#denudato
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donaruz · 1 year ago
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DENTRO UNA POESIA
Dentro una poesia
l’orizzonte si sveste
denudato tra cielo e terra
nel brillio essenziale di un pudico sussurro.
Dentro una poesia
la tinta di un’aurora sceglie il sole
lo elegge
tinge l’aria e la scalda
prende il cuore e lo assale.
Dentro una poesia
si trova il suono del vento
la rigorosa marcia di un campo di dorate spighe
e l’andatura trascurata del tempo
la quale come un temporale
disperso in un altro autunno
sommerge di se
foglie color tabacco.
di Silvana Rossellini🖋
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gregor-samsung · 8 months ago
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" Sto qui, sulla soglia di un altro mondo palpitante. Possa Dio avere pietà della mia anima. Sono pieno di tristezza perché so di aver spezzato il cuore della mia povera madre e perché la mia famiglia è stata colpita da un’angoscia insopportabile. Ma ho considerato tutte le possibilità e ho cercato con tutti i mezzi di evitare ciò che è divenuto inevitabile: io e i miei compagni vi siamo stati costretti da quattro anni e mezzo di vera e propria barbarie. Sono un prigioniero politico. Sono un prigioniero politico perché sono l’effetto di una guerra perenne che il popolo irlandese oppresso combatte contro un regime straniero, schiacciante, non voluto, che rifiuta di andarsene dalla nostra terra. Io difendo il diritto divino della nazione irlandese all’indipendenza sovrana, e credo in essa, così come credo nel diritto di ogni uomo e donna irlandese a difendere questo diritto con la rivoluzione armata. Questa è la ragione per cui sono carcerato, denudato, torturato. "
Bobby Sands, Un giorno della mia vita, introduzione di Sean MacBride, Premio Nobel per la Pace, e di Gerry Adams, Presidente dello Sinn Féin; traduzione e cura di Silvia Calamati, Edizioni Associate, Roma, 1989¹; p. 115.
[Edizione originale: One Day in My Life, The Mercier Press, Cork, Ireland, 1982]
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abr · 3 months ago
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Le parole del giorno: "sciacalli", "sciacallaggio".
E' il nuovo pret à porter, kit di pronta reazione distribuito al collettivista organico e ai suoi utili idioti di complemento - verilibberali, grullini, prog e woke radical chic etc.; è sostitutivo dei più generici "fassista" "rassista" e "omofffobo", cmq. sempre pronti all'uso in caso di mancanza di argomenti veri, quindi sempre.
Sono locuzioni-appiglio da sparacchiare ad cazzum, a mo' di razzi di hezbollah, quando qualcuno osi indicare il chiulo dei loro Cari Amministratori, pubblicamente denudato dalla Natura quella vera che si accanisce sulle devastazioni dei territori causate da approcci di gestione patetici, palesemente ideologici, antiquati e seriamente deficienti no vasche no pulizie, no argini tout court (!!!!).
Come alternativa "colta" hahahah, i più radical colonizzati tra i penitenziagite del climate change, provano a girarla in sarcasmo (da IENE RIDENS O SCIACALLI, appunto: da regolari tossicodipendenti di effetto specchio), pubblicando foto di Vienne o Praghe sott'acqua e affermando: "gli amministratori emiliani causano allagamenti anche lì". Reazione gnegne, ultimo ridotto passivo aggressivo dei fregnoni.
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susieporta · 1 year ago
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' Basta una mattina con un sole più acuto del solito, o un pomeriggio d'autunno più sferzante degli altri,e ti ritrovi denudato. Hai per la prima volta una consapevolezza antica e sepolta: non appartieni.Non appartieni al padre, nè alla madre. Non sei membro della famiglia.Men che meno siedi in un consiglio di amministrazione, o sei membro di un club, o di una squadra di calcio.Ti accorgi che hai costruito nel corso degli anni questa grande mistificazione, talmente grande da averla creduta e fatta credere.
Sei solo, sei senza posto, inappartenente. Se ti è concesso in dono di far tua questa convinzione presto, allora hai qualche speranza di fare qualche buon incontro.I begli incontri sono i soli antidoti alla solitudine, all'isolamento.
