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Convegno ANC Salerno: Dal Bilancio alla Bancabilità d'Impresa - Un Incontro Formativo tra Economia e Sostenibilità
L'11 ottobre 2024, al Salone Bottiglieri di Salerno, un convegno organizzato dall'Associazione Nazionale Commercialisti Salerno metterà al centro il rapporto banca-impresa e la finanza sostenibile.
L’11 ottobre 2024, al Salone Bottiglieri di Salerno, un convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Commercialisti Salerno metterà al centro il rapporto banca-impresa e la finanza sostenibile. Venerdì 11 ottobre 2024, il Salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino a Salerno ospiterà un importante convegno intitolato “Dal Bilancio alla Bancabilità d’Impresa”, organizzato dall’Associazione…
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La Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti stanzia 2 milioni per la formazione
La cassa dottori commercialisti supporta nel concreto l'apprendimento degli iscritti, con un'attenzione particolare ai giovani, per far sì che possano ottemperare agli obblighi della formazione continua, favorendo la crescita professionale e l'acquisizione di nuove competenze. Con questo intento la Cassa dottori commercialisti (Cdc) nel 2024 ha stanziato globalmente 2 milioni di euro. Le sfide legate alla transizione digitale ed ecologica, recita una nota dell'Ente di previdenza privato, "richiedono un elevato grado di competenze, come sottolineato anche nell'VIII Rapporto sulle libere professioni, elaborato da Confprofessioni, dove si evidenzia l'importanza dell'accrescimento delle abilità specialistiche nella libera professione, sempre più motore complementare per la crescita dell'intero sistema Paese". Per l'erogazione dei contributi - da richiedere entro il 28 febbraio 2025 - nei confronti degli associati che abbiano frequentato corsi e attività idonee al riconoscimento dei crediti formativi professionali per il 2023, è necessario che il costo complessivo sostenuto e documentato sia di importo pari o superiore a 200 euro al netto dell'Iva; la somma concessa "è pari al 50% del costo dell'attività" svolta, e "l'importo equivale, invece, al 100% per gli under 35", con una quota massima erogabile di 1.000 euro. Le istanze, precisa la Cdc, non saranno più gestite tramite "bando", e ciò permetterà all'Ente di gestire singolarmente le richieste, liquidandole, senza dover attendere la graduatoria finale. Per il presidente della Cassa Stefano Distilli, "in un contesto sempre più competitivo, ampliare le proprie competenze in linea con le esigenze della domanda, è fondamentale per rinnovare la professione e per avere un ruolo sempre più strategico tra impresa e mercato. Per rispondere a questa necessità, sono state ampliate le tipologie dei corsi/attività formative ammesse al contributo", chiosa. Read the full article
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Come fare il powerwash all'alba
Se sei interessato a lavorare nel settore immobiliare e desideri avere un impatto significativo sulla vita delle persone aiutandole ad acquistare o finanziare la propria casa, diventare un agente di prestito ipotecario potrebbe essere la scelta giusta per te. Gli agenti di prestito ipotecario sono professionisti che facilitano il processo di ottenimento di un mutuo per l'acquisto di una casa o per il rifinanziamento di un prestito esistente. In questa guida, esploreremo i passaggi chiave per diventare un agente di prestito ipotecario.
Acquisisci una solida formazione ed educazione: La prima cosa da fare per intraprendere una carriera nel settore dei prestiti ipotecari è ottenere una solida formazione ed educazione. Cerca corsi, certificazioni o programmi di studi che offrano una base solida di conoscenze nel campo dei prestiti ipotecari. Puoi considerare l'iscrizione a programmi di laurea in economia, finanza o affari immobiliari. Inoltre, ci sono istituti e organizzazioni che offrono corsi specifici per diventare un agente di prestito ipotecario.
Ottenere la licenza: Per diventare un agente di prestito ipotecario, sarà necessario ottenere la licenza richiesta nel tuo paese o stato di residenza. Le licenze possono variare a livello geografico, quindi assicurati di informarti sulle esigenze specifiche del tuo luogo di residenza. Di solito, ci sono requisiti di formazione e istruzione continua, nonché esami da superare per ottenere la licenza.
Acquisisci esperienza nel settore: L'esperienza nel settore dei prestiti ipotecari è fondamentale per costruire una carriera di successo. Cerca opportunità di lavoro in banche, società di mutui o studi immobiliari per acquisire familiarità con i processi e le pratiche comuni nel settore. Potresti iniziare come assistente o apprendista di un agente di prestito ipotecario esperto per ottenere una formazione pratica e imparare i dettagli del lavoro.
Sviluppa competenze di vendita e relazioni interpersonali: Essere un agente di prestito ipotecario richiede abilità di vendita e forti competenze relazionali. Devi essere in grado di comunicare in modo efficace con i clienti, comprendere le loro esigenze finanziarie e offrire soluzioni personalizzate. Sviluppa abilità di vendita, negoziazione e gestione delle relazioni per essere un agente di prestito ipotecario di successo.
Mantieniti aggiornato sulle normative e le tendenze di settore: Il settore dei prestiti ipotecari è soggetto a continue evoluzioni normative e tendenze di mercato. È importante mantenerti costantemente aggiornato sulle leggi, le regolamentazioni e le pratiche correnti. Partecipa a seminari, workshop e programmi di formazione continua per essere al passo con le ultime novità del settore e garantire un servizio professionale ai tuoi clienti.
Costruisci una rete di contatti: La costruzione di una solida rete di contatti è cruciale per avere successo come agente di prestito ipotecario. Collabora con agenti immobiliari, avvocati, commercialisti e altri professionisti del settore immobiliare per creare collaborazioni vantaggiose. Inoltre, partecipa a eventi del settore, conferenze e incontri per ampliare la tua rete e creare opportunità di business.
Fai crescere la tua reputazione professionale: La tua reputazione professionale è un fattore determinante per il successo come agente di prestito ipotecario. Offri un servizio di qualità, onesto e trasparente ai tuoi clienti. Cerca recensioni e testimonianze positive dai clienti soddisfatti per costruire una reputazione solida nel settore.
Diventare un agente di prestito ipotecario richiede impegno, dedizione e una continua volontà di imparare e adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato. Segui questi passaggi e lavora sodo per costruire una carriera di successo nel settore dei prestiti ipotecari. Buona fortuna!
