#fisica classica
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La Realtà È un Codice? Dallo Spazio/Tempo al Qbit.
#bucho nero#coerenza#computer quantistico#doppia fenditura#dualità spazio-tempo/materia#elettroni#entanglement#fisica classica#fluttuazioni#fotoni#gravità#inflazione#Informazione quantistica#lunghezza di Planck#materia#Meccanica quantistica#pixelato#principio olografico#qubit#Relatività generale#singolarità#sovrapposizione#spazio#superfluidi#telo elastico#tempo#Tensione Superficiale
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Puoi ignorare i simboli, MA i tuoi nemici no. I comunisti no... Dopo aver preso il potere, la prima cosa che fecero i comunisti fu INVERTIRE il significato di 3 simboli tradizionali.
Evola scrive che i movimenti rivoluzionari moderni prendono "i principi, le forme e i simboli tradizionali" delle società più sane del passato e danno loro una NUOVA svolta. Scava in 3 simboli:
• Il colore rosso
• La parola rivoluzione
• Il simbolo della stella pentagrammica

sul ROSSO: Nell'antica Roma, l'Imperatore era vestito e tinto di rosso violaceo per "rappresentare Giove, il Re degli Dei". Nel cattolicesimo, i "Principi della Chiesa", i cardinali, indossano una veste rosso scarlatto. Tradizionalmente, il rosso è stato collegato alla gerarchia, all’ordine e al potere. Nell'antichità classica, il fuoco era collegato al colore rosso. Il "paradiso sopra il cielo" era composto da puro fuoco. Il rosso rappresentava autorità e gerarchia. Ma nel XX secolo fu cooptato dai marxisti e fatto rappresentare il contrario. : Uguaglianza, masse e democrazia.
La parola Rivoluzione: “Rivoluzione nel senso primario non significa sovversione e rivolta, ma in realtà anche il contrario: ritorno a un punto di partenza e movimento ordinario attorno a un centro” In fisica questo è vero: la rivoluzione di un pianeta significa "gravitare attorno a un centro". Le rivoluzioni mantengono i pianeti in un'orbita stabile.
Le società tradizionali immaginavano che la rivoluzione fosse un movimento che mantiene in armonia l'universo morale. Ma Evola nota che le rivoluzioni adesso significano: allontanarsi dai centri stabili - sommosse- distruzione della regolarità.
Evola: La Rivoluzione moderna è come lo scardinamento di una porta, l'opposto del significato tradizionale del termine: le forze sociali e politiche si allentano dalla loro orbita naturale, declinano, non conoscono più alcun centro né alcun ordine.
Sul pentagramma:
Il pentagramma, una stella, rappresentava tradizionalmente il destino dell'uomo come microcosmo che conteneva il macrocosmo. Rappresentava l'uomo come "immagine del mondo e di Dio, dominatore di tutti gli elementi grazie alla sua dignità e alla sua destinazione soprannaturale.

La stella rappresentava l'uomo come "spiritualmente integrato sovrano in modo soprannaturale". Ma i marxisti presero questo simbolo e ne cambiarono il significato. lo hanno reso terreno e "collettivizzato". E' stato messo sulle bandiere dell'URSS e della Cina comunista, diventando distruttivo di ogni valore più alto
Questo degrado dei simboli è un segno dei tempi estremamente significativo ed eloquente. I simboli sono il linguaggio visivo universale. Questa trasformazione radicale del loro significato non è casuale. Sono stati intenzionalmente riorganizzati attraverso l'inversione, la sovversione e il degrado.
Jash Dholani
[Julius Evola (L'inversione dei simboli- 1928]
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Asso di Denari
"Il Ritorno del Padre"
Marzo rappresenta il primo grande passo dell'Umano verso il Nuovo.
Un passo trasformativo sentito e profondo.
Legato all'immenso mondo delle Opportunità.
Marzo spinge per rendersi Materia ed Espressione. Ci vuole pronti ad affrontare i grandi Cambiamenti che avverranno nei prossimi mesi.
Perché sappiamo che "è tempo". E' tempo di andare "oltre". Oltre ciò che conosciamo, oltre le limitazioni, oltre l'eredità del trauma.
E il nostro "spazio interiore" ce lo racconta. Ci narra di nuove imprese, di nuovi incontri, di nuove collaborazioni.
Ma siamo spaventati. E poco inclini a "uscire dal guscio".
Siamo stati abituati a compiere le "scelte del fuori" per sfida, per aspettativa, per ribellione, per violenza, per compensazione.
Non per Amore.
Ci siamo mossi in Passato per rompere le catene della schiavitù, sancire il nostro diritto all'esistenza, dimostrare di essere temerari, forti, autonomi. Con la speranza di essere visti, riconosciuti, ammirati come guerrieri valorosi.
E abbiamo lottato. Fino allo sfinimento.
Ad oggi, il Drago, il trauma primordiale, si è dissolto.
Ma nell'esalare l'ultimo respiro, ci ha svuotati di senso.
Da qualche giorno potremmo quindi sentirci un po' spaesati. Senza riferimenti, senza certezze. Sospesi nel vuoto.
Con la voglia di Rinascere alla Vita, ai nostri Sogni, alla versione autentica del nostro Sè, ma con il timore di non riuscire a pronunciare quell'unico enorme "Sì" alla Vita che stiamo inseguendo da sempre.
Che sarà diverso. Inevitabilmente. Sarà più equilibrato, più centrato, più "adulto", sia spiritualmente che umanamente.
Il "Velo sull'Invisibile" non è caduto per favorire la "dissociazione" da questo Piano di Coscienza, né per avvalorare la classica egoica separazione tra "eletti" e "scartati".
La Separazione e la Dicotomia tra Buoni e Cattivi, Meritevoli e Immeritevoli, tra Eletti e Condannati, è schema antico.
Oggi la partita si gioca sulla capacità dell'Umano di relazionarsi a se stesso e all'Altro con Maturità, Radicamento e Presenza.
Questa è la vera Rivoluzione.
Non siamo qui per giocare al "Mago più potente e speciale". O per eleggere le Divinità e i Maestri Ascesi. Non siamo qui ad avvalorare lo schema dei Genitori Umani e Spirituali.
Siamo qui per risanare le Relazioni. Con noi stessi e con gli Altri.
Ed è nostra piena responsabilità accrescere giorno per giorno la nostra salute fisica, emotiva e spirituale interiore. In ogni istante, in ogni gesto, in ogni scelta.
Lì si annida la vera e netta separazione tra "chi riesce e chi si ferma".
Non certo sull'"essere i prescelti spirituali". Sui "Destinati".
Tutti siamo "i Destinati". I "Destinati dell'Amore".
Ma pochi sanno avvalorare dentro di loro la vera Adultità. Pochi si identificano con la Connessione interiore. Pochi sono gli Uomini e le Donne potenti, equilibrati, amorevoli, realizzati.
Qui.
Su questo Piano di Coscienza.
Non altrove.
Oggi non abbiamo bisogno di "salti nelle Vite precedenti" o di "Visioni ascensionali".
Certo. Sono state "linee guida" fondamentali in Passato. Per poter riconoscere la nostra Multidimensionalità, la nostra Autentica Provenienza, la Verità dello Spirito.
Hanno tracciato una nuova Consapevolezza dentro di noi.
Ma oggi "sappiamo chi siamo". Sappiamo di essere tutti parte di un Cuore più grande. E sappiamo che su questa Terra l'Umano ha bisogno di rinascere a se stesso. Di vibrare nuovamente all'unisono con il ritmo dell'Universo.
Non dissociandoci o inseguendo chimere spirituali.
