#dimezzati
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primepaginequotidiani · 3 months ago
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PRIMA PAGINA Nuova Ferrara di Oggi lunedì, 02 settembre 2024
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ilpianistasultetto · 5 months ago
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Nel nostro Paese, come in tutta Europa, ogni tipo di politica green e' stata bocciata. Alle elezioni europee, chi parlava di clima e ambiente e' stato bocciato sonoramente. Per molti: "una casta benestante, i soliti radical-chic da salotto che vogliono imporrere regole a tutto il popolo. Auto elettriche? Nemmeno a parlarne. Riduzioni di allevamenti intensivi o di coltivazioni? Roba buona per la fantascienza. Economia circolare? Brrrrr.. Decrescita? Una parolaccia. Case green? Ma vaff...... Addirittura e' troppo anche una piccola tassa sulla plastica. I cittadini italiani (ed europei) sono stati chiari: seguitare a fare quello che si e' fatto negli ultimi 50anni e anche di piu', senza briglie e senza lacci. Chi tocca fili diversi, muore. Quello che non capisco e' vedere quelle stesse persone cosi contrarie ad ogni cambiamento, strapparsi le vesti o imprecare quando le proprie auto vengono martellate da grandine grossa come pesche o portate a valle da acque spaventose o quando l'acqua di qualche temporale arriva al primo piano delle loro case o quando i loro raccolti vengono dimezzati dalla siccita'. Chi preferisce affidarsi al fatalismo, almeno metta pala e stivaloni dietro la porta di casa e stia sempre pronta alla guerra con la natura (e, possibilmente, a sostenerne i danni).
@ilpianistasultetto
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veroves · 3 months ago
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ventiquattro anni di lavoro senza cartellino, chiaramente già dimenticata una timbratura. prevedo stipendi dimezzati.
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b0ringasfuck · 3 months ago
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canterai · 1 year ago
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Più la guerra a Gaza va avanti, meno in Italia ci si prende la responsabilità di assumere una posizione ed esprimere la propria opinione, cosa che di sicuro in questo momento è esattamente delicata, data la situazione. Ma nessuno parla. I telegiornali della rai sono agghiaccianti per come espongono i fatti, specie se paragonati a quelli degli altri canali. Nei programmi come otto e mezzo di Lilli Gruber gli ospiti si sono dimezzati, nessuno si espone. Agghiacciante, agghiacciante.
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mezzopieno-news · 1 year ago
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CALANO I DECESSI PER INQUINAMENTO DELL’ARIA
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L’inquinamento atmosferico è responsabile di oltre 1 decesso su 9 e il quarto principale fattore di rischio di morte a livello globale.
La contaminazione causata dalle emissioni rilasciate nell’aria è una minaccia per la salute umana e del pianeta che sta vedendo un notevole ridimensionamento nel tempo e che sta causando una diminuzione dei tassi di mortalità per inquinamento atmosferico, principalmente grazie ai miglioramenti nell’inquinamento cosiddetto ‘indoor’, quello relativo agli ambienti domestici. Negli ultimi 30 anni i decessi causati dall’inquinamento dell’aria si sono quasi dimezzati. Il calo dei decessi è la conseguenza di trasporti, agricoltura e attività industriali, energetiche e domestiche più pulite e sempre meno impattanti.
Le emissioni dei veicoli per il trasporto sono responsabili del 50% di tutti i decessi correlati al biossido di azoto, seguiti dall’inquinamento industriale e dall’inquinamento generato dal settore energetico. Le attività domestiche come l’uso di sistemi di riscaldamento a carbone e a gas, seguite dall’agricoltura, sono le principali cause di decessi correlati ai particolati. Questi dati sono estremamente eterogenei a seconda della regione e del reddito. Il peso dell’inquinamento atmosferico tende ad essere maggiore nei paesi a basso e medio reddito e migliora con l’aumentare del tenore di vita e con l’adozione di tecnologie via via meno inquinanti e grazie alle politiche di contenimento delle emissioni industriali. Nella casistica mondiale l’Europa è l’area con la più bassa mortalità per inquinamento dell’aria, circa quattro volte meno della media mondiale.
