#esperti di settore
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Alessandria, 4 marzo 2025 – Confesercenti-ANAMA ha ufficialmente avviato le iscrizioni per il primo corso di Mediatore Immobiliare, un'iniziativa formativa pensata per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
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ZEYNEPMETİN - PLATİN

Rigenera la Tua Bellezza con il Trapianto di Capelli in Turchia: Zeynep Metin
Nel mondo della bellezza e del benessere, il trapianto di capelli turchia una soluzione innovativa per coloro che desiderano riguadagnare fiducia e vitalità. In Turchia, il trapianto di capelli è diventato una pratica rinomata, grazie ai suoi elevati standard di qualità e alla sua esperienza medica avanzata. In questo contesto, lo Studio Zeynep Metin si distingue come una destinazione di eccellenza per il trapianto di capelli, offrendo soluzioni personalizzate e risultati duraturi.
Esperienza e Professionalità:
Lo Studio Zeynep Metin vanta un team di esperti chirurghi e tecnici altamente qualificati, dedicati a fornire trattamenti di trapianto di capelli di altissima qualità. Con anni di esperienza nel settore e una vasta conoscenza delle più recenti tecniche e tecnologie, lo studio offre un approccio personalizzato a ogni paziente, garantendo risultati naturali e soddisfacenti.
Tecnologie All'avanguardia:
Lo Studio Zeynep metin si impegna a utilizzare solo le più avanzate tecnologie e strumentazioni nel campo del trapianto di capelli. Dalle tecniche di trapianto FUE (Follicular Unit Extraction) alle innovazioni nel campo della rigenerazione cellulare, lo studio adotta approcci all'avanguardia per garantire trattamenti sicuri, efficaci e confortevoli.
Accoglienza e Cura Personalizzata:
Presso lo Studio Zeynep Metin, ogni paziente è accolto con calore e attenzione, ricevendo un trattamento personalizzato e una cura individuale. Dal primo consulto alla fase post-operatoria, lo studio si impegna a fornire un'assistenza completa e un supporto costante, garantendo un'esperienza piacevole e soddisfacente per ogni paziente.
Se stai cercando una soluzione affidabile e professionale per il trapianto di capelli in Turchia, lo Studio Zeynep Metin rappresenta la scelta ideale. Con il suo team esperto, le tecnologie all'avanguardia e l'approccio personalizzato, lo studio offre risultati eccellenti e un'esperienza senza pari per ogni paziente. Scopri di più sul trapianto di capelli in Turchia presso lo Studio Zeynep Metin visitando il loro sito web all'indirizzo ZeynepMetin.com/it/ e prendi il primo passo verso una nuova fiducia e bellezza.
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A pensarci è vero, ci sono poche cose che mi riescono difficili: quando volevo curare la mia alimentazione in maniera del tutto spontanea ho iniziato ad accumulare informazioni dalle quali poi ho tratto le mie conclusioni che, anni dopo, si sono rivelate essere i consigli che danno i nutrizionisti su ig, dunque al pari di gente laureata io saprei somministrarmi da sola una dieta più o meno equilibrata; quando mi interessava riuscire a fare le torte come quelle della pasticceria vedevo e rivedevo video per riuscire a trovare delle ricette adeguate e man mano ho scoperto una vera e propria scienza nella pasticceria che ha iniziato ad interessarmi e da sola sono riuscita ad accumulare nozioni che potrebbero farmi avere in dialogo tranquillo con pasticcieri grossomodo esperti senza passare per l'ignorante di turno; quando mi ero messa in testa la possibilità di un eventuale spostamento in terra tedesca avevo iniziato a seguire un insegnate su youtube ed in poco tempo avevo imparato quelle poche cose di tedesco che avevo seguito pur lavorando in quel periodo; quando volevo dare un'altra forma al mio corpo ho iniziato a fare attività fisica raggiungendo risultati positivi, man mano ho iniziato a capire che c'erano dei nomi specifici in quello che facevo e anche qua in poco tempo ho compreso che il mondo del fitness è una vera e propria scienza e adesso mi sto ritrovando a seguire video dove si tratta di anatomia per allenare in maniera efficace un gruppo muscolare ben preciso così da prendere gli esercizi che più si confanno alla mia situazione fisica e alla logistica e sto creandomi una scheda per non proseguire più a caso e finalizzare gli esercizi eseguendoli correttamente senza farmi male, la cosa affascinante in tutto questo è la presa di coscienza di movimenti e parti del corpo che prima non notavo; quando ho iniziato a stare male psicologicamente mi sono buttata sulle letture di psicoanalisi raggiungendo delle buone conoscenze. Tuttavia, in tutta questa carrellata di vittorie, c'è una nota amara ovvero la mancanza di una finalità e quindi la mancanza di determinazione nel continuare quella determinata passione. Se finalizzassi l'interesse investendo (ovvero spendendo soldi) in quello che faccio potrei acquisire i certificati necessari e approfondire le conoscenze per diventare una pasticciera, una psicologa o più in generale una figura in questo settore (recentemente ho scoperto la figura di tecnico della riabilitazione psichiatrica che è a metà tra un educatore in strutture psichiatriche e uno psicologo; laurea triennale); imparare le lingue straniere; fare riabilitazione o personal trainer. Le strade che mi si aprirebbero sarebbero diverse e variegate tuttavia due fattori giocano a mio svantaggio: 1) i soldi 2) il tempo dato che per certe cose ormai sono "vecchia".
Mi riscopro insomma intelligente, curiosa, appassionata ma la povertà e la depressione mi hanno e continuano a penalizzarmi.
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Promuovere il proprio sito web online è vitale per diverse ragioni che contribuiscono al successo e alla crescita di un'attività, di un progetto o di un'iniziativa personale. Ecco alcuni dei motivi principali:
Visibilità e Accessibilità: Un sito web non raggiungerà il suo potenziale se nessuno lo visita. Promuoverlo online aumenta la sua visibilità, rendendolo accessibile a un pubblico più vasto. Più persone trovano il sito, maggiori sono le opportunità di conversioni, vendite, o altri obiettivi che si vogliono raggiungere.