Ma restando Umani tra gli Umani. Connessi profondamente alla Vibrazione dell'Universo. Presenti a noi stessi. Consapevoli e aperti alla Vita.
In fondo siamo ancora qui. Non ce ne siamo andati via.
E fino a che il Respiro ci guida, lasciamolo entrare fino alle profondità dei nostri Polmoni.
Il buon "Padre interiore" sta tornando. Accogliamo con entusiasmo e affetto. Lui sarà la "svolta" che attendevamo da molto molto tempo.
Mirtilla Esmeralda
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Particella a metà fra fermione e neutrino

Una particella 'mutante' rivoluziona la fisica, decide autonomamente quando trasformarsi. Un team di scienziati ha identificato una particella in grado di riscrivere i libri della fisica classica: il fermione semi-Dirac. Questa quasi-particella, finora solo teorica, ha mostrato proprietà tanto sorprendenti che gli studiosi sono ancora increduli. Possibile che le leggi fisiche finora conosciute siano sovvertite così? La scoperta del fermione semi-Dirac segna un passo significativo nella fisica moderna, paragonabile alle intuizioni di Einstein e Heisenberg. Questi pionieri hanno gettato le basi per una nuova visione dell'universo, mettendo in discussione le convinzioni consolidate. Per individuare questa particella sfuggente, i ricercatori hanno studiato i semimetalli, materiali che presentano caratteristiche peculiari. A temperature estremamente basse, prossime allo zero assoluto, i semimetalli rivelano proprietà quantistiche sorprendenti. È in queste condizioni estreme che i fermioni semi-Dirac mostrano il loro comportamento più bizzarro, invece di muoversi in linea retta formano vortici, seguendo traiettorie circolari simili a piccoli mulinelli in un fiume.

E cosa comporta ciò? Il fatto che mutano il proprio stato di massa a seconda della direzione del campo magnetico applicato. Per esempio, se il campo magnetico è orientato in una direzione specifica, la particella appare senza massa, ma basta un piccolo cambiamento di orientamento per renderla "pesante". In certe condizioni, appaiono privi di massa, comportandosi come i neutrini, mentre un semplice cambiamento nella direzione del campo li rende improvvisamente "pesanti". L'osservazione dei fermioni semi-Dirac apre un vasto orizzonte di possibilità per la ricerca fisica. Lo studio di queste particelle potrebbe fornire nuove intuizioni sulle interazioni quantistiche complesse e gettare luce su fenomeni affascinanti come la superconduttività. FONTE: popularmechanics Read the full article
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Io sono fatta per camminare, parlare e non per stare ferma, la qual cosa mi provoca la classica reazione di “spelluzzico da compensazione”. Con il tempo, ho imparato a controllare tutto ciò, ma non dovrei percepire di fare un sacrificio per vivere senza tentazioni. Vorrei essere in grado di resistere alle tentazioni senza sentire che sto rinunciando a qualcosa di importante o facendo "sacrifici"...
È mia grande premura far passare il messaggio che in questo tipo di percorso, il vero punto di arrivo non è il dimagrimento, ma il consolidamento di nuove abitudini, nuovi gusti e, ancora meglio, nuove necessità. Si riesce a non ritornare alle abitudini precedenti, perché la sensazione di benessere è tangibile ogni giorno e la sua mancanza è immediata quando alcune abitudini scorrette tentano di ritornare stabili. È il momento in cui uno stile di vita sano non è più un obbligo, è necessità: diventa necessario quel senso di equilibrio dentro e fuori di noi, con le persone e con le cose.
Uscire a fare una passeggiata all'aria aperta mi tranquillizza, mi apre la mente, mi fa vedere quello che perdo nella corsa delle mie giornate. Allora ho capito che mi dovevo davvero fermare: ero uscita dalle mie abitudini e ne dovevo trovare di nuove, perché il tempo è così prezioso!
Così mi sono anzitutto chiesta cosa altro mi mancasse. Dopo un po’ era chiaro: cucinare con calma e poter condividere le mie ricette, recuperare tutte le foto fatte anche in passato nella speranza di aiutare chi ha meno fantasia, leggere, studiare e fare un po’ di sport.
Tutte le nuove abitudini introdotte hanno risvegliato e allietato la mia mente, la voglia di fare e soprattutto la gioia di fare. L’attività fisica, in primo luogo, ha sostituito i due chewingum, che già al quinto giorno non sono più stati necessari, e mi ha confermato che qualcosa nel mio percorso mancava, qualcosa che chiude il cerchio. Ho quindi capito che la ricerca del benessere non si era mai fermata, non si era mai arresa, ma si era alimentata di nuove consapevolezze e si era fortificata. Nel “tempo libero” non avevo cercato il frigorifero ma attività che mi facessero bene al corpo e alla mente.
Ho avuto conferma che il benessere cerca il benessere e si può esprimere nella misura dettata dalle possibilità che abbiamo, o che decidiamo di darci, nei diversi momenti della vita. Io voglio pensare che questo sia l’inizio di una delle fasi di un percorso di benessere strutturato e solido. Mi porterò nell’anima il bagaglio di questi giorni e riorganizzerò i tasselli delle mie priorità. Le mie priorità.
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Nel mondo frikkettony delle leggi dell’attrazione, della crescita personale, termine che aborro, va tanto di moda parlare di meccanica quantistica, di infinite possibilità ed infiniti mondi, anche qualche buddista senza h che legge troppi nuovi rinascimento, parla per sentito dire di tutte ste cose.
Ho appena terminato di leggere un libro bellissimo, un viaggio nella meccanica classica, quantistica, teoria delle stringhe etc ed insomma anche la fisica, la matematica ancora stanno capendo come funzionano queste particelle ed arriva il primo frikketone di turno a parlarci con sicurezza e quasi saccenza, che devo recitare o ripetere mantra o essere buddista o essere addirittura felice perché il buddismo è arrivato mille anni prima, perché se penso le cose arrivano e le attiro e posso cosi far parte della felicità in questo mondo. Insomma ho più dubbi che certezze, ancora più dubbi che devo essere felice ma ho la certezza che non devo esserlo casomai posso.
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Uh un altro giochino! Ah è una catena ehm vabbè dai proviamo! Grazie @hope-now-and-live
1) Mi chiamo Angela e questo nome non dovrebbe essere in alcun modo legato a qualche parente alla lontana di cui non so nemmeno l'esistenza bensì dalla situazione che si è creata durante il parto ed è stato come un miracolo essere riusciti a farmi nascere, perciò "un angelo disceso dal cielo" ... si molto poetico mami grazie <3
2) ehhhh sono troppo emotiva e lunatica quindi beh ieri pomeriggio è stata l'ultima volta che ho pianto
3) ma quali figli?! Al massimo considero "figli" i miei peluche ahahah
4) uso abbastanza il sarcasmo e puntualmente non vengo capita quando lo faccio ahah
5) attualmente pratico lo sport del bowling, in passato ho provato per forse meno di un mese nuoto in piscina e non è stata una bella esperienza anzi traumatica ma questa è un'altra storia ahah e poi pallavolo nel doposcuola alle medie (non fa per me) infatti durante educazione fisica preferivo provare a giocare a basket. Da piccina ho fatto danza classica per un paio di anni mentre ora daje con i balli di gruppo in piazza ma non è uno sport ops ahah
6) prima cosa che noto cioè che attira la mia attenzione se ho una persona davanti è il sorriso e poi il colore dei capelli, mentre se stiamo parlando in chat direi il saper ridere e fare ridere senza cadere nel volgare
7) ho gli occhi marroni!
