Interesting Papers for Week 52, 2023
Identifying properties of pattern completion neurons in a computational model of the visual cortex. Baker, C. M., & Gong, Y. (2023). PLOS Computational Biology, 19(6), e1011167.
Noise in the brain: Transcranial random noise stimulation and perceptual noise act on a stochastic resonance‐like mechanism. Battaglini, L., Casco, C., Fertonani, A., Miniussi, C., Di Ponzio, M., & Vicovaro, M. (2023). European Journal of Neuroscience, 57(12), 2097–2111.
Speeded response tasks with unpredictable deadlines. Blurton, S. P., Feifel, J., & Gondan, M. (2023). Journal of Mathematical Psychology, 115, 102776.
Inconsistencies between human and macaque lesion data can be resolved with a stimulus-computable model of the ventral visual stream. Bonnen, T., & Eldridge, M. A. (2023). eLife, 12, e84357.
Environmental dynamics shape perceptual decision bias. Charlton, J. A., Młynarski, W. F., Bai, Y. H., Hermundstad, A. M., & Goris, R. L. T. (2023). PLOS Computational Biology, 19(6), e1011104.
Reward history modulates attention based on feature relationship. Chen, Y., Chen, S., Zhang, X., Zhang, S., Jia, K., Anderson, B. A., & Gong, M. (2023). Journal of Experimental Psychology: General , 152(7), 1937–1950.
Humans decompose tasks by trading off utility and computational cost. Correa, C. G., Ho, M. K., Callaway, F., Daw, N. D., & Griffiths, T. L. (2023). PLOS Computational Biology, 19(6), e1011087.
Model discovery to link neural activity to behavioral tasks. Costabile, J. D., Balakrishnan, K. A., Schwinn, S., & Haesemeyer, M. (2023). eLife, 12, e83289.
Male rodent perirhinal cortex, but not ventral hippocampus, inhibition induces approach bias under object-based approach-avoidance conflict. Dhawan, S. S., Pinter, C., Lee, A. C., & Ito, R. (2023). eLife, 12, e81467.
Instant Effects of Semantic Information on Visual Perception. Enge, A., Süß, F., & Abdel Rahman, R. (2023). Journal of Neuroscience, 43(26), 4896–4906.
Behavioral State-Dependent Modulation of Prefrontal Cortex Activity by Respiration. Folschweiller, S., & Sauer, J.-F. (2023). Journal of Neuroscience, 43(26), 4795–4807.
A queueing model of visual search. Li, Y., Schlather, M., & Erdfelder, E. (2023). Journal of Mathematical Psychology, 115, 102766.
A model of cue integration as vector summation in the insect brain. Mitchell, R., Shaverdian, S., Dacke, M., & Webb, B. (2023). Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, 290(2001).
Ongoing Brain Activity and Its Role in Cognition: Dual versus Baseline Models. Northoff, G., Vatansever, D., Scalabrini, A., & Stamatakis, E. A. (2023). The Neuroscientist, 29(4), 393–420.
A stable, distributed code for cue value in mouse cortex during reward learning. Ottenheimer, D. J., Hjort, M. M., Bowen, A. J., Steinmetz, N. A., & Stuber, G. D. (2023). eLife, 12, e84604.3.
β Band Rhythms Influence Reaction Times. Rassi, E., Lin, W. M., Zhang, Y., Emmerzaal, J., & Haegens, S. (2023). ENeuro, 10(6).
Flexible control of representational dynamics in a disinhibition-based model of decision-making. Shen, B., Louie, K., & Glimcher, P. (2023). eLife, 12, e82426.
A model of colour appearance based on efficient coding of natural images. Troscianko, J., & Osorio, D. (2023). PLOS Computational Biology, 19(6), e1011117.
Expertise increases planning depth in human gameplay. van Opheusden, B., Kuperwajs, I., Galbiati, G., Bnaya, Z., Li, Y., & Ma, W. J. (2023). Nature, 618(7967), 1000–1005.
Effortfulness of visual working memory: Gauged by physical exertion. Xie, W., & Zhang, W. (2023). Journal of Experimental Psychology: General , 152(7), 2074–2093.
