#esperto di social network
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Affidarsi a un esperto di social network è sempre una buona idea se vuoi ottenere risultati concreti e ottimizzare la tua presenza online. Ecco i motivi principali:
1. Strategia Mirata
Un esperto sa come definire obiettivi chiari e misurabili e creare una strategia personalizzata per raggiungerli. Non si tratta solo di pubblicare contenuti, ma di farlo in modo strategico, in base al tuo target di riferimento e al tuo settore.
2. Conoscenza delle Piattaforme
Ogni social network ha regole, algoritmi e caratteristiche uniche. Un esperto conosce le specificità di piattaforme come Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok e altre, e sa come sfruttarle al meglio.
3. Ottimizzazione dei Contenuti
Un professionista sa come creare contenuti accattivanti, ottimizzati per l'engagement e adatti alla tua audience. Questo include copywriting, grafica e uso efficace di hashtag e call-to-action.
4. Gestione del Tempo
Gestire i social network può essere molto dispendioso in termini di tempo. Un esperto ti libera da questa incombenza, permettendoti di concentrarti su altre aree del tuo business.
5. Monitoraggio e Analisi
Un esperto non si limita a pubblicare contenuti, ma analizza i dati delle performance (ad esempio, reach, engagement, conversioni) per adattare la strategia e migliorare i risultati.
6. Gestione delle Crisi
Se qualcosa va storto (commenti negativi, problemi di immagine), un professionista sa come gestire la situazione per minimizzare i danni e trasformarla in un'opportunità.
7. Innovazione
Un esperto è sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità, garantendoti una strategia sempre al passo coi tempi.
8. ROI Migliore
Con un esperto, il tuo investimento in pubblicità e contenuti sui social network sarà ottimizzato, evitando sprechi di risorse.
In sintesi, un esperto di social network è un alleato fondamentale per costruire una presenza online solida, aumentare la tua visibilità e ottenere risultati misurabili.
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Appare ormai chiaro che i social network abbiano rimpiazzato il modo in cui la gente chiede i consigli - necessità che c'è sempre stata solo che prima andavano a chiedere al professionista (o al massimo al coniuge/genitore/figlio/parente del professionista così che portassero la domanda all'oracolo) al prete o magari al papa.
Adesso si chiede letteralmente a tutti, con l'aggravante che c'è chi - ci sarebbe da citare e parafrasare Faber - i consigli li da sentendosi come Gesù nel tempio e/o "per professione, per noia o né l'una o nell'altra ma per passione" (Ma.. sto paragonando il dare consigli alla prostituzione? Dipende)
Il punto è che oggi come allora servirebbe un disclaimer e avvertimento tipo quello sui pacchetti di sigarette "questa persona è esperta di questo, questo è questo. Chiedete altro a vostro rischio e pericolo"
Nel caso del papa "esperto di amici immaginari" quindi perché chiedergli di diritti e matrimoni?
Che poi succedono tutta una serie di situazioni online and in real life tipo Volo che per vent'anni e passa mena il torrone su felicità, filosofia, newage per poi sguazzare nella solita merda di tutti, crisi coniugale con figli inclusa.
O io che mi fido di due vecchie su Facebook che mi dicono che un prodotto spray per sbiancare alcune fughe della doccia che non ne vogliono sapere di tornare bianche fa i miracoli e invece non fa un cazzo.
Certo il mondo sarebbe un posto migliore se chiunque consiglia abbandonasse la scarica di endorfine che arriva dal sentirsi utile ammettendo o premettendo cose del tipo "non è il mio campo" o "quello che ha funzionato per me, ma non è detto che funzioni per te" (formula che personalmente cerco di adoperare SEMPRE) ma ormai al mondo migliore ci credono solo quelli pronti a dare consigli in materia.
Almeno girassero con la spilletta "Vuoi credere in un mondo migliore? Chiedimi come"
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Questo uomo no, #133 - Quello che ha studiato tanto per poi dare la colpa alla mamma
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Immagino che in molt* avrete letto l’articolo di un noto psicoesperto a proposito del femminicidio di Martina Scialdone. Se non l’avete fatto, preparate il gastroprotettore o l’antiemetico e leggetelo pure qui.
Se il titolo vi sembra ambiguo, il cappello introduttivo - scritto evidentemente dalla redazione e non dall’autore - è perlomeno chiaro. Purtroppo già nel primo paragrafo troviamo un grave problema di comprensione del fenomeno:
È sempre così quando si parla di femminicidio. L’uccisore colloca sulle spalle della vittima tutto ciò che vi è di irrisolto nella propria esistenza, dagli eventi come quelli elencati alle falle che si aprono già all’alba dei tempi, nel contatto con la famiglia d’origine, quando prendono corpo le linee di indirizzo della personalità.
Chiunque abbia un minimo di pratica con le dinamiche di violenza sulle donne e di femminicidi non può non rilevare tre gravi inesattezze già in questa prima frase. 1) Nulla è “sempre così” quando si tratta di femminicidio: non esiste alcuna regola certa, né alcuna costante, a parte la vittima, altrimenti non sarebbe quel grave problema sociale che è e lo si sarebbe risolto da tempo 2) molti femminicidi sono stati commessi da uomini che non avevano nulla “di irrisolto nella propria esistenza”, anzi erano colti ricchi benestanti e del tutto soddisfatti della loro vita - il problema semmai era la vita di chi era loro accanto 3) le “linee di indirizzo della personalità” non dipendono affatto solo da “la famiglia d’origine”, come ben sanno non solo tanti psicoespertə davvero espertə, ma anche tantə natə e cresciutə senza famiglia eppure senza alcun problema di “personalità”.
Se già non bastassero queste gravi inesattezze, il nostro psicoesperto passa subito a mettere nel mirino il colpevole di ogni femminicidio - evidentemente è sempre lui il colpevole, perché ha detto prima che “è sempre così quando si parla di femminicidio”, e cioè “un bambino viziato”:
Gli ex bambini viziati rappresentano un pericolo costante per le donne e per le relazioni in genere, poiché negli anni della formazione dello stile di vita sono stati indotti a sentirsi il centro del mondo, così diverranno pessimi cooperatori, ragione per la quale tutto ciò che riguarda la loro vita sociale tenderà a funzionare in modo distorto.
Se questa opinione sui vizi dell’infanzia può essere largamente condivisa tra le chiacchiere alla “signora mia dove andremo a finire”, in bocca a uno psicoesperto chiamato da un grande network televisivo a esprimere una opinione su un grave fenomeno sociale suscita quantomeno inquietudine, e una solenne inca22atura in chi davvero esperto di queste cose lo è.
Prima di tutto non esiste alcuna categoria scientifica né demografica chiamata “ex bambini viziati”: ma cosa vuol dire? Il “vizio” cui abituare un bambino cambia enormemente a seconda del livello economico, culturale, sociale dell’ambiente nel quale cresce. Come riconosco un “vizio”, e come un “viziato”? Quello che per uno può essere vizio, per un altro è necessità, o semplice normalità. Poi “sentirsi il centro del mondo” è un’altra indicazione vaga e ambigua: il più amato dei bambini può tranquillamente sentirsi il centro del mondo senza essere viziato. Stiamo forse parlando di un problema di autostima, di educazione al rispetto di sé? Ma queste parole nell’articolo non ci sono. Perché un esperto usa termini vaghi e non li spiega? Forse perché non ha idea del fenomeno sociale di cui sta parlando, e quindi prende la spiegazione che preferisce e la usa come il grigio, che va bene su tutto?
Poi parte un paragone senza capo né coda con il mondo aziendale:
Quando un ex bambino viziato si trova a capo di una qualche organizzazione lavorativa o di altro genere, quei tappeti rossi li pretende, caricando sui sottoposti, soprattutto su quelli meno disposti a iscriversi al programma di beatificazione quotidiana, gravami supplementari, come se il lavoro non fosse già abbastanza afflittivo.
