#fantasy umoristico
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elelandia · 8 months ago
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Monstrous Regiment o il potere di un paio di brache.
Oggi, 28 Aprile 2024 è il Pratchett day. Ovvero, si celebra la nascita del nostro amato Terry Pratchett, dove per “nostro” si intende che vi viene imposto a forza dalla qui presente autrice. Questa sera vi parlerò di Monstrous Regiment, scritto nel 2003 3 trentunesimo romanzo ambientato nel Mondo Disco e ahimé ancora inedito in Italia. Cercherò di parlarvene senza spoiler, ma qualcosina…
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imperotenebre · 4 months ago
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Rhapsody Marl Kingdom Chronicles PS5 gameplay 4K - prime impressioni
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Finalmente in occidente
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ericagazzoldi · 2 months ago
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Mysteria, il festival delle culture fantastiche, ha trasformato il Castello di Brescia dal 26 al 28 ottobre 2024.
Al Librarium, la sala delle case editrici, Marco Di Giaimo e Giuseppe Bono hanno presentato il loro recente fantasy umoristico: "L'arma del druido" (ed. Angolazioni).
Ecco alcune foto dall'evento, tenutosi domenica 27 ottobre alle ore 16:00.
⚠️ Per gli abbonati al mio profilo Facebook personale, ci sono alcune clip video! 🎞⚠️
Se vuoi leggere il libro, lo trovi qui:
Questo è un link d'affiliazione Amazon. Riceverò una percentuale sulle vendite.
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afnews7 · 4 months ago
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Cortona Comics 2024
http://www.afnews.info segnala: In colpevole ritardo, eccoci a parlare di Cortona Comics 2024, seconda edizione della kermesse svoltasi nell’amena cornice della cittadina toscana tra fine maggio e i primi di giugno. Come l’anno precedente, l’organizzazione ha scelto di replicare la formula del doppio weekend, uno incentrato sul fantasy e sul fumetto umoristico (25/26 maggio) e uno dedicato…
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carmelagabriele · 1 year ago
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L' Associazione culturale e teatrale “Luce dell'Arte” ETS di Roma indice ed organizza il Premio di Poesia, Narrativa, Teatro e Pittura "Luce dell'Arte" 6^ Edizione. Il premio, aperto ad Autori adulti con limite d’età minimo 18 anni e massimo nessuno, è diviso in 4 sezioni:
Sezione A) Poesia e/o Videopoesia: poesia e/o videopoesia a tema libero edita o inedita in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione, senza limiti di lunghezza, riservata a tutti i poeti di nazionalità italiana o poeti stranieri di età adulta. Sono ammessi anche libri editi di poesia ed e-book. Per chi avesse creato videopoesia, può inviarla, ricordando di allegare file della poesia, oltre al video.
Sezione B) Narrativa: racconto, libro di racconti, saggio o romanzo a tema libero, inedito o edito in lingua italiana, anche tradotto da lingua straniera, riservata a tutti gli scrittori di nazionalità italiana e scrittori stranieri. Sono ammessi anche e-book. Generi letterari a partire da quello giallo, noir, horror, di fantascienza, storico, romantico, di attualità, avventura, fantasy, introspettivo - psicologico, fino a quello epico, comico/umoristico, allegorico e didattico - scientifico.
Sezione C) Teatro: monologo, corto, commedia o tragedia e sceneggiatura a tema libero in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione; sezione aperta a scrittori, attori, registi e sceneggiatori. I testi possono essere editi o inediti. Sono ammessi anche libri con vari testi teatrali ed e-book.
Sezione D) Pittura e/o Fotografia con annesso Pensiero poetico o Racconto breve: opera d’arte fatta con qualsiasi tecnica (olio, acquerello, china, etc.) e/o fotografia, della quale inviare due riproduzioni a colori del formato cm 13x18, indicando per la Pittura tecnica adoperata e misura effettiva della stessa, insieme ad un pensiero poetico o racconto breve che ne esplichi il senso più profondo. Fondamentale dichiarare che l’opera è frutto del proprio ingegno, presentandola nel formato originale alla premiazione. Il testo annesso ad essa va scritto su un foglio formato A 4, che presenti come titolo lo stesso dell’opera d’arte figurativa.
Scadenza bando il 15 Maggio 2024. Per bando completo e scheda di adesione andare sul sito www.lucedellarte.altervista.org alla sezione "Premi". E-mail: [email protected] Tel 348 1184968 Quota base di partecipazione 10 euro per una sezione.
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carmy77 · 1 year ago
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L'Associazione culturale e teatrale “Luce dell'Arte” ETS di Roma indice ed organizza il Premio di Poesia, Narrativa, Teatro e Pittura "Luce dell'Arte" 6^ Edizione. Il premio, aperto ad Autori adulti con limite d’età minimo 18 anni e massimo nessuno, è diviso in 4 sezioni:
Sezione A) Poesia e/o Videopoesia: poesia e/o videopoesia a tema libero edita o inedita in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione, senza limiti di lunghezza, riservata a tutti i poeti di nazionalità italiana o poeti stranieri di età adulta. Sono ammessi anche libri editi di poesia ed e-book. Per chi avesse creato videopoesia, può inviarla, ricordando di allegare file della poesia, oltre al video.
Sezione B) Narrativa: racconto, libro di racconti, saggio o romanzo a tema libero, inedito o edito in lingua italiana, anche tradotto da lingua straniera, riservata a tutti gli scrittori di nazionalità italiana e scrittori stranieri. Sono ammessi anche e-book. Generi letterari a partire da quello giallo, noir, horror, di fantascienza, storico, romantico, di attualità, avventura, fantasy, introspettivo - psicologico, fino a quello epico, comico/umoristico, allegorico e didattico - scientifico.
Sezione C) Teatro: monologo, corto, commedia o tragedia e sceneggiatura a tema libero in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione; sezione aperta a scrittori, attori, registi e sceneggiatori. I testi possono essere editi o inediti. Sono ammessi anche libri con vari testi teatrali ed e-book.
Sezione D) Pittura e/o Fotografia con annesso Pensiero poetico o Racconto breve: opera d’arte fatta con qualsiasi tecnica (olio, acquerello, china, etc.) e/o fotografia, della quale inviare due riproduzioni a colori del formato cm 13x18, indicando per la Pittura tecnica adoperata e misura effettiva della stessa, insieme ad un pensiero poetico o racconto breve che ne esplichi il senso più profondo. Fondamentale dichiarare che l’opera è frutto del proprio ingegno, presentandola nel formato originale alla premiazione. Il testo annesso ad essa va scritto su un foglio formato A 4, che presenti come titolo lo stesso dell’opera d’arte figurativa.
