#idraulici
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Imparate a fare gli idraulici
La situazione è questa: da circa 3 mesi sto combattendo con un bidet che si è letteralmente spaccato nel punto in cui si attaccava al muro. Cioè la ceramica si è spezzata. Di seguito la diapositiva del danno.
Dopo aver parlato con il titolare di un negozio di arredi per bagno abbiamo appurato che sarebbe stato meglio, per ragioni estetiche, cambiare anche il WC. Restava solo da chiamare l’idraulico per mettersi d’accordo su quando venire a montare i due pezzi. È passato più o meno così il primo mese con l’idraulico che non trovava tempo. Alla fine ha trovato il modo di mandarci un suo collaboratore che è passato dal negozio di arredo bagno a prendere WC e bidet per poi venire da me a montarli.
Il casino più grosso è stato smontare il rubinetto del bidet un pezzo di design elegante che poi l’idraulico si è portato nel suo negozio per sistemarlo visto che perdeva e andava sostituita la cartuccia. Trattandosi di un rubinetto particolare le cartucce sono difficili da trovare. Ragazzi non fatevi prendere dal fascino del design: comprate rubinetti stupidì o banali. Pure se li prendete a Mondo Convenienza va benissimo!
Ma sto divagando, perché poi va detto che il rubinetto è stato sostituito provvisoriamente da un miscelatore normale. Poiché quando il dipendente dell’idraulico ci è venuto a sostituire il bidet era un sabato, non è stato facile trovare questo rubinetto quindi il tempo è passato ed è stato possibile montare solo il bidet mentre per il WC c’è ancora il precedente.
Nel frattempo il pezzo di ricambio dell’altro rubinetto non era ancora arrivato quindi sono passati altri giorni e siamo arrivati a fine aprile con la festa della Liberazione e quella dei lavoratori che hanno rallentato ulteriormente la ripresa dei lavori. Questo idraulico ha tra le sue abilità anche quella di fare impianti di climatizzazione ma ancora si riesce a parlarci per farsi fare un preventivo.
Circa due settimane fa ci eravamo finalmente messi d’accordo per finire i lavori. Sarebbe dovuto venire di giovedì. La sera stessa, poco prima dell’appuntamento, mi contatta il titolare dicendomi che il suo collaboratore non sarebbe potuto venire perché aveva una scheggia in un occhio. Doveva andare in ospedale a farsela togliere. Altro rinvio.
Ieri mi contatta il collaboratore dicendomi che verrà domani ed eventualmente sabato per montare il WC e per altri lavoretti minori.
Cosa può andare storto? Non lo so…
Però domani è venerdì… 17!
Volete un consiglio? Non studiate. Imparate a fare gli idraulici, perché avrete molto lavoro.
#disavventure#idraulici#imparate il mestiere di idraulico#serve più un idraulico che un Nobel#ironia portami via
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PRIMA PAGINA La Discussione di Oggi domenica, 18 agosto 2024
#PrimaPagina#ladiscussione quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi discussione#fondato#alcide#rimuovi#anni#anno#artigiani#sono#avvocati#idraulici#ultimi#undici#italia#subito#trasforma#segnando#declino#numero#attivi#paese#secondo
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L'idraulico chiamato come da accordo appena possibile, ovvero alle 08:50, dice "tra poco sono da te". Alle 09:30 ancora nessuna traccia. Esattamente tra poco che tipo di significato ha?
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Stai pensando di installare o rinnovare i sanitari del bagno? Prima di metterti al lavoro, assicurati di evitare questi errori comuni!
Per ulteriori informazioni, visita il nostro blog:https://www.prontointerventoidraulicopescara.it/blog/i-principali-errori-da-evitare-nellinstallazione-dei-sanitari/
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Come risolvere le emergenze domestiche? Servizi Urgenti Genova 24H ti può dire il segreto!
Ti sei mai chiesto cosa faresti se il lavandino smettesse di funzionare, perdessi le chiavi di casa, affrontassi problemi elettrici o avessi problemi di spurgo? Non credo che lo abbia mai pensato, pero noi si. Abbiamo pensato a tutti coloro che vivono a Genova, e se ti stai chiedendo cosa facciamo, lasciati accompagnare in un breve viaggio!
Siamo Servizi Urgenti Genova 24H. Offriamo una vasta gamma di servizi idraulici, elettrici, di fabbro e di spurgo. Come possiamo essere così sicuri di quello che facciamo? Sono contento che tu lo abbia chiesto, ciò che ci distingue dagli altri è un elenco molto lungo ma diciamo quelli più importanti.
