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IL LAGO D’ARAL STA RINASCENDO DOPO 60 ANNI DI PROSCIUGAMENTO

Un tempo il quarto lago d’acqua dolce più grande del mondo, il lago d’Aral divenne vittima delle politiche agricole dell’Unione Sovietica degli anni ’50. Le acque dei due fiumi che lo alimentavano furono deviate per la coltivazione del cotone, prosciugandosi e creando due bacini idrici molto più piccoli: il lago d’Aral settentrionale in Kazakistan e il lago d’Aral meridionale in Uzbekistan.
A seguito di quello che è stato considerato uno dei peggiori disastri ambientali della storia, il governo kazako ha avviato il progetto Syr Darya Control and Northern Aral Sea che si è concentrato sulla messa in opera di strutture per il controllo delle acque e sulla costruzione di una nuova imponente diga. Importanti misure sono state adottate per aumentare il volume e l’efficienza dell’accumulo di acqua nel Lago d’Aral settentrionale, migliorare la gestione delle risorse idriche, sviluppare la pesca e l’ecoturismo e migliorare la condizione ecologica della regione. Il progetto ha ottenuto di aumentare il volume dell’acqua del 42%, diminuire la salinità di quasi quattro volte e quintuplicare il volume di pesca annuale.
L’Uzbekistan sta ricostruendo le reti di irrigazione, modernizzando i sistemi di gestione delle acque e introducendo colture resistenti alla siccità. I sussidi agricoli per le tecnologie agricole a risparmio idrico stanno riducendo i consumi d’acqua del 40-50% e i fertilizzanti minerali del 25-30%. “Siamo riusciti a raggiungere accordi con i Paesi vicini sulle questioni relative al risparmio e all’equa distribuzione delle risorse idriche nei fiumi transfrontalieri”, ha osservato il ministro delle risorse idriche Nurzhan Nurzhigitov.
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Fonte: Governo del Kazakistan; immagine di Nasa
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Lilly: Totò, mi costruisci un razzo per volare nello spazio?
Quando studiavo Teoria dei Sistemi, il mio Prof diceva che prendersi la Laurea in Ingegneria Aerospaziale era una cazzata, bastava risolvere un sistema di 7 equazioni differenziali alle derivate parziali ed era fatta, gli esami non servivano.
Secondo me si sbagliava, bastano due bottiglie, un po' di nastro adesivo, carta e colla.


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AW-2 Vultor by Alessandro Cazzaniga Via Flickr: Equip: 1× pulse rifle 1× solid shield 1× comm system 1× boost pack 1× SSR 🇬🇧The Blue Lab, constantly engaged in the search for new solutions and technologies, presents its latest work: the AW-2 Vultor mobile frame. It is a medium-sized multifunctional mech, similar to its predecessor AW-1, from which it differs in some characteristics: first of all, it is equipped with the "shoulder grip" system, which allows it to be transported even by small aircraft. It also has a greater number of mounting points; this makes it easier to adapt the various systems you want to equip it with. The latest generation plasma engines make it efficient and able to operate for long periods. The new armor in Mitrion protects him from projectiles but also from some types of energy weapons. Basically, the Vultor was born as a multifunctional frame; suitable for any type of work, both in the atmosphere and in orbit; if necessary it is adaptable to combat, using the appropriate systems. 🇬🇧Note: This build develops directly from the model: Mender. To make it more proportionate, I decided to reduce the width of the torso from three units to two, keeping the joints unchanged, namely: pneuma T for the hips and ball joint for the shoulders. During the creative process, I tried several solutions for the head, arriving at this one: Fairly generic, but seen before on this build: Miguel Vasallo's Vultor beta. 🇮🇹Il Blue Lab, impegnato costantemente nella ricerca di nuove soluzioni e tecnologie, presenta il suo ultimo lavoro: il mobile frame AW-2 Vultor. Si tratta di un mech polifunzionale di stazza media, simile al predecessore AW-1, dal quale si differenzia per alcune caratteristiche: innanzitutto è dotato del sistema "shoulder grip", che gli consente di essere trasportato anche da aeronavi di piccole dimensioni. Inoltre possiede un numero maggiore di punti di montaggio; ciò rende piu semplice adattare i vari sistemi di cui si desidera dotarlo. I motori al plasma di ultima generazione lo rendono efficente e in grado di operare per lunghi periodi. Le nuove corazze in Mitrion lo proteggono dai proiettili ma anche da alcuni tipi di armi energetiche. Di base, il Vultor nasce come frame polifunzionale; adatto ad ogni tipo di lavoro, sia in atmosfera che in orbita; all'occorrenza è adattabile al combattimento, utilizzando i sistemi appropriati. 🇮🇹Note: questa build si sviluppa direttamente dal modello: Mender. Per renderlo piu proporzionato, ho deciso di ridurre la larghezza del torso da tre unità a due, mantenendo inalterate le articolazioni, ovvero: pneuma T per le anche e ball joint per le spalle. Durante il processo creativo, ho provato diverse soluzioni per la testa, arrivando a questa: abbastanza generica, ma vista in precedenza su questa build: Vultor beta di Miguel Vasallo. Mender: flic.kr/p/2qCX2UL Vultor Beta by Miguel Vasallo: flic.kr/p/mzMxDB
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Marcello Vanzo è alla guida di una piccola cabina di una funivia che martedì 3 febbraio 1998 sta scendendo verso Cavalese, in Val di Fiemme, sulle Dolomiti. Accompagna a valle 19 turisti, italiani, tedeschi, olandesi, belgi e anche un adolescente polacco di 14 anni. É il suo lavoro. Da una vita porta su e giù la gente che va in montagna per sciare, arrampicarsi, fare passeggiate. E anche quel giorno soleggiato, in piena stagione turistica, è lì. Anche se quello non sarebbe il suo turno, ma quello di un collega, che però impossibilitato a lavorare, gli ha chiesto di dargli il cambio. E Marcello l’ha fatto. Chissà cosa avrà pensato alle 15.12, la cabina iniziare ad oscillare, a muoversi violentemente, a volare nel vuoto per 150 metri fino a schiantarsi a terra, vicina al fiume Avisio. Chissà cosa avrà pensato mentre diventava una delle venti vittime della strage del Cermis.
