#il mio oltre
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blacklotus-bloog · 22 days ago
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Sono...
...un organo sessuale potentissimo di cui devi avere grande cura. Sono una maschera con piume nere che traveste la morale nel tentativo di darti nuove emozioni. Entra, varca la soglia della mia stanza non guardare indietro, non pensare, vivi nel presente e concentrati solo sui tuoi sensi, sono i tuoi ma mi appartengono. Lascia che le suggestioni evocate da me ti conducano in luoghi di piacere sconosciuto o inesplorato e abbandonati al tuo primordiale istinto, adorerò la tua radice animale. Il mio Padrone è l'Interesse ne sono sua schiava, mia sorella di sangue è la Rarità. Percorro senza sosta tutte le strade che possono condurmi ai tuoi piaceri sempre nuovi, a peccati sempre piu moderni, quei sentieri troppo faticosi da battere per chi non è stata marchiata da te, prescelta. Mi annido tra le crepe dei tuoi pensieri ligi, mentre sei in auto, mentre bevi un caffè, mentre leggi un libro, una vestale angelica vestita di nero, inginocchiata ai tuoi piedi che semplicemente ti guarda e chiede quello che già sai. Ho il chiodo fisso di voler servire il tuo piacere, non l'orgasmo, quello è altro, io sono oltre, io non bagno solo la carne, io sono orgia di carne e anima. Quando busso alla tua porta mi accogli con un "Madame..." ma il mio vero nome è Fantasia...
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BLACKLOTUS
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yourangle-yuordevil · 1 year ago
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Perla di poesia dai Bridgerton 🎀 che ci è parsa assolutamente canon anche per Good omens
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mermaidemilystuff · 1 year ago
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Se la persona che si è occupata di progettare il packaging della pasta Molisana per caso mi seguisse, il messaggio che segue è per te. Se qualcuno di voi che mi legge conosce la persona che ha progettato il packaging della Molisana, chiederei se potesse riportare il messaggio.
Il messaggio: devi morire.
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omarfor-orchestra · 6 months ago
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Sono contenta che abbiano finito di girare Belcanto perché non ne potevo più di vedere foto del Fraschini
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nusta · 1 year ago
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Stamattina ho sciolto il bouquet e ho salutato la rosa rossa che ci hanno regalato in Comune. Aveva sviluppato delle bellissime sfumature color ruggine, chissà se i petali che ho conservato manterranno la differenza di colore. Le rose bianche del bouquet invece hanno solo qualche macchia sui bordi e qualche grinza, come una pelle screpolata. A me piacciono anche così, con i segni del tempo che passa. I fiori recisi non li prendiamo quasi mai, ma ogni volta li tengo fino all'ultimo, perché mi piace vedere tutto il loro percorso. La nebbiolina si è seccata quasi tutta, resistono pochissimi fiorellini. Invece l'alstroemeria (o giglio degli Inca o del Perù) ha continuato a sbocciare in tutti questi giorni, aggiungendo nuovi fiori che hanno "spettinato" la curva del bouquet, cosa che ho apprezzato tantissimo e che mi ha fatto pensare ancora di più che sia stato proprio il bouquet perfetto per me e per noi. Ho conservato anche loro e vedremo se i boccioli ancora chiusi avranno ancora la forza di aprirsi. Quel che sarà, lo prenderemo.
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deathshallbenomore · 1 year ago
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does anyone get a little bit of a gay vibe etc etc
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dramasetter · 1 year ago
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Comunque al liceo un anno ho avuto questo professore di storia e filosofia che pubblicava video su YouTube dicendo che il fascismo non va condannato e che non si può dire a priori che abbia fatto cose 'brutte' perché va contestualizzato al suo periodo storico.
Contestualizzato al periodo storico ma porcaputtana mi sale il nervoso ogni volta che ci penso, ogni tanto mi chiedo che fine abbia fatto questo qua, se insegni ancora, come abbia fatto ad arrivare a quella cattedra.
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blacklotus-bloog · 1 month ago
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Quel che può...
