#elisa nell
Explore tagged Tumblr posts
Text
Non è finita la strada – Elisa Mascia. Un viaggio poetico tra luce, natura e speranza.Recensione di Alessandria today
Elisa Mascia ci guida con Non è finita la strada in un percorso di riflessione sulla bellezza del mondo che ci circonda, sui piccoli dettagli della vita e sulla continua ricerca di significato
Elisa Mascia ci guida con Non è finita la strada in un percorso di riflessione sulla bellezza del mondo che ci circonda, sui piccoli dettagli della vita e sulla continua ricerca di significato. La poesia si apre con un’immagine potente: i colori del sole all’aurora si specchiano su una strada ghiacciata, un contrasto tra il calore della luce e il freddo del mattino, tra il rinnovarsi della��
#Alba#Alessandria today#Alessandria Today poesia#Amore per la natura#bellezza della vita#cammino della vita#colore e poesia#Colori#connessione con la natura#Contemplazione#Crescita Personale#Elisa Mascia#Elisa Mascia poesia#Google News#il valore del presente#introspezione#Introspezione poetica#italianewsmedia poesia.#italianewsmedia.com#la bellezza nelle piccole cose#letteratura italiana#metafore poetiche#Natura#Pier Carlo Lava#Poesia#poesia contemporanea#poesia d’autore#poesia e filosofia#poesia e spiritualità#poesia emozionale
0 notes
Text



my dolce cuore playlist ⋆。༄⋆˚⊹
it's finally spring!! as an italian, la dolce vita is something I live by, listening to these songs allows me to slow down and brings me the feeling of sun-kissed skin, fresh air and the warmth of the season flowing in. these songs make me feel so many emotions, melancholy, nostalgia, joy and serenity. this playlist truly feels like home to me. here's my dolce cuore playlist for springs and summers.
una playlist da ascoltare con l'aria fresca del mattino tra i capelli, passeggiando verso il mare con un gelato al pistacchio in mano. guardando il tramonto mangiando una pizza con le patatine fritte come i bimbi e bevendo un estathé alla pesca.
come nelle canzoni - coez (🤍)
8 miliardi di persone - frah quintale
occhi rossi - coez (🤍)
cratere - frah quintale
nei treni la note - frah quintale
le luci della città -coez
amarena - frah quintale
supermercato - giorgio poi (🤍)
sui muri - psicologi (🤍)
cosa mi manchi a fare - calcutta
local heroes - coez & frah quintale
destri - gazzelle (🤍)
alta marea - coez & frah quintale
la musica non c'è - coez
faccia da rapina - coez (🤍)
terra bruciata - coez & frah quintale
stupefacente - frah quintale
le sigarette- frah quintale
si può darsi - frah quintale (🤍)
bomba a mano - coez
se piovesse il tuo nome - elisa & calcutta (🤍)
quelli come noi - tananai
appartamento - frah quintale
sorriso (milano dateo) - calcutta
(🤍) next to a song means they're my favourite and that i absolutely reccomend them!
i hope you love these songs as much as i do, baci!!
xxx t
#lorenzo zurzolo#baby netflix#benedetta porcaroli#italy#girlblogging#girl interrupted#girlblogger#cool girl#coquette#coquette girl#girl blogger#girl interrupted syndrome#black swan#coquette angel#2014 tumblr#tumblr grunge#tumblr aesthetic#female hysteria#image from pinterest#lana del rey#aesthetic#lizzy grant#music#lana del ray aka lizzy grant#music recs#music playlist#songs recs#songs#playlist#girl blogging
11 notes
·
View notes
Text

I made this piece in honor of all the queer folks that came before us, especially the gender nonconforming ones. Many are not famous or well known, and that is on purpose. It hangs on my wall.
