#quinta dos azulejos lisbona
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soaveintermezzo · 3 years ago
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Quinta dos Azulejos, Lisbona, Portogallo.
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fashionbooksmilano · 5 years ago
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Azulejos
Piastrelle decorative e architettura
Testi di Rioletta Sabo e Jorge Nuno Falcato
fotografie di Nicolas Lemonnier
Sivana Editoriale, Cinisello Balsamo 1998, 216 pagine, 220 ill. a colori,       ISBN  9788882150907
euro 50,00
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Con il viaggio in Spagna del re portoghese Emanuele I nel 1498 e con il suo desiderio di decorare la propria residenza secondo modelli di palazzi andalusi, si vuole tradizionalmente che inizi la storia dell'azulejaria portoghese, che avrà grande sviluppo nel corso dei secoli e caratterizzerà la cultura artistica nel Portogallo, rappresentando una presenza costante sia negli interni che negli esterni di numerosi ambienti architettonici. L'azulejaria, o arte della decorazione in azulejos - piastrelle smaltate dipinte - di ampie superfici, soprattutto parietali, è l'oggetto di questa pubblicazione, che ripercorre i momenti fondamentali della storia di questa tipica e originale espressione della cultura artistica portoghese attraverso l'analisi di alcuni modelli esemplari, situati in particolare a Lisbona e nelle regioni vicine - zona nella quale si concentra gran parte della produzione in azulejo -, quali il Palacio Nacional de Sintra, la Quinta de Bacalhoa, la Quinta dos Azulejos. Realizzazione tipicamente artigianale, l'azulejo continua ancora oggi la sua storia, anzi trova ulteriore diffusione, dando piacevolezza anche alla visione di ambienti cittadini periferici e anonimi, di spoglie architetture industriali o di infrastrutture urbane solitamente poco invitanti, quali la metropolitana di Lisbona. Vibrazioni di luci e di colori, effetti scenici, immagini nelle quali si percepisce un'armonia fra architettura e natura costituiscono il ricco apparato iconografico del volume, dove viene riproposto lo straordinario fascino di questa sorta di "variante portoghese della pittura ad affresco".
17/12/19
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lillyslifestyle · 6 years ago
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Dopo avervi portato virtualmente con me da Lisbona a Cacilhas, oggi riprendiamo il traghetto da Lisbona per raggiungere Barreiro, cittadina visitata molte volte dal grande navigatore Vasco de Gama. Perché? Perché era luogo di costruzione navale. Le barche costruite a Barreiro portarono i portoghesi a scoprire mezzo mondo. Vi ho incuriosito?
Prima di presentarvi la cittadina nella mia consueta forma stilistica, voglio condividere con voi una curiosità: sapevate che Barreiro è stata scelta come location del video Enjoy The Silence dei Depeche Mode e gli U2 registrarono e fotografarono lo spazio industriale di Barreiro per il loro album How to Dismantle an Atomic Bomb? Non ve lo aspettavate, vero?
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Un po’ di storia
Dalle modeste origini, antigamente Barreiro era appena un piccolo paesino a bordo fiume che comincia poi a crescere dopo la conquista cristiana della zona, per opera dei cavalieri dell’Ordine di Santiago.
Gli abitanti erano prevalentemente pescatori oppure lavoratori della saline. Di Barreiro però si parla appena nei libri di storia come un luogo strategico per le scoperte marittime ad opera dei portoghesi proprio per la motivazione che vi avevo accennato pocanzi, ovvero, l’ottima posizione geografica per la costruzione delle navi.
Solitamente le imbarcazioni erano costruite all’inizio dell’estate nella Ribeira das Naus di Lisbona, oggi luogo di passeggio e relax ai tavolini dei tanti bar e chioschetti vista fiume. Durante l’inverno, invece, le navi erano costruite nella Feitoria da Telha, ai margini del fiume Coina, una zona riparata dalle tempeste e le forti correnti.
In questa stessa zona importante fu anche la fabbricazione di biscotti, quelli del forno di Mata da Machada, alimento fondamentale durante le lunghe navigazioni. Per non parlare poi della produzione del vino e dell’estrazione del sale. Come vedete Barreiro ha una lunga storia commerciale che la porta oggi ad essere luogo di interesse per l’archeologia industriale, oggetto di numerosi tour ed itinerari turistici.
