#formazione ambientale
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pier-carlo-universe · 10 days ago
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Al via il primo corso di formazione per educatori ambientali ad Alessandria. Un passo avanti verso un futuro più sostenibile
Il 22 novembre 2024 prenderà il via il I° Corso Formativo in “Educatore Ambientale”, organizzato dall’Ente Provincia di Alessandria in collaborazione con diverse associazioni riunite nel CEA (Centro Educazione Ambientale) "A. Chiarante" di Bosco Marengo.
Il 22 novembre 2024 prenderà il via il I° Corso Formativo in “Educatore Ambientale”, organizzato dall’Ente Provincia di Alessandria in collaborazione con diverse associazioni riunite nel CEA (Centro Educazione Ambientale) “A. Chiarante” di Bosco Marengo. Questa iniziativa mira a fornire una formazione approfondita e specializzata per creare esperti capaci di diffondere una coscienza…
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campadailyblog · 5 months ago
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Come diventare guardia forestale: guida completa
Se vuoi diventare guardia forestale, questa guida è fatta per te. Le guardie forestali proteggono e conservano la natura. Il loro lavoro include sorvegliare gli alberi, monitorare animali e piante, e gestire gli incendi. Le loro attività quotidiane includono anche l’educazione del pubblico e l’applicazione delle leggi ambientali. Questo lavoro richiede dedizione e passione per la…
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cleaningsystemshub · 1 year ago
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L’Arte degli Operatori di Pulizia Professionale e la Loro Importanza
🌿 Scopri il mondo della Pulizia Professionale: dove ogni dettaglio conta. Dal piccolo ufficio alla grande azienda, gli operatori di pulizia lavorano con dedizione per garantire ambienti puliti e sicuri. #PuliziaProfessionale #IgieneQuotidiana
Nel mondo del lavoro, poche professioni sono così fondamentali e al contempo così sottovalutate come quella degli operatori di Pulizia. Questi professionisti, con la loro dedizione e competenza, contribuiscono non solo alla salute e al benessere degli ambienti in cui operiamo quotidianamente, ma anche al nostro confort e sicurezza. La Soddisfazione nel Lavoro di Pulizia Professionale: Lavorare…
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mezzopieno-news · 2 months ago
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ARRIVA LA VERNICE PER AUTO CREATA DAGLI PNEUMATICI DISMESSI
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Un nuovo tipo di vernice derivata dagli pneumatici fuori uso è stata inventato dai ricercatori dell’azienda tedesca BASF, una soluzione che abbatte l’impronta ecologica di una delle lavorazioni più inquinanti del settore automobilistico.
La nuova tecnologia ChemCycling riduce l’uso di nuove materie prime derivanti dal petrolio, minimizzando gli sprechi e ottenendo un impatto ambientale vicino allo zero, aumentando l’efficienza dell’operazione della verniciatura e abbattendo le emissioni di CO2. Il processo inizia con la raccolta degli pneumatici a fine vita, sottoposti a un processo di riciclaggio che scompone i componenti chimici di base, in seguito riutilizzati per creare nuovi materiali. Il risultato è un rivestimento di alta qualità estremamente durevole e con un alto potere protettivo dalla corrosione e dagli agenti atmosferici che può essere utilizzato sia per gli esterni che per gli interni delle auto. La lavorazione ha un impatto ambientale ridotto, utilizzando materiali riciclati e rispondendo alla crescente domanda di soluzioni ecologiche nell’industria automobilistica.
Il processo di verniciatura delle auto è noto per essere piuttosto inquinante, principalmente a causa dell’uso di vernici a base di solventi che contengono composti organici volatili che vengono rilasciati nell’atmosfera durante il processo di verniciatura, contribuendo all’inquinamento dell’aria e alla formazione di smog, oltre a rappresentare un rischio per la salute respiratoria. Inoltre, il processo di verniciatura tradizionale è estremamente intensivo in termini di energia e materiali. La nuova tecnologia ChemCycling ha un tempo di asciugatura rapido che non richiede alte temperature, 20 minuti a 40°C che riduce il consumo di energia utilizzata nella fase di verniciatura.
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Fonte: BASF; Hunday; immagine di Auto Records
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pettirosso1959 · 7 months ago
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Il fondatore di Greenpeace
«Vi svelo la truffa ambientalista»
Uno dei padri dell’organizzazione: «La sinistra, capito che attorno all’ambientalismo girano soldi e potere, ne ha traviato la missione L’obiettivo è stato fare da megafono all’apocalisse climatica, con l’uomo unico responsabile da punire.
25 Apr 2024 FRANCO BATTAGLIA
Studioso, ecologista e leader di lungo corso nel campo ambientale internazionale, Patrick Moore, con un dottorato di ricerca in Ecologia dall’Università della British Columbia e un dottorato di ricerca onorario dalla North Carolina State University, è considerato uno dei più qualificati esperti di ambiente al mondo. Nel 1971 fondava Greenpeace, la più grande organizzazione di attivisti ambientali del mondo, ma l’ha lasciata nel 1986.
Come mai l’ha lasciata, dottor Moore?
«Greenpeace è stata “dirottata” dalla sinistra politica quando ha capito che c’erano soldi e potere nel movimento ambientalista. Gli attivisti politici di sinistra in Nord America e in Europa l’hanno trasformata da organizzazione scientifica a un’organizzazione politica di raccolta fondi. Oggi gli ambientalisti si concentrano principalmente sulla creazione di narrazioni progettate per infondere paura e sensi di colpa nel pubblico in modo che il pubblico invii loro denaro».
Cosa pensa dell’Ipcc, il Comitato dell’Onu sul clima? Fa scienza?
«L’Ipcc assume scienziati per fornire loro “informazioni” che supportino la narrazione dell’emergenza climatica. Le loro campagne contro i combustibili fossili, l’energia nucleare, la CO2, la plastica, etc., sono fuorvianti e mirano a far credere alla gente che il mondo finirà, a meno che non paralizziamo la nostra civiltà e distruggiamo la nostra economia. Sono ormai un’influenza negativa sul futuro dell’ambiente e della civiltà umana. Oggi la sinistra ha adottato molte politiche che sarebbero molto distruttive per la civiltà perché non sono tecnicamente realizzabili. Basti pensare all’incombente crisi energetica, una crisi che hanno creato loro stessi, rifiutandosi, opponendosi all’energia nucleare e adottando una posizione impossibile sui combustibili fossili in generale».