People mentioned here: Billy Tipton, Murray Hall, Charley Parkhurst, Joseph Israel Lobdell, John Smith and James Pratt, Mademoiselle de Beaumont, Lili Elbe, Kuchek Hanem, We'wha, Olha Koby Iianska, Akiko Uosano, Marcela Gracia Ibeas and Elisa Sanchez Loriga, Bayard Ruston, Yukio, Arthur Berloget, Bowery Queen, Zimri Lim, Ela, Sylvia Brake, James Clay, Albert Cashier, Public Universal Friend, Jack Bee Garland, Mary Jones, Thomas Hall, Boulton and Park, Sammy Williams, Nell Pickerell
Threadless
#queer history#lgbt#lgbtq#lgbtqia#lgbt pride#lgbtq community#gay history#queer#pride#Billy Tipton#Murray Hall#Charley Parkhurst#Joseph Israel Lobdell#John Smith and James Pratt#Mademoiselle de Beaumont#Lili Elbe#Kuchek Hanem#We'wha#Olha Koby Iianska#Akiko Uosano#Marcela Gracia Ibeas and Elisa Sanchez Loriga#Bayard Ruston#Yukio#Arthur Berloget#Bowery Queen#Zimri Lim#Ela#Sylvia Brake#James Clay#Albert Cashier
31 notes
·
View notes
Text

Passata alla storia come “regina del soul”
"Canto per i realisti, le persone che si accettano come sono."
– Aretha Franklin (born March 25, 1942 Memphis ( Stati Uniti) )
ARETHA FRANKLIN 🖤
Soprannominata The Queen Of Soul ( la Regina del soul) o Lady Soul..Forza spirituale e vocale, punto di riferimento della cultura popolare americana, portavoce dei temi più incandescenti degli anni 60 e 70 . Un prodigio del gospel, una delle icone della musica soul e R&B...una battagliera sostenitrice dei diritti civili, considerata la più grande cantante degli ultimi cinquant'anni a livello mondiale, ruolo riconosciuto anche da innumerevoli premi...Senza saper leggere la musica, imparo' da sola a suonare il pianoforte e a 12 anni inizio 'a registrare canzoni cantando nei tour gospel con suo padre...fino a firmare , nel 1956 , il suo primo contratto discografico.. Da allora, la sua vasta produzione di musica soul, gospel e R&B ma anche blues, jazz e Rock & Roll, si è aggiudicata ben ventuno premi Grammy (otto dei quali vinti consecutivamente nella stessa categoria dal 1968 al 1975.
È riconosciuta come una delle più influenti interpreti della storia della musica: numerosi artisti, tra cui Anastacia, Alicia Keys, Beyoncé, Mary J. Blige, Fantasia, Joss Stone, Jennifer Hudson, Usher, Giuni Russo, Giorgia, Chadia Rodriguez ed Elisa hanno citato Aretha nelle loro principali ispirazioni e hanno eseguito cover dei suoi brani più famosi.
Atlantide

52 notes
·
View notes
Text
Solo io posso addormentarmi con Elisa True Crime nelle cuffie
8 notes
·
View notes
Text



Se lavori con chi ha fiducia nelle tue capacità rendi di più (Elisa Isoardi)
#foto mie#fotografia#fotoblog#fotografía original#fotoshooting#my photos#photography#beautiful photos#fotodeldia#photo edit#photogram#photografy#digital photography#photoset#photo#photoshoot#photoblog#photoshop#photooftheday#frasi vita#frasi canzoni#frasi sulla vita#frasi famose#frasi tristi#frasi italiane#frasedelgiorno#frase libro#frasedeldia#frases#frasi libri
4 notes
·
View notes
Text
Pensavo a cosa scrivere per il #speakyourlanguageday e mi e venuto in mente di parlare di una cosa che in Italia viene insegnata fin da subito ai bambini, cioè leggere l'orario. Leggere che nelle scuole americane stanno togliendo gli orologi analogici perché gli studenti non sanno come leggere l'orario mi ha particolarmente scioccata (Elisa True Crime dixit lol). Io sapevo già leggerlo prima dei sei anni perché me l'avevano insegnato i miei genitori, ma poi me lo hanno insegnato anche le maestre dell'asilo e le maestre delle elementari. Visto che in tutte le scuole è obbligatoria la lingua inglese come seconda lingua, da piccola ho imparato a leggere l'orologio anche in inglese. Se alle medie o superiori si studiano altre lingue oltre all'inglese, si impara a leggere l'orologio anche in quelle. Qui è molto più probabile trovare un orologio analogico nei luoghi pubblici o scuole ecc. quindi se non si sa come leggerlo ci si trova molto male lol da insegnante penso che insegnare agli studenti come leggere l'ora sia fondamentale anche per il loro time management (oltre che per conoscenza personale, visto che la nostra vita è scandita dalle ore!!!). Poi, se preferiscono l'orologio digitale all'analogico, amen. Ma almeno sono in grado di leggere l'orario 😅
#speak your language day#spyld#italiano#tumblr italia#tra l'altro io ero fissata con gli orologi da bambina ahah#mi sono sempre piaciuti gli orologi con quadranti artistici#non riesco a stare senza orologio#Tweety's
5 notes
·
View notes
Text
instagram
🌞 Prendersi cura di sé durante l’estate è essenziale!