Scadenza bando il 15 Maggio 2024. Per bando completo e scheda di adesione andare sul sito www.lucedellarte.altervista.org alla sezione "Premi". E-mail: [email protected] Tel 348 1184968 Quota base di partecipazione 10 euro per una sezione.
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furiarossa · 6 years ago
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Benvenuti in questa nuova puntata di "Come scrivere ogni cosa del mondo conosciuto, sconosciuto o inventato". Romanzi rosa a lieto fine, chick lit, romance, romanzi “Harmony”:  chiamateli come volete, ma il succo è sempre lo stesso, quello di un  romanzo il cui target è prettamente femminile, contiene l'elemento romantico e ha, ovviamente, un finale felice! Oggi impareremo quali sono gli elementi che caratterizzano questo genere e come scriverne uno di successo, quindi se siete appassionati di "sbaciucchiamenti e sdolcinatezze"... non perdetevelo ;)
P.S. Se non potete (o non volete) leggere questo capitolo della guida su Wattpad, sappiate che è disponibile, e per giunta con molte più immagini, anche sul blog dei Cactus di Fuoco, qui: http://fantasydiario.blogspot.com/2018/09/come-scrivere-di-ogni-cosa-5-harmony.html 
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elenamirulla · 2 years ago
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Siccome sono antipatica non la posto a colori. 😂 Ecco matita e china di una tavola splash page di "Weird-Vampy num.1" versione LIMITED. Infatti, la versione LIMITED contiene alcune pagine in più con contenuti più "stuzzicosi" tipo questa con Rubina, un po' alla "Sexy Tales". 😈 Le tavole aggiuntive sono più esplicite, ma sempre sexy, NON porno. 😏 Invece, se preferisci una versione più soft senza nulla da censurare o che puoi regalare a nipoti o zia puoi optare per l'edizione NORMAL. 😇 Se ti piacciono i miei fumetti, ma non sei a tuo agio con t3tte de fora, questa è l'opzione giusta per te. 😎 "Weird-Vampy" è un fumetto che considero un fantasy umoristico, ma soprattutto parla della crescita dei personaggi e delle apparenze ingannevoli, con una nota sexy nella versione limited. 🦇 Sei curios*? Sul sito di @cronaca_di_topolinia il fumetto è attualmente in PREvendita e fino al 6 gennaio avrai 2 euro di sconto+ un mio sketch in omaggio. ❤️ #vampiregirl #vampira #vampirelady #sketchbook #sketchgirl #inkdrawing #inkart #fumettoitaliano #fumettisti #fumettogram #fumetto #elenamirulla https://www.instagram.com/p/Cm6Kgvlsq1o/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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weirdesplinder · 5 years ago
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The Witcher: la saga di Geralt di Rivia, i libri
Ed eccoci ad un post serio dedicato non alla serie televisiva The Witcher, ma bensì alla serie di libri da cui è tratta e cioè la Saga di Geralt di Rivia dell’autore Polacco Andrzej Sapkowski.
Trama: Geralt è un witcher, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, e si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia.
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Di solito presentarvi l’ordine dei libri di una serie è semplice, basta seguire lìordine in cui sono scritti e magari specificare se esiste qualche prequel o sequel, ma qui le cose sono più complicate.
La serie di Geralt nasce con dei racconti pubblicati dall’autore a fine anni ‘80, su una rivista fantasy polacca. Questi ebbero un tale successo che negli anni ‘90 arrivarono i libri e poi il videogioco tratto da essi che molti conoscono e ora la serie tv di Netflix (in realtà esistono anche una serie tv polacca e un film polacco tratto sempre dai libri ma  sorvoliamo altrimenti complichiamo troppo le cose).
Specifico inoltre che alcuni racconti sono stati scritti dall’autore anche dopo i romanzi lunghi per colmare diversi buchi lasciati in passato....Quindi la cronologia è un tantino complicata, ma sono qui per semplificarvela.
In che ordine leggere libri e racconti in modo da potersi godere la storia nella giusta cronologia dei fatti raccontati?
1. Il guardiano degli innocenti
Una raccolta di racconti che seppur scritta dopo i romanzi narra fatti avvenuti prima di essi. Inoltre introduce molto bene Geralt e il mondo in cui vive, e alcuni altri personaggi principali tra cui Dandelion (il bardo) e Yennefer.
2. La stagione delle tempeste
Anche questa è una raccolta di racconti recente, ma narra fatti avvenuti più o meno in contemporanea ai racconti de Il guardiano degli innocenti, perciò anche se meno fondamentale (non introduce personaggi o accadimenti fondamentali nella serie) se la voete leggere va letta prima dei romanzi.
3. La spada del destino
Idem come sopra, anche questa è una raccolta di racconti, ma questa racconta fatti posteriori a quelli narrati nelle raccolte precedenti e soprattutto introduce il personaggio di Cirilla che era ancora nel grembo di sua madre ne Il guardiano degli innocenti, perciò questa raccolta è molto più fondamentale che non la Stagione delle tempeste.
4. Il sangue degli elfi
Primo dei romanzi lunghi della serie che sono in tutto cinque. E che molto in sintesi vede l’inizio dell’addestramento di Ciri come Witcher e il tentativo da parte di geralt di capire i suoi poteri e molto altro.
5. Il tempo della guerra
Romanzo lungo che prosegue le avventure di Ciri su cui incombe una profezia, mentre Yennefer e Geralt tentano di proteggerla in un mondo pieno di conflitti e sfiducia.
6.Il battesimo di fuoco
Romanzo lungo. L’ordine degli stregoni è stato scardinato e Geralt è stato gravemente ferito, ma non ha il tempo di riposare perchè deve ritrovare Ciri. Per fortuna ad aiutarlo ci penseranno alcuni personaggi veramente interessanti che con lui formeranno un’improbabile compagnia.
7. La torre della rondine
Romanzo lungo. La guerra quella vera è iniziata, e sia amici e nemici cercano Ciri, che per la prima volta nella sua vita, libera da influenze ha scelto per se stessa una strada e ha scelto di diventare una bandita senza responsabilità...ma la libertà ha un caro prezzo.