Collaboriamo con tecnici che hanno dedicato tutta la loro vita a questi servizi per aiutarti ogni volta che ne hai bisogno. In questo modo assicuriamo un lavoro molto qualitativo e la cosa migliore è che offriamo prezzi molto ragionevoli in base ai servizi che offriamo. Un'altra cosa è il nostro servizio clienti, che è sempre pronto ad assisterti e ad aiutarti a risolvere il tuo problema. Una volta prenotato l'appuntamento con loro, un tecnico professionista si recherà al tuo indirizzo, completamente attrezzato e pronto a risolvere il problema!
Vorremmo mostrarti cosa offrono i nostri servizi sopra menzionati e dove a Genova offriamo questi servizi!
Servizi Idraulici
Montaggio Scaldabagno
Installazione Idrauliche
Riparazioni Idrauliche
Montaggio Lavandino
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Sblocco Lavandino
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Chiama: 0108565291
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Apertura Porte blindata
Apertura Porte normale
Riparazione Tapparella
Riparazione Serrande
Riparazione finestre
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Cambio Serratura
Chiama: 0108565749
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Riparazioni Elettriche
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Chiama: 0108565674
Servizi Spurgo
Pulizia Linea fognaria
Video Ispezione su colonne e condutture
Disinfezione Dei Pozzi Neri
Pulizia Delle Fosse Settiche
Pulizia fosse biologiche
Chiama: 0108565291
Dove Operiamo?
- CENTRO EST – Oregina, Castelletto, Lagaccio Maddalena Prè Molo
- CENTRO OVEST – San Teodoro, Sampierdarena
- BASSA VAL BISAGNO – Marassi ,San Fruttuoso
- VAL BISAGNO – Staglieno, Molassana, Struppa
- VALPOLCEVERA – Rivarolo, Bolzaneto, Pontedecimo
- MEDIOPONENTE – Sestri Ponente, Cornigliano
- PONENTE – Voltri, Pra’, Pegli
- MEDIO LEVANTE – Foce, Albaro, San Martino
- LEVANTE – Sturla Quarto, Quinto Nervi, Sant Ilario
Ti invitiamo a visitare il nostro sito web all'indirizzo https://serviziurgentigenova.it/ per ulteriori dettagli sui nostri servizi e per conoscere meglio il nostro team. Per assistenza immediata, chiamaci al 800134967.
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Pronto Intervento Idraulico H24
Pronto Intervento Idraulico H24 | Operiamo in Italia con il servizio di pronto intervento idraulico. Servizi: Riparazioni Idrauliche, Caldaie, Scaldabagni.
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Le riparazioni idrauliche e le emergenze idrauliche si verificano nei momenti quando meno te lo aspetti. Ecco perché siamo a disposizione della clientela con i servizi di riparazioni d’emergenza dell’impianto idraulico 7 giorni su 7 per tenere sotto controllo ogni tipo di guasto presentato.
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Lampada industriale Fai da Te https://www.design-miss.com/lampada-industriale-fai-da-te/ Un progetto strepitoso per arredare un ambiente in #stileurban: una #lampadaindustriale realizzata con tubi idraulici!
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SULL' ALLUVIONE...POST LUNGO. Ma doveroso, quindi... buona lettura.
L'ennesima alluvione in Emilia Romagna, con quantitativi di acqua caduta con picchi perfino superiori al disastro del 2023, riportano alla luce le solite questioni sulla pulizia dei fiumi. Al netto dell'evento eccezionale ecco quindi molte risposte.
MANUTENZIONE. La manutenzione, che è sacrosanta, va bene per far fronte ad eventi moderati. Quello in atto è tutto tranne che moderato. Se non si analizza il problema partendo da questo fatto, sarà difficile trarre qualche ragionamento serio. Evidentemente il sistema di scolo delle acque, con fiumi ristretti nel tempo, i cui tratti arginati sono stati costruiti molto tempo fa, non sono più sufficienti a far defluire questi carichi idraulici. C’è poco da fare, con questo assetto territoriale, la questione è diventata ingestibile, soprattutto nei confronti dell’attuale e futuro regime di precipitazioni piovose.
PULIZIA FIUMI. E sulla pulizia dei fiumi quindi?