8) scary che?! Io puahaha meglio i film con happy endings però se ci scappa un piccolo colpo di scena alla fine non è che mi dispiaccia invece del solito bacio con ripresa roteante ahah
9) talento uhm mi sembra di stare nei primi frame del primo film di Trilli quando si assegna il talento alle fatine appena nate ahah direi potrei essere un tuttofare basta che ci sia di mezzo l'uso della creatività ahah
10) sono nata a Penne in Abruzzo!
11) hobby allora: cantare, viaggiare anche se rimanendo in Italia, fotografia, disegnare outfit, scrivere su questo blog e non solo, collezionare adesivi, leggere anche se negli ultimi anni ho smesso ahimè
12) nessun animale domestico sigh
13) sono alta il giusto ahah 1,63
14) materia preferita uh questa è tosta in base alle elementari, medie e superiori e università cambia
Elementari -> italiano, arte, scienze
Medie -> musica
Superiori -> diritto
Università -> diritto pubblico dell'ambiente
15) Dream job -> qualcosa di creativo non ancora mi è chiaro cosa purtroppo
Taggo ehm chi conosco so che non ama le catene quindi cari affezionati siete liberi di fare questa catena non taggo nessuno in particolare
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ACEMAGICIAN AM06Pro è un mini PC che vuole rivoluzionare il settore, con la sua capacità di mettere tra le mani del consumatori le migliori prestazioni possibili, richiedendo in cambio un esborso tutt'altro che impegnativo, anzi inferiore ai 400 euro. Il prodotto non si discosta dagli standard a cui siamo solitamente abituati, in termini soprattutto estetici, essendo un parallelepipedo su base quadrata, incantando con una qualità costruttiva generalmente superiore al normale, ma anche una configurazione di base, con processore AMD Ryzen 7 5700U, che promette prestazioni davvero di ottima qualità. Vediamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa. Confezione All'interno della confezione è possibile trovare tutto il necessario per il corretto funzionamento del prodotto, in particolare abbiamo il mini PC AM06Pro, un manuale d'istruzioni, che ci permette di capire a tutti gli effetti come utilizzarlo al meglio, un eventuale supporto per il posizionamento agganciato ad un monitor o simili, un cavo HDMI per il collegamento ad un monitor esterno, ed anche un cavo USB-C to USB-C, anch'esso eventualmente utilizzabile per un monitor, oppure più semplicemente per collegare dispositivi di memorizzazione esterni. Nel complesso una buonissima dotazione che rende superfluo l'acquisto di accessori esterni, almeno per godere appieno di tutte le sue funzioni e funzionalità. Design e Estetica Come tutti i mini PC attualmente in circolazione, ACEMAGICIAN AM06Pro si presenta con una forma a parallelepedo su base quadrata, il che ne facilita indubbiamente lo stivaggio ed il trasporto, riducendo al minimo l'ingombro generale. I materiali utilizzati per la sua costruzione sono di ottima qualità, sono il giusto mix tra plastica e metallo, con alcune finiture di pregio che gli permettono di spiccare rispetto alla massa: come la ghiera traforata nella parte superiore (che si espande su un triangolo), oppure il bordino in contrasto di colorazione rossa sull'angolo opposto, dove si trova il tasto di accensione/spegnimento. Tutti piccoli dettagli che ne accrescono l'eleganza e l'impatto estetico, verso un pubblico divenuto nel corso degli anni sempre più esigente. Dimensionalmente il prodotto risulta essere perfettamente allineato con gli standard del settore, raggiungendo per la precisione 132 x 132 millimetri, difatti il parallelepipedo ha base quadrata, con un'altezza di 50 millimetri. Essendo relativamente poco spesso è facile pensare di inserirlo in uno zaino, o anche in una borsa, senza arrecare fastidio o appesantire il tutto. Sulla superficie, come avete potuto capire dal paragrafo precedente, non si trovano pulsanti fisici, se non appunto il corrispettivo per l'accensione/spegnimento del dispositivo. Connettività fisica Nel momento in cui l'utente va ad acquistare un mini PC, l'occhio cade sulle prestazioni e sulla connettività fisica, ovvero la presenza di un buon numero di porte dislocate su tutta la superficie. Nella parte anteriore di ACEMAGICIAN AM06Pro possiamo trovare un jack da 3,5mm (utilizzabile sia in che out, ovvero come microfono o per il collegamento di cuffie), due porte USB 3.0 di tipo A, una USB type-C U (che supporta DP 1.4 con trasmissione in 4K a 60hz) ed il microfono (DMIC). Spostando l'attenzione posteriormente, invece, possiamo trovare una buonissima dotazione: due porte USB-A 2.0, una DisplayPort (DP), una HDMI classica, due RJ45 LAN Ethernet gigabit (una a 2.5Gbps e una 1.0Gbps) ed una USB-C utilizzata come DV a 19V. Quest'ultima rappresenta il connettore che il dispositivo utilizzo per ricevere energia, essendo, come tutti i mini PC in commercio, sprovvisto di una batteria integrata. Sui lati non sono presenti altri connettori fisici, solo griglie sia esteticamente rilevanti che funzionali. Hardware e Specifiche Al centro dell'ACEMAGICIAN AM06Pro troviamo il processore AMD Ryzen 7 5700U, SoC octa-core (16 threads) con 8M L3 cache, frequenza di clock base di 1.8GHz, ma capace di arrivare fino a 4.3GHz. Questi è accoppiato con una scheda grafica AMD Radeon Graphics, con frequenza di 1900Mhz e 8 core, per essere poi completato con unna configurazione che prevede: 32GB di RAM DDR4 a 3200MHz e 512GB di memoria interna su SSD M.2 NVMe PCIe 3.0. Da notare che sono disponibili rispettivamente 2 slot per la RAM (massimo 64GB) e uno slot M.2 2280 NVMe per SSD, a cui si aggiunge un altro slot SATA SSD da 2.5" (massimo di 2TB). Le prestazioni sono generalmente di livello superiore rispetto alla sua fascia di prezzo di posizionamento, il prodotto funziona senza problemi sia nell'editing, che nel rendering, riproduzione multimediale o anche giochi sufficientemente impegnativi. In termini pratici sul singolo core ha raggiunto punteggi elevati, pari a 1478 (contro i 1363 dell'AMD Ryzen 5) e nel multi-core di 11203 (contro gli 8334 del Ryzen 5). Il sistema di raffreddamento è stato appositamente studiato, con un canale d'aria in rame puro, impreziosito dalla presenza di un chip di controllo silenzioso, per dissipare perfettamente il calore riducendo al minimo la rumorosità. La ventola difficilmente la sentirete, tanto è silenziosa, così da poterlo utilizzare senza problemi anche in ambienti in cui il rumore deve essere ridotto al minimo, infatti non supera i 45 dB. Il sistema operativo è Windows 11, senza software preinstallati o personalizzazioni particolari, l'utente si ritrova a poter godere della più chiara e pura esperienza, nel pieno della sua fluidità. Nel corso delle nostre settimane di test possiamo dire di essere rimasti piacevolmente soddisfatti, il sistema è stato fluido, capace di avviare la maggior parte delle applicazioni in pochi secondi, senza rallentamenti o difficoltà di vario genere; come vi abbiamo accennato è possibile pensare al gaming, senza però spingersi troppo oltre in termini di dettagli (anche se vengono avviati giochi abbastanza "pesanti"), all'editing video e fotografico, oltre a naturalmente tutte le più classiche e normali operazioni quotidiane, che