In che senso il paragone sta in piedi? Non mi pare che i tanti “ex bambini viziati” che lo psicoesperto dice di aver incontrato a capo di aziende e organizzazioni abbiano ucciso dipendenti e sottopostə che non corrispondevano ai suoi desideri e alle sue aspettative. Invece i femminicidi ammazzano le donne che non corrispondono alla loro idea di donna. Forse per lo psicoesperto la differenza non conta, ma ho la presunzione di credere che per chi teme di venir ammazzata invece la differenza sia importante. E vorrebbe leggere qualcosa in proposito, invece di paragoni insulsi.
Purtroppo, per una sorta di perversa complementarità, nella vita sentimentale gli ex bambini viziati trovano spesso udienza presso ex bambine che si percepirono poco considerate, altro fenomeno esteso, poiché in famiglia, soprattutto quando ci sono fratelli maschi, un chilometro è più lungo da percorrere per le femmine.
Oh, finalmente una cosa sensata - peccato che serva da premessa per una classica mostruosità:
Quando un simile incastro si realizza tra un uomo e una donna, può funzionare nel tempo solo se le parti in commedia vengono rispettate, ossia se la donna accetta di perpetuare stato di fatto.
E te pareva che non era colpa di lei! Perché ovviamente lei “accetta di perpetuare lo stato di fatto” proprio così: “ciao sono un ex bambino viziato che vuole comandarti a bacchetta ed essere accontentato in tutto, sennò ti ammazzo, accetti?” “Sì, visto che sono una ex bambina poco considerata”.
Attenzione perché lo psicodribbling il nostro esperto lo mette in atto anche dopo: prima finge di andare nella direzione giusta (”creature femminili” è da brivido, ma non c’è bisogno di andare per il sottile di fronte a tanta roba come questa):
La terribile fine della giovane Saman Abbas, così come quella di Martina Scialdone nonché di mille e mille altre creature femminili, si spiegano all’interno di questa barbara logica, che ritiene scontata l’inferiorità della donna e il conseguente diritto di possesso da parte del maschio. Ma il femminicidio è solo la quota più evidente, perché tragica, di una questione assai più vasta, avvelenata da un rovesciamento di valori arbitrariamente deciso dai maschi, con la complicità dei loro educatori.
Poi scarta nella consueta direzione maschilista, andando in gol: indovinate chi sono “i loro educatori”?
quelle mamme che continuano imperterrite a fare da complici alla parte sbagliata, contribuendo a renderla sempre più immatura e tossica.
Quindi prima è lei che accetta di accoppiarsi con l’ex bambino viziato, ma prima ancora è la mamma dell’ex bambino viziato a essere complice del futuro femminicida.
Il link all’articolo è lì, potete rileggerlo. Avete letto un accenno al ruolo dei padri? Avete letto un richiamo al ruolo di responsabilità che il genere maschile dovrebbe assumere nei confronti di una società che ancora produce modelli maschili “viziati”? Avete letto un minimo accenno al ruolo di altri agenti educativi importantissimi, come la scuola, i media, i giochi, le organizzazioni sportive e ricreative, la rete di assistenza pubblica a giovani in situazioni critiche, emarginatə, abbandonatə?
No, non l’avete trovato. E questo lo ha scritto uno di quelli bravi eh. Figuratevi gli altri. Questo uomo no.
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Fra gli indagati su un presunto giro di tangenti c’è anche Andrea Stroppa, il collaboratore italiano di Elon Musk
Nell’estesa inchiesta della procura di Roma su un presunto giro di corruzione nella Sogei, la società controllata dal ministero dell’Economia che si occupa di gestire i servizi informatici di diversi enti pubblici, fra gli indagati c’è anche Andrea Stroppa, che orma da qualche mese è noto per essere un collaboratore informale di Elon Musk, l’imprenditore più ricco al mondo. Le accuse nei confronti di Stroppa non sono ancora chiarissime: secondo la procura un ufficiale della Marina Militare italiana gli avrebbe passato alcune informazioni riservate in cambio della promessa di agevolare un accordo commerciale fra SpaceX, la più importante società guidata da Musk, e un’azienda italiana legata a un’altra di cui l’ufficiale della Marina aveva una quota. Martedì sera in un comunicato stampa Stroppa ha respinto ogni accusa. Il ruolo di Stroppa nella vicenda Sogei è poco chiaro anche perché il suo stesso ruolo di rappresentante informale di Elon Musk in Italia ha dei confini molto sfumati. Stroppa è un esperto informatico cresciuto nel quartiere di Torpignattara a Roma, dove vive ancora oggi. Già da minorenne si fece notare dalle autorità italiane per la sua vicinanza al gruppo hacker internazionale Anonymous. Pochi anni dopo venne notato da Marco Carrai, imprenditore informatico vicino a Matteo Renzi, che lo assunse con un ruolo di primo piano in una delle sue società. Nel 2017, a soli 22 anni, Stroppa finì su tutti i giornali nazionali per un’inchiesta indipendente su presunte campagne di disinformazione promosse dalle pagine Facebook della Lega e del Movimento 5 Stelle (che nel giro di qualche mese avrebbero sostenuto insieme il primo governo Conte). Negli anni successivi consolidò la sua fama di esperto di sicurezza informativa, e nel 2022 fu scelto come ricercatore indipendente dello staff che curava la sicurezza di X, il social network che si chiamava Twitter e che era stato comprato da poco da Musk. Proprio in quei mesi Stroppa conobbe Musk e sviluppò con lui uno stretto rapporto di amicizia e di lavoro, reso evidente anche dai suoi grandi complimenti pubblici nei confronti di Musk (che Stroppa paragona a Leonardo da Vinci). Peraltro l’account su X di Stroppa ormai da due anni è pieno di foto di lui con Musk, di meme celebrativi di Elon Musk, e anche di foto di Elon Musk e basta. Grazie al rapporto personale fra i due, Stroppa è diventato di fatto il portavoce e referente di Elon Musk in Italia, pur non avendo più nessun ruolo formale nelle aziende di Musk. L’anno scorso per definire un incontro fra Musk e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo staff della presidenza del Consiglio si confrontò proprio con Stroppa, che nei mesi successivi ha poi seguito Musk in tutte le occasioni in cui è venuto in Italia. Ormai da qualche anno Musk si è spostato molto a destra coltivando legami con i principali leader conservatori nel mondo, diffonde quotidianamente notizie false sui suoi profili social, e si sta spendendo parecchio per fare eleggere Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. Sembra che il ruolo di Stroppa preveda anche visite istituzionali per conto delle aziende di Musk, ma non è chiaro a che titolo. Ad aprile per esempio ha incontrato il vicepresidente del Consiglio italiano Matteo Salvini – un altro grande fan di Musk – e lo ha fatto sapere sul suo profilo X con una specie di comunicato aziendale. «Grazie al Ministro Salvini per aver ricevuto questo pomeriggio SpaceX. Connettere l’Italia 🇮🇹 è la priorità di Starlink», scrisse Stroppa. Al momento né Musk né le sue aziende hanno commentato il coinvolgimento di Stroppa nell’indagine della procura di Roma. Read the full article
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Lecce: la progettazione europea e le iniziative di impatto sociale, la prima tappa del roadshow "Erasmus+ Experience"