L’uomo è il nemico del pianeta…
«Già. Secondo i leader ambientalisti gli esseri umani sono i nemici del pianeta e della Natura. Secondo la nuova filosofia dominante, il mondo sarebbe migliore se esistesse meno gente. Ma le persone che dicono questo non si sono offerte volontarie a essere le prime ad andarsene».
Come accadde che lasciò Greenpeace?
«Ero uno dei 6 direttori di Greenpeace International, e l’unico ad avere una formazione scientifica formale, laurea con lode in scienze e foreste e dottorato in ecologia. I miei colleghi direttori decisero che Greenpeace avrebbe dovuto iniziare una campagna per “bandire il cloro in tutto il mondo”. Ma l’aggiunta di cloro all’acqua potabile, alle piscine e alle terme è stato uno dei progressi più significativi nella storia della sanità pubblica nel prevenire la diffusione del colera. Inoltre, circa l’85% dei prodotti farmaceutici è prodotto con chimica legata al cloro e circa il 25% di tutti i nostri farmaci contiene cloro.
Tutti gli alogeni, compresi cloro, bromo e iodio, sono potenti antibiotici, e senza di essi la medicina non sarebbe la stessa. Invece i miei colleghi pretendevano che il cloro passasse come l’elemento del diavolo” e che il Pvc, cloruro di polivinile, fosse etichettato come “la plastica velenosa”. L’obiettivo era di spaventare il pubblico. Inoltre, questa politica sbagliata rafforza l’atteggiamento secondo cui gli esseri umani non sono una specie degna e che il mondo starebbe meglio senza di loro. Non sono riuscito a convincere i miei colleghi di Greenpeace ad abbandonare questa politica sbagliata. Questo è stato il punto di svolta per me».
Una delle narrazioni di Greenpeace riguarda la scomparsa degli orsi polari
«Il Trattato internazionale sugli orsi polari, firmato da tutti i Paesi polari nel 1973 per vietare la caccia illimitata all’orso bianco, non viene mai citato dai media, da Greenpeace o dai politici che affermano che l’orso polare si sta estinguendo a causa dello scioglimento dei ghiacci nell’Artico. In realtà, la popolazione di orsi polari è aumentata da 6.000-8.000 esemplari nel 1973 a 30.000-50.000 oggi. L’obiettivo della narrazione è sostenere la teoria dell’apocalisse ambientale. Gli Aztechi gettavano le vergini nei vulcani, e gli europei e gli americani hanno bruciato le donne come streghe per 200 anni, sostenendo che così si sarebbe salvato il mondo. Gli esseri umani sono animali sociali con una gerarchia, ed è più facile ottenere una posizione elevata usando la paura e il controllo. La teoria dell’apocalisse ambientale riguarda soprattutto il potere e il controllo politico. Oggi, nei Paesi più ricchi, si stanno prendendo decisioni che i nostri nipoti dovranno pagare. È normale che le persone abbiano paura del futuro perché è sconosciuto e pieno di rischi e difficili decisioni. Alle giovani generazioni di oggi viene insegnato che gli esseri umani non sono degni e stanno distruggendo la Terra. Questo indottrinamento li ha fatti sentire colpevoli spingendoli a vergognarsi di sé stessi».
Perché è stata presa di mira la CO2?
«Il mondo si sta riscaldando dal 1700 circa, e l’ha fatto per due secoli prima dell’utilizzo dei combustibili fossili. Il 1700 è stato l’apice della Piccola era glaciale, un paio di secoli molto freddi che hanno patito scarsi raccolti e fame. Prima di allora, intorno al 1000 d.C., c’è stato il Periodo caldo medievale, quando i vichinghi coltivavano la Groenlandia. Alcuni credono che la CO2 sia la causa principale del riscaldamento degli ultimi decenni. Ma sono principalmente scienziati pagati da politici e burocrati, da media che fanno notizia o da attivisti che fanno soldi. Se l’anidride carbonica fosse la causa principale del riscaldamento, allora dovrebbe esserci un aumento della temperatura in corrispondenza dell’aumento della CO2, ma non è stato così. Inoltre, la CO2 è alla base di tutta la vita sulla Terra e la sua concentrazione nell’atmosfera oggi è più bassa di quanto sia stata per la maggior parte dell’esistenza della vita. L’aumento della CO2 è correlato all’aumento della vegetazione: quasi tutti i coltivatori di serre commerciali in tutto il mondo acquistano CO2 da iniettare nelle loro serre per ottenere raccolti con rese superiori fino al 60%. Gli allarmisti climatici preferiscono discutere delle conoscenze climatiche solo a partire dal 1850. Il periodo precedente viene definito “età preindustriale”. Questa “età preindustriale” è durata più di 3 miliardi di anni, quando la vita era presente sulla Terra. In quel periodo si sono verificati molti cambiamenti climatici, tra cui ere glaciali, ere temperate, grandi estinzioni. Oggi la Terra si trova nell’era glaciale del Pleistocene, iniziata 2.6 milioni di anni fa. Siamo ancora nel Pleistocene, per quanto gli allarmisti climatici vogliano negarlo.
La grande ironia dell’attuale panico climatico è che la Terra è più fredda oggi di quanto lo sia stata per 250 milioni di anni prima dell’inizio del Pleistocene. E la CO2 è più bassa oggi che nel 95% della storia della Terra. Ma non lo saprete mai se ascoltate solo tutte le persone che traggono vantaggio dalla menzogna del cambiamento climatico antropico».