8. La signora del lago
Romanzo lungo.Ciri è prigioniera nel mondo degli elfi e sa che deve tornare nel suo mondo da Geralt, ma là l’aspetta anche l’uomo che l’ha torturata, il suo peggiore incubo e la caccia selvaggia (e qui vorrei citarvi riferimenti faeries e di Merry Gentry. a manetta ma mi trattengo).
Si conclude con questo libro la serie di Geralt con un finale forte e non del tutto chiuso...triste ma con un filo di speranza, ed è da qui che partono i videogiochi.
La storia narrata nei videogiochi infatti segue cronologicamente i romanzi.
9. I videogiochi The witcher, The witcher 2 e  The witcher 3: the wild hunt
A distanza di qualche anno dal finale dei libri troviamo il quasi morto Geralt, in vita, ma privo di memoria. Non ricorda più Ciri e tutto quello che ha passato nei romanzi. E nei primi due videogiochi The witcher e The witcher 2 cerca appunto di recuperare i suoi ricordi (tra le altre cose). Alla fine del secondo videogioco ci riesce  e indovinate che fa? Parte alla ricerca di Ciri. Il terzo videogioco lo vede cercare e trovare Ciri e aiutarla (con l’aiuto di Yennefer, Triss e di tutta la sua compagnia) a sconfiggere una volta per tutte la caccia selvaggia e salvare il mondo (questo grazie ai poteri di Ciri).
Ma non finisce qui, dopo il terzo videogioco è uscita un’espansione intitolata Blood & Wine, che finalmente conclude una volta per tutte le storia di Geralt, che si trasferisce in un regno fiabesco, Touissant. Sistemando una vecchia villa con un vigneto donato come ricompensa dalla regina, Geralt deporrà infine le armi passando il resto della sua vita in tranquillità e In base alla scelte fatte dal giocatore, Triss o Yennefer andranno a vivere con lui.
Fine...o quasi
Perchè in realtà esistono anche due racconti scritti da Andrzej Sapkowski che non sono mai stati tradotti dal polacco, ufficialmente, per volere dell’autore stesso, che li ritiene non canonici, li ha scritti per scherzo, al di fuori della saga, e secondo lui non ne fanno parte anche se riguardano sempre Geralt.
Io sono dell’opinione che se lui che è l’autore non li ritiene canonici dovremmo rispettare la sua decisione e per questo non li includo nella cronologia che vi ho illustrato sopra e nella storia ufficiale di Geralt di Rivia.
Ma per completezza ve li cito qui sotto a margine.
Uno dei due racconti non tradotti si intitola "Coś się kończy, coś się zaczyna", letteralmente "Qualcosa finisce, qualcosa inizia" ed è un racconto umoristico su un ipotetico matrimonio tra Geralt e Yennefer, scritto da Sapkowski come regalo di nozze per una coppia di amici e colleghi, e si collocherebbe cronologicamente dopo l’ultimo romanzo lungo...ignorando i videogiochi che all’epoca in cui lo scrisse non esistevano.
Il secondo si intitola invece "Droga, z której się nie wraca" tradotto semplicemente con "Droghe" o con "La strada del non ritorno". In questa storia viene narrato l'incontro di Visenna e Korin, personaggi che inizialmente non facevano parte di The Witcher ma che più tardi, una volta che la serie prese forma, vennero inseriti come personaggi fondamentali del passato del protagonista e che si collocherebbe cronologicamente prima de Il guardiano degli innocenti.
Entrambe le storie sono state tradotte in italiano da fan e girano in rete nel caso vogliate leggerle.
Si conclude qui questo lunghissimo post che vi ha illustrato cosa dovete leggere (e giocare) per conoscere l’intera saga di Geralt di Rivia e in che ordine leggerli.
A breve pubblicherò anche un post di approfondimento sulla serie tv e sul mondo in cui è ambientata la saga.
Perciò se vi interessa seguitemi.
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orsopetomane · 3 years ago
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https://bookabook.it/libro/le-vite-concentriche-pablo-fortuna/
 La questione del genere, complicata di per sé quando la si affronta in relazione all’identità sessuale, diventa ancor più problematica se applicata ai libri.
Normalmente è l’individuo stesso a identificarsi in una determinata “categoria” (com’è giusto che sia) – sempre tenendo conto che, considerata la difficoltà di autodeterminazione in qualunque percoso esistenziale, non sempre è possibile o doveroso –, mentre la letteratura, la musica e il cinema non soggiacciono a simili imperativi né devono combattere quotidianamente per ottenere il beneplacito di chicchessia.
È l’eterno paradosso della critica: c’è veramente bisogno di etichettare tutto quel che abbiamo di fronte?
A mio parere può essere utile, posto che non ci si prenda troppo sul serio (onde evitare equivoci: parlo di parole, non di persone); ragion per cui proverò a fare dell’autoanalisi, ma senza un approccio da anatomopatologo.
 In “Loro”, il mio primo romanzo, una relazione di natura apparentemente romantica fungeva da pretesto per raccontare una storia costellata di invenzioni satiriche – se vogliamo parodistiche –, dove a spiccare erano soprattutto gli elementi fantastici.
Con “Le vite concentriche di Pablo e Fortuna” ho imboccato il sentiero diametralmente opposto: è una vicenda imperniata su elementi fantastici, che però non costituiscono che un mero pretesto per raccontare l’evolversi di una relazione diversamente romantica.
Non si tratta di una semplice inversione di paradigma, ma di un’effettiva trasmutazione formale: in pratica, è come se il mio stile di scrittura avesse compiuto un’autentica transizione.
Banalmente, “Loro” è lo sguardo maschile (o lo yin), “Le vite concentriche di Pablo e Fortuna” è lo sguardo femminile (o lo yang).
Questa diversità si può ravvisare anche nelle categorie di appartenenza dei due libri, col primo ascrivibile ai filoni science fantasy e umoristico; e il secondo che potremmo catalogare come surrealista e romantico, ma costituito da un cuore pulsante che è una moltitudine di generi, anche “estremi” (e spesso in contrasto).
 Le prime impressioni che sto ricevendo in questi giorni parlano di un’opera appassionante e scorrevole (il miglior complimento che si possa fare a un autore), non di un polpettone indigesto, quindi – definizioni a parte – in realtà lo spirito del romanzo pare non discostarsi troppo da “Loro”.