Quel 3 febbraio 1998 dalla base militare di Aviano, intorno alle 14.30, decolla un Prowler EA-6B dell’aviazione statunitense. Si tratta di un velivolo equipaggiato per la guerra elettronica. A bordo l’equipaggio è composto da 4 elementi: il Capitano Richard Ashby, pilota e comandante dell'aereo, il Capitano Joseph Schweitzer, navigatore, e due addetti ai sistemi di guerra.
Il piano prevede un addestramento a bassa quota. Il limite che gli aerei militari dovrebbero mantere, anche in caso di voli radenti è 650 metri, ma alcuni testimoni dicono di averlo visto sorvolare il lago di Stramentizzo a pelo d’acqua. Altri affermano di aver avuto chiaramente l’impressione che ad un certo punto il jet volesse passare tra i due gruppi di cavi della funivia distanti tra loro appena 40 metri. Per questo il Prowler impatta le funi facendo precipitare la cabina. L’aereo, seppur danneggiato, riesce a tornare alla base. La magistratura italiana mette il Jet sotto sequestro e inizia un’indagine ma in forza delle convenzioni tra Italia e USA sui militari Nato,è la giustizia militare americana a dover esprimersi sul caso. Un caso che appare subito chiaro a tutti.
Ashby, il pilota del Prowler, veterano della guerra in Bosnia, stava giocando. Il suo secondo Schweitzer affermerà anni dopo di aver fatto dei video del paesaggio, poi distrutti appena arrivati ad Aviano. Il jet volava sottoquota e a una velocità eccessiva, e quel passaggio tra i cavi della funivia è un segnale evidente dell’atteggiamento criminale che caratterizza tutto il volo.
Eppure nel marzo 1999 una giuria militare statunitense li assolverà entrambi dal reato di omicidio colposo, sostenendo che l’altimetro dell’aereo era rotto e che la funivia non era segnalata nelle carte. L’unica condanna che arriva è per intralcio alla giustizia, legata alla distruzione del filmato di volo.
Ennesimo incidente impunito di un'invasione camuffata da alleanza con dei tizi arroganti e psicopatici, quando li manderemo a casa sarà tardi, anzi è già tardi.
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"Se sei fissato con la privacy hai qualcosa da nascondere".
Smantelliamo una volta per tutte questo luogo comune.
La domanda è viziata all'origine, perché parte da un assioma materialistico della privacy. Ricordiamo che non siamo più nell'era industriale ma nell'era digitale.
Ricercare privacy nell'era digitale non è nascondersi, ma proteggere la propria libertà di pensiero da ingerenze altrui.
Nel mondo materiale c'è una netta separazione tra pensiero e azione, anche a livello temporale. È molto complesso immaginare che qualcuno possa desumere il nostro pensiero e abitudini osservando alcune azioni materiali che compiamo, come ad esempio spendere del denaro contante al bar.
Servirebbero tecnologie avanzate, osservazioni continuative di ampia durata e profondità per poter anche solo per tentare di farlo. Il mondo materiale è estremamente più lento del digitale, ma non solo.
La realtà digitale poggia su sistemi informatici che per il loro stesso funzionamento registrano ogni azione e interazione col sistema stesso. Ciò significa che ogni azione, anche la più piccola - o addirittura una intenzione di azione, come soffermarsi per qualche millisecondo in più su un banner pubblicitario, viene registrata.
Tutto lascia una traccia. Queste possono essere poi facilmente aggregate nel tempo e analizzate. Ne consegue che chiunque abbia le capacità tecniche di farlo, acquisisce un potere quasi divino che gli permette di inferire con altissima probabilità statistica il pensiero e le prossime azioni di ognuno di noi.
Sì - chi nasconde le proprie azioni nel mondo materiale ha qualcosa da nascondere. Vuoi per pudore, timidezza, o perché sta facendo qualcosa che immagina possa avere conseguenze sulla sua vita.
Nella realtà digitale TUTTO può avere conseguenze sulla nostra vita. Anche l'azione più banale del mondo verrà aggregata insieme ad altre mille azioni, sia nostre che delle persone con cui abbiamo una relazione di qualche tipo, con il preciso scopo di impattare la nostra vita.
