#elisa nell
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lawofcollage · 5 months ago
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I made this piece in honor of all the queer folks that came before us, especially the gender nonconforming ones. Many are not famous or well known, and that is on purpose. It hangs on my wall.
People mentioned here: Billy Tipton, Murray Hall, Charley Parkhurst, Joseph Israel Lobdell, John Smith and James Pratt, Mademoiselle de Beaumont, Lili Elbe, Kuchek Hanem, We'wha, Olha Koby Iianska, Akiko Uosano, Marcela Gracia Ibeas and Elisa Sanchez Loriga, Bayard Ruston, Yukio, Arthur Berloget, Bowery Queen, Zimri Lim, Ela, Sylvia Brake, James Clay, Albert Cashier, Public Universal Friend, Jack Bee Garland, Mary Jones, Thomas Hall, Boulton and Park, Sammy Williams, Nell Pickerell
Threadless
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donaruz · 10 months ago
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Passata alla storia come “regina del soul”
"Canto per i realisti, le persone che si accettano come sono."
– Aretha Franklin (born March 25, 1942 Memphis ( Stati Uniti) )
ARETHA FRANKLIN 🖤
Soprannominata The Queen Of Soul ( la Regina del soul) o Lady Soul..Forza spirituale e vocale, punto di riferimento della cultura popolare americana, portavoce dei temi più incandescenti degli anni 60 e 70 . Un prodigio del gospel, una delle icone della musica soul e R&B...una battagliera sostenitrice dei diritti civili, considerata la più grande cantante degli ultimi cinquant'anni a livello mondiale, ruolo riconosciuto anche da innumerevoli premi...Senza saper leggere la musica, imparo' da sola a suonare il pianoforte e a 12 anni inizio 'a registrare canzoni cantando nei tour gospel con suo padre...fino a firmare , nel 1956 , il suo primo contratto discografico.. Da allora, la sua vasta produzione di musica soul, gospel e R&B ma anche blues, jazz e Rock & Roll, si è aggiudicata ben ventuno premi Grammy (otto dei quali vinti consecutivamente nella stessa categoria dal 1968 al 1975.
È riconosciuta come una delle più influenti interpreti della storia della musica: numerosi artisti, tra cui Anastacia, Alicia Keys, Beyoncé, Mary J. Blige, Fantasia, Joss Stone, Jennifer Hudson, Usher, Giuni Russo, Giorgia, Chadia Rodriguez ed Elisa hanno citato Aretha nelle loro principali ispirazioni e hanno eseguito cover dei suoi brani più famosi.
Atlantide
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evadingreallife · 2 years ago
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Recap prima seconda terza quarta (quinta) serata:
• morandi sta andando forte apre tutte le porte fa jogging in sala mentre amadeus millanta una maratona musicale velocissima (qualcuno ci ha creduto? Io no)
• ariete e sangiovanni quello vero abbastanza underwhelming sorry
• will canta con un tale
• elodie frega una borsetta dalla platea SAPEVO CHE AVEVO FATTO BENE A SCEGLIERTI AL FANTASANREMO SII. Se ne va pure rifacendo le scale tutto per il fanta dajee
• la borsetta l'ha più ridata? Chi lo sa.
• Peppino? Peppino.
• breaking news ama fa coming out come uno swiffer sul palco dell'ariston
• comica effettivamente comica, miracolo
• il direttore d'orchestra di olly con un piccolo benji nel taschino aaaaaaaaaaaa🥹🥹
• lazza e morandi are besties, we get it
• ultimo in versione babysitter di eros che si scorda il testo rip
• tananai in his lesbian softboi era, biagio approved, 15k, oneshot, slow burn, music au
• chiara francini signorina cencini amo lei la sua borsetta il suo modo di fare le sue ALI le sue virtù tutto
• shari canta in corsivo bocciatissima
• arisa sul palco tipo addetto dello zoo che cerca con le unghie e con i denti di arginare grignani e farlo andare a tempo inutilmente.