Happy Holidays
8 notes
·
View notes
Mussolini sotto assedio
La proclamazione dello stato d'assedio gettò nello sconforto i quadrunviri. Anche qui ci sono testimonianze contrastanti. E' certo che Balbo fu l'unico a votarsi decisamente alla battaglia. De Vecchi, appena giunto a Milano da Roma, dove aveva brigato per trovare una soluzione, veniva deriso dai camerati, che sferzava a sua volta dicendo che combattevano una battaglia ormai perduta. Mussolini aveva dormito a casa, ma quando, all'alba del 28 ottobre, andò al giornale, si trovò nel mezzo di una Milano blindata. La centralissima zona di san Marco, dove aveva sede "Il Popolo d'Italia", era circondata da reparti di polizia e carabinieri con le mitragliatrici puntate. Fin dalla notte la sede del giornale era protetta da 70 squadristi, guidati da Enzo Galbiati, armati di fucili sottratti a un comando militare. Nonostante un'alta barricata formata da gigantesche bobine di carta da stampa e da cavalli di frisia, ogni resistenza sarebbe stata impossibile. Cesare Rossi si scontrò con un maggiore delle guardie regie e ottenne la mediazione di un commissario di pubblica sicurezza che conosceva da tempo per evitare lo scontro armato. Mentre la tensione era al culmine, comparve Mussolini con in pugno un fucile. Ordinò ai suoi di non muoversi, tenendo pronte le armi, scavalcò le barricate e disse alle guardie regie: "Sparate sulle decorazioni, se avete coraggio". Un bel pezzo di teatro, perché il Duce, decorato in guerra, quella mattina non era certo uscito di casa con il medagliere. Questo ritratto così apologetico non trova riscontro nemmeno nelle pagine della Sarfatti, che pure non si trattiene: "La sua figura, la sua parola bastò a dissipare l'ombra...Il giovane squadrista fanatico, che lo seguiva, con occhi di cane adorante, vedendolo scoperto di tutta la persona sopra la barricata, nervosamente puntò il moschetto dietro a lui, in direzione dell'avversario, e la palla sfiorò la testa del Duce, sibilandogli tra i capelli accanto all'orecchio, mentre, da veterano pratico, udito il colpo, si era scostato di scatto. "Ma chi è quell'idiota... "Se non interveniva ridendo a difenderlo, per poco linciavano quel ragazzo, tutto stordito e balbettante alla vista di quanto stava per commettere".
Mussolini continuò ad avanzare. Ecco il racconto rapito di Piero Parini, un cronista del "Popolo d'Italia" che pubblicò i ricordi di quel giorno nel decimo anniversario della marcia: "i fascisti dall'alto delle terrazze e delle case vicine, dove erano appostati, noi della redazione al posto assegnato a ciascuno, concentrammo su quella figura isolata che pareva sospesa nel vuoto gli sguardi degli occhi e dell'anima, come raggi concentrati nel fuoco di una lente. Mussolini era alla mercé di una fucilata della polizia". Adesso riavvolgiamo il nastro e vediamo la versione di Emilio Lussu, scritta nell'esilio francese. Lussu, con garbo malizioso, sostiene che Mussolini nelle ore fatali rimase a Milano, evitando di scendere sia a Perugia che a Roma, perché così sarebbe stato vicino alla frontiera svizzera, nel caso in cui le cose si fossero messe male. Racconta che, quando i fascisti occuparono a Milano il posto di guardia di una caserma degli alpini, si trovarono di fronte un colonnello e un battaglione schierato in armi. "Viva l'esercito!" gridarono. "Molte grazie", rispose il colonnello "ma se non sgomberate entro cinque minuti ordino il fuoco". "Viva l'esercito!" gridarono ancora, presentando le armi. E, al nuovo ordine del colonnello risposero: "No, preferiamo morire". "I vostri desideri saranno appagati". Quando vide che il battaglione innestava le baionette, il capo dei fascisti telefonò a Mussolini che, scrive Lussu, fu protagonista di un animato colloquio con l'ufficiale, conclusosi con gli squilli di tromba che annunciavano l'attacco degli alpini e l'ordine di ripiegamento impartito dal Duce. Lussu, all'epoca dei fatti deputato del Partito sardo l'azione, ricorda che poco dopo fu proclamato lo stato d'assedio e Mussolini, uscendo di nuovo dal suo fortilizio del "Popolo d'Italia, si presentò in prefettura "remissivo come il cittadino obbediente alla legge" e si sentì notificare l'ordine di arresto. Ma i fascisti non fecero in tempo a gridare al tradimento che alle 12.40 di quel 28 ottobre, l'agenzia ufficiale Stefani comunicò la revoca dello stato d'assedio.
La verità sta, come sempre, nel mezzo. Mussolini, si è già visto, era un uomo coraggioso, ma prudente. Un politico accorto che sapeva, al tempo stesso, motivare le masse e tessere accordi nel tetrobottega. Non è credibile né la bravata dello "sparatemi sulle medaglie", né l'immagine denigratoria dell'omino che va in prefettura con il cappello in mano. Anche perché il prefetto Lusignoli era uomo di mondo e si lasciava aperte non una, ma cento porte.