Vogliono azzerare l’uso dei combustibili fossili…
«Non possiamo fermare l’aumento dell’uso dei combustibili fossili o ridurre le emissioni di CO2. Nel 2015, mentre partecipavo alla Cop (Conferenza delle parti) di Parigi, ho offerto una scommessa pubblica di 100.000 dollari in un comunicato stampa diffuso da oltre 200 media, secondo cui entro il 2025 le emissioni globali di CO2 sarebbero state superiori a quelle del 2015. Nessuno ha voluto scommettere con me. Russia, Cina e India rappresentano il 40% della popolazione mondiale e non sono d’accordo con l’agenda anticarbonio. Se aggiungiamo Brasile, Indonesia e la maggior parte dei Paesi africani, la maggioranza della popolazione mondiale non è preoccupata dal clima. Un’altra grande ironia è che molti Paesi con i climi più freddi, come Canada, Svezia, Germania e Regno Unito, sono i più preoccupati per il riscaldamento».
Vogliono produrre energia solo con fotovoltaico ed eolico…
«Le tecnologie fotovoltaica ed eolica sono entrambe molto costose e molto inaffidabili. È incredibile che a così tante persone sia stato fatto il lavaggio del cervello per pensare che interi Paesi possano essere sostenuti con queste tecnologie. Esse sono i parassiti di un’economia più ampia. In altre parole, rendono il Paese più povero rispetto al l’utilizzo di altre tecnologie più affidabili e meno costose. I fornitori di energia eolica e solare godono di sussidi governativi, sgravi fiscali e normative che obbligano i cittadini ad acquistare energia eolica e solare anche se più costosa, con il pretesto che è “rispettosa dell’ambiente”. Milioni di persone pagano di più per l’energia eolica e solare mentre poche persone si stanno arricchendo a spese dei primi. È una colossale frode. Senza contare che parchi eolici e solari utilizzano grandi quantità di combustibili fossili per l’estrazione, il trasporto e la costruzione. E in molti luoghi non producono, nel corso della loro vita, l’energia necessaria per costruirli e mantenerli».
Gli ambientalisti ce l’hanno anche con la plastica...
«La plastica non è un materiale tossico. Ed è per questo che se ne fa così largo uso!».
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ilcartolaiodelbosco · 2 years ago
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Si celebra oggi la giornata mondiale dell’educazione, e non potevamo trovare momento migliore per presentare il lancio del progetto di educazione ambientale dal titolo “Siamo tutti cartolai! Amicizie silenziose tra carta e natura per costruire una biblioteca della biodiversità altamente creativa attraverso laboratori esperienziali”.
l'associazione o2italia da il via al ciclo di laboratori  ecocreativi e formativi dal titolo: ‘Siamo tutti cartolai! Amicizie silenziose tra carta e natura per costruire una biblioteca della biodiversità altamente creativa.
L'iniziativa è organizzata dal Nodo In.F.E.A. della Città Metropolitana di Messina con il coordinamento di Peppe Cacciola, in sinergia con l'Ente proponente e attuatore “O2italia” e con l'A.I.A.S. Onlus di Barcellona Pozzo di Gotto, mentre la responsabile del progetto è Antonia Teatino.
Si tratta di un format che mette insieme formazione per adulti e attività laboratoriale per gruppi di bambini frequentanti l’ambulatorio dell’AIAS di Barcellona Pozzo di Gotto Onlus, in via Gramsci, dove si terranno 18 incontri.
L’obiettivo è quello di creare un approccio ecologico attraverso un'azione inclusiva ed esperienziale che permetta una connessione tra le risorse naturali del territorio, i percorsi sensoriali, l'attività riabilitativa e quella didattica. Per maggiori info.
Comunicato stampa
Antonia Teatino, sulla base della ricerca di ecodesign applicata alla didattica, che porta avanti da anni, ha ideato un progetto che ha come obiettivo principale quello di diffondere l’educazione alla sostenibilità attraverso il cartolaio del bosco in ambiti educativi riabilitativi, attivare con i partecipanti un approccio ecologico che mette in connessione la bellezza e la scoperta della natura  facendo un parallelismo altamente inclusivo  tra Neurodiversità e  Biodiversità.
Il ciclo di laboratori si svilupperà nell'arco di 6 mesi e accoglierà  tutti i bambini le  bambine in età scolare (dai 6 anni in su) frequentanti il centro A.I.A.S.
Il ciclo di incontri formativi si svolgeranno online e coinvolgeranno insegnanti, terapisti, studenti di scienze della formazione con percorsi di studio sulla riabilitazione didattico sensoriali ed educatori.
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carmenvicinanza · 30 days ago
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Marilù Mastrogiovanni
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Gli unici padroni per un giornalista sono i lettori, il nostro Codice deontologico e la Costituzione italiana, la nostra Bibbia laica.
Marilù Mastrogiovanni, autrice di inchieste investigative sulla mafia e di numerosi libri e documentari, è giornalista, regista specializzata in linguaggi visuali, semiologa della comunicazione, ecofemminista esperta di linguaggio di genere e docente al Master di Giornalismo dell’Università di Bari.
Collabora con Il Sole 24 ore, Il Manifesto, Il Fatto quotidiano, Left e Narcomafie ed è consulente per Presa diretta (Rai3) e Euronews.
Da oltre vent’anni, dirige la rivista Il Tacco d’Italia giornale d’inchiesta scomodo e necessario.
Fa parte del team composto da dodici persone esperte in diritti umani selezionate dal Parlamento italiano per il Comitato per la prevenzione della tortura presso il Consiglio d’Europa.
È nel direttivo nazionale di Giulia giornaliste, associazione impegnata nella rimozione di discriminazioni e stereotipi contro le donne, veicolati attraverso un uso distorto del linguaggio e delle immagini. Tiene corsi di formazione di aggiornamento professionale per un uso non sessista della lingua.
Numerosi i premi nazionali e internazionali vinti per il suo impegno professionale.
La sua ricerca della verità ha scatenato pericolose reazioni da parte della Sacra Corona unita, la mafia del Salento. Ha scritto, facendo nomi e cognomi, descrivendo la gerarchia dell’organizzazione, indicando le aziende in cui i proventi dello spaccio di droga venivano reinvestiti, scoprendo una fitta rete di fiancheggiatori insospettabili tra i colletti bianchi.
Il suo nome completo è Maria Luisa Mastrogiovanni ed è nata a Casarano, in provincia di Lecce, il 31 ottobre 1969.
