#felicia impastato
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visionairemagazine · 2 years ago
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TRIBUTO A PEPPINO IMPASTATO E A SUA MADRE FELICIA BARTOLOTTA. "Tutti insieme abbiamo fatto nostro il messaggio di Peppino". Omaggio a Impastato e a Mamma Felicia (a cura di Donatella Lavizzari) - FarodiRoma
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canesenzafissadimora · 11 months ago
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Non significa niente la vendetta. Si fa con la cultura, con il silenzio, questa gente va tenuta isolata. La vendetta non vale niente, solo spargimento di sangue.
Felicia Impastato
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telodogratis · 6 months ago
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Lavori
Via Placido Rizzotto altezza via Felicia Impastato lavori sede stradale possibili rallentamenti.  ​Read More Via Placido Rizzotto altezza via Felicia Impastato lavori sede stradale possibili rallentamenti.   Feed RSS – Comune di Palermo  Tweet PM 
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rifondazione · 1 year ago
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Chi ha (ancora) paura di Felicia e Peppino Impastato?
http://dlvr.it/T1LGtv
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All'asta 'Casa memoria Impastato', bene simbolo dell'antimafia
La “Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato” di Cinisi, nel Palermitano, dove viveva il militante di Democrazia proletaria ucciso il 9 maggio ’78, sarà messa all’asta il prossimo 8 febbraio. Lo scrive il Giornale di Sicilia. L’abitazione di corso Umberto I 220, simbolo dell’antimafia, era stata già pignorata tre anni fa e su di essa grava un debito di oltre 130 mila euro, contratto dal fratello…
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zairbel · 5 years ago
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peppinoimpastato · 4 years ago
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9maggio'78 - lunga e buia, la notte
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daniela-sasso · 3 years ago
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Peppino Impastato
Mi chiamo Peppino e ho un grande difetto.
Non so stare in silenzio.
Ho smesso però di parlare a mio padre, perché diciamo così, non seguo i suoi stessi ideali.
Non abbiamo parenti in comune.
Non più.
Ho fatto il più grande errore della mia vita,
dicono, sedendomi dalla parte della ragione.
La mia.
Sono un poeta, un politico.
Una voce alla radio.
Che denuncia.
Deride.
Accusa.
Offende.
Spaventa.
Sono uno che non sa stare zitto.
Uso la lingua per parlare.
Chissà con che diritto poi...
Non è vero?
Pensate che mia madre, povera donna, madre di uno come me, mi porta da mangiare ed anche i vestiti puliti, di nascosto.
Vittima, di avere un figlio così, in questa omertosa Sicilia.
Terra di profumi, amori, colori... e bocche cucite.
E io ho parlato invece e poi alla fine mi sono suicidato.
O mi "hanno suicidato".
Mi sono vestito con il tritolo e mi sono fatto saltare in aria, sui binari della ferrovia.
Suicidio.
Però Peppino non é morto.
Peppino vi saluta, con la barba incolta.
Da una sedia onesta.
Perché quelli come lui, restano, per sempre.
Non dimenticatevi, di ricordare.
In memoria di Peppino impastato
rivoluzionario e militante comunista.
-9 Maggio 1978-
"Ora sugnu orgoliosa, certu la ferita mi rimasi ancora aperta. Però...
Ora lu pinsati tutti a Peppino".