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Impatto sociale: una valutazione indispensabile
Conoscere i metodi di valutazione dell’impatto sociale è diventato imprescindibile. Lo è per i progetti che intendono avvalersi dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e di quelli legati alla programmazione EU 21-27. Impatto sociale, un corso universitario per capire al meglio Il tema vede pioniere il Dipartimento di Management dell’Università di Torino, con il Corso Universitario di Aggiornamento Professionale (CUAP) nato del 2019, oggi alla sua quarta edizione: iscrizioni aperte fino al 13 gennaio per diventare un “Valutatore di impatto sociale”. Il corso, di 125 ore, partirà il 6 febbraio 2023 in diretta, online. Intervista a Paolo Biancone, direttore del corso Arriviamo, quindi, al momento dell'intervista. Parleremo in modo dettagliato ed approfondito del corso grazie al suo direttore ovvero Paolo Biancone: Come nasce il corso "Valutatore di impatto sociale"? Nato dalla collaborazione con la Camera di commercio di Torino nell’ambito del Piano Strategico di Torino Social Impact, è realizzato dal Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino con il Politecnico di Torino (membri del Comitato per l’imprenditorialità sociale), l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, la Fondazione Piccatti Milanese, Cottino Social Impact Campus, Tiresia, gli enti di formazione delle Centrali Cooperative (Consorzio Il Nodo per Confcooperative Piemonte Nord e Inforcoop Ecipaa Piemonte per Legacoop Piemonte) e la Fondazione Compagnia di San Paolo. Quali sono i punti di forza della proposta formativa? I partecipanti hanno sempre riconosciuto il grande valore del rapido passaggio dalla teoria alla pratica, con project work di gruppo che mettono a punto metodi e analisi su casi reali. Molto apprezzata anche l’eterogeneità dei gruppi che consente di confrontarsi con visioni estremamente diverse. Alcuni partecipanti che si sono incontrati nei project work hanno successivamente portato avanti collaborazioni su progetti di interesse comune Cosa significa misurare e valutare l’impatto sociale? Significa esaminare i cambiamenti sociali prodotti dalla propria azienda o progetto attraverso parametri misurabili, rilevanti e coerenti con gli obiettivi prefissati, secondo il principio di trasparenza. Ormai, misurare le performance sociali non è più un’opzione, ma sta diventando indispensabile per gestire responsabilmente un’organizzazione privata o pubblica. La misurazione del cambiamento che si produce è la premessa per la corretta gestione e il miglioramento continuo Perché è così importante l'impatto sociale? L’utilizzo dei fondi del PNRR, che prevedono, per regolamento, già in fase progettuale, la definizione di obiettivi e modalità di misurazione dell’impatto sociale. Una strategia che apre la strada alla sconfitta del greenwashing e del social washing. La misurazione dell’impatto sociale, inoltre, è alla base della redazione del Bilancio Sociale, attualmente obbligatorio per gli enti del Terzo settore con entrate superiori a 1 milione di euro, le Imprese Sociali, i gruppi di Imprese Sociali, i Centri di Servizio per il volontariato Read the full article
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Roma, siglato un protocollo per la legalità
Roma, siglato un protocollo per la legalità. Promuovere la figura professionale del commercialista per diffondere e sviluppare una cultura della legalità. È questo il fine principale del protocollo quinquennale sottoscritto oggi dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, e dal presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano de Nuccio. Il protocollo prevede l’organizzazione di una serie di iniziative congiunte (seminari, conferenze, workshop e tavole rotonde) che riguardano l’analisi dei flussi informativi degli assetti organizzativi adottati dalle società per prevenire illecite forme di utilizzo dei dati; l’economia sostenibile e la gestione dei rifiuti con l’obiettivo di prevenire illeciti nel settore del ciclo delle attività ad esso connesse; il lavoro, la legislazione sociale e la tutela del patrimonio culturale. La collaborazione prevede inoltre la realizzazione, anche presso gli istituti di specializzazione dell’Arma, di progetti addestrativi sulle materie di comune interesse, volti a qualificare la professionalità del personale nello specifico settore, nonché lo scambio informativo sulle richieste di erogazione di finanziamenti pubblici da parte delle imprese e/o sul rilascio delle asseverazioni e su operazioni sospette rilevate nello svolgimento delle attività di consulenza del lavoro. In relazione alla organizzazione delle iniziative formative e informative congiunte, il Consiglio nazionale dei commercialisti e l’Arma dei Carabinieri garantiranno la partecipazione e l’intervento di propri rappresentanti, anche attraverso il coinvolgimento degli Ordini territoriali di commercialisti e delle Organizzazioni funzionali dell’Arma (territoriale, speciale e ambientale). “I commercialisti – ha affermato de Nuccio - attraverso il corretto esercizio delle proprie attività, contribuiscono alla formazione di un contesto economico più trasparente e rispettoso non solo delle regole e dei principi condivisi, ma anche e prima di tutto delle persone e degli interessi comuni. In quanto esponenti di una professione fortemente legata da un rapporto simbiotico alle imprese e ai mercati, forniamo una risposta concreta a supporto dell’economia pubblica per contrastare l’illegalità. La nostra opera può rivelarsi indispensabile per il funzionamento del mercato del nostro Paese, per il rispetto delle regole della competizione, per la necessaria trasparenza delle attività imprenditoriali, per migliorare il rapporto tra Stato e Cittadino. Questo protocollo e la preziosa collaborazione con l’Arma dei Carabinieri si inseriscono in questa prospettiva e rappresentano un’ulteriore crescita dell’impegno dei 120mila commercialisti italiani sul fronte della legalità”. “Il tema di un’economia sana - ha ribadito Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Teo Luzi - è fondamentale nella nostra società, per questo è importante da un lato garantire la migliore formazione dei Carabinieri anche in questo campo, dall’altro promuovere la cultura della legalità in modo diffuso e capillare, fornendo le corrette informazioni agli operatori del settore” ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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==== | EVENTI | ====
► [ WEBINAR GRATUITO ]
per Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Avvocati, Consulenti del Lavoro, Tributaristi e Professionisti nell’ambito della gestione amministrativa, contabile e fiscale
| Maggiori informazioni | Modalità di registrazione | ➘➘➘
https://www.slideshare.net/EleonoraBuffon/webinar-la-pianificazione-strategica-per-lo-sviluppo-dello-studio-professionale-marted-5-febbraio-2019-alle-ore-1700
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► [ CORSO DI FORMAZIONE ]
per Imprenditori, Liberi Professionisti, Responsabili di Azienda e Startupper sul "Business Model Canvas" organizzato da "Confapi FVG" presso la Sala Convegni - Viale Ungheria n.28 – Udine
| Programma | Quota di Partecipazione | Iscrizioni | ➘➘➘
https://www.slideshare.net/EleonoraBuffon/corso-il-business-model-canvas-strumento-strategico-per-sviluppare-o-migliorare-lazienda-differenziandosi-dalla-concorrenza
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EVENTO CONVEGNO TAVOLI 231 Giovedì 9 Luglio 2020 per iscrizioni e dettagli: [email protected] https://lnkd.in/dpyTQ2y programma: https://lnkd.in/dNtEX2i Responsabilità amministrativa delle Persone giuridiche, delle Società e degli Enti (D.Lgs 231/01) DOVE: Il convegno si terrà sulla piattaforma ClikMeeting. Tramite link diretto che verrà fornito direttamente al Professionista. TOTALI 8 INTERVENTI Sarà possibile seguire gli 8 relatori in collegamento audio/video, intervenire e porre domande, il tutto con il solo utilizzo di un browser Internet (preferibilmente Chrome). L’evento è accreditato ai fini della formazione professionale continua dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (n. 7 CFP). (presso Milan, Italy) https://www.instagram.com/p/CCIv4SSp1mq/?igshid=1a0rzz4bqa3xd
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Terzo settore, corso e-learning gratuito È fruibile online un evento e-learning gratuito sulla Riforma del Terzo settore che il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha realizzato nell’ambito delle attività di Formazione professionale continua con il supporto del gruppo di lavoro per la riforma del Terzo settore e di specialisti esterni.