Grazie allo sviluppo di Barreiro sin dal 1861 si trasforma in una moderna città industriale ed operaia. Vi piacerebbe visitarla virtualmente con me?
cosa visitare a barreiro
Hou lá hou demo barqueiro, sabeis vós no que me fundo? Quero lá tornar ao mundo, e trazer o meu dinheiro, qu´ aquel ´outro marinheiro, porque me vê vir sem nada, dá-me tanta borregada (pancada) como lá do Barreiro. GIL VICENTE, Auto da Barca do Inferno.
E se la cittadina è decantata anche da Gil Vicente noi non possiamo certo non visitarla. Qui di seguito alcuni miei consigli per scoprire al meglio la cittadina e trascorrere una giornata fuori Lisbona.
COME ARRIVARE
Da Lisbona basterà prendere il traghetto della Transtejo dalla stazione fluviale in Piazza del Commercio. Il tragitto di navigazione durerà appena 20 minuti e potrete utilizzare la tesserina ricaricabile dei trasporti (per approfondire, cliccate qui).
Prima di indicarvi un possibile itinerario da fare a piedi, alla scoperta di Barreiro, voglio consigliarvi di “non seguirlo” ma di perdervi, il miglior modo per scoprire questa cittadina, infatti e proprio come abbiamo fatto noi la prima volta. Il nostro istinto ci ha fatto scoprire delle piccole viuzze molto pittoresche.
  Se invece volete approfittare delle nostre scopert,e perché avete poco tempo a disposizione, allora vi consiglio quanto segue.
Sbarcati ed usciti dalla stazione vi attenderà un enorme parcheggio e terminal di diverse linee di autobus. Attraversando l’intero parcheggio e girando a sinistra dinanzi a voi vedrete un edificio abbastanza insolito e colorato, sarete arrivati all’ADAO  -Associação Desenvolvimento Artes e Ofícios. Se mi seguite su Facebook avrete visto i video e le foto della passata edizione dell’Open Day [presto il video].
luoghi d’interesse
ADAO è un’associazione di inclusione artistica che ha occupato un antica caserma dei vigili del fuoco abbandonata. Al suo interno tutte le espressioni artistiche sono le benvenute. 3200 metri quadrati di spazio espositivo per offrire una gigantesca sala d’esposizioni ed un’incubatrice di idee e nuovi progetti degli artisti indipendenti nazionali ed internazionali.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Se ADAO vi è piaciuto significa che, come me, amate l’arte urbana. Sicuramente non ve lo aspettate ma Barreiro è ricca di opere di artisti famosi e/o meno famosi ma le cui opere che vi lasceranno a bocca aperta. Il mio consiglio? Deambulare senza meta tra i violetti del centro a caccia di opere.
Le più famose sono sicuramente quelle di Bordalo II e di Vhils di cui vi ho parlato ampiamente nella sezione del blog dedicata alla Street Art. Per chi non la conoscesse, invito a cliccare qui.
Sicuramente una delle passeggiate da fare a Barreiro è quella lungo fiume dove potete ammirare numerosi mulini ad acqua, anticamente erano 11 ma potrete ancora trovare traccia di quelli di: Coina, Telha, Palhais, Grande, Pequeno, del Cabo, de’ El Rei, in Vale de Zebro.
In funzione sin dal medioevo i “Moinhos de Maré” e i “Moinhos de Vento” sono uno dei punti d’interesse più visitati della città. Chi non resta incantato dal fascino di un mulino? I più famosi sono sicuramente i tre mulini fatti costruire nel 1852 dalla famiglia Costa in Alburrica dai nomi curiosi: O Gigante, o Poente e o Nascente.
Il primo di stile olandese disattivato nel 1919 fu trasformato in abitazione di pescatori fino al 1998, anno in cui passa di proprietà del comune. Gli altri due mulini, Nascente e Poente, sono di stile comune entrambi disattivati nel 1950 e di proprietà del comune sin dal 1973. Bellissimo il pannello di azulejos che decora il mulino Poente e rappresenta la Madonna del Rosario.
