#estate e inverno
Explore tagged Tumblr posts
petalidiagapanto · 4 months ago
Text
«Ti amo quando il sole sorge
E quando tramonta
Quando la luce invade ogni cosa
E quando la notte la nasconde.
Ti amo quando nel volo del pettirosso
Vedo il tuo silenzioso ritorno
E quando le sue ali prendono la distanza
Dal mio cielo.
Ti amo quando l’estate si arrende all’autunno
Ed ogni colore si accende di meraviglia
Nella quiete ritrovata
E nella resa tanto sognata
Ti amo quando la betulla si denuda
E l’immacolato tronco svetta
Nel suo bianco candore luminiscente
Tra le prime nebbie
Ti amo quando l’onda si allontana dalla riva
E quando si avvicina a concederle
Il suo ultimo bacio
Prima che la luna spenga le stelle
Ti amo in tutte le cose che mi sono care
In quelle preziose ed umili
Dove la tua anima si nasconde per pudore
E timidamente tace le parole
Ti amo quando le tue carezze
Riescono a superare ogni confine
Per sfiorami appena
Con tutta la loro passione»
(Giusy Tolomeo)
Tumblr media
9 notes · View notes
aliceisinchains · 2 years ago
Text
Tumblr media Tumblr media
Ho ritrovato la mia candela profumata preferita consiglio a tutti
4 notes · View notes
tabathamodaedesign · 1 year ago
Text
Pantone del giorno 28/01 - Lavender Frost
Il Lavender Frost di Pantone è una tonalità un po’ spenta e molto fredda di viola. Adatta a descrivere questi giorni d’inverno, se saprete abbinarla ad altri colori, regalerà al vostro outfit grazia e bellezza sia in inverno che in estate. Il bianco, per esempio, è una scelta eccellente per il periodo primaverile, ma se volete dare un tocco di vivacità al vostro outfit, allora l’hot pink è una…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
leggerezza-dell-essere · 1 year ago
Text
Nessuno di noi è preparato. Né lo saremo mai. Ma questo è ugualmente il nostro destino: cambiare. Si cambia con lentezza, la stessa lentezza che muta la primavera in estate, l’estate in autunno, l’autunno in inverno. Non ci si accorge mai in quale momento la primavera diventa estate: una mattina ci alziamo e fa caldo; l’estate è giunta mentre dormivamo.
Oriana Fallaci
183 notes · View notes
sciatu · 11 days ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
CEFALU'
È una striscia di piccole case bianche racchiusa tra l’azzurro del mare e quello del cielo. Le case, come bambini impauriti, sono raccolte sotto la grande chiesa che il grande re volle per dire grazie a chi lo aveva salvato dal mare infuriato. La chiesa fu costruita con una forma araba, venne rivestita di mosaici bizantini e l’interno ha una struttura latina. Cosi la volle il grande re, perché ogni suo suddito con una fede diversa dalla sua, potesse pregare il suo Dio. La chiesa è protetta da una enorme rupe dove a difesa nacque un potente castello. Tra le pieghe di questa tonda rupe, trovi ancora i templi pagani costruiti secoli prima che Roma fosse concepita a dimostrare che qui il tempo ama fermarsi. Le piccole case di fronte al mare, formano un muro a proteggere le altre case ed i piccoli vicoli che spezzano il vento in inverno e rinfrescano in estate. Anche tra loro il tempo si è fermato e ne puoi vedere le tracce nelle vasche dove gli ebrei si purificavano o nel museo dove accanto al vecchio venditore di tonno acheo, c’è il sorriso del marinaio che conosce bene la fragile essenza di chi l’osserva e ne ride. Le piccole case in estate accolgono gente di paesi dove il sole è sempre basso all’orizzonte. Amano le sue lunghe spiagge, il suo cibo dal sapore di marino, le sue feste, la storia che incontrano ogni giorno dietro ogni angolo delle sue strade, le sue onde che vagiscono d’estate e urlano d’inverno. Questi suoi amanti lontani, si perdono in quest’amore fatto di teneri afosi pomeriggi e delicate brezze notturne. Anno dopo anno tornano sempre, come rondini che cercano più che la primavera una serena e semplice felicità.