Competitività: Il mondo digitale è altamente competitivo. Se non promuovi il tuo sito web, i tuoi concorrenti lo faranno e attireranno i potenziali clienti o utenti. Essere attivi nella promozione ti permette di mantenere la tua presenza rilevante e competitiva nel mercato.
Brand Awareness: Promuovere il sito aiuta a costruire e rafforzare la consapevolezza del marchio. Una presenza online costante e ben gestita migliora la riconoscibilità del brand e la fiducia dei clienti o utenti.
Generazione di Traffico: Promuovere il sito attraverso SEO, social media, email marketing e altre strategie digitali aiuta a generare traffico verso il sito. Più traffico si converte generalmente in più opportunità di business.
Espansione del Mercato: Internet consente di raggiungere un pubblico globale. Promuovendo il tuo sito online, puoi espandere la tua attività oltre i confini geografici, aprendo nuove opportunità di mercato.
Misurazione e Ottimizzazione: La promozione online consente di raccogliere dati preziosi sui visitatori del sito, come il comportamento dell'utente, le pagine più visitate e le conversioni. Questi dati possono essere utilizzati per ottimizzare continuamente il sito e le strategie di marketing.
Crescita delle Vendite e dei Contatti: Se gestisci un'attività di e-commerce o fornisci servizi, promuovere il sito web è essenziale per aumentare le vendite o ottenere nuovi contatti. La promozione può portare direttamente a maggiori entrate.
Autorità e Credibilità: Un sito web ben promosso e visitato frequentemente può contribuire a stabilire la tua autorità nel settore. Più il sito viene visitato e condiviso, maggiore sarà la tua credibilità agli occhi dei clienti, partner e persino concorrenti.
Quindi, promuovere il proprio sito web online è vitale per garantire che il sito non solo esista, ma prosperi, raggiungendo e superando gli obiettivi prefissati.
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Sbarià n°4 - Musica In Movimento
Nella Storia di Musica 365 ho citato lo studio Mobile dei Rolling Stones. Ve lo mostro
Il tipo biondo appoggiato al camioncino è Robert Plant, perchè il Rolling Stones Mobile Studio fu il primo e più leggendario esempio di studio di registrazione su ruote della musica rock.
L'idea nacque proprio al gruppo di Mick Jagger, che voleva registrare le canzoni con maggiore libertà a Stargroves, la dimora dell'Hampshire dove lui soggiornava. Ian Stewart, che era sia il pianista che il manager della band, ebbe l'idea non di allestire uno studio nella magione, ma di creare uno studio che potesse muoversi con la band. Fu allestito così un camion BMC, con i preziosi consigli dei migliori ingegneri del suono, che chiesero materiale all'azienda leader del settore in quel momento, la Helios Electronics: la giovanissima azienda di mix consolle fu fondata nel 1969 da un ex ingegnere del suono degli Olympic Studios di Londra, Richard "Dick" Swettenham, che tramite Glys Johns, uno dei mitici fratelli Johns tra i massimi esperti e maghi del suono rock di quei tempi, decise di produrre la sua console fatta a mano, e di diventare l'ingegnere del suono dei nuovissimi studi di registrazione della Island di Chris Blackwell, aperti a Notthing Hill, a Londra.
L'idea fu geniale per due motivi: in quel momento, tutti i gruppi desideravano registrate "live in the studio", senza fronzoli, e la possibilità di registrare non in un proprio studio di registrazione era perfetta; lo studio si rivelò eccezionale per catturare le registrazioni dei concerti dal vivo.
La lista dei dischi registrati con l'RSM è epocale. E comprende tra gli altri:
Sticky Fingers e Exile on Main Street – The Rolling Stones Zeppelin III e Zeppelin IV (ma anche materiale che finirà in House Of the Holy e Physical Graffiti)– Led Zeppelin Machine Head, Burn, e Live in Europe – Deep Purple Penguins e Mystery to Me – Fleetwood Mac Live! – Bob Marley and The Wailers Alchemy: Dire Straits Live – Dire Straits Live in Italy – Lou Reed
e soprattutto è omaggiata in quella che è probabilmente la canzone più famosa del rock: Smoke On The Water dei Deep Purple fu registrata proprio con questo studio a quattro ruote, nell'ormai leggendario racconto del fumo che dal casinò di Montreux si alzava per l'incendio provocato da "uno stupido" che accese un fumogeno durante il concerto di Frank Zappa & the Mothers Of Inventions.
We all came out to Montreux On the Lake Geneva shoreline To make records with a mobile, yeah We didn't have much time now (...)
We ended up at the Grand Hotel It was empty, cold and bare The Rolling truck Stones thing just outside Huh, making our music there now
Lo studio fu molte volte aggiornato, arrivando a ospitare verso la fine della sua storia operativa addirittura un registratore a 32 piste.
Nel 1985, i Rolling Stones vendettero l'RSM a Bill Wyman, che nel 1987 creò il progetto Ambition Invention Motivation Success (il progetto AIMS), che era un mezzo per dare alle nuove band in tutto il paese la possibilità di lavorare al Mobile Studio e produrre un demo di alta qualità. Nel 1996 il Mobile, ancora nella sua forma originale, fu venduto all'asta da Bonham's e portato negli Stati Uniti dai Loho Studios di New York City. Dopo un po' di manutenzione tecnica, fu messo in azione nella scena musicale underground di New York, realizzando registrazioni tra cui esibizioni dal vivo di Patti Smith, i Ramones e quasi 30 altre band al Continental per l'album Best of NYC Hardcore. Nel 1999, lo spettacolo "finale" dei DGeneration alla Coney Island High nell'East Village, New York City fu registrato dal Mobile dall'ingegnere del suono dei Loho Studios, Greg Di Gesu. L'unità è attualmente di proprietà del National Music Centre di Calgary, Alberta, Canada.
(il colore blu della versione AIMS era dovuto allo sponsor Pernod, famosa azienda di alcolici francese).
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Ieri sera sono stato all'Alcatraz. Non capisco molto di questo genere di musica, ma credo che tutta la fauna milanese appassionata di Techno aspettava l'evento da un anno, come quello più importante in assoluto della stagione. È stato come andare alla prima della Scala, ma agli antipodi per quanto riguarda lo stile musicale e il genere di invitati che ti aspetteresti ad ascoltare la Tosca in religioso silenzio.