Ecco alcuni dei miei promemoria preferiti per mantenere la mente e il corpo in equilibrio:
1. Ritagliati del tempo per te stessa, anche solo 10 minuti al giorno. Io lo faccio disegnando, con una serie tv in sottofondo o l’ultima puntata di Elisa True Crime.
2. Idratati regolarmente, l’acqua è la tua migliore amica! (2 litri, non esagerare!).
3. Pratica la gratitudine, anche per le piccole cose. Prima di andare a dormire io e M. ci sforziamo di chiederci quali sono stati gli aspetti positivi nelle situazioni che abbiamo trovato piu pesanti durante la giornata. La nostra mente tende dad amplificare e a dare molto spazio agli aspetti negativi, per questo è fondamentale che mi impegni per non farli prevalere.
Qual è il tuo promemoria preferito per la cura di te estiva? Condividilo nei commenti! 💬
Tagga un amico che ha bisogno di questi promemoria! ✨ #SelfCare #SummerWellness #ArtForWellbeing #SelfLove
3 notes
·
View notes
Text
Mi sto guardando "Per Elisa. Il caso Claps" su Rai Play e sento il sangue ribollire nelle vene ogni volta che inquadrano uno qualunque tra prete della chiesa dove è scomparsa, polizia, famiglia Restivo e PM. Quanta incompetenza, stupidità e cattiveria ci deve essere al mondo per permettere che accada qualcosa di così orribile ad una ragazzina di 16 anni e non riuscire a vedere che si ha davanti il colpevole con tutte le prove che puntano verso di lui?
Hanno dovuto aspettare che commettesse un altro omicidio e che la polizia inglese indagasse. Tutto 'sto casino per condannarlo a 30 anni in Italia, 30 anni.
Per fortuna ne deve scontare prima 40 in Inghilterra.
6 notes
·
View notes
Text
Femminismo e poesia in Croazia: “Non leggi le donne” di Olja Savičević Ivančević
Il corso di lingua croata all’università di Udine avvicina gli studenti di mediazione culturale al mondo della traduzione, grazie alla guida della docente e traduttrice Elisa Copetti. Durante una lezione, poche settimane fa, è stata proposta questa poesia. Leonora Raijć ed io, che frequentiamo il corso, ci siamo occupate della traduzione di “Ne čitaš žene”, da cui siamo rimaste profondamente colpite per la sua immediatezza e per la sua forza nel mettere a nudo dei passaggi cruciali nella relazione uomo/donna. L’autrice ha inoltre accettato di rispondere ad alcune nostre domande in una intervista, che riportiamo integralmente.
“Normalmente non leggo le donne, ma mi piace il tuo libro”
È da qui, da questa affermazione, che è nata la poesia “Ne čitaš žene” (Non leggi le donne), come risposta. Ed è presto diventata un manifesto femminista nel mondo letterario croato.
La poesia di Olja Savičević Ivančević, nota autrice croata contemporanea, scatta un’istantanea, con rabbia e rassegnazione allo stesso tempo, della situazione delle donne nel panorama letterario croato, e non solo. Versi che esprimono, in uno spazio e un tempo dilatati, tutto quanto le donne hanno subito nel mondo della letteratura, da sempre appannaggio prevalentemente maschile. “Non leggi le donne” parla agli uomini, ma possiamo sentirci coinvolti tutti e tutte dalle parole dell’autrice.
Quante volte, come lettori o lettrici, ci siamo fermati a riflettere davvero sul numero di autrici donne presenti sugli scaffali del nostro salotto, nelle antologie scolastiche o nei programmi accademici, in vetrina nelle librerie o semplicemente nella nostra memoria? In un’intervista a Nova.rs, l’autrice spiega come la scrittura femminile rimanga ancora sinonimo di qualcosa di quasi banale, meno serio e impegnato rispetto alla produzione letteraria maschile. Mostra inoltre come sia necessario mettere in discussione il canone che ha condannato all’invisibilità molte donne colte e di talento, anche ai giorni nostri.