...essere di tutti, prendetevelo Voi. Io vivo in una Terra senza confini, che non è una terra di nessuno, ma è la mia terra, il MIO OLTRE.
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BLACKLOTUS
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segaligno · 3 months ago
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Cerco quella ragazza che faccia l’amore solo ed esclusivamente con me. Che se ne freghi di Tik Tok e di Instagram, perché ci sono io a leccargliela, mica i reel della gente in cerca di visibilità.
Cerco quella ragazza che faccia quello che dico io. Che mi appartenga nell'anima e nel corpo, che viva solo per il nostro amore, immune alle distrazioni vuote del mondo moderno. Una fanciulla il cui sguardo si perda nei miei occhi, anziché nei freddi schermi illuminati da luci effimere.
Cerco quella ragazza che, nel silenzio delle notti stellate, ascolti solo la melodia del nostro respiro, sincronizzato come un'unica sinfonia di desiderio. Che non abbia bisogno di applausi digitali, perché troverà la sua gloria nell’adorarmi. Che scelga di essere la mia musa, di danzare con me sulle note di una passione eterna, di abbandonarsi a un amore che non conosce confini, in cui ogni tocco è un giuramento di fedeltà. Che faccia delle mie parole il suo vangelo, dei miei desideri il suo credo, che sappia perdersi nelle mie braccia e ritrovarsi, ogni volta, più vicina alla felicità.
Immagino quella ragazza che non abbia timore di abbandonare ogni maschera, di mostrarsi nella sua essenza più pura e vulnerabile, perché sa che nel mio abbraccio troverà rifugio e non giudizio. Cerco una compagna che, con la stessa devozione, mi stringa forte, come se fossi l’unico ancoraggio nel mare in tempesta. Una ragazza che non si perda nei riflessi ingannevoli del mondo, ma che si immerga nella verità del nostro legame, senza esitazioni, senza remore.
Desidero quella donna che non cerchi conferme altrove, ma che sappia che nel nostro amore c’è tutto ciò che le serve, tutto ciò che desidera, tutto ciò che sogna. Che sappia che le nostre anime si sono scelte non per caso, ma per una forza che va oltre il tempo e lo spazio, oltre i banali giochi delle apparenze. Una donna che sappia amare non solo con il corpo, ma con il cuore, con l’anima, con tutto ciò che è, in una comunione di intenti che ci renda inseparabili, invincibili.
Cerco quella ragazza che, nel nostro mondo, costruito solo per noi due, sappia che non esiste altro al di fuori, perché al di fuori non esiste nulla di più reale, di più intenso, di più vero di questo amore che brucia come un fuoco eterno, che illumina la nostra vita con una luce che nessuna tecnologia potrà mai eguagliare.
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machiavellli · 10 months ago
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GOOD FOR YOU TESO
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miciagalattica · 10 months ago
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Il castello(il blog) è mio e le regole le faccio io.
Chiarimento doveroso per non farmi strapazzare le ovaie,.
Cose che non dico e che continuerò a non dire: il mio nome, se sono single o bisex, in che città vivo, quanti anni ho, che mestiere faccio. Allo stesso modo non mi interessa nulla di voi: Religione, sesso, vostre devianze, vostri problemi psicologici e psichiatrici, vostre inclinazioni sessuali, dove abitate, che mestiere fate, ideologie politiche. Cancellerò tutti i blog vuoti e quelli che non mi piacciono come ad esempio quelli che inneggiano alla violenza  o marcatamente BSDM.  
Tumblr mi piace perché è anonimo. Ci butto dentro lo uso come diario personale dove posto per lo più miei lavori di arte digitale. Le immagini le prendo dalla rete e le rielaboro, dando spesso un valore aggiunto, e ho un riscontro positivo da parte di chi mette i likes e da chi mi contatta privatamente, chiedendomi gli stessi post ma con dimensioni maggiori per farsi dei quadri, facendoli sviluppare da un fotografo, ovviamente tutto questo in forma gratuita..Ho una realtà scissa da quella dei social. Sono schizofrenica ho due io, forse anche di più di due, ma ritengo che quella che vivo in rete sia la più autentica perché è senza maschere, Sentirmi con qualcuno/a di voi  mi dà piacere  e mi dà emozioni . Io non esisto nella realtà, il mio mondo vero è qui in questo mondo oltre.