Lecce: la progettazione europea e le iniziative di impatto sociale, la prima tappa del roadshow "Erasmus+ Experience". Project School, in collaborazione con il Comune di Lecce, si appresta a realizzare la prima tappa del roadshow "Erasmus+ Experience", un evento informativo incentrato sulla pianificazione europea e sulle iniziative di impatto sociale. L'iniziativa si svolgerà giovedì 8 febbraio, a partire dalle ore 10, presso la Sala Open Space di Palazzo Carafa in Piazza Sant'Oronzo a Lecce. "Erasmus+ Experience" mira a favorire il dialogo e lo scambio di conoscenze sulla progettazione europea e sulle opportunità offerte dalla call Erasmus+ e vedrà la partecipazione del direttore e founder di Project School, Antonio Dell'Atti, esperto in progettazione europea e ambasciatore Erasmus+ EDA per l'Italia, nonché dei project manager di Project School Paola Iaconisi e Michele De Luca. Project School è una società basata a Lecce che si propone di contribuire ad aumentare la qualità di iniziative e progetti ad alto impatto sociale, attraverso servizi di formazione, cambiamento organizzativo strategico, processi di co-progettazione tra pubblico e privato, profit e non profit. La manifestazione sarà introdotta da Raffaele Parlangeli, dirigente del Comune di Lecce con deleghe a Programmi e progetti PNRR, Contratto Integrato di Sviluppo, Programmazione Strategica Europea e Rigenerazione Urbana. La collaborazione tra Project School e il Comune di Lecce sottolinea l'impegno condiviso nel promuovere la cooperazione in ambito europeo, svolgendo un'attività di divulgazione e coinvolgimento in merito alle opportunità per lo sviluppo territoriale. L'evento, della durata di circa due ore, sarà incentrato sull'analisi e l'approfondimento del programma Erasmus+, con approfondimenti riguardanti la struttura e le caratteristiche del bando "Cooperation Partnerships" con scadenza il 5 marzo 2024 e la costruzione e la gestione di partenariati europei. Sono inoltre previste una sessione di Q&A e un coffee break di networking, pensato per facilitare le connessioni tra i rappresentanti delle varie organizzazioni partecipanti e stimolare la formazione di partenariati sinergici per futuri progetti e iniziative. Questo evento promuove l'impegno del Comune di Lecce nel favorire il dialogo e la collaborazione sulla pianificazione europea, sottolineando la volontà dell'ente di contribuire fattivamente allo sviluppo sociale ed economico del territorio. "Erasmus+ Experience" rappresenta un'opportunità preziosa per organizzazioni no profit, professionisti, educatori, rappresentanti delle istituzioni e stakeholder interessati alla cooperazione europea e ai meccanismi di finanziamento. L'iniziativa è gratuita e aperta a tutti. Info e link utili alla registrazione (obbligatoria) disponibili all'interno del sito web e dei canali social di Project School e/o all'indirizzo mail: http://[email protected].... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online
Ti sei mai chiesto come ti starebbe un nuovo taglio di capelli, una pettinatura diversa o un colore diverso? Ti piacerebbe provare diverse opzioni prima di andare dal parrucchiere? Se la risposta è sì, allora questo articolo fa per te. Ti mostrerò come puoi sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online, usando dei semplici strumenti gratuiti e divertenti.
Come sperimentare un nuovo taglio, pettinatura e colore per i tuoi capelli comodamente online grazie ad innovative app e siti web
Ebbene si oggi con la tecnologia che abbiamo è possibile provare in anteprima e virtualmente taglio, pettinatura e colore di capelli comodamente da casa grazie a nuove app e siti web innovativi. Scopriamo insieme come provare nuovi look senza doversi recare dal parrucchiere.
Perché sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online?
Ci sono molti motivi per cui potresti voler sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online. Ecco alcuni dei più comuni: Vuoi cambiare look: Se sei stanco del tuo aspetto attuale e vuoi dare una svolta al tuo stile, cambiare taglio, pettinatura o colore capelli può essere un modo efficace e semplice per farlo. Vuoi provare qualcosa di nuovo: Se sei curioso di vedere come ti starebbe un taglio di capelli alla moda, una pettinatura originale o un colore capelli insolito, puoi fare dei test online prima di decidere se realizzarli o meno. Vuoi divertirti: Se ti piace giocare con il tuo aspetto e provare diverse combinazioni di taglio, pettinatura e colore capelli, puoi farlo online in modo facile e veloce, senza dover spendere soldi o tempo dal parrucchiere. Qualunque sia il tuo motivo, sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online può essere un'attività divertente e utile per esplorare le tue possibilità e trovare il look che fa per te.
Come sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online?
Per sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online, tutto ciò di cui hai bisogno è una foto del tuo viso (o di quello di qualcuno che vuoi usare come modello) e un computer o uno smartphone connesso a internet. Poi devi seguire questi semplici passi: Scegli uno strumento online: Ci sono molti siti web e applicazioni che ti permettono di sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online. Alcuni esempi sono: HairStyle Mirror, Style My Hair, Virtual Hairstyler, Hair Color Changer, Modiface. Puoi scegliere quello che preferisci in base alle funzionalità che offre e alla facilità d'uso. Carica la tua foto: Una volta scelto lo strumento online, devi caricare la tua foto (o quella del modello) seguendo le istruzioni del sito o dell'applicazione. Assicurati che la foto sia chiara, frontale e con i capelli raccolti o tirati indietro per avere una visuale migliore del viso. Scegli il taglio, la pettinatura e il colore capelli: Dopo aver caricato la foto, puoi iniziare a sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online. Puoi scegliere tra le opzioni disponibili nello strumento online o personalizzare il tuo look con le impostazioni avanzate. Puoi anche confrontare diversi look e salvare quelli che ti piacciono di più. Condividi il tuo look: Se sei soddisfatto del tuo look e vuoi mostrarlo agli altri, puoi condividerlo sui tuoi social network o inviarlo ai tuoi amici. Puoi anche stampare la foto e portarla dal parrucchiere per farti fare il taglio, la pettinatura o il colore capelli che hai scelto.
Quali sono i vantaggi di cambiare taglio, pettinatura e colore capelli online?
Simulare taglio, pettinatura e colore capelli online ha molti vantaggi. Ecco alcuni dei più importanti: È gratuito: Non devi pagare nulla per usare gli strumenti online che ti permettono di fare una prova di taglio, pettinatura e colore capelli online. Puoi usare tutti i servizi che vuoi senza spendere un centesimo. È facile: Non devi essere un esperto di tecnologia o di moda per usare gli strumenti online che ti permettono di sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online. Basta seguire le istruzioni e cliccare sulle opzioni che ti interessano. È veloce: Non devi aspettare ore o giorni per vedere il risultato del tuo look. Puoi sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online in pochi minuti e vedere subito come ti stanno. È divertente: Puoi divertirti a provare diversi look e a cambiare il tuo aspetto in modo virtuale. Puoi anche sfidare i tuoi amici a indovinare quale look hai scelto o a creare il loro look ideale.
Migliori siti per sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online
Ci sono molti siti web che ti permettono di sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online. Alcuni dei più popolari sono: Style My Hair. Questo è il sito ufficiale di L’Oréal Professionnel, un famoso marchio di prodotti per capelli. Puoi provare diversi look in tempo reale usando la webcam o caricando una foto. Puoi anche scegliere tra le opzioni disponibili nello strumento online o personalizzare il tuo look con le impostazioni avanzate. EasyHairStyler Virtual Makeover. Questo è un sito che ti offre una vasta gamma di acconciature da provare, sia di celebrità che di modelli. Puoi anche provare lenti a contatto e trucchi. Il servizio è gratuito, ma devi registrarti per accedere a tutti gli stili. Matrix 3D Virtual Hair Color Try On. Questo è il sito web ufficiale del brand Matrix, un noto marchio di prodotti per capelli. Qui puoi provare diversi colori di capelli, sia naturali che fantasiosi, su una foto o in modalità live con la webcam. StyleCaster Makeover. Questo è un sito che ti permette di provare tagli, colori e accessori per capelli, oltre che trucchi e abiti. Puoi usare una foto o una modella predefinita. Puoi anche confrontare i tuoi look e condividerli sui social network. TheHairStyler. Questo è un sito che ti offre oltre 12.000 acconciature da provare, sia classiche che moderne, sia femminili che maschili. Puoi anche filtrare le opzioni in base alla forma del viso, alla lunghezza dei capelli, al tipo di capelli e al colore. Spero che questi siti ti siano utili per trovare il look che fa per te. Buon divertimento!