 Lo potete preacquistare direttamente da qui! à Le vite concentriche di Pablo e Fortuna - bookabook
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imperotenebre · 6 days ago
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Aikyam PS5 gameplay 4K - Demo prime impressioni
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Un ottima demo
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markv8-blog · 4 years ago
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Come ogni Venerdì, ecco un nuovo racconto. La Compagnia del Sassofrasso è di genere fantasy/umoristico e si andrà a concludere tra un paio di settimane (sarà diviso in 3 o 4 parti) alternato da altre storie che pubblicherò come al solito. Se siete curiosi andate a leggere questa prima parte. Commentate e seguitemi sul blog di RACCONTI MALSANI! Buona lettura! ⚠LINK IN BIO⚠ #raccontimalsani #raccontibrevi #scrittoriemergenti #scrittura #storiestrane #fantasy #humor #fantasyworld #instastories #instawriters (presso Valenza, Piemonte, Italy) https://www.instagram.com/p/CFASbFjoRuS/?igshid=1auxk0ys65uy4
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uriello-bello · 4 years ago
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AD&D: Advanced Dedication&Delusion
"Ah sì, ne ho letto a riguardo. Quindi Tartaret aveva ragione, dopotutto" Mellico de Platacuna, L'aspirante diplomatico Significato del nome: "Mellico" è un raro cognome presente in Patagonia, nonché un termine in un dialetto sudamericano che indica una persona amica. Il nome richiama anche i termini "mellito", e "melico", un tipo di componimento poetico cantato che accompagnava la musica nell'antica grecia, oggigiorno noto come lirica. Melico è anche il nome d'arte di Manuel Salazar, tenore portoricano. "De" veniva comunemente usato nei cognomi dell'antica nobiltà spagnola mentre "Platacuna", letteralmente "culla d'argento", è la fusione di due frasi provenienti dalla cultura spagnola e inglese; Essere nato in culla d'oro e Essere nato con un cucchiaio d'argento in bocca. Servono a indicare l'origine benestante nonché l'essere nato da due diverse società. Lui: Rampollo ultimogenito della famiglia nobiliare de Platacuna, Mellico è nato e vissuto attraverso gli influssi e la coesistenza di due culture. Se per molti mezz'elfi il senso di non-appartenenza e il divario tra le due specie è assai comune, l'ambiente e l'educazione nobiliare hanno mitigato, se non completamente annullato, questo possibile risvolto psicologico. Sottoposto al rigido schema educativo dell'alta società Mellico ha appreso tramite educatori e scuole private svariate discipline e aspetti dello scibile: dall'alfabetizzazione alla matematica, dal galateo alle conoscenze arcane, dalla scherma alla religione, dalle arti alla caccia, dalla storia alla politica. Unito a tutto questo, Mellico ha sviluppato in special modo un interesse nel campo della linguistica, delle arti e dell'entoantropologia a cui tanto dedicava il poco tempo libero a disposizione. D'indole placida e nonviolenta, Mellico è fermamente convinto delle possibilità espresse dalla lingua, dal dialogo e dalla diplomazia non solamente come mero mezzo per accordi economici-politici, ma principalmente nella sua forma culturale. Quasi trentenne, Mellico ottenne un impiego per raccomandazione del padre; L'approccio interamente teorico finora sostenuto e l'autostima costruita nei decenni si scontrarono con la durezza dei fatti. Nonostante l'approccio maturo e la comprensione del problema, i miglioramenti tardavano a palesarsi. La svolta avvenne in un pomeriggio pigramente passato nella biblioteca di famiglia, quando l'occhio colse una frase. "Era sempre estremamente sensibile all'origine sociale dei popoli, per questo basta vivere in mezzo ai cafoni". Convinto dei benefici di un'esperienza lontano da casa e tra i cafoni, Mellico convinse i genitori a fargli intraprendere un'esperienza formativa di vita lontano dalle sicurezze e gli agi della condizione familiare, ma...possibile che anche questo non fosse abbastanza? Da qui in poi è tutto da annotare. Classe: Bardo (Possibile sviluppo: Psionico. La necessità di trovare metodi di comunicazione alternativi e la possibile contrarietà alla diplomazia all'interno del gruppo può portare Mellico a sviluppare poteri mentali per migliorare le sue possibilità di successo nello stabilire contatti) Arma: Rapier, Flauto di Pan Allineamento: Legale Buono Pregi: -Avendo trascorso tutta la sua vita a leggere e a studiare, Mellico ha sviluppato varie tecniche di apprendimento e di memorizzazione, efficaci soprattutto se applicate a qualcosa scritto. -Nonostante sia riottoso a farne uso l'influenza e la nomea della famiglia de Platacuna è nota nella bocca delle persone e, generalmente, può essere considerato un comodo lasciapassare Difetti: -Non è che non conosca il valore dei soldi, essere di buon lignaggio non significa necessariamente essere un pelandrone viziato. Il fatto che sia ben conscio del valore dei soldi significa che utilizza il loro valore come linguaggio aggiuntivo per la sua diplomazia, aprendo troppo le tasche. -Vivere ogni giorno in un mondo che presta estrema attenzione a nomee, titoli e gerarchie può influenzare gli animi più malleabili. Mellico può essere facilmente assoggettabile dalle figure autorevoli -Mellico ha una personalità che si può definire bendisposta con le persone, per questo ha una tendenza al perdono e al dare qualche chance di troppo anche a chi non se le merita; le persone per questo lo considerano anche un idiota Oggetti peculiari: Taccuino, Anello-sigillo Influenze: -Considerazione personale sulla pochezza della diplomazia tra i giocatori -"Carisma? Weeh!" (The Gamers: Dorkness Rising) -Nobiltà spagnola di fine XVII° secolo -Illuminismo -Romanticismo europeo -Faerie Queene -Ignazio Silone -"The Emperor's New Clothes" (Hans Christian Andersen) -Tam Elbrun (Star Trek: The Next Generation)