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Come Ci Si Accostava In Passato Al Brand?
I tempi sono certamente molto cambiati, la tecnologia, i canali social ed i devices permettono di avere un rapido accesso a tutte le risorse, comprese quelle attinenti al marchio registrato.
Prima dell’avvento di tutto ciò, accostarsi al brand risultava decisamente più articolato, infatti, gli interessati alla questione risultano a dir poco spaesati e, spesso e volentieri, finivano per rivolgersi al proprio commercialista, vero e proprio punto di riferimento.
Il commercialista fungeva, quindi, da intermediario o referente sul territorio e, per conto dei propri clienti, si ritrovava a dover rintracciare o letteralmente “scovare” un professionista specializzato in grado di assistere i propri clienti nella registrazione di un marchio. Questi studi specializzati, infatti, risultavano completamente sconosciuti al grande pubblico che, quindi, non sarebbe mai stato in grado di prendere contatto direttamente con loro.
In alcuni casi, erano gli stessi commercialisti che si sostituivano ai professionisti della proprietà intellettuale. Purtroppo, tale sostituzione professionale è risultata piuttosto rischiosa, visto e considerato che la sola attività di compilazione della modulistica non può certamente ritenersi completa per ottenere la registrazione marchio. Si tenga, infatti, in debita considerazione la necessità di condurre la previa indagine per le banche dati dei marchi e dei loghi, la necessità di esaminare i risultati emersi, alla luce della giurisprudenza ministeriale, attività di natura esclusivamente legale e, quindi, sulle quali non cimentarsi senza la necessaria formazione tecnica.
Si aggiunge, inoltre, che propendere per la scelta di un brand piuttosto che un altro può determinare delle conseguenza imprevedibili, ad esempio la ricezione di opposizioni o azioni di nullità che porrebbero pregiudicare l’immagine e comportare enormi esborsi economici. In buona sostanza, se si deposita un “brand sbagliato”, non c’è poi avvocato, pur bravo che sia, che possa poi districare la matassa!
Altra questione che potrebbe risultare ostica per un commercialista è quella di individuare con esattezza il quanto costa registrare un marchio, soprattutto all’estero, ossia nei vari Paesi extra-europei dove, spesso e volentieri, si deve conoscere la normativa locale da dover applicare nel caso di specie. Redigere un preventivo articolato, comprensivo di tutte le tasse, oneri, costi ecc., comporta un’approfondita conoscenza della materia che, peraltro, risulta anche in continua evoluzione.
Oggi come oggi sono pochi coloro che si rivolgono ancora ai propri commercialisti per acquisire informazioni e per impostare l’eventuale attività di tutela del proprio brand, infatti, oramai è sufficiente navigare su Google ed ottenere così tutte le risposte che si cercano. Magari, resta sempre prudente incrociare le informazioni ottenute e verificare le fonti che si sono consultate, visto che, come in tutti i campi professionali, anche nel registrare un marchio ci si potrebbe imbattere in dei soggetti che si improvvisano essere dei cultori o professionisti della materia.
Il consiglio è sempre quello di chiedere un preliminare parere gratuito che possa consentirci di esaminare la serietà, la professionalità e la disponibilità dello Studio al quale ci siamo rivolti, per poter acquisire tutte le risposte che possano rivelarsi utili e decisive per l’espletamento dell’incarico.
Il contenuto originale è postato su ... https://www.ufficiobrevettimarchi.it/blog-post/come-ci-si-accostava-in-passato-al-brand/
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Il Professionista
Fabio Campese
Nel 2000 da vita in Bari al Dipartimento Legale degli Studi di Consulenza Aziendale, Tributaria, Ingegneria e Legale di Via Cardassi 59, composto, tra gli altri, dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari e dal Consigliere Segretario dell’Ordine dei Commercialisti di Bari.
In qualità di membro della 9a Commissione Ministeriale, effettua collaudo e verifica dello stabilimento siciliano della FIAT AUTO spa di Termini Imerese a seguito di ristrutturazione e ampliamento in applicazione della L. 64/1986 per il finanziamento alla produzione della vettura Fiat Punto.
A seguito della riforma di legge sul risarcimento del danno alla persona introdotta dal D.L. 70/2000 organizza un Convegno sul “Nuovo Danno Biologico – Prospettive e Riforma” presso il Consiglio dell’Ordine Avvocati di Bari.
Nel corso della professione partecipa a numerosi corsi di formazione e di specializzazione in vari settori del diritto ed è stato selezionato tra i soli 5 avvocati in tutta Italia per partecipare all’incontro di studi in diritto processuale organizzato dal Consiglio Superiore della Magistratura a Roma sul tema “L’istruttoria sommaria e atipica”.
Invitato dal Console Italiano in Albania, partecipa ad iniziative transnazionali, finalizzate a collaborazione professionale italo-albanese, incontrando autorità diplomatiche e rappresentanze dirigenziali di alcune delle massime aziende mondiali leader nel settore di energia, trasporti, finanza.