Si è laureata, nel 1998, in Lettere moderne all’Università Cattolica di Milano con la specializzazione in Comunicazioni sociali con una tesi in Semiotica sulle figure femminili del fumetto popolare. E successivamente si è diplomata in regia e sceneggiatura cinematografica e televisiva.
In quegli anni ha fondato e curato la rivista di teorie delle comunicazioni sociali Quaderni Eventuali e partecipato alla sceneggiatura, drammaturgia e regia di documentari, cortometraggi e spettacoli teatrali.
Nel 2001 è rientrata in Puglia dove ha conseguito il Master in comunicazione culturale e ambientale presso l’Università di Lecce.
Nel 2003 ha fondato e dirige il mensile d’inchiesta Il Tacco d’Italia, che fino al 2011 è stato in edizione cartacea per poi trasferirsi sul web dove è stato inattivo per un anno e mezzo a causa di un attacco hacker.
Tra il 2007 e il 2012 ha subito minacce e intimidazioni dalla criminalità organizzata per le sue inchieste sul business dei rifiuti e sulle speculazioni edilizie in zone protette.
Ha ricevuto decine di querele, tutte archiviate, da mafiosi, imprenditori e politici. Per motivi di sicurezza è stata costretta a trasferire la sua residenza a Bari.
Nel 2017 è stata tra le estensore del Manifesto di Venezia, che ha portato, nel 2021, alla modifica del Codice unico deontologico per la professione giornalistica, con l’introduzione dell’articolo 5 bis.
Nel 2019 l’OCSE (L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) l’ha inserita nel panel di esperte internazionali del SOFJO (Safety of Female Journalists Online).
Dal 2021 è presidente della giuria del premio internazionale UNESCO sulla libertà di stampa “Guillermo Cano World Press Freedom Prize“. Nella prima edizione ha premiato Maria Ressa, che insieme a Dimitri Muratov è stata insignita, pochi mesi dopo, del Nobel per la Pace che, per la prima volta, ha riconosciuto il lavoro giornalistico come presidio di democrazia e pace.
Nel 2022 ha fondato il Consorzio editoriale XQ e l’anno seguente il giornale multimediale multilingue XQ the why of the news, finanziato dalla Commissione europea.
Fa parte della redazione di Ossigeno per l’Informazione e Reporters Without Borders. Ha ideato e coordina il Forum delle Giornaliste del Mediterraneo. È socia fondatrice di CREIS (Centro di ricerca europeo per l’innovazione sostenibile) e fa parte del Centro di ricerca S/murare il Mediterraneo.
Il suo impegno è citato nei libri La donna che morse il cane di Gerardo Adinolfi, nel 2012, nel libro e Il meglio sud, del 2015 di Lino Patruno.
La sua voce libera e dissidente è un faro per le donne, per il Sud, per l’informazione, per i diritti umani e per le nuove generazioni, a cui dedica molto tempo e impegno convinta che è dalle scuole che bisogna ripartire per insegnare il valore dell’informazione come fondamento della Democrazia. 
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radiotusciaevents · 1 month ago
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Roberto Moscetti e i Corsi del DIBAF
Roberto Moscetti e i Corsi del DIBAF: L’Innovazione negli Studi Ambientali e Forestali Roberto Moscetti è un noto docente presso il Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) dell’Università degli Studi della Tuscia. Il DIBAF è uno dei principali poli accademici in Italia dedicati alla formazione e alla ricerca nei settori ambientale, agroalimentare…
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oltrearcobaleno · 2 months ago
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L’Insolito Posto: Un’Eccellenza per il Turismo Sensibile e Accessibile
Nel cuore del territorio padovano, a Saonara, si trova una struttura ricettiva unica nel suo genere: “L’Insolito Posto”. Non è solo una casa vacanze sociali, ma un vero e proprio progetto innovativo di inclusione e sensibilizzazione verso la disabilità. Questa struttura rappresenta un esempio concreto di come sia possibile coniugare turismo, accessibilità e sostenibilità ambientale in un’unica esperienza di soggiorno. Qui, l’incontro tra persone, storie e culture è il vero protagonista, in un contesto privo di barriere fisiche, sensoriali e culturali.
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Un Turismo Accessibile e Sensibile
L’Insolito Posto si distingue per la sua missione di promuovere un turismo non solo accessibile, ma anche “sensibile”. Il concetto di “turismo sensibile” va oltre l’eliminazione delle barriere fisiche per le persone con disabilità; mira a creare un ambiente inclusivo per tutti, in cui ogni ospite, con o senza disabilità, possa vivere un’esperienza piacevole, stimolante e significativa. La struttura è priva di ostacoli fisici e sensoriali, rendendo gli spazi accessibili non solo a persone con disabilità motorie, ma anche a chi ha esigenze sensoriali particolari.
In un mondo in cui la parola “accessibilità” è spesso sinonimo di minime modifiche strutturali, L’Insolito Posto dimostra come l’accessibilità possa essere integrata in un progetto di inclusione più ampio, dove la diversità è vista come un valore e non come un limite. Chi sceglie questa struttura non solo gode di un soggiorno confortevole, ma contribuisce anche a promuovere una nuova forma di turismo che mette al centro la dignità e i diritti di tutte le persone.
Una Struttura a Basso Impatto Ambientale
L’Insolito Posto non si distingue solo per il suo impegno verso la disabilità, ma anche per la sua attenzione all’ambiente. La struttura è costruita con tecnologie ad alta efficienza energetica, che riducono l’impatto ambientale e favoriscono la sostenibilità. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è una priorità crescente. Offrendo soluzioni ecologiche e moderne, L’Insolito Posto rappresenta un modello virtuoso di ospitalità sostenibile, dimostrando come sia possibile unire l’attenzione all’ambiente e l’inclusione delle persone con disabilità.
Le sue camere, suddivise in 7 ambienti di diversa metratura, sono tutte progettate per essere accessibili e accoglienti. La struttura può ospitare fino a 25 persone, offrendo quindi una soluzione ideale per famiglie, gruppi di amici, aziende o scuole che cercano un ambiente inclusivo e privo di barriere.