Ci sono anche dei percorsi consigliati dall’ufficio del turismo di Barreiro. Il percorso di circa 10 km si estende dalla spiaggia di Copacabana fino a Augusto Cabrita. È un percorso in pianura che dura circa 3 ore e può essere effettuato anche con guida (5€) o audio guida (3€). Se non volete percorrere 10 chilometri a piedi potete optare per l’alternativa in autobus 1, 3 e 7 il costo è di 10€. Maggiori informazioni.
museo industriale della baia del teJo
Altro circuito da fare, se amate l’archeologia industriale, è la visita dell’antica CUF, un complesso industriale inaugurato nel 1908. Si fabbricavano olii per saponi ed altri derivati, Il boom economico arriva durante il periodo fascista con il blocco delle importazioni per sviluppare la produzione interna del Paese. L’impianto si ingrandisce includendo anche un asilo, un cinema ed altri luoghi di incontro per i lavoratori e le loro famiglie.
Il museo è stato inaugurato il 20 dicembre del 2004 e riunisce importanti reperti, macchinari dell’area tessile, chimica, metalmeccanica, produzione elettrica, sicurezza ed igiene, giusto per citarne alcuni. Maggiori informazioni.
Se anche voi amate le imbarcazioni come me non potete perdere un incontro ravvicinato con la “varino Pestarola“, antica imbarcazione a vela del XIX secolo che serviva per il trasporto di materiali come carbone, sughero, sabbia, cereali, legno ed altro ancora fino alle limitrofe zone fluviali.
Nel 1999 il comune di Barreiro acquisisce l’imbarcazione allo scopo di  salvaguardare e preservare il patrimonio culturale ed ambientale della zona. Per informazioni sulle prenotazioni di visita e navigazione, cliccare qui.
spazio della memoria
Inaugurato il 29 giugno del 2014, è uno spazio museale centrato sulla storia, identità e patrimonio locale di Barreiro e dintorni. Numerose sono le esposizioni organizzate, workshop e corsi per varie fasce d’età. Interessante, principalmente per i ricercatori, il suo archivio e la biblioteca. Maggiori informazioni.
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Parco Nazionale da Machada
Se volete trascorrere alcune ore a contatto con la natura potete sempre recarvi alla Mata Nacional da Machada. Una proprietà costruita nell’antica pineta della Valle de Zebro e la Quinta da Machada, quest’ultima di proprietà del Convento de Nossa Senhora da Luz da Ordem de Cristo”. Quando gli ordini religiosi furono estinti nel 1834 la proprietà fu acquistata da un privato ed in seguito passò in mano allo Stato che ampliò gli ettari fino ad includere anche la pineta.
Le sue specie arboree furono pintaste nel XV secolo da D. João II per aumentare la produzione di materia prima: il legno, per la costruzione delle caravelle. Oggi è un luogo di ristoro per tutta la famiglia. Esistono anche numerose attività legate all’ambiente.
All’interno del parco potrete trovare anche l’antico forno di ceramica del Campo Arqueológico. Un forno datato tra il 1450 e 1530.  La sua localizzazione è dovuta all’abbondanza di legno e combustibile necessario al suo funzionamento e l’argilla per la produzione.
Estaleiro naval da telha – arsenale della marina
Vi ho già anticipato che Barreiro era famosa per la costruzione navale durante l’espansione portoghese. Oggi non si costruiscono più le navi ma è possibile visitare l’antico arsenale di Barreiro.
Risalente al XVII secolo è situato sull’antica Ribeira da Telha, sul margine del fiume Coina. Ma in questo luogo non si costruivano solo ed esclusivamente navi per le Grandi Scoperte ma anche le imbarcazioni più modeste chiamate “Muletas do Barreiro”, una specifica imbarcazione che navigava sul fiume Tago. Per saperne di più invito a visitare l’attuale museo dedicato alla marina..
Complexo Real do Vale de Zebro
museo dei fucilieri
Era gestito dalla corona da qui il nome Complexo “Real” de Vale de Zebro. Costituito da ben 27 forni per la cottura dei biscotti, magazzino per cereali, porto di imbarco e sbarco e mulino d’acqua (moinho D’el Rei), il più grande della regione.
Voluto per volere di D. Afonso V, fu un luogo d’importazione di schiavi per la mancanza di mano d’opera locale. Nel 1553 la quantità di schiavi era tale che esisteva nella chiesa di Nª Sª da Graça una «Confraria do Rosário dos Homens Pretos».