It is a strip of small white houses enclosed between the blue of the sea and that of the sky. The houses, like frightened children, are gathered under the large church that the great king wanted to say thank you to those who had saved him from the raging sea. The church was built with an Arab shape, it was covered with Byzantine mosaics and the interior has a Latin structure. This is how the great king wanted it, so that each of his subjects with a faith different from his, could pray to his God. The church is protected by an enormous cliff where a powerful castle was built to defend it. Among the folds of this round cliff, you can still find the pagan temples built centuries before Rome was conceived to demonstrate that here time loves to stop. The small houses facing the sea, form a wall to protect the other houses and the small alleys that break the wind in winter and cool in summer. Even among them, time has stopped and you can see traces of it in the pools where the Jews purified themselves or in the museum where next to the old Achaean tuna seller, there is the smile of the sailor who knows well the fragile essence of those who observe it and laugh at it. The small houses in summer welcome people from villages where the sun is always low on the horizon. They love its long beaches, its food with a marine flavor, its parties, the history they encounter every day behind every corner of its streets, its waves that wail in summer and scream in winter. These distant lovers of hers, lose themselves in this love made of tender sultry afternoons and delicate night breezes. Year after year they always return, like swallows that seek more than spring a serene and simple happiness.
25 notes · View notes
tiny-brunettegirl · 8 months ago
Text
Se in estate il mio appuntamento ideale è spiaggia, birra e pizza, in inverno è divano, tisana, coperta e Netflix.
🤍.
77 notes · View notes
fuoridalcloro · 23 days ago
Text
"Era uno di quei giorni di marzo in cui il sole splende caldo e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce e inverno nelľombra."
Charles Dickens - Grandi speranze
30 notes · View notes
angelap3 · 2 months ago
Text
Tumblr media
La città vecchia
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non da i suoi raggi
Ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi
Una bimba canta la canzone antica della donnaccia
Quel che ancor non sai tu lo imparerai solo qui fra le mie braccia
E se alla sua età le difetterà la competenza
Presto affinerà le capacità con l'esperienza
Dove sono andati i tempi d'una volta, per Giunone
Quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione?
Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
Quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
Li troverai là col tempo che fa estate inverno
A stratracannare a strameledir le donne il tempo ed il governo
Loro cercan là la felicità dentro a un bicchiere
Per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
Porteran sul viso l'ombra di un sorriso fra le braccia della morte
Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone?
Forse quella che sola ti può dare una lezione
Quella che di giorno chiami con disprezzo "pubblica moglie"
Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie
Tu la cercherai tu la invocherai più d'una notte
Ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
Quando incasserai delapiderai mezza pensione
Diecimila lire per sentirti dire: "micio bello e bamboccione"
Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale gonfia di odori
Lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
Quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano
Se tu penserai e giudicherai sa buon borghese
Li condannerai a cinquemila anni più le spese
Ma se capirai se li cercherai fino in fondo
Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo
(Faber)
25 notes · View notes
elperegrinodedios · 8 months ago
Text
Forse tu neanche te ne accorgi, ma ti guardo e ti vedo triste, ti vedo sola anche nei pensieri. Io lo sento che è cosi anche se tu non me lo dici e questo rende triste anche me. Amica mia tu hai troppo inverno e poca estate nell'anima e tanta mente nel passato e poco cuore nel presente. È ora di uscire da quella prigione che tu stessa hai costruito intorno a te, è ora di lasciare andare, è ora di perdonare e ricominciare a vivere una vita a misura d'uomo, fatta di inverni freddi, ma pure di calde e splendenti estati, di diluvi ma anche e soprattutto di arcobaleni, conservando i ricordi del passato nella mente si, ma tornare ad aprire il tuo cuore adesso, oggi e poi domani, e ancora e ancora. Vieni via dalla tua confort zone e vieni con me, nel paese delle emozioni, dei sogni e di quell'amore, a cui hai rinunciato tanto tempo fa. Togli i veli, torna a splendere nella luce e torna a respirare a pieni polmoni con l'allegria nel cuore.