App per simulare taglio, pettinatura e colore capelli online
Ci sono molte app per Android e iOS che ti permettono di provare taglio, pettinatura e colore capelli online. Alcune delle migliori sono: Style My Hair. Questa è l’app ufficiale di L’Oréal Professionnel, un famoso marchio di prodotti per capelli. Puoi provare diversi look in tempo reale usando la webcam o caricando una foto. Puoi anche scegliere tra le opzioni disponibili nell’app o personalizzare il tuo look con le impostazioni avanzate. Disponibile sia per smartphone Android che per iOS. Hairstyle Changer. Questa è un’app che puoi scaricare sia per un cellulare Android che per un cellulare Apple con sistema iOS.. Una volta installata questa ti offre una vasta gamma di acconciature da provare, sia di celebrità che di modelli. Puoi anche provare lenti a contatto e trucchi. L’app è gratuita, ma contiene annunci pubblicitari. Try Hairstyle Lite. Questa è un’app per iOS che ti permette di provare oltre 100 acconciature diverse, sia femminili che maschili. Puoi anche cambiare il colore dei capelli e aggiungere accessori come occhiali, cappelli e orecchini. Barba Foto Editor. Questa è un’app per Android e per smartphone iOS che ti permette di provare diversi stili di barba e baffi, oltre che cambiare il colore dei capelli e della pelle. Puoi anche aggiungere tatuaggi, piercing e occhiali. YouCam Makeup. Questa è un’app disponibile sia per Android che per melafonino iOS che ti permette di provare diversi look di trucco e capelli, oltre che modificare il tuo viso con effetti speciali. Puoi anche confrontare i tuoi look e condividerli sui social network. Spero che queste app ti siano utili per trovare il look che fa per te. Buon divertimento!
Conclusione
Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia convinto a provare taglio, pettinatura e colore capelli online. È un modo semplice, gratuito e divertente per esplorare le tue possibilità e trovare il look che fa per te.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Sperimentare taglio, pettinatura e colore capelli online. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Danilo Larini condivide 6 passaggi chiave per raggiungere il successo nel settore immobiliare come nuovo agente
Introduzione:
Entrare nel settore immobiliare come nuovo agente può essere allo stesso tempo entusiasmante e difficile. È un campo che offre fantastiche possibilità per le persone che sono disposte a impegnarsi e ricercare le basi. Per aiutarti a intraprendere il tuo viaggio verso il successo immobiliare, l'esperto agente immobiliare Danilo Larini elenca sei passaggi chiave che potrebbero fare una notevole differenza per la tua carriera. Con le sue intuizioni, puoi navigare nel mondo immobiliare reale con fiducia in te stesso e iniziare a costruire una fiorente impresa commerciale.
Passaggio 1: formazione e licenze
Prima di poterti tuffare nel mercato immobiliare reale, devi ottenere la giusta istruzione e licenza. Iscriviti a una buona scuola o programma immobiliare, e dipingi più vicino a ottenere la tua licenza immobiliare. Questo passaggio cruciale costituisce il fondamento della tua carriera, poiché ti fornisce la comprensione e i requisiti penali necessari per costituire clienti e condurre transazioni immobiliari.
Passaggio 2: trova un mentore
Uno degli approcci più rapidi per studiare le peculiarità del settore immobiliare è trovare un mentore. Agenti esperti come Danilo Larini consigliano di affidarsi a un esperto esperto che possa guidarti attraverso le complessità dell'impresa. Un mentore può fornire approfondimenti preziosi, rispondere alle tue domande e fornire consigli pratici basati sulle sue recensioni.
Passaggio 3: sviluppare una forte presenza online
Nell’era digitale ultramoderna, avere una solida presenza online è essenziale per la realizzazione. Crea un sito Web esperto e utilizza le strutture dei social media per mostrare le tue inserzioni, condividere contenuti preziosi e connetterti con clienti capaci. Una presenza online adeguatamente mantenuta può aiutarti a creare credibilità e raggiungere un mercato target più ampio.
Passaggio 4: costruire una rete
Il networking è una cosa fondamentale per il successo nel settore immobiliare. Partecipa a eventi aziendali, entra a far parte di istituzioni immobiliari di quartiere e connettiti con altri esperti per la tua casa. Il networking può portare a referenze, partnership e relazioni preziose nel tentativo di avvantaggiare la tua professione alla fine.
Passaggio 5: comprendere il mercato locale
Per eccellere come agente immobiliare, devi avere una conoscenza approfondita del mercato immobiliare locale. Rimani aggiornato sugli sviluppi del mercato all'avanguardia, sui valori degli oggetti e sulle caratteristiche del quartiere. Conoscere il tuo mercato dentro e fuori ti aiuterà a offrire consigli informati ai tuoi clienti e a renderti una risorsa affidabile per la tua rete.
Passaggio 6: fornire un servizio clienti eccezionale
Infine, non sottovalutare in alcun modo l’elettricità di un’eccellente assistenza clienti. Tratta i tuoi clienti con riconoscimento, onestà e professionalità. Andare oltre per soddisfare le loro esigenze e aspettative ti farà guadagnare referenze e ripetere gli affari. È molto più probabile che i clienti soddisfatti propongano i tuoi servizi ad amici e parenti, il che potrebbe aumentare notevolmente la tua popolarità e la tua impresa.
Conclusione:
Come nuovo agente immobiliare, seguire questi sei passaggi chiave condivisi tramite Danilo Larini può metterti sulla strada verso la realizzazione. Ricorda che l'impresa immobiliare è aggressiva, ma con la giusta istruzione, guida e forza di volontà puoi costruire una carriera di successo. Padroneggiando costantemente, collegando in rete e cedendo fornitori incredibili, non continuerai più semplicemente a esistere ma prospererai in questo campo interessante e dinamico. La tua avventura verso la realizzazione immobiliare inizia con questi passaggi fondamentali.
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TECNOLOGIA E SOLITUDINE: UN SONDAGGIO RIVELA UN COLLEGAMENTO
Un sondaggio realizzato dall’Australian Relationship Queensland rivela che tra tecnologia e solitudine esiste un collegamento. Il risultato è il seguente: il 42% degli intervistati che ha dichiarato di utilizzare almeno quattro strumentI di comunicazione web (Facebook, Twitter, blog, email) ha lamentato di essersi sentito solo nell’ultimo periodo, rispetto all’11% che invece ha dichiarato di utilizzare un solo di questi strumenti.
Il sondaggio è stato condotto su 1204 persone, tutte maggiorenni. Un altro dato che emerge è che il ‘tasso di solitudine‘ varia al variare dell’età: la fascia 25-34 anni, ad esempio, è quella che accusa di più la solitudine, la fascia 18-24 è quella che ne accusa di meno.
E’ stato rivelato anche un collegamento stretto tra senso di solitudine e utilizzo di Facebook. Il 59% dei "soli" infatti s’è dichiarato più propenso a utilizzare il social network per comunicare con gli amici, rispetto il 39% dei "non soli".