• minutino serio
• CON LE MANI CON LE MANI CON LE MANI CIAO CIAO throwback thursday friday
• SONO O NON SONO IL CAPITAN UNCINOO
• sketch dei poltronesofà e intanto tutti a cercare freneticamente su google se pure loro siano FRATELLI o se si possa prendere la route full homo visto che erano soli in un camerino chiuso su un sofà insieme
• j-ax l'altro 31 e fedez palesemente scappati dalla stessa gabbia dello zoo non so
• ovviamente giorgia e elisa cantano luce e la platea ascende improvvisamente al cielo come esseri superiori
• i coladimasplash infilano uno splashetto pure oggi nelle cover 🌊
• ah si il mio fandom-in-law si li conosco (pubblicità di mare fuori)
• i vestiti della signorina cencini sono i veri mvp della serata
• signorina cencini e gianni, 20k, fastburn, threesome, eventual marriage
• cugini di campagna falsettano in falsetto as is their due
• mengoni non era necessario infierire sugli altri dall'alto della tua classifica con il coro gospel e let it be a sta maniera suu
• the aria da diciottesimo in this crociera si sta davvero facendo sentire stasera (it's milano bangkok for me)
• gianmaria era pupo la prima sera e resta pupo pure oggi niente da fare
• niente mr rain insipido era e insipido rimane
• madame che canta de andré con l'autotune? In my sanremo? More likely than you think. No ma scherzi a parte a me è piaciuta stasera.
• rosa chemical & l'altra tizia living their best life with the matching extra lashes, the most on fleek eyeliner ever, one (1) tiny boot lick and sus objects in hand by rosa i see u 👀
• oh no oh god la rai ha fatto una pubblicità su benigni che parla di biblically accurate sex asdfghjkl
• i modà e le vibrazioni mi vibrano to sleep ma whisky è molto furbo risale la montagna la pioggia lo bagna ecc ecc morale ancora non andrò a dormire
• anna oxa resuscita l'unica canzone che potrebbe vagamente salvarla aka un'emozione da poco, ma il canto greco finale davvero non era necessario, giuro anna, come se avessi accettato guarda
• ore l'una meno dieci: sethu fa il gioco delle sedie con gente. I dont even know anymore a questo punto
• ah levante happened a una certa hmmm
• apro gli occhi e amadeus ha un grembiule. Sbatto le palpebre e qualcuno sta cantando di nuovo. Mhhh penso che io stia inziando ad accusare il sonno qui
• oddio sta cantando qualcuno ma non so chi è mamma non so chi è sono face blind i know l'ho capito non ne riconosco uno chi sei datemi un indizioo
• AH ERA LDA grazie ama non ci sarei mai arrivata da sola
• mara sattei la scambio troppo con sheri regà non è colpa mia non riconosco nessuno😭😭.
• intanto tutti smollano i fiori al primo che passa asap tipo patata bollente, pure dopo che abbiamo rotto a tutta la rai per farli dare a tutti, io boh
• Fiorello mood della vita stile hobo con la copertina di pile la cuffietta della spazzatura e il piumone indossabile tattico
• colla zio rivalutati. Perhaps, saliti.
• hhhhh monologo di mamma non pancina idk sonno sonno sonno
• uuuh classifica NO MA DAI GIORGIA SOLO QUARTA CON LUCE È UN FURTO REGA ok il mengonisweep ma giorgia almeno seconda doveva essere suuuu
• classifica parte 2 la vendetta: quella vera mengoni ultimo lazza mr rain giorgia
E niente buonanotte a tutti pure A CHI NON DOVREBBE STARE DOVE STA IN CLASSIFICA MA VBB notte
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Bonus: quota di mamme invocate in questa puntata: idk, uncountable
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purplebass · 8 months ago
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Pensavo a cosa scrivere per il #speakyourlanguageday e mi e venuto in mente di parlare di una cosa che in Italia viene insegnata fin da subito ai bambini, cioè leggere l'orario. Leggere che nelle scuole americane stanno togliendo gli orologi analogici perché gli studenti non sanno come leggere l'orario mi ha particolarmente scioccata (Elisa True Crime dixit lol). Io sapevo già leggerlo prima dei sei anni perché me l'avevano insegnato i miei genitori, ma poi me lo hanno insegnato anche le maestre dell'asilo e le maestre delle elementari. Visto che in tutte le scuole è obbligatoria la lingua inglese come seconda lingua, da piccola ho imparato a leggere l'orologio anche in inglese. Se alle medie o superiori si studiano altre lingue oltre all'inglese, si impara a leggere l'orologio anche in quelle. Qui è molto più probabile trovare un orologio analogico nei luoghi pubblici o scuole ecc. quindi se non si sa come leggerlo ci si trova molto male lol da insegnante penso che insegnare agli studenti come leggere l'ora sia fondamentale anche per il loro time management (oltre che per conoscenza personale, visto che la nostra vita è scandita dalle ore!!!). Poi, se preferiscono l'orologio digitale all'analogico, amen. Ma almeno sono in grado di leggere l'orario 😅
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vaerjs · 6 months ago
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🌞 Prendersi cura di sé durante l’estate è essenziale!