Lo ripeto: anche soffermarsi per qualche millesimo di secondo su un contenuto online può avere conseguenze nel corso del tempo. Soffermarsi per due minuti davanti a un cartello pubblicitario in piazza non avrà invece alcuna conseguenza, mai.
Ergo, la privacy nel regno digitale non viene ricercata per nascondere azioni peccaminose o illegali, ma per proteggere la nostra più intima libertà di pensiero e di autodeterminazione. È una necessità dettata dalla natura stessa del digitale.
Finché non si capisce questa fondamentale differenza ontologica si farà sempre l'errore di ripetere frasi fatte che non hanno senso nell'era digitale.
(Matte Galt)
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Nella penisola di Kii in Giappone, gli antichi sentieri del Kumano Kodo si intrecciano attraverso montagne boscose e attraversano antichi villaggi. Milioni di persone hanno viaggiato in questo sacro pellegrinaggio nel corso dei secoli, usando gli stessi sentieri coperti di muschio presi dai guerrieri samurai e dagli imperatori giapponesi. La leggenda narra che gli alberi, le cascate e le montagne siano le dimore di spiriti, rendendo il Kumano Kodo un viaggio in movimento di morte e rinascita. Nel periodo Heian (794 – 1185) il pellegrinaggio era in gran parte riservato all’élite religiosa e politica. La famiglia e la corte imperiale fecero un arduo viaggio dall'antica capitale di Kyoto a questa remota area, alla ricerca del cielo sulla terra. Storicamente, le montagne in Giappone erano considerate sia la dimora degli dei che uno spazio di ritrovo per gli spiriti dei morti. Per questo motivo, la regione montuosa di Kumano era sempre venerata dai seguaci dei sistemi di credenze politeiste del Giappone (che dovevano diventare collettivamente conosciuti come Shintoismo). Inoltre, il Kodo era uno sbocco ideale per le pratiche ascetiche, così come per la purificazione della mente, del corpo e dell'anima.
I siti sacri noti come Kumano Sanzan sono:
Kumano Hayatama Taisha
Kumano Nachi Taisha e il vicino Tempio Nachisan Seiganto-ji
Kumano Hongu Taisha .
Tutte le vie di pellegrinaggio Kumano Kodo conducono a Oyunohara , il Torii più grande del mondo, Questa struttura monolitica simboleggia la divisione tra il mondo secolare e quello spirituale; è l’ingresso ad un’area sacra.
Il simbolo di Kumano Kodo è il corvo sacro a tre zampe, Yata-garasu. Le tre zampe rappresentano il cielo, la terra e l’umanita’.
Kumano Sanzan ha combinato le fedi shintoiste e buddiste in una sola, conosciuta come Shinbutsu-shugo (letteralmente la convergenza del buddismo e dello shintoismo). L’idea che le divinità (kami) siano presenti in tutte le cose sulla Terra è profondamente radicata nella cultura giapponese dai tempi antichi. Il White paper ripiegato sotto forma di fulmini e appeso ai santuari delinea le aree in cui si ritiene che i kami presiedano. Dopo che il buddismo arrivò in Giappone nel VI secolo, i kami shintoisti diventarono, essenzialmente, manifestazioni di entita’ buddiste.
Shide, le stelle filanti di carta piegate a forma di bullone, spesso attaccate a Shimenawa (corda di paglia di riso), sono utilizzate per la purificazione nei rituali shintoisti e sono appese alle aree sacre. Lo shimenawa sulle cascate di Nachi indica la presenza di un kami (deità).
Gli Oji sono santuari sussidiari che fiancheggiano il Kumano Kodo e fungono da luoghi sia di culto che di riposo. La formazione di questi santuari è stata attribuita agli asceti di montagna Yamabushi, che storicamente servivano come guide di pellegrinaggio.
Più di 1.200 anni di storia shintoista e buddista sono documentati in queste montagne, motivo per cui il Kumano Kodo è stato insignito dello status di Patrimonio Mondiale dall'UNESCO.
“Questa è l’unica area sacra del mondo in cui due religioni coesistono in perfetta armonia”
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Suo padre lo abbandonò a 3 anni, sua figlia morì a 8 mesi, sua moglie morì in un incidente d'auto, il suo migliore amico morì di overdose. E nonostante tutto, Keanu Reeves non ha mai perso il suo splendore, il suo mondo non è mai finito.
Mentre girava il film "La casa sul lago", sentì la conversazione tra due assistenti ai costumi, e una donna stava piangendo perché avrebbe perso la sua casa se non avesse pagato una somma di 20 mila dollari. Lui glieli depositò sul conto.
Nel suo compleanno del 2010, entrò da solo in una panetteria e si comprò un cupcake con una sola candela. Mentre lo mangiava fuori, offrì caffè e pane gratis a tutti i clienti. Questo fu il suo compleanno di lusso.
Con ciò che guadagnò dalla trilogia di Matrix, distribuì 50 milioni di dollari al personale degli effetti speciali, perché secondo lui, loro erano i veri eroi dei film.
Non ha quasi mai utilizzato stuntmen, tranne che per cose molto specifiche come le acrobazie, e per questo motivo ha riconosciuto il lavoro dei suoi stuntmen regalando a ciascuno una moto Harley Davidson.
