#furty art
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OC redesign 👑
Aiden first appearance was in the very first video on my channel which was 3 years ago, so I finally decided to redesign him. These 2 are the same person he's just disguised, his story is a little complicated so I'll explain more when I finally remake the original animation meme.😅
funfact: He's a Siamese Ferret, everyone in this world is a type of ferret.
#oc#original character#oc redesign#redesign#ferret#ferret oc#furry#furty art#art#digital art#fanart#ibispaint#ibispaintx#ibispaint x#my art
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#my art#art#illustration#original art#digital art#diamondwolfart#artwork#anthro#teeth#artists on tumblr#doodles#sketches#memes#gift art#sketch#doodle#furty#furry art#sfw furry
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![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/1661d9801cdc836612433b0635401809/21b3a211770a842b-41/s540x810/03b7d572a9c2933f6e6586dd102a9933ce0af2f2.jpg)
Fox boy who hates everyone except the stoner skunk boy he rants to (they're very gay)
#legends of chima#lego#lego fanart#legends of chima fanart#loc#lego loc#loc lego#furtivo fox#furty fox#lego furty#skinnet skunk#lego skinnet#krita#krita art#kritart#kritaart#fox furry#skunk furry#furry#lego furry#through my sheer willpower i am going to resurrect this fandom#cast spell#resqart
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Goodbye to a world
#art 2024#art#my art#artists on tumblr#my oc#my ocs#original character#original characters#furry#furry art#furty oc#furry ocs#stardust#cookie
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ChiMAY Day 11: Nomads
First time drawing these species of animals. I tried expressing TFLOC Furty's personality with this one. He also has green eyes :)
(do not tag as furry)
#legends of chima#lego legends of chima#lego chima#tfloc#the forgotten legends of chima#digital art#animal art#anthro#anthro animal#fox#skunk#skinnet#lego skinnet#chima skinnet#furty#furty the fox#lego furty#chima furty#chima
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Omggg bamalam noooo dont eat your intestines!!!!
#gore#pastel gore#art#artist#digital art#my art#digital artist#oc#furries#furry#original character#fursona#commissions#open commissions#furry comms#furty commissions#painting#digital painting#digital artwork
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commission
#furry art#furry design#furry oc#trans furry#sfw furry#furry commissions open#furry cat#anthro#oc art#cowboy oc#furty bust
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![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/53c935812224b88018f39c517e4ed5c8/5cadf1deb61f4e23-fe/s540x810/75d649180cc8804560fa19e8e1be10007a18a159.jpg)
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![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/f1d3e6b69976c9607a79daf5b64a16a0/5cadf1deb61f4e23-81/s640x960/279a4703c5f4e570594a4be19945477810dea0d3.jpg)
fnaf expies that live in my head world ::)
#fnaf#five nights at Freddy’s#Funtime foxy#Funtime Freddy#furry artist#furry art#sfw furty#fnaf art#fnaf fanart#fnaf AU#concept art#art
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18 ottobre 1969: il clamoroso furto della Natività di Caravaggio
La notte tra venerdì 17 e sabato 18 ottobre del 1969, mentre a Palermo pioveva a dirotto, dall’Oratorio di San Lorenzo fu rubata la grande tela della Natività di Caravaggio e se ne persero le tracce. Due uomini riuscirono a introdursi nell’Oratorio dopo aver fatto saltare la vecchia serratura con un coltello. Rimossero la tela dalla cornice adoperando una lametta, la arrotolano e la caricano su…
