#eventi di Carnevale
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Al Teatro delle Scienze Domenica 2 marzo 2025 dalle ore 15,00 c’è “Lo Show di Carnevale” con visite speciali al Planetario, spettacoli di magia, animazione e giochi
Nell’ambito delle iniziative del Carnevale della Città di Alessandria, domenica 2 marzo 2025, al Teatro delle Scienze di Via 1821 n. 11, il Servizio Musei di Asm Costruire Insieme ha organizzato “ Lo Show di Carnevale”, un pomeriggio fra visite speciali al Planetario, spettacoli di magia, animazione e giochi.
Nell’ambito delle iniziative del Carnevale della Città di Alessandria, domenica 2 marzo 2025, al Teatro delle Scienze di Via 1821 n. 11, il Servizio Musei di Asm Costruire Insieme ha organizzato “ Lo Show di Carnevale”, un pomeriggio fra visite speciali al Planetario, spettacoli di magia, animazione e giochi. A partire dalle ore 15.00 al nuovo Planetario il Gruppo Astrofili Galileo di…
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Carnevale 2024, le manifestazioni storiche nelle principali città d' Italia
Il Carnevale è una festa molto amata in Italia e rappresenta un periodo di festeggiamenti e allegria che precede la Quaresima. Le celebrazioni del Carnevale variano da regione a regione, ma molte città italiane sono famose per le loro vivaci e tradizionali manifestazioni. Carnevale di Venezia Il Carnevale è una festa popolare che si celebra in tutto il mondo, e l’Italia non fa eccezione. In…

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🎭Giovedì Grasso🎭: Divertimento e Cibo!
Giovedì Grasso: il giorno in cui le calorie non contano e i dolci si moltiplicano! 🍩🎭 Tra chiacchiere e zeppole, festeggiamo con gusto! E nel resto del mondo? Maschere, balli e un po' di follia! 🎊 #GiovedìGrasso #Carnevale #DolciFollie #perfettamentechic
Giovedì Grasso! Giorno dell’anno in cui le calorie non contano e il divertimento è l’unica regola. Ma perché si chiama così? E cosa si fa esattamente? Preparatevi a un viaggio tra usanze, tradizioni e, naturalmente, cibo! Il nome Giovedì Grasso non è solo un modo per giustificare un abbondante pranzo a base di fritti. Questo giorno segna l’inizio delle celebrazioni del Carnevale, un periodo di…
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Carnevale di Bacco ed Arianna 2025 a Bardolino
Sabato 22 febbraio tornerà a Bardolino. sul Lago di Garda, l’appuntamento con il carnevale di Bacco e Arianna, l’evento dedicato ai più piccoli che porterà nei vicoli del centro storico e sul lungolago della città lacustre decine di maschere e gruppi folkloristici provenienti da ogni parte d’Italia. Ogni anno nel mese di febbraio a Bardolino, in provincia di Verona, si svolge il Carnevale di…
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questo legame ha avuto bisogno di tempo, il tempo di ascoltarsi. nonostante quella rara connessione nata dal primo incontro, l’aspettarsi di mese in mese negli eventi sperando di incontrarsi, l’energia potenziale, e tutto che sembra andare verso una chiara decisione, una festa di carnevale indimenticabile, sguardi, domande e risposte, ma un qualcosa di inspiegabile che è il mistero delle cose e delle relazioni ci ha portato oggi a parlare di tutto quello che in fondo non è mai stato, ma poteva essere se non fosse per il fatto che non sempre in stazione si arriva puntuali. col cuore in mano, facendo la maglia che ti avevo appena insegnato, ci siamo aperti a quel sentire profondo che ci ha connessi dal primo giorno, sino a che mesi dopo, ci rincontrammo dopo un lungo silenzio, capendo che rimaneva solo l’eco di un suono, i vestiti spostati per il vento, ed un biglietto di cui non sapevamo che farcene più. lo capimmo con uno sguardo ed oggi ne abbiamo dato voce e ci siamo abbracciate per la prima volta.