#fabio#campese#fabiocampese#fiat#commissione#ministeriale#console#albania#csm#roma#convegno#ordineavvocati#legale#aziendale#tributaria#ingegneria#dipartimento#bari#fabiocampese.it#professionista
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Nel 2022, l’Agenzia delle Entrate ha fornito complessivamente 17.731 risposte ad altrettante istanze di interpello
Nel corso dell’audizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini in Commissione Finanze alla Camera sulla delega al Governo per la riforma fiscale, si è sollevata la necessità di operare una razionalizzazione della disciplina degli interpelli, anche al fine di ridurre il ricorso all’istituto, posto che in questi anni si è assistito ad un aumento considerevole del numero delle istanze presentate. Nel solo anno 2022, l’Agenzia ha fornito complessivamente 17.731 risposte ad altrettante istanze di interpello. Con riferimento alle singole tipologie di interpello, sono state rese: - 15.707 risposte a interpelli ordinari (89 per cento del totale); - 1.401 risposte a interpelli probatori; - 272 risposte relative a interpelli c.d. anti-abuso; - 351 risposte a interpelli disapplicativi. L’incremento dell’attività di consulenza si giustifica anche in conseguenza dell’introduzione delle numerose agevolazioni fiscali introdotte per affrontare la crisi economica dovuta agli effetti della pandemia. Ci si riferisce, in particolare, all’introduzione, nel 2020, della disciplina del Superbonus e dell’esercizio delle opzioni di sconto in fattura e di cessione del credito relativo ai bonus edilizi, a opera del decreto Rilancio (DL 34/2020). Si consideri che, solo in tema di Superbonus, sono pervenute all’Agenzia delle entrate 2.110 istanze nel 2020, 14.103 (pari al 58% del totale degli interpelli) nel 2021 e 7.905 (pari al 50%) nel 2022. In tale prospettiva, la legge delega prevede di: - implementare l’emanazione di provvedimenti interpretativi di carattere generale; - riservare l’ammissibilità alle sole questioni che non trovano soluzione in documenti interpretativi già presenti; - subordinare l’ammissibilità al versamento di un contributo - da graduare in funzione della tipologia di contribuente e del valore della questione oggetto dell’istanza - che potrà essere finalizzato al finanziamento della specializzazione e della formazione professionale continua del personale delle Agenzie fiscali. L'introduzione di un contributo per fruire dell'istituto ha evidentemente l'obiettivo di disincentivare il suo utilizzo. Le critiche - Per le Associazioni nazionali ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNAGRACO – SIC – UNGDCEC – UNICO la vera preoccupazione del legislatore non dovrebbe essere infatti quella di limitare la possibilità per i contribuenti di ricorrere all’istituto dell’interpello bensì di interrogarsi sulle ragioni di una legiferazione che nel Paese è evidentemente confusa e disorganica, rispetto alla quale il prevalere dell’incertezza genera una intensa attività di interpretazione delle norme e la conseguente richiesta di chiarimenti da parte delle imprese e dei cittadini. Desta perplessità il fatto che il Governo abbia anche pensato di subordinare l’ammissibilità degli interpelli al versamento di un contributo. “Siamo”, affermano i Presidenti delle nove sigle nazionali, “ad un stravolgimento di ogni logica poiché non è pensabile che una funzione di cui è responsabile lo Stato, com’è quella di assicurare la certezza delle norme per consentire una loro corretta applicazione da parte dei cittadini, possa essere considerata alla stregua di un servizio, per il quale, se richiesto, prevedere il pagamento di una somma”. I Presidenti delle associazioni nazionali di categoria, inoltre, ritengono che la presentazione all’Agenzia delle Entrate di istanze di interpretazione delle norme fiscali sia il frutto di una visione distorta della realtà: l’Agenzia delle Entrate non ha un ruolo di terzietà, e in ambito fiscale sono i commercialisti che dovrebbero rivendicare una centralità che è data dalla loro oggettiva competenza, in forza della quale la categoria può essere in grado di elaborare, in modo qualificato e riconosciuto, indirizzi interpretativi e prassi operative nell’ambito della legislazione tributaria, ciò a vantaggio non solo dei professionisti ma di tutta la collettività. “Il nostro auspicio comune” concludono i Presidenti nazionali “è che ci sia la consapevolezza da parte dei vertici istituzionali della categoria di ciò che fino ad oggi non è stato fatto per cambiare lo stato delle cose, e che gli stessi decidano, finalmente, di agire per avviare un percorso nuovo attraverso il quale la categoria sia presa in considerazione quale soggetto autorevole e riconosciuto per l’interpretazione delle norme fiscali e per la definizione degli indirizzi operativi”. Read the full article
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Napoli cambia, con le sue forze
“E’ la prima volta che i più cari amici di un tifoso non ci aiutano per fare luce sui fatti”: le parole del Capo della Digos milanese attraverso il monitor della tv, mi paiono scandite ancor più lentamente di come egli deve realmente pronunciarle in diretta stampa.
Che cosa mi colpisce? L’espressione del viso sì certo, ma no, non è quello. E’ altro e, diversamente da quando lessi Sciascia sul Il Caso Moro, stavolta non mi sento in colpa.
Il Capo della Digos parla a latere della conferenza stampa in Questura a Milano per annunciare passi avanti importanti nell’indagine, ma non si limita a quello. Manda un messaggio che apparentemente esula dai suoi compiti: parla della qualità delle relazioni umane.
Penso di poterlo annoverare nel parterre dei miei guru della comunicazione: al momento guida la testa della classifica insieme al magistrato Raffaele Cantone perchè sono luminosi, leggeri e solari e nel loro mestiere non deve essere facilissimo.
Il poliziotto milanese poteva limitarsi alle indicazioni sull’indagine e invece, almeno per me significò così, diede un messaggio alla politica.
Non so quanto tutti ci abbiamo riflettuto sul punto, il Presidente Fassino mi richiama ad alleggerire lo spirito critico, Majorino rideva perché si trovava sempre il Commissariato di PS invitato alle riunioni del Corvetto, quindi lo so che le donne e gli uomini del Coordinamento Interforze, come tutto il personale della PA, per me è il motore della regia pubblica. Del resto per il ruolo che ho avuto non poteva essere che così: dovevo fare il mio dovere, ed il mio dovere è fare in modo che non vi siano incongruenze tra i diversi livelli, aree e settori cosi che tutti siano informati.