La forza armata fascista era assai più modesta di quanto dichiarato dai suoi capi e militarmente inferiore a quella dello Stato, ma la percezione pubblica era diversa. Lo stesso "Corriere della Sera" del 28 ottobre dava notizia dell'occupazione della questura di Piacenza, della stazione e dell'ufficio postale a Firenze, degli scontri a fuoco a Cremona, della mobilitazione dei Sempre Pronti a Pisa, Lucca e Livorno. E la cosa più impressionante è che, appena si sparse la notizia della revoca dello stato d'assedio, in molte città i fascisti occuparono luoghi strategici senza incontrare resistenza, quasi ci fosse stato un passaggio dei poteri da un'autorità costituzionale a un'altra.
B.V. Perché l'Italia diventò fascista e perché il fascismo non può tornare.
2 notes
·
View notes
Lombardia, premiate le realtà da sempre in prima linea per la solidarietà sociale: la celebrazione in onore della Festa della Lombardia
Lombardia, premiate le realtà da sempre in prima linea per la solidarietà sociale: la celebrazione in onore della Festa della Lombardia.
Il premio Rosa Camuna riserva, anche quest'anno, grande attenzione alle realtà lombarde in prima linea sui temi della solidarietà sociale. Molti dei riconoscimenti assegnati per l'edizione 2024, che verranno consegnati come da tradizione domani, 29 maggio, Festa della Lombardia, saranno destinati infatti a personalità o associazioni del territorio da sempre al lavoro per ridare speranza a giovani in difficoltà o dare conforto e supporto concreto a chi sta affrontando percorsi di cura lunghi e complessi.
GIOVANI IN DIFFICOLTA'
Tra le personalità a cui è stato destinato il premio tematico per la solidarietà sociale, c'è anche don Antonio Mazzi che dal 1984 porta avanti con impegno e senso di responsabilità le attività della Fondazione 'Exodus', da lui costituita a Milano. Nel corso degli anni questa realtà, come si legge nella menzione, "si è presa cura di migliaia di giovani e persone in difficoltà aiutandole ad avere fiducia nel futuro".
UN SUPPORTO AI MALATI DI LEUCEMIA
Tra i premiati c'è, poi, la 'Fondazione Admo Lombardia ETS' di Milano, che dal 1990 accompagna i malati di leucemia alle prese con le difficoltà del trapianto di midollo osseo, supportandoli in tutte le fasi del loro percorso di cura e guarigione.
"Grazie ad un'instancabile azione di informazione e ricerca - si legge nel testo della motivazione del premio - l'Associazione ha dato speranza a moltissime persone che soffrono di gravi patologie del sangue".
AIUTARE I BAMBINI CHE HANNO BISOGNO DI UN TRAPIANTO
Uno dei premi tematici dello storico riconoscimento di Regione Lombardia, andrà invece al lecchese Marco Galbiati, che con l'associazione 'Il tuo cuore, la mia stella', promuove iniziative nel campo dello sport e dell'alta cucina, le due passioni del figlio scomparso prematuramente all'età di 15 anni a causa di una malattia cardiaca. Tra le realtà supportate dall'associazione anche la Fondazione 'Mission Bambini ETS' che, con il programma 'Cuore di Bimbi', ha aiutato diversi bambini che avevano bisogno di un trapianto.
DIFESA DEI DIRITTI UMANI
A ricevere una menzione speciale sarà anche a Gabriella Scaduto, psicoterapeuta e presidente dell'associazione 'ReDiPsi Reti di Psicologi per i Diritti Umani' con sede a Milano, che è riuscita a coinvolgere una vasta comunità di professionisti nell'impegno sociale per la difesa dei diritti umani.
"Dal 2023 - si legge nella motivazione del premio - la sua professione si è fortemente indirizzata sull'assistenza delle persone, soprattutto donne e minori, che, dopo aver affrontato il dramma della guerra, riescono con il supporto dell'associazione a cominciare con fiducia un percorso di reinserimento nella società".
ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE FRAGILI
Una delle menzioni del premio è stata inoltre assegnata a Giovanni Para che, con il suo 'Comitato inquilini cortili solidali', nato a Milano nel 2012, sostiene e presta assistenza alle famiglie, agli anziani soli e ai disabili che vivono nelle case popolari di via Palmanova, via Tarabella e via Cesana. Questa realtà, come si legge nelle motivazioni al premio, "ha attivato sinergie con il Comune di Milano, con ALER e con tutte le associazioni in grado di avviare progetti sociali, culturali e ambientali, collaborando per rendere più vivibile e sicuro il quartiere"....
#notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda
Read the full article
0 notes