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#accadde oggi#antonietta bandelloni#art#artblogger#arte#artinfluencer#bellezza#Caravaggio#english#furti d&039;arte#inartwetrust#masterpiece#Michelangelo Buonarroti#palermo#Roma#storytelling
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L'Albero d'Oro di Lucignano tornerà a risplendere: ritrovate parti trafugate più di un secolo fa dello splendido reliquiario tardo medievale
Il fiabesco reliquiario, considerato tra i capolavori assoluti dell’arte orafa italiana del tardo Medioevo, venne rubato nel 1914 e depauperato di alcuni dei suoi elementi più preziosi. Ora alcuni sono stati ritrovati, rendendo possibile un nuovo restauro
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#Albero d&039;Oro#Arezzo#Arte#arte medievale#Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale#firenze#furti d&039;arte#In evidenza#Lucignano#Medioevo#Opificio delle Pietre Dure#reliquiari#SAPAB SI GR AR#Toscana
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18 feb 2024 19:43
UNA VITA A CACCIA DI PERICOLI (TULLIO) – RICORDI DI UN ARTISTA DALLO STILE PERTURBANTE E INIMITABILE: CALVINO, SCALFARI, BOCCA, ECO, CALASSO – “SONO FUGGITO DAL MONDO DELL’ARTE PER UNA FRASE CHE MI DISSE UN GIORNO IL GALLERISTA GIO’ MARCONI: “RICORDATI TULLIO CHE VALI SE LO DECIDIAMO IN TRE: IO, UN CRITICO D’ARTE E UN DIRETTORE DI MUSEO”. QUESTO MI FECE SCAPPARE. MI DISSI: “ANDRÒ A FARE IL PITTORE SUI GIORNALI”. E PER ANNI HO TROVATO LÌ UNO SFOGO ALLA MIA MANO, RESTANDO ESTRANEO A LUNGO AL MONDO DEL MERCATO” -
Zita Dazzi per Repubblica.it
Tullio Pericoli guarda la città dalle vetrate del suo studio pieno di luce, di colori e di tele in lavorazione. Sulla libreria ci sono le foto con gli amici di sempre, i libri con le loro dediche; sui tavoli, davanti ai cavalletti, centinaia di pennelli e di matite, gli attrezzi da lavoro di un artista che nella sua lunga vita ha saputo ritrarre uomini e paesaggi in uno stile inimitabile.
Alla mostra su Calvino alle Scuderie del Quirinale ci sono i libri con dedica che lui le inviava. Sulla pagina delle Cosmicomiche si legge “il più pericoliano dei miei libri”. Come vi eravate conosciuti?
«Nel 1979, il Corriere mi chiese un disegno per l’anticipazione di Se una notte d’inverno un viaggiatore. E così entrammo in contatto. Poi nel 1980, preparando una mostra alla Galleria del Milione a Milano di una ricerca che avevo fatto su Klee, pensai, per il catalogo, a una conversazione con Calvino sul “rubare” ad altri, pittori e scrittori. Gli scrissi, la cosa l’interessò, ci incontrammo e pubblicai la conversazione con il titolo “Furti ad arte”. Raccontavamo le nostre esperienze di “ladri”, lui citava Tolstoj, Stevenson, Borges, io appunto Klee e pochi altri».
Allora lavorava già per i quotidiani e i settimanali?
«Avevo cominciato al Giorno , poi Barbiellini Amidei mi offrì di andare al Corriere e venne con me il mio amico Pirella. Così nacque la coppia e “Tutti da Fulvia sabato sera”. Dimessosi Piero Ottone, ci dimettemmo anche noi e subito Scalfari ci chiamò a Repubblica ».
Che rapporto c’era con Eugenio Scalfari?
«Sapeva farti sentire parte di un gruppo, quasi una famiglia. Non posso dire che la nostra fosse esattamente un’amicizia, era comunque il mio direttore. Sapevo però che per qualunque questione, potevo fare riferimento a lui, sia per l’ Espresso , cominciato molto prima, che per Repubblica . Ci vedevamo sempre a cena da amici, quando veniva a Milano. Quando decisi di smettere di collaborare all’ Espresso , andai da Scalfari a spiegargli che volevo lasciare perché mi ero stufato sia di occuparmi di politica che di leggere i giornali. Fece un salto sulla sedia e chiese se ero impazzito. Non smisi: sulle pagine culturali di Repubblica rinacque Fulvia».
