#grassofobia
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La gente non ha idea di quanta sofferenza ci sia dietro un corpo grasso, quanto dolore, quanto bullismo, quanti giudizi e rifiuti ci siano nell'avere un aspetto non conforme per questa società grassofobica, quanti sforzi e sacrifici ci siano ogni giorno per accettarsi, amarsi e migliorarsi. Quindi prima di sparare giudizi crudeli e non richiesti, pensateci non una ma dieci volte. Perché l'aspetto esteriore di una persona non è affare di nessuno, e perché se questi giudizi e commenti cattivi e superficiali arrivano ad una persona molto giovane, senza autostima, molto sensibile, o con un vissuto di bullismo e rifiuto alle spalle possono avere ripercussioni gravissime, anche mortali.
-laragazzadagliocchitristi
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Mi sembra di lottare col mio corpo da tutta la vita. Ho abitato tanti corpi sapete? Anche se quello magro, per poco (e per alcuni non è stato neppure "abbastanza magro" per essere considerato valido nell'ottica del mio dca). Il disagio che provavo si rifletteva sul mio corpo. Ingrassare voleva dire costringere gli altri a vedermi, seppur in una luce negativa (la persona pigra, golosa ed incapace di prendersi cura di sé). Ingrassare voleva dire proteggermi dalle mani invadenti di alcune persone, sebbene mi rendesse più vulnerabile ai giudizi di altre. Mi sono sentita sempre sbagliata, sempre non abbastanza. Così ho cercato di dare di più in tutto ciò che facevo, anche se questo mi faceva sentire esausta e svuotata. Mi abbuffavo di cibo, perché le mie relazioni erano fatte di briciole, contornate da dolore ed invalidazione. L'avreste mai detto che la fame d'amore può far "brontolare lo stomaco"? La mia esistenza è scandita da brusche oscillazioni tra un estremo e l'altro: la fame e l'indigestione; la restrizione più ferrea e la sregolatezza più totale; la sedentarietà estrema e l'iperattività... Ho seguito tante diete, provato diversi sport, frequentato non so quante palestre, fatto anni ed anni di terapia, eppure questo scoglio sembra proprio insormontabile. So che vorrei tanto stare bene, vorrei riuscire a vedere anche io il traguardo alla fine di quel percorso mai lineare e pieno di ostacoli che è la remissione da un disturbo alimentare. Nonostante ciò, una parte di me ha una paura, non solo di ingrassare ulteriormente, ma anche di dimagrire. Ho paura della pelle in eccesso, di sembrare svuotata e cadente, ho paura di non riconoscermi allo specchio. Ho paura della delusione, ho paura di potermi essere irrimediabilmente "rovinata" e sono certa che tutte queste paure mi condizionino fortemente nel percorso di ripresa. Vorrei essere capace di intraprendere questo viaggio all'insegna della riscoperta di sé, senza fossilizzarmi ad immaginare il traguardo. Vorrei stare nel qui ed ora, a contatto con le mie sensazioni e le mie emozioni, invece che in balia del fiume in piena delle circostanze.
#dca#bulimia#anoressia#bingedisorder#solitudine#dolore#angoscia#disturbi alimentari#salute mentale#ricovero#ripresa#viaggio#mindfulness#paura#incertezza#grassofobia#estremi#disturbo borderline#disturbo bipolare#abbuffate#fame
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Si, sóc XXL, passa alguna cosa?
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[Queeranta][Chiaralascura]
L'esilarante memoir di una donna queer grassa di mezz'età alle prese con un lutto e la ricerca di sé stessa. Tra grassofobia, un complicato rapporto con la madre e l'infernale mondo del dating contemporaneo.
Riscoprire se stessi: un viaggio di autorealizzazione e queerness attraverso la memoria e l’amore materno Titolo: Queeranta. Meglio tardi che maiScritto da: ChiaralascuraEdito da: Becco GialloAnno: 2024Pagine: 140ISBN: 9788833143286 La sinossi di Queeranta. Meglio tardi che mai di Chiaralascura Un’urna prende magicamente vita e la protagonista si trova a ripercorrere con la madre defunta gli…
#2024#Becco Giallo#bifobia interiorizzata#Chiara Meloni#Chiaralascura#comics#corpo non conforme#dating per donna di mezza età#eteronormatività#fumetti#fumetti gay#grassofobia#LGBT#LGBTQ#madre defunta#Meglio tardi che mai#Queeranta#queerness#rapporti familiari#Urna magica
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Il corpo giusto
Lo ammetto, l’aspetto fisico è sempre stato un mio cruccio, sarà perché da bambina e donna grassa sono stata vittima di bullismo e questo, insieme a dei commenti poco simpatici sulla mia personalità e relazioni non proprio edificanti, mi ha sempre afflitto. Crescendo, ho sempre sperato che il tempo mi avrebbe risparmiato questi commenti, e invece mi ha regalato anche i commenti sulla…
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#bullismo#dittatura della bellezza. pat#grassofobia#il corpo giusto#invecchiare#patologizzazione della bruttezza#patologizzazione della cellulite
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NERA CON FORME, MA NON CONFORME...
