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#gbxfut#futebol#antes e depois#como estão hoje#gricerbsjr#antes e hoje#jogadores da itália#equipe italiana#time italiano#azurra#nazionale italia#nazionale italiana#giocatori italia#italia in coppa#squadra italiana#azzurra#partita italia#itália#Italy#Italien#Italie#Italië#seleção da itália#seleção italiana#selección italiana#sélection italienne#copa do mundo#Copa del Mundo#world Cup#itália 1994
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Non capisco perchè il video di Tonali che guarda San Siro ha un sacco di commenti del tipo "Ci manchi Sandro" "Torna Sandro" "Ti vogliamo tanto bene" però quando Gigio torna a giocare a San Siro con la Nazionale sono solo fischi e insulti.
i piu grandi misteri della fede, anon, sono:
Unità e Trinità di Dio
Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo
Il trattamento riservato a Gigione diverso da quello riservato a Sandrino nonostante abbiano fatto le stesse scelte di carriera palesemente guidate dalla stessa forza: il cash
#sandrino e' un santo che un giorno ritornera al Milan ma Gigione deve morire#NESSUNO ha capito perche'#sono passati 300 anni dalla scelta di gigio e ancora viene fischiato allo stadio pero sandrino che se ne va con le stesse motivazioni#viene applaudito ????#anche io sono molto confusa#senza contare che la gente ancora non ha capito che di bandiere ormai ce ne sono POCHISSIME#e calciatori giovani come loro saranno sempre dei mercenari per il momento#e probabilmente per tutta la carriera#voglio dire guardate ibrahimovic prima di cominciare a rovesciare tavoli e dire ITALIA E' MILAN#ha cambiato piu squadre di lukaku e baciato lo stemma di qualsiasi team come se sua nonna l'avesse fondato#la natura del calcio a grandi livelli e' questa purtroppo#gigione e sandro non hanno fatto niente di strano i tifosi lo devono capire e soprattutto non fare differenze per nulla#e aggiungo che io NON milanista vorrei vedere entrambi tornare perche penso che possono essere grandissimi giocatori per il milan
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Cuspo Urpa: sconfitta amara contro il Genova. Termina 36-7 nella trasferta contro Amatori Genova Rugby
Non proprio il punteggio sperato ma bisogna dare il giusto merito agli avversari che hanno saputo gestire la partita, portando a casa il risultato. Termina 36-7 l’incontro Amatori Genova vs Cuspo Urpa, una sconfitta amara per i ragazzi di coach Ciluppi, contro la prima in classifica allo Stadio Carlini. Il commento è del direttore sportivo Giancarlo Casarin: “Abbiamo trovato una squadra ben…
#Alessandria sport#Alessandria today#allenamenti Cuspo#allenatori rugby#Amatori Genova Rugby#calendario Cuspo Urpa#campionato italiano rugby#campionato rugby#coach Ciluppi#Cuspo news#Cuspo Rugby#Cuspo Urpa#Cuspo Urpa stagione#Cuspo vs Genova#Giancarlo Casarin#giovani talenti rugby#Google News#italianewsmedia.com#La Spezia rugby#Lava#match analysis rugby#miglioramenti Cuspo#partita Genova Cuspo#Pier Carlo#placcaggi rugby#recupero giocatori#risultati rugby#rugby club Italia#rugby e strategia#rugby fisico
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Genshin Impact 🇮🇹
Ci sono giocatori e giocatrici italiani di genshin Impact qui?
Vi lascio mio uid
750860809
Vi aspecto!
#Genshin Impact#Ita#Italy#Italia#Italian player#Players#Giocatori italiani#Giochiamo assieme#Aggiungimi#Aggiungetemi#Uid#Let's play together
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matey amore mio luce dei miei occhi guardami ti prego ti scongiuro non ci puoi lasciare proprio ora
#che belli i miei bambini💛#me lo sentivo che sarebbe andata bene#questo è un mese speciale#💛💙#e quanto siamo fortunat ad avere certi giocatori#non solo a trento ma in italia (nel campionato) e in nazionale
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Storia Di Musica #328 - Francesco De Gregori, Titanic, 1982
I dischi che ho scelto il mese di Giugno hanno un valore ancora più personale, e sono legati da un fatto. A metà Maggio per aggiustare due tegole lesionate salendo in soffitta per fare spazio ho ritrovato degli scatoloni, e in uno di questi, catalogati in buste di carta, come quelle del pane, vi erano dei dischi. Ne ho scelti 5 per le domeniche di questo Giugno. Il primo era nella busta Dischi di Angela, il nome di mia madre. Interrogata, e felicemente sorpresa di aver ritrovato quello scatolone pensato perso dopo un temporaneo trasloco da casa, mi ha raccontato che non comprò il disco appena uscito, ma dopo qualche anno, dopo aver visto un concerto dell'artista di oggi, uno dei più grandi autori della canzone italiana.