Ne percepisci la forza solo se ti sei fatto una ragione del deserto che ti sta attorno, e non passi più il tempo a cercare posto in viaggi per comitive su siti colorati e pieni di promesse estive.
Gli incontri veri sono inaspettati come gli imprevisti di Sartre.Non fanno parte di alcun corredo familiare, nè si acquisiscono sul lavoro.Sono anarchiciLo scopo di una vita, infine, è trovare una solitudine sopportabile. '
Cap 11. 'Sulla via della guarigione.
Maurizio Montanari
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paoloxl · 1 year ago
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"Torture" nel carcere di Porto Azzurro, il racconto dei testimoni - Osservatorio Repressione
violenze e torture della “squadretta dell’agente Padre Pio”
di Manuela D’Alessandro
La “squadretta dell’agente Padre Pio”, le carte dell’indagine per la quale la Procura ha chiesto l’archiviazione. Ma il Garante nazionale dei detenuti si è opposto. Procura di Livorno e investigatori spaccati sull’interpretazione di presunti gravi abusi denunciati da detenuti nel carcere di Porto Azzurro all’isola d’Elba.
Da una parte c’è un’informativa di 130 pagine del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Livorno e del Nucleo Investigativo della polizia penitenziaria di Roma che, sulla base dei racconti “talora convergenti” di diversi reclusi, racconta di “violenze sfociate nella maggior parte dei casi in veri e propri atti di tortura” sui reclusi da parte di una “squadretta” di agenti.
Dall’altra la valutazione dei pm Sabrina Carmazzi e Massimo Mannucci che chiedono l’archiviazione perché ritengono che “gli elementi acquisiti non appaiono consentire una ragionevole previsione di condanna” per gli indagati. Il 4 ottobre si sarebbe dovuta svolgere un’udienza davanti al gip per decidere se far calare il sipario oppure riaprire la vicenda, come chiedono l’avvocato di una delle presunte vittime degli abusi e il Garante Nazionale dei Detenuti. L’appuntamento in aula è stato però rinviato per un legittimo impedimento al 15 dicembre.
L’Agi ha avuto accesso a entrambi i documenti, quello degli investigatori e quello della Procura che sembrano arrivare a conclusioni diverse. Tra i reati ipotizzati per gli agenti, a vario titolo, ci sono quelli di tortura, stato di incapacità procurato mediante violenza, omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale, depistaggio e per i reclusi danneggiamento causato da incendio e resistenza a pubblico ufficiale. Nell’informativa si ipotizza che la “politica perseguita a tutti costi dal direttore della casa di reclusione sarebbe stata quella di tollerare trattamenti penitenziari non conformi a umanità e dignità” per “tutelare l’immagine dell’isola” nelle attività del carcere anche allo scopo di ottenere fondi europei e ministeriali per un progetto a Pianosa, distaccamento del carcere di Porto Azzurro, finalizzato al reinserimento dei detenuti. “Le attività esperite nei riguardi degli indagati – scrive chi ha condotto gli accertamenti – hanno permesso di cristallizzare le direttrici investigative concorrenti alla vicenda delle torture”.
L’inchiesta comincia da una serie di esposti presentati nel 2019 dal detenuto B.F. che riferisce “di essere stato denudato, ammanettato e picchiato da alcuni agenti come forma di rappresaglia dopo che aveva fatto ricorso per denunciare altre angherie”. Questa pista investigativa “si è andata maggiormente delineando con l’attività istruttoria fatta da questo Comando” fino a “disvelare l’esistenza di altri detenuti che avevano subito violenze nel carcere di Porto Azzurro e che avevano potuto denunciare i fatti solamente all’indomani del loro trasferimento in altri istituti o rivolgendosi a organi di polizia esterni al carcere”. Non sempre, viene precisato, “il ricordo di alcuni collima con la denuncia dei diretti interessati”.