Fino ad oggi, usa regolarmente la metropolitana e altri sistemi di trasporto pubblico come l'autobus quando è necessario perché è la cosa più pratica, e non si vergogna mai.
Un gran numero di ospedali afferma di aver ricevuto decine di milioni di dollari da lui.
Ha donato il 90% del suo stipendio in alcuni film affinché la produzione potesse assumere altre star.
Nel 1997, un paparazzo lo trovò in strada seduto accanto a un senzatetto, ascoltando la vita del senzatetto e facendo colazione con lui.
Tutto il bene che sappiamo di Keanu Reeves non ce l'ha raccontato lui, ma coloro che sono stati beneficiati da lui. Non ha mai dichiarato nulla.
Per tutto ciò che ha vissuto, avrebbe potuto avere una visione della vita più triste e pessimista, ma nonostante ciò ha scelto di essere quel qualcosa di buono tra tutto il male che c'è.❤❤❤

Fonte fb
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hi hello everyone.... it's FINALLY time for me to post the outline of my steel ball run x vento aureo au!! yes it's me transplanting the sbr characters into va. what can you do
info and stuff beneath the cut as always :3
♡•~•♡•~•♡•~•♡•~•♡•~•♡•~•♡•~•♡•~•♡
☆ steven steel is a capo within passione, and he oversees sezione gestione sistemi informatici (the information gathering team). he doesn’t ever fight anyone directly as it isn’t in his nature to be excessively violent, but he does goes on missions with his team from time to time.
☆ he’s extremely protective of his team as a whole, taking any deaths and injuries they may sustain especially hard. he knows that most if not all of them come from awful backgrounds, so he tries to show them empathy that most other people don’t afford. the man that risotto tortured information out of (anime) was said to be in sistemi informatici so… do with that information what you will.
☆ steven is acquainted with bruno. they two of them met when bruno initially joined passione as a child, and due to his age, steven started to look out for him wherever he could. but since bruno is under polpo’s jurisdiction and he has his *own* team to take care of, there’s not much steven can do without it being seen as overstepping. still, they keep in contact.
☆ his most trusted bodyguard is a woman named hot pants. she hails from rome, in an area close to vatican city. she’s been a part of passione since the age of sixteen after she ran away at the age of thirteen thanks to her guilt over accidentally getting her younger brother, deacon, killed.
☆ whenever she goes on a mission with steven, she assumes a male disguise for her safety and so that no one from her previous life (such as her parents) would recognize her at a glance. as a way of keeping his memory alive, she uses her late brother’s name for this disguise.
☆ lucy is steven’s great niece, related to him through her mother. she was born into a huge family, with an older brother and four younger siblings. as the eldest daughter, she feels a certain responsibility towards the well-being of her siblings. this increased tenfold after their mother died, and their father struggled to care for them.
☆ eventually, her father finds himself knee-deep in debt with passione and is asked to either give up his house or one of his children as payment. lucy takes it upon herself to leave, just to ensure her family's safety.☆ when steven hears of this, he swoops in immediately to pay off her family’s debts and to take custody of lucy. lucy’s younger siblings are told that she’s attending a fancy boarding school on a scholarship, while her father and older brother know the truth.
☆ living with steven is more than a little awkward. he’s never really been in lucy’s life, save for a few meetings when she was younger and at her mother’s funeral. not to mention, steven’s never actually raised a child before. still, he tries his best to treat her well.
☆ hot pants, on the other hand, is distant from lucy at first. she’s reminded too much of her brother, whose personality was similar to lucy’s. they don’t stay in the same room for very long.
☆ gyro zeppeli is a former med student who shadowed under cioccolata for a brief time, though he was always wary of the man. he’s unknowingly saved a few would-be victims, much to cioccolata’s annoyance. gyro doesn’t miss him when he’s eventually fired.
☆ the zeppelis were involved with a completely different crime family at first, at least until passione absorbed it into its own organization. as such, gyro eventually joined passione too. his first team was la squadra, and he doesn’t like thinking about them too much.
☆ he left them in favor of steven’s team once sorbet and gelato died. while he was angry at their deaths, he wasn’t too keen on figuring out diavolo’s identity for the sake of revenge. he figured that there was a better way of avenging them that didn't include making their same mistakes.
☆ diego keeps his past a closely guarded secret. the most that’s known about him is that he lived in a mansion in cairo with his single mother and a bunch of other people he can hardly remember. he wants to rise up the ranks of passione and become a capo in his own right, a fact that he likes to bring up all the time.
☆ johnny is the newest member of sistemi informatici, freshly disowned from his family after the death of his older brother nicholas. steven hadn’t initially planned on recruiting him when he took johnny in, but johnny was stubborn enough to push the issue until steven agreed.
#i haven't even gotten into valentine's role in this au. it'll be fun#PLEASE ask me questions about this#it's been simmering in my brain forever bc part 5 and 7 (and 6) are my fave parts#jojos bizarre adventure#jjba#vento aureo#steel ball run#jjba part 5#jjba part 7#jjba au#steven steel#hot pants jjba#hot pants#lucy steel#diego brando#gyro zeppeli#johnny joestar
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Declino delle Competenze di Ragionamento e Problem-Solving: Un Segnale d’Allarme per le Nuove Generazioni
Un recente rapporto basato sui dati dell’OCSE (PISA, PIAAC e Adult Literacy and Lifeskills Survey) evidenzia un preoccupante declino delle competenze di ragionamento e problem-solving tra adolescenti e adulti nei paesi ad alto reddito.