Francesco De Gregori era stato lontano dagli studi di registrazione per tre anni: il 1979 era stato l'anno straordinario di Banana Republic con Lucio Dalla e di Viva L'Italia, disco fondamentale e che contiene una storia particolare. Fu infatti il tentativo della RCA, la sua casa discografica, di promuovere l'artista a livello internazionale. Fu ingaggiato Andrew Loog Oldham, leggendario scopritore e primo produttore dei Rolling Stones, che portò con sé una schiera di tecnici e turnisti britannici, e lo stesso De Gregori registrò delle versioni in inglese di alcune delle sue canzoni più note (Piccola Mela, Rimmel, Generale, una versione di Buffalo Bill con Lucio Dalla) con i testi tradotti da Susan Duncan Smith e Marva Jan Marrow, poetessa statunitense che rimase in Italia per un decennio, collaborando con numerosi artisti (Ivan Graziani adatta un suo brano, Sometimes Man, per Patti Pravo, che diviene una dedica per lei, intitolata Marva).
Decide quindi di concentrarsi su un disco che da un lato riprende progetti giovanili sul recupero delle musiche tradizionali, e dall'altro sia una sorta di concept album. Su questo ultimo punto, fu decisiva la lettura nei mesi precedenti le registrazioni di un libro, L'Affondamento Del Titanic di Hans Magnus Enzensberger. Prodotto da De Gregori con Luciano Torani, Titanic esce nel giugno del 1982. È un disco dove De Gregori lascia da parte la canzone d'amore (solo un brano è riconducibile ad una canzone romantica), musicalmente molto vario e che sembra, attraverso il racconto della mitica nave e del suo tragico destino, una riflessione faccia faccia, personale e spirituale, con il mare, i suoi messaggi potenti e profondi. Si apre con Belli Capelli, l'unica canzone d'amore, che lascia lo spazio a Caterina, emozionate omaggio a Caterina Bueno, cantautrice fiorentina che fu la prima a credere nel giovane De Gregori, chiamato come chitarrista nel 1971: i versi «e cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo» sono un omaggio ad un brano di Bueno, «e cinquecento catenelle d'oro/hanno legato lo tuo cuore al mio/e l'hanno fatto tanto stretto il nodo/che non si scioglierà né te né io». La Leva Calcistica Del '68 è uno dei classici degregoriani, toccante racconto di un provino calcistico di un dodicenne nel 1980, con uno dei testi più belli del Principe (E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai\Di giocatori tristi che non hanno vinto mai\Ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro\E adesso ridono dentro al bar\E sono innamorati da dieci anni\Con una donna che non hanno amato mai\Chissà quanti ne hai veduti\Chissà quanti ne vedrai). La parte centrale del disco, musicale ed emozionale, è la cosiddetta trilogia del Titanic. L'Abbigliamento Di Un Fuochista, cantata con Giovanna Marini (grande custode della musica tradizionale italiana, recentemente scomparsa) racconta una storia di emigrazione attraverso il doloroso dialogo madre-figlio sullo sfondo della tragedia, e De Gregori in un disco successivo, altrettanto famoso, La Donna Cannone (1983), inserirà un brano, La Ragazza E La Miniera, che è la prosecuzione narrativa di questo brano. Titanic, dal meraviglioso ritmo sudamericano, è il brano metafora della questione sociale: la divisione in classi, prima, seconda e terza, che accomuna la nave alla società. I Muscoli Del Capitano inizia come Il Tragico Naufragio Della Nave Sirio, canzone popolare resa celebra da Caterina Bueno, e molti notarono lo stile particolare del testo, un riferimento alla narrazione futurista del progresso, della potenza meccanica, al mito dell'acciaio e dell'industria. La canzone, meravigliosa, sarà oggetto anche di numerose riletture, e ricordo quella convincente di Fiorella Mannoia in Certe Piccole Voci (1999). Il disco si chiude con il riff, spiazzante, di 150 Stelle, sulle bombe e i bombardamenti, con il simpatico rock'n'roll di Rollo & His Jets, che nel testo cita due dei suoi migliori collaboratori, Peppe Caporello (bassista mezzo messicano soprannominato chicco di caffè) e Marco Manusso (chitarrista con quel nome strano) che insieme con Mimmo Locasciulli suonarono nel disco. Leggenda vuole che per gli arrangiamenti dei fiati Caporello volle un paio di scarpe di tela Superga bianche. Chiude il disco il pianoforte, dolcissimo e malinconico, di San Lorenzo, in ricordo dei bombardamenti del 19 luglio 1943 sul quartiere romano di San Lorenzo ad opera degli alleati. Canzone stupenda, è anch'essa ricchissima di riferimenti: i versi su Pio XII che incontra la gente si rifà ad una famosissima fotografia (scattata però, ma si seppe anni dopo, davanti alla Chiesa di San Giovanni In Laterano, nell'agosto del '43 dopo la seconda sequenza di bombardamenti), il verso Oggi pietà l'è morta, ma un bel giorno rinascerà è presa dal famoso canto partigiano di Nuto Revelli.