Alcuni raccontano di una “squadretta” agli ordini dell’ispettore Pietro Duca che avrebbe pestato i reclusi nella “galleria”. “Mi ricordo che un marocchino – mette a verbale un testimone – fu portato fuori dalla cella e a dorso nudo fu strattonato e che noi vedevamo dalle nostre celle che lui andava verso la galleria e mentre usciva dal reparto sentivamo dei sonori schiaffi. La galleria è il corridoio che trovi uscendo al reparto dove ci sono gli uffici, dove c’è l’ufficio dell’ispettore capo Pietro Duca”. Ci sono anche altre persone sentite che riportano episodi analoghi. “L’ispettore è entrato in cella e lo ha picchiato, l’ha buttato contro un muro”. “Padre Pio, così veniva chiamato per via della barbetta e che faceva parte della squadra, ha partecipato a un’aggressione in cui un suo collega ha ricevuto un calcio da un marocchino. Lui e tanti altri sono andati sopra a prendersi questi detenuti tant’è vero che poi c’erano i muri sporchi di sangue, hanno dovuto chiamare il lavorante a pulire”. “Sono stato denudato, picchiato da una ventina di agenti e buttato a terra come uno straccio ammanettato”. “Una volta dopo essermi ubriacato in cella mi sono svegliato l’indomani in una cella liscia nudo a terra con accanto il mio vomito, con un occhio gonfio e il labbro spaccato”.
Agli atti c’è una conversazione tra Duca e il direttore del carcere, Francesco D’Anselmo, in cui parlano delle indagini sulla situazione a Porto Azzurro. Duca afferma: “Evidentemente… le denunce che hanno presentato i detenuti nel corso degli anni; addirittura un appuntato donna dei carabinieri ha detto: ‘Questi di Porto Azzurro la devono smettere’!”.
C’è un’ambientale che dimostrerebbe l’”insabbiamento”, secondo chi ha scritto l’informativa. “La commissaria Perrini informa D’Anselmo di avere appreso dall’ispettore Lo Noce che effettivamente avrebbero percosso C. in una circostanza in cui era ubriaco. Rivelazione che si sposa perfettamente col contenuto delle dichiarazioni di Z. e che evidenzia l’ennesima azione di insabbiamento laddove D’Anselmo, pur deprecando il ricorso a questi metodi (‘Io sono contrario, è contro la mia coscienza”), lascia tuttavia agli agenti la facoltà di difendersi quando forniranno la loro versione ‘la loro parola contro quella lì’”. Nell’informativa si parla dell’”estrema chiarezza con cui la Commissaria Perrini espone al direttore D’Anselmo le informazioni ricevute direttamente dall’ispettore Lo Noce circa le violenze inferte ‘con soddisfazione’ ai detenuti. Perrini: “Su cosa stanno indagando…D’Anselmo: “Sulla squadretta…”. Perrini: “Gliele hanno date…”. D’Anselmo: “Ah, veramente?”. Perrini: “Gli ho detto: ma gliele avete date almeno? Ma avete dato una lisciata?”. Ha risposto: “Sì, e ci siamo tolti la soddisfazione”.
L’altra parte dell’indagine riguarda la situazione “fuori controllo” a Pianosa. Dopo una richiesta di chiarimenti sull’”anarchia” che regnerebbe a Pianosa e le perquisizioni che confermano l’ipotesi, “la reazione di D’Anselmo è a dir poco funambolesca per quel tentativo sempre ricorrente di coprire le proprie omissioni”.
Il 22 gennaio 2021 “D’Anselmo invia al magistrato di sorveglianza la relazione sull’episodio di violenza patito da un detenuto ma per tutelare Duca non la invia in Procura” e, come risulta da un’intercettazione, “semmai gliela chiedessero la farebbe sparire”. Al direttore e al Comandante sono “addebitati anni di omissioni e violazioni” e una gestione della cosa pubblica “in base alle loro necessità” come l’indicazione impartita da D’Anselmo a un sostituto commissario “di far risultare che tutti i viaggi con la motovedetta navale risultassero per fini istituzionali”.
