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nofatclips · 2 years ago
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Autumnal Rites by Morticula Rex - Video by Andrea Ferrari
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lamilanomagazine · 2 years ago
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MILANO MUSIC WEEK 2022 al via lunedì 21 novembre
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MILANO MUSIC WEEK 2022 al via lunedì 21 novembre. Al via lunedì 21 novembre la sesta edizione della MILANO MUSIC WEEK che si preannuncia particolarmente intensa, con tanti ospiti ed eventi in tutta Milano.   Nur Al Habash è la direttrice artistica di questa sesta edizione affiancata dai curatori speciali COLAPESCE e DIMARTINO che incontreranno il pubblico e si esibiranno in uno showcase acustico alla Tower Hall di UniCredit (27 novembre - ore 18.30), e che hanno organizzato i panel “A far l’amore comincia tu: il sesso nella musica italiana” con Villabanks, Francesco Bianconi e Ditonellapiaga (24 novembre - ore 18.30 - Arci Bellezza) e “Musica e impegno sociale: ha ancora senso?” con Eugenio Finardi, Maria Antonietta e Cecilia Sala (26 novembre - ore 17.00 – YellowSquare Milan), oltre all’evento di chiusura della Milano Music Week con il concerto del supergruppo "Les Amazones D'Afrique", il collettivo musicale africano tutto al femminile, e il dj set di Montparnasse Musique, che unisce il produttore algerino-francese Nadjib Ben Bella e dj Aero Manyelo del Sudafrica (27 novembre - Santeria Viale Toscana).   Lunedì 21 novembre alle 17.30 si terrà la prima imperdibile esibizione della Milano Music Week con la performance unica che Andrea, Matteo e Virginia Bocelli regaleranno alla città. Un set dalla terrazza del Mondadori Megastore di Piazza Duomo per salutare Milano e inaugurare la settimana della Musica. Eccezionalmente insieme per la prima volta in Italia, i tre artisti si esibiranno in una performance suggestiva che farà immergere il pubblico e l'intera piazza nella magica atmosfera natalizia, eseguendo in anteprima alcuni brani estratti dal loro primo album insieme "A Family Christmas". Successivamente Andrea, Matteo e Virginia incontreranno i fan all’interno dello store. Informazioni: www.mondadoristore.it/bocelli-evento-album/.   Tra gli eventi da segnalare nella giornata di lunedì 21 novembre, l’annuale Convegno Istituzionale di Inaugurazione all’Apollo Club alle ore 16.30. Interverranno il Sindaco di Milano Beppe Sala, l’Assessore alla Cultura Comune di Milano Tommaso Sacchi, il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera, il CEO di FIMI Enzo Mazza, il Direttore Generale di Nuovo Imaie Maila Sansaini e il Consigliere di Gestione SIAE Paolo Franchini. È possibile prenotarsi a questo link.   Allo YellowSquare Milan cominceranno al pomeriggio gli incontri con gli artisti: Alfa e Mattia Stanga dialogheranno sul tema “Tutto quello che ci fa ridere di più”, Sick Luke racconterà la sua storia, Paola Zukar sarà ospite di Luca de Gennaro del format “All Access Area”. Radio 2, radio ufficiale della Milano Music Week, avrà un corner allo YellowSquare Milan il 21 e il 22 novembre attivo dalle 14.00 alle 16.00, dove intervisterà gli ospiti collegandosi in diretta con “La versione delle due”, il programma di Andrea Delogu e Silvia Boschero. Mi-Tomorrow distribuirà la guida cartacea per rimanere aggiornati su tutti gli appuntamenti.   CPM Music Institute darà il via sempre lunedì all’Open Week con tanti incontri, masterclass e ospiti speciali tra artisti e addetti ai lavori. Tv Sorrisi e Canzoni, il magazine punto di riferimento nel mondo dello spettacolo, lunedì 21 novembre festeggerà i suoi primi 70 anni con un evento esclusivo: una grande festa per celebrare lo spettacolo e la creatività insieme a cantanti e artisti. Potranno partecipare anche alcuni fortunati lettori, scelti tra coloro che avranno inviato alla redazione il messaggio più originale sul perché amano e leggono Sorrisi ogni settimana. Sarà inoltre una sera ricca di concerti, tra i quali Venditti & De Gregori al Teatro degli Arcimboldi, Luchè al Mediolanum Forum di Assago, Jack Harlow all’Alcatraz, La Rappresentante Di Lista al Fabrique e Sissi all’Arci Bellezza.   Milano Music Week 2022 è promossa e fortemente voluta da Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, ASSOMUSICA, FIMI Federazione Industria Musicale Italiana, NUOVO IMAIE Nuovo Istituto Mutualistico per la tutela degli Artisti Interpreti ed Esecutori e SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori. È organizzata per il secondo anno da Fondazione Italia Music Lab, nuovo hub nato da un’idea di SIAE per il sostegno ai giovani music creator italiani.   Partecipano in qualità di partner A.F.I. Associazione Fonografici Italiani, Evolution, FEM Federazione Editori Musicali, KeepOn LIVE, PMI Produttori Musicali Indipendenti e SCF. La direzione artistica è affidata a Nur Al Habash, direttrice della Fondazione Italia Music Lab, che ha ricevuto il testimone dallo storico curatore Luca de Gennaro. Il main sponsor di questa edizione è UniCredit che accompagna il pubblico durante tutti gli eventi della Milano Music Week offrendo esclusive opportunità di entrare in contatto con gli artisti e ospiterà nella propria sede l’intervista e lo showcase dei curatori speciali Colapesce e Dimartino.   Il programma completo è disponibile sul sito https://milanomusicweek.it/ Per i Music Talk e gli incontri è possibile prenotarsi tramite la piattaforma di ticketing e discovery DICE, partner della Milano Music Week.   Al centro di questa edizione della Milano Music Week ci sono i panel sul music business MUSIC TALK e gli INCONTRI CON GLI ARTISTI più noti della musica italiana, che sono più che raddoppiati quest’anno rispetto alle passate edizioni. Un appuntamento in cui l’industria musicale italiana si ritrova creando nuove connessioni, in cui i fan possono conoscere più da vicino i propri idoli e in cui il pubblico, che arriva da tutto il Paese, si immerge a 360° nel mondo dello spettacolo.   Milano Music Week unisce i principali attori della filiera - artisti, autori, case discografiche, editori, centri di formazione, promoter, associazioni musicali, operatori, tecnici - mettendo al centro temi attuali e scenari futuri, non solo nei Music Talk e negli incontri con gli artisti, ma anche riunendo in una settimana tanti live, dj set, workshop, talk ed eventi speciali.   Durante la settimana non mancheranno momenti formativi e di approfondimento proposti dalla Milano Music Week. Grazie all’apporto dei Promotori, degli educational partner CPM Music Institute, Master in Comunicazione musicale di Almed e SAE Institute e degli altri partner coinvolti nell’iniziativa. Per la prima volta quest’anno la Milano Music Week arriva con FIMI all’interno delle scuole superiori con 4 seminari multi tema sull'industria musicale che si terranno all’Istituto Scolastico Schiaparelli-Gramsci di Milano.   Amazon Music è lo streaming partner ufficiale della Milano Music Week 2022 e ospita la playlist ufficiale. Amazon Music presenterà inoltre un concerto allo Yellowsquare durante la MMW, dove si esibiranno due artisti del programma Breakthrough, VV e Mattak. Biglietti disponibili via DICE.   Iliad, official partner, si inserisce nel palinsesto con l'obiettivo di rispondere al forte desiderio di vivere gli eventi musicali live, consolidando con il proprio pubblico un rapporto sempre più diretto e disintermediato. Per fare ciò, iliad promuove una serie di talk intitolata “Fondamentali", grazie ai quali dà voce alle storie personali di tre artisti, Selton, Venerus e Ginevra, in dialogo con Alessandro Grieco, e ha organizzato tre corse su un tram milanese brandizzato nella serata di sabato 26 novembre, a partire dalle ore 21:00, sulle quali sarà possibile vivere un’esperienza all’insegna di musica con il dj set dei Crookers per un viaggio movimentato e immersivo.   I media partner di quest’anno sono Accordo.it, organizzatore dell’evento fieristico SHG Music Show che riunisce al Palazzo delle Stelline questo weekend, il 19 e 20 novembre, la filiera dello strumento musicale moderno, configurandosi come anteprima della Milano Music Week; Billboard Italia, l’unica edizione europea del noto magazine statunitense, che organizza la proiezione speciale Elvis Night; Mi-Tomorrow, il giornale gratuito dei pomeriggi di Milano che ha realizzato l’esclusiva guida cartacea degli eventi della settimana; Rolling Stone, testata dedicata alla musica, al cinema e alla rock culture, che approfondirà i panel sul music business; ScuolaZoo, il media brand di riferimento della Generazione Z e community di studenti più grande d'Italia, che approfondirà i temi della Milano Music Week sui propri canali social con oltre 5 milioni di utenti; Tv Sorrisi e Canzoni, il magazine punto di riferimento nel mondo della spettacolo, che festeggia i suoi primi 70 anni con un evento speciale; Vevo, il principale network mondiale di video musicali, che dedica una playlist agli artisti della settimana; Webboh, community di riferimento per la GenZ che racconterà ai ragazzi lo stato attuale dell'industria musicale. Radio 2, radio ufficiale della Milano Music Week, racconterà la settimana con tante interviste ad artisti e ospiti della rassegna.   Anche per questa edizione, Linecheck - Music Meeting and Festival è main content partner della Milano Music Week. Dal 22 al 26 novembre al BASE Milano ci saranno cinque giorni di eventi, un vero e proprio Festival di musica e incontri dedicati a professionisti e music lovers. Il tema principale del festival sarà #INEXILE, un concetto ampio che racchiude in sé l’idea della distanza fisica dalla propria patria, nonché l'impossibilità di lasciarla o di sentirsi liberi di muoversi verso mete che potrebbero diventare “nuove patrie” lungo il proprio cammino. L’immagine della Milano Music Week 2022 è curata da Pop-Eye Studio. Con il supporto di YES MILANO www.yesmilano.it  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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paoloxl · 6 years ago
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La sua generosità lo ha ucciso. Il tassista Eugenio Fumagalli di 47 anni si era fermato col suo taxi a Milano Meda per prestare soccorso a una coppia di giovani che erano stati investiti da un pirata della strada. La tragedia alle 3,30 del mattino. Aveva la pettorina gialla, ma non gli è bastata ed è stato travolto da un'auto che non l'aveva visto.
Muore anche un altro agricoltore travolto dal trattore in provincia di Torino, sono già 4 nel 2019 e 103 da quando abbiamo come ministro centinaio, che speriamo cominci ad occuparsi di queste tragedie che sono di sua competenza come Ministro delle politiche agricole.
Muore dopo due anni di agonia l'agente penitenziario Sissy Trovato mazza: era stata colpita da un colpo di pistola mentre era in servizio. Sconosciute le cause del suo omicidio che inizialmente era stato considerato un suicidio
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claudiodangelo59 · 3 years ago
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OGGI 17 OTTOBRE, ITALIANO RICORDA…
1942
SECONDA GUERRA MONDIALE
FRONTE JUGOSLAVO
ULTIMA CARICA
DELLA CAVALLERIA ITALIANA
IL REGGIMENTO "CAVALLEGGERI DI ALESSANDRIA (14°)”
CARICA A POLOJ (CROAZIA)
La CARICA di POLOJ (CROAZIA) è un episodio bellico consumatosi durante il secondo conflitto mondiale nel FRONTE JUGOSLAVO il 17 ottobre 1942, passato alla storia come ultima carica posta in essere da truppe militari regolari.
L'episodio ha visto come protagonisti da una parte il Regio Esercito, con il Reggimento "Cavalleggeri di Alessandria (14°)” e dall'altra l'Esercito popolare di liberazione della JUGOSLAVIA.
FU IN ASSOLUTO L'ULTIMA CARICA DELLA CAVALLERIA ITALIANA.