Non che il Coordinamento Interforze abbia bisogno di me per esserlo, sia chiaro, nemmeno la struttura della PA che resta, quella italiana, a mio avviso, un’eccellenza europea; però insomma sostenere il lavoro altrui anche solo nel ricordare come andò la riunione col capo di Gabinetto della Regione Lombardia sull’emergenza sanitaria a Rogoredo, è importante. Perché con tutti i problemi che ci sono, è fisiologico dimenticare un dettaglio, una sfumatura, una valutazione di linguaggio. Di comunicazione appunto.
Comunque dopo le parole del Capo della Digos, qualcosa accadde: Il Sindaco di Napoli e il Sindaco di Milano avviano uno scambio di incontri, convegni presso i rispettivi Municipi per fare asse sulle politiche anti violenza, anti razzismo e sui valori fondanti dello sport.
Ho difeso questa scelta dei Sindaci e sono contenta che proprio ieri al Meeting di Rimini, il “mio” Sindaco ha riproposto il tema delle Città Metropolitane come asse della crescita sostenibile: siamo ritornati alla visione del Presidente Monti che, però, lo ricordo, portava con sé e porta ancora con sé nel recente incarico all’OMS, una visione chiara, intelligente e, soprattutto, trasparente del rapporto pubblico-privato senza convergere sulla quale l’Europa, a mio avviso, sarà sempre in affanno.
Possiamo pensare veramente di affrontare tutte le sfide che abbiamo innanzi coi soli finanziamenti pubblici e maggior debito ?
O non è il caso forse di tornare da Deloitte, oggi Advisor del Fondo sovrano libico, e riascoltare quel patto tra imprese fisco e giustizia su cui convennero il past President di Confindustria Vincenzo Boccia, oggi Presidente della Luiss (il soggetto europeo che più di tutti finanzia la coesione sociale secondo un’indagine dell’Associazione europea dei consulenti di Foundraising) e il Procuratore generale Greco?
Di patto, per inciso, parla oggi anche il Presidente Bonomi, sempre di patto parlò anche il Ministro degli Interni Minniti.
Capisco che il termine patto possa apparire ad alcuni retorico, soprattutto a chi ha una formazione logico-consequenziale, piuttosto che filosofica, tuttavia la dialettica tra gli attori, come i canali di comunicazione, i vettori di comunicazione e i sillogismi che sappiamo condividere, qualificano l’efficacia delle azioni di ciascuno in un processo di riconoscimento delle istituzioni perché a tutti conveniente.
A volte serve rimettere in fila le cose per tornare ad essere umani.
Sicchè per fare un esempio concreto: quando nel 2009 l’azione di risanamento edilizio di Quarto Oggiaro portato avanti con tenacia dall’Assessore De Corato su spinta di Carmela Rozza, del Sunia e dei Comitati inquilini, si sovrappose all’azione dell’allora Vice Questore di PS De Simone, ai quali interventi si affiancarono il fortissimo investimento in educativa di strada da parte del Sindaco Moratti, venne naturale il costituirsi di una rete di giovani del quartiere che tra le scuole di formazione professionale, il parco e la musica produsse idee e progetti per la città. Un passo in avanti notevole, lo comprenderete. Un lavoro di promozione sociale a tutti i livelli.
Allora il Corriere della Sera pubblicò un’ intervista a chi stava in carcere che disse una cosa tanto semplice quanto forte “Ragazzi non fate come me, seguite un altro percorso” poi l’elogio della realtà quotidiana nutriente fatta di piccoli gesti e condivisione.
Pensai che il Corriere della Sera fosse un grande giornale: inserito nella realtà, del resto fin da ragazza mi hanno sempre insegnato una cosa “si leggono prima le pagine milanesi del Corsera, poi quelle nazionali” ed io così ho sempre fatto.
Pochi giorni dopo, quell’articolo, un ragazzo del gruppo, pur tendendoci, si defilò dall’invito a partecipare alla trasmissione di Gad Lerner prima delle primarie PD “è meglio cosi, non abbiamo nulla da temere ma abbiamo comunque un nome ingombrante”. I ragazzi dei quartieri popolari nel 2010 pensavano la Città Metropolitana ma quei progetti, ad oggi, sono ancora irrealizzati, quel protagonismo incerto.
Quando tornai ad occuparmi di quartieri popolari 5 anni dopo esatti, iniziai coll’ascoltare il Questore De Iesu proprio a Quarto Oggiaro.
Egli aveva voluto girarsi tutti i quartieri per un’iniziativa di prevenzione sulle truffe agli aziani… si vede che per chi nasce o appartiene a Salerno, “la prevenzione come motore della crescita sostenibile” è un MUST irrinunciabile, e dopo i mesi di emergenza sanitaria con cui il Presidente De Luca ha dato forza al concetto, possiamo ritenerlo patrimonio comune.
il Questore De Iesu parlò con tutti gli anziani del quartiere, uno a uno. Per la verità non solo quello: salutò tutti gli uomini e le donne PS presenti, moltissimi giovani; mi stupì perché di ciascuno conosceva qualcosa, i genitori, il percorso formativo, la sede precedente di provenienza…
Quando anni dopo andai a salutarlo alla Questura di Napoli, mi sembrò tutto esattamente come a Milano.
In effetti se penso all’inaugurazione dello Spazio Campania a Milano, quando i Presidenti De Luca e Fontana, il Sindaco Sala, Carlo Sangalli, Vincenzo Boccia convennero sulla necessità di progetti di coesione nazionale, mi dissi che la Polizia di Stato guidava quel percorso: con De Iesu, ormai Questore di Napoli, che apriva centri sportivi in tutti i quartieri della città con gli agenti ad insegnare ai ragazzi, coll’allora Prefetto Sgalla sui progetti di riqualificazione delle stazioni a Milano e Roma. Ai quali avremmo poi aggiunto Bari e Catania...
Così quando avvengono i fatti di Piacenza e ascolto le parole della madre del Carabiniere arrestato, rimango ammutolita “parlano di Gomorra solo perché siamo di Napoli. Non ci credo… ma se mio figlio ha sbagliato è giusto che paghi”.
Non riesco a commentare oltre, non so come abbia fatto il Comandante dell’Arma Nistri, con quale forza… Eppure l’intervento di saluto ai suoi uomini il 15 Agosto era solare e mi ha tranquillizzata.