Perché per la Procura non si può parlare di torture – Nella richiesta di archiviazione, i pm premettono che per valutare i fatti “non si può prescindere dal tenere in debito conto quel peculiare contesto ambientale in cui si alternano coazione e desiderio di libertà in cui i detenuti si trovano in ambivalenti condizioni sia di soggezione che di rivalsa psicologica nei confronti di chi si occupa della loro custodia”. Dalle intercettazioni emerge “una propensione verso metodi risoluti nei confronti dei detenuti che venivano messi in riga in caso di comportamenti scorretti nonché l’esistenza di un numero ristretto di agenti che avrebbero agito con la forza”.
Secondo i pm “il ricordo di alcuni testimoni non sempre collima con le denunce perché in alcuni casi i detenuti non hanno confermato di essere vittime di violenza e in altri hanno fornito una versione diversa e in altri casi ancora le violenze non sono state confermate dai detenuti presenti”. Il loro punto di vista è che non c’è il reato di tortura “perché si tratta di episodi tendenzialmente isolati che non risultano trascesi in comportamenti inumani e degradanti per la dignità dei detenuti (gli episodi di denudamento sono spiegati con la prassi della necessità di evitare autolesionismi) che potrebbero integrare reati perseguibili a querela spesso posti in essere a seguito di intemperanze, provocazioni o altre condotte illecite degli stessi detenuti, molti dei quali risultano indagati”. Sulla mancata trasmissione della relazione dell’educatrice da parte di D’Anselmo “probabilmente ha considerato il denunciante un mitomane, come da lui stesso dichiarato nelle intercettazioni”.
da Agi
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fuoridalcloro · 1 month ago
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Attesa degli invisibili
Siete la mia ossessione cinguettii, trilli, fischi alfabeti brevi e indimostrati voci che non vestite corpo né ala nell’estate tra il fogliame ma io ho dell’autunno la pazienza e aspetterò il ramo denudato, del raggio la pendenza esatta sarà improvviso all’occhio l’apparire, e breve.
-Alfredo Rienzi-
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lamilanomagazine · 5 months ago
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Bolzano, gira seminudo per le vie del centro molestando i passanti: fermato 37enne gambiano
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Bolzano, gira seminudo per le vie del centro molestando i passanti: fermato 37enne gambiano Nella mattinata di venerdì, per tramite del numero unico di emergenza “112 NUE”, un cittadino contattava la Centrale Operativa della Questura per chiedere l’intervento della Polizia in quanto vi era un uomo che si era denudato in Piazza Matteotti e si aggirava con indosso solo le mutande per le vie del Centro storico, urlando frasi senza senso ed infastidendo i passanti.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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ambrenoir · 6 months ago
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Il tradimento, la ferita e il perdono
" Per chi non ha provato che cosa vuol dire essere umiliati o essere offesi fin nel profondo, perdono e umiltà, sono solo parole. Il perdono acquista senso soltanto quando non ci è possibile nè dimenticare nè perdonare. E a far sì che non dimentichiamo pensano i nostri sogni. Chiunque può dimenticare un insulto, un affronto personale di scarsa importanza. Ma chi è stato condotto un gradino dopo l'altro in un rapporto la cui sostanza stessa era la fiducia e ha denudato la propria anima e poi è stato tradito nell'intimo, nel senso di essere consegnato in mano ai propri nemici, esterni o interni (i valori dell'Ombra per cui la possibilità di una nuova fiducia amorevole è stata permanentemente lesa da difese paranoidi, dal tradimento di sè e dal cinismo), allora il perdono assume un significato grandioso. Potrebbe ben darsi che il tradimento [che sia genitoriale, affettivo, relazionale, lavorativo] non abbia altro esito positivo che il perdono, e che l'esperienza del perdono sia possibile solo se si è stati traditi. Il perdono di cui parlo è un perdonare che non equivale a dimenticare, ma è un ricordo del torto subito, trasformato all'interno di un contesto più vasto, ovvero, come ha detto Jung, il sale dell'amarezza trasformato nel sale della saggezza. Una saggezza, Sophia, che, una volta ancora, rappresenta un contributo del femminile al maschile, in grado di fornire quel contesto più vasto che la volontà da sola non sa raggiungere. La saggezza di cui parlo è quell'unione di amore e necessità dove finalmente il sentimento può riversarsi liberamente nel nostro destino, riconciliandoci con ciò che ci è accaduto. Così come la fiducia conteneva il seme del tradimento, il tradimento contiene in sè il seme del perdono. Che posto occupa il tradimento nella vita psicologica? Senza l'esperienza del tradimento, nè fiducia nè perdono acquisterebbero piena realtà ".