Ecco alcuni dei miei promemoria preferiti per mantenere la mente e il corpo in equilibrio:
1. Ritagliati del tempo per te stessa, anche solo 10 minuti al giorno. Io lo faccio disegnando, con una serie tv in sottofondo o l’ultima puntata di Elisa True Crime.
2. Idratati regolarmente, l’acqua è la tua migliore amica! (2 litri, non esagerare!).
3. Pratica la gratitudine, anche per le piccole cose. Prima di andare a dormire io e M. ci sforziamo di chiederci quali sono stati gli aspetti positivi nelle situazioni che abbiamo trovato piu pesanti durante la giornata. La nostra mente tende dad amplificare e a dare molto spazio agli aspetti negativi, per questo è fondamentale che mi impegni per non farli prevalere.
Qual è il tuo promemoria preferito per la cura di te estiva? Condividilo nei commenti! 💬
Tagga un amico che ha bisogno di questi promemoria! ✨ #SelfCare #SummerWellness #ArtForWellbeing #SelfLove
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sara-smind · 6 months ago
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Mi sto guardando "Per Elisa. Il caso Claps" su Rai Play e sento il sangue ribollire nelle vene ogni volta che inquadrano uno qualunque tra prete della chiesa dove è scomparsa, polizia, famiglia Restivo e PM. Quanta incompetenza, stupidità e cattiveria ci deve essere al mondo per permettere che accada qualcosa di così orribile ad una ragazzina di 16 anni e non riuscire a vedere che si ha davanti il colpevole con tutte le prove che puntano verso di lui?
Hanno dovuto aspettare che commettesse un altro omicidio e che la polizia inglese indagasse. Tutto 'sto casino per condannarlo a 30 anni in Italia, 30 anni.
Per fortuna ne deve scontare prima 40 in Inghilterra.
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klimt7 · 1 year ago
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Femminismo e poesia in Croazia: “Non leggi le donne” di Olja Savičević Ivančević
Il corso di lingua croata all’università di Udine avvicina gli studenti di mediazione culturale al mondo della traduzione, grazie alla guida della docente e traduttrice Elisa Copetti. Durante una lezione, poche settimane fa, è stata proposta questa poesia. Leonora Raijć ed io, che frequentiamo il corso, ci siamo occupate della traduzione di “Ne čitaš žene”, da cui siamo rimaste profondamente colpite per la sua immediatezza e per la sua forza nel mettere a nudo dei passaggi cruciali nella relazione uomo/donna. L’autrice ha inoltre accettato di rispondere ad alcune nostre domande in una intervista, che riportiamo integralmente.
“Normalmente non leggo le donne, ma mi piace il tuo libro”
È da qui, da questa affermazione, che è nata la poesia “Ne čitaš žene” (Non leggi le donne), come risposta. Ed è presto diventata un manifesto femminista nel mondo letterario croato.
La poesia di Olja Savičević Ivančević, nota autrice croata contemporanea, scatta un’istantanea, con rabbia e rassegnazione allo stesso tempo, della situazione delle donne nel panorama letterario croato, e non solo. Versi che esprimono, in uno spazio e un tempo dilatati, tutto quanto le donne hanno subito nel mondo della letteratura, da sempre appannaggio prevalentemente maschile. “Non leggi le donne” parla agli uomini, ma possiamo sentirci coinvolti tutti e tutte dalle parole dell’autrice.
Quante volte, come lettori o lettrici, ci siamo fermati a riflettere davvero sul numero di autrici donne presenti sugli scaffali del nostro salotto, nelle antologie scolastiche o nei programmi accademici, in vetrina nelle librerie o semplicemente nella nostra memoria? In un’intervista a Nova.rs, l’autrice spiega come la scrittura femminile rimanga ancora sinonimo di qualcosa di quasi banale, meno serio e impegnato rispetto alla produzione letteraria maschile. Mostra inoltre come sia necessario mettere in discussione il canone che ha condannato all’invisibilità molte donne colte e di talento, anche ai giorni nostri.
Dati e contraddizioni sulla situazione in Italia
Ma qual è la situazione femminile nel mondo letterario italiano? Emerge un quadro molto simile a quello che Savičević Ivančević mette in evidenza per la Croazia. Nel nostro paese, i programmi scolastici e accademici menzionano pochissime scrittrici: solo il 5% dei titoli proposti nei corsi universitari è scritto da donne. Un canone molto presente e rigido è quello per cui le opere considerate universali siano state scritte tutte da uomini. E questo è in controtendenza rispetto a chi legge e consuma la produzione letteraria. È infatti un dato noto che le donne leggano mediamente più degli uomini: come si coniuga questo con le statistiche? Quanto chiedono, le donne, di leggere altre donne?