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Fonte: Ufficio Studi Mezzopieno – Guarda altri grafici
Global Health Data Exchange
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istanbulperitaliani · 10 months ago
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La Turchia è ufficialmente sotto sfratto
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Queste non sono foto che riguardano il terremoto del 6 febbraio del 2023. Sono foto di Istanbul ed in qualche modo sono collegate al sisma dove persero la vita circa 60mila persone.
Decenni di urbanizzazione disordinata accompagnata da una edilizia mediocre hanno prodotto città vulnerabili.
Facciamo una premessa: Dopo il Terremoto di Van del 2012 nasce la legge 6306 per facilitare la trasformazione delle aree urbane a rischio sismico (si stima circa il 66% della Turchia).
Questa legge alla fine ha spalancato le porte alla speculazione. Lo abbiamo visto nel Terremoto di Gaziantep del 2023 dove case di recente costruzione sono collassate.
Dopo il terremoto di Gaziantep venne approvato un maxi emendamento alla legge 6306. Anche questo emendamento alla fine sta producendo una campagna nazionale di espropri e di ricostruzione perché vengono date priorità ad aree ad alto potenziale speculativo rispetto a quelle ad elevato rischio sismico.
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Come funziona? basta l'assenso del 50%+1 dei proprietari (prima erano chiesti i 2/3) con minaccia di esproprio per chi non approva. Sono dimezzati i tempi per i ricorsi, gli abitanti hanno 90 giorni per lasciare la casa con immediata chiusura delle utenze e lo sfratto forzato. Oltre alle spese di demolizione ai proprietari viene addebitato l’aumento di valore dell’immobile. Chi non può farlo é costretto ad un nuovo indebitamento con lo Stato, o a farsi versare il valore stimato dell’abitazione pre-trasformazione o si vedrà trasferire la proprietà altrove, per esempio in un comprensorio di edilizia pubblica.
Gli affittuari non sono presi in considerazione.
Questo ovviamente riguarda tutta la Turchia. E sono in atto molte proteste. E' vero che c'é bisogno di una velocizzazione del rinnovamento edilizio ma se non é seguito da un riassetto urbano ragionato in chiave antisismica rimane del tutto inutile. Infine questo tipo di ricostruzione rende la sicurezza più che un diritto un asset economico. In pratica in Turchia la sicurezza vale solo per chi riesce a permettersela.
Tralascio il discorso sulla rimozione dei milioni di tonnellate di detriti. Meritano un discorso a parte. Basti pensare che in moltissimi casi vengono rimossi in fretta e senza seguire le normative sanitarie e ambientali. Con le proteste delle comunità insieme ad ingegneri ed ambientalisti.
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La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città. Scrivi una e-mail a: [email protected] anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
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liam-twatter · 10 months ago
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puntuale ogni anno arriva la balla del "record di ascolti, 9 milioni, Amadeus batte sè stesso"... ma di cosa parlano? non ha battuto neanche l'anno scorso, 10.757.000 la prima serata. In pratica gli ascolti si sono quasi dimezzati rispetto a una volta
(e senza neanche contare che prima dell'87 non c'era l'Auditel, era un mega evento nazionale)
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idettaglihere · 2 years ago
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sto affrontando giorni davvero bui a causa del mio corpo e della mia immagine in generale; molte persone ormai mi fanno notare quanto io sia dimagrita e paradossalmente questa cosa mi fa provare solo imbarazzo in negativo. non riesco a guardarmi allo specchio senza provare ribrezzo; i miei capelli sono dimezzati, quelli bianchi non posso coprirli e ogni volta che mi pettino ne perdo sempre di più, il mio seno è ormai del tutto svuotato, inguardabile, per nulla femminile; le mie braccia sono per me la cosa peggiore, ho così tanta pelle in eccesso che le guardo e mi viene da vomitare perché nessun esercizio potrà rimediare. il mio doppiomento è diventato molle, la mia pancia anche e le smagliature ormai sono infinite. mi vedo molto più brutta in viso, non mi va nemmeno più di truccarmi se non mettere il mascara per andare a lavoro. dimagrire è bello, vedere il frutto degli sforzi, vedere il numero della bilancia scendere, ma c'è un lato della medaglia che non considera nessuno ed è il peggiore. io vorrei solo essere bella, come tutte le ragazze che vedo e ammiro, come una persona accettabile, che non si deve vergognare di se stessa, e invece.