Questo concetto precotto, che ogni volta viene ripetuto fino allo sfinimento, trae la sua origine in una distorsione storica, ovvero che “una volta” si facesse manutenzione. In realtà non è così, ma molto semplicemente “una volta” i fiumi godevano di maggior rispetto da parte dell’uomo, come il territorio ad essi circostante.
Dal secondo dopoguerra in poi, i fiumi sono stati visti come cave a cielo aperto per inerti, sabbie e ghiaie, e aree di scolo in cui far transitare il più velocemente possibile le acque dai rilievi al mare.
Questo ha fatto si che, soprattutto relativo alle gigantesche estrazioni di sedimenti in alveo, i fiumi iniziassero un processo di incisione dell’alveo stesso, attraverso il fenomeno di erosione che si manifesta sia in maniera regressiva, ovvero a monte di dove io ho estratto i sedimenti, che progressiva, a valle del punto di estrazione.
I fiumi sono andati incontro quindi ad un processo di canalizzazione innaturale che ha portato numerosissimi problemi con sé, tra cui: aumento della velocità della corrente, aumento dell’incisione, minor espansione e, soprattutto, minor ricarica delle falde acquifere. Perché le falde acquifere più ricche nel sottosuolo sono rappresentate dalle conoidi alluvionali dei fiumi le quali si alimentano attraverso il contatto idraulico diretto con il fiume sovrastante. Se noi trasformiamo il fiume in un canale che cerca la massima velocità, la ricarica del sottosuolo per infiltrazione è ridotta al minimo. Avrete capito che questa problematica è strettamente correlata con le problematiche di siccità degli ultimi anni.
FIUMI DI PIANURA.
I nostri fiumi sono notoriamente detti pensili, in quanto l’alveo del fiume è in quota più alto delle campagne circostanti. L’uomo per difendersi ha iniziato a costruire argini, iniziando una lotta infinita, ovvero si alza il fiume ed io alzo l’argine.
Gli argini sono manufatti vecchi che soffrono per tanti fattori: qualità ed epoca costruttiva, lunghi periodi siccitosi, manutenzione, tane di animali… Quasi mai però leggo, o sento, qualcuno che si soffermi sul parametro più importante: la sezione idraulica. I fiumi/torrenti sono ridotti a canali sopraelevati in pianura estremamente stretti, e questa è un’eredità pesantissima che ci portiamo dal passato. Su questi argini è necessaria la manutenzione, in quanto questi abbiamo e al momento come difesa passiva abbiamo loro.
Abbiamo però soprattutto sezioni idrauliche ridotte all’osso, argini enormi costruiti in più riprese, e al piede dell’argine manufatti come case ed aree industriali. Se avviene una piena devo quindi pensare in primis alla pulizia? Eh, direi di no in quanto come ha mostrato il Lamone (anche nell’evento maggio 2023), le sezioni di questi “fiumi” non sono in grado di fare defluire forti colmi di piena.
La pulizia risolve tutto? Bisogna definire cosa si intende per pulizia: l’unica pulizia fluviale che ha senso è la rimozione del legname secco in quanto quello viene subito preso in carico dalle piene e potrebbe creare sbarramenti in sezioni critiche come, ad esempio, ostruire la luce di un ponte. Il resto, sono leggende metropolitane.
Gli alberi “vivi” rappresentano una difesa idraulica passiva, in quanto sono in grado di far rallentare la corrente idraulica. Pensate che dove non ci sono, vengono impiantate delle opere di ingegneria con la stessa funzione degli alberi, detti pennelli.
Il cavare sedimento “a mo’ di pulizia” è quanto di più sciocco si possa fare, come dimostrato sopra: aumento velocità, erosione e il sano trasporto solido dei fiumi. Si sano, perché i fiumi portano a mare quel sedimento fondamentale per il mantenimento dei nostri litorali: i fiumi portano sedimento, le correnti marine lo distribuiscono lungo costa e così si sono sempre mantenute le nostre coste. Almeno fino a 70 anni fa, perché poi le pesanti estrazioni di sedimento in alveo hanno rotto questo equilibrio dei fiumi, ed infatti noi emiliano-romagnoli paghiamo una ditta tedesca che, ogni anno, draga la sabbia a 40-60 m dalle coste dell’Adriatico per fare il ripascimento delle nostre spiagge. Geniale no? Ma l’abbiamo cercata noi.