Un dubbio sorge spontaneo: è la solitudine che spinge le persone a usare “più tecnologia” o è l’utilizzo massiccio di tecnologia che porta le persone a isolarsi e, conseguentemente, a provare solitudine❓ Catriona Morrison, esperto in psicologia sperimentale presso l’Università di Leeds in Inghilterra, e che ha preso parte a questo sondaggio, ha dichiarato che sono vere entrambe le cose, anche se intervengono in genere fattori esterni alla tecnologia, come la condizione lavorativa e sociale, che spesso, se non buone, spingono le persone a rifugiarsi dietro lo schermo di un PC.
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Enrico Silvestrin spiega perché ha detto quelle parole contro Fedez e Love Mi.
Proprio mentre su Italia 1 andava in onda il programma dedicato alla Musica Rap ma non solo con Fedez sugli scudi, in quanto di fatto il 90% del programma Love Mi era lui, Enrico Silvestrin ha attaccato l’evento e anche l’organizzatore. Parole pesanti rivolte al concerto benefico (e al rapper) e sul social Network Twitter è scoppiata la bufera. Infatti, l’ex vj di MTV ha ricevuto molte critiche , ma anche qualche complimento per i suoi tweet che aveva pubblicato ieri
Un utente ieri si è augurato un ritorno di Enrico e Daniele Bossari in televisione avente come argomento la musicae Silvestrin ha dichiarato: “Hai detto Bossari? E che c’azzecca con la musica Daniele scusa? Probabilmente pensi erroneamente che Daniele sia un esperto di musica o un divulgatore musicale“.
Silvestrin spiega perché ha detto quelle parole contro Love Mi.
“Per chiarire. Love Mi fa danni ingenti tanto quanti ne fa una Virgin o una RadioFreccia. Quando l’alternativa al degrado odierno è la nostalgia da karaoke che non aggiunge nulla, allora l’ecosistema puzza pure di morto. Serve altro. Serve aprire la finestra. e continua sempre lo stesso nella logica Il problema è non conoscere il pregresso. Pensare che in un tweet ci sia l’intera ed esaustiva riflessione. Quattro anni di battaglie contro questo sistema di cui non siete a conoscenza. Facile dire boomer. Non è confronto tra ieri e oggi. Per me è tra oggi ed oggi. e ci tiene a precisare che sempre lo stesso Enrico Silvestrin Più del passato. Il problema è che non lo conoscono. Siamo una provincetta. Si attacca la persona per screditare l’opinione. Ci si infastidisce al solo pensiero di poter intaccare lo status quo. Si attacca più la soluzione che non il problema. Spiace dirlo, ma questo siamo. E conclude sempre lo stesso dichiarando che A criticare siamo capaci tutti. A fare, a costruire, a decostruire, a proporre , purtroppo solo pochissimi. Ecco perché non andiamo da nessuna parte. È la cosa risibile è che critichiate le alternative tanto quanto il mainstream. Criticate perché vi da l’idea di esistere. e la sua conclusione del suo ragionamento è la seguente Questo paese è chiuso in se stesso ma prima di chiuderlo era già povero culturalmente. Ora si replica una matrice scadente con copie ancora più scadenti. Non sappiamo nulla di cosa sia la musica nel resto del mondo. Si stanno facendo danni immensi. Ai giovani serve il presente”. Read the full article
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"Non ho mai visto una rete di questa portata”, ammette sbalordito Kevin Limonier, ricercatore dell’Istituto francese di geopolitica specializzato in disinformazione e influenza russa nel web. Dopo mesi di lavoro e un’indagine durata più di un anno, il 9 dicembre 2020 l’ong belga Eu DisinfoLab ha pubblicato un rapporto di un centinaio di pagine che svela i meccanismi della più grande lobby e rete di disinformazione mai vista sul territorio europeo. Un’organizzazione tentacolare che opera da quindici anni al parlamento europeo e alla sede dell’Onu a Ginevra, con risultati concreti. Secondo Ben Nimmo, esperto di disinformazione e giornalista d’inchiesta di Graphika, una società che analizza i social network, le Indian chronicles, l’insieme dei documenti raccolti dall’ong, rivelano “una rete di disinformazione di portata e impatto paragonabili alle interferenze russe durante la campagna elettorale del 2016 negli Stati Uniti”. Si tratta di una vera macchina della propaganda che promuove gli interessi dell’India, un paese di cui si parla poco anche se è grandecome un continente.
Questo meccanismo dagli ingranaggi ben oliati e dalle numerose ramificazioni ha numeri che danno le vertigini: centinaia di siti internet, decine di ong fittizie e centinaia di falsi siti d’informazione creati dal nulla al servizio degli interessi di New Delhi e del suo primo ministro, il nazionalista Narendra Modi. Al centro di questa ragnatela, i cui contorni sono ancora difficili da definire, c’è un consorzio di aziende indiane, la holding Srivastava, che sul suo sito si definisce “il gruppo in più rapida crescita del paese, con interessi nelle risorse naturali, nell’energia pulita, nello spazio aereo, nei servizi di consulenza, nella salute, nella stampa e nell’editoria”.
La lobby indiana nel cuore dell’Europa. Da quindici anni è attiva una rete che diffonde notizie false per influenzare le istituzioni europee e l’Onu in modo da favorire gli interessi di New Delhi
mega.nz/file/fKhxHY6J#NE187mfZ_ZRemURbCYXp7-_kHWq0Kls1th1vsBoN48Q
#esteri#india#europa#onu#lobby#informazione#giornalismo#mass media#disinformazione#fake news#riviste#magazines
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Alcune fantastiche idee di business online
Avvia il tuo negozio online
Se hai in mente un prodotto o hai il talento per creare qualcosa di funzionale nella vita di tutti i giorni, avviare il tuo prossimo negozio online è un'ottima idea per iniziare nel mondo del business online senza troppi problemi.
In tutto il mondo, è un'idea più che redditizia, con una moltitudine di piccole strategie realizzate in base al prodotto in cui ti specializzerai; Non esitare a cercare le tendenze del momento, insieme ai negozi con più esperienza con un prodotto simile al tuo o della stessa zona.
Se lo fai con grande sforzo e hai un po 'di fortuna, potresti creare il prossimo grande marchio multimilionario.
Sviluppa applicazioni.
Forse una delle migliori attività online oggi, lo sviluppo di applicazioni è un'ottima idea con cui mettere piede con il piede giusto nel mondo degli affari online.
Se sai qualcosa al riguardo, concentrati sul dare e circondarti di persone che ti supportano in aree che non guidi o che non conosci ancora per non perdere tempo. Se invece sei un estraneo al mondo della programmazione, concentrati sul supporto di un piccolo team di sviluppo con il tuo nome.
Rivendi siti web.
L'uso e la gestione dei siti web è in aumento, aumentando in modo esponenziale dallo scorso anno, la rivendita di siti web come attività online è un ottimo modo per familiarizzare con il mondo di Internet e trovare i contatti necessari per vendite future che vanno al di là di qualche sito web.
È un modello di business più che specifico, ideale per generare reddito mentre sei concentrato su qualche altro progetto a lungo termine, nonché perfetto per trovare contatti da tutti i tipi di vendita. Concentrati su siti Web a basso rendimento ma ad alto potenziale con ogni asta a cui vai.
Inizia nel social media marketing.
Se sei una persona più concentrata sull'uso e sulla gestione dei social network, questa è forse l'idea migliore che puoi avere per il tuo futuro business online. Ed è che, anche se può non sembrare, il numero di piccole e grandi aziende che necessitano di un esperto di marketing è molto considerevole in America.
La tua funzione principale sarà quella di trovare gli utenti che hanno più bisogno dei servizi della tua azienda, provare a trovare comunità locali o vicine che parlano la stessa lingua per un maggiore comfort.
Con queste idee di grande beneficio online già spiegate, non ti resta che trovare quella più adatta ai tuoi obiettivi e bisogni, quindi non metterti sotto pressione e vai con calma, avviare qualsiasi tipo di attività non è facile.