(Felicia Impastato)
Daniela Sasso
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corallorosso · 3 years ago
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Un errore catastale fa un regalo ai mafiosi: la casa del boss Badalamenti, che uccise Impastato, torna agli eredi A causa di un pasticcio burocratico, la confisca della casa di Cinisi del boss mafioso Tano Badalamenti, noto soprattutto per essere stato il mandante dell’omicidio di Peppino Impastato, è tornata agli eredi del boss, eludendo la confisca. Il casolare era in mano al fratello di Peppino, Giovanni, che si è trovato i carabinieri alla porta di casa con la richiesta di consegnare le chiavi. “Ma io non avevo ricevuto nessuna notifica e mi sono rifiutato di consegnarle”, spiega Impastato. Un rifiuto che ha permesso di recuperare tempo: adesso la prossima scadenza è il 29 aprile. Potrebbe quindi esserci il tempo per trovare una soluzione. (...) La casa di Badalamenti adesso si chiama ‘Casa Felicia’, come il nome della mamma di Peppino Impastato, ed era diventato un punto di riferimento per la lotta alla mafia. Una “sconfitta per Cinisi, per noi, per la società civile, per l’antimafia, per tutto il Paese: troppo”, dice Impastato. “Non è possibile per un errore burocratico perdere tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi”, continua. Una perdita anche economia: negli anni, per sistemare la casa che era ridotta a un rudere, ci sono voluto più di 400mila euro. Sarebbe veramente il colmo se a godere delle migliorie fatte alla casa fossero gli eredi del mafioso che ha ordinato l’uccisione di Peppino. L’erede ha un nome: è Leonardo Badalamenti, secondogenito del boss. Indagato in Brasile per traffico di droga, su di lui pendeva una richiesta di estradizione. Fu arrestato dalla Dia, ma un anno dopo la seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo disse no all’estradizione e fu scarcerato. Ricercato dal Brasile ma senza condanne in Italia, il figlio di don Tano vive in libertà ed ora rientrerà in possesso del casolare alle porte di Cinisi. Gli avvocati di Impastato e del Comune si sono messi subito al lavoro, e hanno scovato una legge che permette loro di non restituire il bene, ripagando però l’antico proprietario del valore catastale dell’epoca e risarcendolo del mancato possesso. Ma risarcito da chi? Il Comune di Cinisi si è detto disponibile, che con delibera di giunta ha confermato, ma “a pagare dovrebbe essere chi ha commesso l’errore”, indica Impastato. Ovvero l’Agenzia per i beni confiscati o addirittura i tecnici responsabili dell’errore catastale. Globalist
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visionairemagazine · 2 years ago
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Lettera di Giovanni Impastato a Lorenza Alagna, figlia di Matteo Messina Denaro, capomafia recentemente arrestato.
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Ecco la lettera di Giovanni Impastato che la Repubblica ha pubblicato online e in edizione cartacea.
Cara Lorenza,
ti scrivo mentre cerco di immaginare cosa in questi giorni tu possa provare. Non sono sicuro di riuscirci, ma visto quello che anche io ho vissuto nella mia vita, credo di poter capire, se pur in parte, la tua situazione. Sono Giovanni Impastato, fratello di Peppino, un giovane militante ucciso perché combatteva contro la mafia e nostro padre era un mafioso. Mio fratello era molto coraggioso, sicuramente più coraggioso di me, lui fin da quando era adolescente ha iniziato a combattere la mafia frontalmente e a contestare apertamente nostro padre, fino al punto di essere ripudiato come figlio e cacciato da casa. La rottura in casa era già avvenuta, l’aveva messa in atto Peppino, la nostra situazione familiare era molto complicata ed anche mia madre aveva cercato di insegnarci valori diversi da quelli che la mafia voleva imporci.
Oggi le parole che Peppino scrisse nel suo diario, mi fanno venire i brividi e mi emozionano ogni volta che le leggo. Voglio condividerle con te, perché hanno rappresentato tantissimo per me, sono delle frasi molto forti, acute e sincere: “Mio padre, capo di un piccolo clan e membro di un clan più vasto con connotati ideologici tipici di una società tardo contadina e preindustriale, aveva concentrato tutti i suoi sforzi, fin dalla mia nascita, nel tentativo di impormi le sue scelte ed il suo codice comportamentale. E’ riuscito soltanto a tagliarmi ogni canale di comunicazione affettiva ed a compromettere definitivamente ogni possibilità di espansione lineare della mia soggettività”.
Capisco che in questi giorni stai vivendo forti pressioni mediatiche, immagino il caos che dimora nel tuo cuore. Con questa mia lettera non ti dico di ripudiare il padre, di abbandonarlo o di non amarlo, se vuoi puoi anche stargli accanto in un momento in cui è gravemente ammalato. Posso capire i sentimenti contrastanti che vivono in te, per un padre che forse non hai nemmeno conosciuto, ma che tanto ha condizionato la tua intera esistenza e continuerà a condizionarla. Voglio solo suggerirti di prendere coscienza che le scelte che tuo padre ha fatto nella vita sono inaccettabili, significa avere un macigno sulle spalle, significa vivere a contatto con la morte e la violenza, significa non poter dare amore ai propri figli, tu hai un figlio e puoi capire di quanto amore abbia bisogno, di quanta speranza nel futuro. Sii sempre più cosciente che la vita vera è un’altra, è quella che consente ad una figlia come te di poter abbracciare il padre, è quella di chi non deve avere o provocare paura. Emancipati e riscattati da questa storia, consapevole che forse mai potrai cancellare tutto quanto: non significa non amare il padre, significa renderti libera da qualcosa di cui tu sei innocente, ma che sarai costretta a portare con te come un peso enorme. Se deciderai di restargli accanto, mi auguro che la tua vicinanza e la tua determinazione possano spingere tuo padre a pentirsi di quello che ha fatto, dovrebbe farlo per tanti motivi, per tante persone, ma anche per te.