Il disco, con in copertina il merluzzo su un piatto in un frigorifero accanto a un limone tagliato fotografato da De Gregori e colorata da Peter Quell, fu anche un successo di critica e di vendite: nonostante non ebbe traino da nessun singolo, vendette 100000 copie nel primo mese, regalando le sue canzoni stupende, con De Gregori che fu il primo a ripercorrere le orme del Battiato de La Voce Del Padrone, unendo nel modo più convincente la tradizione cantautorale, in questo lui un Maestro insuperato, con il grande pubblico.
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Oggi rispondiamo alla domanda "a che gioco stiamo giocando", con the Shadow Theater, board game per due giocatori che ci permetterà di rivivere la leggenda cinese del re scimmia, gioco dalle grafiche e componenti meravigliosi che abbiamo scoperto assieme domenica scorsa e che per tutti questi elementi non potevo lasciare su sugli scaffali delle novità di Hirtemis, ma solo oggi scopriremo effettivamente com'è questo gioco da tavolo.
The Shadow Theatre è un gioco da tavolo che appartiene da una categoria che io apprezzo in maniera particolare quelli che hanno un game design immediato, asciutto ed estremamente chiaro sin dalla prima lettura del manuale, ma nonostante ciò durante le primissime partite, non ho trovato il gioco particolarmente affascinante. Questo giudizio, però, è figlio del consiglio che vi dà il regolamento,m per giocare le prime partite, ovvero eliminare un aspetto fondamentale del gioco: le tessere pergamena.
Il game design di the Shadow Theater prevede un'azione obbligatoria durante il nostro turno da scegliere tra due ed una opzionale da svolgere ad inizio turno; un'azione ci consentirà di ritirare tutte le scimmie da un singolo luogo, l'altra invece ci consentirà di piazzare quelle che abbiamo nella nostra riserva in un luogo ed ottenerne i benefici specifici, con l'azione opzionale potremmo adoperare le carte arma dei drago, se le abbiamo; a seconda dei luoghi le azioni ci consentiranno d avere le risorse che ci consentiranno di fare punti e vincere i round. La partita si conclude al meglio dei tre round! In questa maniera, però, i round risultano abbastanza piatti, ripetitivi, senza particolare mordente, cosa che cambia totalmente con l'uso delle tessere pergamena, elemento di game design che introduce varietà, imprevedibilità: le tessere pergamena cambieranno le regole del gioco durante il round oppure nel calcolo del punteggio e verranno sostitute round dopo round con tessere nuove dando la possibilità ai giocatori di cambiare strategia.
The Shadow Theater è un board game che va giudicato a partire dalla versione completa, non lasciandosi ingannare dalla versione didattica che consiglia il manuale, e che vi conquisterà con le sue due versioni avanzate. Nelle versioni avanzate la vittoria della partita si otterrà sommando il punteggio dei singoli round aggiungendo bonus specifici a seconda del round vinto, se questo cambiamento di game design rende The Shadow Theater un board game diverso, permettendo strategie di lungo termine, è la gestione delle tessere pergamena che ne cambia ancora una volta l'aspetto: nella prima versione a partire dal secondo round potremo scegliere una nuova tessera, che si aggiungerà alla precedente, combinando le due avremo un'evoluzione delle strategie sul tavolo. Nella terza versione invece potremo anche gestire tutto ciò, perché potremo scegliere 3 fra 5 tessere e decidere turno dopo turno quale scoprire per affiancare le altre ottenendo nuove possibilità!
The Shadow Theater è un board Game per due giocatori con una durata stimata di 30 minuti a partita consigliato da 10 anni in su creato da Cédric Lefebvre e Florian Sirieix, con le illustrazioni di Julien Rico edito in Italia da Asmodee Italia!
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Quando guardi italia-turchia e ti rendi conto che i giocatori hanno gli stessi nomi dei personaggi di "Terra amara" la soap turca che tua nonna guarda tutti i giorni e di cui ti racconta le vicende con entusiasmo ogni volta che vai a trovarla, anche se non te ne frega assolutamente niente 😂
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Il Long Covid e gli sportivi: gambe tagliate, stanchezza, nebbia mentale e respiro corto per tantissimi professionisti - 10 Giugno 2022
That's right! We do international news too!
