#crescita economica Eurozona
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La BCE Riduce Ancora i Tassi: Cosa Significa per Mutui e Crescita Economica
Nuovo taglio del costo del denaro: impatti positivi sui mutui e previsioni di crescita economica riviste al ribasso.
Nuovo taglio del costo del denaro: impatti positivi sui mutui e previsioni di crescita economica riviste al ribasso. La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un ulteriore taglio dei tassi di interesse, il quarto da quando ha iniziato la politica di riduzione lo scorso giugno. Questa mossa, che riduce il costo del denaro di 25 punti base, mira a stimolare l’economia dell’Eurozona, ma…
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Salari in caduta libera e ignoranza in crescita: Una riflessione sul futuro dell'Italia
Perché SOLO l’ Italia NON cresce? Io credo di saperlo, ma lo chiedo agli “esperti” che dicono “fuori dall’ Euro e dall’ Unione Europea”… Cosa bisogna fare per portare gli italiani a ragionare con la testa invece che con la pancia? La matematica NON è un’opinione! Un Paese non si amministra sui social bar… 𝐔𝐧 𝐆𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢 𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐥’𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐥𝐢𝐭𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨…
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Visco: "Quadro congiunturale Eurozona insoddisfacente"
“Si desume crescita economica pressoche’ nulla in mesi estivi”source
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Italia a rischio recessione economica con la zona Euro
3 motivi per cui l'arrivo di una recessione in Italia è ormai certo. Tra inflazione, tassi d’interesse sempre più altri e politiche fiscali restrittive gli stati dell’Eurozona rischiano seriamente di finire in recessione entro pochi mesi. La scorsa settimana si è chiusa con una brusca frenata per l’economia tedesca: il PIL è diminuito su base trimestrale dello 0,4% battendo al ribasso la previsione degli analisti che temevano un calo dello 0,2%. Questa settimana si chiude invece con un report dettagliato dell’agenzia di rating Fitch, secondo cui non solo la Germania ma anche l’Italia entro la fine del 2023 andranno in recessione. Negli ultimi mesi l’economia del nostro Paese e dell’intera Eurozona si è dimostrata molto più resiliente di quanto non ci si aspettasse, superando l’inverno senza particolari contraccolpi grazie al combinato disposto di un calo inaspettato dei prezzi dell’energia e di una spesa pubblica post-pandemia ancora piuttosto sostenuta. E così il 2022 è stato archiviato con una crescita del 3,7%, la disoccupazione è diminuita sensibilmente e nei primi mesi dell’anno la Borsa Italiana si è pure dimostrata la migliore d’Europa. Ma a quanto pare questo trend si sta invertendo.
Perché una recessione in Italia nel 2023 è ormai certa Quelli citati sono solo i primi segnali di una recessione che sicuramente colpirà l’Italia e l’Europa, per almeno tre motivi. 1) L’inflazione Il primo riguarda l’inflazione: in Italia, seppur in calo, l’inflazione rimane ancora sopra il 9% con l’inflazione di fondo (cioè l’inflazione al netto dei beni energetici ed alimentari) che invece continua a salire ed è ormai al 6,4%. In altri Paesi europei invece, la situazione è addirittura peggiore. In Francia e Spagna l’inflazione a febbraio è aumentata rispetto a gennaio, in Germania è rimasta stabile. Ciò vuol dire che anche il 2023 sarà caratterizzato da un’alta inflazione che ha già iniziato a far frenare i consumi delle famiglie. Infatti, l’ultimo dato disponibile, quello di dicembre, sulle vendite al dettaglio nell’Eurozona ci riporta un calo annuale del 2,8%: un dato che, ad esclusione delle chiusure per i lockdown, possiamo riscontrare solo nelle gravissime recessioni del 2008 e del 2011. 2) I tassi di interesse BCE Ad accelerare la dinamica appena descritta vi sono le scelte della Banca Centrale Europea, che, proprio per combattere un’inflazione più resistente del previsto, secondo molti analisti, alzerà i tassi d’interesse oltre il 4%. Questo vuol dire mutui, finanziamenti e prestiti sempre più cari per famiglie ed imprese. Ed anche qui, un dato su tutti rende evidente come nei prossimi mesi assisteremo ad un’ulteriore contrazione dei consumi e degli investimenti: i debiti delle famiglie europee valgono in media più del 100% del reddito disponibile.
Debiti delle famiglie in relazione al reddito disponibile I debiti delle famiglie europee superano in media il loro reddito disponibile 3) La politica fiscale Infine, la politica fiscale dei governi, complice il rientro in pompa magna del patto di stabilità e crescita per il prossimo anno, ha dismesso la sua caratteristica espansiva degli anni della pandemia a favore di politiche sempre più restrittive. E così anche in Italia nel 2023 il ricorso al deficit è stato timido, misurando gli adeguamenti degli stipendi nella PA, rivedendo al ribasso le rivalutazioni delle pensioni e lasciando aumentare le accise su diesel e benzina. Ci mancava solo la ciliegina sulla torta del blocco della cessione dei crediti d’imposta e, di fatto, del superbonus, che avevano fatto registrare al settore delle costruzioni degli aumenti record in termini di valore aggiunto sul Pil: +20,7% nel 2021 e +10,2% nel 2022. Ora anche questo settore subirà il contraccolpo. Quindi senza prendere in considerazione i rischi di una nuova fiammata dei prezzi energetici dato da una guerra in Ucraina che non sembra aver fine, le prospettive economiche non sembrano per nulla promettenti. Chissà se l’Eurozona potrà permettersi l’ennesima recessione senza subire un contraccolpo politico o se i vari governi prenderanno contezza di dove spira il vento. Read the full article
#bce#BorsaItaliana#eurozona#guerraucraina#italia#pandemia#politicaeconomica#politicafiscale#recessione#spesapubblica#Superbonus
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Eurozona, Ue taglia le previsioni di crescita economica per il 2023
I 19 Paesi che utilizzano l'Euro entreranno in recessione il prossimo inverno, al rialzo la previsione di crescita sul PIL dell'Italia
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ENRICO STAI SERENO LETTA SI PRESENTA ALLA TASSEMBLEA E COSA PROPONE ?
LETTA : FRASI FATTE, LE SUPERCAZZORE PREMATURATE CON SCAPPELLAMENTO A SINISTRA COME L'ANTANI UGO DISSE
Problemi "importanti per il paese" trattati da Letta :
1) Progressisti nei valori
2) Riformisti nel metodo
3) Radicali nei comportamenti personali
4) Non vi serve un nuovo segretario. Serve un nuovo PD"
5) La vita fuori da qui - nel partito - è molto bella"
4) Giovani: "saranno al centro della mia azione".
5) tre sfide globali: a) cambiamento climatico b) pandemia,
c) protezione dati personali
6) Se noi dobbiamo per forza andare al governo, noi diventiamo il partito del potere.
7) E se diventiamo il partito del potere, noi moriamo
8 ) Il governo di Draghi è il nostro governo, è la lega che deve spiegare perché lo sostiene"
9) Altri Temi toccati: a) Donne b) Sì ius soli c) Sud d) PA moderna
e) lotta alle mafie (la pace nel mondo) f) Lotta ai paradisi fiscali europei g) Progressività dell'imposta h) terzo settore i) reti di prossimità l) sindacati.
10) Rilancio dialogo sociale.
11) Partito della prossimità" non ZTL.
I 9 problemi fondamentali del popolo italiano, che lo risolleverebbero agli antichi splendori, NON TRATTATI DA LETTA MAI TRATTATI DA LETTA :
1) RIFORMARE COMPLETAMENTE IL SISTEMA FISCALE
a) Ridurre la partenza Irpef dal 23% al 5% e riadeguare le altre aliquote, no tax-area fino a 10k
b) (Ridurre il contributo Inps dal 33% al 20%) Dopo la Riforma Inps
c) Ridurre Iri Ires e tasse imprese complessive dal 64,8% complessivo al 25%
d) Ridurre l’Iva dal 22% al 5%
e) Rimettere in tasca ai cittadini i 400 MLD di tasse in eccesso (con coperture) : 400 MLD il taglio fiscale - 168 MLD l’extra gettito - 192 MLD risparmio tasse sulla spesa pubblica - 40 MLD deficit = 0 Pareggio di bilancio
f) Instaurare un Reddito di Disoccupazione 500 Eu mese permanente
g) Instaurare una Pensione di Base fiscale a 1.000 Eu per tutti
(a compensazione dell’assistenza e del ricalcolo pensionistico al contributivo)
2) RIFORMARE L’INPS
a) Separare l’assistenza dalla previdenza contributiva e cederla al fisco (-64 MLD)
b) Ricalcolare tutte le pensioni retributive al contributivo (-70 MLD)
c) Ridurre il contributo Inps dal 33% al 20%
d) Instaurare una Pensione di Base Fiscale 1.000 Eu mese per tutti
e) Portare l’età pensionabile da 67 a 62/60 anni (rimettere 3 milioni di lavoratori anziani over 60 in pensione lasciando il loro lavoro ai giovani)
3) RIFORMARE LA SCUOLA
a) Portare l’obbligo scolare da 14/16 a 18 anni (più 2,5 milioni di studenti tolti dalla disoccupazione)
b) Instaurare scuole professionali di 3 anni anche nella tecnologia
c) Riformare, riadeguare i programmi, educazione civica
4) RIFORMARE ESERCITO E PROTEZIONE CIVILE
a) Ripristinare il servizio di Leva di difesa 500mila giovani
b) Instaurare il servizio di Leva civile insieme a quello di difesa
5) STATALIZZARE SERVIZI E AZIENDE STRATEGICHE
a) Statalizzare tutti i servizi pubblici (150 MLD di utili)
b) Statalizzare tutte le aziende strategiche (50 MLD di utili)
c) Statalizzare tutte le Banche e le Assicurazioni
d) Statalizzare il 3° settore oggi business solidarietà (50 MLD di utili)
e) Statalizzare parzialmente o totalmente le aziende a forte automazione
6) DOPO 5 ANNI CREARE UNA MONETA PUBBLICA DI PROPRIETA’ POPOLARE
a) Inserire un Biglietto di Stato a corso legale senza uscire da Eurozona, parallelo ad euro
b) La Moneta solo interna, solo elettronica, esente da ritorsioni valutarie e speculative, senza violare i trattati internazionali, senza cambi internazionali, un solo cambio interno Lira/Euro.