Dati e contraddizioni sulla situazione in Italia
Ma qual è la situazione femminile nel mondo letterario italiano? Emerge un quadro molto simile a quello che Savičević Ivančević mette in evidenza per la Croazia. Nel nostro paese, i programmi scolastici e accademici menzionano pochissime scrittrici: solo il 5% dei titoli proposti nei corsi universitari è scritto da donne. Un canone molto presente e rigido è quello per cui le opere considerate universali siano state scritte tutte da uomini. E questo è in controtendenza rispetto a chi legge e consuma la produzione letteraria. È infatti un dato noto che le donne leggano mediamente più degli uomini: come si coniuga questo con le statistiche? Quanto chiedono, le donne, di leggere altre donne?
Un punto cruciale che può favorire una nuova modalità di percezione delle donne nel mondo letterario è sicuramente l’educazione, ovvero ciò che avviene nell’ambito delle relazioni familiari e scolastiche, e come queste tendono o meno a trasmettere messaggi di equivalenza. Ed è attraverso la capacità di filtrare le comunicazioni dall’esterno in cui siamo tutti immersi, tutto il tempo (social media, internet e società stessa) che si delinea una nuova possibilità per smascherare ed indebolire la disuguaglianza. Rispetto ad alcuni decenni fa la narrazione di genere è profondamente cambiata, tuttavia il discorso patriarcale non è scomparso, né dissolto, e molto spesso si ripresenta in modi difficilmente identificabili.
La raccolta di poesie “Divlje i tvoje”
Ci si immerge completamente in questa visione durante la lettura della settima raccolta di Olja Savičević Ivančević, “Divlje i tvoje” (Selvagge e tue) pubblicata da Fraktura nel 2020, una lettura seducente sia per gli appassionati di poesia sia per i lettori che si avvicinano più raramente alla produzione in versi. Una posizione scomoda quella dell’autrice, come è da sempre quella di chi scrive, che presuppone uno sguardo vigile e un’attenta critica della realtà: preserva con forza emozioni come l’amore e l’amicizia, affronta le relazioni di genere, nel tentativo di decostruire gli ordini sociali canonizzati. Lo fa con una particolare cura al legame tra il passato e il presente, tra l’io e l’altro, accogliendo e considerando che si tratta di polarità solo immaginate dalla mente: noi e gli altri, gli altri e noi si confondono e, ad un livello di esperienza profonda e interiore, si rivelano essere uno.
Il tutto pervaso da una intrinseca prospettiva femminile e femminista: la necessità dell’uguaglianza di genere nel presente, ma anche la correzione delle ingiustizie del passato e la consapevolezza di quanto l’educazione giochi un ruolo determinante nella graduale dissoluzione degli schemi patriarcali che ancora pervadono il nostro mondo.
Non leggi le donne
Dici che non leggi le donne
Cosa potrebbero dirti
Ti hanno insegnato a parlare
Ti hanno insegnato a camminare
Ti hanno insegnato a mangiare
Ti hanno insegnato a pisciare
Ti hanno insegnato a fare l’amore
In realtà cosa potrebbero
Dire di te
E della tua esperienza
Tutti questi secoli
non ne hanno messa al mondo
Una che fosse grande
Come il grande scrittore
A cui lavava le calze
Dici che non leggi le donne
Le donne ti hanno insegnato a leggere
Insegnato a scrivere
Insegnato a vivere
In realtà, ragazzo
Tutto questo è stato
Nel migliore dei casi
Un lavoro inutile
[ Olja Savičević Ivančević ]
.
6 notes
·
View notes
Text
Eppure sentire, di Elisa. Forse non parla di amore per una persona ma di amore per la musica... Altrimenti perché dice "paura di decidere", "paura di quello che non ho"... Non è nei confronti di una persona persa, che c'era e non c'è più. Ma neanche di una persona che vorrebbe scegliere, che non ha mai avuto e vorrebbe avere, perché poi ne sente la presenza, nei fiori tra l'asfalto, nei cieli di cobalto.
È la musica, qualcosa che prima di avere lei ha desiderato con tutta se stessa sottoforma di scelta, perché scegliere l'arte non è facile e fa paura, era qualcosa che vedeva nella quotidianità, nelle piccole cose di ogni giorno. Il senso di tutto era l'essenza stessa del sentire... Io la vedo così, e la faccio mia oggi, in questi giorni.

A un passo dal possibile
A un passo da te
Paura di decidere
Paura di me
Di tutto quello che non so
Di tutto quello che non ho
Eppure sentire
Nei fiori tra l'asfalto
Nei cieli di cobalto c'è (eppure sentire)
Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto
Nei giorni di silenzio c'è
Un senso di te,
C'è un senso di te.