Non voglio chat erotiche e non voglio ricevere immagini hard o commenti spinti. Disponibile a parlare e scherzare, volentieri, come già faccio con qualcuno/a di voi , non voglio e non  cerco quel tipo di interazione.
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fuoridalcloro · 2 months ago
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L’umiltà non fa rumore. Camminavo con mio padre, quando all’improvviso si arrestò ad una curva e dopo un breve silenzio mi domandò: “Oltre al canto dei passeri, senti qualcos’altro?”. Aguzzai le orecchie e dopo alcuni secondi gli risposi: “Il rumore di un carretto”. “Giusto – mi disse –. È un carretto vuoto”. Io gli domandai: “Come fai a sapere che si tratta di un carretto vuoto se non lo hai ancora visto?”. Mi rispose: “È facile capire quando un carretto è vuoto, dal momento che quanto più è vuoto, tanto più fa rumore”. Divenni adulto e anche oggi quando vedo una persona che parla troppo, interrompe la conversazione degli altri, è invadente, si vanta delle doti che pensa di avere, è prepotente e pensa di poter fare a meno degli altri, ho l’impressione di ascoltare la voce di mio padre che dice: “Quanto più il carretto è vuoto, tanto più fa rumore”.
-Bruno Ferrero-
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fallimentiquotidiani · 5 months ago
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Pensavo che l'umanità avesse toccato un punto basso, ma mai basso come scrivere a persone usando il mio URL e la mia foto.
Tra l'altro pure sgamabile, perché certe cose non le scriverei mai, ho un certo stile.
Ho il sospetto su chi sia, non ha ancora accettato il mio No, ma prima o poi dovrà farlo.
Intanto se venite contattati sappiate che NON sono io.
Ho una vita da vivere oltre a Tumblr.
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generalevannacci · 11 months ago
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Ettore Ferrini
Prima che questo 2023 volga al termine, mi preme ricordarvi che oltre al mio c'è un cinquantenario di cui probabilmente non vi ha parlato nessuno.
È l'undici aprile del 1973, siamo a Milano e durante una manifestazione del MSI si verificano degli scontri gravissimi.
I militanti colpiscono i reparti di Polizia anche lanciando bombe a mano.
Uno degli ordigni colpisce l’agente Antonio Marino che esplode uccidendolo.
Aveva appena 22 anni e morì cercando di salvare la vita a un collega: accortosi della traiettoria dell'ordigno riesce a spingere via l'amico ma viene colpito al petto e muore sul colpo.
La rivista ufficiale dei manifestanti si chiamava La Fenice e - riporto testualmente - la sua ragion d'essere era:
“imporre un ordine nuovo, un ordine di militanti e combattenti, teso ad un solo scopo: la conquista del potere".
Fra i presenti, quel giorno, c'è anche qualcuno che oggi ricopre il ruolo di Presidente del Senato della Repubblica Italiana.
Mi pareva giusto rammentarlo e perdere qualche altro follower.
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segaligno · 4 months ago
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Vi vedo, qui, così estremamente belle. E io mi sento così incompatibile che mi sembra di impazzire. È come se la vostra luce splendente fosse il riflesso di un mondo a cui non appartengo, un mondo fatto di bellezza intangibile, di armonia perfetta, di lineamenti che si intrecciano con la delicatezza di una melodia suonata dal vento. E io, in questa notte senza stelle, mi trovo a vagare nel buio della mia stessa esistenza, dove ogni pensiero si perde, si confonde, come un eco che svanisce nell’abisso dell’inquietudine.
Mi sembra che ogni vostro sguardo, ogni vostro sorriso, sia un universo a sé stante, un universo in cui non trovo il mio posto. Mi sembra di essere una nota stonata in una sinfonia sublime, una sfumatura di grigio in un quadro dove voi siete colori vibranti, vivi, pulsanti. Eppure, non posso distogliere lo sguardo. Non posso fare a meno di essere attratto da questa bellezza che mi consuma, da questa bellezza che mi sembra così irraggiungibile, eppure così vicina.