c) Utilizzare l’Euro per import/export, acq. materie prime e vendita del Made in Italy all'estero
7) ABOLIRE LE TASSE A FONDO PERDUTO PER LEGGE E PER COSTITUZIONE E PASSARE ALLA (Fiscalità a Scambio)
a) Si paga solo il contributo Inps 20% gettito 350 MLD ad occupazione piena
b) Si incassano 150 MLD dagli utili dei servizi pubblici di Stato
c) Si incassano 50 MLD dagli utili delle aziende strategiche
d) Si incassano 50 MLD dal 3° settore
e) Si paga una spesa pubblica di 600 MLD anno circa, esentasse senza sprechi
f) Creazione monetaria del tesoro per il denaro necessario quando manca, per compensare o favorire la crescita economica
g) Prestiti e mutui con Moneta di Stato senza interessi a tasso 0%, su rete di Banche Pubbliche
😎 AUTOMAZIONE
a) Dopo aver raggiunto l’occupazione quasi piena, che come abbiamo visto è ancora possibile, a contrasto dell’automazione industriale, la robotizzazione, l’intelligenza artificiale, che inevitabilemtne porterà via molti posti di lavoro, anche se ne andrà a creare molti altri, sarebbe utile statalizzare parzialmente o totalmente le grandi produzioni ad alta automazione, dove gli utili che incamererà lo stato andranno ridistribuiti ai cittadini in base al reddito, sotto forma di un Reddito da utili di Stato.
b) In questa nuova economia, le macchine lavorano e producono, gli umani guadagnano, incassano gli utili e comprano i prodotti delle macchine, chiudendo così il ciclo economico.
c) Invece, piuttosto che lasciare tutti i grandi gruppi industriali in mano ai privati, dando il “Reddito Universale della gleba”, dove pochi signori avranno tonnellate di denaro, mentre una grande massa di popolazione, sarà mantenuta con un reddito da elemosina, solo per la giusta sopravvivenza, e dato che i cittadini vengono pagati, a lavorare gratis per le multinazionali e lo stato, oltre che dover sottostare a tutte le altre imposizioni, vaccini, tamponi, mascherine, microchip, app, lockdown, eliminazione del contante e chi piu’ ne ha ne metta
9) CORRUZIONE
a) Abbiamo una corruzione dilagante, che parte dalla politica e coinvolge la magistratura, le forze dell'ordine, l'avvocatura, i commercialisti, la sanità, le grandi imprese, le multinazionali, i grandi gruppi industriali associati, che commettono reati su reati, protetti e mascosti dall'informazione, da cosche, logge, ordini e mafie, i cani da guardia del potere e si sa che cane non mangia cane.
b) Il 100% degli appalti pubblici del Nord Italia viene “deciso” da un unico Studio di Commercialisti del Nord Ovest, il 100% degli appalti pubblici del centro sud, dalle mafie dai colletti bianchi. Comprendiamo che se sulla spesa pubblica ci sono 370 MLD di euro anno, tasse comprese, di sprechi, ruberie, regalie, tangenti, corruzione, assistenzialismo, bisogna aumentare le tasse, e se aumenti le tasse, imprese e cittadini vanno in sofferenza, non consumano, non producono, e di conseguenza crolla l’economia e il gettito fiscale.
E possibile porre rimedio a tutto cio’ ?
Fare tutto ciò che è giusto
Marco Cristofoli Moneta Pubblica
Secondo voi, vi fareste governare da un Partito Politico che propone non si sa bene cosa propone !? Per quanto tempo ancora siete disposti a farvi prendere per il c da questi soggetti, i camerieri dei loro padroni, l'1% dei piu' ricchi del pianeta ?
Marco Cristofoli Moneta Pubblica
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L’Italia non tiene il passo con l’Europa. A livello di zona euro, la crescita economica è prevista dell’1,2% sia nel 2020 che nel 2021. Quanto all’Italia, la previsione è di una crescita quest’anno dello 0,3% e dello 0,6% nel 2021 (in calo rispetto le precedenti stime). #italia #italy #europe #europa #eurozona #europe #economia #economy #crescita #stima #economiaefinanza #milanofinanza #investing #piazzaaffari #governo #governoitaliano https://www.instagram.com/p/B8idVqdqe7l/?igshid=hg1d5ap01wp4
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Tech-Gleba Senza Alternative
Saggio di non facile lettura, ma che vale la pena cercare di leggere. Visione onirica? Profezie cassandresche ? Vaneggiamenti folli? All’attento lettore il giudizio. Ma come diceva il buon Arbore, meditate gente, meditate.
DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info
La schiavitù, letteralmente, è già pronta per 10 miliardi di esseri umani. Meglio definirla servitù di una sorta di ‘gleba’, e sarà ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’.
Questo non è un fumetto, è il futuro vicino, vicinissimo, ed è tutto già pronto. Solo che nessuno di noi se ne sta accorgendo, perché chi fra i cittadini oggi si considera attivo, sta combattendo battaglie che, sì, sono sacrosante (mafie, corruzione, Eurozona, migrazioni, ambiente…), ma mentre le combatte non sa che un mostro immensamente peggiore è dietro la porta di casa: ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’.
Ed eccoci alla ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’.
Anche oggi siamo impegnati in guerre che ignorano un mostro immensamente maggiore che è già dietro alla porta di casa, e che si mangerà il Pianeta. Lincoln se ne accorse, noi invece non stiamo capendo né vedendo niente. Comincio a dare un’idea: dovete capire che il Capitalismo non esiste più come progetto, è già stato cestinato. Please welcome: THE TECH-GLEBA MILLENNIUM. Ecco la differenza fra i due:
Il Capitalismo dal primo giorno simbolico della sua nascita fino a oggi è sempre stato composto da tre elementi necessari: A- gli sfruttati B- la classe consumatrice C- l’elite che accumula il profitto in cima. Era così nei primi decenni del XX secolo con qualsiasi prodotto, è così oggi con un qualsiasi gadget digitale, fatto da poveracci in Tailandia, comprato dagli occidentali e dagli ‘emergenti’, e i trilioni vanno alla Apple o Samsung ecc. Tutto questo è già stato cestinato appunto, il Capitalismo oggi è consegnato alla sepoltura. Ma perché?
Per due motivi sostanziali. Il primo è che il Vero Potere ha da molto tempo compreso che non sarà assolutamente più possibile contenere miliardi di diseredati affamati sfruttati (la condizione A- del Capitalismo); essi o migreranno in masse colossali, oppure come in India e Cina inizieranno a pretendere condizioni economiche migliori e nessuno potrà fermarli. Da ciò l’invitabile destino della crescita esponenziale dei costi di produzione di qualsiasi bene, a livelli di prezzi finali impossibili anche per un occidentale. Poi il Vero Potere ha compreso anche che neppure l’alternativa della robotizzazione degli impianti (per licenziare, abbattere quindi i costi e competere) funziona, è un’illusione immensa, perché le masse licenziate sia qui che in Paesi Emergenti non avranno reddito, e di nuovo non potranno acquistare prodotti sofisticati. Crollo profitti (qui Marx vide lunghissimo), cioè chi venderà a chi?
Secondo: Il Vero Potere ha da molto tempo capito che la classica struttura della competizione del Mercato, in un mondo appunto con popolazione in crescita ma anche costi di produzione impossibili, non può più funzionare. Alla fine, detta in parole semplici, centinaia di milioni di Corporations che producono in una gara disperata oceani di cose e servizi, a chi poi le venderanno nelle economie prospettate sopra? E’ un imbuto che si auto-strangola senza rimedi. Quindi il Capitalismo è morto e consegnato alla Storia, LORO lo sanno da anni.
Ma il Vero Potere non sta a dormire, ha già (più che) strutturato la risposta in una forma totalmente nuova di economia, mostruosamente nuova, la ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’, ecco come l’hanno pensata:
A) 10 MILIARDI DI UMANI ELEVATI A CLASSE MEDIO-BASSA MA SCHIAVI DELLE TECNOLOGIE, COSTRETTI A TOGLIERSI LA PELLE PER CONSUMARE BENI E SERVIZI ESSENZIALI HIGH-TECH (‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’).
B) L’ELITE CHE ACCUMULA QUELLO CHE MAI FU ACCUMULATO DA ELITE NEI 40 SECOLI PRIMA.
I 10 miliardi sono la proiezione fatta della popolazione mondiale al termine dell’arco di tempo necessario per arrivare alla meta. L’idea è che naturalmente scomparirà la sperequazione sociale di oggi, dove il pianeta Terra è frammentato da centinaia di stratificazioni che vanno da chi muore di fame, e via via su lungo la scala economica con appunto centinaia di fasce di reddito. No, si vogliono livellare 10 miliardi di umani a più o meno lo stesso livello economico. Ci sarà il condominio con acqua, bagni, elettricità, connessioni digitali, poi strade, scuole, negozi, servizi… anche nei buchi neri del mondo di oggi, come Fadwa nel sud del Sudan, o a Udkuda in India. Come detto sopra, e va ribadito, il Capitalismo è morto, e con lui è defunta la necessità/possibilità di avere miliardi di poveri di qua, benestanti di là, ricconi al top. Al nuovo progetto della ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’ serve che l’intera massa vivente sia omogeneizzata nello standard di vita, e che consumi ma IN MODO TOTALMENTE DIVERSO da mai prima nella Storia.
Sentite, veniamo al concreto di un esempio, e scelgo l’auto perché vicina alla vita di tutti.
La Volkswagen, come quasi ogni gigante dell’auto al mondo ma anche come i colossi high-tech tipo Google e Apple o Tesla, sta investendo miliardi di dollari nelle cosiddette ‘Driverless cars’, cioè automobili che si autoguidano, che rispondono a comandi orali del passeggero, talmente zeppe di Artificial Intelligence (A.I.) da far impallidire la parola fantascienza. E la marca tedesca non lo sta facendo da poco. Ha iniziato 12 anni fa in collaborazione con la Stanford University e il Dipartimento della Difesa USA nel suo laboratorio futuristico chiamato DARPA.