"Il mio nome? Oh, ne ho avuti tanti, La picchiatrice magica...da bambina mi chiamavano Il bullo di Cater Street" Sweetchild K'lettereacazzodicanesenzavocali, La disinfestatrice dell'occulto Significato del nome: Il nome riprende il classico clichés dei cognomi fantasy formati da sostantivo-aggettivo/aggettivo-sostantivo, ovviamente è stata ripresa la canzone dei Guns n' Roses "Sweet Child O' Mine" che si contrappone agli usuali toni epici. Il cognome è una semplificazione nonsense sull'idea dei cognomi orcheschi secondo delle suore razziste. Un minuto e trentasette secondi fu la durata dell'effetto di un esperimento in un centro di ricerca magica attua a sviluppare gli incantesimi sui portali magici. Gli effetti collaterali furono svariati quando la rete di portali interconnessi si espandeva momentaneamente fuori controllo, fra questi ci fu anche un'infante orco che sparì dalla sua culla e comparve all'interno di un orfanotrofio gestito da suore. Sicuramente rinforzava gli stereotipi, ma Sweetchild crebbe fin dall'infanzia come quello che ci s'aspettava da un orco: prepotente, sbrigativa, facilmente irritabile e manesca. Le suore pensarono male di poter sfruttare la sua figura per fare propaganda e proselitismo cercando di indirizzare la giovane nella sacralità. Un tentativo venne fatto anche cercando un approccio con la magia, ma la ragazza si scoprì essere di più di quello che ci s'aspettava da una della sua specie. Compresa la struttura basilare della magia e della sua natura olistica, Sweetchild fu in grado di apprendere aspetti della magia che cercavano di tenergli preclusa. Fortunatamente maggiorenne, Sweetchild fu buttata fuori dall'orfanotrofio quando iniziò ad utilizzare magie piromantiche per bullizzare e sperimentare magie troppo pericolose. Con la necessità di trovarsi un lavoro Sweetchild aprì un ufficio, offrendo di eliminare ogni problema di natura sovrannaturale della città. Tra il costo della vita, i danni da ripagare  e l'occasionale problema giudiziario Sweetchild è pronta ad accettare ogni caso ben pagato. Da qui in poi è tutto da annotare. Classe: Mago (Possibile sviluppo: Monaco. Essendo conscia del suo carattere e di come sia un impedimento al suo lavoro e alla sua vita può prendere in considerazione di sottoposti ad allenamenti di autocontrollo) Arma: Bastone ferrato (Idealmente: Guanti tirapugni) Allineamento: Caotico Neutrale Pregi: - Difetti: -Sweetchild, a causa del suo peculiare cognome e all'incidente nella sua giovinezza, si trova in uno stato di disagio che può facilmente scadere in una reazione aggressiva quando si trova di fronte a parole lunghe e complesse, essendo di fatto hippopotomonstrosesquipedaliofobica Caratteristiche peculiari: -Per aggirare la sua fobia, odiando di fatto persino il suo nome, adopera frequentemente numerosi soprannomi e incita gli altri ad usarli e ad inventarne di nuovi. -L'incidente le ha causato una bruciatura di secondo grado allo scalpo, facendole perdere completamente la ricrescita dei capelli. Indossa una parrucca e vestiti alla moda umana per avvicinarsi alla specie. Influenze: -Fantasy umoristico -Harry Dresden (The Dresden Files)
"Non avrai paura se...si è finalmente alzato...una grande luce rossa" Barduk The Heptahedron, Il veggente ciarlatano Significato del nome: Barduk è un villaggio rurale al confine tra Iran e Turchia, nella lingua aborigena significa anche "essere vicino" e venne usata per classificare una specie di anellidi. Una parola simile è usata per indicare una persona trapassata.   "Barduk" si risvegliò in una landa. Analessi. "Barduk" non sembrava diverso o uno di quelli destinati ad allontanarsi dalla classica vita della sua specie; forse era un po' più basso della norma, ma si allontanò presto dal nido famigliare per contribuire agli studi della loro maledizione; un classico considerando che l'altra alternativa più famosa e frequente fosse diventare un qualche furfante o sgherro sacrificabile alla mercé di qualche attività losca. Ah sì, guardava spesso anche il cielo. Riuscito ad entrare a far parte degli allievi di un mago, la sua fretta e la necessità di primeggiare lo portarono ad ardire troppo, dimostrando che in fondo c'è un motivo per cui i kenku furono maledetti. Scoperto dal mago che si sentì tradito nella fiducia, "Barduk" venne ulteriormente maledetto con un incantesimo amnestico e affidato agli altri allievi affinché lo allontanassero. Usato come cavia per un incantesimo di teletrasporto, benché gli altri non fossero un numero esiguo ma pur sempre alle prime armi, riuscirono a malapena e con una totale assenza di controllo a riuscire nel loro intento. Ma tutto ha un costo: spedito chissà dove, assieme a "Barduk" viaggiò l'intera eredità magica innata di uno studente. "Barduk" si svegliò in una landa. "Barduk" si svegliò senza memoria con un corpo che non riconosceva e, chissà perché, incapace di parlare correttamente. Viaggiando lungo i sentieri notò che le poche persone incontrate non condividevano il suo stesso corpo e le loro reazioni non erano rassicuranti, eppure il suo cervello funzionava bene e attraverso prove ed errori comprese come convivere con quel corpo. Guardava spesso anche il cielo, chissà perché. La prima civiltà insediata che incontrò non gli fu favorevole. Seppur allontanato a forza, nella notte "Barduk" ritornava per strisciare fino a raggiungere il retro della tenda dello sciamano del villaggio e ascoltava, chissà perché ascoltare gli faceva bene. Tutto questo avvenne per giorni, poi settimane. C'era però qualcosa che non capiva in quello sciamano, perlomeno gli era chiaro che si chiamava Barduk. Quella sua routine non poteva però durare a lungo; temendo di essere scoperto "Barduk" s'intrufolò nella tenda di Barduk. La visione improvvisa della figura inumana che entrava fu abbastanza per il vecchio che morire di crepacuore. "Barduk" si guardò intorno, la tenda interamente schermata all'ingresso da un telo permetteva una riservatezza totale allo sciamano. Degli uomini entrarono nella tenda senza permettersi di attraversare il telo, impanicato "Barduk" parlò attraverso la voce di Barduk, rassicurati gli uomini uscirono. Barduk comprese la vita della sciamano e si rese conto che poteva farla anche lui. Non fuggì subito, viveva delle offerte della popolazione e praticava esercizi divinatori per soddisfarli, a volte gli bastava enunciare frasi enigmatiche sul tempo di domani. Fuggì prima che l'odore di cadavere fosse troppo evidente. Attualmente Barduk continua questo stile di vita girando la stessa zona geografica viaggiando per paesi e villaggi vendendo parole vuote sul futuro e previsioni climatiche, ma tutto questo non durerà a lungo. Barduk è stanco, non può continuare a vivere alla giornata, ma soprattutto non vuole più essere solo. Da qui in poi è tutto da annotare.   