Le sezioni dei fiumi, quindi, appaiono sempre più insufficienti, in primis perché noi le abbiamo ristrette all’osso, ed in seconda battuta perché il territorio, fortemente cementato e antropizzato è andato incontro all’impermeabilizzazione. Questa strana parola racchiude in realtà uno degli aspetti più critici. Se io ho, ad esempio, un’area di 1 km quadrato a terreno naturale, questa assorbirà le precipitazioni in funzione ovviamente delle litologie di cui è composta, ovvero terreni più permeabili e terreni meno permeabili.
Se di quel km quadrato metà lo perdo perché ho cementato, asfaltato, rendendo di fatto impermeabile metà della mia area pilota, dove andrà l’acqua che piove? Non verrà mai assorbita e finirà velocemente nelle reti scolanti, quindi nei canali ed infine nei fiumi.
Si, quei fiumi che già li abbiamo ristretti e poi caliamo giù l’asso come surplus idrico da gestire. E le precipitazioni intense, concentrate, degli eventi estremi mettono la ciliegina sulla torta.
Quindi quando sentite dire da qualcuno “bisognerebbe dare spazio, o meglio, ridare lo spazio che abbiamo tolto ai fiumi e qualcosina di più ..” non è un pazzo, non è un “verde”, non è un “ambientalista”.
E’ uno che ha capito come funzionano i fiumi.
La pulizia radicale non risolve uno stupro al territorio che si è perpetrato per 60 anni.
Soluzioni possibili? Quando si dice “dare spazio ai fiumi” in molti criticano, storcono il naso, perché non hanno idea delle soluzioni proposte. Nessuno dice di lasciare, soprattutto in pianura, i fiumi al naturale come migliaia di anni fa. Bisgogna concentrarsi su aree di intervento dove qualcosa è effettivamente possibile applicare: devono essere interventi organici e mai interventi spot o puntuali, quelli non servono a nulla.
Il sistema va "allargato" in maniera da far riprendere di norma certe aree golenali ai fiumi. Inoltre, ci sono le fasce tampone dei fiumi, perse grazie all'incisione, che sono importantissime in in ottica di ricarica idrogeologica e per la biodiversità. Si deve fare in modo di ripristinare i canali abbandonati dalle nostre opere siano ripresi dai corsi d'acqua che tornano a situazione multicanale e non a canale singolo modello "canale scolante" come li vediamo ora.
In alcuni casi sono stati progettati anche gli arretramenti di argine e/o eliminazione degli stessi. Se riusciamo a fare questo in maniera organica la sezione si allarga e tutto ne trae beneficio. In alcune aree si dovrà giocoforza andare in contro ad espropri, non lo nego, ma i nostri errori di pianificazione li stiamo pagando a caro prezzo.
In aree critiche dobbiamo prevedere e realizzare aree di laminazione, come casse di espansione e/o aree appositamente allagabili.
Se non capiamo questo concetto sarà sempre peggio: la cementificazione e il cambiamento climatico comportano un notevole surplus idrico che i fiumi, ristretti fino all'osso, non riusciranno mai a smaltire.
Testo di Giulio Torri, geologo
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Venerdì 17 più fortunato del previsto
Ieri mi ha contattato l’idraulico, il dipendente che da ora in poi per comodità chiamerò A.
Temevo mi dovesse dire che ci sarebbe stato un nuovo rinvio invece (rullo di tamburi please) mi ha chiesto se poteva venire prima tipo verso le 15:30/16:00.
Mi si sono inumiditi gli occhi al punto che non riuscivo quasi a digitare una risposta. Avrei voluto scrivergli: «Sì cazzo! Vieni prima, vieni quando vuoi se credi puoi pure pranzare da me» invece credo di avergli scritto solo: «Ti aspetto».
È arrivato un po’ più tardi, verso le 16:30 ma che vuoi che sia di fronte all’eternità? Ha fissato il nuovo WC e poi ha provato a rimettere il vecchio rubinetto al bidet. Qui sono iniziati i primi problemi perché il rubinetto, con la cartuccia nuova, ripulito è tutto il resto perdeva ancora un po’ di acqua. A quel punto ho optato per rimettere il rubinetto semplice che ha trovato lui. Rode un po’ il culo ma se continuiamo ad avere queste rogne preferisco sacrificare l’estetica per la funzionalità.