Oggi tutto gira attorno a Silicon Valley, Google-Alphabet e alla Cina. Stanno investendo come pazzi, ma perché? Pensate che una startup cinese di nome Mobvoi che fa A.I. per auto del futuro è passata dal valere nulla al valore di 1 miliardo di $ in un anno. Perché sta corsa frenetica di tutti? FCA (ex Fiat) di Marchionne stavolta non è rimasta a guardare e sta rovesciando miliardi in ste auto-robot assieme a Wymo di Alphabet-Google. Perché? In particolare la gara si gioca a chi per primo elaborerà i super-computers, oggi impensabili, che sapranno elaborare trilioni di impulsi e dati ogni micro secondo per far girare miliardi di auto senza autista ma tutte coordinate a colloquio fra di loro per non creare disastri. La mole di dati che dovranno essere elaborati dal computer di bordo di ogni singolo veicolo in questo scenario è pari a quella di una spedizione spaziale dello Space Shuttle ogni secondo, tutto però gestito da un computerino sul cruscotto grande come una scatola di caramelle. E qui di nuovo giù valanghe di miliardi d’investimenti per arrivare primi…
… La Volkswagen oggi lavora con D-Wave Systems, un’azienda di computer che sta ribaltando l’universo… perché applica la fisica quantistica ai software. Una roba da far esplodere il cervello, perché la fisica quantistica se applicata con successo alle tecnologie digitali di oggi le sparerebbe nell’iperspazio moltiplicando per MILIARDI di volte il potere di elaborazione dati del più potente computer del mondo. Insomma, siamo a una viaggio lisergico digitale allo stato puro, ma dietro ci sono i miliardi veri e concreti. Perché?
Ecco la risposta: perché questa è gente che pensa 200 anni avanti, e sa benissimo che, come spiegato già prima, col Capitalismo morto – quindi con la sparizione di chi ti fa componenti auto pagato 1 dollaro al giorno, e con l’inevitabile innalzamento delle pretese di vita di miliardi di poveracci di oggi verso classi medio-basse – costruire un’auto con quei costi di manodopera costerà una pazzia e i prezzi si centuplicheranno. In altre parole: sanno che le auto non si venderanno più nei prossimi duecento anni perché costerebbero oro, e il 98% della gente del Pianeta non se le potrebbe più permettere. Sanno anche, ribadisco, che l’alternativa della robotizzazione degli impianti, per licenziare, abbattere quindi i costi e competere, non funziona, è un’immensa illusione, perché le masse licenziate non avranno reddito, e di nuovo non potranno acquistare l’auto. E qui torniamo alla ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’.
Abbiamo detto che il progetto è avere 10 miliardi di umani economicamente omogeneizzati, ma a un livello appena possibile di classe mondiale medio-bassa. E si badi bene: là dove questa ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’ non potrà arrivare coi propri mediocrissimi redditi, dovrà sopperire lo Stato con un Reddito di Cittadinanza, come già detto dal mega sindacalista USA Andy Stern e riportato dal Wall Street Journal. Queste masse però saranno OBBLIGATE (… senza ‘Alternative’) a spostarsi con un mezzo in trilioni d’istanze giornaliere in tutto il mondo, e allora?
E allora l’auto deve diventare un robot che nessuna Casa VENDE se non in numeri microscopici, che quasi nessuno possiede, ma che tutti possono NOLEGGIARE per pochi soldi in qualsiasi istante digitando un codice: un’auto-robot arriva, ti porta, un’altra ti riporta, oppure la mandi a prendere la spesa senza muoverti da casa, o rincasi dal lavoro con 6 colleghi chiacchierando comodamente seduto in un Van-robot che riporta tutti a domicilio, e se un’ora dopo vuoi andare a cena fuori digiti un altro codice et voilà. Moltiplicate questi ‘noleggi’ anche a pochi spiccioli per 10 miliardi di umani x 5-10-20 volte al giorno x 365 giorni all’anno e non è difficile capire che il profitto dalla Casa produttrice dalla Driverless car diventa cosmico rispetto al preistorico sistema della vendita dell’auto al singolo. *(nota: non voglio farvi esplodere le meningi, ma sembra che addirittura l’intera impresa delle Driverless cars sia destinata poi a essere soffocata e rimpiazzata dalle Auto-Drones, letteralmente i Drones iper-tech di oggi trasformati un mezzi di trasporto che ti atterrano davanti a casa, e l’intero traffico mondiale non sarà più su strada ma a circa 500 metri d’altezza sulle città).
Ribadisco: Queste masse però saranno OBBLIGATE (… senza ‘Alternative’) a noleggiare questa tecnologia, saranno PRIGIONIERE di quelle spese, anche a costo di altri sacrifici.
Ma attenti perché in questo progetto c’è altro. Più sopra ho scritto chiaro che nel nuovo progetto di ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’ l’elite accumulerà quello che non fu mai accumulato da elites in 40 secoli prima. Questo non solo in virtù di elementi già emersi qui, ma soprattutto perché il progetto prevede, alla lettera, la distruzione d’interi comparti industriali (i tradizionali Re dell’industria) a favore dell’esistenza sul Pianeta degli Imperatori del Business, e cito: “Tutto questo sbriciolerà interi comparti industriali. Da queste fratture escono morti i tradizionali Re del business, ed escono gli Imperatori… E’ quello che ha fatto Jeff Bezos, che ha sbriciolato tutto il comparto industriale a cui apparteneva, ha azzerato sei comparti in un colpo solo, e ora l’Imperatore è Amazon…”. State capendo? Non muore solo il Capitalismo secondo il progetto TECH-GLEBA, ma anche la moltitudine delle industrie a favore di colossali Monopoli (gli “Imperatori”) come mai visti nella Storia, già chiamati col nome di Piattaforme. Immaginatene i profitti… Ancora:
“Con lo Strumento per Pianificare l’Offerta, i Pensatori Critici e i nuovi software, l’Imperatore possiederà una o più Piattaforme. Le Piattaforme dovranno però interagire nel Pianeta, tutto si gioca in questo, nelle Piattaforme… Useremo i software per sbriciolare comparti industriali con prodotti o soluzioni che nessuno ancora possiede.” Di nuovo, immaginate i profitti dei pochi Imperatori-elite nelle loro Piattaforme.
Chi parla così? Dei lunatici deliranti? No, ecco chi: Lloyd Blankfein, CEO di Goldman Sachs, Robert Smith guru di Vista Equity Partners, e Jeff Immelt CEO di General Electric, a un meeting riservato. Vi basta? E si stia attenti: prima che il progetto arrivi a distruggere i milioni di Re a favore degli Imperatori, gente come Amazon di Jeff Bezos con la sua iper-Tech digitale si sta divorando la piccola media distribuzione come uno squalo bianco divorerebbe un milione di pesci rossi in una vasca.
Quindi ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’.
Prendete l’esempio del prodotto automobile e di cosa diventerà e di come 10 miliardi di viventi saranno ‘PRIGIONIERI’ della necessità (Captive Demand) di ‘noleggiare’ tecnologia oggi considerata cosmica per solo spostarsi, costretti, pri-gio-nie-ri. Basta solo capire che quasi tutto il resto sarà esattamente così, per quasi ogni prodotto e per quasi ogni servizio esistente. Cioè:
10 milioni di TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE, se non usare per sopravvivere tecnologie di cui loro non hanno nessun controllo, ma assoluta necessità, e che stanno tutte nelle mani di pochi Imperatori che già oggi le posseggono perché ci stanno investendo cifre incalcolabili e cervelli inimmaginabili. Gente come Amazon, Google-Alphabet, Intel, Samsung, Microsoft, Apple, D-Wave Systems e tutti i labs di ricerca in A.I. dei colossi come General Electric, Bosh, l’MIT di Boston o le migliaia di micidiali startup come la sopraccitata cinese Mobvoi…
Riprendete nel grassetto sopra le parole “di cui loro non hanno nessun controllo“. Io non saprei ripristinare l’energia elettrica, il sistema idrico di una città, o costruire un’auto, oppure operare un femore fratturato, ma la popolazione sviluppata, oggi, abbonda di umani perfettamente in grado di fare tutto ciò. Potrebbero sparire tutti i tecnici ENEL, idrici, progettisti d’auto, o medici operativi oggi, che in poco tempo sarebbero sostituiti da altri già esistenti o in formazione. Ma quando invece solo il fatto che tu abbia una connessione senza cui letteralmente non sopravvivi in Terra, o che tu abbia un trasporto da A a B, o un Cobot che ti curi il taglio post operatorio, quando queste cose essenziali sono in mano a una elite ristrettissima di fisici quantistici, software code-makers da viaggio su Marte, e maghi visionari della A.I., I CUI BREVETTI SARANNO PIU’ SEGRETI dei codici nucleari di Stato…
… tu sei fottuto, perché nessuno fra i tecnici delle normali formazioni universitarie anche ad altissimo livello ci capirà mai nulla di quella incredibile fanta-vera-scienza. I primi saranno i padroni UNICI della Vita stessa sul Pianeta, punto. State capendo? Mi ha detto uno studioso di questa materia: “Pensa che persino noi informatici e cervellotici code-makers ci capiamo lo 0,9% di sta roba…“.
Vi rendete conto perché SCHIAVI? Vi rendete conto di perché ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’ in quasi tutto ciò che oggi compone la vita umana, cioè trasporti, sanità, acqua, energia, informazione, servizi essenziali, pagamenti (si legga sotto), cibo?
Solo un’idea di chi sono, pochi esempi.
Ci sono gli ‘inanimati’. Ad esempio materiali magici come il Graphene, che è un singolo strato di materiale con proprietà mai esistite in nessun altro materiale al mondo. E’ più forte dell’acciaio, conduce meglio del rame, è sottile come un singolo atomo…. Da semiconduttore è praticamente trasparente, e ha applicazioni ovunque, dalla chirurgia all’ingegneristica alla purificazione delle acque ai sistemi elettrici di intere nazioni. O gli OLEDs, che sono tecnologie visive, che trasformeranno le tv, gli smart phones in applicazioni molto più flessibili, intercambiabili, permetteranno a una televisione di casa di essere ripiegata in un tablet e poi anche in uno smart phone. E, come ho detto sopra, i possibili super computers di capacità inimmaginabili oggi nascenti dalla fisica quantistica di D-Wave Systems.
