#dove fare un picnic a lisbona
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lillyslifestyle · 3 years ago
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5 luoghi perfetti per un picnic a Lisbona
5 luoghi dove poter organizzare un #picnic immersi nella natura senza uscire da #Lisbona
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lillyslifestyle · 6 years ago
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Solo ora mi accorgo di non avervi mai scritto dell’Algarve, la regione più al sud del Portogallo. In passato ho già visitato praticamente quasi tutta la costa sud ma non ho mai messo nulla nero su bianco. Oggi voglio rimediare e parlarvi di una cittadina che non conoscevo, una cittadina ferma nel tempo dove le tracce degli arabi sono ancora visibili. Vi presento SIlves, la capitale delle arance.
la capitale delle arance
Prima di presentavi la città dal punto di vista storico e culturale voglio darvi alcune informazioni sulla sua “elezione” a capitale delle arance. Nel 1863 l’Algarve era campione di produzione di agrumi del Paese e Silves già nel 1705 coltivava arance sul margine del fiume Arade, essendo conosciuta come la settima maggior produttrice di arance della regione.
Grazie alla costruzione della diga, che ha consentito un nuovo sistema di irrigazione, Silves riesce a scalare la classifica e diventa la maggior produttrice del dolce frutto del Portogallo, salendo al primo posto in classifica.
un po´di storia
Gli archeologi ci raccontano sempre molto sui luoghi e pare, a detta loro, che Silves sia stata abitata sin dalla Preistoria. Numerosi sono i monumenti megalitici che si possono ammirare sul Monte Roma e i menhir di Vilarinha. Inoltre, le miniere sul margine del fiume Arade hanno portato alla luce tracce di una comunità dell’età del bronzo che costruì la necropoli di Alfarrobeira.
Anche i resti della conquista romana sono ben visibili nel nucleo urbano della città così come il precendente periodo musulmano (VIII a XIII secolo) che segnò profondamente la storia e l’urbanistica di Silves.
Prima della conquista romana, Silves era abitata dagli arabi del mediterraneo orientale che, amanti delle arti e della scienza, permisero lo sviluppo di un importante polo culturale e politico del al-Gharb al-Andaluz, (IX – XII secolo). Si ricorda ancora oggi la Medina Xelb conosciuta come la città di filosofi e poeti come Ibn Caci, Ibn Ammar e il re Al-Mutamide.
Torniamo alla conquista romana del 1189 per opera delle truppe di D. Sancho I aiutate dai crociati in transito verso la Terra Santa. Bisogna aspettare però la metà del XIII secolo con D. Afonso III per eleggere Silves capitale dell’Algarve. Si, Silves fu prima di Faro il capoluogo della regione più a sud del Portogallo. Non lo sapevate?
Diventa in seguito un importante centro industriale che creò numerosi posti di lavoro. fino all’arrivo dello “Stato Nuovo”, periodo di dittatura, che pose fine alla produzione del sughero. Comincia un periodo buio per la città fino alla costruzione della diga.
Lo stato decadente dell’agricoltura cambia radicalmente con l’introduzione della coltivazione di agrumi, grazie anche alla costruzione della diga (Barragem do Arade), al punto tale da far eleggere SIlves la capitale delle arance con una produzione del 70% di agrumi del Paese.
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cosa visitare
Scusate l’introduzione storica forse un po’ troppo lunga. Arriviamo alle informazioni che forse possono esservi più utili per l’organizzazione della visita di SIlves. Prima di cominciare però vi consiglio di scaricare la mappa ufficiale della città.
Dirvi di perdervi per le stradine del centro storico credo sia abbastanza ovvio e quindi evito. Se doveste però chiedermi una sorta di intinerario da fare a piedi per visitare i maggiori punti d’interesse della città, allora, direi:
ponte romano
Appena arriverete a Silves, la prima cosa che noterete sarà il bianco ponte romano (pare sia romano in realtà non si hanno documenti ufficiali). La sua storia è abbastanza occulta e raccontata attraverso informazioni contrastanti.
