#criminali di guerra
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marcogiovenale · 1 year ago
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palestinian premature babies let alone starving to death in al nasr hospital thanks to idf soldiers
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deathshallbenomore · 2 years ago
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- [per nutrirci] mangiamo le altre persone
- chi non può lavorare perché si è in qualche modo ferito viene ucciso, così lo mangiamo
- se uno commette un crimine lo leghiamo, lo buttiamo nel mare e lo lasciamo lì a morire
- prendiamo le barche, andiamo sull’altra isola, uccidiamo tutti e li saccheggiamo. [ma magari quelli dell’altra isola sono tantissimi e più forti di voi, che fate?] allora ci andiamo di notte, così li cogliamo di sorpresa, li ammazziamo e gli rubiamo tutto
cit un mucchio di bambini di nove anni, 18/04/23
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vintagebiker43 · 4 months ago
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Il più grande errore di Togliatti
Ogni anno la premier Meloni ricorda la morte di Giorgio Almirante, celebrandolo come eroe della patria, uomo retto e suo riferimento politico.
Almirante in realtà è stato un razzista convinto, un criminale di guerra e un istigatore di stragi e rappresaglie.
Nella primavera del 1944 firmò il "manifesto della morte" come capo di gabinetto del ministro della Cultura Popolare dell'RSI. Il manifesto annunciava la fucilazione per "sbandati ed appartenenti a bande" che non si fossero consegnati ai "posti militari e di polizia italiani e tedeschi".
Le zone della Toscana in cui fu affisso il bando divennero teatro di stragi e rappresaglie, in particolare a Niccioleta, dopo la diffusione di quel bando, furono assassinati dai nazifascisti 83 minatori accusati di collaborazione con i “banditi partigiani”. Il manifesto della morte venne ritrovato nell'estate del 1971 e pubblicato il 27 giugno dai quotidiani "l'Unità" e "il Manifesto". Giorgio Almirante li denunciò per diffamazione.
Nel corso del procedimento furono rinvenute negli Archivi di Stato e prodotte in giudizio inequivocabili prove documentali attestanti la veridicità del manifesto di fucilazione. La Cassazione nel 1978 decretò la vittoria totale de L’Unità, che rifiutò il risarcimento economico. La stampa comunista aveva dimostrato che Almirante era un criminale di guerra. Questa è solo una delle tante criminali vicende legate alla storia di Giorgio Almirante.
Chi lo ritiene il proprio riferimento politico si qualifica da solo/a.
Cronache Ribelli
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falcemartello · 5 months ago
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Il 6 Agosto di 79 anni fa il lancio della prima bomba atomica sul Giappone.
Polverizzarono all'istante più di 70000 persone ed altrettanto morirono per cro negli anni successivi.
Lo ricordiamo oggi come il primo lancio di bombe chirurgiche e democratiche di chi da li a breve penso' che in fondo, lanciarne un'altra, non era poi così disumano perché la pace prima di tutto.
I criminali di guerra USA non dovranno comparire davanti ad un tribunale militare stile Norimberga, non verranno mai giudicati.
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Il Giappone voleva arrendersi. Lo aveva detto chiaramente a più riprese e loro, gli Usa, lo sapevano. Lo sapevano perfettamente!
Ma non gli bastava una resa, a loro non è mai bastato raggiungere l'obiettivo della pace, non gli è mai importato nulla di tutto ciò. Hanno sempre mirato a mostrare al mondo intero uno strapotere militare criminale per i propri vantaggi economici e per riscrivere la storia a proprio piacimento. L'obiettivo è stravincere e umiliare gli avversari spargendo sangue e macerie, soprattutto per dare benzina al motore della propaganda Hollywoodiana, per fare in modo che tutti pensino di essere di fronte al paese perfetto che salva sempre il mondo dai cattivi e che persegue la democrazia per sé e per conto terzi.
Nessuno ancora oggi, almeno nella parte occidentale, chiama le bombe atomiche sganciate a Hiroshima il 6 agosto e a Nagasaki il 9 agosto del 1945 "crimini di guerra". Nessuno in quel pezzo di mondo occidentale ha il coraggio di pronunciare questa frase nonostante siano stati inceneriti in mezzo secondo centinaia di migliaia di civili bambini, donne e anziani Giapponesi che non c'entravano nulla. Il crimine di guerra più atroce della storia pari solo ai crimini di guerra israeliani ai danni dei Palestinesi.