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Finita la calura d’agosto, spento il dolce tepore del ricco settembre, dimenticato il luttuoso buio di novembre e finita la magia di dicembre, ecco il ventoso e piovoso gennaio ed infine febbraio che in siciliano definiamo corto e amaro. Eppure febbraio inizia tra le feste, come quella immensa di Sant’Agata a Catania o le tante feste per san Biagio a Gioiosa Marea, Militello Rosmarino, Caronia, Salemi, Comiso, Bronte, Camastra etc. E se anche queste feste non bastassero, ecco la Sagra del Mandorlo in fiore ad Agrigento che richiama nell’antica città le diversità con cui si veste il mondo a raccogliere le identità culturali che creano quel mosaico multicolore che è l’umanità. Ma tra tutti questi eventi sacri e profani, quello che domina febbraio con le sue rappresentazioni ironiche e paurose, colorate e ridanciane è l’evento che pretende gioia ed ironia, piacere e sorriso: il Carnevale! Ogni città o paesino, ricco o povero, grande o piccolo ha la sua sfilata di carri, di maschere e gruppi musicali. Ecco le grandi e ricche sfilate di enormi carri di Sciacca, Acireale, Misterbianco, ecco le sfilate delle piccole bande musicali, delle maschere improvvisate fatte nei paesi chiamati minori solo per il numero di abitanti, non per l’antica storia, né per la grande arte che li arricchisce. Ma Carnevale non è solo le maschere, l’essere il non essere, ma è anche il piacere tra i piaceri, i suoi dolci come le cassatelle o fraviole o i cannoli, la pignolata, i rispeddi, e tanti altri dolci che di paese in paese arricchiscono le tavole dove al piacere del buono, si unisce il piacere della semplicità. Dolci casalinghi quelli di Carnevale, fatti da cose semplici come la ricotta di pecora, farina, uova e zucchero. Dolci a cui si aggiungono frutta candita e cioccolato per dare colore, donare forza alla loro semplicità e richiamare quel bello di cui tutti abbiamo bisogno, imitando così il bello che ci circonda, quello che a febbraio rinasce nel verde smeraldo delle colline, el bianco dei fiori di mandorlo e nel giallo luminoso delle mimose. Questo e fibbraru, cuttu e amaru
The heat of August is over, the sweet warmth of the rich September is extinguished, the mournful darkness of November is forgotten and the magic of December is just a memory, here comes the windy and rainy January and finally February that in Sicilian we define as short and bitter. And yet February begins among the celebrations, like the immense one of Sant’Agata in Catania or the many celebrations for San Biagio in Gioiosa Marea, Militello Rosmarino, Caronia, Salemi, Comiso, Bronte, Camastra etc. And if even these celebrations were not enough, here is the Sagra del Mandorlo in fiore in Agrigento that recalls in the ancient city the diversity with which the world dresses to gather the cultural identities that create that multicolored mosaic that is humanity. But among all these sacred and profane events, the one that dominates February with its ironic and scary, colorful and laughing representations is the event that demands joy and irony, pleasure and smile: the Carnival! Every city or village, rich or poor, big or small has its own parade of floats, masks and musical groups. Here are the large and rich parades of enormous floats of Sciacca, Acireale, Misterbianco, here are the parades of small musical bands, of improvised masks made in the villages called minors only for the number of inhabitants, not for the ancient history, nor for the great art that enriches them. But Carnival is not only the masks, being the non-being, but it is also the pleasure among pleasures, its sweets such as cassatelle or fraviole or cannoli, pignolata, rispeddi, and many other sweets that from village to village enrich the tables where the pleasure of goodness is combined with the pleasure of simplicity. Homemade sweets those of Carnival, made with simple things such as sheep's ricotta, flour, eggs and sugar. Sweets to which candied fruit and chocolate are added to give color, give strength to their simplicity and recall that beauty that we all need, thus imitating the beauty that surrounds us, that which in February is reborn in the emerald green of the hills, the white of the almond blossoms and in the bright yellow of the mimosas. This is fibbraru, cuttu and amaru
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QUEL POST CON CUI EMPATIZZERANNO IN TRE (ME COMPRESO) Parte 1
Non è una storia triste, non ci sono plot twist né morali strazianti per cui togliete pure il secchio da sotto la sedia ché i testicoli rimarranno al loro posto (figura retorica gender-inclusiva).
