#partita italia
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Ma questa partita che sofferenza è? 😱
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Stasera c'è la Coppa Italia, stasera gioca l'Inter, stasera c'è la partita in chiaro, stasera è la prima partita che guardo senza poterla commentare con te, stasera obbligo mamma a guardarla con me sennò potrei scoppiare a piangere da un momento all'altro. Quindi forza Inter sempre ⚫🔵
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#pensieri#Inter#calcio#partita#coppa italia#mancanza#interista#andare avanti#senza te
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Ebbene sì, si può essere #freelance e NON avere la Partita Iva. Dopotutto non è difficile arrivarci: basta conoscere il fisco italiano. (immagine tratta da un questionario di DocServizi per il Comune di Bologna, evidenziazione in rosso del sottoscritto)
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Italia vs svizzera 0:01
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«Avrò avuto vent’anni, non ero nessuno e non avevo fatto ancora niente. Mi trovai in uno studio televisivo davanti a un dirigente loquace ed entusiasta: “Lei è fortunata. La vede quella scalinata? La scenderà ogni settimana con un abito meraviglioso e una benda sugli occhi. Nell’ultima puntata se la toglierà per annunciare i premi della Lotteria Italia”.
Lo guardai e poi dissi la mia: “Grazie, ma odio le scale, in giro ci sono almeno ottomila ragazze più belle di me e questa cosa può farla chiunque. Lei forse non lo sa, ma lo scoprirà: io sono bravissima”.
Mi sono impegnata perché come diceva mia madre: “Se le cose non le fai bene, poi devi rifarle due e tre volte”. Non mi piace perdere tempo. Se però una cosa non la sento, la rifiuto. Perché non ho mai creduto nel rimmel o nel mio personaggio, ma nell’idea, nella creatività e nel destino. Sono rimasta sempre me stessa e ho provato a non cambiare pelle.
Timida, che quando ricevo un premio o un riconoscimento smetto quasi di parlare e a disagio, un disagio profondo, quando intorno a me c’è troppa gente. Divento un’altra e alle grandi feste non vado mai. Non saprei cosa dire e cosa fare e cercherei subito un modo per fuggire. Se mi fossi specchiata nel successo sarei stata insopportabile. Ho cercato di evitarlo, per me e per le persone che avevo intorno, ma non ho faticato perché è la mia natura.
Oltre il balletto, le prove, le canzoni, il trucco, i concerti e tutto il resto, c’ero sempre io. Quella che dimessa e struccata va in vacanza a un’ora da Roma e d’inverno indossa il golf e la calzamaglia perché sente freddo. Amo il mio nido e le mie piccole certezze. La Carrà mi è simpatica, ma con Raffaella Pelloni ci vivo tutti i giorni. La vita è una partita a carte e a me piace avere il mazzo in mano. Io me la sono giocata. A volte ho pagato un prezzo e altre mi è andata bene, ma non posso dire di non essermi divertita».
Raffaella Carrà
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Ieri pomeriggio la RAI ha trasmesso in diretta la partita Italia-Svizzera, ottavi di finale degli Europei di calcio maschili. Prestazione decisamente mesta, in linea con le precedenti.
Vorrei qui ricordare che Il monte ingaggi della squadra si aggira attorno agli 80 milioni di euro, cui si aggiungono i premi partita, che in questo caso sono ovviamente più limitati rispetto ad altre edizioni.
Il montepremi complessivo di EURO 2024 è di 331 milioni di euro, la squadra campione potrà incassare quasi 30 milioni. Nonostante la magra performance, gli azzurri avevano fin qui incassato dalla competizione europea 12,25 milioni di euro.
Una settimana fa la RAI NON ha invece trasmesso la finale della Nations League di Volley femminile, dove la Nazionale italiana, guidata da Julio Velasco, ha svettato per la seconda volta, con prestazioni di gruppo e individuali straordinarie.