Dopo l'invasione della JUGOSLAVIA nel 1941 e la conseguente spartizione dei territori occupati voluta dalla GERMANIA NAZISTA, il REGNO D'ITALIA era presente a ZARA, in una parte della SLOVENIA (Provincia italiana di LUBIANA), nella parte nord-occidentale della BANOVINA di CROAZIA (congiunta alla Provincia di FIUME), in una parte della DALMAZIA e nella zona della BOCCHE DI CATTARO (Governatorato di DALMAZIA).
L'ITALIA assicurava i propri confini con diverse Divisioni, stanziate in basi nel FRIULI VENEZIA GIULIA, nell'ISTRIA, in ZARA, e in ALBANIA.
Con il crescere del malcontento popolare causato dall'occupazione dell'Asse, nell'ex Regno di JUGOSLAVIA prendeva sempre più piede un movimento armato filocomunista di opposizione, chiamato ufficialmente Armata popolare di liberazione della JUGOSLAVIA.
I Reparti jugoslavi seguivano, a grandi linee, le direttive del loro autoproclamato Generale Josip Broz Tito, che sarebbe poi diventato, con l'instaurarsi del Comunismo nella regione, primo Presidente della Repubblica Socialista Federale di JUGOSLAVIA.
I primi scontri si svolsero già nei primi giorni dell'invasione, per poi continuare durante tutta l'occupazione, principalmente sotto forma di azioni di guerriglia, di sabotaggio e di disturbo.
I "Cavalleggeri di Alessandria (14°)" era uno dei Reggimenti italiani presenti nei territori occupati in cui le truppe erano prevalentemente a cavallo: era di sicuro il Reggimento con la più alta mobilità tra tutti quelli nella zona. Il Reggimento, inquadrato nella 1ª Divisione Celere "Eugenio di Savoia", compiva azioni di pattugliamento e controllo del territorio e gli scontri con i partigiani erano frequenti.
Al sorger del sole del 17 ottobre 1942, il Reggimento, guidato dal Colonnello Antonio Ajmone Cat e supportato da una colonna di artiglieria ippotrainata, il 3º squadrone carri basato su carri L6/40 ed il battaglione Camicie Nere divisionale (81°), muoveva verso PRIMISLJE in una normale operazione di controllo quando, nelle prossimità del FIUME KORANA, un manipolo di partigiani Jugoslavi esplosero dei colpi dalle alture circostanti, uccidendo subito un Ufficiale e un Cavalleggero e ferendo diversi uomini e cavalli.
Il 14° effettuò un breve ripiegamento che diede tempo ai partigiani di riorganizzarsi e di appostarsi nelle alture vicine. Alle 13.00, il Reggimento si mosse in formazione a losanga, rinforzato dallo Squadrone di supporto con carri e pezzi d'artiglieria.
Alle 14.30, questo raggiunse POLOJ e si schierò nella valle in ordine di combattimento, poiché le alture erano tenute dai partigiani, e subito iniziò un violento scontro a fuoco.
Alle 17.00 si accentuò la pressione avversaria. Vista la difficoltà di manovrare con i cavalli, ed il pericolo di un nemico schierato su posizioni dominanti, il Comandante del Reggimento, Colonnello Antonio Ajmone Cat, valutata la situazione e l’approssimarsi del buio, decise di attestarsi a difesa su alcune modeste alture per conseguire un vantaggio tattico e costringere il nemico a scoprirsi.
Il caso volle che alla colonna del Colonnello Cat si fosse aggiunto il Generale Mario Federico Mazza, Vicecomandante della Divisione, che, d’accordo con il Generale Cesare Lomaglio, Comandante della Divisione, ordinarono ai “Cavalleggeri di Alessandria” di proseguire verso PRIMISLJE, nonostante l’operazione apparisse rischiosa a causa dell’oscurità e della presenza del nemico bene appostato.
Il Generale Lomaglio, col far del buio, decise di far ritirare le forze a PERJASICA, ma ormai i partigiani aspettavano questa mossa.
Alle 18.30 le truppe italiane iniziarono a muoversi, ma dopo pochi chilometri furono attaccate nuovamente da un violento fuoco di armi automatiche e di bombe a mano.
Il Colonnello Cat mandò in scoperta il 1° Squadrone del Capitano Antonio Petroni con lo Squadrone comando e quello dei mitraglieri.
Nel frattempo il 3° Squadrone, sfoderate le sciabole, si lanciò alla carica sui partigiani che scendevano dalle alture a sinistra, mentre il 2° Squadrone faceva lo stesso dal lato opposto; in retroguardia il 4° Squadrone del Capitano Vinaccia caricò ripetutamente per coprire la ritirata dell'artiglieria e degli automezzi: il Capitano Vinaccia cadde nello scontro, ma le perdite partigiane furono nettamente superiori. I pochi partigiani rimasti, a questo punto, decisero di organizzare un terzo sbarramento, ma una poderosa carica di sciabole riuscì a spezzare l'accerchiamento formatosi e a metterli in fuga.
A fine battaglia, in tarda serata, i "Cavalleggeri di Alessandria (14°)" contavano 2 ufficiali dispersi, deceduti ma i cui corpi non poterono essere recuperati, 1 ufficiale morto, 5 feriti, 10 morti, 56 feriti e 50 dispersi fra Sottufficiali e Cavalleggeri. I cavalli perduti furono 109, quelli feriti 60.
Le perdite partigiane non vennero mai confermate ufficialmente anche se presumibilmente il loro numero fu abbastanza elevato da determinare per le armi italiane almeno la vittoria tattica.
Nelle ripetute cariche era andato perso lo Stendardo che però, il mattino seguente, il Capitano Fabio Martucci Comandante dello Squadrone Mitraglieri con il suo attendente Morgan Ferrari, venne ritrovato impigliato al ramo di un albero e fu così recuperato.
Il 18 e 19 ottobre 1942 il Reggimento sostò a PERJASICA, a disposizione del Comando Divisione “Lombardia”.
Già all’indomani della battaglia c’era, negli alti comandi italiani, la voglia di cancellare l’episodio.
La Carica di POLOJ fu certamente un’azione coraggiosa compiuta in maniera esemplare dai Cavalleggeri italiani, in cui rifulsero diversi atti di eroismo individuali, che valsero loro 12 Medaglie d'Argento al Valor Militare, altre di Bronzo e Croci di Guerra ad ognuno.
Però l’azione militare era scaturita da ordini superiori avventati e non aderenti alla situazione tattica sul terreno.
L’inettitudine dei Generali Lomaglio e Mazza venne prontamente taciuta, non tanto per non screditare i due alti Ufficiali, ma per non far trapelare quella che era la generale impreparazione di tutto il sistema militare italiano a contrastare efficacemente la guerra partigiana nei BALCANI.
Ironia della sorte il Colonnello Ajmone Cat venne presto allontanato dal comando del Reggimento e gli fu negato un qualsiasi riconoscimento ufficiale per la sua azione di comando nella battaglia di POLOJ.
Nel secondo dopoguerra la crisi tra ITALIA e JUGOSLAVIA sul territorio di TRIESTE e la condotta tenuta dagli italiani durante l’occupazione dei Balcani non aiutarono certo a rendere il giusto merito alla CARICA di POLOJ.
Su tutto cadde il silenzio delle Istituzioni italiane e per decenni l’intero episodio venne pressoché dimenticato.
Il Reggimento “Cavalleggeri di Alessandria (14°)” è stato sciolto il 30 giugno 1979 senza aver mai ricevuto una ricompensa allo Stendardo per i fatti dell’ottobre 1942.
..... CARICAT! ALESSANDRIA !!!
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ilragliodelmulo · 4 years ago
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Pavor Nocturnus - Il giardino delle delizie
La scelta dei dipinti è avvenuta cercando di immaginarne la resa musicale, mi sono lasciato guidare dall'istinto in quel senso. Nocturnus - Il giardino delle delizie
Dietro il nome d’arte Pavor Nocturnus si cela Eugenio Mazza, folle ideatore del progetto “Bosch”, un connubio di musica e video che trae ispirazione dall’opera del pittore fiammingo. Otto frammenti capaci di trasportarci in un mondo di terrificanti meraviglie. “Bosch”, già disponibile su Youtube, uscirà per Toten Schwan Records e Dio Drone in versione digitale e digi-sleeve edition CD +…
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italianaradio · 5 years ago
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Elezioni Regionali. Lista per lista tutti i voti di ogni singolo candidato
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/elezioni-regionali-lista-per-lista-tutti-i-voti-di-ogni-singolo-candidato/
Elezioni Regionali. Lista per lista tutti i voti di ogni singolo candidato
Elezioni Regionali. Lista per lista tutti i voti di ogni singolo candidato