Il lavabo esterno non scaricava. Sono andati col sondino ma non sono riusciti a liberarlo così hanno fatto ricorso al compressore. Lo hanno liberato a circa 6 atmosfere e alla fine io scarico su è liberato, finalmente.
Per il rubinetto della cucina invece la soluzione che ci hanno prospettato è di cambiarlo totalmente. Mi è sembrata un po’ una cazzata, onestamente. Mi tengo questo finché non si rompe definitivamente ed eventualmente lo sostituirò.
Finalmente il bagno è a posto e va bene così.
Una volta tanto venerdì 17 non è stato così male.
#la mia vita#il bagno#gli idraulici sono una razza in via di estinzione#trovare un idraulico libero#fate gli idraulici
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PRIMA PAGINA Gazzetta Del Sud Calabria di Oggi giovedì, 08 agosto 2024
#PrimaPagina#gazzettadelsudcalabria quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi gazzetta#idraulici#impugnata#cambio#status#dannoso#ambiente#galassia#giochi#scommesse#sportive#osche#fiumi#denaro#sporco#nodo#governo#nessun#intervento#balneari#risolta
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I ROMANI quando tracciavano le vie consolari SCIEGLIEVANO il POSTO più SICURO dal punto di vista IDROGEOLOGICO.
QUANDO tracciarono la Via Emilia la tracciarono vicino all' appennino perchè più a valle era tutta una palude ( Padus da cui deriva il nome del fiume PO , pianura Padana , Padania ecc ) . Questo perchè da sempre i fiumi fino a che hanno molta pendenza corrono veloci ed asportano materiale dal fondo provocando frane sui lati ( come in tutte le montagne ) , a volte scavando profondi gole e canaloni .. Il materiale asportato contribuisce a formare le pianure alluvionali come appunto la Padania oltre che nei punti più profondi delle paludi instabili come il mitico lago Gerundo tra i fiumi Adda , Po e Serio.
Ad un CERRO PUNTO , con l'aumento della popolazione , per strappare terreno fertile l'uomo ha costruito degli argini in terra ai fiumi di pianura imbrigliandoli entro gli argini. Il materiale che viene giù dalle montagne si deposita dentro gli argini alzando il fondo del fiume . Per evitare le alluvioni gli idraulici senza laurea del passato ( senza computer e senza tanti calcoli TR 25-TR50 -TR200-TR500 , ma con badile e carriola in legno ) avevano 3 SOLUZIONI , DRAGARE il FONDO e buttare la terra nel lato esterno dell'argine rinforzandolo , fare delle ampie golene sempre con il materiale asportato e togliere tutti gli alberi all'interno del letto del fiume .
OGGI invece si fanno tante chiacchiere a cui seguono tanti calcoli , a cui seguono tanti pareri , a cui seguono tanti progetti , a cui seguono tanti appalti , a cui seguono tante mazzette , a cui non segue nessun lavoro perchè i soldi si sono dispersi e perchè il solito comitato ambientalista fondato da 3 persone che vivono in città al quinto piano blocca tutto in nome della natura.
Mario Mazzacani
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• Abruzzo – Pescara, L’Aquila, Chieti, Teramo
• Emilia-Romagna – Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravena, Reggio Emilia, Rimini, Forli-Cesena
• Friuli-Venezia Giulia – Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone
• Lazio – Roma, Latina, Tivoli, Frosinone, Viterbo
• Liguria – Genova, Imperia, La Spezia, Savona, Sanremo
• Lombardia – Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Sondrio, Pavia, Varese
• Marche – Ancona, Macerata, Ascoli, Fermo, Pesaro-Urbino
• Piemonte – Torino, Asti, Vercelli, Alessandria, Novara, Biella, Cuneo, Verbano
• Toscana – Firenze, Pisa, Siena, Lucca, Livorno, Arezzo, Prato, Pistoia, Massa-Carrara, Grosseto
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Il mio reale contributo in questa azienda dopo 8 anni di lavoro:
Fluent German and English language skills (spoken and written)
Quindi niente più stranieri, solo tedeschi originali. Con i guai che hanno passato con me, si guardano bene dal rifare una terza volta lo stesso errore (hanno assunto una israeliana 3 anni dopo in inglese per vessarla poi con la lingua, mettendo questa ragazza in fortissima difficoltà e penalizzandola verso gli altri). Almeno daje e daje hanno imparato la coerenza, non ad assumere la gente che non sa il tedesco e poi fare mobbing affinché lo imparino (perché legalmente non posso costringerti ad impararlo, vale quello che c'è scritto nel contratto).