Siamo entrati al tocco della notte e subito le droghe hanno fatto la loro selezione naturale. Ragazzi e ragazze che s'aspettavano troppo dalla serata, e non hanno saputo gestire l'ansia da prestazione sono cascati come birilli dopo le prime note. Sono rimasti così gli esperti del settore, i premi nobel dell'Md e della musica selvaggia proveniente direttamente dalla consolle di questi dj, evidentemente famosissimi, che hanno mosso i loro primi passi nella lande metanfetaminichendella Berlino ovest dei primi anni Novanta (non a caso la serata si chiamava Der Techno).
Io sono rimasto sobrio come un bicchiere d'acqua distillata. Mi sono concesso solo due morettone ipa a 10 euro ciascuna. Ammetto che la seconda l'ho presa solo per rivedere il viso della barista, una delle donne più belle che ho avuto il privilegio di potere guardare.
Ma ritornando alla gente presente alla serata... gli uomini avevano spalle grosse come portaerei, ogni addominale scolpito con la precisione maniacale di un cesellatore di mosaici, tutti a petto nudo e sudati come cavalli del palio di Siena. Le donne erano un tripudio di muscoli guizzanti e abiti che potevano benissimo restare negli armadi, dato che non servivano a coprire nemmeno le pudende. A un occhio poco attento poteva sembrare che queste creature eteree e bellissime avessero impiegato dieci minuti per mettersi addosso un pietoso velo di stoffa e uscire. Ma sapevamo tutti che il loro stile era ricercato fino al minimo dettaglio, dall'acconciatura, al numero di borchie che dovevano ricoprire il seno destro, al tipo di smalto che doveva colorare l'ultima unghia del piede sinistro.
Ma nelle donne tutta questa ipersessualizzazione, sapevo, da bambino abusato, in molte di loro era una risposta agli stessi traumi subiti da me. Il dolore lo si affronta o tacendo e digrignando in silenzio i denti o urlando fino a che la gola ti diventa un'unica macchia rossa e infiammata, che come una luce al neon dice solo guardatemi.
Non tutte, spero, avevano subito abusi sessuali ( molestie sì, tutte. le ho viste reiterarsi anche ieri sera purtroppo) ma la tristezza che mi accompagnava nel guardarle, bellissime e dannate, è stata quasi catartica.
Ho rivelato ai miei due amici, dentro un mccafè, alle sei del mattino, cosa ho subito da piccolo e perché avere ricevuto un piedino sotto al tavolo la sera prima è stato per me un evento epocale (io che inizio a inculare simbolicamente il mio abusatore). E ho rivelato questo arcano del mondo femminile delle molestie, dell'abuso, del tacere e dell'urlare.
Spero che abbiano capito. Io ho solo provato a dare loro un piccolo strumento per capire meglio il dolore di alcuni esseri umani. E che come sempre l'apparenza non solo inganna, ma copre. Perché sotto c'è una ferita che a vederla farebbe fermare gli orologi del mondo.
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Documentari d'inchiesta che cominciano a perdere di senso.
Un documentario che parla di un inchiesta ha bisogno, nella sua narrazione, dei fatti; e questi devono essere imparziali e divedersi nel loro svolgimento con una struttura visiva che sia favorevole e sfavorevole sfruttando interviste, commenti e montaggio delle scene.
Anni fa vidi un bel documentario che parlava dell'11 Settembre, si chiamava teoria della cospirazione ed analizzava ogni dettaglio sul dirottamento dei quattro Boing e sulla caduta delle torri facendo intervenire esperti per ogni settore dall'argomento. Per ogni punto analizzato c'era una parte che metteva in discussione la possibilità dell'accaduto da parte di cellule terroristiche e la sua controparte che commentava secondo il suo punto di vista (tecnico) la credibilità dell'atto terroristico. Poi stava allo spettatore farsi un idea e tirare le somme riflettendo sul contenuto che aveva visto. Era fatto molto bene. (Come, per lo stesso tema, è realizzato a dovere Fahrenheit 9 11 di Michael Moore.)
Adesso guardando documentari più recenti mi sembra che si voglia descrivere i fatti portandoti nella direzione che vuole il documentario senza lasciarti la possibilità di farti una tua idea dell'accaduto e di cosa stai guardando e questa è una cosa che va contro la tipologia stessa del documentario.
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"Jannacci "accademico" (Oh yeh)
Quelli che si incazzano se non li inviti
Quelli che invitano solo gli amici
Quelli che se inviti Tizio o Caio, loro non vengono
Quelli che non ti invitano perché sei uno stronzo
Quelli che si autoinvitano
Quelli che appena diventati ricercatori iniziano a rompere i coglioni per diventare associati, e appena diventati associati iniziano a rompere i coglioni per diventare ordinari
Quelli che sino a quando non sei ordinario non conti un cazzo
Quelli che non vogliono diventare ricercatore o professore per poter studiare, ma studiano per poter diventare ricercatore o professore
Quelli che appena diventano ricercatori o professori smettono di studiare
Quelli che non hanno niente da dire, eppure scrivono lo stesso
Quelli che scrivono libri pur non avendo ancora risolto tutti i loro problemi con l'italiano
Quelli che invece di scrivere un libro perché hanno qualcosa da dire, cercano qualcosa da dire per poter pubblicare un libro
Quelli che non leggono il tedesco perché è difficile
Quelli che non citano i morti, perché non possono entrare nelle commissioni di concorso
Quelli che citano una volta sola una sola riga del tuo libro, scelta a caso, solo per poter mettere il titolo in bibliografia e il nome nell'indice
Quelli che riempiono le note di "Su questo problema cfr. x, y, z,…n", e pensano in questo modo di "aver tenuto conto della letteratura critica di riferimento"
Quelli che non ti citano perché sei uno stronzo
Quelli che si incazzano se non li citi
Quelli che scrivono solo in inglese
Quelli che leggono solo letteratura in inglese
Quelli che citano solo letteratura in inglese
Quelli che scoprono l'acqua calda perché hanno letto solo letteratura in inglese
Quelli che conoscono solo l'inglese, mentre tu leggi in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e catalano; e però l'ignorante sei tu, perché non conosci l'inglese così bene come loro.
Quelli che lavorano, in Italia, nel Department of Philosophy (hai visto mai che se scrivi "Dipartimento di filosofia" c'è qualche collega straniero che ha bisogno della traduzione?)