Avvenire approfondisce la questione con il professor Domenico Corrado, direttore dell’unico master di Cardiologia dello Sport in Italia
È il professor Domenico Corrado, Ordinario di Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università di Padova e direttore dell’Unità dipartimentale sulle cardiomiopatie genetiche, oltre che direttore dell’unico master di Cardiologia dello Sport in Italia, a rilasciare una lunga intervista a Avvenire sul tema del long Covid e dell’impatto sugli sportivi.
Non può fare nomi – riferisce Avvenire – ma nel suo studio stanno approdando professionisti delle più popolari discipline sportive, rimasti “appiedati” per il “blocco” alle gambe, anche campioni olimpici (parliamo di uomini e donne) in molti casi condannati alla fine della carriera. Tutto per un virus che in fondo era, ed è, sottovalutato. «Il Covid può lasciare degli esiti assolutamente inattesi. Ovviamente più grave è stata la malattia dal punto di vista polmonare e più forte è il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare o di altri organi, ma quello che abbiamo visto è che anche atleti usciti da un Covid asintomatico possono avere importanti sequele anche dopo mesi dalla guarigione»
Non è detto che anche queste sequele siano sintomatiche. Spesso vengono scoperte anche dopo molti mesi, magari con una risonanza magnetica nell’ambito del protocollo del “return to play”.
«Seguo numerosi giocatori ai vertici della classifica e alcuni li ho dovuti fermare a causa di questa cicatrice – rivela Corrado – Per fortuna comunque sono l’eccezione».
Gambe tagliate, stanchezza, nebbia mentale, respiro corto. Un esempio (anche se non è un paziente di Corrado) è Peter Sagan, campione del mondo di ciclismo, manifestava «uno stato di spossatezza perenne, anche nella quotidianità». Un altro esperto, il biochimico Fulvi0 Ursini, prova a razionalizzare il fenomeno, a spiegarlo con poche parole, definendolo «invecchiamento accelerato del cuore»: un 60enne guarito dal Covid, sostanzialmente, può corrispondere – dal punto di vista biologico – ad un 70enne. Le cellule invecchiano, diventano senescenti: smettono di replicarsi correttamente, vanno incontro a modificazioni soprattutto nell’attività.
Gli studi, chiaramente, sono agli inizi. E gli sportivi – secondo Corrado – sono un osservatorio straordinario. «La grande maggioranza della popolazione è già guarita dal Covid ma un numero di persone ancora difficile da quantificare denuncia varie sofferenze da “long Covid”». Insomma: non è finita qui.
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(Please forgive the google translation)
Long Covid and athletes: cut legs, tiredness, mental fog and shortness of breath for many professionals
Avvenire delves into the issue with Professor Domenico Corrado, director of the only Master's Degree in Sports Cardiology in Italy
Professor Domenico Corrado, Full Professor of Cardiovascular Diseases at the University of Padua and director of the departmental unit on genetic cardiomyopathies, as well as director of the only master's degree in Sports Cardiology in Italy, gave a long interview to Avvenire on the topic of long Covid and its impact on athletes.
He can't name names - Avvenire reports - but professionals from the most popular sports disciplines are coming to his office, left "stranded" due to the "block" in their legs, even Olympic champions (we're talking about men and women) in many cases condemned to the end of their careers. All for a virus that ultimately was, and is, underestimated. "Covid can leave absolutely unexpected consequences. Obviously, the more serious the disease was from a pulmonary point of view, the greater the risk of developing a cardiovascular or other organ disease, but what we have seen is that even athletes who have recovered from asymptomatic Covid can have important sequelae even months after recovery"
These sequelae are not necessarily symptomatic. They are often discovered even after many months, perhaps with an MRI as part of the “return to play” protocol.
"I follow many players at the top of the rankings and I had to stop some of them because of this scar - reveals Corrado - Luckily, however, they are the exception".
Cut legs, tiredness, mental fog, shortness of breath. An example (even if he is not a patient of Corrado) is Peter Sagan, world champion of cycling, who manifested «a state of perpetual exhaustion, even in everyday life». Another expert, the biochemist Fulvi0 Ursini, tries to rationalize the phenomenon, to explain it in a few words, defining it as «accelerated aging of the heart»: a 60-year-old recovered from Covid, substantially, can correspond – from a biological point of view – to a 70-year-old. Cells age, become senescent: they stop replicating correctly, they undergo modifications especially in activity.
The studies, clearly, are in their early stages. And athletes – according to Corrado – are an extraordinary observatory. «The vast majority of the population has already recovered from Covid but a number of people still difficult to quantify report various sufferings from “long Covid”». In short: it doesn't end here.
