#grafologia morettiana
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proprietà psicologiche (5)
Proseguo con l’elencazione di proprietà/qualità psicologiche.
Vi parlerò ora di IMPULSIVITA’-EQUILIBRIO-LACONICITA’ e SOSTENUTEZZA, sempre in modo sintetico:
IMPULSIVITA’ = si riferisce a dei modi subitanei, a brio, sia che prevalga il pessimismo o l’ottimismo.
Essa può essere DISORDINATA
Il suo opposto è indubbiamente la PONDERAZIONE
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EQUILIBRIO = dà il giusto peso alla sostanza e alle accidentalità.
Alcune correlazioni:
alterigia
pomposita’
iperbole
Le suddette nascono da una esagerata autostima e/o da una cura delle accidentalità delle cose, piuttosto che dalla sostanza.
4. finezza di distinzione (può arrivare all’esagerazione)
Le seguenti qualità, invece, rientrano perfettamente nel concetto di “equilibrio”:
5. giustizia
6. serenità
7. moderazione
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LACONICITA’ = consiste nel ridurre tutto ai minimi termini (suggerisco il segno grafologico ‘parca’ quale segno principe che la può esprimere).
Alcune correlazioni, che sono tutte in se stesse delle qualità patologiche:
ammanieramento
nascondimento
soggettivismo
mitomania
spavalderia
flemma
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SOSTENUTEZZA = più che una qualità è proprio uno stato d’animo abituale: ESSERE SUFFICIENTI A SE STESSI
Alcune correlazioni in negativo:
languore = bisogno di un appoggio (stato abituale); influenzabilità
stranezza = è in se stessa patologica
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Ce ne sono ancora molte da individuare e su cui meditare; alla prossima....!
Esempio di una esagerata visione di sé:
fonte imamgine: https://giuseppedoria45.wordpress.com/2012/02/03/
#proprietà pswicologiche#grafologia morettiana#impulsività#equi8libri#laconicità#sostenutezza#metodo induttivo: dalla qualità al segno
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[psicologia - arte] Scarabocchiare aiuta a capirci e a capire gli altri (di Tea C. Blanc)
Scarabocchiare ci accompagna per tutta la vita e potrebbe rivelarci cose insospettate di noi stessi, se solo sapessimo interpretarne il linguaggio. Leggi qui > http://forum.nuovasolaria.net/index.php/topic,3088.msg49054.html#msg49054
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SCARABOCCHIARE PER CAPIRE NOI E GLI ALTRI
SCARABOCCHIARE PER CAPIRE NOI E GLI ALTRI
Scarabocchiare, se disponiamo di una penna e di un pezzo di carta, è un gesto che facciamo spesso quando siamo al telefono, durante una conferenza o in una discussione con un amico. Di solito, terminata l’operazione, non ci siamo resi conto né del tempo impiegato a scarabocchiare né di quello che abbiamo tracciato. Perché questa attività nasce dal profondo e investe la sfera emotivo-emozionale…
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proprietà psicologiche (4)
(seguito)
Naturalmente, ad ogni caratteristica psicologica qui evidenziata corrisponde un preciso segno grafologico (questo per chi è già introdotto alla grafologia morettiana - vedere comunque anche nel mio archivio di Tumblr per i segni diversi)
…………………… SPONTANEITA’ ……………………
Spontaneità significa essenzialmente “effusione nella naturalezza”:
STENTATEZZA = è esattamente il contrario, cioè una “effusione irritata” che nulla ha di spontaneo
IMPAZIENZA = è effusione e pensiero “non definito”, una esagerazione dunque, che oscura il pensiero e la coscienza
……………………GENEROSITA’ ……………………
Significa liberalità nel dare e comprensione per larghezza di vedute:
PRODIGALITA’ = se la generosità è in eccesso
TIRCHIERIA = quando è in difetto, se non addirittura assente
…………………… ORIGINALITA’ ……………………
Si è originali quando vi è una disposizione alla vivacità (SENTIMENTO e FANTASIE ricchissime) e all’intuizione. Essa diventa:
STRAVAGANZA = quando la fantasia è sbrigliata (in eccesso)
COPIATURA o RIPRODUZIONE = se è carente la creatività
Sotto, una immagine che esprime contemporaneamente SPONTANEITA’ e GENEROSITA’ e che rende bene l’idea di entrambe le proprietà
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Immanuel Kant e il suo ‘universalismo’
Vi voglio presentare una firma emblematica ma assai interessante: quella di Immanuel Kant. Egli è stato un filosofo e metafisico tedesco, anzi il più importante esponente dell'Illuminismo tedesco, le cui idee critiche verso una visione dogmatica del periodo precedente prosperarono negli anni intorno al 1780 e sono alla base della nuova visione del mondo. Esse possono essere considerate anche come una specie di ‘universalismo’.