A scrutini oramai completati (QUI) ecco i dati dei voti ottenuti candidato per candidato, coalizione per coalizione. A seguire, le preferenze di ogni singolo partecipante alle ultime consultazioni elettorali, in ordine di colazione, lista e collegio. Centrodestra [>] FORZA ITALIA Collegio Nord Gallo Gianluca 12.053 De Caprio Antonio 3.782 Nicolai Maurizio 3.276 Salerno Carmelo 3.129 Russo Antonio 2.539 De Rose Luigi Detto Luigino 2.432 Spataro Michelangelo 846 Ferrari Basilio 652 Sposato Yole 390 Collegio Centro Tallini Domenico 8.009 Santacroce Frank Mario 4.920 Lostumbo Rosario 2.281 Matacera Pietro 2.211 De Sarro Francesco 2.174 Daffina’ Antonino Detto Tonino 1.390 Pianura Maria Grazia 991 Collegio Sud Arruzzolo Giovanni 8.649 Giannetta Domenico Detto Mimmo 6.483 Raffa Giuseppe 5.085 Peda’ Giuseppe 4.826 Imbalzano Candeloro 3.133 Romeo Giuseppe Francesco Detto Peppe 2.475 Bellantoni Anna 57 [>] LEGA SALVINI Collegio Nord Molinaro Pietro Santo 5.613 Novello Luigi 5.001 Battaglia Leo 2.681 Carelli Mario 2.254 Iannotta Gregorio 1.644 Baffa Alfio 1.319 Bozzo Ida 1.191 Piacentini Osvaldo 1.115 Perrone Alessandro 1.008 Collegio Centro Mancuso Filippo 6.456 Raso Pietro 4.708 Gaetano Salvatore 3.667 Chiefalo Antonio 3.662 Macri’ Giuseppe 3.173 Daniele Nicola 1.605 Pisera’ Antonio 1.405 Gelanze’ Cesarina 494 Collegio Sud Minasi Clotilde 2.288 Biasi Rocco 2.052 Pirrotta Giuseppe 1.718 Macri’ Francesco 1.642 Capponi Caterina Maria 1.044 Recupero Francesco 805 Coco Antonino 790 [>] FRATELLI D’ITALIA Collegio Nord Morrone Luca 8.110 De Caro Enrico 7.447 Rapani Ernesto 2.733 Madeo Ernesto 1.889 Lorelli Gioacchino 1.314 Granata Enrico 659 De Santis Giuditta 408 Guaglianone Pasquale 352 9. Lopez Antonio 352 Collegio Centro Pietropaolo Filippo Maria 4.160 Nicolazzi Amedeo 3.964 Fimiano Raffaele 2.545 Aversa Rosario Achille 2.065 Conforto Maurizio 1.249 Bottaro Maria Adele 892 De Angelis Fausto 670 Rosi Bruno 566 Collegio Sud Creazzo Domenico 8.033 Neri Giuseppe 7.378 Sainato Raffaele 3.897 Fazzolari Orlando 3.321 Marino Demetrio 3.054 Cascarano Marco 2.405 Polimeno Maria Alessandra 1.442 [>] JOLE SANTELLI PRESIDENTE Collegio Nord Caputo Pierluigi 5.775 Succurro Rosaria 3.626 D’acri Mauro 3.298 Cesareo Carlo 3.149 Straface Pasqualina 3.121 Pastore Francesca Loredana 2.802 Sergio Franco 2.367 Mele Barbara 2.303 Caligiuri Maria Jose 405 Collegio Centro Pitaro Vito 5.024 Paradiso Tranquillo 2.590 Pasqua Vincenzo 2.261 Muraca Luigi 2.070 Mazza Pasquale Detto Romano 1.816 Torromino Sergio 1.767 Tassone Gianluca 1.325 Caruso Titina Detta Carolina 1.132 Collegio Sud Mattiani Giuseppe 7.728 Caccamo Lucia 3.678 Bagnato Bruno 2.819 Fallanca Pietro 645 Pinto Giuseppe Detto Peppe Detto Pino 524 Ligato Enrico 443 Macri’ Rosario 47 [>] CASA DELLE LIBERTA’ Collegio Nord Gentile Giuseppe 7.821 Fava Mariolino Nicola 983 Monaco Enrico Francesco 943 Giusta Rocco 837 Senise Roberto 721 D’angelis Antonietta Giuseppina 446 Salvo Carlo 372 Brandi Cordasco Salmena Giovanni 299 Greco Franco 113 Collegio Centro Esposito Sinibaldo Detto Baldo 10.281 De Nisi Francesco 6.994 Grillo Alfonso 2.654 Tropea Mariolina 1.147 Paletta Laura 355 Taverna Vanessa 212 Filippelli Luigi 127 Davoli Vittorio 104 [>] UDC UNIONE DI CENTRO Collegio Nord Graziano Giuseppe 4.877 Cerra Rosalbino 3.957 Arci Antonio Detto Maurizio 2.189 Ciodaro Emira 1.649 Gerace Antonio 1.202 Iacone Ignazio 1.092 Salerno Eugenio 742 Ferraro Mario 522 De Luca Antonio 136 Collegio Centro Pitaro Vito 5.024 Paradiso Tranquillo 2.590 Pasqua Vincenzo 2.261 Muraca Luigi 2.070 Mazza Pasquale Detto Romano 1.816 Torromino Sergio 1.767 Tassone Gianluca 1.325 Caruso Titina Detta Carolina 1.132 Collegio Sud Paris Nicola 6.058 Zavettieri Pierpaolo 5.091 Gelardi Giuseppe 4.701 Vizzari Giuseppe Roberto 3.656 Primerano Sebastiano 1.854 Occhipinti Riccardo 1.394 Pegna Carmen Regina 52 Centrosinistra [>] PARTITO DEMOCRATICO Collegio Nord Bevacqua Domenico Detto Mimmo 7.521 Guccione Carlo 6.263 Giudiceandrea Giuseppe Detto Giudice 4.598 Zagarese Aldo 3.135 Lecce Pietro 2.468 Nociti Ferdinando 1.919 Succurro Gianluca 1.914 Saladino Maria 1.572 Di Leone Luciano 997 Collegio Centro Notarangelo Libero 6.045 Tassone Luigi 5.351 Mammoliti Raffaele 5.281 Cuda Gianluca 5.061 Guerriero Fabio 4.471 Arena Sergio 3.177 Girasole Carolina 1.950 Robbe Angela 1.774 Collegio Sud Irto Nicola 12.568 Battaglia Domenico Donato Mimmo 6.244 Nucera Giovanni 4.979 Pacifici Cosima Detta Mimma 1.513 Spatari Nensi 865 Tripodi Andrea 387 Barbera Luigi 37 [>] IO RESTO IN CALABRIA Collegio Nord Di Natale Graziano 4.752 Mundo Francesco Detto Franco 4.606 D’alessandro Felice 3.628 Rubino Franco Ernesto 2.859 Tamburi Vincenzo 2.022 Crispino Arturo 1.685 Madeo Francesco 1.471 Tarasi Pietro 1.415 Scorza Norina 1.396 Collegio Centro Pitaro Francesco 3.717 Consoli Domenico 3.675 Lo Schiavo Antonio Maria 3.486 Deonofrio Mario 2.700 Muraca Francesco 2.625 Ferrara Danilo 831 De Luca Salvatore Detto Rori 425 Giannuzzi Innocenza 376 Collegio Sud Anastasi Marcello 1.072 Carchidi Angelo 808 Albanese Michele 511 Attina’ Fortunato 475 Malara Antonio 409 Cozza Maria Angela 288 Giurato Maria 78 [>] DEMOCRATICI E PROGRESSITI Collegio Nord Aieta Giuseppe 7.454 Guglielmelli Luigi 4.147 Filippo Sergio 1.296 Papaianni Lucia 1.220 Audia Pasquale 956 Civitelli Francesco 747 Raffo Gilberto 496 Stumpo Sergio 141 Brunetti Domenico 99 Collegio Centro Sculco Flora 6.043 Mirabello Michelangelo Detto Michele 3.404 Murgi Gino 2.310 Sacco Elisabeth 1.465 Menniti Daniele 1.452 Gallelli Domenico 1.355 De Nardo Tiziana 293 Rizzo Mario 1 Collegio Sud Billari Antonio Andrea 6.268 Galimi Michele 1.030 Giugno Luigi Vincenzo 820 Crea Antonino 772 Sabatino Salvatore 666 Sculco Flora 104 Labate Teresa 20 Tansi Presidente [>] TESORO CALABRIA Collegio Nord Tansi Carlo Detto Tanzi 6.639 Pezzi Sandro 1.139 Pignataro Peppino 960 Colamaria Graziella 854 Martucci Giovanni 851 Garritano Alessandro 821 Morrone Francesco 818 Principe Rosa 680 Zicarelli Patrizio 636 Collegio Centro Voce Vincenzo 3.187 Militano Giuseppina Detta Giusi 1.030 Carallo Claudio 676 Grasso Raffaele 625 Rombola’ Nicola 559 Gigliotti Giuseppe 552 Pelaggi Maria Bruna 378 Mirante Antonio Maria 285 Collegio Sud Lacopo Ettore 1.196 De Lorenzo Rita Antonia 786 Ruoppolo Antonio 444 Surace Filippo Francesco 414 Scaramuzzino Luigi 394 Gervasi Giuseppe 368 Sergi Pietro 299 [>] CALABRIA LIBERA Collegio Nord Rogano Adolfo Antonio 873 Reda Alessandra 736 Emanuele Vittorio 600 Zicarelli Michele 530 Mondelli Nicola 353 Barillaro Loredana 336 Esaltato Domenico 276 Alfano Eugenio 247 D’Acunzo Vincenzo 28 [>] CALABRIA PULITA Collegio Nord Baldo Nicola 395 Provenzano Eugenio 234 Nato Giuseppe 177 Daniele Nicola 176 Gencarelli Franco Angelo 138 Turano Giovanni 52 Farina Mario 20 Ferma Rosalina 9 Barone Maria 7 Aiello Presidente [>] MOVIMENTO 5 STELLE Collegio Nord Tavernise Davide 2.241 Bruno Vittorio 1.637 Caligiuri Manlio 1.300 Minervino Guglielmo 748 Gallo Rossella 657 Pastena Valentina 624 Paldino Gianluca 425 Bevilacqua Rosa 186 Cirullo Carmela 185 Collegio Centro Giardino Chiara 1.360 Mardente Francesco 1.186 Oliveto Vittorio 1.053 Assadi Dariush 820 Scalese Iolanda Nausica 448 Bausone Alessia 423 Militare Umberto 384 Tropeano Giuseppe 374 Collegio Sud Scappatura Antonino 932 Quattrone Armando 899 Laface Maria 766 Augliera Domenico 559 Barbucci Riccardo 280 Romeo Cosimo 251 Costantino Natale 160 [>] LIBERI DI CAMBIARE Collegio Nord Aiello Francesco 930 Rizzo Angela 416 Bonacci Giovanni 138 Delle Cave Luca 131 Romano Francesco 111 Tocci Gianfranco 102 Rinaldi Nicholas 101 Lifrieri Francesco Luca 84 Collegio Centro Ciciarello Giusymanuela 709 Afflitto Francesco 615 Maida Antonio 599 Stranieri Luigi Antonio 269 Squillace Carmela 208 Morace Paola 194 Pizzimenti Giovanni 192 Valenzise Francesco 84 Collegio Sud Barilla’ Giovanni 459 Italiano Antonella 291 Rizzo Jacopo 165 Mollica Amilcare 136 Caccamo Daniele 118 Bianchi Natale 33
A scrutini oramai completati (QUI) ecco i dati dei voti ottenuti candidato per candidato, coalizione per coalizione. A seguire, le preferenze di ogni singolo partecipante alle ultime consultazioni elettorali, in ordine di colazione, lista e collegio. Centrodestra [>] FORZA ITALIA Collegio Nord Gallo Gianluca 12.053 De Caprio Antonio 3.782 Nicolai Maurizio 3.276 Salerno Carmelo 3.129 Russo Antonio 2.539 De Rose Luigi Detto Luigino 2.432 Spataro Michelangelo 846 Ferrari Basilio 652 Sposato Yole 390 Collegio Centro Tallini Domenico 8.009 Santacroce Frank Mario 4.920 Lostumbo Rosario 2.281 Matacera Pietro 2.211 De Sarro Francesco 2.174 Daffina’ Antonino Detto Tonino 1.390 Pianura Maria Grazia 991 Collegio Sud Arruzzolo Giovanni 8.649 Giannetta Domenico Detto Mimmo 6.483 Raffa Giuseppe 5.085 Peda’ Giuseppe 4.826 Imbalzano Candeloro 3.133 Romeo Giuseppe Francesco Detto Peppe 2.475 Bellantoni Anna 57 [>] LEGA SALVINI Collegio Nord Molinaro Pietro Santo 5.613 Novello Luigi 5.001 Battaglia Leo 2.681 Carelli Mario 2.254 Iannotta Gregorio 1.644 Baffa Alfio 1.319 Bozzo Ida 1.191 Piacentini Osvaldo 1.115 Perrone Alessandro 1.008 Collegio Centro Mancuso Filippo 6.456 Raso Pietro 4.708 Gaetano Salvatore 3.667 Chiefalo Antonio 3.662 Macri’ Giuseppe 3.173 Daniele Nicola 1.605 Pisera’ Antonio 1.405 Gelanze’ Cesarina 494 Collegio Sud Minasi Clotilde 2.288 Biasi Rocco 2.052 Pirrotta Giuseppe 1.718 Macri’ Francesco 1.642 Capponi Caterina Maria 1.044 Recupero Francesco 805 Coco Antonino 790 [>] FRATELLI D’ITALIA Collegio Nord Morrone Luca 8.110 De Caro Enrico 7.447 Rapani Ernesto 2.733 Madeo Ernesto 1.889 Lorelli Gioacchino 1.314 Granata Enrico 659 De Santis Giuditta 408 Guaglianone Pasquale 352 9. Lopez Antonio 352 Collegio Centro Pietropaolo Filippo Maria 4.160 Nicolazzi Amedeo 3.964 Fimiano Raffaele 2.545 Aversa Rosario Achille 2.065 Conforto Maurizio 1.249 Bottaro Maria Adele 892 De Angelis Fausto 670 Rosi Bruno 566 