I volti, come ho scritto in passato, iniziano prima di chiunque al mondo da quello di Sergey Brin di Google-Alphabet. Tutto il potere inimmaginabile che Google ha e avrà nasce da questo concetto partorito da Brin: “Non c’interessa fare prodotti, c’interessa sfondare i limiti dell’inimmaginabile“. Fermatevi un attimo a respirare and THINK. Brin ha dato ordine di sviluppare contemporaneamente decine di innovazioni chiamate Ecosystem, da lì il progetto di eliminare tutti i trasporti su ruote o ferrovie del Pianeta, e sostituirli con immensi Dirigibili Drones con neppure un umano impiegato a bordo, spostando tutto ciò che si sposta al mondo – dalla Cina all’Argentina e dal Canada a Singapore – da una stanza con una ventina di addetti…
Prima di passare ad altri nomi, il lettore deve comprendere come lavorano i cervelli di questi Alieni umani. Per essere semplici: se il 99% degli scienziati sta lavorando come pazzi per mandare l’uomo su Marte, Sergey Brin riunisce i suoi per trovare le tecnologie per mandare l’uomo su Giove… comprendete? Col Deep Learning di Google, Brin considera oggi come GIA’ SUPERATA l’Intelligenza Artificiale (A.I.) che ancora deve venire… Brin, coi colleghi Corrado e Dean hanno chiuso gli occhi e immaginato livelli di astrazione. Che significa? Loro sanno che nella sfera dell’Intelligenza Artificiale il problema dei problemi è che i computers lavorano a metodo lineare, e non riescono ad elaborare molti livelli di astrazione. E oggi loro hanno portato l’Intelligenza Artificiale con il loro Deep Learning a saper elaborare almeno 30 livelli di astrazione, dando quindi la capacità ai computers d’imparare ormai allo stesso livello degli umani.
Poi c’è David Ferrucci, che fu il guru della A.I. all’IBM col progetto Watson. Ferrucci lasciò IBM e indovinate da chi fu preso? Ma da lui, il mio Ray Dalio all’Hedge Fund Bridgewater. Auguri gente, ma davvero auguri…
Un altro essenziale transfugo dall’IBM che è andato a lavorare sulla A.I. in Inghilterra alla Benevolenti A.I. che si occupa di sanità, è Jerome Pesenti. E qui avremo moltissima ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’ perché gli ammalati esisteranno sempre e già oggi in Giappone, dove nel 2025 gli anziani sopra i 70 anni saranno quasi il doppio di quelli in EU o negli USA, si stanno costruendo gli infermieri robotizzati chiamati Cobots.
Adam Coates, viene da Stanford, e oggi porta il suo genio ‘demoniaco’ alla Cina, dove dirige i progetti di A.I. per la mega-Corporation Baidu focalizzandosi su apprendimento, percezione e visione nella A.I.
Al colosso IMB non mancano i rimpiazzamenti: David Kenny che sviluppa proprio la tecnologia per le Piattaforme (si legga sopra) e per i carichi cognitivi.
L’arcinota Uber ha Gary Marcus che lavora sulla A.I. per le Driverless e sul Dynamic Ride Scheduling.
L’uomo che forse più sa di Networking Neuronale al mondo è Jonathan Ross, lavorava a Google con Brin, oggi non si sa esattamente dove sia, lo danno di qui o di là senza sicurezze, ma c’è…
Non può mancare la plurinominata Amazon, dove Raju Gulabani ha pionierizzato la rete da decine di miliardi di dollari che sostiene la Corporation di Jeff Bezos, cioè la AWS Database and Analytics assieme ai primi mattoni di A.I.
Chiudo con un nome alla Apple, fra i tantissimi, anche se l’ex impresa di Steve Jobs è davvero arrivata tardi in questa fanta-vera-scienza: è Russ Salakhutdinov, mostro di A.I. di provenienza accademica però.
TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE. (parte II)
Alcuni esempi di cosa inizieremo a vedere.
La scampagnata. Oggi prendi la bici e con la tua donna, vi fate un bel giro lungo le strade di campagna, quell’odore di fieno, la cavalletta che ti vola sulla testa, in lontananza il rombo della trebbiatrice col polverone che solleva, e quella sensazione di essere nella natura lontano da semafori, antenne o il wi-fi. Il casolare del contadino, i contadini magari seduti fuori dal bar di Mezzolara al sabato pomeriggio a giocare a carte. La scampagnata, oggi.
La scampagnata in ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’. I contadini scompaiono, letteralmente non ne esiste più uno. Please welcome: L’Agricoltura di Precisione. Il casolare, se rimane, è ristrutturato in una centrale operativa di Agriscienza. Antenne ovunque. Nessun rombo di trattore, ronzii di decine di Drones di dimensioni che vanno dai 12 cm a 10 metri che sorvolano i campi e trasmettono miliardi di dati (100 o 500 per ogni singolo stelo di grano, per ogni singola cipolla ecc) alle centrali. Poi i software dalle centrali diranno ai Drones Seminatori dove piazzare il singolo seme a seconda di una dettagliata analisi chimica del singolo cm quadrato di terreno, il tutto in tempi di microsecondi. Welcome la Semina di Precisione. Stessa operazione ai Drones Fertilizzanti, ecc. Vi lascio immaginare il resto, meglio che ne approfittiate finché il contadino sta ancora là, oggi.
Nel campo industriale, di cui ho ampiamente trattato prima, si aggiungono gli Ecosistemi Virtuali, là dove il prodotto viene razionalizzato da sistemi di A.I. per ridurre i passaggi produttivi di venti volte o più. Una produzione annuale di, mettiamo, 40.000.000 di pezzi sarà gestita dai COBOTS, cioè sistemi robotizzati che però letteralmente parlano con un singolo operatore umano, che, ripeto, non schiaccia più tasti, ma parla e basta, e mostruosi impianti rispondono, obiettano, suggeriscono soluzioni, segnalano problemi.
Intrattenimento, qualsiasi attività esterna a casa, istruzione, Social Media, attivismo, politica. Qui i primi ad arrivare per cambiare, come mai, il tuo mondo saranno la Virtual Reality (VR) e la Augmented Reality (AR) del conglomerato Facebook-Oculus (ma tanti altri). Il concetto è che per entrare in contatto con chiunque e per fare praticamente qualsiasi cosa non sarà più necessaria la tua presenza fisica, basta quella virtuale. Un bel Rift Head-set di Oculus, o anche solo quegli strani occhiali con cui si fece fotografare Sergey Brin di Google, e il gioco è fatto. Il networking globale in 3d ti permetterà, stando immobile sul divano, di:
Cercar casa visitando decine di appartamenti, dialogare con gli agenti, l’amministratore; stare in classe ma ‘vedersi’ seduti alla Lectio Magistralis del Prof. X all’università di Yale in USA, o visitare, sempre immobile dalla classe, le distese di Agribusiness in Sudan, di partecipare a workshops di A.I. a Cupertino, a Mosca, a New Delhi, di testimoniare la guerra ad Aleppo, ma senza il ‘disturbo’ degli odori dei poveri, dei fetori di sangue rappreso, e con una visione totalmente pilotata dalle Autorità occidentali. ecc; poi…
… I Social Media ti permetteranno dal divano di casa di essere fra amici a una cena virtuale, o di corteggiare una persona per capire chi è prima ancora di muovere un passo da casa. O di non muovere neppure più un passo da casa, e avere un orgasmo, toccare un petto o un seno virtuali, e uscirne totalmente soddisfatti. Peggio: il progetto provinciale di Casaleggio diverrà devastante nelle dimensioni. L’attivismo politico sarà tutto immobilismo dai divani di casa, nessun corpo umano visibile da nessuna parte, tutti in cortei virtuali, Consigli Comunali virtuali, comizi virtuali, dialoghi coi parlamentari virtuali, videogames di scontri di piazza, cioè aria fritta, e apatia di masse immense nel trionfo globale dell’Attivismo di Tastiera (sull’apatia dopo, importantissimo).
Il denaro. Ho già scritto in abbondanza che cosa ci aspetta al top delle priorità umane da 30 secoli, cioè nella moneta. Blockchain e Ledgers, che sono già realtà oggi. Sparirà ogni forma di denaro, le Cryptovalute diverranno padrone (oggi abbiamo solo Bitcoins ed Ethereum, ne verranno centinaia). Ogni singola transazione, dai 70 centesimi dell’anziana pensionata alle centinaia di miliardi delle Corporations, sarà registrata attraverso la tecnologia Blockchain in registri mondiali chiamati Ledgers che saranno… visibili da chiunque al mondo abbia i software per accedere. I pagamenti saranno quindi istantanei e istantaneamente verificati dagli algoritmi matematici di tutta la catena di Blockchain. Spariranno dunque milioni di posti di lavoro legati alla contabilità, all’avvocatura, nelle banche, con lo strascico di impiegati/e. Ma molto peggio…
… i maghi dell’informatica dei Servizi americani, perché saranno loro ad avere le chiavi di questa allucinazione, passeranno miliardi di dati privati – sui pagamenti degli umani visibili sui Ledgers, quindi sugli stili di vita, sulle abitudini, sulle tendenze di consumo, sullo stato di salute delle persone, su come lavorano, sul business mega-medio-micro ecc. – alla National Geospatial Intelligence Agency (NGA) degli Stati Uniti. La NGA è la più grande Intelligence al mondo per raccolta e analisi di immagini e dati; e lo sarà in futuro per capire chi sei tu, o tu azienda, cosa fai ogni 30 secondi della tua vita, cioè se compri gratta&vinci o se hai fatto un’ecografia all’utero, o se hai donato a Greenpeace, ai Sovranisti... o per spiare i pacchetti ordini per sapere su quali aziende speculare, o per sapere se davvero come dice Bloomberg il rame del Cile ancora tira, o se è meglio dire agli investitori di andare altrove, ecc. La NGA lo farà grazie alla Blockchain e ai Ledgers. Sarà la più immane perdita di privacy della Storia umana, con la ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’ del tutto impotente, ma le Piattaforme globali (si legga sopra) in posizione di ovvio favore.