Il concetto di Kant sulla dignità umana è entrato pienamente nel diritto moderno che si fonda sul riconoscimento della dignità personale. Questo lo sancisce anche la Costituzione italiana, ma non solo.
Per Kant la dignità è un valore, un valore morale senza prezzo, non negoziabile. “Nel regno dei fini ogni cosa o ha un prezzo o ha una dignità. Ciò che ha un prezzo può essere rimpiazzato da qualcosa di equivalente; ciò che dall’altro lato si innalza su ogni prezzo e dunque non ammette alcun equivalente ha dignità. Ora, la moralità è la condizione per cui soltanto un essere razionale può essere un fine in se stesso. Dunque la moralità, e l’umanità in quanto capace di moralità, è ciò che ha dignità”.
Ecco la sua firma, tratta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Immanuel_Kant
Voi stessi potete intuire e constatare che la caratteristica più evidente della sua firma è la cancellazione o, meglio, la neutralizzazione del proprio ‘Ego’. Quel trattino della lettera 't' che depenna il tutto - in modo chiaro e al tempo stesso simbolico - è indice di un inconscio disprezzo di sé. Non è casuale tutto questo; nulla è casuale nel comportamento umano... Essendo la firma un sigillo della propria immagine sociale e delle proprie radici genealogiche (quelle della propria gente) è come se egli azzerasse tutto quello che il suo personale passato può rappresentare (sia dal lato educativo, delle tradizioni, della religione, dell’etica). Non mi stupisce che egli avesse tanto riflettuto sul valore morale della dignità umana.
Essendo da lui considerato il concetto di dignità come il valore assoluto di ogni persona, esso è alla base dell’autostima ma anche della consapevolezza che la natura razionale è comune a noi e agli altri. Così, di fatto, nella propria firma ha negato il proprio individualismo, a favore di una visione più universale del mondo.
La dignità veniva da lui considerata un valore: “si tratta di un valore intrinseco all’essere umano, in quanto essere capace di darsi leggi morali – e dunque universali”. La firma può raccontarci molto!
#I#Immanuel Kant#filosofia e metafisica#pensiero#universalismo#individualismo#grafologia#grafologia morettiana
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proprietà psicologiche (2)
(seguito)
A ciascuna delle proprietà, o qualità, psicologiche indicate in questo articolo, ma anche in quello precedente, corrispondono segni grafologici con intensità, misure o frequenze diverse.... Il discorso è veramente articolato e richiederebbe un lungo approfondimento grafologico. In ogni caso, le caratteristiche psicologiche sono sempre assai interessanti per individuare delle possibili anomalie. Mi limito perciò ad esse.
Solo per farvi un esempio di quanto sia complesso il discorso, soprattutto grafologicamente, evidenzio quanto segue. Grazie all’indiscussa abilità di Girolamo Moretti, che ha indiviuato e illustrato il denominatore comune di questo gruppo di grafie, in cui domina il segno ‘intozzata 1° modo’ (un segno ipertonico), anche altri grafologi possono riconoscere l’anomalia che li accomuna. Ma, se bene osservate anche voi, le grafie non si assomigliano proprio, per quanto tutti questi scriventi, con modalità diverse, si appigliano a determinazioni drastiche, esprimono cioè degli eccessi che intaccano la loro armonia individuale e che, pure all’occhio dell’osservatore, possono arrecare visivamente un certo disturbo.
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Dal volume “Scompensi Anomalie della Psiche e Grafologia” di Girolamo Moretti estrapolo di seguito altre proprietà psicologiche da lui individuate, sulle quali egli ha fornito ampie delucidazioni, sia psicologicamente che grafologicamente.
…………………… FERMEZZA ……………………
La fermezza si trova alla base della costanza.
Se è esagerata è presunzione.
La sua assenza signifca debolezza morale.
Questa citazione, riferita nello specifico alla conoscenza, bene rappresenta il significato di ‘presunzione’, ovvero dell’esagerata opinione del proprio valore e della propria importanta che ha il presuntuoso e che sicuramente influisce su TUTTI i propri comportamenti.
.
…………………… CANDIDEZZA ……………………
Si compone di sentimenti elevatissimi e cristallini. Un sinonimo di ‘candidezza’ è purezza: ad esempio l’integrità morale, l’onestà, l’essere senza colpe, senza macchie. Secondo il Mahatma Gandhi: il fine ultimo per emanciparsi dal proprio ego....