James Hillman
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scrivopensieri · 7 months ago
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Chapitre 3
Oggi J è tornato. La sua macchina era particolarmente pulita oggi. Mi ha confermato che quando l'ha portata in revisione durante la sua settimana di ferie, gliel'hanno pulita. Mi sembrava strano che fosse stata lui a pulirla.
Oggi ho saputo che uno tipo legge i miei capitoli qua, e a quanto pare gli piace leggere le mie avventure. Mi auguro che continui a gradire i miei scritti. Fanno parte di me, mi fa bene scrivere, e questa voglia me la porto dietro da anni. Ma non avevo mai trovato un modo, un motivo. E alla fine, non li ho ancora trovati, ma va bene così. Mi fa bene anche a l'italiano.
N oggi un amore, mi ha chiamata durante la pausa pranzo, abbiamo mangiato assieme al telefono. Ieri sera avevo fatto una valanga di pasta alle cozze, in modo da averne anche per oggi a pranzo. Non cucino mai perché mi fa fatica, mi da poca voglia, ma ciò che faccio, lo faccio bene, a parer mio ovvio. Mi ha insegnato il migliore, mio patrigno. Quanto mi manca..
N vuole sempre sognarmi la notte. Oggi mi ha detto che si immagina spesso il mio corpo denudato, specificando il petto, il seno. Non so veramente come rispondere a tutta questa provocazione. Io rido, d'imbarazzo, di paura, giusto per sfuggire dalle sue affermazioni così pericolose. Al solito mi parla delle mie labbra, e come dargli torto, sono una delle poche cose che adoro di me.
J vuole che mangiamo assieme mercoledì a pranzo. E sono ok, una volta a settimana spesso ci prendiamo un paio di ore assieme dopo il lavoro per discorrere un po' di cosa succede nell'azienda, spettegoliamo un po', ma so quanto può spettegolare anche con gli altri colleghi che a volte non voglio dirne troppe per paura che ripeta.
Con F abbiamo passato la giornata a stressare insieme ma a distanza. Non conosciamo ancora il luogo di dove lavorerà inizio luglio, e aspettare e sperare avere il paesino tanto voluto, ci fa stressare un sacco. Sono quasi 5 anni che stiamo assieme e sono 5 anni che aspettiamo con ansia questo momento. Sappiamo soltanto che il mio posto di lavoro potrà variare a seconda di dove lavorerà lui, perché non vogliamo più stare lontani l'un dall'altro. O almeno penso...
18h - Unghie, ho chiamato N per mezz'ora dopo il lavoro, mi fa talmente tanto sorridere questo qua. Sembra quasi una dipendenza il sorriso creato da lui sulle mie labbra che ama così tanto.
Domani c'è una riunione, F della concessionaria dove ho preso la macchina ci sarà. E dato che la volta scorsa non sono riuscita a rifarmi gli occhi su quel bel signorino, proverò sicuramente a incrociare i suoi occhi questa volta !!
PS. Un racconto senza inizio e senza fine, senza logica. Ma è ok, è proprio così che funziona la mia testa. Talmente tante cose da dire che escono tutte senza un nesso logico.
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siciliatv · 7 months ago
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Si masturba nei pressi di un lido balneare: denunciato trentenne
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Si masturba nei pressi di un lido balneare: denunciato trentenne Si è parzialmente denudato, iniziando a masturbarsi, alla presenza di minorenni.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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colorfulprincewombat · 8 months ago
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Non avevamo fretta. Ho denudato il tuo corpo con precauzione.Ho scoperto, coincidenza miracolosa del reale con l'immaginario, la Venere di Milo incarnata. La freschezza madreperlacea del tuo seno illuminava il tuo viso.Ho contemplato a lungo, muto, questo miracolo di vigore e di dolcezza.