E sempre in materia di privacy disintegrata, Please Welcome il mondo dei Psychoimaging Sofwares a braccetto coi Drones. E’ noto che i gadget digitali più venduti già oggi sono pronti ad ospitare softwares che ti leggono impronte digitali, o la mimica dei muscoli facciali, o a registrarti mentre sei a letto col cellulare spento. Ma è anche vero che i dati sulla tua persona che verrebbero trasmessi in questo modo rischiano di essere molto frammentari perché non viviamo sempre incollati ai cellulari, pc, o tablets. I Drones invece, come già oggi sperimentato dal DARPA del Dipartimento alla Difesa USA, possono essere ridotti alle dimensioni di un insetto, ed essere su di te in qualsiasi momento, ovunque, e trasmettere i dati a softwares di Psychoimaging, cioè softwares che compileranno schede su chi sei, che carattere tendi ad avere, come ti si può convincere meglio e a che ore del giorno, o se sei una minaccia per il sistema, cosa ti potrebbe sospingere a una ribellione, come i media impattano la tua personalità, come formi i tuoi figli... Ma peggio…
I Drones possono leggere il labiale, quindi avere un accesso ancora più diretto a qualsiasi cosa tu esprimi o intenda fare in ambito sia privato che di business.
Ribadisco: saremo ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’, cioè PRI-GIO-NIE-RI precisamente perché quando tutto il pianeta funzionerà così, chi si può permettere di dire NO! non ci sto. Sarebbe come se oggi una madre di Milano con 20 minuti contati per portare i bambini all’asilo la mattina gridasse “Io ce li porto col carretto trainato dall’asinello!”. Sti cavoli, auto o altri mezzi meccanici d’obbligo. E così sarà nel mostruoso mondo TECH di cui sopra che è già alle porte. PRI-GIO-NIE-RI, SCHIA-VI. Ok, mi sembra sufficiente.
Là dove tutto questo davvero distruggerà la Storia.
Il gran gioco della razza umana dal primo minuto della Civiltà è sempre stato identico: fu, e rimane oggi, una guerra spietata fra il desiderio delle elite di dominare, e i tentativi dell’umanità di prendersi invece ciò che gli spetta. I tentativi hanno avuto sempre e solo un nome: le Rivoluzioni.
Fino all’alba del XX secolo le Rivoluzioni furono in fondo, anche quelle di proporzioni storiche, solo dei fastidiosi incidenti di percorso per le elite. Potevano essere represse nel sangue, o permesse per qualche tempo, ma poi dirottate dall’interno verso nuove forme di sanguinario dispotismo di altre elite (quella Francese, o quella Russa che Lenin devastò appena poté). Ma con l’incalzare della modernità divenne sempre più difficile per le elite controllare le masse. E qui per un attimo torno all’incipit di questo articolo: Lincoln e la sua straordinaria concezione del lavoro.
Pochissimi sanno che la parte d’Occidente più ‘marxista’ in assoluto a cavallo fra il XIX e il XX secolo fu il nord est degli Stati Uniti d’America, e in parte l’Irlanda, altro che Europa. In USA il fermento dei lavoratori (impropriamente chiamato) socialista, anarco-sindacalista, libertario nel vero storico senso del termine era tale, che di routine venivano stampati quasi 900 quotidiani rivoluzionari che venivano davvero letti nelle comuni di lavoratori e lavoratrici.
Ora, si può immaginare come l’elite del Capitale americano si organizzò per soffocare tutto questo, e di certo (soprattutto dopo pochi decenni da una guerra civile che costò agli americani quasi 800.000 morti) le elite non potevano reprimere tutto nel sangue. Ci voleva altro per soffocare quella Rivoluzione. Ma cosa? La faccio breve, dopo che avete letto 5.351 parole d’articolo.
Il Vero Potere da quell’epoca in poi comprese qualcosa di letteralmente mostruoso, ripeto, mostruoso, per silenziare, sedare, le masse ribelli: L’APATIA DEL BENESSERE MINIMO. Che significa?
Bè, se ricordate ciò che ho scritto molto sopra sull’odierna comprensione da parte delle elite che mantenere miliardi in povertà e disperazione è non solo intenibile perché si ribelleranno, ma controproducente (fine Capitalismo, entri TECH-GLEBA), ecco che capite questo. Furono due intellettuali americani, di cui ho già scritto nel mio Il Più Grande Crimine 2011, a immaginare la soluzione: Edward Bernays e Walter Lippmann. Le elite avrebbero dovuto sedare le masse – in quel caso americane – con l’avvento dell’industria mediatica, cinematografica, pubblicitaria, e consumistica che ne MANIPOLASSE IL CONSENSO verso il desiderio di possedere un benessere minimo a qualsiasi costo. E vinsero, perché...
… chi inizia ad assaggiare l’individualismo del proprio piccolo modesto progresso edonistico nei consumi e nel piccolo agio, abbandona i sacrifici, il coraggio e il pensiero per la lotta sociale… VUOLE AVERE DI PIU’. Per non parlare poi di quando diviene vera classe media. Punto.
La PRIMA grande ondata di APATIZZAZIONE delle masse potenzialmente pericolose per le elite sfondò i popoli negli Stati Uniti fra gli anni ’20 e ’40 del XX secolo. Celebre la dichiarazione di Bernays e di Lippmann riferita al popolo: “Sono solo degli outsiders rompicoglioni”, quindi da domare verso la docilità.
Ma eventi inimmaginati accaddero a mettere i bastoni fra le ruote della prima grande ondata di APATIZZAZIONE delle masse potenzialmente pericolose per le elite. La II Guerra Mondiale, il dilagare del socialismo e comunismo oltre l’ovvia Rivoluzione d’Ottobre, la nascita del Welfare State in Gran Bretagna, la magica (seppure breve) influenza dell’economista John Maynard Keynes sull’economia per la piena occupazione, il ’68, le lotte operaie, ecc. All’alba degli anni ’70 le elite si resero conto che il piano Bernays-Lippmann di APATIZZAZIONE era decaduto, ne occorreva un altro ben più potente. E sempre dal mio Il Più Grande Crimine 2011 prendo i protagonisti della SECONDA grande ondata di APATIZZAZIONE delle masse.
Qui i compiti furono divisi fra Stati Uniti, Europa e Giappone. S’inizia con una mattina dell’estate del 1971 quando Eugene Sydnor Jr. della Camera di Commercio degli Stati Uniti chiamò l’avvocato Lewis Powell e gli chiese un progetto di APATIZZAZIONE delle masse occidentali in sollevazione. Powell scrisse un Memorandum di sole 11 pagine. Vi si legge: “La forza sta nell’organizzazione, in una pianificazione attenta e di lungo respiro, nella coerenza dell’azione per un periodo indefinito di anni, in finanziamenti disponibili solo attraverso uno sforzo unificato, e nel potere politico ottenibile solo con un fronte unito e organizzazioni (di elite) nazionali ”. Poi arriva la Commissione Trilaterale, composta appunto dai vertici di Stati Uniti, Europa e Giappone. Chiamano tre influenti intellettuali, Samuel P. Huntington, Michel J. Crozier e Joji Watanuki.
Nelle 227 pagine del loro The Crisis of Democracy daranno la ricetta letale per l’APATIZZAZIONE, basta leggere questi passaggi: “Il funzionamento efficace di un sistema democratico necessita di un livello di apatia da parte di individui e gruppi… Ciò è intrinsecamente anti-democratico, ma è stato anche uno dei fattori che ha permesso alla democrazia di funzionare bene”….. E: “La storia del successo della democrazia… sta nell’assimilazione di grosse fette della popolazione all’interno dei valori, atteggiamenti e modelli di consumo della classe media”. Cosa vuol dire? Significa che se si vuole uccidere la democrazia partecipativa dei cittadini mantenendo in vita l’involucro della democrazia funzionale alle elites, bisogna farci diventare tutti consumatori, spettatori, piccoli investitori, tutti orde di classe medio-bassa appunto. APATICI.
Il risultato è Storia contemporanea, trionfo dei consumi assurdi, dell’edonismo idiota di Tv e mode, crollo dalla partecipazione alle lotte in strada, apatia di praticamente tutti anche a fronte di fatti gravissimi che distruggono democrazia, lavoro, diritti, Costituzioni. Con l’avvento poi di Internet il tripudio del progetto della Trilaterale raggiunse l’orgasmo. Io fui il primo in Italia a coniare il dispregiativo “attivisti di tastiera”, ignaro che negli USA si parlava di “clicktivism”. Altra forma di APATIA che infettò persino quel 2% dei cittadini che ancora non erano stati divorati da Play Station, Formula 1, Belen, Il Grande Fratello, la Champions, il red carpet di Cannes, il gratta e vinci, il Carrfour, la ‘notte Rosa’ al mare…
E siamo ai giorni nostri, ma non proprio. Diciamo, per piantare un paletto simbolico, all’anno 2.000. Ricordate: le elite protagoniste di tutta questa storia sempre vedono chiaro almeno 50 anni avanti, più spesso 200 anni. I segnali di un nuovo sommovimento delle masse divennero per loro chiari quasi vent’anni fa. Stringo ancor più a sto punto, ringraziandovi di essere arrivati alla parola numero 6.079 del testo. Allora:
1) I salari reali del Paese più potente del mondo, gli USA, erano stagnanti dal 1973, malcontento diffuso. 2) Le bolle speculative immobiliari e finanziarie (specialmente incoraggiate da Clinton) davano un segnale chiarissimo, le elite sapevano già che sarebbero tutte esplose (Internet bubble, subprime bubble, crisi finanziaria), e di nuovo milioni di occidentali infuriati. 3) La mano del Libero Mercato di quel criminale di Jeffrey Sachs nell’est europeo post comunista e in Russia stava decimando quei popoli, col tasso di mortalità media in Russia crollato a 56 anni per gli uomini, migrazioni di massa a ovest delle donne, corruzione epica ovunque, di nuovo pericolo di sollevazioni. 4) Il disegno dell’Eurozona appena nato era già stato sancito come una catastrofe sociale dalle Federal Reserve Banks degli Stati Uniti, e quindi dai maggiori investment bankers del Pianeta, per cui già allora si aspettavano un’Europa di ribellioni populiste, caos politico, e Brexit. 5) Chiarissimo era il pericolo di conflitto nucleare futuro (distruzione anche delle elite in questo caso): non USA-Russia, ma USA-Cina, cioè due progetti imperiali inconciliabili a morte. 6) Il Climate Change stava divorando il Pianeta, masse immani di disperati si sarebbero mosse letteralmente per bere, e avrebbero invaso l’Occidente (500.000 indiani rischiano di non bere più fra meno di un decennio). Mi fermo qui.