Si sostiene che il primo documento su cui fu referenziato il ponte fu trovato nella corte di Lisbona nel 1439. Anche se la sua origine pare sia sconosciuta possiamo affermare con certezza che è un ponte pedonale a cinque archi (lungo 76 metri e largo 5,5) che sovrasta le calme acque del sul fiume Arade dove cicogne e gabbiani si rinfrescano, per non parlare di anatre, papere ed oche.
castello
Il castello di Silves è forse uno dei meglio conservati del sud del Portogallo. Un’opera di archietettura militare eretto dagli arabi sul punto più alto della città. Dall’insolita forma di poligono irregolare, occupa un’area totale di circa 12.000 m2.
Purtroppo i numerosi terremoti lo danneggiaro e fu restaurato nel 1940 assumendo l’aspetto che ancora oggi possiamo ammirare. Quando arriverete all’entrata, prima di entrare in biglietteria, troverete la statua in bronzo del re D. Sancho I, monarca che nel 1189 conquista la città agli arabi.
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La visita del castello è a pagamento ma credo che ne valga la pena per la vista della Aljibe, la grande cisterna di pianta rettangolare che forniva gran parte dell’acqua per l’intera città. Di interesse anche la Cisterna dos Cães, un pozzo di oltre 40 metri di profondità nel quale gli archeologi ritirarono numerosi frammenti di oggetti in ceramica islamica del periodo medievale.
Nella prossimità del pozzo si trovano anche numerosi silos sotterranei per la conservazione dei cereali. Nella zona nascente invece, sono state trovate abitazioni datate 1121 – 1269, pare siano state case di due piani con giardino interno e bagni. Probabilmente questo congiunto di spazi faceva parte di un unico palazzo che fu abbandonato dopo la conquista romana in quanto incompatibile con lo stile di vita cristiano.
Visita del castello Aperto tutti i giorni (tranne il 25 dicembre e l’1 gennaio) dalle 9 alle 17:30 (2 gennaio – 31 maggio), dalle 9 alle 22 (dal 1 giugno al 31 agosto), dalla 9 alle 20 (1 settembre – 15 ottobre) e dalle 9 alle 17:30 (16 ottobre – 31 dicembre). L’entrata ha un prezzo di 3€ (i prezzi possono variare nel tempo). Esistono numerosi sconti per età e gruppi. Consultate il sito web ufficiale.
Sé de Silves – la cattedrale
L’ex-cattedrale di Silves fu costruita nel 1268 durante il regno di D. Afonso III. Oggi il titolo di cattedrale è passato alla Sé di Faro quando nel XVI secolo la diocesi fu trasferita nell’attuale capitale dell’Algarve.
Consiglio sicuramente la visita del tempio di stile gotico influenzato dal’estetica del Monastero di Batalha. Magnifico il portale dell’entrata in stile roccocò costruito alla fine del XVIII secolo, chiamato Porta do Sol (la porta del sole).
Foto: vortexmag
Mercado Municipal
Sapete ormai benissimo che amo i mercati e non me li faccio scappare quando viaggio. L’attuale edificio che ospitale il Mercado Municipal di Silves è un esempio classico di architettura del periodo fascista conosciuta come “Português Suave”. Sul tetto dell’edificio impossibile non vedere la famosa sfera armillare insieme alle armi della città e lo stemma evocativo delle torri municipali di epoca medievale.
Non solo per la sua architettura consiglio una visita ma anche per la possibilità di scoprire prodotti locali, e non mi riferisco appena alle arance, scambiare due chiacchiere con i venditori e perché no, comprare prodotti da trasformare in un improvvisato picnic in uno dei giardini di Silves.
MUSEo delle tradizioni
Se avete ancora qualche ora a disposizione per la visita della città, consiglio la visita del Museu do Traje e das Tradições. Lo troverete proprio all’entrata della città in una tipica casa di stile “algarvio” recuperata dall’architetta Carla Alfarrobinha.