Un Luogo di Formazione e Inclusione Lavorativa
Oltre alla sua funzione turistica, L’Insolito Posto si distingue anche per il suo impegno nel campo dell’inclusione lavorativa. La struttura collabora con le AULSS (Aziende Unità Locali Socio Sanitarie) e altri enti di riferimento per offrire tirocini formativi e stage scolastici a persone con disabilità o svantaggiate. In questo contesto, l’Insolito Posto diventa un luogo dove non solo si soggiorna, ma si lavora attivamente per l’inclusione sociale e professionale.
Questo approccio rende la struttura un punto di riferimento per chi desidera integrare il proprio soggiorno con momenti di crescita personale e professionale. Offrendo un’opportunità concreta di formazione, L’Insolito Posto dimostra come il turismo possa diventare anche uno strumento per abbattere le barriere culturali legate alla disabilità.
I Servizi Offerti
L’Insolito Posto offre una gamma di servizi che vanno oltre l’ospitalità. La struttura dispone di sale riunioni e conferenze, rendendola ideale per eventi aziendali, workshop o corsi di formazione. Inoltre, vengono organizzati buffet, rinfreschi e cene per eventi speciali, creando così un ambiente flessibile e adattabile a diverse esigenze.
Situata a soli 3 km dall’uscita autostradale di Padova Zona Industriale Interporto, la struttura è facilmente raggiungibile e dispone di un ampio parcheggio gratuito, videosorvegliato e dotato di una stazione di ricarica per veicoli elettrici. Questo dettaglio sottolinea ulteriormente l’impegno della struttura verso la sostenibilità ambientale.
Scoprire il Territorio Padovano
Immersa nel verde del territorio padovano, L’Insolito Posto offre anche la possibilità di esplorare alcune delle principali attrazioni turistiche della zona. A pochi chilometri si trovano luoghi di interesse storico e culturale come la Basilica di Sant’Antonio, la Cappella degli Scrovegni e il centro storico di Padova. La posizione strategica della struttura permette quindi di unire il relax di un soggiorno immerso nella natura con la possibilità di visitare alcune delle perle del patrimonio artistico e culturale italiano.
La Cooperativa Sociale “Il Glicine”
L’Insolito Posto è gestito dalla Cooperativa Sociale senza scopo di lucro “Il Glicine”, fondata nel 1999 con l’obiettivo di offrire servizi a persone con disabilità o in situazioni di svantaggio. La cooperativa è attiva nella gestione di diversi progetti, tra cui centri diurni, comunità alloggio e appartamenti protetti. Inoltre, gestisce la Fioreria Millepetali e il vivaio, contribuendo ulteriormente all’inclusione lavorativa di persone con disabilità.
Questo impegno sociale è al centro della missione de L’Insolito Posto, che vuole essere non solo un luogo di soggiorno, ma anche uno spazio in cui si promuove la diversità e l’inclusione. La cooperativa crede fermamente che la diversità sia un valore, e questo si riflette in ogni aspetto della gestione della struttura.
Conclusione
L’Insolito Posto rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare turismo, sostenibilità e inclusione sociale. Grazie a un’attenzione particolare alla disabilità, questa struttura offre un’esperienza di soggiorno accessibile e sensibile, promuovendo l’inclusione lavorativa e il rispetto per l’ambiente. Scegliere L’Insolito Posto significa non solo soggiornare bene, ma anche fare del bene, contribuendo a un progetto di turismo che mette al centro il valore della diversità e dell’inclusione.
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mica-facile-ristrutturare · 3 months ago
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pier-carlo-universe · 4 days ago
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Erasmus+ non è solo per universitari. Il Programma Erasmus+, conosciuto soprattutto nel mondo accademico, offre opportunità di mobilità anche per studenti delle scuole superiori e del personale scolastico
Il Programma Erasmus+, conosciuto soprattutto nel mondo accademico, offre opportunità di mobilità anche per studenti delle scuole superiori e del personale scolastico.
Il Programma Erasmus+, conosciuto soprattutto nel mondo accademico, offre opportunità di mobilità anche per studenti delle scuole superiori e del personale scolastico. Secondo i dati dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE, oltre 18.000 studenti partecipano annualmente a progetti che spaziano da brevi soggiorni di pochi giorni a esperienze di un intero anno scolastico in altri Paesi. Le mete più…
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poetrificationfestival · 3 months ago
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I finalisti della 5a edizione
La giuria emerita si è espressa e ha scelto i 5 progetti finalisti che accedono alla finale del V Premio Roberto Sanesi il 21 Settembre:
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Gemma Marotta in arte Marge è un’attrice-performer e pittrice. Vanta un vasto curriculum, con esibizioni in molti teatri della Sicilia e prestigiosi riconoscimenti che colleziona in parallelo alle numerose estemporanee d'arte, collettive e personali. La sua formazione inizia da piccolissima con la danza per poi girare l’Europa insieme al gruppo Folkloristico Fabaria Folk come performer. È il 2016 quando si laurea con lode menzione e dignità di stampa in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo all'A.B.A.M.A. di Agrigento con una tesi sperimentale sul Museo Contemporaneo. Nello stesso anno, si trasferisce a Bologna, la città in cui ha la possibilità di formarsi con le realtà più importanti del panorama artistico contemporaneo: Teatro Valdoca, Societas, V. Sieni, E. Dante, M. Biagini, Living Theatre Europa. Si laurea con una tesi sul Teatro Sociale alla Magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale. Il primo lavoro teatrale scritto, diretto e interpretato interamente da se stessa si intitola Sugnu, un inno alla creazione nel quale non mancano le sue pennellate.
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MORA è un progetto di spoken music nato nel 2019 dalla collaborazione tra il musicista Giulio Amerigo Galibariggi e il poeta Sebastiano Mignosa, finalista nel 2021 del Premio Dubito e del Premio Nebbiolo nel 2022. Lo stesso anno il gruppo prende parte al festival di musica emergente MIAMI di Milano e nel 2023 partecipa al Metronimie Festival di Torino e al Klohifest di Ostuni. Debito è il primo album e racconta la storia d'amore tra un ragazzo e la sua città. L'intero lavoro segue la struttura di un prestito bancario, nel tentativo di costruire un parallelismo tra il concetto di debito - inteso come senso di colpa - e la questione generazionale e ambientale legata al Polo petrolchimico di Priolo Gargallo (Siracusa).