di Redazione https://lepluralieditrice.net/11-11-nera-con-forme-a-pisa/ Sabato 11 novembre alle ore 17.30 l’autrice Marianna Kalonda Okassaka (Marianna the Influenza) presenta il suo saggio Nera con forme. Storia di un corpo grasso al Circolo ARCI Alberone, Via Pasquale Pardi, 199 Pisa. Dialogherà con Miss CreamyCreamy. L’evento è organizzato dalla Casa delle Donne di Pisa. Decostruire gli…
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La grassofobia è sistemica
Lei scrive: Ciao di nuovo, Ere Ritorno dopo aver pensato a lungo sulla campagna che stai/state portando avanti in pagina. Su quale elemento è stato fonte di disagio e, ammetto, di irritazione per me. Ho visto il tuo ultimo post sul maternage, su quelle parole di condiscendente e benevolo consiglio elargite da chi, un corpo anomalo, magari non ce l’ha. Non ci convive, semmai l’abbia avuto. Non…
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C'è questa ragazza/influencer che seguo su ig che come contenuti porta outfit midsize. Lei è bellissima, i suoi outfit pazzeschi, e non so se sono io ad avere un'idea diversa di "midsize", però io non la definirei per nulla così.
Come quando sui vari siti di abbigliamento alla sezione "curvy" trovi modelle che al massimo arrivano ad una 46, mentre stanno pubblicizzando una taglia 50 o più. Boh non ha senso
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Quando sono in uno stato di agitazione non mangio.
Lo stomaco si chiude totalmente e non riesco ad ingerire nulla.
In queste serate le persone non hanno fatto altro che ripetere di mangiare prendere qualcosa e ai miei continui no e al mio “non ho fame” hanno iniziato a ripetere come un mantra “non ti vergognare” oppure “mettiti qua che non ti vedono”
come se ci fosse qualcosa di vergognoso nel mangiare, come se io avessi qualcosa effettivamente di cui vergognarmi per farlo in pubblico
io che non ho un corpo conforme è impossibile che non abbia fame, no?
E poi hanno continuato “tu cosa vuoi? Qui per le tue diete non c’è niente, l’acqua” e giù di grandi risate come se sforzarsi a mangire senza zucchero a causa di una patologia fosse solo un capriccio perché tanto poi guardati sei sempre la stessa.
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+++Breaking News+++
"Pink*": gioco da tavola anti-patriarcato.
Arriva "Pink*" (rigorosamente con l'asterisco), il gioco da tavolo promosso dalle associazioni transfemministe.
Il regolamento è semplice: "avrai a disposizione nove round per raccogliere tutte le risorse necessarie, ma ad ogni turno troverai il patriarcato a ostacolarti"
I giocatori devono affrontare pericolosi nemici come sessismo, abilismo, grassofobia, razzismo, ageismo, lesbofobia, bifobia, transfobia, stupro e violenza di genere.
Alcune delle sfide da affrontare: "Il patriarcato mi ostacola perché ho meno di 25 anni e sono grassa", "Mi discrimano perché non sono etero e non voglio avere figli", "Ho la pelle troppo scura".
Le carte da gioco presentano azioni di autodeterminazione per affrontare il patriarcato: per esempio, una delle carte scrive: "Non mi sono fatta i peli e va benissimo così".