Nel nostro simbolico anno 2.000 l’elite comprese che una TERZA immensa ondata di APATIZZAZIONE sarebbe stata vitale, non meno che vitale, per tenere questo mondo di nuovo in ribellione sotto controllo per i prossimi mille anni…
Please Welcome un bel Rift Head-set, Virtual Reality, la Blockchain, i Drones, la A.I. e 10 miliardi di umani in ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’ decerebrati del tutto da Facebook-Oculus e altri come loro.
Saremo, riassumo, un’umanità omogeneizzata senza più immensi scarti di redditi, ma totalmente nelle mani, per letteralmente sopravvivere, di elite private che possiedono tutte le TECH-chiavi per la vita stessa della specie umana! Non potremo mai più ribellarci, né dare l’assalto alla Bastiglia, perché anche se ci impossessassimo di quelle chiavi non sapremmo né usarle né sostenerle. Saremo prigionieri di consumi High-Tech irrinunciabili, senza nessuna via di fuga, e in più totalmente APATIZZATI dall’immobilismo del mondo VIRTUAL-DRONES, con gli OLEDs, la VR con AD, e le infinite forme di A.I.
Ve lo dico in faccia proprio alla buona: se oggi è un dramma convincere un cittadino a uscire di casa per contestare il proprio Comune, immaginate in questo futuro che è già pronto, quando il tizio con la maschera/occhiali contesterà il Comune in Virtual 3D fra un amplesso Virtual 3D e l’altro, quindi APATIZZATO ma paralizzato dai conti di casa come membro a tutti gli effetti della ‘TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE’.
E il cerchio di questo racconto si chiude. Con dieci miliardi di umani conciati così, ed elites padrone di un potere sull’economia e sulla Vita stessa impensato fino a oggi, si può davvero decretare la fine della Storia.
L’Eurozona è un sogno in confronto, la mafia è un sogno in confronto, il lavoro di oggi anche. Ricordate Lincoln e come seppe vedere ‘oltre’. Non fate figli, vi prego.
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Previsioni geopolitiche per il 2018
Le previsioni sono lo strumento principe per pianificare il futuro. Le trasformazioni delle tendenze globali e le nuove direttrici dei comportamenti degli stati possono essere individuati attraverso l’analisi geopolitica. La geopolitica può individuare il che cosa potrà accadere e il quando, con le dovute limitazioni che fanno capo al complesso comportamento degli esseri umani. Il 2018 sarà caratterizzato principalmente dal problema della Corea del Nord, dalla coalizione in consolidamento della Cina con la Russia in contrasto agli Stati Uniti, dalla nuova politica USA di revisione di tutti gli accordi sul libero commercio, del prezzo del petrolio legato alle quote stabilite di barili per giorno per ogni paese produttore e il classico problema del medio oriente che ciclicamente diventa rilevante in funzione degli interessi strategici degli attori principali internazionali e dell’Unione Europea. I problemi legati al terrorismo, dopo la sconfitta dell’ISIS in Siria sono da ritenersi sopiti ma non eliminati. Su un piano differente, saranno trattati i due paesi che evidenziano livelli di debito elevati, quali la Cina e l’Italia (il Giappone fa storia a parte). Le buone notizie iniziano con i livelli di crescita globali previsti dall’OECD (organizzazione per la cooperazione economica e sviluppo) che segnala, per il 2018 una crescita superiore al 3’5% su base annua, con l’attenzione che la crisi finanziaria passata ha lasciato grossi problemi in alcuni paesi che potrebbero, in qualche modo, influenzare, negativamente, i livelli di crescita indicati. Per gli aspetti di interesse dell’Europa sembra sopito l’attacco di Trump alla NATO dopo la pubblicazione della National Strategy americana. La Corea del Nord rimarrà centrale nel contenzioso geopolitico futuro, dove la Corea da una parte, ha intrapreso la via per divenire una potenza nucleare entro il 2018 e sono stati effettuati progressivi test atomici e missilistici, dall’altra gli USA che contrastano tale aspirazione. La potenza delle bombe nucleari sperimentate ha fatto registrare potenze via via in amento da 2 Kilotoni nel 2003 ai recenti presunti 200 kilotoni nel settembre 2017. Teniamo presente che Hiroshima fu distrutta da un ordigno nucleare di 16 kilotoni. Non si percepiscono interventi risolutivi sul governo coreano da parte della Cina o della Russia. Trump, ha iniziato una politica interna di rinnovamento infrastrutturale degli usa e di sostegno dell’industria militare con un bilancio di 700 miliardi di $ per il 2018. L’economia americana sta correndo e trascinando anche le altre, prevedibilmente la crescita del PIL USA sarà superiore al 3’5% per il 2018. Il livello di occupazione nel paese è ai massimi livelli. La rivisitazione degli Accordi sul commercio sta portando beneficio all’economia americana. Il rientro del manifatturiero entro i confini nazionali, inizia a dare i primi frutti. La nuova politica isolazionista di Trump con queste previsioni di crescita può solo essere danneggiata da un conflitto che non porterebbe vantaggio per nessuno: in Corea del Nord non c’è nulla da conquistare. Il 2018 sarà cruciale per il problema coreano, probabilmente prevarrà la retorica sulla realtà e la Corea del Nord raggiungerà il suo obiettivo. Seguirà poi la politica del contenimento della Corea del Nord, con aumento dell’instabilità globale e rinnovata strategia basata sulla capacità antimissile, i cui leader tecnologici sono gli USA. La nuova strategia basata sulla capacità antimissile, coniugata con l’”abbandono” dei trattati sul controllo delle armi saranno un forte collante per la Russia e la Cina che già stanno collaborando in funzione anti USA sul civile e sul militare. I primi segni di questa collaborazione sarà nell’aero spazio, con l’avvio di grosse produzioni di velivoli da trasporto passeggeri cinesi per rompere il monopolio occidentale. L’Asia si rafforzerà nel campo economico come già previsto, la nuova collaborazione russo cinese potrebbe ulteriormente rafforzarla con la suddivisione dei compiti di forza alla Russia e finanziari alla Cina. Nella nuova politica di Trump nulla è dato per scontato: Taiwan sarà di nuovo un punto caldo rientrando nell’orbita americana insieme a India, Australia, Giappone e i tradizionali paesi del blocco occidentale. Non sarà una nuova guerra fredda, sarà tutto ibrido, un insieme di Cooperazione dove conviene e competizione ove necessario Basti pensare che gli Stati Uniti hanno volumi di scambio commerciale globale pari a 3,699 trilioni di $, scambiano con la Cina 597 miliari di $ di cui l’81% sono le importazioni dalla Cina . Il protezionismo americano non è frutto della nuova dottrina Trump, è sempre stato un punto di forza di tutte le amministrazioni: basti citare il “Buy American Act” emanato nel’33 da Roosevelt. La Cina sarà il centro dell’attenzione di Trump per riequilibrare la bilancia commerciale tra i due paesi e rallentare la corsa cinese verso il primato economico globale, al riguardo sono state già emanate investigazioni presidenziali per le importazioni di alluminio dalla Cina. Nessuna misura però, metterà la Cina nell’angolo, le due economie hanno bisogno l’una dell’altra. I problemi interni cinesi sono legati alla ridistribuzione della ricchezza, al debito pubblico molto elevato e al debito delle imprese a conduzione semi statale: la Cina comunque possiede tutti i mezzi per gestire questo grosso problema al proprio interno, non dovrebbero esserci impatti sul mercato internazionale. Nel campo della estrazione petrolifera, i maggiori produttori di greggio tenteranno di ribilanciare le quote di estrazione assegnate. A giugno 2018 saranno rivisti i parametri e in quella sede saranno esaminati i problemi tecnici estrattivi legati alla instabilità politica della Libia, della Nigeria e dell’Iraq. Gli incrementi estrattivi nel 2017 sono stati per US, Nigeria e Libia, mentre i tagli (doppi degli incrementi) sono stati prevalentemente assorbiti dall’Arabia Saudita, Russia, Venezuela,Messico, Iraq, Kuwait,UAE, e altri. L’Arabia Saudita condurrà la battaglia per rinegoziare le quote e diversificare il proprio assetto energetico con l’aiuto della Russia, il 14 dicembre scorso è stato già firmato un accordo con la Rosatom russa, per l’istallazione di reattori nucleari in Arabia. I paesi produttori di petrolio stanno già pensando al futuro mitigando il rischio energetico col nucleare. Il mercato, comunque, è in espansione, nel breve e medio periodo, con la richiesta di auto a trazione elettrica e batterie al Litio (elemento che abbonda in Argentina). Il problema dell’Iran rimarrà vivo e la retorica del Presidente Trump sarà vivace, ma non vi sono elementi a sostegno che l’accordo sul nucleare con l’Iran potrà essere rivisto, anche in considerazione della “querelle” con la Corea del Nord: nulla si può dare per scontato in questo settore che andrà seguito continuamente Nella partita medio orientale e in particolare per Israele, l’Arabia Saudita sta lavorando per indebolire l’Iran e la sua influenza in Libano con gli Hezbollah. L’Iran comunque riceverà il supporto russo in funzione anti USA e qui l’Europa potrebbe giocare un ruolo di mediazione molto importante. La situazione in Yemen continuerà a drenare risorse sia all’Iran sia all’Arabia, senza una via d’uscita politica sul terreno: la situazione di instabilità potrebbe permanere per molto tempo ancora. Non è escluso che Israele sia costretta a combattere l’ennesima guerra di prossimità ( proxy war), ma se ciò dovesse accadere la Russia potrà solo operare, come già fatto in Siria, consolidando le sue alleanze in Medio Oriente, Turchia compresa. Per l’Europa, la Francia di Macron opererà al pari della Germania ancora alla ricerca della coalizione giusta, per