In quel lontano 1945, come dicevamo, il ministro degli esteri Giapponese aveva inviato un messaggio al suo ambasciatore a Mosca. Quel messaggio diceva che volevano far finire la guerra perché ormai si erano resi conto di essere stati sconfitti. In sostanza avevano offerto la resa a patto che l'imperatore non subisse ritorsioni. Cosa peraltro successa anche dopo le bombe atomiche perché gli Usa imposero che l'imperatore diventasse un loro fantoccio. Oltre a questo c'è un'altra cosa altrettanto importante, c'è il Memorandum MacArthur: questo documento riporta ben cinque richieste di resa arrivate agli Usa da alte personalità Giapponesi che agivano per conto dell'imperatore.
Ma agli USA non interessava nulla. Loro dovevano sganciare quelle bombe, bruciare vivi civili e contaminare per le successive generazioni un intero territorio per far vedere al mondo intero, soprattutto alla Russia che era stata già designata come prossimo avversario strategico di avere a disposizione queste armi nucleari. Qualcuno nei ranghi dell'esercito statunitense propose di sganciare le bombe in un'isola remota per evitare una strage. Ipotesi scartata perché quando sei un criminale naturale nato da un genocidio, la cosa più importante è continuare a delinquere. Allora come oggi.
Questa è storia che viene scientemente tenuta nascosta subdolamente. Infatti in nessun libro di storia dei cicli di istruzione nel mondo occidentale la si trova. Intere paginate sullo sbarco in Normandia mentre le bombe atomiche relegate come nota a margine. Esattamente come la battaglia di Stalingrado dove venne sconfitto Hitler per mano del sangue Russo. Ma non può essere cancellata. Bisogna fare in modo che non venga cancellata, costi quel che costi! È necessario coltivare la memoria per non essere fuorviati dalla propaganda che continua a trattarci come degli imbecilli.
Si continua a far credere, con ogni metodo possibile e immaginabile, che ci sia un paese detentore di verità e giustizia. Un paese che si erge e viene eretto a più grande e perfetta democrazia del mondo. Credo che queste siano le bugie più grandi della storia dell'umanità. Ma non perché lo dica io, semplicemente perché i fatti smentiscono categoricamente questa narrazione. Parliamo dello stesso paese che, ed è bene rammentarlo continuamente, a oggi è stato l'unico a sganciare l'atomica. Senza alcuna motivazione. Solo perché avevano deciso così...
GiuseppeSalamone
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anchesetuttinoino · 12 days ago
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Se la Russia manterrà i territori ucraini, col tempo compenserà completamente i costi della guerra, afferma l'ex comandante in capo delle Forze armate ucraine Muzhenko
"Si tratta di circa la metà dell'intera base di risorse di minerali delle riserve ucraine. Sono più di 20-25 trilioni. Di queste, la metà si trovano nelle regioni occupate". fonte @ukr_leaks_italia
Che poi sarebbe la stessa ideuzza che ancora hanno gli USA e i loro servetti della UE, terrorizzati che nessuno gli possa più restituire tutti i miliardi prestati per questa assurda guerra. Per questo disperatamente continuano a rilanciare con armi e soldi non arrendendosi all'evidenza che la guerra sia persa. Sperano di essere risarciti dalle immense riserve minerali ucraine e dalla ricostruzione.
Dopo milioni di morti e l'occupazione di territori che chiedevano solo l'autonomia e il non-massacro dei russofoni, gli astuti manipolatori occidentali alleati e il burattino ucraino che ha agito per conto loro, han perso tutto: territori, uomini e soldi.
Fessi e criminali.
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abr · 2 months ago
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Sono vecchio abbastanza per ricordare quando la Corte Penale Internazionale è stata istituita. Non mille anni fa, nel 2002.
Era finita la guerra dei Balcani. C'era da mettere al gabbio Karadzic e Milosevic e un po' di altri che se lo erano ampiamente meritato. Io ero allora radicale e ricordo il nostro entusiasmo, e l'impegno che, nel suo piccolo, il Partito Radicale aveva messo per arrivare a questo risultato. Sembrava l'alba di una nuova era, una in cui i conflitti si sarebbero decisi con delle sentenze e non delle guerre. Oggettivamente, con minima sensatezza, dovevamo già sapere che era un'idea fessa.