Scritto da andrea rivoseccchi
https://issuu.com/rivosecchiandreatruffa/docs/rapina_alle_poste_by_andrea_rivosecchi.docx
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Regole coerenti per i commercianti
Il trading sui mercati dal vivo è intrinsecamente imprevedibile, ma cosa distingue i trader coerenti dal lotto? Su https://blog-sul-trading.mystrikingly.com troverete le regole da prendere in considerazione quando si fa trading.
1. Tagliare le perdite in breve
Un principio universale del trading è "taglia le tue perdite e lascia correre i tuoi vincitori". Per quanto semplice e intuitivo possa sembrare, molti trader si ritrovano a mantenere una posizione in perdita più a lungo del previsto, solo per vederla crescere oltre una perdita gestibile.
I commercianti regolari ed esperti non esitano a tagliare le loro perdite. Hanno ammesso che le idee di trading a volte possono essere sbagliate e sono veloci a lasciare i mercati prima di permettere alle perdite di diventare insormontabili, spesso usando ordini stop-loss per proteggere il capitale di trading.
2. Lasciar correre i profitti
La controparte della regola di cui sopra è di lasciare correre le posizioni vincenti - non lasciare troppo presto un mercato favorevole. I trader esperti si rendono conto che non tutti i trade saranno vincenti e mirano a massimizzare i profitti il più possibile.
Inoltre, i trade vincenti, specialmente i grandi vincitori, possono aiutare i trader a recuperare le loro perdite e a recuperare la fiducia nel mercato.
3. Non lasciatevi sorprendere dalle notizie e dai social media.
Nel mondo di oggi, caratterizzato da un incessante bombardamento mediatico, è facile distrarsi. Un titolo può portare un trader a dubitare di un'idea di business o ad abbandonare del tutto una tesi. Anche i social media rientrano in questa categoria. Alcuni commercianti navigano sui social network in cerca di conferma di un pregiudizio o di un'idea di business prima di eseguire la transazione.
I commercianti veterani sanno come fidarsi delle proprie opinioni, informazioni e idee, indipendentemente da ciò che dicono le teste delle notizie o il gossip dei social media.
4. Trova i tuoi mestieri
I trader coerenti hanno ciascuno la propria metodologia di trading e particolari mercati da trattare. Invece di guardare ai guru per consigli o idee di trading, trovano opportunità nei mercati attraverso la propria ricerca e la due diligence.
Il backtesting di una strategia di trading su dati storici può aiutare un trader a determinare se vale la pena provare una metodologia nei mercati dal vivo e può costruire la fiducia nel trading.
5. Concentrarsi sul commercio, non sul denaro
Avere obiettivi di trading non è una brutta cosa, ma lasciare che questi obiettivi influenzino le decisioni di trading può esserlo. Per esempio, un trader inesperto può rimanere troppo a lungo in un trade aspettando $X di profitto mentre il trader esperto si rende conto che questo tipo di pensiero è indisciplinato.
Per essere nello stato d'animo giusto per negoziare, un trader deve concentrarsi sul processo di negoziazione stesso e non sul risultato finale. I trader coerenti se ne rendono conto e mettono da parte gli obiettivi di profitto per concentrarsi sui mercati e sulle singole transazioni. I trader principianti ed esperti possono usare il trading simulato o su carta per esercitarsi a tenere la PnL fuori dai piedi mentre speculano sui mercati.
6. Posizioni di dimensioni adeguate
Qualsiasi trader esperto vi dirà che la dimensione della posizione è un fattore estremamente importante per la coerenza a lungo termine dei mercati. Rischiare troppo presto può portarti fuori dal gioco del tutto e sospendere i tuoi progressi come trader.
Per determinare la dimensione appropriata della posizione, i trader dovrebbero considerare sia il valore del loro conto che il rischio di transazione, o la differenza di prezzo tra l'entrata e lo stop-loss. Inoltre, le tecniche di gestione del rischio come il trading basato sulla percentuale possono aiutare a confermare la dimensione del trade.
Nota: è possibile perdere più dell'importo di rischio specificato se il prezzo di un'attività si discosta oltre un ordine stop-loss.
7. Evitare il trading della noia.
I nuovi commercianti spesso si trovano a fare transazioni semplicemente per essere parte dell'azione. Dopo tutto, hanno iniziato a fare trading per il gusto di fare trading, non per aspettare. Questo tipo di pensiero può essere distruttivo e potrebbe portare a prendere transazioni senza cercare conferma o assicurarsi che le condizioni di mercato siano appropriate.
I trader esperti hanno una grande pazienza e aspettano freddamente che le condizioni di mercato siano giuste, anche se ci vogliono mesi. I trader esperti capiscono che vale la pena aspettare i trade ad alta probabilità e non lasciano che la noia interferisca con la loro metodologia. Si rendono anche conto che accettare operazioni non ammissibili può minare il loro obiettivo sui mercati: fare soldi.
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Roma, arrestato ladro esperto in furti di appartamento: incastrato dai social
Roma, arrestato ladro esperto in furti di appartamento: incastrato dai social. Le “sue” foto erano circolate in questi giorni in diversi gruppi di quartiere e sui più noti social network, dopo che era scattato l'allarme a seguito di diversi furti in appartamento da parte di un soggetto che agiva in zone a nord della Capitale. Diversi residenti e condomini dotati di telecamere hanno potuto riprendere l'uomo “in azione” mentre, a volto scoperto, si aggira per le palazzine e gli appartamenti, studiando orari e spostamenti dei proprietari in diversi condomini. L'altra sera, però, un ispettore della Polizia di Stato libero dal servizio del Commissariato Vescovio ha ricevuto una telefonata da una sua conoscente che gli ha segnalato la presenza di un individuo sospetto all'interno di uno stabile di via Brandano. L’uomo era del tutto simile al soggetto ritratto dalle foto postate in rete. L'investigatore si è quindi subito diretto presso l'indirizzo segnalato e, nel frattempo, tramite la sala operativa della Questura di Roma, ha chiesto l'ausilio da parte della volante del commissariato Vescovio, fornendo contestualmente le descrizioni della persona sospetta. Quando la pattuglia ha raggiunto l'indirizzo dello stabile, gli agenti hanno sorpreso l'uomo mentre tentava di scappare, saltando dalla finestra di un'abitazione del piano rialzato del condominio. Ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in Piazza Volsinio, dove i poliziotti infine lo hanno bloccato. Nel frattempo, altro personale della Polizia di Stato ha effettuato un controllo presso il condominio dove era stata segnalata la presenza del fermato, appurando che in un appartamento adibito a studio legale vi era la porta d'ingresso manomessa e mancavano alcuni oggetti che, in un secondo momento, una volta che il fermato è stato portato presso gli uffici del commissariato, sono stati rinvenuti indosso al 62enne. In possesso dell'uomo anche un astuccio in tela che aveva in tasca 5 chiavi artefatte per serratura europea, una torcia tascabile e un paio di guanti in tela bianca. Il soggetto, già noto alle forze dell'ordine, soprattutto per i suoi precedenti di Polizia per analoghi reati, è stato arrestato e la Procura ha richiesto ed ottenuto la convalida dell'Autorità Giudiziaria.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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🔴Blood e Honour Hexagone: un gruppo neonazista di fronte alla giustizia - Le Monde - Luc Leroux
Tre leader di questo gruppo nostalgico del Terzo Reich potrebbero essere rapidamente rinviati a giudizio dinanzi al Tribunale penale di Marsiglia per "partecipazione ad un gruppo di combattimento".
In quel giorno, la sala della Trois-Chênes de Torchefelon, un villaggio di 700 abitanti dell'Isère, è stata ufficialmente riservata per un compleanno. Il 5 marzo 2016, 400 appassionati di rock anticomunista (RAC) si sono riuniti per un concerto di "musica patriottica", organizzato da Blood and Honour Hexagon (BHH), un gruppo di estrema destra il cui nome si riferisce al motto della gioventù hitleriana "Blut und Ehre" ("sangue e onore").