influenzare gli altri paesi a considerare gli interessi della fascia sud dell’Europa. Macron si adoprerà per la riforma della eurozona. Per l’Italia, si attendono le elezioni politiche, che al momento, si pensa oltreoceano, non potranno portare molta chiarezza al quadro politico futuro. Si parla di possibili coalizioni di vincenti non omogenee che potrebbero portare più confusione di quella già presente (messy Coalition), vi è tempo fino a marzo per trovare soluzioni più convenienti per il paese. I problemi legati all’Italia sono di tre ordini: il primo legato all’euro scetticismo che serpeggia tra i partiti e che porterà molto nervosismo in Europa. Il secondo è legato all’eccessivo debito pubblico la cui cura non fa parte di nessun programma elettorale. Il terzo è legato alle varie leggi finanziarie annuali, compresa l’ultima che privilegiano i consumi agli investimenti, incrementando di fatto il debito pubblico, riversando quindi sulle spalle delle nuove generazioni la responsabilità di saldare i conti col passato. Oltreoceano non prevedono che l’Italia possa abbandonare l’Euro. Per l’America latina la situazione è molto complessa soprattutto per il Venezuela. In questo paese le condizioni sociali potranno solo peggiorare col tempo in assenza di riforme sostanziali politiche e istituzionali e una dura lotta ai cartelli della droga e alla corruzione dilagante. In Brasile, Messico e Colombia vi saranno nuove elezioni e il pericolo è sempre il populismo che non porta grandi riforme. Il Brasile e l’Argentina potrebbero, qualora accelerassero le riforme interne, procedere a consolidarsi nell’accordo per il commercio del sud America (Common Market of the South). Il 2018 quindi, presenta una situazione geopolitica complessa ma, allo stesso tempo con indicazioni sui trend globali più definiti. Il mondo oggi è più interconnesso e i confini materiali sono considerati non una divisione tra gli stati. Non solo via aerea o via nave o via terra è possibile raggiungere un altro paese, oggi il cyberspazio unisce i più in tempo reale. Questa nuova realtà influenza il comportamento di paesi lontani e non interessati direttamente agli eventi che si dovessero manifestare in un determinato luogo. Read the full article
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L’Italia e l’Euro: Una Scelta Decisiva per l’Economia Nazionale Quando l’Italia adottò l’euro nel 2002, il cambio dalla lira alla moneta unica europea fu una scelta che molti economisti e politici considerarono fondamentale per rafforzare l’integrazione con l’Eurozona e per promuovere la stabilità economica. A distanza di oltre vent’anni, l’economia italiana ha affrontato diverse crisi, come la…
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Conferenza stampa di Mario Draghi, acqua sull'euro bollente
Buongiorno ai lettori di Investing.com,
Tassi d’interesse invariati in Eurozona come da aspettative (tasso d’interesse ufficiale = 0%; tassi applicati al deposito di liquidità presso la BCE (deposit rate) = -0,40%; tassi applicati ai prestiti della BCE al sistema bancario =+0,25%); tale livello verrà mantenuto ancora per lungo tempo dopo la conclusione del programma di acquisto su larga scala di titoli di Stato (QE) previsto a fine 2017 che potrebbe essere ulteriormente protratto nel caso il tasso d’inflazione non fosse prossimo all’obiettivo del 2% su base annua.
La ripresa economica in Eurozona sta acquisendo sempre maggior vigore grazie alle favorevoli condizioni creditizie che il programma di Quantitative Easing sta garantendo sia al finanziamento di imprese sia dei consumatori sebbene l’inflazione (HICPI +1,5% a Marzo anno su anno), pur in ripresa nell’ultimo anno, sia guidata da fattori temporanei (rialzo del prezzo del petrolio) più che da una forza reale guidata da un solido incremento dei consumi.
Gli eventi che incidono sulla crescita economica sono considerati molto più bilanciati (lieve cambio di linguaggio rispetto al passato dove si ritenevano tilted to the downside ossia volti a danneggiare la crescita stessa) risultano legati maggiormente al tasso di crescita dell’inflazione (giudicato insoddisfacente) ed alle politiche economiche-commerciali globali (ovvio il riferimento ai provvedimenti estemporanei di Donald Trump).
Il mantenimento di una politica monetaria accomodante è ritenuto di vitale importanza per sostenere la ripresa economica ed, all’unanimità, il comitato direttivo ha deliberato di mantenere l’attuale entità di acquisti di titoli di stato su base mensile sul livello di 60 miliardi di euro; allo stato attuale il Comitato non è sufficientemente ottimista sia sulla sostenibilità della ripresa economica sia sulla graduale crescita dell’inflazione, da ritenere opportuno di modificare la politica monetaria con una logica restrittiva (tightening) a dispetto delle continue critiche del ministro delle finanze tedesco (Schauble)
REAZIONE DEI MERCATI
– Euro in lieve ritracciamento sul USD e sulla GBP (-0,17% e -0,60% rispettivamente a 1,0884 e 0,845)
– Prezzo del petrolio in notevole calo con il Brent ed il WTI in calo di circa il 2% rispettivamente a 51,3$ e 48,60$ al barile)
– Rendimenti obbligazionari dei titoli di Stato dell’Eurozona in lieve ritracciamento dai valori massimi di stamattina; decennale italiano al 2,30%% e decennale tedesco al +0,343%).
– Mercati azionari europei in territorio negativo accentuando le perdite di inizio mattinata (FTSE MIB -0,72%; DAX -0,20%) mentre ci si attende un’apertura delle contrattazioni sulla borsa americana lievemente positiva.
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Eurozona, i dati dei PMI segnalano una accelerazione della crescita economica
Eurozona, i dati dei PMI segnalano una accelerazione della crescita economica
(Teleborsa) – Resta briosa la crescita economica dell’Eurozona. Lo confermano gli ultimi dati sui PMI, il consueto sondaggio mensile sule aspettative dei direttori acquisto delle aziende elaborato da Markit. I dati preliminari di aprile indicano che il PMI manifatturiero è volato a 56,8 punti dai 56,2 del mese precedente, risultando anche superiore alle stime degli analisti di 56 punti, mentre il…
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COSA DEVE FARE UN GOVERNO PER RISOLVERE TUTTI I PROBLEMI DEL NOSTRO CARO PAESE E RIPORTARLO ALLO SPLENDORE ?
1) RIFORMARE L’INPS
a) Separare l’assistenza dalla previdenza contributiva (-64 MLD)
b) Ricalcolare tutte le pensioni retributive al contributivo (-70 MLD)
c) Ridurre il contributo Inps dal 33% al 20%
d) Instaurare una Pensione di Base Fiscale 1.000 Eu mese per tutti
e) Portare l’età pensionabile da 67 a 62/60 anni (3 milioni di pensionati in più che lasciano il loro lavoro ai giovani)
2) RIFORMARE LA SCUOLA
a) Portare l’obbligo scolare da 14/16 a 18 anni (più 2,5 milioni di studenti tolti dalla disoccupazione)
b) Instaurare scuole professionali di 3 anni anche nella tecnologia
c) Riformare, riadeguare i programmi, educazione civica
3) RIFORMARE ESERCITO E PROTEZIONE CIVILE
a) Ripristinare il servizio di Leva di difesa 500mila giovani
b) Instaurare il servizio di Leva civile insieme a quello di difesa
4) RIFORMARE COMPLETAMENTE IL SISTEMA FISCALE
a) Far partire l’Irpef dal 15% e riadeguare le altre aliquote, no tax-area a 10k
b) (Ridurre il contributo Inps dal 33% al 20%) Riforma Inps
c) Ridurre Iri Ires e tasse imprese dal 64,8% complessivo al 32%
d) Ridurre l’Iva dal 22% al 10%
e) Rimettere in tasca ai cittadini i 400 MLD di tasse in eccesso (con coperture) : 400 MLD il taglio - 168 MLD il nuovo gettito - 192 MLD risparmio tasse sulla spesa pubblica - 40 MLD deficit = 0
f) Instaurare un Reddito di Disoccupazione 500 Eu mese permanente
g) Instaurare una Pensione di Base fiscale a 1.000 Eu per tutti
(a compensazione dell’assistenza e del ricalcolo pensionistico)
5) STATALIZZARE SERVIZI E AZIENDE STRATEGICHE
a) Statalizzare tutti i servizi pubblici (150 MLD di utili)
b) Statalizzare tutte le aziende strategiche (50 MLD di utili)
c) Statalizzare tutte le Banche e le Assicurazioni
d) Statalizzare il 3° settore oggi business solidarietà (50 MLD di utili)
e) Statalizzare parzialmente o totalmente le aziende a forte automazione
6) DOPO 5 ANNI UNA MONETA PUBBLICA DI PROPRIETA’ POPOLARE
a) Inserire un Biglietto di Stato a corso legale senza uscire da Eurozona, solo interno, solo elettronico
b) Escludere dai cambi la Moneta Pubblica solo interna e dagli attacchi e speculazioni internazionali, la moneta pubblica solo elettronica non conteplata dai trattati internazionali
c) Utilizzare l’Euro per import/export acq. materie prime e vendita del Made in Italy all'estero
7) ABOLIRE LE TASSE A FONDO PERDUTO PER LEGGE E PER COSTITUZIONE E PASSARE ALLA (Fiscalità a Scambio)
a) Si paga solo il contributo Inps 20% gettito 350 MLD ad occupazione piena
b) Si incassano 150 MLD dagli utili dei servizi pubblici di Stato
c) Si incassano 50 MLD dagli utili delle aziende strategiche
d) Si incassano 50 MLD dal 3° settore
e) Si paga una spesa pubblica di 600 MLD anno esentasse senza sprechi
f) Creazione monetaria del tesoro per il denaro necessario quando manca, compensare o favorire la crescita economica
g) Prestiti e mutui con Moneta di Stato senza interessi a tasso 0%, su rete di Banche Pubbliche
Moneta Pubblica – Marco Cristofoli