Collegio Sud Creazzo Domenico 8.033 Neri Giuseppe 7.378 Sainato Raffaele 3.897 Fazzolari Orlando 3.321 Marino Demetrio 3.054 Cascarano Marco 2.405 Polimeno Maria Alessandra 1.442 [>] JOLE SANTELLI PRESIDENTE Collegio Nord Caputo Pierluigi 5.775 Succurro Rosaria 3.626 D’acri Mauro 3.298 Cesareo Carlo 3.149 Straface Pasqualina 3.121 Pastore Francesca Loredana 2.802 Sergio Franco 2.367 Mele Barbara 2.303 Caligiuri Maria Jose 405 Collegio Centro Pitaro Vito 5.024 Paradiso Tranquillo 2.590 Pasqua Vincenzo 2.261 Muraca Luigi 2.070 Mazza Pasquale Detto Romano 1.816 Torromino Sergio 1.767 Tassone Gianluca 1.325 Caruso Titina Detta Carolina 1.132 Collegio Sud Mattiani Giuseppe 7.728 Caccamo Lucia 3.678 Bagnato Bruno 2.819 Fallanca Pietro 645 Pinto Giuseppe Detto Peppe Detto Pino 524 Ligato Enrico 443 Macri’ Rosario 47 [>] CASA DELLE LIBERTA’ Collegio Nord Gentile Giuseppe 7.821 Fava Mariolino Nicola 983 Monaco Enrico Francesco 943 Giusta Rocco 837 Senise Roberto 721 D’angelis Antonietta Giuseppina 446 Salvo Carlo 372 Brandi Cordasco Salmena Giovanni 299 Greco Franco 113 Collegio Centro Esposito Sinibaldo Detto Baldo 10.281 De Nisi Francesco 6.994 Grillo Alfonso 2.654 Tropea Mariolina 1.147 Paletta Laura 355 Taverna Vanessa 212 Filippelli Luigi 127 Davoli Vittorio 104 [>] UDC UNIONE DI CENTRO Collegio Nord Graziano Giuseppe 4.877 Cerra Rosalbino 3.957 Arci Antonio Detto Maurizio 2.189 Ciodaro Emira 1.649 Gerace Antonio 1.202 Iacone Ignazio 1.092 Salerno Eugenio 742 Ferraro Mario 522 De Luca Antonio 136 Collegio Centro Pitaro Vito 5.024 Paradiso Tranquillo 2.590 Pasqua Vincenzo 2.261 Muraca Luigi 2.070 Mazza Pasquale Detto Romano 1.816 Torromino Sergio 1.767 Tassone Gianluca 1.325 Caruso Titina Detta Carolina 1.132 Collegio Sud Paris Nicola 6.058 Zavettieri Pierpaolo 5.091 Gelardi Giuseppe 4.701 Vizzari Giuseppe Roberto 3.656 Primerano Sebastiano 1.854 Occhipinti Riccardo 1.394 Pegna Carmen Regina 52 Centrosinistra [>] PARTITO DEMOCRATICO Collegio Nord Bevacqua Domenico Detto Mimmo 7.521 Guccione Carlo 6.263 Giudiceandrea Giuseppe Detto Giudice 4.598 Zagarese Aldo 3.135 Lecce Pietro 2.468 Nociti Ferdinando 1.919 Succurro Gianluca 1.914 Saladino Maria 1.572 Di Leone Luciano 997 Collegio Centro Notarangelo Libero 6.045 Tassone Luigi 5.351 Mammoliti Raffaele 5.281 Cuda Gianluca 5.061 Guerriero Fabio 4.471 Arena Sergio 3.177 Girasole Carolina 1.950 Robbe Angela 1.774 Collegio Sud Irto Nicola 12.568 Battaglia Domenico Donato Mimmo 6.244 Nucera Giovanni 4.979 Pacifici Cosima Detta Mimma 1.513 Spatari Nensi 865 Tripodi Andrea 387 Barbera Luigi 37 [>] IO RESTO IN CALABRIA Collegio Nord Di Natale Graziano 4.752 Mundo Francesco Detto Franco 4.606 D’alessandro Felice 3.628 Rubino Franco Ernesto 2.859 Tamburi Vincenzo 2.022 Crispino Arturo 1.685 Madeo Francesco 1.471 Tarasi Pietro 1.415 Scorza Norina 1.396 Collegio Centro Pitaro Francesco 3.717 Consoli Domenico 3.675 Lo Schiavo Antonio Maria 3.486 Deonofrio Mario 2.700 Muraca Francesco 2.625 Ferrara Danilo 831 De Luca Salvatore Detto Rori 425 Giannuzzi Innocenza 376 Collegio Sud Anastasi Marcello 1.072 Carchidi Angelo 808 Albanese Michele 511 Attina’ Fortunato 475 Malara Antonio 409 Cozza Maria Angela 288 Giurato Maria 78 [>] DEMOCRATICI E PROGRESSITI Collegio Nord Aieta Giuseppe 7.454 Guglielmelli Luigi 4.147 Filippo Sergio 1.296 Papaianni Lucia 1.220 Audia Pasquale 956 Civitelli Francesco 747 Raffo Gilberto 496 Stumpo Sergio 141 Brunetti Domenico 99 Collegio Centro Sculco Flora 6.043 Mirabello Michelangelo Detto Michele 3.404 Murgi Gino 2.310 Sacco Elisabeth 1.465 Menniti Daniele 1.452 Gallelli Domenico 1.355 De Nardo Tiziana 293 Rizzo Mario 1 Collegio Sud Billari Antonio Andrea 6.268 Galimi Michele 1.030 Giugno Luigi Vincenzo 820 Crea Antonino 772 Sabatino Salvatore 666 Sculco Flora 104 Labate Teresa 20 Tansi Presidente [>] TESORO CALABRIA Collegio Nord Tansi Carlo Detto Tanzi 6.639 Pezzi Sandro 1.139 Pignataro Peppino 960 Colamaria Graziella 854 Martucci Giovanni 851 Garritano Alessandro 821 Morrone Francesco 818 Principe Rosa 680 Zicarelli Patrizio 636 Collegio Centro Voce Vincenzo 3.187 Militano Giuseppina Detta Giusi 1.030 Carallo Claudio 676 Grasso Raffaele 625 Rombola’ Nicola 559 Gigliotti Giuseppe 552 Pelaggi Maria Bruna 378 Mirante Antonio Maria 285 Collegio Sud Lacopo Ettore 1.196 De Lorenzo Rita Antonia 786 Ruoppolo Antonio 444 Surace Filippo Francesco 414 Scaramuzzino Luigi 394 Gervasi Giuseppe 368 Sergi Pietro 299 [>] CALABRIA LIBERA Collegio Nord Rogano Adolfo Antonio 873 Reda Alessandra 736 Emanuele Vittorio 600 Zicarelli Michele 530 Mondelli Nicola 353 Barillaro Loredana 336 Esaltato Domenico 276 Alfano Eugenio 247 D’Acunzo Vincenzo 28 [>] CALABRIA PULITA Collegio Nord Baldo Nicola 395 Provenzano Eugenio 234 Nato Giuseppe 177 Daniele Nicola 176 Gencarelli Franco Angelo 138 Turano Giovanni 52 Farina Mario 20 Ferma Rosalina 9 Barone Maria 7 Aiello Presidente [>] MOVIMENTO 5 STELLE Collegio Nord Tavernise Davide 2.241 Bruno Vittorio 1.637 Caligiuri Manlio 1.300 Minervino Guglielmo 748 Gallo Rossella 657 Pastena Valentina 624 Paldino Gianluca 425 Bevilacqua Rosa 186 Cirullo Carmela 185 Collegio Centro Giardino Chiara 1.360 Mardente Francesco 1.186 Oliveto Vittorio 1.053 Assadi Dariush 820 Scalese Iolanda Nausica 448 Bausone Alessia 423 Militare Umberto 384 Tropeano Giuseppe 374 Collegio Sud Scappatura Antonino 932 Quattrone Armando 899 Laface Maria 766 Augliera Domenico 559 Barbucci Riccardo 280 Romeo Cosimo 251 Costantino Natale 160 [>] LIBERI DI CAMBIARE Collegio Nord Aiello Francesco 930 Rizzo Angela 416 Bonacci Giovanni 138 Delle Cave Luca 131 Romano Francesco 111 Tocci Gianfranco 102 Rinaldi Nicholas 101 Lifrieri Francesco Luca 84 Collegio Centro Ciciarello Giusymanuela 709 Afflitto Francesco 615 Maida Antonio 599 Stranieri Luigi Antonio 269 Squillace Carmela 208 Morace Paola 194 Pizzimenti Giovanni 192 Valenzise Francesco 84 Collegio Sud Barilla’ Giovanni 459 Italiano Antonella 291 Rizzo Jacopo 165 Mollica Amilcare 136 Caccamo Daniele 118 Bianchi Natale 33
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retegenova · 6 years ago
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FEF 14: DAL CORAGGIO DELLE “MONUMENT WOMEN” ALLA CREATIVITA’ DEL MESTIERE CHE SI FA ARTE, PASSANDO PER “IL SEGRETO DI EVA”
  Mercoledì 21 novembre, arriva a Genova Monument Women (ore 17.00 – Alliance Francaise) , il progetto curato da Valeria Palumbo dedicato alle donne che salvarono l’arte negli anni della dominazione nazista, protagonista la coraggiosa partigiana e storica Rose Valland.  Ma ad aprire la quinta giornata del Festival dell’Eccellenza al Femminile sarà l’assegnazione del Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia 2018 (Museo dell’Attore, ore 16.00). La festa continua con l’inaugurazione della mostra di arte contemporanea Il Segreto di Eva – 14 artiste in esposizione al Museo di Sant’Agostino, ore 17 – alla tavola rotonda su Beni culturali e arte contemporanea (Palazzo Ducale ore 18.30). Si chiude alle 21.00 con un omaggio al mestiere che si fa arte, nella Mostra di Umberta Burroni Il Paesaggio In-Tessuto: Patchwork e narrazioni di sartoria (Stanza del Teatro – Palazzo Cambiaso)
  Programma 21 novembre
  Ore 16.00 – Museo Biblioteca dell’Attore
PREMIO IPAZIA ALLA NUOVA DRAMMATURGIA VI edizione
Introduce Eugenio Pallestrini, Presidente Museo Biblioteca dell’Attore. Con i giurati del Premio: Silvana Zanovello – critico teatrale, Stefano Bigazzi – giornalista, Giuliana Manganelli – critico teatrale e regista, Carla Olivari – Presidente Associazione Museo Andrea Doria.  Letture a cura della scuola di recitazione Cantieri Teatrali Dioniso  Segue TEATRO. Antologia dei testi teatrali (edizioni Guida).   Con l’autrice Angela di Maso, drammaturga Premio Enriquez 2018. Pupi Avati definisce la poetica della Di Maso “cruda, dolorosa, abrasiva, lontana da alcun atteggiamento consolatorio” ed Enzo Moscato, nell’articolata e ispirata introduzione al volume, scrive: “Che si tratti di Ecce Virgo, storia di una monaca di clausura, o de Il Catalogo, oppure di Miserere o di Guardami, liberamente ispirato a Filumena Marturano, le situazioni presentate scottano di passione, sono incandescenti, chiamano la sessualità, il desiderio carnale e fisico in un inquieto e a tratti annichilente desiderare”. 
Ore 17.00 – Museo di Sant’Agostino Deposito Lapideo/Sotterranei IL SEGRETO DI EVA – Inaugurazione Mostra. Collettivo di arte contemporanea al femminile – VI tappa Realizzata da ART Commission, a cura di Virginia Monteverde. Presentazione critica di Viana Conti, opere di Connie Bellantonio, Isabel Consigliere, Carla Crosio, Georgia Fambris, Sabina Feroci, Lory Ginedumont, Carla Iacono, Pina Inferrera, Margherita Levo Rosenberg, Odile Maro, Luisa Mazza, Virginia Monteverde, Paola Rando, Renata Soro.  Una visione artistica del mito, della leggenda e del mistero attraverso la sensibilità propria dell’Immaginario femminile nella suggestiva ambientazione del Deposito Lapideo del Museo.