I suoi contrari sono:
civetteria
insincerità
raffinatezza
sciattezza
.
.
…………………… INFLESSIBILITA’ e REMISSIVITA’ ……………………
Se sono in equilibrio sono qualità buone!
Inflessibilità = da sola è ECCESSO
remissività = da sola è MANCHEVOLE
Oppure, ad uno stadio più avanzato ancora, subentra la:
repulsione = ovvero la tendenza a RESPINGERE
Il puro inflessibile non sa piegarsi,
segue ......
#fermezza#candidezza#inflessibilità e remissività#proprietà psicologiche (2)#grafologia morettiana#psicologia e grafologia#citazioni
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proprietà psicologiche (1)
Dal volume “Scompensi Anomalie della Psiche e Grafologia” di Girolamo Moretti ho estrapolato le proprietà psicologiche da lui individuate, sulle quali egli ha fornito ampie delucidazioni, sia psicologicamente che grafologicamente.
Poiché questa non è sicuramente la sede adatta per entrare nel merito di detti scompensi/anomalie, perché il discorso oltre ad essere molto delicato, va visto in modo assai articolato e comunque collegato alla scrittura dei singoli individui, ritengo comunque interessante, anche per chi non è addetto ai lavori, per fare delle personali riflessioni.
Le proprietà psicologice degli esseri umani sono davvero numerose: per questo fornirò le indicazioni - in modo schematico - a più riprese. E’ anche un invito a sperimentare un approccio INDUTTIVO, piuttosto che deduttivo, applicabile alle singole voci.
........................ RISENTIMENTO ........................
(immagine tratta da: https://www.relazioniautentiche.com/risentimento/)
RISENTIMENTO = può essere :
legittimo
illegittimo
Qualora fosse in difetto, si potrebbero manifestare le seguenti caratteristiche psicologiche, con diverse sfumature:
a) PACIONERIA
b) DEBOSCIATEZZA
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
........................ SENSIBILITA’ ........................
(fonte dell’immagine: https://matteopoletti.blog/2016/10/07/la-sensibilita-non-e-donna-la-sensibilita-e-umana-quando-la-trovi-in-un-uomo-diventa-poesia/)
SENSIBILITA’ = positiva se in grado medio-equilibrato, indice di :
empatia
comprensione psicologica
In caso di eccesso, o di difetto, diventerebbe rispettivamente:
a) EMOTIVITA’
b) FREDDEZZA - MENEFREGHISMO
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
........................ INDIPENDENZA’ ........................
(immagine tratta da: https://www.pinterest.it/pin/457608012133341692/)
INDIPENDENZA = una qualità positiva se in giusta misura, equilibrata, ovvero se è il frutto di una personale evoluzione a tutti i livelli (individuale, sociale, morale, intellettivo). Quindi:
a) IMPULSO AD ESSERE, per cui si diventa:
AUTONOMI
SINGOLARI
FORTI
EMINENTI
b) SE E‘ SREGOLATA significa:
IMPOSIZIONE
AMBIZIONE
COMANDO
PREPOTENZA
c) SE L’INDIPENDENZA E’ MANCHEVOLE possono manifestarsi:
TIMIDEZZA
SOGGEZIONE
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
(
segue
)
#grafologia morettiana#risentimento#sensibilità#indipendenza#proprietà psicologiche (1)#citazioni#Alda Merini#Pier Paolo Pasolini#Scompensi e Anomalie e Grafologia
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istinti e coscienza
I S T I N T I inscindibili dal temperamento
L'istinto viene genericamente definito come quella "predisposizione innata a reagire in maniera specifica in presenza di determinati stimoli". Il Moretti ne ha individuati ben tre di istinti, e li distingue in:
- istinto vitale (tende a salvaguardare la vita, anche quella psichica oltre che materiale) - istinto sessuale ( riguarda pretese, gusti o preoccupazione relative alla fame della specie) - istinto psichico (riguarda l’essere umano, tutto, in azione).
Secondo Girolamo Moretti i tre istinti sono inoltre presenti in ciascun segno grafologico, in gradi diversi tra loro e da individuo a individuo, e trovano la loro radice nei temperamenti, di cui costituiscono parte integrante. Ci sono, sempre secondo Moretti, ben quattro temperamenti: cessione, resistenza, assalto e attesa. A coppie, questi possono anche rafforzarsi o bilanciarsi (resistenza-assalto/ cessione-attesa), ma quello della cessione non potrà mai stare con quello dell’assalto, ovviamente. Nel temperamento dell'attesa, da lui considerato il più comune e diffuso tra le persone, scarsa è la spontaneità perché nell'indugio c'è spazio per l'astuzia, l'inganno, la sorpresa, oltre alla tendenza può esserci anche il gusto. Nel suo volume SCOMPENSI E ANOMALIE DELLA PSICHE E GRAFOLOGIA) bene esprime il concetto che "il temperamento dell'attesa è il meno spontaneo, il più elaborato e complicato e quindi il più responsabile".