Un progetto museale progettato dall’attuale direttrice del Museu de Artes Decorativas Portuguesas – Fundação Ricardo Espírito Santo Silva e dalla precendete direttrice del Museu Municipal de Arqueologia de Silves. Un museo ricco, grazie alla collezione del Rancho de São Bartolomeu de Messines, che espone numerosi oggetti legati alle tradizioni popolari della città della fine del XIX secolo e inizio del XX.
Interessanti le sale dedicate ai lavori agricoli e commerciali di vendita dei prodotti della terra così come gli attrezzi di produzione dell’olio. e della pastorizia. Il museo organizza periodicamente anche numerose attività educative.
Visita del museo:  Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17 (periodo invernale) e dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (periodo estivo giugno settembre).
Museo Municipale di Archeologia
Inaugurato nel 1990, il Museu Municipal de Arqueologia è stato costruito intorno al Poço-Cisterna Almóada del XII-XIII secolo scoperto grazie agli scavi arheologici degli anni 80 ed oggi considerato monumento nazionale. Il museo integra anche parte delle antiche mura della città ed oltre all’importanza della sua collezione lo stesso edificio che lo ospita è un’opera inestimabile del patrimonio islamico del Portogallo.
Ma non solo l’epoca islamica testimonia il museo, numerosi sono anche gli oggetti trovati del Paleolitico e Neolitico, per non parlare dell’età del bronzo, del ferro e la conquista romana.
La collezione, divisa in otto nuclei tematici e in ordine cronologico, riunisce oggetti che dimostrano l’importante influenza commerciale della città e le rotte che la portavano a stringere rapporti commerciali e culturali con diverse regioni del mondo.
Inoltre, dal 2005 il museo collabora in stretto contatto con l’organizzazione Museum With no Frontiers nella sezione Discover Islamic Art. Dal 2008 è anche membro della rete dei musei dell’Algarve.
Visita museo Tutti i giorni dalle 10 alle 18, ultima entrata alle 17:30. Chiude il 25 dicembre e il 1 gennaio. L’entrata costa 2,10€ (i prezzi possono variare nel tempo). esistono diversi sconti per età e gruppi, consiglio di consultare il sito web ufficiale del museo.
Casa da Cultura Islâmica e Mediterrânica
La casa della cultura islamica è un edificio costruito in origine per essere il Matadouro Municipal (datato 1914) recuperato dall’architetto José Alberto Alegria.
Oggi la Casa da Cultura Islâmica e Mediterrânica ha lo scopo di promuovere la cultura islamica e del mediterraneo strettamente legate alla città di SIlves. Al suo interno si promuovono iniziative culturali e didattiche come: conferenze, esposizioni e dibattiti, allo scopo di far conoscere ai visitatori e curiosi parte della storia della città e della regione. Nel video in basso potete farvi una prima idea della bellezza dell’edificio.
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galleria fotografica
FUORI CITTÀ
Alcantarilha – la cappella di ossa
Dopo avervi consigliato la visita della cappella delle ossa ad Évora in Alentejo, oggi voglio consigliarvi l’imperdibile Capela dos Ossos di Alcantarilha facente parte della chiesa parrocchiale Nossa Senhora da Conceição. Una chiesa del XVI secolo nel centro storico di Alcantarilha ed una cappella del XVI secolo.
L’interno della cappella è completamente rivestito di ossa, per la precisione oltre 1500 ossa umane, fatta eccezione della scultura del Cristo datato XVI secolo. Si suppone siano ossa dei gesuiti che occupavano la regione ma non ci sono documenti o prove storiche che confermino questa teoria.
Per maggiori informazioni sui luoghi d’interesse da visitare consiglio di accedere al sito web ufficiale del comune di Silves http://www.cm-silves.pt.
le cicogne
No, non è il nome di una località da visitare mi riferisco proprio ai bianchi uccelli dalle lunghe zampe legati simbolicamente alla nascita dei bambini.
Nel periodo invernale prima dell’arrivo della primavera in questa zona è possibile incontrare numerosissimi nidi che ospitano una coppia di cicogne pronte per riprodursi. Camminando tra le stradine di Sines si èspesso interrotti dai loro curiosi suoni per l’accoppiamento.