Quelli che chi non scrive solo in inglese è un coglione
Quelli che, pur essendo italiani, dicono che in Italia facciamo tutti schifo
Quelli che impaginano largo per ingrassare il libro
Quelli che stanno a casa
Quelli che si dimenticano di venire
Quelli che mandano altri a far lezione al posto loro
Quelli che vedono per la prima volta le tesi dei loro studenti il giorno della laurea
Quelli che all'esame non bocciano nessuno, perché se no poi tornano
Quelli che hanno solo mezza giornata per ottanta esami
Quelli che all’esame fanno solo l’appello, e rimandano le interrogazioni a due settimane dopo
Quelli che l'esame dura non più due minuti: tanto se do trenta a tutti nessuno protesta
Quelli che chi se ne frega tanto nessuno controlla
Quelli che tolte le citazioni il loro libro fa venti pagine
Quelli che "spacchettano" i loro libri per moltiplicare i titoli e allungare il curriculum
Quelli che copiano
Quelli che "copia e incolla"
Quelli che copiano, ma “da sé stessi”
Quelli che copiano, ma si può fare, perché il libro è divulgativo
Quelli che lo stesso libro o lo stesso saggio in italiano e in inglese diventano (miracolo!) due libri e due saggi
Quelli che scelgono di studiare un argomento di cui, giustamente, non è mai fregato un cazzo a nessuno, nemmeno a loro; così si risparmiano la fatica di leggere la bibliografia (che non c'è) e diventano con poca spesa i "massimi esperti mondiali nel loro settore"
Quelli che l'Università non sarebbe poi così male, se solo non ci fossero gli studenti
Quelli che continuano a ripetere, da duemila anni a oggi, che gli studenti sono sempre più cretini e sempre più ignoranti.
Quelli che hanno il diritto di valutare gli altri, ma nessuno ha il diritto di valutare loro.
Quelli che hanno concepito un'idea da piccoli e non fanno che ripeterla per tutta la vita
Quelli che credono di aver diritto a un posto in università perché io non sarò un granché, ma non sono il peggiore
Quelli che non pubblicano niente da anni, e se ne vantano
Quelli che in America basta un articolo importante, ma loro non ne hanno nemmeno uno
Quelli che non sanno che cosa studiare, e non si chiedono perché non lo sanno
Quelli che hanno l'ansia della pagina bianca
Quelli che chi scrive tanto scrive solo cazzate
Quelli che promuovono allievi incapaci e poi si lamentano se tu non li aiuti.
Quelli che se critichi le loro tesi "ce l'hai con loro"
Quelli che non gliene importa un fico secco di quello che studiano
Quelli che i "prodotti della ricerca" sono solo una dolorosa necessità per avere un posto
Quelli che hai recensito il mio libro per stroncarmi la carriera
Quelli che ma non puoi farti i cazzi tuoi?
Quelli che vivi e lascia vivere
Quelli che chi ti manda?
Quelli che ma chi c'è dietro?
Quelli che in pubblico parlano bene di tutti e poi in privato, peste e corna
Quelli che non leggono più niente
Quelli che non scrivono più niente (tanto lo stipendio arriva lo stesso)
Quelli che non hanno mai tempo, ma nessuno (nemmeno loro) ha mai capito che cavolo fanno tutto il giorno
Quelli che sono diventati professori presentando il "preprint" di un libro mai pubblicato
Quelli che sono diventati professori senza mai avere scritto un libro
Quelli che si lamentano perché, "con tutto il lavoro che fanno", guadagnano poco
Quelli che fare il docente universitario non è un granché, ma è pur sempre meglio che lavorare
Quelli che i concorsi sono tutti corrotti… ma loro non potrebbero vincere mai neppure quelli regolari.
Quelli che pretendono che i loro nemici siano anche i tuoi nemici
Quelli che l'Università fa schifo, ma farebbero carte false per poter essere assunti
Quelli che non vedono l'ora di andare in pensione, ma poi resistono impavidi sino all'ultimo giorno legale, e spesso continuano a rompere i coglioni anche dopo
Quelli che magnificano la correttezza delle università anglosassoni, ma se si trovano in Italia si comportano come i peggiori baroni vecchia maniera
Quelli che se non hai passato un po' di tempo all'estero, non sei nessuno; e magari, quanto a loro, la città più esotica che hanno visto è Lugano
Quelli e quelle che protestano indignati contro le discriminazioni di genere, e poi sono i primi e le prime a dire che questa o quella ha fatto carriera solo perché moglie o amante di qualcuno
Quelli che hanno riportato in Italia dei "cervelli" che stavano benissimo dov'erano
Quelli che a trent'anni non vedono l'ora di fuggire dall'Italia, perché qui è tutto uno schifo, e poi a quaranta o cinquanta non vedono l'ora di ritornare, nonostante che a sentir loro l'Italia continui a fare schifo come e più di prima
Quelli…quelli che…quelli che ma tu sei proprio uno stronzo!"
Franco Trabattoni (tra l'altro uno dei più grandi specialisti in Italia di Platone)
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Ciao pizzetta, sono la ragazza dell'ask sulla collezione di Valentino. Grazie per la risposta esaustiva! Ho letto vari articoli e sentito i pareri di alcuni 'esperti' e appassionati del settore, ma nessuno mi sembrava realmente soddisfacente, invece tu sei stata veramente chiara, convincente e pertinente. Si vede che te ne intendi! Su tik tok ho visto il video di Francesca Busi (ma anche di altri creator) che recensisce sfilate e la sua opinione mi è parsa superficiale. Lei nel video dice: 'Vedo qualcosa di diverso, unico che va a riprendere un archivio di Valentino, ma non vedo questo applicabile alla vita di tutti i giorni. Gli abiti sono associati a una realtà che non è la nostra. Il troppo, stroppia. Credo di aver smesso di sognare con Pierpaolo'. Sicuramente la moda deve riguardare la vita di tutti i giorni, ma quale vita di tutti i giorni precisamente? Dipende da come vogliamo caratterizzare la nostra quotidianità e come renderla unica, credo. Perchè non può esserci nella vita di tutti i giorni questa dimensione 'trascendente' negli abiti da indossare che sicuramente dice qualcosa in più su chi li indossa? Come dici tu, ora vediamo molto minimalismo che convince facilmente ed è pratico per la vita velocissima che conduciamo. Non so se tu abbia già uno spazio rilevante in questo mondo social nell'ambito della moda (non sono informata a riguardo e non so se sia tra le tue aspirazioni, ma personalmente ti vedrei bene in questo ruolo) ma nel caso tu ce l'abbia, sono veramente contenta perchè meritatissimo; nel caso in cui tu non sia ancora conosciuta come altri creator di questo tipo, ti auguro di fare carriera anche in questo ambito perchè poche persone sono così pronte e precise. Per il resto, buon proseguimento nel tuo lavoro e buona serata!