Un punto cruciale che può favorire una nuova modalità di percezione delle donne nel mondo letterario è sicuramente l’educazione, ovvero ciò che avviene nell’ambito delle relazioni familiari e scolastiche, e come queste tendono o meno a trasmettere messaggi di equivalenza. Ed è attraverso la capacità di filtrare le comunicazioni dall’esterno in cui siamo tutti immersi, tutto il tempo (social media, internet e società stessa) che si delinea una nuova possibilità per smascherare ed indebolire la disuguaglianza. Rispetto ad alcuni decenni fa la narrazione di genere è profondamente cambiata, tuttavia il discorso patriarcale non è scomparso, né dissolto, e molto spesso si ripresenta in modi difficilmente identificabili.
La raccolta di poesie “Divlje i tvoje”
Ci si immerge completamente in questa visione durante la lettura della settima raccolta di Olja Savičević Ivančević, “Divlje i tvoje” (Selvagge e tue) pubblicata da Fraktura nel 2020, una lettura seducente sia per gli appassionati di poesia sia per i lettori che si avvicinano più raramente alla produzione in versi. Una posizione scomoda quella dell’autrice, come è da sempre quella di chi scrive, che presuppone uno sguardo vigile e un’attenta critica della realtà: preserva con forza emozioni come l’amore e l’amicizia, affronta le relazioni di genere, nel tentativo di decostruire gli ordini sociali canonizzati. Lo fa con una particolare cura al legame tra il passato e il presente, tra l’io e l’altro, accogliendo e considerando che si tratta di polarità solo immaginate dalla mente: noi e gli altri, gli altri e noi si confondono e, ad un livello di esperienza profonda e interiore, si rivelano essere uno.
Il tutto pervaso da una intrinseca prospettiva femminile e femminista: la necessità dell’uguaglianza di genere nel presente, ma anche la correzione delle ingiustizie del passato e la consapevolezza di quanto l’educazione giochi un ruolo determinante nella graduale dissoluzione degli schemi patriarcali che ancora pervadono il nostro mondo.
Non leggi le donne
Dici che non leggi le donne
Cosa potrebbero dirti 
Ti hanno insegnato a parlare
Ti hanno insegnato a camminare
Ti hanno insegnato a mangiare
Ti hanno insegnato a pisciare
Ti hanno insegnato a fare l’amore
In realtà cosa potrebbero 
Dire di te
E della tua esperienza
Tutti questi secoli
non ne hanno messa al mondo
Una che fosse grande
Come il grande scrittore
A cui lavava le calze 
Dici che non leggi le donne
Le donne ti hanno insegnato a leggere
Insegnato a scrivere
Insegnato a vivere
In realtà, ragazzo
Tutto questo è stato
Nel migliore dei casi
Un lavoro inutile
[ Olja Savičević Ivančević ]
.
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littlepaperengineer · 2 years ago
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Eppure sentire, di Elisa. Forse non parla di amore per una persona ma di amore per la musica... Altrimenti perché dice "paura di decidere", "paura di quello che non ho"... Non è nei confronti di una persona persa, che c'era e non c'è più. Ma neanche di una persona che vorrebbe scegliere, che non ha mai avuto e vorrebbe avere, perché poi ne sente la presenza, nei fiori tra l'asfalto, nei cieli di cobalto.
È la musica, qualcosa che prima di avere lei ha desiderato con tutta se stessa sottoforma di scelta, perché scegliere l'arte non è facile e fa paura, era qualcosa che vedeva nella quotidianità, nelle piccole cose di ogni giorno. Il senso di tutto era l'essenza stessa del sentire... Io la vedo così, e la faccio mia oggi, in questi giorni.
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A un passo dal possibile
A un passo da te
Paura di decidere
Paura di me
Di tutto quello che non so
Di tutto quello che non ho
Eppure sentire
Nei fiori tra l'asfalto
Nei cieli di cobalto c'è (eppure sentire)
Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto
Nei giorni di silenzio c'è
Un senso di te,
C'è un senso di te.