COME ARRIVARE
AUTO
In auto da Lisbona è facile: prendere la A2/Algarve (l’autostrada è a pagamento circa 23€ i prezzi possono variare nel tempo). Seguire poi la N124 / Silves / Messines.
Da Faro seguire la EN 125 direzione Lisboa / A22 – Portimão – Albufeira, seguire poi la N 124-1 direzione Silves / Lagoa.
autobus
Prendere la rete Expressos che parte da numerose località del Portogallo. Consultate qui.
TRENO
La stazione di treni più vicina è quela di Tunes che dista circa 30 Km dalla città. Arrivati a Tunes si può prendere una coincidenza per la stazione di Silves che dista 3 km dal centro. Per informazioni sui treni cliccare qui.
[Tutte le immagini non firmate sono di proprietà di cm-silves.pt.]
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lillyslifestyle · 7 years ago
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Credo che tutti conoscano il film di Fellini, Amarcord, al punto di utilizzare oramai questo titolo per indicare i ricordi dimenticati di un tempo passato. Oggi voglio proporvi un itinerario alternativo alla scoperta della zona nord della città di Lisbona, Lumiar, a cui sono affezionata perché è stato il mio antico quartiere per oltre 3 anni.
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Prima di cominciare il nostro itinerario, alla scoperta virtuale di Lumiar, voglio scrivervi una curiosità a cui tengo molto. Sapevate che delle 150 strade che esistevano nel 2007 a Lisbona appena sei avevano un nome di donna e tre delle quali si trovano proprio in questo quartiere? Detto questo, torniamo a noi.
Partiamo dall’uscita dalla metropolitana, linea gialla, della stazione Lumiar.
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A meno di 5 minuti a piedi raggiungiamo la nostra prima meta il Museo do Traje e da Moda, un museo dedicato agli abiti indossati nel corso dei secoli ed allestito in un meraviglioso palazzo storico, il Palácio Angeja-Palmela.
MUSEU DO TRAJE E DA MODA
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Creato nel 1976 riunisce la collezione di indumenti dal XVIII secolo ad oggi. Il palazzo storico, di ovvie influenze pombaline, fu edificato sull’antico Paço di D. Afonso Sanches dopo il terribile terremoto del 1755. Al suo interno non si può restare indifferenti alla cappella dedicata a Santa Rita rappresentata su di un altare dorato e ai suoi lati gli fanno compagnia Santo Antonio di Padova e San Francesco Saverio.
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Tornando alla collezione del museo, gli abiti femminili rappresentano la quasi totalità della collezione insieme ai magnifici accessori ornamentali e di toeletta. La collezione maschile, prevalentemente fabbricata in seta e lino, è ridotta ma non di meno importanza così come la collezione per bambini.
All’esterno del museo si trova il giardino botanico di Monteiro-mor. Risalente al 1975, data in cui lo Stato portoghese acquisisce un insieme di immobili denominati Quinta do Monteiro-Mor. L’area corrisponde a circa 11 ettari con tanto di giardino del XVIII secolo dove si trova il primo Araucaria heterophylla, o pino di Norfolk, conosciuto nel Portogallo continentale.
DOVE: Largo Júlio de Castilho – Lumiar COME ARRIVARE: Oltre la già citata metro potrete optare per i bus: 703, 717, 736, 796  WEBSITE: museudotraje.gov.pt
GIARDINO BOTANICO
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Sarò sincera, lo stato del parco non è dei migliori ma quest’area un po’ trasandata è affascinante, sopratutto se si esce dal sentiero di terra battuta e breccioline per seguire le indicazioni “Mata” che ci portano direttamente in un bosco inaspettato in piena città.
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Il giardino botanico è attraversato da un fiumiciattolo, che purtroppo era secco durante la nostra visita, e secondo la tradizione (non confermata) il giardino pare sia stato creato da Domingos Vandelli, terzo Marchese di Angela, nella seconda metà del XVIII secolo.