questo mini PC riesce a svolgere senza alcun problema o difficoltà. La connettività wireless è invece rappresentata dal WiFi 6 dual-band e bluetooth 5.2, con possibilità di godere di un buonissimo output. Gli utenti possono difatti collegare fino a 3 monitor al mini PC, tutti in 4K a 60Hz, sfruttando HDMI 2.0, USB 3.2 Gen2 e DP1.4, oppure 4 riceventi audio esterni, sfruttando gli stessi connettori, con l'aggiunta diretta del jack audio da 3,5mm. Conclusioni In conclusione ACEMAGICIAN AM06Pro può essere davvero il compagno ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di un mini PC che riesca a garantire più che discrete prestazioni, puntando forte su alcuni aspetti fondamentali: l'estetica, le specifiche di ultima generazione, ed ovviamente il prezzo. Parlando del design non presenta un aspetto esteriore rivoluzionario o completamente differente dagli standard a cui siamo abituati, tuttavia il suo essere stato in grado di integrare alcune componenti estetiche uniche, ed aver utilizzato materiali resistenti di alta qualità, lo portano direttamente ad un livello superiore. Le specifiche tecniche sono nettamente di ultima generazione, con l'AMD Ryzen 7 5700U a farla da padrone, ed una buonissima configurazione di base. A rendere l'esperienza ancora migliore è sicuramente l'ampia possibilità di personalizzazione, con l'aggiunta di RAM o di SSD, che porta l'utente a poter rendere il mini PC il più vicino possibile alle proprie esigenze e necessità, ma allo stesso tempo di base sarebbe già più che soddisfacente. Il quantitativo di connettori a disposizione è inoltre ottimo, non bisogna per nulla dimenticare l'avere la possibilità di collegare tre monitor in contemporanea, o quattro output audio, tutti comunque in 4K a 60hz (a patto che i monitor siano compatibili con tale risoluzione). La rumorosità minima, il connettore senza trasformatore, e le dimensioni ridotte, facilitano l'utilizzo di ACEMAGICIAN AM06Pro praticamente ovunque, in quanto la portabilità è estrema, ed il fastidio alle persone che ci circondano pressoché minimo. Per ultimo, appunto il prezzo, al giorno d'oggi era davvero difficile pensare di avere tutto questo con un esborso così ridotto: sono necessari solamente 369,99 euro per il suo acquisto definitivo. L'ordine può essere completato su Amazon, al seguente link o premendo il banner che trovate in fondo all'articolo, con spedizione diretta da parte dell'azienda Americana, e consegna presso il vostro domicilio in tempi veramente brevissimi. La garanzia, come era lecito immaginarsi, è di 24 mesi, e copre tutti i difetti di fabbrica che eventualmente si potrebbero riscontrare in fase di utilizzo, ma non copre gli eventuali danni che l'utente potrebbe a sua volta causare. Essendo un prodotto venduto su Amazon, e spedito dalla stessa, è previsto anche il classico tempo di reso, entro il quale l'utente può decidere eventualmente di restituire il prodotto. È disponibile su Amazon un’interessante promozione su questo prodotto, con uno sconto dell’11% utilizzando il codice 8YX9LMFN. Un’ottima occasione per chi cerca un prodotto di qualità a un prezzo ridotto. Per maggiori dettagli, è possibile consultare direttamente la pagina dell’articolo cliccando qui. Read the full article
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BUONA LETTURA E SE LO DESIDERATE DATECI SOSTEGNO...❤️⚽
CALCIO: iL PENSIERO IPOTETICO
Estratto dal cap.13
“Niente è più naturale per me.
Volevo giocare a calcio.”
Da che mi ricordi ho sempre e solo colpito la palla con i piedi.
Da bambina in cortile, quando i maschi facevano la partitina di calcio, non vedevo l’ora che la palla uscisse dal campo per essere io a prenderla e calciarla nella loro direzione. Non prendendola con le mani, ma calciandola al volo, di collo pieno. Un impatto bello e preciso, del quale rimanevano tutti stupiti, ed il classico era: “Boia (esclamazione di stupore classica del toscano)! Tira meglio di noi!!”
Questo accedeva automaticamente nella palestra della scuola, nelle ville e nelle piazze.
Anche alle scuole medie,durante l’ora di educazione fisica, quando c’era la partitella di pallavolo, invece che con le mani, ricevevo con i piedi. Niente di più che naturale per me.
Volevo giocare a calcio!!
Negli anni ’80 c’era a Livorno, una squadra femminile di calcio, la ACF che militava in serie C.
Ma purtroppo non avevo fatto i conti con la mentalità (per quei tempi direi quasi normale) di mio padre. Non gli piaceva l’ambiente e giocare a calcio per le femmine non avrebbe avuto senso. Quindi niente da fare.
Fu così che, per rimanere nell’ambito calcistico, mi iscrissi (su consiglio di mia cugina che già lo era) al corso di arbitri Uisp.
Avevo appena 14 anni, e da subito, mi appassionai a questa attività.(...)
10 SECONDI MUSICALI
Era il 1992 (20 anni precisi) quando venni contattata dal presidente di una delle società più blasonate di Livorno al tempo: Il Portuale.
Il presidente, durante il colloquio mi offrì la possibilità di insegnare il mio sogno ai bambini sapendo che amavo quel tipo di calcio.
I bambini di 5 anni, che a quei tempi venivano chiamati le “Nuove Leve”…classe 1987.
Accettai subito, senza un attimo di esitazione: bambini e calcio. Un connubio perfetto per i miei gusti.
Ho tenuto tre anni questo fantastico gruppo di bambini e genitori.
Il ricordo più gratificante che ho di quel tempo, è quello di Simone, un bambino sveglio e con in testa un caschetto di capelli liscissimi.
Eravamo al campo del Carli Salviano, e nonostante fossero ancora piccoli, con l’istruttore dell’altra squadra decidemmo di farli giocare tutti, perché un bambino deve sempre divertirsi e non stare a guardare gli altri, quindi un bell’11 vs 11 e via, con il pallone che rotolava da una parte all’altra del campo e attorno quasi tutti.
Ebbene, galoppò dalla metà campo fino alla porta avversaria, riuscendo a segnare un goal. Corse subito da me alla panchina, ed ansimando, per l’ulteriore sforzo, mi disse.” Katia, il primo goal della mia vita lo dedico a te!!”…mi verrebbe da aggiungere che la lacrimuccia sul mio viso non tardò.
Sono emozioni anche queste, piccole, ma intense. Inaspettate. Noi alleniamo un sogno, un bellissimo sogno, che talvolta premia con diamanti come questo.
Un altro ricordo emozionante di quel periodo, fu fuori dalla Chiesa il giorno del mio matrimonio (1995). Non mi sarei mai aspettata quello che vidi. Mai.
Si presentò l’intera squadra con la divisa di ordinanza, ed anche lì trattenere l’emozione è stato impossibile. Ed infatti le lacrime scesero a dirotto.
Ti trasmettono tanto, il loro essere genuini e sorridenti, ma soprattutto il loro essere bambini. (…)
10 SECONDI MUSICALI
Mi stò ritrovando ad allenare figli di genitori che in passato ho arbitrato, roba non da poco.
Il commento più bello ed originale è quello fattomi da una signora qualche mese fa.
Incontrare le persone fa parte del quotidiano, ma alcune, vuol dire essere al ritmo del mondo che ci circonda.
Incontrai per caso, ed è stata lei a riconoscermi, sul posto di lavoro una signora, che avvicinandosi con il nipote per mano mi disse :” Ciao Katia!”
Rimasi un attimo sbalordita, ma lei incalzò: “ Vedi questa signora? Ha allenato a calcio tuo babbo.