Tutta quest’area fu distrutta dal terribile terremoto del 1755 e il complesso fu ricostruito per volere del Marchese di Pombal. La facciata principale e le gallerie del forno interno sono proprio di quel periodo, nominato pombalino.
In tempi più recenti e sin dal 1961 tra queste mura è ospitata la Escola de Fuzileiros Navais (scuola dei fucilieri) e il Museu do Fuzileiro. Il museo presenta una collezione di oggetti relativi alla storia e all’evoluzione dei Fucilieri in Portogallo.
Spiagge fluviali
Se visiterete Barreiro d’estate potrete anche approfittare delle sue spiagge fluviali come quella di Alburrica, sicuramente la più famose perché ai piedi dei mulini. Ma non è l’unica, avete anche: Barra a Barra una spiaggia di 560 metri, Praia do Clube Naval che arriva fino a Bico do Mexilhoeiro e Copacabana. Per maggiori informazioni sulle spiagge invito a cliccare qui.
Prima di imbarcarvi nuovamente per tornare a Lisbona, non perdete l’occasione di passeggiare lungo l’Avenida da Praia (nome ufficiale Avenida Bento Gonçalves) per approfittare di una della viste più belle su Lisbona e sorridere vedendo i bambini locali arrampicarsi come scimmiette prima di tuffarsi nelle acque del fiume.
Siamo giunti ai saluti, spero che questa giornata virtuale con me a Barreiro sia stata di vostro gradimento. Vi aspetto per nuovi viaggi e/o brevi gite fuori porta da Lisbona.
Intanto vi consiglio di seguirmi su Facebook, Instagram e Twitter per esser sempre informati sulle novità e curiosità di Lisbona e il Portogallo. A presto!
[Tutte le foto presenti nell’articolo, non firmate, sono di proprietà della Câmara Municipal de Barreiro]
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viaggiatori · 7 years ago
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La capitale del Portogallo è senz’altro una città che aspetta di farsi scoprire. Lisbona è rimasta sempre fedele a sé stessa come si evince dalle sue pittoresche strade, meravigliosi scorci, i suoi Azulejos e la sua coloratissima architettura ma anche e soprattutto, dall’evidente contrasto tra palazzi nuovi e in buone condizioni letteralmente confinanti con strutture abbandonate a sé stesse, bruciate e lacerate dall’inesorabile passare del tempo. La sua storia e il suo patrimonio suggeriscono più di una visita.
Essendo una città molto visitata e neanche troppo lontana, si sa tutto o quasi del posto ma viverla è certamente ben altra cosa. Una settimana potrebbe non bastare per esplorarla a dovere.
I quartieri dell’Alfama e di Baixa sono incantevoli proprio come lo sono zone più moderne come il Quartiere Marco Polo o il Parque das Nacoes dove si trova il più bell’acquario d’Europa. Naturalmente l’imponente ponte del 25 aprile – che tanto ricorda il Golden Gate Bridge di San Francisco – rappresenta una tappa obbligata. I punti da dove osservarlo sono sicuramente molti tenendo conto della vastità di spazio a disposizione.
Pertanto, ogni posto merita una sosta e un’osservazione magari da seduti godendosi la brezza dell’atlantico. Consiglio di farlo di fronte alla moderna struttura del Maat – museo intrigante -. La placa do comercio, punto nevralgico della città.
Di cose da fare ce non sono veramente tante. Diciamo pure che pure un soggiorno di 3-4 giorni dovete recarvi alla stazione di Rossio da dove potete collegarvi in tutti punti della città davvero efficientemente collegata. Tram 28 e visita del Barrio Alto ovviamente sono sottointese.
Se avete tempo non posso che consigliarvi di lasciarvi travolgere dalla città passeggiando di quartiere in quartiere. Il quartiere di Belem (dove trovate l’omonima torre) vi permetterà di godere del panorama migliore che potete trovare in città insieme a quello dell’elevator de Santa Justa.
Muoversi è agevole e facile la metro costa 1.40€ a tratta ma dovete necessariamente munirvi di un ticket della durata di un anno presso gli appositi distributori automatici e ricaricarla a piacimento. Il ticket giornaliero è di 6€ per 24H. La città offre alloggi di ogni tipo e di ogni prezzo per i viaggiatori senza particolari pretese si trovano ottimi bnb da 40/50 euro a notte.