Nei giorni di Piacenza entrai per caso in una piccola galleria d’arte per acquistare una cornice per un caro amico che aveva appena perso la mamma. La gestisce un napoletano trasferito a Milano da molti anni: “sono stanco persino di essere napoletano, non perchè non amo più la mia terra sia chiaro, anzi proprio perchè l'amo ancora di più. Sono stanco che ci perpetuiamo nella nostra identità all'infinito, sempre uguali a noi stessi, all'identità bella e maledetta che ci affibbiano".
Adoro Napoli al pari di Istanbul, Tunisi, Lisbona e Londra… non ne abbiano a male le altre, il mare per me è essenziale e tutte le città in cui ancora non sono stata.
Napoli cambia proprio in questi frangenti.
Cambia con il Presidente De Luca che si insacca nelle spalle allo stadio durante l’evento di inaugurazione delle Universiadi con il solo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti poco dopo pubblicamente così: “complimenti al Presidente De Luca, Napoli ha dimostrato di saper vincere la sfida di Città europea”.
Napoli cambia quando non trovo un tassista che non mi dica che la mobilità urbana voluta da De Luca per le Universiadi tiene insieme “i nostri bisogni di categoria col desiderio di turisti e cittadini di godersi liberamente la città”.
Napoli cambia quando incontro non pochi che dalla Svizzera, dalla Germania e da Milano hanno scelto, per amore, di trasferirsi giù.
Napoli cambia quando senti i commercialisti dell’Ordine ragionare di innovazione, di ampliamento degli studi professionali per far convergere competenze diverse, creativi, architetti, artisti e tornare a progettare l’urbanistica.
Napoli cambia quando la Fondazione Sud organizza un convegno apposito per ragionare sulla qualità delle relazioni che abbisognano le persone in difficoltà sul piano fisico e psicologico proponendo una gamma di servizi innovativa.
Napoli cambia quando dopo mesi e mesi, finalmente Vito Grassi il Presidente dell’Unione Industriale mi dice “d’accordo Silvia, proviamoci, ora vedo chi dei miei può sostenere il progetto per l’intero mezzogiorno”.
Napoli cambia quando il Ministro dell’Università dalle pagine del Corriere chiede progetti per unire eccellenze e promozione sociale così da fare “alfabetizzazione e crescita digitale” per fmiglie, giovani ed imprese giocando di sponda ad uno dei progetti nato, anch’esso, a Quarto Oggiaro.
Quando alla conferenza stampa dell’altro giorno sulle misure per arginare il Covid, De Luca ci tiene a preannunciare che nei prossimi giorni verranno annunciati interventi su Napoli, lo fa con uno sguardo premuroso, dolce e rispettoso… Certo la compagna napoletana ne riempie il cuore, ma tutti quanti abbiamo davanti agli occhi Napoli nei mesi del lockdown, quel senso di responsabilità dal sapore asburgico, quella gara di charity locale sulla quale, intelligentemente, solo alla fine interviene la donazione di Intesa San Paolo.
Sarà forse per tutto questo che a Milano abbiamo deposto una piantina per Pasquale Apicella (ancora in fiore), il poliziotto ucciso mentre difendeva una banca in piena emergenza coronavirus
Caro Governatore Visco, Napoli cambia... con le sue proprie forze.
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Il valore della certificazione professionale
Con la crescente necessità di posti di lavoro e il fervente mercato competitivo, è aumentata la necessità di una certificazione professionale da quando i criteri sono stati aumentati. Con il privilegio aggiunto di avere una certificazione professionale non solo rende il tuo curriculum e profilo di lavoro straordinario, ma ti consente anche una possibilità tra le tante.
È anche una forma di sicurezza che puoi dire, e con le professioni imminenti e le loro assunzioni che diventano certificati professionalmente ti offriranno di più con il tuo grado esistente e l'esperienza di lavoro. Esistono varie scuole che offrono tali certificati e puoi quindi migliorare le tue prospettive di lavoro. Corsi ECM Regione Abruzzo
Per farlo
Devi fare il tuo lavoro ottenendo la certificazione professionale e per l'area di studio che stai cercando puoi iscriverti in varie università, scuole, college o centri di formazione professionale dove puoi ottenere il tuo certificato.
Se la tua professione è tra insegnante, paralegale, ispettori, consulenti, wedding planner, event manager, designer, commercialisti, agenti immobiliari, professionisti IT, ecc., È necessario prendere in considerazione la necessità di ottenere la certificazione professionale.
Questo non solo ti aiuterà a ottenere molto lavoro, ma assicurerà anche la tua posizione lavorativa. La certificazione professionale è un requisito e una necessità in molte aziende per assumere tali dipendenti.
Cosa hai bisogno di sapere
Al fine di ottenere il collocamento in qualsiasi stato o qualunque tipo di certificato professionale, si desidera ottenere risultati soddisfacenti da quel momento in poi. Il valore della certificazione professionale si imbarca quindi su tali scuole di certificazione professionale, in cui forniscono titoli di studio per laurea e post-laurea, e altri vari livelli di certificazione e ricertificazione vengono svolti in modo efficiente. Corso per assistente Studio Odontiatrico Abruzzo
Se ottieni un tale grado, le tue qualifiche attuali vengono emancipate per adattarsi ai requisiti dello stato in cui ti candidi per un lavoro e aggiunge anche un impulso al tuo curriculum.
Opportunità
Le possibilità arriveranno solo se ti assicurerai di aver soddisfatto tutti i criteri indicati. La certificazione professionale rende la tua carriera un passo avanti rispetto a quella che era.
Questi non sono solo corsi basati sulle prospettive di carriera, ma molte aziende seguono corsi in cui i dipendenti hanno la possibilità di ricreare, sviluppare e formulare strategie professionali.
Ma se ti chiedevi come ottenere la certificazione professionale, puoi sempre effettuare una ricerca su Internet e digitare l'area di tuo interesse e i corsi che desideri perseguire.
Varie scuole, università e molte istituzioni offrono corsi tempestivi e programmi di certificazione in cui è possibile iscriversi per un futuro migliore. Corso ASO Regione Abruzzo
Merita una certificazione
In tali settori in cui i posti di lavoro sono molti, devi cogliere l'occasione giusta e sfruttarla solo se hai i mezzi giusti a portata di mano. Esistono corsi professionali autorizzati per IT e computer, insegnanti e molto altro in cui è possibile migliorare una formazione professionale nell'area selezionata.