Classe: Stregone (Specializzazione: Divinazione) Arma: 2 Pugnali e una balestra Allineamento: Caotico Neutrale Pregi: -Barduk sembra avere una spiccata abilità per predire i mutamenti climatici e le sue previsioni diventano sempre più precise ed accurate più tempo passa nella stessa zona. -Barduk, mosso dalla necessità di sopravvivere con i limitati mezzi a sua disposizione, ha sviluppato una certa bravura nell'arte dell'improvvisazione. Difetti: -Colpito dagli effetti di un'amnesia retrograda Barduk scopre ogni giorno qualcosa di nuovo sul mondo rendendolo particolarmente inefficace nei vari campi delle conoscenze -La maggior parte delle persone che vedono Barduk per la prima volta non hanno una buona impressione di lui e raramente i commenti su di lui sono elogiativi. Preso singolarmente viene considerato vulnerabile ed una facile preda Oggetti Peculiari: -Corda nera e pietruzze. Un semplice oggetto di scena. Caratteristiche peculiari: -Barduk ha una cicatrice sotto forma di crepa nel lato destro del becco -Barduk inspiegabilmente indossa sempre vesti grigie, viola o che presentano entrambi i colori Influenze: -L'allegoria cristiana nella letteratura per ragazzi -Narratore inaffidabile -The Man from Earth -Barduk Dar Buk (Personaggio mai sviluppato)
"Senti, piccolo fringuello di palude, non voglio un trattamento di favore" Gilda "Frida" Petroselli, La mancata pornostar Significato del nome: Frida era l'iniziale prima scelta divenuto in seguito il nome della falsa identità. Gilda era il nome di un locale di spogliarello nella mia città locale, chiuso a causa di un proprietario che favoreggiava la prostituzione. Nemmeno il cognome ha una particolare motivazione. Petroselli senior, povero compianto Petroselli senior. Aveva avuto una grandiosa idea per assicurarsi l'esclusiva di una nuova fetta di mercato. L'idea gli venne con l'incontro di un gruppo di invocatori approfittatori; chiedere favori alle divinità non è poi così inusuale; pensare di comprarli? Meno. Ma piegarne una al proprio volere per usare la divina concezione e creare un nuovo feticismo pornografico? Nulla servì veramente a qualcosa, né i preparativi, né le precauzioni, né le offerte, le congiunzioni propizie o l'essersi rivolti a una divinità minore: Petroselli senior venne graziato a portare per nove mesi in grembo il suo malgiudizio. Nove mesi dopo nacque Gilda, che poco aveva d'umano. In tutti quegli anni Gilda non riusciva a dire se veniva cresciuta con fare paterno, ma poteva di certo dire che si prendevano molta cura di lei, fornendogli attenzioni e la migliore vita che poteva sperare. Gli anni del consenso passarono e diedero il loro frutto di giovane donna. Scoperto il segreto del suo aspetto e il motivo della sua nascita dalla bocca di suo padre Gilda reagì all'istante decapitandolo con un calcio. Dopo essersi resa conto della gravità che pendeva sulla sua situazione scappò senza un piano, preoccupata sulla riuscita della sua fuga. Cercò asilo presso una setta monastica dove fu sicura di trovare quello che cercava: momentaneo riparo, apprendere particolari tecniche di meditazione e controllo corpo-mente per raggiungere l'astinenza sessuale e persone che la praticassero. Lasciata la setta dopo qualche anni e ancora preoccupata dal passato, "Frida" non passa mai lunghi periodi nella stessa città, in genere accorciati a causa delle reazioni alle molestie, dove svolge il primo lavoro accettabile che riesce ad ottenere. Da qui in poi è tutto da annotare. Classe: Monaco Arma: Disarmata, specializzata in calci Allineamento: Caotico Buono Pregi: -Anni di allenamento, alimentazione e cure hanno sviluppato al meglio il peculiare corpo di Gilda fornendogli una forma fisica e delle capacità atletiche fuori dalla norma -Gilda non è stata cresciuta solamente per avere un buon corpo, ma anche per essere una bellezza mozzafiato. La sua bellezza naturale è stata migliorata e ritoccata con la chirurgia estetica. Le persone sono generalmente bendisposte con un bel faccino. -Disprezzare apertamente la sessualità e gli approcci non richiesti su base giornaliera hanno contribuito a rendere Gilda non impressionabile e maldisposta ai tentativi di manipolazione e seduzione Difetti: -La rivelazione sul motivo della sua nascita ha lascia Gilda enormemente scossa al punto da essersi promessa di non avere mai a che fare con la sfera sessuale. Se provocata, molestata o se assiste a delle molestie reagisce prontamente e in modo violento. -La sua natura divina può avergli fornito molti vantaggi, tuttavia non gli permette il lusso di passare inosservata. Difficile non notarla. Caratteristiche peculiari: Gilda è un'umana dal sangue divino. Le caratteristiche fisiche anormali abbondano: pelle celeste, lineamenti somatici allungati, assenza di peli nel corpo, capigliatura ottenuta con un trapianto sintetico, altezza ben sopra la media, corporatura allungata. Influenze: -Tropo "Superarma nata in laboratorio" -Un vecchio fumetto ormai disperso
"E siamo a quattro" Hipetic Treuebonn Significato del nome: Hipetic è la storpiatura involontaria del cognome della pittrice croata d'arte naif Jasminka Stipetic. Treuebonn è il rimaneggiamento di Traubonn, che molti anni addietro doveva essere il primo personaggio. Treue significa in tedesco fedeltà, inoltre la sua pronuncia fonetica è "Troie". Hipetic aveva ormai quasi raggiunto la metà del ciclo vitale senza essere mai uscito dai confini della contea. Nei decenni che si accavallarono Hipetic acquisì esperienza, si fece un nome, avviò un'attività, divenne un proprietario terriero nel campo dell'allevamento bovino, si sposò ed ebbe una famiglia. Nonostante tutto questo sarebbe potuto essere ben più ricco di quel che è, ma per Lei spendeva cura, attenzioni e ovviamente soldi. Spendeva più per Lei che per se stesso, la tenuta o la famiglia. Non era solo una questione di soldi, ma anche di considerazione, importanza e legami. Quando c'era brutto tempo, soleva andare a passare la notte con Lei nel suo giaciglio, per Lei ingaggiò un musico affinché suonasse per Lei. Con Lei, il loro nome divenne noto nella contea come coppia affiatata e imbattibile, portandosi per nove anni consecutivi il primo premio di bellezza alla fiera annuale di contea. Se anche non avessero mai vinto i sentimenti di Hipetic non sarebbero cambiati, lui era orgoglioso di Lei. Mancavano pochi mesi alla decima vittoria