L’altro giorno @der-papero ha rebloggato un mio post in cui c’era l’immagine di una mazza ferrata per ‘resettare’ un pc dicendo ‘Non fare male ai computer che sono stati i miei unici amici per tanti anni! (o qualcosa del genere) ed è a quel punto che io ho pensato la stessa cosa, anche se in modo più specifico e meno informatico del suo.
Dal 1979 a oggi ci sono stati degli ‘amici’ che sono diventati una sorta di pietra miliare temporale a cui posso tornare con la memoria in modo microscopico e con una precisione quasi eidetica, al punto che li posso usare come una personalissima radiodatazione al carbonio per conoscere gli eventi contestuali occorsi in un dato periodo.
Quando ero piccolo ho sempre creduto che tutti giocassero ai videogames, sia con la propria console a casa che nei bar o nelle sale giochi e invece ho lentamente scoperto che non solo quasi nessuno aveva un console per videogames a casa ma che anche i cabinati che erano nelle sale giochi o nei bar per molti non erano affatto un’attrattiva.
Beh... per il sottoscritto le cose andavano in modo molto differente.
Alle console che ho posseduto dedicherò la seconda parte di questo post ma ora vi dico che sul viale pedonale principale di Viareggio (quello del carnevale, per intenderci) c’erano due sale giochi ENORMI (posso confermarlo a distanza di anni che non era solo lo sguardo di bimbo) e mio nonno paterno lavorava li vicino, ragion per cui mi bastava mendicargli mille o duemila lire, cambiare tutto in monete da 200 lire (i gettoni dovevano ancora arrivare) e giocare come se non ci fosse un domani.
Io non so se la seguente descrizione possa avere un senso per la maggior parte di voi ma dovete considerare quanto fosse ENORME il trip sinestesico nell’entrare in uno di quei luoghi: prima di tutto passavi dalla luce del sole a una penombra che assomigliava molto a un buio luminoso, poi le tue orecchie venivano sopraffatte da parecchi decibel di musichette a 8 bit che si mescolavano a formare un meraviglioso cachinno eustordente e infine l’odore di sigaretta che permeava ogni centimetro cubo dell’ambiente con una coltre di fumo in cui lampeggiavano gli schermi dei cabinati come finestre su altri mondi.
(in effetti a posteriori posso capire perché la mia passione non fosse così condivisa)
Ho parlato del 1979 perché quello fu l’anno in cui da flipper, biliardini e altri giochi analogici (che io schifavo) si passò al primo videogame completamente elettronico a grafica vettoriale: ASTEROIDS.
Ora, siccome sono ben consapevole che la maggior parte di voi non ha la minima idea di cosa io stia parlando, sappiate che quando parlavo di finestre su altri mondi era proprio quella la sensazione che allora si provava: dalla visione passiva di un programma televisivo su tubo catodico passavi a poter FARE COSE SULLO SCHERMO, un qualcosa che pochi fra voi possono capire quanto fosse pazzesco.
E quello per me segnò un altro modo di considerare lo scorrere del tempo.
Per esempio, nell’Agosto del 1983 giocai per quindici giorni a Moon Patrol nel piccolo bar dell’Isola del Giglio dove andai in vacanza coi miei genitori
mentre al Bar Sombrero del mio quartiere nell’inverno del 1984 a Mag Max e Kung Fu Master, quest’ultimo a scrocco perché avevo imparato come accedere al sensore che veniva toccato dalla monetina e dava 1 credito
la stessa estate, nella sala giochi in pineta, scoprii e finii Bubble Bobble (l’intro musicale mi dà ancora i brividi) mentre il Juke Box mandava in loop una canzone che dopo ho scoperto essere Sweet Dreams degli Eurythmics.