  Ore 18.30 – Palazzo Ducale – Spazio 46 Galleria d’Arte I BENI CULTURALI E IL FUTURO DELL’ARTE CONTEMPORANEA – Tavola Roronda Conduce Alessandra Gagliano Candela – Accademia Ligustica di Belle Arti. Con Stefano Bigazzi – giornalista, Viana Conti – critico, Chico Schoen – gallerista, Mauro Ghiglione – artista, Corrado Zeni – artista, Linda Kaiser – critico, Stefania Giazzi – critico, Virginia Monteverde – gallerista e artista. Saranno presenti tutte le artiste della mostra Il Segreto di Eva.  “Tutta l’arte è stata contemporanea. Il Mantegna è stato contemporaneo. Come Picasso. Come tutti gli artisti del passato. Se non riusciamo a capire le opere degli artisti contemporanei é perché gli artisti sono sempre un poco più avanti. L’arte che oggi definiamo contemporanea costituirà tra un secolo un reperto di ciò che oggi siamo…” [Patrizia Sandretto Re Rebaudengo]
  Ore 17.00 – Alliance Francaise MONUMENT WOMEN, quando le donne salvarono la bellezza: ROSE VALLAND – Laboratorio/spettacolo 3 Progetto a cura di Valeria Palumbo, giornalista e scrittrice, in collaborazione con Touring Club Italiano e MIBAC. Intervista e lezione teatrale con musica, con Valeria Palumbo, Paola Salvi (letture) e Sonia Grandis (musica e letture).   Ciclo di laboratori/spettacolo dedicati a donne straordinarie che rivolsero la loro vita a preservare, e salvare, il patrimonio culturale europeo. In questo laboratorio la storia appassionante di Rose Valland, la coraggiosa storica dell’arte e partigiana francese, il cui impegno permise di sottrarre migliaia di opere d’arte in Francia dal furto dei nazisti. È la più nota delle Monument Women.
  Ore 21.00 – Palazzo Cambiaso – La Stanza del Teatro – via al Ponte Calvi 6 int 1
IL PAESAGGIO IN-TESSUTO Patchwork e narrazioni di sartoria – Inaugurazione Mostra
La natura, l’Arte e il Patrimonio si fondono nei paesaggi di stoffa e broccati di Umberta Burroni.  Orizzonti di mare al tramonto, atmosfere di strade in Oriente, vedute di città e di tetti di ardesia, stormi di uccelli che prendono il volo…sono i soggetti diversi, originali e irripetibili di una narrazione del paesaggio che oscilla continuamente tra il sublime dell’Arte e l’umiltà del mestiere.  Dopo una vita nella sartoria teatrale accanto al maestro Luzzati, Umberta Burroni e la costumista Francesca Parodi raccontano la storia di una professione che diventa Arte. .
  Tutti gli eventi sono gratuiti
www.eccellenzalfemminile.it
Info e prenotazioni:
Tel. 010 6048277 
<a href="mailto:[email protected]" target="_blank" rel="noopener noreferrer" id="LPlnk190336" title="mailto:[email protected] Ctrl+Fai clic o tocca il collegamento per aprirlo” previewremoved=”true” moz-do-not-send=”true”>[email protected] –  [email protected]
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Festival dell’Eccellenza al Femminile: FEF 14: DAL CORAGGIO DELLE "MONUMENT WOMEN" ALLA CREATIVITA' DEL MESTIERE CHE SI FA ARTE, PASSANDO PER "IL SEGRETO DI EVA" …
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italianiinguerra · 6 years ago
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«Abbiamo avuto l’onore di scontrarci con i Cavalleggeri di Alessandria»
questo il commento in tono ammirato del maresciallo Tito a proposito dei fatti d’arme che tratteremo in questo post.
Ancora adesso a oltre 75 anni da questi fatti, molti conoscono come ultima carica della cavalleria della seconda guerra mondiale e forse dell’intera storia bellica mondiale, quella del «Savoia Cavalleria» avvenuta il 24 agosto 1942 a Isbuscenskij in Russia. Un attacco alla sciabola che permise di rompere l’accerchiamento dei nemici ed evitare una disfatta. Un misto di capacità di manovra, tattica ed eroismo da far esclamare agli sbalorditi tedeschi, solitamente parchi di complimenti, «Noi queste cose non sappiamo più farle».
In realtà l’ultima battaglia di un reggimento a cavallo si svolse un paio di mesi dopo, il 17 ottobre 1942, a Poloj in Croazia, e fu proprio questa l’ultima carica della cavalleria nel corso del secondo conflitto mondiale. Un attacco reso necessario da una serie di errori dell’alto comando, che preferirono per questo far cadere una sorta di «velo d’oblio» sul sacrificio dei cavalleggeri del 14° Cavalleggeri d’Alessandria.
L’episodio si inserisce in un ciclo di operazioni, iniziato il 1° ottobre contro le formazioni partigiane operanti nella zona, che dura sino al 23 ottobre. Non stiamo a dilungarci sulle operazioni che ai svolsero quei giorni e andiamo dritto al 17 ottobre 1942 tema del presente post.
In quei giorni il  14º Cavalleggeri di Alessandria era inquadrato nella 1^ divisione celere “Eugenio di Savoia”, composta oltre che dal 14°, dal reggimento “Cavalleggeri di Saluzzo”, dallo squadrone carri L ” S. Giusto ” e rinforzato da una sezione di artiglieria ippotrainata da 75/27 della divisione “Re”. La divisione era costituita dai seguenti reparti:
Comando
L’organico del reggimento era il seguente: Squadrone Comando 3 Squadroni Cavalleggeri di Alessandria 1 Squadrone Cavalleggeri di Lodi 5° Squadrone mitraglieri XII Gr. app. Cavalleggeri di Alessandria XIII Gr. smv. controcarro da 47/32 Cavalleggeri di Alessandria VII e XII Btg. Movimento stradale Cavalleggeri di Alessandria III Gr. Carri L6 Cavalleggeri di Alessandria IV Gr. Carri L6 Cavalleggeri di Alessandria
Al sorger del sole del 17 di ottobre 1942, il 14º reggimento, guidato dal colonnello Antonio Ajmone Cat con una colonna di artiglieria ippotrainata, il 3º squadrone carri su L6/40 e l’ 81° battaglione Camicie Nere divisionale, muoveva verso Primislje in una normale operazione di controllo quando, nelle prossimità del fiume Korana, un manipolo di partigiani Jugoslavi esplosero dei colpi di grosso calibro dalle alture circostanti, uccidendo subito un ufficiale e un cavalleggero e ferendo diversi uomini e cavalli.
Dopo un leggero ripiegamento del 14°, che però ha dato tempo ai partigiani di riorganizzarsi e di appostarsi nelle alture vicine, alle 13.00, il reggimento si mosse in formazione a losanga, rinforzato dal 40º squadrone di supporto con carri e pezzi d’artiglieria. Alle 14.30, questo raggiunse Poloj e si schierò nella valle in ordine di combattimento, poiché le alture erano tenute dai partigiani, e subito iniziò un violento scontro a fuoco.
Alle 17.00 si accentuò la pressione avversaria, così il generale Lomaglio, comandante della 1ª Divisione Celere “Eugenio di Savoia”, ordinò dal comando di proseguire per Primislje e mandò sul posto il generale Mazza, vicecomandante la divisione. Alle 18:30 Lomaglio, col far del buio, decise di far ritirare le forze a Perjasica, ma ormai i partigiani aspettavano questa mossa. Il colonnello Cat mandò in scoperta il primo squadrone del capitano Antonio Petroni con lo squadrone comando e quello dei mitraglieri.
Nel frattempo il terzo squadrone, sfoderate le sciabole, si lanciò alla carica dei partigiani che scendevano dalle alture a sinistra, mentre il secondo faceva lo stesso dal lato opposto; in retro guardia il quarto squadrone del capitano Vinaccia caricò ripetutamente per coprire la ritirata dell’artiglieria e degli automezzi: il capitano cadde nello scontro, ma le perdite partigiane furono nettamente superiori. I pochi partigiani rimasti, a questo punto, decisero di organizzare un terzo sbarramento, ma una poderosa carica di sciabole riuscì a spezzare l’accerchiamento formatosi e a metterli in fuga.
L’impeto, la decisione e la rapidità dell’azione sconvolse i piani dell’ avversario e fece in modo che le truppe che seguivano il Reggimento non avessero perdite. A fine battaglia, in tarda serata, il 14º Cavalleggeri contava 129 caduti, 9 ufficiali, 4 sottufficiali, 116 soldati e 160 cavalli e una settantina di feriti, pesantissime le perdite partigiane Per il Regio Esercito non fu solo una vittoria strategica ma anche tattica.
I cavalleggeri rientrarono vittoriosi la mattina del 18 ottobre a Perjasica, accolti dagli alti comandi con tutte le glorie, nonostante l’amarezza per aver perduto nello scontro il regio stendardo che accompagnò quel reparto durante tutta la sua storia. I tanti atti di valore individuali sono ricompensati con 12 Medaglie d’Argento al Valor Militare, altre di Bronzo e Croci di Guerra.
I caduti furono, per ordine dei partigiani ai civili del luogo, subito seppelliti, onde evitare possibili epidemie. In fosse affrettatamente scavate furono calati, insieme, partigiani, soldati italiani e cavalli. Tutti i caduti italiani furono privati, delle uniformi, delle armi, delle munizioni e dell’equipaggiamento; impossibile, quindi ogni successivo riconoscimento di salme. Si é potuto capire che tutti i prigionieri vennero uccisi e le camice nere anche seviziate.
La carica di Poloj fu una azione di grande importanza, in tutti gli aspetti, pur non essendo scaturita dalla autonoma decisione del suo comandante ma quasi imposta dall’alto, per eseguire un ordine; eseguita in maniera esemplare dai soldati italiani. Secondo analisti militari e strateghi, le alte perdite avrebbero potuto essere evitate o quantomeno ridotte se il combattimento fosse stato condotto liberamente dal comandante sul campo.
Difatti su questa carica, dopo un galvanizzamento generale, venne quasi immediatamente steso un velo di imbarazzato silenzio. Divulgare completamente le circostanze in cui avvenne avrebbe messo in luce le manchevolezze dei comandi e la leggerezza con cui venivano impartiti gli ordini. Si preferì pertanto continuare a parlare della carica del «Savoia Cavalleria» a Isbuscenskij come dell’ultima carica e fare calare il silenzio sull’episodio di Poloj.
La bandiera del reggimento, che dopo lo scioglimento nel 1979 è conservata nel museo del Vittoriano, aspetta ancora quella medaglia d’oro che solo il presidente della Repubblica, motu proprio, potrebbe conferire. La burocrazia cieca, le tante delusioni e le omissioni sospette non hanno piegato ancora i reduci che, hanno anche restaurato a loro spese la chiesetta di Poloj, dove sono sepolti i caduti. Sarà una battaglia dura, ma chi ha sostenuto una carica di cavalleria (e poi, dopo l’armistizio, il calvario nei campi di prigionia tedeschi) ce la può fare.
«Abbiamo avuto l’onore di scontrarci con i Cavalleggeri di Alessandria» «Abbiamo avuto l'onore di scontrarci con i Cavalleggeri di Alessandria» questo il commento in tono ammirato del maresciallo Tito a proposito dei fatti d'arme che tratteremo in questo post.
