#grassofobia
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laragazzadagliocchitristi · 10 months ago
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La gente non ha idea di quanta sofferenza ci sia dietro un corpo grasso, quanto dolore, quanto bullismo, quanti giudizi e rifiuti ci siano nell'avere un aspetto non conforme per questa società grassofobica, quanti sforzi e sacrifici ci siano ogni giorno per accettarsi, amarsi e migliorarsi. Quindi prima di sparare giudizi crudeli e non richiesti, pensateci non una ma dieci volte. Perché l'aspetto esteriore di una persona non è affare di nessuno, e perché se questi giudizi e commenti cattivi e superficiali arrivano ad una persona molto giovane, senza autostima, molto sensibile, o con un vissuto di bullismo e rifiuto alle spalle possono avere ripercussioni gravissime, anche mortali.
-laragazzadagliocchitristi
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actitudimuchomas · 6 months ago
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Si, sóc XXL, passa alguna cosa?
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queerographies · 9 months ago
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[Queeranta][Chiaralascura]
L'esilarante memoir di una donna queer grassa di mezz'età alle prese con un lutto e la ricerca di sé stessa. Tra grassofobia, un complicato rapporto con la madre e l'infernale mondo del dating contemporaneo.
Riscoprire se stessi: un viaggio di autorealizzazione e queerness attraverso la memoria e l��amore materno Titolo: Queeranta. Meglio tardi che maiScritto da: ChiaralascuraEdito da: Becco GialloAnno: 2024Pagine: 140ISBN: 9788833143286 La sinossi di Queeranta. Meglio tardi che mai di Chiaralascura Un’urna prende magicamente vita e la protagonista si trova a ripercorrere con la madre defunta gli…
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sabrarola · 9 months ago
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Il corpo giusto
Lo ammetto, l’aspetto fisico è sempre stato un mio cruccio, sarà perché da bambina e donna grassa sono stata vittima di bullismo e questo, insieme a dei commenti poco simpatici sulla mia personalità e relazioni non proprio edificanti, mi ha sempre afflitto. Crescendo, ho sempre sperato che il tempo mi avrebbe risparmiato questi commenti, e invece mi ha regalato anche i commenti sulla…
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unita2org · 1 year ago
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NERA CON FORME, MA NON CONFORME...
di Redazione https://lepluralieditrice.net/11-11-nera-con-forme-a-pisa/ Sabato 11 novembre alle ore 17.30 l’autrice Marianna Kalonda Okassaka (Marianna the Influenza) presenta il suo saggio Nera con forme. Storia di un corpo grasso al Circolo ARCI Alberone, Via Pasquale Pardi, 199 Pisa. Dialogherà con Miss CreamyCreamy. L’evento è organizzato dalla Casa delle Donne di Pisa. Decostruire gli…
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fuoricontesto · 7 months ago
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Quando sono in uno stato di agitazione non mangio.
Lo stomaco si chiude totalmente e non riesco ad ingerire nulla.
In queste serate le persone non hanno fatto altro che ripetere di mangiare prendere qualcosa e ai miei continui no e al mio “non ho fame” hanno iniziato a ripetere come un mantra “non ti vergognare” oppure “mettiti qua che non ti vedono”
come se ci fosse qualcosa di vergognoso nel mangiare, come se io avessi qualcosa effettivamente di cui vergognarmi per farlo in pubblico
io che non ho un corpo conforme è impossibile che non abbia fame, no?
E poi hanno continuato “tu cosa vuoi? Qui per le tue diete non c’è niente, l’acqua” e giù di grandi risate come se sforzarsi a mangire senza zucchero a causa di una patologia fosse solo un capriccio perché tanto poi guardati sei sempre la stessa.
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falcemartello · 1 year ago
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+++Breaking News+++
"Pink*": gioco da tavola anti-patriarcato.
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Arriva "Pink*" (rigorosamente con l'asterisco), il gioco da tavolo promosso dalle associazioni transfemministe.
Il regolamento è semplice: "avrai a disposizione nove round per raccogliere tutte le risorse necessarie, ma ad ogni turno troverai il patriarcato a ostacolarti"
I giocatori devono affrontare pericolosi nemici come sessismo, abilismo, grassofobia, razzismo, ageismo, lesbofobia, bifobia, transfobia, stupro e violenza di genere.
Alcune delle sfide da affrontare: "Il patriarcato mi ostacola perché ho meno di 25 anni e sono grassa", "Mi discrimano perché non sono etero e non voglio avere figli", "Ho la pelle troppo scura".
Le carte da gioco presentano azioni di autodeterminazione per affrontare il patriarcato: per esempio, una delle carte scrive: "Non mi sono fatta i peli e va benissimo così".
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E nel frattempo Mattel e Giochi Preziosi muti... 😏
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binosaura · 1 year ago
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Tra commenti antimeridionalisti, grassofobia e un quantitativo spropositato di animali morti in tavola penso che il vino finirà tutto nel mio stomaco.