Allertata da questa manifestazione apertamente neonazista, la polizia ha arrestato 393 persone. Risultato: 68 seguaci sono stati ritrovati in possesso di una cart "S" timbrata " destra radicale" con la panoplia del perfetto militante filonazista, di striscioni con la scritta "White Power" e manifesti con l'effigie del Terzo Reich.....
Tre dei leader di questo gruppo sono stati incriminati e potrebbero, secondo le nostre informazioni, essere rinviati a giudizio davanti al tribunale penale di Marsiglia nelle prossime settimane per "partecipazione ad un gruppo di combattimento", come richiesto dal pubblico ministero: Loïc Delboy, 38 anni, presidente di HexaProds, associazione legale di facciata, Pierre Scarano, 29 anni, autista di autobus nella regione parigina e considerato il braccio destro del primo, e il tesoriere dell'associazione, David Dumas, 48 anni, tipografo. L'accusa ha inoltre richiesto l'allontanamento per lo stesso reato del tatuatore "ufficiale", che era presente ai raduni di BHHH. Dopo il loro arresto nel marzo 2016, tutti sono stati posti sotto controllo giudiziario con il divieto di detenere armi.
🔴Fascinazione per il regime nazista 🔴
Il gruppo è sottoposto a giudizio dal 2015, dopo essere comparso nel corso di un'indagine sul traffico di armi ed esplosivi. Un pm marsigliese si è così immerso in questo universo che unisce il movimento skinhead, la musica e il fascino per il regime nazista e sta per chiudere il caso che Le Monde ha potuto consultare.
"Appartenere all'estrema destra per difendere il mio paese è l'impegno della mia vita", ha riassunto al magistrato Loïc Delbloy, un ex skinhead che adottava il bastone “con gli arabi e i redskins". All'ingresso dell'appartamento del signor Delboy, gli investigatori hanno notato la presenza di una tela sulla parete descritta come "una visione allegorica di Adolf Hitler in visita al fronte". Su uno stendibiancheria c'erano delle magliette firmate "Anti Antifa" con un coltello insanguinato e, sul retro, "Welcome to NS Territory", NS è l'abbreviazione di National Socialism. Nel suo computer, un esperto ha trovato video di raduni durante i quali sono state bruciate bandiere algerine e israeliane sul palco e un discorso del 2013 in cui dice di "reclamare la terra dei nostri antenati e non lasciarla ai cani di Israele e ai figli di Allah".
I tre uomini presentano Blood and Honour Hexagone come un gruppo di amici che vogliono "promuovere la scena musicale". La musica sembra essere il filo conduttore del gruppo, che, secondo Delboy, conta una ventina di membri, ma è legato ad altri movimenti di estrema destra come l'ex Union Defence Group di Lione o agli altri gruppi Blood and Honour all'estero, che in alcuni paesi sono fuorilegge.
L'attività formalmente dichiarata l’organizzazione di quattro eventi all'anno: a marzo, un concerto di musica RAC nella regione di Lione; a giugno, un gala di arti marziali miste (MMA), uno sport da combattimento la cui pratica e le cui competizioni sono vietate in Francia; a settembre, un secondo concerto chiamato "Memorial ISD" che celebra Ian Stuart Donaldson, cantante di un gruppo neonazista britannico (Skrewdriver) scomparso nel settembre 1993, noto per le sue teorie bianche suprematiste. E infine, a dicembre, si è tenuto il "Natale bianco". "Il termine bianco è più simile al colore della pelle dei partecipanti che al colore della neve", ha chiarito uno dei membri durante la sua custodia cautelare. Le foto illustrano anche la celebrazione, nel cuore della natura, del solstizio d'estate.
🔴Saluti Nazisti, tatuaggi e bombers🔴
I saluti nazisti sono d’obbligo in questi concerti, la cui location viene resa pubblica sui social network solo poche ore prima del loro inizio, al fine di evitare ogni rischio di infiltrazione. In questo ambiente dove il tatuaggio fa parte del codice di abbigliamento proprio come il bomber, uno degli attivisti, escluso da BHH, si è fatto tatuare il volto di Hitler sulla coscia sinistra. "Mi considero nazionalsocialista o, in altre parole, di estrema destra", ha spiegato.
La scelta delle location predilige piccoli villaggi isolati e le prenotazioni si effettuano con la scusa di un compleanno o di un battesimo. E' stata effettuata una perquisizione su ogni partecipante per "impedire loro di entrare con armi e, a seconda dei gruppi musicali invitati, per impedire loro di far entrare i telefoni cellulari e di scattare foto perché alcuni gruppi provenienti da Germania, Russia e Spagna sono vietati".
Rispondendo francamente agli investigatori, i leader della BHHH hanno spiegato che il gruppo era strutturato intorno ad un primo cerchio, i membri effettivi, un secondo cerchio composto da "prospettive", aspiranti membri prima di essere ammessi alla presentazione dei "colori" e, infine, simpatizzanti chiamati "esagonieri" che danno una mano nell'organizzazione degli eventi.
Alla domanda sulle condizioni necessarie per l'adesione, Loïc Delboy ha detto: "Prendere droghe è proibito, praticare uno sport è obbligatorio, bisogna praticare uno stile di vita sano, possibilmente uno sport da combattimento, ma questo non è obbligatorio. "La birra, tuttavia, non è proibita. "Non è però tollerato ritrovarci ubriachi morti per terra con una maglietta ufficiale del gruppo", ha riassunto un attivista.
Ma Loïc Delboy si è difeso dall'aver guidato un "gruppo di combattimento", cioè un "gruppo di persone che detengono o hanno accesso alle armi, con un'organizzazione gerarchica atta a turbare l'ordine pubblico", secondo il codice penale, che punisce il fatto di partecipare con tre anni di reclusione e una multa di 45 000 euro. Questo marsigliese vanta in particolare di aver avuto accesso alle armi e perturbato l'ordine pubblico.
Gli investigatori, da parte loro, imputano a Blood and Honour Hexagone e ai suoi manager "una ricerca di egemonia in alcuni mercati di nicchia considerati promettenti, come i concerti del RAC e le gare di MMA in Francia". Con la tendenza anche a "riunire un movimento di ultra-destra che agisce a livello diffuso". Loïc Delboy è stato visto durante gli scontri del 6 febbraio 2016 a Roquevaire (Bouches-du-Rhône) dove una trentina di attivisti dell'Action Provence francese si sono riuniti, nonostante un decreto prefettizio che lo vietasse, presso la tomba di Charles Maurras. O durante un concerto musicale del RAC il 31 luglio 2015 nelle arene di Fréjus (Var) che era degenerato in incidenti.
Questo gruppo è stato sciolto il 24 luglio di quest'anno in sede di Consiglio dei ministri. In risposta alla recrudescenza di atti antisemitici e anti-musulmani, Emmanuel Macron si è impegnato, alla fine di febbraio, durante una cena del Consiglio di Rappresentanza delle istituzioni ebraiche in Francia, a sciogliere diversi piccoli gruppi di estrema destra, tra cui Blood and Honour Hexagone.
Versione originale pubblicata su Le Monde:
🔴Blood and Honour Hexagone : un groupe néonazi face à la justice🔴
➡️[Article en entier] publié par Luc Leroux
Trois dirigeants de ce groupuscule nostalgique du IIIe Reich pourraient être renvoyés rapidement devant le tribunal correctionnel de Marseille pour « participation à un groupe de combat ».