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pangeanews · 7 years ago
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“Pasolini è una bandiera che sventola in un tempo oscuro”. In Canada sbarcano “Le ceneri di Gramsci”. Intervista al traduttore
Potrebbe essere un racconto post- postmoderno di un Tommaso Landolfi reinventato da Thomas Pynchon. Pasolini in Canada. Titolo banale, appropriato al surreale. Pasolini che si simula Jack London, su una slitta trainata da cani, a fare surf sulla neve, con Nietzsche nello zaino. Invece. Sbandiamo dalla fiction al fatto, dal surreale alla realtà. Andy Patton è un artista di Toronto, Canada. Un artista importante. I suoi ultimi lavori sono legati all’arte della calligrafia cinese e alla poesia di epoca T’ang. Ha rappresentato il Canada alla Biennale di Sydney, ha esposto un po’ ovunque, a New York, a Zurigo, ad Amsterdam, a Pechino. Il primo amore di Patton, però, è per la poesia italiana. Conosce – e ama – la poesia di Pier Paolo Pasolini fin dagli anni universitari; è folgorato – su ispirazione di Robert Lowell – dalla poesia di Eugenio Montale, lo conquistano alcuni versi di Vittorio Sereni (che sta traducendo). L’anno scorso, a sessant’anni dalla prima edizione, Andy Patton ha tentato di tradurre Le ceneri di Gramsci in inglese, per i lettori canadesi. Il testo è stato pubblicato su The Malahat Review, tra le più notevoli riviste letterarie canadesi, con una certa enfasi e una bella conversazione con Patton. “Ho provato a produrre una tradizione fedele, ma ho fallito, ripetutamente. I miei crimini sono molti; ho dovuto fornire a questa lingua inglese parole equivalenti ai più dolci e scabrosi termini italiani di Pasolini”, scrive l’artista nella nota che chiude la traduzione. Con un gruppo di amici e con la moglie, Janice, Andy Patton è stato al Cimitero acattolico di Roma, “in un giorno che non era ancora maggio… a lasciare dei fiori per Gramsci”. Che bella e devota delicatezza. In inglese, ovviamente, esistono diverse traduzioni delle poesie di Pasolini, tra i più alti rappresentanti della letteratura italiana recente nel mondo. Segnaliamo, ad esempio, The Selected Poetry of Pier Paolo Pasolini (a cura di Stephen Sartarelli, 2014) e Pier Paolo Pasolini: Poems (a cura di Norman MacAfee, 1996); in Canada esiste una traduzione di Antonino Mazza, Pier Paolo Pasolini: Poetry (1991). Un repertorio su “Pier Paolo Pasolini nelle Americhe” è redatto da Alessandra Ferraro e Silvana Serafin in Oltreoceano (Forum, 2015). Tuttavia, una attenzione così miliare sulle Ceneri di Gramsci, uno studio così attento ed ‘empatico’ è la prima volta che accade. Per questo, abbiamo varcato l’oceano per contattare Andy Patton.
Intanto: perché Pasolini? Come ha affrontato il lavoro di traduzione, in quali circostanze? Conosce altri poeti italiani?
“Conosco Le ceneri di Gramsci da quando ero studente – quasi quarant’anni fa! Forse perché molti dei miei amici erano marxisti-trotskisti e focalizzavano particolarmente la loro attenzione sul ruolo della cultura. Ricordo che fui elettrizzato da come quel poema si rivolgeva al pubblico. Ho solo una ristretta conoscenza della poesia italiana, ma alcuni scrittori mi affascinano. Ho scoperto Eugenio Montale attraverso Imitations di Robert Lowell, e sono rimasto sbalordito. Mi sentii come se molte di quelle poesie fossero intagliate su di me. Così l’ho letto e riletto, in ogni traduzione che ho trovato. Infine, ho cercato di imparare l’italiano, solo per leggere Montale. Il primo viaggio in Italia l’ho fatto più per visitare i luoghi cari al poeta che le grandi opere d’arte. Sono stato a Genova, a Monterosso, alle Giubbe Rosse, a Firenze. Ho visitato Porto Corsini, vicino a Ravenna, per vedere il luogo di Dora Markus. Ho imparato così tanto da Montale che ha influenzato la mia arte: come un’immagine possa nascondersi prima di svelare il proprio significato, il senso di una certa opacità, i modi di resistere al proprio tempo con l’opera d’arte. Ma mi ha egualmente conquistato Vittorio Sereni – in particolare, alcune poesie. Strada di Creva, ad esempio, o Intervista a un suicida, La malattia dell’Olmo. C’è un senso così profondo di ciò che intendo come ‘la vita nell’errore’ in certe poesie, un senso profondamente genuino dell’essere imperfetto, un’auto-critica che mi commuove. Sono attratto dalla poesia italiana moderna, specialmente quella degli anni Cinquanta e Sessanta – dopo la guerra. In un modo strano, mi ricorda un po’ l’Ovidio in esilio, che scrive i suoi Tristia. Mi piacerebbe che mi piacesse Franco Fortini, ma non è così. Qualcosa non si accende in me quando lo leggo, anche se sembra davvero intelligente. Mi piace Patrizia Cavalli, alcune poesie, che sembrano così semplici superficialmente. Ma, davvero, non conosco il territorio della poesia italiana contemporanea”.
Che effetto ha la lettura di Pasolini su un lettore canadese? Come ha ricostruito la lingua di Pasolini – così italiana, così ‘dantesca’ – in inglese?
“Grande domanda – così vasta da un lato e così specifica dall’altro. Non saprei rispondere alla prima domanda, che effetto ha Pasolini? Non so se sono un rappresentante dell’orecchio, o del cuore o della mente canadese. Ma penso che chi ama quel poema – o la mia versione di quello – risponde alla ferocia delle sue contraddizioni. Pasolini si è permesso di non negare nulla – e questo è molto diverso dalla struttura dei sentimenti della lingua inglese. Linguaggio e sentimento sono ‘sopra le righe’, diremmo. Ho capito di dover raffreddare la sua forza e il suo linguaggio per consentirgli una comprensione in inglese – tuttavia è un lavoro ancora estremo. Riguardo al linguaggio… Spesso mi sono trovato a cercare parole inglesi dalla radice latine. Spesso il significato è differente dall’italiano all’inglese, nonostante la stessa radice latina, ma ho usato ugualmente quella parola, in modo che qualcosa del suono e della profondità storica dell’italiano fosse mantenuta, come un sapore, in inglese. A proposito di Dante, ovviamente la terzina suggerisce una relazione con la terzina rimata di Dante – spesso ho pensato che Le ceneri di Gramsci fosse l’Inferno di Pasolini. E mi pare di ricordare che benché il Purgatorio e il Paradiso di Pasolini non esistano, essi esistono al di là del poema, in qualche universo parallelo di possibilità insoddisfatte. Le terzine di Pasolini, inoltre, mi hanno ricordato il tempo speso da Gramsci in prigione a studiare Dante. Queste sono state le guide al poema. Ma la verità è che Dante, in italiano, mi sembra così semplice, così limpido – come si guarda il soffitto della Cappelli degli Scrovegni di Giotto e si pensa, ‘che blu!’. In inglese, Dante è un mucchio di lavoro. Non c’è nulla di simile a E quindi uscimmo a riveder le stelle. Così semplice! Così bello. È come vedere più che scrivere”.
Pasolini era uno scrittore affascinato dalla pittura, dall’arte figurativa (una fonte, per altro, utilizzata nei suoi film). Forse la sua attività di pittore la ha aiutata durante la traduzione…
“Non so se questo sia vero oppure no. Non ci penso. Penso che parlare e leggere l’italiano, seppure in modo imperfetto, mi abbia aiutato. Ma se l’arte è stata utile, lo è stata in questo modo. La mia traduzione usa diversi dettagli del Mattatoio di Testaccio, tratti dai disegni di Giulio Magni per i palazzi vicino al Tevere, e il cimitero. Forse perché sono giunto al poema come uno straniero, uno straniero innamorato di Testaccio. Ma forse è vero, a causa della pittura ho enfatizzato gli aspetti visivi sull’impostazione del poema. Penso che Testaccio sia importante nella mia versione del poema quanto Gramsci – o quasi. A proposito, devo dire che io e Janice [Janice Gurney, artista e moglie di Andy Patton, ndr] siamo rimasti profondamente colpiti da Pasolini Roma. Non so se ho visto prima una mostra così commovente, eppure così piena di informazioni. È stato immensamente toccante vedere quanto Pasolini fosse ancora presente. E… il giorno dopo eravamo al cimitero di Testaccio, camminando tra le tombe. Andiamo lì così spesso che un giorno Janice nota una nuova lapide. Mi ha chiamato e ha detto, ma non è il curatore della mostra su Pasolini? La tomba di Gianni Borgna. Lo ammiro enormemente e ho il suo libro su Pasolini. Che perdita”.
Che valore ha oggi la poesia di Pasolini? Infine, che ruolo ha la poesia, oggi, nel mondo ‘impoetico’?
Un’opera di Andy Patton legata alla calligrafia cinese
“Domanda divertente. La mia prima conversazione in italiano riguardava il ruolo di Gramsci oggi. Janice e io siamo andati al cimitero il 25 aprile, per visitare la tomba di Gramsci. Più tardi, eravamo vicini al cancello, abbiamo visto tre persone, eleganti. Pensai fossero intellettuali. Ho detto a Janice, tenterò di chiedere loro che senso ha Gramsci oggi. Così, gliel’ho chiesto. Il primo mi ha detto, ‘Niente. Non significa niente’. Il secondo, una donna, forse un professore?, mi ha detto, ‘Ci siamo liberati dal fascismo, ma non ci siamo mai liberati dal classismo’. Wow, ho pensato, è chiaro. Ma per rispondere alla sua domanda. Penso che Pasolini, oggi, esista come un ideale. Come qualcuno che non ha negato le sue contraddizioni, i suoi difetti, le sue ferite. Che ha sentito umana solidarietà e non ha lasciato che le tante persecuzioni riducessero la sua umanità in cenere, in amarezza. Oggi il neoliberismo sembra trionfare. Forse il poema di Pasolini è una bandiera che sventola in un tempo oscuro, per dirci che le speranze non sono sepolte. Penso che ci avviciniamo a lui come lui si è avvicinato a Gramsci, non come a qualcuno da adorare, ma da cui imparare, per vedere come i difetti possano diventare virtù, perché egli fu un essere umano. E quando il suo corpo espresse opinioni che sia lo Stato che il partito negavano, non si scusò, andò avanti. Ovviamente, ha avuto coraggio. Che ruolo deve avere la poesia? Io penso che non debba avere alcun ruolo. Tranne quando compie un mandato da parte dello Stato o di qualche altra istituzione, e io mi sento male per tutti quegli artisti che si sono alleati con lo Stato. Penso che il razzismo e l’omofobia, ad esempio, debbano essere sconfitti. Ma il nostro Stato li ha già messi fuori legge. Quindi, cosa succede quando un artista o un poeta ha un mandato dallo Stato? Certo, è bello che non siano razzisti, ma non è molto, molto preoccupante quando un poeta o un artista si allineano con lo Stato? Questo è accaduto sotto il Fascismo e durante il regime sovietico. Qualcosa si arrende. Penso che la poesia si nutra della propria inutilità. Guardiamo a Pasolini: perché sprecare il proprio tempo con la poesia se voleva scardinare la struttura di classe della sua nazione? Quelli che se ne stavano assisi al potere nelle loro raffinate vesti non avevano certo paura di una poesia. Eppure, ha scritto un poema straordinario. La poesia non cambia nulla, tranne ciò che è invisibile. Forse è proprio la sua impotenza a essere importante. Forse è questo il terreno che la nutre. Il mio pensiero sulla poesia è tutto dalla parte del lettore, non del poeta. Forse, questo influisce sul modo in cui vedo la cosa, rispetto a chi scrive poesia. A volte penso che i poeti esagerino il valore della poesia quando parlano in pubblico di essa, come se ogni verso fosse un gesto rivoluzionario. Non lo è. Ma, cos’è? Qualcosa di cui non posso fare a meno…”.
Il lavoro di Pasolini è impregnato di politica, nel nobile senso del termine. Che relazioni esistono tra arte e politica?
“Mio dio, non lo so. Non credo che l’arte possa avere effetti politici, tuttavia sono un cittadino. Alcuni dei miei amici più cari sono artisti politici. Amo il loro lavoro, ma non credo che l’arte cambi qualcosa. Credo che Adorno avesse ragione, l’arte è politica quando sembra non esserlo. È meno politico ciò che tenta di essere politico. Ma questo non può essere vero per Pasolini, che fu molto politico quando fu molto politico. Ma Morandi, diciamo. Penso che forse i suoi lavori preservano qualcosa del fascismo. Non molto, ma una possibilità è preservata lì, una speranza quasi persa. Forse la speranza è politica. Perché le persone non si arrendono? D’altra parte, penso che la gente divida in modo affrettato la poesia dalla politica. Ricordo il libro di James Scully, Avenue of the Americas, sulle proteste contro la guerra in Vietnam. Mi è rimasto impresso. Sembra che ci sia molta più arte politica che poesia politica. Forse è questo il motivo per cui voglio più poesie politiche e meno arte politica? Sto ancora lottando con vecchie domande: perché molti contenuti politici affiorano attraverso forme molto conservatrici? Una nuova politica chiede nuove forme? Non ho risposte. A volte penso che nella poesia in lingua inglese, la via da seguire potrebbe essere imparare da Sereni come si tengano insieme diverse voci in un impasto di voci contraddittorie”.
