il Paese. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’allarme lanciato dal ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani,…
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forzaitaliatoscana · 2 years ago
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yeschanneltech · 4 years ago
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SpesaSospesa.org entra nella fase due
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SpesaSospesa.org entra nella fase due
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SpesaSospesa.org, il progetto di solidarietà circolare partito un mese fa, entra nella seconda fase all’insegna della ripartenza delle aziende del territorio e celebra il primo traguardo raggiunto: il Comune di Perugia destina il corrispettivo di 27mila euro dei 225mila euro complessivamente raccolti in un mese dal lancio della campagna all’Emporio della Caritas locale (con le sue 3 strutture) a cui potranno accedere le famiglie in difficoltà per il proprio fabbisogno alimentare quotidiano. Il risultato ottenuto evidenzia la valenza sociale di questo progetto e il suo impatto positivo sul territorio: sarà infatti possibile aiutare circa 1000 nuclei familiari composti in media da 3 persone che afferiscono a questo hub solidale per quasi 2 mesi.
“Abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto e la piattaforma Regusto, che rappresenta una novità a livello nazionale, non solo per Caritas. Attraverso le donazioni di denaro e di prodotti sarà possibile distribuire beni di prima necessità alle numerose famiglie che supporta Caritas a Perugia. La struttura tecnologica è piuttosto semplice, quindi i responsabili degli empori coinvolti si occuperanno direttamente degli ordini in base ai prodotti necessari, e la utilizzeremo in favore degli ultimi e dei più poveri” dichiara il Direttore Caritas Diocesana di Perugia, Giancarlo Pecetti.
Il modello adottato a Perugia sarà utilizzato anche nelle altre città che hanno aderito all’iniziativa: le donazioni in denaro saranno consegnate ai Comuni o alle associazioni presenti sul territorio e utilizzate per acquistare gli alimenti a prezzi scontati dalle imprese alimentari aderenti. Sarà poi il network di associazioni no-profit accreditate a distribuirli a chi ne ha bisogno. I Comuni così trovano risposta all’esigenza di dialogo, digitalizzazione e connessione diretta con enti non-profit e aziende del territorio, là dove invece la rete analogica può incontrare degli ostacoli: l’obiettivo di SpesaSospesa.org è proprio quello di implementare e favorire questo genere di catene virtuose.
I flussi di donazioni sono registrati e gestiti attraverso l’innovativa piattaforma di food sharing Regusto, da sempre impegnata nella lotta allo spreco alimentare che, grazie alla tecnologia blockchain integrata, tiene traccia di tutte le transazioni, i movimenti e le destinazioni degli alimenti in totale trasparenza. Per Davide Devenuto, Presidente di Comitato Lab00 Onlus “questa iniziativa è nata come risposta alle necessità create dall’emergenza, ma ambisce a proporre anche un modello di economia vicino al territorio che mette al centro dei suoi interessi i bisogni della comunità, a partire dal recupero di cibi a rischio spreco e la gestione delle eccedenze alimentari”. Il progetto è stato supportato dalla digital energy company Sorgenia in qualità di main partner che ha coinvolto i dipendenti e la community dei propri clienti per trasformare l’energia utilizzata in cibo, donando il valore dell’ultima bolletta di ciascun utente che decide di aderire all’iniziativa (www.sorgenia.it/spesa- sospesa).
“La grande partecipazione della nostra community ci ha consentito di donare una cifra che equivale al valore dell’energia utilizzata in un mese da un paese di 17.000 abitanti“, ha commentato Marina Vecchio, responsabile di Sorgenia per SpesaSospesa.org. “Molte aziende del settore agro alimentare nostre clienti hanno colto la grande opportunità di mercato rappresentata da questa iniziativa, vendendo i propri prodotti attraverso la piattaforma Regusto. Siamo di fronte a un progetto circolare, capace di coinvolgere tutti per dare un aiuto concreto a chi è in difficoltà, sia cittadini che piccole aziende”.
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