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aliceisinchains · 2 years ago
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Suona alla porta un mio vicino, signore anziano di cui non ricordo nemmeno il nome (brava) e mi chiede imbarazzato se posso aiutarlo a mettere le gocce nell'orecchio, dice di aver provato da solo ma non esserci riuscito. Ricordo che tempo fa mi chiese di mettergli un cerotto antinfiammatorio(Elisa passione infermiera). Si scusa diverse volte del disturbo, non vuole che gli offra nulla, è imbarazzato nel chiedermi una mano. 'Ho lavorato tutta la vita in ospedale, ci sono sempre se qualcuno ha bisogno, ma quando sono in difficoltà non so a chi rivolgermi', mi dice e si incupisce in volto. Gli dico che domani può passare da me senza problemi per farsi rimettere le gocce. Ancora imbarazzato mi risponde che sono troppo gentile e ammette anche lui di non ricordarsi il mio nome.
Una persona si prodiga tutta la vita per gli altri e poi rimane da sola e non sa a chi chiedere aiuto per le gocce nelle orecchie, mi mette tristezza, non è così che vorrei passare la mia vecchiaia.
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pas--encore · 2 years ago
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f. che mentre coglioniamo sul letto ascoltando canzoni mi dice con aria improvvisamente serissima : "ti dedico una canzone" e mette 'Angela' di Checco Zalone.... aggiungendo "sostituisci Elisa ad Angela" e inizia a cantarla con le sue gestures.... le sue bellissime stupide gestures da bambino pazzo.....porco dio f. se sparisci io piangerò tantissimo ascoltando Angela..... ....................ho riso tutto il tempo ed è stata contemporaneamente la dedica più bella che abbia mai ricevuto..... ...............se mi avesse dedicato che cazzo ne so la cura di battiato sarebbe stato meglio al fine della gestione di un'eventuale futura sofferenza x rottura o cambiamenti nel nostro rapporto.......... senti che caffè.... k la situazione è grave
(cmq f. mi sta facendo un effetto strano perché penso con sempre più frequenza nelle mie giornate : voglio un napoletano o una napoletana come compagno/a di vita)
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reginadeinisseni · 1 year ago
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E la Nave Va (And the Ship Sails On) 1983- Federico Fellini
TONINO GUERRA FEDERICO FELLINI
1914 . PIROSCAFO GLORIA N. MOLO 10 PORTO DI NAPOLI
ANDREA ZANZOTTO FRANCO CRISTALDI
Fotografia Giuseppe Rotunno Montaggio Ruggero Mastroianni Effetti speciali Adriano Pischiutta, Valeriano Trubbiani Musiche Gianfranco Plenizio Scenografia Dante Ferretti, collaboratore Valeriano Trubbiani[2] Costumi Maurizio Millenotti
Freddie Jones: Orlando Barbara Jefford: Ildebranda Cuffari Victor Poletti: Aureliano Fuciletto Peter Cellier: Sir Reginald Dongby Elisa Mainardi: Teresa Valegnani Norma West: Lady Violet Dongby Paolo Paoloni: Maestro Albertini Sara Jane Varley: Dorotea Fiorenzo Serra: Granduca di Harzock Pina Bausch: Principessa Lherimia Pasquale Zito: Conte di Bassano Antonio Vezza: Comandante della nave Roberto De Leonardis Luigi Uzzo: Ufficiale di bordo Philip Locke: Primo ministro conte von Huppenback Colin Higgins: Capo della polizia Janet Suzman: Edmea Tetua Vittorio Zarfati: 2º maestro Ruberti[1] Fred Williams: Sabatino Lepori Ugo Fangareggi: barista Doppiatori italiani Ferruccio Amendola: Orlando Rita Savagnone: Ildebranda Cuffari (dialoghi) Mara Zampieri: Ildebranda Cuffari (canto) Alessandro Haber: Aureliano Fuciletto Oreste Lionello: Sir Reginald Dongby/Capo della polizia Giancarlo Sbragia: Maestro Albertini Massimo Giuliani: Conte di Bassano Sergio Rossi: Comandante della nave Roberto De Leonardis Pino Colizzi: Sabatino Lepori E la nave va è un film del 1983 diretto da Federico Fellini. 1914: il piroscafo "Gloria N." salpa dal molo n. 10 di un non meglio definito porto di Napoli con a bordo le ceneri della "divina" cantante lirica Edmea Tetua. Meta della crociera: l'isoletta di Erimo nel Mar Egeo, nelle cui acque - per ottemperare alle ultime volontà del soprano - le ceneri dovranno essere sparse.
A bordo della nave, celebrità varie, nobili e amici della defunta artista, descritti con un'ironia comprensiva e impietosa al tempo stesso dal giornalista Orlando, a bordo per redigere una cronaca dell'evento. A bordo è presente persino un rinoceronte, ammalato di tristezza d'amore, che saltuariamente viene visitato dai passeggeri.