C O S C I E N Z A
La coscienza viene invece descritta essenzialmente come quella "consapevolezza che l'essere umano ha di sé, del proprio corpo e delle proprie sensazioni, delle proprie idee e dei fini delle proprie azioni".
Gli istinti e la coscienza sembrano essere diametralmente opposti tra di loro, ma in realtà essi sono complementari, nel senso che: dove c'è minore coscienza di sé prevalgono gli istinti e dove gli istinti sono sacrificati, a volte anche giustificatamente, o inibiti, aumenta progressivamente il grado di consapevolezza individuale che può raggiungere vette di così tanta esasperazione fino all' annientamento degli istinti stessi. Si può andare dalla sublimazione degli istinti più negativi (trasformati in qualcosa di più accettabile per sé e per la società, come ha intuito Freud) fino ad una loro trasformazione destabilizzante la personalità, che perde così i suoi connotati di naturalezza e spontaneità e, in ultima analisi, di umanità.
Tutto viene rigorosamente registrato nella scrittura.
Molto dipende dal grado e dall'intensità degli istinti (e dei segni grafologici che li accompagnano), perché l'essere umano non è mai tutto bianco o tutto nero, o insipidamente grigio, ma è fatto di moltissimi colori, poliedrico, dalle diverse sfumature.
- Tony Randall
#istinto psichico.#Istinti#coscienza#grafologia morettiana#citazioni#istinto vitale#istinto sessuale#pensieri
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Il metodo scientifico e la grafologia
Traduzione: da un mio articolo pubblicato solo in esperanto sul sito https://pionirojdeesperanto.wordpress.com/2021/01/11/scienca-metodo-kaj-grafologio/
La scrittura è un momento dinamico che esprime la personalità dello scrivente ed imprime sulla carta delle caratteristiche osservabili.
Tramite la grafoanalisi si possono cogliere, come ribadisce il famoso grafologo Firmino Giacometti “l'interazione in atto e delle potenzialità innate, delle pulsioni, delle caratteristiche genetiche, e delle innumerevoli influenze ambientali prenatali e postnatali, sociali e culturali che vi intervengono”.
Alla fine, i grafologi sono arrivati al concetto generale che nei grafismi si trovano non solo inevitabili elementi innati, ma anche tracce dei conflitti causati da contraddizioni e frizioni interagenti tra ciò che è innato e ciò che è acquisito.
La Grafologia è una Scienza.
La Grafologia, da un punto di vista generale, viene considerata una Scienza sperimentale, mentre l'analisi grafologica tramite cui si attiva è di fatto un test psicodiagnostico.
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fonte dell'immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Grafologia#/media/File:Eh-dm-27.JPG
Sopra: questo è il modo di scrivere di Lou von Salomé, scrittrice e psicanalista tedesca, di provenienza russa, che aveva ispirato Nietzsche.
Quanto acuminato è tale modo di scrivere! La sua scrittura esprime una grande energia e vivacità. La scrivente è sicuramente una persona caparbia con un carattere risoluto. Questa è la prima impressione che un grafologo può cogliere di primo acchito osservandola.
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Come per il metodo scientifico:
la grafologia è un procedimento noto (pubblico). Contiene una descrizione esatta di ciò che va fatto e in che modo. Un altro specialista (del settore) è in condizione di seguire le fasi dell'indagine e ripeterle, se occorre
le definizioni e spiegazioni grafologiche sono chiare e precise (segni grafologici)
la raccolta dei dati è oggettiva: non c'è nessun preconcetto per acquisire informazioni valide che riguardano i fenomeni (in esame). Difatti, i segni grafologici sono misurabili e verificabili (la loro misurazione avviene specificatamente per ciascun segno, e in gradi - da un minimo di 1, poco significativo ma che può essere presente, fino ad un massimo di 10, il grado più elevato, che è difficile da raggiungere)
l'approccio, per quanto esso sia rivolto a delle particolarità, cioè alla scrittura di un singolo individuo, è sicuramente 'sistemico' e 'cumulativo' (permettendo di costruire una teoria da concetti centrali). Lo scopo è di traslare verbalmente e il più realisticamente possibile ciò che è stato espresso graficamente, per arrivare all'essenza della personalità, al suo nucleo.