Ce jour-là, la salle des fêtes des Trois-Chênes de Torchefelon, un village de 700 habitants dans l’Isère, avait été officiellement réservée pour un anniversaire. Le 5 mars 2016, 400 adeptes de rock anticommuniste (RAC), s’y sont retrouvés pour un concert de « musique patriote », organisé par Blood and Honour Hexagone (BHH), un groupuscule d’extrême droite, dont le nom fait référence au « Blut und Ehre » (« sang et honneur »), devise des Jeunesses hitlériennes.
Alertés de ce rassemblement aux relents ouvertement néonazis, les gendarmes ont procédé à 393 interpellations. Résultat : 68 adeptes relevaient d’une fiche « S » estampillée « droite radicale » avec la panoplie du parfait militant pronazi, banderoles « White Power », affiches à l’effigie du IIIe Reich…
Trois des dirigeants de ce groupe ont été mis en examen et pourraient, selon nos informations, être renvoyés dans les semaines à venir devant le tribunal correctionnel de Marseille pour « participation à un groupe de combat », comme l’a requis le parquet : Loïc Delboy, 38 ans, président d’HexaProds, l’association qui faisait office de vitrine légale, Pierre Scarano, 29 ans, conducteur de bus en région parisienne et considéré comme le bras droit du premier, et le trésorier de l’association, David Dumas, un imprimeur âgé de 48 ans. Le parquet a également requis le renvoi pour la même infraction du tatoueur « officiel », présent lors des rassemblements de BHH. Après leur interpellation en mars 2016, tous avaient été placés sous contrôle judiciaire avec interdiction de détenir des armes.
🔴Fascination du régime nazi🔴
Le groupe est dans le viseur de la justice depuis 2015, après être apparu au détour d’une enquête sur un trafic d’armes et d’explosif. Un juge d’instruction marseillais a ainsi plongé dans cet univers qui mêle mouvement skinhead, musique et fascination du régime nazi et s’apprête à boucler un dossier que Le Monde a pu consulter.
« L’appartenance à l’extrême droite afin de défendre mon pays est l’engagement de ma vie», a résumé au magistrat Loïc Delbloy, ancien skinhead adepte de bastons « avec des Arabes ou des redskins ». Dans l’entrée de l’appartement de M. Delboy, les enquêteurs avaient noté la présence d’une toile au mur décrite comme « une vision allégorique d’Adolf Hitler visitant le front ». Sur un étendoir séchaient des t-shirts siglés « Anti antifa » avec un couteau ensanglanté et, au dos, « Welcome to NS Territory », NS étant l’abréviation de national-socialisme. Dans son ordinateur, un expert a déniché des vidéos de rassemblements durant lesquels étaient brûlés sur scène des drapeaux algérien et israélien et un discours de 2013 appelant à « reconquérir la terre de nos ancêtres et non à l’abandonner aux chiens d’Israël et aux fils d’Allah ».
Les trois hommes présentent Blood and Honour Hexagone comme un groupe d’amis ayant le souci de « faire bouger la scène musicale ». La musique apparaît comme le fil rouge du groupuscule regroupant, selon M. Delboy, une vingtaine de membres, mais en lien avec d’autres mouvances d’extrême droite tels l’ex-Groupe union défense de Lyon ou des groupes Blood and Honour à l’étranger, interdits dans certains pays.
L’activité revendiquée est d’organiser quatre événements par an : en mars, un concert de musique RAC dans la région lyonnaise ; en juin, un gala d’arts martiaux mixtes (MMA), un sport de combat dont la pratique et les compétitions sont interdites en France ; en septembre, un second concert baptisé « Memorial ISD » célèbre Ian Stuart Donaldson, chanteur d’un groupe néonazi britannique (Skrewdriver) mort en septembre 1993, connu pour ses théories suprémacistes blanches. Et, enfin, en décembre, se tenait le « White Christmas ». « Le terme blanc s’apparente plus à la couleur de la peau des participants qu’à la couleur de la neige », a bien tenu à préciser l’un des membres durant sa garde à vue. Des photos illustrent également la célébration, en pleine nature, du solstice d’été.
🔴Saluts nazis, tatouages et bombers🔴
Les saluts nazis étaient de mise dans ces concerts dont l’adresse n’était diffusée que sur les réseaux sociaux que quelques heures avant qu’ils ne commencent afin d’éviter tout risque d’infiltration. Dans ce milieu où le tatouage fait partie du dress code tout comme le blouson bomber, l’un des militants, exclu de BHH, avait fait tatouer le visage d’Hitler sur sa cuisse gauche. « Je me considère comme national-socialiste ou en d’autres termes, d’extrême droite », s’est-il expliqué.
Le choix des lieux se portait sur des petits villages isolés et les réservations étaient faites sous le motif fallacieux d’un anniversaire ou d’un baptême. Une fouille était opérée sur chaque participant afin d’« éviter qu’ils n’entrent des armes et, suivant les groupes de musique invités, pour éviter qu’ils ne rentrent des téléphones portables et que des photos soient prises car certains groupes d‘Allemagne, de Russie et d’Espagne sont interdits ».
Répondant sans détour aux enquêteurs, les dirigeants de BHH ont expliqué que le groupe se structurait autour d’un premier cercle, les membres à part entière, un second cercle étant composé de « prospects », aspirants à l’adhésion avant d’être adoubés par la remise des « couleurs » et, enfin, des sympathisants baptisés « hexagoners » qui donnent notamment un coup de main dans l’organisation des événements.
Interrogé sur les conditions nécessaires à l’adhésion, Loïc Delboy a indiqué : « Prise de drogue interdite, pratique d’un sport obligatoire, une bonne hygiène de vie, un sport de combat mais ce n’est pas obligatoire. » La bière n’entre cependant pas dans les prohibitions. « Il n’est pas toléré de nous retrouver ivres morts à terre avec un t-shirt officiel du groupuscule », a résumé un militant.
Mais Loïc Delboy s’est défendu d’avoir dirigé un « groupe de combat », soit un « groupement de personnes détenant ou ayant accès à des armes, doté d’une organisation hiérarchisée et susceptible de troubler l’ordre public », selon le code pénal, qui punit le fait d’y participer de trois ans de prison et de 45 000 euros d’amende. Ce Marseillais conteste notamment avoir eu accès à des armes et avoir troublé l’ordre public.
Les enquêteurs, eux, prêtent à Blood and Honour Hexagone et à ses dirigeants « une recherche d’hégémonie sur certains créneaux jugés porteurs comme les concerts RAC et la compétition de MMA en France ». Volonté aussi de « rassembler une mouvance ultradroitière qui agit en ordre dispersé ». Loïc Delboy a ainsi été vu lors des incidents du 6 février 2016 à Roquevaire (Bouches-du-Rhône) où une trentaine de militants de l’Action française Provence s’étaient rassemblés, malgré un arrêté préfectoral l’interdisant, à proximité de la tombe de Charles Maurras. Ou lors d’un concert de musique RAC le 31 juillet 2015 dans les arènes de Fréjus (Var) qui avait dégénéré en bagarre générale.
Le groupe lui-même a été dissous le 24 juillet de cette année en conseil des ministres. En réponse à une recrudescence des actes antisémites et antimusulmans, Emmanuel Macron s’était engagé, fin février, lors d’un dîner du Conseil représentatif des institutions juives de France à dissoudre plusieurs groupuscules de l’ultradroite, dont Blood and Honour Hexagone.
Traduzione a cura di AURORA: https://www.lemonde.fr/societe/article/2019/08/21/blood-and-honor-hexagone-un-groupe-neonazi-face-a-la-justice_5501173_3224
#antifa#aurora#combattilapaura#distruggiilfascismo#fightfear#smashfascism#siamotuttiantifascisti#antifascismo#BHH#HEXAGONE#mma#francia#neonazismo#loïcdelboy#antifascism#lemonde
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