lan ✍️💌
55 notes · View notes
francesca-70 · 9 months ago
Text
Lei aveva l estate negli occhi
Tumblr media
...e l' inverno nel cuore
95 notes · View notes
fallimentiquotidiani · 8 months ago
Text
Estate
Sei calda come i baci che ho perduto
Sei piena di un amore che è passato
Che il cuore mio vorrebbe cancellar
Odio l'estate
Il sole che ogni giorno ci donava
Gli splendidi tramonti che creava
Adesso brucia solo con furor
Tornerà un altro inverno
Cadranno mille petali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E il cuore un po' di pace troverà
Odio l'estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L'estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolor
Odio l'estate
Odio l'estate
Tornerà un altro inverno
Cadranno mille petali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E il cuore un po' di pace troverà
Odio l'estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L'estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolor
Odio l'estate
Odio l'estate
38 notes · View notes
tabathamodaedesign · 1 year ago
Text
Pantone del giorno 11/01 - Doe
Il Doe di Pantone è un’altra nuance che rientra nella gamma dei colori della terra e della natura. Colore che prende il nome dal vellutato manto del daino e che si abbina a molti dei toni caldi che già conosciamo e che ci piacciono tanto. Anche se può sembrare, non è una tonalità che rientra al 100% tra i neutri, ma la sua natura delicata gli permette di distinguersi tra i toni pastello. Per…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
raccontidialiantis · 5 months ago
Text
Sabato sera d'agosto in paese
Tumblr media
“Amare od aver amato, basta: non chiedete nulla, dopo. Non è possibile trovare altre perle nelle oscure pieghe della vita: amare è essere completi” (Victor Hugo)
“Spesso ci sono più cose naufragate in fondo a un’anima che in fondo al mare” (Victor Hugo)
“Vivere è simile all’arte del disegnare, solo che si fa senza la gomma” (Victor Hugo)
“Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai.” (Gabriel Garcia Marquez)
“Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza come nel momento in cui amiamo.” (Sigmund Freud)
Tumblr media
Era passata da poco la mezzanotte. Fra un po’ avrebbero finito la serata, nel pub della cittadina in cui anche Mario, rappresentante di commercio, era nato e dove tornavano ogni estate per le vacanze. Quello era decisamente il loro posto dell’anima. Lui suonava la chitarra, nel loro gruppo. Si ritenevano a buon diritto una “jazz band”, ma poi in pratica suonavano di tutto: oltre agli standard di jazz, eseguivano impeccabilmente brani rock dei gloriosi anni sessanta-settanta e canzoni italiane sempreverdi.
Tumblr media
Che poi alla fine erano queste ultime, quelle che facevano battere il piedino a tutti. Erano bravissimi: anche gli altri componenti della band erano tutti professionisti fuori sede da decenni. Un professore, un ingegnere, un poliziotto e un dermatologo. Uomini maturi che si riunivano puntualmente in paese nell'agosto di ogni estate. Tutto l’anno ognuno nella propria città si impegnava e proponeva spunti agli altri via web.
Tumblr media
Si scambiavano idee e brani, mantenendo così viva la loro grande passione per la musica. Accadde che quel sabato, verso la fine, durante una pausa, gli altri quattro membri della band erano già scesi dal palco: chi per andare a fare pipì, chi a bere una birra. Ma Mario invece era rimasto ancora un attimo seduto, con lo strumento in grembo. Perché gli sembrava di aver improvvisamente scorto, all’ultimo tavolo in fondo e nell’angolo buio del locale, il viso di Sonia.