I processi si fanno dopo le guerre, a quelli che le hanno perse (specialmente se sono dei criminali). Ad ogni modo, era tutta una festa questa creazione liberal utopica, che fu rovinata soltanto da un dettaglio. Gli Stati Uniti non aderirono, non ci pensavano nemmeno. Ma come, caspio, pensavamo noi. Il grande paese-guida del mondo libero, la più grande democrazia del mondo, si mette contro un processo liberale e democratico così cristallino e limpido. Pannella era indignato. Io che sono sempre stato pannelliano, ma un filo più realista, avevo un 1% di sospetto che gli americani e Israele non fossero del tutto scemi. Forse i coglioni eravamo noi.
Una corte penale si regge sulla forza di far rispettare le sue sentenza. E ha un senso solo in uno stato democratico. Una corte iraniana, o comunista non fa nessuna giustizia. Oggi che la Corte Penale Internazionale è diventata come l'ONU, la sua casa madre. Oggi che il suo procuratore e il suo presidente sono due arnesi iraniani, oggi che ci stiamo arrovellando da un intero su un caso intero montato dall'Iran per interposto Sudafrica.
Oggi che chiamiamo processo una controffensiva ibrida-giudiziaria che ha il solo scopo di rispondere alla disfatta di Hamas, è evidente che gli Stati Uniti e Israele ci avevano visto più lontano. Pannella si era innamorato di una coglionata pericolosa. Proprio come l'adesione della Turchia e di Israele all'UE (due catastrofi assicurate, per ragioni differenti, che avevo capito persino io).
Sulla Bonino, che ancora oggi è amica di Karim Khan e lo difende, stendiamo un velo pietoso. È la manifestazione corporea di decenni di battaglie buttate e di piccole porcheriole che non erano quello che sembravano, camuffate sempre peggio.
La Corte Penale Internazionale, ormai strumentalizzata e diventata uno strumento di guerra con altri mezzi, ha ucciso il nostro sogno ma soprattutto ha ucciso se stessa. Che forse è l'unica buona notizia.
La corte penale internazionale, infettata e piegata, non è più una corte di giustizia. Nessuno ha più nulla da aspettarsi, se non qualche sgambetto politico. Qualche piccola offensiva non convenzionale dell' asse che la domina. Giustizia, no di sicuro. La ICC è finita, il cielo su di lei è molto nuvoloso.
Tra otto settimane è garantito che i suoi membri avranno modo di scoprire che, azzerato il bel sogno della giustizia mondiale, quello che resta è la forza. E loro, fuori da quel teatrino triste, non sono i più forti. Good luck with that. Era un sogno che poteva esistere perché tutti ci credevano. Non ci crede più nessuno. Meno di tutti quelli che l'hanno uccisa. È durata vent'anni. Un soffio, nemmeno troppo bello.
Toni Baruch, https://x.com/Tonibaruch/status/1859638225427628448
Applausi scroscianti, sipario.
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blogitalianissimo · 7 months ago
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Im doing a survey in various social media about Gaza, and asking people to vote on it. Its pinned on my blog, and I'd like you to vote on it and possibly reblog in order to have a larger audience.
No perché:
Israhell non è uno stato legittimo
Mettere quel criminale di guerra di Nethanyahu e Hamas sullo stesso piano non sta né in cielo né in terra
Ma che cazzo di opzione sarebbe questa, e tbh è quello che stanno facendo i criminali sionisti
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4. Non sono interessata a raccogliere opinioni a riguardo, PALESTINA LIBERA è l'unica opinione rilevante e accettabile
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fridagentileschi · 11 months ago
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LE FOIBE E PERTINI
Pertini e' ritenuto da molti, troppi, il miglior presidente d'Italia e sapete perche'? Perche' ai mondiali di calcio del 1982 alzo' la coppa vinta dall'Italia in quell'occasione!!!
Nella realta' questo essere non si e' mai ritenuto italiano e per l'Italia non fece mai nulla. Au contraire! Fece un discorso il 31 dicembre alla nazione con un bambino arabo di Gaza....tanto per abituarci alla futura invasione progettata dai comunisti come lui...