8 notes
·
View notes
Text
f. che mentre coglioniamo sul letto ascoltando canzoni mi dice con aria improvvisamente serissima : "ti dedico una canzone" e mette 'Angela' di Checco Zalone.... aggiungendo "sostituisci Elisa ad Angela" e inizia a cantarla con le sue gestures.... le sue bellissime stupide gestures da bambino pazzo.....porco dio f. se sparisci io piangerò tantissimo ascoltando Angela..... ....................ho riso tutto il tempo ed è stata contemporaneamente la dedica più bella che abbia mai ricevuto..... ...............se mi avesse dedicato che cazzo ne so la cura di battiato sarebbe stato meglio al fine della gestione di un'eventuale futura sofferenza x rottura o cambiamenti nel nostro rapporto.......... senti che caffè.... k la situazione è grave
(cmq f. mi sta facendo un effetto strano perché penso con sempre più frequenza nelle mie giornate : voglio un napoletano o una napoletana come compagno/a di vita)
5 notes
·
View notes
Video
youtube
E la Nave Va (And the Ship Sails On) 1983- Federico Fellini
TONINO GUERRA FEDERICO FELLINI
1914 . PIROSCAFO GLORIA N. MOLO 10 PORTO DI NAPOLI
ANDREA ZANZOTTO FRANCO CRISTALDI
Fotografia Giuseppe Rotunno Montaggio Ruggero Mastroianni Effetti speciali Adriano Pischiutta, Valeriano Trubbiani Musiche Gianfranco Plenizio Scenografia Dante Ferretti, collaboratore Valeriano Trubbiani[2] Costumi Maurizio Millenotti
Freddie Jones: Orlando Barbara Jefford: Ildebranda Cuffari Victor Poletti: Aureliano Fuciletto Peter Cellier: Sir Reginald Dongby Elisa Mainardi: Teresa Valegnani Norma West: Lady Violet Dongby Paolo Paoloni: Maestro Albertini Sara Jane Varley: Dorotea Fiorenzo Serra: Granduca di Harzock Pina Bausch: Principessa Lherimia Pasquale Zito: Conte di Bassano Antonio Vezza: Comandante della nave Roberto De Leonardis Luigi Uzzo: Ufficiale di bordo Philip Locke: Primo ministro conte von Huppenback Colin Higgins: Capo della polizia Janet Suzman: Edmea Tetua Vittorio Zarfati: 2º maestro Ruberti[1] Fred Williams: Sabatino Lepori Ugo Fangareggi: barista Doppiatori italiani Ferruccio Amendola: Orlando Rita Savagnone: Ildebranda Cuffari (dialoghi) Mara Zampieri: Ildebranda Cuffari (canto) Alessandro Haber: Aureliano Fuciletto Oreste Lionello: Sir Reginald Dongby/Capo della polizia Giancarlo Sbragia: Maestro Albertini Massimo Giuliani: Conte di Bassano Sergio Rossi: Comandante della nave Roberto De Leonardis Pino Colizzi: Sabatino Lepori E la nave va è un film del 1983 diretto da Federico Fellini. 1914: il piroscafo "Gloria N." salpa dal molo n. 10 di un non meglio definito porto di Napoli con a bordo le ceneri della "divina" cantante lirica Edmea Tetua. Meta della crociera: l'isoletta di Erimo nel Mar Egeo, nelle cui acque - per ottemperare alle ultime volontà del soprano - le ceneri dovranno essere sparse.
A bordo della nave, celebrità varie, nobili e amici della defunta artista, descritti con un'ironia comprensiva e impietosa al tempo stesso dal giornalista Orlando, a bordo per redigere una cronaca dell'evento. A bordo è presente persino un rinoceronte, ammalato di tristezza d'amore, che saltuariamente viene visitato dai passeggeri.
Il corso della Storia irrompe però con forza: a Sarajevo il granduca Ferdinando è ucciso e scoppia la prima guerra mondiale; contemporaneamente, il comandante della nave si trova costretto a dover soccorrere dei naufraghi serbi.
In vista della meta, il piroscafo italiano incrocia una corazzata austriaca e viene colpito ed affondato.
Nell'ultima scena il giornalista Orlando informa il pubblico del fatto che i passeggeri non sono tutti morti[3]:
Un idrovolante ha recuperato i superstiti della scialuppa Aurora [...] La scialuppa Stella del nord è miracolosamente arrivata ad Ancona [...] Per quanto mi riguarda io ho una grande notizia da darvi: Lo sapevate che il rinoceronte dà un ottimo latte?