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urban-survival-academy · 2 months ago
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1) operazione*realmente* granulare, altro che "mirata". qui ci sta del genio, soprattutto nell'effetto a cascata delle varie tipologie di dispositivi, di volta in volta usati come backup di quelli presi di mira. il lavoro di ingegneria sociale fatto per far considerare insicuri i cellulari, perché difficli da modificare a causa della catena logistica frammentata, é stata una mossa assolutamente sagace. mi ricorda i Mengalor ne Il Quinto Elemento:
"L'onore ha ucciso milioni di persone e non ne ha salvata una."
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2) azione umanamente deplorevole, ma siamo in guerra, o no? attendiamo ora l'attacco missilistico, con i ranghi dimezzati, le comunicazioni quasi impossibili (gli sono rimasti forse i piccioni viaggiatori), il comando allo sbando. questa operazione resterà negli annali di storia
3) anche un martello può essere usato per uccidere, ma non per questo i martelli vanno banditi
Israel is now carrying out another massive terrorist attack in Lebanon. Similar to the pager attack yesterday, Israel is targeting electronic devices and making them explode all over the country:
Reuters news agency reported, citing both a security source and an eyewitness, that the devices involved in Wednesday’s explosions were portable radios, unlike the pagers that were attacked the previous day. Al-Mayadeen reported that the devices, apparently ICOM V82s, detonated, and “due to the devices containing highly flammable lithium batteries, the explosions were severe.” “The explosions caused massive fires in cars, motorcycles, apartments, and stores all over Lebanon,” the report added.
Several residential buildings and shops are on fire. Nine people have been killed so far, and hundreds more are wounded.
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People with family in Lebanon are now receiving texts and calls from their loved ones telling them not to worry if they don't hear from them for a few days, as they're scared their phones might be rigged with explosives.
What do you call this, if not terrorism?
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dropsofsciencenews · 4 days ago
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Piegarsi, ma non spezzarsi: la resistenza degli alberi ai venti
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Chiunque abbia osservato forti raffiche di vento sa quanto gli alberi possano piegarsi senza spezzarsi, tornando poi alla loro posizione originaria. Questa resilienza dipende da strategie naturali che permettono agli alberi di dissipare l’energia del vento e prevenire danni. In alcuni casi, i venti moderati migliorano la stabilità degli alberi, aiutandoli ad adattarsi all’ambiente ventoso. Tuttavia, quando la forza del vento supera la loro soglia di resistenza, tronchi, rami o radici possono spezzarsi, con conseguenze devastanti per le foreste.
Con l’aumento degli eventi climatici estremi, come cicloni e tifoni, a causa del cambiamento climatico, comprendere i meccanismi di resistenza degli alberi è cruciale. Questo non solo per ridurre le perdite economiche, ma anche per prevenire la diffusione di patogeni e insetti dannosi. Uno studio recente ha analizzato il comportamento degli alberi di Cryptomeria japonica in due parcelle forestali con configurazioni diverse. Nella parcella P-100, non diradata, erano presenti 3000 fusti per ettaro, mentre nella parcella P-50, diradata, i fusti erano dimezzati, con 1500 alberi per ettaro. Per studiare la risposta degli alberi al vento, i ricercatori hanno installato trasduttori a estensimetro alla base dei tronchi per misurare i momenti torcenti, e unità di misura inerziale a sei metri d’altezza per registrare i movimenti in tre dimensioni.