Ma raccontare gli orrori di Pertini -come raccomandare lo stupro delle italiane durante la seconda guerra mondiale e stupratore lui stesso...e' davvero lungo...qui ve lo voglio raccontare in relazione alla tragedia delle Foibe e di Porzûs che agli inizi degli anni '80 erano solo appena sussurrate negli ambienti della destra extraparlamentare e completamente ignorate dalla storiografia ufficiale, comunista-partigiana. Parlare di queste tragedie che imbrattavano l'ideologia della Resistenza si rischiava di essere bollati fascisti e revisionisti. Esattamente come oggi.
Ebbene, Tito, il dittatore jugoslavo comunista, morì nel 1980. L'allora presidente Sandro Pertini — il presidente più amato dagli italiani... e credo dagli ex jugoslavi — anziché restarsene al Quirinale, andò a rendergli omaggio, ignorando (si fa per dire) del tutto quel che accadde nell'Istria tra il '43 e il '45. Ignorando la tragedia delle Foibe e quanto i comunisti, sotto gli ordini diretti di Tito, combinarono a danno degli italiani, colpevoli solo di essere italiani. Nessun capo di Stato che avesse avuto un minimo di senso nazionale avrebbe mai reso omaggio al macellaio del suo popolo. Ma Sandro Pertini lo fece. E non si limitò a rendergli omaggio con la sua presenza, ma baciò persino il suo feretro e la bandiera nel quale era avvolto.
Questo fece Sandro Pertini, nonostante le urla di sangue e dolore degli infoibati e degli esuli che fuggirono dall'Istria e Dalmazia. E questo fu solo un episodio (forse il più eclatante). Da bravo socialista partigiano, appartenente alla vecchia scuola (quella di Nenni e Matteotti), Pertini concesse persino la Grazia a Mario Toffanin, altrimenti noto come il 'Giacca'. Un partigiano che durante la guerra aveva compiuto (con la complicità di altri partigiani comunisti) la strage di Porzûs per la quale, nel 1954, la Corte d'Assise di Lucca lo aveva condannato all'ergastolo. Pena a cui erano stati sommati altri trent'anni di reclusione per sequestro di persona, rapina aggravata, estorsione e concorso in omicidio aggravato e continuato. Mario Toffanin, tuttavia, non sconterà mai queste pene, perché riuscirà a riparare in Jugoslavia, godendo persino della pensione italiana che la Grazia di Pertini gli aveva permesso di percepire dall'estero (l'ex partigiano infatti non rientrerà mai più in Italia).
Che differenza c'e' tra lui e Napolitano? Tra lui e i nazisti?
Che vergogna la memoria corta degli italiani...
Che questa giornata della memoria possa re-insegnare la storia agli italiani, e mettere finalmente Pertini la' dove merita, nell'elenco dei criminali!
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curiositasmundi · 8 months ago
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Il 9 maggio 1945 dovrebbe essere considerata come una delle più importanti e cruciali date di tutto il Novecento e anche dell’intera storia umana. Quel giorno memorabile le forze dell’Armata Rossa e delle brigate partigiane sovietiche sconfissero definitivamente i criminali eserciti nazifascisti sul vasto fronte orientale. Senza la straordinaria resistenza sovietica, l’esercito tedesco avrebbe potuto dilagare a Est, impadronirsi delle più preziose materie prime e sconfiggere gli alleati anglo-franco-americani. La Germania nazista era vicina alla realizzazione della bomba atomica e disponeva di una scienza missilistica di almeno 15 anni più avanzata di quella dei suoi nemici. Verosimilmente l’Europa sarebbe diventata un campo di morte, una terra disseminata di campi di sterminio, di camere a gas e forni crematori, non un solo ebreo sarebbe sopravvissuto, i popoli slavi avrebbero conosciuto una nuova schiavitù. Per contrastare questo incubo, i popoli sovietici hanno sacrificato 27 milioni di vite, di cui 12 milioni russe, hanno patito distruzioni e sofferenze inenarrabili e hanno affrontato una guerra il cui scopo era lo sterminio totale, questo era l’intento dichiarato di Adolf Hitler, soggiogare i popoli slavi, sterminare il popolo russo. L’eroismo dei combattenti dell’Armata Rossa e dei cittadini sovietici sfida le più iperboliche narrazioni di epopee eroiche. Si pensi a Stalingrado e se è possibile ancora di più a Leningrado, assediata per tre anni. Nella Venezia del Nord la resistenza dei cittadini oltre che dei combattenti fu sovrumana. In questa grandiosa città gli abitanti e chi li guidava riuscirono a concepire l’inaudito, edificarono