#mask up#covid#pandemic#covid 19#wear a mask#public health#coronavirus#sars cov 2#still coviding#wear a respirator
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mi dispiace così tanto per la merda che si stanno prendendo kris e davide da ieri. A mio avviso ieri è totalmente mancato il centrocampo, è vero, /MA il punto non è che loro sono bidoni come molti amano dire. È mancato il centrocampo in relazione a come giochiamo noi, dove è vero che per caratteristiche e qualità di giro palla e costruzione bare e calha non hanno eguali in italia e se per questo pochi pretendenti a contendere il trono pure in europa. A fronte di questo è vero che senza di loro perdiamo il 70% di quello che facciamo perché il nostro gioco passa tanto da loro, poi se il resto dei titoli ieri ha fatto pure schifo (salverei dimash e basta) il danno è fatto. Ciò non rende né kris né davide bidoni, bisognerebbe trovare invece un modo per dare alla panchina anche un’essenza di gioco diversa per giocatori che sono diversi. Ma quanto ci vuole a essere un po’ lucidi senza insultare e chiamare dei bidoni tutti i giocatori
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Senza giocatori del Milan L italia non va avanti strano
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Coppa Davis 2024: Italia e Olanda pronte per la finale di domani alle 16:00
Domani, domenica 24 novembre 2024, alle ore 16:00, l'Italia affronterà l'Olanda nella finale della Coppa Davis 2024. L'incontro si terrà al Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Málaga, in Spagna.
Domani, domenica 24 novembre 2024, alle ore 16:00, l’Italia affronterà l’Olanda nella finale della Coppa Davis 2024. L’incontro si terrà al Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Málaga, in Spagna. Oasport L’Italia, campione in carica, ha raggiunto la finale dopo aver superato l’Argentina nei quarti di finale e l’Australia in semifinale. La squadra italiana è guidata da Jannik Sinner,…
#Alessandria today#appassionati di tennis#Atleti#Botic Van de Zandschulp#campioni in carica#Capitano#competizione#competizione internazionale#Coppa Davis#domenica 24 novembre#evento sportivo#evento tennistico#Filippo Volandri#Finale#finale Coppa Davis 2024.#giocatori#Google News#incontro storico#Italia#Italia-Olanda#italianewsmedia.com#Jannik Sinner#Lorenzo Musetti#match#match decisivo#Matteo Berrettini#Málaga#novembre 2024#NOW#Olanda
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Sergio Strizzi: The perfect moment è alla Estorick Collection of Italian Modern Art

Di Silvia Pellegrino Ha preso il via ieri 15 maggio alla Estorick Collection of Italian Modern Art di Londra "Sergio Strizzi: The Perfect Moment", una mostra di 80 scatti che testimoniano il lavoro del grande fotografo nel cinema italiano. Sergio Strizzi, The perfect moment è alla Estorick Collection of Italian Modern Art Ha preso il via il 15 maggio e prosegue fino all'8 settembre "Sergio Strizzi: The perfect moment", la mostra fotografica ospitata dalla Estorick Collection of Italian Modern Art di Islington a Londra che presenta 80 scatti realizzati dal grande fotografo e dedicati al mondo del cinema italiano. La mostra presenta per la prima volta nel Regno Unito una panoramica pressoché completa del lavoro di Sergio Strizzi (1931-2004) che ha lavorato come fotografo di scena su alcuni dei più importanti set cinematografici sia in Italia che all'estero dagli anni '50 ai primi anni 2000. Il suo lavoro include fotografie iconiche di Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Sophia Loren. L'esposizione che ha preso il via mercoledì scorso è il risultato di un progetto ambizioso nato circa un anno fa, frutto della collaborazione tra la Fondazione Sergio Strizzi e la Direttrice della Estorick Collection of Modern Italian Art, Roberta Cremoncini. Pensato per il pubblico inglese, il progetto ha avuto una prima fase di selezione di 120 foto, fino alla scelta delle 80 in mostra, principalmente in bianco e nero, che raccontano la carriera del famoso fotografo cinematografico. Come ci confermano Vanessa e Melissa Strizzi, le figlie del grande fotografo che abbiamo incontrato alla serata per la stampa, la scelta delle foto dei set cinematografici e dei ritratti non è stata così "indolore": "Avrei voluto anche la barriera...", confida Melissa. Ci spiegano che la foto in questione fa parte del set del film Fuga per la vittoria (Escape to Victory), presente in mostra in diversi scatti, ma senza la foto dei giocatori allineati sul campo, quella che loro chiamano affettuosamente "la barriera". Risulta altrettanto difficile trovare la loro foto preferita tra quelle in mostra: tra le più amate da Melissa, quella con Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau, presente