Intanto però cominciava l’era dei ritratti. Quanti volti di scrittori, artisti, intellettuali sono emersi dalle sue linee, come scolpiti nella carta.
«Iniziai con una rivista di libri, L’ Indice e, allenatomi su quel mensile, ho poi finito a farli anche per Repubblica e molti altri giornali non italiani, tra cui il New Yorker e la New York Review of Books ».
Indimenticabili i ritratti di Giorgio Bocca, uno dei suoi più cari amici.
«Sì, lui è stato uno di quelli che ho sentito più vicino, sempre. Era molto rude, sincero, schietto, diretto. Un animo trasparente. Mi ha schiuso la porta verso nuove direzioni, strade che hanno aperto la mia mente. A casa sua ho conosciuto Calasso, Garzanti, Gae Aulenti. La nostra è stata un’amicizia lunga, profonda, vera. E un paio di settimane prima di morire mi chiamò Silvia Giacomoni, sua moglie, dicendomi che il Bocca voleva vedermi. Pranzammo insieme il giorno dopo, e fu un momento commovente e doloroso».
E Umberto Eco che amico era?
«Eco aveva addosso una corazza di cultura, di aneddoti, e di barzellette che impediva di andare oltre. La nostra è stata una amicizia personale e famigliare, anche se con alcuni limiti per via della sua ritrosia a parlare di sé».
Come mai ha frequentato più i giornalisti che gli artisti?
«In effetti sono stato più amico di editori e scrittori che di artisti, fatta eccezione per Emilio Tadini, un fratello, che mi mise in contatto con lo Studio Marconi, dove sono rimasto per dieci anni. Forse sono fuggito dal mondo dell’arte per una frase un po’ spavalda che mi disse un giorno Giorgio Marconi: “Ricordati Tullio che vali se lo decidiamo in tre: io, un critico d’arte e un direttore di museo”. Questo mi fece scappare. Mi dissi: “Andrò a fare il pittore sui giornali”. E per anni ho trovato lì uno sfogo alla mia mano, al mio voler disegnare, restando estraneo a lungo al mondo del mercato, anche se l’arte e la pittura sono il luogo mentale e materiale dove mi sento più a mio agio».
Bocca, Tadini, Eco, Calasso, Gregotti, Inge Feltrinelli. Tanti dei suoi più cari amici se ne sono andati.
«Sento molto la loro mancanza. A questa età più che vivere, si assiste alla propria vita. Come se mi sedessi su una sedia qui accanto e mi guardassi. Riguardi e giudichi quello che è, e quello che è stato. Sì, certe volte, c’è un po’ di malinconia. Allora frequentando gli amici frequentavo anche Milano. Oggi vedo mutare la città guardandola dalle mie finestre, come in un acquario. Anche perché mi trovo spesso smarrito nel mondo di oggi. Alcuni fatti — a parte le guerre — mi sconvolgono. Come è possibile che una nazione come l’America, esportatrice di modelli e mode culturali, condanni a morte e uccida in modo così crudele un essere umano, come ha fatto un mese fa?».
Dipinge tutti i giorni?
«Mi piace lavorare. È la mia fortuna. La pittura è un’attività mentale che richiede anche la partecipazione del corpo, una cosa straordinaria e bellissima. Sia nel disegno che nella pittura muovi il braccio, la spalla, senti che trasferisci qualcosa di te di molto profondo e fisico, questo mi dà un senso di benessere. Poi c’è il piacere della scoperta, perché usando materiali come colore, matita, pennello ti accorgi che in tutte queste cose c’è una vita, hai a che fare con qualcosa di vero che contiene un po’ di mistero. Ogni quadro — come succede agli scrittori con i romanzi — comincia in un modo e finisce in un altro, i personaggi ti prendono la mano. Non ho bisogno di guardare i paesaggi dal vero per dipingerli, sono ormai dentro la mia testa».
Il mondo dell’arte contemporanea le piace?