Perché a Livorno il 5&5 è Gagarin, il Ponce è il Civili e l’Arbitro…beh l’arbitro è Katia!"
E mi raccontò che ogni tanto, quando è a tavola con suo figlio parlano di quel periodo e io ci entro come il prezzemolo.(…)
KATIA P. Istruttrice scuola calcio Livorno 9
CAMPAGNA CROWDFOUNDING ATTIVA fino al 10 Novembre 2024
CALCIO: IL PENSIERO IPOTETICO - FEDERICO LO CICERO
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Nel suo nuovo singolo per Kutmusic, "Amore Quantico", Arnaldo Furioso si e ci chiede: "E se l’amore non seguisse le leggi della fisica classica ma quelle della fisica quantistica?
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L’importanza dell’Abbigliamento Tecnico nella Corsa in Montagna
La corsa in montagna è una specialità dell’atletica leggera che coinvolge sia gli uomini che le donne. Si svolge in ambienti montani a quote che raramente superano i 2.000 metri di altitudine, offrendo sfide uniche e affascinanti. L’abbigliamento tecnico gioca un ruolo cruciale in questa disciplina, garantendo comfort, prestazioni ottimali e sicurezza agli atleti.
Caratteristiche della Corsa in Montagna
Le gare di corsa in montagna si distinguono per le loro caratteristiche uniche. A causa della variabilità dei percorsi, ogni gara presenta diverse difficoltà e peculiarità. I tracciati sono prevalentemente fuori strada, attraversando prati e zone boscose, con salite e discese che richiedono una preparazione fisica eccellente e un abbigliamento tecnico adeguato.
La pendenza media dei percorsi varia tra il 5% e il 20%, e il punto più alto del tracciato non deve superare i 3.000 metri. Questi requisiti rendono l’abbigliamento tecnico indispensabile per affrontare le diverse condizioni climatiche e di terreno che gli atleti incontrano.
Competizioni e Regolamenti
La corsa in montagna fa parte del calendario sportivo della World Athletics, la federazione internazionale di atletica leggera. I campionati mondiali ed europei si svolgono annualmente, alternando percorsi di sola salita a quelli di salita e discesa. Dal 7 agosto 2013, nuove regole regolamentano questa disciplina, sottolineando l’importanza di un abbigliamento tecnico adeguato per tutti i partecipanti.
Esistono diverse tipologie di gare, tra cui la corsa in montagna classica, la corsa di lunga distanza, la corsa a staffetta, la cronometro e il chilometro verticale. Ogni tipologia di gara richiede specifiche particolari per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico, adattato alle diverse esigenze di distanza, altitudine e condizioni climatiche.
L’Abbigliamento Tecnico: Un Elemento Cruciale
L’abbigliamento tecnico è fondamentale per gli atleti di corsa in montagna, offrendo protezione e migliorando le prestazioni. Gli indumenti tecnici sono progettati per essere leggeri, traspiranti e resistenti all’acqua, fornendo comfort e libertà di movimento. Tessuti tecnici avanzati aiutano a mantenere la temperatura corporea stabile, essenziale durante le lunghe e faticose gare di montagna.
Le scarpe tecniche sono un altro elemento essenziale dell’abbigliamento tecnico. Devono offrire un’ottima aderenza su terreni scivolosi e irregolari, supportando il piede durante le salite ripide e le discese veloci. Gli atleti utilizzano anche calze tecniche che prevengono la formazione di vesciche e garantiscono un’adeguata compressione per migliorare la circolazione sanguigna.
Importanza dei Materiali Tecnici
I materiali utilizzati nell’abbigliamento tecnico sono cruciali per le prestazioni degli atleti. Tessuti come il poliestere e il nylon sono comuni per la loro leggerezza e capacità di asciugatura rapida. L’uso di fibre sintetiche con proprietà antibatteriche e anti-odore è altrettanto importante, specialmente per gli atleti che affrontano gare lunghe e impegnative.
L’abbigliamento tecnico comprende anche strati isolanti e giacche impermeabili, indispensabili per proteggersi dalle condizioni meteorologiche avverse. Questi capi devono essere facilmente comprimibili per essere trasportati nello zaino senza occupare troppo spazio.
Tecnologie Avanzate nell’Abbigliamento Tecnico
Le innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato l’abbigliamento tecnico per la corsa in montagna. Tecnologie come il GORE-TEX offrono protezione impermeabile e traspirante, mentre i tessuti con tecnologia di termoregolazione aiutano a mantenere la temperatura corporea ottimale.
L’integrazione di sensori e dispositivi elettronici negli indumenti tecnici sta diventando sempre più comune. Questi dispositivi monitorano la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e altri parametri fisiologici, fornendo dati utili per ottimizzare le prestazioni durante la gara.
Atleti e Abbigliamento Tecnico
Gli atleti di corsa in montagna di alto livello, come Jonathan Wyatt e Marco De Gasperi, hanno sempre sottolineato l’importanza di un abbigliamento tecnico adeguato. Le loro esperienze dimostrano che la scelta dei giusti indumenti può fare la differenza tra una prestazione mediocre e una vittoria.
Conclusioni
L’abbigliamento tecnico è un elemento indispensabile per gli atleti che praticano la corsa in montagna. Le condizioni variabili dei percorsi richiedono indumenti che offrano protezione, comfort e miglioramento delle prestazioni. Investire in abbigliamento tecnico di alta qualità non è solo una questione di prestazioni, ma anche di sicurezza e benessere durante le gare.
In conclusione, l’abbigliamento tecnico rappresenta un alleato fondamentale per chiunque voglia affrontare le sfide della corsa in montagna. Sia che si tratti di una competizione a livello mondiale o di un allenamento quotidiano, l’importanza di indossare capi tecnici adeguati non può essere sottovalutata.
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Asso di Denari
"Il Ritorno del Padre"
Marzo rappresenta il primo grande passo dell'Umano verso il Nuovo.
Un passo trasformativo sentito e profondo.
Legato all'immenso mondo delle Opportunità.
Marzo spinge per rendersi Materia ed Espressione. Ci vuole pronti ad affrontare i grandi Cambiamenti che avverranno nei prossimi mesi.
Perché sappiamo che "è tempo". E' tempo di andare "oltre". Oltre ciò che conosciamo, oltre le limitazioni, oltre l'eredità del trauma.
E il nostro "spazio interiore" ce lo racconta. Ci narra di nuove imprese, di nuovi incontri, di nuove collaborazioni.
Ma siamo spaventati. E poco inclini a "uscire dal guscio".
Siamo stati abituati a compiere le "scelte del fuori" per sfida, per aspettativa, per ribellione, per violenza, per compensazione.
Non per Amore.
Ci siamo mossi in Passato per rompere le catene della schiavitù, sancire il nostro diritto all'esistenza, dimostrare di essere temerari, forti, autonomi. Con la speranza di essere visti, riconosciuti, ammirati come guerrieri valorosi.
E abbiamo lottato. Fino allo sfinimento.
Ad oggi, il Drago, il trauma primordiale, si è dissolto.
Ma nell'esalare l'ultimo respiro, ci ha svuotati di senso.
Da qualche giorno potremmo quindi sentirci un po' spaesati. Senza riferimenti, senza certezze. Sospesi nel vuoto.
Con la voglia di Rinascere alla Vita, ai nostri Sogni, alla versione autentica del nostro Sè, ma con il timore di non riuscire a pronunciare quell'unico enorme "Sì" alla Vita che stiamo inseguendo da sempre.
Che sarà diverso. Inevitabilmente. Sarà più equilibrato, più centrato, più "adulto", sia spiritualmente che umanamente.