nel set "La Notte" e nella stessa locandina della mostra, perchè in questo scatto il padre è riuscito a cogliere qualcosa di iverso: "Nella foto l'attrice sorride, mentre nel ruolo che interpreta nel film di Michelangelo Antonioni è sempre triste". Per Vanessa la preferenza cade sul set del "Giudizio Universale" (The Last Judgement), con due foto in bianco e nero: un ritratto di Silvana Mangano che sembra avvolta dalla luce e quella corale del ballo di sala. Per la direttrice della Estorick Roberta Comencini sono i ritratti del servizio fotografico realizzato alla Torre Galfa di Milano che hanno come protagonista un'altra icona del cinema italiano: Monica Vitti. Ma è lo stesso Strizzi che l'occhio attento riesce a scorgere nello sfondo di una foto di scena con l'attrice de "La Ragazza con la Pistola" (cercate in galleria 1) e così pure negli scatti di altri attori di cui divenne amico e che ci vengono indicati dalle sorelle Strizzi. "Ce ne sono diversi, sicuramente Stanley Baker...quando morì fu una delle poche volte che vedemmo papà piangere". L'amicizia con il leggendario attore non è l'unico legame che il fotografo strinse fuori dal set con attori inglesi e non. Oltre a Baker, prematuramente scomparso a 48 anni, ci raccontano dell'amicizia con Sir Michael Cane (in esposizione nelle foto di Escape to Victory) e con l'attore americano Ben Gazzara, immortalato da Strizzi con Audrey Hepburn sul set del film Bloodline. Tra gli italiani, il regista Francesco Rosi e Marcello Mastroianni, che erano di casa quando Vanessa e Melissa erano piccole. Nella bella video intervista di Luigi Abramo che vi suggeriamo di vedere all'entrata in galleria, Sergio Strizzi dice di Mastroianni: "Non amava farsi fotografare e non riusciva a distinguere tra una buona ed una cattiva foto, ma sempre disponibile sul set.. sempre collaborativo". Quello che per il visitatore è un viaggio nel mondo fantastico del cinema dei tempi d'oro, per Vanessa e Melissa bambine era la normalità. Entrambi i genitori lavoravano in quel settore, quindi giocare con i props del film Lo Squalo o vestirsi con costumi di scena delle Avventure del Barone Munchausen (in esposizione ci sono foto del set con Robin Williams) era il nostro equivalente di giocare con le bambole. Un po' meno facile spiegare il lavoro del padre agli amichetti e compagni di scuola, ci spiegano, perchè a quei tempi il fotografo cinematografico era una professione praticamente nuova. Niente a che vedere con la figura del paparazzo, sebbene alcune testate giornalistiche l’abbiano erroneamente associata al fotografo romano. ... Continua a leggere su
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INDEX
CLASSICO E ROMANTICO
William Blake, Newton
Jöhan Heinrich Füssli, L'incubo
Étienne-Luoise Boullée, Progetto per il cenotafio di Newton
Claude-Nicolas Ledoux, Casa delle Guardie campestri
John Constable, La chiusa
e il mulino di Flatford
William Turner, Mare in tempesta
Francisco Goya, Fucilazione
Jacques-Louis David, La morte di Marat
Antonio Canova, Monumento di Maria Cristina d’Austria
Jean-August-Dominique Ingres, La bagnante di Valpingon
Théodore Géricault, La zattera della Medusa
Eugène Delacroix, La Libertà guida il popolo
Lorenzo Bartolini, Monumento funebre della contessa Zamoyska
François Rude, Rilievo dell'Arco di trionfo di Parigi Camille Corot, La cattedrale di Chartres
Théodore Rousseau, Temporale; veduta della piana di Montmartre
Honoré Daumier, Vogliamo Barabba
Constantin Guys, Per la strada
Honoré Daumier, Il vagone di terza classe
François Millet, L’Angelus
Camille Pissarro, Sentiero nel bosco in estate
LA REALTA' E LA COSCIENZA (l’Impressionismo; La fotografia; Il Neo-impressionismo; Il Simbolismo; L’architettura degli ingegneri)
Gustave Courbet, Ragazze in riva alla Senna (Estate)
Edouard Manet, Le déjeuner sur l'herbe
Alfred Sisley, Isola della Grande Jatte
Claude Monet, Regate ad Argenteuil;
Claude Monet, La Cattedrale di Rouen
Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette
Edgar Degas, L'absinthe
Paul Cézanne, L'asino e i ladri
Paul Cézanne, La casa dell'impiccato ad Auvers (Non Aversa)
Paul Cézanne, I giocatori di carte
Paul Cézanne, La montagna Sainte-Victoire
Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte
Paul Signac, Ingresso del porto a Marsiglia
Paul Gauguin, Te Tamari No Atua
Vincent van Gogh, Ritratto del postino Roulin
Henri de Toulouse-Lautrec, La toilette
Henri Rousseau detto il Doganiere, La Guerra
Odilon Redon, Nascita di Venere
Gustave Moreau, L'apparizione
Pierre Bonnard, La toilette del mattino
Auguste Rodin, Monumento a Balzac
Medardo Rosso, Impressione di bambino davanti alle cucine economiche
I pittori della cerchia di Mallarmé
Edouard Vuillard, La pappa di Annette.