Trojan nel bar Moreno sotto a una tenda minuscola, R Type al chiosco sul viale dei tigli, Tiger Road al bagno Aretusa, Circus Charlie nel bar della stazione vecchia vicino al biliardo dal panno verde consumato e segnato dalle sigarette, Knuckle Joe in un hotel in Val d’Aosta per la gita di terza media, Wiz nel bar vicino casa di mia nonna materna, Bomb Jack al maneggio dove Diego con 200 lire giocava tutto il giorno e regalava crediti, Bank Panic al bar del cinema all’aperto e New Zeland Story in quello del palazzetto dello sport mentre mangiavo un Paciugo all’amarena, prima Green Beret e poi Iron Horse nella pasticceria sotto casa di mia nonna paterna con l’odore di sfoglie alla crema, Robocop e Xain’d Sleena al bar del liceo, finiti entrambi a memoria prima che suonasse la campanella, i tornei di Dark Stalker con i miei amici al bar della stazione nuova e poi ancora X-Men e Avengers.
Centinaia di giochi che meriterebbero decine di post perché con mille lire potevo andare in un mondo dove non ero più il ciccione sfigato che non sapeva giocare a pallone... ero quello che poteva sconfiggere i nemici e alla fine vincere, sempre.
L’ultimo arcade cabinato a cui giocai - e poi dopo quella data praticamente scomparvero per essere sostituiti dalle Slot Machine - fu Metal Slug, in data 1997, dopo aver lasciato Figlia Grande all’asilo nido nel piccolo ritaglio di tempo prima di andare nello studio medico dove avevo appena cominciato a lavorare.
Naturalmente lo finii ma finì anche col chiudersi quella parentesi durata appena vent’anni ma lunga una vita intera.

Chi di voi è abbastanza vecchio da capirmi?
@axeman72? @renatoram? @ilnonnodiinternet?

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Lettera aperta - Olimpiadi
La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi è la rappresentazione plastica di come certi eventi di caratura internazionale siano un’operazione di indottrinamento delle masse, volta ad attuare una riformattazione dei costumi, se non antropologica, delle cosiddette società occidentali.
Malgrado il dietro front di chi lancia il sasso per poi nascondere la mano con l’incalzare delle polemiche, alludendo a margine delle scuse ufficiali che la disposizione attorno a un tavolo di transessuali agghindati ad arte per l’occasione, manco le Olimpiadi siano il Carnevale di Rio de Janeiro, non sia una caricatura blasfema dell’Ultima Cena rappresentata dal Da Vinci, ma secondo la direttrice della comunicazione delle Olimpiadi Anne Descamps e Thomas Jolly, il direttore artistico (se così possiamo definirlo) della cerimonia, si voleva invece educare alla tolleranza e alla comunione.
Le Olimpiadi quali giochi che si svolgevano in Grecia iniziavano con celebrazioni religiose in favore di Zeus e si concludevano con la premiazione degli atleti vincitori, vennero riprese in epoca moderna a fine ‘800, ma sempre hanno conservato un universo estetico e simbolico arcaico proprio di quella civiltà ellenica che ha permeato l’Europa: dalla fiamma olimpica alla traslazione in altre nazioni a testimoniarne l’universalità.
E con la competizione insita nella natura dell’essere umano di confrontarsi con avversari al proprio pari, si veicolava un’immagine di sé salubre, forte ed atletica. E quindi indiscutibilmente bella. Perché nonostante le infezioni culturali contemporanee che propinano un relativismo tout court, esiste un canone oggettivo della bellezza, che la classicità ci suggerisce da tempi immemori che è rappresentato dall’armonia delle forme e da un ordine che è sintesi dell’unità che domina la diversità.
Bellezza, ordine, sostanza e FORMA. Ciò che abbiamo interpretato e riprodotto in tutti gli ambiti e in ogni epoca. Fino ad oggi. Perché noi siamo europei e proveniamo da una Civiltà.