Nel dir questo il giornalista si scherma le labbra con la mano per non farsi sentire dal rinoceronte, il secondo passeggero della barca, che finalmente sereno, mangia un ciuffo d'erba.
❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️ ❤️❤️
#gustavopetro #colombia #DONALDTRUMP #TRUMP #BOLSONARO #DORIGHEZZI #STRISCIALANOTIZIA #FRANCESCO #RUTELLI #PROPAGANDALIVE #ELUANA #ENGLARO #ELUANAENGLARO #CRISTIANODEANDRE #twitter #facebook #skyrock #linkedin #instagram #okru #tiktok
1 note
·
View note
Text
La Lingua dell'Amore
Elisa, fotografa italiana, vagava tra i sussurri della storia in Piazza Sultanahmet, nel cuore di Istanbul, avvolta dalla malinconica bellezza dell'autunno. Mentre i suoi occhi si perdevano nelle mille sfumature di blu del Bosforo, l'ombra di un disegno cadde ai suoi piedi. Alzando lo sguardo, vide un giovane che la ritraeva con tratti rapidi sul suo album da schizzi. I suoi capelli neri erano mossi dal vento e i suoi occhi erano profondi come un fiume. "Scusi," disse in turco, poi esitò. Capendo che Elisa non avrebbe risposto, sorrise. Fu in quel momento che iniziò tra loro un linguaggio che le parole non potevano raggiungere: occhi, sorrisi, gesti delle mani che disegnavano forme nell'aria...
Cercò di spiegarle che si chiamava Can e che faceva il pittore. Elisa rispose con frasi miste di inglese e italiano. Non si capivano, ma quando Can le porse il ritratto che aveva disegnato, il cuore di Elisa batté forte. Perché quel foglio portava molto più di una semplice immagine: la sua tristezza, la sua solitudine, la sua geografia interiore inesplorata... Can aveva visto la sua anima.
Il giorno dopo, Can la portò alla Torre di Galata. Mentre salivano le scale senza fiato, le sue mani tremarono quando le asciugò il sudore dalla fronte di Elisa. Forse non avrebbe dovuto toccarla, ma i suoi occhi avevano dato il permesso. Dalla cima, mentre ammiravano Istanbul, Can disegnò qualcosa nel palmo della mano di Elisa: un cuore con due linee all'interno. "Due stranieri," disse in turco. Elisa non capì, ma sentì il calore del suo viso.
I giorni si trasformarono in una danza silenziosa. Si persero tra le case colorate di Balat, ripararono le reti dei pescatori a Kumkapı, bevvero tè al bancone di un venditore di simit. Elisa consultò i dizionari per capire il colore degli occhi di Can: nella definizione di Istanbul c'era scritto "tristezza". Forse gli occhi di Can erano proprio questo: la città stessa.
Una sera, si fermarono sotto la Torre della Fanciulla. Can tirò fuori un piccolo foglio dalla tasca. C'era un disegno a carboncino: gli occhi di Elisa. Sotto, in turco, c'era scritto: "L'amore non ha bisogno di interpreti. Perché i tuoi occhi conoscono tutte le lingue." Elisa non riuscì a trattenere le lacrime. Quella notte, le labbra di Can sfiorarono le sue palpebre. Non parlarono. Il vento sussurrò poesie nelle acque del Bosforo.
Quando arrivò il momento della partenza, si guardarono all'aeroporto Atatürk. Elisa disse in italiano "Ti amerò per sempre". Can sussurrò in turco "I tuoi occhi non hanno mai mentito". Mentre uno saliva sull'aereo, l'altro strinse a sé il disegno nell'album da schizzi. Anche se fossero passati anni, quei disegni e quegli sguardi avrebbero raccontato una storia che non sarebbe mai svanita: l'amore non aveva mai avuto bisogno di interpreti.
Mentre riponeva il passaporto, un foglio scivolò dalla sua tasca. C'era una poesia:
La Lingua dell'Amore
L'amore non ha bisogno di interpreti…
Perché gli occhi sussurrano silenziosamente tutte le lingue.
Il calore di uno sguardo congela migliaia di parole;
Il tremito di un sorriso va oltre le poesie.
Profondo come gli oceani, infinito come le stelle…
Il ritmo del cuore si mescola al canto dell'universo.
Le labbra tacciono, ma le mani parlano;
La pelle brucia le frasi con il suo fuoco,
Rinasce dalle ceneri.