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Durante la nostra passeggiata, all’ombra di secolari alberi, troviamo anche un’enorme area verde, un prato adattato ad area picnic che spero di provare presto visto che amo molto mangiare sui prati, infatti spesso ci rechiamo alla Mata de Alvalade.
Non siamo gli unici ad esser rimasti rapiti dal verde di questo parco lo stesso scrittore portoghese Almeida Garrett nel suo “No Lumiar” scriveva:
Ali no seu Lumiar, entre as sinceras Belezas desse parque, entre essas flores, A qual mais bela e de mais longe vinda Esmaltar de mil cores
Per leggere l’intera poesia cliccare qui.
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Disegno di Pedro Augusto Guglielmi
MUSEU DO TEATRO E DA DANÇA
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Continuiamo il nostro itinerario, preferendo il percorso all’interno del giardino avendo fatto il biglietto cumulativo (conviene, si risparmi parecchio e vi costerà appena 6€ totali oppure ingresso gratuito la domenica mattina se siete residenti), ed arriviamo al museo del teatro e della danza.
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Situato a meno di 5 minuti a piedi dal Museu do Traje e da Moda l’edificio del Museo del Teatro e della Danza ha una struttura più moderna, opera di Joaquim Cabeça Padrão, a causa del terribile incendio del 1970 che distrusse completamente il palazzo lasciando appena le sue mura esterne. È oggi un importantissimo archivio di memorie legate alla storia dell’arte dello spettacolo più grande del Portogallo. Il museo possiede anche una biblioteca per ricercatori dell’area con 35.000 volumi.
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La collezione del museo è impressionate, pensate che si parla di 250.000 oggetti tra cui abiti, manifesti, scenari, disegni, programmi, dischi, spartiti ed altro ancora. Per non parlare poi delle 120.000 fotografie di scena. Lo scopo principale di questo museo è far conoscere, documentare e preservare la collezione legata all’arte di palcoscenico portoghese.
DOVE: Estrada do Lumiar, 10  COME ARRIVARE: Oltre la già citata metro potrete optare per i bus: 703, 717, 736, 796  WEBSITE: www.museudoteatroedanca.gov.pt
PAÇO DO LUMIAR
Conclusa la visita dei musei di Lumiar decidiamo di fare una bella passeggiata tra le antiche viuzze d Paço do Lumiar. Pensate che il quartiere Lumiar fu creato il 2 aprile del 1266, secondo lo storico D. Rodrigo da Cunha, a causa dell’aumento della popolazione di Lisbona.
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  Ma prima di raccontarvi la storia del quartiere voglio scrivervi la leggenda che circola sul nome Lumiar. Secondo la leggenda il re D. Dinis andava spesso ad Odivelas di notte per visitare le sue amenti. la regina Santa Isabel sapendo delle scappatelle del marito chiede ad alcune dame di accompagnarla dicendo “vamos alumiar”. Collocarono così diverse torce lungo il cammino che avrebbe fatto il suo sposo. Passato il re stupido gli veniva detto “Ide vê-las. Nós alumiamos o Vosso caminho”. Traducendo liberamente, la regina disse allo sposo che avrebbe visto (le sue amenti) perché loro gli stavano illuminando il cammino. Adoro l’ironia e voi? Grande donna questa regina.
LA STORIA
Nel 1312 D. Dinis divise i beni del Conte di Barcelos, lasciando al suo figlio illegittimo D. Afonso Sanches e a suo genero la villa e la casa di campagna a Lumiar, che passò a chiamarsi Paços do Infante D. Afonso Sanches durante il regno di D. Afonso IV ed in seguito Paço do Lumiar.
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All’inizio del XVIII secolo questa zona era defina come “un luogo nobile di ville, ulivi e vigne”. Entrò a far parte di Lisbona il 18 luglio del 1885. Nel 1903 Júlio Castilho, padre dell’olisipografia (studio di tematiche culturali, storiche, sociali ed economiche sulla città di Lisbona), viveva a Lumiar e scriveva della trasformazione in villaggio a quartiere di Lisbona così:
“il nostro Lumiar, oggi ricco di palazzi e attraversato da tram, carrozze ed automobili, forma un quartiere della Capitale”.