una strada, la famosa “Via della Vita”, sul lago ghiacciato Ladoga per portare rifornimenti alla città martoriata. In seguito, a guerra non ancora terminata, appena morto Roosevelt, Henry Truman, nuovo presidente Usa individuò nell’Unione Sovietica il nemico ideale del dopoguerra. Gli apparati di propaganda del governo, del Pentagono e dei servizi segreti statunitensi approntarono un infernale campagna di propaganda basata su una miscela tossica di russofobia e anticomunismo isterico per rappresentare l’Urss come il regno del male. Alcune istituzioni, create espressamente, seminavano le menzogne più infami. L’Europa comunitaria progressivamente sintonizzandosi sulla temperie stelle e strisce ha finito con l’allinearsi alla stessa propaganda, sulla spinta di governi fascistoidi di alcuni paesi dell’Europa dell’Est, fino alla perversione di apparentare comunismo e nazismo con l’intenzione di criminalizzare la Federazione Russa. Tutto ciò ha portato a ignorare artatamente la ricorrenza del 9 di maggio, a gettare l’oblio sul sacrificio di 27 milioni di cittadini russi e sovietici. È nostra intenzione riparare a questa vergogna per restituire onore e giustizia a quegli straordinari esseri umani a cui ogni cittadino europeo e non solo deve imperitura gratitudine.
Moni Ovadia in un brano dell'intervento per la celebrezione della vittoria dell’Armata Rossa sui nazifascisti tenuto nella sede dell'Ambasciata Russa a Roma.
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pazzoincasamatta · 2 months ago
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Di fronte all’intenzione di De Gasperi di chiedere l’estradizione perché, processando i criminali di Marzabotto e di Sant’Anna di Stazzema, l’Italia ribadirebbe il suo diritto a un trattamento diverso dalla vinta Germania, l’ambasciatore sottolinea i rischi politici dell’operazione. "Comprendo benissimo il desiderio dell’opinione pubblica italiana di vedere citati in giudizio quei tedeschi che si sono resi responsabili di crimini di guerra in Italia; comprendo anche che il Governo, per ovvie ragioni di prestigio e di impostazione generale della nostra situazione giuridica e morale, desideri gli venga riconosciuto il diritto di prendere parte attiva alla punizione dei criminali germanici. Ma noi siamo purtroppo in una situazione per cui altri paesi ci possono chiedere la consegna di colpevoli di vere o presunte atrocità. I termini dell’armistizio, al riguardo, non potrebbero essere più espliciti.
"Il giorno in cui il primo criminale tedesco ci fosse consegnato, questo solleverebbe un coro di proteste di tutti quei paesi che sostengono di avere diritto alla consegna di criminali italiani."
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matapetre · 9 months ago
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🔴🕊BUONA PASQUA A TUTTI!
🔥Viviamo un contesto in cui un pugno di criminali avversi ai popoli conduce una guerra totale contro questi ultimi.
🔺️Gli strumenti nelle sue disponibilità sono molteplici. Multinazionali del farmaco, Governi di zerbini asserviti, conflitti su larga scala, tecnologie e nanotecnologie celate, dittatura mediatica, compressione totale dei diritti e delle libertà umane.
⚡Ogni giorno questa guerra portata sui popoli si inasprisce ma di una cosa sono certo. Ad ogni follia, ogni ingiustizia, ogni discriminazione, ogni censura, ogni atto criminale che questi farabutti pongono in essere, una nuova parte dei popoli si risveglia, comprende.
🔻È per questo che sono convinto che le stesse strategie che questi pazzi perpetuano portino in seno il sedimento del loro tracollo, della loro dipartita.
🔸️Il nostro compito è continuare a combattere, continuare quotidianamente a mostrare evidenze a quante più persone possibile affinché il processo di risveglio acceleri e si moltiplichi.
🔹️Non passa giorno che io non riceva messaggi da persone che, sebbene con estremo ritardo, scrivono di aver finalmente compreso. Chiunque passi dall'assopimento tipico di quella Matrix della dittatura globalista alla consapevolezza, non torna più indietro. Una volta raggiunta la consapevolezza non si può più tornare indietro, questa si accresce, esponenzialmente, giorno per giorno, esperienza dopo esperienza.
🕊Ed è per questo che voglio augurare a tutti i ribelli una Buona Pasqua di lotta, perché questa lotta porterà la pace fra i popoli ed abbatterà chi prova da sempre a schiacciarli.