Di contro, ciò che più di ogni altra cosa mina l’esistenza di una civiltà è l’informe. Perché l’assenza di Forma genera una sostanza malata. E là dove la sostanza è malata, la bellezza non può trovare posto e si finisce inesorabilmente per imbruttirsi. Prima nel singolo, poi nella moltitudine e infine nella società. E quindi si avvia il declino di una civiltà in decadenza.
E quando una società è decadente si può arrivare ad assistere all’esibizione della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi con un personaggio come Barbara Butch investita dal ruolo di frontman.
Conferitole recentemente il premio di personalità LGBT dell’anno per via della moltitudine di battaglie coraggiosissime a difesa delle minoranze arcobaleno condotte temerariamente al fianco di pressoché tutte le multinazionali, dei magnati della finanza e del mainstream globale. Allora comprendiamo perfettamente che il concetto di Forma quale riflesso di bellezza e di un ordine superiore suggeritoci dalla classicità dei greci, quegli europei che hanno dato vita alle Olimpiadi nel 776 a.C., difficilmente possa attecchire su chi come Barbara Butch conduce audacemente crociate in difesa de “l’accettazione dei grassi”.
Perché l’immagine della cerimonia inaugurale in salsa woke è la più fulgida rappresentazione di come sia ripugnante l’esaltazione delle devianze promosse da chi essendo informe per natura, ha in spregio tutto ciò che essendo bello e giusto secondo natura, costituisce saldezza e ancoraggio: la famiglia e la Nazione, la Cultura e l’identità.
L’agenda cosmopolita della società aperta in fase di consolidamento mira alla distruzione di questi cardini e opera attraverso il condizionamento sociale di una propaganda che si fa sempre più spinta e pervasiva.
Nell’industria dell’intrattenimento, quella cinematografica, musicale o sportiva come in questo caso, ormai è prassi ordinaria rendere espliciti aspetti occulti di un certo misticismo sinistro: dall’ostentazione di modelli devianti per giungere all’esposizione di immagini sempre più spesso esplicitamente sataniste.
Ci chiediamo se eventi come Eurovision, Berlin Fashion Show e Super Bowl ad esempio attraverso performance altamente simboliche, non siano rivelatrici di un retroterra “esclusivo” che rappresenta egregiamente Sodoma e Gomorra: costumi BDSM, ballerini vestiti da donna in perizoma, cantanti che si esibiscono nudi, sesso omosessuale di gruppo praticato in un bagno sporco, croci rovesciate, streghe e demoni che si accoppiano al centro di un pentagramma, adulti che posano davanti alle cineprese con genitali esposti in presenza di bambini.
Vorremmo esimerci anche solo dal pronunciare certe oscenità per via della natura scabrosa di certi contenuti, se non fosse che vengono trasmesse in mondovisione sintonizzando centinaia di milioni di ascoltatori, sdoganando e normalizzando un passo alla volta le più infime degenerazioni dell’uomo mascherate da creatività, arte e inclusività.
Una poderosa macchina di propaganda mondiale che aspira a cancellare le identità nazionali e sovvertendo le religioni, i costumi e le tradizioni dei popoli, mira a scalzare ciò a cui siamo profondamente legati con lo squallore di una “cultura” globale indifferenziata che si esibisce in tutta la sua ripugnanza.
Ferocemente
-Kulturaeuropa
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Poco tempo fa pubblicai questo post nella speranza che si leggesse e si "facesse bene caso al virgolettato".


Gioielli come questi:

E questi:

E ancora questi:

E cosi tanti cristiani senza tener conto di questo hanno pensato bene, di non credere in tutto ciò e li hanno e li indossano ancora. Guardate bene, che tale testimonianza, non viene da un pentito qualsiasi ma dal numero due della cupola di quel periodo e che da allora sfugge alla persecuzione pena la morte per avere rinnegato e portato alla luce nomi e fatti degli illuminati, massoni e tanti tanti stregoni, che fanno parte dei potenti e che praticamente decidono le sorti del mondo. E...