quando, rincasando, seppe dalla moglie novità riguardanti degli uomini del governo. Aumento delle tasse, forse una guerra o un'invasione imminente, Hipetic scrollava le spalle d'indifferenza a quegli argomenti. La sua reazione cambiò quando sua moglie dovette informare che tra gli averi confiscati dagli uomini c'era anche Lei. Rimase in silenzio per tutta la sera, poi s'incazzò come una bestia; il giorno seguente si preparò e lasciò la tenuta incamminandosi verso la capitale. Questa è la storia di un nano e della sua vacca. Da qui in poi è tutto da annotare. Classe: Ranger (Possibile sviluppo: Barbaro.) Nemico Prescelto: Umani e tutte le loro progenie Arma: Accetta e frusta Allineamento: Caotico Neutrale Pregi: -Sostenere quasi un secolo d'attività come proprietario di un'allevamento non è un lavoro semplice. Hipetic per questo ha lentamente sviluppato un particolare sonno leggero. Difetti: -Hipetic non è razzista, ma sono gli umani e le loro progenie che hanno rotto i coglioni. Se restavano a casa quel giorno, non staremmo qua a bacarci i coglioni. I rapporti con uomini, mezz'elfi e mezz'orchi potrebbero essere più difficili del solito. -Hipetic non sa nuotare. Caratteristiche peculiari: -Hipetic ha cinque figli, questo significa che per il bene della famiglia ingoia cinque insulti se vengono indirizzati a qualcosa a lui caro. Al sesto insulto alza indistintamente le mani, inclusi amici. Hipetic tiene il conto e ricorda. Hipetic non scorda. Influenze: -Mio babbo -Traubonn
"Nell'encardia c'è un potente veleno. Come lo so? Ma è l'arma segreta di Jillus, l'assassino millemiglia!" Daniel (?), L’avventuriero genuino Significato del nome: Per qualche motivo tutti i Daniele che ho conosciuto erano persone di corporatura enorme anche senza un allenamento fisico. Proveniente da una famiglia di braccianti, Daniel è venuto alla luce portando con sé due doni: una stazza fisica di tutto rispetto e un'intelligenza inusuale, portata all'eseguire gli ordini. Persa nelle ripetute azioni meccaniche del lavoro agricolo la sua mente andava altrove, oltre le montagne, attraverso le città fortificate, i mari in tempesta e le pianure degli gnoll. Appassionato dalla fabula, le leggende e la storia militare degli eroi tutto questo divenne più di una passione, scivolando ben presto nell'ossessione monomaniacale. Dovendo contribuire alla leva militare, suo padre non ebbe dubbi di quale figlio poteva liberarsi  momentaneamente spedendolo in caserma. Sebbene considerato da sempre e da tutti un mentecatto, Daniel primeggiava alternamente nei risultati; tutto questo non era dato soltanto dalla sua propensione a seguire gli ordini quanto un'intelligenza insospettabile mirata nella memoria e nella coordinazione fisica esclusivamente dedicata alla sua ossessione. Uscito di caserma e rinfrescato nell'autostima, Daniel sentiva che poteva perseguire la strada che l'avrebbe portato assieme alle figure del suo mito personale Venne preso da una compagnia in rapida ascesa come scudiero. Di ruolo scudiero, di fatto garzone. Mai valorizzato, venne sempre rilegato a ruoli di fatica in retrovia. La compagnia sbandò e si disperse quando il loro eroe rimase ucciso. Senza più una motivazione per rimanere in piedi, la compagnia si disgregò velocemente e ognuno prese la sua strada. Abbandonato e rimasto solo e, per la prima volta nella sua vita, senza una guida. Da qui in poi è tutto da annotare Classe: Guerriero Arma: Spada lunga e scudo tondo Allineamento: Neutrale Buono Pregi: -Daniel è un idiota sapiente con una grande memoria e intelligenza cinestetica, tuttavia può applicare le sue capacità solamente in direzione del suo unico interesse: gli eroi. Difetti: -A causa della sua condizione mentale Daniel non è propriamente in grado di badare completamente a se stesso Caratteristiche peculiari: -Seppur sbiadito e con la vernice rovinata in più punti i più attenti possono notare un noto stemma impresso su cotta e scudo Influenze: -Il concetto di avventuriero ed eroismo classico nei giochi di ruolo -Fafhrd (Fafhrd&The Grey Mouser) -Me stesso -Young McGuffin -Sigau Nogau
Jessika Apgast Star Jon Painkiller Sigau Nogau
Jim "Uriel" Marks, La spia industriale Significato del nome: Un fedelissimo di una città-stato lapine impiegato nello sviluppo bellico e tecnologico. E'stato scelto per viaggiare nei pericoli del mondo esterno per rubare e copiare ogni idea utile. Sorriso, aspetto e parlantina mentono. Classe: Artificiere Armi: Due pugnali e una peparola Allineamento: Legale Neutrale Influenze: -Uriel Swain -Marco Polo -Società giapponese durante la politica Sakoku -Società giapponese nel periodo post-occupazione -Mouse Guards e Watership Down
Umano ladro, La prima donna Un mediocre attore teatrale di drammi avventurosi presso una piccola compagnia itinerante. E' egotisticamente convinto di se stesso e di poter fare qualsiasi cosa. Criticato da un pubblico più raffinato, è convinto di poter essere in grado di essere persino il ruolo che interpreta. Viaggio sabbatico ispiratore. Influenze: -Grey Mouser (Fafhrd&The Grey Mouser) -Danny Kaye -"Io so far tutto anche meglio di te" (Popeye) -Stanis La Rochelle (Boris)
Umano warlock, Il dropout universitario Uno studente accademico di magia che per superare un esame acconsente di siglare un contratto di favore. Divenuto l'apporto energetico di un parassita emotivo dei piani esterni ha acquisito poteri e conoscenze superiori alle sue necessità al prezzo della capacità di provare stimoli. Totalmente apatico, è stato portato di peso all'avventura da amici convinti di poterlo scuotere e di approfittare dei suoi poteri. Classe: Warlock Allineamento: Neutrale Puro
Umano paladino, L'esattore Riuscito ad entrare a far parte dei cavalieri del regno, inizia dal gradino più in basso senza partecipare a nessun impegno importante per lungo tempo. Nascosto sotto un'armatura completa, è la guardia scelta dell'esattore delle tasse con lo scopo di intimidire e far rispettare la volontà del sire. Avviene un coup d'etat che rovescia la corona. Ricercato come nemico del popolo, deve abbandonare il sogno da paladino, l'armatura e la provincia. Cerca di ottenere ugualmente quello che non è riuscito ad avere
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enkeynetwork · 5 years ago
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Copertine fotografiche, illustrate o tipografiche?