gli scopi del lavoro sono la spiegazione, la comprensione e la previsione (o meglio la diagnosi), affinché il grafoanalista possa mostrare (e dimostrare) le condizioni che hanno prodotto alcuni risultati. Se egli è in grado di eseguire ciò, sarà anche capace di prevedere possibili simili risultati qualora quelle condizioni si ripresenteranno di nuovo. Naturalmente, poiché l'oggetto di studio è l'essere umano, e poiché nessun individuo è identico ad un altro, la faccenda è molto delicata. Relativamente al comportamento umano anche la possibilità di verifica è assai più delicata e richiede molta prudenza! Alla fine, sarà proprio l'analizzato che potrà riconoscersi nell'analisi.
Quando dico comportamento umano, e quando parlo di diagnosi, o condizioni o risultanze, mi riferisco non a specifici FATTI o ATTI ma metto in evidenza conseguenze o situazioni psicologiche che lo scrivente potrebbe attuare..... La volontà di compiere è del tutto libera e personale (si può parlare di libero arbitrio) e può dipendere anche da cause determinanti nella vita reale....
Qui sotto riproduco una immagine che assai bene riepiloga molto sinteticamente come avviene l’indagine psico-grafologica secondo il metodo originale di Girolamo Moretti, fondatore della Scuola grafologica italiana.
In Italia, è vero, è stato molto attivo anche Marchesan, ma egli era più attirato dagli aspetti psicologici da cui iniziava, per poi fare dei controlli sulla scrittura; per la segnica grafologica Marchesan ha preso molti spunti da Girolamo Moretti che, diversamente, è partito dai segni prodotti dal gesto grafico per arrivare a individuarne – su migliaia di campioni di scritture analizzate - le caratteristiche psicologiche. Egli è andato anche oltre: attraverso le combinazioni dei segni (sostanziali, modificanti e accidentali, oltre che fautori e contrari) sempre uniche e irripetibili, appartenenti a ciascun individuo, ha consentito di individuare più profondamente la vera natura psicologica dello scrivente.
#grafologia morettiana#metodo scientifico#analisi grafologiche#Lou von Salomé#Nietzsche#esperanto#pioniroj de esperanto#scuola grafologica italiana#Girolamo Moretti#scuola morettiana
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l’istinto sessuale (e scrittura)
scrittura tratta da GRAFOLOGIA Testo teorico e pratico, di Torbidoni e Zanin
scrittura tratta dal TRATTATO DI GRAFOLOGIA, di Moretti, 8a edizione
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Dei tre istinti (vitale, sessuale e psichico) dice il Moretti, “il più caldo, il più bruciante è ordinariamente l’istinto sessuale e dopo di esso l’istinto vitale”.
I tre istinti si trovano tutti nei segni grafologici, ma in misure che possono essere diverse, a seconda del grado dei segni, del loro specifico significato, e in base alle loro combinazioni, cosicché uno può prevalere sugli altri, o essere presenti in modo equilibrato.
Le due scritture che vi presento qui hanno entrambe 7/10 di “impaziente”. Le scritture impazienti sono quelle piuttosto nervose, dove ci sono lettere non bene definite, appena accennate o addirittura tralasciate. Di solito il massimo grado accettabile è 7/10, perché oltre diventa destabilizzante per la persona.
Il segno non è sostanziale, ma accidentale; può essere presente in un dato periodo della vita individuale particolarmente stressante, e intacca la volontà (che è tutta psichica).
A causa di pressioni o urgenze esterne il soggetto, che è però già predisposto come temperamento, reagisce perdendo repentinamente la calma interiore, e può comparire questo segno che – se in grado eccessivo – è indice di perdita di controllo e di orientamento di fronte alle difficoltà incontrate. L’impazienza non va confusa con il nervosismo, perché quest’ultimo è una irrequietezza abituale. L’impazienza eccessiva può annullare in un attimo un lungo lavoro costruito nel tempo o deteriorare le relazioni, sociali come amorose.
Perché il segno impaziente esprime, implicitamente, l’istinto sessuale piuttosto che quello vitale? Moretti dà questa spiegazione: “Impaziente è il segno grafologico della rottura degli indugi anche quando questi sono raccomandabili. Quello che fra gli istinti tende più degli altri a non voler sapere di indugi è il sessuale e, dopo il sessuale è l’istinto vitale. Nel segno impaziente l’istinto sessuale assorbe gli altri istinti”.