A cosa sta lavorando, ora? Intende tradurre ancora? Come si concilia l’attività artistica con quella poetica?
“Ho appena terminato una mostra. I dipinti non la sorprenderebbero. Sono stato profondamente influenzato dalla calligrafia classica cinese, dove spesso il testo scritto è poesia. Così, per molti anni ho tentato di realizzare dipinti che fossero sia oggetti visivi che letterari. Non sono sicuro che queste due attitudini, arte e poesia, possano conciliarsi. Penso – e forse Pasolini sarebbe d’accordo con me – che siano inconciliabili. Che siano tenuti in una tensione che non ha quiete. Riguardo alla traduzione… sto cercando di tradurre alcune poesie di Vittorio Sereni. Ho tentato di fare delle traduzioni genuine, ma forse dovrò fare altre versioni, che partono dalla poesia e ritornano ad essa. Sto cercando di fare questo con Un posto di vacanza. Ero solito dire: posso smettere di dipingere prima di smettere di leggere poesia. Non è più vero – preferirei dipingere. Ma la poesia sembra essersi iniettata nelle mie vene, quindi, cosa ci posso fare?”.
  *
Per gentile concessione pubblichiamo la prima parte de ‘Le ceneri di Gramsci’ secondo la traduzione di Andy Patton.
  I
It’s not May—here in this garden of shadows
and dead foreigners, in this polluted air
that soaks it all in, turning to an even darker stain,
  then blinds us with a sudden column of light …
this sky foaming white above the roofs
of yellow-ochre blocks of workers’ housing
  that drape the Tiber’s bends and veil Lazio’s
not so distant turquoise mountains.
An unsettling peace slowly dilates this side
  of the ancient Roman walls’ crumbling brick,
disaffected, like our too-individual fates,
in this May that’s more like autumn.
  Here the world’s drabness, the decade coming to an end,
and the guileless naive struggle to remake this life
make themselves visible in the silent, the rotting and the fruitless.
  You were adolescent still, in the mouth of time
when to go astray was a sign of life, in that May
when a fever was added to the day,
  when your young body was still so much less thwarted
and corrupted than your father’s—not your father’s,
no, just an ordinary brother’s –
  already your scrawny hand was gesturing,
outlining the ideal that shines through this silence
(but not in us: through you, though you are dead,
  and perhaps even through us if we are likewise dead,
keeping you company in this damp garden.)
Can’t you see it, at rest, confined to this foreign site?
  A patrician boredom surrounds you. And already fading,
the sounds of metal being hammered in some Testaccio garage
reach your ears, almost soothing, like evening vespers
  under torn awnings, with metal heaped in piles
and scrap dealers singing lewdly while an apprentice’s day
finally comes to an end and rain surrounds him.
    I
Non è di maggio questa impura aria
che il buio giardino straniero
fa ancora più buio, o l’abbaglia
  con cieche schiarite… questo cielo
di bave sopra gli attici giallini
che in semicerchi immensi fanno velo
  alle curve del Tevere, ai turchini
monti del Lazio… Spande una mortale
pace, disamorata come i nostri destini,
  tra le vecchie muraglie l’autunnale
maggio. In esso c’è il grigiore del mondo,
la fine del decennio in cui ci appare
  tra le macerie finito il profondo
e ingenuo sforzo di rifare la vita;
il silenzio, fradicio e infecondo…
  Tu giovane, in quel maggio in cui l’errore
era ancora vita, in quel maggio italiano
che alla vita aggiungeva almeno ardore,
  quanto meno sventato e impuramente sano
dei nostri padri – non padre, ma umile
fratello – già con la tua magra mano
  delineavi l’ideale che illumina
(ma non per noi: tu morto, e noi
morti ugualmente, con te, nell’umido
  giardino) questo silenzio. Non puoi,
lo vedi?, che riposare in questo sito
estraneo, ancora confinato. Noia
  patrizia ti è intorno. E, sbiadito,
solo ti giunge qualche colpo d’incudine
dalle officine di Testaccio, sopito
  nel vespro: tra misere tettoie, nudi
mucchi di latta, ferrivecchi, dove
cantando vizioso un garzone già chiude
  la sua giornata, mentre intorno spiove.
L'articolo “Pasolini è una bandiera che sventola in un tempo oscuro”. In Canada sbarcano “Le ceneri di Gramsci”. Intervista al traduttore proviene da Pangea.
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exhaled-spirals · 8 years ago
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« Often I have encountered the evil of living: It was the strangled stream which gurgles, it was the crumpling sound of the dried out leaf, it was the horse weaty and exhausted.
The good I knew not, other than the miracle that reveals divine Indifference : it was the statue in the midday somnolence, and the cloud, and the falcon high lifted. »
« Souvent j'ai rencontré le malheur de vivre : c'était le ruisseau étranglé qui bouillonne, c'était la feuille toute recoquillée et acornie, c'était le cheval foudroyé
Le bonheur je ne l'ai pas connu, hormis le prodige qui dévoile la divine Indifférence : c'était la statue dans la torpeur méridienne, et le nuage et le faucon qui plane haut dans le ciel. »
« Spesso il male di vivere ho incontrato : era il rivo strozzato che gorgoglia era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza : era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco, alto levato. »
— Eugenio Montale, trans. Antonino Mazza & Pierre Van Bever
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nofatclips · 2 years ago
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Sleeping Among The Dead by Morticula Rex from the album Autumnal Rites
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09-20 FERRARA, ITALY - SEPTEMBER 17:referee Abbatista Eugenio talks with Luca Mora of Spal during the Serie A match between Spal and Cagliari Calcio at Stadio Paolo Mazza on September 17, 2017 ... http://dlvr.it/Pp9r2K
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tepasport · 8 years ago
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Tantissimi auguri al mitico Franco Pezzato (Mira, 6 gennaio 1947) Inizia nelle giovanili del Mira dove gioca dall'età di tredici anni fino ai sedici anni. A quindici anni debutta in prima squadra in Promozione. A sedici anni segna tredici gol in venticinque partite. Passa poi nelle giovanili della SPAL, scoperto giovanissimo da Paolo Mazza, contribuisce attivamente alla conquista dello scudetto nel Campionato Primavera vinto dai biancoazzurri nel 1965. Il suo esordio in Serie B avviene il 2 maggio del 1965 nell'insolito ruolo di ala destra e coincide con il primo dei tantissimi goal che segnerà in biancoazzuro, nel caso specifico contro il Brescia. Dopo le prime 3 gare con la SPAL Pezzato torna nelle formazioni minori e si riaffaccia nelle file della prima squadra solamente il 22 gennaio 1967 quando la SPAL, ora in Serie A, viene battuta in casa dal Venezia. Gioca un'altra partita di Serie A e poi dice addio a quella categoria e sembra destinato ad una carriera di secondo piano: prima all' Empoli FC, poi al Foggia Calcio quindi all' A.C. PRATO, il piccolo Pezzato (è alto 168 centimetri) pare ormai relegato a campionati di Série C senza infamia e senza lode. Nel 1972 la svolta; Pezzato gioca nell' U.S. Salernitana 1919, ha già disputato 7 partite in Serie C e segnato 2 reti, a lui torna ad interessarsi Paolo Mazza che vuole risollevare la blasonata SPAL che langue negli ultimi posti in classifica del girone B della Serie C. Mazza ha appena esonerato Eugenio Fantini e chiamato al suo posto il suo vecchio giocatore Mario Caciagli, gli affida a novembre una squadra rinnovata, con Faustino Goffi a fare da sponda e Pezzato a giocare di punta. Con Caciagli il venticinquenne Pezzato trova la sua forma migliore, in una SPAL con Roberto Marconcini in porta, Giulio Boldrini in difesa, Lucio Mongardi a centrocampo, il veneto esplode letteralmente, segnando 22 reti in 31 partite e vincendo la classifica dei cannonieri nonostante sia giunto a campionato in corso. I giornali nazionali parlano del miracolo SPAL, il pubblico accorre numerosissimo allo stadio e Pezzato entra nel cuore dei tifosi che lo chiamano Cina per i suoi occhi a mandorla. Di Pezzato sorprende lo stile opportunistico ed i goal di rapina. Inoltre, a dispetto dell'altezza, segna molto anche di testa. Resta alla SPAL ulteriori 3 anni in Serie B, dove segna altri 29 goal per poi passare, nel 1976 alla Ternana Calcio S.p.A. in cambio del rientrante Donati a seguito di un'operazione di affrettato rinnovamento proprio nella fase in cui era divenuta perfetta la sua intesa con il centravanti Paina. A Terni Pezzato segna 7 reti in Serie B facendo coppia con l'altro ex spallino Zanolla ma nel frattempo, nel 1977, la SPAL è di nuovo retrocessa in Serie C e la nuova dirigenza biancoazzurra richiama Caciagli che a sua volta pretende Pezzato oltre all'altro rossoverde Danilo Ferrari. È la terza volta di Pezzato a Ferrara ed anche stavolta non delude: 37 gare, 18 centri e torna a vincere la classifica dei marcatori. La SPAL è promossa e Pezzato è di nuovo in B con la sua squadra. Nel 1979 Pezzato, ritenuto ormai al tramonto, viene ceduto al Calcio Padova in Serie C2 e subito si mette in luce per i suoi goal, soprattutto nel 1980 quando a Padova arriva Caciagli ed il Padova è promosso in Serie C1 e Pezzato segna a raffica. Dopo 4 stagioni a Padova, con i veneti promossi in Serie B, Pezzato viene ceduto a novembre ancora alla SPAL, stavolta con Giovanni Galeone in panchina sempre in C1, ed a Ferrara, all'età di 37 anni, segna gli ultimi 6 goal della sua straordinaria carriera. Nella SPAL, nel corso di 241 incontri di campionato disputati, ha segnato 81 reti delle 166 realizzate complessivamente ... C'ero anch'io ... http://www.tepasport.it/ Made in Italy dal 1952
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nofatclips · 3 years ago
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The Great Devourer by Morticula Rex from the album Autumnal Rites
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italianaradio · 5 years ago
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Regionali: una poltrona per quattro. Finita l’attesa: ecco le liste dei candidati
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Regionali: una poltrona per quattro. Finita l’attesa: ecco le liste dei candidati
Regionali: una poltrona per quattro. Finita l’attesa: ecco le liste dei candidati