Tra il 2017 e il 2019, i ricercatori hanno raccolto dati sulle risposte degli alberi al vento naturale, incluso il super tifone Trami del 2018. Successivamente, hanno utilizzato gli alberi sradicati per esperimenti di torsione e trazione meccanica. Negli esperimenti di trazione, gli alberi sono stati tirati fino allo sradicamento per misurare il momento torcente massimo, cioè la forza necessaria per abbatterli. I risultati hanno mostrato che gli alberi oscillano secondo due frequenze principali. Con venti leggeri, oscillano ad alta frequenza, intorno ai 2-2,3 cicli al secondo, quando i rami assorbono l’energia, proteggendo tronco e radici. Con venti più forti, invece, gli alberi passano a una bassa frequenza, tra 0,2 e 0,5 cicli al secondo, in cui l’intero albero oscilla come un sistema unico, trasferendo le forze sul tronco e sulle radici. Questo aumenta il rischio di rottura o sradicamento.
La transizione tra le due modalità di oscillazione varia a seconda della densità della foresta. Nella parcella P-100, la transizione avveniva a velocità del vento comprese tra 1,79 e 7,44 m/s, mentre nella parcella P-50 avveniva a velocità inferiori, tra 1,57 e 5,63 m/s, a causa della maggiore esposizione al vento. Durante il tifone Trami, i ricercatori hanno scoperto che la resistenza effettiva degli alberi sradicati nella parcella diradata era solo il 48% della resistenza stimata dagli esperimenti di trazione. Questa discrepanza è stata attribuita alla fatica radicale, un fenomeno in cui le radici accumulano stress a causa dei venti leggeri e ripetuti che precedono i venti più violenti. Questo movimento continuo indebolisce le radici, rendendole incapaci di sopportare carichi maggiori. La parcella diradata ha subito maggiori danni rispetto a quella non diradata perché la minore densità permetteva al vento di penetrare più facilmente, aggravando la fatica radicale.
Con il cambiamento climatico che intensifica i fenomeni estremi, adattare le pratiche di gestione forestale diventa essenziale per garantire foreste più resilienti. Sebbene il diradamento favorisca la crescita degli alberi, può aumentarne la vulnerabilità alle tempeste. Questo studio dimostra che integrare conoscenze meccaniche e dinamiche nella gestione forestale è fondamentale per bilanciare crescita e resilienza.
A Presto e Buona Scienza!
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Foto di Hans
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oncloudatlas · 2 months ago
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probabilmente dopo questa giornata mi ritroverò con 3/4 di contenuti su taylor dimezzati ma oh... siete delle pecore allucinanti, il block ve lo meritate con il cuore che tristezza
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ilpianistasultetto · 1 year ago
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Da diversi anni nella politica dei paesi europei succede questo: governano le dx e ci troviamo politiche di abbassamento delle tasse per chi ha di piu', piu' liberta' per le imprese, piu' fondi pubblici per le imprese per sostenere aperture di nuovi siti produttivi, assunzioni sempre piu' precarie e meno servizi pubblici. Dopo un periodo di tempo, quelle politiche iniziano a mostrare la corda perche' gli incassi delle tasse si dimezzano, i debiti pubblici aumentano e cresce il malessere dei ceti medio-bassi che si ritrovano senza aver beneficiato di grandi vantaggi economici e con servizi pubblici dimezzati. Che fare? Fare riforme dove quel Paese viene chiamato a uno sforzo economico per salvarlo dal fallimento. Le dx non ne avrebbero la forza perche' avrebbero manifestazioni e rivolte sociali che metterebbero quei Paesi in ginocchio. Cosi si va ad elezioni e vince la sx . E che succede da qualche anno a questa parte? Si chiamano quelli privilegiati dal precedente governo di dx a ripianare i debiti, riducendo i loro guadagni con regole diverse e aumento di tasse per dare piu servizi pubblici a chi non se li puo' pagare facendo una seria politica ridistributiva? Ma no! Macche'! Si schierano i sindacati per placare i possibili malumori dei lavoratori, si da voce a parole d'ordine che non esistono piu' da anni e si evoca lo spauracchio del fascismo. Poi, opla'... si aumenta di qualche annetto l'eta' per andare in pensione, si limitano i rinnovi contrattuali dei lavoratori ( tenuti a freno dai sindacati) e si tagliano ancor di piu' i servizi pubblici chiamandoli "riordino" o "razionalizzazione". Insomma, i ricchi, sia che governi la dx o la sx non hanno mai problemi di nessun genere mentre i ceti medio-bassi sono chiamati sempre a pagare il conto. Vedasi la Francia di Macron , l'Italia di Gentiloni, Letta o Draghi, la Grecia di Sipras o la Spagna di Sancez o la Germania di Scholz. I ricchi sempre piu' ricchi e tutti gli altri sempre a "sopravvivere o precipitare nella poverta'". Poi uno si chiede perche' la gente non va piu' a votare..che vadano tutti a quel paese!