Il "Velo sull'Invisibile" non è caduto per favorire la "dissociazione" da questo Piano di Coscienza, né per avvalorare la classica egoica separazione tra "eletti" e "scartati".
La Separazione e la Dicotomia tra Buoni e Cattivi, Meritevoli e Immeritevoli, tra Eletti e Condannati, è schema antico.
Oggi la partita si gioca sulla capacità dell'Umano di relazionarsi a se stesso e all'Altro con Maturità, Radicamento e Presenza.
Questa è la vera Rivoluzione.
Non siamo qui per giocare al "Mago più potente e speciale". O per eleggere le Divinità e i Maestri Ascesi. Non siamo qui ad avvalorare lo schema dei Genitori Umani e Spirituali.
Siamo qui per risanare le Relazioni. Con noi stessi e con gli Altri.
Ed è nostra piena responsabilità accrescere giorno per giorno la nostra salute fisica, emotiva e spirituale interiore. In ogni istante, in ogni gesto, in ogni scelta.
Lì si annida la vera e netta separazione tra "chi riesce e chi si ferma".
Non certo sull'"essere i prescelti spirituali". Sui "Destinati".
Tutti siamo "i Destinati". I "Destinati dell'Amore".
Ma pochi sanno avvalorare dentro di loro la vera Adultità. Pochi si identificano con la Connessione interiore. Pochi sono gli Uomini e le Donne potenti, equilibrati, amorevoli, realizzati.
Qui.
Su questo Piano di Coscienza.
Non altrove.
Oggi non abbiamo bisogno di "salti nelle Vite precedenti" o di "Visioni ascensionali".
Certo. Sono state "linee guida" fondamentali in Passato. Per poter riconoscere la nostra Multidimensionalità, la nostra Autentica Provenienza, la Verità dello Spirito.
Hanno tracciato una nuova Consapevolezza dentro di noi.
Ma oggi "sappiamo chi siamo". Sappiamo di essere tutti parte di un Cuore più grande. E sappiamo che su questa Terra l'Umano ha bisogno di rinascere a se stesso. Di vibrare nuovamente all'unisono con il ritmo dell'Universo.
Non dissociandoci o inseguendo chimere spirituali.
Ma restando Umani tra gli Umani. Connessi profondamente alla Vibrazione dell'Universo. Presenti a noi stessi. Consapevoli e aperti alla Vita.
In fondo siamo ancora qui. Non ce ne siamo andati via.
E fino a che il Respiro ci guida, lasciamolo entrare fino alle profondità dei nostri Polmoni.
Il buon "Padre interiore" sta tornando. Accogliamo con entusiasmo e affetto. Lui sarà la "svolta" che attendevamo da molto molto tempo.
Mirtilla Esmeralda
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Interazione fra tempo relativistico e quantistico

Un ponte tra due mondi: la rivoluzionaria scoperta del tempo quantistico. Questo è un concetto profondamente diverso dalla nostra intuizione quotidiana del tempo come una grandezza uniforme e assoluta. Abbiamo appurato che la coscienza è soggetta ai fenomeni quantistici ed è, di conseguenza eterna, ma cosa significa eterno? Il tempo esiste anche nel mondo quantistico o è un nostra invenzione? Le divergenze concettuali tra la relatività generale e la meccanica quantistica hanno prodotto una frattura epistemologica significativa, mettendo a dura prova la nostra comprensione dell’universo. Questo scisma concettuale ha posto una sfida monumentale: conciliare due visioni del tempo apparentemente inconciliabili. Da un lato, la relatività generale, dall’altro, la meccanica quantistica, con la sua visione rivoluzionaria della realtà. Un conflitto di visioni La relatività generale ha introdotto il concetto di “spaziotempo“, unificando lo spazio e il tempo in una singola entità geometrica e riconoscendogli una simmetria e una connessione senza precedenti. Secondo questa teoria, il tempo non è semplicemente una dimensione indipendente, ma è intrecciato inestricabilmente con lo spazio, plasmando la struttura stessa dell’universo. In questo contesto, il tempo diventa una sorta di “quarta dimensione”, equiparabile alle tre dimensioni spaziali e in grado di influenzare e di essere influenzato dalla gravità e dalla materia. Dall’altro lato, la meccanica quantistica ha presentato una prospettiva completamente diversa sul tempo. Secondo questa teoria, il tempo è trattato come un parametro esterno, una sorta di sfondo su cui si svolgono gli eventi fisici, ma che non fa parte integrante del tessuto stesso della realtà. In questo contesto, il tempo non ha una natura intrinseca, ma è piuttosto una convenzione umana, un’illusione soggettiva che emerge dall’interazione tra osservatore e sistema osservato. Questa dicotomia concettuale ha generato un profondo scisma nella nostra comprensione dell’universo, aprendo la strada a dibattiti filosofici e scientifici di vasta portata. Un ponte fra due mondi Nonostante le apparenti incongruenze tra le due teorie, il lavoro condotto dal gruppo di ricerca dell’Istituto dei Sistemi Complessi del Cnr-Isc e dell’Università di Firenze ha dimostrato che è possibile superare questo conflitto concettuale e costruire un ponte fra le due visioni del tempo. Lo studio propone una descrizione completamente quantistica del tempo, in grado di unificare le equazioni che governano l’evoluzione temporale dei sistemi fisici, sia nella fisica classica che nella meccanica quantistica. Questo approccio innovativo si basa sul “meccanismo di Page and Wootters“, che associa l’idea di tempo allo stato di un orologio. Secondo questa proposta, il tempo è intrinsecamente legato allo stato di un sistema fisico e può essere definito in relazione alla sua evoluzione nel tempo. Questo concetto si basa sull’idea che il tempo è una nozione intrinseca alla natura stessa della realtà e non può essere considerato come un semplice parametro esterno. Secondo questa prospettiva, il tempo è intrecciato inestricabilmente con lo spazio e la materia, plasmando la struttura stessa dell’universo e influenzando il suo sviluppo nel corso del tempo. Il meccanismo di Page and Wootters Il meccanismo di Page and Wootters, introdotto circa quarant’anni fa da fisici pionieristici nel campo della meccanica quantistica, è una proposta rivoluzionaria che getta le basi per una nuova comprensione del tempo. Il meccanismo di Page and Wootters si colloca nel contesto della meccanica quantistica, un ramo della fisica che descrive il comportamento delle particelle subatomiche e dei sistemi microscopici. In questa teoria, i sistemi fisici sono descritti da funzioni d’onda quantistiche che evolvono nel tempo secondo le equazioni di Schrödinger. Il punto chiave del meccanismo di Page and Wootters è che suggerisce che il tempo, anziché essere una grandezza esterna o indipendente, è piuttosto legato allo stato quantistico dei sistemi fisici stessi. Immaginiamo di avere un orologio quantistico, cioè un sistema fisico che obbedisce alle leggi della meccanica quantistica. Secondo questo meccanismo, il tempo sarebbe definito da uno stato quantistico specifico di questo orologio. Ma cosa significa “stato quantistico“? Nella meccanica quantistica, gli stati dei sistemi sono descritti da funzioni d’onda che rappresentano la probabilità di trovare il sistema in uno stato specifico quando viene misurato. Queste funzioni d’onda possono essere complesse e coinvolgere una grande quantità di informazioni sui sistemi. Quindi, il meccanismo di Page and Wootters suggerisce che possiamo interpretare lo stato quantistico di un sistema come una sorta di “registro” che contiene tutte le informazioni necessarie per descrivere l’evoluzione temporale del sistema stesso. Il tempo, quindi, non sarebbe una grandezza separata o distinta, ma piuttosto emergerebbe dall’evoluzione