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5 diverse passioni di base
1–tendenza a stimarsi e a voler essere stimata inappuntabile (donna)
Segni sopra la media: dritta, parallela recisa, austera, intozzata 1° modo (aste discendenti premute più fortemente dei filetti ascendenti), aste rette. Segni nella media: larga di lettere 5/10. Segni sotto la media: larga tra lettere, larga tra parole, secca, aste curve a destra.
_______
2 – tendenza e preoccupazione di mostrare la precisione delle sue idee (uomo)
Segni sopra la media: mantiene il rigo, parca, chiara. Scrittura accurata e calma, segni che denotano in questo soggetto un forte senso della propria responsabilità.
_______
3 – Tendenza alla candidezza (donna)
Segni sopra la media: filiforme, larga di lettere, disuguale metodicamente, sinuosa, larga tra parole, lenta. Segni nella media: larga tra lettere 5/10. Segni sotto la media: sciatta 3/10. Il segno lenta (sui 6/10) le dà, negativamente, l’indugio nel pensiero e nell’azione. L’aspirazione alla candidezza (derivata anche dalla delicatezza di sentimento) è un forte sprone per il soggetto, a realizzare le proprie aspirazioni. Naturalmente il soggetto non ne è del tutto consapevole. Sciatta potrebbe dare, in qualche situazione particolare, dei problemi riguardo al mantenimento della robustezza morale....
_______
4 – tendenza ad eludere (uomo)
Segni sopra la media: flessuosa, sinuosa, dinamica, attaccata (tra lettera e lettera), fluida, filiforme, ponderata, equilibrate le larghezze (di lettere 7 e tra parole7 con larga tra lettere 5/10). Segni nella media: larga tra lettere 5/10. Essendo il segno ‘flessuosa’ piuttosto elevato, cioè 8/10, tutte le positività implicite negli altri segni ne sono al servizio; la persona dunque tende alla manipolazione ed ispira poca fiducia con il suo comportamento.
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5 – tendenza a semplificare (uomo)
Segni molto sopra la media: mantiene il rigo, recisa, parca ma anche fluida, austera. Segni sopra la media: sinuosa, larga tra parole, disuguale metodicamente, intozzata 1° modo, acuta. Segni nella media: scattante, spadiforme. Persona molto decisa e ferma, imparziale e laconica ma in questa sua inconscia tendenza alla semplificazione, proprio per le sue notevoli capacità intellettive ed umane (talento psicologico, originalità e intuito, capacità di una ragionevole critica) è anche in grado di accettare le altrui, ragionevoli, osservazioni critiche.
#passioni#passione predominante#grafologia morettiana#gesto grafico complesso#scritture sulle passioni#inconscio#psicologia del profondo
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la passione di tendere agguati
Questa scrittura ha come segni dominanti:
intozzata 1° modo (aste discendenti più marcate di quelle ascendenti) intorno a 7/10, quindi oltre la media. INTOZZA 1° MODO indica ambizione di comandare
è unito a GROSSA intorno a 6/10 (guardare il tratto poco sottile, con forte pressione della mano sul foglio; segno questo pure un po’ sopra la media, che significa una certa rudezza di sentimento.
I due segni, combinati tra loro e in questi gradi superiori alla media, danno al soggetto la tendenza ad imporsi, perché vi è una sensibilità ridotta, che tiene conto più dei propri fini egoistici che delle esigenze degli altri.
Altrisegni presenti:
CURVA 7/10 (curva significa capacità di approfondimento, apertura, che può essere di mente e/o di cuore, ovvero bisogno comunque di relazionarsi agli altri)
LARGA TRA LETTERE 5-6 (la capacità di giudizio è proporzionata all’apertura mentale)
LARGA TRA PAROLE 7/10 (Il ragionamento non è superficiale, anche se non proprio raffinato)
La combinazione di CURVA + GROSSA in questi gradi è espressione di orgoglio, che ha il sopravvento nelle dinamiche personali, proprio a livello motivazionale.
Sono presenti anche il segni:
FLUIDA 7/10, indice in questo grado di una espressività naturale e spontanea (che può essere solo apparente)
e ANGOLI C sui 6-7/10: abbiamo visto che gli angoli C sono un segno sostanziale, indicante qualità piuttosto intriganti, come scaltrezza, senso di opportunità ma anche di opportunismo se elevati, intraprendenza, e liberalità vigile (definizioni tratte da GRAFOLOGIA - testo teorico-pratico di Torbidoni e Zanin).