I Dati: Un Trend Negativo in Tutti i Settori
L’analisi si concentra sulle prestazioni in tre ambiti fondamentali per i teenager��Scienze, Lettura e Matematica—e in due ambiti per gli adulti—Numeracy (capacità numeriche) e Literacy (alfabetizzazione).
I risultati mostrano un calo costante delle competenze in tutte le aree considerate: • Adolescenti: Il punteggio medio nelle valutazioni di Scienze, Lettura e Matematica ha subito una riduzione significativa tra il 2006 e il 2022. Il calo è particolarmente evidente dopo il 2018, segnalando una tendenza allarmante. • Adulti: Anche tra gli adulti si osserva una flessione nelle competenze numeriche e alfabetiche, con una diminuzione evidente dal 2014 in poi.
Possibili Cause del Declino
Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori:
Cambiamenti nei Sistemi Educativi → Negli ultimi anni, i metodi di insegnamento sono cambiati radicalmente con l’introduzione delle nuove tecnologie e l’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale nel supporto all’apprendimento. Tuttavia, questi strumenti potrebbero non essere sempre efficaci nel migliorare la capacità di problem-solving degli studenti.
Effetti della Pandemia da COVID-19 → L’interruzione della didattica in presenza e la diffusione dell’apprendimento online hanno avuto un impatto negativo sulla qualità dell’istruzione, soprattutto per le fasce più giovani.
Declino della Lettura Critica → La crescente dipendenza dai contenuti digitali e dai social media potrebbe aver ridotto la capacità di comprensione dei testi complessi e la capacità di pensiero critico.
Minore Stimolo alle Competenze Logico-Matematiche → L’uso massiccio di calcolatrici e strumenti digitali ha reso meno necessario il ragionamento matematico spontaneo, abbassando il livello medio delle competenze numeriche.
Le Implicazioni per il Futuro
Il declino delle competenze di ragionamento e problem-solving potrebbe avere gravi ripercussioni sulla competitività economica dei paesi ad alto reddito e sulla preparazione delle nuove generazioni al mondo del lavoro. La capacità di analizzare dati, risolvere problemi complessi e adattarsi a nuove sfide è cruciale in un’epoca sempre più dominata dall’automazione e dall’intelligenza artificiale.
Per contrastare questa tendenza, sarà necessario: • Investire in metodi educativi innovativi, che combinino il digitale con l’apprendimento tradizionale. • Migliorare la formazione degli insegnanti per sviluppare strategie didattiche più efficaci. • Promuovere la lettura critica e il pensiero logico fin dalla scuola primaria.
Il declino delle competenze cognitive è un problema che riguarda l’intera società. Intervenire oggi per invertire questa tendenza è fondamentale per garantire un futuro più solido e competitivo alle nuove generazioni.
Via Medicina Generale, fb
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Storia Di Musica #362 - Dead Messenger, The Owl In Daylight, 2016
Il bellissimo gufo della copertina, che mostra con fierezza le sue "orecchie", che in verità sono solo ciuffetti di penne ma non hanno nessuna valenza con l'organo sensoriale uditivo, ci porta in Canada, a Montreal. Qui nel 2005 un quartetto di ragazzi forma una band: Roger White (chitarra e voce) Ted Yates (chitarra solista) Sebastien Marin (basso) e Charlton Snow (batteria). Scelgono come nome il tetro Dead Messenger, in pieno stile goth metal, ma in verità sin da subito fanno una musica di tutt'altro genere: eclettica, parte dal punk per spaziare al power pop, alla psichedelia, al country rock con evidenti spruzzate di energia e divertimento. In poco tempo diventano una sorta di cult dei club musicali della città, facendosi un certa reputazione. Registrano il primo disco, Dead Messenger, nel 2006. L'anno successivo Marin si chiama fuori e dopo un periodo di pausa scelgono un nuovo bassista, Alex Chavel, con cui registrano nuovo materiale, che diventerà un nuovo disco, Love Is The Only Weapon (2009) che la stampa specializzata sceglie tra i migliori dischi di quell'anno.
Hanno da questo punto una infinita serie di inviti a festival, raduni, manifestazioni, che grazie alle loro esibizioni energiche, schiette, divertenti, li fa conoscere in tutto il paese. Decidono di fare un Ep, Recharger come continuazione di Love Is The Only Weapon, nel 2011. Ma durante le registrazioni succedono due cose: Ted Yates si ammala e non può suonare la chitarra, e il posto dove avevano deciso di registrare, un locale underground di Montreal, The Pound, viene chiuso per mancanza di permessi. Spinti dalle difficoltà, finiscono il disco, che abbandona la scanzonata vena della loro musica, per diventare una sorta di riflessione sulla vita e la morte, con atmosfere più rarefatte e riflessive.