È un tormento dolce, questo. Un tormento che mi strappa via ogni certezza, che mi lascia nudo davanti all’immensità del vostro essere. E mentre vi osservo, mentre il mio cuore si perde nei vostri occhi, mi chiedo se mai ci sarà un momento, un singolo istante, in cui le nostre anime potranno sfiorarsi, in cui le mie insicurezze si dissolveranno come nebbia al sole, lasciando spazio solo alla pura essenza di ciò che siamo.
Forse, è proprio in questa distanza che risiede la nostra bellezza. Forse, è questo il segreto di ciò che ci rende umani: il desiderio incolmabile, l’attesa, la speranza che non muore mai, anche quando sembra destinata a non essere mai soddisfatta. Forse, è questo il modo in cui l’universo ci insegna a sentirci vivi: facendoci assaporare la bellezza dell’impossibile, facendoci desiderare ciò che non possiamo avere.
E mentre vi guardo ancora, in silenzio, sento che c’è qualcosa di sacro in tutto questo. Qualcosa che va oltre le parole, oltre i pensieri, oltre la ragione. C’è una verità nascosta nelle pieghe del tempo, una verità che solo i cuori più audaci possono comprendere: che è nell’incontro delle nostre fragilità, delle nostre paure, che si nasconde la vera forza. Che è nel riconoscere la nostra stessa vulnerabilità di fronte alla bellezza del mondo che diventiamo davvero umani, davvero vivi.
E allora, anche se mi sento così piccolo, così lontano, continuerò a cercare quel legame invisibile che ci unisce, quella scintilla che, anche solo per un attimo, farà brillare la mia oscurità. Perché in fondo, in questo grande teatro della vita, non è forse la bellezza di quel che sfugge, di ciò che non possiamo possedere, a renderci eterni sognatori?
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angelap3 · 2 months ago
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«Avrò avuto vent’anni, non ero nessuno e non avevo fatto ancora niente. Mi trovai in uno studio televisivo davanti a un dirigente loquace ed entusiasta: “Lei è fortunata. La vede quella scalinata? La scenderà ogni settimana con un abito meraviglioso e una benda sugli occhi. Nell’ultima puntata se la toglierà per annunciare i premi della Lotteria Italia”.
Lo guardai e poi dissi la mia: “Grazie, ma odio le scale, in giro ci sono almeno ottomila ragazze più belle di me e questa cosa può farla chiunque. Lei forse non lo sa, ma lo scoprirà: io sono bravissima”.
Mi sono impegnata perché come diceva mia madre: “Se le cose non le fai bene, poi devi rifarle due e tre volte”. Non mi piace perdere tempo. Se però una cosa non la sento, la rifiuto. Perché non ho mai creduto nel rimmel o nel mio personaggio, ma nell’idea, nella creatività e nel destino. Sono rimasta sempre me stessa e ho provato a non cambiare pelle.
Timida, che quando ricevo un premio o un riconoscimento smetto quasi di parlare e a disagio, un disagio profondo, quando intorno a me c’è troppa gente. Divento un’altra e alle grandi feste non vado mai. Non saprei cosa dire e cosa fare e cercherei subito un modo per fuggire. Se mi fossi specchiata nel successo sarei stata insopportabile. Ho cercato di evitarlo, per me e per le persone che avevo intorno, ma non ho faticato perché è la mia natura.
Oltre il balletto, le prove, le canzoni, il trucco, i concerti e tutto il resto, c’ero sempre io. Quella che dimessa e struccata va in vacanza a un’ora da Roma e d’inverno indossa il golf e la calzamaglia perché sente freddo. Amo il mio nido e le mie piccole certezze. La Carrà mi è simpatica, ma con Raffaella Pelloni ci vivo tutti i giorni. La vita è una partita a carte e a me piace avere il mazzo in mano. Io me la sono giocata. A volte ho pagato un prezzo e altre mi è andata bene, ma non posso dire di non essermi divertita».
Raffaella Carrà
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