@ilpianistasultetto
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luigi771 · 6 months ago
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Avevano qui in comunità la stampante Wi-Fi da configurare, aspettano che dormo chiamano un tecnico di nascosto e se la fanno configurare.
Non mi valorizzano per quello che so fare, la Dottoressa Primaria dell’Ospedale mi ha dato ragione che mi Altero molto che non mi valorizzano e mi ha dimezzati i farmaci anche se ero molto Alterato.
Se tu stai leggendo e non mi fai mi piace a una mia foto come ha fatto Bojana e non mi valorizzi che devo pensare di te?
Che sei piccola e non capisci niente.
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Milano. "Giornata della Terra" il patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri. 
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Milano. "Giornata della Terra" il patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri.  In occasione della Giornata della Terra, lunedì 22 aprile, le Amministrazioni comunali di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso hanno dato appuntamento alle altre città del territorio al Piccolo Teatro Studio Melato per condividere le sfide ambientali e il proprio impegno nel contrasto all'inquinamento atmosferico, nel corso dell'appuntamento "Le città cambiano aria. Il patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri". Le città cambiano aria. Patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri "Negli ultimi anni ed in particolare negli scorsi mesi, in tutti i nostri Comuni, il livello di inquinamento dell'aria ha superato troppe volte i limiti consentiti e questo rappresenta un rischio per la salute e il benessere della popolazione. La nostra Costituzione afferma, all'articolo 32, che la salute è un diritto fondamentale dell'individuo: in tutta la Carta solo il diritto alla salute è caratterizzato come "fondamentale", inteso nel senso etimologico di "fondamento" di tutti gli altri diritti. L'inquinamento del suolo, delle acque e dell'aria costituisce una minaccia costante al benessere psicofisico dei nostri cittadini e delle nostre cittadine. Salute e tutela dell'ambiente sono quindi un binomio sempre più inscindibile della nostra epoca su cui è necessario orientare l'azione politica e le strategie dei prossimi anni." "Respirare un'aria pulita è un diritto fondamentale di tutte e tutti noi, come Sindaci e Sindache, amministratori e amministratrici locali, siamo chiamati a fare la nostra parte a partire dai nostri territori, impegnandoci nel promuovere misure sempre più attente all'ambiente. Siamo consapevoli, però, che quando parliamo di aria non possiamo limitarci ad indossare le lenti del perimetro comunale, come se un confine tracciato dall'uomo potesse fermare l'aria, ma dobbiamo necessariamente considerare l'intera Pianura Padana. La qualità dell'aria nella Pianura Padana è fortemente influenzata dalla sua conformazione geografica, essendo situata in un avvallamento dove smog e polveri tendono ad accumularsi. Parliamo, inoltre, di un'area in cui vi è una massiccia presenza di attività antropiche: vi risiedono oltre 20 milioni di abitanti e vi è generato più del 50% del PIL nazionale. La crisi climatica comporta fenomeni meteorologici sempre più estremi come periodi di siccità più frequenti e duraturi, alternati a piogge sempre più violente, che contribuiscono all'accumulo di inquinanti, compromettendo ancora di più la qualità dell'aria. È indubbio e registrato che i livelli di polveri sottili dal 2002 ad oggi siano quasi dimezzati, ma questo non basta." "Come Sindaci e Sindache, amministratori e amministratrici locali, dei Comuni della Pianura Padana vogliamo dire che ci siamo e vogliamo ribadire il nostro concreto impegno a promuovere, in tutte le nostre amministrazioni, misure virtuose per l'ambiente: ci impegniamo a sostituire tutte le caldaie comunali a gasolio, a continuare a piantumare nuovi alberi, a promuovere