Il corso della Storia irrompe però con forza: a Sarajevo il granduca Ferdinando è ucciso e scoppia la prima guerra mondiale; contemporaneamente, il comandante della nave si trova costretto a dover soccorrere dei naufraghi serbi.
In vista della meta, il piroscafo italiano incrocia una corazzata austriaca e viene colpito ed affondato.
Nell'ultima scena il giornalista Orlando informa il pubblico del fatto che i passeggeri non sono tutti morti[3]:
Un idrovolante ha recuperato i superstiti della scialuppa Aurora [...] La scialuppa Stella del nord è miracolosamente arrivata ad Ancona [...] Per quanto mi riguarda io ho una grande notizia da darvi: Lo sapevate che il rinoceronte dà un ottimo latte?
Nel dir questo il giornalista si scherma le labbra con la mano per non farsi sentire dal rinoceronte, il secondo passeggero della barca, che finalmente sereno, mangia un ciuffo d'erba.
❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️ ❤️❤️
#gustavopetro #colombia #DONALDTRUMP #TRUMP #BOLSONARO #DORIGHEZZI #STRISCIALANOTIZIA #FRANCESCO #RUTELLI #PROPAGANDALIVE #ELUANA #ENGLARO #ELUANAENGLARO #CRISTIANODEANDRE #twitter #facebook #skyrock #linkedin #instagram #okru #tiktok
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dolainiedola · 2 years ago
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Ms Miki's 30 Day Sims Style Challenge
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CC used
Hair- Ronnie by Simstrouble
Shirt- Silk shirt by Gorilla Gorilla Gorilla
Pants- Groovy pants by Simstrouble Shoes- Yeonghwa shoes by MMsims Sunglasses- Elisa eyeglasses by Serenity Necklace- game (Paranormal pack)
Pose- Male Model Pose Pack N4 by Nell
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elmas-66 · 15 days ago
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A poche ore dall'apertura della Porta Santa del Giubileo della speranza coincidenza della parola "speranza" adoperata dal critico letterario Kareem Abdullah -Iraq della poesia di Elisa Mascia  "Voglio essere luce"
Foto cortesia di Elisa Mascia e Kareem Abdullah “Raggio di speranza: la luce nelle ombre della guerra e dell’odio” Analisi critica e lettura della poesia “Raggio di speranza: la luce nelle ombre della guerra e dell’odio” La poesia “Voglio essere luce” di Elisa Mascia si caratterizza per il suo messaggio di speranza, di pace e di illuminazione, affrontando temi universali come l’amore, la…
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micro961 · 2 months ago
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Maitea - Il singolo “Vento”
Il brano è l’ultima traccia dell’omonimo album di Maitea ed è caratterizzato da sonorità moderne e coinvolgenti
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Il brano “Vento” della cantautrice italo-basca Maitea è disponibile dall’8 novembre 2024 nelle radio in promozione nazionale. Il singolo è estrapolato dal primo e omonimo album di Maitea, pubblicato il 31 maggio del 2023; si tratta della traccia finale, caratterizzata da un sound fresco e moderno. L’apertura del brano consiste in una sezione strumentale, dalle rimembranze synthwave, per poi sfociare in un indie pop con chitarra, dal gusto delicatamente funky. L'inciso è aperto e solare, mentre lo special è come un turbinio: un momento di sospensione armonica che, come una folata di vento, riporta a casa l’ascoltatore. Il testo, divertente e autoironico, invita a smettere di aspettare che le cose succedano e a prendere in mano le redini della propria vita, senza aspettare che il vento sia favorevole: sono gli esseri umani stessi a dover diventare “vento”.
Ascolta il brano
L’album, prodotto dalla cantautrice Maitea insieme a Marco Sirio Pivetti, presso lo studio Metrò Rec di Riva del Garda, contiene 10 tracce in italiano. Tra i singoli già pubblicati, si ricordano “Guardare il soffitto”, “Neve”, “Armatura” e “Pagina blu”, oltre ai brani presentati con una nuovissima veste, come “Foglie sparse” e “Sogni a metà”, e brani inediti, “Pezzi di cielo”, “Chissà”, “Lana” e “Vento”. Condensate in questi 35 minuti si trovano tutte le sfumature dell’essere artistico di Maitea, che spazia da sonorità pop-folk a momenti in cui emerge il suo animo più rock, il tutto rinfrescato e modernizzato da elementi di elettronica usati con gusto ed eleganza. Molte, quindi, le influenze presenti, legate l’una all’altra dalla sensibilità della cantautrice che, con i suoi testi, esplora le varie sfaccettature dell’universo interiore, spesso descritte attraverso riferimenti alla Natura, cui Maitea è profondamente legata. Il disco vede la partecipazione di molti musicisti trentini: Francesca Endrizzi, Alessio Dalla Torre, Valentino Job e Massimo Faes (musicisti che l’accompagnano anche nei live), Elisa Pisetta, Cristian Postal, Marco Mattia, Stefano Eccher, Daniele Cenci e Marco van Bussel. Il mixaggio è di Marco Sirio Pivetti, mentre del mastering si è occupato Mauro Andreolli. La copertina è stata realizzata da Daniele Brusinelli con la foto di Lorenza Daprà, mentre il progetto grafico del digipack e del booklet è a cura di Ilaria Bee. L’album è stato presentato dal vivo lo stesso 31 maggio presso la Bookique di Trento.