Paola Egonu è stata premiata come migliore giocatrice della Nations League 2024. Quattro azzurre sono state inserite nel Dream Team, il sestetto ideale della prestigiosa competizione internazionale itinerante: Paola Egonu come miglior opposta, Myriam Sylla come miglior schiacciatrice, Alessia Orro come miglior palleggiatrice, Sarah Fahr come miglior centrale. Ma nella programmazione della RAI non c'era stato posto per alcuna partita (10 vittorie su 12), né appunto per la finale (d'altra parte, scriveva un certo generale, i tratti di Paola Egonu non rappresentano la vera italianità e quindi perché darle spazio sul principale canale della Nazione?)
Quanto al montepremi complessivo della competizione, si parla di circa 8 milioni di Euro. Un milione è andato all'Italia, in quanto squadra vincitrice. Paola Egonu ha portato a casa un totale di circa 37.000 dollari (30.000 per MVP e 10.000 per miglior opposto); Alessia Orro, Myriam Sylla e Sarah Fahr circa 9.000 euro a testa.
Barbara Poggio
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Economia -Lesson two
Vi spiego, in parole povere, come funziona il mondo Taxi in Italia. I comuni emettono licenze Taxi che assegnano, gratuitamente, seguendo una graduatoria per titoli (quasi sempre appannaggio di figli, mogli o parenti di chi e' gia' tassista o sta dentro quel mondo) Insomma, come primo atto, i comuni regalano a una minoranza di cittadini, 150mila euro (valore medio di una licenza sul mercato quando il tassista la vende). Una volta avuta una licenza, come succede per tutte le attivita' commerciali o artigiane, il tassista dovrebbe iscriversi in camera di commercio, inail, inps e partita iva, come devono fare tutte le imprese commerciali e artigiane di questo Paese. Invece i tassisti che fanno? Hanno costituito, nel tempo, delle cooperative di lavoro; conferiscono le loro licenze alla cooperativa e ne diventano dipendenti. Peccato che sono dipendenti "finti". Loro non versano gli incassi alla coop, come un vero dipendente e a fine mese prendono la busta paga. No! Si tengono gli incassi e versano alla coop solo i costi che la coop stessa sostiene per loro: contributi inps, inail e un piccolo contributo per tenere in piedi la struttura. Parlando con i numeri (almeno nelle grandi e medie citta'), incassi per 5mila euro mensili, 1mille per pagare le ritenute irpef-inps in busta paga, 1mille di costi gestionali dell'auto, 3mila il guadagno netto. Tutto questo a fronte di una busta paga netta emessa dalla coop per 1mille euro. Busta paga che permette vantaggi che i cittadini onesti nom hanno: avere il doppio dell'assegno unico per i figli rispetto al dovuto, meno della meta' della retta di asilo, un terzo del canone per chi ha una casa popolare, un terzo della retta universitaria e mille altre agevolazioni che spettano presentando ISEE.
Ecco, questa e' la casta dei tassisti. Una di quelle caste difesa da certa politica e tollerata da milioni di italiani che vota "certa politica" senza battere ciglia.
Ah, dimenticavo.. in 50anni "certa politica" e' stata tutta, dx o sx che sia, visto che tutti hanno tollerato, sapendo... @ilpianistasultetto
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"Quando vedevo la gente che partiva alla 8 da Sassari e alle 11 lo stadio era già pieno, capivo che per i sardi il calcio era tutto. Ci chiamavano pecorai e banditi in tutta Italia e io mi arrabbiavo. I banditi facevano i banditi per fame, perché allora c'era tanta fame, come oggi purtroppo. Il Cagliari era tutto per tutti e io capii che non potevo togliere le uniche gioie ai pastori. Sarebbe stata una vigliaccata andare via, malgrado tutti i soldi della Juve. Dopo ogni partita spuntava Allodi che mi diceva: "dai, telefoniamo a Boniperti". Ma io non ho mai avuto il minimo dubbio e non mi sono mai pentito." Non è vero. Non è vero che il mondo è avaro di storie. È tutto il contrario. Le storie sono ovunque, bisogna solo avere il coraggio di cercarle nei meandri impolverati della bellezza. Non è vero che il tempo passa e le cose cambiano. L'unica cosa vera è che cambiano gli uomini, schiavi di ciò che calcio non è: il denaro." (Gigi Riva)
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Abbiamo ringraziato ogni giorno.