Giovanni Impastato
https://www.casamemoria.it/lettera-di-giovanni-impastato-a-lorenza-alagna-figlia-di-matteo-messina-denaro-capomafia-recentemente-arrestato/
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canesenzafissadimora · 2 years ago
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Mio figlio era la voce che gridava nella piazza.
Era il rasoio affilato delle sue parole.
Era la rabbia era l'amore che voleva nascere, che voleva crescere.
Questo era mio figlio quando era vivo.
Felicia Impastato
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sciatu · 4 years ago
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Carinda, principessa della Persia donna cavaliere dell’Opera dei Pupi, La Madonna delle Milizie, esegesi della combattività delle donne siciliane, Dina e Clarinzia che sul campanile di Messina suonano ancora le campane per chiamare i messinesi alla difesa della città, Donna Franca Florio bellezza e ricchezza di un epoca, Elvira Giorgianni in Sellerio fondatrice della omonima casa editrice, Franca Viola che rifiutò di sposare il mafioso che l’aveva rapita contrariamente all’uso di quei tempi, Rita Atria collaboratrice di giustizia e suicida dopo la morte del giudice Borsellino, Rita Borsellino, moglie del giudice Borsellino, Felicia Impastato, madre di Peppino che fece arrestare gli assassini del figlio, Emanuela Loi agente di scorta del giudice borsellino e morta con lui.
Quella donna siciliana con i capelli ricci e scuri o biondi e lisci, educata e sguaiata, passionale, innamorata, chiusa in casa e sempre in strada, molle, abbandonata, pigra, inarrestabile e determinata, sicura, incerta ma pronta a cavarti gli occhi con le mani ed a cullarti tra le sue braccia di miele, affamata d’amore, golosa di sesso e tenerezze da riassumersi in un abbraccio, dentro un bacio; vogliosa di cullarti, farti sognate, farti volare nel cielo dei suoi occhi ma pronta a tagliarti le carni con la lama della gelosia e a stringerti di notte perché ha paura. Quella donna siciliana che non dimentica e che perdona, che restituisce una ad una tutte le offese che riceve e che è la tua casa, quella siciliana che si vestirà di nero se te ne vai ed ogni giorno ti penserà per amarti oltre la morte, quella donna che ti rincuora, ti sostiene anche se ha bisogno di te quanto tu di lei, pretende l’amore e il rispetto che da e che ti tradisce perché non sai amarla per quanto lei ti ama, non sai stringerla con la passione che lei ti mostra, non sai restituirle l’immenso amore che lei ti dona. Quella donna siciliana dagli occhi scuri a mandorla, o grandi e azzurri, dai fianchi grossi e dal culo tondo, dal seno enorme o appena pronunciato, che insegna il coraggio ai figli perché non devono portare le botte a casa, quei loro figli principi da servire fino alla morte, loro vita e loro paradiso. Quelle donne uccise, tradite ed amate, invocate, desiderate, studiate, osservate, adorate, che illuminano una strada e portano l’estate in una stanza, quelle donne che per amore attraversano il mondo, che per aver giustizia lo rivoltano, donne terribili assassine e timorate di Dio, tenere, coraggiose, audaci, insicure,  vittime e carnefici ma con sempre meno peccati degli uomini, donne sorgenti di ogni gioia, forzieri di ogni amore, vascelli incantati dei sogni, donne che dentro il cuore hanno la lava ed il profumo dei gelsomini, la cui voce è il canto del mare, donne che non si piegano, ma che sanno adorarti, servirti e comandarti, donne madri della poesia, misura del giusto e fulcro della vita.
That Sicilian woman with curly dark hair or blond and straight hair, polite and coarse, passionate, in love, closed at home and always in the street, soft, abandoned, lazy, unstoppable and determined, confident, uncertain but ready to gouge out your eyes with her hands and cradle you in her honey arms, hungry for love, greedy for sex and tenderness to be summed up in an embrace, inside a kiss; eager to rock you, make you dream, make you fly in the sky of her eyes but ready to cut your flesh with the blade of jealousy and to hold you at night because she is scared. That Sicilian woman who does not forget and forgives, who returns one by one all the offenses she receives and which is your home, the Sicilian woman who will dress in black if you leave and every day she will think of you to love you beyond death, that woman who encourages you, supports you even if she needs you as much as you do for her, expects the love and respect she gives and who betrays you because you don’t know how to love her for how much she loves you, you don’t know how to hold her with the passion she loves you, you do not know how to return the immense love that she gives you. That Sicilian woman with dark almond-shaped eyes, or big and blue eyes, with big hips and a round ass, with huge or barely pronounced breasts, who teaches courage to her children because they do not have to go back at home crying, those children that are their princes to serve until death, their life and their paradise. Those women killed, betrayed and loved, invoked, desired, studied, observed, adored, who light up a road and bring summer into a room, those women who cross the world out of love, who turn it upside down for justice, terrible murderers and God-fearing, tender, courageous, daring, insecure, victims and executioners but with fewer sins than men, women sources of all joy, coffers of all love, enchanted vessels of dreams, women who have lava and perfume of jasmine in their heath, whose voice is the song of the sea, women who do not bend, but who know how to adore, serve and command you, women mothers of poetry, measure of the right and fulcrum of life.