💥Ora e Sempre, Libertà.
Un abbraccio grande a tutti.
✅CONDIVIDIAMO OVUNQUE PER COSTRUIRE CONSAPEVOLEZZA.
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Siamo in un mondo che costruisce
UN FUTURO SBAGLIATO
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fatalquiete · 9 months ago
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Lorenzo Tosa da facebook
Ieri sera lo storico Alessandro Barbero è stato ospite a DiMartedì. E, parlando degli ultimi fatti politici, ha fotografato in poche parole le radici e le ragioni profonde per cui oggi, a distanza di quasi un secolo, non ci siamo ancora liberati del fascismo e dei fascisti, e anzi ce li ritroviamo pure al governo.
“Quella che la Resistenza è stata colonizzata dai rossi è un’autentica mistificazione. Basta studiare la Storia per sapere che la Resistenza l’hanno fatta i comunisti e i marchesi, gli operai e i nobili, i poveri e i ricchi, i socialisti, i cattolici, i liberali. Una mistificazione e anche una scusa per non festeggiare il 25 aprile.
C’è un pezzo d’Italia dove ormai da tre generazioni ai bambini si insegna che il regime ha fatto anche cose buone e che i partigiani erano degli scavezzacolli o, peggio, dei criminali, e quindi non c’è alcun motivo di festeggiare il 25 aprile. Una parte d’Italia è rimasta così. Perché altrimenti non si spiega come oggi, quasi un secolo dopo, sia così difficile ammettere che c’era una parte giusta e una sbagliata. Non c’è mai stata una guerra in cui fosse così evidente.
Se chi sta al governo, che quindi ha giurato sulla Costituzione antifascista, fa così fatica a dirsi antifascista, allora significa che è fascista. O uno o l’altro. E a me questo sembra inquietante”.
Una lezione di Storia che oggi, alla vigilia del 25 aprile, dovrebbe essere trasmessa a reti unificate sul Servizio pubblico. E invece…
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bicheco · 1 year ago
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Zelensky il Dentone
Con tutto il rispetto che si deve al leader di un Paese invaso dai russi da due anni, dilaniato dalla guerra civile da nove, infestato di nazisti, corrotto fino al midollo ed economicamente fallito, Zelensky ricorda Guglielmo il Dentone: il personaggio di Alberto Sordi che, nel film I complessi, si presenta al concorso Rai per il nuovo lettore del telegiornale e nessuno osa dirgli in faccia che con quelle zanne non può andare in video. In 21 mesi e rotti di guerra il mediocre comico ucraino si è trasformato in attore consumato, calandosi alla perfezione nella parte e nel copione che gl’impresari e gli sceneggiatori angloamericani gli hanno assegnato: l’eroico condottiero che guida il suo popolo (o quel che ne resta) alla resistenza armata da una controffensiva trionfale all’altra fino alla vittoria dell’Impero del Bene, cioè alla sconfitta della Russia, alla riconquista delle cinque regioni perse e alla caduta di Putin. Purtroppo, come sapeva fin dall’inizio chiunque fosse dotato dei minimi rudimenti di storia, economia, geopolitica e strategia, nessuno di quegli obiettivi è stato mai alla portata: era pura propaganda, del tutto sconnessa dalla realtà.
La realtà sono centinaia di migliaia di vittime (oltre 100 mila fra morti e mutilati ucraini solo nella “controffensiva di primavera” partita in estate e finita in autunno senza lasciare traccia), mandate al macello senz’alcuna speranza dai criminali della Nato, che ne conoscevano l’assoluta inutilità: il comandante Usa Mark Milley aveva previsto il fallimento 13 mesi fa e proposto di sfruttare lo stallo per negoziare un compromesso e salvare il salvabile. Invano. La realtà sono i circa 250 miliardi di dollari buttati dall’Occidente per armare e finanziare l’Ucraina: 132 dai Paesi Ue, 69 dagli Usa, 36,5 da Gran Bretagna e altri Stati. E i mille miliardi di dollari che serviranno per ricostruirla: cifra spaventosa e destinata a lievitare, visto che nessuno fa nulla per fermare la distruzione, anzi tutti s’impegnano a prolungarla in attesa di non si sa bene cosa. Intanto ogni mese di guerra costa all’Occidente 25 miliardi di dollari e altrettanti alla Russia, che però reagisce meno peggio di noi perché, mentre noi ne annunciavamo il default, si riconvertiva all’economia bellica. Anche le braccia aperte dell’Ue a Kiev si sono rivelate promesse da marinaio: sia perché si scopre che l’Ucraina ha ben poco di democratico, sia perché quel buco nero potrebbe inghiottire la già agonizzante economia europea. Perciò ora, con le elezioni in Usa e in Ue, nessuno vuole buttare altri soldi (le vite umane per il cattivo Putin e i buoni occidentali non sono un problema) in una guerra ormai persa. Resta da trovare qualcuno che prenda da parte Zelensky il Dentone e gli spieghi la triste realtà, magari con un disegnino.