Tokyo sembrava irraggiungibile. Non solo lo hanno eguagliato per numero di medaglie, 40, lo hanno superato per numero di ori, 12 contro 10. Non si faceva così bene da Sydney, 24 anni fa. 25 medaglie tra oro e argento contro le 24 di Los Angeles nel 1932 e le 23 di Atlanta e Roma nel 1996 e 1960. Seconda Olimpiade di fila con tutti i giorni a medaglia, oggi 36, striscia che è partita il 18 Agosto 2016 a Rio.
Il livello di competitività in più sport continua ad essere altissimo, sono saliti sul podio in 15 discipline diverse, sul gradino più alto in 10 di queste (mai successo prima). 20 quarti posti. Dopo 64 anni superiamo la Germania nella classifica finale. Siamo nelle prime 10 dal 1996. Il medagliere dice “solo” nona e sesta, ma la sostanza è diversa e questa è stata la migliore edizione per gli Azzurri. Nonostante il covid, i calcoli renali, la febbre, gli infortuni, le decisioni folli di giudici e arbitri. Nonostante il poco riguardo che si ha in questo paese per le strutture, le ore di sport a scuola e il sostegno che molto spesso manca per chi vuole intraprendere questa carriera.
I valori di questi atleti sono enormemente superiori rispetto ai numeri sul medagliere. È la migliore Italia e si può fare ancora meglio.
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Azz quindi dopo un gol subito si può provare a reagire invece di arrendersi e buttare la partita, eh Italia?
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"Vale la pena ricordare che la Olivetti aprì una sede a Cupertino nel 1972, quando Jobs era ancora un fricchettone impiegato in Atari...
Mi piace ricordare questi dettagli per dare l'idea dell'enorme vantaggio che l'azienda di Ivrea aveva sugli americani (in Europa non c'era partita, Olivetti negli '80 fu il primo produttore di PC e 3° al mondo, creando i primi portatili con processori micro) che arrivano dopo su certe "visioni", grazie a noi italiani, che non siamo solo pizza& mandolino come ci descrivono (e vorrebbero) da almeno trent'anni.
Ai giovani va spiegato cosa fosse la Olivetti, chi era Faggin (inventò il "touch"), che contributo diedero gli italiani alla Rivoluzione Informatica (la NASA copiò un elaboratore italiano, non si usava dire "computer" ma, italianamente, "elaboratore", per mandare l'Apollo sulla Luna). Paradossale che a scuola tutto ciò non sia nei programmi...
In Europa nessuno può vantare ciò che fece l'Olivetti, ridimensionata a partire dal '92, ovvero quando parti la svendita degli "ori di famiglia". Un Italia troppo forte economicamente non andava bene a certe latitudini...
L'Italia, sosteneva Enrico Mattei, deve esportare tecnologia e nuove idee, non braccia; insomma, all'estero non si va per fare gli straccioni..."