A questo punto succedono tre cose: Yates si ristabilisce e riprende a suonare, alla batteria si siede Tim Harbinson proveniente dai Laki Mera (una band elettronica di Glasgow, in Scozia) e alcune delle loro canzoni vengono scelte come colonna sonora della serie Tv, acclamata in patria, This Life. Hanno così una curiosità rinnovata che li spinge a ritornare in studio.
The Owl In Daylight esce nel Maggio del 2016. Il gufo in copertina, come il titolo, è un richiamo ad un libro, dallo stesso titolo, scritto da Philip K. Dick ma mai pubblicato dal grande autore per l'avvenuta morte, e che nel 2014 fu ripreso e rielaborato da Tessa, sua moglie. Rispetto al libro, che ha una trama iper complicata e dalle oscure simbologie, il disco è una scarica di allegria e di suono vivace per 11 brani. Dalla descrizione della città sottorranea di Winter City (le grandi città canadesi hanno sistemi di gallerie e luoghi sotterranei per difendersi dalle temperature fredde dei mesi invernali), alla freschezza di So Brand New, da Master Plan, con i suoi meravigliosi cori, alla cantilena di Crown Of Thorns, dal proto punk di Small Devices o persino all'esperimento death metal di In The Dark, ricchissima di distorsioni. Il disco è di una varietà musicale sorprendente, e i nostri sanno suonare, aiutati anche da amici musicisti: tra loro ricordo le due splendide voci femminili di Sika Valmè per The Glass Hotel, una languida ballata malinconica dal sapore country, e quella di Jessika Starnino per la conclusiva, e dal finale epico, The Owl In The Daylight. Il disco è un gioiellino, è anche ben accolto dalla critica specialistica ma nemmeno stavolta riescono a fare il salto decisivo.
Gli anni successivi sono più tormentati, e nemmeno le ormai leggendarie esibizioni live nei club di Montreal e dintorni sono così frequenti. Al momento il loro sito non è più attivo e la pagina Instagram non aggiornata da mesi. Rimangono una scoperta divertente e il disco l'ho sentito a ripetizione in questi giorni. Un gufo che non ha paura di apparire alla luce del giorno.
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SCOPERTO IL METODO PER ELIMINARE LE MICROPLASTICHE DALL’ACQUA

Un gruppo di ricercatori ha sviluppato un materiale in grado di rimuovere fino al 99,9% dei minuscoli frammenti di plastica dispersi nell’acqua, le cosiddette microplastiche.
Gli scienziati, guidati da un team dell’Università di Wuhan in Cina, hanno combinato la cellulosa e la chitina, due dei polisaccaridi più abbondanti in natura, creando un particolare filtro in schiuma che riesce a bonificare tutti i tipi di acqua dalle pericolose particelle. La scoperta rappresenta un significativo progresso in un campo in cui, finora, sono poche le tecnologie disponibili per la rimozione efficiente ed estesa delle microplastiche, specialmente per quelle più piccole di 10 μm. Tutti i sistemi esistenti richiedono grandi investimenti e l’uso di materiali poco sostenibili.
Il materiale creato dai ricercatori sfrutta la sua struttura fibrosa di biomassa per creare “interazioni intermolecolari multiple” e può adattarsi quando incontra diversi tipi di plastica e regolare il modo in cui “afferra” ciascuno di essi. I test di impiego mostrano eccellenti prestazioni di assorbimento sulle acque di irrigazione agricole, sulle acque dei laghi, sulle acque ferme e sulle acque costiere, per polistirene, polimetilmetacrilato, polipropilene e polietilene tereftalato. Anche quando riutilizzato, la sua efficienza di rimozione rimane superiori al 95%, dopo la 5 volta.
“La bonifica universale delle microplastiche nei corpi acquatici è essenziale per il futuro dell’intero ecosistema e questa scoperta potrebbe aprire nuove prospettive per materiali di biomassa funzionali per la bonifica economica delle microplastiche in ambienti acquatici complessi” spiega lo studio pubblicato su Science Advances, una delle riviste scientifiche più autorevoli al mondo.
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Fonte: Science Advances; foto di Pollinations
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Ammiranda invenzione umana
Ma sopra tutte le invenzioni stupende, qual eminenza di mente fu quella di colui che s’immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? parlare con quelli che son nell’Indie, parlare a quelli che non sono ancora nati né saranno se non di qua a mille e dieci mila anni? e con qual facilità? con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta.
G. Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo [1632], Milano, RCS Libri, 2013
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some incunabula and editio princeps I saw in the flesh (and got absurdly excited over) last week:
Hypnerotomachia Poliphili, allegedly by Francesco Colonna (Aldus Manutius, Venice, 1499)
Il principe by Niccolò Machiavelli (Antonio Blado, Rome, 1532)
Inferno by Dante Alighieri
Le Terze rime by Dante Alighieri (Aldus Manutius, Venice, 1502)
Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo by Galileo Galilei (Giovan Batista Landini, Florence, 1832)
I promessi sposi by Alessandro Manzoni (Guglielmini e Redaelli, Milan, 1840)
Canti by Giacomo Leopardi (Guglielmo Piatti, Florence, 1831)
Le avventure di Pinocchio by Carlo Collodi (Felice Paggi, Florence, 1883)
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AW-2 Vultor (front view) by Alessandro Cazzaniga Via Flickr: Equip: 1× pulse rifle 1× solid shield 1× comm system 1× boost pack 1× SSR 🇬🇧The Blue Lab, constantly engaged in the search for new solutions and technologies, presents its latest work: the AW-2 Vultor mobile frame. It is a medium-sized multifunctional mech, similar to its predecessor AW-1, from which it differs in some characteristics: first of all, it is equipped with the "shoulder grip" system, which allows it to be transported even by small aircraft. It also has a greater number of mounting points; this makes it easier to adapt the various systems you want to equip it with. The latest generation plasma engines make it efficient and able to operate for long periods. The new armor in Mitrion protects him from projectiles but also from some types of energy weapons. Basically, the Vultor was born as a multifunctional frame; suitable for any type of work, both in the atmosphere and in orbit; if necessary it is adaptable to combat, using the appropriate systems. 🇬🇧Note: This build develops directly from the model: Mender. To make it more proportionate, I decided to reduce the width of the torso from three units to two, keeping the joints unchanged, namely: pneuma T for the hips and ball joint for the shoulders. During the creative process, I tried several solutions for the head, arriving at this one: Fairly generic, but seen before on this build: Miguel Vasallo's Vultor beta. 🇮🇹Il Blue Lab, impegnato costantemente nella ricerca di nuove soluzioni e tecnologie, presenta il suo ultimo lavoro: il mobile frame AW-2 Vultor. Si tratta di un mech polifunzionale di stazza media, simile al predecessore AW-1, dal quale si differenzia per alcune caratteristiche: innanzitutto è dotato del sistema "shoulder grip", che gli consente di essere trasportato anche da aeronavi di piccole dimensioni. Inoltre possiede un numero maggiore di punti di montaggio; ciò rende piu semplice adattare i vari sistemi di cui si desidera dotarlo. I motori al plasma di ultima generazione lo rendono efficente e in grado di operare per lunghi periodi. Le nuove corazze in Mitrion lo proteggono dai proiettili ma anche da alcuni tipi di armi energetiche. Di base, il Vultor nasce come frame polifunzionale; adatto ad ogni tipo di lavoro, sia in atmosfera che in orbita; all'occorrenza è adattabile al combattimento, utilizzando i sistemi appropriati. 🇮🇹Note: questa build si sviluppa direttamente dal modello: Mender. Per renderlo piu proporzionato, ho deciso di ridurre la larghezza del torso da tre unità a due, mantenendo inalterate le articolazioni, ovvero: pneuma T per le anche e ball joint per le spalle. Durante il processo creativo, ho provato diverse soluzioni per la testa, arrivando a questa: abbastanza generica, ma vista in precedenza su questa build: Vultor beta di Miguel Vasallo. Mender: flic.kr/p/2qCX2UL Vultor Beta by Miguel Vasallo: flic.kr/p/mzMxDB
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IMPERDIBILE
Intervista a Putin che spiega le peculiarità delle bombe Oreshnik, tradotta in esclusiva per voi.
Putin: “Abbiamo ingredienti segreti nel menù, che faranno felice il cliente”
Domanda: Oggi ha già parlato molto dell'Oreshnik, ma i media occidentali scrivono che la testata dell'Oreshnik non conteneva esplosivi. E se questo è vero, allora cosa significa? E può dirci qualche altro nuovo dettaglio su Oreshnik? E quanti segreti di questo tipo abbiamo, come ha detto “nel menù, che faranno felice il cliente”? Grazie.
V. Putin: Vede, se dicessi che stiamo effettuando lanci di prova, ciò significa che questo lavoro mira, tra le altre cose, a migliorare queste armi. Questo è vero.
Per quanto riguarda la capacità di colpire, ho già detto la stessa cosa. E se utilizzi diversi sistemi di questo tipo in un colpo contemporaneamente, utilizzando due, tre, quattro complessi, ciò sarà paragonabile in forza all'uso di armi nucleari. Ma non è nucleare, perché è: a) ad alta precisione; b) non è dotato di un ordigno esplosivo nucleare e non contamina l'ambiente. Ma la forza sarà paragonabile.
Per quanto riguarda la questione se ci fosse o meno un esplosivo lì. Lo ripeto ancora una volta: ecco perché è in fase di test, per capire cosa bisogna fare in più. E qui non c’è nessun grande segreto; gli esperti capiranno immediatamente di cosa sto parlando. Quando parlo di miglioramento significa innanzitutto giocare tra gittata e testata.
Maggiore è la portata, più piccola è la testata; minore è la portata, più potente è la testata. Perché questo sistema solleva più peso che è utile in questo caso, tutto qui. E per obiettivi a distanze diverse, a quanto pare, sono necessari diversi tipi di missili, ma, in ogni caso, equipaggiamenti diversi per questi missili, equipaggiamento per questo missile, la sua testata. Dobbiamo lavorare qui. Questo non è un lavoro facile, anche questo è disturbo ossessivo compulsivo, probabilmente aggiuntivo, e così via.
Per quanto riguarda questo missile che abbiamo utilizzato, gli elementi corrispondenti sono stati utilizzati come elementi distruttivi, sono anch'essi elementi distruttivi. Ho già detto che si tratta di elementi piuttosto potenti che si riscaldano fino a una temperatura di 4000 gradi. Non lo so, puoi cercarlo su Internet, ma sulla superficie del Sole, secondo me, ci sono 5,6–6mila gradi. Paragonabile alla temperatura sulla superficie del Sole.