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rifondazione · 1 year ago
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Chi ha (ancora) paura di Felicia e Peppino Impastato?
http://dlvr.it/T1L1qs
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All'asta la 'Casa memoria Impastato', bene simbolo dell'antimafia
   La “Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato” di Cinisi, nel Palermitano, dove viveva il militante di Democrazia proletaria ucciso il 9 maggio ’78, sarà messa all’asta il prossimo 8 febbraio. Lo scrive il Giornale di Sicilia. L’abitazione di corso Umberto I 220, simbolo dell’antimafia, era stata già pignorata tre anni fa e su di essa grava un debito di oltre 130 mila euro, contratto dal…
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frankiehinrg · 4 years ago
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Quando un figlio perde un genitore si dice “orfano”, ma quando è un genitore a perdere un figlio, non esiste una parola per definire la sua condizione. Felicia Impastato il 9 maggio 1978 ha perso suo figlio Peppino, ucciso dalla mafia nel silenzio generale, in un giorno reso assordante dal rinvenimento del cadavere dell’On. Moro in via Caetani. Peppino, attraverso i microfoni di Radio Aut, “radio libera” di Cinisi, denunciava apertamente i soprusi e le angherie che il territorio subiva, facendo nomi e cognomi dei responsabili, denunziando e sfottendo il potere criminale. Inizialmente fu data la notizia di un anarchico siciliano, morto in seguito a un fallito attentato dinamitardo: all’epoca alla mafia non si faceva fare troppo notizia... Felicia ha lottato tutta la vita per denunciare e fare incarcerare i responsabili dell’assassinio di Peppino. Auguri Mamme giovani e vecchie vive e morte oggi e sempre ❤️ https://www.instagram.com/p/COpo0_LFFx6/?igshid=yquiqaunaaqu
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stfredsa · 4 years ago
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i could talk for hours, no - days, no: weeks about how much i absolutely LOATHE the romanticization of mafia that goes on especially on this website but most everywhere on western media. i HAVE ranted about it before ( shoutout to tumblr user hermarks for reigniting my old anger ), but the point is i still see it constantly and it still makes me murderous that people still can’t take into account that mafia a. is not fancy b. is not sexy c. is not a plot for your man pain and a cute ship scenario, it’s none of that. i’m not saying don’t write characters in the mafia, censorship is not my thing —— i’m saying if you wanna write about something that is, literally, my country’s ever-standing plague, you don’t get to pick and choose. you don’t get to take the italian names for added exoticism and ignore the brainwashed culture that’s behind a cosca. you don’t get to play into your character’s sexiness and ignore the sexism, the homophobia, the racism and the abuse towards minorities ( google: caporalato - that’s slave labor. in the year of our lorb 2021, yeah ). you don’t get to spew around words like HONOR and FAMIGLIA and ignore the fact that these men have murdered children, have murdered babies, have abused every sort of people for the simple fact that they could. most of all, most of fucking all, for the love of all that is holy, DO NOT ROMANTICIZE OMERTA’. that’s such a fucked up thing to romanticize, jesus, stop. and on top of everything —— as i said, you CAN absolutely write all this, if you do it with care. but give recognition to the heroes that fought mafia, too. take at least five minutes from the ones i’m sure you spent researching this to google the names of giovanni falcone, paolo borsellino, peppino and felicia impastato, boris giuliani, rocco chinnici, and all the other heroes who tried to fight the mafia and died for it. honestly, seriously, why the fuck aren’t we romanticizing them ? 
note, also, that i don’t mean this towards organized crime muses in general. i’m simply talking about what i know, and that is italian mafia —— which has deep roots within the italian history at the turn of the 20th century, and as far as i can tell is not a universal format because of a few specific reasons, but i’m no expert on this so i won’t talk about it. i mean this for exclusively italian mafia muses.
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