Parlando di cibo si mangia davvero bene. Il baccalà viene servito in molti modi e con varie pietanze – è buonissimo – ma l’esplosione di gusti la trovate al Mercado da Ribera di fronte alla stazione di Caios do Sodré in cui ci sono tanti ristoranti che cucinano cibo locale ed etnico.
Lisbona però offre anche nelle sue zone limitrofe autentiche perle come Sintra. L’incredibile varietà dei suoi edifici, i suoi lussureggianti giardini e il suo inconfondibile scenario non possono non essere apprezzati.  Questo comune – a 30 mn di treno dalla città – si trova nel distretto di Lisbona. È un importante centro della regione storica dell’Estremadura all’estremo nord della Serra.
I punti da visitare sono molti, io nella fattispecie ho visitato con piacere Sintra centro storico,  Palácio e Quinta da Regaleira, Castelo dos Mouros – Sintra Palácio Nacional da Pena. Camminando per le sue strade si ha la sensazione di essere in un posto sospeso nel tempo ai limiti con la fantasia. I suoi toni fiabeschi gli conferiscono un’atmosfera rilassante che vi farà sentire bene.
Cosa vedere in Portogallo: l’incantevole Lisbona e la perla Sintra La capitale del Portogallo è senz’altro una città che aspetta di farsi scoprire. Lisbona è rimasta sempre fedele a sé stessa come si evince dalle sue…
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lillyslifestyle · 7 years ago
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Credo che tutti conoscano il film di Fellini, Amarcord, al punto di utilizzare oramai questo titolo per indicare i ricordi dimenticati di un tempo passato. Oggi voglio proporvi un itinerario alternativo alla scoperta della zona nord della città di Lisbona, Lumiar, a cui sono affezionata perché è stato il mio antico quartiere per oltre 3 anni.
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Prima di cominciare il nostro itinerario, alla scoperta virtuale di Lumiar, voglio scrivervi una curiosità a cui tengo molto. Sapevate che delle 150 strade che esistevano nel 2007 a Lisbona appena sei avevano un nome di donna e tre delle quali si trovano proprio in questo quartiere? Detto questo, torniamo a noi.
Partiamo dall’uscita dalla metropolitana, linea gialla, della stazione Lumiar.
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A meno di 5 minuti a piedi raggiungiamo la nostra prima meta il Museo do Traje e da Moda, un museo dedicato agli abiti indossati nel corso dei secoli ed allestito in un meraviglioso palazzo storico, il Palácio Angeja-Palmela.
MUSEU DO TRAJE E DA MODA
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Creato nel 1976 riunisce la collezione di indumenti dal XVIII secolo ad oggi. Il palazzo storico, di ovvie influenze pombaline, fu edificato sull’antico Paço di D. Afonso Sanches dopo il terribile terremoto del 1755. Al suo interno non si può restare indifferenti alla cappella dedicata a Santa Rita rappresentata su di un altare dorato e ai suoi lati gli fanno compagnia Santo Antonio di Padova e San Francesco Saverio.
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Tornando alla collezione del museo, gli abiti femminili rappresentano la quasi totalità della collezione insieme ai magnifici accessori ornamentali e di toeletta. La collezione maschile, prevalentemente fabbricata in seta e lino, è ridotta ma non di meno importanza così come la collezione per bambini.
All’esterno del museo si trova il giardino botanico di Monteiro-mor. Risalente al 1975, data in cui lo Stato portoghese acquisisce un insieme di immobili denominati Quinta do Monteiro-Mor. L’area corrisponde a circa 11 ettari con tanto di giardino del XVIII secolo dove si trova il primo Araucaria heterophylla, o pino di Norfolk, conosciuto nel Portogallo continentale.
DOVE: Largo Júlio de Castilho – Lumiar COME ARRIVARE: Oltre la già citata metro potrete optare per i bus: 703, 717, 736, 796  WEBSITE: museudotraje.gov.pt
GIARDINO BOTANICO
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Sarò sincera, lo stato del parco non è dei migliori ma quest’area un po’ trasandata è affascinante, sopratutto se si esce dal sentiero di terra battuta e breccioline per seguire le indicazioni “Mata” che ci portano direttamente in un bosco inaspettato in piena città.