Il silenzio è a volte il grido più forte dell'amore…
Un respiro, un sospiro;
Due cuori tessono lo stesso disegno oltre il tempo.
Questa lingua non conosce confini;
Soffia come il vento del deserto, cade come la pioggia,
Abbraccia come il mare.
Forse l'amore è il primo e l'ultimo alfabeto dell'uomo.
Anche se le lettere cadono dalle labbra,
Gli occhi si leggono come una poesia senza sillabe.
Perché amare;
È dimenticare il colore, la razza, il tempo,
Ed essere solo "umani”…
Mr Can AKIN
Poeta, Scrittore
🥰
Aşkın Dili
Elisa, İstanbul'un kalbinde, sonbaharın hüzünlü güzelliğiyle sarılmış Sultanahmet Meydanı'nda, İtalya'dan gelen bir fotoğrafçı olarak tarihin fısıltıları arasında yürüyordu. Gözleri, Boğaz'ın binbir tonundaki mavisine takılmışken, ayaklarının ucuna bir çizimin gölgesi düştü. Başını kaldırdığında, karşısında eskiz defterine onu hızlı çizgilerle çizen genç bir adam duruyordu. Siyah saçları rüzgârda dağılmış, gözleri ise derin bir nehir gibiydi. Türkçe "Affedersiniz," dedi, sonra duraksadı. Elisa'nın cevap veremeyeceğini anlayınca gülümsedi. İşte o an, kelimelerin ulaşamayacağı bir dil başladı aralarında: gözler, gülümsemeler, ellerin havada çizdiği şekiller...
Adının Can olduğunu, ressamlık yaptığını anlatmaya çalıştı. Elisa, İngilizce ve İtalyanca karışımı cümleler kurdu. Anlaşamadılar, ama Can, defterine çizdiği portreyi uzattığında, Elisa'nın yüreği hızla çarptı. Çünkü o kâğıt, kendisinden çok daha fazlasını taşıyordu: hüznü, yalnızlığı, içindeki keşfedilmemiş coğrafyayı... Can, onun ruhunu görmüştü.
Ertesi gün, Can onu Galata Kulesi'ne götürdü. Merdivenlerde nefes nefese kaldıklarında, Elisa'nın alnına düşen teri silerken elleri titredi. Belki de hiç dokunmamalıydı, ama gözleri izin vermişti. Tepeden İstanbul'u seyrederken, Can, Elisa'nın avucuna bir şey çizdi: bir kalp ve içinde iki çizgi. "İki yabancı," dedi Türkçe. Elisa anlamadı, ama yüzündeki sıcaklığı hissetti.
Günler, sessiz bir dansa dönüştü. Balat'ın renkli evlerinde kayboldular, Kumkapı'da balıkçıların ağlarını onardılar, bir simitçinin tezgâhında çay içtiler. Elisa, Can'ın gözlerinin rengini öğrenmek için sözlüklere baktı: İstanbul'un tanımında "hüzün" yazıyordu. Belki de Can'ın gözleri buydu; şehrin ta kendisi.
Bir akşam, Kızkulesi'nin altında durdular. Can, cebinden küçük bir kâğıt çıkardı. Üzerinde karakalem bir resim vardı: Elisa'nın gözleri. Altında Türkçe yazılıydı: "Aşk tercümana ihtiyaç duymaz. Çünkü senin gözlerin tüm dilleri biliyor." Elisa, gözyaşlarını tutamadı. O gece, Can'ın dudakları, onun göz kapaklarına değdi. Konuşmadılar. Rüzgâr, Boğaz'ın sularına şiirler fısıldadı.
Ayrılık vakti geldiğinde, Atatürk Havalimanı'nda birbirlerine baktılar. Elisa, İtalyanca "Ti amerò per sempre" (Seni sonsuza kadar seveceğim) dedi. Can, Türkçe "Gözlerin hiç yalan söylemedi," diye fısıldadı. Biri uçağa binerken, diğeri cebindeki eskize sarıldı. Aradan yıllar geçse de, o çizimler ve bakışlar, bir daha asla solmayacak bir hikâyeyi anlatıyordu: Aşk, hiçbir zaman tercümana ihtiyaç duymamıştı.
Pasaportu yerleştirirken cebinden bir kâğıt çıktı. Bir şiir vardı:
Aşkın Dili
Aşk, tercümana ihtiyaç duymaz…
Çünkü gözler, tüm dilleri sessizce fısıldar.