Ti ringrazio molto per questo ask, mi fa molto piacere. Non mi piace stare davanti a un video, o comunque sui social e parlare, non sono bei posti i social. Preferisco stare dietro le quinte o dietro un microfono come nel mio podcast dove parlo di cinema 🩷 ma mi fanno molto piacere le tue parole.
P.S: Francesca Busi è una miracolata che dovrebbe zappare la terra
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"Vi do una pillola tratta dal libro LA GRANDE BUGIA VERDE di Nicola Porro.
LA BUFALA DEL 97% DEL CONSENSO SCIENTIFICO
Da dove arriva questo numero?
Si tratta di uno studio del 2009 condotto dalla studentessa Maggie Zimmerman e dal suo docente Peter Doran. Non è un "paper" scientifico bensì una lettera inviata alla rivista EOS. Premessa: l'indice di autorevolezza di tale rivista (chiamato impact factor) è di 2,7: per avere un parametro, la rivista Nature ha un impact factor di 64,8.
Ebbene, il sondaggio della studentessa è stato strutturato inviando 10257 mail ad esperti del settore con 2 domande:
1. rispetto ai livelli precedenti all'800, pensi che le temperature medie globali siano generalmente aumentate, diminuite o rimaste costanti?
2. pensi che l'attività umana sia un fattore che determini il cambiamento delle temperature?
In queste domande non si parla di eventi catastrofici bensì solo di temperature, senza considerare che il clima cambia da sempre. Inoltre non si specifica in che percentuale l'uomo sarebbe responsabile.
Tornando ai numeri:
• alle mail hanno risposto 3146 persone, quindi circa il 30%
• di queste, studentessa e prof hanno scelto 79 scienziati
• di questi 79, 76 hanno risposto sì alla prima domanda (96,2%) e altri 75 (ma su 77) sì alla seconda (97,4%).
Eccovi servito il 97% del consenso mondiale sul riscaldamento globale dovuto ad attività antropiche. Questa è la scienza secondo gli eco talebani che ci obbligano, a suon di tasse, ad acquistare auto elettriche e a ristrutturare le nostre case."
(E.B.)
#truffa energetica#truffa climatica#truffa rinnovabili#terrorismo climatico#eco talebani#consenso scientifico fasullo
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L’affondamento dello yacht del magnate britannico Mike Lynch comincia a evidenziare alcuni dettagli che alimentano seri sospetti sui contorni della morte sua, del boss della Morgan Stanley, Johnatan Bloomer, del loro avvocato di fiducia e delle rispettive mogli nelle acque di Porticello a Palermo. Non è certo un dettaglio che ben sei agenti speciali britannici si siano precipitati sul posto per capire – o per coprire? – quello che è accaduto.
In primo luogo c’è la morte, appena quattro giorni fa, del numero due dell’azienda di Lynch, Stephen Chamberlain, investito mentre faceva jogging a Stretham, in Gran Bretagna. Chamberlain lavorava come direttore operativo per la società di sicurezza informatica Darktrace, legata al magnate Lynch.
In secondo luogo Lynch era uno squalo della finanza soprattutto nel settore sensibilissimo della cybersicurezza e dunque anche della cyberwar. E in questo settore i punti di contatto con il mondo dell’intelligence e del lavoro sporco sono innumerevoli.
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Darktrace, azienda di sicurezza informatica fondata dal magnate britannico Mike Lynch – una delle sei persone disperse nel naufragio avvenuto ieri a Porticello, nei pressi di Palermo – ha rapporti consolidati con l’intelligence israeliana. Darktrace è ben nota ai servizi segreti internazionali, italiani compresi, ma ha stretti rapporti, in particolare, con quelli israeliani che, secondo una fonte interpellata da “Agenzia Nova”, hanno utilizzato i sistemi dell’azienda britannica per individuare alcuni dei massimi dirigenti di Hamas.
Lynch, noto anche come il “Bill Gates britannico”, ha avuto un ruolo importante nella nascita di Darktrace. La società, infatti, è stata fondata nel 2013 a Cambridge, da matematici ed esperti di difesa informatica di Invoke Capital, altra impresa di proprietà proprio di Lynch.
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’estate scorsa Darktrace aveva presentato sul mercato Heal, il suo nuovo strumento che sfrutta l’intelligenza artificiale per facilitare la fase cosiddetta di “incident response”, ovvero la capacità di rilevare e gestire gli attacchi informatici in modo da ridurre al minimo i danni, i tempi di recupero e i costi totali.
Lo scorso primo marzo l’azienda ha annunciato la nascita di Darktrace Federal, una nuova divisione al servizio del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, della comunità di intelligence, delle agenzie civili federali e delle infrastrutture critiche nazionali per rafforzare le loro capacità di proteggersi dagli attacchi cyber.
In Darktrace Federal lavorano esperti in materia di sicurezza ed ex membri dell’intelligence statunitense che hanno guidato le operazioni informatiche presso la Cia e fornito assistenza all’Agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa) e al Pentagono. Un annuncio che non sorprende, ma che anzi conferma la stretta vicinanza fra l’azienda fondata da Lynch e la comunità internazionale dell’intelligence.
È notizia dello scorso 26 aprile, invece, l’acquisizione di Darktrace da parte del fondo d’investimento statunitense Thoma Bravo per 5,32 miliardi di dollari. La trattativa era iniziata nel 2022 ma aveva subito una battuta d’arresto a causa di una serie di difficoltà nei negoziati fra le dirigenze delle due aziende. Thoma Bravo ha visto l’acquisizione come un’opportunità per rafforzare la propria esposizione nel mercato della sicurezza informatica: d’altronde, il fondo Usa possiede già diverse aziende che operano nel comparto, come Sophos, Proofpoint, Ping Identity e SailPoint.