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Il giardino botanico è attraversato da un fiumiciattolo, che purtroppo era secco durante la nostra visita, e secondo la tradizione (non confermata) il giardino pare sia stato creato da Domingos Vandelli, terzo Marchese di Angela, nella seconda metà del XVIII secolo.
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Durante la nostra passeggiata, all’ombra di secolari alberi, troviamo anche un’enorme area verde, un prato adattato ad area picnic che spero di provare presto visto che amo molto mangiare sui prati, infatti spesso ci rechiamo alla Mata de Alvalade.
Non siamo gli unici ad esser rimasti rapiti dal verde di questo parco lo stesso scrittore portoghese Almeida Garrett nel suo “No Lumiar” scriveva:
Ali no seu Lumiar, entre as sinceras Belezas desse parque, entre essas flores, A qual mais bela e de mais longe vinda Esmaltar de mil cores
Per leggere l’intera poesia cliccare qui.
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Disegno di Pedro Augusto Guglielmi
MUSEU DO TEATRO E DA DANÇA
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Continuiamo il nostro itinerario, preferendo il percorso all’interno del giardino avendo fatto il biglietto cumulativo (conviene, si risparmi parecchio e vi costerà appena 6€ totali oppure ingresso gratuito la domenica mattina se siete residenti), ed arriviamo al museo del teatro e della danza.
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Situato a meno di 5 minuti a piedi dal Museu do Traje e da Moda l’edificio del Museo del Teatro e della Danza ha una struttura più moderna, opera di Joaquim Cabeça Padrão, a causa del terribile incendio del 1970 che distrusse completamente il palazzo lasciando appena le sue mura esterne. È oggi un importantissimo archivio di memorie legate alla storia dell’arte dello spettacolo più grande del Portogallo. Il museo possiede anche una biblioteca per ricercatori dell’area con 35.000 volumi.
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La collezione del museo è impressionate, pensate che si parla di 250.000 oggetti tra cui abiti, manifesti, scenari, disegni, programmi, dischi, spartiti ed altro ancora. Per non parlare poi delle 120.000 fotografie di scena. Lo scopo principale di questo museo è far conoscere, documentare e preservare la collezione legata all’arte di palcoscenico portoghese.
DOVE: Estrada do Lumiar, 10  COME ARRIVARE: Oltre la già citata metro potrete optare per i bus: 703, 717, 736, 796  WEBSITE: www.museudoteatroedanca.gov.pt
PAÇO DO LUMIAR
Conclusa la visita dei musei di Lumiar decidiamo di fare una bella passeggiata tra le antiche viuzze d Paço do Lumiar. Pensate che il quartiere Lumiar fu creato il 2 aprile del 1266, secondo lo storico D. Rodrigo da Cunha, a causa dell’aumento della popolazione di Lisbona.
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  Ma prima di raccontarvi la storia del quartiere voglio scrivervi la leggenda che circola sul nome Lumiar. Secondo la leggenda il re D. Dinis andava spesso ad Odivelas di notte per visitare le sue amenti. la regina Santa Isabel sapendo delle scappatelle del marito chiede ad alcune dame di accompagnarla dicendo “vamos alumiar”. Collocarono così diverse torce lungo il cammino che avrebbe fatto il suo sposo. Passato il re stupido gli veniva detto “Ide vê-las. Nós alumiamos o Vosso caminho”. Traducendo liberamente, la regina disse allo sposo che avrebbe visto (le sue amenti) perché loro gli stavano illuminando il cammino. Adoro l’ironia e voi? Grande donna questa regina.
LA STORIA
Nel 1312 D. Dinis divise i beni del Conte di Barcelos, lasciando al suo figlio illegittimo D. Afonso Sanches e a suo genero la villa e la casa di campagna a Lumiar, che passò a chiamarsi Paços do Infante D. Afonso Sanches durante il regno di D. Afonso IV ed in seguito Paço do Lumiar.