Tumblr media
All’epoca, primi anni settanta, avevano entrambi diciott’anni. Lui aveva avuto in regalo in estate dai genitori una bellissima e fiammante motocicletta Gilera 124 con cui la portava in giro e grazie alla quale potevano appartarsi lontani dalla città. Di lei era innamoratissimo e anche Sonia sembrava ricambiarlo. Amavano entrambi il rock inglese: Yes, Genesis, King Crimson, Gong, Gentle Giant…
Tumblr media
Tra gli italiani, erano entrambi fan di Lucio Battisti; come tutti in quel periodo. E sulla moto ovviamente spesso cantavano a squarciagola “Il tempo di morire” (motociclettaa… dieci accappìììì…) e poi altre canzoni dell’epoca, quelle che oggi chiameremmo a buon diritto “evergreen.” Stettero insieme solo un altro inverno e la successiva estate, giusto il tempo di passare l’esame di stato. Lui era convinto che l’avrebbe sposata. Le aveva giurato amore eterno.
Tumblr media
Faceva nella sua testa mille progetti. Lei invece a settembre a bruciapelo gli distrusse il cuore. Dal juke box del baretto in cui si videro l’ultima volta prima di lasciarsi si sentiva “L’Aquila” di Lucio Battisti. Questo le diede il coraggio e lo spunto per farlo: gli disse perciò che lei si sentiva come un’aquila. Che era nata libera e perciò troppo costretta in quel paesello; voleva andarsene e avere molto di più, dalla vita. Infatti dopo qualche giorno si trasferì a Roma per frequentare l’università.
Tumblr media
Mario seppe in seguito che forse non era stato estraneo alla faccenda un altro giovane che l’aveva incantata a sua insaputa quando ancora stavano insieme. Stupido, ingenuotto, farlocco: non s'era accorto di nulla! Dopo aver rammendato - ma non curato - il suo cuore, anch’egli si iscrisse all’università. Nelle sue intenzioni da sempre avrebbe voluto anche lui scegliere Roma, ma per ragioni ovvie d’orgoglio preferì darci un bel taglio e scelse Pisa. Nessun dolore.
Tu mi sembri un po’ stupita - Perché rimango qui indifferente Come se tu non avessi parlato - Quasi come se tu non avessi detto niente
Ti sei innamorata - Cosa c'è, cosa c'è che non va? Io dovrei perciò soffrire da adesso - Per ragioni ovvie d'orgoglio e di sesso
E invece niente, no, non sento niente, no - Nessun dolore -Non c'è tensione, non c'è emozione - Nessun dolore
youtube
E adesso nel pub quella lì in fondo era lei: ne era sicuro. Scherzava e rideva assieme ai suoi amici di tavolo. Forse uno di loro era suo marito. O forse no. Era la prima volta che la rivedeva dopo moltissimi anni e gli sembrava sempre bellissima. Gli venne spontaneo: rialzò il volume dell’amplificatore e piano, da solo iniziò a suonare “L’aquila”. Dopo un’era geologica fu la prima volta.
Tumblr media
Perché era un brano che categoricamente si rifiutava di suonare, coi suoi amici. Loro sapevano, capivano e lo rispettavano. Chi l’ha detto che dopo un po’ di tempo qualsiasi rancore sparisce: per la freddezza e l’egoismo con cui era stato liquidato, ancora dopo decenni provava soltanto un’intensa rabbia. Una pena sorda nel cuore. Eppure cominciò a suonare in modo dolcissimo.
Tumblr media
Erano, gli arpeggi iniziali, a loro modo inesorabili e penetranti: rimandavano a una canzone che era impossibile non riconoscere. Il timbro caldo che scaturiva dalle sue dita portava l’armonia in alto. Senza ancora la melodia vocale inconfondibile: un accompagnamento armonico nudo, scarno ma bellissimo. Lei si fece seria: di sicuro ora l’aveva riconosciuto. Le era tornato in mente il brano e quell’espressione della donna fu l’ultima che vide, perché subito dopo abbassò il viso e si concentrò sui tasti, sulla diteggiatura e sulla dinamica dell’esecuzione.