Colpo cinetico: un colpo potente, come la caduta di un meteorite. Sappiamo nella storia come e quali meteoriti caddero, dove e quali furono le conseguenze. Questo bastò a formare interi laghi, giusto? A cosa ha portato il meteorite di Tunguska? È noto.
È lo stesso qui. I danni sono molto gravi: tutto ciò che si trova al centro viene ridotto in cenere, si decompone nei suoi elementi componenti e vengono colpiti gli oggetti che si trovano a una profondità di tre o quattro piani, forse anche più in basso. Inoltre, questi non sono solo pavimenti, ma strutture fortificate. La forza d'impatto è colossale. Ovviamente puoi aggiungerne altri e sarà ancora più potente. La cosa principale è che il modello fondamentale è stato creato, funziona e funziona come previsto dai suoi creatori. Questa è un'arma precisa e ad alta potenza.
Domanda: È in fase di sviluppo qualcos'altro di questo tipo?
Abbiamo parlato di "Oreshnik" solo dopo i suoi test. Abbiamo resistito fino al momento in cui abbiamo effettuato questo test e, a dire il vero, abbiamo visto il risultato. Dopodiché hanno detto. Questo è il caso in cui il clamore è inappropriato.
Spiega meglio di Tajani, ammettiamolo.
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DA SERVIRE FREDDA






La tamblera @matermorbi ha concluso questo interessante acquisto presso una bancarella dell'usato e mi ha chiesto come poterne tirare a lucido la lama.
Si tratta di un coltello a serramanico tipico della Corsica ma di derivazione toscana, da dove ne venne importato il disegno e la forma dal alcuni coltellinai corsi alla fine dell'800.
Il suo nome è VENDETTA CORSA (come si può leggere sulla lama) e appartiene alla categoria degli STILETTI, pugnali a lama sottile (spesso nemmeno affilata) che si usano prevalentemente in affondo.
La decorazione - stemma con testa di moro sulla guancetta sinistra e motivi floreali su quella destra - sono classici di questo prodotto e sebbene queste sembrIno serigrafate su plastica, una volta erano incise su osso e dipinte a mano.
La restaurazione di un coltello simile fatta ad arte implicherebbe la separazione di tutte le parti (lama, gozzo, molla, impalcatura, rivetti e e guancette) ma per ovvi motivi semplificherò proponendo due sistemi per pulirlo lasciandolo intero.
Visto che le guancette sono di plastica (se fosse stato osso NO) il coltello deve essere completamente bagnato con un lubrificante spray (tipo Svitol, per intenderci) e poi bisogna pulirne l'alloggiamento della lama prima con uno stuzzicadenti - grattando i residui di ruggine e polvere, soprattutto negli angoli - e poi con un pezzetto di carta assorbente pressato dentro e spinto avanti indietro con la punta di un cacciavite piccolo. Solo a questo punto si potrà cominciare a ripiegare la lama (avvolta in uno straccio per non tagliarsi): chiuderla per qualche grado e poi riaprirla, più e più volte fino ad arrivare alla chiusura completa, ponendo attenzione al fatto che dai 90° in poi la molla è concepita per far chiudere la lama di scatto. Per finire la prima parte, un'altra pulita accurata con stuzzicadenti nel meccanismo del perno.
PULIZIA MECCANICA: se si possiede un Dremel, Amazon offre inserti IN FELTRO che cerati con paste abrasive a grit in diminuendo (sembrano saponette di diverso colore che contengono sostanze abrasive a grana progressivamente sempre più fine) possono prima abradere la ruggine e poi lucidare il metallo. Esistono inserti in feltro o panno anche per trapano classico ma sono enormi e nel piccolo si lavora male.
PULIZIA MANUALE: anche qua esistono le cere da lucidatura per carrozzeria ma in mancanza di questo vanno benissimo le paste lucidanti per l'acciaio inox della cucina o addirittura il Vim Crema. Si mette il prodotto su una garza umida e si pulisce il gozzo con movimento circolare ad avvolgere e la lama con movimenti lineari avanti e indietro (sempre gli stessi movimenti... MAI cambiare direzione). L'uso di carta vetrata Grit 5000 e acqua richiede maestria di movimenti perché basta deviare appena per opacizzare il metallo, quindi è sconsigliata.
UN'ULTIMA COSA...
La scritta sui dorsi VENDETTA CORSA e CHE LA MIA FERITA SIA MORTALE sono state fatte con la tecnica dell'elettroincisione, cioè scritte a mano con una vernice a smalto e poi la lama annerita attorno con un tampone imbevuto di acqua e sale collegato a una batteria. Il metallo viene consumato leggermente attorno e diventa opaco, mentre una volta rimosso lo smalto la scritta rimane lucida.
Questo significa che la lucidatura della parte nera non potra mai venire completamente a specchio, pena la cancellazione della scritta, quindi bisogna abradere il minimo senza insistere troppo.
Questo è quanto e...
ESIGO FOTO DEL COLTELLO RESTAURATO! :)
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