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E nel frattempo Mattel e Giochi Preziosi muti... 😏
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Ecco che le paranoie che ti hanno accompagnato per tutta la tua vita si rifanno sentire ancora più forti. Ti ricordi di tuo padre quando ti ripeteva che quella cosa non potevi metterla per via del tuo fisico, oppure direttamente che dovevi coprirti perché in te c'era qualcosa che non andava e doveva essere nascosto, del tuo ex che faceva la radiografia alle altre in giro anche se tu eri davanti e vedevi tutto, oppure di quando gli trovavi i porno sul telefono, delle pagine seguite sui social, dei like e dei commenti provandoci con le altre e facendogli complimenti che a te non sono mai arrivati, le battute e le frasi del ragazzo che ti piace riguardo quella che proprio è una dea oppure che proprio è il suo tipo ideale, oppure le frecciatine o battute dei parenti o i commenti e i giudizi degli estranei. Perché viviamo in una società grassofobica, dove se non rispetti degli standard non sei nulla o al massimo sei qualcosa che non vale e che non va bene, perché automaticamente sei negativo e brutto. E chi non è grassofobicamente dichiarato, lo è in forma latente. Tutto questo marciume si insinua nella mente logorandoti da dentro. E poco importa se tu conduci uno stile di vita sano, stai attenta al cibo e di tanto in tanto ti concedi lunghe passeggiate, quello che conta per la società è solo come appari. Così un drogato di bell'aspetto è pulito, un bugiardo è una persona affidabile dietro un sorriso, un prete con una doppia vita è casto nel suo abito religioso, una persona traditrice e una brava persona quando esce a braccetto col compagno , un politico corrotto é una persona onesta nascondendo i sotterfugi. Tutto il resto non conta e se sei sbagliato per la società puoi essere lapidato. Ma io conosco un elemento ancora più fondamentale per la salute di un essere vivente rispetto all'aspetto e si chiama salute mentale, quella di cui oggi la società ci fa ammalare.
-laragazzadagliocchitristi
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Caro corpo, non è facile scriverti in questi termini, eppure so che è importante sforzarmi di farlo.
Grazie a queste lezioni sto iniziando a sentirti di nuovo.
A volte non è una cosa piacevole... La sensazione di occupare troppo spazio e al tempo stesso di non essere abbastanza, è dura da scacciare...
Non è facile ricominciare a fidarsi di te, credere che le braccia mi sosterranno, o che riuscirò a portare a termine i miei esercizi.
Non è facile lasciarsi andare quando per una vita intera ti hanno limitato, opprimendoti con un'etichetta superficiale.
Eppure oggi mi hai fatta sentire bene. Siamo ancora all'inizio, ma oggi mi sono emozionata tanto, oggi ho iniziato a sperare... Sperare di poter dimostrare a quella bimba umiliata e mortificata, che non esiste niente che lei non possa fare.
Che anche lei può essere "leggera", nonostante tutto...
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Prou Grassofòbia-Basta de gordofobias
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Tra commenti antimeridionalisti, grassofobia e un quantitativo spropositato di animali morti in tavola penso che il vino finirà tutto nel mio stomaco.
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mi sto rendendo conto che nella telenovela di flor regna la grassofobia
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I geni del male dell'adattamento italiano colpiscono ancora: invece che 'too curvy', Retasu è diventata 'troppo vecchia'. Congratulazioni per esservi liberati della grassofobia sostituendola con l'ageismo, ma da quando in qua Retasu (che va alle medie) è troppo vecchia per poter essere la quindicenne Zakuro?
Okay che all'epoca della mia prima visione non sapevo cosa fosse una lesbica, ma come ho fatto a non accorgermi di quanto cazzo fosse lesbica Minto in questo episodio?!
- C'è una specie di scimmia che sputa fuoco!
- Spero che non sia un chimero!
... consolati, Ichigo, non era un chimero.
Queste fantastiche trame in cui un gruppo di ragazzine sono molto più mature e responsabili di un gruppo di adulti che sclerano a caso!
Poi c'è da dire che riguardando adesso l'Attore Famoso che pretende una danza da Zakuro sembra un pedofilo.
Altro che Minto, mi sa che una piccola crisi omosessuale l'hanno avuta tutte le Mew Mew + le altre ragazze dietro.
Spero non ci fosse nulla di storico in quella cattedrale!
Scherzia parte, ho adorato l'arrivo dei chimeri corvo, deliziosamente inquietante in un episodio dai toni lievemente più cupi del solito.
L'unica spiegazione logica di questo frame è che ci sia una qualche tecnologia aliena che tiene disperatamente su le braghe di Kisshu. Si ringrazia il team di Satoshi Ishino, che in un modo o nell'altro fornisce sempre animazione di altissimo livello.
#tmm#tokyo mew mew#tmm ichigo#tmm minto#tmm retasu#tmm purin#tmm zakuro#tmm kisshu#mew mew amiche vincenti#tmm rewatch
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