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Mirco Comparini è il “Responsabile Operativo” della Rete Revilaw
“Revilaw – Rete di Revisori Legali” nomina Mirco Comparini nel ruolo di “Responsabile Operativo della Rete”
Dott.Rag.Mirco Comparini [Ragioniere Commercialista-Revisore Legale-Consulente al Franchising-Giornalista Pubblicista]
Con la costante crescita di aderenti alla rete e i piani di crescita e sviluppo in corso di attuazione, la Società di Revisione “Revilaw srl” ha scelto il suo Responsabile Operativo nominando Mirco Comparini, professionista di lunga esperienza nella consulenza e nell’assistenza alla costruzione e alla gestione di reti commerciali, con specializzazione in reti di franchising. Già chiamato dalla società per costruire tutta la struttura contrattuale per le adesioni dei professionisti (esclusivamente iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e iscritti al Registro dei Revisori Legali) e per impostare i primi fondamentali elementi strutturali della rete, adesso la società consolida la sua presenza che si concretizzerà in un costante affiancamento all’Amministratore Unico, Pier Luigi Sterzi.
“La velocità con la quale la rete è cresciuta e sta ancora crescendo con una continua richiesta di adesioni – conferma l’Amministratore Unico, Pier Luigi Sterzi – ha reso da subito evidente la necessità di una assistenza e di una consulenza altamente specialistica in forma combinata, cioè, in termini di preparazione e di esperienza sotto il profilo tecnico-giuridico, per una impostazione contrattuale specifica e del tutto particolare, e anche sotto il profilo operativo, per una impostazione coerente tra regole contrattuali, operatività e svolgimento dell’attività oggetto di core business della nostra Società, la revisione legale. Mirco Comparini è uno dei professionisti più esperti del settore “reti commerciali”, in particolare quelle di franchising, ed ha immediatamente compreso le necessità della rete ponendola immediatamente nelle condizioni di svilupparsi e formalizzare le adesioni di Colleghi che hanno essi stessi apprezzato il lavoro svolto in tale inziale fase. Adesso passiamo ad una seconda fase nel corso della quale opereremo ancor più in sinergia e dove Mirco Comparini assume l’importante funzione di coordinamento e ottimizzazione dei processi della rete, delle attività operative e di quelle progettuali così da predisporre un workflow aziendale efficace e strutturato coordinando anche i vari settori (comunicazione, formazione, ecc.)“.
“Ritengo già da adesso una grande esperienza quella avviata con la Società di Revisione Revilaw srl – afferma il Responsabile Operativo, Mirco Comparini – che già nella sua iniziale impostazione ha espresso ed esprime positive e peculiari caratteristiche e grandi potenzialità non facilmente individuabili sul mercato di riferimento. La collaborazione con l’Amministratore Unico è praticamente in totale sintonia e lo è stata da subito. La visione e gli obiettivi sono pienamente coincidenti rispetto ai progetti aziendali e questo è uno dei fattori più importanti per coordinare quelle professionalità, quelle qualità e quelle serietà che già caratterizzano tutti i professionisti aderenti alla rete i quali, non solo hanno e avranno la responsabilità della loro prestazione professionale, ma sono e saranno la concreta rappresentazione della Revilaw sul territorio: sarà un onore farlo. Adesso inizia una fase complessa e articolata da attuare su tutto il territorio nazionale in un momento anche particolarmente delicato e difficile dato dall’emergenza sanitaria in corso ponendo così tutti quanti innanzi a difficoltà non indifferenti, ma circa 100 professionisti sono una grande forza, costituiscono un forte nucleo a disposizione delle aziende ed esprimono un elevatissimo grado di affidabilità e professionalità che potranno essere erogate alle imprese anche in tanti altri ambiti e settori della professione“.
CHI E’ MIRCO COMPARINI Classe 1963. Laurea in Scienze Economiche con Tesi di Laurea in materia di franchising dal titolo “Franchising: un importante e delicato “strumento” per la nascita, lo sviluppo e la crescita delle imprese”. Iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (ODCEC) di Livorno esercita la professione di Ragioniere Commercialista e Revisore Legale dal 1988. Professionista Associato Fondatore dello “Studio Comparini & Russo” (1990), Socio/Amministratore della Professional Group SRL (1998), per la quale cura la Divisione “Franchising Analysis”, e della Società Comparini & Russo SRL (2004). . Già iscritto all’Albo dei Mediatori Creditizi, all’Elenco Arbitri e Conciliatori c/o la CCIAA di Livorno, all’elenco dei Periti e Consulenti Tecnici del Tribunale di Livorno e già Mediatore presso l’Organismo di Mediazione dei DCEC di Livorno. Giornalista Pubblicista iscritto all’Ordine Giornalisti della Toscana dal 2012, è autore di articoli specialistici in materia di franchising e reti commerciali e, oltre a curare direttamente un blog specializzato sul tema, attualmente collabora stabilmente per le testate “AZ Franchising” (dal 2008), “Ratio” (dal 2019) e “Fiscal Focus” (dal 2020) . Tra il 1991 ed il 2004, ho assunto numerosi ruoli ed incarichi, anche di rappresentanza legale, all’interno degli organismi istituzionali della Categoria professionale a livello locale, regionale e nazionale. Da oltre 25 anni la consulenza e l’assistenza al franchising e ad altre forme di reti commerciali costituisce specializzazione professionale con attività svolte per la progettazione, la predisposizione e l’avvio di nuove reti, per l’analisi di nuove affiliazioni a noti marchi nazionali ed internazionali, per interventi contrattuali, gestionali ed operativi e per la gestione di specifiche problematiche derivanti dai tipici rapporti affiliati/affilianti, incluse attività di ADR. Docente e relatore in corsi di formazione, master, convegni e seminari in materia di franchising e anche in altre materie tecniche attinenti alla professione, è stato anche autore di numerosi interventi editoriali e dispense di aggiornamento professionale. Promotore e Fondatore di IREF Italia, associazione di operatori in ambito franchising e reti commerciali, ne è stato Presidente Nazionale da aprile 2012 a luglio 2018. Auditor presso Bureau Veritas per la certificazione delle reti commerciali “IREF Italia/Bureau Veritas” ha curato la predisposizione della versione italiana del disciplinare applicabile alle reti nazionali. Insignito nel 2013 con “Diploma d’Onore” a firma del Ministero del Commercio Estero francese, dal Presidente delle Camere di Commercio di Francia e dal Presidente e dal V.Presidente di Federation IREF e successivamente assegnatario di altri Riconoscimenti Speciali, sempre in Francia a cura di Federation IREF. Primo ideatore e primo redattore del testo base della proposta di riforma del settore del franchising e delle reti commerciali seguita dalla elaborazione e dalla promozione congiunta di IREF Italia, AZ Franchising e ANCommercialisti. Da settembre 2014 a ottobre 2015 (dimesso) è stato Amministratore Unico della società Farma.Li. srlu, società di proprietà pubblica che gestisce la rete delle Farmacie Comunali della Città di Livorno. Appassionato di temi psicologici e di interpretazione della comunicazione scritta, verbale, non verbale e visiva.