dello stato quantistico del sistema nel tempo. Questo è un concetto profondamente diverso dalla nostra intuizione quotidiana del tempo come una grandezza uniforme e assoluta. Invece, suggerisce che il tempo è intimamente legato alla dinamica dei sistemi fisici stessi, offrendo una nuova prospettiva sulla sua natura e sul suo significato all’interno della meccanica quantistica. Un modello senza tempo Il modello proposto dai ricercatori consiste in un orologio e un sistema quantistico, fortemente correlati attraverso l’entanglement, ma non interagenti direttamente. Questo modello, che potremmo definire un “modello senza tempo“, cerca di cogliere l’essenza stessa del tempo, oltre le convenzioni e le illusioni umane. Aggiungendo al meccanismo di Page and Wootters la descrizione del “quantum-to-classical crossover“, i ricercatori dimostrano l’esistenza di un parametro temporale per il sistema, indipendentemente dalla trattazione quantistica o classica. Facciamo chiarezza. Quantum-to-Classical Crossover Il quantum-to-classical crossover è un concetto chiave nel comprendere come i sistemi macroscopici, come quelli che osserviamo nel mondo quotidiano, possano essere descritti dalle leggi della fisica classica, nonostante i loro costituenti microscopici obbediscano alle leggi della meccanica quantistica. Questo fenomeno si verifica quando un sistema macroscopico diventa così grande che gli effetti quantistici diventano trascurabili e il sistema inizia a comportarsi in modo simile a un sistema classico. In altre parole, su larga scala, le particelle che costituiscono un sistema macroscopico interagiscono tra loro in modo tale da comportarsi come particelle classiche, obbedendo alle leggi della fisica classica anziché alla meccanica quantistica. Questo fenomeno è fondamentale per la nostra comprensione del passaggio graduale dalla meccanica quantistica alla fisica classica quando consideriamo sistemi su larga scala. Questo significa che, nonostante il sistema sia governato dalle leggi della meccanica quantistica, sulla scala macroscopica può essere descritto in termini classici. In altre parole, il modello suggerisce che anche quando non siamo consapevoli dei fenomeni quantistici, come nel caso della nostra esperienza quotidiana del tempo, il sistema può ancora manifestare comportamenti che riflettono la sua natura quantistica. Questo è fondamentale per comprendere come, nonostante la complessità della meccanica quantistica, possiamo ancora percepire e interagire con il mondo intorno a noi attraverso il filtro della fisica classica. Il tempo non è una mera convenzione umana, ma una caratteristica intrinseca della realtà stessa, che può essere compresa solo attraverso un’analisi approfondita dei fenomeni quantistici. Le implicazioni tangibili Questo studio ha unificato le due teorie del tempo, quella classica e quella quantistica, fornendo un quadro teorico che integra entrambe le prospettive. Tradizionalmente, la fisica classica e la meccanica quantistica hanno offerto interpretazioni divergenti del concetto di tempo. I ricercatori hanno superato questa dicotomia, dimostrando che il tempo non può essere separato in una manifestazione quantistica e una classica, ma piuttosto rappresenta un’unica entità che emerge dall’entanglement quantistico dei sistemi fisici. In altre parole, il tempo è una manifestazione dell’entanglement stesso, estendendosi sia ai sistemi quantistici che a quelli classici. Questa unificazione delle due visioni del tempo è stata resa possibile dall’introduzione del “modello senza tempo” proposto dai ricercatori. Questo modello ha fornito una nuova prospettiva sulla natura del tempo, suggerendo che sia una caratteristica intrinseca della realtà stessa, emergente dall’interazione dei sistemi fisici attraverso l’entanglement. Read the full article
#entanglement#meccanicaquantistica#PageandWootters#Quantum-to-ClassicalCrossover#relativitàgenerale#spaziotempo#statoquantistico
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Parola greca antica del giorno: Μηδὲν ἄγαν (Meden Agan), niente in eccesso, non fare nulla in eccesso.
Una delle massime del Delfico.
Spiegazione:
La frase "Μηδὲν ἄγαν" (Meden Agan) è una delle massime più celebri provenienti dall'antico Oracolo di Delfi e incarna un concetto fondamentale della filosofia greca classica, legato alla misura e alla moderazione. Tradotto letteralmente, significa "niente in eccesso" o "non fare nulla in eccesso". Il significato di questa massima va ben oltre il semplice concetto di "moderazione"; è un invito a evitare gli estremi in qualsiasi aspetto della vita, dall’azione alla passione, e ad abbracciare l’equilibrio come principio guida per il benessere e la virtù.
Origine e contesto:
Questa frase fa parte delle massime delfiche, un insieme di aforismi che venivano incisi su una pietra all'ingresso del tempio di Apollo a Delfi, sede dell'oracolo famoso nell'antica Grecia. Le massime erano intese come linee guida per la vita quotidiana e l’autosufficienza morale, destinate a insegnare ai greci l'importanza della saggezza e della misura.
Etimologia della frase:
Μηδὲν (Mēdèn) significa "niente" o "nulla".
ἄγαν (Ágan) deriva dalla radice ἄγαν (agan), che significa "eccessivamente" o "troppo". È legato al concetto di qualcosa che va oltre la misura giusta, che è troppo.
Interpretazione del concetto:
Il messaggio di "Μηδὲν ἄγαν" è chiaro e profondo. Esorta all'equilibrio e alla moderazione, una virtù che è cruciale per la felicità e la saggezza. Non solo è una questione di moderare il comportamento fisico o materiale (come il cibo, il bere, il lavoro), ma si applica anche alle emozioni, ai pensieri e alle azioni quotidiane. In un mondo che spesso esalta gli estremi e l'eccesso, questa massima invita a evitare l’abbondanza che può corrompere o distrarre dalla vera felicità e virtù.
Riferimenti a questa massima nella cultura greca e filosofica:
Aristotele nella sua "Etica Nicomachea" parla della "via di mezzo" (mesotes) come della virtù che consiste nel trovare il giusto equilibrio tra due estremi. La massima "Μηδὲν ἄγαν" potrebbe essere vista come una manifestazione di questa idea, suggerendo che la virtù risieda sempre nell'equilibrio, né troppo né troppo poco. Aristotele afferma: "La virtù consiste nel giusto mezzo, che è determinato dalla ragione e dalla scelta."
Socrate ha spesso insegnato l'importanza della moderazione nelle sue riflessioni filosofiche. L'idea di evitare gli eccessi e di concentrarsi sul proprio miglioramento interiore si lega direttamente alla massima "Μηδὲν ἄγαν". Socrate esortava i suoi discepoli a evitare l’arroganza, la vanità e l’eccesso nelle passioni e nelle azioni.
La filosofia stoica di Seneca e Epitteto promuoveva l'autocontrollo e la moderazione, suggerendo che una vita saggia e felice è quella che riesce a mantenere l'equilibrio tra i desideri e le necessità, una visione che si allinea con "Μηδὲν ἄγαν".
Anche nelle religioni moderne e nelle tradizioni spirituali, la moderazione è vista come una via per raggiungere la serenità e l’armonia. In Cristianesimo, per esempio, il concetto di "virtù della temperanza" è simile alla massima greca, che invita a non eccedere in nessun aspetto della vita.
Esempi pratici:
Nel cibo: mangiare in eccesso può portare a malattie o disagi fisici, mentre una dieta equilibrata è essenziale per il benessere. La massima "Μηδὲν ἄγαν" ci invita a trovare il giusto equilibrio.