Marco Travaglio
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pettirosso1959 · 7 months ago
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L'attacco terroristico dei nazisti ucraini sulla Crimea. Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto quattro missili americani ATACMS. Poi un altro missile, a seguito dell'impatto dei mezzi di difesa aerea, ha deviato dalla sua traiettoria di volo nel tratto finale con la detonazione della testata in aria sopra il territorio della città di Sebastopoli.
Così, mentre i russi colpiscono solo gli obiettivi militari del governo criminale di Kiev, i nazisti del governo criminale di Kiev colpiscono i civili, mirano a far morire la popolazione civile, hanno colpito la zona della spiaggia di Sebastopoli, uccidendo 5 civili, di cui 3 bambini! Altri 5 bambini in ospedale, i feriti sono 124. Questo ennesimo barbaro omicidio degli ucraini rimane senza condanna, silenzio da parte della Meloni e affini politici venduti agli USA. Insieme ai nazisti dell'usurpatore zelenskij sono ovviamente colpevoli delle uccisioni mirate dei civili russi i criminali fornitori delle armi occidentali, in questo caso gli Stati Uniti.
Quanto concerne il comportamento delle Nazioni Unite si è espressa la rappresentante del ministero degli esteri russo Maria Zacharova:
"Il Segretariato delle Nazioni Unite ha dichiarato letteralmente quanto segue in relazione all'attacco terroristico del regime di Kiev contro i civili a Sebastopoli: "Come sempre, stiamo cercando di porre fine alla guerra in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni dell'Assemblea Generale".
Questo sembra più un'ammissione della propria inutilità che un commento sulla tragedia. Sicché, potrebbero dire pure "siamo per tutte le cose buone contro tutte le cose cattive" e chiedere di utilizzare questa citazione universale in ogni occasione.
E potrebbe anche andar bene che il Segretariato delle Nazioni Unite svolgesse le sue funzioni tecniche senza immischiarsi nella politica. Ma è il contrario! Da molti anni ormai c'è una politicizzazione totale di tutte le dichiarazioni e azioni nella questione ucraina per compiacere l'Occidente e in chiave esclusivamente anti-russa.
E dato che avete iniziato a giocare sul terreno della politica, siate così gentili da riuscire a vedere le persone uccise dal regime di Kiev con armi americane sulla spiaggia e condannare l'atto di terrorismo!
Marinella Mondaini.
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sarcasm-andotherstuff · 1 year ago
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1) Not all men, non tutti i maschi sono così, non potete generalizzare.
Non generalizzo, ma non vedo per quale ragione dovrei lodare qualcuno per non essere un assassino. Quando un uomo si sente in dovere di precisare di essere diverso da un tizio che controlla, rapisce, aggredisce, uccide una donna che cosa vuole esattamente, un applauso? Una medaglia? Riceviamo forse un premio per non essere criminali?
Non commettere violenza è il livello base di convivenza civile: non si dipinga il minimo della decenza come una prova di virtù.
Se poi la paura è legata alle relazioni (“le donne hanno paura degli uomini, resterò scapolo tutta la vita”), si sappia che per chiunque l’intimità è anche vulnerabilità. Il timore d’essere temuti credo possa almeno pareggiare con il timore di subire violenza, no?
.
2) Cherry picking e benaltrismo (Non c’è un aumento di casi! E allora i maschicidi? Gli infanticidi? E allora i paesi islamici?)
Primo. Se si parla di violenza sulle donne il tema è la violenza sulle donne, se ritenete meritevoli di dibattito altri temi fatevi i post vostri.