... allo stesso modo...
da molti anni ormai, oltre ai gioielli suddetti e ai souvenir acchiappaspiriti maligni, ci hanno dato in pasto anche la festa inventata di *Halloween, festeggiata in tutto il mondo, fonte inesauribile di eventi di natura satanica, approfittando della totale ignoranza e dell'assoluto menefreghismo dell'uomo. *Halloween è una festa satanica si! È ormai famosa in tutto il pianeta. L'hanno data in pasto ai bambini col dolcetto scherzetto che la considerano un secondo carnevale ancora più attraente, innocente e praticata dovunque. Già, pubblicizzata e sponsorizzata anche da diversi mass-media che sono posseduti dai demoni di ricchezza e potere e, perciò mentono sapendo di mentire. Si professano tutti credenti cristiani ma intanto, aumentano e dilagano gli omicidi e gli stupri, le guerre ed i genocidi, in aumento lo spaccio di droga e il grande sfruttamento della prostituzione e dei poveri. E dichiarano tutti di volere la pace, ma intanto fanno la guerra, che l'Italia sostiene di rinnegare, mentre vende loro le armi. Questa è la realtà che stiamo vivendo.
** Scheletri e fantasmi, maschere mostruose e zombi insanguinati, i coltelli affilati e le zucche vuote vengono esposti e venduti da giorni nelle vetrine delle nostre città. L'evento Halloween, o meglio il fenomeno Halloween, è stato ormai da tempo violentemente imposto nella nostra reale vita sociale, sembra non esserci più scampo per quella che tanti satanisti e stregoni considerano come la notte più importante dell'anno, il 31 di Ottobre. Il grande Sabba, il capodanno satanico viene reclamizzato da questa "pseudo festività" che si trasforma, da un falso appuntamento di marketing ad un business dell'occultismo ad un veicolo per le terribili realtà magico-esoteriche che vorrebbero prepotentemente sostituirsi alle grandi religioni monoteiste. Le sette occulte, le psicosette, i gruppi pseudo religiosi, esultano in questi giorni, perchè sono estremamente buoni e propizi per adescare e reclutare nuovi adepti. Il vero disegno è di desacralizzare e profanare e boicottare, la ricorrenza in cui vengono ricordati tutti i martiri nella celebrazione che poi anticipa la memoria di tutti quei defunti del 2 Novembre, ridicolizzando di fatto, il principio cristiano della comunione dei santi. Ci sarebbe molto altro, ma questo può bastare, per rendere almeno l'idea e continuare a descrivere il degrado dell'umanità. E i demoni ridono! Povero mondo, pover'uomo!
Per tutto questo è assai grave abituare le nuove generazioni al culto dell'orrore e della violenza e rendere normali e divertenti figure orride, come quelle ripugnanti, fantasmi e vampiri, streghe e demoni, con la finta motivazione di esorcizzare e superare la paura della morte. È una becera ed infame menzogna. E il Re della menzogna ride!!
lan ✍️
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Il carnevale per la pace in giallo e blu di Leini
È partito il conto alla rovescia per arrivare alla festa di Carnevale, in programma per domenica 23 marzo (in caso di maltempo il tutto sarà rinviato alla domenica successiva, 30 marzo).
Ad organizzare l’appuntamento, l’associazione “Andrea Provana l’Ammiraglio”, con l’associazione Promo Eventi e la Consulta Giovanile, e con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Leini.
Il programma della giornata prevede :
ore 14,30 sfilata di carri allegorici con ritrovo in c.so Stati Uniti e partenza da via Volpiano.
ore 16 nel piazzale Padre Gianinetto DJ Set Consulta giovanile e contest del costume sostenibile.
ore 17 polenta e salsiccia con Promo Eventi.
ore 17,30 premiazione del carro più bello eletto da una giuria di bambini.