L’attesa è finita, l’ansia da candidatura anche. Forse. Settimane tribolate per tutte le compagini politiche, da sinistra al centro a destra, che in questi ultimi giorni hanno dovuto praticamente “lottare” per portare a casa un elenco di nomi da proporre agli elettori per la prossima tornata del 26 gennaio 2020. Cocci re-incollati (apparentemente) tanto nel Centrosinistra che nel Centrodestra, unificati dopo i forfait in extremis dei due Mario, Oliverio e Occhiuto: i primi “riappacificatisi” sotto il segno dell’imprenditore Pippo Callipo, i secondi della coordinatrice forzista Jole Santelli, “benedetta” addirittura e direttamente dal cavalier Berlusconi. Se l’aria è stata più che tesa, soprattutto tra le fila di centrosinistra, col tira e molla di Callipo per, a suo dire, comporre delle liste “pulite” e “rinnovatrici”, non è stata facile nemmeno in casa Fi-Fdi-Lega. La corsa è stata per trovare i nomi “giusti” da inserire negli elenchi da presentare ufficialmente entro le 12 di oggi tra tour de force che hanno tenuto impegnate giorno e notte le rispettive segreterie. Il re del tonno l’ha spuntata con l’esclusione di quelli che per lui erano “impresentabili”: Orlandino Greco, Ciccio D’Agostino, Nino De Gaetano e Bruno Censore. Quattro le liste che dovrebbero appoggiarlo: quella a supporto del presidente, “Io resto in Calabria”, i cui “iscritti” sarebbero stati scelti direttamente dal candidato; “10 idee per la Calabria” a simbolo Socialisti e Verdi; quella del Pd (cosiddetto “ufficiale”) con gli ex Guccione, Battaglia, Bevacqua, Irto e Giovanni Nucera; e quella a consonanti “invertite”, DP, che sta per Democratici Progressisti, che annovera tra le sue fila anche i cosiddetti strenui “oliveriani” e che ha riconfermato i consiglieri regionali uscenti Michele Mirabello, Luigi Guglielmelli e Flora Sculco. Giorni di “fuoco” anche in area centrodestra: sei le liste che dovrebbero scendere in campo con in testa la “Jole Santelli presidente” e poi Forza Italia, Udc, Casa delle Libertà, Fratelli d’Italia e Lega. Due sole liste per il terzo candidato alla presidenza, Francesco Aiello, scelto per rappresentare il Movimento Cinque Stelle e appoggiato anche da “Calabria Civica-Liberi di cambiare”. Tre infine per l’ultimo aspirante governatore, l’ex capo della protezione civile Carlo Tansi, sostenuto da “Tesoro Calabria”, “Calabria Libera” e “Calabria Pulita”. I nomi dei Candidati [>] PAGINA IN AGGIORNAMENTO [
L’attesa è finita, l’ansia da candidatura anche. Forse. Settimane tribolate per tutte le compagini politiche, da sinistra al centro a destra, che in questi ultimi giorni hanno dovuto praticamente “lottare” per portare a casa un elenco di nomi da proporre agli elettori per la prossima tornata del 26 gennaio 2020. Cocci re-incollati (apparentemente) tanto nel Centrosinistra che nel Centrodestra, unificati dopo i forfait in extremis dei due Mario, Oliverio e Occhiuto: i primi “riappacificatisi” sotto il segno dell’imprenditore Pippo Callipo, i secondi della coordinatrice forzista Jole Santelli, “benedetta” addirittura e direttamente dal cavalier Berlusconi. Se l’aria è stata più che tesa, soprattutto tra le fila di centrosinistra, col tira e molla di Callipo per, a suo dire, comporre delle liste “pulite” e “rinnovatrici”, non è stata facile nemmeno in casa Fi-Fdi-Lega. La corsa è stata per trovare i nomi “giusti” da inserire negli elenchi da presentare ufficialmente entro le 12 di oggi tra tour de force che hanno tenuto impegnate giorno e notte le rispettive segreterie. Il re del tonno l’ha spuntata con l’esclusione di quelli che per lui erano “impresentabili”: Orlandino Greco, Ciccio D’Agostino, Nino De Gaetano e Bruno Censore. Quattro le liste che dovrebbero appoggiarlo: quella a supporto del presidente, “Io resto in Calabria”, i cui “iscritti” sarebbero stati scelti direttamente dal candidato; “10 idee per la Calabria” a simbolo Socialisti e Verdi; quella del Pd (cosiddetto “ufficiale”) con gli ex Guccione, Battaglia, Bevacqua, Irto e Giovanni Nucera; e quella a consonanti “invertite”, DP, che sta per Democratici Progressisti, che annovera tra le sue fila anche i cosiddetti strenui “oliveriani” e che ha riconfermato i consiglieri regionali uscenti Michele Mirabello, Luigi Guglielmelli e Flora Sculco. Giorni di “fuoco” anche in area centrodestra: sei le liste che dovrebbero scendere in campo con in testa la “Jole Santelli presidente” e poi Forza Italia, Udc, Casa delle Libertà, Fratelli d’Italia e Lega. Due sole liste per il terzo candidato alla presidenza, Francesco Aiello, scelto per rappresentare il Movimento Cinque Stelle e appoggiato anche da “Calabria Civica-Liberi di cambiare”. Tre infine per l’ultimo aspirante governatore, l’ex capo della protezione civile Carlo Tansi, sostenuto da “Tesoro Calabria”, “Calabria Libera” e “Calabria Pulita”. I nomi dei Candidati [>] PAGINA IN AGGIORNAMENTO [<] *** CENTROSINISTRA, PIPPO CALLIPO PRESIDENTE PARTITO DEMOCRATICO Collegio Calabria Nord, Cosenza: Maria Saladino, Domenico Bevacqua, Luciano Di Leone, Giuseppe Giudiceandrea, Carlo Guccione, Pietro Lecce, Ferdinando Nocito, Gianluca Succurro, Aldo Zagarese. Collegio Calabria Centro, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia: Carolina Girasole, Angela Robbe, Sergio Arena, Gianluca Cuda, Fabio Guerriero, Raffaele Mammoliti, Libero Notatarangelo, Luigi Tassone. Collegio Calabria Sud, Reggio Calabria: Nicola Irto, Luigi Barbera, Domenico Battaglia, Giovanni Nucera, Cosima Pacifici, Nensi Spatari, Andrea Tripodi. DEMOCRATICI PROGRESSISTI Calabria Centro, Catanzaro-Crotone-Vibo: Flora Sculco, Elisabeth Sacco, Michele Mirabello, Domenico Gallelli, Gino Murgi, Daniele Menniti, Tiziana De Nardo, Mario Rizzo. IO RESTO IN CALABRIA Da pervenire 10 IDEE PER LA CALABRIA Da pervenire *** CENTRODESTRA, JOLE SANTELLI PRESIDENTE JOLE SANTELLI PRESIDENTE Collegio Calabria Centro, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia: Titina Carolina Caruso, Romano Pasquale Mazza, Luigi Muraca, Tranquillo Paradiso, Vincenzo Pasqua, Vito Pitaro, Gianluca Tassone, Sergio Torromino. FORZA ITALIA Collegio Calabria Centro, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia: Ernesto Calabretta, Antonio Daffinà, Francesco De Sarro, Rosario Lostumbo, Pietro Matacera, Maria Grazia Pianura, Frank Mario Santacroce, Domenico Tallini. FRATELLI D’ITALIA Collegio Calabria Nord, Cosenza: Enrico De Caro, Giuditta De Santis, Enrico Granata, Pasquale Guaglianone, Antonio Lopez, Gioacchino Lopez, Ernesto Madeo, Luca Morrone, Ernesto Rapani. · Collegio Calabria Centro, Catanzaro, Vibo, Crotone: Rosario Aversa, Raffaele Fimiano, Filippo Pietropaolo, Maurizio Conforto, Bruno Rosi, Fausto De Angelis, Maria Adele Bottaro, Amedeo Nicolazzi. Collegio Calabria Sud, Reggio Calabria: Orlando Fazzolari; Marco Cascarano; Domenico Creazzo; Alessandra Maria Polimeno; Raffaele Sainato; Giuseppe Neri; Demetrio Marino. UDC Circoscrizione Sud, Reggio Calabria: Giuseppe Gelardi, Riccardo Occhipinti, Nicola Paris, Carmen Regina Pegna, Sebastiano Primerano, Roberto Giuseppe Vizzari, Pierpaolo Zavettieri. CASA DELLE LIBERTÀ Da Pervenire LEGA Da Pervenire *** MOVIMENTO 5 STELLE, FRANCESCO AIELLO PRESIDENTE M5S Circoscrizione Nord, Cosenza: Francesco Aiello; Nicholas Rinaldi; Luca delle Cave; Giovanni Bonacci; Angela Rizzo; Francesco Romano; Tiziana Garofalo; Francesco Luca levriero; Gianfranco Tucci Circoscrizione Sud, Reggio Calabria: Amilcare Mollica; Jacopo Rizzo; Giovanni Barillà; Daniele Caccamo; Natale Bianchi; Antonella Italiano; Pietro Catalano CALABRIA CIVICA LIBERI DI CAMBIARE Circoscrizione Centro, Catanzaro, Vibo, Crotone: Luigi Antonio Stranieri; Giusymanuela Cicciarello; Giovanni Pizzimenti; Antonio Maida; Carmela Squillace; Francesco Afflitto; Francesco Valenzise; Paola Morace. Circoscrizione Centro, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia: Luigi Antonio Stranieri, Giusymanuela Ciciarello, Giovanni Pizzimenti, Antonio Maida, Carmela Squillace, Francesco Afflitto, Francesco Valenzise, Paola Morace *** CARLO TANSI PRESIDENTE TESORO CALABRIA Circoscrizione Nord, Cosenza: Carlo Tansi, Graziella Colamaria, Alessandro Garritano, Giovanni Martucci, Francesco Morrone, Sandro Pezzi, Peppino Pignataro, Rosa Principe, Patrizio Zicarelli Circoscrizione Centro, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Lista Tesoro Calabria: Claudio Corallo, Giuseppe Gigliotti, Raffaele Grasso, Giusi Militano, Antonio Maria Mirante, Maria Bruna Pelaggi, Nicola Rombolà, Vincenzo Voce Circoscrizione Sud, Reggio Calabria, Lista Tesoro Calabria: Filippo Surace, Rita De Lorenzo, Giuseppe Gervasi, Ettore Lacopo, Antonio Ruoppolo, Luigi Scaramuzzino, Pietro Sergi CALABRIA VERDE Circoscrizione Nord, Cosenza, Lista Calabria Libera: Eugenio Alfano, Loredana Barillaro, Domenico Esaltato, Vittorio Emanuele, Vincenzo D’Acunzo, Nicola Mondelli, Alessandra Reda, Adolfo Antonio Rogano, Michele Zicarelli CALABRIA PULITA Circoscrizione Nord, Cosenza, Lista Calabria Pulita: Nicola Baldo, Maria Barone, Nicola Daniele, Rosalina Ferma, Franco Angelo Gencarelli, Giuseppe Nato, Mario Farina, Eugenio Provenzano, Giovanni Turano. *** IL SISTEMA PROPORZIONALE Com’è ormai noto si vota il prossimo 26 Gennaio 2020: in quella data sarà utilizzata, e per la seconda volta, la legge elettorale approvata dal consiglio regionale calabrese l’11 Settembre 2014 che prevede il sistema proporzionale con premio di maggioranza. Il Consiglio regionale è composto da 30 seggi, compreso quello del Presidente della Giunta. L’80% dei seggi (24) è ripartito proporzionalmente in tre circoscrizioni: Cosenza, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Reggio Calabria. Per essere ammessi alla ripartizione dei seggi le liste (sia coalizzate che non coalizzate) devono superare lo sbarramento del 4% dei voti a livello regionale, le coalizioni l’8%. I restanti 6 seggi vengono assegnati alle liste che appoggiano il Presidente eletto, qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi (ovvero 15 su 30) nel riparto proporzionale. Se la coalizione raggiunge o supera il 50%, ottiene un premio dimezzato, di 3 seggi. Qualora la coalizione vincente non raggiunga i 16 seggi (il 55%) perfino dopo l’assegnazione del premio intero, è prevista l’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione. IL VOTO DEGLI ELETTORI L’elettore dispone di due voti, uno per il candidato Presidente e uno per una lista provinciale. Qualora l’elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato collegato a quella lista. Non è prevista la possibilità di esprimere un voto disgiunto. L’elettore può inoltre esprimere una sola preferenza per un candidato della lista prescelta. LE CIRCOSCRIZIONI I ventiquattro seggi da eleggere con il proporzionale sulla base di liste circoscrizionali, sono così ripartiti tra le singole circoscrizioni elettorali della Calabria: Circoscrizione elettorale Nord, Cosenza, a cui sono assegnati 9 seggi; Circoscrizione elettorale Centro, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, 8 seggi; e la Circoscrizione elettorale Sud, Reggio Calabria, 7 seggi.
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