Per Darktrace, invece, l’acquisizione potrebbe rappresentare un’opportunità di crescita e innovazione: un’operazione “win-win” come si dice in questi casi. Non sempre, tuttavia, sono filati lisci i rapporti fra le società legate a Lynch e gli Stati Uniti. L’imprenditore britannico, infatti, lo scorso giugno era stato scagionato – non senza sorprese – da un tribunale di San Francisco dalle accuse di frode e falso in bilancio presentate da Hewlett Packard. Lynch, infatti, aveva venduto al colosso statunitense del settore high tech, Autonomy, altra società informatica da lui fondata ma era stato accusato di aver gonfiato il valore della società prima della transazione.
Una vicenda che durava da ben 13 anni, quella del contenzioso fra Lynch ed Hewlett Packard che, tuttavia, si era conclusa nel migliore dei modi per l’imprenditore britannico che in questi giorni si stava godendo una vacanza con la famiglia in Italia. La vacanza, però, ha assunto toni decisamente drammatici in seguito del naufragio in Sicilia dello yacht che ospitava, complessivamente, 22 persone.
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" Canton e Hong Kong sono situate nella regione del delta del Fiume delle Perle (Zhu), con metropoli come Macao, Shenzhen (città dallo sviluppo molto recente), Foshan, Zhongshan e altre ancora. Il 16 novembre 2002 un quarantaseienne di Foshan fu colpito da febbre e difficoltà respiratorie. Secondo quanto hanno stabilito i segugi dell'epidemiologia, spetta a lui il titolo di primo paziente di questa nuova malattìa. Non si sono conservati campioni del suo sangue o del suo muco, ma un forte indizio di SARS è il fatto che l’uomo contagiò a catena un bel po’ di persone (la moglie, una zia che gli fece visita in ospedale, il marito e la figlia della stessa zia). Il suo nome non è stato tramandato ai posteri; di lui si sa soltanto che era un «impiegato del governo locale». Un dato interessante del suo profilo, col senno di poi, è il fatto che avesse cucinato in precedenza piatti che prevedevano come ingredienti pollo, gatto e serpente. Mangiare serpenti non è insolito nel Guangdong, una provincia abitata da carnivori impenitenti e non schizzinosi, dove i menù potrebbero essere scambiati per la lista degli ospiti di uno zoo o di un negozio di animali.
Tre settimane dopo, all'inizio di dicembre, un cuoco di Shenzhen accusò gli stessi sintomi. Lavorava in una friggitoria e non si occupava direttamente di uccidere e preparare gli animali, ma ne manipolava le carni pulite e tagliate. Andò a farsi curare fuori da Shenzhen, allo Heyuan City People’s Hospital, dove trasmise la malattia ad almeno sei tra medici e infermieri, prima di essere trasferito a Canton, a duecento chilometri di distanza. Il giovane dottore che lo accompagnò in ambulanza si ammalò a sua volta. Non molto tempo dopo, tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, casi analoghi iniziarono a presentarsi a Zhongshan, città portuale situata un centinaio di chilometri a sud di Canton e poco distante da Hong Kong, che è dall'altra parte del Fiume delle Perle. Nel giro di poche settimane si registrarono ventotto casi. I sintomi comprendevano emicrania, febbre alta, brividi, dolore alle ossa, tosse forte e persistente con sangue nell'espettorato e progressiva compromissione dei polmoni, che si indurivano e si riempivano di liquido. La conseguente scarsa ossigenazione nei casi più gravi poteva portare alla morte. Tredici pazienti tra quelli di Zhongshan lavoravano nel settore sanitario e almeno uno era un cuoco, anche lui dedito alla preparazione di piatti a base di serpenti, volpi, zibetti (mammiferi di piccola taglia parenti alla lontana delle manguste) e ratti. Gli ufficiali sanitari della provincia si accorsero della concentrazione di casi a Zhongshan e spedirono in loco vari team di «esperti» che si occupassero di cura e prevenzione, ma in realtà nessuno di loro sapeva nulla di questa misteriosa e ingannevole malattia. Uno di questi gruppi produsse un documento ufficiale in cui il nuovo morbo era definito «polmonite atipica» (feidian in cantonese). La stessa formulazione di uso generico fu ripresa qualche settimana più tardi dall'OMS nel suo primo bollettino. Una polmonite atipica è una qualsiasi affezione polmonare non attribuibile ai classici patogeni, come ad esempio il batterio Streptococcus pneumoniae. Utilizzare questa espressione ben nota in medicina fu un modo per stemperare e non accentuare la stranezza e la potenziale pericolosità dei casi di Zhongshan. In realtà quella specie di polmonite non era solo atipica, ma anomala, feroce e spaventosa. Il bollettino ufficiale fu inviato agli ospedali e agli uffici sanitari della provincia (ma non fu reso pubblico). Conteneva anche una lista di sintomi tipici della malattia e una serie di raccomandazioni per arginarne la diffusione, che si rivelarono timide e tardive. A fine gennaio, un commerciante all'ingrosso di prodotti ittici, reduce da un viaggio a Zhongshan, fu ricoverato in un ospedale di Canton, da dove partì la serie di contagi a catena che di lì a poco avrebbe fatto il giro del mondo. "
David Quammen, Spillover. L’evoluzione delle pandemie, (Traduzione di Luigi Civalleri; collana La collana dei casi), Edizioni Adelphi, 2014. [Libro elettronico]
[ Edizione originale: Spillover. Animal Infections and the Next Human Pandemic, W.W. Norton & Company, Inc., 2012 ]
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Roma: Un Convegno per Affrontare la Siccità e i Cambiamenti Climatici

Il Biologico come strumento efficace a contrasto ai cambiamenti climatici: problemi e soluzioni contro la siccità. BioInTour
“Roma: Un Summit per Combattere la Siccità e i Cambiamenti Climatici.”