(dal sito www.revilaw.it)
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Commercialisti Caserta: Telefisco, le novità del 2019 con il Sole 24 Ore . Giovedi’ 31 gennaio - Camera di commercio di Caserta
L'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Caserta ha aderito alla 28esima edizione di “Telefisco, le novità per le imprese e i professionisti”, organizzata da L’Esperto Risponde-Il Sole 24 Ore. Il capoluogo di Terra di Lavoro è tra le sedi in tutta Italia in cui sarà possibile assistere all’evento in programma giovedì 31 gennaio dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18 in videoconferenza presso la sala convegni della Camera di Commercio di Caserta. Il presidente dell’Ordine Luigi Fabozzi e il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone spiegano: «E’ questo il convegno annuale organizzato dal Sole 24 Ore, per illustrare le principali novità fiscali del 2019 che impatteranno sull'attività di Professionisti e Imprese. Sono previsti approfondimenti degli esperti del Sole 24 Ore e il coinvolgimento dei dirigenti dell'Agenzia delle Entrate». Tutti gli interessati potranno seguire in diretta gli interventi degli esperti che si alterneranno nelle due sessioni previste. L’evento è valido ai fini della formazione professionale continua degli iscritti all’Ordine. Read the full article
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Reggio Calabria, il 16-17-18 Aprile 58° Congresso Nazionale UNGDCEC
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/reggio-calabria-il-16-17-18-aprile-58-congresso-nazionale-ungdcec/
Reggio Calabria, il 16-17-18 Aprile 58° Congresso Nazionale UNGDCEC
Reggio Calabria, il 16-17-18 Aprile 58° Congresso Nazionale UNGDCEC
Reggio Calabria, il 16-17-18 Aprile 58° Congresso Nazionale UNGDCEC Lente Locale
REGGIO CALABRIA- Si è tenuta a Palazzo Alvaro -Sala Perri- giorno 25 febbraio u.s. la presentazione del 58° Congresso Nazionale UNGDCEC Per la prima volta si terrà a Reggio Calabria il Congresso Nazionale dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili nei giorni 16-17-18 Aprile p.v. dal titolo:“Tutela dell’interesse pubblico: Professionisti tra funzioni di controllo e legalità”. L’evento promosso dall’ Unione Giovani Dottori Commercialisti di Reggio Calabria guidata dal Presidente dott. Francesco Caridi con il consiglio direttivo tutto vedrà la partecipazione di oltre 1.000 colleghi commercialisti provenienti da tutta Italia, nonché i vertici della categoria professionale: il presidente del CNDCEC dott. M.Miani, la CNPADC con il suo Presidente Walter Anedda e tutto il CDA, la Giunta dell’UNGDCEC, e la Fondazione Centro Studi UNGDCEC. Hanno partecipato alla presentazione il Sindaco della Città Metropolitana Avv. Giuseppe Falcomatà, il Segretario Nazionale UNGDCEC Dott. Raffaele LoPrete, il Vice Presidente dell’ODCEC RC dott.MarcelloFebert, il Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea Prof. M.S.Zimbone, il Presidente della CCIAA di Reggio Calabria dott. Antonino Tramontana, il dott. Giacomo Oliva per il Museo Archeologico Nazionale di Rc, i presidenti dell’UGDCEC di Paola Palmi e Castrovillari. L’amm.re unico di Atamdott.Francesco Perelli. Sono stati ripercorsi gli eventi che hanno portato all’ assegnazione del 58° Congresso nonché ricordata la realizzazione del video Cortometraggio dal titolo “Il labirinto delle meraviglie, Reggio Calabria”https://www.youtube.com/watch?v=uFb9N6Y0JPUstoria di pura fantasia che ha visto la partecipazione tra attori protagonisti e non, di oltre 60 giovani dottori commercialisti, con l’obiettivo di promuovere il 58° Congresso mostrando le bellezze della città e la magnificenza dei Bronzi di Riace custoditi all’interno del MaRc tra i simboli più rappresentativi della nostra città. Il presidente dott. Francesco Caridi ha ricordato altresì il sito istituzionale knos.it, dal quale è possibile avere ogni informazione utile ai congressisti e non, con possibilità di consultarne il programma gli eventi ludici previsti, cena di benvenuto e di gala nonché le attività extracongressuali previste per gli accompagnatori L’evento porterà nella nostra città oltre 1000 professionisti provenienti da ogni parte d’Italia, con ciò si metterà in campo tutto l’impegno affinchè l’evento possa essere da stimolo per la città tutta e possa riuscire nel migliore dei modi. La presentazione si chiude con i ringraziamenti alle istituzioni presenti, nonché la fattiva collaborazione che ha portato alla sigla di un protocollo di intesa, con il quale il comitato organizzatore ha inteso promuovere l’evento assieme al Comune di Reggio Calabria, alla Città Metropolitana ed all’Atam. L’evento è valido ai fini della formazione obbligatoria professionale con 12 CFP che verranno riconosciuti a seguito di accreditamento anche agli Avvocati. Perciò l’invito è stato rivolto a tutti i colleghi dottori commercialisti ed avvocati ad iscriversi al seguente link http://congresso.ungdcec.it/content/iscrizione Il Presidente Del Comitato Organizzatore
Reggio Calabria, il 16-17-18 Aprile 58° Congresso Nazionale UNGDCEC Lente Locale
Reggio Calabria, il 16-17-18 Aprile 58° Congresso Nazionale UNGDCEC Lente Locale
REGGIO CALABRIA- Si è tenuta a Palazzo Alvaro -Sala Perri- giorno 25 febbraio u.s. la presentazione del 58° Congresso Nazionale UNGDCEC Per la prima volta si terrà a Reggio Calabria il Congresso Nazionale dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili nei giorni 16-17-18 Aprile p.v. dal titolo:“Tutela dell’interesse pubblico: Professionisti tra funzioni di controllo e [���]
Reggio Calabria, il 16-17-18 Aprile 58° Congresso Nazionale UNGDCEC Lente Locale
Antonella Scabellone
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