Con Te ho capito che il piacere non è qualcosa che si prende o che si dà.
C'é un modo di darsi e di invocare il donarsi dell'altro: Noi ci siamo interamente dati l'uno all'altra.
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osappleobeneduci · 11 months ago
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LEO BENEDUCI - Violenze della Polizia penitenziaria su un detenuto nel carcere di Reggio Emilia
Violenze della Polizia penitenziaria su un detenuto a Reggio Emilia. Giusto indignarsi ma dovrebbe accadere sempre, anche quando in carcere gli “abusati” sono i poliziotti. – di Leo Beneduci Violenze su un detenuto incappucciato, percosso e denudato nel carcere di Reggio Emilia nell’aprile 2023, orrore. 10 Poliziotti penitenziari contro uno, una spedizione punitiva alla Far West, manca solo lo…
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chez-mimich · 1 year ago
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NU ARTS AND COMMUNITY: IL GIARDINO SONORO DI GENÉVIÈVE E IL BOSCO CHE NON C’È DI ANTONELLA (parte II)
(segue) Al pomeriggio due appuntamenti quasi coincidenti che impongono una scelta: la performance di Antonella Cirigliano, dal titolo “Il Bosco che non c’è | Neverwood” oppure “Ukulele Turin Orchestra” in una rivisitazione di “ The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd. Scelgo la performance che per freschezza, originalità e divertimento supera ogni più rosea aspettativa. Un percorso in un bosco immaginario fatto di allusioni e poche parole in italiano e in inglese, dove il pubblico è condotto ed invitato ad interagire coi performer. Dal cortile esterno si passa all’interno di Nòva, in cui la cui sala performer sembra trasformata in un laboratorio patafisico-teatrale: parrucche, specchi, chincaglierie, cappellini, libri, bastoni, cuscini… Dopo essersi liberato delle scarpe e degli effetti personali, il piccolo popolo denudato da alcune materiali certezze viene ridotto in uno stadio di infanzia forzata, che permette di risvegliare la gioia atavica del gioco a cominciare da quello del travestimento, nascondino, mosca cieca, una mosca cieca un po’ particolare dove le mosche in realtà sono i performers che, dopo aver fatto sdraiare a terra gli spettatori bendati, incominciano un sapiente gioco di spaesamento e rilassamento fatto di piccoli suoni, soffi, rumori ovattati che proiettano lo spettatore divenuto esso stesso performer, in una dimensione desueta dove l’ascolto minimale di suoni che non si sa da dove provengano, determina una specie di divertita trance, ma visto che la “realtà virtuale” credo abbia ormai un po’ rotto le palle a tutti, con rispetto parlando, il magnifico solletico sonoro e mentale di Antonella Cirigliano e degli altri artisti, mette in piedi qualcosa che potremmo chiamare un esperimento di “virtualità reale”. Spettatori soddisfatti e molto divertiti che, una volta sbendati, vengono raccolti attorno ad un cumulo di terra in ebollizione, in circolo come in un rito ctonio. Sono quindi i performers a sparire uno ad uno, lasciando solo il pubblico che a poco a poco esce dalla sala dell’incantesimo, ritrovando le proprie cose accanto ad una piccola e deliziosa tazza di té. Non c’è solo il divertimento in questa magnifica performance, bensì lo spostamento degli assi mentali del nostro percepire il mondo e le cose. Una bacca basta per evocare il bosco, un rametto sostituisce un albero, un indumento apre le porte ad un mondo: è l’immortale gioco della fascinazione e del fantastico, sul quale il collettivo verbanese invita a riflettere con un occhio di riguardo per la madre di tutte le fantasie ed immaginazioni: la natura.