«Una volta era dominato soprattutto dal mercato, ma adesso è anche la “narrazione” (parola ormai impronunciabile) a decidere quali sono gli artisti che contano. Come ha ben scritto Dario Pappalardo su questo giornale a proposito della nuova edizione della Biennale, il direttore ha scelto artisti dal sud del mondo, in base all’appartenenza etnica, all’orientamento sessuale, artisti queer o disobbedienti.
Non c’è una parola che riguardi il valore in sé di un’opera. Una distorsione enorme. Michelangelo non fu scelto per il suo orientamento sessuale, ma perché era un grande pittore. Per chi fa il mio mestiere, questo è disorientante. Io in quanto artista, sono una piccola persona, un provinciale venuto da Ascoli Piceno. Non ho niente da raccontare. Non ho disobbedito e non ho fatto rivoluzioni. Però mi piace dipingere».
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Killers of the Flower Moon non è ancora presente in streaming
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✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/JQRtDZopey
:: Trama Killers of the Flower Moon :: Oklahoma, primi anni Venti. Ernest Burkhart ha combattuto in guerra e torna nella nativa Fairfax in cerca di fortuna. Suo zio William Hale gli ha promesso un lavoro all'interno della Nazione Indiana degli Osage, che sono diventati improvvisamente ricchi perché sul terreno "risarcito" loro dagli yankee - perché sembrava infruttuoso - è comparso il petrolio in grandi quantità. Su consiglio dello zio, Ernest sposa una donna nativo-americana, Molly, in parte perché spera di appropriarsi delle sue ricchezze, in parte perché ne è davvero innamorato.
Nella Nazione Indiana gli Osage si stanno ammalando e muoiono uno dietro l'altro di una strana "consunzione", o di quella malinconia che i conquistatori sono ben contenti di far loro affogare nell'alcool. Quelle morti sono strategiche e stanno avvenendo anche nella famiglia di Molly. E la cittadina di Fairfax è piena di disperati pronti a commettere omicidi, furti e rapine, sapendo che la legge chiuderà un occhio su chi prende di mira i "pellerossa".
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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Killers of the Flower Moon
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/JQRtDZopey
:: Trama Killers of the Flower Moon :: Oklahoma, primi anni Venti. Ernest Burkhart ha combattuto in guerra e torna nella nativa Fairfax in cerca di fortuna. Suo zio William Hale gli ha promesso un lavoro all'interno della Nazione Indiana degli Osage, che sono diventati improvvisamente ricchi perché sul terreno "risarcito" loro dagli yankee - perché sembrava infruttuoso - è comparso il petrolio in grandi quantità. Su consiglio dello zio, Ernest sposa una donna nativo-americana, Molly, in parte perché spera di appropriarsi delle sue ricchezze, in parte perché ne è davvero innamorato.
Nella Nazione Indiana gli Osage si stanno ammalando e muoiono uno dietro l'altro di una strana "consunzione", o di quella malinconia che i conquistatori sono ben contenti di far loro affogare nell'alcool. Quelle morti sono strategiche e stanno avvenendo anche nella famiglia di Molly. E la cittadina di Fairfax è piena di disperati pronti a commettere omicidi, furti e rapine, sapendo che la legge chiuderà un occhio su chi prende di mira i "pellerossa".