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laragazzadagliocchitristi · 2 years ago
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Ecco che le paranoie che ti hanno accompagnato per tutta la tua vita si rifanno sentire ancora più forti. Ti ricordi di tuo padre quando ti ripeteva che quella cosa non potevi metterla per via del tuo fisico, oppure direttamente che dovevi coprirti perché in te c'era qualcosa che non andava e doveva essere nascosto, del tuo ex che faceva la radiografia alle altre in giro anche se tu eri davanti e vedevi tutto, oppure di quando gli trovavi i porno sul telefono, delle pagine seguite sui social, dei like e dei commenti provandoci con le altre e facendogli complimenti che a te non sono mai arrivati, le battute e le frasi del ragazzo che ti piace riguardo quella che proprio è una dea oppure che proprio è il suo tipo ideale, oppure le frecciatine o battute dei parenti o i commenti e i giudizi degli estranei. Perché viviamo in una società grassofobica, dove se non rispetti degli standard non sei nulla o al massimo sei qualcosa che non vale e che non va bene, perché automaticamente sei negativo e brutto. E chi non è grassofobicamente dichiarato, lo è in forma latente. Tutto questo marciume si insinua nella mente logorandoti da dentro. E poco importa se tu conduci uno stile di vita sano, stai attenta al cibo e di tanto in tanto ti concedi lunghe passeggiate, quello che conta per la società è solo come appari. Così un drogato di bell'aspetto è pulito, un bugiardo è una persona affidabile dietro un sorriso, un prete con una doppia vita è casto nel suo abito religioso, una persona traditrice e una brava persona quando esce a braccetto col compagno , un politico corrotto é una persona onesta nascondendo i sotterfugi. Tutto il resto non conta e se sei sbagliato per la società puoi essere lapidato. Ma io conosco un elemento ancora più fondamentale per la salute di un essere vivente rispetto all'aspetto e si chiama salute mentale, quella di cui oggi la società ci fa ammalare.
-laragazzadagliocchitristi
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actitudimuchomas · 6 months ago
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Prou Grassofòbia-Basta de gordofobias
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carmenvicinanza · 1 month ago
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Dalila Bagnuli
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Con riappropriazione del proprio corpo, intendo riuscire a prendere consapevolezza del fatto che molte delle scelte che noi donne attuiamo tutti i giorni nei confronti della nostra estetica non sono frutto del nostro pensiero o ragionamento, ma sono, in qualche modo, causate da un’imposizione sociale, per soddisfare lo sguardo altrui. Riuscire a capire quali sono tutti quei punti su cui non abbiamo il controllo è un momento fondamentale nel percorso femminista.
Dalila Bagnuli, scrittrice femminista e content creator, ha fatto della body positivity la sua divulgazione per provare ad ampliare la rappresentazione, convinta del fatto che le parole che usiamo sono lo specchio di come guardiamo il mondo.
Nata e cresciuta a La Spezia, è approdata a Milano per studiare per studiare Scienze della Comunicazione.
Considerata sempre troppo grassa, più volte discriminata per la sua fisicità, dopo tanti anni in cui è stata messa ai margini e bullizzata, ha smesso di vergognarsi del suo corpo e di fare diete estenuanti e si è accettata per quello che è.
Dal 2020, attraverso la rete, cerca di decostruire i pregiudizi che la società ha impresso sui corpi delle donne, in particolare a quelli non conformi agli standard di bellezza.
Con sguardo femminista intersezionale, affronta temi come la grassofobia, la pressione estetica e la cultura della dieta.
Ha scritto due libri: Diario non conforme, dai voce alla tua storia e Antimanuale della bellezza che racchiude i suoi principi e valori di uguaglianza e libertà. Un viaggio dentro la storia del femminismo, ma anche della moda. Racconta le rivoluzioni dei corpi marginalizzati fino ad analizzare l’influenza del marketing sulle nostre vite e i meccanismi tossici che capitalismo e patriarcato ci hanno insegnato a perpetuare.
Ha realizzato un podcast a più voci sulla diversità esperienziale e rappresentativa dei corpi dal nome Sono PIENA, il podcast che alza la voce.
Da social media strategist cerca di trovare strategie di comunicazione efficaci, attraverso il video, la scrittura, la fotografia.
Veicolando, nei suoi interventi arguti, ironici, incisivi, il messaggio che bisogna smettere di valutare le persone in base ai canoni di bellezza, mira a distruggerli, mostrando inganni e strategie subdole che si nascondono fra industria della moda, pubblicità e rappresentazione delle donne. 
Distrugge, decostruisce, scompone, piuttosto che creare ulteriori strutture, compiendo un passo necessario verso una teoria femminista fruibile e non esclusiva, con messaggi che arrivano a più persone possibile.