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kritere · 1 year ago
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Si spoglia in spiaggia davanti ai bambini a Riccione e Misano. Maniaco rischia il linciaggio
DIRETTA TV 17 Agosto 2023 Il maniaco, 60 anni, era già noto alle forze dell’ordine per aver commesso reati simili e per questo sottoposto a regime di di sorveglianza speciale con tanto di divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dai minorenni. 10 CONDIVISIONI Si è denudato davanti a dei bambini sulle spiagge di Riccione e Misano Adriatico rischiando di essere linciato dagli adulti…
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kneedeepincynade · 2 years ago
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Look at these images, you bloody liberals!, we have not forgotten but a single martyr of Tiananmen Square,all the soldiers of the PLA who laid down their lives for socialism against the color revolution will be avenged!
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
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⚠️ IL MITO OCCIDENTALE DEI "MANIFESTANTI PACIFICI", UN GRUPPO DI RIVOLTOSI ANTI-CPC ISTIGATI DAGLI USA E DAL NATIONAL ENDOWMENT FOR DEMOCRACY ⚠️
🐰 Ecco una presentazione di autobus militari, camion, veicoli blindati e carri armati bruciati dai manifestanti "pacifici" 😡
😭 Come potete vedere nelle foto, vi sono veicoli blindati e persino mezzi dei pompieri bruciati dai manifestanti "pacifici" 🤮
😭 In una delle foto, piuttosto forti - si può notare un soldato bruciato vivo dai manifestanti. Alcuni soldati vennero accerchiati da decine di manifestanti "pacifici", eterodiretti da figure anti-CPC come Gene Sharp, e vennero brutalmente assassinati 😡
🤡 Il mito dei manifestanti "pacifici" è, per l'appunto, un mito artificialmente costruito dalla propaganda anti-Cinese e anti-Comunista dell'Occidente: molti di essi erano armati con bombe molotov, fucili e pistole ❗️
➡️ Tali violenze furono anche descritte dal Wall Street Journal, non esattamente il Global Times del CPC, il 05/06 del 1989: «Dozzine di soldati sono stati tirati fuori dai camion, picchiati duramente e lasciati a morire. Ad un incrocio a Ovest della Piazza, il corpo di un giovane soldato, pestato a morte, è stato denudato e appeso al lato di un autobus» 😡
❌ Mai più il Popolo Cinese accetterà un tale livello di violenza, mai più il Partito Comunista Cinese permetterà che un gruppo di teppisti imbevuti di propaganda Occidentale arrivi a devastare intere zone e assassinare soldati e forze dell'ordine ❗️
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⚠️ THE WESTERN MYTH OF THE "PEACEFUL PROTESTERS", A GROUP OF ANTI-CPC RIOTERS INITIATED BY THE USA AND THE NATIONAL ENDOWMENT FOR DEMOCRACY ⚠️
🐰 Here is a presentation of military buses, trucks, armored vehicles and tanks burned by "peaceful" protesters 😡
😭 As you can see in the photos, there are armored vehicles and even fire trucks burned by "peaceful" protesters 🤮
😭 In one of the photos, quite strong - you can see a soldier burned alive by protesters. Some soldiers were surrounded by dozens of "peaceful" protesters, other-directed by anti-CPC figures such as Gene Sharp, and were brutally murdered 😡
🤡 The myth of the "peaceful" demonstrators is, precisely, a myth artificially constructed by the anti-Chinese and anti-Communist propaganda of the West: many of them were armed with Molotov cocktails, rifles and pistols ❗️
➡️ Such violence was also described by the Wall Street Journal, not exactly the Global Times of the CPC, on 05/06 of 1989: «Dozens of soldiers were pulled out of trucks, severely beaten and left to die. At an intersection west of the Piazza, the body of a young soldier, beaten to death, was stripped naked and hung from the side of a bus» 😡
❌ Never again will the Chinese People accept such a level of violence, never again will the Communist Party of China allow a group of thugs imbued with Western propaganda to devastate entire areas and assassinate soldiers and law enforcement ❗️
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justmythings-stuff · 2 years ago
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Due storia prima c’è quella di Dusan ma Santa pace che qualità 😂
Dusan si era già denudato in campo😂
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