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Mirko Vercelli, nato a Torino nel 2000, è un giovane scrittore e poeta performativo, laureato in antropologia all'Università di Torino. Si occupa di cultura pop, politica e media, collaborando con il Centro Studi Sereno Regis. È fondatore e direttore della rivista indipendente «bonbonniere» e ha pubblicato il romanzo Linea Retta nel 2021, oltre al saggio Memenichilismo nel 2024. Il Maltempo Collettivo è un ensemble di musica contemporanea improvvisata concepito con l'obiettivo di creare e condividere un'esperienza di espressione e creatività. La collaborazione tra Mirko Vercelli e il Maltempo Collettivo rappresenta un'interessante fusione tra improvvisazione musicale e spoken word poetico. Questo progetto combina la sensibilità letteraria di Vercelli con l'approccio sperimentale del collettivo, creando un'esperienza immersiva e unica che sfida le convenzioni sia della poesia che della musica contemporanea. La loro performance congiunta esplora nuove forme di espressione artistica, mettendo in dialogo suono e parola in un flusso creativo spontaneo e dinamico.
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Canzoni d’inverno è una raccolta di poesie scritte da Mattia Muscatello, illustrate da Gabriele Sanzo e musicate da Filippo d’Erasmo. Canzoni d’Inverno è un viaggio multisensoriale, un’immersione che permette di leggere, vedere e ascoltare, nel profondo, la consistenza delle emozioni da cui è nato. Mattia, Gabriele e Filippo sono tre persone che sono una persona sola: perché hanno capito come creare un’armonia dalla moltitudine di note, parole e colori che contengono. Restano infatti in tre e, nelle loro individualità, comunicano secondo tre mezzi espressivi diversi uno stesso sentimento condiviso, coeso, coerente ma non omologato. Il progetto ha un’anima analogica, fisica, rappresentata dal libro e una seconda, digitale, riportata nei brani ascoltabili online sulle piattaforme di streaming musicali. Il progetto viene presentato dal vivo come una vera e propria performance, che mescola la lettura delle poesie sulla musica dal vivo, accompagnate dallo spettacolo di live painting proiettato durante l’esibizione.
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Mattia Tarantino (Napoli, 2001) codirige Inverso – Giornale di poesia e fa parte della redazione di Atelier. Collabora con numerose riviste, in Italia e all’estero, tra cui Buenos Aires Poetry. Per i suoi versi, tradotti in più di dieci lingue, ha vinto diversi premi. Ha pubblicato Se giuri sull'arca (2024), L’età dell’uva (2021), Fiori estinti (2019), Tra l’angelo e la sillaba (2017); tradotto Verso Carcassonne (2022) e Poema della fine (2020). Maria Ferraro (Napoli, 1997) studia Industrial Chemistry for Circular and Bio Economy all’Università di Napoli “Federico II”. Nonostante l’impronta scientifica dei suoi studi ha sempre coltivato la passione per le discipline artistiche e musicali. Tra la primavera e l'estate 2024 ha messo in scena, con Mattia Tarantino, il concerto "Qualcosa da salvare" e il poema "Se giuri sull'arca". Vieni a votare il tuo preferito allo Spazio211!
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daniloandrearobertolarini · 3 months ago
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Danilo Larini svela 5 segreti per prosperare nel settore dell'ospitalità
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Il settore dell'ospitalità è un campo dinamico e in continua evoluzione, in cui la soddisfazione del cliente è la pietra angolare del successo. Che tu sia un professionista esperto o che tu stia appena iniziando la tua carriera, comprendere le chiavi per prosperare in questo settore è essenziale. Danilo Larini, una figura rispettata nel mondo dell'ospitalità, condivide le sue intuizioni su ciò che serve per eccellere. In questo blog, esploreremo i cinque segreti che Larini ritiene cruciali per chiunque voglia avere un impatto significativo nel settore dell'ospitalità. Dall'adozione di una mentalità incentrata sul cliente alla promozione dell'innovazione, queste strategie ti aiuteranno a sopravvivere e prosperare davvero nel competitivo panorama dell'ospitalità.
Adotta una mentalità incentrata sul cliente
Al centro dell'ospitalità c'è l'esperienza degli ospiti. Danilo Larini sottolinea che la chiave del successo in questo settore è mettere il cliente al primo posto in ogni decisione. Questa mentalità dovrebbe permeare tutti gli aspetti della tua attività, dalla reception alla cucina. I dipendenti devono essere formati per anticipare le esigenze degli ospiti, superare le loro aspettative e gestire i reclami con garbo. Larini sottolinea che un cliente soddisfatto non solo tornerà, ma consiglierà anche la tua struttura ad altri, rendendo il passaparola uno degli strumenti di marketing più potenti nel settore dell'ospitalità.
Un approccio incentrato sul cliente significa anche essere adattabili. Le esigenze e i desideri degli ospiti possono cambiare rapidamente, influenzati da tendenze, condizioni economiche e persino eventi globali. Rimanere sintonizzati su questi cambiamenti ed essere disposti ad adattare di conseguenza le proprie offerte è essenziale. Larini suggerisce cicli di feedback regolari, come sondaggi e recensioni, per garantire di essere sempre in sintonia con ciò che desiderano i clienti.
Investi nel tuo team
Ritiene che il tuo personale sia la risorsa più preziosa nel settore dell'ospitalità. Investire nella loro formazione, nel loro benessere e nella loro crescita professionale può dare i suoi frutti nel lungo periodo. Un team ben formato è più sicuro di sé, efficiente e in grado di offrire un servizio eccezionale, il che ha un impatto diretto sull'esperienza degli ospiti.
Anche creare un ambiente di lavoro positivo è fondamentale. Larini consiglia di promuovere una cultura di rispetto, riconoscimento e lavoro di squadra. Quando i dipendenti si sentono apprezzati e supportati, è più probabile che facciano il possibile per i tuoi ospiti. Inoltre, offrire opportunità di avanzamento di carriera all'interno della tua organizzazione può aiutare a trattenere i migliori talenti e ridurre il turnover, che è spesso una sfida significativa nel settore dell'ospitalità.