Ebbene, la scaltrezza e l’avvedutezza lo portano ad agire alla chetichella secondo la necessità e l’utilità. Ecco allora che, quando si prefigge degli scopi, mette in atto queste azioni di savoire-faire per raggiungerli. Questa è la sua ‘pasione predominante’, in quanto modifica il proprio comportamento, in modo anche ambiguo, per prendere in agguato il prossimo al fine di un proprio tornaconto personale, e lo fa sempre in modo nascosto e programmato (scrittura sobria, che procede in modo retto sul rigo e con determinazione). Se vi soffermate un po’ a lungo ad osservare questa scrittura potete avvertire molto bene la determinazione che essa traspira: non è una scrittura di persona debole e incerta, ma sicura di sé.
#passione predominante#grafologia morettiana#gesto grafico#curva#angoli C#grossa#fluida#triplice larghezza equilibrata#intozzata 1° modo
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pillole di grafologia Morettiana
La profondità intellettiva e l’acume di Girolamo Moretti, il fondatore della scuola di grafologia italiana, lascia sempre con un sentimento di stupore, e al tempo stesso di grande rispetto.
Ecco alcuni suoi concetti che, seppur molto sinteticamente, esprimono delle grandi verità, oserei dire....inconfutabili.... Che ne pensate?
Tendenza ed atto sono due cose diverse
Si possono contrariare le proprie tendenze per un fine superiore
L’altruismo è una cosa, il sentimento affettivo un’altra
L’Angolosa (è uno dei suoi segni grafologici) è un segno cosciente, il Curva è istintivo
L’egoismo lecito non contraddice l’altruismo
Buona riflessione.....
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LTP - IL SEGNO GRAFOLOGICO DEL RAGIONAMENTO
Il segno grafologico del ragionamento è la LARGHEZZA TRA PAROLE. Ragionamento – sembra facile, ma non è….
se la larghezza di lettere (LDL), nella grafologia morettiana, è sinonimo dell’ “IO” ( dell’ “IDEA” e del “SENTIMENTO” individuali)......
se la larghezza tra le lettere (LTL) – che può anche essere strettezza o esagerata espansione dipende dal grado – simboleggia il rapporto dell’individuo (IO) con il “TU” (la lettera che segue)......
la larghezza tra parole (LTP) – che esprime il rapporto tra una parola e l’altra, ovvero lo spazio e il tempo che la persona dedica a vagliare tutti i propri progetti, atti e decisioni prese come risultato della propria individualità rapportata al mondo esterno - esprime direttamente la capacità di ragionamento e di critica dello scrivente (dipende sempre dal grado).
I tre tipi di larghezze sono strettamente collegati tra loro e, affinché l’individuo stia bene con se stesso, devono essere tra loro equilibrati.
Q u a l c h e e s e m p i o i n d i c a t i v o
LTP più di LDL
Ad esempio, se il LDL è 4/10 e il LTP è 6/10 = non avendo il soggetto una grande apertura mentale (LDL) risulterebbe già ipercritico / non così se il LDL fosse 6/10 e il LTP pure 6/10. E’ sufficiente che il LTP sia superiore al LDL di un solo decimo affinché prevalga la critica sulla logica. Se il divario fosse ancora più ampio, il ragionamento cavilloso, severo e inquisitorio, sempre alla ricerca di ragioni e motivazioni (LTP esagerato) porterebbe al logorio mentale (esaurimento).
SOPRA: una critica esagerta - LTP esagerato rispetto alla larghezza delle singole lettere (fonte immagine: http://consulenzeingrafologia.it/quale-intelligenza-iii-parte/#post/0)
LDL più di LTP
Se è invece il LDL ad essere superiore di 1/10 al LTP, questa differenza non nuoce. Ma se il LDL supera già di 2/10 il LTP, allora la persona tende ad essere più istintiva e a non documentarsi adeguatamente, il suo ragionamento diventerebbe più superficiale, e se il divario tra i due segni grafologici fosse ancora maggiore, il soggetto raggiungerebbe la svagatezza, perché avrebbe una visione sfocata della realtà, non ragionerebbe abbastanza nemmeno quando sarebbe doveroso.
SOPRA: scrittura stretta sia tra lettere che tra parole - LDL superiore al LTP (fonte immagine: http://vivalamamma.tgcom24.it/2013/05/siete-piu-impulsivi-o-riflessivi-piu-razionali-o-passionali-lo-svela-lo-spazio-tra-le-parole/)
LTL (il giudizio)
5/10 = equilibrio (quando tra una lettera e l’altra ci sta una lettera media dello scritto)
Se la larghezza tra lettere fosse molto sotto i 5/10 (scrittura stretta tra lettere e/o addirittura serrata) potrebbe essere segnale di solitudine e isolamento. Se il LTL fosse all’opposto molto sopra la media, allora l’esagerata espansione verso il TU segnalerebbe una elevata capacità di adattamento sicuramente, ma l’eccesso sarebbe sintomo di imprudenza, influenzabilità, perché il TU avrebbe il sopravvento sulle necessità inderogabili e inviolabili dell’IO individuale.