Nelle emozioni: le passioni eccessive, come l'ira o l'amore smodato, possono portare alla sofferenza e alla perdita di controllo. Imparare a temperare le emozioni è un modo per vivere con saggezza.
Nel lavoro e nell'ambizione: l’ambizione è importante, ma il lavoro eccessivo e l'ossessione per il successo possono distruggere la salute fisica e mentale. "Μηδὲν ἄγαν" ci esorta a mantenere l’equilibrio tra il perseguire i nostri obiettivi e il prendersi cura di noi stessi.
Conclusione:
La massima "Μηδὲν ἄγαν" è una perla di saggezza antica che rimane attuale ancora oggi. Ci invita a vivere con misura, evitando gli eccessi che possono corrompere la nostra vita, e a trovare equilibrio in ogni azione e decisione. La moderazione non è solo un principio etico, ma una via per vivere in armonia con noi stessi e con il mondo che ci circonda.
Ancient greek word of the day: Μηδὲν ἄγαν (Meden Agan), nothing in excess, do nothing in excess.
One of the Delphic maxims.
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I campi torsionali: le vibrazioni nello spazio vuoto.
Nel 1900 circa, Nikola Tesla fu il primo a sperimentare con due bobine, alimentare con correnti alternate opposte la formazione di campi elettromagnetici opposti. Anche se i medesimi campi elettromagnetici si annullavano, Tesla dimostrò che poteva trasmettere energia e lunga distanza senza nessuna perdita di energia.
La stessa forma di energia, venne comunque scoperta indipendentemente dall’astrofisico russo Nikolai Aleksandrovich Kozyrev (1908-1983). Tenuta segreta dall’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda, se ne scoprì l’esistenza solo dopo la caduta della Cortina di Ferro.
L’esistenza dell’Etere
Kozyrev provò l’esistenza dell’Etere in maniera definitiva. Questa energia non è elettromagnetica in natura e non riguarda la gravità. Tale energia è un’onda non-Herziana che viaggia attraverso il vacuum a velocità superluminare. Essa non può propagarsi ad una velocità inferiore di 109c (109 volte più veloce della luce).
L’onda di natura spiraleggiante venne chiamata Onda di Torsione, perché forma un percorso a spirale.
Secondo il ricercatore indipendente David Wilcock, quest’onda traccia una perfetta spirale Phi. Queste onde vengono comunque denominate onde non-Herziane perché non obbediscono alla teoria classica di Herz e Maxwell.
Anche la teoria di Einstein-Cartan predisse l’esistenza dei campi di torsione statici nel 1913. Tuttavia, fino alla scoperta di Kozyrev, questa teoria della fisica non venne presa in grande considerazione.
Onde longitudinali non-Herziane
Tom Bearden, uno studioso di energia gratuita, scoprì nel corso delle sue ricerche, che l’onda fondamentale nell’onda elettromagnetica è un’onda scalare. L’onda scalare è l’onda che rimane quando due onde opposte elettromagnetiche interferiscono annullando, come fece Tesla, il componente elettrico e quello magnetico.
Il risultato è un’onda longitudinale che vibra nella stessa direzione in cui viaggia. La teoria classica di Maxwell, che ancora oggi prevale, non permette le onde scalari e tratta solo onde elettromagnetiche trasversali. L’onda longitudinale non venne scoperta prima perché l’onda trasversale chiamata Herziana (da Henrich Herz), veniva generata da un’antenna dipolare facendo oscillare le onde stesse.
Le onde scalari, essendo longitudinali, mancano di polarità trasversale, sono generate in modo totalmente diverso e non possono essere ricevute con una normale antenna dipolare, antenna comunemente usata in tutti i nostri apparecchi elettronici.
Le onde torsionali e la realtà fisica
Queste onde scalari e torsionali, sembrano avere un ruolo molto importante per spiegare la nostra realtà fisica. Kozyrev notò che tutti gli oggetti fisici assorbono ed irradiano onde di torsione. Scuotendo, vibrando, deformando, riscaldando e raffreddando oggetti fisici, questi generavano onde torsionali misurabili.
Persino lo spostamento di un oggetto crea onde torsionali misurabili. Tutto il movimento dalle vibrazioni atomiche, alle orbite dei pianeti e delle stelle, lascia traccia di onde di torsione nell’Etere.
Kozyrev notò che una notevole rotazione di un oggetto (giroscopi) faceva in modo che l’oggetto stesso perdeva di peso. Anche lo scuotimento causava una perdita di peso.
Però, secondo la fisica attuale, questo è impossibile! Viola le leggi fisiche, come è possibile che la materia solida perde peso quando ruota a gran velocità o viene scossa? Se siamo ancora convinti che la materia è costituita da piccolissime biglie chiamate particelle, allora rimarrebbe un mistero per sempre. Kozyrev dimostrò che ruotando ad altissima velocità, i giroscopi rilasciavano onde torsionali e l’energia Eterica che sostiene l’oggetto veniva rimandata nel “mare di Etere”.
Il nostro Sole è il più grande generatore di onde torsionali del nostro Sistema Solare. Le onde elettromagnetiche Auree controrotanti nella fisica implosiva di Daniel Winter, che girano attorno al nucleo dell’atomo, allo stesso modo annullano i componenti elettromagnetici delle onde e questo risulta in onde di torsione.
Che cos’è il campo di torsione gravitazionale
Il campo di torsione gravitazionale (CGT) è una teoria fisica che postula l’esistenza di un nuovo campo di forza generato dalla rotazione della materia. Si propone di spiegare una serie di fenomeni che la fisica newtoniana e la relatività einsteiniana non riescono a chiarire completamente, come la gravità stessa, il comportamento delle particelle elementari e la possibilità di viaggi nel tempo.
Caratteristiche del CGT:
Forza generata dalla rotazione: Il CGT si origina dalla rotazione di qualsiasi oggetto dotato di massa o energia. La velocità e l’orientamento della rotazione determinano l’intensità e la direzione del campo.
Propagazione superluminale: A differenza dei campi elettromagnetici e gravitazionali standard, che si propagano alla velocità della luce, il CGT si ipotizza che si propaghi a velocità superiori a quella della luce, anche istantaneamente.
Campi torsionali accoppiati: I campi torsionali gravitazionali sono sempre accompagnati da campi elettromagnetici torsionali. Non possono esistere campi elettromagnetici puri, senza una componente torsionale.
Come si possono generare i CGT?
Trasmettitori parabolici: grandi antenne paraboliche come quelle utilizzate per lo studio dell’aurora boreale (EISCAT) possono generare potenti campi torsionali concentrando e modulando le onde radio.
Matrici di antenne: configurazioni specifiche di antenne, come l’HAARP o il Dynasonde in configurazione Delta Time, possono essere utilizzate per produrre campi torsionali.
Trasformatori risonanti Tesla: i dispositivi brevettati da Nikola Tesla, basati su principi di risonanza e induzione elettromagnetica, potrebbero generare campi torsionali.
Gli effetti dei Campi di Torsione
I Campi di Torsione creano i seguenti effetti:
Accumulo di energia “infinita” per l’implosione delle onde in lunghezze d’onda sempre più piccole. Più è breve la lunghezza d’onda e più energia è contenuta nell’onda spiraleggiante.
Un campo di spin (rotazione) d’energia elettromagnetica accumula inerzia (la resistenza al movimento). Più c’è rotazione e più inerzia viene immagazzinata.
#fisica teorica#fisica quantistica#kozyrev#nikola tesla#onde torsionali#campi di torsione#energia libera#etere#scoperte scientifiche
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