Concentrati sulla sostenibilità
La sostenibilità non è più solo una parola d'ordine; è un aspetto fondamentale dell'ospitalità moderna. Danilo sottolinea l'importanza di integrare pratiche sostenibili nel tuo modello aziendale. Ciò non solo riduce il tuo impatto ambientale, ma può anche attrarre un segmento crescente di viaggiatori eco-consapevoli.
L'implementazione di pratiche sostenibili può assumere molte forme, dalla riduzione del consumo di energia e acqua all'approvvigionamento di cibo locale e biologico per il tuo ristorante. Larini consiglia inoltre di promuovere queste iniziative ai tuoi ospiti, che sono sempre più alla ricerca di attività commerciali in linea con i loro valori. Essere trasparenti sui tuoi sforzi di sostenibilità può migliorare la reputazione del tuo marchio e promuovere la fedeltà tra i clienti attenti all'ambiente.
Sfrutta la tecnologia
Nell'era digitale odierna, la tecnologia svolge un ruolo fondamentale nel settore dell'ospitalità. Incoraggia le aziende ad adottare la tecnologia per migliorare l'esperienza degli ospiti e semplificare le operazioni. Dai sistemi di prenotazione online alle app mobili che consentono agli ospiti di effettuare il check-in e il check-out senza problemi, la tecnologia può migliorare significativamente l'efficienza e la praticità.
Larini suggerisce inoltre di sfruttare l'analisi dei dati per comprendere meglio le preferenze dei clienti e personalizzare di conseguenza i servizi. Ad esempio, analizzare i modelli di prenotazione può aiutarti a prevedere la domanda e ottimizzare i prezzi. Inoltre, utilizzare i social media e gli strumenti di marketing digitale può aumentare la visibilità e attrarre nuovi clienti. Tuttavia, Larini mette in guardia dal fare affidamento esclusivamente sulla tecnologia: il tocco personale e l'interazione umana rimangono insostituibili nell'ospitalità.
Promuovere innovazione e creatività
L'innovazione è il motore che spinge avanti il ​​settore dell'ospitalità. Danilo Larini sostiene una cultura di creatività e innovazione all'interno della tua organizzazione. Ciò significa essere aperti a nuove idee, sperimentare concetti diversi e cercare continuamente modi per migliorare i tuoi servizi.
Larini consiglia di fare regolarmente brainstorming con il tuo team per identificare aree di innovazione, che si tratti di introdurre un'esperienza culinaria unica, riprogettare i tuoi spazi o offrire pacchetti personalizzati che soddisfano mercati di nicchia. Restando al passo con i tempi, puoi differenziare il tuo marchio dai concorrenti e far sì che i clienti tornino per sempre.
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gustavocommodari · 4 months ago
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I 4 consigli di Gustavo Commodari per semplificare la sostenibilità
Gustavo Commodari, leader nell'ingegneria sostenibile, offre quattro consigli pratici per semplificare la sostenibilità, rendendola più accessibile a ingegneri e professionisti di vari settori. Il suo approccio sottolinea che la sostenibilità non deve essere complessa; può essere integrata nelle pratiche quotidiane con una pianificazione attenta e un impegno per l'innovazione.
1. Inizia con cambiamenti piccoli e di grande impatto
Commodari suggerisce di iniziare con piccoli passi gestibili che possono avere un impatto significativo nel tempo. Ingegneri e aziende possono iniziare implementando un’illuminazione efficiente dal punto di vista energetico, riducendo i rifiuti attraverso programmi di riciclaggio e scegliendo materiali sostenibili per i progetti. Insieme, questi piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza nel ridurre l’impatto ambientale. Iniziando in piccolo, le organizzazioni possono costruire gradualmente una cultura della sostenibilità senza risorse o budget eccessivi.
2. Abbracciare la tecnologia e l'innovazione
La tecnologia gioca un ruolo cruciale nel semplificare la sostenibilità. Gustavo Commodari sottolinea l’importanza di sfruttare strumenti e tecnologie moderni che rendano più facile l’implementazione delle pratiche sostenibili. Ad esempio, l’utilizzo di software per la gestione energetica può aiutare a monitorare e ridurre il consumo energetico, mentre i materiali avanzati possono migliorare l’efficienza e la durata dei prodotti. Rimanendo aggiornati sui progressi tecnologici, gli ingegneri possono trovare soluzioni innovative in linea con gli obiettivi di sostenibilità.
3. Dare priorità all'educazione e alla sensibilizzazione
Commodari evidenzia la necessità di formazione continua e consapevolezza sulla sostenibilità. Gli ingegneri dovrebbero rimanere informati sugli ultimi sviluppi nelle pratiche sostenibili e condividere queste conoscenze con i loro team. Workshop, sessioni di formazione e discussioni regolari sulla sostenibilità possono aiutare a incorporare questi principi nella cultura del posto di lavoro. Educare sia i dipendenti che i clienti sui vantaggi della sostenibilità garantisce che tutti siano allineati con gli obiettivi dell’organizzazione.
4. Collaborare attraverso le discipline
La sostenibilità richiede spesso un approccio multidisciplinare. Gustavo Commodari incoraggia gli ingegneri a collaborare con professionisti di diversi settori, come scienziati ambientali, architetti e dirigenti aziendali. Lavorando insieme, i team possono sviluppare soluzioni più olistiche ed efficaci che affrontano la sostenibilità da più angolazioni. Questo approccio collaborativo semplifica il processo mettendo in comune conoscenze e risorse, rendendo la sostenibilità una responsabilità condivisa.
Conclusione
In conclusione, i consigli di Gustavo Commodari per semplificare la sostenibilità mostrano che con le giuste strategie, incorporare pratiche sostenibili può essere semplice e di grande impatto. Iniziando in piccolo, abbracciando la tecnologia, dando priorità all’istruzione e promuovendo la collaborazione, gli ingegneri e le imprese possono rendere la sostenibilità parte integrante delle loro operazioni, contribuendo a un futuro più verde e sostenibile.