Secondo. L’allarme sociale si crea di fronte a fenomeni statisticamente rilevanti, non necessariamente in numeri assoluti. Esibire il grafico che mostra che le vittime femminili di omicidio restano costanti negli anni, come se quel dato fosse una vittoria, mostra la mancata comprensione della tendenza, visto che, a fronte della generale diminuzione dei reati (e degli omicidi) la mancata flessione delle vittime femminili non può essere interpretata positivamente.
Terzo. Il fatto che le donne in Iran siano perseguitate e oppresse non rende sopportabile la violenza di genere altrove, né rende capricci o voluttà le rivendicazioni femministe.
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3) Volemosebene, basta guerra tra i sessi!
Denunciare la violenza di genere, riflettere sul patriarcato non significa, né ha mai significato, odiare i maschi, né ingaggiare un derby donne contro uomini, ma casomai criticare un certo tipo di maschi (ma pure di femmine, che ne adottano retorica). In altri termini, significa riconoscere l’egemonia culturale che il privilegio maschile ha imposto e impone. E far emergere questo conflitto, non tra maschi e femmine, ma tra patriarcato e parità, richiede anche argomentazioni forti e toni aspri: nella lotta contro disuguaglianze e discriminazioni, il bon ton non è un requisito essenziale.
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E, quanto a retorica, anche in buonafede, sappiate che non abbiamo bisogno di sentirci dire che doniamo la vita o che siamo esseri angelicati: siamo tutte diverse, con idee, temperamenti, caratteristiche differenti, così come i maschi, così come chiunque. Abbiamo bisogno, e abbiamo diritto, tuttə, di avere potere sul nostro corpo, sul nostro spazio, fisico, psicologico e sociale. Abbiamo bisogno di elaborare e rivendicare, di vivere e di convivere, di legarci restando persone, individualità che esistono non solo in funzione di qualcuno o di qualcosa.
E tra i maschi non cerchiamo, né dovremmo cercare, eroi, salvatori, giustizieri o principi azzurri. Se davvero, sinceramente, autenticamente, non per provocazione o polemica, temete il femminismo e non cogliete problemi nel modello patriarcale, ma vorreste non essere parte del problema, siateci alleati. Riconoscete il privilegio di cui godete (che non è una colpa, è un vantaggio), iniziando da quello della parola: per una volta, lasciate il palco, il microfono, il megafono, l'editoriale, l’ospitata in tv. E chiedete, leggete, ascoltate, cercate di capire e non convincetevi subito di esserci riusciti. Imparate a condividere e rilanciare le parole altrui: ci sono persone che parlano veloci per l’abitudine di essere interrotte, ci sono discorsi che meriterebbero ascolto invece che lezioni, ci sono voci che andrebbero amplificate.
E quando si ha un privilegio il miglior servizio è farsi cassa di risonanza.
Roberta Covelli
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anchesetuttinoino · 8 months ago
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SVEZIA SULL’ORLO DELLA GUERRA CIVILE PER LE VIOLENZE DEI MIGRANTI
Crescita esponenziale della criminalità armata, bande di migranti e violenza fascista: come la Svezia è diventata la capitale europea del crimine.
Secondo un esperto di spicco, la Svezia è al limite della “guerra civile” poiché il paese è in preda alla violenza dei migranti. Göran Adamson, docente senior di sociologia all’Università di Uppsala,ha dichiarato a Express.co.uk che il suo Paese sta diventando una “capitale della violenza, in parte a causa di un’ondata di sospetti criminali che si trasferiscono lì.
Secondo i dati ufficiali del Consiglio nazionale svedese per la prevenzione della criminalità (Brå), il numero di vittime ogni anno per milione di persone a causa della violenza armata è più del doppio della media europea.
Nel 2017 ci sono state 281 sparatorie in Svezia e nel 2022 quel numero è cresciuto fino a 391, 62 delle quali mortali. Secondo l’Office for National Statistics, nel Regno Unito ci sono state 28 persone uccise da spari nell’anno terminato a marzo 2022.
Ciò significa che il tasso svedese di morti per sparatoria è stato più del doppio di quello del Regno Unito, nonostante la Svezia abbia una popolazione inferiore a un sesto.
La cosa più sorprendente è che nel 2022 il tasso di omicidi armati a Stoccolma è stato circa 30 volte quello di Londra, nonostante abbia una popolazione inferiore a un milione di abitanti.
Fonte Express.co.uk
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