Tumblr media
Sentì appena la voce di lei che da lontano del pezzo iniziava a cantare le parole. Dapprima esitante, poi via via più decisa. Incredibile a dirsi, si fece silenzio nel locale, durante quell’esecuzione drammatica: si percepiva chiara la forte tensione emotiva tra i due. Lontani tra loro dieci metri e trent'anni. Eppure eseguivano il pezzo benissimo, incastrando la melodia della voce con l'armonia degli accordi.
Tumblr media
Lei man mano si avvicinò: dal tavolo raggiunse dapprima il centro del pub, più vicina al palchetto. Cantava con una tale intensità che qualcuno si commosse, persino. Aveva una voce stupenda e intonata; lui l’accompagnava e sottolineava le frasi con rara perizia nel fraseggio. Finito di suonare, insieme ma ancora lontanissimi, lei arrivò vicina alla pedana.
Tumblr media
Muta, lo fissò per tutto il tempo. Mario non alzò neppure per un momento lo sguardo. Ripose lo strumento nel suo fodero imbottito, che con un rapido movimento mise in spalla. Poi staccò la spina, prese con l'altra mano l’amplificatorino da pub che usava in quelle occasioni, si girò e senza dire una parola se ne andò.
Tumblr media
Disse appena ai suoi amici poco distanti e imbarazzati che si sentiva poco bene, che continuassero senza di lui: tanto all’una avrebbero comunque finito e mancava pochissimo. Tornato a casa fece una doccia, si infilò nel letto in silenzio insieme alla moglie che già dormiva serena da tempo.
Tumblr media
La guardò a lungo, ritrovò nel comodino, tra i calzini e i libri in perenne standby, un sorriso ancora pulito; le accarezzò i capelli pianissimo per non svegliarla. Si infilò sotto le coperte e finalmente si concesse due lacrime, prima di cadere nel sonno. Lei si girò e nel dormiveglia gli si strinse. Il suo cuore ebbe un lieve sobbalzo. L’amore da qualche parte in lui esisteva ancora, evidentemente.
Tumblr media
RDA
41 notes · View notes
frammenti--di--cuore · 5 months ago
Text
Il mare ti piace solo in estate, con il vento caldo e le onde che ti fanno da coperta. In inverno non ci vai, non ci va mai nessuno. Hai fatto lo stesso con me.
Zoe
16 notes · View notes
fuoridalcloro · 7 months ago
Text
E lo so che sei stanca. E lo so che non ci credi più. E lo so che è Settembre. Che un’altra estate è volata via e, questa, più veloce di una cometa. Che l’aria s’è fatta più fresca e anticipa un inverno che, puntuale, arriverà sempre prima. E lo so. So tutto di te. So tutto di me. Ti guardo disillusa. Mi guardo delusa. Lo vedo il tuo ghigno beffardo. Lo vedo il mio mezzo sorriso pungente. E lo so. E lo sai. Ma foss’anche l’ennesimo momento buio… Fosse pure il milionesimo tentativo… Tu lascia aperto, ancora una volta, un’ultima volta… Che, magari, un po’ di luce entrerà. Di sicuro non so, senza dubbio non sai. Poca o tanta, accecante o pallida, quanta o quale luce, non sappiamo. Tu dì: “Non si sa mai” ed io risponderò: “Non si sa mai”. (Non si sa mai). Perché è vero, non si sa mai! E per sicurezza, lasciamo aperto.
-Valentina Marconi-
33 notes · View notes
angelap3 · 4 months ago
Text
INVERNO - FABRIZIO DE ANDRE'
youtube
Tra le mie preferite...
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo
Ma tu che vai ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate
Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera
Ma tu che vai ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli da un'alba antica
Ma tu che stai perché rimani?
un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti
De André
Compositori: Gian Piero Reverberi / Fabrizio De Andre
24 notes · View notes