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cinquecolonnemagazine · 4 months ago
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Siram Veolia e la twin transition al Giffoni Film Festival
Una riflessione sulla sinergia tra innovazione digitale tecnologica e la responsabilità ambientale ha aperto un confronto sugli sviluppi e le opportunità della twin transition (trasformazione ecologica e digitale) che ne ha evidenziato la profonda interconnessione ed il reciproco potenziamento. Sono questi i temi che Siram Veolia, gruppo di riferimento in Italia per clienti pubblici e privati nel percorso di decarbonizzazione attraverso l’efficienza energetica, la produzione locale di energia rinnovabile e lo sviluppo di nuove soluzioni digitali, ha affrontato al Giffoni Film Festival, riconfermando la partnership nella sua 54° edizione. Twin transition al Giffoni Film Festival Partendo da alcuni risultati tratti dal Barometro della Trasformazione ecologica, sondaggio internazionale condotto dal Gruppo Veolia in collaborazione con la società di consulenza Elabe, Siram Veolia ha illustrato come di fronte al muro del cambiamento climatico oggi è urgente scegliere la strada verso un futuro più sostenibile che concili salute, economia e ambiente. Durante la sessione Impact ha aperto un dialogo con circa 200 ragazzi dai 18 ai 30 anni nella sala plenaria del Giffoni Film Festival che hanno potuto riflettere su quanto sia necessario impegnarsi per invertire la rotta e accelerare la trasformazione ecologica, puntando sull’innovazione digitale e sui tool di AI che non sostituiscono le competenze umane, ma che le supportano e le potenziano. Coinvolgere e mobilitare i giovani "Il Giffoni Film Festival rappresenta un contesto unico che riesce a coinvolgere e mobilitare i giovani, una risorsa fondamentale per il nostro futuro", ha affermato Maria Vittoria Pisante, Direttore Strategia, Sviluppo e Comunicazione Siram Veolia. "È stato  un privilegio condividere la nostra esperienza per ispirare i giovani e far loro comprendere che la trasformazione ecologica richiede un impegno comune, non solo da parte delle imprese, ma anche da parte di ogni cittadino, attraverso un cambio di mentalità e abitudini quotidiane. Dai confronti avuti con loro è emerso un profondo senso di responsabilità e partecipazione nelle scelte di ogni giorno, con l'obiettivo di minimizzare l'impatto ambientale delle loro azioni. Il futuro è nelle loro mani e sono loro la forza del cambiamento, ringrazio quindi il mondo Giffoni per offrire loro uno spazio di confronto per costruire insieme un futuro più sostenibile ed equo per tutti.” “Per noi, il digitale è un elemento abilitante e imprescindibile per la sostenibilità - dichiara Fabrizio Locchetta, CIO di Siram Veolia - In Siram Veolia abbiamo un set di soluzioni digitali “Hubgrade”, in ambito decarbonizzazione ed efficienza energetica, che si basano su tecnologie come l'Internet of Things e includono algoritmi di Intelligenza Artificiale, con grande attenzione all'Analisi dei Dati. Siamo fra i primi Gruppi ad utilizzare l’Intelligenza Artificiale, anche generativa, come volano per rinforzare le nostre attività a favore della trasformazione ecologica, investendo tempo e risorse in percorsi di formazione delle nostre squadre sul valore e la qualità dei dati e sull’uso consapevole e critico dell’ AI, con la convinzione che la digitalizzazione possa affiancare e potenziare le competenze e le capacità delle nostre persone.” Partnership con il Giffoni Film Festival "Siram Veolia ha deciso di riconfermare la partnership con il Giffoni Film Festival per il suo straordinario impegno nel valorizzare il territorio e nel coinvolgere i giovani. Un’opportunità unica per promuovere temi di grande rilevanza, come la sostenibilità ambientale e l'innovazione tecnologica, attraverso un dialogo diretto con le nuove generazioni. Inoltre, la collaborazione con Giffoni ci permette di rafforzare il nostro legame con il territorio. Crediamo fermamente che la crescita sostenibile passi anche attraverso il sostegno a eventi culturali che esaltano le eccellenze locali e promuovono il patrimonio storico, artistico e naturale della Regione.Il Giffoni Film Festival non è solo un evento cinematografico, ma un vero e proprio laboratorio di idee e innovazione, dove emergono nuove esigenze e punti di vista di giovani menti creative che possono contribuire ad arricchire la nostra visione ed il nostro agire” - conclude Francesco Cantarella, Direttore Udb Sud Siram Veolia. Immagine di copertina: Ufficio stampa Giffoni Read the full article
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eyewearcatherine · 4 months ago
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🏋️‍♀️🍾Guardate come si porta un paio di occhiali in un ospedale per gli occhi?
03, che combina la funzione visiva con il controllo ambientale degli occhi
Realizzare una difesa miope della scienza
Per ogni telefonata presbiopia, affrontare e miopia dei pazienti con adolescenti, raggi wuhan amore eye hospital a seconda del centro allo stato di rifrazione andrà in curvatura cornea, l’asse dall’occhio, riserve e presbiopia raggi in funzione dei parametri affini, per una disfunzione a seconda setaccio all’inizio controlli ulteriori funzioni secondo i pazienti, in base al risultato della luce e funzioni secondo i controlli, Concedere formazione visiva, materie cornea, mirate al centro più morbido di specchi miopia come misure di controllo applicate parallelamente la nube di fissaggio per adolescenti con occhio il comportamento dei pazienti e per l’ambiente l’intervento di monitoraggio, valutazione e prevenzione non miopia pazienti attraverso atti di monitoraggio fare ritardo e miopia, la miopia di pazienti con interventi atti a ritardare il processo di sviluppo miopia.
1, cloni — dispositivi intelligenti di protezione degli occhi
Il clone, che funge da dispositivo intelligente di protezione per gli occhi, ha soltanto le dimensioni di due coperchi per unghie e misura la distanza visiva normale del bambino, l’intensità luminosa dell’ambiente circostante, l’ambiente interno ed esterno. Grazie alla nuvolosa, gli oculisti dell’ospedale di wuhan hanno una chiara comprensione delle abitudini oculari dei bambini, della loro durata all’aria aperta, e sono in grado di individuare con maggiore precisione i fattori di rischio per la vista di breve distanza nella loro vita, fornendo così un efficace programma di prevenzione.👇👇
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