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Copertine fotografiche, illustrate a colori o in b/n oppure tipografiche? Questo è il dilemma, come direbbe Amleto. Il concept grafico della copertina di un libro richiede un lavoro considerevole da parte del designer. La copertina, o cover, è il "biglietto da visita" del libro. Per molti lettori rappresenta il primo impatto con il libro stesso. Quindi è fondamentale che sia accattivante e susciti interesse. Il lettore dev'essere spinto cioè a prendere proprio quel libro dallo scaffale, tra centinaia di altri. Ma come scegliere fra copertine fotografiche, copertine con illustrazioni disegnate oppure semplicemente tipografiche e con pochi fronzoli? Come vedremo, ogni libro ha la "sua" copertina e sta al designer capire di volta in volta quale tipologia sia la più indicata.
Le copertine fotografiche
Le copertine fotografiche sono usate soprattutto romanzi e narrativa. Sono anche da un certo punto di vista le più facili da realizzare, perché tutto ciò che occorre è una buona libreria di immagini stock royalty free e un elaboratore grafico.. Ma le copertine fotografiche, per essere belle e d'impatto, devono seguire alcuni accorgimenti.
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Le copertine fotografiche sono le più diffuse In primo luogo teniamo a mente che questa tipologia di copertine è la più diffusa, quindi sarà particolarmente importante che il libro attiri l'attenzione e non si confonda dalla massa. Pensate solo a una copertina con il volto di una ragazza che scruta l'orizzonte; quante ne avete viste di simili, nelle librerie? Il lettore sarà abituato a vedere simili immagini e non si soffermerà in particolare su una copertina troppo anonima, uguale a mille altre. Inoltre è importante scegliere foto di alta risoluzione per evitare che in stampa si verifichi l'effetto "sgranato". Se vogliamo realizzare copertine fotografiche che non passino inosservate, non limitiamoci a usare le foto "come sono". Giochiamo con livelli e contrasti per ottenere effetti di luce particolari o suggerire atmosfere (romantiche, tenebrose, cupe). Possiamo usare i colori, il b/n o anche filtri particolari, sempre con moderazione. Oppure, sfruttando le potenzialità offerte dalle maschere, combinare più elementi di fotografie diverse per creare una copertina originale, che salti all'occhio e attiri l'attenzione.
Le copertine illustrate
Un'alternativa alle copertine fotografiche potrebbe essere la copertina illustrata. Quest'ultima presuppone un lavoro di realizzazione molto più lungo e complesso. La copertina illustrata va studiata nei minimi dettagli. Deve avere uno stile così unico e caratteristico da attirare subito l'attenzione del lettore. Queste copertine sono generalmente indicate per i libri fantasy o con una forte componente immaginifica. Le illustrazione guidano il lettore a immaginare scenari, eventi e personaggi dei libri ancor prima di leggerli.
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Le copertine illustrate sono molto popolari nel fantasy Un'illustrazione di copertina dev'essere il più possibile elaborata e dettagliata. Se vogliamo uno stile fotorealistico, dovremo curare ogni aspetto dell'immagine. Viceversa, per un libro umoristico o per bambini si può utilizzare uno stile più fumettistico e dinamico; basti pensare alle copertine di Quentin Blake.
Le copertine tipografiche
C'è poi una terza categoria di copertine, quelle puramente tipografiche. Se il libro è un saggio, un trattato o comunque tratta di argomenti molto seri e importanti, le copertine fotografiche o illustrate potrebbero non essere idonee. Una grafica di copertina troppo invadente distrarrebbe il lettore dal libro, che deve veicolare concetti e messaggi.
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Le copertine tipografiche, dirette e dritte al punto In questo caso si prediligono le copertine tipografiche. Dove l'interesse è attratto sia dalla scelta del titolo, sia dalla combinazione di colori e font. Sono le copertine più difficili da realizzare e soprattutto da realizzare bene. Una copertina tipografica d'effetto non risulterà stancante o stressante per la vista, ma neppure piatta e anonima. Anche in questo caso trovare il giusto equilibrio richiede impegno, pratica e allenamento. Inoltre teniamo presente che il font di copertina dovrebbe essere comunque sempre leggibile, sia che il libro si trovi in vetrina che su uno scaffale, magari non proprio a portata di lettore. Read the full article
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Mef consiglia... Buona Apocalisse a tutti di T. Pratchett e N. Gaiman
Mef consiglia… Buona Apocalisse a tutti di T. Pratchett e N. Gaiman
Buona apocalisse a tutti è un romanzo fantasy, umoristico e un po’, ma giusto un po’, apocalittico. Venne pubblicato per la prima volta in Italia dalla casa editrice Mondadori nel 2007 Quest’anno, divenuto una mini serie di successo, la Mondadori, ha pensato bene di ristamparlo con il nuovo titolo: GOOD OMENS. Non si può certo affrontare un Apocalisse senza Gaiman e Pratchett?!
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Sinossi
Su…
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furiarossa · 6 years ago
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Lo aspettavate tutti, vero? Un nuovo capitolo di "Come Scrivere Ogni Cosa", ricchissimo di consigli! In questi giorni abbiamo visto non poche persone vittime del blocco dello scrittore che chiedevano aiuto e abbiamo deciso che, da bravi rivoluzionari, i Cactus erano qui per aiutarli! Quindi ecco una guida quasi-completa su come affrontare di petto il blocco dello scrittore e sconfiggerlo!Non ci fai paura, blocco maledetto! Ti spezzeremo in due con la nostra ascia dell'ispirazione! TA HAAAA!
Ps. Se non vi va di leggerlo su Wattpad, questo articolo c'è anche sul nostro blog: http://fantasydiario.blogspot.com/2018/08/come-scrivere-di-ogni-cosa-4-superare.html
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