James MeNeill Whistler, Notturno in blu e oro: il vecchio ponte di Battersea
L' OTTOCENTO IN ITALIA, IN GERMANIA, IN INGHILTERRA
1. Giovanni Fattori, In vedetta
IL MODERNISMO (Urbanistica e architettura moderniste; Art Nouveau; La pittura del Modernismo; Pont-Aven e Nabis)
1. Antoni Gaudí, Casa Milá a Barcellona
2. Adolf Loos, Casa Steiner a Vienna
3. Antoni Gaudi, Il Parco Güell a Barcellona
L’ARTE COME ESPRESSIONE (Espressionismo; La grafica dell’Espressionismo)
1. Edvard Munch, Pubertà
André Derain, Donna in camicia
Ernst Ludwig Kirchner, Marcella
Henri Matisse, La danza
Emil Nolde, Rose rosse e gialle
Oskar Kokoschka, Chamonix, Monte Bianco
L’EPOCA DEL FUNZIONALISMO (Urbanistica, architettura, disegno industriale; Pittura e scultura; Der blaue Reiter; L’avanguardia russa; La situazione italiana; École de Paris; Dada; Il Surrealismo; La situazione in Inghilterra; La situazione italiana: Metafisica, Novecento, anti-Novecento)
Le Corbusier, Villa Savoye a Poissy
Le Corbusier, Cappella di Nötre-Dame-du-Haute a Ronchamp
Walter Gropius, La Bauhaus a Dessau
Ludwig Mies van der Rohe, Plastico di un grattacielo in verro per Chicago
Ludwig Mies van der Rohe, Seagram Buildings a New York
Tre progetti per il Palazzo dei Soviet. Le Corbusier e Pierre Jeanneret,
Walter Gropius, Bertold Luberkin,
Teo van Docsburg e Hans Arp, Cinema-ristorante L'Aubette a Strasburgo.
Thomas Gerrit Rietveld, Poltrona con elementi in nero, rosso, blu
Pier Mondrian, Composizione in rosso, giallo, blu
Aivar Aalto, Sanatorio a Paimio - Poltrona
Frank Lloyd Wright, Casa Kaufmann a Bear Run
Pablo Picasso, I saltimbanchi; Les demoiselles d’Avignon; Natura morta spagnola
Georges Braque, Narura morta con l’asso di fiori
Robert Delaunay, Tour Eiffel
Juan Gris, Natura morta con fruttiera e bottiglia d’acqua
Georges Braque, Natura morta con credenza: Café-bar
Marcel Duchamp, Nu descendant un escalier n. 2
Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio
Giacomo Balla, Automobile in corsa
Vasili; Kandinsky, Primo acquerello astratto; Punte nell'arco
Paul Klee, Strada principale e strade laterali
Anton Pevsner, Costruzione dinamica
Naum Gabo, Costruzione nello spazio; Il cristallo
Fernand Léger, Composizione con tre figure
Joan Miró, La lezione di sci; Donne e uccello al chiaro di luna
Giuseppe Terragni, Progetto dell'Asilo Sant'Elia a Como
Atanasio Soldati, Composizione
Constantin Brancusi, La Maiastra
Amedeo Modigliani, Ritratto di Léopold Zborowski
Georges Rouault, Cristo Deriso
Marc Chagall, A la Russie, aux anes et aux autres
Pablo Picasso, Guernica
René Magritte, La condizione umana Il
Man Ray, Motivo perpetuo
Henry Moore, Figura sdraiata
Alexander Calder, Mobile
Ben Nicholson, Feb. 28-53 (Vertical Seconds)
Francis Bacon, Studio dal ritratto di Innocenzo X di Velázquez
Diego Rivera, L'esecuzione dell'imperatore Massimiliano
David Alfaro Sigueiros, Morte all'invasore
Giorgio De Chirico, Le Muse inquietanti
Carlo Carrà, L'amante dell'ingegnere
Alberto Savinio, Nella foresta
Osvaldo Licini, Amalasunta su fondo blu
Giorgio Morandi, Natura morta con fruttiera
7. LA CRISI DELL'ARTE COME "SCIENZA EUROPEA" (Urbanistica e architettura; La ricerca visiva; La pittura negli Stati Uniti)
Ellsworth Kelly, Verde, blu, rosso
Morris Louis, Gamma Delta
László Moholy-Nagy, Composizione Q XX
Julius Bissier, 25 settembre 1963?