Bir bakışın sıcaklığı, binlerce kelimeyi dondurur;
Bir gülümsemenin titreyişi,
Şiirlerin ötesine geçer.
Okyanuslar kadar derin, yıldızlar kadar sonsuz…
Kalbin ritmi, evrenin şarkısına karışır.
Dudaklar susar, ama eller konuşur;
Ten, ateşiyle cümleleri yakar,
Küllerinden yeniden doğar.
Sessizlik, aşkın en gürültülü çığlığıdır bazen…
Bir nefes alış, bir soluk veriş;
İki yürek, zamanın ötesinde aynı nakışı dokur.
Hiçbir sınır tanımaz bu dil;
Çöl rüzgârı gibi eser, yağmur gibi düşer,
Deniz gibi kucaklar.
Belki de aşk, insanın ilk ve son alfabesidir.
Harfler dökülse de dudaklardan,
Gözler hecesiz bir şiir gibi okunur.
Çünkü sevmek;
Rengi, ırkı, zamanı unutup,
Yalnızca “insan” olmaktır…
Can AKIN
Şair, Yazar
😍
The Language of Love
Love needs no translator…
For eyes whisper all languages silently.
The warmth of a glance freezes thousands of words;
The tremor of a smile transcends poetry.
Deep as oceans, endless as stars…
The rhythm of the heart blends with the song of the universe.
Lips are silent, but hands speak;
Skin burns sentences with its fire, reborn from ashes.
Silence is sometimes love's loudest cry…
An inhale, an exhale;
Two hearts weave the same pattern beyond time.
This language knows no boundaries;
It blows like desert wind, falls like rain, embraces like the sea.
Perhaps love is man's first and last alphabet.
Even if letters fall from lips,
Eyes are read like a syllable-less poem.
For to love;
Is to forget color, race, time,
And to be merely "human”…
Can AKIN
Mr Poet, Writer
🎎
Aşkın Dili
Aşk, tercümana ihtiyaç duymaz…
Çünkü gözler, tüm dilleri sessizce fısıldar.
Bir bakışın sıcaklığı, binlerce kelimeyi dondurur;
Bir gülümsemenin titreyişi, şiirlerin ötesine geçer.
Okyanuslar kadar derin, yıldızlar kadar sonsuz…
Kalbin ritmi, evrenin şarkısına karışır.
Dudaklar susar, ama eller konuşur;
Ten, ateşiyle cümleleri yakar, küllerinden yeniden doğar.
Sessizlik, aşkın en gürültülü çığlığıdır bazen…
Bir nefes alış, bir soluk veriş;
İki yürek, zamanın ötesinde aynı nakışı dokur.
Hiçbir sınır tanımaz bu dil;
Çöl rüzgârı gibi eser, yağmur gibi düşer, deniz gibi kucaklar.
Belki de aşk, insanın ilk ve son alfabesidir.
Harfler dökülse de dudaklardan,
Gözler hecesiz bir şiir gibi okunur.
Çünkü sevmek;
Rengi, ırkı, zamanı unutup,
Yalnızca “insan” olmaktır…
Can AKIN
Şair, Yazar


0 notes
Text
Le audaci del Vangelo Maria di Magdala e Angela Merici di Elisa Panato
Il 21 febbraio 2025 uscirà nelle librerie fisiche e online il nuovo libro di Elisa Panato, della collana «Sui Generis», pubblicato da Effatà Editrice. Abstract Cosa unisce Maria di Magdala e una donna del Cinquecento come Angela Merici? L’audacia che nasce dal Vangelo e che le fa contemporanee tra loro e con noi. Il tempo opportuno per andare a condividere una notizia buona è ora, così come è…
0 notes
Text
La Dra Hc Maria Elena Ramirez continua il suo progetto per promuovere la pace nel mondo con la pubblicazione di artisti, cantanti, musicisti, scrittori, poeti, calciatori nell' Humanity Magazine Global
Foto cortesia della Dra Hc Maria Elena Ramirez ✨🎙️41 Personalità distinte in Nove Pagine compresa la copertina, lasciano la loro eredità al mondo. Record mondiale. Poesie nelle CARTE DELLA PACE di Humanity Magazine Global si moltiplicano su Humanity Diary Global. Auguri a Tutti ✨ 🕊️Oscar Pacheco Natalie Bisso Luis Guillermo Villasana Virguez Sara Potosi Sabrina Morelli Elisa Mascia Javier Olarte…
0 notes