~ Da Associazione Archivio Storico Olivetti
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La Democrazia Americana
"Portano violenza,
e poi vogliono insegnare al mondo come ci si comporta democraticamente,
non meritano la nostra ammirazione"
"Cari ascoltatori, è molto diffusa l’opinione, non solo in Italia, ma in mezzo mondo, che gli Stati Uniti siano un modello di democrazia. Io, naturalmente, non ho niente contro gli americani, però mi piacerebbe essere minimamente obiettivo per raccontare leggermente la loro storia. Intanto, in quanto ai loro presidenti, ne hanno stecchiti quattro o cinque, così, assassinati, cosa che per esempio in Italia non è mai accaduta, neanche in altri Paesi. Insomma, gli americani quando si stancano di un presidente gli sparano e poi fanno dei bei funerali, quattro lacrime, e si passa al prossimo da assassinare. Insomma, una cosa veramente vergognosa. Ma è la storia degli americani che è inquietante. E quindi l’America non merita tutta la stima che noi abbiamo nei confronti degli Stati Uniti. E vi racconto molto brevemente la loro storia: hanno cominciato con l’uccidere tutti gli apache, i famosi indiani, ci hanno girato mille film su questo argomento. I poveri indiani che si difendevano con l’arco e le frecce, e invece gli americani che usavano ovviamente il fucile e la pistola, e quindi, diciamo, una partita un po’ truccata, ma niente di più. Poi cos’hanno fatto gli americani? Sono andati in Africa e hanno deportato un numero sterminato di neri, li hanno schiavizzati, li hanno trattati male per secoli e adesso passano per quelli buoni, che naturalmente devono insegnare al mondo come ci si comporta democraticamente. Fatta anche questa operazione, cosa hanno fatto gli americani? Così io sintetizzo. Sono andati in Giappone e hanno sganciato due bombe atomiche, due, una su Nagasaki e una su Hiroshima, facendo una quantità sterminata di vittime e anche questa è una bella prodezza. Non paghi, sono andati in Corea a fare un’altra guerra, e anche lì è successo di tutto. Poi sono andati in Vietnam
a massacrare i vietnamiti, un’altra prodezza, diciamo. Poi sono andati in Iraq. Ricorderete, dove volevano esportare la democrazia, invece hanno esportato la morte, perché ne hanno stecchiti un vagone.
Poi hanno finito di fare
i bulli gli americani?
No signori, sono andati anche in Afghanistan.
E lì abbiamo visto com’è andata a finire. Si sono fermati vent’anni, dovevano cambiare la società, non hanno cambiato niente e hanno, diciamo, lasciato una scia di sangue, di morti ammazzati, come loro abitudine. Ecco, questi sono gli americani. E noi dovremmo guardarli con ammirazione nel tentativo di imitarli? Io penso proprio che no. Molto meglio noi italiani, che siamo un po’ confusionari, abbiamo avuto qualche problema, ma rispetto agli Stati Uniti siamo Biancaneve".
- Vittorio Feltri
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A proposito del bug che l'altro giorno ha bloccato le attività di mezzo mondo: sapevate che solo quattro giorni prima è partita la sperimentazione sull'IT-Wallet volta alla dematerializzazione di tutti i nostri documenti e del nostro denaro? Forse sarebbe il caso di riflettere un secondo sulla strada che stiamo percorrendo, prima di ritrovarci prigionieri senza nemmeno rendercene conto.
Un monito accorato da parte del nostro Max Cioffi, segretario della sezione milanese di Pro Italia.
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SPAGNA-ITALIA 2012 io me la ricordo TUTTA compreso il momento in cui iker casillas va dall'arbitro a chiedere di fischiare la fine della partita per rispetto all'italia e per evitare l'umiliazione totale dopo 4 gol presi (e in porta c'era buffon, in campo bonucci chiellini motta pirlo marchisio etcetc). se pensate che ieri abbiamo giocato peggio di qualunque italia passata e sta nazionale sia da buttare per una partita disastrosa, andate a rivedere anche solo quella partita e questa nazionale vi sembrerà il real madrid 2008
#abbiamo giocato malissimo ieri e tutto quello che volete#ma la gente che sta urlando alla morte di sti poveri cristi da ieri sera#dovrebbe pensare come funziona il calcio#prima di tutto#e che ci sono partite oscene e partite meravigliose per ogni squadra ad ogni ciclo
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