Josef Albers, Omaggio al quadrato
Arshile Gorky, Giardino a Sochi
Jean Fautrier, Nudo
Jean Dubuffet, Orateur
André Masson, Les Chevaliers
Hans Hartung, Composizione
Jackson Pollock, Sentieri ondulati
Mark Rothko, Rosso e blu su rosso
Albero Burri, Sacco B.
Antoni Tápies, Bianco e arancione
Giuseppe Capogrossi, Superficie 114
Lucio Fontana, Concetto spaziale: attesa
Alberto Giacometti, Figura
Ettore Colla, Officina solare
Mark Tobey, Circus transfigured
Georges Mathieu, Cast
Victor Vasarély, Composizione.
Kenneth Noland, Empireo
Clyfford Still, 1962-D
Emilio Vedova, Plurimo n. 1; Le mani addosso
Robert Rauschenberg, Letto
Mimmo Rotella, Marilyn
Roy Lichtenstein, Il tempio di Apollo
Andy Warhol, Marilyn Monroe
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al centordicesimo video di cassano che non sa parlare paragonato a giocatori appena arrivati in italia che parlano meglio di lui io purtroppo rido ancora come al primo
#non guarderei la bobo tv neanche sotto tortura ma se lo facessi sarebbe solo per vedere quanto prendono per il culo cassano#bobo i tuoi undici giocatori più forte che hai giocato bobo
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Come promesso oggi, risponderemo alla domanda A Che Gioco Stiamo Giocando con La Via delle Spie, boardgame di cui abbiamo scoperto i componenti domenica e che ovviamente ho ricevuto al dayOne grazie agli amici di Hirtemis.
La Via delle Spie, è un gioco da tavolo in cui ogni giocatore seduto Around The table dovrà catturare l'altro interpretando due spie. Il game design di questo gioco da tavolo prevede collector set e "io divido tu scegli" perfettamente fusi: ad ogni round un giocatore selezionerà due carte, una la posizione coperta sul tavolo mentre l'altra sarà visibile, spetterà all'altro giocatore scegliere quale tenere per sé e quale, quindi, lasciare all'altro giocatore, queste carte, ci permetteranno di muoverci sulla plancia del gioco per catturare il nostro avversario, movimenti che, però, avverranno in base alla quantità di carte appartenenti allo stesso set che abbiamo collezionato. Quando l'uno avrà raggiunto o superato l'altro sarà il vincitore. Inoltre nel gioco è presente una modalità avanzata in cui reperire degli oggetti che ci consentiranno di aiutarci a portare a termine la nostra missione.
Nonostante abbia trovato le partite de La Via delle Spie, piacevoli e combattute, il gioco non è riuscito a convincermi completamente: le meccaniche si fondono in maniera perfetta tra di loro, ma non mi è mai venuta voglia di giocare una partita via l'altra, sapete benissimo che io amo i boardgames semplici ed immediati come La Via delle Spie, ma in questo caso non è scattato il quid che mi tenesse ancorato al tavolo; speravo che la modalità avanzata con il mercato nero e gli oggetti potesse inserire questo elemento, ma purtroppo così non è stato, certo aumenta la varietà nelle partite, ma tutto ciò non mi è bastato. E neanche la modalità squadre per 3 o 4 giocatori risulta particolarmente accattivante.
Ma quando ho ripreso la scatola de La Via delle Spie, ho capito davvero qual è il focus di questo boardgame: sul retro di essa si declama la possibilità di essere giocato in famiglia con i bambini ed ho immaginato la classica famiglia di 4 elementi al tavolo giocando in squadra genitori figli contro genitori figli, con gli aduli che mostravano tramite la La Via delle Spie in maniera perfetta il concetto di collezione set e le possibilità de "io divido tu scegli", istruendoli a tali meccaniche, riuscendo in questo contesto ad avere grande soddisfazione da questo gioco, che può essere facilmente spiegato dai bambini e quindi giocato in autonomia.
La Via delle Spie, è un gioco da tavolo per due giocatori (con una modalità squadre per 3/4 giocatori), consigliato dagli 8 anni in su, per una durata media stimata tra i 10 ed i 20 minuti, creato da Christian Kudahl e Laura Kudahl, con le illustrazioni di Fanny Pastor-Berlie, edito in Italia da Pendragon Game Studio.
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