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Foto di José Artur Leitão Bárcia
La ricchezza di ville nobiliari fa di Paço do Lumiar un percorso di interesse storico e culturale. Durante l’itinerario che vi sto proponendo avrete la possibilità di ammirare ville come la: Quinta dos Azulejos (fa parte di una scuola), Quinta das Hortênsias, Quinta de São Sebastião (Quinta do Cunhal) e Quinta da Nossa Senhora da Paz. Purtroppo molte di queste ville sono oramai lasciate all’abbandono e vandalizzate ma questo non toglie nulla al loro fascino.
Percorrendo la Rua Direita di Paço do Lumiar arriviamo dinanzi la casa dove visse il poeta Cesário Verde precursore della poesia del XX secolo in Portogallo. Mi piange il cuore a vederla in questo stato di abbandono. L’insegna in suo onore, collocata per il primo centenario della sua morte, fa risaltare ancora di più il degrado dell’edificio.
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Per chi non lo conoscesse, José Joaquim Cesário Verde fu drammaturgo, giornalista, politico e professore di D. Luís Filipe, nonché socio effettivo dell’Associazione degli Architetti e Archeologi Portoghesi e socio dell’Accademia di Scienze di Lisbona dell’Istituto di Coimbra e la finisco qui altrimenti mi servirebbero almeno altre 500 parole per definirlo.
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Disegno di Columbano Bordalo Pinheiro
Capela de São Sebastião
Al lato della casa di Césario Verde potete ammirare l’antico eremo di S. Sebastião visitabile appena la domenica mattina durante la messa delle 9:30. Imperdibile la visita sopratutto per sua la cappella costruita nel XVI secolo e completamente rivestita da azulejos (le magnifiche piastrelle) del XVII secolo.
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Non molto distante troverete la Quinta de S. Sebastião che pare sia stata utilizzata dopo la Rivoluzione dei Garofani (1974) da Álvaro Cunhal, conosciuto per essere stato un politico e scrittore portoghese oppositore allo Stato Nuovo (regime fascista).
Quinta doS AzulejoS
Il palazzo della villa fu costruito nella prima metà del XVIII secolo e presenta una facciata rivestita da azulejos del XIX secolo della Fábrica do Rato. Fa parte del Colégio Manuel Bernardes e per questo lo troverete chiuso, come noi, il fine settimana. Se volete visitare il giardino dovrete recarvi durante la settimana in Rua Esquerda, 40-46.
La casa nobiliare fu edificata nel XVII secolo e ricostruita nella prima metà del 1700 per ordine di António Colaço Torres. Pensate che alcuni dei pannelli di azulejos risalgono a prima del terremoto del 1755.
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Foto: Colégio Manuel Bernardes
ITINERARIO A PIEDI
Non mi resta che proporvi un piccolo riassunto visivo dell’itinerario che vi ho proposto alla scoperta del quartiere Lumiar.
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Come avete potuto leggere finora c’è molto da visitare in questo quartiere della città. Oltre alle tappe menzionate vi consiglio di visitare anche:  Igreja do Lumiar fatta costruire nel 1276 sotto il regno di D. Afonso III e dove potrete ammirare in una cappella laterale il cranio di Santa Brigida d’Irlanda. Continuerei poi per il Largo Júlio Castilho dove potrete incontrare la casa (indovinate di chi?) di Júlio de Castilho.
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Altri itinerari di 2, 4 giorni o una settima a Lisbona li potrete trovare nella mia (non) guida di Lisbona, cliccare qui.
Amarcord una giornata nel mio antico quartiere di Lisbona, Lumiar Credo che tutti conoscano il film di Fellini, Amarcord, al punto di utilizzare oramai questo titolo per indicare i ricordi dimenticati di un tempo passato.
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