Il Carnevale rappresenta un momento di grande valore per la nostra comunità, un’occasione di incontro, allegria e partecipazione. Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento a tutte le associazioni che hanno collaborato con entusiasmo e dedizione per la realizzazione di questo evento, che è il frutto di una sinergia che arricchisce il nostro territorio - evidenzia l’assessore Luca Conforti - Quest’anno, il Carnevale ha un significato ancora più speciale poiché coincide con il primo evento pubblico della Consulta Giovanile. Una nuova iniziativa che, come assessore alle Associazioni e alle Politiche Giovanili, considero fondamentale per dare spazio e voce ai giovani di Leinì. La loro partecipazione attiva è un segno di vitalità e di impegno, e sono convinto che, grazie a loro e alla collaborazione di tutte le realtà del nostro Comune, riusciremo a costruire un futuro sempre più inclusivo e partecipato. Ancora grazie, quindi, a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione di questo appuntamento, che segna un ulteriore step del percorso di collaborazione e crescita comune.

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Destinazione Venezia per Carnevale
Il Carnevale di Venezia è una festa famosissima, conosciuta in tutto il mondo! Ecco alcune informazioni utili per goderti al meglio questa esperienza. Eventi principali: Festa Veneziana sull’acqua: uno spettacolo che si tiene lungo il rio di Cannaregio, con una parata di barche tradizionali e stand gastronomici. Corteo e Festa delle Marie: una rievocazione storica con un corteo di ragazze in…
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La città di Alessandria si prepara a una serie di eventi di grande richiamo, che influenzeranno la viabilità in diverse zone nei prossimi giorni. Di seguito, i principali provvedimenti viabili adottati per garantire lo svolgimento in sicurezza delle manifestazioni.
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Carnevale di Schignano 2024
A Schignano, sul lago di Como, il Carnevale 2024 inizierà alla mezzanotte tra il 5 e il 6 gennaio, per poi culminare nelle tre parate in maschera che si terranno in giornate diverse del mese di febbraio, l’ultima delle quali corrisponde al martedì grasso. Storico, particolare e radicato è il Carnevale che si svolge nella Val d’Intelvi, in quel di Schignano, paese formato da diverse frazioni,…

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Irpinia in Maschera
Un Weekend di Emozioni e Tradizioni Oh, Irpinia, terra di antiche maschere e melodie perdute! Il fine settimana si avvicina, portando con sé un’ondata di eventi che risvegliano l’anima e accendono la fantasia. Carnevale, il re dell’allegria, bussa alle porte, invitandoci a danzare al ritmo di tradizioni secolari. A “Cisterna“, sabato 22 febbraio, Piazza San Giuseppe Moscati si trasformerà in un…
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1/3 Human River Sound System, 2/3 Æ Carnival Party @ River - Cremona

Doppio party al River di Soncino (Cremona) tra sabato 1 marzo e domenica 2 marzo, due eventi già molto attesi. La prima festa, Human River Sound System, è un party che ha già preso vita più volte in questo spazio ed è dedicata ai dj ed agli artisti resident, molto amati e seguiti da chi frequenta il locale. Cosa è assolutamente necessario per vivere questo party? La voglia di ballar con gli amici.
Ed eccoci già a domenica 2 marzo, quando va in scena uno scatenato party di Carnevale. Anzi, per la precisione, Æ, lo Student party più scatenato e divertente delle province di Brescia e Cremona per Carnevale 2025, domenica 2 marzo fa ballare il River di Soncino.
In questo caso il locale è in provincia di Cremona, certo, ma è molto vicino alla bassa bresciana, ad Orzinuovi e non solo. E' un evento dedicato soprattutto ai teen ager, in un locale perfetto per loro e per tutti coloro che vogliono divertirsi al massimo. E che succede il giorno dopo, lunedì 3 marzo? Æ Student Party prende vita al Circus beatclub di Bresia.
Nel tempo gli eventi Æ sono diventati un riferimento per ragazze e ragazzi, perché ogni dettagli delle feste è curato e pensato per i più giovani, dalla musica alle scenografie alle performance, passando per il servizio. Ecco gli eventi vanno sempre o quasi sold out. Sono feste scatenate, in cui niente è lasciato al caso…
2/3 Æ Carnival Party @ River - Cremona
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