Ascolta l’album
Track By Track
SOGNI A METÀ
Il brano, uscito originariamente nel 2018, si presenta ora in una veste totalmente rinnovata. L’intro ci porta subito in una dimensione dream-pop con synth dal gusto anni ’80 e una batteria molto incisiva. Il testo è una narrazione, una sorta di favola la cui protagonista è una persona sospesa tra realtà e fantasia. Dalla seconda strofa la chitarra elettrica dona al brano un carattere più rock rimanendo comunque coerente con lo spirito del brano.
PAGINA BLU
Uscito come singolo il 31 marzo scorso, è un brano delicato ma dal messaggio importante, che invita a non vergognarsi della propria diversità, ma anzi a mostrarsi senza paura per ciò che si è. Le strofe si aprono citando i titoli di due romanzi di Jules Verne: “Ventimila leghe sotto i mari” e “Viaggio al centro della terra”. È il brano dalle sonorità più folk, con chitarre arpeggiate che donano un tono malinconico caratteristico dello stile di Maitea. Molto d’effetto la dinamicità che porta il brano da un incipit acustico al ritornello finale.
ARMATURA
Altro singolo di anticipazione, uscito il 24 febbraio scorso. Qui a farla da padrona è l’anima rock della cantautrice. Il brano, infatti, pur iniziando con un arpeggio di chitarra elettrica molto soffuso e la voce calda, viene scosso nei ritornelli da elettriche massicce, da potenti tappeti di synth e dalla batteria lanciata a piatti spiegati. I cori, poi, alzano i toni con un crescendo che tocca il suo apice nel finale in cui il refrain “cosa vuoi che sia” è gridato a ripetizione, quasi fosse un monito a noi stessi. “Armatura”, infatti, parla della corazza in cui le persone talvolta si chiudono per proteggersi dalle delusioni e dalle sofferenze.
PEZZI DI CIELO
Brano inedito ma già eseguito alcune volte dal vivo, come all’apertura del concerto di Vasco Rossi a Firenze e Torino la scorsa estate. È forse il brano in cui la componente acustica e quella rock si incontrano e si fondono maggiormente. Il testo parla di libertà e leggerezza.
NEVE
Uscito come primo singolo di anticipazione, “Neve” è un brano a sé all’interno dell’album poiché strizza l’occhio al pop-soul e contiene elementi, come i fiati, che non sono presenti in altre tracce dell’album. È una parentesi che ci porta in una dimensione soffusa, raffinata ed elegante, legata ad un testo riflessivo che ci trasporta davanti una finestra ad osservare la neve che cade, visione che dona una pace che in qualche modo si ripercuote sul nostro animo e ci aiuta ad alleviare il dolore nei momenti difficili.
GUARDARE IL SOFFITTO
“Guardare il soffitto”, uscito come singolo nell’estate 2020, è una sorta di flusso di coscienza in cui si succedono diversi pensieri, da quelli più profondi a quelli più prosaici, in bilico tra insicurezza e autoironia; il tutto sullo sfondo di un brano dal mood estivo e fresco esaltato dal sound indie-pop.
CHISSÀ
Brano nato dalla collaborazione con la scrittrice trentina Mariavittoria Keller: le strofe sono infatti riprese da un suo scritto intitolato “Curiosità”, contenuto nel libro DiVento. Un testo visionario e criptico che ben si adatta su un tessuto musicale vivace ed energico, con chitarre elettriche a profusione accompagnate da batteria e basso incalzanti e da un muro di synth.