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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Sfregi al Colosseo, la malsana moda dei turisti a Roma
Un nuovo atto vandalico che entra nei recenti sfregi al Colosseo. Il monumento simbolo della Città Eterna è stato vittima negli ultimi mesi di diversi casi di vandalismo che vanno dalle incisioni sui suoi muri fino al furto di pietre facenti parti dell'antico Anfiteatro Flavio. Cosa sta succedendo? Mettiamo ordine e chiarezza agli ultimi avvenimenti. Sfregi al Colosseo, cosa sta succedendo? Andiamo con ordine e riorganizziamo le idee andando a parlare dei recenti atti di vandalismo subiti dal Colosseo. Il primo, in ordine temporale, è quello datato 23 Giugno 2023. Internet viene invasa da un particolare video nel quale vediamo un uomo incidere sulla mura dell'Anfiteatro Flavio con una chiave la scritta "Ivan + Harley" e "23 Giugno". Il video caricato su Reddit ha fatto in pochissimo tempo il giro del web per finire sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri del comando di piazza Venezia, coordinati dalla procura della Repubblica di Roma. In poco tempo, le forze dell'ordine sono riusciti ad indentificare il vandalo che ora andrà a processo per deturpamento nonostante le letture di scuse del turista stesso. La studentessa svizzera Un caso non isolato che si è ripetuto quasi tre settimane dopo. Era il 14 Luglio quando un nuovo video circolato in rete mostrava una studentessa svizerra gratta i laterizi del monumento storico di Roma per incidere il suo nome con aria soddisfatta. La studentessa è stata prima ripresa da una guida turistica mentre si trovava al Colosseo e poi identificata dai militari dell'Arma. La famiglia la giovane è stata denunciata e multata. Un souvenir proibito Circa 24 ore dopo i fatti che hanno visto la studentessa svizzera protagonista in negativo, arriva l'ultimo (in ordine temporale) atto vandalico contro il Colosseo. Il vandalo è un turista di 17 anni, studente tedesco, accompagnato a Roma da un insegnante. L'adolescente è stato denunciato dopo aver grattato una parte del laterizio. Questa azione ha provocato il distacco di un frammento, che presumibilmente si voleva portare a casa come souvenir. Sono stati i carabinieri del comando di Roma Piazza Venezia, poco prima delle 18:00 di sabato 15 luglio, su richiesta del personale di vigilanza “Parco Archeologico del Colosseo” a intervenire denunciando e sanzionando amministrativamente il turista 17enne tedesco. Il ragazzo è stato sorpreso e fermato mentre grattava su una parete del piano terra, deteriorando una parte del laterizio dell'anfiteatro Flavio. Il ragazzo è stato denunciato per deturpamento (Art. 518-duodecies), punito, come si legge sulla Gazzetta Ufficiale: "con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 2.500 a euro 15.000". Gli sfregi al Colosseo ed ai monumenti italiani: un fenomeno da eliminare Questi tre ultimi atti vandalici hanno rimesso prepotentemente sulla bocca di tutti la questione degli sfregi e dei furti all'interno dei siti storici italiani. Il Colosseo è solo uno dei monumenti vittima di questi atteggiamenti. Ad esempio, gli scavi di Pompei affrontano da anni casi di furto, danneggiamento e vandalismo. La città chiede da tempo delle efficaci soluzioni in grado di debellare queste enormi difficoltà. Foto di www-erzetich-com da Pixabay Read the full article
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I don't usually reblog art on tumblr (to this page I mean, usually it goes on my main blog cause there's more followers there) but I fucking love art. I fucking love fucking comic artists with their awesome fucking comics with fucking scribbly faces that somehow perfectly encapsulate human emotion. I love traditional artists with their watercolor and crayons and oil pastels and fucking idk acrilic paint and charcoal and pencils and shit. I love seeing timelapses and expressive gestures below finished products. I love seeing it. I fucking love art thats non traditional like throwing rice or assembling Rubik's cubes. I LOVE IT ITS FUCKING GREAT. The skill and creativity. I fucking love it. I love seeing fairies and other magical creatures and scifi settings. I love seeing them so much and i would say fantasy and magic in any setting is beautiful and bassass dddd cause I love faries and shit but honestly all settings great. I fucking love it all. I WANNA SEE FUCKING INKY PAINTED CHARCOLS. fucking helle. i love the goddamn fanart of television shows and other media wirh worse art. i