La pressione estetica ci viene costantemente sbattuta in faccia e nelle orecchie da televisione, pubblicità e giornali. L’industria della bellezza ne è un grandissimo mandante: siamo costantemente in ascolto di frasi che ci dicono quanto il nostro corpo sia, in qualche modo, sbagliato, per poi venire abbindolate dal nuovo prodotto che ci promette di colmare quell’insicurezza che, in realtà, è stata la pubblicità stessa a generare in noi.
La sua body positivity è volta al rispetto verso tutti i tipi di corpi e a tutte le soggettività che non vengono mai rappresentate, ma sempre discriminate, come i corpi trans, non binari, neri, disabili, autistici e grassi.
Dovremmo fare pace con il fatto che al mondo esistono vari tipi di corpi, che sono tutti diversi e che commentare la fisicità altrui è, sempre e comunque, sbagliato. Anche se è difficile riuscire a smettere, perché ci è sempre stato insegnato che la grassezza è uguale alla bruttezza. E che una persona brutta, o un grassa, non può essere davvero felice. Sul corpo delle donne, vengono applicate una serie di discriminazioni e di limiti, che restringono la libertà di autodeterminarsi nel mondo. E cosa c’è di più femminista di riappropriarsi della libertà che ci hanno tolto?
Col suo esempio, mettendo in mostra il suo corpo e rispondendo a chi, dietro una tastiera, o per strada, ancora ha l’intento di discriminarla, risponde con ferma ironia che tende a distruggere gli standard di bellezza, promuovendo il rispetto di tutte le persone.
Lo standard estetico va abolito, ma l’autodeterminazione dell’estetica è fondamentale, dobbiamo riappropriarci del nostro corpo. Accettare il proprio corpo con l’idea di riprenderselo. Voglio smettere di essere un oggetto per diventare soggetto.
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gikbvfg · 3 months ago
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Nel senso, dovrei dimagrire, ma il fatto è che non dovrei sentirmi a disagio nel non essere in forma.
Però se non mi sentissi a disagio, non mi porrei il problema
Quindi, a che cane* dovrei dare da mangiare?
*A quale corrente di pensiero (la lotta contro la grassofobia o l’idea contraria)
È bello vivere in una società in cui comunque siano alimentati entrambi,
si può scegliere,
poi sta a noi non esagerare, cosa che in passato ✌🏽
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risplendiii · 9 months ago
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Mannaggia alla grassofobia
Eh lo so
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newsnoshonline · 11 months ago
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Dai multiversi alle città: libri in breve Il fascino del Multiverso Paolo Halpern esplora l’origine del termine “multiverso” e la sua evoluzione dalla filosofia alla fisica moderna. Il concetto, seppur controverso, promuove discussioni scientifiche fruttuose secondo il fisico Paul Halpern. Di base (2024) Inflessibile Kate Manne discute la crescente prevalenza della grassofobia come forma di pregiudizio implicito. Dopo anni di lotta con il peso, l’autrice invita alla tolleranza e all’accettazione dei corpi diversi, promuovendo un cambio di prospettiva significativo. Corona (2024) Non è la fine del mondo Hannah Ritchie, scienziata ambientale, offre un message ottimista sul futuro della sostenibilità, basato sui dati e sulle tendenze positive emergenti.
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dreamers-queen · 1 year ago
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Che accuse di grassofobia? Potresti spiegare meglio? Mi sono persa qualcosa nel sanremo passato? 😭
No, è roba recente. Praticamente annunciando la sua ospitata a questa edizione pubblicò una foto "ingrassata" di sé stesso fatta con uno di quei filtri scemi con cui puoi ingrassarti, dimagrirti, invecchiarti, ringiovanirti, cazzi e mazzi - e nella didascalia di questa foto scherzava sul fatto che doveva rimettersi in forma per Sanremo.
PANICO.
Sono partite accuse di grassofobia nei suoi confronti, non dirò da parte di chi perché già mi sono arrivate accuse di antimeridionalismo (io sono più che fieramente salentina) e non voglio rischiare pure quelle di grassofobia (sarebbe divertente, sono anche grassa oltre che terrona).
E in tutto questo Tananai stesso è stato obeso da ragazzino.
Cosa sarebbe Sanremo senza drammi, eh?
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BigMama shock: "Ho subito violenze fisiche, psicologiche e sessuali"
Tgcom24 Body shaming  E l’aspetto fisico è sempre stato al centro della vita:  “Quando ho cominciato a cantare BigMama era il mio scudo, era tutto ciò che non era Marianna, che non riuscivo ad essere io. Oggi vince BigMama”. Il suo corpo non risponde ai canonici criteri di bellezza, “grassofobia” la chiama lei, “e questo mi ha fatto sentire sbagliata, non c’è mai stata la rappresentazione di un…
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