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All’inizio del XVIII secolo questa zona era defina come “un luogo nobile di ville, ulivi e vigne”. Entrò a far parte di Lisbona il 18 luglio del 1885. Nel 1903 Júlio Castilho, padre dell’olisipografia (studio di tematiche culturali, storiche, sociali ed economiche sulla città di Lisbona), viveva a Lumiar e scriveva della trasformazione in villaggio a quartiere di Lisbona così:
“il nostro Lumiar, oggi ricco di palazzi e attraversato da tram, carrozze ed automobili, forma un quartiere della Capitale”.
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Foto di José Artur Leitão Bárcia
La ricchezza di ville nobiliari fa di Paço do Lumiar un percorso di interesse storico e culturale. Durante l’itinerario che vi sto proponendo avrete la possibilità di ammirare ville come la: Quinta dos Azulejos (fa parte di una scuola), Quinta das Hortênsias, Quinta de São Sebastião (Quinta do Cunhal) e Quinta da Nossa Senhora da Paz. Purtroppo molte di queste ville sono oramai lasciate all’abbandono e vandalizzate ma questo non toglie nulla al loro fascino.
Percorrendo la Rua Direita di Paço do Lumiar arriviamo dinanzi la casa dove visse il poeta Cesário Verde precursore della poesia del XX secolo in Portogallo. Mi piange il cuore a vederla in questo stato di abbandono. L’insegna in suo onore, collocata per il primo centenario della sua morte, fa risaltare ancora di più il degrado dell’edificio.
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Per chi non lo conoscesse, José Joaquim Cesário Verde fu drammaturgo, giornalista, politico e professore di D. Luís Filipe, nonché socio effettivo dell’Associazione degli Architetti e Archeologi Portoghesi e socio dell’Accademia di Scienze di Lisbona dell’Istituto di Coimbra e la finisco qui altrimenti mi servirebbero almeno altre 500 parole per definirlo.
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Disegno di Columbano Bordalo Pinheiro
Capela de São Sebastião
Al lato della casa di Césario Verde potete ammirare l’antico eremo di S. Sebastião visitabile appena la domenica mattina durante la messa delle 9:30. Imperdibile la visita sopratutto per sua la cappella costruita nel XVI secolo e completamente rivestita da azulejos (le magnifiche piastrelle) del XVII secolo.
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Non molto distante troverete la Quinta de S. Sebastião che pare sia stata utilizzata dopo la Rivoluzione dei Garofani (1974) da Álvaro Cunhal, conosciuto per essere stato un politico e scrittore portoghese oppositore allo Stato Nuovo (regime fascista).
Quinta doS AzulejoS
Il palazzo della villa fu costruito nella prima metà del XVIII secolo e presenta una facciata rivestita da azulejos del XIX secolo della Fábrica do Rato. Fa parte del Colégio Manuel Bernardes e per questo lo troverete chiuso, come noi, il fine settimana. Se volete visitare il giardino dovrete recarvi durante la settimana in Rua Esquerda, 40-46.
La casa nobiliare fu edificata nel XVII secolo e ricostruita nella prima metà del 1700 per ordine di António Colaço Torres. Pensate che alcuni dei pannelli di azulejos risalgono a prima del terremoto del 1755.
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Foto: Colégio Manuel Bernardes
ITINERARIO A PIEDI
Non mi resta che proporvi un piccolo riassunto visivo dell’itinerario che vi ho proposto alla scoperta del quartiere Lumiar.
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Come avete potuto leggere finora c’è molto da visitare in questo quartiere della città. Oltre alle tappe menzionate vi consiglio di visitare anche:  Igreja do Lumiar fatta costruire nel 1276 sotto il regno di D. Afonso III e dove potrete ammirare in una cappella laterale il cranio di Santa Brigida d’Irlanda. Continuerei poi per il Largo Júlio Castilho dove potrete incontrare la casa (indovinate di chi?) di Júlio de Castilho.
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Itinerario Lisbona occidentale
Itinerario Lisbona orientale, Parque das Nações
Pillole di Lisbona, Príncipe Real
Altri itinerari di 2, 4 giorni o una settima a Lisbona li potrete trovare nella mia (non) guida di Lisbona, cliccare qui.
Amarcord una giornata nel mio antico quartiere di Lisbona, Lumiar Credo che tutti conoscano il film di Fellini, Amarcord, al punto di utilizzare oramai questo titolo per indicare i ricordi dimenticati di un tempo passato.
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