swear to fucking god. some of you artists dont get enough love. even """ammatures""" fuck that. youre all fcuking great. i am more of a writer than a visual artists (((not proof here but trust me when im actually writing i am fucking good at it. fuck you dad. i am good at fucking writing. See, the fucking idiot said. If I just put in active effort to write, and use the baskspace button, the writing becomes better. It is one of my few skills, therefore I feel like I can acknowledge I am good at it. Personally, like I alluded to earlier, I enjoy fantasy. I have spent years escaping into fantasy stories. Sometimes I fail to finish them, due to adhd and depression, but what I do create actually is fucking good. When I was younger, I wrote on Wattpad, and like the pretentious little shit I was, I would leave comments on all the stories I read correcting grammar. I have spent so long studying story structure (admittedly informally) and used to read a lot which, I'm trying to do more again soon. however for the purposes of this textpost, its too much effort especially in this context))) anyways fucking hell one time this person (who sounded kinda young tbh in text) messaged me on wattpad and asked for permission to make FAN ART OF THE MAIN CHARACTER OF MY STORY I WAS WORKING AT THE TIME and i was like HOLY SHIT THEY WANNA MAKE FANART OF MY CHARACTER and they did and were embarassed about it SOMEHOW and it was so good this drawing (looked great)
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found it you can read the story here anyways yeah fucking artist. fucking love yoou guys hell yeah. did i mention watercolors? landscape artists? comics? comic writers who use their art as a way to communicate serious things? with non bland fucking corporate art bullshit. thank you for explaining complex issues to me in an easier way. thank you for helping translate news stories and recent issues with colorful doodles and comics to help me understand. thank you for making me more interested in graphs and statistics. thank you for making one facet of numbers that are more acceptable to me. thank you for the above average more competent graphic design. thank you so much. i love you fucking porn artists. i fucking love you furties and trans people drawing ideal selves to show EVERYONE IS AN IDEAL BODY YO SOMEONE BECAYSE EVERYONE SEES DIFFERENT AND YOURELLL FUCKING GREAT and all the beads and candy art and custom sculptures that are useeful or mayve not and doodle sn scrivles and crazy experiments. and fucking dumbass youtubers who spent $$$$ making the most creative but also stupid and useless shit you have ever seen in your goddamn life because who even thinks of theses things ans went through and did it because why the fuck not. you are infuriating but entertain my world compared to the commentators who will make their own little sketches and lectures in their own videos. fucking fucking shit. all og it. whenever i see someone go "idk if i can make animation itll look silly* WHO FUCKING CARES BRING ON THE SILLY AND LET IT SLOWLY AND SATISFYINGLY EVOLVE INTO MORE COMPLEX AND DETAILED ANIMATION FOR THR WORLD HELL YEAH I LOVE THE EVOLUTION FROM SILLY BOUNCE TO MUSIC TO COMPLEX SHORT STORIES AND SHIT YOUR GODDAMN CHARACTER ARC IS NECESSARY FOR ENTERAINMENT JUST FUCKING DO IT BECAYSE ALL PARTS ARE EQUALLY ENTERTAINING IN DIFFERENT WAYS come on just fucking draw. fellow yarn people. i know you. look at me i am you. i am an amature but fuck it ill try to keep up. fucking love you crochet and knitters and sewers making plushies and custom clothing and shit yes fuck yeah. KEEP THAT SHIT UP i just make giant enormous pride flag knitted blankets (cant make money doing that cause no one is dropping $200 for that - which would be underpaying me probably) i have seen the most intricate and detailed fucking crochet lingerie and other outfits and they are so fucking cool all of it i love it fuck yeah. i probably forgot something but for some reason i cannot feel my fingers because there is no bloodflow and they are frozen because i have undiagnosed and untreated circulatory problems
#♻️ gilded profoundness#artist#art#art stuff#transgender artists#watercolor#charchol#oil pastels#animation artists#scars cw#excessive swearing cw#all caps cw#shouting cw#excessive cursing cw#depression mention#art things#artist appreciation#artist my beloved#comic artists#statistics#artists of color#poc artists#i forgot about cosplayers but ily#art shit#fuck yeah
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