Una città nota per la sua storia millenaria si prepara ad affrontare le sfide del futuro. Un convegno dedicato alla siccità e ai cambiamenti climatici si svolgerà nella capitale italiana, un evento che mira a trovare soluzioni concrete a questi problemi urgenti. Questo convegno fa parte del “BioInTour”, un progetto nazionale che promuove la conoscenza e l’informazione sul biologico. L’obiettivo è contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali, affrontando temi cruciali come i cambiamenti climatici e la siccità. Questo è un passo importante verso un futuro più sostenibile.
Roma - La siccità, una delle più gravi conseguenze del cambiamento climatico, sta minacciando l’equilibrio degli ecosistemi e il settore agricolo, influenzando anche la vita quotidiana. Per affrontare questa sfida, l’Associazione Nazionale di Produttori SardegnaBio, in collaborazione con la Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia e il Consiglio del Cibo di Roma, ha organizzato un convegno intitolato “Il Biologico come Strumento Efficace a Contrasto dei Cambiamenti Climatici: Problemi e Soluzioni contro la Siccità”.
Il convegno si terrà venerdì 21 Giugno, dalle 9:30 alle 17:00, presso la Città dell’Altra Economia (Ex Mattatoio) a Roma, Largo Dino Frisullo. L’evento, che rappresenta la prima tappa del “BioInTour”, vedrà la partecipazione di esperti, operatori del settore e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di promuovere il dialogo e lo scambio di conoscenze per identificare strategie condivise per affrontare le sfide legate alla siccità e ai cambiamenti climatici.
Durante la giornata, verranno analizzate le migliori pratiche e le tecnologie più avanzate per la gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura biologica e agroecologica. Tra i temi principali del dibattito ci saranno il recupero delle acque piovane, l’aumento della permeabilità dei suoli agricoli e urbani, la creazione e il restauro di aree umide e ecosistemi di fitodepurazione, e la realizzazione di infrastrutture per l’accumulo delle acque e il loro riutilizzo in agricoltura e per la protezione dell’ambiente.
Le conclusioni del convegno saranno riassunte in un documento di proposte, che intende fungere da guida per le azioni più urgenti da intraprendere da parte delle istituzioni e delle realtà competenti.
“BioIntour è un progetto di ambito nazionale”, dichiara Andrea Campurra, Presidente dell’Associazione Nazionale di Produttori Sardegna Bio. “Il cui obiettivo principale è promuovere l’informazione e la conoscenza del biologico al fine di contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali. Gli interventi sono orientati a offrire un contributo allo sviluppo economico del territorio attraverso la formazione ed informazione sul settore biologico e le sue opportunità, partendo dall’adesione ai bio distretti territoriali. I temi trattati saranno molteplici e tra questi, come nel caso del convegno del 21 giugno, i cambiamenti climatici ed il problema della siccità”.
Per iscriversi al convegno compilare il seguente modulo: 👉 Associazione Produttori Bio Sardegna: 👉 Invito al CONVEGNO 21 Giugno, I Edizione
Il progetto è finanziato dal Ministero dell'agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste con decreto direttoriale 383990 del 20 ottobre 2023 CUP J25B23000790001.

Comunicato stampa via Andrea Titti Direttore responsabile presso Meta Magazine
Rome Hosts Key Symposium on Combating Drought and Climate Change
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Organic farming as an effective tool in the fight against climate change: problems and solutions in the face of drought. BioInTour
Rome will host a crucial symposium focused on combating drought and addressing climate change.
In the face of escalating droughts, a symptom of the broader climate crisis threatening ecosystems and agriculture, Rome will convene a pivotal symposium. The event, spearheaded by the National Association of SardegnaBio Producers, in partnership with Italy’s National Network of Organic Districts and the Rome Food Council, is titled “Organic Farming: An Effective Tool Against Climate Change: Challenges and Solutions to Drought.”
Scheduled for Friday, June 21, from 9:30 AM to 5:00 PM at the Città dell’Altra Economia in Rome, the conference will gather stakeholders from institutional and associative backgrounds to deliberate on this pressing issue.
Marking the inaugural leg of the “BioInTour,” the symposium aims to foster dialogue and knowledge exchange among experts, industry professionals, and institutions at all levels. The goal is to craft shared strategies to tackle the challenges posed by drought and climate change.
The day-long event will also scrutinize best practices and cutting-edge technologies for sustainable water resource management in organic and agroecological farming. Key topics include rainwater harvesting, enhancing soil permeability in agricultural and urban areas, creating and restoring wetlands and phytoremediation ecosystems, and developing infrastructure for water storage and reuse in agriculture and environmental protection.
A comprehensive document outlining proposed actions will be compiled, serving as a guide for the most urgent measures to be implemented by relevant institutions and entities.
“BioInTour is a national initiative,” states Andrea Campurra, President of the National Association of SardegnaBio Producers. “Its primary aim is to disseminate information and raise awareness about organic farming, thereby contributing to the enhancement and innovation of local systems. The project’s activities are designed to support the economic development of the region through education and information about the organic sector and its opportunities, starting with the adoption of organic districts. The topics are diverse, and as with the June 21st symposium, they will address climate change and the issue of drought.”
To register for the conference, please feel free to fill out the following form: 👉 Sardinia Organic Producers Association: 👉 Invitation to the Convention June 21, I Edition
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⏩ The Board Behind
#cambiamenti climatici#siccità#agricoltura biologica#gestione delle risorse idriche#BioInTour#Roma#Sardegna Bio#Theboardbehind
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Quando l’emergenza chiama, noi rispondiamo. Servizi Urgenti Modena
Ciao Tumblr Community!
Oggi vogliamo parlarvi di qualcosa che potrebbe salvare la giornata (o la nottata) quando si tratta di emergenze in casa. Servizi Urgenti a Modena sono qui per concentrarci su quattro aspetti fondamentali - pronto intervento idraulico, fabbro, elettricista, per garantire che tu sia pronto a gestire qualsiasi situazione stressante in modo rapido ed efficiente.
1. Pronto Intervento Idraulico a Modena: Affidabilità in Caso di Emergenze Acqua
Quando un tubo perde o hai un allagamento in casa, la prontezza d'azione è essenziale. I Servizi Urgenti a Modena offrono pronto intervento idraulico, inviando esperti del settore per risolvere i problemi legati all’acqua in modo celere e professionale.