FOGLIE SPARSE
Nato come brano chitarra e voce, contenuto nel primo Ep di Maitea, “Summer Breeze”, questo pezzo è stato riarrangiato per esaltarne la componente eterea, malinconica e onirica, sublimata nel lungo ed intenso crescendo finale. Il testo è un inno alla fragilità, vista non come debolezza ma come ricercatezza; come quella dei fiori che, nonostante siano piccoli, delicati e in balia dei venti, hanno il potere di salvare il mondo.
LANA
Unicum in tutto l’album, questo pezzo piano e voce strizza l’occhio all’indie italiano con un testo romantico e dolceamaro, che canta gli alti e bassi di una storia d’amore. In questo brano Maitea dà prova delle sue doti interpretative, con un cantato capace di esprimere una vasta gamma emotiva.
VENTO
Il brano che chiude l’album è caratterizzato da un mood estivo e da un sound moderno, fresco e coinvolgente. Il testo invita a smettere di aspettare che le cose succedano e a prendere in mano le redini della propria vita; a non aspettare che il vento giri dalla nostra parte, ma ad essere noi stessi vento. Forse il brano più radiofonico, insieme leggero e accattivante, che spicca per carattere nella scrittura sia a livello testuale che musicale, invogliando a “riavvolgere il nastro” per riascoltare l’album da capo.
Instagram: https://www.instagram.com/elisamaitea/ Facebook: https://www.facebook.com/maiteamusic/?locale=it_IT
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agrpress-blog · 3 months ago
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La mostra fotografica “Il respiro della terra” a Porto Sant’Elpidio  Si svolgerà mercoledì 2 ottobre 2024 a... #alessandrocarlorosi #AlessiaLocatelli #andreaputzu #chiarabiondi #christiantasso #conferenzastampa #documento #elenaleonardi #elisatorresi #eziomontevidoni #giorgiomarcotulli #lorenzocicconimassi #marche #massimilianociarpella #metafora #mostra #palazzocarpegna #portosantelpidio #respiro #terra #villabaruchello https://agrpress.it/la-mostra-fotografica-il-respiro-della-terra-a-porto-santelpidio/?feed_id=7095&_unique_id=66fb6b411ac8c
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notiziariofinanziario · 4 months ago
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Federico Buffa racconta Michael Jordan al teatro delle Api di Porto Sant'Elpidio
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La stagione del teatro delle Api non è stata ancora rivelata, viene data per imminente ma intanto, Porto Sant’Elpidio si gode e offre uno spettacolo fuori programma e di lusso: Federico Buffa che racconta Michael Jordan. La data da segnare sul calendario è lunedì 7 ottobre quando dal palco del teatro delle Api risuonerà la voce inconfondibile di Federico Buffa, accompagnata da Alessandro Nidi al pianoforte, per raccontare la vita e gli splendori dell’uomo che ha cambiato il basket, spettacolo, promosso dall’associazione culturale Progetto Musical, proposto nella versione integrale ‘Number 23’, un’anteprima assoluta nel fermano. "Sarà un onore – dice il sindaco Massimiliano Ciarpella – avere in città uno straordinario narratore di storie di sport e non solo, dallo stile inconfondibile e dalla capacità unica di incantare il pubblico. Federico Buffa può e sa parlare di tutto, ma di certo il basket resta la sua prima passione e sentirlo raccontare le gesta di Michael Jordan avrà un sapore speciale, in particolare in una città come la nostra, che vanta una gloriosa tradizione cestistica". E Jordan non ha certo bisogno di presentazioni, quando si parla di lui si parla di icona dello sport, le sue prodezze sul parquet dal 1984 al 2003 lo hanno reso una stella del basket mondiale. Nel suo personale ritratto, Buffa racconterà tantissimo di Jordan e tra le chicche ce n’è una davvero particolare: "Al tempo andavo tanto negli Usa, l’ho visto giocare davvero tante volte, più di ogni altro giocatore. Il suo direttore della comunicazione non lo chiamava Michael, ma Gesù. E la sua security lo chiamava Iavè, dio in ebraico. C’è una percezione di lui che va oltre i limiti dell’essere umano. Nel racconto proverò a farvelo capire" dice Buffa. "Non potevamo davvero sperare di meglio – spiega Elisa Torresi, assessore alla Cultura e turismo – per aprire la stagione 2024/25 del Teatro delle Api, di cui a breve andremo a presentare il cartellone. Buffa è uno storyteller straordinario, che partendo da uomini ed episodi di sport sa percorrere mille diramazioni, in un racconto originalissimo ed avvincente. Non vediamo l’ora di ascoltarlo". I biglietti possono essere acquistati attraverso il circuito ciaotickets online e nelle rivendite autorizzate. Inizio ore 21,15. Read the full article
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