misure volte a decongestionare i Comuni dal traffico veicolare, ad investire sul trasporto pubblico e ad incentivare l'uso di mezzi di spostamento più sostenibili. Siamo consapevoli, altresì, che le nostre forze, ma soprattutto le nostre risorse, non bastano e per questo chiediamo, con un'unica e forte voce, all'Italia e all'Europa di essere al nostro fianco in prima linea.2 "Chiediamo al Governo italiano di rendere disponibili con urgenza investimenti dedicati a ridurre l'impatto negativo sull'ambiente dei trasporti di persone e merci e delle attività agricole ed industriali. Chiediamo investimenti concreti sul finanziamento e la sostenibilità del trasporto pubblico locale, soprattutto nella transizione a mezzi elettrici." "Chiediamo anche fondi straordinari per i piani di sostituzione delle caldaie obsolete e, più in generale, per l'efficientamento energetico degli edifici e la riforestazione urbana, in tempi rapidi e con un sistema di erogazione agile ed efficiente." "Chiediamo all'Unione Europea di fare la sua parte: perché l'area padana è uno dei casi più critici, per le caratteristiche territoriali e l'alta densità abitativa e produttiva. Crediamo che l'unica soluzione sia un piano straordinario a tutti i livelli. La questione della qualità dell'aria non può essere affrontata solo in modo occasionale e su scala comunale: è una sfida continua e costante che coinvolge tutti gli attori del territorio." "Chiediamo un forte coordinamento delle azioni, anche tramite una struttura speciale commissariale, che, in accordo con i nostri Enti e coinvolgendo anche le Regioni, ci aiuti a individuare azioni ed obiettivi possibili; che ci aiuti a raggiungerli anche tramite l'erogazione di fondi e risorse, da affiancare a quelle del Governo, per far fronte ai tanti interventi."... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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stranotizie · 8 months ago
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- Energy, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell'offerta di sistemi integrati di accumulo di energia, ha chiuso il 2023 con Ricavi delle vendite pari a 63,3 milioni di euro, rispetto a 126,5 milioni di euro del 31 dicembre 2022. L'EBITDA si attesta a 10,1 milioni di euro, rispetto a 32,2 milioni di euro del 31 dicembre 2022, con un margine del 16% rispetto al 25,4% del 31 dicembre 2022. L'Utile Netto si attesta a 5,6 milioni di euro, rispetto a 22,6 milioni di euro del 31 dicembre 2022."Il 2023 ha rappresentato un unicum nella storia della società dalla fondazione. È stato un anno di incertezza economica, anche dettata dalla difficile situazione geopolitica a livello europeo e mondiale - ha dichiarato l'AD Davide Tinazzi - La società non si è fatta trovare impreparata e ha reagito allo shock sulla domanda, causato dai tassi, e dall'inflazione, investendo maggiormente su sistemi di accumulo di taglia XL per il segmento Commerciale, Industriale, Agrivoltaico"."La riduzione dei ricavi non ha comunque compromesso la capacità della società di far fronte ai propri impegni e di proseguire gli investimenti - ha aggiunto - Il 2024 si prefigura come un anno di transizione, per il mercato residenziale e soprattutto per il nuovo mercato dei prodotti Extra-Large che la società sta sviluppando in funzione di first-mover. Per questo, anche alla luce degli sviluppi del mercato, la società ritiene ancora una volta opportuno continuare a perseguire le linee strategiche già delineate".Il backlog al 31 dicembre 2023 risulta di 3,15 milioni di euro. Si tratta, in continuità con quanto osservato durante il secondo semestre, di un dato che riflette ordini ricevuti su un numero minore di giorni medi e l'accelerata attività di evasione degli stessi.L'Indebitamento Finanziario Netto è pari a -0,2 milioni di euro cassa, rispetto a 8,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022. Fonte
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