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Chiama: 0598677606
2. Fabbro Urgente: Soluzioni Rapide per Problemi di Serrature e Porte
Chiunque abbia mai perso le chiavi di casa o si sia trovato bloccato fuori sa quanto sia stressante. Con i Servizi Urgenti a Modena, puoi chiamare un fabbro urgente per sbloccare porte, riparare serrature o sostituire chiavi smarrite, il tutto senza perdere tempo prezioso.
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Chiama: 0598676680
3. Elettricista di Pronto Intervento: Risolvi Guasti e Problemi Elettrici Velocemente
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Punti di vista.
Stamane mentre prendevo il caffè, in realtà una mezz'ora fa :D, sono passati dei tizi con un camioncino e dal megafono dicevano "Raccolta ferro vecchio, qualsiasi cosa di ferro la prendiamo", giorni fa più o meno la stessa cosa ma non l'ho visto è passato l'arrotino, ho sentito un megafono che annunciava "Arrotino, ammola fobbici e cutedda" (traduco, arrotino affila forbici e coltelli), penso che era dalla fine degli anni 70 che non sentivo tale annuncio, quando vivevamo al borgo e i tempi erano estremamente diversi. Lavori che tornano in auge in un periodo di crisi, come un caro amico che vive a Torino ed è diventato calzolaio, si torna all'arte di arrangiarsi visti tempi.
Ieri ho passato una giornata fuori, prima ad aiutare mio zio che aveva problemi ad inviare alcuni documenti urgenti via whatsapp e via mail (ha 86 anni ed è tanto che è tecnologico), pranzo da loro e poi inizio a camminare, incontro un amico e passo parte del pomeriggio con lui, poi ricevo un messaggio di un'amica che mi invita ad unirmi a lei e il fidanzato per vedere una jam session, non torno neanche a casa, mangio un arancino ed una cipollina e li raggiungo. Poi visto che anche loro erano a piedi, vado a prendere il bus che teoricamente doveva partire alle 23:06, è arrivato dopo un'ora ed è partito a mezzanotte e mezza, normale amministrazione in una città poco puntuale come questa, oppure forse sono troppo abituato agli orari precisi che ci sono negli altri paesi (Estonia e Londra), alla fine sono tornato a casa comunque anche se ero quasi partito per farmi questa lunga camminata tutta in salita verso casa, poco male.
Stamane sono stato svegliato da un sogno orribile, già, le paure nonostante la giornata passata in relax mentale e compagnia non vanno via in una giornata, ma ci sto lavorando su e penso di aver trovato la strada giusta, almeno credo. Oggi? Non so, c'è una bellissima giornata di sole, magari faccio un giro zona mare che mi rilassa il suono delle onde.
Un amico argentino, che vive qua a Catania, un cantante molto bravo tecnicamente e con una bella voce, peccato si sia trasferito qua, posta un video di Geolier o come si scrive, il rapper napoletano, che canta senza base, o almeno dal video si vede che ha i celentanini (gli auricolari da palco, come li denominava Fiorello anni fa), ma il risultato è afono e dimostra scarsa tecnica e una voce poco intonata, copio e incollo il mio commento "La mediocrità c'è sempre stata in ogni campo artistico e in ogni periodo storico, la differenza forse che ora è accettata perché così la massa si può avvicinare a quello che gli artisti fanno, mentre una volta per noi gli artisti erano inarrivabili." Beh ci sarebbe tanto da dire sia sul video che sul mio commento, lo so, ma sto fortemente pensando di aprire il famoso blog dove parlo solo di musica, in ogni caso penso che ci siano così tante distorsioni sul mondo dell'arte in generale in questo periodo storico e tanti che si innalzano a sapientoni o esperti del settore che è anche difficile intavolare un dialogo aperto senza poi finire in un litigio, cosa che trovo molto infantile soprattutto quando si parla d'arte che è soggettiva, come per esempio la jam session jazz di ieri, si bravi per carità, ma dopo 3 brani basta, l'interesse si perde se non c'è innovazione anche nella performance che diventa un'auto celebrazione di scale e assoli poco improvvisati triti e ritriti, almeno per me. Fino ad ora e per quel poco che ho sentito, dal vivo, il migliore resta Palumbo, il tizio un pò dadaista che ho postato un pò di tempo fa e che mi è veramente piaciuto in toto dai brani alla performance in se, nonostante la scarsa preparazione tecnica che cade in secondo piano quando si hanno degli argomenti migliori di fare vedere quanto si è bravi a fare le scale.
La giornata è lunga e troppo bella per chiudersi in casa, quindi faccio la mia routine per il fisico ed esco, buona giornata.
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P.S. Si lo so, devo aprire il blog musicale.
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🇪🇺 L'EUROPA HA SUPERATO LA CRISI ENERGETICA?
Illuminante editoriale di Javier Blas, l'esperto di energia di Bloomberg:
"Ma, cosa ancora più importante, l’Europa ha un alleato ancora più forte per tenere sotto controllo i prezzi del gas nei mesi più freddi: una domanda estremamente debole.
La crisi manifatturiera che affligge il continente (l’attività industriale in Germania si è contratta per 14 mesi consecutivi) è il miglior antidoto contro una stretta nella fornitura di gas. Con amici come quelli, chi ha bisogno di nemici?
L’Europa sta sconfiggendo la crisi energetica grazie all’impatto che tale crisi ha avuto sul suo cuore industriale. In tutto il continente, molte aziende ad alta intensità energetica hanno chiuso o ridotto la produzione perché non sono state in grado di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia. Particolarmente colpite sono le industrie dei fertilizzanti, chimica, metallurgica, del vetro, della carta e della ceramica. Tutte quelle fabbriche chiuse non hanno bisogno di gas o elettricità adesso".
Eccallà. Adesso ve lo certifica Bloomberg, per bocca di uno dei suoi maggiori esperti di energia. Sì, è vero che l'Europa è riuscita a contenere l'aumento dei prezzi degli energetici. Ma lo ha fatto al prezzo della distruzione della domanda. Noi - e altri come Sergio Giraldo - ve lo ripetiamo da mesi.
Alla fine, l'obiettivo è stato raggiunto: separare l'Europa dalla Russia e distruggere il suo settore industriale. Missione compiuta.
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Giorgio Bianchi
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