nella frase di questo graffito vi è un giudizio sbilanciato a favore del TU (immagine tratta da tumblr)
#capacità di ragionamento#grafologia morettiana#gesto grafico#la larghezza tra parole#triplice larghezza in grafologia
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le capacità di giudizio nella scrittura
Giudicare è una facoltà più complessa, tipica della mente umana, che consiste nel saper confrontare, paragonare, distinguere per arrivare a definire quello che è stato percepito o appreso. Il punto di arrivo della percezione e del giudizio è, secondo il Moretti, il ragionamento. Giudicare, dunque, non è sinonimo di ragionare....
Riguardo all’apprendimento (=il processo di acquisizione di nuove conoscenze) - che è parte integrante del giudizio - rimando a quanto ho già scritto in questo stesso blog:
qui
http://gestografico.tumblr.com/post/145098182044/i-processi-di-apprendimento
e qui
http://gestografico.tumblr.com/post/145100040684/i-segni-grafologici-dellapprendimento
La capacità di valutare (un oggetto, una persona o una situazione) non è uguale per tutti gli individui, ma è una attività sicuramente collegata al rapporto che la persona ha con il mondo esterno. Moretti vede nel rapporto tra una lettera e l’altra (segno grafologico LARGA TRA LETTERE) il grado di capacità di giudizio, capacità che comunque subisce pur sempre delle interferenze a livello soggettivo (istinto, emotività, inibizioni) oltre che esterno (ambiente, educazione, cultura, società).
Si tratta di un discorso simbolico ma significativo. Infatti, se la persona si espande verso il TU, verso l’ALTRO, anche il suo gesto grafico tende orizzontalmente ad espandersi. Il segno principe di questa capacità di espandersi o di chiudersi in se stessi (che non è solo una questione di mente ma anche di cuore) è proprio
la larghezza tra una lettera e quella successiva,
lo spazio che vi intercorre.
In questa valutazione grafologica Moretti è andato però ben oltre, cogliendone diverse sfumature. Egli non si è limitato a quanto appenna detto, ma ha cercato di
misurare scientificamente
questa capacità di espansione o meno, e ne ha tratto alcune regole (grafiche) di comportamento, applicabili all’essere umano che scrive, pur tenendo conto delle diversità individuali, sempre esistenti.
Ha scoperto, attraveso l’osservazione di migliaia e migliaia di scritture, che il giudizio può essere sostanzialmente di 3 tipi:
tirchio o avaro (scrittura serrata, stretta tra lettere, meno di una lettera media dello scritto tra una lettera e l’altra)
equo o equilibrato (larghezza tra lettere pari alla larghezza di una lettera media dello scritto)
generoso (eccessiva larghezza tra una lettera e l’altra, con slanci verso il TU che possono arrivare anche alla non ragionevolezza).
Naturalmente ciascuno di questi ‘tipi’ va inteso non in modo assoluto e statico, perché le larghezze delle singole lettere variano pure da individuo a individuo, sia come ampiezza che come forma e fanno la differenza (la singola lettera può essere a sua volta ampia fino quasi ad assomigliare ad un cerchio, come può essere stretta in sé, ovoidale o addirittura estremamente appuntita, con un tratto filiforme, o intozzato, o grosso).
Quello che conta è il rapporto tra LARGA DI LETTERE e LARGA TRA LETTERE all’interno della medesima scrittura, in quel dato contesto.
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Nel prossimo post inserirò alcuni campioni di scritture espressive di diverse ‘capacità di giudizio’. Devo cercarle e selezionarle con un po’ di attenzione, abbiate ancora un po’ di pazienza.
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larghezza tra lettere
Come anticipato nel post precedente, ecco alcuni esempi di scritture che presentano larghezze tra lettere diverse. Si parla di larghezze, quindi di distanze tra una lettera e l’altra. Non si deve confondere con il segno grafologico “lettere addossate” (che presenta caratteristiche grafico-psicologiche diverse).
larga tra lettere 2 decimi (2/10)
larga tra lettere 7/10
profusa 7-8/10 ( tra una lettera e l’altra si possono inserire non una ma due lettere o oppure due lettere a o due lettere loro derivate, tipo la g o la lettera q ) - Profusa è una larghezza tra lettere accentuata, che si espande anche veticalmente.
° ° ° °
E la seguente firma, come vi sembra?
fonte dell’immagine: http://finance.yahoo.com/news/hidden-messages-behind-trump-evolving-191400686.html
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