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IO VI CHIEDO QUALE POLITICO VI DICE CHI : 1) Chi rimette in pensione 3 milioni di lavoratori over 60 e separa l'assistenza (64 MLD) dalla previdenza contributiva dell'inps e la rimette alla fiscalità generale ? 2) Chi ricalcola il 100% delle pensioni retributive (+70 MLD di erogazione), che non hanno versato quei contributi, al contributivo ? 3) Chi instaura una Pensione di Base Fiscale di 1.000 Eu mese a copertura dell'assistenza e della compensazione del ricalcolo delle pensioni retributive al contributivo ? 4) Chi instaura un Reddito di Disoccupazione permanente di 500 eu mese, per il 100% dei disoccupati (15 milioni) ? 5) Chi porta l'età scolare a 18 anni, 2,5 milioni di giovani a scuola tolti dalla disoccupazione ? 6) Chi ripristina il servizio di leva, sia civile che militare, 500 mila giovani tolti dalla disoccupazione ogni anno ? 7) Chi taglia le tasse del 50% (Irpef, Inps, Indirette, Iva, locali), e rimette 400 MLD nelle tasche dei cittadini permanentemente, che si "copriranno" col nuovo gettito della crescita economica, e la metà delle tasse che risparmierà anche lo stato a se stesso sulla spesa pubblica (-192 MLD) ? 8) Chi statalizza il 100% dei servizi pubblici e delle aziende strategiche, +200 MLD di utili nelle casse dello stato ? 9) Chi instaura una Moneta Pubblica di Stato interna, senza uscire da Eurozona, coi conti correnti a doppia valuta Eu/Lira, dove l'Euro si usa solo per gli scambi con estero ? 10) Chi statalizza la Banca Centrale Italiana e l'intero sistema Bancario privato nazionale, perche uno strumento pubblico importante come il denaro non può essere creato e gestito da un privato ? 11) Chi statalizza parzialmente le società monopoliste ad alta automazione, robotizzazione, e intelligenza artificiale ? 12) Chi statalizza l'intero 3° settore fatto da Associazioni, Fondazioni, Onlus, Ong, che fanno affari sulle disgrazie dei cittadini abbandonati dallo Stato dopo che si è intascato i loro soldi delle tasse, che fatturano 73 MLD di Eu facendo lavorare lavoratori gratis, volontari, sottraendo lavoratori pubblici salariati ? 12) Chi rimette 550 MLD di Eu l'anno nelle tasche dei cittadini in modo permanente con la riforma fiscale e la statalizzazione dei servizi, delle aziende strategiche, delle banche, delle assicurazioni, del terzo settore ? 14) Chi ricolloca 15 milioni di disoccupati italiani reali, portando la disoccupazione sotto il 3% ? 15) Chi istituisce i CRS, Centri di Ricollocamento Sociale forzato, che prende dalla strada le persone abbandonate, gli da una prima assistenza fisica, doccia, panni puliti, cibo, un letto caldo, un tetto sopra la testa, e poi un percorso di reinserimento nella società, una casa, un lavoro, un ritrovo, nuovi amici, una nuova vita ? 16) Chi vieta per legge il volontariato privato associativo, e vieta il vivere per strada, in abbandono ? 17) Chi vieta i prestiti da istituti privati con interesse, e impone il prestito di Stato ad interessi 0%, con casa e prima attività non pignorabili a fronte di un debito non restituito, con un percorso di rientro possibile, concordato, intelligente a tutela del cittadino ? DITEMI CHI VI DICE QUESTE COSE PERCHE SE ESISTE VI CHIEDO DI VOTARLO !}
Marco Cristofoli
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Trump dal "pensiero volatile" innervosisce i mercati
Gentili lettori di Investing.com,
è stata una settimana estremamente interessante nonchè densa di eventi politici ed economici rilevanti, quella appena trascorsa.
Indubbiamente, l’intervento militare americano in Siria e la preparazione di un intervento in Corea del Nord , oltre ad aver determinato un’inattesa frizione con la Russia (seppur anche il Governo cinese pare non abbia gradito come emerso da dichiarazioni ufficiali), ha in qualche modo sancito un cambio di rotta da parte del presidente Trump e del suo motto “AMERICA FIRST” vale a dire di far prevalere l’interesse economico del proprio Paese perdendo di conseguenza l’etichetta di “poliziotto del mondo”.
Da valutare, tuttavia, vista la concomitanza dell’intervento militare in Siria e dell’incontro Trump-Xi Jinping se “realmente” Russia e Cina non fossero al corrente dell’operazione e, pertanto, se le reazioni di condanna, non siano prevalentemente di “circostanza e facciata”.
Sul fronte economico, da segnalare il brusco calo del numero di nuovi posti di lavoro creati negli USA nel mese di Marzo (98.000 vs attese di 180.000) nonostante il tasso di disoccupazione abbia raggiunto il livello minimo dal 2007 (4,5% vs attese di 4,7%).
Si sarà trattato di un calo occupazionale dettato dalle avverse condizioni climatiche che hanno riguardato gran parte degli Stati Uniti il mese scorso o sarà un segnale di scricchiolio della crescita economica?
Per ciò che attiene la politica monetaria internazionale, i seguenti elementi emersi in settimana sono stati indiscutibilmente degni di menzione e meritevoli di riflessione:
La Federal Reserve sta valutando concretamente verso la fine del 2017 la graduale riduzione del proprio bilancio (pari attualmente a circa 4.000 miliardi di dollari quando nel 2007 era pari a poco più di 1.000 miliardi di USD), dovuto ai programmi di Quantitative Easing posti in atto dal 2009 al 2014; una vendita sul mercato, seppur graduale, dell’enorme quantità di titoli di stato e di cartolarizzazioni di prestiti e mutui (MBS e RMBS) avrebbe un effetto equivalente ad un rialzo dei tassi di interesse domestici.
Mario Draghi ha reiterato la volontà di mantenere i tassi d’interesse ed il programma di Quantitative Easing in allo stato attuale almeno sino a fine 2017, allontanando pertanto (definitivamente) le speculazioni circa un imminente cambio di rotta.
La settimana dal 10 al 14 Aprile, sarà caratterizzata dall’avvio della EARNING SEASON americana che, mai come prima, avrà un ruolo fondamentale nel guidare la “direzione” dei mercati nei prossimi mesi.
I colossi di Wall Street (i primi a pubblicare i risultati economici e reddituali del primo trimestre 2017 saranno CITIGROUP, JP MORGAN e WELLS FARGO giovedì 13/4) dovranno soddisfare attese di incremento degli utili crescenti dato il contesto economico business friendly che l’amministrazione Trump vuole favorire, ma le valutazioni azionarie dei titoli americani, appaiono già molto elevate.
Sicuramente le evoluzioni in tema di azioni militari in Siria ed in Corea del Nord avranno un ruolo chiave nel, eventualmente, ridurre la propensione al rischio degli investitori; per ora, la turbolenza da queste generate è stata pressochè nulla.
Sul fronte macroeconomico, da segnalare la divulgazione dei dati definitivi di Marzo sul tasso di inflazione in Gran Bretagna, Cina, Eurozona e USA, oltre all’andamento dell’import/export cinese (giovedì 13/4) e sulle vendite al dettaglio americane (venerdì 14/4).
IL MERCATO AZIONARIO
La scorsa settimana ha visto i principali mercati azionari in fase di consolidamento (ossia sostanzialmente poco mossi) ad eccezione degli indici giapponesi (Nikkei 225 e Topix) in calo di un punto e mezzo percentuale e, soprattutto, negativi da inizio 2017 del 2,5%, soffrendo più di tutti, data la prossimità geografica, le continue ed estemporanee minacce di attacchi missilistici da parte della Corea del Nord. Non sembra, almeno per ora, prevalere il senso di prudenza da parte degli investitori che ormai non reagiscono agli attacchi terroristici e, prima di vendere gli assets rischiosi (fly to quality) attendono il verificarsi di un evento negativo di grandi proporzioni, quale potrebbe essere un’escalation delle tensioni geopolitiche che coinvolgano direttamente USA-RUSSIA-CINA.
VALUTE E COMMODITIES
Sul fronte valutario da segnalare la resilienza della sterlina britannica (GBP) nonostante l’avvio dell’iter di uscita dall’UE e soprattutto l’enorme posizione di forza di Bruxelles nel dettare le condizioni relative agli accordi commerciali. Tuttavia, più che un sostanziale incremento degli acquisti di sterline, il recente apprezzamento sembra dovuto ad una riduzione delle “posizioni speculative ribassiste” e dal rischio che un balzo dell’inflazione, possa indurre la Banca d’Inghilterra a rialzare il costo del denaro. Da inizio anno prosegue incessante il rafforzamento dello YEN giapponese sulle principali controparti valutarie (circa +5% rispetto l’USD e +4,30% rispetto all’EUR) data la veste indiscussa di valuta rifugio in caso di tensioni internazionali e di avversione al rischio.
Per quanto attiene le materie prime, prosegue la ripresa delle quotazioni del petrolio, questa settimana sostenute dal rischio che un intervento militare di vasta portata determini un rallentamento della produzione e ne aumenti il fabbisogno. Preziosi sull’altalena; dapprima in rafforzamento per poi cedere nelle ultime ore di contrattazione nella giornata di venerdì 7 Aprile, quando, seppur senza fornire alcun dettaglio, Trump ha comunicato di aver sensibilmente ridotto le fonti di tensione con la Cina definendo l’incontro con Xi Jinping decisamente costruttivo.
IL MERCATO OBBLIGAZIONARIO
I toni estremamente cauti adottati dalla FED (e resi noti dai minutes ossia dal resoconto della riunione del 15/3) e soprattutto da Mario Draghi in uno dei rari interventi pubblici, circa le aspettative che l’inflazione (bassa) essendo un problema risolto, dia slancio ad una stretta monetaria (rialzo dei tassi e riduzione degli stimoli) ha favorito un ulteriore calo dei rendimenti. Da monitorare (in senso di ulteriore riduzione di questi ultimi) l’evoluzione delle tensioni geopolitiche internazionali.
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Eurozona, solide le prospettive di crescita
Eurozona, solide le prospettive di crescita
(Teleborsa) – “Negli ultimi mesi le prospettive per l’attività economica sono migliorate nonostante le incertezze politiche e la ripresa dell’inflazione. Il commercio mondiale è risultato più vivace, sostenuto in particolare dalle importazioni cinesi. Nei principali Paesi, le indagini sulle imprese indicano un miglioramento delle prospettive a breve termine. Inoltre la politica fiscale americana…
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