Però poi frignano, sui giornali.
"Non abbiamo abbastanza persone disponibili, abbiamo bisogno urgente di dottori, infermieri, idraulici, ingegneri, insegnanti!". Perché loro sono bravissimi a raccontarsi come il paese più avanzato del mondo, per poi fare ragionamenti che manco i miei paesani al Sud.
Questo paese sta fallendo, e io ho abbastanza risorse messe da parte da masticare popcorn godendo sulle loro disgrazie.
Devono morire. Male.
#storie di integrazione finite bene#perché per loro integrazione vuol dire che ti metti a 90 e te lo fai spingere nel culo senza fiatare#il che mi sta anche bene ma almeno raccontatela così#invece no loro sono quelli “inclusivi”#maledetti
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LA FESTA DEL PAPÀ È DIVISIVA
Ma oramai non credo che esistano argomenti di condivisione comune sui quali poter fare affermazioni nette e aspettarsi che tutti siano d'accordo.
Il cielo è blu? Ma va'... il cielo è celeste! No, guarda che è nero ed è un fenomeno di rifrazione dei raggi solari sull'atmosfera. Ti sbagli, è giallo! Sì, però togliti quel sacchetto dell'Esselunga dalla testa. Basta! Il cielo è marrone con radici che penzolano. Zitto tu che sei morto!
La scelta del giorno della festa del papà, poi, coincide con quel santo del calendario che credo abbia avuto il peggiore martirio fra tutti, cornuto, mazziato e ringrazia pure. Cioè, come papà sfigato il primo posto se lo prende di sicuro Darth Vader ma perlomeno aveva una spada laser e il suo arco di redenzione è stato più appassionante.
Insomma, la festa del papà è divisiva per due ragioni, una sociale e l'altra personale.
Da una parte, è una ghiotta occasione perché alcuni frignino che non esistono più i papà di una volta, tutti pipa e cinghiate, e che anzi, se andiamo avanti così non esisterano più nemmeno gli uomini, dall'altra è che al netto di tutto, i padri molte volte più che festeggiati spesso vanno perdonati.
Adesso come adesso, i papà sul mercato sono figli o nipoti del patriarcato, nel senso che difficilmente non avranno assorbito per osmosi familiare e sociale l'idea di quello che deve essere il ruolo di un genitore maschio all'interno della famiglia.
In sintesi il pater familias.
[maledetto genitivo ellenico ma sono cose mie]
Quando io e la mia compagna dobbiamo fare cose importanti che implichini decisioni tecniche, burocratiche, meccaniche, matematiche o notarili, il mio gesto preferito è questo
perché tutte le volte il venditore di auto parla rivolgendosi a me che distinguo le macchine solo per il colore, l'avvocato quando io risolverei tutto con il trial by combat e la commercialista dove io opterei per il baratto.
Io sarei il pater familias, quindi automaticamente il detentore delle decisioni familiari e è invece è la mia compagna quella che prende le migliori, senza spargimenti di sangue o una pila di conchiglie che l'enel non accetta come forma di pagamento.
Sì, vabbè... non sa accendere la motosega o da che parte si impugna un coltello da lanciare e se proprio dobbiamo dirla tutta non riesce neanche ad accendere il fuoco nel camino (cosa che le rimprovero sempre ricordandole che erano le vestali ad accudire il Fuoco Sacro del focolare domestico). Poi però c'è quell'altra che disegna tubi e motori idraulici usando termini strani tipo 'valvola di massima' o 'dislocamento positivo' e quell'altra ancora che snocciola a memoria le caratteristiche di ogni macchina o moto e parla per due ore di maderizzazione e di vendemmia in neve carbonica.
Questo per dire che i ruoli sono solo ruoli ed è solo questione di abitudine... le abitudini cambiano e ci si abitua al nuovo.
Quindi buona festa a quella persona alla quale dovrebbe essere solo chiesto, dopo la fornitura di migliaia di gameti scodinzolanti, di amare in modo vasto e profondo chi non ha mai chiesto di essere portato su questa spaventosa e bella terra, ricordando che amore non è mai possesso, conferma od orgoglio.
L'amore per i propri figli è essere partecipe della gioia che abbiamo insegnato loro a conquistarsi da soli.
E per concludere, si può essere padre amorevole pure senza aver mai partecipato con un singolo spermatozoo.
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